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ANALISI METRICA TESTO POETICO DELL’ORFEO DI MONTEVERDI

Dunque fa' degni Orfeo, Ottonario

del suon de l'aurea lira Ottonario

questi campi ove spira Ottonario

aura d'odor sabeo. Settenario

Vi ricorda, o boschi ombrosi, Decasillabo

de' miei lunghi aspri tormenti, Decasillabo

quando i sassi a' miei lamenti Endecasillabo

rispondean, fatti pietosi? Novenario

Dite, allor non vi sembrai Ottonario

più d'ogni altro sconsolato? Novenario

Or fortuna ha stil cangiato Novenario

ed ha volti in festa i guai. Decasillabo

Vissi già mesto e dolente, Novenario

or gioisco e quegli affanni Decasillabo

che sofferti ho per tant'anni Novenario

fan più caro il ben presente. Novenario

Sol per te, bella Euridice, Novenario

benedico il mio tormento, Novenario

dopo 'l duol vie più contento, Novenario

dopo il mal vie più felice. Novenario

Mira, deh mira, Orfeo, che d'ogni intorno Doppi (14)

ride il bosco e ride il prato, Endecasillabo


segui pur col plettro aurato Novenario

d'addolcir l'aria in sì beato giorno. Doppi (12)

Ahi caso acerbo! ahi fato empio e crudele! Doppi (17)

ahi stelle ingiuriose! ahi cielo avaro! Doppi (15)

Qual suon dolente il lieto dì perturba? Doppi (12)

Lassa, dunque debb'io, Senario

mentre Orfeo con sue note il ciel consola Doppi (14)

con le parole mie passargli il core? Doppi (12)

Questa è Silvia gentile, Ottonario

dolcissima compagna Settenario

de la bella Euridice; o quanto è in vista Doppi (15)

dolorosa! or che fia? Deh, sommi dèi, Endecasillabo

non torcete da noi benigni il guardo. Doppi (12)

Pastor, lasciate il canto, Ottonario

ch'ogni nostra allegrezza in doglia è volta. Doppi (14)

Donde vieni? Ove vai? Ninfa, che porti? Doppi (12)

A te ne vengo, Orfeo, Ottonario

messaggiera infelice Ottonario

di caso più infelice e più funesto! Doppi (17)

La tua bella Euridice... Ottonario

La tua diletta sposa è morta. Decasillabo

Ohimè che odo? Ohimè . Novenario

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