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Lynda Lovelace

RASSEGNA sui << generi di cinema>>

per chi si sente


spesso ai margini
Su <<Gola Profonda>> di Gerard Damiano
...Damiano era un ex-parrucchiere del queens, uno che si era
una rassegna
reinventato regista di film hard alla fine dei ‘60 (per arrotondare
sulle entrate, su suggerimento del proprio commercialista),e nel
‘72 non era ancora nessuno. Ma i tempi andavano maturando un
di cinema marginale
profondo cambiamento. Un cambiamento che non coinvolgera’
solo Linda e il popolo dei raincoat crowd (frequentatori di cinema
a luci rosse). Un cambiamento che con intensita’ e durate diverse
sconvolgera’ un’idea di nazione, uno stile di vita, un modo di
pensare. La voglia di cambiare nasce e prende forza nella cultura
underground dell’epoca che prospera all’ombra dell’elite americana Pink Eige
e del sogno che ne alimenta il fascino e il limite insieme, ed e’ fatta di
fuorilegge (The Godfather), di frustazione (Taxi Driver), di voglia Porno
di fuggire (Easy Rider). Proprio questa grande voglia di liberta’ (?)
(sessuale, sociale e politica) avra’ attraverso la pornografia un mezzo B-Movies
di manifestazione forte e un dialogo privilegiato con la borghesia
americana, almeno fino a quando la pornografia sara’ capace di Trash
farsi espressione entusiastica e sincera di un mondo autonomo, prima,
MondoMovies
e altro ancora.
cioè, di rinnegare i propri artisti, di trasformarsi in mercato e di vivere
dei successi d’una moda che, si sà , dura solo una stagione. Quella
stagione iniziò in una gelida mattina d’inverno del 1972 a NewYork
la rassegna della durata di 4 giorni si svolgera’
in luogo occupato da precisare verso febbraio/marzo 2004

Per ulteriori informazioni sul preogetto,


collaborazioni, voglie e ........smanie tutti i mercoledi ore 21
al circolo Arci di Via Caccini (il campino)
Per giorno, luogo e ora rivolgersi a xxx@inventati.org
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<<E alle istituzioni che governano questa citta’ che diremo? Diremo :
state tranquilli ci siamo aggiornati ... abbiamo imparato come si sta al
mondo.

Noi quelli che non rispettano le leggi? noi i disadattati di questo sistema?
non sia mai! NEGHIAMO tutto. Noi i sovversivi? noi i promisqui libertari?
Neghiamo! Mai bazzicato i posti occupati... mai fatta una manifestazine
non organizzata dai partiti... mai e poi mai abbiamo rubato dentro ad un
supermercato! ... ho detto bene?! Siamo brava gente noialtri, per lo piu’
studenti o giovani lavoratori rispettosi dell’ordine costituito, ed e’ per
questo che mai e poi mai cadremo nell’errore grossolano di pretendere di
contestare il monopolio culturale dei canali mediatici e non che ci hanno
abbondantemente nutrito fino ad oggi. Noi neghiamo tutto, affermiamo
tutt’al piu’ di esserci confusi per qualche anno, di aver letto troppo presto
testi sobillini e devianti, testi situazinisti o terroristi dove si parlava di
guerriglie cubane e maggi parigini, di guerre civili spagnole e resistenze
armate vietnamite, noi che ammettiamo di avere avuto dei nonni
terroristi anarchici e comunisti che hanno fatto attentati dinamitardi
contro il fascismo per la liberazione della loro terra. Ammettiamo di Annie Springle
aver totalmente frainteso la buona fede delle politiche cittadine e di
aver confuso la qualita’ della vita nostra con quella di qualche centinaia Ben l ontani dal risolvere tutte le contraddizioni che affliggono e animano questa nostra citta’,
di migliaia di immigrati, tossici, disadattati, disoccupati, senza-tetto, storditi dalle diverse parole d’ordine che continuamente ci vengono suggerite dagli addetti ai
diversi presenti nel nostro paese . Abbiamo capito finalmente che la lavori per costruire “insieme” la “Firenze del futuro” andiamo avanti allegramente per la nostra
chiesa in tutto questo ha un ruolo materno e sincero, mai paternalista l unga e tortuosa strada di resistenza attiva alle miserie del nostro quotidiano. In particolare
nell’accompagnarci verso le scelte che veramente contano... forse presto a questo giro ci troviamo a confutare un’idea di cultura che debba per forza nascere dall’
ci sposeremo pure, per adesso ci stiamo ancora pensando. interno delle solide istituzioni culturali riconosciute (universita’, ass.culturali storiche, regione,
grandi case editrici , grandi case cinematografiche e discografiche etc.), cultura da consumo
Abbiamo insomma fatto un salto di qualita’ e di maturazione, un salto prodotta per la gente (e non dalla gente) che raramente e con grande fatica si all ontana da
di tranquillita’ che faticavamo a fare da tempo, per cui siamo qui per quegli affidabili modelli di conformismo che se da un lato fanno mercato popolare,dall’altro fanno
dirvi che NESSUNA rassegna di cinema borderline avra’ mai luogo in mercato d’elite garantendo un polveroso prestigio accademico agli addetti ai lavori. Spesso
questa citta’ verso la meta’ di Ottobre,che NESSUN posto nuovo verra’ cio’ che viene scambiato con la gente da tali istituzioni in realta’ non e’ il prodotto libro, film o
mai occupato per accoglierla ,che NESSUNA persona avra’ impudenza visione del film in se, ma l’idea stessa di una conoscenza timida e fl uttuante, da chiacchiera, da
di aprire un posto non suo per le sue adolescenziali smanie da complotto hobby, da princi pianti intellettuali, superficiale quanto generica, eticamente parziale quanto piu’ di
planetario dei “potenti del mondo”. Vedrete che adesso ci daremo da pretese omnidescrittive. Un minimale eclettismo dilettantesco insomma si fa strada nella nostra
fare e nel giro di pochi anni ci troveremo a competere fianco a fianco con societa’.
quei giovani agenti della DIGOS gia’ adesso vestiti come noi, che prima
di noi hanno meglio capito dove ben indirizzare le proprie aspirazioni al Per contro ci sembra interessante chiedersi di come una nuova concezione di autore
riassetto societario. Anzi per tale ragione si sono totalmente rovesciate cinematografico(, musicale, scrittore di libri, etc) si stia facendo strada e di come, grazie
le prospettive, per cui ci impegneremo perche’ da oggi NESSUNA all’avvento della tecnol ogia digitale e di internet, diventano esponenziali le possibilita’ di fruizione
rassegna di tal genere possa minimamente venir concepita, affrontando della cultura in senso lato da parte della gente comune: se per fare musica elettronica basta un
il problema alla radice questo equivale a dire fare in modo che non esista PC e una buona connessione per scaricare i campioni, se per produrre un film pure basta poche
piu’ NESSUNO studioso che recuperi l’importanza strategica di certi film migliaia di euro, se la distribuzione di romanzi e trattati passa gratuitamente da una “comunita’
...etc,etc>> connessa” telematicamente, se pure i film si possono “condividere e scaricare” liberamente,
all ora cosa sara’ da qui a dieci anni dell’ autore professionista? se la produzione di un film sara’
26 alla portata di un ampissimo numero di “curiosi”, cosa sara’ diventato il mestiere del
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la violenza ,l’orrore, le stranezze ora affascinanti ora disgustose , di uomini
ed animali in terre lontane, in paesi selvaggi come in moderne metropoli in panoramica sulla produzione indi pendente degli ultimi 30 anni hanno rappresentato uno dei pochi
oriente , in africa o in occidente, ma sempre in una forma che vuole apparire esempi in citta’, su come ricostruire un sal ottino d’incontro underground fuori dei ghetti e
documentaria, il più credibile e reale , quello che si vede accadere sotto i nostri degli steccati culturali che condannano permanentemente noi, gli appartenenti alle piu’ svariate
occhi è la fedele riproduzione della realtà e se tutto ciò è raccapricciante non sub-culture in citta’ , in un limbo di non rinnovamento o morte intellettuale apparente (M.I.A.) .
