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it Domenica 1/5/2022 Anno LXXVIII - numero 18 |euro 1,50

SARRI 4-3 CON LO SPEZIA IERI CAGLIARI-VERONA 1-2 CLASSIFICA MILAN 74 TORINO 44
NAPOLI-SASSUOLO 6-1 35A GIORNATA INTER 72 UDINESE 43
Lazio vince Acerbi SAMPDORIA-GENOA
SPEZIA-LAZIO
1-0
3-4 *UNA GARA IN MENO
NAPOLI
JUVENTUS
70
66
BOLOGNA
EMPOLI
42
37
Mou fa le staffette OGGI JUVENTUS-VENEZIA ORE 12.30
EMPOLI-TORINO 15
LAZIO
ROMA
59
58
SAMPDORIA
SPEZIA
33
33
Torino guida Lukic MILAN-FIORENTINA
UDINESE-INTER
15
18
Champions League
Europa League
FIORENTINA
ATALANTA
56
55
CAGLIARI
SALERNITANA*
28
25
per salire in top 10 Francesco Acerbi DOMANI
ROMA-BOLOGNA
ATALANTA-SALERNITANA
20.45
20.45
Conference League
Serie B
VERONA
SASSUOLO
52
46
GENOA
VENEZIA*
25
22

VOLATONA -4 ALLA FINE

1967-2022
AVEVA 54 ANNI, ERA MALATO DA TEMPO

ADDIO
GIROUD DIAVOLO RAIOLA
L’agente dei big

SCUDETTO
Trattative infinite
(e bracci di ferro)
Ha gestito Ibra, Haaland, Balo, De Ligt
Donnarumma l’affare più discusso
di IANDIORIO, LAUDISA, PIERELLI R 14-15-16-17
(Mino Raiola con Zlatan Ibrahimovic)

Il Milan contro la Fiorentina

chiede al gigante francese L ’ A N A L I S I

i gol per lo strappo decisivo DA TONALI

Pioli: «Tecnica più ferocia» A PERISIC
di BOCCI R 4-5
I FATICATORI
(Nel fotomontaggio di Luigi Garlando
Olivier Giroud, 35 anni,
R A pagina 2-3
centravanti del Milan)

CAMPIONE CON IL REAL MADRID

CARLO V
Trionfa anche in Spagna
Re nei 5 grandi campionati
Nessuno come Ancelotti
di RICCI, SCHIANCHI R 36-37 (Ancelotti in festa)

VISTA FOCU
S
INTER

Montella formula vincente Adani «Vedo due trappole

«ServelaspintadiSanSiro» nella corsa delle milanesi»
di FALLISI R 6 di GUIDI R 12
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

I L S U O M A E S T R O
OGGI I NERAZZURRI A UDINE CON L’OBBLIGO DI VINCERE: HANDANOVIC STRINGE I DENTI PER ESSERE IN CAMPO
BATTE TUTTI COME UOMO

INZAGHI HA GUARITO L’INTER?

Il tecnico fa anche lo psicologo per risollevare i suoi dopo il ko a Bologna: «Noi ci crediamo»
di Arrigo Sacchi R A pagina 35

Buon 1o maggio, seguiteci su gazzetta.it

Domani la Gazzetta non sarà in edicola, torneremo
di CONTICELLO R 8-9-10 martedì. Seguite le dirette del campionato e tutti gli
aggiornamenti degli altri sport sul sito gazzetta.it

LA JUVE CONTRO IL VENEZIA PER IL TERZO POSTO

DOPO IL GELO CON DE LAURENTIIS NON C’È PACE PER IL TECNICO NEMMENO DOPO IL 6-1 AL SASSUOLO
MAX ASSALTO AL PODIO
CON BONUCCI CAPITANO Napoli Spalletti sempre più isolato
di CONTESSA, DELLA VALLE R 20-21 (Leonardo Bonucci) L’allenatore: «Grande annata». Ma Mertens: «Siamo molto delusi»
di NICITA R 18-19 e il commento di LICARI R 35 (Luciano Spalletti, 63 anni, al Napoli dall’estate scorsa)

LOTTA SALVEZZA
Derby alla Samp
20501

Genoa disperato
Il Cagliari trema
9 771120 506000

MOTOGP SPAGNA (ORE 14): DUCATI, CHE SCATTO di GRIMALDI, OLIVERO,

PINNA, VELLUZZI R 28-29-31
BAGNAIA SI SBLOCCA (Mimmo Criscito)

POLE RECORD A JEREZ IL ROMPIPALLONE Investcorp vuole lo stadio soltanto per il Milan. info@4b12.it
di IANIERI R 44-45 (Pecco Bagnaia)
Zhang: «Noi invece restiamo a San Siro.
di Gene Gnocchi Sarebbe un peccato non usufruire del bonus facciate».
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2 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

SERIE A 35a GIORNATA

LA VOLATA TRICOLORE

Oggi si lavora.
Duello Ivan Perisic, 33 anni,
e Sandro Tonali, 21, nell’ultimo
derby: sono gli stakanovisti per lo
scudetto GETTY IMAGES
PER LO
PRIMO MAGGIO
di Luigi Garlando
Tonali

U
na finale secca può anche essere DA PRIMO POSTO
PRESENZE

32
MINUTI

MILAN E INTER
la Sagra del Talento, ma un cam-
GIOCATI
pionato è sempre la Festa del La-
voro, perché un torneo di 38 par- 2318
tite è una catena di montaggio.
Chi si assenta di più, perde. Chi lo

TRASCINATE
vince ha un merito etico prima MEDIA VOTO
ancora che tecnico, perché signi-
fica che ha avuto più costanza, 6,51
piùapplicazione,piùdisponibili- GOL
tà al sacrificio, più forza di reazio-
3

DAI FATICATORI
ne alle difficoltà. Milano, nell’im-
maginario collettivo, è la città del
ASSIST
lavoro. Milan e Inter guidano la
classifica perché hanno lavorato 2
tanto e bene. Sono le due squadre
che, prima della 35a giornata, PALLE RECUPERATE
hanno calciato di più verso la
170
porta: 584 tiri i nerazzurri, 539 i
rossoneri. Al vertice della pro- Tonali e Perisic, i più in forma, tirano INTERCETTI
duttività. I due migliori, per me-
dia voto, Tonali (6,56) e Brozovic la volata. Pioli ospita la Fiorentina, 30
(6,66), sono due faticatori: San-
dro è sul podio rossonero sia per Inzaghi a Udine senza Calhanoglu OCCASIONI CREATE

minutaggio(2.318)cheperlame-
dia chilometri (10,250 km); Mar-
celo è in assoluto il giocatore che
ha corso di più in Serie A (media
di 11,633 km). In questo primo
maggio, Milan e Inter non fanno
festa, ma si giocano il sogno scu-
detto che è stato costruito soprat-
tutto con il lavoro. In modo diver-
so, vediamo come.
Il lavoro di Pioli
Gioco e collettivo
per coprire le lacune
Dei quattro allenatori in zona
Champions, Stefano Pioli è l’uni-
co che c’era già l’anno prima. I tre
anni di lavoro di Pioli sono il vero
tesoro del Milan. Quando, a 27
anni, Arrigo Sacchi cominciò ad
allenare in Seconda Categoria, a
Fusignano, chiese al suo primo
presidente, ex partigiano e latini-
sta: «Mi serve un libero». Il pre-
sidente gli mise in mano una ma-
glia numero 6 e gli spiegò: «Co-
struiscitelo, con le idee e con il la-
voro. Non ci sono soldi». Idee e
lavoro: è la strada obbligata del
nostro calcio che non può più
permettersi i Maradona e i Plati-
ni. Idee e lavoro: sono le medaglie
dei Pioli partito da un organico
inferiore a Inter, Juve e Napoli e
ulteriormente rimpicciolito dal-
l’emergenza. Ha perso colonne
portanti come Kjaer e Ibrahimo-
vic. Una spia: l’Inter conta 8 tito-
larissimi oltre i 2.000 minuti di
gioco; il Milan la metà: Hernan-
dez, Tomori, Tonali, Leao. Dice-
vamo del Milan secondo per tiri
«verso» la porta. Se restringia-
mo la ricerca ai tiri «in» porta, il
Milan scivola al 6° posto. Nella
classificadegliassist,guidatadal-
l’Inter (49), il Diavolo è solo 10°
(21). Significa che, per assenze
(Ibra) e modestia d’interpreti
(Diaz, Messias…) il Milan ha gravi
lacune in zona gol e rifinitura. Se
il calabrone vola nonostante le ali
piccole; se Pioli è davanti a tutti
nonostante emergenza e lacune,
è proprio perché, in tre anni di
magistero, ci ha messo «idee e la-
voro». Nessuno ha le conoscenze
solide del Milan che, sulla base
del 4-2-3-1, ha variato spesso
spiazzando le avversarie (vedi
Napoli, Roma). Nessuno ha
un’empatia del genere, cresciuta
39
anche grazie al carisma di Ibra
che ha imposto una nuova cultu-
ra del lavoro e una nuova mistica
del gruppo che ha fatto lievitare
la resa dei singoli. Simbolo di
questo spirito leonino, divampa-
to contro la Lazio, è lo stakanovi-
sta Tonali, rivelazione stagionale.
Lotta, corsa e all’Olimpico ci ha
messo anche il gol-partita. Il rap-
per Dani Faiv gli ha dedicato una
canzone: «Sudore, sangue e fati-
ca: sono Sandro Tonali». Come
Ligabue a Oriali. Un’altra vita da
mediano. Tonali, ma anche Theo,
il più presente, dopo Tomori,
quello che ha servito più assist (5)
esegnato4gol:hafattoquelloche
non riesce ai compagni. Si è spre-
muto. Come Leao, insostituibile.
Impiego Un Milan di grandi lavoratori.
Sono 8 i nerazzurri
titolarissimi con Il lavoro di Inzaghi
Più palleggio e dominio
più di 2.000 minuti per dimenticare Lukaku
giocati, la metà tra AncheSimoneInzaghicihames-
i rossoneri so «lavoro e idee». Ma in modo
diverso. Non tanto per compen-
sare delle lacune, ma per far frut-
tare le generose risorse di casa.
Persa la corsa di Hakimi e
Lukaku, Inzaghi ha creato una
squadra meno votata alla ripar-
tenza, più bella e imprevedibile
di quella di Conte. C’è riuscito

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 D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 3

..
N E L L A S T O R I A

Da Lodetti
FOCU
S
a Bedin e Oriali

SCUDETTO
lode agli operai
del pallone
DA RECORD

Perisic
PRESENZE

31 Brozovic Leggende Giovanni Lodetti, al Milan dal 1961 al 1970,

grazie al felice inserimento di
Calhanoglu (7 gol, 10 assist). Solo
Napoli e Atalanta fanno più pos-
sesso nella metà campo avversa-
ria. Smontati i binari di Conte,
l’Inter ora resta alta e comanda il
gioco, senza attendere di riparti-
re. I 17 passaggi che hanno porta-
to in gol Lautaro nel derby di
Coppa Italia hanno ribadito il
cambio di pelle. Simone non ha
avuto a disposizione anni di inse-
gnamento, come Pioli, ma mesi. I
dati di produzione certificano
comunque la qualità del suo la-
Il minor tempo di convivenza tra
squadra e mister non ha permes-
so l’empatia che lega il Milan a
Pioli o che Conte aveva maturato
dopo due stagioni ad Appiano.
Non sempre l’Inter è riuscita a
imporsi la ferocia che il Diavolo,
caricato da Pioli, ha mostrato con
la Lazio. Troppo spesso ha sba-
gliato approcci e atteggiamenti.
Farsi sfilare la vittoria a Bologna,
dopo essere passati in vantaggio,
nel momento chiave del campio-
nato, è stato un delitto. Ma la sto-
ria non è finita. Anche l’Inter ha
zovic è nota; l’inesauribilità di
«Duracell» Barella pure.
Trappole scudetto
Udinese carica e tosta
La Viola fa scherzi
Ma come simbolo d’applicazione
scegliamo Perisic, lavoratore a
tutta fascia, uno da straordinari,
che Conte lasciò partire (Bayern
Monaco) e poi ha ripreso alter-
nandolo con terzini protettivi.
Inzaghi ne ha fatto una spina of-
fensiva insostituibile che difende
MINUTI
GIOCATI
2512
MEDIA VOTO
6,56
GOL
5 sotto i magutt hanno mandato avanti per secoli la
ASSIST
5 tutti, ma la storia di Milan e Inter l’hanno fatta
PALLE RECUPERATE
152
INTERCETTI
43
OCCASIONI CREATE
42
grandi lavoratori. L’Udinese, che
viene dallo spavaldo 4-0 di Firen-
ze, è squadre fisica, tosta, l’anno
scorso fermò Conte. I lavoratori
di Inzaghi dovranno sgobbare
anche per riempire il buco di
qualità lasciato da Calha. Quelli
di Pioli dovranno convincersi che
la Fiorentina è la squadra di qua-
lità che ha guastato il sogno del
Napoli e non quella sfiorita dopo.
Primo maggio. «Chi non lavora,
non vince lo scudetto», canta
Adriano Celentano, milanese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il regista e Gabriele Oriali, all'Inter dal 1970 al 1983
dell’Inter
è il giocatore
di Alex Frosio
che in media
ha corso di più i te dominet Milan», si canta da quasi
in campionato:
11,663 km
a partita
«T un secolo con dedica alla «bela
Madunina» (e come recitava una delle
coreografie più belle nella storia del
derby, opera della curva interista). Chiunque
arrivi a Milano alza gli occhi verso i 108,5 metri
della guglia più alta del Duomo, dove la
Madonnina domina la città. Se sta lassù è perché
Veneranda Fabbrica. Ecco, per metterla in termini
calcistici: i grandi fuoriclasse attirano gli occhi di
anche i grandi faticatori. Utili? Di più:
Hernandez
indispensabili. Perché, per usare le parole di un
Il terzino del
noto filosofo calabrese che sudava nella maglia
Milan è solo uno
rossonera numero 8, «se undici Gattuso giocano
dei 4 rossoneri
contro undici Montella, di sicuro non perdono».
sopra i 2.000
Ringhio - è lui l’aforista - è stato fondamentale
minuti giocatori.
nell’ultimo grande Milan europeo, quanto la
Come lui
classe di Pirlo, i gol di Shevchenko e Inzaghi, i
Tomori, Tonali
guizzi di Kakà. Ed è stato la versione moderna di
e Leao
Giovanni Lodetti, operaio - lui che era stato
garzone meccanico - del primo Diavolo
conquistatore. Si diceva che lui corresse poi dava
il pallone a Rivera che illuminava. Ma non è vero
che il Gianni non correva. È che Lodetti correva il
doppio. Come Angelo Colombo, protagonista di
una frase apocrifa di Sacchi: «Per vincere servono
undici Colombo e non undici Maradona». Vera o
no, le corse dell’Angelo biondo nel primo Milan
Skriniar
dell’Arrigo servirono eccome, a battere il Napoli
Lo slovacco
di Maradona. Sull’altra sponda del Naviglio, la
è il giocatore
filastrocca dell’Inter del Mago alla quarta voce
di movimento
con più minuti
scandisce il nome di Gianfranco Bedin, arrivato
dalla Primavera alla vetta del mondo correndo
in campo tra
come un forsennato. Poi più avanti la musica ha
le milanesi:
consegnato all’eternità artistica la vita da
2.976 minuti
mediano di Lele Oriali. Lavorare sui polmoni, che
il pallone devi darlo a chi finalizza il gioco. E poi
nei tempi moderni l’ultima grande leggenda
nerazzurra, correndo, ha stabilito il record di
presenze con la maglia dell’Inter: Javier Zanetti è
arrivato a 858. Ben più in alto della Madonnina,
ma nessuno andrà su a dirglielo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

voro. L’Inter, miglior attacco e
miglior difesa, è prima anche per
tiri in porta, assist, cross, corner.
grandi lavoratori e non vuole la-
sciare l’opera e metà. Un simbolo
comeTonali?LacentralitàdiBro-
sulla linea di fondo: l’Eto’o del
possibile Tripletino. Oggi l’Inter
deve ripartire dal Friuli, terra di s TEMPO DI LETTURA 4’ 26”
s TEMPO DI LETTURA 1’40”

Milano via Gesù 9

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SERIE A 35a GIORNATA

LA VOLATA TRICOLORE

Riecco Giroud il di Alessandra Bocci L’ANALISI

MILANO

N È LUI LA GUIDA DEL MILAN

I NUMERI on saranno i Fab Four, ma avere
in forma e sani in contempora-
GRAZIE AI GOL PESANTI
12 E SE NON BASTA, IBRA...
nea Ibrahimovic, Leao, Giroud e
Rebic è una bella soddisfazione
per Pioli, per il Milan e per i suoi
tifosi. Non saranno una coppia
i gol stagionali reale, il totem svedese e il sena-
di Olivier tore francese, anche perché in-
Giroud: nove in sieme non hanno giocato prati-
campionato, tre camente mai, però funzionano.
in coppa Italia. «Credo che potremmo essere

9 (7)
12
complementari», diceva Olivier LA SUA STAGIONE IN A GOL TOTALI PASSAGGI
entrando nel Milan in punta di
piedi ma non troppo. La solu- PRESENZE MINUTI GIOCATI
(SEGNATI A SAN SIRO)
POSITIVI 407 NEGATIVI

le reti
zione non è stata provata anche
per ragioni fisiche, eppure quel 25 1646 DI TESTA 1 284 123
segnate in che adesso è certo è che Zlatan
FUORI
Premier League Ibrahimovic e Olivier Giroud si
con l’Arsenal nel sono completati in altro modo, 19
2016-17: alla fine trascinando a turno il Milan ver-
in stagione i gol so un traguardo che adesso è TIRI
furono 16. dietro l’angolo. E per proseguire
38
8
la corsa servono i loro gol anche
contro la Fiorentina.
8
DI DESTRO DI SINISTRO IN PORTA
Riflessi di gloria Sognato, 0
i gol pensato, perso, ritrovato, lo scu- 19
di Zlatan detto è ancora lì da prendere. Si
Ibrahimovic in è riavvicinato grazie al gol di Gi-
questo
campionato. Lo
roud all’Olimpico e al raddoppio
del leader Tonali, si è materializ- Olivier ha fa per dire, a Napoli e Roma. Fi- che in Italia, non per fare la ma-
no al 6 marzo, data del suo gol al scotte, come direbbe Ibrahimo-
svedese è stato
bloccato dagli
zato mercoledì sera e giovedì,
assicura Pioli, nessuno a Mila-
realizzato in Maradona, Giroud non aveva vic, e soprattutto per conquista-
mai fatto gol fuori da San Siro. re prima di tutto un campiona-
Campione
del mondo
infortuni ma nello ha parlato della partita campionato Certo, aveva fatto due gol con to, impresa che gli è riuscita Olivier Giroud,
dell’Inter. Testa bassa e pedalare, l’Inter padrona di casa, ma in soltanto una volta, dieci anni fa,
anche a Roma
subentrando è anche se né Giroud né Ibrahi- solo un gol in fondo quello era sempre il suo in Francia con il Montpellier. Poi
35 anni, è alla
prima stagione
stato
importante per
movic sono tipi particolarmente
modesti. Ma sanno come si vin-
più di Zlatan: prato, anche se sulle tribune si coppe nazionali e continentali, il
vedeva più nerazzurro. E l’Oli- Mondiale per club, insomma un
con il Milan
dopo un lungo
la squadra. Tre
gli assist. Zlatan
ce e dopo Zlatan anche Olivier si
è dimostrato un innesto impor-
la staffetta sarà vier trascinatore rossonero forse palmares notevole, ma nessuna
nasce proprio lì, quando si butta corsa a tappe. Quella che tenta
periodo in
Premier League.
ha messo tante. E’ entrato in scena al mo- la formula in scivolata nell’area interista e di vincere adesso alternandosi a E’ campione del
insieme in
campionato 20
mento giusto, si direbbe, quan-
do i guai fisici di Ibrahimovic si scudetto? così facendo ribalta il campio- Ibrahimovic quando c’è da tira-
nato strap- re il gruppo.
mondo con la
Francia e ha un
presenze. sono intensificati. Ha sovvertito pandolo a un La sincronia ricco palmares,
le gerarchie di inizio stagione e andamento per ora non ma ha vinto un
la logica di una staffetta che lo che pareva Casa sua manca e la co- solo campionato
vedeva sempre in ultima frazio-
ne. Ecco, in un certo senso però
SocialClub scontato. Lo Il francese a Milano
porta fuori dai
esistenza fra i
due leoni, se
l’ultima frazione è proprio que- Leao, nuovo look binari, così si esalta e vuole un non a livello
sta, quattro partite e tutto da come aveva campionato dopo tattico, fun-
guadagnare. L’attacco del Milan tentato di fare ziona benissi-
è tornato al completo ma ora il Ibrahimovic l’unico vinto in mo sul piano
protagonista è lui, l’uomo dei gol nella parte Francia nel 2012 dei risultati.
a San Siro. centrale della
stagione. Complementari: in Fiducia Se ci credi puoi farlo, è
Re di casa Perché i numeri di qualche modo sì, davvero. più o meno il motto di Giroud. E
Giroud e quelli di Ibrahimovic anche, naturalmente: allenati
Gazzetta.it non sono molto diversi nel tota- Carisma Lui, l’altro, la staffet- duramente, gioca allo stesso
Sul nostro sito, le: nove gol in campionato (ma ta: a volte diventano situazioni modo. Determinato. Consape-
tutte le notizie in 12 in stagione) uno, otto l’altro. avvelenate, ma in questo caso vole di qualità che non ha perso
diretta sulla Giroud però ha segnato 7 volte a l’equilibrio è stato quasi perfetto nonostante il passare degli anni.
lotta scudetto e San Siro contro l’unica di ● Ecco le treccine che Rafael e il breve scoppio di rabbia di Gi- «E’ stato un acquisto azzecca-
sugli altri incroci Ibrahimovic. E se i gol si pesano Leao sfoggerà oggi pomeriggio roud al momento della sostitu- to», ha detto Pioli dopo il suc-
della Serie A e oltre a contarli, si scopre davve- contro la Fiorentina: zione domenica scorsa soltanto cesso con la Lazio. Su Ibrahimo-
della B che è ro quanto importanti siano l’attaccante portoghese del un segnale della sua voglia di in- vic, invece, ormai c’è poco da
ormai alle quelli del francese, che lontano Milan ha postato una foto del cidere sempre di più. Perché è aggiungere: la patente di fanta-
battute finali da Milan ha segnato soltanto, si nuovo look su Instagram venuto per lasciare il segno an- stico leader Pioli gliel’ha data al
primo incontro. Zlatan impor-
tante anche quando pare eclis-
La corsa scudetto sarsi, fondamentale anche
quando non fa gol. Ma risve-
gliarsi all’Olimpico, proprio
35ª 36ª 37ª 38ª contro una delle sue vittime
OGGI 6-8 maggio 15 maggio 22 maggio preferite, la Fiorentina, sarebbe
un buon modo per pareggiare i
MILAN
conti con Giroud: nove a nove e

74
PUNTI palla al centro, fino alla prossi-
Fiorentina VERONA Atalanta SASSUOLO ma tappa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

INTER
s TEMPO DI LETTURA 3’35”

72
PUNTI
UDINESE Empoli CAGLIARI Sampdoria

In MAIUSCOLO le partite in trasferta

GDS

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re di San Siro Così alle 15 a San Siro
MILAN 4-2-3-1
19
HERNANDEZ
17
LEAO
23 79
TOMORI KESSIE
16 10
MAIGNAN DIAZ
20 8 98
KALULU TONALI
30
MESSIAS
2 3
CALABRIA
ALLENATORE Pioli
PANCHINA 1 Tatarusanu, 83 Mirante,
5 Ballo-Touré, 13 Romagnoli, 46
Gabbia, 4 Bennacer, 33 Krunic, 41
Bakayoko, 7 Castillejo, 56
Saelemaekers, 12 Rebic, 11 Ibrahimovic
SQUAL. nessuno DIFF. Kalulu,
Tomori, Romagnoli, Diaz INDISP.
Kjaer (stagione finita), Florenzi (10 gg),
Maldini (da valutare) ALTRI Lazetic
BALLOTTAGGI Diaz-Bennacer 70-
30%, Messias-Saelemaekers 70-30%
ARBITRO Valeri ASSISTENTI Vivenzi-Ranghetti
IV UOMO Marinelli VAR Irrati AVAR Zufferli
TV Dazn INTERNET gazzetta.it PREZZI 9-119 euro ANDATA 3-4
GLI AVVERSARI
Fiorentina, Europa a rischio
Colloqui allenatore-società
Italiano: «Resta il feeling»
● Più scherzetti che dolcetti
quelli consegnati da Vincenzo
Italiano al Milan di Pioli: se è
vero che nell’unico
Specialista precedente a San Siro i
in scudetti rossoneri vinsero in
Zlatan scioltezza, gli altri due
Ibrahimovic, confronti (a Spezia la passata
40 anni, ha stagione e al Franchi in
avuto parecchi questa) hanno visto esultare
guai fisici in proprio Italiano. Il cammino
questa stagione. della Fiorentina, però, dopo
Protagonista una marcia semi trionfale si è
dell’ultimo complicato. Due sconfitte di
scudetto fila contro Salernitana ed
rossonero Udinese (che diventano tre
(2011), è l’unico considerando la Juve in
ad aver vinto Coppa), hanno reso durissima
vinto 11 la corsa europea. A
campionati in testimonianza del momento
differenti paesi delicato, il giovedì passato al
GETTY mare in zona Viareggio con
l’allenatore ed il dg Barone a
parlare di tutto, calcio e non.
«Mi ha fatto piacere stare
insieme al direttore, ho
Clic
Milan-Fiorentina
nel metaverso
Viaggio nel futuro
● La Serie A sbarca nel
metaverso: nell’area del
Medio Oriente e Nord Africa
sarà possibile assistere a
Milan-Fiorentina
all’interno della stanza di
Lega Serie A presente nel
FIORENTINA 4-3-3
2
QUARTA
22 5
GONZALEZ BONAVENTURA
4
MILENKOVIC
9 9 18
GIROUD CABRAL TORREIRA TERRACCIANO
IGOR
8 32
SAPONARA DUNCAN
BIRAGHI
ALLENATORE Italiano
PANCHINA 69 Dragowski, 25
Rosati, 23 Venuti, 55 Nastasic, 17
Terzic, 34 Amrabat, 14 Maleh, 7
Callejon, 19 Piatek, 33 Sottil, 91
Kokorin, 11 Ikone. SQUALIFICATI
nessuno DIFFIDATI Odriozola,
Castrovilli, Amrabat INDISP
Castrovilli (8-10 mesi), Odriozola (da
valutare) BALLOTTAGGI Quarta-
Venuti 51-49 %, Saponara-Ikone 55-45
%, Bonaventura-Maleh 55-45 %
VIOLA
parlato anche con il
presidente Commisso. Siamo
concentratissimi e vorremmo
ancora coronare il nostro
sogno». In serata poi, ci fu un
colloquio fra dirigenza ed un
gruppetto di giocatori
rappresentativi tra cui
capitan Biraghi e Rosati (il
vero collante dello
spogliatoio). Ora serve la
reazione in campo. «Tranne i
calciatori reduci da infortunio
fisicamente siamo al top. Il
Milan è fortissimo e resta
favorito per lo scudetto, mi
piacerebbe maggior cinismo in
attacco. La clausola? Siamo
seri, c’è dal primo giorno, non
cambia nulla. Ho un contratto
con la Fiorentina ed è quello
che conta per il presente ed il
futuro. Con la società c’è
grande feeling».
Giovanni Sardelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
metaverso di The Nemesis.
La Serie A diventa così la
prima lega calcistica a
trasmettere una gara, con
la collaborazione con
ConsenSys e The Nemesis.
Milan e Fiorentina saranno
le prime squadre ad
affrontarsi in un match sul
metaverso, dove gli utenti
potranno interagire con le
diverse funzionalità.
«L’innovazione tecnologica
è essenziale per una Lega
moderna come la Serie A»,
ha detto l’a.d. De Siervo.
D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 5
L’ALLENATORE ROSSONERO
SPRINT PIOLI
1
Equilibrio Stefano Pioli, 56, al Milan dall’ottobre 2019. Da giocatore ha vinto tutto con la Juve
«Tappa dopo tappa
senza perdere
GDS
tecnica e ferocia»
HA DETTO «Dobbiamo so decise da episodi e devi met-
tere qualcosa in più dell’avver-
essere lucidi. sario, che sia tecnica, intuito, fe-
rocia. Nel gruppo ho visto atten-
Cuore caldo zione, determinazione. Servono
ancora».
La Viola è e testa fredda
aggressiva credo sia la Niente bilanci C’è la traccia
e veloce, noi
dobbiamo caratteristica
di tutti gli attaccanti nella partita
dell’Olimpico che ha rilanciato
il Milan prima ancora del recu-
mantenere
lo spirito
migliore» pero perso a Bologna dai neraz-
zurri. Attaccanti e non soltanto.
visto contro «A Roma abbiamo meritato la
la Lazio di Alessandra Bocci
vittoria perché ci abbiamo cre-
MILANO
duto e dobbiamo partire dai due
utto in quattro gior- gol fatti, dall’accelerazione di
T
nate? Stefano Pioli Leao alla scivolata di Giroud,
non ci sta. Dato per dalla pressione di Rebic alla po-
Il giorno spacciato, o quasi, sizione di Ibrahimovic e la zam-
dopo dopo il rallentamento pata di Tonali. Non mi interessa
Bologna- contro Bologna e Torino e so- se fuori dal campo siamo ap-
prattutto dopo il tonfo nel derby prezzati o no, cerchiamo di co-
Inter è stato
di coppa Italia, il Milan è risorto prire i nostri limiti ed esaltare le
forse l’unico all’Olimpico contro la Lazio e il nostre qualità». Gli chiedono,
in cui non passo falso dell’Inter nel recupe- che cosa ha detto alla squadra
ho parlato ro di Bologna lo ha rilanciato co- dopo la sconfitta dell’Inter? Ri-
alla me favorito nella corsa scudetto. sposta pronta. «Credo sia stato
squadra Ma il tecnico, tipo abituato ad l’unico allenamento durante il
andare per gradi, si focalizza so- quale non ho parlato alla squa-
Stefano Pioli
prattutto sulla Fiorentina. Logi- dra. Se ha parlato Zlatan? Lui
tecnico Milan
co: la sua ex squadra è stata la parla sempre, ma non ha riunito
prima che lo ha battuto in que- la squadra perché era il giorno
sto campionato, Italiano lo aveva meno indicato per parlare. Le
messo in difficoltà da allenatore mie emozioni in questo mo-
dello Spezia, quindi calma. Ra- mento sono grande concentra-
gione e sentimento. Sentimento zione e basta. Semmai, è il no-
in campo magari, ragione nella stro calcio a essere fatto di emo-
preparazione di un match da zione e passione. Prendete i no-
non sbagliare. E Pioli cerca lo stri tifosi, sono intelligenti,
sprint senza proclami: vuole parlano poco anche ora perché
una squadra ad alta intensità e sanno che non è il momento…
di poche parole, ancora. Cosa dico ai miei giocatori? Non
uso mai frasi come “andrà tutto
Furore e cervello «La cosa bene”, le cose andranno come le
migliore è concentrarsi su una faremo andare». Maldini si è
partita, è sbagliato pensare alle detto orgoglioso della squadra,
prossime quattro. Cuore caldo e Pioli ricambia. Lancia avvisi ai
testa fredda credo sia sempre la naviganti, perché la Fiorentina è
caratteristica migliore. Giochia- squadra aggressiva e veloce. Ve-
mo un calcio che richiede ener- de il traguardo, ma quando c’è
gia, fatica e intensità, ma dob- da pedalare, meglio tenere la
biamo essere lucidi. Contro la bocca chiusa.
Lazio abbiamo meritato la vitto- © RIPRODUZIONE RISERVATA
ria perché ci abbiamo creduto,
dobbiamo fare lo stesso contro
la Fiorentina. Le gare sono spes- s TEMPO DI LETTURA 2’18”
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6 DO M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA
SERIE A 35a GIORNATA
LA VOLATA TRICOLORE
«MILAN, ORA SFRUTTA
LA SPINTA DI SAN SIRO
TONALI L’UOMO IN PIÙ
CHE BRAVO ITALIANO»
Montella
di Marco Fallisi
«C
erto che vedrò Milan-Fiorentina e
non solo perché sono due mie
squadre. Nello spazio libero che
mi lascia l’Adana seguo tutti i
campionati». Vincenzo Montella,
nonostante la sconfitta di sabato
nell'anticipo con il Giresunspor,
resta la rivelazione del campiona-
to turco. Ha preso la squadra in
coda alla classifica e l'ha portata in
zona coppe. Adesso è quinto: «Ma
non dobbiamo accontentarci, ci
vuole poco a macchiare l'incredi-
bile percorso fatto». Anche per
questo ha deciso di togliere due
giorni di riposo alla squadra e ha
rinunciato a tornare dalla fami-
glia in Italia.
3 Montella, ma non dicevano che
la sua passione per la panchina si
era affievolita?
«Altro che spenta, non è mai stata
così accesa... Io vivo di calcio, pas-
so il tempo a studiare partite, av-
versari, campionati».
3 Lei è l’ultimo ad aver vinto con
il Milan, la Supercoppa 2016,
quest’anno i rossoneri si giocano
lo scudetto. A inizio stagione dis-
se: «Il Milan non è favorito ma
darà fastidio fino alla fine». Sor-
preso?
«Pensavo che sarebbero stati pro-
tagonisti a lungo, anche se non
immaginavo di vederli davanti a 4
partite dalla fine. Pioli ha un van-
taggio leggero ma importante, pe-
rò è tutto aperto: il calcio sa essere
crudele e non mancheranno altre
trappole».
3 A partire dalla Fiorentina.
«Sfida tostissima, contro la rive-
lazione del campionato. Arriva da
due ko ma ha qualità e intensità».
3 Lotta scudetto: chi è messo me-
glio?
«Sia il Milan che l’Inter sono in
La lotta con l’Inter
durerà fino alla
fine. La Fiorentina
è la rivelazione
Vincenzo Montella
Sul campionato
partita: ho visto i nerazzurri col
Bologna, hanno dominato a lun-
go. Mi sono piaciuti anche atleti-
camente, ma è la testa nel rush fi-
nale a fare spesso la differenza.
L’abitudine a giocare per certi tra-
guardi può darti qualcosa in più,
anche la spensieratezza dei giova-
ni può trascinarti oltre i limiti».
3 San Siro pieno e affamato di
scudetto: l’entusiasmo può esse-
re un’arma a doppio taglio?
«Per chi non vince da tanti anni
come il Milan, la spinta dei tifosi è
solo un vantaggio. Lo scudetto sa-
rebbe un premio al lavoro della
società, dei dirigenti e di Pioli, che
non hanno sbagliato una mossa:
con un budget relativamente bas-
so hanno costruito una squadra
competitiva. Tra addii, infortuni,
o rendimenti sottotono il Milan ha
“perso” l’asse centrale dell’anno
scorso, penso a Donnarumma,
Kjaer, Kessie, Calhanoglu e Ibra,
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Il doppio ex eppure è primo. Una nota di me-
rito per il club, che ha seguito la
ultimo a vincere linea che si era dato restando sem-
pre coerente. Se il Milan vincerà
coi rossoneri: sarà straordinario, ma va applau-
«Comunque dito anche in caso contrario».
vada, squadra 3 Che voto dà alla stagione diGi-
roud?
e club meritano «Direi un otto: ha segnato gol pe-
solo applausi» santi e portato esperienza».
3 Il futuro di Ibra: deve smettere
RIVELAZIONE
IN TURCHIA
Vincenzo Montella, 47 anni,
ex tecnico di Fiorentina
e Milan (dove ha vinto la
Supercoppa Italiana 2016).
Ora è all’Adana, club dove
gioca Mario Balotelli, e l’ha
condotto in zona coppe GETTY
o proseguire?
«Impossibile dare consigli, io ho
smesso quando avevo ancora un
anno di contratto... Dipende da
quello che ti dice il corpo e da
quanto la testa sia disponibile al
sacrificio. Ibra è un grande profes-
sionista, sa come gestirsi e in cam-
po sa ancora farsi sentire».
3 Chi l’ha stupita di più?
«Tonali. È cresciuto tantissimo in
personalità e gestione della palla.
Le prospettive si intuivano, però
un conto è intravederle e un altro
è dare continuità».
3 Il Milan sta per cambiare pro-
prietà, una scena che lei ha già
vissuto tre volte in carriera, an-
che in rossonero nel 2017. Come
si gestisce la situazione?
«Ci sono cambiamenti che sono
salti nel buio e destabilizzano
l’ambiente, ma non è il caso del
Milan attuale. Da quello che leggo,
l’arrivo di Investcorp potrà appor-
tare dei miglioramenti al progetto
sportivo perché l’asticella verrà
alzata ulteriormente: un quadro
del genere diventa un incentivo
per la squadra. È benzina per an-
dare più forte».
3 Nell’era dei fondi e delle pro-
prietà straniere, quanto è impor-
tante per un allenatore potersi
confrontare con una figura di
calcio come Maldini?
«Tantissimo. Conosco Paolo da
sempre, è una persona corretta,
pulita e con una storia straordina-
ria. Lavorare a stretto contatto con
lui deve essere il massimo».
3 Qualcuno dice che Italiano è il
nuovo Montella...
«Mi piace: riesce trasmettere i
suoi principi di gioco, coraggio e
fiducia ai giocatori. La Fiorentina
ha fatto una grande annata. Il Mi-
lan oggi dovrà sudare...».
3 E lei, tornerà in Italia?
«Del futuro si parla solo a fine sta-
gione...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’19”
A Giroud do un 8
Pioli, gran lavoro
E avere Maldini
è il massimo
Vincenzo Montella
Sul Milan
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SERIE A 35a GIORNATA

