27 GIUGNO 1991
Parti stipulanti
Relazioni sindacali
Per tutte le controversie individuali singole o plurime relative all'applicazione del presente
contratto riguardanti rapporti di lavoro negli istituti compresi nella sfera di applicazione del
presente contratto, previsto il tentativo di conciliazione in sede sindacale, secondo le norme e
le modalit di cui al presente accordo, da esperirsi con la FISM con l'assistenza:
a) per i datori di lavoro, della stessa attraverso i suoi rappresentanti;
b) per i lavoratori, delle Organizzazioni sindacali locali dei Sindacati nazionali scuola CGIL-
CISL-UIL e dello SNALS.
La parte interessata alla definizione della controversia pu richiedere il tentativo di
conciliazione tramite l'organizzazione sindacale alla quale sia iscritta e/o abbia conferito
mandato.
L'Organizzazione sindacale che rappresenta la parte interessata deve a sua volta
denunciare la controversia alla FISM.
I verbali di conciliazione o di mancato accordo, redatti in sei copie, dovranno essere
sottoscritti dalle parti interessate e dai rappresentanti delle rispettive associazioni.
Due copie del verbale saranno inviate dalla FISM all'Ufficio del lavoro competente per
territorio, per gli effetti dell'art. 411, 3 comma, e art. 412 cod. proc. civ. e art. 2113 cod. civ.
come modificati dalla L. 11 agosto 1973, n. 533, e di ogni altra norma relativa alla conciliazione
delle vertenze di lavoro.
I
SFERA DI APPLICAZIONE
Art. 1
(Sfera di applicazione)
Il presente contratto si applica al personale dipendente delle scuole materne gestite da enti,
da privati e da enti morali aderenti e rappresentati dalla FISM ivi comprese le IPAB, per quanto
compatibili con le norme di legge.
La presente normativa pu applicarsi anche ad altri istituti non associati alla FISM a
condizione che accettino integralmente la disciplina mediante esplicita dichiarazione scritta
portata a conoscenza delle parti contraenti tramite racc. A.R.
Il c.c.n.l. applicabile anche per i rapporti di lavoro concernenti attivit similari ad istruzione
scolare e prescolare, rivolta ai bambini (es. colonie estive e soggiorno).
Il c.c.n.l. si applica anche ai rapporti di lavoro svolti presso le sedi della Federazione
italiana scuole materne salvo che sia gi in atto l'applicazione di altro contratto nazionale di
lavoro pi favorevole ai lavoratori.
Art. 2
(Decorrenza e durata)
Il presente contratto collettivo decorre dal 1 settembre 1990 e scade il 31 dicembre 1993.
Dopo tale scadenza il contratto si intende rinnovato di un anno, e cos di anno in anno,
salvo disdetta di una delle due parti stipulanti, da inviarsi mediante lettera raccomandata
almeno tre mesi prima della scadenza suindicata.
In caso di disdetta il presente contratto rimane in vigore fino alla stipulazione del nuovo.
Art. 3
(Inscindibilit delle norme contrattuali)
Art. 4
(Ambito del rapporto)
Ai fini del presente contratto, istituto di istruzione il complesso delle attivit educative e
scolastiche organizzate da enti e privati.
L'istituto retto dal legale rappresentante, il quale provvede all'organizzazione dell'istituto,
ne determina l'indirizzo educativo ed ha la responsabilit amministrativa e patrimoniale nei
rapporti con i terzi.
Il personale direttivo, a cui spetta la responsabilit dell'andamento della scuola, programma
e coordina l'attivit didattica dell'istituto unitamente agli organi collegiali nel rispetto delle finalit
dell'istituzione.
Ai docenti, nell'ambito dell'attuazione dello specifico progetto educativo dell'istituto,
garantita la libert di insegnamento nel rispetto della coscienza morale, civile e religiosa degli
alunni e dei genitori e nel rispetto delle norme costituzionali.
In ogni scuola sono istituiti gli organi collegiali ai quali partecipa il personale docente,
direttivo e A.T.A. (ausiliario, tecnico ed amministrativo) in modo analogo a quanto previsto per
la scuola statale.