è certo colpa dell’autore del film ma di questo mondo(cane) che è governato Ricordiamo pure per onesta’ che un aiuto a quella tre giorni di proiezioni selvagge e’ arrivato
da logiche e leggi non sempre piacevoli. Ma il Gualtiero appunto ci mette pure dall’innata abilita’ dei suoi spassionati frequentatori nell’auto-scollettamento di soldi che
veramente del suo, grande parte delle scene sono ricostruite , e quelle che via via venivano bruciati in birre e super-alchool, mare tempestoso nel quale venivano a volte
accadono realmente sono spesso organizzate da jacopetti e compagnia al solo dirottati pure i soldi dell’incasso (quei versatili 2 euri giornalieri a persona). Quell o che l’anno
scopo di essere riprese ( l’esempio più eclatante rimane Africa Addio con tutte scorso fu un tentativo di andare a incontrare anche persone su un piano comune di “immaginario
le uccisioni di animali splendidi, e dove Jacopetti era stato accusato di aver antagonista”, quest’anno vuol essere incontrarsi sul piano piu’ contraddittorio del vivere ai
organizzato anche la fucilazione di un uomo per poterla riprendere.....). margini, sul margine , del margine di periferie urbane : conseguenza di questo e’ la sfida di
Oltre al sadismo evidente che scaturisce dalla visione dei film e soprattutto tornare a fare cose in uno stabile (OCCUPATO?!?) , portandosi dietro per cominciare le stesse
dalla consapevolezza di come sono stati realizzati, ciò che fà più riflettere è facce che si videro aggirarsi intorno all’atelier del Romito in preda a una febbrile curiosita’ in
la somiglianza di questi film con lo stile giornalistico dei moderni reportage quei giorni di Giugno...
televisivi, in un periodo (metà anni ’60) in cui la TV non aveva certo la diffusione
che ha oggi.
Questo stile ambiguo che ci tiene in sospeso sempre fra finzione e realtà, e lo
sforzo che dobbiamo fare per distinguerlo nonostante che si tratti di film di circa
40 anni fa, fa pensare a quanto di FALSO, imbellettato e astratto dal contesto
ci sia nei servizi della TV, anche quelli che sembrano più veritieri; o quelli che
ci scioccano dì più , quelli per esempio che vengono dai fronti di guerra, con
mani tagliate, corpi sbuzzati, bimbi divelti; o quelli di “analisi sociale” che ci
mostrano i nostri (??!!)comportamenti e le nostre(??!!)mode . Il procedimento
è troppo simile a quello Jacopettiano, più
è truce o inusuale l’immagine , più ciò
che vediamo è reale, anche perchè ci
viene mostrato in quanto tale, e ci fa
perdere d’occhio (coll’occhio velato dal
sangue) cose ben più importanti,come
per esempio le reali dinamiche che
attraversano la “nostra società” o le vere
cause che stanno dietro ad un conflitto.
Il nostro occhio deve essere stordito dal
sangue o rimbecillito da un’oggettività
documentaristica in cui l’occhio della
telecamera è il più imparziale possibile , e registra soltanto un mondo(cane)
che è così e lo è sempre stato (paternalismo cosmico?!) . Casualmente nel
1981 Jacopetti verrà chiamato alla collaborazione per la realizzazione dei primi
telegiornali fininvest. Rispetto alla solita tendenza dei nostri critici “impegnati”
di rimuovere certi tipi di autori, perchè” fascisti”o”politicamente scorretti”, noi
ve li facciamo vedere, come una palestra, un’allenamento, per riconoscere nella
televisione e nell’informazione massivizzata, i figli legittmi di questi stronzi di
padri. Detto questo non e’ senza un velo di giocosa polemica che utilizziamo
come sottotitolo della rassegna quello che era stato il titolo della rassegna
estiva 2003 organizzata dalla cooperativa “il Gigante” con sovvenzionamenti
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in attesa che si costruiscano nuove carceri. Si sta parlando dei malati degli
IL CINEMA E’ UNA DONNA BELLISSIMA?! storpi dei brutti di questa societa’, evitati come se avessero la peste, delle
Nella costuzione di questa rassegna a un certo punto della lavorazione ci siamo puttane cosi’ indispensabili a questo sistema di miseria sentimentale da essere
resi conto che quasi tutti i film scelti ruotavano intorno a formidabili figure di pure queste tenute al guinzaglio e protette, almeno fino a che non arrivano
donna (a dire il vero almeno in due casi si tratta di le prossime elezioni e qualche politico non decida di rifarsi un elettorato di
favolosi travestiti...):i personaggi che esse recitavano ipocriti benpensanti e agguerrite mogli di operai devastati da una routine di
spesso non si allontanavano molto dalla loro vita sfruttamento ... Si sta parlando insomma di individui che la pigliano nel culo
reale, si trattava di personaggi di ogni genere, passive ogni santo giorno ma che non per questo non mantengono una coscienza
prostitute, disadattate sociali, fiere lavoratrici del propria e una propria lucidita’ nel riconoscere in quanti li calpestano giorno
sesso di ogni genere, catarrose drogate , ragazze dopo giorno.
madri, assassine emancipate e armate in fuga nel D ‘altronde, detta in maniera un po piu’ apocalittica, come confutare il fatto
texas...a questo punto dopo esserci documentati a che “viviamo in un mondo di violenze arbitrarie , di biechi interessi di profitto,
dovere ci siamo resi conto che spesso queste non solo di ignoranza e di miserie, in un mondo che ha memoria di se solo quando gli
hanno ispirato i loro autori ma sono diventate autrici torna comodo, un mondo anestetizzato dagli psicofarmaci e dalle droghe, che
loro stesse e che hanno scritto libri; e che hanno va sempre piu’ in fretta e che strada facendo omologa spietatamente per farsi
usato ogni mezzo espressivo a loro disposizione per intellegibile ai propri equilibri di potere , che non ha tempo per i diversi,che non
raccontare se stesse e la difficile battaglia per dare ha rispetto per i deformi, gli emarginati coloro che quotidianamente resistono
dignita’ al proprio lavoro col quale loro andavano senza una prospettiva alcuna. In un mondo di merda insomma...” (senti com’e’
d’amore e d’accordo, molte di loro sono diventate poetica questa faccenda..).
femministe e hanno cominciato a trasferire come in un Divine in “female in trouble” E’ immediatamente moralista pensare dalla propria nicchia a un “quadro”
gioco le loro fantasie liberate in pellicola con risultati davvero “diversi”, ci siamo risolutore di tutta questa oppressione. Accettare questo come principio di
quindi resi conto di quanto ancora una volta la donna assumesse nuovamente solidarieta’ di base fra le genti sarebbe gia’ di per se distillare consapevolezza
la “veste della strega” e impugnando saldamente le proprie fantasie sessuali e spirito di rivolta, verso un’autodeterminazione nelle lotte contro i veri
si faceva coraggiosamente begnamina, protettrice, puttana santa per tutti responsabili di questa barbarie.
i “diversi”, i non accettati , i bizzarri, i finocchi, i travestiti, i border-line di Questo e’ uno spassionato lamento di denuncia che non vuole essere in nessun
questa societa’. Oltre a questo ancora la donna nello specifico cinematrografico modo frainteso: non e’ per spezzare una lancia in favore di questa o quella
risbocciava fuori come piccolo “fiore del male” nascosto nella polvere di bui categoria sociale che ci siamo messi all’opera (del tipo: ha capito di piu’ una
retrobottega, per tutte quelle produzioni che spesso rimangono orfane di puttana del sistema di sfruttamento che la domina, dell’impiegato medio..)
sala appena nate per finire immediatamente, gialle d’ittero, nei video noleggi piuttosto e’ proprio per smettere di spezzare lance a casaccio, generalizzando
automatici aperti anche di notte. laddove non arriviamo con l’esperienza:questo stato di cose ci trascina per i
polsi e per le caviglie, incatenati a una gerarchia di poteri che prima che essere
Anna di A.Grifi fissati da un sistema di leggi scritte che ne tramandano i caratteri fondamentali
Nella stanza di Vanda di Costa di oppressione di una nazione, sta saldamente cucito addosso alla gente con
leggi non scritte, un’etica pesata per il popolo banalmente contraddittoria e
Fare la Vita di Tonino de Bernardi
quantomai pilotata da chi il potere stesso rappresenta. Alla catena siamo tutti
uguali eppure c’e’ chi continua ad accanirsi contro gli ultimi anelli di questa che
Strano tipo di fascino avvolge la vicenda umana delle protagoniste di questi
sarebbero da temersi come il diavolo o da compatire e redimere quando invece
films e ben altro e’ il tentativo dei loro autori rispetto a produzioni di porno
restano sotto gli occhi di tutti avvolti da grossolani fumi di retorica e da tanto
femministe. Grifi e Sarchielli vivono con anna durante tutte le riprese ... e oltre,
opulento benessere i veri responsabili.