LA VOLATA TRICOLORE
Il tecnico
ha chiesto
ai giocatori
di essere
sereni
e pensare solo
a se stessi
«Questa A

Funzionerà
regala sempre
sorprese...»
di Filippo Conticello

N
on è la prima volta che l’Inter si
stende su quel lettino ad Appiano. la terapia Inzagh
Simone Inzaghi l’aveva già psica-
nalizzata un paio di volte almeno
in questa folle stagione: il tecnico
ha lavorato ancora da analista, ha
esplorato le fragilità mentali, ha
A CACCIA DI RIVINCITA
cercato di capire il perché di questi

SIMONE PSICOLOGO
ripetuti saliscendi emotivi, di que-
sta tendenza autolesionista quan-
do sta per arrivare la gioia. Negli
ultimi giorni, dopo la beffa di Bo-
logna, ad Appiano svolazzavano

PER CURARE L’INTER

gli stessi fantasmi che i nerazzurri
avevano avvistato dopo il ribalto-
S
ne del derby del 5 febbraio, quello
del Giroud-bis: fu una sconfitta, FOCU
bizzarra e immeritata quanto

«NOI CI CREDIAMO»
quest’ultima, e da lì si spense la lu-
ceperduemesi.Perquesto,tuttoil
lavoro di Inzaghi da giovedì fino a
ieri è stato, soprattutto, psicologi-
co. Le sue parole ai giocatori han-
no girato e rigirato attorno a un
concetto: è necessario evitare che
la storia si ripeta, bisogna impedi-
re che si resti di nuovo al buio. Inu-
tile farsi prendere dall’ansia o ce-
dere all’isteria che in alcuni casi si
è notata al Dall’Ara: dall’uscita
Oggi a Udine ore 18
nervosa di Barella al sanguinoso
giallo preso da Calha passando per
il rosso al suo preparatore Spiccia-
riello, l’atmosfera dei nerazzurri
pareva elettrica. Così l’allenatore
ha ripetuto con schiettezza che
occorre recuperare la serenità del-
l’ultimo mese: solo con la calma
dei forti si potrà arrivare alla luce.
Insomma, l’inciampo di Bologna
non deve lasciare strascichi come
accaduto in passato. Ma l’Inter
non è l’unica squadra che trema
nelle difficoltà e quindi è lecito
aspettarsi altri scossoni in classifi-
ca, come ha ribadito ieri il tecnico
nella conferenza pre-Udinese:
«Questo campionato riserva sor-
prese ogni domenica...», la frase
ammiccante lasciata scivolare. Se-
PANCHINA 20 Padelli, 31 Gasparini,
Prima stagione pubblicamente: «Concentriamo-
Simone Inzaghi, 46 anni, in
estate è passato dalla
ci su come possiamo incidere sen-
za guardare gli altri campi. Non
Lazio all’Inter GETTY penso al Milan, ma solo all’Udine-
UDINESE 3-5-2 INTER 3-5-2 se: è in salute, dovremo fare molta
13 2 attenzione». Certo, sarebbe stato
UDOGIE DUMFRIES condoiltecnico,inutileanchesolo meglio avere con sé pure Bastoni,
immaginare che ci siano squadre a rischio per il guaio al polpaccio
2 33 più o meno arrendevoli da qui alla perfino per la finale di Coppa Italia
NEHUEN PEREZ D’AMBROSIO
37 7 9 23 fine: «Tutte le partite vanno te- dell’11 maggio. E pure Calhanoglu
PEREYRA SUCCESS DZEKO BARELLA mute, tutte sono difficili, non farei che, da squalificato, ha comunque
troppi conti su chi incontra chi». viaggiato coi compagni in aereo fi-
HANDANOVIC no all’aeroporto di Trieste, poi da lì
1 22 11 77 6 1 Un anno dopo Colloqui di fino a Udine. In fondo, un segno di
SILVESTRI PABLO MARÍ WALACE BROZOVIC DE VRIJ gruppo, incontri individuali, di- unione nel momento più delicato:
scorsi a metà campo: pare che ne- «L’umore dopo Bologna non era
5 10 10 22 gli ultimi giorni si sia parlato più deimigliori,mainquestigiorniho
ARSLAN DEULOFEU LAUTARO VIDAL del solito ad Appiano, tutto per visto un ottimo spirito di gruppo e
50 37
SKRINIAR
imparare la lezione e andare avan- ci vogliamo credere fino alla fi-
BECAO
ti. Con una avvertenza in aggiun- ne», ha aggiunto Simone.
16 14
MOLINA PERISIC
ta: inutile pensare troppo al Dia-
volo, meglio focalizzarsi su di sé. Vecchio spirito Calha l’anno
ALLENATORE Cioffi ALLENATORE Inzaghi Inzaghi stesso lo ha ripetuto ieri scorso abitava altrove e non può
PANCHINA 97 Radu, 21 Cordaz,

Clic
17 Nuytinck, 4 Zeegelaar, 28 Benkovic, 13 Ranocchia, 32 Dimarco, 11 Kolarov, L’UDINESE
21 Ballarini, 93 Soppy, 24 Samardzic, 18 Gosens, 36 Darmian, 5 Gagliardini,
8 Jajalo, 30 Nestorovski, 23 Pussetto 8 Vecino, 7 Sanchez, 19 Correa,

Cioffi ritrova Pereyra e va all’attacco

SQUALIFICATI Makengo 88 Caicedo
(una giornata) SQUALIFICATI Calhanoglu (1)
Domani è un anno DIFFIDATI Becao, Deulofeu, Soppy, DIFFIDATI Bastoni, Perisic, Vidal

«Saremo cattivi e affamati più di loro»

dallo scudetto vinto
a 4 turni dalla fine
● Domani corre un anno
esatto dalla conquista del
19° scudetto nerazzurro
con 4 giornate d’anticipo
sulla fine del campionato.
Il 2 maggio 2021, infatti,
Pussetto, Udogie INDISPONIBILI Bastoni (10 giorni)
INDISPONIBILI Beto (7 giorni) ALTRI nessuno
ALTRI Stryger Larsen, Santurro BALLOTTAGGI Handanovic-Radu 55-
BALLOTTAGGI Pereyra-Samardzic 45%, Lautaro-Correa 60-40%, Vidal-
55-45%, Success-Pussetto 70-30% Gagliardini 60-40% ● (n.a.) Il ritorno del Tucu mister non ha dubbi sulla forza
Pereyra due settimane dopo dei nerazzurri, nonostante il
ARBITRO Chiffi ASSISTENTI Tolfo-Pagliardini IV UOMO Baroni VAR l’infortunio e quello di Nehuen ko di Bologna. “Sono i campioni.
Banti AVAR Volpi TV Dazn PREZZI 45-100 euro ANDATA 0-2 Perez dopo la squalifica. Un Ce li aspettiamo cattivi, decisi
campionato da continuare a e affamati, ma noi lo saremo di
GDS onorare al meglio. La voglia di più. È la quinta gara in 15 giorni
misurarsi contro una delle due e non siamo abituati a farlo,

I NUMERI
l’Inter, che il giorno prima pretendenti allo scudetto. Così l’abbiamo preparata
aveva vinto 2-0 a Crotone, oggi l’Udinese si appresta ad riposando. L’Udinese è stata

ha potuto festeggiare il
titolo grazie all’1-1 di
Sassuolo-Atalanta, un
pareggio che ha tagliato
fuori definitivamente la
squadra bergamasca,
unica rivale di Lautaro e
compagni nelle ultime
giornate, dalla corsa per il
tricolore firmato Conte
6 4
Vittorie per l’Inter nelle ultime 8
partite giocate al Friuli, due sono
pareggi. In 7 occasioni i nerazzurri
hanno mantenuto la rete inviolata
Gol realizzati da Ivan Perisic
all’Udinese tra cui la sua prima
doppietta in A nel successo per 2-1
alla Dacia Arena datato gennaio 2017
affrontere l’Inter. «L’asticella
si alza di parecchio - ha detto
il tecnico Gabriele Cioffi alla
vigilia-. Affrontiamo i campioni
in carica, che lavorano insieme
dal 2019. Ci arriviamo
emozionati, ambiziosi e con le
giusta mentalità. Emozionati
perché gare come questa
generano aspettative davanti
El Tucu Roberto Pereyra, 31 anni,
ex Juve, è all’Udinese dal 2020 ANSA
a una Dacia Arena piena;
ambiziosi perché credo che un
giocatore debba sognare
sempre l’impresa e con
mentalità perché sappiamo che
sarà una partita di fatica». Il
molto prolifica in aprile con 2,8
gol di media. «Ho sempre
riconosciuto un grande
potenziale offensivo
inespresso a questa squadra -
ha chiosato Cioffi -. Peccato
l’assenza di Makengo per
squalifica perché sta vivendo
un momento di forma
strepitoso».

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#

Le fatiche
L’attaccante
di Appiano

Dzeko guida l’assalto per la storia

L’ultimo
allenamento
di ieri dell’Inter

Cerca il titolo in 3 Paesi e 3 decenni

ad Appiano
prima di andare
a Udine.
La squadra

?
è arrivata in
aereo a Trieste
e da lì si è Ha vinto nel 2008 in questa felice esperienza italia- spinto decisamente più in là: nel
spostata in bus
GETTY
il campionato na. Dopo sei stagioni romane,
sentiva quella gioia avvicinarsi a In avanti
2016-17, il suo anno più produtti-
vo, a questo punto era arrivato già
con il Wolfsburg Milano e, invece, gli ultimi eventi In un mese e mezzo a 25, poi chiuse da capocanno-
e nel 2012 e 2014 hanno messo in discussione
solo un gol in A
niere a 29. Adesso che segna assai
quella certezza: Edin, assieme al meno di allora, vede il traguardo
col City. Ma la mira resto della compagnia, deve ora Ma il bosniaco dello scudetto all’orizzonte e ri-
si è inceppata... battagliare (e sperare) per vincere
ora serve ad aiutare corda di essere una specialista
il primo scudetto tricolore. Per negli arrivi in volata. Nei tre pre-
riuscirci, serve anche che il bo- Lautaro o Correa cedenti campionati vinti, al Wol-

hi
di Filippo Conticello
sniaco errante ritrovi la vena per- fsburg nel 2009 e soprattutto al
din Dzeko ha atteso duta: nell’ultimo mese e mezzo City nel 2012 e 2014, Edin aveva

E
questo mese di mag-
gio per sette anni, o
forse per una vita.
Sulla carta di identità
HA DETTO ora c’è scritto 36, ma già quando
ne aveva la metà era curioso del
mondo, non soltanto del pallone:
immaginava di viaggiare e vince-
re insieme. Voleva una carriera
la delusione itinerante e trionfante, l’aveva ot-
era forte tenuta pure. Sia nella tappa tede-
SocialClub dopo
Bologna,
sca sia in quella inglese era riu-
scito a sbaciucchiare la Coppa del
ha segnato solo a Verona, troppo esultato all’ultima curva. Dieci
poco per chi dovrebbe trainare anni fa addirittura all’ultimo se-
nell’ultimo miglio. condo, in quel mitologico 4-3 dei
blu di Manchester di Mancini
Nella storia A Bologna Dzeko
non è partito negli undici e poi,
contro il QPR. Dzeko eviterebbe
volentieri di rischiare ancora, an-
quando la sfida si è impolverata, zi sarebbe meglio entrare comodi
non è riuscito a riportare pulizia, nella storia. Se ce la facesse anche
brillantezza, energia. Stavolta, all’Inter, l’eterno Dzeko avrebbe
però, è lui quello sicuro del posto, vinto in tre nazioni diverse. E pu-
mentre i due argentini competo- re in tre decenni.
no per fargli da spalla: Lautaro è
di una incollatura avanti rispetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lautaro papà felice ma ho visto

titolo nazionale. Semmai, il cruc-
cio è non esserci riuscito ancora
a Correa, che può essere usato
per cambiare mazzo di carte nel s TEMPO DI LETTURA 2’13”

spirito secondo tempo. Di certo, en-

di gruppo: ci trambi sono i primi beneficiari
proveremo
fino alla fine NUMERO delle finezze bosniache. Contro
unasquadrapotenteefisicataco-
NUMERO

2 1
me questa Udinese sono, co-
munque,necessarii191centime-
tri di Dzeko, anche se spesso il
Meglio centravanti finisce per stare lon-
concentrarsi tano dall’area. Quest’anno di reti
su di noi: in A ne ha segnate 13 e lo stacco
Doppiette realizzate rispetto all’ultima, decadente Trofeo vinto dell’ex bomber
non penso al stagione romana è evidente: nel
dall’attaccante bosniaco in questo romanista con la maglia nerazzurra
Milan, solo campionato: contro il Bologna (6-1) 2020-21, alla 34esima giornata, che veste dalla scorsa estate: la
● Lautaro Martinez e la foto di famiglia postata. all’Udinese alla 4a giornata e contro la ne aveva segnati appena 7. Certo, supercoppa italiana 2021
Lui, felice, con la moglie Agustina e la figlia Nina a cui fare Salernitana (5-0) alla 28a nel passato giallorosso si era conquistata battendo la Juventus
molta
festeggiare la ricorrenza, ma do- attenzione
mani sarà passato un anno esatto
dalla scudetto numero 19: dopo la
Simone La stagione di Edin ai raggi X
Inzaghi
vittoria di sabato 1° maggio 2021 a
46 anni Presenze
Crotone, decisivo per l’Inter con- NELLA A 2021/22 LE SPECIALITÀ DEL BOSNIACO COSÌ ALLA 34 DI CAMPIONATO
tiana fu il pari del giorno dopo PRESENZE GOL Il confronto con le altre punte in stagione In tutte le sue stagioni alla Roma Gol
dell’Atalanta col Sassuolo. Così, il 13 TIRI IN PORTA TIRI DI TESTA GOL DI TESTA 35 34 33
popolo nerazzurro si riversò in Ciro Immobile EDIN DZEKO Victor Osimhen 32
33
strada a Milano, come mosso da 29 29
30
una forza liberatoria, repressa per 54 40 6
undici lunghi anni. Allora a que- 25
sto punto il tricolore era già una MEDIA VOTO
Domenico Berardi Milan Djuric Ciro Immobile 25
formalità, adesso invece si lotta in 6,2
Gazzetta.it trincea punto su punto. È pure 24
TIRI Totali 42 23 6
Sul nostro sito cambiato il modo di giocare, l’In- 81 20

notizie in tempo ter si è fatta più bella rispetto al Lautaro Martínez João Pedro Mattia Destro 15
reale, carrarmato dell’anno passato, ma 37 Nello 15 14
commenti, maicomeadessoèrichiestoilvec- specchio 40 21
video, analisi chio spirito. OCCASIONI CREATE 5 8
10
su questo © RIPRODUZIONE RISERVATA EDIN DZEKO Thomas Henry EDIN DZEKO
appassionante 38 7
8
finale di
campionato s TEMPO DI LETTURA 3’54” 37 20
4
5
2015/16 2016/17 2017/18 2018/19 2019/20 2020/21
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10 DO M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA
SERIE A 35a GIORNATA
LA VOLATA TRICOLORE
Handa a tutti i costi
Samir stringe i denti, poi via al rinnovo
Lo sloveno a Udine prova a recuperare in extremis. Ma dopo l’incubo, Radu è pronto
di Filippo Conticello
ggi verrà provato una
O La scelta di Inzaghi
volta ancora, una vol-
ta di più. Ma Samir
Handanovic stringerà
i denti e proverà a in-
dossare i guanti da titolare a Udi-
ne. In fondo, vuole semplice-
mente essere quello che è sempre
stato: il custode dei sogni neraz-
zurri. Eppure, a causa di qualche
errore sparso qua e là, il tribunale
dei social lo ha accompagnato da
tempo alla porta e l’ombra di
Onana si è fatta sempre più in-
combente. Gli ultimi sfortunati
eventi hanno, però, confermato
che avere il capitano è una neces-
sità, non un vizio. Del resto, fare il
vice di Samir richiede un grande
esercizio di pazienza: il povero
Radu prima di Bologna aveva vi-
sto il campo tre volte in due sta-
gioni. L’errore sanguinoso ha,
inevitabilmente, cambiato il co-
lore del cielo sulla testa del rome-
no: è stato consolato per giorni ad
Appiano, è rischioso ridargli
un’altra responsabilità adesso.
Anche per questo si è scelto di ac-
celerare al massimo per il recu-
pero di Handa. Il numero 1 ha
sofferto per una contrattura del-
l’obliquo esterno dell’addome
mercoledì e anche ieri non ha po-
tuto partecipare all’allenamento
completo.Diluihaspiegatoqual-
cosa di più lo stesso Inzaghi: «Sa-
mir ha un problema importante
che non gli ha permesso di esser-
ci a Bologna, ha fatto un lavoro
parziale non in gruppo, c’è qual-
che speranza e ci proverà. Se non
dovesse farcela abbiamo le alter-
native». A fare la differenza, co-
me sempre, sarà il risveglio mu-
scolare in hotel stamattina.
Idea biennale Al di là dell’as-
salto disperato alla seconda stella
e della porta da proteggere per le
ultime 4, Handa ha un altro ap-
puntamento con la storia: parlerà
con il club per fare un altro giro di
giostra, forse anche due. Rispetto
a qualche mese fa, l’orizzonte ora
tende al sereno e lo sloveno e il
club sembrano più vicini all’ac-
cordo: il nuovo, ultimo, contratto
del portiere potrebbe spingersi
NUMERO
33
Presenze di Samir Handanovic in
questo campionato con 26 gol subiti
e 14 “clean sheet”. In carriera il
portiere sloveno ha giocato 434
partite ufficiali con la maglia dell’Inter
fino al 2024 grazie a una opzione
dopo il primo anno, con ingaggio
ovviamente dimezzato rispetto
agli attuali 3,2 milioni a stagione.
La scelta risponde a una esigenza
del club che deve ammorbidire il
piùpossibilel’atterraggiodiOna-
na: lo staff crede ciecamente nel-
la forza esplosiva del camerune-
se, però è consapevole che la tec-
nica di base vada un po’ sgrezza-
ta. Per questo sarebbe decisivo
tenere salda l’esperienza di Han-
da, il miglior Cicerone possibile
ad Appiano. A quel punto, sarà da
gestire anche il nascente duali-
smo della porta: come è ormai
Titolare
Samir
Handanovic,
37 anni,
all’Inter
dal 2012
noto, Handa è un cannibale che
non ama lasciare neanche le bri-
La strategia ciole ai commensali, ma Onana è
stato preso per sedersi al suo ta-
«C’è speranza
volo. Di certo, su come si gestisce
portiere titolare e vice Inzaghi ha
di avere Samir, una idea precisa: «Non sono per
l’alternanza dei portieri — ha det-
no all’alternanza to ieri – per me ci sono delle ge-
dei portieri» rarchie. Samir ha fatto un’ottima
stagione, Radu mi ha dato fiducia
enonhopensatofossenecessario
fargli fare gare in più».
Gli altri L’Inter conta quindi su
Handa per Udine, ma non è ne-
anche da escludere un forfait per
https://overpost.me
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Le riserve
Romeno Veterano
Ionut Radu, 24 Alex Cordaz,
anni, secondo 39, terzo
portiere. Ha portiere.
giocato anche Ha giocato
nell’Avellino e 6 stagioni a
nel Genoa Crotone
causa di forza maggiore. E in quel
3 DOMANDE A...
caso Inzaghi non avrebbe dubbi:
«Se mancasse Samir, giocherà
Radu», la sua sentenza. Esclusa
una puntata in extremis sul terzo
portiere Cordaz, anche perché
Ivano
sarebbe un altro schiaffo a Ionut, Bordon
frastornato già di suo. Con le pa-
role ieri Simone gli ha dato l’en- PORTIERE INTER 1970-83
nesima carezza pubblica: «Avrà 71 ANNI
una carriera importante...». In-
tanto, però, servono a tutti costi le
solite manone slovene.
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s TEMPO DI LETTURA 2’45”
«Simone fa bene
a non ruotare
In porta serve
una gerarchia»
1 Ivano Bordon,
leggenda della porta
interista: è d’accordo con
Inzaghi sulla gestione del
portiere?
«Ha ragione, serve un
numero 1 che giochi
sempre: io stesso in carriera
ai miei vice ho lasciato
pochi minuti... Mi rendo
conto che rispetto ai miei
tempi si gioca molto di più,
ma questo è un ruolo
particolare, in cui serve
sicurezza e tranquillità. Per
questo, per una ragione
psicologica, non credo
nell’alternanza tra primo e
secondo».
2 Ma come valuta il
momento dei portieri
nerazzurri?
«Arriverà Onana: mi sembra
esplosivo, talentuoso,
vedremo come si adatterà.
Lo potrà aiutare proprio
Handanovic, che è stato un
grandissimo. Può avere
avuto qualche problema
quest’anno, ma resta una
garanzia. Capisco cosa provi
Radu, ma ora è inutile
abbattersi. E poi c’è un altro
elemento da considerare...».
3 Quale?
«La palla, il portiere la
deve usare con i piedi solo
se serve. A furia di far
iniziare l’azione, anche
i più bravi prima poi
sbaglieranno».
cont.
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12 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA
SERIE A 35a GIORNATA
Adani e le trappole per lo scudetto
«Milan occhio alla Dea, Inter al Cagliari»
HA DETTO
Il Milan è
calato nella
proposta,
ma ha
dimostrato
spirito,
coraggio
e valori
di Marco Guidi
morali
U
L’Atalanta è
l’avversaria
più dura:
la prova
na volata scudetto da vivere par-
di maturità
definitiva
tita dopo partita, minuto per mi-
nuto. Milan due punti avanti, In-
per la ter con un calendario sulla carta
squadra più agevole, almeno secondo il
di Pioli pensiero di Lele Adani. L’ex di-
fensore, oggi opinionista tv in
Adani
Sul Milan
Rai, analizza le ultime quattro
sfide per capire quale sponda del
Naviglio avrà più chance di fe-
steggiare in piazza Duomo: ros-
sonera o nerazzurra? «Niente
pronostici - spiega Adani -, que-
sto campionato ci ha insegnato
che è pericoloso farli. Il Milan do-
po il derby perso in Coppa Italia è
andato subito sotto con la Lazio,
ma ha avuto la forza, lo spirito di
non mollare. La squadra di Pioli è
calata nella proposta di calcio,
ma in due anni e mezzo ha dimo-
strato di avere grandi valori mo-
rali: ha sempre reagito ai mo-
menti di difficoltà. Al contrario,
l’Inter era uscita dalla “crisi” di
febbraio ritrovando il gioco, ma a
Bologna è mancata nell’atteggia-
mento dopo il pareggio di Arnau-
tovic. Il clamoroso errore di Radu
che è costato il ko non è un episo-
dio isolato, ma figlio di un’ora
giocata male, senza la concentra-
zione e la pazienza necessaria».
Iolavedocosì...
PARTITA PER PARTITA
Oggi pomeriggio
con la Fiorentina
Adani su Milan-Fiorentina: «Ai
rossoneri basterà l’attenzione
mostrata nelle ultime gare» AP
Fin qui le ultime tappe, ora Adani
ci accompagna a conoscere le
prossime trappole che aspettano
Il calendario
le milanesi sulla strada del trico-
lore. E come disinnescarle con
una parola.
3 Lele, cominciamo da Milan-
Fiorentina di oggi pomeriggio.
«La parola chiave per Pioli sarà
attenzione. I viola sono in un pe-
riodo complicato: fanno sempre
la partita, ma hanno problemi
negli ultimi 30 metri e concedo-
no sempre qualcosa. Credo che al
Milan basterà conservare la soli-
dità difensiva mostrata negli ulti-
mi due mesi grazie alla grande at-
tenzione, appunto, per poi colpi-
re almeno una volta davanti».
3 Come risponderà, nel caso,
l’Inter a Udine?
«Con la consapevolezza di chi sa
di essere forte e di aver fatto un
percorso di lavoro, iniziato addi-
rittura con Spalletti e proseguito
con Conte e ora Inzaghi. L’Udine-
se è in un gran momento di for-
ma, ma l’Inter deve sentirsi sicu-
ra della propria superiorità: una
nuova battuta d’arresto dopo Bo-
logna sarebbe deludente».
Opinionista
televisivo
Lele Adani, 47 anni, è un ex
difensore con 5 presenze in
Nazionale. Appese le scarpe
al chiodo, è diventato uno dei
più apprezzati volti tv
PISTOIA
Trasferta in casa
dell’Udinese
Adani su Udinese-Inter: «Friulani
in forma, ma i nerazzurri devono
mostrare consapevolezza» GETTY
3 I nerazzurri giocheranno in
anticipo nel turno successivo. A
San Siro contro l’Empoli.
«Avversario cui mostrare rispetto
MILAN INTER per i valori che esprime: club con
più italiani e che ha lanciato più
giovani in Serie A. L’Empoli non
ha, sulla carta, più obiettivi, ma
dopo un girone di ritorno compli-
74 GIORNATE 72 cato, ha ritrovato il suo calcio sba-
razzino e la vittoria sul Napoli ha
ridato entusiasmo. Ecco perché
35ª sarà una gara in cui non deve
Fiorentina UDINESE
★★★ ★★★ mancare il rispetto, altrimenti
può diventare rischiosa».
3 Poi toccherà al Milan a Verona.
36ª Campo in cui i rossoneri hanno
VERONA Empoli
★★★ ★★ lasciato un paio di scudetti.
«Concentriamoci sul presente. Il
Milan può vincere usando... la
qualità. Il Verona ha una classifica
37ª tranquilla, ma non è per nulla in
Atalanta CAGLIARI
★★★★ ★★★ vacanza, come le recenti vittorie
su Atalanta e Cagliari hanno pro-
vato. Gioca uomo contro uomo,
38ª ha intensità, ma concede duelli
SASSUOLO Sampdoria uno contro uno in cui il Milan de-
★★★ ★★ ve far valere la maggiore qualità.
Come hanno vinto lo scorso anno
In MAIUSCOLO le partite in trasferta in casa dell’Hellas i rossoneri?
★COEFFICIENTE DIFFICOLTÀ
RCS
Con due giocate: punizione di
Krunic e gol da fuori area di Da-
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HA DETTO
L’Inter
aveva
ritrovato
il gioco, ma
a Bologna
è mancata
dopo il
lot. Va replicata quella partita». pareggio di
Arnautovic
3 Alla penultima giornata, poi, il
Milan riceverà l’Atalanta.
«L’avversario più difficile delle
otto delle milanesi. Cosa servirà A Udine
per superarlo? La maturità. Sarà nerazzurri
la partita che vale due anni e pas- consapevoli
sa di lavoro di Pioli, un po’ come
di essere
la discussione della tesi alla fine
forti:
del percorso all’università».
un’altra
3 Inter invece a Cagliari, dopo la frenata
finale di Coppa Italia con la Juve. sarebbe
«Trasferta da affrontare con luci- deludente
dità e non solo per la gestione
Adani
delle energie dopo la finale. Il Ca-
sull’Inter
gliari si giocherà la salvezza, sarà
una partita dal forte contenuto
emozionale, ma l’Inter non deve
farsi trascinare e restare lucida».
3 Ultimo turno in contempora-
nea: Milan in casa del Sassuolo,
Inter a San Siro con la Samp.
«Ai rossoneri occorrerà fred-
dezza, perché il Sassuolo quan-
do è in giornata ti obbliga anche
a soffrire. Devi restare freddo
nella gestione, evitare di sovrac-
caricare le fasi della partita. Se
l’Inter, invece, si giocasse lo scu-
detto con la Samp, punterei sul-
le individualità dei campioni. I
Perisic, i Lautaro e via dicendo
avrebbero l’occasione di griffare
il tricolore e non se la lascereb-
bero sfuggire».
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s TEMPO DI LETTURA 3’21”
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14 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

IL LUTTO
#

MINO RAIOLA 1967-2022

Addio Raiola l’
L’ANNUNCIO SOCIAL DELLA FAMIGLIA

REAZIONI/1
Sopra, il messaggio social con il
Non quale la famiglia ha annunciato la
prenderli
in giro in morte di Mino Raiola. A destra (foto
Paradiso, LaPresse) l’Ospedale San Raffaele
loro sanno di Milano dove era ricoverato
la verità.
Ti voglio
bene
AL SAN RAFFAELE DI MILANO
Mino

MINO SI È ARRESO A 54 ANNI

A. Agnelli
LA FAMIGLIA: «SE NE VA
Sono
affranto,
perdiamo
IL PIÙ GRANDE DI SEMPRE»
QUANTI SCONTRI CON I CLUB
una persona
di elevata
competenza
Criticava
sempre per
costruire
Sconfitto da un male, è scomparso un manager discusso
ma unico nel suo genere. Implacabile nelle trattative, era
amatissimo dai suoi assistiti che lo consideravano un padre
B. Marotta «Con infinito dolore annuncia- staff, però, si affrettò a precisare Spesso è entrato in rotta di colli-
di Matteo Pierelli
mo la scomparsa di Mino, il più che quelle cure a cui era stato sione con i tifosi, le istituzioni e
MILANO
straordinario procuratore di sottoposto rientravano in un ci- Origini soprattutto le società. Emblema-

