Sei sulla pagina 1di 2

Oh, i denti!

A Sergej Alekseivich Dibkin, amante dei spettacoli teatrali, fanno male i denti. Date solo
un’occhiata al volto di povero Dibkin. Sembra che il diavolo stesso si sia infilato nel suo
dente e lavori lì con gli artigli, i denti e le corna. Al povero Dibkin fa male la testa e l’orecchio.
Lui tiene con entrambe le mani la guancia destra e corre da un angolo all’altro…
- Aiutatemi! - grida lui, puntando i piedi. - Mi sparerò! Mi impiccherò!
La cuoca gli consiglia di sciacquare i denti con la vodka, la madre di appoggiare alla
guancia il cren grattugiato con cherosene; la sorella gli consiglia la lozione, mescolata con
l'inchiostro, e la zia gli ha spalmato le sue gengive con lo iodio… Ma per colpa di tutte questi
mezzi lui odorava da farmaci, diventò stupido e cominciò ad urlare ancora più forte… Resta
solo l’ultimo e l’unico modo - spararsi o bere in un colpo solo tre bottiglie di cognac ed
addormentarsi subito… Ed allora arrivò la persona intelligente, che gli consigliò di andare in
via Tverskaja, dove abita il dentista Karkman, il quale toglie i denti subito, senza dolore ed è
economico. Dibkin si mise su il cappotto e andò di corsa con il cocchiere per quell'indirizzo.
Ecco, finalmente, il cartello “ dr. Karkman ”. Dibkin salta giù dalla carrozza e con le urla corre
su per le scale di pietra. Schiaccia talmente forte il pulsante del campanello, che si rompe la
sua bellissima unghia.
- é a casa? Riceve? - chiede alla domestica.
- Entrate, riceve...
Come un pazzo, o forse meglio dire, come il marito, cui la moglie ha versato l’acqua
bollente, lui entra di corsa nella sala d’attesa, e… o orrore! nella sala d’attesa c’era così
tanta gente. Corre Dibkin alla porta dell’ambulatorio, ma lo fermano per il braccio dicendo
che lui deve aspettare il suo turno…
- Ma io sto soffrendo! - grida lui.
- E allora! - gli dicono con il tono indifferente. - Anche noi non ci divertiamo.
Il mio eroe cade sulla poltrona, si afferra le guance con entrambe le mani e comincia ad
aspettare. gli salgono le lacrime agli occhi…
- é terribile! - si lamenta - Oh, sto morendo!
- Povero giovane! - sospira la signora, seduta accanto a lui. - Io ne soffro non meno di
lei : mi hanno buttato fuori dalla mia casa i miei figli!
Dopo un’ora, due, tre, povero Dibkin sta ancora aspettando nella poltrona, lamentandosi. A
casa hanno già da tempo pranzato e fra poco berranno il the serale , e lui ancora aspetta. Il
dente con il passare dei minuti gli fa male ancora di più.
Ed ecco arrivò il turno di Dibkin. Lui balzò dalla poltrona e volò dentro l’ambulatorio.
- Per l'amor di Dio.- si lamenta lui, cadendo sulla poltrona e aprendo la bocca. - La
supplico!
- Cosa? Cosa vuole? - chiede il proprietario dell’ambulatorio, un ragazzo con i capelli
lunghi, biondi e con gli occhiali.
- Toglietemelo! Toglietemelo! - dice ansimante Dibkin.
- Chi devo togliere?
- Il dente!
- é strano! - dice il biondo - Non ho il tempo per scherzare perciò mi dica cosa vuole?
Dibkin apre la bocca, come lo squalo, e si lamenta:
- Toglietemelo, toglietemelo! Chi sta morendo, non scherza! Toglietemelo, per l’amor
di Dio!
- Hm, se lei ha male i denti deve andare da un dentista.
Dibkin si alza in piedi e sorpreso guarda il biondo.
- Ma, io sono un’avvocato!.. - continua il biondo.- Se lei ha bisogno del dentista , allora
vada da Karkman. Lui sta al piano di sotto…
- Al piano di sotto? - si meraviglia Dibkin. - Ah, io stupido!
Condividete il fatto che l’ultima cosa da fare per lui sarebbe quella di spararsi… e se non si
ha la pistola, allora bere tre bottiglie di cognac ecc.

Potrebbero piacerti anche