II
CLASSIFICAZIONE
Art. 5
(Classificazione)
Art. 6
(Mutamento di qualifica e mansioni promiscue)
Nel caso in cui il personale sia incaricato di funzioni pertinenti ad un livello superiore per un
periodo eccedente i sette giorni continuativi, sar dovuta la retribuzione corrispondente alle
funzioni superiori per l'intera durata del periodo; ci peraltro non modifica i termini del rapporto
di lavoro.
Quando il periodo supera i tre mesi nell'anno scolastico il dipendente ha diritto a tutti gli
effetti alla superiore classificazione che le mansioni cui stato assegnato comportano.
Ove lo spostamento del dipendente sia stato determinato da supplenza di personale
temporaneamente assente con diritto alla conservazione del posto non comporter promozione,
ma solo la differenza di retribuzione per tale periodo, anche nel caso di superamento del limite
indicato al secondo comma del presente articolo.
Quando il dipendente sia abitualmente addetto a mansioni promiscue, fermo restando
l'obbligo di svolgere tutte le mansioni contestualmente affidategli la retribuzione mensile sar
quella del gruppo corrispondente alla mansione superiore espletata e, di quest'ultima gli verr
pure attribuita la qualifica.
Al docente cui sia stato affidato un incarico di coordinamento di una scuola con meno di 5
sezioni, spetta una indennit mensile onnicomprensiva per sezione funzionante nella misura di
lire 30.000 per sezione.
Art. 7
(Composizione delle sezioni)
III
ASSUNZIONE IN SERVIZIO
Art. 8
(Assunzione)
L'assunzione del personale viene effettuata dal legale rappresentante dell'istituto mediante
sottoscrizione del contratto individuale, redatto in duplice copia, una per il lavoratore l'altra per
l'istituto.
L'assunzione viene fatta in base a domanda scritta nella quale l'interessato dichiara di
essere consapevole dell'indirizzo educativo dell'istituto. Il personale che accetta l'assunzione
deve collaborare alla realizzazione di detto indirizzo educativo. Il contratto individuale dovr
specificare che il rapporto di lavoro disciplinato dalle norme del presente contratto e dal
regolamento interno dell'istituto ove esista e/o statuto.
Esso deve inoltre contenere:
a) la natura del rapporto di lavoro (a tempo indeterminato o a tempo determinato) nei limiti
indicati nel successivo art. 10 e nella legge 18 aprile 1962, n. 230, e nella legge n. 863 del 19
dicembre 1984, nella legge n. 56/1987 e da altre leggi che regolano la materia;
b) il livello per il quale assunto;
c) l'orario settimanale e la sede di lavoro;
d) il trattamento economico;
e) la durata del periodo di prova;
f) la data di assunzione - nel caso di rapporto a termine, anche la data di cessazione - la
motivazione dell'assunzione e, nel caso di supplenza, il nome della persona supplita;
g) il titolo di studio.
All'atto dell'assunzione il personale dovr esibire i titoli e le qualifiche richieste e i seguenti
documenti:
- libretto di lavoro;
- carta d'identit o documento equipollente;
- certificato di nascita;
- certificato generale penale e dei carichi pendenti;
- certificato di sana costituzione;
- libretto sanitario nei casi previsti dalla legge;
- stato di famiglia;
- certificati di servizio prestato;
- copia del certificato di attribuzione del codice fiscale.
Per l'assunzione dei cittadini stranieri l'istituto dovr chiedere alle competenti autorit
l'autorizzazione al lavoro secondo le leggi e le disposizioni vigenti in materia.
In applicazione di quanto previsto dall'art. 6 della legge 10 gennaio 1935, n. 112, qualora il
lavoratore presti la sua opera presso pi datori di lavoro, il libretto di lavoro dovr restare
depositato presso uno di questi, il quale dovr rilasciare agli altri una dichiarazione attestante
tale deposito.
L'istituto rilascia ricevuta dei documenti che trattiene.
Art. 9
(Periodo di prova)
La durata del periodo di prova, che deve risultare dall'atto scritto di assunzione non pu
superare:
- gg. 30 lavorativi per i dipendenti appartenenti al livello I e II;
- mesi 3 di calendario per i dipendenti appartenenti agli altri livelli.