D
AC Milan
si stringe
attorno alla
famiglia di
Mino e alle
persone a avanti al San Raffaele c’è il silen-
lui care nel zio. In questo triste ultimo saba-
giorno della to di aprile nessuno ha voglia di
scomparsa parlare. Solo bocche cucite, co-
me chiesto comprensibilmente
dalla famiglia di Mino Raiola, il
super procuratore che è morto
ieri a soli 54 anni. Fuori dal set-
tore Q2 dell’ospedale milanese
ci sono i giornalisti (anche una
troupe arrivata dalla Norvegia,
patria di Erling Haaland, uno dei
Il Milan suoi pupilli che lo ha definito «il
migliore»), qualche curioso che
vuole sapere cosa sia successo,
infermieri in pausa sigaretta e il
via vai di ambulanze nel vicino
pronto soccorso. Per il resto, re-
gna una calma surreale. E’ stata
la famiglia a dare la notizia della
scomparsa di Raiola con un post
sempre. Mino ha lottato fino al-
l’ultimo istante con tutte le sue
forze proprio come faceva per
difendere i calciatori. E ancora
una volta ci ha resi orgogliosi di
lui, senza nemmeno rendersene
conto. Mino è stato parte delle
vite di tanti calciatori e ha scritto
un capitolo indelebile della sto-
ria del calcio moderno. Ci man-
cherà per sempre e il suo proget-
to di rendere il mondo del calcio
un posto migliore per i calciatori
sarà portato avanti con la stessa
passione. Ringraziamo di cuore
coloro che gli sono stati vicini e
chiediamo a tutti di rispettare la
privacy di familiari e amici in
questo momento di grande do-
lore».
Malato da tempo Le notizie
sulle sue precarie condizioni di
salute erano trapelate già lo
scorso gennaio: era stato ricove-
rato e aveva subito un delicato
intervento chirurgico all’ospe-
dale “San Raffaele” di Milano per
Piango la clo di controllo programmati da
scomparsa di tempo. Poi il veloce peggiorare
della situazione, fino al triste
Mino, sempre leale epilogo di ieri. L’agente era in
nelle trattative condizioni gravissime da giorni,
giovedì scorso sul suo profilo so-
cial era comparsa una battuta
(«Per la seconda volta in 4 mesi
mi uccidono. Sembrano anche
in grado di resuscitarmi...») do-
po la falsa notizia della sua mor-
te che si era propagata all'im-
provviso. Notizia poi smentita
da Alberto Zangrillo, primario
dell’Unità Operativa di Aneste-
sia e Rianimazione del San Raf-
faele, storico medico personale
Adriano Galliani di Silvio Berlusconi e da novem-
77 anni (foto LAPRESSE) bre anche presidente del Genoa.
Stavolta, invece, è tutto vero.
Legami e scontri Raiola è
Il Presidente Cairo stato un personaggio discusso
e tutto il Torino nel mondo del calcio. Si è fatto
dal nulla e dal nulla ha costruito
sono vicini alla un vero e proprio impero, difen-
famiglia Raiola dendo gli interessi dei giocatori
(e di riflesso, logicamente, anche
campane tico lo scontro con il Milan du-
Mino Raiola,
scomparso a 54
rante l’estenuante trattativa per
il rinnovo di Gigio Donnarum-
anni, era nato in ma che a giugno 2021 effettiva-
Campania, da
una famiglia di
mente è andato a scadenza,
sbarcando al Psg a parametro ze-
Angri (Salerno) ro con un contratto da favola. Ma
ed era cresciuto i giocatori gli volevano un bene
ad Haarlem, in dell’anima e non solo perché gli
Olanda, al faceva guadagnare tantissimi
seguito della soldi. Lo consideravano una per-
famiglia EPA sona di famiglia, uno di cui fi-
darsi, uno da chiamare nel mo-
mento del bisogno. Ecco perché
ad esempio Zlatan Ibrahimovic,
che era legato da quasi 20 anni a
Raiola, ovvero dai tempi del-
l’Ajax dove Zlatan non riusciva a
esprimere in pieno il proprio ta-
lento, giovedì scorso è corso al
San Raffaele, per vederlo per
l’ultima volta. Ecco perché Ma-
rio Balotelli, un altro dei suoi as-
sistiti, ieri sera è partito dalla
Turchia per tornare in Italia:
vuole esserci a ogni costo al fu-
nerale.

sui social intorno alle 16 che ha una patologia non legata a Torino i suoi) di cui aveva la procura, Quanto affetto Ecco perché
fatto in breve il giro del mondo. un’infezione da Covid. Il suo Il ricordo di Mino Raiola forte di un potere sconfinato. gran parte del mondo del calcio

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agente dei big
- dai giocatori ai colleghi procu-
ratori, dai direttori sportivi a
molti presidenti - ha voluto ren-
dergli omaggio. «E’ stato un
amico e un interlocutore nell’at-
tività lavorativa, una persona di
qualità ed elevata competenza -
le parole di Beppe Marotta, a.d.
dell’Inter -. Sono stati molti i
momenti positivi insieme, di
collaborazione e intenso lavoro,
con qualche contrasto ma sem-
pre corretto, nel rispetto delle
persone e delle professionalità».
Marotta ha sottolineato la dop-
pia operazione con Pogba, con il
passaggio dal Manchester Uni-
ted alla Juventus a 19 anni a pa-
rametro zero e dalla Juventus ai
Red Devils per una cifra intorno
ai 110 milioni. «Un grande capo-
lavoro in cui Raiola ha avuto un
ruolo importante. Il mondo del
calcio perde un grande profes-
sionista», ha aggiunto il dirigen-
te nerazzurro. Anche Andrea
Agnelli lo ha ricordato affettuo-
samente: «Non prendere in giro
in Paradiso, loro conoscono la
verità... Tvb, Mino». E non pote-
va mancare Adriano Galliani,
ora a.d. del Monza, con il quale
ai tempi del Milan la collabora-
CHI ERA
Carmine “Mino”
Raiola
NATO A NOCERA INF. (SALERNO)
IL 4 NOVEMBRE 1967
RUOLO AGENTE DI CALCIATORI
● Nato a Nocera Inferiore, in
Campania, Carmine “Mino”
Raiola cresce ad Haarlem, in
Olanda, dove la sua famiglia
si è trasferita poco dopo la
sua nascita, aprendo il
ristorante Napoli. Mino gioca
a calcio nell’Haarlem, ma
presto abbandona il calcio
giocato per diventare prima
d.s. del club e poi per
mettersi in proprio come
intermediario di calciatori.
Quando ottiene la licenza di
agente Fifa, fonda la sua
società a Montecarlo e
spicca il volo. Agli albori della
carriera entra come
mediatore nei trasferimenti
di Jonk e Bergkamp dall’Ajax
all’Inter nel 1993. Più avanti le
procure di Zlatan
Ibrahimovic e di Pavel
Nedved lo rendono famoso in
Italia e non solo. Da lì in poi è
una escalation. Raiola è
bravo ad assicurarsi i
migliori talenti, negli ultimi
anni Pogba e Haaland, e a
moltiplicarne i guadagni a
ogni cambiamento di
squadra. Lascia un “impero”
calcistico.
zione è stata strettissima. Il brac-
cio destro di Silvio Berlusconi si
dice «affettuosamente vicino al-
la famiglia e piange la scompar-
sa del caro amico Mino, grande
manager calcistico, innovatore
nel suo settore e sempre leale
nelle trattative. Riposa in pace».
L’ex tecnico Fabio Capello ricor-
da le grandi qualità professionali
di Raiola sottolineando «la sua
grande capacità nel conquistare
la fiducia dei giocatori di alto li-
vello perché non si sceglie un
procuratore per antipatia o sim-
patia». Mentre Dino Zoff, da ex
tecnico e presidente, ricorda un
Raiola alle prime armi. «Quan-
do ero presidente della Lazio so-
no stato uno dei primi a cono-
scerlo, faceva l’interprete quan-
do arrivò Nedved. Non era anco-
ra nell’ambito dei procuratori.
La sua qualità era quella di meri-
tarsi la fiducia dei calciatori per-
ché aveva il meglio». E il meglio
adesso si stringe attorno a un
uomo che ha rivoluzionato il
modo di fare mercato.
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s TEMPO DI LETTURA 5’05”
Il ritratto
Partito da una pizzeria,
ha inventato i top player
Ibra il suo faro e amico
REAZIONI/2 Gli inizi in Olanda, la prima volta in Italia con Bergkamp
Il momento più delicato lo strappo Milan-Donnarumma
Abbiamo di Carlo Laudisa
litigato, ma MILANO
quando ero
o sono un uomo libe-
malato ti eri
«I
ro». Libero di osare,
offerto di libero di provocare, li-
portarmi bero di stupire. Mino
negli Usa Raiola ha sempre fatto
a tue spese. parlare di sé e dei suoi modi bru-
Grazie Mino schi in pubblico, ma mai del suo
privato. Guai a violare il suo inti-
mo. In una delle prime interviste
fu dura strappargli un cenno su
sua moglie e i suoi due figli. Tanto
spazio ai suoi campioni, tante
battaglie per la loro carriera. Tan-
ti, tanti soldi che gli procurano la
fama del mercante cinico.
W. Sabatini
Orgoglio Negli ultimi trent’an-
ni costruisce un impero sugli af-
fari partendo da Haarlem, sob-
Per me era borgo di Amsterdam. Come tanti
legato a prova a giocare a calcio, ma a 16
Ibra. Ha anni già comincia a fare il diretto-
re sportivo. Nel mezzo, gli show
costruito nella pizzeria di famiglia. Suo pa-
una fortuna dre, con orgoglio, ricorda: «Piz-
nel senso zaiolo? Mino non è mai entrato in
buono, cucina, non sa fare una pizza. Era
con grande sempre nel salone o a fare pubbli-
capacità che relazioni. Poi mi diceva: “Ho
conosciuto il Ceo della Abn Am-
bro”, la banca top in Olanda. Ca-
pito?». C’è l’orgoglio di una mo-
desta famiglia campana, che in
Olanda ha trovato l’agiatezza:
l’uomo di punta è lui, Mino. Il ra-
gazzino nato ad Angri dove passa-
va le estati con la nonna che gli
F. Capello insegnava l’italiano, ma in... dia-
letto. Fisico robusto, mai vestito a
modo. Un vezzo? Ci sarebbe da
dire di sì, visto che i suoi familiari
La notizia hanno sempre abiti inappuntabi-
della sua li. Anche i suoi figli. Ha il soprav-
scomparsa vento il Raiola pubblico, l’angelo
custode dei numeri uno. Non solo
addolora
in campo. Dietro quella scorza
me e tutto ruvida c’è un’intelligenza sottile.
il Napoli. Che conquista la fiducia dei cal-
Vicinanza ciatori e fiuta i partner giusti per
alla gli affari. Inizia la carriera da sin-
famiglia dacalista con Rob Jansen. La sua
prima sortita in Italia è al fianco di
Bergkamp, spaesato all’inizio al-
l’Inter. Poi, il colpo di fulmine a
Foggia dove accompagna Brian
Roy. Si ferma un’estate e si inna-
mora di sua moglie. Ma conosce
anche Zdenek Zeman. Con il tec-
nico ceco confeziona l’arrivo di
A. De Laurentiis Nedved alla Lazio, un grande col-
po, il primo di tanti. In pochi anni
Raiola diventa anche il confiden-
te di Luciano Moggi, il nemico
giurato del Boemo. La prima vera
occasione è il passaggio di Ne-
dved alla Juve nel 2001: una fuga
da Roma con l’aereo privato per
evitare le ire del mondo laziale.
Poi, nel 2004, addirittura fa una
doppietta. Per strappare Emerson
D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA
alla Roma manda a Trigoria i cer-
tificati sullo «stato depressivo»
del brasiliano, ma soprattutto
confeziona l’arrivo in extremis
(31 agosto) di Zlatan Ibrahimovic.
In soli due anni Mino cambia in-
dirizzo. La Juve non vuole au-
mentare lo stipendio di Ibra e lui
minaccia una causa a Lucianone.
Ha già l’accordo con Berlusconi e
Galliani, ma Calciopoli penalizza
i rossoneri e in tutta fretta trova il
super ingaggio dell’Inter di Mo-
ratti.
Feeling Il feeling con il mondo
milanista, però, rimane vivo. È
sempre Ibra il faro dei suoi blitz.
Lo svedese arriva a guadagnare 15
milioni quando Guardiola lo vuo-
le al Barcellona. Ma nell’estate del
2010 il richiamo di Adriano Gal-
liani è troppo forte. L’abbraccio
con il Milan è spettacolare. Nel
2013 segue anche lo sbarco di Ma-
rio Balotelli. Intanto a Torino An-
drea Agnelli chiama al suo fianco
Pavel Nedved e il procuratore ita-
lo-olandese viene accolto come
uno di famiglia. Nasce così l’ope-
razione-Pogba, un capolavoro. Il
Polpo arriva a parametro zero e
verrà poi venduto al Manchester
United per 110 milioni. Plusva-
lenza da record per la Juve, com-
missioni da urlo per Mino. Per i
più sono eccessi immorali. Parla 6
lingue, ha grandi referenti dap-
pertutto ma l’Italia per lui ha un
posto speciale. In Brasile acquista
un piccolo club per facilitare il
lancio delle stelline verdeoro: se-
gue le prime orme di Pato con
Gilmar Veloz, ma la collaborazio-
ne si arena presto. Mino non è uo-
mo di mediazioni. Si avvale di
professionisti affermati e le batta-
glie giuridiche vanno sempre a
segno. Il braccio destro è il cugino
Enzo, solo negli ultimi anni ha
15
#
scelto un addetto stampa. Fa tutto
in prima persona.
Coppia
storica Famiglia Il momento più deli-
Zlatan cato è nella primavera del 2018,
Ibrahimovic, quando scoppia il caso Donna-
40 anni, rumma. Il Milan cinese gli mette
con Mino Raiola contro anche la famiglia di Gigio,
ai Mondiali di convincendo papà Alfonso a por-
calcio 2018 tare in rossonero anche il fratello
in Russia. maggiore Antonio. Mino convoca
Il loro sodalizio, una conferenza stampa a Monte-
un vero e carlo per difendere il suo giova-
proprio patto nissimo assistito, ormai tacciato
d’acciaio, come Dollarumma. Lui vorrebbe
era nato nel portarlo via subito e pensa che il
lontano 2003 contratto ad Antonio sia solo una
ed è durato trappola. Nel 2021, però, Gigio va
nel tempo davvero via a scadenza. E Mino
GETTY IMAGES affronta le ire dei tifosi milanisti
che gli danno del venale. Si vanta
di non far mai firmare le procure
ai suoi assistiti: «Se non si fidano
di me li lascio liberi». Ma non
tutte le ciambelle escono col bu-
co. È il 2019 quando per il pro-
mettente Gianluca Scamacca su-
bisce una squalifica di 3 mesi per
presunte irregolarità nella procu-
ra. Ma poche settimane dopo vie-
ne assolto. La considera comun-
que un’ingiustizia. Intanto si allea
con Mendes, la Stellar Group e la
Roggon per sfidare la Fifa che
vuole arginare il potere dei pro-
curatori. In questa vita frenetica
lascia poco spazio ai lussi. A Mon-
tecarlo vive in un condominio e
riceve gli ospiti in un Hotel. Uno
sfizio? La villa da 8 milioni di dol-
lari acquistata a Miami: era stata
di Al Capone, suo lontano parente
da parte materna. L’ultimo colpo
in canna? Haaland: City in pole
per il bomber del Dortmund. Una
scelta che Mino dovrà delegare.
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16 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

IL LUTTO

MINO RAIOLA 1967-2022

UN PORTAFOGLIO CLIENTI INCREDIBILE

Che fine farà l’im

Matthijs de Ligt
Difensore centrale olandese
della Juventus, 22 anni,
è stato acquistato dall’Ajax
nel 2019 per 85,5 milioni GETTY
Erling Haaland
Attaccante norvegese del Borussia
Dortmund, 21 anni, è (con Mbappé)
il grande trasferimento atteso
per la prossima estate GETTY
Gigio Donnarumma
Il portiere del Psg, 23 anni,
ha lasciato il Milan a costo zero
dopo essere cresciuto nel settore
giovanile rossonero AFP
Zlatan Ibrahimovic
L’attaccante svedese, 40 anni,
è a scadenza con il Milan:
il suo futuro è ancora da scrivere
AFP
Marco Verratti
Centrocampista del Psg, 29 anni,
è uno dei punti di riferimento
del club parigino dove è arrivato
nel 2012 AFP

LA SUA SCUDERIA

DA DE LIGT A HAALAND, A POGBA...

LE STAR AL CENTRO DEL MERCATO
di Carlo Laudisa
sempre notizia, a prescindere
dai valori tecnici. Merito evi-
Matthijs de Ligt, legato alla Juve
sino al 2024 e con una clausola Alcuni giocatori no offerte irrinunciabili. Negli
anni Mino ha sempre puntato
che in questi anni l’appoggio
del suo super agente gli è stato
di Raiola si
@CARLOLAUDISA
dentemente della sua strategia da 125 milioni di euro. Entro la su rapporti fiduciari speciali, di grande aiuto. Un discorso a

D
trentennale, sempre impronta-
ta a mettere i calciatori al centro
di un progetto di carriera ambi-
zioso.
prossima estate il bianconero anche senza vincoli contrattuali parte merita Mario Balotelli, ri-
dovrà riprogrammare il suo fu- ritrovano senza con i suoi assistiti. lanciatosi in questi mesi in Tur-
turo e non è un passaggio da chia. Quando è stato necessario
poco. Rinnova? O dà ascolto al- guida in un L’esempio di Pogba Esem- Raiola è stato severo con lui, ma

Occhi su Haaland Ovvia-

le sirene? Sempre a Torino c’è
Moise Kean, in prestito per un
momento plare a riguardo l’unione con
Paul Pogba, mister 110 milioni.
SuperMario sa bene quante ra-
gioni avesse. Per restare in Serie

all’over 40 Ibrahimovic al ven-

tunenne Haaland: nel mezzo
c’è un mondo di talenti. Tutti
targati Raiola. È facile parlare di
impero, soprattutto se nel 2020
è stato censito un fatturato vici-
no agli 850 milioni di dollari
con commissioni per 85 milio-
ni. secondo Forbes l’agente ita-
lo-olandese è al terzo posto nel-
la graduatoria miliardaria, ma è
altrettanto semplice constatare
che gli uomini di Mino fanno
mente tutte le attenzioni sono
per l’imminente cambio di ma-
glia del norvegese Erling Haa-
land, che sembra destinato al
Manchester City. Il City lo con-
sidera suo, ma il giocatore ten-
tenna. Una clausola da 75 mi-
lioni di euro e un’offerta per
l’ingaggio da 28 milioni per un
lancio ai massimi livelli del ri-
vale di Mbappé nelle prossime
edizioni del Pallone d’Oro. In
questa galleria di stelle merita
particolari attenzioni l’olandese
altro anno con obbligo di riscat-
to. Ma la sua conferma è ancora
un punto interrogativo. Invece a
Milano hanno le valigie pronte
Stefan De Vrij sul versante Inter
(Premier), mentre sulla sponda
milanista Alessio Romagnoli sta
flirtando con la Lazio. Sempre
in casa nerazzurra ha superato
tutti gli esami l’esterno Denzel
Dumfries, sbarcato l’estate
scorsa per raccogliere la pesan-
te eredità di Hakimi: conferma-
tissimo, a meno che non arrivi-
cruciale della Ha chiuso con il Manchester
United, ora il Polpo deve pren-
carriera. Come dere decisioni importanti: lui
Donnarumma, rivorrebbe la Juve, ma Parigi
forse può fare al caso suo. Del
De Vrij, Lozano resto, al Psg ci sono altri due
pezzi forti della Mino-band:
o Gravenberch Marco Verratti e Gigio Donna-
rumma. Il centrocampista è or-
mai un punto fermo al Parco
dei Principi mentre Gigio è fini-
to controvento: ha appena di-
chiarato di non temere la con-
correnza di Navas, ma è chiaro
A l’armeno Mkhitaryan ha tro-
vato la sua dimensione nella
Roma di Mourinho, al contrario
del messicano Lozano, destina-
to a trovare nuovi entusiasmi
lontano da Napoli. Tra gli ju-
ventini ha bisogno di nuove
esperienze anche Luca Pellegri-
ni, come l’interista Andrea Pi-
namonti cerca un’opportunità
importante dopo la buona sta-
gione in prestito ad Empoli. C’è
sempre tanto interesse anche
per Riccardo Calafiori, speran-

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4/7 Maggio 2022

La più importante fiera al mondo di stufe,
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mpero di Mino?
za romanista ora al Genoa. Che
ne sarà invece di Giacomo Bo-
naventura a Firenze? C’è co-
munque un’opzione per il rin-
novo del contratto in scadenza.
In Olanda, invece, è pronto al
grande salto Ryan Gravenberch,
19 anni, già nel giro della nazio-
nale. Nulla di più facile che Ten
Hag lo chiami allo United. Tra i
Lancieri è a scadenza il terzino
destro Noussair Mazraoui, di
recente accostato al Milan.
Occasioni mancate È diffi-
cile, comunque, indicare il nu-
mero esatto dei suoi assistiti.
Tra tante storie di successo, ci
sono fatalmente anche le occa-
sioni mancate. Con le inevitabi-
li rotture. Un esempio? Moha-
med Ihattaren, arrivato a luglio
alla Juventus è subito girato alla
Sampdoria. Dopo qualche me-
se, però, l’ala olandese sparisce
e rompe con Mino. Non se le
mandano a dire. Anche perché,
si sa, l’agente Italo-olandese
preferisce sempre mettere in
chiaro le situazioni, anche le
più crude. Una ricetta che alla
lunga ha dato i suoi frutti. Pren-
diamo il caso di Rodrigo Ely, ar-
rivato al Milan nel 2015 con Mi-
no garante di una grande car-
riera. Non è stato così: ora il bra-
siliano è all’Almeria, ancora
fedele alla causa. Per quanto
scomodo, per quanto contro-
verso, intorno a lui c’è stata tan-
ta rivalità ma anche rispetto. Di
sicuro quello dei suoi assistiti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’15”
D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA
IL GOTHA DEGLI AGENTI
Barnett o Mendes
I BIG
Tanti campioni
guardano a loro
di Iacopo Iandiorio
ino Raiola era il n.3.
Jonathan
Barnett
M Nella classifica Forbes
degli agenti sportivi
più potenti del mondo
inglese, 72 anni, nel 2020, e i dati non sono
della ICM Stellar cambiati di molto, aveva
Sports, segue davanti solo Jonathan Barnett e
Bale, 135 milioni Jorge Mendes. Il primo inglese,
di euro di classe 1950, è il presidente e
commissioni fondatore della ICM Stellar
Sports, con giocatori come
Gareth Bale, lo spagnolo del
Chelsea Saul, il compagno
Loftus-Cheek, nel 2020 vantava
contratti da oltre 1,43 miliardi
di dollari (oltre 1,3 in euro) per
una somma di commissioni dal
valore di 142 milioni di dollari
Uno dei gioielli Jorge (135 milioni di euro), poco
Mino Raiola con Paul Mendes sopra il 10% dei trasferimenti.
Pogba alla festa scudetto portoghese, 56 Barnett e soci sono la seconda
della Juventus della anni, padrone società di agenti sportivi più
stagione 2014-15 LAPRESSE della Gestifute di ricca al mondo, dietro a Scott
CR e Mou, 850 Boras, re Mida del baseball Usa.
milioni di affari
Sentite condoglianze alla famiglia Raiola per la
85 di guadagni Dom Jorge Poi c’è il
tragica scomparsa dell'amico portoghese Jorge Mendes, 56
Mino anni, ideatore e padrone della
Oscar Damiani, Oscar junior Damiani, Cecere
Crescenzo. Gestifute, diventato ricco e
- Milano, 30 aprile 2022.
famoso con Cristiano Ronaldo e
FC Internazionale Milano si unisce al dolore per
la scomparsa di José Mourinho, ha chiuso
Mino Raiola contratti per oltre un miliardo
grande procuratore e uomo di sport.- Alla famiglia di dollari in una stagione,
le più sentite condoglianze da parte del club, che
per lui esprime un commosso ricordo. guadagnandoci sopra circa 104
- Milano, 30 aprile 2022.
Volker milioni di dollari. Con lui tanti
Juventus Football Club partecipa con profondo
cordoglio al lutto che ha colpito la famiglia Raiola Struth connazionali in passato come
per la perdita del caro
tedesco, a capo Nani, Anderson, Deco, Ricardo
Mino Raiola della Sports360, Carvalho, Paulo Ferreira, Tiago
punto di riferimento del professionismo nel calcio.
- Torino, 1 maggio 2022. 1,8 miliardi di e Maniche, molti del Porto
contratti, 30 di campione d’Europa nel 2004, e
commissioni con poi Radamel Falcao, James
Werner e Kroos Rodriguez, Angel Di Maria e
Diego Costa. Mino Raiola
viaggiava sugli 850 milioni di
affari e 85 di commissioni.
Dietro gli altri E poi il
tedesco Volker Struth, a capo
17
della Sports360 GmbH, con
Timo Werner, Sule e Toni
Kroos, 73 milioni di incassi e
1,8 miliardi di contratti (ha
“tariffe” più basse), o l’italiano
Federico Pastorello e la sua P&P
Sport Management, sui 30
milioni di euro di commissioni:
con lui Romelu Lukaku (l’estate
scorsa venduto al Chelsea per
115 milioni di euro) e
Bernardeschi. E poi Frank
Trimboli della CAA Base LTD,
con un giro di affari da 300
milioni, e quasi 30 di guadagni,
procuratore del brasiliano
dell’Everton Richarlison e del
sud coreano del Totteham Son.
O l’israeliano di base a Londra
Pini Zahavi, manager di
Lewandowski, di Nkunku del
Lipsia, dello spagnolo Carrasco
dell’Atletico, 320 milioni di
affari. Fra gli italiani da
segnalare anche Alessandro
Lucci e la sua WSA, agente di
Bonucci e Dzeko, Scamacca e
Muriel, 220 milioni di affari.
Dice la Fifa Secondo il report
della Fifa, l’Intermediaries in
International Transfers del
dicembre scorso nel 2021 i club
hanno pagato 500,8 milioni di
dollari (443,4 milioni di euro)
di commissioni. Appena 3
milioni sopra le cifre del 2020,
ma tenendo conto che il valore
totale dei trasferimenti si è
ridotto del 14%, da 13,2 a 11
miliardi di euro, il mezzo Gazzetta.it
miliardo è una cifra enorme. E i Sul nostro sito
club europei pagano quasi il aggiornamenti e
totale delle commissioni: per la ultime notizie di
precisione il 95,8% dei 500,8 mercato.
milioni di dollari. E poi risultati e
© RIPRODUZIONE RISERVATA classifiche
italiane e dei
s TEMPO DI LETTURA 2’15” principali tornei
stranieri
 https://overpost.biz
18 DO M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA
SERIE A ANTICIPI 35ª GIORNATA
NAPOLI, GOL E RIMPIANTI
MERTENS: «SIAMO
MOLTO DELUSI»
LUCIANO: «NO,
GRANDE ANNO»
Il Napoli travolge il Sassuolo
ma i tifosi azzurri contestano
tutti. Vedute contrastanti
anche tra bomber e tecnico
Spalletti felice e is
L’analisi
di Maurizio Nicita
NAPOLI
R
iavvolgiamo il nastro e torniamo
all’estate scorsa. Dopo lo scon-
forto per la Champions sfumata
all’ultima partita, se a qualsiasi
tifoso fosse stato detto: nel pros-
simo campionato con una golea-
da di 6 reti al Maradona la squa-
dra si qualificherà in Champions
a tre giornate dalla fine, tutti sa-
rebbero stati disposti a firmare.
D’accordo, per l’aritmetica cer-
tezza manca ancora un punto.
Già ma chi può pensare che la
Roma oltre a vincere quattro par-
tite consecutive (e il Napoli per-
derne tre) possa recuperare un
gap di ben 21 gol nella differenza
reti (+36 contro +15)? Poteva es-
sere un pomeriggio di festa inve-
ce niente. Contestazione fuori e
dentro uno stadio con i soli bam-
bini portati dalle scuole - per
riempire spalti con tanti vuoti - a
tifare candidamente, mentre
dalle curve partivano insulti al
presidente e ai giocatori, nem-
LE IMMAGINI DELLA GOLEADA
Primo gol Koulibaly
Al 7’ il centrale sblocca la gara con
un colpo di testa su corner di Insigne
meno mitigati alla fine per la vit-
toria. Con i soli Koulibaly e Mer-
tens che riescono alla fine a tra-
mutare qualche fischio in ap-
plauso. Luciano Spalletti non ci
sta e sottolinea l’importanza del
risultato: «Giocare una partita
importante come quella col Sas-
suolo in un clima di contestazio-
ne non lo capisco e mi dispiace
per i calciatori. Deve prevalere
quello che è il lavoro di tutto l’an-
no, perché avere la quasi certezza
di entrare in Champions con tre
partite di anticipo non è facile. È
SocialClub
DeLaurentiisei2Ciro
● Nuovo indizio sul rinnovo in
arrivo per Mertens. A fine gara,
il presidente De Laurentiis ha
postato una foto con Dries
“Ciro” Mertens e suo figlio Ciro
Romeo. «Per adesso ho fatto
un contratto a Ciro Romeo...».
Secondo gol Osimhen
Al 15’ il nigeriano svetta su un altro
corner di Insigne: traversa e gol
chiaro che c’è il rammarico di al-
cune partite, ma queste sono sta-
te sostituite da grandi vittorie su
campi difficili. Sono stato io che
ho parlato di scudetto per tentare
di alzare il livello di determina-
zione dei ragazzi, per andare ol-
tre l’ostacolo».
La risposta di Ciro Intanto
Mertens, nell’intervista a bordo
campo di Dazn, aveva sposato
senza dubbio alcuno la delusione
dei tifosi: «Tutta la squadra è de-
lusa, in nove anni che sono qua
questo è stato l’anno in cui sono
più deluso. Una volta abbiamo
fatto 91 punti e non abbiamo vin-
to. Ma questa volta è diverso, le
altre squadre non erano più forti
di noi. Certo ci sono poi Roma,
Lazio, Juve, Atalanta, che sono
dietro. Ora rialziamo la testa, an-
diamo in Champions e speriamo
che l’anno prossimo possiamo
combattere di nuovo perché ab-
biamo un grande gruppo». Del
suo rinnovo non vuol parlare ma
il belga di Posillipo parla da lea-
der, riconosciuto dentro e fuori
dal campo: «Parlo ai tifosi. Que-
st’anno abbiamo sognato e sba-
gliato tutti, ma ora non bisogna
mollare, è brutto anche per noi.
Si deve stare sempre insieme.
Speriamo di prendere giocatori
forti per l’anno prossimo». Ci-
ro finisce di parlare in diretta,
mentre dalla sala stampa, col-
Terzo gol Lozano
Al 19’ a segno il messicano che
capitalizza un assist di Osimhen
https://overpost.me
Clic
Dries,cinquevolte
indoppiacifrainA
Oraèaquota148
● Dries Mertens, che con la
doppietta di ieri è salito a
148 gol col Napoli, ha
raggiunto un altro
traguardo: è il quarto
azzurro a concludere il
quinto campionato di Serie
A in doppia cifra dopo
Antonio Vojak, Diego
Maradona e Lorenzo
Insigne. Mertens è andato
in doppia cifra di gol
stagionale in tutte le nove
annate in azzurro.
https://overday.info
legato con la stessa tv, lo sente fica». Ma in quella domenica di
Spalletti che replica subito (an- follia, dopo Empoli, era stato lui
che se Mertens lascia il campo e ad assecondare la decisione di un
non si rende conto che parla l’al- iracondo presidente, che poi a
lenatore). «Il campo ha detto che sua volta ha definito «arcaica»
sono più forti gli altri. Altrimenti quella scelta. Se poi vogliamo
dica chi secondo lui è stato insuf- pensare che alla base dei sei gol
ficiente, di chi è la responsabili- rifilati al Sassuolo ci siano le due
tà». Differenze di vedute, ma mi- cene “chiarificatrici” - e lo stesso
ca da poco. Perché da un’analisi Spalletti sottolinea sarcastico
interna seria e approfondita si «allora andiamo anche a cola-
può capire cosa bisogna miglio- zione» -, allora c’è da chiedersi
rare in un futuro che è ancora perché questo tipo di intervento
tutto da scrive- De Laurentiis
re. Che parte non l’abbia
dalla certezza fatto mesi pri-
della qualifi- Tensioni ma, quando si
cazione in Si sentono le scorie
Champions,
parlava di scu-
detto. E qui sta
ma anche da di Empoli. Neanche la rabbia di
bilanci da far la Champions ormai tanti tifosi,
quadrare che non per forza
porteranno De raggiunta frena organizzati.
Laurentiis a i malumori Resta la sensa-
cedere diversi zione che
giocatori. un’occasione come quella di vin-
cere quest’anno in campionato
Occasione perduta Bene fa per il Napoli chissà per quanti lu-
Spalletti a mettere i puntini sulle i stri non ricapiterà. Ed è un fatto
di una stagione dalle possibili let- difficile da negare. Questo è lo
ture diverse. Ma quando comin- sport e bisogna accettare, senza
cia a vedere fantasmi o attacchi per forza indicare capri espiatori.
esterni si renda conto che nell’ar- Ma se al Napoli pensano che i ne-
co dell’ultima settimana il Napoli mici sono fuori, sarà l’ennesima
ha fatto tutto da sé, sconcertando occasione mancata per crescere.
l’intero ambiente. Ancora ieri lo © RIPRODUZIONE RISERVATA
stesso allenatore ha sottolineato
come fosse «assurdo mandare in
ritiro una squadra terza in classi- sTEMPO DI LETTURA 3’41”
Quarto gol Mertens Quinto gol Mertens
Al 21’ colpisce il belga, innescato al Al 9’ s.t. il belga firma la doppietta
tiro da Mario Rui dopo una combinazione con Fabian
 D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 19

