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Lezione 2

Nella musica di Mahler c'è il concetto della capacità di arrivare alla salvezza attraverso la musica, quindi si
intende la capacità catartica della musica.

Questo concetto di catarsi, è un concetto arcaico, dai greci; per Mahler però non è intesa come il concetto
greco,ma diversamente perché attraverso la musica per Mahler si arriva alla salvezza, alla redenzione.
Effettivamente se escludiamo la seconda scuola di Vienna, Mahler è l'ultimo a concepire l'attività del
compositore come qualcosa che ha dei tratti fidelistici o dei tratti di salvezza e quindi

dei tratti ideologici molto pronunciati.

Contesto storico

Ci troviamo a Vienna negli ultimi decenni dell' 800 e i primi del 900; fino al 1914 ,sono anni di crisi su tanti
fronti:

- del compositore di avere un interlocutore nella società

-crisi dei grandi ideali che avevano animato la produzione ottocentesca

-crisi di fiducia nei confronti della società

-crisi di fiducia nei confronti delle possibilità stesse dell'arte

- crisi generale della posizione del soggetto nei confronti della società:

“chi sono io per prendere la parola artisticamente e dire qualcosa?”.

Tutta la produzione artistica almeno fino alla metà dell'800 è stata spinta in avanti da questa idea di
progresso civile, ossia che l'arte fosse avanguardia della società che doveva illuminare la strada, che doveva
portare la società verso un avvenire migliore.

C'è questo in Mahler? Si, però la sua contraddizione è che lui concepisce in questo senso romantico
ottocentesco la propria fisionomia di compositore, quindi con queste responsabilità di responsabilità di
salvezza, ma si trova nell'epicentro della crisi dei valori europei: Vienna.

Vienna negli anni in cui Mahler è operativo è la capitale di un impero in disfacimento, l'impero Austro –
Ungarico. L'impero è in disfacimento perchè era un impero che teneva insieme con la forza popoli, etnie,
culture, lingue molto diverse, con fortissime spinte centrifughe tenute a freno grazie alla grande efficacia
dell'amministrazione austro ungarica; è chiaro però che non si potevano tenere insieme austriaci, serbi,
bosniaci, italiani, ognuno voleva la propria indipendenza,cosa che succederà dopo la prima guerra
mondiale.

Quindi chi si trova a operare a Vienna (e sono tanti) si trova a sentire la crisi in modo ancora più forte di
quanto non si senta nel resto d'Europa, perchè Vienna è sull'orlo del baratro sull'orlo della frantumazione
dell'impero austroungarico, ma anche sull'orlo della prima guerra mondiale; come sappiamo l'arte e la
musica hanno le antenne particolarmente sensibili e gli artisti percepiscono in modo molto netto che
l'Europa si sta avviando alla conflagrazione mondiale. È per questo che la disgrazia del titanic fa così
impressione; l'alta aristocrazia europea che balla sulla tomba del titanic mentre affonda è la metafora
adatta di quello che succedeva all'alta società europea che corre verso la guerra circondandosi della
cultura, della musica della pittura più splendide che si fossero mai viste, quindi c'è impotenza del
compositore e

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