Durante il periodo di prova le parti avranno tutti i diritti e gli obblighi derivanti dal presente
contratto collettivo compresi t.f.r., ferie, tredicesima mensilit.
Durante questo periodo la risoluzione del rapporto di lavoro potr avvenire in qualsiasi
momento per decisione di ciascuna delle due parti con preavviso reciproco di giorni 5.
Trascorso il periodo di prova senza che sia intervenuta da una delle due parti disdetta del
rapporto di lavoro, il lavoratore si intende confermato in servizio e il periodo di prova verr
computato ad ogni effetto.
Il decorso del periodo di prova sospeso da: malattia, infortunio e permessi concordati e il
dipendente sar ammesso a continuare il periodo di prova qualora sia in grado di riprendere il
servizio entro il periodo massimo previsto dal primo comma.
Art. 10
(Durata del rapporto di lavoro)
Art. 11
(Reimpiego)
IV
TRATTAMENTO ECONOMICO E PREVIDENZIALE
Art. 12
(Retribuzione mensile)
Art. 13
(Prospetto paga)
Art. 14
(Tredicesima mensilit)
Art. 15
(Minimi retributivi)
Per gli importi mensili della paga base ci si attiene alla tabella 1.
A tutto il personale di ogni livello in servizio alla data del 1 settembre 1990 sar
corrisposta, con la retribuzione del mese di giugno 1991, in luogo di ogni aumento per il periodo
dal 1 settembre 1990 al 31 maggio 1991, la somma forfettaria "una tantum" di L. 450.000.
Tale somma sar proporzionata all'orario di lavoro ed esclusa dal calcolo dei vari istituti
contrattuali quali ferie, permessi, t.f.r., ecc.
Per coloro che sono assunti successivamente al 1 settembre 1990 la suddetta "una
tantum" verr corrisposta in proporzione ai mesi di servizio.
Art. 16
(Indennit di contingenza)
Art. 17
(Aumenti periodici di anzianit)
Art. 18
(Determinazione della quota oraria)
Art. 19
(Sostituzione dei lavoratori assenti)
La misura della retribuzione contemplata dal presente contratto si applica anche nei
confronti del personale assunto per supplire il personale assente nei casi espressamente
previsti dalla legge e dal presente contratto.
Al personale insegnante, qualora la supplenza raggiunga la durata di 180 giorni nell'anno
scolastico, compete l'intera retribuzione anche nel periodo estivo sempre che non rientri il
dipendente supplito.
La supplenza nei casi consentiti dalla legge e dal presente contratto ha carattere di
assunzione a tempo determinato.
Per quanto non previsto dal presente contratto si fa riferimento alle leggi vigenti in materia.
Art. 20
(Trattamento previdenziale)
Art. 21
(Vitto)
Per il personale che effettua assistenza e vigilanza durante il momento della refezione la
fruizione del pasto deve essere gratuita.
V
DURATA DEL LAVORO
Art. 22
(Orario di lavoro e calendario scolastico)
Art. 23
(Lavoro notturno festivo e straordinario)
E' considerato lavoro notturno quello effettuato dopo le ore 22 e sino alle ore 6
antimeridiane.
E' considerato lavoro festivo il lavoro prestato nelle domeniche, nei giorni di festivit
nazionali (1 gennaio, 6 gennaio, luned di Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, 15 agosto, 1
novembre, 8 dicembre, 25-26 dicembre).
E' considerato lavoro straordinario quello prestato oltre il limite contrattuale di lavoro, e oltre
le ore giornaliere prefissate, secondo quanto previsto dall'art. 22.
Al personale del I, II, III livello pu essere richiesto lavoro straordinario fino ad un massimo
di 120 ore annuali.
Il personale tenuto, salvo comprovati motivi di impedimento, al lavoro straordinario,
quando richiesto, nei limiti stabiliti dal presente contratto.
Il lavoro straordinario, nei limiti previsti dal presente contratto deve essere autorizzato dal
Direttore o coordinatore.
Per ciascuna ora di lavoro ordinario, prestato in ore notturne ovvero nei giorni festivi, nei
casi in cui la legge consente il riposo compensativo, viene corrisposta la seguente
maggiorazione della quota oraria di retribuzione:
- lavoro notturno 25%;
- lavoro festivo 50%.