La partita
NAPOLI
(PT)4 R 6 1 SASSUOLO
Q0

MARIO RUI MULDUR

Il Sassuolo non gioca
INSIGNE BERARDI Gli azzurri dilagano:
sei reti senza fatica
KOULIBALY FABIAN RUIZ FRATTESI CHIRICHES

OSPINA MERTENS OSIMHEN SCAMACCA RASPADORI CONSIGLI

RRAHMANI ANGUISSA LOPEZ FERRARI

Apre Koulibaly, poi nuta la reazione del Sassuolo e
LOZANO così Mertens ruba palla a Lopez
DJURICIC
Osimhen e Lozano, (fallosamente?) e dà in verticale
DI LORENZO ROGERIO la doppietta di per Osimhen che crossa per Lo-
4-2-3-1 4-2-3-1
Mertens e il gol di zano,ingolpurelui.Edueminuti
MARCATORI: Koulibaly (N) al 7’, Osimhen (N) al 15’, Lozano (N) al 19’, Mertens
Rrahmani. Alla fine dopo ancora difesa spettatrice:
(N) al 21’ p.t.; Mertens (N) al 9’, Rrahmani (N) al 35’, Lopez (S) al 42’ s.t. Mertens si porta il pallone in area
la rete di Lopez sul destro e calcia con precisione:
4-0 e siamo solo al 21’.
NAPOLI (4-2-3-1)
Ospina; Di Lorenzo (dal 37’
53,4 46,6 SASSUOLO (4-2-3-1)
Consigli; Muldur, Chiriches NAPOLI
s.t. Zanoli), Rrahmani, (dal 1’ s.t. Ayhan), Ferrari, Dionisi cambia Passando a
Koulibaly, Mario Rui (dal Rogerio; Frattesi (dal 27’ i sarebbe da capire un 4-3-3 con Lopez basso a pro-

37’ s.t. Ghoulam);
Anguissa, Fabian Ruiz (dal
32’ s.t. Demme); Lozano
(dal 32’ s.t. Politano),
Mertens, Insigne; Osimhen
(dal 32’ s.t. Elmas).
PANCHINA: Meret,
Marfella, Malcuit,
Tuanzebe, Juan Jesus,
Zielinski, Petagna.
ALLENATORE: Spalletti
ESPULSI nessuno
AMMONITI nessuno
CAMBI DI SISTEMA:
nessuno
BARICENTRO: MOLTO
BASSO 45,4 metri
s.t. Magnanelli), Lopez;
POSSESSO % Berardi, Raspadori,
Djuricic (dal 25’ p.t.
8 4 Henrique); Scamacca (dal
1’ s.t. Defrel).
PANCHINA: Satalino,
Pegolo, Oddei, Ciervo,
TIRI IN PORTA Peluso, Ceide, Tressoldi.
ALLENATORE: Dionisi
10 9 ESPULSI nessuno
AMMONITI Lopez e Berardi
per gioco scorretto,
Frattesi per simulazione.
CAMBI DI SISTEMA: dal 25’
FALLI FATTI p.t. 4-3-3
543 476 BARICENTRO: MOLTO
BASSO 47,2 metri
C
perché il Sassuolo ieri
non sia sceso in cam-
po, senza per questo
togliere meriti al Na-
poli che stavolta fa pesare la qua-
lità dei propri giocatori e l’orga-
nizzazione. Dionisi focalizza la
causa sui primi due calci d’ango-
lo che hanno prodotto altrettanti
gol in avvio. Ma se dopo 2’ Chiri-
ches manda in porta Osimhen
(che colpisce il palo) con un pas-
saggio-assist avventato, è segno
che la concentrazione non è
quella giusta. Gli azzurri, si sa, sui
tezione della difesa, inserendo
Henrique mezzala al posto del
trequartista Djuricic. La goleada
si ferma, ma solo perché fa caldo
e il Napoli non ha bisogno di alza-
re il ritmo. Nella ripresa anda-
mento lento e la qualità degli az-
zurri ha la meglio. Bello il trian-
golo Mertens-Fabian col quale il
belga realizza una doppietta che
lo porta a 148 gol. Intanto al posto
di uno Scamacca “non pervenu-
to” entra Defrel che almeno rie-
sce a far alzare il baricentro emi-
liano (suo il primo tiro dopo

solato
calci piazzati sono fra i più forti
d’Europa, e Insigne riesce per
PASSAGGI RIUSCITI due volte a pennellare sulle teste
di compagni per nulla contrasta-
ARBITRO: Rapuano di Rimini VAR: Dionisi ti.PrimasegnaKoulibalychenon
NOTE: spettatori circa 20 mila, paganti e incasso non comunicato. Tiri in porta
8(+1 palo)-4. Tiri fuori 8-3. In fuorigioco 5-1. Angoli 4-3. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 0’ ha manco bisogno di staccare al-
to. Cosa che invece fa Osimhen,
in maniera imperiosa (ma anche
qui senza marcatura). Per il nige-
un’ora di gioco). Avanti stanca-
mente fino alla chiusura del pri-
mo set, siglato da Rrahmani su
azione successiva ancora a calcio
d’angolo. C’è il tempo per il gol
dellabandieradiLopez,conladi-
fesa azzurra non impeccabile.
ma. ni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Diluvio di gol Festa napoletana dopo il gol di Kalidou riano gol numero 13 in campio-
Koulibaly che ha sbloccato il risultato al Maradona IPP nato eguagliando il suo record a
Lilla, due stagioni fa. Non perve- s TEMPO DI LETTURA 1’38”

TECNICO EMILIANO
LE PAGELLE
di ma.ni.
Dionisi amaro
«È stato difficile NAPOLI
finire la partita»
● (nic. ber.) Alessio Dionisi e il
suo Sassuolo smarrito al
6,5
Maradona. «Non siamo 7 MERTENS IL MIGLIORE
entrati bene in campo. Le Quando si gioca
prime due reti sono arrivate a questi ritmi
da due palle inattive, da calci bassi resta il
migliore. Avvia il
d’angolo, forse non era la
3-0, segna una
giornata giusta - ha doppietta.
dichiarato il tecnico degli Presenza da
emiliani -. Ma non è tutto nero leader.
come può sembrare. Ci sono
6 OSPINA Per un’ora incrementa il
meriti del Napoli e demeriti
basso numero di spettatori. Alla fine
del Sassuolo. Sembrava che prende un gol, non per colpa sua.
fossimo venuti a Napoli con 7 DI LORENZO Un paio di diagonali in
poche motivazioni ma non è avvio fanno capire quanto abbia
stato così». Da Dionisi anche pesato la sua assenza. (Zanoli s.v.)
l’ammissione di un profondo 6,5 RRAHMANI Quarta rete
disagio. È stata per lui la gara stagionale, meno impreciso dietro,
anche se proprio in chiusura…
più problematica sulla 6,5 KOULIBALY Sblocca la partita e
panchina del Sassuolo? il suo gol mette tutto in discesa.
«Penso di sì, c’è stata una Sempre in anticipo sugli attaccanti.
netta disparità come mai non 6 MARIO RUI Berardi è avversario
era accaduto. È stato rognoso e nel finale gli scappa qualche
davvero difficile finire la volta. (Ghoulam s.v.)
6,5 ANGUISSA Cerniera precisa e
partita. Non ho nulla da tempestiva, favorita da avversari lenti
rimproverare alla squadra. e prevedibili.
Ora però alziamo la testa e 6 FABIAN RUIZ Lo spagnolo è in
guardiamo avanti». ripresa, bello l’assist a Mertens, ma
© RIPRODUZIONE RISERVATA poco altro. (Demme s.v.)
6,5 LOZANO Gli mancava il gol da
gennaio e sicuramente lo aiuta. Dà
profondità all’azione. (Politano s.v.)
6,5 INSIGNE Due assist dalla
bandierina per indirizzare la partita.
Ha più gamba di tutti.
6,5 OSIMHEN Si presenta con un
palo, poi segna ancora di testa. Ma può
fare di più e Spalletti giustamente lo
rimprovera. (Elmas s.v.).
6 ALL. SPALLETTI Squadra
ordinata e sul pezzo. Ma questo set
non può fare primavera e lo sa
benissimo. In copertura qualche
sbavatura.
SASSUOLO
4,5
6 DEFREL IL MIGLIORE
Quantomeno con
lui al centro
dell’attacco il
Sassuolo si
avvicina alla
porta di Ospina
e crea qualche
grattacapo.
5 CONSIGLI Sembra l’orsacchiotto
del luna park. Gli arrivano da tutte le
parti e lui non riesce a salvare nulla.
4,5 MULDUR Con Insigne ci capisce
poco, fuori posizione sul 4-0.
4 CHIRICHES Comincia con un
assist per il palo di Osimhen, che si
perde poi sul gol. Disastroso.
4,5 AYHAN Si fa prendere in mezzo
sul 5-0, spesso in ritardo.
5 FERRARI Della difesa ballerina è
quello che fa minori danni.
4,5 ROGERIO Lozano se lo perde più
volte e anche con Politano soffre.
5 FRATTESI Una buona verticale in
avvio che Scamacca non capisce.
“Colpevole” sul 4-0. E anche nervoso.
5 MAGNANELLI Entra nel finale e si
distingue per un tiro da fuori sballato.
5,5 LOPEZ Non riesce a far girare la
squadra. Mezzo voto in più per il gol.
5,5 BERARDI Nella ripresa prova a
creare. Sua l’iniziativa che porta al gol.
4 RASPADORI Non dà problemi né
da sottopunta, né da esterno.
4,5 DJURICIC Pochi minuti anonimi,
sacrificato per il cambio di sistema.
5 HENRIQUE Si mette mezzala
sinistra per dare più ordine. Scarsi
risultati.
4 SCAMACCA Pochi palloni giocabili
e sfruttati abbastanza male...
4,5 ALL. DIONISI Se una squadra
non scende in campo, l’allenatore è
responsabile. Anche se cerca di
sistemare in corsa.

G L I A R B I T R I
di Matteo Dalla Vite

Sesto gol Rrahmani 6,5 RAPUANO (Arbitro) Gara facile: nella quale, però, riesce a sbagliare due cose.
C’è fallo di Mertens su Lopez quando nasce il 3-0. Mario Rui-Frattesi: né rigore né
Al 35’ s.t. il difensore conclude la giallo al neroverde (come invece sanzionato) 6,5 MOKHTAR 6,5 FIORE (Assist.)
goleada con un tocco in area
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20 D O M E NI CA 1 M AG GI O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

SERIE A 35a GIORNATA

ALLEGRI INSEGUE PIRLO

E SE CALA IL POKER
PUÒ CHIUDERE TERZO
Col Venezia parte la volata: il livornese non può superare
i 78 punti della scorsa stagione ma può piazzarsi meglio
I NUMERI

16
Presente e passato
della Signora
Massimiliano Allegri, 54 anni, è
tornato quest’estate alla guida
le vittorie della Juventus; accanto Andrea
della Juve Pirlo, 42, ex giocatore
contro il bianconero che ha allenato la
Venezia in Serie Signora nella stagione 2020-21,
A. La Juve, chiudendo al quarto posto
assieme al ANSA/AFP
Milan, è la
squadra che ha
battuto il
Venezia per il
maggior numero
di volte nel

Juve al Max per il

massimo
campionato

8
le sconfitte
consecutive
del Venezia.
Nella sua storia
la squadra
arancio-
neroverde non
ha mai ottenuto zia e poi Genoa, Lazio e Fiorenti- Livorno naviga in acque placide e re tanti anni sulla stessa panchi- stati da situazioni di svantaggio a
di Fabiana Della Valle
più sconfitte na Max arriverebbe a 78 come sicure. Programmazione è la pa- na può essere un vantaggio per testimoniare che Madama ha ri-
TORINO
consecutive in Andrea Pirlo, che acciuffò la rola d’ordine del nuovo corso tutti. Con la Juve abbiamo lavora- trovato lo spirito bianconero. La coppia

Q
Serie A nel
corso di una
singola stagione.
uattro è il numero del giorno.
Quattro come le partite che man-
cano alla fine del campionato e
come i punti che servono alla Ju-
ventus per raggiungere matema-
ticamente il quarto posto. Sfu-
mato lo scudetto, l’ossessione di
Massimiliano Allegri è diventata
l’Europa delle big per la prossima
stagione, perché va bene essere
usciti troppo presto dalla lotta
scudetto per colpa di una falsa
partenza (sebbene una vittoria
con l’Inter avrebbe potuto riapri-
re i giochi), ma restare fuori dalle
prime quattro con questa rosa sa-
rebbe un delitto, oltre che un gra-
ve danno per i conti del club.
Quattro sono pure le vittorie che
servono al tecnico bianconero
per non fare peggio del suo pre-
decessore: battendo oggi il Vene-
Champions all’ultima giornata
ma non gli bastò per non essere
esonerato.
Progetto a lungo termine I
punti (e i trofei) però non raccon-
tano del tutto una stagione, que-
sto è ciò che pensa la dirigenza
bianconera, che non ha mai avu-
to dubbi sulla permanenza di Al-
legri, neanche quando il quarto
posto era seriamente a rischio. Il
motivo lo ha spiegato Andrea
Agnelli qualche giorno fa: «C’è
un progetto di lungo periodo, sa-
pevamo che quest’anno sarebbe
stato difficile e avere rimpianti
per la vittoria finale è di buon au-
spicio per il futuro». Parole ap-
prezzate dall’allenatore, che
l’estate scorsa è stato scelto da
Agnelli per riaprire un ciclo vin-
cente e si è sempre detto in sinto-
nia coi progetti del club. Ecco
perché, pur ottenendo meno del
Maestro — che oltre al quarto po-
sto ha sollevato due trofei, men-
tre Allegri al massimo può vince-
re la Coppa Italia — il timoniere di
bianconero, per il quale que-
st’anno sono state gettate solide
fondamenta per il futuro. «La Ju-
ve negli ultimi anni ha vinto tan-
to ed è stata molto brava in Euro-
pa - ha spiegato Max -. Quest’an-
no abbiamo messo una buona
base e dobbiamo essere pronti
per l’anno prossimo. In Italia si
tende a buttare giù gli allenatori
dallaseraallamattina,invecesta-
JUVENTUS 4-4-2
n VENEZIA 4-3-3
n prossima stagione) però dopo
OGGI a Torino ore 12.30 STADIO
Juventus Stadium ARBITRO Prontera
ASSISTENTI Di Iorio-Lombardo
IV° UOMO Marcenaro VAR Mazzoleni
AVAR Di Vuolo TV Dazn, Sky 202 e 213
1 tro 52) e una rete subita in più,
SZCZESNY
6 19 4 17
DANILO BONUCCI DE LIGT LU. PELLEGRINI
20 28 47 25
BERNARDESCHI ZAKARIA MIRETTI RABIOT
7
VLAHOVIC
9
MORATA
to bene, anche cercando di valu-
tare gli errori fatti. Siamo sulla
buona strada, anche se non lotta-
re per lo scudetto mi fa girare pa-
recchio le scatole».
Progressi e solidità Il club ha
fiducia nel tecnico (come dimo-
stra anche il lungo - 4 anni - e ric-
co contratto) e vede dei progressi
che non erano così evidenti nello
stesso periodo della stagione pre-
cedente. La squadra non ha an-
cora un gioco (e questo sarà un
elemento di riflessione per la
l’avvio shock ha trovato solidità e
continuità. Il confronto numeri-
co racconta che Pirlo a questo
punto della stagione aveva 3 pun-
ti in più, più gol fatti (67 reti con-
però aveva anche Cristiano Ro-
naldo, mentre Max ha avuto
Vlahovic solo a gennaio. La Juve
di Allegri ha fatto un salto nel gi-
rone di ritorno, infilando insieme
al Milan più punti di tutti (32), e
poi ci sono quei 12 punti conqui-
Max è considerato da Agnelli cerca gol
l’uomo giusto per far crescere Alvaro Morata,
questa squadra, che con i dovuti 29 anni,
innesti già dall’anno prossimo attaccante
può tornare a competere per lo spagnolo,
scudetto. festeggia con
Dusan Vlahovic,
Caccia al Napoli Allegri non 22, centravanti
può superare Pirlo come punti serbo. Max
ma come piazzamento sì, scaval- Allegri si
cando il Napoli: «Arrivare terzi affiderà a loro
avrebbe un grande significato due in attacco
perché se non sbaglio noi siamo per battere il
stati anche decimi e a gennaio Venezia
eravamo in una brutta posizione. AFP
Poi abbiamo fatto un gran lavoro
e una bella rincorsa. Il Napoli fino
a poco fa si giocava lo scudetto,
vediamo se riusciamo a prender-
lo.Intantoconsolidiamoilquarto
posto». Mancano quattro partire
alla fine della A e servono quattro
punti per la matematica certezza
della Champions e quattro vitto-
rie per eguagliare Pirlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’18”

IL VENEZIA
Soncin non esclude il miracolo
«Per noi ci sono ancora 5 gare»
● Il Venezia, chiusa l’era
Zanetti, riparte dal Andrea
Soncin, cinque partite per un
“miracolo”. «Serve una svolta
- ha spiegato l’allenatore
promosso dalla Primavera -,
ho visto la squadra
determinata. Ci aspetta un
compito complicato, ma ci sono
ancora 5 partite e l’obiettivo è
quello di arrivare all’ultimo
incontro con il Cagliari avendo
ancora una possibilità per
salvarci. Affrontiamo una
squadra di primissimo livello,
servono coraggio e fiducia».
Otto sconfitte consecutive alle
spalle, il traumatico e inatteso
esonero di Zanetti, il Venezia si
presenta a Torino con il
recupero di Vacca a
centrocampo, i rientri di Haps
e Kiyine dalla squalifica, ma ha
perso fino al termine della
stagione Modolo. Così al centro
della difesa Caldara
affiancherà Ceccaroni con la
possibilità che Soncin schieri il
jolly Ampadu sull’out difensivo
a destra.
Michele Contessa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
77 14 10
OKEREKE HENRY ARAMU OGGI IN DIRETTA SU LA7D
21 5 33
CUISANCE VACCA CRNIGOJ
55 32 31 44 Coppa donne: la Roma è in finale
La Juve con il Milan parte dal 6-1
HAPS CECCARONI CALDARA AMPADU
1
MAENPAA
PANCHINA 36 Perin, 23 Pinsoglio, 3 ● (g.sae.) Serie A ferma per il Fiorentina. Per il Milan di
Chiellini, 24 Rugani, 12 Alex Sandro, 45 De ritorno delle semifinali di Ganz, occasione per chiudere
Winter, 5 Arthur, 46 Soulé, 38 Aké, 18 Kean,
10 Dybala ALL. Allegri
Coppa Italia. Dopo il 6-1 con una vittoria una stagione
BALLOTT. Lu. Pellegrini-Alex Sandro 60- dell’andata, oggi alle 12 in chiaroscuro. Una sfida,
40%, Bernardeschi-Dybala 60-40%, Morata- (diretta La7d) contro il Milan quella contro la Signora, che
Kean 70-30% DIFFIDATI Rabiot, Vlahovic, per la Juve sarà una si replicherà nell’ultima
Kean SQUAL. nessuno INDISP. Chiesa,
Kaio Jorge (stagione finita), McKennie,
formalità raggiungere la giornata di campionato.
Locatelli (15), Cuadrado (10), De Sciglio (7) Roma nella finale che si Gazzetta.it
disputerà il 22 maggio allo Roma ok Intanto ieri la Segui Juventus-
PANCHINA 34 Bertinato, 19 Ullmann, 30 stadio Mazza di Ferrara. Le Roma, detentrice del trofeo, Venezia sul
Svoboda, 37 Mateju, 8 Tessmann, 16
bianconere guidate da ha battuto nuovamente nostro sito:
Fiordilino, 23 Kiyine, 27 Busio, 9 Nsame, 11
Sigurdsson, 17 Johnsen, 20 Nani ALL. Montemurro sono a un passo l’Empoli dopo l’1-0 dell’andata cronaca,
Soncin BALLOTT. Caldara-Svoboda 60- dal centrare la sesta finale in e si è qualificata per la finale. pagelle, le
40%, Aramu-Johnsen 55-45% SQUAL. cinque stagioni, la seconda Il 2-0 per le giallorosse è stato dichiarazioni
nessuno DIFFIDATI Caldara, Vacca,
Okereke INDISP. Lezzerini (3 mesi),
della competizione dopo firmato dalla difesa grazie alle post gara e tanti
Modolo (6 settimane), Romero (1 mese), quella vinta nel 2019 contro la reti di Soffia e Bartoli. approfondimenti
Ebuehi (7 giorni) interressanti

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podio
Le scelte del tecnico
Esordio per Miretti
Morata con Vlahovic
Il dubbio è Dybala
Allegri pensa a un
4-4-2 con il baby
centrocampista
titolare, Danilo
terzino, la Joya
verso la panchina
TORINO
a lista degli infortuna-
L
ti è ancora lunga: out
Cuadrado e De Sciglio
oltre ai già noti Mc-
Kennie, Locatelli,
Chiesa e Kaio Jorge e Danilo che
non è al top. «Avrebbe bisogno di
riposaremadevegiocare»,diceil
tecnico del brasiliano, che ha un
problema al piede ma non può
fermarsi a causa dell’emergenza
terzini. Danilo tornerà in difesa,
lasciando però un buco a centro-
campo, dove gli unici due bian-
coneri di ruolo disponibili sono
Zakaria e Rabiot, con Arthur re-
cuperato per la panchina.
Miretti sì, Dybala ni Più che
a una median a due però Allegri
sta pensando all’inserimento del
baby Fabio Miretti, qualche mi-
nuto qua e là ma ancora nessuna
partita da titolare in questa sta-
gione. Centrocampista, più mez-
zala che regista, contro il Venezia
dovrebbe fare coppia con Zakaria
nel 4-4-2, con Rabiot dirottato
sulla fascia sinistra nel solito 4-
4-2 “storto”. L’altra novità rispet-
to alle previsioni della vigilia po-
trebbe riguardare Paulo Dybala:
l’argentino, che contro il Sassuo-
Il difensore oggi compie 35 anni
Continuità Bonucci
Compleanno da leader
e pilastro del futuro
Se Chiellini
lascerà, la fascia
da capitano può
diventare sua,
unico reduce del
ciclo dei 9 scudetti
di Fabiana Della Valle
TORINO
uando arrivò alla Ju-
Q
ventus, Leonardo Bo-
nucci aveva 23 anni e
un buon campionato
inAcolBarisullespal-
le. E’ partito tra i fischi (che non
dimenticherà mai) e con due set-
timi posti per costruirci sopra
una carriera piena di successi: 8
scudetti, 4 Coppe Italia e 5 Super-
coppe Italiane. Oggi LB19 festeg-
gerà il suo 35esimo compleanno
al centro della difesa e molto pro-
babilmente con quella fascia che
a breve potrebbe diventare sua.
Senza capitan Chiellini e con il
vice Dybala candidato alla pan-
china i gradi toccheranno a Leo,
anche se in realtà lui non smette
mai di essere un punto di riferi-
mento, neanche quando sta fuo-
ri. La stagione di Bonucci era ini-
ziata con con un declassamento,
Debutto Fabio Miretti, 18 anni,
centrocampista dell’Under 23 GETTY
lo ha segnato il gol numero 114
con la maglia della Juventus e
punta ad agganciare Robi Baggio
a 115 nella classifica dei migliori
marcatori bianconeri di sempre,
potrebbe partire dalla panchina,
lasciando spazio alla coppia d’at-
tacco Vlahovic-Morata.
Infortuni nella norma Tor-
nando agli infortuni, che in que-
sta stagione hanno complicato
non poco i piani della Juventus,
Allegri non vede particolari criti-
cità: «Io credo che gli infortuni
muscolari siano nella media,
quelli lunghi sono stati i trauma-
tici. Anche Danilo, che è stato
fuori due mesi, si è strappato do-
po una botta presa a Roma».
f.d.v.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 1’15”
Centrale Leonardo Bonucci, 35 anni, capitano in Coppa con il Villarreal GETTY
perché dopo essere tornato a fare
il vice con Sarri e Pirlo Allegri gli
aveva messo davanti Dybala, ma
potrebbe chiudersi con la succes-
sione al trono di Re Giorgio.
Nuovo corso e fascia Così il
dispiacere per l’addio della suo
completamento in campo, con
cui ha condiviso i successi bian-
coneri ma anche quelli in Nazio-
nale, sarà mitigato dall’orgoglio
diereditarneilruoloediventareil
D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA
simbolo della continuità. Chiello
lascerà l’azzurro di sicuro ma
non ha ancora sciolto i dubbi sul
futuro in bianco e nero: gli exit
poll lo danno più vicino alla Mls
che alla A e se così sarà Leo pren-
derà il suo posto nell’Italia e con
molta probabilità anche nella Ju-
ventus, dove diventerà l’unico re-
duce del glorioso ciclo dei 9 scu-
detti di fila. «Il capitano e il vice
capitano vengono decisi in base
agli anni di permanenza nella Ju-
21
ventus, Bonucci se n’è andato e
quindi il conteggio si è azzerato.
Se vuole la fascia la compri e vada
a giocare in piazza con quella»,
aveva spiegato Allegri a inizio sta-
gione, anche se poi in realtà Bo-
nucci era scivolato solo al terzo
posto, dietro a Dybala, e gli è già
capitato di avere la fascia in que-
sta stagione. Leo non era conten-
to ma aveva accettato senza fare
unplissé:«Eraunabattutaeciho
riso su — commentò il difensore
—. Sono uno dei leader e so ciò
che posso dare in campo e nello
spogliatoio per la figura che ho.
Fascia o non fascia, Allegri sa che
può sempre contare di me».
Capitano aggiunto Con i fatti
Bonucci ha dimostrato di essere
un capitano aggiunto: la fascia si
può comprare al mercato, la lea-
dership no e Leo ce l’ha dentro da
sempre,unitaalfortesensodiap-
partenenza alla Signora (quello
che lo ha spinto a tornare a “casa”
dopo l’anno al Milan) e al Dna
bianconero. Uno che lotta e si sa-
crifica sempre, esempio e guida
per i giovani. E’ stata un’annata
complicata per colpa degli infor-
tuni (oggi sarà la trentesima sta-
gionale, di cui 21 in A) ma proprio
nelle difficoltà Allegri ha avuto la
conferma della sua importanza.
Bonucci ha giocato più volte pur
non essendo al top per far fronte
all’emergenzaeAllegrilohapub-
blicamenteringraziato.Oraiguai
fisici sono alle spalle e Leo vuole
godersi il finale di stagione. Alla
Juve è diventato uomo e a 35 anni
è pronto per un nuovo ciclo con
ancora più responsabilità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’39”
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22 DO M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

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 D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 23

SERIE A 35a GIORNATA

La Roma si sdoppia
ROMA 3-4-2-1
n BOLOGNA 3-5-2
n
OGGI Ore 20.45 STADIO Olimpico

Via alle staffette

ARBITRO Fabbri ASSISTENTI
Raspollini-Di Gioia IV Camplone VAR
Piccinini AVAR Alassio TV Dazn
INTERNET www.gazzetta.it

per i sogni di Coppa

RUI PATRICIO
23 3 24
MANCINI IBANEZ KUMBULLA
15 4 17 92
MAITLAND- CRISTANTE VERETOUT EL SHAARAWY
NILES
64 7
FELIX PELLEGRINI

Testa al Leicester, così col Bologna pronti

9
ABRAHAM
99 9

Kumbulla, Felix, Shomurodov ed Elsha BARROW

SORIANO
ARNAUTOVIC
SVANBERG
3 21 30 32 29
HICKEY SCHOUTEN DE SILVESTRI
La volata per Europa e Conference League 6
THEATE
17 5
MEDEL SOUMAORO
28
35ª 36ª 37ª 38ª SKORUPSKI
PANCHINA 83 Fuzato, 6 Smalling, 2
Karsdorp, 37 Spinazzola, 5 Viña, 52 Bove,
LAZIO
59 Zalewski, 42 Diawara, 62 Volpato, 11
5ª
59 PUNTI SPEZIA 3-4 Sampdoria JUVENTUS Verona
Perez, 22 Zaniolo, 14 Shomurodov ALL.
Mourinho BALL. Maitland-Karsdorp 60-
40%, El Shaarawy-Viña 60-40%, Felix-
Perez-Zaniolo 40-30-30%, Abraham-
ROMA Shomurodov 60-40% SQUAL. Oliveira (1)
6ª
58
DIFF. Cristante e Abraham INDISP.
Mkhitaryan (20 g.) ALTRI Santon,
PUNTI Bologna FIORENTINA Venezia TORINO
Darboe

FIORENTINA PANCHINA 22 Bardi, 15 Mbaye, 71

7ª Kasius, 4 Bonifazi, 2 Binks, 14 Viola, 20

56 PUNTI MILAN Roma SAMPDORIA Juventus

Aebischer, 8 Dominguez, 7 Orsolini, 10
Sansone, 19 Santander, 55 Vignato. ALL.
Tanjga BALL. Svanberg-Dominguez 55-
ATALANTA 45%, Barrow-Sansone 55-45% SQUALIF.
nessuno DIFF. Soriano. INDISP.
8ª
55 PUNTI Salernitana SPEZIA MILAN Empoli
Kingsley (7 g.), Dijks (15 g.).