quello che questi tre “mettono in scena” e’ una storia che ricalca la realta’ di
una vicenda d’amore e di strada nei ‘70 della piazza Navona divisa fra hippies e
giovani borgatari, stiamo sul confine fra finzione e documentario di cio’ che al film PRENDIAMO IL CASO DELLE PUTTANE.....
accade intorno, nonostante il film , e dei rapporti che l’intenzione dell’operatore Prendiamo il caso delle puttane nello specifico: la critica che questa societa’
modifica strada facendo in un forsennato lavoro di work-in-progress. 30 anni rivolge ad una puttana puo’ essere:
dopo “Anna” con “Nella stanza di Vanda” di Costa e “Fare la vita” di De Bernardi -”lurida puttana rovina famiglie, vai con tutti brutta zozza! trovati l’uomo giusto
troviamo ancora chi racconta “storie in presa diretta”, le colonne sonore sono e sposatelo prima di rovinarti la salute, e dimentica tutto del tuo sudicio passato,
cantate dai personaggi dei film, lentamente viene a mancare un fuori campo, e diventa una persona rispettabile, e metti su famiglia... e prega i’ddio
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e della sua scrupolosa mania di architettare devianze e provocazioni visive: il è solo manifestazione della sua angosciante, magari tenera, debolezza). Quindi
gioco e’ quello di abbassare la virtu’ umana dal suo innocente candore a un in conclusione nell’osceno scambio fra una puttana e il suo cliente e’ facile
altrettanto innocente essere osceno, di abbassarla a un qualcosa che appartiene vedere la meno celata verita’ sul livello di emancipazione sessuale della nostra
soprattutto al relitto sociale, al travestito, al pervertito, e il farlo in maniera piu’ societa’, laddove questa fa di tutto per dimenticarsi in pieno giorno di cio che,
che professionale trasformando una vocazione naturale condivisa con i suoi nonostante la sua ipocrita facciata, la notte continua a prendere vita. Per
quattro amici di Baltimora (fra cui il mitico Divine) in mestiere. questo forse dovremmo guardare con piu’ attenzione a quel mondo di lucciole e
lampioni che si ripete inarrestabile, alle sue storie e le sue evoluzioni, ai cinici e
Glen or Glenda di Ed wood volgari racconti di strada che queste hanno ancora la sfrontataggine di fare per
The Wizard of gore di Gordon Hershell Lewis non finire quotidianamente inghiottite da un isolamento armato e moralista .
Faster Pussycat, kill! kill! di Russ Meyer
Pink Flamingos & Female Troubles di John Waters
Divine Waters documentario sul set di Pink Flamingo

-una volta ho lavorato alla Universal... come macchinista per la serie Alfred
Hitchcock presenta. Mi hanno detto di spostare un pesante macchinario da un
set all’altro e io sono partito
di corsa...sui set devi essere
sempre velocissimo. Giro un Il caso giapponese
angolo a centoventi all’ora
e manco Hitchcock per un Tanaka Noboru “Mercato segreto di schiave in amore” (1974)
pelo! Se l’avessi colpito gli Il genere cinematografico Pinkeige si sviluppa in giappone negli anni ‘60-
avrei staccato la testa. E lui ’70. Essendo che in Giappone allora non era permesso di mostrare l’atto
va da questo tipo, gli parla sessuale esplicito nei cinema , l’esigenza di mercato impone di incanalare tutto
all’orecchio, e mi guarda, e “l’erotismo dei corpi” in films che attraverso svariati espedienti nascondevano i
anche il tipo mi guarda...Ho particolari scabrosi (genitali, etc.). Corrono gli anni della diffusione del cinema
detto :”Non dirlo nemmeno. d’appartamento, la TV, le grandi case di produzione vanno in crisi e nascono
Lo so. Vado a prendere il come funghi una miriade di case di produzioni indipendenti e sale alternative che
mio cartellino”. Sono uscito, puntano decisamente su film a bassissimo costo dove si incarnassero i desideri
ho timbrato e sono andato a di un pubblico teenager. Proprio grazie alle censure visive e alle pressioni di
casa. Sapevo che sarei stato mercato, certi autori all’interno di questo “genere”, sono arrivati a portare la
“I predatori della notte” di Jesus Franco
licenziato (e avevo ragione) strada sullo schermo e a sviluppare un proprio stile innnovativo che per molti
perche’ andavo troppo in fretta. Ho pensato:”Che cosa sarebbe successo se autori diverra la base nei film successivi per la costruzione della Nouvelle Vague
avessi ammazzato Alfred Hitchcock?”. Di tutta la gente al mondo...ah, e’ stato giapponese.Il film di Noburo razzola in basso , per le strada, fra sudori-umori-
grandioso! **Ray Dennis Steckler (regista di B-movies nei ‘60 celebre per la cattiviodori, con una puttana protagonista , bellissima che si vuole RIBELLARE
sua abilita’ ad accettare produzioni senza sceneggiatura ed a improvvisare al sistema dei pappa e vuol vendere da sè il suo sesso. certo non è facendosi
tutto di volta in volta durante le giornate delle riprese sulle costrizioni di budget imprenditori di se stessi che ci si libera completamente... ma insomma poter
“veramente” irrisori). decidere da soli cosa fare del proprio corpo ...
Quindi tutto questo e tanto di piu’ i nostri paladini solleveranno con rabbia e
passione urlando a gran voce di ricevere un rispetto dovutogli ma troppo spesso Ryu Murakami “Tokio decadence” (1992)
negatogli dal Cinema con la C maiuscola, da un lato hollywood dall’altro cio’ che Trent’anni dopo lo scrittore Murakami trasporta un suo romanzo sullo
resta dell’idea di un cinema d’autore europeo poco sfarzoso e anticonformista, schermo, l’ ambiente è sofisticato, la protagonosta sembra veramente una
idea che peraltro sembra stia lentamente migrando festival dopo festival da gheisha(letteralmente:”persona che vive d’arte”) SBATTUTA nel xx secolo, offre
un europa sempre piu’ sofisticata e minimalista in Asia. Schiacciate da questa il suo corpo a facoltosi ricconi perversi, è la decadenza che domina , un sesso
morsa di fuoco, queste piccole avanguardie di sotto-genere se cosi’ possiamo feticista, legato, bondage non le impedisce di custodire una propria romantica
definirle, faticano a trovare qualcuno che le riscopra per le piu’ vecchie, o le idea di devozione ferita a morte. Non è più il basso delle strade all’ombra degli
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la realta delle cose (nella quale i cambiamenti avvengono forse, ma con dei
DAI B-MOVIES ...A PINK FLAMINGOS tempi infinitamente piu lunghi) e dipingendola straboccante di “patinato spirito
d’uguaglianza dei sessi” mescolato con un innato senso di “pudore genitale”.
Che dire poi dei canoni estetici dell’apparire
di questa societa’ : e’ su questo campo che “Stai attenta. Scommetto che finiscono a letto insieme. Hanno appena detto
il conformismo culturale dispiega la sua che sono sorelle. E nei film porno, le sorelle finiscono sempre a letto insieme!”
piu vistosa miseria e arriva a spandersi E’ come se il mondo del porno si nutrisse del negativo polarizzato di questo
a chiazza d’olio sia sul piano eticamente ipocrita quadro etico.: Tutti gli impulsi che in realta’ lo spettatore sublima nel
accettato e concesso, sia su quello tenuto cosiddetto porno-chic [il nudo pubblicitario o quello patinato scandalistico
ai margini del consentito ma nonostante o quello della pin-up di varieta’ televisivo] e devia in un autistico istinto al
questo omologato. Dai luoghi delle grandi consumo, il porno li restituisce in cruda meccanica del sesso, con dovizia di
mondanita’ dello spettacolo globale particolari e senza risparmiarci, a differenza della televisione nel caso per
trasmesso via satellite alle periferie piu esempio in un varieta’ tutto tette e culi, di una spietata e quanto mai esplicita
sudicie delle grandi metropoli occidentali, “morale della favola” : paradigmatica in questo senso la semplicita’ del primitivo
nei paesini di provincia animati da un intreccio narrativo di un porno standard qualunque (che si tratti di un datore di
precoce quanto aggressivo mercato del lavoro con la segretaria dalle voglie bollenti o di una casalinga annoiata dalla
turismo come ai raduni religiosi di tutto vita domestica finche’ non arriva l’idraulico superdotato che la sventrera’ poco
l’occidente, alla festa dell’unita’ di Firenze cambia).
