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Di aspetto basso e grassoccio, inizialmente dotato di sombrero e con i tratti del volto più truci, in seguito
il copricapo messicano sparirà e il viso diventerà più rotondo e simpatico, perdendo l'aspetto
minaccioso. Anche il suo linguaggio si modererà; indossa quasi sempre un completo messicano
attillato con tanto di camicia e papillon, decisamente inadatto per la vita nella foresta.[senza fonte]
Formidabile mangiatore e bevitore, perennemente al verde, ha la pessima abitudine di truffare osti e
titolari di saloon, finendo poi irrimediabilmente nei guai. Ha spesso idee cervellotiche che coinvolgono
spesso Zagor. Ama ricordare la sua discendenza fatta di uomini nobili e istruiti, tra cui il famoso nonno
farmacista. Spesso fa amicizia con personaggi che poi lo coinvolgono in vicende complesse che Zagor
è chiamato a risolvere. È attaccabrighe, presuntuoso, arrogante, pauroso, imbroglione, buffo,
simpatico, sfortunato, furbo e sciocco allo stesso tempo. Se è vero che Zagor si ritrova spesso a
doverlo salvare, non sono rare neppure le avventure in cui sono le azioni del messicano a salvarli
entrambi o comunque a facilitare le azioni del protagonista: nella stessa avventura che introduce il
sodalizio tra i due è Cico che salva dall'annegamento Zagor incatenato e gettato in un fiume.
Pare che Bonelli, ideando Cico, si sia ispirato a Paperino.[senza fonte] Quando resta vittima di un grosso
spavento, i suoi capelli si rizzano a mo' di istrice.
Dotato di una pistola Remington, non è però in grado di usarla al meglio. Sa comunque fare il sarto, il
ciabattino, il barbiere, il cuoco e molti altri mestieri.
Le sue paure più grandi sono legate al mondo del soprannaturale, mentre quando affronta criminali o
indiani è più scaltro e coraggioso. Pur non essendo un adone ha spesso ammiratrici, tra cui una nobile
austriaca.
Nome[modifica | modifica wikitesto]
Il nome completo di Cico è un elemento comico ricorrente nelle sue storie a fumetti, è stato riportato in
diverse versioni, ma col tempo si è stabilizzato in Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y
Gonzales[1] (sequenza di nomi con cui peraltro si presenta più volte nella prima storia della serie, La
foresta degli agguati). Interrogato durante un processo, ad esempio, affermò chiaramente di chiamarsi
Felipe Cayetano Gonzales y Rodriguez y Martinez y Consalvo y Morales y Rosales y Ramirez y
Hernandez y Espinosa... non riuscendo addirittura a finire l'elenco dei cognomi perché il cancelliere a
cui stava dettando finí l'inchiostro[3] (stranamente, nello stesso albo e in tempi cronologicamente vicini al
processo, il nome fu riportato per ben due volte come Felipe Cayetano Lopez y Martinez y Gonzales y
Rodriguez[4]).
È chiamato Piccolo uomo dal grande ventre dalle tribù indiane di Darkwood e Porcello baffuto dai
Sioux.