Con la Juve quarta virtualmente, anche se non aritmeticamente e in Champions, e dato che le finaliste di Coppa Italia sono già
qualificate nel trofeo più prestigioso, all’Europa League approderanno quinta e sesta classificata, la settima in Conference League.
Se La Roma vincesse la Conference senza arrivare nelle prime sei, l’Italia avrebbe 3 squadre in Europa League e nessuna in Conference
In MAIUSCOLO le partite in trasferta
GDS Strategie José Mourinho, 59 anni, penserà anche al match col Leicester EPA

to il cuore sintonizzati sulla sfida
di Massimo Cecchini
di giovedì prossimo contro il
ROMA
Leicester, che deciderà l’ingresso
ilocazione. Secondo il o meno dei giallorossi alla finale
Clic
proprio nella ripresa, quando – a anche se il centrocampista az- Occhio comunque anche a Sho-
oltre dieci mesi dal suo infortu- zurro è diffidato e all’orizzonte murodov. L’uzbeko, dopo aver
nio – dovrebbe tornare in campo incombe la sfida contro la Fio- trovato spazio a San Siro contro
Leonardo Spinazzola, reduce rentina, che potrebbe essere de- l’Inter (suo l’assist per il gol di

B
dizionario Treccani
significa: «Simulta-
nea presenza di un
medesimo corpo
umano in due luoghi diversi».
Accadeva ai grandi santi della
storia, ma a volte può accadere –
in modo assai più profano – an-
che ai ragazzi del calcio. Per in-
formazioni chiedere alla Roma,
di Conference League.
Spina e Kumbulla Con que-
ste premesse, davanti a un Olim-
pico esaurito, non sorprende che
José Mourinho pensi a un robu-
sto turnover per gestire al meglio
le energie, nonostante la forma-
zione rossoblù ci stia prendendo
gusto a giocare scherzetti alle
dalla rottura del tendine d’achil-
le. Notizia ottima per la Roma,
ma anche per la Nazionale, che il
terzino ha lasciato da vero leader
azzurro. Sempre restando sulle
fasce, non è escluso che si riveda
Maitland-Niles al posto di Kars-
dorp, che sarà indispensabile in
Coppa, mentre a sinistra ripose-
rà il baby Zalewski per dare spa-
cisiva in chiave quinto posto (e
Conference a Mou non solo). Così non è escluso che
e Roma settima? in mediana possa toccare a Pe-
rez, anche se in un ruolo non
Tre italiane in EL suo. Comunque, soprattutto se
la partita si incanalasse nel mi-
● Se la Roma non gliore dei modi, è possibile che a
arrivasse nelle prime sei partita in corso si possa rivedere
del campionato, ma in campo anche il baby Bove,
riuscisse ad alzare la utile a far rifiatare qualche big.
Mkhitaryan), ha la fisicità e la
velocità giusta per dare fastidio
alla difesa del Bologna e, nello
stesso tempo, a regalare minuti
di riposo a tanti. Una cosa è cer-
ta: oltre al turnover servirà an-
che tanta concentrazione. Per-
ché il Bologna vorrebbe regalare
un’altra gioia a Mihajlovic.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

che stasera giocherà con il corpo
contro il Bologna, però avendo
gran parte della testa e quasi tut-
grandi. Intendiamoci, Mourinho
ha chiesto ai suoi grande con-
centrazione. Eppure, nonostan-
zio a uno fra El Shaarawy (per
una formazione a trazione ante-
riore) e Viña.
coppa della Conference
League nella finale di
Tirana, l’Italia l’anno
Felix e Shomurodov È deli-
cato anche il discorso relativo al- s TEMPO DI LETTURA 3’15”

te tutto, ci saranno innesti nuovi
fra i titolari, mentre di sicuro ar-
IL NUMERO riveranno le cinque sostituzioni
destinate a cambiare il volto del-
Ciao Micki, idea Perez Più
problemi ci saranno a centro-
campo, visto la contemporanea
prossimo avrebbe un
posto in più in Europa
League. Oltre ai giallorossi
(che accederebbero
l’attacco. Per il gran lavoro fatto
in copertura a Leicester, sia
Abraham che Zaniolo sono de-
scritti stanchi. Perciò sembra
IL NUMERO

3 13
i punti in più che la squadra
giallorossa vanta rispetto allo
scorso campionato. Nel 2020-21 la
Roma, settima in A, era arrivata in
semifinale di Europa League
la squadra. Davanti infatti a Rui
Patricio, che è il portiere più uti-
lizzato del campionato, comin-
cerà a cambiare anche la difesa.
Turno di riposo sicuro per Smal-
ling, uscito peraltro malconcio al
naso dalla sfida di Coppa, e spa-
zio quindi dall’inizio a Kumbul-
la, cosa che proietterà Ibanez al
centro del reparto. La cosa più
bella, però, potrebbe arrivare
assenza di Mkhitaryan per in-
fortunio e Oliveira per squalifi-
ca. L’armeno, che ha riportato
una lesione al flessore della co-
scia destra, rimarrà fuori per
una ventina di giorni, focaliz-
zando il suo recupero sulla even-
tuale finale di Conference in
programma a Tirana il 25 mag-
gio. Così sulla carta dovrebbe
toccare a Cristante e Veretout,
direttamente alla fase a
gruppi) andrebbero in
Europa League anche la
quinta e la sesta del
campionato. L’Italia quindi
non avrebbe squadre
nella Conference League
del 2022-2023, ma ben tre
nella manifestazione
“superiore”.
molto difficile che giochino en-
trambi, visto l’impegno che li at-
tende giovedì. Più probabile che
in avvio il turno di riposo tocchi
all’azzurro, perché all’inglese
Mourinho rinuncia sempre mal-
volentieri. Perciò, per sostituire le partite giocate finora in
Nicolò si giocano il posto lo stes- Conference League dalla squadra
so Perez (stavolta nel suo ruolo) giallorossa allenata da Mourinho. Il
oppure Felix, che in genere è sta- bilancio finora è di 8 vittorie, 3
to il cambio naturale di Zaniolo. pareggi e 2 sconfitte

Qui Bologna

Ecco Mou dopo Juve e Inter: Arnautovic vuole il... triplete

In gol contro bianconeri e nerazzurri,
il n°9 ritrova il suo primo tecnico in A
«Ho ancora l’orologio che mi regalò»
di Matteo Dalla Vite
INVIATO A CASTELDEBOLE
i erano visti anche al-
to letale gioca per il tris: dopo Ju-
ve e Inter mette nel mirino la Ro-
ma (un personalissimo... triple-
te) del tecnico che lo allenò per la
sione, sfrontatezza sulla quale la-
vorare. L’accostamento era chia-
Chat, orologio Oggi Arna è un
uomo, con famiglia perfetta, con
orologio: «Marko è geniale - dis-
sepoiJosè-.Dopotantiritardisiè
ro: l’Inter aveva appena curriculum variopinto e rivedere presentato all’allenamento con
“scambiato”, con soldi, Ibrahi-
movic con Eto’o e Arnautovic era
Mou resta e resterà sempre una
cosa non banale. «Con i giocatori
addirittura cinque ore d’antici-
po...».OggiArna,13gol,40punti
il ragazzo talentuoso che in giro di quel 2010 abbiamo sempre sui 42 totali con lui dal 1’, uscito
perl’Europaassomigliavadipiùa una chat - ha detto Arna -, con coi crampi mercoledì (ma al 99%
Zlatan. Mou (pieno di campioni Mourinho ci siamo anche sentiti. ci sarà) punta un altro bersaglio
che fecero l’impresa) poco alla L’orologio che mi regalò? E’ da grosso: le “big” ora tremano, quel

S
l’andata. Ma, agonisti-
camente parlando,
per soli 17’ perché poi
Marko uscì per infor-
tunio. Oggi sarà diverso. Perché
stasera Marko Arnautovic rivede
José Mourinho da giocatore che
la Serie A se l’è presa tutta appa-
recchiando 13 gol e uno spessore
prima volta in Italia e che oggi ve-
drà un giocatore molto diverso.
Simil-Ibra L’aneddotica fra Jo-
sé Mourinho e Marko Arnautovic
è lunga. Mourinho lo accolse nel-
l’Inter che poi fece il Triplete, il
comparto di mercato (Branca in
primis) aveva visto quel talento
volta sperava di potergli dare mia madre…». Le cronache rac- bambinone interista ora è un
quello spazio mai arrivato. Ma... contano che poco dopo esser sta- “santino” bolognese. Il duo De
«Ero come un bambino al Luna to messo fuori squadra per un ri- Leo-Tanjga (con Sinisa da remo-
Park, pensavo a divertirmi, per la tardo ad una riunione tecnica, to) tenta la sesta gara di fila (dopo
prima volta in una grande città, ai Marko decise di non farsi più tro- Milan, Samp, Juve, Udinese, In-
macchinoni» disse. In A giocò 3 vare in difetto. Così, sbagliando ter) senza ko: «Sinisa? Lo voglia-
gare (spezzoni), visse il derby per eccesso, si presentò la matti- mo con noi al più presto» dice De
(quello… Primavera), legò con na ad Appiano Gentile per l’alle- Leo. Intanto, guida Arnautovic.
Balotelli e insomma «non potrò namento quando in realtà l’agen- © RIPRODUZIONE RISERVATA

caratteriale/tecnico che Mou - 12
anni fa - poté più parcheggiare
che far sgommare. L’Arna torna-
austriaco con carattere serbo rea-
lizzare 12 gol nel Twente e soprat-
tutto con fare pieno di classe, vi-
mai dire di aver vinto il Triplete:
sì, c’ero, ma nell’Inter più che
giocare mi sono allenato».
da recitava che la seduta sarebbe
Bomber Marko Arnautovic LAPRESSE
stata al pomeriggio. Mourinho il
giorno dopo si presentò con un s TEMPO DI LETTURA 1’45”
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24 D O M E NI CA 1 M AG GI O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

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 D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 25

SERIE A 35a GIORNATA

ATALANTA (3-4-1-2)
I SUOI “PRETORIANI” n SALERNITANA (3-5-2)
n
DOMANI ore 20.45 STADIO Gewiss
ARBITRO Guida di Torre Annunziata
ASS. Berti-Mastrodonato IV Santoro
VAR Di Paolo AVAR Tegoni TV Dazn e Sky
PREZZI 16-120 euro ANDATA 1-0

1
MUSSO
2 28 6
Toloi Palomino Hateboer De Roon Freuler Pasalic Zapata TOLOI DEMIRAL PALOMINO
Con Gasperini È arrivato Acquistato dalla È allenato Con Gasperini È arrivato Acquistato 33 15 11 77
sin dal primo all’Atalanta Dea nel gennaio dal Gasp dalla sin dal primo a Bergamo dall’Atalanta HATEBOER DE ROON FREULER ZAPPACOSTA
anno, il 2016-17 nel 2017-18 del 2017 stagione 2017-18 anno, il 2016-17 nell’estate 2018 nel 2018-19 88
PASALIC
9 91

Da Toloi a Freuler
MURIEL ZAPATA
9 11
BONAZZOLI DJURIC
RUGGERI BOHINEN MAZZOCCHI
3 13 15 18 30
EDERSON L.COULIBALY

L’Europa del Gasp

19 17 23
RANIERI FAZIO GYOMBER
55
SEPE
PANCHINA 57 Sportiello, 53 Sassi,

passa dai senatori

46 Cittadini, 42 Scalvini, 19 Djimsiti,
3 Maehle, 32 Pessina, 7 Koopmeiners,
20 Mihaila, 59 Miranchuk, 18 Malinovskyi,
10 Boga ALLENATORE Gasperini
BALLOTTAGGI Toloi-Scalvini 55-45%,
Pasalic-Koopmeiners 65-35%
SQUAL. nessuno DIFFIDATI nessuno
INDISPONIBILI Ilicic, Rossi e Pezzella

Alta fedeltà Dea

PANCHINA 72 Belec, 21 Zortea, 5 Veseli,
31 Gagliolo, 25 Dragusin, 14 Di Tacchio,
20 Kastanos, 28 Capezzi, 7 Ribery,
10 Verdi, 87 Mikael, 88 Perotti ALL. Nicola
BALL. L. Coulibaly-Kastanos 60-40%,
Ruggeri-Zortea 60-40%, Bonazzoli-Verdi
60-40% SQUAL. nessuno DIFF. Kastanos,
Obi, Ranieri INDISP. Obi e Radovanovic

di Marco Guidi Il tecnico addirittura dal 2016...). nelle ultime due con Venezia e
Torino), mentre in attacco con-
sti anni, che era venuta a man-
care nei primi mesi del 2022,
@MARCOGUIDI13

uando si va in guer-
dell’Atalanta Vecchia guardia Non è una
scelta del momento, anzi è as-
ferma per il duo colombiano
Muriel (arrivato a Bergamo nel
Guida
nerazzurra
almeno in campionato. La Dea
ha poi uno score invidiabile
con i più esperti
Q
ra, è bene portarsi sai probabile che Gasperini 2019) e Zapata (con Gasp dal Gian Piero contro le neopromosse: otto
con sé armate fedeli
e fidate. Soldati con i per la volata cambi ben poco nelle partite
che chiuderanno la stagione.
2018). Gasperini, 64
anni, allena la
vittorie consecutive, sei delle
quali segnando almeno tre reti.
quali si sono com- finale che vale La speranza è che i gladiatori di Il mercato in panca E gli Dea dall’annata Salernitana avvisata, anche se i
IL NUMERO battute (e spesso vinte...) innu-
merevoli battaglie. Gian Piero un posto
sempre diano compattezza a
una squadra che ha faticato
esclusi? Solo il secondo portie-
re Sportiello e Djimsiti (disa-
2016-17: è stato
il primo
campani nel ritorno stanno
viaggiando allo stesso ritmo

8
Gasperini forse avrà letto Sun
Tzu, forse no, ma contro la Sa-
lernitana, una sfida quasi da
tremendamente a trovare con-
nelle Coppe tinuità di risultati nel 2022. Un
filotto di quattro vittorie vor-
stroso contro il Toro) sono stati
allenati da Gasperini più di due
anni e mezzo. Della vecchia
dell’Atalanta: 17 punti per en-
allenatore
dell’Atalanta trambe. E hanno complicato le
ad aver cose ai nerazzurri già nella par-

dentro fuori per la sua Atalanta
Le vittorie nella missione per l’Europa,
consecutive pare essersi deciso a puntare
dell’Atalanta con forza sulla vecchia guardia.
contro squadre I suoi pretoriani, appunto, con i
neopromosse quali ha conquistato tre quali-
in Serie A: ficazioni in Champions League
in sei di queste, e firmato imprese come quelle
la squadra di Valencia o Liverpool. In pan-
nerazzurra china finiscono, invece, i nomi
ha segnato portati più di recente da un
almeno tre reti mercato anche ricco, ma non
sempre soddisfacente sul cam-
po. Mancano solamente quat-
tro partite alla fine del campio-
nato, non c’è più tempo per in-
serire o recuperare qualcuno,
serve vincere e basta. E allora
ecco che nell’undici iniziale
per la gara di domani, solo
Musso, Demiral e Zappacosta
sono stati comprati dal 2020 in
poi, mentre ben cinque ele-
menti sono al fianco del Gasp
dal 2017 (due, Toloi e Freuler,
Clic
Con lui mai fuori
dalle prime sette
della classifica
● L’Atalanta è
attualmente ottava in
classifica, ma con
Gasperini in panchina non
ha mai concluso il
campionato oltre il
settimo posto: quarta nel
2016-17, settima nel 2017-
18 (peggior piazzamento)
e tre volte consecutive
terza dal 2018-19 al 2020-
21. In nessuna stagione la
Dea è rimasta fuori
dalle coppe europee
rebbe, però, dire quasi certa-
mente Europa e molto proba-
bilmente Europa League (ma
dipende anche dai risultati di
Roma, Lazio e Fiorentina), il
massimo obiettivo raggiungi-
bile dopo un girone di ritorno
deludente in fatto di risultati.
Rafael Toloi e Remo Freuler, gli
unici due elementi della rosa
con il Gasp sin dalla stagione
d’esordio, sono rientrati contro
il Torino e domani saranno gli
“allenatori in campo”, soprat-
tutto dal punto di vista cari-
smatico. Sulla fascia c’è Hans
Hateboer, il primo acquisto
dell’era post Conti sulla corsia
di destra, in mezzo alla media-
na, accanto a Freuler, ecco De
Roon: la coppia formata dallo
svizzero e dall’olandese vanta
cinque anni di affiatamento
costante. Sulla trequarti torna
Pasalic (due gol consecutivi
guardia sarebbe anche Ilicic,
sempre indisponibile. Mentre i
vari Maehle, Pessina, Koop-
meiners, Mihaila, Miranchuk,
Malinovskyi e Boga hanno co-
nosciuto il tecnico piemontese
più di recente, per non parlare
dei giovani Sassi, Cittadini e
Scalvini. Fuori dai giochi Pez-
zella, che anche ieri si è allena-
to a parte (come Koopmeiners,
che invece dovrebbe recupera-
re ed essere convocato). Più
che una bocciatura per le ulti-
me sessioni di calciomercato,
però, quella di Gasperini è una
professione di fede e ricono-
scenza per i suoi uomini più fi-
dati.
Voglia di gol, ma... Il 4-4
contro il Torino, dopo il succes-
so per 3-1 di Venezia, ha certifi-
cato il ritorno dei gol in casa
Atalanta. Una costante di que-
conquistato la tita d’andata, quando solo
qualificazione in un’invenzione di Ilicic, trasfor-
Champions GETTY mata in gol da Zapata, consentì
a Gasperini di uscire dall’Are-
chi con i tre punti in tasca. Era
una Salernitana completa-
mente diversa da quella attua-
le, che lotta con i denti per
mantenere la categoria, dopo
aver infilato tre vittorie conse-
cutive (Sampdoria, recupero
con l’Udinese e Fiorentina). La
Dea, invece, non vince al
Gewiss Stadium da quattro ga-
re di fila: l’ultima volta che ar-
rivò a cinque (marzo 2016), Ga-
sperini non era ancora l’allena-
tore nerazzurro. Sembra un se-
colo fa e i tifosi dell’Atalanta
sperano resti un’epoca lontana
nel tempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’18”

Gli ospiti

Ruggeri torna a casa: cerca la salvezza della Salernitana

Il laterale è in Campania in prestito concesso la possibilità di esordi-
re in Champions League (nel fi-
familiari e amici saranno allo
stadio, Ruggeri vorrebbe rega-
con la Cremonese. Sotto a chi
tocca e, tra le poche novità di
e dopo aver superato i tanti guai fisici nale della partita con il Liverpo- larsi una serata speciale che as- formazione, potrebbe esserci
può partire dal 1’ contro i nerazzurri ol), poi in campionato (addirit-
tura titolare contro l’Inter) pri-
sumerebbe un significato enor-
me per lui e naturalmente per la
quella di Bonazzoli che, nella
scorsa stagione, segnò all’Ata-
sione. Tre partite da giocare in ma di dare il via libera alla Salernitana. «Sembrava tutto lanta il gol del definitivo 3-3 che
di Roberto Guerriero
sette giorni a cominciare dalla cessione in prestito del giocato- finito e invece siamo qui a osare permise al Torino di completare
SALERNO
sfida con l’Atalanta. re. Nella Salernitana Ruggeri, e sognare per raggiungere ciò un’incredibile rimonta. Ora il
l vento caldo di pri- dopo un promettente avvio di che meritiamo insieme a tutte le pensiero è all’Atalanta, in attesa

I
mavera ha ulterior-
mente surriscaldato
una città in fibrilla-
zione per la Salerni-
tana, più vicina alla zona salvez-
za dopo le tre vittorie consecuti-
ve. Dopo un campionato che
sembrava segnato solo venti
giorni fa, ecco la settimana che
A casa La notte di Bergamo sa- stagione, si è infortunato dopo persone che ci danno una spin- delle partite casalinghe con il
rà di quelle speciali per il di- tre partite, poi il rientro a gen- ta incredibile come se fossero la Venezia di giovedì (oltre quindi-
ciannovenne Matteo Ruggeri, naio e subito un nuovo stop. Ma nostra spalla destra...», ha cimila biglietti già venduti) e
punto di forza della squadra di da marzo il laterale mancino è scritto nei giorni scorsi sui so- con il Cagliari domenica prossi-
Nicola. Bergamasco cresciuto tornato in campo e Nicola gli ha cial Matteo. Nell’ultima partita ma in una settimana che po-
nella Val Brembana, il laterale è subito concesso fiducia. Nove Ruggeri è entrato nel finale al trebbe dare un senso importan-
uno dei tanti talenti lanciati dal- presenze in totale e nell’ultima, posto di Zortea (anche lui di te alla stagione della Salernita-
l’Atalanta. Una lunga trafila nel- domenica scorsa con la Fioren- proprietà dell’Atalanta), ora la na.
le giovanili culminata con lo tina, il laterale sinistro è stato staffetta potrebbe ripetersi, for- © RIPRODUZIONE RISERVATA

potrebbe consentire ai granata
di dare concretezza al progetto
rimonta per evitare la retroces-
scudetto Primavera, prima del decisivo nell’azione che ha per- se al contrario. Nadir Zortea,
salto in prima squadra. Nella
scorsa stagione Gasperini gli ha
In granata Matteo Ruggeri, 19 anni,
terzino della Salernitana LAPRESSE
messo a Bonazzoli di realizzare
il gol della vittoria. Domani sera
dopo uno scudetto Primavera,
ha giocato due campionati di B s TEMPO DI LETTURA 2’3”
 https://overpost.biz https://overday.info
26 D O M E NI CA 1 M AG GI O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

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 D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 27

SERIE A 35ª GIORNATA

Lukic stellare Un pilastro

al centro
Sasa Lukic,
25 anni, è un

al volante Toro
centrocampista
della nazionale
serba: sin
dall’inizio è stato
un pilastro

per entrare
per Ivan Juric
GETTY

tra le prime 10
I NUMERI Due doppiette negli ultimi 180’:
il serbo è in condizioni strepitose
4
I gol segnati
A Empoli per scavalcare il Sassuolo

Missione sorpasso
da Lukic
nell’intervallo
tra domenica,
con lo Spezia, e
mercoledì, nel
recupero di
Bergamo: è il
centrocampista
centrale con più
gol segnati
ad aprile nei a quello del difensore brasiliano. sua settimana si chiuderà que- re: ne ha calciati tre di fila senza
di Mario Pagliara
maggiori cinque EMPOLI 4-3-1-2 L’ultima settimana, poi, ha ag- sto pomeriggio ad Empoli, di sbagliare mai. Oltre ad aver co-
campionati n TORINO 3-4-2-1 a condizione strepi- giunto anche qualcosa in più: fronte alla squadra di Andreaz- struito la stella polare - l’equili-

L
d’Europa tosa c’è, il suo perso- questione di adrenalina, di bol- zoli ricca di giovani e bella sba- bratore perfetto - per la sua vi-
n

2
OGGI ore 15 STADIO Castellani
nale momento è licine, chiaramente di gol. Lukic razzina: nonostante i gol, le co- sione di calcio, Juric ha pure tro-
ARBITRO Cosso ASSISTENTI Palermo- d’oro, l’occasione è ha aperto i suoi sette giorni da pertine, i complimenti e gli ap- vato lo specialista del dischetto.
D’Ascanio IV Marchetti VAR Pezzuto ghiotta. A Empoli, tra applausi prima con una dop- plausi, Lukic non ha smarrito in
AVAR Nasca TV Dazn PREZZI 10-120 qualche ora, il volante del Toro pietta domenica scorsa allo sta- questi giorni quell’umiltà che è Quell’ultima volta... Tra
euro WEB gazzetta.it ANDATA 2-2
Le doppiette sarà tra le mani di un super Sasa dio Olimpico Grande Torino uno dei suoi più grandi segreti. Empoli e Torino si preannuncia
consecutive di 13 Lukic, autore di due doppiette contro lo Spezia. Poi ha prose- Ha continuato a correre al Fila- una sfida di elevato interesse sul
Lukic: la prima VICARIO negli ultimi centottanta minuti guito, mercoledì sera, nel recu- delfia come se nulla fosse, per- piano del gioco. Si affrontano,
allo Spezia, 30 42 33 65 di campionato. L’occasione è pero di Bergamo piazzando ché il lavoro non è finito: vuole infatti, due tra le prime quattro
la seconda STOJANOVIC VITI LUPERTO PARISI ghiotta, dicevamo. E allora toc- un’altra doppietta, lasciandosi chiudere in bellezza, magari squadre per sequenza di pres-
27 23 8
all’Atalanta ZURKOWSKI ASLLANI HENDERSON
cherà al centrocampista serbo alle spalle una tre giorni da urlo. mettendo pure il fiocco a un pe- sing in Serie A: in questa specia-

3
10 guidare l’attacco al G-10 del cal- Con questi quattro gol, uno die- riodo così bello. Rotta su Empo- lità l’Empoli è secondo (547 se-
BAJRAMI cio italiano. Sul treno charter tro l’altro, ha strappato un di- li, allora, per stupire ancora, per quenze, alle spalle dell’Atalan-
11 99 che, ieri pomeriggio, ha accom- screto primato europeo: è di- divertire. E magari, perché no, ta), il Torino è quarto (522 se-
DI FRANCESCO PINAMONTI pagnato i granata in Toscana Ju- ventato il centrocampista cen- ancora per regalare nuovi gol ai quenze, dietro anche a Verona e
I rigori 64 ric ha distribuito tra le carrozze trale ad aver segnato di più nel tifosi del Toro. A proposito, tre naturalmente ai toscani). Nei
PELLEGRI
consecutivi 14 22 le istruzioni per questa quartul- mese di aprile nei principali cin- delle sue ultime quattro prodez- pochi giorni disponibili per gli
calciati e BREKALO PRAET tima giornata di Serie A. Deside- que campionati d’Europa. La ze sono arrivate su calcio di rigo- allenamenti durante una setti-
trasformati dal 15 4 10 17 ra che scatti l’operazione sor- mana piena, con tre impegni di
ANSALDI POBEGA LUKIC SINGO

Clic
serbo: passo: la pesante sconfitta del campionato, Juric ha lavorato
uno allo Spezia 13 3 26 Sassuolo a Napoli di ieri serve al ritorno dal primo minuto molto sulla gestione dei finali. Il
RODRIGUEZ BREMER DJIDJI
domenica, 1
Toro la possibilità di agguantare invece per Brekalo sulla Toro infatti ha incassato il 44%
due a Bergamo. BERISHA il decimo posto, occupato dagli trequarti di sinistra, con dei suoi gol nell’ultimo quarto
Sta diventando emiliani distanti due punti. Bi- Praet confermato d’ora: 16 sui 36 totali. È una per-
uno specialista
PANCHINA 1 Ujkani, 22 Furlan,
34 Ismajli, 6 Romagnoli, 20 Fiamozzi, sognerà vincere e divertire, co- Occasione Pellegri dall’altra parte. Bremer ha centuale record in Serie A. Ser-
anche 15 Benassi, 21 Cacace, 5 Stulac, 7 Verre,
9 Cutrone, 19 La Mantia.
me il tecnico ha richiesto in con- Novità Ansaldi smaltito i problemini fisici virà un pizzico di esperienza in
dal dischetto ferenza. Il Toro è pronto e fa affi- dopo la gara di Bergamo, in più. Che potrà arrivare proprio
ALL. Andreazzoli. BALLOTTAGGI
damento su un Lukic stellare.
Djidji e Pobega ok difesa Djidji sarà il centrale da Lukic, abituato a giocare con
Henderson-Benassi 60-40%, Di
Francesco-Cutrone 60-40% SQU. di destra. Esterni: Singo a la Serbia sul palcoscenico inter-
Bandinelli. DIFFIDATI Marchizza, Tonelli. Settimana d’oro La crescita ● (paglia) La novità più destra, novità Ansaldi a nazionale. Sasa giocherà anche Gazzetta.it
INDISP. Haas, Marchizza, Tonelli del serbo è stata progressiva e si- interessante l’ha svelata sinistra. A centrocampo per raggiungere sé stesso: è stato Sul nostro sito
PANCHINA 32 Milinkovic, 5 Izzo, 6 Zima, gnificativa durante la stagione. Ivan Juric in conferenza: in Pobega sta per vincere il lui l’ultimo centrocampista gra- potete trovare
99 Buongiorno, 27 Vojvoda, 77 Linetty, 34 Non si va molto lontano nel rac- attacco è arrivato il duello con Ricci. Altro nata a segno in tre gare di fila in le notizie, gli
Aina, 28 Ricci, 23 Seck, 38 Mandragora, 9 contare che, dopo Bremer, è sta- momento di Pietro Pellegri. ritorno anche tra i pali: Serie A, nel novembre 2020. An- aggiornamenti
Belotti, 19 Sanabria. ALLENATORE Juric to il calciatore che maggiormen- Juric ha raccontato ai dopo Spezia e Atalanta con cora un po’: ci sta per riprovare. in tempo reale
BALLOTTAGGI Ansaldi-Vojvoda 70-30%
SQUALIFICATI nessuno te ha beneficiato della cura Ju- microfoni che gli farà Milinkovic, Juric riaffida © RIPRODUZIONE RISERVATA e le ultimissime
DIFFIDATI Aina, Buongiorno, Djidji, ric: Lukic ha ripagato la totale fi- giocare la sua prima gara i guantoni a Berisha. di mercato su
Lukic, Singo. INDISP. Fares (stagione
finita), Warming (20 giorni) e Pjaca (5)
ducia concessagli dall’allenatore
con un exploit paragonabile solo
da titolare in granata. È un © RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’35’’ tutte le squadre
della Serie A

Il tecnico dei toscani Il tecnico granata

Andreazzoli non si espone tecnico dell’Empoli - possiamo

ancora migliorarci, mancano Juric e la striscia positiva sempre l’attacco: «Sanabria ha
fatto due partite splendide, e de-

«Futuro dopo la salvezza» «Crescere con i risultati»

e sbagliamo contro il
ancora quattro partite...». E vo dire che mi è piaciuto molto.
poi? Il presidente Corsi non si è Ma a Empoli la mia intenzione è
sbilanciato, definendo Andreaz- dare l’opportunità a Pellegri».
zoli «un maestro di calcio», ac-
cennando poco dopo a una rosa incere, crescere e di- Superga alle porte La tra-

Toscano Aurelio Andreazzoli, 68
anni, è il tecnico dell’Empoli LAPRESSE
«S
Torino buttiamo al-
l’aria tutto il buono
conquistato col Na-
poli». Andreazzoli
ha pronta la bici per il suo fioret-
to in caso di salvezza, pedalare
da casa sua, a Massa, fino a Em-
poli, come accadde nell’anno
della promozione in Serie A. Un
viaggio che non fece nella sta-
gione successiva, quando retro-
cesse con trentotto punti. Ma
stavolta l’obiettivo salvezza è
davvero a un passo. «Quella
volta non ci riuscii per poco, sta-
volta voglio chiudere la stagione
in bellezza, perché dopo aver
raggiunto la meta - ha spiegato il
che sarà rinnovata. Il tecnico sul
suo futuro accenna qualcosa:
«Quando avremo fatto quel
passettino, parleremo del futuro
- ha detto Andreazzoli -. Non è
un problema, c’è anche un con-
tratto. Il problema era solo tro-
vare la salvezza, poi il resto viene
di conseguenza». Sulla gara col
Toro: «C’è tanta voglia di chiu-
dere i conti, ma il Torino ha fatto
4 gol all’Atalanta. Sarà una sfida
dura». Molte le conferme ri-
spetto alla formazione del se-
condo tempo contro i parteno-
pei, quella della storica rimonta.
Giacomo Cioni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Primo anno Ivan Juric, 46 anni,
è l’allenatore del Torino LAPRESSE
V
vertire. Sono le tre
priorità di Ivan Juric,
partito ieri pomerig-
gio insieme alla squa-
dra, dopo la rifinitura, con un
treno charter per il ritiro empo-
lese. «Voglio che a Empoli la
squadra continui a crescere - ha
raccontato il tecnico croato nella
conferenza del mattino -. Dob-
biamo fare una bella partita e
cercare di fare risultato per con-
tinuare la nostra striscia positi-
va». Regala due anticipazioni di
formazione. La prima: «Brekalo
giocherà sicuramente perché
Pjaca non c’è (è infortunato,
n.d.r.)». La seconda riguarda
sferta di Empoli sarà il viatico
che condurrà verso la celebra-
zione del 4 maggio. Come tutti
gli anni dal 1949, sarà la giornata
dedicata al ricordo del Grande
Torino. Sarà la prima volta di Ju-
ric: «Non so che tipo di emozio-
ni proverò, perché non le ho mai
vissute. In questi giorni sono an-
dato a Superga, per vedere il po-
sto e iniziare a capire». Infine
apre una parentesi sul futuro:
«Ci sarà tanto da lavorare, ma
ora lavoriamo per finire bene il
campionato. Alla fine della sta-
gione faremo le valutazioni».
Paglia
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28 DO M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

SERIE A ANTICIPI 35ª GIORNATA

L’ANALISI

SABIRI E AUDERO
SPINGONO IL GENOA
VERSO LA SERIE B
Il centrocampista decide la sfida salvezza
Il portiere para un rigore di Criscito al 96’

Ti meriti un bacio
Una simpatica immagine di
Omar Colley che a fine gara
stampa un bacio sulla guancia
del compagno Abdelhamid
Sabiri: il centrocampista
marocchino ha deciso
il derby con il suo gol
segnato nel primo tempo
GETTY

Il derby fa felice la S
noa, un trasferimento al Toronto
L’analisi quasi definito ma rinviato per-
ché, da buon capitano, voleva
dare una mano alla squadra fino
di G.B. Olivero
alla fine di questa terribile sta-
INVIATO A GENOVA
gione. E al 96’ del derby, sull’1-0
adesso è vicinissima alla salvez-
za, mentre la situazione del Ge-
noa è sempre più disperata no-
nostante la sconfitta del Cagliari.
Povertà tecnica Del derby
ha abbracciato e baciato Crisci-
to, consapevole del dramma che
l’avversario stava vivendo. Mim-
mo stanotte non avrà dormito e
probabilmente rivivrà quel mo-
mento centinaia di volte, però
povertà tecnica disarmante,
emersa ieri in modo lampante
quando la Samp, che già non
avrebbe disprezzato un pareg-
gio, si è trovata in vantaggio e ha
badato esclusivamente all’occu-
con qualche cambio di gioco ef-
fettuato rapidamente i blucer-
chiati avrebbero potuto essere
insidiosi. Il gol decisivo nasce
proprio così: Sabiri ruba palla a
Galdames e passa da sinistra a

N
emmeno nel peggiore degli in-
cubi. O nemmeno nel sogno più
bello. Dipende da che parte sta-
te, da come la guardate, da quale
aspetto preferite mettere in luce.
Ma il calcio è così: uno sport me-
raviglioso che sa essere tremen-
damente crudele anche con chi
non lo meriterebbe. Come Mim-
mo Criscito, una vita per il Ge-
per la Sampdoria, Criscito ha
preso in mano una palla che pe-
sava una tonnellata e l’ha piaz-
zata sul dischetto. Rigore davan-
ti al monitor per deviazione di
mano di Ferrari su colpo di testa
di Destro: bravo Irrati a segna-
larlo a Maresca, che ha preso at-
to e mandato il Genoa a undici
metri dal pareggio. Criscito ha
una media eccellente sui rigori
(ne aveva segnati otto consecuti-
vi), ma stavolta il suo piatto sini-
stro non ha battuto Audero, bra-
vissimo a battezzare l’angolo
giusto e a deviare il tiro. La mo-
rale della favola è che la Samp
restano negli occhi i colori delle
due meravigliose gradinate (an-
che se quella rossoblù avrebbe
dovuto evitare il lancio di fumo-
geni che ha interrotto e distur-
bato il gioco più volte nella ri-
presa) e, al fischio finale, i due
capannelli attorno ai protagoni-
sti dell’ultimo atto: i blucerchiati
stretti attorno ad Audero, che
era finito in panchina per sei
partite prima di rientrare a metà
marzo, e i rossoblù impegnati ad
asciugare le lacrime di un in-
consolabile Criscito, accarezzato
anche da Quagliarella e dall’ar-
bitro Maresca. Lo stesso Audero
non deve dimenticare che se il
Genoa retrocederà non sarà solo
per colpa di quell’errore. Anzi,
un punto in più in classifica si-
curamente avrebbe fatto como-
do, ma non siamo affatto con-
vinti che avrebbe cambiato le
prospettive rossoblù nella volata
per la salvezza. Il Genoa ha per-
so quattro delle ultime cinque
partite, ne ha vinte appena tre in
tutto il campionato, ha segnato 7
gol nel 2022 e solo 3 dal 25 feb-
braio a oggi. No, la Serie B non
porterebbe la firma di Criscito.
Ben altri problemi ha la squadra
di Blessin, a cominciare da una
pazione degli spazi in fase difen-
siva.
La partita Giampaolo ha
schierato il 4-1-4-1 piazzando
Ekdal a protezione dell’area e lo
svedese, in dubbio alla vigilia,
ha risposto con una prestazione
eccezionale. L’obiettivo blucer-
chiato era soprattutto quello di
non perdere, anche se la vittoria
avrebbe virtualmente risolto il
discorso-salvezza. E così la
Samp ha chiuso gli spazi cer-
cando di ripartire e di rendersi
pericolosa con qualche cross. Il
Genoa era un po’ disordinato e
destra, Candreva crossa troppo
lungo ma dalla parte opposta c’è
Augello che pennella per lo stes-
so Sabiri, abile nell’inserimento
centrale che sorprende gli av-
versari. Il fatto che dopo il gol la
Samp abbia prodotto un solo ti-
ro nello specchio (ancora di Sa-
biri, di testa, a fine primo tem-
po) dimostra le difficoltà in fase
di costruzione, anche a causa
della deludente prova di Sensi e
soprattutto per la scelta di non
concedere spazi e quindi di
avanzare con pochi uomini. Il
Genoa, d’altronde, ha attaccato
con troppa lentezza e poca ver-

LE PAGELLE
di gb.o. Ekdal rubapalloni, Sensi sempre fuori dal gioco
L’ALLENATORE IL MIGLIORE IL PEGGIORE
SAMPDORIA 6 Giampaolo 8 Audero 5 Ferrari
6,5 Centesima vittoria da allenatore in A
con una prestazione che non può
essergli piaciuta a livello di
costruzione, ma che sicuramente
Eroe del derby al 96’. Nel primo
tempo era sembrato un po’ indeciso
sul tiro da lontano di Amiri, ma il volo
su Criscito cancella tutto, anche le
Duello rusticano con Destro, a cui
arrivano pochi palloni ma ha voglia di
combattere. Prende una botta e
sanguina. Sul rigore è ingenuo a non
avrà apprezzato per l’applicazione e panchine di qualche settimana fa. tenere le braccia vicino al corpo.
l’impegno.

