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In questo articolo vi spiegherò come raggiungere davvero uno stato di risveglio in 24 ore

Ho visto la pubblicità di un videocorso che prometteva tecniche in grado di portare all’illuminazione


nell’arco di 6-12 mesi. E siccome il marketing non perdona, ecco che io vi dico: con questo post
raggiungerete il risveglio (come ne parla l’attore Jim Carrey in questo video) in sole 24 ore.

Esatto: se comprenderete quanto vi dico e a partire da stasera lo metterete in pratica, domani sera la
vostra ricerca spirituale sarà terminata. Basta corsi e basta seminari.

Sapete qual è il punto? Che non sto scherzando. Questo scritto non terminerà con una supercazzola.

Tanto più che non intendo proporvi qualche innovativo metodo di mia invenzione: al contrario farò
affidamento a una pratica di allenamento millenaria ben conosciuta dai primissimi asceti cristiani i quali
erano soliti rifarsi al motto:

“SE L’UOMO LO VUOLE, DAL MATTINO ALLA SERA DIVIENE SIMILE A DIO (THEOMORFÒS).”

Proprio così. La mia non era una sparata da life-coach americano. I venerabili Padri del Deserto avevano
già scoperto che il ciclo naturale di una giornata è sufficiente a portare l’apparato psicofisico dell’uomo in
stato di Veglia.

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A loro volta, essi non intendevano con ciò nulla di astrattamente filosofico; parlavano invece in
riferimento al funzionamento energetico oggettivo del corpo umano e ai cicli che lo governano, di cui
erano astuti conoscitori.

È un fatto che lo stato risvegliato non sia altro se non lo stato naturale della biologia umana. I cicli
energetici del nostro corpo tendono spontaneamente al Risveglio e, indovinate…

…ammettendo di partire da uno stato di addormentamento, la macchina biologica umana impiega


esattamente 24 ore per tornare alla sua vibrazione naturale, ovvero allo stato di Veglia!
Questo per il semplice fatto che noi siamo nati “svegli”. Siamo nati funzionando a pieno regime vibratorio
e solo in seguito questo è stato “perduto”.

Lo stesso Gesù affermava infatti che

ASSURGERE AL REGNO DEI CIELI NON FOSSE ALTRO SE NON UN “RIDIVENTARE COME I FANCIULLI”.

Ogni mattina, da quando ci alziamo e sino a sera, l’intera nostra natura non spingerà in altra direzione
che non sia quella di riguadagnare uno stato naturale, impresso nell’intimo della nostra memoria
cellulare.

Questo processo spontaneo di illuminazione non richiede dunque alcuna pratica straordinaria, essendo
del tutto naturale. Stando alla sapienza dei primi monaci, una sola condizione è richiesta per rendersi
immediatamente simili a Dio: volerlo.

“Se l’ uomo lo vuole…”, nulla di più. Se lo vogliamo. Se io lo voglio. Se tu lo vuoi, è possibile; questo
risultato ti appartiene già.

Ma come e cosa fare, concretamente?

Per raggiungere lo stato di Veglia in un solo giorno è necessario vivere un’intera giornata sforzandoci di
mettere in pratica la più essenziale delle indicazioni del Maestro:

“VEGLIATE, IN OGNI MOMENTO…” (LC 21, 36)

Nessuna metafora spirituale, nessuna iperbole: se voi da domani al vostro risveglio e fino a sera, non
avrete altra preoccupazione né altro desiderio che quello di vegliare, di restare presenti a voi stessi in
ogni momento, nulla potrà fermarvi.

Il Risveglio accadrà da sé, se solo la vostra incessante intenzione di restare attenti e focalizzati impedirà
alle vostre energie di disperdersi rispetto alla loro meta naturale: il Risveglio.
Il calare della sera vi vedrà accedere al vostro nuovo stato di coscienza.

Dunque nessun trucco se non uno:

focalizzare l’interezza della vostra forza di volontà in ogni singolo istante, nel solo sforzo di permanere nel
qui e ora.

Per riuscire a fare ciò dovrete liberare la vostra volontà dagli inganni del tempo lineare.

Dovrete desiderare questo istante più di ciò che accadrà dopo o domani.

Più dell’esito di questa o quella faccenda.

Non è filosofia, ma realtà: otterrete ciò che vorrete. E per Volere è necessario scegliere.

O voglio l’adesso o voglio ciò che accadrà più tardi.

Se volete tentare l’ impresa domani, a partire dal risveglio, dovrete restare per l’ intera giornata su ogni
singolo momento presente. Attenti al gesto, al respiro e a ogni singolo moto interiore che accade
nell’adesso.

Pronti a respingere ogni distrazione.

Pronti a ribadire il vostro intento senza scoraggiarvi ogni volta che “cadrete”.

Con il solo intento di arrivare sino a sera, vegliando.

Come il condannato a morte che attende l’esecuzione al termine del giorno. Come chi vive l’ultimo
giorno e, dal proseguire del tempo, non attende più nulla.

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Così consigliavano i monaci a chi si sperimentasse nella prova. Così io ripeto oggi a voi, che desiderate
redimere la vostra natura.
Se domani è il vostro giorno, iniziate questa sera.

Preparate il vostro spirito.

Raccoglietevi in meditazione prima di coricarvi e concentratevi con tutti voi stessi sul pensiero che
domani è l’ ultimo giorno.

Sull’intento di vivere senza più tempo.

Pensate che nulla vi assicura che la vostra vita durerà più di un altro giorno soltanto.

Anzi, potrebbe finire già oggi, già adesso.

Chiedete dunque a Dio un altro giorno soltanto, affinché possiate viverlo infine come l’ultimo giorno.

Affinché non giunga più altro che il giorno del compimento.

Questo chiedete e questo meditate questa sera stessa.

Domani sarà l’ inizio e anche la fine.

Pronti?

Condividete questo messaggio con tutti i fratelli che volete si cimentino insieme a voi, nelle prossime 24
ore, nello stesso sforzo. 24 ore da adesso.

24 ore sono sufficienti, a chi lo vuole, per tornare a Casa.

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