come ai teknival di mezza europa: i grandi Laddove quindi la televione classica, quella consentita e GRATUITA, promette
cartelloni pubblicitari per l’abbigliamento l’illusione o la sensazione di una qualche partecipazione alla societa’, dettando
dettano fantasie e modelli di bellezza gli argomenti di dibattito universal-generico che scuotono la nostra epoca e in
rispetto ai quali “correggere i propri difetti cambio spinge lo spettatore ad un istinto piu’ o meno coscente al consumo, il
di bellezza” e volersi piu’ bene... porno A PAGAMENTO invece promette la “meccanica” del sesso guardato in
waters + divine
Primo segno di appartenenza alla cambio di soldi: E’ evidente che lo scambio nella sua reciproca oscenita’ e’ pero’
compagnia o branco o comunita’ di sub-cultura e’ l’abbigliamento, primo molto meno sofisticato nel caso del porno... come e’ evidente che le pulsioni
requisito l’accettazione e’ spesso il successo nella vita ...tradotto nelle miserie che ti spingono a spiare il culo della pin-up di un varieta’ a quiz mentre il
di tutti i giorni e’ il successo con le donne e non c’e’ scampo da questa logica, presentatore sta facendo una domanda su quale era il barboncino della seconda
e perche’ negarci anche come ogni tanto sembrano fare certi ambienti di moglie di Cezanne e’ molto piu’ ipocrita e perverso della fantasia scatenata
sinistra che esistano il piu’ belli e i meno belli ... e quelli che non piacciono a dall’ammirazione verso il bel culo di una attrice porno mentre immediatamente,
nessuno? spesso si puo fare proprio una classificazione in base a specifiche spassionatamente, maliziosamente si fa divorare dalla voglia di esibirsi di fronte
caratteristiche fisiche per lui e per lei senza correre a una telecamera con quell’unico desiderio di corpi e di sesso messo a nudo
il rischio di venir contraddetti da alcuno: misure che la proietta in quel momento su uno spettatore pronto a tutto (purtroppo
lineamenti proporzioni nasino all’insu’ statura etc.. raramente un porno pero’ raggiunge tali livelli di qualita’)... come e’
Questa dittatura dell’estetica dei corpi va se non evidente che mai nessuno passera’ la vita a masturbarsi davanti a un
denunciata quantomeno tenuta presente nelle televisore qualsiasi cosa trasmetta, per sfatare un altro tabu della
dinamiche di questa societa’ soprattutto quando sinistra per cui la TV ipnotizza , se avrà un altro corpo, VERO, con
si parla di democrazia e uguaglianza (...e gia’ ci cui scaldarsi: La TV non ipnotizza in nessun modo, la TV NON
scappa da ridere..)cosa dire quando poi nel lavoro produce dipendenza. E’ la dipendenza, la malattia di vivere,
vanno sempre avanti i piu’ belli , virtuosi , spigliati waters sul set di Desperate Living
la miseria del nostro quotidiano impoverito e indebolito
negli istinti a produrre la TV come soluzione, mediata
proprio coloro che sembrano usciti da quei cartelloni pubblicitari di moda che
dal potere, alla nostra incapacita’ di autonomia.
giganteggiano ovunque si parli il linguaggio del capitalismo? cosa dire quando
Questo e’ anche il motivo per cui non sara’
la discriminante sul merito soprattutto per lavori a contatto col pubblico, la
attraverso l’universo saturo e putrefatto
creano le caratteristiche fisiche?...cosa pensare quando ti capita di entrare in un
della TV che cerceremo di fare una critica
supermercato( a me e’ capitato piu’ di una volta) in cui su 10 cassieri almeno
all’esistente consapevoli del fatto
6 o 7 sono femmine giovani e attraenti e colui che seleziona il personale e’
che essa resterebbe banalmente
maschio con la faccia da porco? o quando entri alla rai e ti raccontano che gli
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registi illuminati e di sinistra, che non passa giorno che non continuino a Innumerevoli sono i racconti di proiezioni significative che hanno addirittura
ricordarcelo propagandando in giro per il mondo l’idea di un DESIDERIO che rovesciato un paradigma sacro della sala cinematografica: da “uno spazio dove
e’ esclusivamente femmina, come ottuso omaggio all’oggetto della propria vivere il film” in “un film come mezzo per viversi lo spazio”. uno a caso? il
miseria sentimentale. Caso?
Eppure se guardiamo bene nella storia del porno ci sono stati autori e attori che
tutto questo sono arrivati a considerarlo, facendone una critica dall’interno del Ecco che ci ritorna in mente un film cosi’ apparentemente distante da questa
genere, e che hanno avuto il merito con i loro films di cominciare a rivolgersi rassegna: “las horas de los hornos” proiettato clandastinamente in vari paesini
anche alle donne e alle giovani coppie del grande pubblico. Ci sono stati da a giro per l’Argentina dal ‘68 al ‘73, anni di feroce dittatura : si trattava di un
almeno tre generazioni di film-makers. documentario politico sulla situazione in Argentina, e le proiezioni avevano il
dichiarato intento di venire interrotte perche’ ne scaturisse un dibattito politico,
fondamentale in quel periodo storico, fra gli spettatori presenti . Il film in se era
da considerarsi tutt’altro che artisticamente “aperto” quanto alla pluralita’ delle
interpretazioni offerte alla contemplazione dello spettatore: i suoi messaggi
politici e il suo stile erano fortemente non equivoci. La cosiddetta “apertura” del
film giaceva tutta altrove ,al di fuori del film stesso, al di dentro del contesto
politico di allora nel rapporto politico reale che si veniva via via instaurando in
sala fra il film e lo spettatore, e quindi fra spettatore e spettatore nello scatenarsi
della discussione. A poco sarebbe servito vedere quel film in proiezioni private:
ne sarebbe rimasto poco piu’ che un notiziario di robe vecchie .

annie springle
‘70 Gola Profonda di G.Damiano & Misty Bethoveen con Constance Money
Gola Profonda non e’ un semplice “porno” per due motivi:perche contiene una
trama “narrativa” e una grande dose d’ironia (inusuale in un porno) e perche
Damiano ha uno stile proprio e puo’ essere considerato un autore. La trama a
Damiano serve a imbastire un discorso sulla pornografia che per la prima volta
nella storia del cinema porno si rivolge decisamente verso il grande pubblico, le
coppie e le donne, per intenderci. Damiano e’ convinto che il porno possa parlare
alla gente comune, e per far questo il porno deve “spogliarsi” dei contenuti
maschilisti e indossare i comodi abiti del racconto borghese di formazione e
senso di colpa. Per Misty Beethoven, fatto pochi anni dopo, vale pressappoco
lo stesso discorso anche se qui piu’ che mai la complessita’ dell’intreccio e la Allo stesso modo 30 anni dopo con un panorama culturale completamente
grande varieta’ di location raggiungono livelli “ma veramente” impensabili per diverso da quello dell’Argentina e un’altro livello di benessere, riprendiamo
un porno! opere, vissuti, films ritenuti artisticamente incompleti, parziali eppure
fortemente non equivoci nei contenuti, stilisticamente discutibili ed eticamente
raccapriccianti, proprio per inseguire la completezza dell’ idea al di fuori del film,
‘80 ***springler e femministeUSA nella sala, per strada, nella vita di tutti i giorni. Certo che nostri modelli culturali
Una decina di agguerrite attrici porno guidate da Annie Springle cominciano a (occidentali) riguardo all’industria cinematografica, che scegliamo di accettarli
fare films (scrivere, recitare, dirigere) sulle proprie fantasie sussuali, e a parlare o meno, sono altri, al di fuori della clandestinita’ e oscenamente dentro a un
di femminismo pro-sex. Le loro pellicole schiette e esuberanti, riscuotono un mercato concorreziale avanzato. Eppure a volte e’ proprio dentro
16 13
<<e alla domanda legittima “perche’ voler diventare proprio agenti in
borghese? “ risponderemo: Primo perche’ pure noi come tutti abbiamo
riincominciato a vedere i telefilm alla TV, secondo perche’ anche se ce ne
Per i lettori incerti. siamo tirati fuori in tempo, oramai siamo diventati esperti sulla nostra
pelle di devianze giovanili e capacita’ creativa nella montatura politica
A Che pagina Che cosa : di eventi di poco conto ... anzi che e’ nel nostro stesso codice genetico
un certo algoritmo perverso di manipolazione sociale, operante sulle
periferiche nervose di MATRIX a rigenerare immaginari. >>
*Intro..........................................pag. 3
Quindi vista la difficolta’, tutta nostra, a trovare un canale comunicativo
aperto, o cari futuri colleghi, preferiamo venire direttamente dalla vostra
*LYNDA LOVELACE parte della barricata (a dirvelo di persona) sperando almeno di ricevere
un mega sconto sulle denunce e sulle multe con le quali ci avete voluto
rassegna sui <<generi di cinema>>................pag. 6 dare il riconoscimento di degni rivali (piu’ di ogni altra degna di nota e’
la multa di 3500E a persona per la partecipazione a un presidio pacifico
in difesa di uno sfratto dalle case popolari dei GRECI di due pensionati
*PRENDIAMO IL CASO DELLE PUTTANE.............pag. 7 di cui lei malata di tumore: risulta lampante qui la sottile e genialmente
perversa strategia di venire incontro ai piu’ poveri immediatamente sul
*SUL PORNO COME GENERE + BREVE DIGRESSIONE: terreno loro piu’ caro : i soldi!).