6,5 6,5 7 7,5 6 Candreva 6 5 7 6 6 s.v. s.v.

Bereszynski Colley Augello Ekdal Solita sostanza Thorsby Sensi Sabiri Caputo Vieira Quagliarella Conti
Molto attento Rinvia senza In una partita Senza l’acuto di sulla destra, Svolge con Costantemente Il gol nasce da Non tira, è vero, Un paio di falli Giampaolo lo
nelle coperture, badare troppo povera Audero, sarebbe magari con profitto la fase fuori dal gioco. Il un suo recupero ma gioca due Tanta legna guadagnati con mette nel finale
Amiri per allo stile. Un tecnicamente, le per distacco il meno qualità di di contenimento, contesto forse con cambio di ottimi palloni per nell’assalto la consueta al posto di uno
pungere deve retropassaggio poche cose belle migliore. Ruba quanto sfruttando non lo mette a gioco. E compagni a finale del Genoa intelligenza. Bello stanco Candreva
accentrarsi. molle per poco vanno premiate. tanti palloni e dà potrebbe. Alcuni anche i suo agio, l’inserimento in rimorchio e e un tiro da l’abbraccio a passando anche
Controllo sereno non manda in E il suo cross la carica con la passaggi centimetri. comunque non area è perfetto. disputa una buona posizione Criscito. alla difesa a
su Portanova porta Galdames, per il gol sua aggressività. stranamente Mancano del riesce mai a Suo anche l’altro partita che viene cinque.
nella ripresa. ma è l’unica decisivo è fuori misura. tutto gli lasciare un tiro doriano. estremamente murato da un
macchia. stupendo. inserimenti in segno. tattica. avversario.
avanti.

GLI ARBITRI 6 MARESCA (Arbitro) Gara nervosa, lui la gestisce con personalità. Valuta correttamente il contatto Bani-Sensi in area genoana. Regolare il gol Samp: non c’è fallo su Galdames a inizio dell’azione. Irrati
di f.g. al Var gli segnala nel recupero il tocco con l’avambraccio sinistro di Ferrari nell’area sampdoriana: dopo il check assegna il rigore 6 PAGANESSI (Assistente) 6 COLAROSSI (Assistente)

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 D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 29

10
I TE C N I C I
SAMPDORIA GENOA

GIAMPAOLO
(PT)1 R Q0

AUGELLO SABIRI FRENDRUP

«Giusto fare festa

EKUBAN

COLLEY SENSI STURARO BANI

ma non è finita
AUDERO EKDAL CAPUTO DESTRO GALDAMES SIRIGU

FERRARI THORSBY BADELJ OSTIGARD

AMIRI

Io penso a Criscito»
BERESZYNSKI CANDREVA VASQUEZ
4-1-4-1 4-2-3-1

MARCATORE: Sabiri al 25’ p.t.

6,5 6 5,5 5,5 Il tecnico rossoblù Blessin non molla:

«Ci credo ancora, guai ad arrendersi»
SAMPDORIA ALL. GIAMPAOLO GENOA ALL. BLESSIN

tifosi e per la società. Non è an-

SAMPDORIA (4-1-4-1)
Audero; Bereszynski,
Ferrari, Colley, Augello;
Ekdal; Candreva (dal 38’
s.t. Conti), Thorsby, Sensi
(dal 23’ s.t. Vieira), Sabiri
(dal 43’ s.t. Quagliarella);
Caputo.
PANCHINA Ravaglia,
Falcone, Supriaha,
Askildsen, Yoshida,
Magnani, Murru,
Damsgaard, Trimboli.
ALLENATORE
Giampaolo
ESPULSI nessuno
48,9 51,1 GENOA (4-2-3-1)
Sirigu; Frendrup, Bani, cora fatta, dobbiamo insistere,
Ostigard, Vasquez (dal 1’ anche se ora capisco che sia giu-
s.t. Criscito); Sturaro (dal sto festeggiare». La partita s’è
38’ p.t. Portanova), Badelj; incanalata esattamente come
POSSESSO % Ekuban (dall’11’ s.t.
Gudmundsson), Galdames l’allenatore della Samp si sareb-
2 4 (dal 29’ s.t. Yeboah), Amiri be aspettato: «Avevamo prepa-
(dall’11’ s.t. Melegoni); rato la gara in questo modo -
Destro. ammette Giampaolo -. Noi sa-
PANCHINA Semper, pevamo che il Genoa avrebbe
TIRI IN PORTA Vodisek, Masiello, provato a lavorare molto sulla
Calafiori, Ghiglione,
profondità e sul pressing. Come
13 23 Hernani, Hefti.
ALLENATORE Blessin avevo detto, la Samp ha provato
ESPULSI nessuno a giocare nello sporco, cercando

amp
AMMONITI Candreva e AMMONITI Gudmundsson di... ripulire quando questo si
Ferrari per gioco per gioco scorretto poteva fare».
scorretto; Audero per FALLI FATTI CAMBIO DI SISTEMA 4-1-3-
proteste
CAMBIO DI SISTEMA 5-3-2 231 223 2 dal 30’ s.t.
BARICENTRO MEDIO
Flebili speranze Atmosfera
dal 38’ s.t. (53 m) di grande delusione e a tratti
BARICENTRO BASSO quasi di rassegnazione nel Ge-
(48,8 m) noa, anche alla luce di un calen-
PASSAGGI RIUSCITI dario quasi impossibile di qui al
22 maggio. Venerdì sera arriva la
ARBITRO: Maresca di Napoli VAR Irrati di Pistoia
Juventus al Ferraris, eppure
NOTE paganti 21.070, incasso 640.341 euro, abbonati 9.066, quota 116.591,50.
Tiri in porta 2-4. Tiri fuori 2-7. Angoli 1-2. In fuorigioco 1-4. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 8’ Alexander Blessin prova a rivi-
talizzare l’ambiente: «Sono ar-
rabbiato, a tratti ci è mancata la
ticalità: Audero non ha dovuto giusta mentalità e ho visto trop-
di Filippo Grimaldi
fare quasi nulla fino all’episodio
finale, nonostante i rossoblù ab- L’attimo
La corsa per restare in A Lacrime
GENOVA
pi momenti in cui la manovra è
stata troppo rallentata. Peccato,
biano insistito per tutta la ripre- decisivo amare a notte della festa avremmo potuto portarci a casa

L
sa e Blessin abbia cambiato mo- Il numero uno 35ª 20ª 36ª 37ª 38ª Filippo Melegoni sampdoriana sembra almeno un punto con quel rigo-
PUNTI OGGI -2/5 5/5 6-7-8/5 14-15-16/5 22/5
dulo e interpreti nella speranza sampdoriano prova a non finire mai, ma il re nel finale, ma io credo che il
di trovare la rete del pareggio. Emil Audero CAGLIARI consolare il pensiero di tutti i Genoa abbia ancora la possibili-
Però tutti i cambiamenti hanno intuisce il tiro di 28 compagno protagonisti a fine tà di raggiungere il suo obiettivo.
creato confusione e a un certo Domenico Verona 1-2 SALERNITANA Inter VENEZIA Mimmo Criscito gara è rivolto a Domenico Cri- Per me non è ancora finita, e
punto sembrava quasi che il Ge- Criscito e disperato dopo scito, con quell’errore fatale che non fa comunque parte del mio
noa fosse schierato con il 4-2- respinge il SALERNITANA avere fallito il segnerà per sempre la sua lunga carattere arrendermi». Secondo
2-2, perché alcuni giocatori non rigore 25 rigore del pari vita rossoblù. «Personalmente l’allenatore tedesco, il Genoa è
interpretavano bene le direttive regalando i tre ATALANTA Venezia Cagliari EMPOLI Udinese LAPRESSE mi metto sempre dalla parte di caduto nella trappola degli av-
del tecnico. Il rigore sbagliato da punti alla Samp GENOA colui che soffre - ha spiegato il versari: «Ho avuto quasi l’im-
Criscito è un rimpianto enorme, LAPRESSE tecnico blucerchiato Marco pressione che in campo ci fosse
ma l’ultimo dei problemi. Per 25 SAMPDORIA Giampaolo - e che in situazioni una squadra di uomini esperti
0-1 Juventus NAPOLI Bologna
un punto Martin perse la cappa, come quella che si è verificata contro un’altra di ragazzi. Pec-
ma è difficile che solo per un VENEZIA deve gestire responsabilità mol- cato, Poi il rigore ci ha fatto ma-
punto il Genoa perda la Serie A. 22 JUVENTUS SALERNITANA Bologna ROMA Cagliari
to grandi in campo. Perciò vo- lissimo...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA glio rivolgere un mio pensiero a © RIPRODUZIONE RISERVATA

Criscito, immagino cosa stia

s TEMPO DI LETTURA 3’39”
In MAIUSCOLO le partite fuori casa
RCS
provando. Ma sono altresì felice
per la mia squadra, per i nostri s TEMPO DI LETTURA 1’35”

Bani senza sbavature. Destro lotta e si conquista il rigore

L’ALLENATORE IL MIGLIORE IL PEGGIORE
GENOA 5,5 Blessin 6,5 Amiri 4 Criscito
5,5 Rosa debole soprattutto dal punto di
vista tecnico. Hai voglia a correre e
pressare, ma poi per costruire
servono i piedi. Però alcuni cambi
È suo l’unico tiro rossoblù nello
specchio della porta nel primo
tempo. Sono sue le poche iniziative in
velocità che infastidiscono la Samp.
Fa quello che deve fare un capitano,
tra l’altro con un’ottima media dal
dischetto: si prende la responsabilità.
Però l’errore è pesantissimo: costa il
non convincono. C’è molta Non l’avremmo tolto così presto. derby e forse non solo quello.
confusione.

6 5 6,5 6 5 6 5 6 5 6,5 5,5 5

Sirigu Frendrup Bani Ostigard Vasquez Sturaro Badelj Ekuban Galdames Destro Portanova Melegoni
Il gol è Lascia troppa Copre su Anche lui Sostituito dopo Dolorante già nel La colpa del gol Molto attivo e Fa mille ruoli, ma Fa la guerra con Tanta voglia, Non mostra il
imparabile, libertà ad Caputo, la palla assolto, ma per un tempo in cui riscaldamento, di Sabiri ricade determinato nel nessuno bene. Si Ferrari, ma poca resa. suo talento,
risponde con Augello sul cross filtra e segna insufficienze di soffre combatte per su di lui, il più primo tempo, fa scippare da palloni ne vede Corre, pressa, sembra
attenzione al dell’1-0 e in Sabiri: assolto prove. Avrebbe parecchio. Dalla mezz’ora in cui vicino: è poco ma un po’ Sabiri la palla del pochi. Però non ma litiga con il estraneo alla
colpo di testa di generale non perché era potuto sua parte la si attacca a attento e impreciso. Un gol. (YEBOAH molla e sul cross pallone e non squadra e
Sabiri nel finale sembra molto andato sul avvicinarsi a Samp sfonda Sensi e fa un bel reattivo nella colpo di testa 6 Mette la sua della riesce a incapace di
di primo tempo. attento. Spinge centravanti. Sabiri, ma non è facilmente. Un cross. Poi esce lettura. Due tiri fuori. fisicità nel finale) disperazione rendersi trovare la
Ripresa da solo raramente. Prestazione il colpevole colpo di testa infortunato. sballati. (GUDMUNDS- guadagna il pericoloso. Un posizione e il
spettatore. senza sbavature. numero uno. alto. SON 6 Qualche rigore. tiro centrale. modo per
scatto) esprimersi.
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30 DO M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

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SERIE A ANTICIPI 35ª GIORNATA
Il Verona non fa sconti
Caprari affossa il Cagliari
L’Hellas domina e arriva a 52 punti. Gara disastrosa
in difesa per i rossoblù: decisiva la trasferta a Salerno
CAGLIARI
VERONA
1 2
(PT) 0 R Q2
MARCATORI: Barak (V) all’8’,
Caprari (V) al 44’ del p.t.; Joao Pedro
(C) al 12’ del s.t.
3-5-2
CRAGNO
GOLDANIGA LOVATO ALTARE
MARIN DEIOLA
BELLANOVA GRASSI DALBERT
KEITA JOAO PEDRO
SIMEONE
CAPRARI BARAK
DEPAOLI HONGLA ILIC FARAONI
CASALE CECCHERINI TAMEZE
3-4-2-1
MONTIPO’
CAGLIARI (3-5-2)
Cragno; Goldaniga (dal 5’ s.t. Carboni),
Lovato, Altare; Bellanova (dal 30’ s.t.
Pereiro), Marin (dal 1’ s.t. Nandez) ,
Grassi, Deiola (dl 1’ s.t. Rog), Dalbert;
Keita(dal 5’ s.t. Pavoletti), Joao Pedro
PANCHINA: Radunovic, Ceppitelli,
Lykogiannis, Walukiewicz, Zappa,
Baselli, Strootman
ALLENATORE: Mazzari
ESPULSI: nessuno AMMONITI :
Pavoletti e Carboni per g.s.
CAMBI DI SISTEMA: Dal 30’ s.t. 3-4-1-2
BARICENTRO: MEDIO 52,8 METRI
POSSESSO PALLA: 58,3%
VERONA (3-4-2-1)
Montipò; Tameze, Ceccherini (dal 28’
s.t. Sutalo), Casale; Faraoni, Ilic (dal 20’
s.t. Veloso), Hongla (dal 20’ s.t.
Gunter), Depaoli; Barak (dal 20’s.t.
Lasagna), Caprari (dal 38’ s.t. Retsos);
Simeone PANCHINA: Boseggia, Chiesa,
Frabotta, Bessa, Lazovic, Praszelik,
Cancellieri
ALLENATORE: Bocchetti (Tudor
squalificato)
ESPULSI: nessuno AMMONITI: Barak,
Tameze, Hongla, Simeone per g.s.
CAMBI DI SISTEMA: nessuno.
BARICENTRO: MOLTO BASSO 42,3
METRI POSSESSO PALLA: 41,7%
ARBITRO: Orsato di Schio
VAR Mazzoleni di Bergamo
NOTE Spettatori 16.267. Incasso
156.398 euro. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori
4-5. Angoli 2-2. In fuorigioco 2-3. Rec. 1’
p.t. 6’ s.t.
Squadra e allenatore nella tempesta
Walter amaro: «Per loro sembrava la finale di Champions»
Il tecnico: «Non ho parlato con Giulini,
ma se mi chiama sono a disposizione...
Per la salvezza ho fatto pure un voto»
di Roberto Pinna
CAGLIARI
ettima sconfitta nelle
S
ultime otto partite
giocate, una dura
contestazione da par-
te della curva a fine
gara nei confronti della squadra
e un lungo colloquio con la diri-
genza e gli stessi giocatori dopo il
triplice fischio. Per Walter Maz-
zarri è il momento più duro da
quando ha accettato la sfida Ca-
gliari lo scorso settembre. La
sconfitta interna per 2-1 contro il
di Francesco Velluzzi
INVIATO A CAGLIARI
l Cagliari doveva vin-
I
cere per salvarsi, ma
chi ha giocato con
quello spirito è stato
il Verona che ieri, in
una Unipol Domus tutta esauri-
ta, ha vinto (1-2), sostenuto da
270 incalliti tifosi, e raggiunto
quella quota 50 punti che man-
cava all’Hellas dal 2014. La
squadra di Tudor, pur salva e
con l’Europa lontana, ha giocato
alla morte partendo a razzo, con
precisione e concretezza, ag-
gressività e compattezza. Un
primo tempo perfetto in cui An-
tonin Barak (11 gol), in gol dopo
8 minuti su assist di Simeone, e
Gianluca Caprari (12), capolavo-
ro sul lancio di Ilic, hanno con-
cretizzato, ma Giovanni Simeo-
ne, in prestito dal Cagliari con
diritto di riscatto del Verona, è
stato quello del trio d’attacco
che più si è dannato l’anima per
mandare all’inferno i vecchi
compagni. Che ci fossero ruggi-
ni si sapeva e si era capito all’an-
data, ma a tal punto no. E nella
battaglia si è unito anche chi
(Caprari, Montipò) lo scorso an-
no era a Benevento e perse la
salvezza in casa col Cagliari. Il
calcio è anche questo. Ma i ros-
soblù non hanno fatto molto per
vincere, o, perlomeno, per rad-
drizzare una partita che li ha vi-
sti protagonisti di una gara disa-
strosa in difesa, ma anche sfor-
tunati perché il bravissimo
Montipò ha mandato due volte
sulla traversa (Altare e Keita) i
palloni del possibile 1-1 e a un
minuto dal termine della prima
frazione Caprari, tenuto in gioco
da un Lovato decisamente in-
sufficiente, ha confezionato lo
0-2 con un gran gol. Che sia lui
il nuovo Insigne? Nella ripresa
Joao Pedro è stato al pari degli
attaccanti gialloblù. Non solo ha
tenuto tutti in scacco (con Orsa-
to che qualche fallo lo ha igno-
rato), ma al 12’ ha riacceso la
speranza con una punizione
magistrale spedita nel sette. Lì
Montipò non ha potuto fare mi-
racoli.
Crisi Ma, a quel punto il Ca-
gliari doveva premere, spingere,
almeno verso il pareggio. Però
Verona mette i sardi davanti al
baratro per la rincorsa salvezza,
che si chiuderà con due scontri
diretti con Salernitana e Venezia
in trasferta, intervallati dall’Inter
in Sardegna. Il tecnico dei rosso-
blù però ci crede: «Non mi
aspettavo una prestazione così in
una gara tanto delicata, ma il Ve-
rona sembrava stesse giocando
una finale di Champions. So-
prattutto in difesa e nella gestio-
ne dei duelli abbiamo fatto male.
Ho parlato a lungo con la squa-
dra, sono abbattuti ma è normale
in questo momento, io però sono
Contestazione I giocatori del Cagliari a “processo” sotto la curva
ha attaccato in modo confuso,
anche con gli innesti di Nandez,
Rog e Pavoletti. Che di sponde e
guerre ne ha fatte, ma palloni
non ne ha visti. Il lancio lungo
del centrale verso la punta, in-
trappolata da Ceccherini e Ca-
sale, per lunghi tratti è stata
l’unica soluzione. Perché Boc-
chetti, sostituto di Tudor, ha fre-
nato l’irruenza di Bellanova
piazzandogli Depaoli a uomo e
Dalbert non ha trovato guizzi da
ala pura. Il Cagliari, invece, ha
subito la velocità del trio d’at-
tacco che ha segnato 39 dei 61
gol della macchina Verona e in
mezzo ha perso duelli e contra-
sti. Ilic e il rilanciato Hongla
sembravano due colossi per
Deiola, Marin (sostituiti all’in-
Da settembre Walter Mazzarri,
60 anni, al Cagliari da settembre 2021
Uno-due micidiale
Barak e Caprari
hanno colpito nel
primo tempo, non è
bastato il gol di Joao
Pedro nella ripresa
Riflessioni
Summit serale tra il
presidente Giulini
e il d.s. Capozucca:
alla fine
nessuna decisione
pronto a mettermi l’elmetto in
testa e a dare tutto per questa sal-
vezza. Ora dobbiamo trovare
compattezza in settimana per
andare carichi a giocarci la vita a
Salerno. Non credo che ci stia
mancando il cuore nei momenti
importanti della stagione, forse i
ragazzi stanno sentendo troppo
la pressione e non dimentichia-
moci che abbiamo recuperato
solo da poco giocatori importan-
ti come Nandez e Rog». Dopo la
partita nessun colloquio con il
presidente Giulini: «No, io faccio
l’allenatore e parlo con la squa-
dra. Poi sono un dipendente e se
mi chiamerà sono a disposizio-
ne. Non so se faremo un lungo ri-
tiro prima della Salernitana. Qui
dirigenza e giocatori sono abi-
D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA
LE PAGELLE
di fr.vell.
CAGLIARI
5
7JOAO PEDRO IL MIGLIORE
La punizione gol
è un capolavoro,
da campione. Fa
13. Ed è l’unico
che dà la
sensazione di
dare tutto e di
avere qualità.
6 CRAGNO Non sbaglia un’uscita.
Fosse lui il problema.
4,5 GOLDANIGA Soffre
tremendamente Caprari, commette un
erroraccio, sbaglia troppo.
6 CARBONI Doveva giocare lui,
l’unico rapido, quando entra si vede
4,5 LOVATO Colpevole sui gol: si fa
saltare da Simeone e tiene in gioco
Caprari. Finisce ferito.
6 ALTARE Lotta e ne esce con le
cattive, come serve, tanti errori ma
prova a impostare. Montipò gli nega il
gol: colpo di testa sulla traversa.
5,5 BELLANOVA Depaoli non gli dà
tregua, giocate prevedibili.
5 PEREIRO Nessuna magia.
5,5 MARIN Meno strappi, una gran
punizione. Non meritava il cambio.
6 NANDEZ Non è al top, poca
precisione al cross, ma l’unico che
vince i contrasti e difende.
5,5 GRASSI Tanti passaggi positivi, 56
ma niente di illuminante da regista.
5 DEIOLA Subisce Hongla e Ilic.
5 ROG Nessuna scossa, scelte
sbagliate.
5,5 DALBERT Sempre nel vivo, ma
mai incisivo e 24 perse.
6 KEITA Una traversa: senza Montipò
era gol. Nella morsa di Ceccherini e
Casale.
5,5 PAVOLETTI Puntato da Orsato
che lo ammonisce subito. Tante
sponde, manca il guizzo, però
5 ALL. MAZZARRI Sette perse nelle
ultime 8. Giocarsela uno contro uno col
Verona non poteva pagare.
G L I A R B I T R I
di Davide Longo
6,5 ORSATO (Arbitro) Il Cagliari reclama un fuorigioco di Caprari sul gol del 2-0,
ma l’attaccante gialloblù è tenuto in gioco da Lovato. Per il resto, direzione coerente
e autorevole 6,5 DE MEO (Assistente) 6,5 ZINGARELLI (Assistente)
tervallo) e Grassi. Le colpe di
Mazzarri? Sfidare il Verona alla
pari, senza attenderlo. Ma se i
difensori sbandano così non lo
si può crocifiggere. Lui ha fatto
pure un voto per la salvezza. Ieri
sera il presidente Giulini e il di-
rettore sportivo Capozucca sono
rimasti a lungo a riflettere. Ma, a
tre giornate dal termine, la solu-
zione esonero, potrebbe essere
più rischiosa che vantaggiosa.
Serve il blitz a Salerno e basta.
La voglia di salvarsi, come è suc-
cesso lo scorso anno. Perché an-
che la Sampdoria ormai è quasi
scappata.
Cambio di passo Un Verona
così, invece, potrebbe rivelarsi
“fatale” per il Milan domenica
tuati così, ma io sono più per far
tornare i calciatori dalle proprie
famiglie. Per la salvezza del Ca-
gliari ho fatto un voto, se ci salve-
remo ve lo svelerò».
Felicità gialloblù Umore op-
posto in casa Hellas, con il rag-
giante Salvatore Bocchetti alla
prima da allenatore vista la
squalifica di Igor Tudor: «Pos-
siamo dire buona la prima -
scherza Bocchetti -, ma la nostra
forza è che non ci accontentia-
mo. La squadra non ha partico-
lari segreti, è stato bravo Tudor a
dare motivazioni, gioco e
un’identità ai ragazzi. Giochere-
mo fino alla fine con il coltello tra
i denti perché vogliamo fare la
storia e superare il record dei 54
31
VERONA
6,5
7,5 CAPRARI IL MIGLIORE
Fa impazzire i
difensori. E
suggella un’altra
grande prova
con un gol da
fuoriclasse.
Merita l’azzurro
(Retsos s.v.)
7 MONTIPÒ Manda due tiri sulla
traversa, bene su Marin, tosto in
uscita. Si arrende solo a Joao
6 TAMEZE Schierato terzino, gioca
un po’ dove gli pare, poi torna a casa,
in mezzo... 12 recuperi
7 CECCHERINI Rude, non molla mai
su Keita, Conferma il buon momento
6 SUTALO Respinge gli assalti
6,5 CASALE Se non c’è Ceccherini,
arriva lui. Attento
6 FARAONI Fa il quarto di difesa e
copre l’anarchia di Tameze, pure
qualche giocata di qualità, ma 24 perse
6,5 ILIC Suo il lancio per Caprari, un
gigante a centrocampo
6,5 VELOSO Dà l’equilibrio e la calma
che serve.
6,5 HONGLA Primo tempo a mille, si
invola e Cragno si supera.
6 GUNTER In campo per dare una
mano quando il Cagliari cerca il pari.
Contiene
6,5 DEPAOLI Ha il compito di
neutralizzare Bellanova e lo interpreta
al meglio.
7 BARAK Fa 11 con precisione
chirurgica e dà il vantaggio. Usa anche
la fisicità. Poi cala
6,5 LASAGNA Dà quel che serve
quando entra, la profondità.
6,5 SIMEONE A Cagliari non tornerà
neppure da turista. Assatanato, anche
troppo, manda in gol Barak, semina il
panico. Becca il giallo.
6,5 ALL. BOCCHETTI Partenza a
razzo, squadra carica e aggressiva.
Tudor può star tranquillo.
sera. Con la Samp c’era stato un
pit stop. Ieri il gruppo di Tudor è
tornato a ruggire, giocando so-
prattutto nel primo tempo con
spirito da guerriero. L’obiettivo
dichiarato sono i 54 punti. Il re-
cord. Facilmente raggiungibile
con 52 punti in saccoccia. Ma
questa squadra, anche cam-
biando interpreti e titolari, mo-
stra una sicurezza pazzesca e
una capacità mostruosa di arri-
vare al tiro quando si accende in
velocità e con le progressioni di
Caprari. Un giocatore rilanciato
che ha ancora tutta la vita da-
vanti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’04”
punti. Contro il Cagliari sapeva-
mo che non sarebbe stata sem-
plice viste le loro ambizioni per
la salvezza ma abbiamo fatto be-
nissimo nei duelli e anche men-
talmente abbiamo fatto meglio.
Comunque complimenti a loro
perché hanno fatto una buona
prova. Dobbiamo ringraziare i
nostri tifosi che in 270 sono arri-
vati in Sardegna, in una trasferta
mai semplice, e ci hanno spinto
al successo. Futuro? La società
ha creato uno staff di qualità e
preparato, vedremo. Ora pensia-
mo soltanto a dare il massimo
nell’interesse del Verona».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’10”
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32 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

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SERIE A ANTICIPI 35a GIORNATA

#

LE PAGELLE LA CLASSIFICA
di Stefano Cieri -

SQUADRE PT PARTITE RETI

SPEZIA MILAN 74
G
34
V
22
N
8
P
4
F
60
S
30

6
INTER 72 34 21 9 4 72 28
NAPOLI 70 35 21 7 7 67 31
JUVENTUS 66 34 19 9 6 52 30
LAZIO 59 35 17 8 10 70 53
ROMA 58 34 17 7 10 55 40
7 PROVEDEL IL MIGLIORE
FIORENTINA 56 34 17 5 12 54 46
Cinque parate
ATALANTA 55 34 15 10 9 61 43
da applausi.
VERONA 52 35 14 10 11 60 52
Peccato che
sulla quarta la SASSUOLO 46 35 12 10 13 60 61
palla gli finisca TORINO 44 34 11 11 12 42 36
sulla schiena e UDINESE 43 34 10 13 11 53 52
sulla quinta arrivi BOLOGNA 42 34 11 9 14 39 49
lo stesso il gol. EMPOLI 37 34 9 10 15 45 62
SAMPDORIA 33 35 9 6 20 42 57
6 AMIAN Comincia col suo primo gol SPEZIA 33 35 9 6 20 37 63
“italiano”. Bene nel primo tempo, nella CAGLIARI 28 35 6 10 19 32 64
ripresa soffre Zaccagni. SALERNITANA 25 33 6 7 20 28 70
6,5 HRISTOV Stacco imperioso sul GENOA 25 35 3 16 16 25 55
gol dell’ultima illusione. Dietro tiene VENEZIA 22 33 5 7 21 27 61
botta.
5 NIKOLAOU Improvvido su CHAMPIONS E. LEAGUE CONFERENCE LEAGUE RETROCESSIONE
Milinkovic ed è rigore. Va in difficoltà

35a GIORNATA
anche in altre occasioni.
4,5 RECA Non oppone resistenza sul
3-3 di Milinkovic. Dalle sue parti la
Lazio spinge. IERI
6 MAGGIORE Interpreta bene le due CAGLIARI-VERONA 1-2
fasi fino all’intervallo. Poi perde le Sigillo finale Francesco Acerbi, 34 anni, firma il gol del 4-3 che dà la vittoria alla Lazio, Per il centrale è la quarta rete in questo campionato GETTY NAPOLI-SASSUOLO 6-1
misure. SAMPDORIA-GENOA 1-0

Acerbi, gol rivincita al 90’

5,5 BASTONI Il suo ingresso coincide SPEZIA-LAZIO 3-4
col momento più difficile per lo Spezia. OGGI
5,5 KIWIOR Sovrastato fisicamente JUVENTUS-VENEZIA (1-1) ore 12.30
da Milinkovic, nella ripresa esce dalla EMPOLI-TORINO (2-2) ore 15
partita. MILAN-FIORENTINA (3-4) ore 15
6,5 VERDE Propizia il primo e il terzo UDINESE-INTER (0-2) ore 18

E La Lazio ribalta lo Spezia RECUPERO 20 GIORNATA

gol. Ne segna anche uno, ma è ROMA-BOLOGNA (0-1) ore 20.45
fuorigioco sia pur di poco. DOMANI
5,5 ANTISTE Entra per congelare la ATALANTA-SALERNITANA (1-0) 20.45
gara. Compito che non assolve.
7 AGUDELO Il gol è un misto di
tempestività e grande tecnica. Utile a
anche in fase di copertura.
(KOVALENKO s.v.)
6,5 GYASI Una spina nel fianco della
difesa laziale nel primo tempo. Nella
L’errore con il Milan, gli insulti, la settimana da incubo GIOVEDÌ 5 MAGGIO
SALERNITANA-VENEZIA (2-1) ore 18
ripresa rallenta.
6,5 MANAJ Lotta su tutti i palloni,
con le buone e con le cattive. Davvero
Il difensore regala la vittoria a Sarri che vede l’Europa 36a GIORNATA
indomabile. (SALCEDO s.v.) VENERDÌ 6 MAGGIO
6 ALL. MOTTA La fortuna prima
di Pierfrancesco Archetti
dell’errore alle rivali. I laziali ora I motivi Si vede di tutto: la pri- INTER-EMPOLI (and. 2-0) ore 18.45
sembra volerlo aiutare poi gli volta le
SPEZIA
sono padroni del loro destino: ma rete di Amian in Serie A, toc- GENOA-JUVENTUS (0-2) ore 21
spalle. Ma lo Spezia c’è. INVIATO A LA SPEZIA SABATO 7 MAGGIO
vincendo sempre (contro Sam- co di testa da due passi sulla
TORINO-NAPOLI (0-1) ore 15
rancesco Acerbi ride pdoria, Juve e Verona) approde- mancata uscita di Strakosha. Un
LAZIO SASSUOLO-UDINESE (2-3) ore 18