Ciascuna ora di lavoro straordinario viene compensata con una quota oraria della
retribuzione, determinata come previsto dall'art. 18 maggiorata dalle seguenti percentuali:
- lavoro straordinario diurno feriale 25%;
- lavoro straordinario notturno 40%;
- lavoro straordinario festivo 75%;
- lavoro straordinario notturno-festivo 100%.
Al personale docente che superi l'orario di servizio settimanale previsto dall'art. 22 vengono
corrisposte, in aggiunta alla normale retribuzione mensile, quote orarie della paga-base in
godimento maggiorate del 50%.
Art. 24
(Ferie)
I dipendenti scelgono di fruire delle ferie nei periodi di sospensione dell'attivit didattica
compatibilmente con l'attivit della scuola e/o dell'istituto; il periodo annuale di ferie, con
corresponsione della normale retribuzione, pari a 30 giorni feriali pi 5 giorni per recupero
delle festivit nazionali e religiose soppresse.
Le ferie non potranno coincidere con il congedo per malattia o assenza obbligatoria per
maternit o puerperio, n col periodo di preavviso, ma ad esse si cumuleranno.
Le ferie sono irrinunciabili.
Il periodo delle ferie ha normalmente carattere continuativo, ma potr essere frazionato di
comune intesa con il lavoratore.
In ogni caso il lavoratore dovr usufruire di un periodo continuativo di ferie non inferiore ai
2/3 dei giorni spettanti.
Agli effetti del computo del periodo di ferie, la settimana lavorativa quale che sia la
distribuzione dell'orario di lavoro settimanale, comunque considerata di 6 giorni lavorativi.
Le frazioni di anno si computano per dodicesimi: periodi superiori a 15 giorni saranno
considerati intero.
La ricorrenza del S. Patrono viene riconosciuta come giornata festiva. L'utilizzo del periodo
di ferie interrotto nel caso di ricovero ospedaliero o malattia grave documentata.
Le ferie del personale vanno concordate con le Rappresentanze sindacali aziendali ove
esistono salve le esigenze di servizio.
VI
SOSPENSIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Art. 25
(Assenze per malattia)
Art. 26
(Riposo settimanale)
Art. 27
(Congedo matrimoniale)
Art. 28
(Tutela delle lavoratrici madri)
Per la tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri, si fa riferimento alle norme di legge
vigenti.
Art. 29
(Servizio militare)
La chiamata alle armi per il servizio di leva come anche il richiamo alle armi non risolvono il
rapporto di lavoro che resta sospeso per tutta la durata del servizio stesso.
Il rapporto di lavoro per detti casi regolato dalle vigenti disposizioni di legge.
Entro 30 giorni dal collocamento in congedo o dall'invio in licenza illimitata in attesa di
congedo, il dipendente deve porsi a disposizione dell'istituto per riprendere servizio.
Trascorso inutilmente tale termine il rapporto di lavoro risolto di diritto.
Art. 30
(Aspettativa per cariche pubbliche elettive e sindacali)
Art. 32
(Aspettativa)
Art. 33
(Permessi per gravi motivi)
Per comprovati e gravi motivi il lavoratore pu godere fino a 7 gg. anche non continuativi di
permessi dal lavoro con diritto alla normale retribuzione dopo preavviso alla Direzione
dell'istituto e assenso da parte del gestore.
In particolare il lavoratore ha diritto a fruire dei giorni di permesso retribuito per svolgere
funzioni presso gli uffici elettorali previsti dall'art. 11 della legge 21 marzo 1990, n. 53.
Art. 34
(Permessi non retribuiti)
VII
RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Art. 35
(Preavviso di licenziamento o dimissioni)
Le parti non possono recedere dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato
senza preavviso, salvo i casi previsti dalla legge e dal presente contratto. Il preavviso non pu
essere dato al lavoratore che si trovi assente per malattia e non pu coincidere col periodo di
ferie.
I termini di preavviso per il caso di licenziamento o dimissioni, una volta superato il periodo
di prova, sono stabiliti in 2 mesi per tutti i livelli.
Tanto il licenziamento quanto le dimissioni devono essere comunicati per iscritto a pena di
nullit.