QUANTO CONTA LA SALA E LA STRADA
SULLA VISIONE D’UN FILM? ...........................pag.1010

*DAI B - MOVIES ...A PINK FLAMINGOS ..........pag. 18


The doll squad di Russ Mayer
*IL CINEMA E’ UNA DONNA BELLISSIMA?!........ pag. 21

*IL TESTAMENTO DI JACOPETTI.................. pag. 23

*Dichiarazioni d’intenti?............................ pag. 26

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racconta storie, sempre piu’ integrato o dil uito nel proprio istinto quotidiano a fare dei bilanci dal comune: constatiamo la malsana tendenza molti degli ambienti culturali
rispetto al propria percezione di realismo? Senza voler chiudere immediatamente un immaginario legati al cinema secondo la quale oramai da non so quanto tempo a Firenze
futuribile su queste poche considerazioni diremo semplicemente: il professionista“sara’ piu’ vengono fatte retrospettive organizzate dai vari atelier sui soliti grandi autori
povero” o non sara’ piu’, inteso nella sua accezione classica. Ma cinema povero non sara’ europei e americani che a oggi fanno la storia del cinema moderno dai 40 agli
piu’ ne per etica ne per estetica: escira’ cosi’ come e’, per necessita’, per furbizia, come uno 80 o almeno la storia che si insegna nelle universita’. (in particolare odiosa e’
sguardo dissacrante e contraddittorio sulla propria condizione sociale. A un’etica ammiccante e l’abitudine a continuare a battere su Antonioni, Bertolucci o sul Neorealismo, o
umanitaria contrapporra’ il suo esser nato cosi’,povero, il suo non averl o scelto; a una estetica su Pasolini quando di nuovi autori che in Italia hanno qualcosa da dire ,non sono
della poverta’ contrapporra’ un suo pubblico ai margini di autori del life-(in-work-)in-progress, molti, ma un pochi ci sono), Costatiamo che se non erano certamente a corto
che, strada facendo, assumera’ sempre piu’ da autodidatta spessore sulle tecniche stesse di di idee gli autori di tali film certo lo devono essere gli ideatori dell’ennesima
questo nuovo linguaggio. In tutto questo personaggi come J.Waters e tanti altri autori e/o rassegna che alle prese con, gira e rigira sempre i soliti autori, non sanno piu’
attori della rassegna rappresentano una sorta di avanguardia di una certa idea fare di cinema, cos’altro dire di nuovo per dare un senso autonomo alla rassegna in se, con
che sol o adesso vediamo maturare come fenomeno culturale di massa avendo finalmente trovato un suo spessore culturale proprio, o che forse manco si pongono il problema
nel mezzo digitale un “attrezzo formidabile”. “ di dire qualcosa di nuovo. Affermiamo con passione che non basta riuscire ad
-O si fa il mestiere, o non l o si abbassare il costo del biglietto per un rassegna per fare di questa una rassegna
fa.- Comincia con questa frase popolare . Il fenomeno etico della cultura popolare cinematografica passa di piu’
il film “Fare la Vita” di T.De dalla visione privata di un film porno che non da una visione collettiva di un film
Bernardi completamente girato per di Antonioni, quindi vi e’ un urgenza di approfondire la questione cominciando
strada o in appartamento con una a portare alla luce e ad aprire un dibattito su cio’ che altrimenti e’ destinato
telecamerina digitale e poco piu’, a restare privato, nella sua dimensione masturbativa e anti-comunicativa...
raccontando le vicende quotidiane e in piu’ cominciamo ad avvertire una certa aria di decadenza intellettuale
di un travestito. Forse e’ proprio nell’affidarsi alle solite facce sempre piu’ tristi e non piu’ giovani e vagamente a
il caso di chiedersi: ma si tratta corto di idee che difendono con le unghie e coi denti le proprie poltroncine nei
sempre dell o stesso mestiere salotti di sinistra dove si elargiscono gentilmente sovvenzioni del comune come
rimasto orfano della cell ul oide? O fossero scambi d’amicizia e reciproca stima...
si svil uppano altri tempi e modalita’
di registrazione (ad esempio piu’ Mondo Cane & Africa Addio di G. Jacopetti
immediatamente verificabili, ovvero
Cannibal Holocaust di R. Deodato
il digitale che cambia cinema, come
a suo tempo l’istantaneita’ della
Polaroid ha cambiato il mestiere
del fotografo)... Molti sarebbero
gli spunti per accomunare i film
tecnica di ripresa digitale, in codice ascii, la piu’ “economica” esistente:
di qusta rassegna, qui ci limitiamo
si riproduce l’animazione con un leggerissimo file di testo scorrevole a sottolineare che in tali films
(created by jaromil) le limitazioni a budget amatoriali
sono talmente reali da essere chiamate in causa, buttate nel mezzo, quasi alla gogna, a fare
sensazione, desiderio immediatamente bruciato, scandal o: e’ il pre-filmico che rovesciato in
oscena provocazione dagli eccessi di mercato, fa “la fotografia” di films dove tutta la l uce
per girare ci sta per un giorno, dall’alba al tramonto, ma sol o se hai pagato al bolletta al
padreterno!
E’ per questo motivo che se l o scorso anno alcuni di noi hanno deciso di spostarsi dai rumorosi
e affollati sal otti delle case occupate e dalle umide sale dei centri sociali per sbarcare in un
cinema Atelier quest’anno abbiamo deciso di fare diversamente restituendo la sua dimensione
di pionieri a certi autori non rispetto ad ambiti di “controcultura” ma direttamente rispetto a
quell o che e’ stato il l oro bacino naturale di pubblico,la provincia estrema,il quartiere popolare,
per i piu’ disperati, la strada. Lo scorso anno i tre giorni della rassegna “siii puooofarheee”
fotogramma di Cannibal Holocaust
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e spesso la cinepresa stessa e colui che riprende in prima persona restano
l’unico controcampo emotivo presente. Ambientazione di queste nuove storie e’
sempre la strada e qualche interno d’appartamento dei quartieri popolari: nel
LYNDA LOVELACE primo caso e’ Lisbona, la quotidianita’ di tossici e sfrattati, nel secondo caso e’
la Torino delle prostitute a scandire le notti del bel protagonista dalla stupenda
Il cinema E’ una donna bellissima?! voce (che nel film recita la parte di un travestito). Cio’ che li accomuna ad
Anna e ne fa la sua evoluzione naturale e’ la forte coerenza di linguaggio che
rassegna sui <<generi di cinema>>
scaturisce dalla poverta’ del mezzo impiegato , del mezzo digitale appunto
che si aggira intorno a poche migliaia di euri . Ci piace pensare che sia anche
Non pensate che abbiamo qualche questo il nuovo fondamentale apporto dato alla storia del cinema dall’immagine
verita’ da trasmettervi, qualche teoria digitale: la fissita’ fredda e spietata della giornata del tossico, i colpi di tosse, il
complessiva, qualche sistema d’insiema buio e la polvere, la vita del topo nel caso della camera di Vanda e per contro
in cui collocarvi. Parlarvi di una rassegna il fluido movimento circolare che la camera compie timida e curiosa intorno al
e della sua collocazione nell’attuale travestito di “Fare la Vita” e alle “carrellate morte” sotto ai lampioni a passeggio
panorama politico, parlare PER da solo o con i “vecchi clienti”, questa e’ nel desiderato filmico l’immagine
ORIENTARE un suo potenziale pubblico digitale applicata al cinemache facciamo nostra.
e farne una serrata apologia sulla sua IL TESTAMENTO DI JACOPETTI
unicita’...macche’ dico! Ecco un tale
groviglio di film a sensazione fatti con
due lire, di scuole di pensiero corrotte
dal mercato, di predicatori di dubbia
fama...e riflessioni improbabili scaturite
dall’universo strabico dei Drive-in, degli
X-cinema o dei salotti privati e polverosi
di collezionisti fanatici di stravaganze.