LAZIO F
di nuovo. Non per il ranno sul palcoscenico interna- avvio in discesa permette a Mot- LAZIO-SAMPDORIA (3-1) ore 20.45
nervosismo, come zionale. ta di restare corto in fase difensi- DOMENICA 8 MAGGIO

3 4
(PT)2 R Q1

6,5
7 MILINKOVIC IL MIGLIORE
Uomo squadra,
punto di
riferimento della
manovra.
Imposta e
rifinisce. E segna
il fondamentale
gol del 3-3.
4 STRAKOSHA La mancata uscita
sul gol di Amian è inconcepibile prima
ancora che grave.
5,5 LAZZARI Col freno a mano tirato
perché Gyasi è un brutto cliente.
4 PATRIC Il modo in cui perde la palla
sul gol di Agudelo non ammette
attenuanti. Soffre Manaj.
(LUIZ FELIPE s.v.)
6,5 ACERBI Il gol-vittoria, nonostante
la contestazione dei suoi tifosi ed una
settimana da incubo.
5 MARUSIC Verde lo costringe a
stare basso. In difficoltà per tutta la
gara.
6 CATALDI Regia di lampi in fase
d’impostazione, ma anche di
sofferenza in fase di contenimento.
(LEIVA s.v. )
5,5 BASIC Resta fermo sul primo gol
(anche se la colpa è di Strakosha). In
avanti non riesce ad incidere.
7 LUIS ALBERTO Il suo ingresso
cambia la partita. Fa l’assist per il 3-3
ed è decisivo nell’azione del 3-4.
5,5 F. ANDERSON Qualche guizzo,
molte pause. Il suo contributo stavolta
è minimo. (ROMERO s.v. )
6,5 IMMOBILE Freddo dal
dischetto, Provedel gli nega due volte il
gol, sulla seconda occasione potrebbe
far meglio.
6,5 ZACCAGNI Di nuovo decisivo.
Crea superiorità nella ripresa. Due
pali, sul primo ci scappa lo stesso il gol.
6 ALL. SARRI Potrebbe inserire Luis
Alberto prima. Gli errori difensivi non
possono essergli imputati.
G L I A R B I T R I
di m.d.v.
6 PAIRETTO (Arbitro) Tante
situazioni al limite e verificate al Var
sui gol della serata, buono il 4-3 di
Acerbi: nel complesso sembra
domenica scorsa do- va e sguinzagliare Manaj e Agu- SPEZIA-ATALANTA (2-5) ore 12.30
po il gol incassato dal Occasione persa Lo Spezia delo nelle ripartenze. Mentre la VENEZIA-BOLOGNA (1-0) ore 15
Milan nel recupero, con annesse vive di una tranquillità minima. Lazio è scolpita sul 4-3-3, lo SALERNITANA-CAGLIARI (1-1) ore 18
MARCATORI: Amian (S) al 9’, VERONA-MILAN (2-3) ore 20.45
valanghe di fango sulla sua per- Non ha l’affanno costante della Spezia si raccoglie a 4-4-1-1 sen- LUNEDÌ 9 MAGGIO
sona. Ride c o nv ive n z a Immobile (L) su rigore al 33’, Agudelo za palla, mentre in possesso è 4-
(S) al 35’ p.t.; Provedel (S) autogol al FIORENTINA-ROMA (1-3) ore 20.45
perché stavol- con la retro- 9’, Hristov (S) all’11’, Milinkovic (L) al
2-3-1 con Verde e Gyasi che al-
ta è lui a se- cessione, però largano il campo. Lo Spezia è
23’, Acerbi (L) al 45’ s.t.
gnare il gol Quanti errori
partita al 90’, La difesa laziale
non è ancora
salvo: le scon- 4-2-3-1
PROVEDEL
troppo tenero sul centro sini-
stra, la Lazio si appoggia costan- MARCATORI
lui che viene fitte di Genoa temente su Lazzari e Anderson. 27 RETI Immobile (Lazio, 7)
insultato già concede di tutto,
e Cagliari le Oppure per arrivare in area i 23 RETI Vlahovic (Juventus;
AMIAN HRISTOV NIKOLAOU RECA
prima del via ma ai liguri non tengono lon- sarriani usano il taglio orizzon- 17 alla Fiorentina, 5)
16 RETI Martinez (Inter, 3), Simeone
dai suoi tifosi, tane, ma que- tale e l’imbucata in verticale
e qui la curva basta andare tre
MAGGIORE KIWIOR (Verona)
sta è un’occa- dentro l’area. Provedel respinge 15 RETI Abraham (Roma, 2)
è praticamen- volte in vantaggio
VERDE AGUDELO GYASI
sione buttata. sempre. Il momento dell’errore 14 RETI Berardi (Sassuolo, 6)
te in campo, si Tre volte in però arriva anche per Nikolaou, 13 RETI Arnautovic (Bologna, 2),
MANAJ
sente tutto indistintamente. Lui vantaggio, i bianchi si fanno che salta fuori tempo e poi fer- Scamacca (Sassuolo, 1), Joao Pedro
(Cagliari, 3), Dzeko (Inter), Osimhen
che, dicono, non sarebbe degno sempre riprendere, fino al sor- ZACCAGNI IMMOBILE F. ANDERSON ma con il braccio in area il pal- (Napoli)
della maglia della Lazio, che se passo preannunciato poco pri- leggio di Milinkovic. Immobile 12 RETI Pinamonti (Empoli, 4), Deulofeu
ne deve andare. Prima di farlo, ma da un palo di Zaccagni. In pareggia su rigore e va a 27 nella (Udinese, 1), Caprari (Verona, 2)
BASIC CATALDI MILINKOVIC
se succederà, potrebbe lasciare una partita di errori e orrori, che classifica marcatori. Cataldi e 11 RETI Pasalic (Atalanta), Mertens
(Napoli, 1), Caputo (Sampdoria), Beto
la Lazio in Europa, grazie anche provocano palpitazione e mani Patric però rendono subito il fa-
MARUSIC ACERBI PATRIC LAZZARI (Udinese), Barak (Verona, 4),
a questo 4-3 all’ultimo istante. sugli occhi dallo sconcerto fin vore: passaggio molto sporco del 10 RETI Zapata (Atalanta, 3),
Tre punti presi prima che gio- dall’inizio, lo Spezia si fa infilare primo al secondo che non riesce Milinkovic-Savic (Lazio), Insigne (Napoli,
chino Fiorentina, Atalanta e Ro- in fondo anche perché sbaglia 4-3-3 STRAKOSHA a controllare e Agudelo (il di- 8), Raspadori (Sassuolo)
ma non concedono la possibilità una ripartenza con Kovalenko. SPEZIA (4-2-3-1) sturbatore nel 4-4-1-1) va in
Provedel; Amian, Hristov, Nikolaou,
porta.
Reca; Maggiore (dal 36’ s.t. S. Bastoni), P R I M A V E R A
Kiwior; Verde (dal 33’ s.t. Antiste),
analizza le immagini e dà il
Agudelo (dal 36’ s.t. Kovalenko), Gyasi;
Rimonta Lazio Sconsolato
via libera: gol regolare. per una fase difensive terribile,
L A M O V I O L A
Buono anche il gol decisivo di
Manaj (dal 44’ s.t. Salcedo)
PANCHINA: Zoet, Zovko, Bourabia, ma fiducioso per il cospicuo L’Inter in testa
di m.d.v.
Acerbi (nel frame) realizzato
al 90’. La Lazio riconquista
Ferrer, Sher, Nguiamba, Strelec,
Bertola
prodotto offensivo, Sarri rad-
drizza la gara nella ripresa inse-
Ma la Roma oggi
palla sulla trequarti e va al ALLENATORE: Motta rendo Luis Alberto e anche fa- può tornare a +3
C’è il rigore tiro con Immobile da dentro
l’area. Provedel respinge e la
ESPULSI nessuno
AMMONITI Manaj, Amian, Kovalenko
cendo transitare più il gioco a si-
nistra su Zaccagni: così arriva il ● (m.cal.) Oggi la Roma può
per la Lazio sfera arriva a Luis Alberto
gioco scorretto
CAMBIO SISTEMA: nessuno 2-2, perché il tiro dell’esterno tornare in testa da sola, dopo
Reti di Acerbi che dal limite dell’area
svirgola il tiro. Il pallone
BARICENTRO: molto basso (46,2 m) costringe Provedel all’autogol
(parata sul palo e gol di schiena),
aver subito l’aggancio
dell’Inter. 32ª giornata:
e Milinkovic: ok arriva ad Acerbi che con un
pallonetto la manda in rete.
LAZIO (4-3-3)
Strakosha; Lazzari, Patric (dal 41’ s.t.
ma tutto è da rifare poco dopo
perché la linea intera dei laziali,
Empoli-Milan 3-1, Inter-Spal
3-1, Juventus-Torino 4-1
Luiz Felipe), Acerbi, Marusic;
● Partita ricca di episodi Le riprese televisive non Milinkovic, Cataldi (dal 48’ s.t. Leiva), come spesso è successo anche (venerdì). Sampdoria-Lecce
decisi alla fine mostrano un check con il Var Basic (dal 14’ s.t. Luis Alberto); F. contro il Torino, si fa superare di 1-0, Bologna-Fiorentina 1-0,
correttamente da Pairetto. Nasca in corso che tuttavia Anderson (dal 48’ s.t. Romero), testa da Hristov su punizione di Napoli-Genoa 1-1, Pescara-
Giusto il rigore concesso alla avviene: il gol decisivo viene Immobile, Zaccagni Verde. Reca restituisce il piacere Sassuolo 1-0, Atalanta-
Lazio per fallo di mano di convalidato. PANCHINA: Reina, Adamonis, Akpa difendendo male su Milinkovic, Verona 2-2. Oggi (10.45,
Nikolaou al 32’ del primo Akpro, Cabral, Kamenovic, Radu a cui rimane il colpo del 3-3. Sportitalia): Roma-Cagliari.
ALLENATORE: Sarri
tempo. Il difensore dello ESPULSI nessuno Finché poi spetta a Acerbi sorri- Classifica: Roma*, Inter 62;
Spezia fa un chiaro dere. D’istinto stava andando Atalanta 58; Cagliari** 55;
AMMONITI Zaccagni cnr
movimento verso la palla con CAMBIO DI SISTEMA nessuno verso lo spicchio di tifosi laziali, Fiorentina 51; Juventus** 50;
il braccio staccato dal corpo. BARICENTRO: alto (54,9 m) poi ha virato, è andato a urlare Sampdoria 49; Bologna 45;
Convalidato il terzo gol della dall’altro lato. Sassuolo 44; Empoli* 42;
Lazio dopo un consulto con il ARBITRO: Pairetto di Nichelino Torino, Napoli, Verona 40;
VAR: Nasca di Bari
© RIPRODUZIONE RISERVATA

prendere la decisione corretta. Var per un presunto tocco di NOTE: Spettatori 8500. Tiri in porta 3-
Milan 39; Genoa, Lecce 37; Spal
6 PERROTTI (Assistente)
6 AFFATATO (Assistente)
mano di Milinkovic. Il Var 9. Tiri fuori 3-7. In fuorigioco 3-2. Angoli
4-5. Recuperi 1’ p.t., 4’ s.t.
s TEMPO DI LETTURA 2’36” 23; Pescara 18. *gare in meno.
 https://overpost.biz
34 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA
SERIE A
#
Virginiaingioco
HA DETTO
La
racchetta
mi piace,
gioco
quando Una e centomila
posso. sui palchi d’Italia
E spero Virginia Raffaele dietro le
che Matteo quinte nella foto grande e,
torni presto sopra, in due momenti dello
spettacolo «Samusà», pronto
per il gran finale a Roma
FOTO: MASIAR PASQUALI
di Edoardo Lusena
MILANO
N
su Berrettini
Zlatan lo
immagino
bene sul
ulla è come sembra, sul palco co-
grande
me in tv. Se la protagonista è Virgi-
schermo, ha
nia Raffaele poi, anche un «Forza
una faccia Lazio» diventa così credibile da
perfetta per farla diventare tifosa in un batter
un film di d’occhio.
Kusturica
3 Virginia, lo sa che l’hanno eti-
chettata laziale?
«Come, scusi?»
3 Qualche anno fa, era il maggio
2017, a qualche giorno da un Ro-
ma-Lazio finito 1-3, in uno
sketch in tv con Sabrina Ferilli la
Su
Ibrahimovic
sfidò con un «Forza Laziooo».
«Ahhhh, certo. Me lo ricordo be-
ne, capitò in una puntata di Fac-
ciamo che io ero (suo show su Ra-
iUno, n.d.r.) ma era una gag: Sa-
brina ed io decidemmo di inter-
pretare il ruolo impossibile, due
uomini. E come li puoi fare accen-
dere meglio che contrapponen-
doli sul piano del calcio?».
3 Beh con la Ferilli giallorossa fa-
re il contraltare era ovvio, ma fu
convincente...suiforumdeitifosi
laziali la considerano una dei lo-
ro.
«Ma dai! Grande (scoppia in una
risata, n.d.r.). Eh e invece no, ma
pur essendo romana non mi sono
mai legata a nessuna delle due
squadre. D’altronde sono cresciu-
ta in una famiglia in cui la dome-
nica si lavorava, più del solito, es-
sendo tutti impegnati nel Luna
Park in cui sono cresciuta, anche
se qualche tifoso in famiglia c’è,
sponda Lazio, ma pure qualche
romanista».
Mi sono sempre definita una pippa olimpionica: a parte la danza, non trovavo la quadra con lo sport,
ma poi riesco in tutto quello che provo, pure a golf mi fecero i complimenti per lo swing
L’invitataspeciale
U SIVO
ESCL
«NÉ LAZIO NÉ ROMA
MA IL TIFO MI PIACE
IBRA HA PROPRIO
UNA FACCIA DA FILM»
La Raffaele in tournée con “Samusà”
racconta le sue passioni sportive:
«Il tennis mi fa impazzire. E Berrettini...»
3 Beh, ha continuato la tradizio-
ne di famiglia in fondo, lavora
anche lei spesso la domenica, ora
con il teatro, ma già dai tempi di
Quelli che...
«Eh sì e pensi che neanche quan-
do facevo Quelli che..., storica-
menteunatrasmissionecheruota
intorno al calcio, mi sono mai vo-
tata a una squadra. D’altronde ne-
anche con i fidanzati mi è rimasta
addosso una maglia calcistica. E
dico purtroppo».
3 Prego?
«Beh sì, il tifo calcistico è una cosa
bellissima, che unisce molto le
persone, due delle mie migliori
amiche sono tifosissime, due su-
per romaniste, con tanto di abbo-
namento all’Olimpico, al punto
che mi ritrovo sola al grido di “No,
stasera c’è la partita”. Manco ad
ave’ due fidanzati così...».
3 Quindi il calcio, bene o male, la
insegue. C’è qualche personag-
gio del mondo del pallone che se-
condo lei ha una faccia da teatro
o da cinema?
«Beh Ibrahimovic, senza dubbio.
Ha una faccia stupenda, da film di
Kusturica, lo trovo molto simpati-
co, non sai mai dove finisca la per-
sona e dove inizi il personaggio, lo
vedreisicuramentebenesulgran-
de schermo».
3 Archiviato il calcio, lo sport ha
comunque un posto tra le sue
passioni.
«Il tennis indubbiamente, a par-
tire da Berrettini che spero stia
meglioeprestotorniincampo,al-
la Muguruza, qualcuno dice pure
che ci somigliamo ed è un acco-
stamento che non mi dispiace. Ma
poi Nadal, Djokovic, nonostante
le sue ultime uscite sulla questio-
Virginia Raffaele Attrice
https://overpost.me
ne Covid e vaccini, resta un gioca-
tore incredibile. Io da profana gio-
catriceatempopersomiincantoa
vederli. Quando vedi quei razzi
che partono, altro che ace, lì dici
“Va beh...”».
3 Quindi c’è la possibilità di in-
crociarla su qualche campo.
«Non esageriamo, gioco ogni tan-
to, mi piace, ma sono assoluta-
mente una principiante, il mio
rapporto con lo sport è strano»
3 In che senso?
«Mi sono sempre definita una
‘pippa olimpionica’. Nel senso
che, a parte la danza non ho mai
trovato il mio sport, ma poi in tut-
to quello che ho provato non sfi-
guravo, pensi che un paio di volte
ho fatto qualche uscita a golf e mi
hanno fatto i complimenti per lo
swing».
https://overday.info
IDENTIKIT
Virginia
Raffaele
NATA A ROMA
IL 27 SETTEMBRE 1980
RUOLO ATTRICE
● Discendente da una
dinastia di giostrai, i genitori
furono tra i fondatori
dell’ormai defunto luna park
di Roma, il LunEur, Virginia
Raffaele è cresciuta tra le
giostre di famiglia. Istrionica
attrice, conduttrice e autrice
di veri e propri ritratti, più
HA DETTO
che imitazioni. Tra le più
celebri quelle di Carla Fracci,
Ornella Vanoni, Donatella
Versace. Dagli esordi tv con Che brava
la Gialappas passando per Garbiñe
«Quelli che...», conquista Muguruza,
il pubblico nelle edizioni del
qualcuno mi
Festival di Sanremo tra il 2016
e il 2019 . Nel 2022 partecipa
ha detto che
alla seconda edizione di «Lol - le somiglio
Chi ride è fuori», arrivando e non mi
seconda, autoeliminandosi... dispiace
con una risata. Ora è in affatto
tournée con «Samusà»,
dal 3 al 15 maggio in scena
al Brancaccio di Roma.
3 Insomma,leriescepropriotut-
to?
«Macché, so’ piena de difetti, sa-
pesse signora mia... Scherzi a par- Sulla
te, la coordinazione fisica e il con- Muguruza
trollo del corpo che mi sono ritro-
vata e che ho implementato anche
con il teatro magari aiutano».
In scena
3 InSamusà,lospettacoloingiro per due ore,
da qualche tempo (al Brancaccio
mi preparo
di Romadal3al15maggio)indue
con un
ore in scena non sta ferma un at-
timo, ci vuole fiato... personal
«Per forza, c’è un allenamento trainer:
costante. Faccio un training fun- allenarsi per
zionale con un professionista che me è una
mi segue e anche quando ho lo costante
spettacolo mi preparo per mante-
nere il lavoro. Ma è un allenamen-
to progressivo, quasi fosse un av-
vicinamento alle olimpiadi, con
tanti mesi in scena davanti».
3 L’abbiamo vista in Lol, dove è
arrivata seconda, la tv le manca?
Anche Sanremo è stata spesso Lei e lo sport
casa sua
«Ho grande rispetto della tv e vo-
glio farla quando ho qualcosa di
nuovo da proporre. A Sanremo
poi voglio proprio bene, fateme fa’
un po’ di dieta dalla tv, poi torno».
3 Spesso ricorda con affetto e no-
stalgia Gigi Proietti, a vederla in
scena viene da pensare che lei
potrebbe essere tra i pochi a so-
stenere un nuovo A me gli occhi,
please?
«Oddio, mi è venuto un brivido,
ho amato Gigi da sempre, lo so-
gnavodapiccola,conoscerloèsta-
to un privilegio, ma non potrei
mai. Quello spettacolo lo conosco
a memoria, ha cambiato il teatro,
ha inventato un nuovo modo di
fare spettacolo, ma può esserci so-
lo con lui».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’52”

LE NOSTRE OPINIONI
IL TEMA DEL GIORNO
di Fabio Licari
Milan e Inter, è la giornata della verità
RimpiantoSpalletti:ilNapolieradatitolo
n questo campionato
I è sempre presto per
dare qualcuno per
spacciato. Domenica
sembrava che il progetto
Napoli fosse definitivamente
fallito, con la Juve a una
lunghezza dal clamoroso
sorpasso e il posto Champions
addirittura a rischio. Ieri è
arrivata la più prepotente delle
risposte: il 6-1 al Sassuolo che
aveva appena lottato alla pari
con i bianconeri. Dionisi e i
suoi hanno sicuramente mille
colpe per questa disfatta, il
Sassuolo non è sceso in
campo, ma il Napoli ha detto
che, con il potenziale che si
ritrova, può competere con
Milan e Inter. Se non ora, per
il prossimo campionato. Da
capire con chi in panchina:
mentre Mertens, vicino al
rinnovo, esprimeva tutta la
delusione per la stagione,
Spalletti parlava di «grande
anno». Due visioni
diametralmente opposte.
Interessante capire quale
senta più sua De Laurentiis,
la cui rabbia per una volta
calibrata sembra aver
scatenato gli effetti sperati:
invece di un ritiro punitivo e
stressante, meglio ritrovarsi a
L’INTERVENTO
di Arrigo Sacchi
Le tante qualità di Ancelotti
Ma a vincere è quella umana
er descrivere Carlo
P Ancelotti è
necessario utilizzare
i superlativi assoluti.
Se una persona è brava, lui è
bravissimo. Se una persona è
modesta, lui è modestissimo.
Se una persona è buona, lui è
buonissimo. È questa la
differenza con la maggior
parte degli altri allenatori:
Carlo non fa nulla di
straordinario, è lui a essere
straordinario. E lo ha
dimostrato conquistando la
Liga in Spagna, dopo aver già
vinto la Serie A in Italia, la
Premier League in
Inghilterra, la Ligue 1 in
Francia e la Bundesliga in
Germania. Nessuno come lui.
La sua forza è la capacità di
sapersi adattare alle situazioni
DIRETTORE RESPONSABILE
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DENTROLENOTIZIE
Uomini gol Rafael Leao, talento del Milan, portoghese, 22 anni, in stagione è a quota 9 reti in campionato, a
destra Edin Dzeko, attaccante dell’Inter, bosniaco, 36 anni, 13 reti. Passa dal loro rendimento la volata scudetto
cena per ricucire i rapporti. Lo
scudetto è stato un obiettivo
reale per tutta la stagione.
Non è la prima volta che
Spalletti dilapida nel finale il
tesoretto accumulato in
stagione, ma questo è il
campionato dei ribaltoni e delle
occasioni sprecate. Tutti
possono ostentare rimpianti.
Chi assicura che oggi Milan e
Inter allunghino ancora? Pioli e
e ai luoghi. Segno di grande
intelligenza. Un importante
studioso sosteneva che se hai
un notevole entusiasmo
sostenuto dalla modestia, dal
buonsenso e dalla
perseveranza, sei sulla strada
del successo. Carlo ha tutte
queste qualità. Si fa voler bene
da chiunque. Quando smetterà
a tutti resteranno ricordi
piacevoli delle sue squadre,
che giocano bene, non sono
difensive, non fanno tatticismi,
praticano un calcio positivo e
cercano sempre il dominio del
campo. Da giocatore non era
veloce di gambe, ma di
cervello. Pensava prima degli
altri e così arrivava in anticipo
sul pallone. Quando, alla
vigilia della semifinale contro
il Real Madrid, s’infortunò
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO
Urbano Cairo
CONSIGLIERI
Marilù Capparelli, Carlo Cimbri,
Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle,
Giuseppe Ferrauto, Uberto Fornara,
Veronica Gava, Stefania Petruccioli,
Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi,
Marco Tronchetti Provera
DIRETTORE GENERALE LA GAZZETTA DELLO SPORT
Francesco Carione
D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 35
#
che sentiva già suo, poi
pensava le fosse sfuggito e
quindi s’era di nuovo cucito
sulla maglia. Che sia anni 60 o
moderno, capiremo meglio lo
spessore mentale del calcio di
LO SPUNTO
Inzaghi non solo in prospettiva di Andrea Fanì
campionato: la finale di Coppa
Italia con la Juve, con la quale
era cominciata la risalita, ha
Se Bagnaia
resta “leggero”
implicazioni da brividi.
Nel personalissimo torneo dei c’è margine
rimpianti, i bianconeri
dovrebbero avere meno
per la rimonta
problemi in questa tappa: alla
Champions mancano quattro rima della pole di
punti e il Venezia non vince in
A dal 21 novembre, però ha
strappato un pari alla
P ieri a Jerez, in un
venerdì che aveva
già dato indizi,
stralunata Juve dell’andata e avevamo scelto il titolo
ora ha cambiato tecnico, «Scusate il ritardo» per
Soncin per Zanetti. Una scossa sintetizzare i primi segnali di
potrebbe anche essere inutile Pecco Bagnaia. Quando si
in una lotta salvezza dove solo dice che il Motomondiale
uno su quattro ce la farà. Il inizia in Europa - e quando i
derby di Genova ha forse primi a dirlo sono gli addetti
salvato la Samp e condannato ai lavori - non si fa solo abuso
il Genoa. Ma anche il Cagliari di luoghi comuni: le piste
caduto in casa con il Verona diventano da guidare,
viaggia a una media interpretare, le temperature
retrocessione, con Mazzarri sono “da performance”, il
pericolante, mentre la comportamento delle moto
Salernitana lanciatissima spera comincia a essere compreso
domani in un’Atalanta triste e dai piloti. Però, perdonato
preoccupata di perdere le per il ritardo, adesso che la
coppe dopo un triennio sveglia è suonata e lui si è
Inzaghi vivono un primo sporcherebbe un po’ l’immagine entusiasmante. In fondo alzato dal letto, per Pecco non
maggio di domande scomode. bella e vincente di una squadra l’Europa League è indecifrabile c’è più tempo da perdere. La
Quanto i rossoneri soffriranno che, con Italiano, arriva al gol come tutto il resto: la Lazio s’è pole del GP Spagna conferma
la pressione dei favoriti? E sempre con il gioco. E se quello rimessa in pista con il 4-3 che neanche lui si stava
come reagiranno i nerazzurri del Milan sembra un impegno rocambolesco a La Spezia nascondendo dietro un
alla botta di Bologna? Non c’era complicato, cosa dire allora di segnato proprio dal Acerbi, il cliché, quando ripeteva
niente di peggio di Fiorentina e Udinese-Inter? I bianconeri di cui sorriso ora non ammette «devo capire questa moto».
Udinese per avere risposte Cioffi giocano bene, con la equivoci. E il Bologna arbitro Ora pare che il dialogo
urgenti. Dopo complimenti leggerezza di chi può esagerare, del campionato completa la conoscitivo sia finito, Pecco e
imbarazzanti, i viola sono tanto la salvezza è conquistata. striscia terribile con la Roma, la Desmo 2022 si sono presi
caduti due volte di fila contro Una situazione psicologica agli dopo aver preso 5 punti a Inter, per mano e hanno iniziato a
Juve (in Coppa Italia) e antipodi di quella dell’Inter che Milan e Juve. Che spettacolo. correre. A questo punto, per
Salernitana: un terzo ko potrebbe aver perso lo scudetto © RIPRODUZIONE RISERVATA restare in tema di luoghi
comuni, potremmo
proseguire con uno
scurdammoce ‘o passat:
«Che cosa possiamo fare?». mettiamo da parte le
Gli risposi: «Devi prendere difficoltà iniziali, dovute
delle lezioni private». Veniva anche alla pressione
a Milanello e sottoponeva a psicologica da favorito per il
sedute supplementari di Mondiale, come ammesso dai
allenamento con i giovani manager Ducati; a patto però
della Primavera. Tenete di cominciare a vincere,
presente che Ancelotti era un
giocatore della Nazionale, già
perché Bagnaia finora è stato
paradossalmente fortunato.
famoso. Provate a dire oggi a
un ragazzo di vent’anni di
In un Mondiale in cui
nessuno ha trovato il ritmo e
«prendere delle lezioni la continuità di risultati, il
private»: vi manda al diavolo! grande rivale Quartararo ha
Ma è grazie a questa
modestia e a questo
entusiasmo se Carlo è
vinto la prima corsa solo al
round numero 5: se Pecco
vincesse oggi, allora sì
arrivato al successo, sia come potremmo dire che il suo
calciatore sia come Mondiale è iniziato. Perché
allenatore. La sua storia se prima del via del GP
dovrebbe essere un esempio spagnolo i punti di ritardo dal
La calma del forte Carlo Ancelotti, 62 anni: da tecnico ha vinto 5 per i giovani che cominciano duo di testa Quartararo-Rins
titoli (in Italia, Inghilterra, Francia, Germania e Spagna) e 3 Champions a giocare a pallone. sono 38, con sedici corse da
Nel 1994, al Mondiale negli completare (Jerez compresa)
Stati Uniti, per me fu un il margine di recupero è
Evani, e io non avevo un alter dai gesti e dai comportamenti, collaboratore prezioso. Anzi: abbondante. Sempre che
ego in squadra, decisi di voglio raccontarvi questo preziosissimo (con lui Bagnaia faccia... Bagnaia: il
mettere Carlo all’ala sinistra. episodio del quale io e Carlo abbiamo detto che bisogna signore assoluto visto nella
Poteva sembrare un siamo stati protagonisti. Un usare il superlativo assoluto). seconda parte del 2021, il
controsenso, perché non era giorno mi telefona Berlusconi E poi ha iniziato a pilota coraggioso, veloce e
veloce, ma era il più affidabile e, riferendosi ad Ancelotti, mi camminare da solo e di strada leggero di testa che ha fatto
per quel ruolo in quel preciso dice: «Lei ha voluto un ne ha fatta parecchia, sudare in modo inaspettato il
momento. E poi fece pure il gol direttore d’orchestra che non dimostrando che l’umiltà è titolo a Quartararo, quando
che aprì quella meravigliosa conosce la musica». Era vero. alla base di ogni vittoria e di sembrava averlo in tasca. La
partita... Ma siccome, più delle Riferii quelle parole a Carlo, il ogni conquista. sveglia è suonata, Pecco...
parole, gli uomini si giudicano quale ascoltò e mi chiese: © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
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GazzaMondo
36 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

Germania Perdono Bayern e Dortmund

● 32esima di Bundesliga. Venerdì: Union-G. Fürth 1-1. Ieri:
Arminia-Hertha 1-1, Augsburg-Colonia 1-4, Dortmund-
Bochum 3-4 (tripletta di Haaland, 2 su rigore, foto), Mainz-
Bayern 3-1, Stoccarda-Wolfsburg 1-1, Hoffenheim-Friburgo
3-4. Domani: Leverkusen-Eintracht, Borussia M.-Lipsia

Il Grande Slam di
IL RECORD
REAL MADRID 1
TRIONFA COL REAL (PT)2 R

4 0
ESPANYOL
Q0

SOLO LUI HA VINTO MARCATORI: Rodrygo al 33’ e al 43’

p.t.; Asensio al 10’, Benzema al 36’ s.t.