La parte che recede dal rapporto di lavoro senza l'osservanza dei suddetti termini di
preavviso deve corrispondere all'altra una indennit pari all'importo della retribuzione che
sarebbe spettata per il periodo di mancato preavviso, calcolata ai sensi dell'art. 2121 cod. civ.
Durante il preavviso l'istituto pu dispensare il lavoratore dal servizio corrispondendogli una
indennit sostitutiva di importo pari alla retribuzione che il lavoratore avrebbe percepito durante
tale periodo.
Tale indennit costituita dalla retribuzione in atto e da tutti gli altri elementi retributivi che
vengono corrisposti con carattere continuativo, con esclusione di quanto corrisposto a titolo di
rimborso spese.
Art. 36
(Risoluzione del rapporto di lavoro per limiti di et)
a) La risoluzione del rapporto di lavoro si verifica per tutto il personale alla fine del 65.mo
anno di et. Il predetto limite pu essere prolungato, non oltre il 70.mo anno di et.
b) Il rapporto di lavoro pu essere risolto per sopravvenuta inidoneit permanente che
impedisca il pieno svolgimento dell'attivit stabilita contrattualmente; l'istituto non potr
procedere al licenziamento del lavoratore prima di aver esperito ogni utile tentativo,
recuperandolo al servizio attivo anche in mansioni diverse da quelle proprie della qualifica.
c) In applicazione dell'art. 2122 cod. civ. la cessazione del rapporto di lavoro che avvenga
per il decesso del dipendente d diritto agli aventi causa, al trattamento di fine rapporto di cui
all'art. 2122 cod. civ. e art. 39 del presente contratto e alla indennit di una mensilit in
conformit all'art. 2118 cod. civ.
Art. 37
(Licenziamento)
Art. 38
(Restituzione documenti)
VIII
REGOLAMENTO DI ISTITUTO E NORME DISCIPLINARI
Art. 40
(Regolamento interno)
Art. 41
(Doveri del lavoratore)
I dipendenti hanno l'obbligo di osservare tutti i doveri propri del rapporto di lavoro
subordinato.
In modo particolare, data la peculiarit del servizio scolastico, fatto obbligo:
a) di esplicare le proprie mansioni in conformit alle attribuzioni e categorie conferite;
b) di osservare l'orario di servizio;
c) di segnalare le assenze per malattia prima dell'inizio delle lezioni e giustificarle entro due
giorni come previsto dall'articolo 15 della legge 23 aprile 1981, n. 155, salvo il caso di
comprovato impedimento;
d) di rispettare il regolamento interno dell'istituto ove esista e di collaborare alla
realizzazione dell'indirizzo educativo della scuola come previsto all'art. 8;
e) di osservare le eventuali modifiche dell'orario, salvo quanto stabilito per le variazioni di
mansioni;
f) di mantenere il segreto d'ufficio; di non trarre in alcun modo illecito beneficio dallo
svolgimento della propria attivit;
g) di usare e di conservare con cura strumenti e sussidi didattici affidatigli;
h) di segnalare tempestivamente all'istituto l'accettazione di incarichi di insegnamento
presso altre scuole di Stato o legalmente riconosciute o private.
Art. 42
(Norme disciplinari)
Le infrazioni alle norme del contratto possono essere punite a seconda della gravit dei
fatti, con i seguenti provvedimenti disciplinari:
a) richiamo verbale;
b) richiamo scritto;
c) multa non superiore a 3 ore di stipendio base;
d) sospensione dal lavoro e dalla retribuzione fino ad un massimo di gg. 3 di effettivo lavoro
(3/26);
e) sospensione cautelativa dal lavoro nel caso in cui il lavoratore dipendente incorra nei
motivi di licenziamento per giusta causa.
I provvedimenti disciplinari, escluso quello di cui alla lettera a), non potranno essere
adottati senza la preventiva contestazione degli addebiti al dipendente e senza averlo sentito a
sua difesa.
La contestazione degli addebiti sar fatta mediante comunicazione scritta nella quale verr
indicato il termine entro cui il dipendente dovr far pervenire le proprie giustificazioni. Tale
termine non potr in nessun caso essere inferiore a giorni 10. Il dipendente potr farsi assistere
dall'organizzazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato.
