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DEI SEPOLCRI viene considerato un pometto con endecasillabi sciolti, scritto sotto
forma di lettera che egli immagina di mandare al suo amico, un certo Pindemonte,
che egli aveva realmente conosciuto e con la quale aveva avuto un diverbio nato
dopo l’editto emanato da Napoleone, l’editto di San Claude, che diceva che i cimiteri
non dovevano più essere costruiti all’interno delle mura cittadine e che ogni tomba
doveva riportare nome e cognome del defunto. In questo contesto nell’opera
emerge preponderante il concetto di sepoltura lacrimata, egli pensava che dopo la
sua morte nessuno avrebbe pianto sulla sua tomba. Quest’opera tratta temi che
riguardano appunto i cimiteri, ma parla anche di Napoleone. Il linguaggio è molto
ricercato e Foscolo associa alla tomba la memoria, infatti egli sosteneva che chi va
sulla tomba a piangere un defunto non fa altro che ricordarlo.
LE GRAZIE
SCRITTI MINORI
Degli iscritti minori ne ricordiamo due: NOTIZIE INTORNO A DIDIMO CHIERICO scritta
nel 1813 ED è una traduzione di un’opera di Stern e immagina che a tradurla sia lo
stato lo stesso Didimo Chierico e lui qui ironizza sullo scritto e si allontana dal
romanticismo, poi abbiamo l’IPERCALISSE presa proprio dall’apocalisse di San
Giovanni, anche qui attraverso l’ironia critica gli intellettuali milanesi.
TRAGEDIE
-TIESTE 1797
- AIACE 1811
- RICCIARDA 1813
OPERE CRITICHE
Scrisse saggi su Dante, Petrarca e Boccaccio e Manzoni.