Quindi tanto vale cominciare a raccontare
cio’ che sta dietro ai singoli films e filoni
della rassegna, il movente, diciamo, che ha fatto si che mettessimo in piedi un
evento composto di tali si’ crude efferatezze.
Nella societa’ in cui viviamo ci sono molti individui che sistematicamente
rimangono esclusi da ogni qualsiasi disegno di riorganizzazione sociale .
Individui che si sono trovati a vivere un presente senza scampo di deformita’, di
oscenita’ fisica, sociale e/o intellettuale e che rimasti incatenati ad essa, perchè
era attraverso questa che avevano trovato una propria identita’, sono stati spinti
dalla nostra virtuosa societa’ ai margini, se all’ombra dei campanili delle chiese
o dei palazzi di mentalita’ “laica” che contano poco importa, in programmatica
attesa della propria eliminazione fisica.
L’isolamento quotidiano a cui questi individui sono sottoposti e’ tanto piu’ grande
quanto piu’ esplicite diventano le promesse fatte da parte dei piu’ disparati
schieramenti politici in citta’ di una loro possibile integrazione secondo questa Ma il sottile rapporto fra realtà e finzione può essere usato anche in maniera
o quella teoria sociale. differente,se gli autori come de bernardi usano pezzi di vita, schegge di realtà
Si sta parlando dei barboni, individui o famiglie lasciati a vivere per la strada o con tutto il loro peso per raccontarie storie , c’è chi mistifica a priori il reale,
in buchi seminterrati, in una citta’ dove avere un tetto proprio, prima ancora che durante la realizzazione del film, e ci vuol far apparire tutto come il più vero
essere un diritto e’ uno stramaledetto privilegio. Si sta parlando di tossici, tenuti possibile. Esperto in questo genere di falsificazioni è un nostro compatriota:
al quinzaglio da una istituzione che si limita a regolargli l’afflusso dell’eroina per Gualtireo Jacopetti, figura ambigua del nostro cinema come ambigui sono i suoi
poterli controllare e arginare meglio dentro a una singola piazza, film. Nella fortunatissima serie dei mondo movies vengono mostrate la morte
6 23
che ti riesca perche’ altrimenti...”- madre di famiglia CATTOLICA
-”Povera illusa, ricca puttana, ma non ti accorgi che stai facendo merce del porti alla ribalta dei festival per le piu nuove: questo perche in realta’ sono
tuo corpo, non lo vedi che stai svendendo la tua salute e la tua autostima per certi generi ad essere tabu e quindi tutta quella serie di buoni films che si
quattro soldi? Comincia a condurre una vita piu’ rispettabile, prova a pensare contrappongano a una certa morale dominante dall’interno del genere, senza
a un altro lavoro che ti permetta di lottare per i tuoi diritti...”-adulto scapolo uscirne, senza fingere pentimenti, restano comunque indigesti per il loro alto
COMUNISTA che non va a puttane. tasso di oscenita’ , per quella puzza da x-cinema che gli rimane impigliata
-”Come ti va stasera? che ne dici se ti porto su ai colli alti che c’e’ una vista addosso, per quel seguito di pubblico costituito dai numerosissime orde di
veramente panoramica...”- comunista convinto ma solitario che va a puttane solitari border-line che , non senza merito , questi films si sono conquistati
(!!ne esistono eccome!!) negli anni; per quel buon vecchio pregiudizio di cinema “popolare” schiavo
...e in mezzo a tutto questo frequentare-non frequentare, giudicare-non dell’industria, spacciato nei drive-in per i poveri gonzi di provincia o in VHS per
giudicare le puttane che dicono del loro lavoro? i pervertiti, che “artisticamente” non ha niente da raccontare.
Daccordo, alcune sono immigrate rese schiave a suon di minacce e botte ma le
altre? Se ne trova veramente di tutti i tipi: dalla casalinga annoiata e disoccupata
alla donna matura fiera e ingorda del suo sesso e che a volte fa eccezioni a meta’ -Mi rimarra’ sempre impressa nella mente la domanda piu’ scortese di tutte:
prezzo con i clienti piu attraenti ”Puo’ fare di meglio sa?...Non vuole provare a fare del vero cinema?”. Il festival
e squattrinati, dalla tossica che del cinema di Cannes 2001 e’ stato particolarmente difficile per me da questo
deve procurarsi soldi, alla donna punto di vista. Ho presentato Le Pornographe, realizzato da Bertrand Bonello,
che cosi’ facendo accumula per selezionato durante La seimane de la critique. Dovevo quindi incontrare
non lavorare per il resto della personaggi del cinema tradizionale durante alcune serate. Ogni festa era un
sua vita e per ora stringe i continuo: “Ma perche’ lo fa?” Uno di loro, in un momento di particolare creanza,
denti, ci stanno giri di strada e mi si e’ avvicinato e mi ha detto:”Buonasera sono una produttrice. Sarebbe ora
giri di alto bordo e chissa quante che lei girasse film di cinema, che il cinema porno era
altre sfumature di mestiere. perche’ possa almeno sempre piu’ accettato, che
Nononstante che si trattasse esprimere emozioni, invece commettevano un errore.
di lavori illegali, in alcune di accontentarsi solamente Che, certo, l’estetica e
citta’ negli anni 80 sono pure di farsi scopare!” Durante l’immagine del porno
sorti sindacati coorporativi di tutto il festival, non ho sono molto piu’ utilizzate
lavoratrici del sesso autonome smesso di ripetere ai dagli altri media, dalla
e organizzate e chissa’ quanti giornalisti che affermavano Ovidie sul set di “le pornographe” pubblicita’, dalla moda
altri esempi di autoemancipazione del mestiere piu’ vecchio del mondo si sono etc. per un motivo puramente commerciale. Che la televisione diventa sempre
persi nella storia dell’UOMO(!)...... A questo punto ribadiamo che presupposto piu’ permissiva. Ma che stiamo anche assistendo a una regressione sul piano
fondamentale a qualsiasi discorso e’ che , nonostante il nostro modo di dell’accettazione pubblica del cinema porno. Eche siamo investiti piu’ che
pensare o che forse anche grazie a quello, viviamo in una societa’ patriarcale mai da un’onda moralizzatrice. Mi hanno presa per una paranoica. Qualche
profondamente maschilista e allo stesso tempo capitalista e che quindi l’uomo giorno piu’ tardi, la conferenzastampa degli Hot D’Or(Cerimonia organizzata
e la donna mercificano entrambi il proprio corpo lavorando per questa societa’ dalla rivista “Hot Video” dove si premiano personaggi di spicco del cinema
che sia poi come impiegati o come operai per stipendi da due soldi o come porno internazionale. Viene tenuta tutti gli anni dal 1992, durante il Festival
puttana in se non e’ poi cosi’ determinante, e che in piu’ la donna si trova di Cannes)e’ stata interrotta per una ragione che personalmente ignoro. Le
a doversi scontrare pure con un la sua condizione storica di sesso debole, sale si sono svuotate, in modo alquanto brutale. La stampa si e’ interessata
dominato dal maschio , al servizio del maschio, per strada come in ufficio. Detto alla questione, schierandosi apertamente contro di noi, prendendo come alibi i
questo potremmo anche arrischiarci ad aggiungere che nello sfruttamento della bambini. Siamo diventati gli ospiti indesiderati a Cannes.- **OVIDIE
prostituzione il patriarcato non esercita necessariamente il suo membro piu
affilato ma solo quello dal sapore piu’ crudo e ed evidentemente abbrutente “Ci trattavano come bambini e ci mancavano di rispetto.Per questo non ho piu’
(poiche per esempio l’individuo emarginato almeno quanto la puttana e interesse a un’eventuale carriera nel cinema tradizionale. Ho deciso di rimanere
piu’ povero di questa e magari pure d’estrazione libertaria ma comunque nel mondo della pornografia dove mi rispettano di piu’.” **Annie Springle
oscenamente solo [e certamente se ne esistono!] nell’andare con una puttana,
non e’ una manifestazione di dominio nella realta’ dello scambio anzi al contrario 21
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alti grattacieli (come nel film di Noburo) ad essere mostrato ma l’interno di uomini non possono entrare in pantaloni corti
questi palazzi di cristallo e alluminio, metallici, sterilspermatici, sesso decaduto, mentre le donne possono eccome entrare in ultra
pagato caro . Sono i nostri tempi? minigonna? (regolamento firmato dal direttore
attuale della sede RAI di Firenze), cosa dire
quando in centro distribuiscono inviti gratis per
festini promozionali di grandi ditte(DIESEL) di
moda selezionando accuratamente gli sconosciuti
e soprattutto le sconosciute incontrate per strada
in base alle loro misure?saranno i casi della
vita?Quante persone passeranno la vita, per lavoro,
a selezionare la specie separando e differenziando,
E poi basta ribadiamo ancora col dire alle puttane quello che dovrebbero fare o e creando anno dopo anno una accettazione etica di
come dovrebbero essere in una societa’ capitalista . La societa’ patriarcale nella questa differenziazione sociale fra i belli e i brutti,
quale viviamo preesiste al capitalismo da almeno 2000 anni, preesiste pure i prestanti e i rachitici, le modelle e le grassone?