Il provvedimento disciplinare dovr essere comunicato con lettera raccomandata trascorsi
giorni 10 dal termine assegnato al dipendente per presentare le sue giustificazioni.
Tale comunicazione dovr specificare i motivi del provvedimento.
Trascorso l'anzidetto periodo senza che sia stato adottato alcun provvedimento, le
giustificazioni presentate dal dipendente si intendono accolte.
I provvedimenti disciplinari, comminati senza l'osservanza delle disposizioni di cui ai
precedenti commi, sono inefficaci.
Non si terr conto ad alcun effetto delle sanzioni disciplinari trascorsi i due anni dalla loro
applicazione.
Salvo che in casi del tutto eccezionali non potranno essere adottati provvedimenti pi gravi
senza il precedente ricorso a provvedimenti pi lievi.
IX
DIRITTI SINDACALI
Art. 43
(Diritti sindacali)
Le norme della legge 20 maggio 1970, n. 300, si riconoscono applicabili in tutti gli istituti, a
prescindere dal numero dei dipendenti.
Per tutte le controversie individuali o plurime, relative al presente contratto, va previsto il
tentativo di conciliazione in sede sindacale. In caso di controversia per licenziamenti individuali
di cui alle vigenti disposizioni legislative, non derivanti da provvedimento disciplinare, vanno
esperiti i tentativi di composizione per la risoluzione bonaria con l'intervento della Commissione
paritetica o Commissione territoriale regionale.
Per l'applicazione pratica di quanto previsto e per assicurare l'efficacia delle proprie
strutture sindacali al servizio dei lavoratori e dei datori di lavoro, le Organizzazioni sindacali
CGIL-CISL-UIL Scuola e SNALS, procederanno alla riscossione di contributi di assistenza
contrattuale ai sensi della L. 4 giugno 1973, n. 311.
Le OO.SS., CGIL-CISL-UIL - Scuola e SNALS a copertura delle spese per gli impegni
contrattuali e la stampa del c.c.n.l. procederanno alla riscossione di contributi di assistenza
nella misura di L. 20.000 per ogni lavoratore da trattenersi all'atto dell'erogazione dell'"una
tantum", a meno che il lavoratore non dichiari al datore di lavoro per iscritto di non aderire.
I datori di lavoro aderenti alla FISM invieranno alla Segreteria nazionale della FISM le
somme trattenute e/o le dichiarazioni di non adesione.
La FISM si preoccuper di avvertire le OO.SS. di cui sopra perch ritirino quanto loro
dovuto.
Le OO.SS., invieranno, a titolo gratuito, una copia del c.c.n.l a tutti i lavoratori che abbiano
aderito all'iniziativa.
Art. 44
(Assemblee)
Art. 45
(Ritenute sindacali)
Art. 46
(Permessi sindacali)
X
DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
Art. 47
(Condizioni di maggior favore)
Le condizioni di maggior favore collettive, costituite per contratti aziendali sottoscritti alla
data del presente contratto di lavoro e per accordi individuali rimangono acquisite.
Art. 48
(Conciliazione)
Art. 49
(Rinvio alle leggi)
Per quanto non previsto dal presente contratto si fa esplicito riferimento alle norme
contenute nella L. 20 maggio 1970, n. 300, sullo statuto del lavoratori, nella legge del 15 luglio
1966, n. 604, nella L. 11 maggio 1990, n. 108, nella L. 29 dicembre 1990, n. 407, e nelle altre
leggi sul lavoro, applicabili indipendentemente dal numero dei dipendenti.
Art. 50
(Personale religioso)
Al personale religioso si applicano quelle parti del presente contratto non in contrasto con
le convenzioni stipulate tra gli enti gestori e i singoli istituti religiosi cui appartiene detto
personale.
Alla scadenza delle convenzioni attualmente in atto gli enti e gli istituti cureranno che il
presente c.c.n.l. venga recepito dalle nuove convenzioni.
Art. 51
(Tempo parziale)
Ai sensi della legge n. 863/1984 gli istituti possono assumere a tempo parziale come pure
procedere alla trasformazione di rapporti di lavoro da tempo pieno a tempo parziale per
prestazioni di attivit lavorative ad orario inferiore rispetto a quello ordinario previsto dal
presente contratto e/o per periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese o
dell'anno.