alla nascita di cristo se e’ per questo, e con questa anche il Mestiere e coloro Ma non e’ un tantino fascista e criminale questo
che se lo sono vissuto sulla propria pelle generazione dopo generazione. A loro deliberato intento fatto addirittura mestiere?
come ad ogni altra categoria oppressa la scelta di emanciparsi nella direzione e Ma cosa dire pure difronte a comunita’ che
nelle forme da loro assimilate. Ricordiamo alcuni esempi viventi, fondati negli professano l’amore libero da qualsiasi forma di
anni ‘80 di associazioni in cui sono le prostitute stesse a lottare per i propri fedelta’ o possesso dall’alto della loro comunita’ di
diritti scatenando in molti casi aggressioni da parte dei clienti e della polizia, perfettissimi modelli versione fricchettona, e che ti
come il “PONY” (prostitutes of NY) e “COYOTE” (Call Off Your Old Tired Ethics) vengono a parlare delle loro piu varie e promisque
negli USA, il comitato “Mahila Samanwaya” a Calcutta, o il “Bus des Femmes” e esperienze che gli hanno fatto capire che l’amore
“Cabiria” in Francia.o il comitato per i diritti civili delle prostitute. libero e’ una cosa bellissima, quando a te certe
esperienze sono semplicemente sempre state
escluse per un fatto fisico...questo ci fa capire che
SUL PORNO COME GENERE + BREVE DIGRESSIONE: QUANTO CONTA LA SALA E LA STRADA
la strada da percorrere sia lunga e che e’ ingenuo
SULLA VISIONE D’UN FILM? o egoista pensare di aver risolto qualche problema
ampliando, con una formulazione teorica sul
E che dire poi di tutte le altre categorie dei cosiddetti sex-workers: prendiamo mondo cio che a te e’ riuscito ma in un circolo
ad esempio l’attrice del porno : Certo che pure lei vende il suo corpo , non per ristrettissimo di persone.
altro viene pagata per tipologia e numero di prestazioni che sostiene recitando...
spesso viene umiliata in performance ferocemente maschiliste, ridotta a una Esistono registi nella storia del B-movies dei ‘50,
piccola e ingenua lolita, cagnolina in calore con tanto di collare, al guinzaglio di ‘60 che con i loro films, consapevolmente o meno
qualche enorme cazzo piovutole per caso direttamente dentro il buco del culo! hanno fatto tanto per mettere in crisi questa
Certo che va cosi’, di sicuro non saremo noi a negare l’evidenza di un mercato del granitica mentalita’ prendendosi con vero talento
porno, il piu’ stabile e redditizio nella distribuzione degli HOMEVideo da sempre, l’etichetta di peggiori registi del mondo.. Ed
che detta canoni e la fa da padrone. Ma quali sono questi canoni? Non saranno Wood, Russ Meyer, Gordon Herschell Lewis sono
mica frutto, riflesso , contraccolpo di scombinata incapacita’ o inadeguatezza senza dubbio i casi piu’ eclatanti di un fenomeno
a credere alle sbandieratissime tendenze di “mutamento sociale e progresso vastissimo che e’ quello del cinema di explotation
etico” dell’occidente. Non e’ esagerato affermare che tale idea di progresso
(sensazionale) di quelli anni(50).Il piu’ dei film venivano ideati successivamente
tecnologico-societario in istantanea accellerazione, che si succeda con cicli
alla stesura delle locandine fatte per il lancio pubblicitario con sceneggiature
sempre piu’ serrati viene versata in dosi massicce come oro colato negli occhi e
battute in pochi giorni, attori amatoriali, due lire e zero permessi. Così sono
nelle orecchie del consumatore uomo o donna che sia, almeno dal dopoguerra
nati generi quali il nudies, l’erotico, lo splatter, il gore fino ad arrivare nei ‘70
(un esempio a caso preso dai ‘50 sta nella grossa spinta all’emancipazione della
al genere trash puro che, prendendo a modelli i registi B-movies del ventennio
donna nella liberazione dai suoi lavori domestici legata alla diffusione in larga
precedente, li includeva tutti in un lavoro di ricerca estetica e societaria sulla
scala dei primi modelli di elettrodomenstici d’appartamento...) drogando
restituzione filmica dell’osceno. Certamente stiamo parlando di John Waters
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ben lontano dalla vita reale, dalla strada. Piuttosto questa contribuirebbe a grande successo di pubblico. La Springle passa la sua carriera a sperimentare
spostare il fulcro della nostra resistenza su una dimensione privata da salotto, nuovi modelli di godimento, cosiddetti “estremi”, partendo dal principio che la
di comunicazione a senso unico , fino alla creazione di una ridondante estetica sessualita’ e’ una cosa meravigliosa e molto ampia che bisogna esplorare senza
di lotta, spot di movimento “guardato da molti, vissuto da pochi, vestito da tabu’, e che tutti, sebbene diversi, (ad esempio anche i portatori di handicap),
tutti”: questi sono i rapporti del media freddo col proprio pubblico e non siamo abbiano diritto al piacere. Alcune delle attivita’ scaturite da questa ostinata
noi a deciderlo a oggi ma un potere quantificabile in miliardi e miliardi di euri. convinzione, le hanno pure valso delle punizioni da parte della giustizia:
arresti (carcere) per pubblicazione di materiale osceno e confisca di materiale
fotografico arrivano puntuali tutte le volte che Annie si spinge oltre alle fantasie
accettate da una societa’ maschilista e spaventata.

‘90 Libertine prodotto dalla Puzzy Power & Claudine con Ovidie
Sono gli anni in cui l’epicentro di questa battaglia per l’integrazione a pieno
titolo del porno nel panorama cinematrografico d’atelier si sposta in Europa
: Lars Von Trier, regista scandinavo fondatore del DOGMA, crea nel 1998 la
“puzzy power” casa di produzione del porno che affida le sue sceneggiature a
un gruppo di sociologhe, sessuologhe, lavoratrici del sesso, donne. I risultato
sono la creazione (ahime’) di un DOGMA (7 comandamenti) di godimento
sulle fantasie femminili per il “buon porno”, il risultato sono tre film di porno-
soft(nel senso di” tenero” ma pur sempre esplicito) sentimentale e onirico che
nel caso di Libertine hanno raggiunto una distribuzione di 13000 copie solo in
Danimarca (5 milioni e mezzo di abitanti) di cui moltissime erano destinate
a coppie giovani e adulte. Negli stessi anni una ventiduenne studentessa di
Filosofia, in arte OVIDIE, pubblica un libro, “Porno Manifesto”, in cui forte dei
suoi 40 film recitati e di 2 film diretti, prendendo come modello il femminismo
prosex degli ‘80 in USA denuncia le miserie di un’immaginario moralista e
ipocrita che condanna il porno al suo pubblico di guardoni e depravati.
alessia merz regina timida del
porno-chic
<<Cosa vuol dire concretamente che faccio un lavoro socialmente non
accettato?
Tutt’altro discorso si puo fare a nostra avviso per un certo tipo di porno, inteso
Non prendo la metropolitana dal Marzo 2000 anche se vivo a Parigi senza
come cinema porno, inteso come sala cinematografica del porno, intesa come
automobile.
spazio di studio e godimento collettivo di fenomeni “specifici dello sguardo” e
Non posso andare a giro da sola durante la notte in molti quartieri, e di giorno
luogo di precedente e successivo incontro e discussione.
capita regolarmente che venga insultata.
Il cinema non sta “lontano” dalla strada come il salotto privato di un qualsiasi
Se avessi volglia di fare un lavoro “normale” mi sarebbe quasi impossibile .
appartamento, sta alla gente di strada riprenderselo a pieno titolo strappandolo
Fortunatamente questa idea stramba non mi e’ mai passata per la testa.
a una fruizione odierna sommersa da un silenzio paranoico e asetticamente
Avere una figlia che fa i film porno non e’ sempre facile da accettare per i
formale, non dimentichiamo mai che il cinema sta sul set come nella sala in
genitori.>>
un movimento ciclico condannato a rigenerarsi. Esso si nutre di situazioni di
Per Claudine si potrebbe forgiare la definizione di genere Porno-noir. Questo
vita reale sia in fase di registrazione che di proiezione, da li muove la sua
Porno-noir quindi, facendo tesoro della lezione impartita da Lynch su Lost
suggestione.... altrimenti, se queste situazioni continuano ad essergli negate
Highway, gioca pericolosamente al limite delle fantasie da Snuff-movies, in
in una SORDA ripetizione di MUTA contemplazione (situazione multisala) ,
una Parigi metropoli fatta delle mille luci notturne dei peep-show e x-cinema e
con lo spettatore “fatto” sistematicamente ricettore film dopo film, e passante
dei mille tetti nella fuliggine mattutina. **Ovidie
distratto e auto-derisorio, la magia della proiezione perde dell’unicita’ del film
e si fa seriale nell’espediente di una evasione quotidiana illusoria, monotona
grottesca...nonostante il film!
12 17
ambienti spremuti marci dal problema di far soldi che vediamo affiorare delle luminosa viene fatto penzolare sulle platee per la gioia degli spettatori piu’
piccole esperienze che rimangono sospese come delle strane anomalie per un giovani che non esitano a crivellarlo di pop-corn. Un trucco da baraccone che
po di tempo, dei piccoli vicoli ciechi nella storia dell’industria cinematografica, pero’ trasforma il film in un happening stimolando...visioni di gruppo. Ma questo
prima di essere di nuovo travolte per la loro inefficacia economica. Siamo non e’ niente a confronto del congegno studiato per coinvolgere il pubblico ne
consapevoli del fatto che per la strada verso la Rivoluzione serve a poco “il mostro di sangue” (1959) . La creatura del titolo -viene minuziosamente
l’insegnamento di tali contraddittori racconti “ d’eccentrica imprenditorialita’ “; spiegato- uccide le persone nutrendosi del loro midollo spinale, una pratica che
restano pero’ le esilaranti testimonianze di abilita’ allenate a porsi in maniera fortunatamente produce nella vittima una sensazione di pizzicore, consentendole
non scontata in sala rispetto alle aspettative di un pubblico cinematografico di accorgersene. La premessa serve ad introdurre l’evento clou del film, ossia la
che arriva “stranamente” in sala per stare buono, buono seduto e in silenzio ... scena in cui il mostro si scatena in una sala cinematografica: buona parte delle
(ricordiamo a proposito l’interessante studio che ne fa R. Barthes su quella che poltroncine (vere) della sala in cui si proietta , infatti, sono equipaggiate con
lui chiama attitudine all’ipnosi dello spettatore in “Uscendo dal cinema”. un congegno vibrante e , quando sullo schermo il parassita attacca il pubblico,
la sensazione viene fisicamente trasmessa a buona parte degli spettatori reali.
Meta-esempio incompleto di questo discorso e’ l’operato di un ex-impiegato In quel momento lo schermo diventa bianco come se il film si interrompesse.
della Columbia Pictures che nel 1958 decide di mettersi in proprio come Le luci di emergenza si accendono. Sul rettangolo bianco si disegna la sinistra
produttore indipendente abbracciando il genere thriller. Siamo negli USA in ombra della creatura. Dallo schermo, l’eroe buono tuona: il mostro puo essere
un periodo in cui “il mercato dei sogni” rimava i suoi versi esclusivamente reso inoffensivo solo con le urla ! gridate! Gridate se avete cara la pelle! E il
attraverso Hollywood e chiunque decidesse di restarne al di fuori si trovava ad pubblico grida, nel film e nella platea, per paura, per sorpresa, forse anche solo
agire sul terreno dei Drive-in e cinemini di provincia in condizioni di concorrenza per partecipare al gioco di un assordante e indimenticabile baccanale. Ancora,
spietata “fra pesci piccoli” e produzioni inventate con quattro soldi : il suo nome prima della conclusione di “Homicidal”(1961) la proiezione si interrompe per
e’ William Castle e la sua abilita’ da allora non sara piu’ tanto quella di girare dare la possibilita’ ai codardi di abbandonare la sala rinunciando al finale in
films (visto peraltro i mediocri risultati di cambio della restituzione dei soldi del biglietto. Di finali ne ha addirittura due
quelli che aveva gia girato) , ma quella “Mister Sardonicus”(1961) - uno in cui il perfido protagonista si salva, l’altro in
di “prendersi cura” dello spazio e della cui viene giustiziato- ed e’ il pubblico a scegliere, con apposite palette fornite
durata del film nell’atto della proiezione all’ingresso , l’esito...
e lancio pubblicitario delle sue minuscole
produzioni : il primo assaggio della **...che il raggiungimento di un profondo stadio di contemplazione in sala, o
sua abilita’ lo da durante la prima di sottile concentrazione, o spassionato trasporto sia un processo individuale o
Macabre(1958) nella quale gli spettatori collettivo quindi, almeno noi, non siamo piu’ cosi’ sicuri di poterlo affermare
vengono automaticamente assicurati come regola , resta comunque il fatto che si tratti di un profondo stadio... quello
per 1000 dollari contro l’eventualita’ si!?! (beh!!) **
di morte per infarto. Nonostante la
dubbia autenticita’ delle infermiere che Chiusa questa digressione e facendo il punto su quanto detto in precedenza
per l’occasione stazionano nella hall, dell’universo del porno affermeremo che, se forse il porno non arriva a restituirci
l’iniziativa e’ garantita da un serissimo un aspetto piu veritiero delle celate perversioni della nostra societa’, ad esso
contratto con i Lloyd’s di Londra che va quanto meno riconosciuto il merito di rappresentare piu’ o meno bene il
intascano senza batter ciglio il premio di lato oscuro della stessa medaglia etica che ci portiamo al collo in bella vista
dollari 5000 , avvallando la serieta’ della quotidianamente:
sensazionale proposta. Al pubblico di “la - il lato punito e frustrato in questa societa’ di ostentata disinibizione ;
casa di fantasmi”(1959) e’ offerta - quello violento in questa societa’ di banali e comodi pacifismi,
la disponibilita’ di un apparecchio per - quello ingordo e animale in una societa’ di “incontinente consumo” critico;
misurare la pressione sanguigna in - quello terrorizzato dal deforme, dallo storpio, dall’infetto, dalla vecchiaia in
vista degli shock promessi dal metodo una societa’ tutta proiettata verso un non-decadimento cellulare, verso una
“Emergo”: nel momento cruciale integrita’ CHIMICA del proprio tessuto ORGANICO,
del film-l’apparente rissurrezione - quello di una logica per cui il soggetto DESIDERANTE e’ quasi sempre stato
del protagonista da una vasca piena e continua ad essere inesorabilmente MASCHIO MASCHIO in una societa’
d’acido- uno scheletro di plastica “spiegata” da grandi intellettuali di successo, opinionisti, critici, pubblicitari,
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