Il trattamento economico del personale con rapporto di lavoro a tempo parziale
proporzionale a tutte le competenze fisse e periodiche spettanti al personale con rapporto di
lavoro a tempo pieno di corrispondente livello retributivo e di pari anzianit.
Competono altres nella stessa proporzione, i trattamenti economici connessi con la
particolarit della prestazione. I docenti part-time gi in forza nell'istituto hanno diritto prioritario
nel passaggio da tempo parziale a tempo pieno rispetto a eventuali nuove assunzioni per le
stesse mansioni, fatta salva l'unit didattica, tenendo conto di una apposita graduatoria che
terr conto dell'anzianit di servizio e, a parit di anzianit, del titolo abilitante specifico e dei
maggiori carichi di famiglia.
XI
PROCEDURE PER LA CONCILIAZIONE
NELLE CONTROVERSIE DI LAVORO
Art. 52
(Tentativo facoltativo di conciliazione in sede sindacale)
Art. 53
(Facolt del lavoratore di adire l'Autorit giudiziaria)
E' sempre salva la facolt del lavoratore di adire l'Autorit giudiziaria e di esperire ogni altra
procedura prevista dalla legge.
Dichiarazioni a verbale
Premesso che ai sensi di legge gli istituti aderenti alla FISM, intendono procedere alla
formazione di giovani lavoratori relativamente alle qualifiche di cui ai livelli II- III - IV del vigente
c.c.n.l. 1990/1993 per le scuole materne.
Le Organizzazioni stipulanti convengono sull'opportunit di realizzare contratti di
formazione e lavoro come risultato di intese sindacali, nonch a fissare uno schema tipo di
riferimento per una corretta attuazione di esso.
1) Il progetto interessa giovani di ambo i sessi, di et compresa tra i 15 e i 29 anni forniti dei
seguenti titoli minimi di studio:
- livello II e III: diploma di scuola media;
- livello IV: diploma magistrale o insegnante di scuola materna.
Sono esclusi coloro che hanno avuto precedenti rapporti di lavoro con l'istituto al di fuori dei
casi previsti dalla legge n. 230/1962.
2) Il contratto di formazione da stipularsi avr durata massima di 24 mesi, al termine del
quale il rapporto di lavoro diviene a tempo indeterminato.
3) Il responsabile dell'attivit formativa il direttore dell'istituto, salvo altra indicazione da
riportare sul contratto di assunzione.
4) Potranno essere stipulati C.f.l. con un minimo di 1 fino ad un numero massimo pari al
30% del personale in servizio assunto a tempo indeterminato.
5) Ai lavoratori assunti con C.f.l. si applicano le norme e le discipline contrattuali vigenti, il
livello di inquadramento iniziale e finale lo stesso.
6) Ai giovani verr impartito un insegnamento teorico complementare conformemente
all'allegato progetto di formazione:
a) livello II e III non inferiore a due ore settimanali presso l'Istituto o con la frequenza di
corsi di formazione professionale organizzati dalla FISM a livello locale.
L'istruzione teorico-pratica verr impartita tenendo presente l'intera attivit svolta
nell'Istituto, relativamente all'inquadramento, con messa a disposizione del materiale su cui
operare. Nello svolgimento pratico dell'attivit formativa il giovane sar affiancato da personale
qualificato.
b) Livello IV corsi di 10 lezioni per complessive 30 ore per ogni anno formativo a contenuto
didattico professionale organizzati in orari scolastici anche fuori sede in periodi non coincidenti
con le ferie ordinarie e le festivit.
7) I C.f.l. potranno essere stipulati da quelli istituti che nei 24 mesi precedenti non abbiano
proceduto al licenziamento per riduzione di personale di stessa qualifica del giovane che si
intende assumere. N potranno licenziare per riduzione di personale altri lavoratori con stessa
qualifica durante la vigenza del C.f.l.
E' fatta, in ogni caso, salva la possibilit della scuola di richiedere l'assunzione di altro
personale ai sensi degli artt. 3 e 5 della L. n. 863/1984 alla Commissione regionale per l'impiego
competente, previa obbligatoria comunicazione alle OO.SS. territoriali competenti.