2
I 5 CAMPIONATI TOP
4-2-3-1
COURTOIS

L. VAZQUEZ CASEMIRO VALLEJO MARCELO

CAMAVINGA CEBALLOS

ASENSIO MODRIC RODRYGO

Con i blancos completa la collezione MARIANO

iniziata al Milan e proseguita con Chelsea, DE TOMAS PUADO

3
Psg e Bayern. È il suo ventunesimo titolo VILHENA DARDER MELENDO Y. HERRERA

CABRERA S.GOMEZ CALERO A. VIDAL

4-4-2 DIEGO LOPEZ

Protagonisti
Ancelotti con l’attaccante
francese Karim Benzema, 34
anni, Pichichi della Liga, capo
cannoniere con 26 gol, e in
totale in stagione 42 reti in 42
partite finora
AFP
di Filippo Maria Ricci
I suoi trionfi
REAL MADRID (4-2-3-1)
Courtois; Lucas Vazquez, Casemiro
(dal 15’ s.t. Isco), Vallejo, Marcelo;
Camavinga (dal 29’ s.t. Mario Gila),
Ceballos; Asensio, Modric (dal 14’ s.t.
4
Kroos), Rodrygo (dal 29’ s.t. Vinicius);
Mariano (dal 15’ s.t. Benzema).
PANCHINA Lunin, Piñeiro, Carvajal,
Mendy, Valverde.
ALLENATORE: Ancelotti
AMMONITI Mariano, Casemiro e Diaz I trionfi 1. Al Milan con Maldini
per gioco scorretto
2. Al Chelsea vince la Premier 2010
ESPANYOL (4-4-2) 3. Campione di Francia 2013 col Psg
Diego Lopez; Aleix Vidal, Calero (dal 4. Al Bayern, Bundesliga 2017
38’ s.t. David Lopez), Sergi Gomez, 5. Il trionfo col Real ieri
Cabrera; Yangel Herrera (dal 31’ s.t.
Carlo V «Sono molto orgoglio- Merida), Melendo (dal 20’ s.t. Didac vincere la Premier League, pri- una stagione fantastica. Super-
Vilà), Darder, Vilhena (dal 20’ s.t.
CORRISPONDENTE DA MADRID
so dei 5 titoli nazionali – dice
Carlo –. La mia è una carriera
Morlanes); Puado, Raul de Tomas (dal mo doblete del Chelsea che alzò
anche la FA Cup. 12 maggio 2013,
coppa di Spagna e Liga conqui-
state, mercoledì la semifinale di

C
20’ s.t. Wu-Lei).
molto lunga ma non mi sono an- PANCHINA Olazabal, Garcia Pons, vittoria a Lione con rete di Menez ritorno in Champions col City di
TROFEI NAZIONALI cora stancato. E poi qui è specia- Miguelon, Moron, Dimata, Ribaudo, per il primo titolo del Psg dopo 19 Guardiola. Stagione che ha delle
Campionato le. Il Real, il Bernabeu, non avevo Embarba. anni, il terzo in totale. Con Ibra e colonne portanti. Karim Benze-
1 italiano mai vinto in questo stadio e l’am- ALLENATORE Vicente Moreno Beckham, si apriva il ciclo parigi- ma, ieri a segno per il 26° gol in
MILAN AMMONITI nessuno
biente è unico». E se lo dice uno no. Il 29 aprile 2017, Wolfsburg 0 Liga, 42 in 42 partite nella stagio-
Supercoppa che ha vinto a Milano, Londra, ARBITRO Munuera Montero Bayern 6, quinta delle 10 Bunde- ne: «Benzema è stato ecceziona-
1 italiana Parigi e Monaco c’è da credergli. NOTE Tiri in porta 6-2, tiri fuori 6-4, sliga consecutive della squadra le da quando è arrivato qui tanti
MILAN arlo si emoziona. «Sì, è una que- Carlo ha iniziato ad allenare a ca- angoli 6-6, fuorigioco 1-0 bavarese, il primo titolo di Carlo anni fa – ha detto ieri Florentino
Coppa stione genetica, lo facevano an- sa sua, Reggio Emilia, nel 1995 in Recuperi 3’ p.t. e 2’ s.t. col figlio Davide come secondo. E Perez – nessuno può togliergli il
1 Italia che mio padre e mio nonno, si- Serie B. Le prime 7 partite, nem- ieri, 30 aprile 2022. L’ultimo si- Pallone d’oro». E poi Vinicius,
MILAN gnifica che sono molto molto fe- meno un successo. Il 2 maggio gillo sulla corona di Carlo V. uno che in 3 anni con Zidane in
Campionato lice». Carlo si commuove, subi- del 2004 a San Siro col Milan bat- Liga aveva segnato 8 gol e in una
1 inglese to, con i lucciconi che arrivano tendo la Roma di Capello ha vin- Karim Pallone d’oro Il Ma- stagione con Carlo ne ha fatti 14.
Chelsea
alla fine di Real Madrid-Espanyol to il suo primo e unico scudetto, drid veniva da una stagione sen- Più tanti assist. E poi Courtois,
Coppa 4-0, la partita che ha portato al con un gol di Shevchenko. Il pri- za vittorie con Zidane. Carlo è colossale e salvatore in tante si-
1 d’Inghilterra Bernabeu la Liga numero 35 con mo anno di Kakà, il record di stato richiamato alla Casa Blan- tuazioni, in questo momento il
Chelsea
4 giornate d’anticipo, cosa che al punti. Poi il 9 maggio 2010, Chel- ca: pochi soldi, poco mercato, miglior portiere del mondo. E la
Supercoppa Madrid non succedeva dal 1990. sea-Wigan 8-0, punteggio record poche aspettative. Lo davano coppia di centrali difensivi, Mili-
1 inglese
E ha fatto diventare l’allenatore di per il Chelsea che segnò 103 reti pronto per la pensione dopo Na- tao-Alaba. Hanno dovuto sosti-
Chelsea
Reggiolo il primo a vincere il in campionato. Primo italiano a poli ed Everton. Ne è venuta fuori tuire due miti come Sergio Ra-
Campionato campionato in Italia, Inghilterra,
1 francese
Francia, Germania e Spagna. Il
Psg
top. Uno per ogni Paese. Carlo se porto coi giocatori, coi dirigenti,
1
Campionato
tedesco
la gode: «Quando hanno iniziato La testimonianza coi tifosi. Ha una dote che pochi
Bayern a lanciarmi in aria dicevo a Mar- posseggono: sa distinguere le

Costacurta svela:
celo: “otra, otra, otra!”, era molto cose importanti dalle meno im-
Supercoppe
bello stare lassù per aria». portanti. Questa distinzione è la
2 di Germania
bussola della sua vita e, di con-
2 Bayern
Si festeggia «Qui al Madrid bi- seguenza, della sua carriera».

«Allenatore già
Coppa
1 del Re sogna celebrare in fretta, perché
Real Madrid ogni successo dura pochissimo 3 Lei ha sostenuto che troppo
Supercoppa
perché si pensa già a quello suc- poco si è parlato di «ancelotti-

quando giocava»
1 di Spagna cessivo. Festeggiamo a Valdebe- smo», mentre molti ragiona-
Real Madrid bas, in famiglia. Celebrare fa be- menti si sono fatti sul «guar-
Campionato
ne, a meno che qualcuno non si diolismo» e sul «cholismo».
1 spagnolo rompa un piede o una gamba, «A volte mi sembra che il lavoro
ma non penso che succeda. Poi di Ancelotti sia un po’ sottosti-
Real Madrid
inizieremo a pensare al City». L’ex compagno: di Andrea Schianchi
mato. Sono 20 anni che vince: «Sapersi adattare alle situazio-
TROFEI INTERNAZIONALI Carlo ringrazia: «Il club e il pre- «Si dovrebbe proviamo a capire come ha fatto, ni. E riuscire a gestirle con cal-
sidente, che mi ha chiamato illy Costacurta rac- con quali metodi, con quale ma, pazienza e umanità. Carlo è
Champions
parlare ormai
B
3 League quando non me l’aspettavo». E conta il suo Ancelotti: strategia. E badate che parlo di una bella persona, prima ancora
2 MILAN, 1 Real Florentino Perez, di rimando in di ancelottismo, il compagno, l’allena- strategia come intende Sacchi: di essere un grande allenatore».
tv: «Sì, non pensava che lo chia- tore, l’amico. Carlo ha una strategia, sa dove
3
Supercoppa
europea massimo e quando l’abbiamo 20 anni che vince vuole arrivare ogni volta che co- 3 Qualche esempio di situazio-
2 MILAN, 1 Real fatto ha detto “Vengo correndo”, con metodo» 3 Il primo aggettivo che le viene mincia un lavoro e state pur cer- ne cui Ancelotti si è adattato?
Mondiale perché uno dei suoi grandi meriti in mente per descriverlo? ti che l’obiettivo lo raggiunge». «Il primo che mi viene in mente
2 per club è l’identificazione col Madrid e «Unico. Carlo è unico e questa è quello del Milan. Si è trovato
1 MILAN, 1 Real con i suoi valori, qualcosa di mol- sua unicità si manifesta nel rap- 3 La sua dote principale? con tanti centrocampisti dai
GDS to importante per noi».

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 D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 37

Francia Vince il Rennes, oggi OM-Lione Turchia Trabzonspor e Hamsik campioni

● In Ligue 1, venerdì: Strasburgo-Psg 3-3; ieri: Lens-Nantes ● Il Trabzonspor allenato da Avcı ha vinto il campionato
2-2; Rennes-St.Etienne 2-0, doppietta di Majer e padroni di turco dopo ben 38 anni, il 7° della storia. Col 2-2 in casa con
casa terzi. Oggi, ore 13: Troyes-Lille; ore 15: Brest-Clermont; l’Antalya infatti va a 77 punti, +9 sul Fenerbahçe a 3 turni
Lorient-Reims; Monaco-Angers; Montpellier-Metz; dalla fine, ma in vantaggio negli scontri diretti. In squadra
Bordeaux-Nizza (17.05); Marsiglia-Lione (20.45, su Sky). anche l’ex Napoli Marek Hamsik, 34 anni, 25 gare e 2 gol.

Ancelotti
Inghilterra

Klopp, grazie Keita

mos e Varane, e l’hanno fatto in
L A L I G A
maniera impeccabile. Non era
scontato. Il brasiliano dopo due
stagioni in chiaroscuro è cresciu-
Vince l’Alaves di Velazquez to tantissimo, l’austriaco è arri-
Pari del Levante di Lisci vato a 10 campionati vinti di fila,
dopo i 9 col Bayern. E poi i tre di
● Nella 34a giornata di Liga, le squadre in fondo alla sempre, Modric-Casemiro-Kro-
5 avanti il super City
per l’Europa e che permette a
questa squadra non più giova-
nissima di correre con continuità
e costrutto. La Liga è stata vinta
con 3 sconfitte, Espanyol, Getafe
e Barcellona (unica macchia,
sbiancata dal trionfo), e una re-
golarità impressionante. Dome-
Ma Foden riporta
Il Liverpool passa 1-0 a Newcastle
Pep 4-0 a Leeds, aprono Rodri e Aké
Dubravka in uscita e segna. Pro-
di Iacopo Iandiorio
prio Keita al 7’ ci aveva provato
orpasso e controsor- da fuori. E appare indubbia-
PREMIER
S
passo. Come in un mente come il più fresco davan-
film di Dino Risi, ma ti. Dopo la mezzora inizia il festi-
al quadrato. Nel pri- val degli errori Reds. Mané ha la
35 GIORNATA mo pomeriggio il Li- chance migliore, da Diaz, e spa-
(in tv su Sky) verpool si libera con difficoltà di ra sul portiere slovacco. Poi è
Ieri: un rognoso Newcastle e supera Diogo Jota di testa a impegnarlo.
Newcastle- la capolista City. Nel tardo po- Nella ripresa sbagliano ancora il
Liverpool 0-1, meriggio a Elland Road i Blues di portoghese, Mané, il subentrato
Watford-Burnley Manchester non perdono colpi, Salah e Diaz. E salva tutti Alisson
1-2, Aston Villa- abbattono un buon Leeds, no- su Bruno Guimaraes a 3’ dalla fi-
Norwich 2-0; nostante il risultato (4-0) e ritor- ne. Klopp esulta e fa il gesto del-
Southampton- nano in vetta a 4 turni dalla fine l’infarto: «Gruppo eccezionale,
Crystal Palace della Premier. La corsa continua è uno dei motivi per cui resto
1-2; per entrambi, con in mezzo le qui», a proposito del prolunga-
Wolverhampton- fatiche delle semifinali della mento del suo contrato al 2026.
Brighton 0-3; Champions.
Leeds- Jesus è con noi Più facile per
Manchester City Poco precisi Al St. James’ il City, che all’andata aveva vinto
0-4. Park Klopp fa rifiatare qualche 7-0 con Bielsa, ma il Leeds di
Oggi: titolare, appena 60 ore circa lo Marsch è altra cosa, viene da 5
Tottenham- sforzo col Villarreal di mercoledì gare imbattuto e solo 4 gol subiti.
Leicester (15); sera. In panchina Salah, Thiago, Però perde subito Cooper e dopo
Everton- Alexander-Arnold e Fabinho. Il Dallas. Anche Guardiola fa tur-
Chelsea (15); Newcastle saudita, rivitalizzato nover, fuori De Bruyne, Silva,
West Ham- dal mercato di gennaio e da Mahrez. Dentro dopo il Real
Arsenal (17.30). Howe in panchina viene da 4 Cancelo, Aké, Gundogan, Ster-
Domani: vittorie di fila. Ma contro i Reds il ling e Grealish. Dopo 3’ scivola
Man United- tecnico mette una formazione Cancelo, Rodrigo scappa in con-
Brentford (21). molto prudente, senza attaccan- tropiede, ma chiude Gundogan.
CLASSIFICA: ti titolari, un 4-1-4-1 affollatissi- Passata la paura il City va. Al 13’
Man. City 83; mo al centro, per chiudere tutte punizione di Foden da sinistra,
Liverpool 82; le fonti di gioco del Liverpool. E Rodri di testa, libero, segna in
Chelsea 66; il giochino gli riesce, tanto più area. Poi sbagliano Jesus e Ster-
Arsenal 60; che i Magpies partono con un ling. Nella ripresa chiude Aké, su
Tottenham 58; pressing impressionante, senza angolo battuto da Foden, sponda
Man. Utd 55; domani, che costringe i Reds ad di Dias e l’olandese gira in porta
aspettare. Gli ospiti sbloccano il di sinistro. Il Leeds prova a reagi-
West Ham 52;
Wolverhampton risultato grazie al buon vecchio re ma prima Jesus, su diagonale
49; Brighton 44; intervento di Milner, 36 anni e ancora di Foden, fa tris e nell’ex-
Newcastle 43; quattro polmoni, che anticipa tratime Fernandinho chiude.
Leicester 42; Schär a centrocampo, palla a ca- 0© RIPRODUZIONE RISERVATA

classifica non si arrendono. Il Levante dell’italiano Lisci os. Inamovibili, insuperabili, nica prossima al Metropolitano C. Palace 41; pitan Henderson, scambio Kei-
pareggia nel derby col Valencia all’81’. A Vitoria l’Alaves
dell’ex tecnico dell’Udinese nel 2018 Julio Velazquez batte
ispirati. Il croato che a settembre
arriverà a 37 anni con vista sul
nel derby i campioni usciti del-
l’Atletico faranno il “pasillo” ai
Aston Villa,
Brentford,
ta-Diogo Jota, palla di nuovo al
guineano, che dribbla il portiere s TEMPO DI LETTURA 2’25”
il Villarreal, semifinalista in Champions 2-1. E’ la seconda
Mondiale e che sembra un ragaz- nuovi padroni della Liga. Vinta Southampton
vittoria per Velazquez in 4 match con l’Alaves, che nelle 10
gare precedenti ne aveva vinta solo una e perse 7. zino per entusiasmo e minuti dal Madrid grazie a questo signo- 40; Leeds,
● Risultati: Venerdì Siviglia-Cadice 1-1; ieri: Alaves-
Villarreal 2-1; Real Madrid-Espanyol 4-0; Valencia-Levante
giocati. re di buone maniere che in giu-
gno compirà 63 anni e che allena
Burnley 34;
Everton 29; NEWCASTLE 0 LEEDS 0
1-1; Athletic Bilbao-Atletico Madrid 2-0. Oggi, su Dazn, (ore Come un padre E da ultimo da 27. «È come un padre per
1 MANCHESTER CITY 4
Watford 22;
14) Elche-Osasuna; (16.15) Granada-Celta; (18.30) Rayo
Vallecano-Real Sociedad; (21) Barcellona-Maiorca.
vanno menzionati i tanti italiani noi», dice sincero e pieno di af- Norwich 21. LIVERPOOL
che accompagnano Carlo. Ne ci- fetto e riconoscenza Courtois. E (PRIMO TEMPO)R0-1
Domani: (21) Getafe-Betis (PRIMO TEMPO)R0-1
Classifica Real Madrid 81; Siviglia 64, Barcellona 63; tiamo due: suo figlio Davide, fon- Carlo si emoziona. Di nuovo.
Atletico Madrid 61; Betis 57; Real Sociedad 55; Villarreal damentale. Giovane, tecnologi- © RIPRODUZIONE RISERVATA MARCATORI Keita al 19’ p.t. MARCATORI Rodri al 13’ p.t.; Aké al
52; Athletic Bilbao 51; Osasuna 44; Valencia 43; Rayo 40; co, preparato. E Antonio Pintus: 9’, Gabriel Jesus al 33’, Fernandinho al
Celta, Espanyol 39; Elche 38; Getafe 35; Maiorca 32;
Cadice 31; Granada 30; Alaves 28; Levante 26.
l’eterno preparatore che come
Carlo ha vinto tantissimo in giro s TEMPO DI LETTURA 4’8”
NEWCASTLE (4-1-4-1)
Dubravka 7; Krafth 5,5 (dal 40’ s.t.
48’ s.t.

Murphy s.v.), Schär 5,5 (dal 16’ s.t. LEEDS (5-4-1)

piedi buoni, c’ero anch’io in
quella squadra, 2002-03. Non
ha escluso nessuno, si è adattato
alle caratteristiche dei giocatori
e su di loro ha costruito un mo-
dello di calcio. O nella prima
esperienza al Real. Lo avevano
preso perché volevano la rispo-
sta a Guardiola, quindi un gioco
basato sul possesso e sui passag-
gi corti. Lui, però, aveva Cristia-
no Ronaldo e Benzema, e si è
adattato a loro, lasciando perde-
re il desiderio dei dirigenti, e così
ha vinto la Champions League
nel 2014. Carlo è duttile».
Ancora 3 Da chi raccoglie l’eredità?
insieme «I suoi maestri sono stati Lie-
Ancelotti con dholm e Sacchi. Liedholm non
Costacurta, 56 era un fondamentalista e aveva,
anni, nel ’07, con come Carlo, una grandissima
Billy nello staff umanità. Sacchi era maniaco
di Carlo al Milan nella ricerca della perfezione e
dei dettagli. Carlo ha saputo fon-
dere questi modelli. E’ meticolo-
so nello studio degli avversari,
ma non stressa i giocatori: si fida
di loro e in questo modo aumen-
ta la loro responsabilità».
3 Che compagno è stato?
«Era un allenatore anche quan-
do giocava. Dava consigli duran-
te la partita, aiutava chi era in
difficoltà. Ed era il primo esecu-
tore degli ordini dell’allenatore.
Quanti calci ho preso da lui e da
Van Basten, nella prima stagione
di Sacchi, durante gli esercizi sul
pressing! Anche in allenamento
lui e Marco erano micidiali e fa-
cevano capire a noi giovani co-
me si doveva giocare e che cosa
pretendeva Sacchi da noi. E’ sta-
ta una grande lezione per me».
3 Ricordo di Carlo giocatore?
«La doppietta nella sua ultima
partita a San Siro col Milan. Se-
gnò con tutta la rabbia che aveva
in corpo perché Capello non
Lascelles 6), Burn 6,5, Targett 6,5;
Shelvey 6,5; Almiron 5,5, Bruno
l’aveva schierato titolare». Guimarães 6,5, Willock 5,5 (dal 22’ s.t.
Wood 5), Joelinton 6; Saint-Maximin
3 Lei giocatore e lui allenato- 5,5.
re: com’è stato il rapporto? PANCHINA Darlow, Dummett, Gayle,
Manquillo, Ritchie, Longstaff
«Di amicizia, quella non spari-
ALLENATORE Howe 5,5
sce mai, e di profondo rispetto. AMMONITI Joelinton per
Io per il suo ruolo, e lui per il comportamento non regolamentare
mio. Ho cercato di aiutarlo:
prima della finale di Cham- LIVERPOOL (4-3-3)
pions a Manchester, contro la Alisson 6; Gomez 7, Matip 6, van Dijk
Juve, nel 2003, aveva visto Pirlo 6,5; Robertson 6,5; Keita 7,
Henderson 6,5 (dal 24’ s.t. Fabinho 6),
e Kaladze un po’ nervosi. La Milner 7 (dal 33’ s.t. Thiago 6); Diaz 7,
cosa gli era parsa strana, so- Diogo Jota 6,5, Mané 5,5 (dal 24’ s.t.
prattutto per Pirlo che di solito Salah 6,5)
sapeva dominare le emozioni. PANCHINA Kelleher, Jones, Tsimikas,
Allora, anziché andare lui da Konaté, Alexander-Arnold, Elliott
loro, che magari avrebbero av- ALLENATORE Klopp 6,5
AMMONITI D. Jota per
vertito ancora di più la tensio- comportamento non regolamentare,
ne, chiese a me e a Paolo Mal- Gomez e Mané per gioco falloso
dini di tranquillizzarli. Visto il
risultato, devo ammettere che ARBITRO Marriner 6,5
fu un’ottima intuizione». NOTE Spettatori : 52.281.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tiri in porta 2-10. Tiri fuori 1-10. Angoli
0-6. Fuorigioco 9-1 Recuperi 2’ p.t., 4’
s.t.
s TEMPO DI LETTURA 2’47”
Meslier 5,5; Dallas 6 (dal 52’ p.t. D.
James 5,5), Ayling 6, Koch 6, Struijk 7,
Firpo 5,5 (dal 17’ s.t. Gelhardt 5,5);
Raphinha 6,5, Klich 5,5, Phillips 6,5,
Harrison 6; Rodrigo 5,5 (dal 38’ s.t.
Greenwood s.v.).
PANCHINA Klaesson, Diego Llorente,
Cresswell, Shackleton, Bate
ALLENATORE Marsch 5
AMMONITI Firpo per comportamento
non regolamentare, Marsch per
proteste
MANCHESTER CITY (4-2-3-1)
Ederson 6,5; Cancelo 7, Dias 7,5,
Laporte 6,5, Aké 7 (dal 15’ s.t.
Zinchenko 5,5); Rodri 7,5 (dal 38’ s.t.
Fernandinho 6,5), Gundogan 6,5;
Sterling 6,5, Foden 7,5 (dal 35’ B. Silva
s.v.), Grealish 6,5; Gabriel Jesus 7
PANCHINA Steffen, Mbete-Tabu,
McAtee, Mahrez, Egan-Riley, De
Bruyne
ALLENATORE Guardiola 7
AMMONITI Grealish e Cancelo per
gioco falloso
ARBITRO Tierney 6
NOTE Spettatori 35.771.
Tiri in porta 2-9. Tiri fuori 1-6. Angoli
3-6. Fuorigioco 3-1. Recuperi 8’ p.t., 4’
s.t.
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SerieB
38 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

LA PENSIAMO COSÌ n campionato così bello
di Davide Tondi U non può essere rovinato
da pochi sconsiderati
Non rovinate che non sanno tenere le
mani a posto. Non si lancia nulla
il torneo più bello sul campo. E non si capisce come
le bombe carta possano ancora
girare sugli spalti. Alla fine il
povero portiere del Vicenza
Contini e un raccattapalle ne
hanno pagato le conseguenze, per
fortuna entrambi non sono gravi.
Ma anche il Lecce (Baroni nella
foto) è stato danneggiato dai suoi

Il Monza mette
LA CLASSIFICA
SQUADRE PT PARTITE RETI
G V N P F S
LECCE 68 37 18 14 5 58 31
MONZA 67 37 19 10 8 60 37
CREMONESE 66 37 19 9 9 55 38
PISA 64 37 17 13 7 46 34
BENEVENTO 63 37 18 9 10 61 37

Il sorpasso per la A
BRESCIA 63 37 16 15 6 52 35
ASCOLI 62 37 18 8 11 48 41
FROSINONE 58 37 15 13 9 57 43
PERUGIA 55 37 13 16 8 39 32
TERNANA 54 37 15 9 13 57 57
CITTADELLA 52 37 13 13 11 38 35

con un super Mota

COMO 47 37 11 14 12 48 52
PARMA 46 37 10 16 11 47 43
REGGINA 46 37 13 9 15 31 46
SPAL 39 37 8 15 14 44 53
ALESSANDRIA 34 37 8 10 19 37 58

Il Benevento crolla
COSENZA 32 37 7 11 19 35 59
VICENZA 31 37 8 7 22 37 59
CROTONE 26 37 4 14 19 41 60
PORDENONE 18 37 3 9 25 29 70

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT SERIE C

37a GIORNATA Tris nella ripresa e Cremonese superata

CITTADELLA-BRESCIA
CREMONESE-ASCOLI
1-0
0-1
Berlusconi esulta, Galliani va al Duomo
MONZA-BENEVENTO 3-0 peggiore dei rivali, tenendo a di- per andare a pregare nel Duomo
PARMA-ALESSANDRIA 2-2 di Nicola Binda
PISA-COSENZA 1-1
stanza anche il Pisa), proprio co- di Monza. Il suo grande sogno,
INVIATO A MONZA
PORDENONE-CROTONE 3-3 me nel 1999, quando in quello adesso, è proprio vicino.
REGGINA-COMO 1-4 utti attorno a Silvio stadio con il Milan arrivò il sesto

T
SPAL-FROSINONE 3-0 ad aspettare il finale scudetto dell’era Berlusconi. Il Monza devastante Ci crede-
TERNANA-PERUGIA 1-0 da Cremona. Poi l’ur- Cavaliere dopo la partita è sceso va Galliani, ma nemmeno la ti-
VICENZA-LECCE 2-1 lo: «E’ finita!». Tele- negli spogliatoi a fare i compli- foseria si era rassegnata dopo
fonini alzati al cielo e menti alla squadra («Partita da Frosinone. Con 8.402 paganti è

38a GIORNATA applausi al grande capo. Adesso

il Monza è davvero vicino alla
Serie A! Favolosi!»), mentre
Galliani aveva lasciato lo stadio
stato stabilito il record stagionale
di presenze (650 circa gli ospiti),
VENERDÌ
Serie A, grazie al risultato dello qualche minuto prima della fine con una bella carrellata di vip
ALESSANDRIA-VICENZA ore 20.30 (1-2) Zini e alla netta, meritata e con- (Pippo Inzaghi, Julio Cesar,
ASCOLI-TERNANA (4-2) vincente vittoria nello scontro Claudio Sala e tanti altri ex...). La pirisi e soprattutto Carlos Augu- firmato Gytkjaer. A quel punto,
BENEVENTO-SPAL
BRESCIA-REGGINA
(1-1)
(2-0)
diretto con il Benevento. Un suc-
cesso indiscutibile e nato da lon-
IL NUMERO spinta alla squadra è stato evi-
dente, così come l’approccio de-
sto) pronti a sostenere le azioni
offensive garantendo una supe-
gestita senza affanno la reazione
del Benevento, la squadra di

2013
COMO-CREMONESE (0-2) tano. Dal discorso motivaziona- cisamente blando del Beneven- riorità a centrocampo che si è ri- Stroppa ha cercato il tris con
COSENZA-CITTADELLA (1-1)
CROTONE-PARMA (1-1)
le che Galliani ha fatto alla squa- to, che nei primi 11 minuti è sta- velata determinante. A spazzare D’Alessandro (altra parata di Pa-
FROSINONE-PISA (3-1) dra durante il viaggio di ritorno to preso a pallonate dai tentativi via la Strega e le maledizioni è leari) e l’ha trovato ancora con
LECCE-PORDENONE (1-0) dopo la batosta di lunedì a Frosi- di Gytkjaer (due volte), Mota stato un secondo tempo più Mota, dopo punizione battuta
PERUGIA-MONZA (2-2) none, ma anche dall’atteggia- Carvalho (tre) e Ciurria, fino alla concreto, fatto di organizzazio- rapidamente e furbescamente
mento della squadra di Caserta, paratona di Paleari (è di Giussa- ne e personalità. Con un regalo in verticale (difesa ancora una
che proprio ha mal digerito il ri- L’ultima volata così in B no, sentiva l’aria di casa e si è su- clamoroso, visto il retropassag- volta dormiente), con girata vin-
MARCATORI tiro di Novarello (da mercoledì)
che non ha di certo trasmesso
Due promozioni all’ultima giornata?
In Serie B non succedeva dal 2013,
perato) su Mazzitelli poco dopo
la mezzora. Una maledizione?
gio di Letizia che ha messo Mota
davanti a Paleari: dribbling sul
cente del miglior marcatore del-
la squadra di Stroppa (11 reti, su-
20 RETI Coda (6, Lecce) motivazioni. Anzi. Vittoria del quando Sassuolo e Verona fecero No, è stata solo una questione di portiere e 1-0. Monza sbloccato perato Valoti che è fermo a 10).
14 RETI Strefezza (Lecce); Monza e sorpasso sulla Cremo- festa tenendosi dietro il Livorno pazienza. Stavolta Stroppa ha e pronto a raddoppiare subito
Donnarumma (1, Ternana)
13 RETI Vázquez (Parma)
nese, secondo posto raggiunto. avuto risposte eccellenti dal suo dopo: lancio a sinistra per Moli- Benevento deludente Ca-
12 RETI Corazza (2, Alessandria) Adesso bisogna vincere venerdì schieramento iper offensivo, na, cross al volo intercettato con serta è stato coraggioso a pre-
11 RETI Maric (6, Crotone); a Perugia (o non fare un risultato con due difensori centrali (Sam- un braccio da Improta, rigore sentarsi con Improta basso a si-
Mota Carvalho (Monza)
10 RETI Lapadula (2, Benevento);
Baldini (5, Cittadella); Cerri (5,
Como); Charpentier (1, Frosinone); Pareggio con errori La sorpresa
Valoti (4, Monza); De Luca (4,

Pisa, pari e due casi: Un Brescia deludente

Perugia)
9 RETI Dionisi (3, Ascoli);
Moreo (Brescia); Gliozzi (3) e
La Gumina (1, Como); Zerbin PISA 1
Lucca e Caracciolo si rassegna ai playoff
(Frosinone); Gytkjær (3, Monza);
Galabinov (4, Reggina) COSENZA 1
8 RETI Bidaoui (Ascoli);
(PRIMO TEMPO)R1-0

Cosenza, bene così Cittadella a testa alta

Buonaiuto, Ciofani (2) e Zanimacchia
(Cremonese); Falletti e Partipilo
(Ternana)
LA GUIDA
Lecce e Monza
venerdi promossi?
Ecco tutti i casi
● Due squadre promosse in Serie A
all’ultima giornata: non succedeva dal
2013 con Sassuolo e Verona. Venerdì
sera possono festeggiare su tutti
Lecce e Monza: ecco come.
LECCE IN A SE... Il Lecce deve
vincere. Se pareggia o se perde deve
sperare che non vinca una tra Monza
e Cremonese.
MONZA IN A SE... Anche il Monza
deve vincere. Se pareggia deve
sperare che non vinca la Cremonese.
Se perde l’unico caso in cui è
promosso è se si trova a pari punti
con la Cremonese, sempre però che
non perda con più di 6 gol di scarto.
LE ALTRE Solo Cremonese e Pisa
possono ancora sperare nella A
diretta. La Cremonese deve vincere
e sperare che non vinca una tra
Lecce e Monza. Il Pisa deve vincere e
sperare che il Monza perda e che la
Cremonese non vinca.
di Alessio Carli
PISA
n gol regalato a testa e
U I
un punto ciascuno
ma dal sapore oppo-
sto. Il Pisa vede ridur-
si le già basse possibi-
lità di promozione diretta (una
vittoria a Frosinone potrebbe
non bastare) in un quadro com-
plicato dall’infortunio di Carac-
ciolo (problema al ginocchio da
valutare) e dall’esclusione di
Lucca («ha avuto un comporta-
mento non idoneo e ho deciso di
non convocarlo ma da lunedì
sarà di nuovo a disposizione»
ha spiegato D’Angelo). L’1-1 in-
vece non cambia lo scenario del
Cosenza (solo vincendo avrebbe
avuto la certezza del playout)
ma dà ulteriore carica per la ga-
ra col Cittadella: «Siamo in palla
– ha detto Bisoli - venerdì siamo
condannati a vincere senza
pensare al Vicenza».
Le mosse La partita l’ha fatta il
Pisa, ma dopo il dono del van-
taggio immediato (Matosevic a
vuoto su traversone basso di Be-
ruatto e deviazione di Venturi
nella propria porta) il prolunga-
to possesso palla (60%) non è
stato accompagnato da concre-
tezza in avanti, con Cohen col-
pevole di un paio di clamorosi
errori e troppi ultimi passaggi
sbagliati (più una traversa di Si-
billi a inizio secondo tempo).
L’inedito 4-2-3-1 ha funzionato
per un’ora, poi il centrocampo è
andato in inferiorità anche per
le mosse di Bisoli, che ha in
mezzo ha inserito Florenzi e
Kongolo, che hanno dato vivaci-
tà, e poi Zilli che si è preso il ri-
gore (fallo di Beruatto) avven-
tandosi sulla palla incredibil-
mente sgusciata a Nicolas su tiro
di Caso. Dal dischetto è andato
l’ex Liotti (promosso in B con i
toscani nel 2019) che ha trasfor-
mato con freddezza nell’angolo
sinistro: vano il tuffo di Nicolas.
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s TEMPO DI LETTURA 1’31”
MARCATORI autorete di Venturi
(C) al 6’ p.t.; Liotti (C) su rigore al 34’
s.t.
PISA (4-2-3-1)
Nicolas 5; Birindelli 6, Hermannsson 6,
Caracciolo 6 (dal 35’ s.t. De Vitis s.v.),
Beruatto 6; Nagy 6, Marin 6 (dal 35’
s.t. Gucher s.v.); Cohen 5,
Benali 5,5 (dal 35’ s.t. Mastinu s.v. ),
Sibilli 6,5; Torregrossa 5,5 (dal 23’ s.t.
Puscas 5,5)
PANCHINA Livieri, Dekic, Berra,
Siega, Touré, Di Quinzio, De Marino
ALLENATORE D’ Angelo 5,5
COSENZA (3-5-2)
Matosevic 5,5; Rigione 6, Camporese
6,5, Venturi 5,5; Bittante 5,5 (dal 1’ s.t.
Kongolo 6), Di Pardo 6,5, Palmiero 6
(dal 1’ s.t. Florenzi 6,5), Carraro 5,5
(dal 20’ s.t. Zilli 6,5), Situm 5,5 (dal 1’
s.t. Liotti 6,5); Laura 5, Caso 6,5 (da
41’ s.t. Ndoj s.v.)
PANCHINA Sarri, Borrelli, Boultam,
Gerbo, Voca, Arioli, Hristov
ALLENATORE Bisoli 6,5
ARBITRO Abbattista di Molfetta 6,5
ASSISTENTI Capaldo 6-Miele 6
ESPULSI nessuno
AMMONITI Caracciolo (P),
Hermannsson (P), Caso (C), Beruatto
(P), Masucci (P) e Ndoj (C) per gioco
scorretto
NOTE paganti 6.541, incasso non
comunicato. Tiri in porta 3 (con una
traversa)-2. Tiri fuori 4-3.
In fuorigioco 2-0. Angoli 4-4.
Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’
di Simone Prai
CITTADELLA (PD)
l Brescia ha perso l’ul-
timo treno utile per
restare in corsa per la
promozione diretta,
non riuscendo ad ap-
profittare dei passi falsi delle di-
rette avversarie. Ora l’obiettivo -
come detto da Corini a fine in-
contro - è quello di evitare il tur-
no preliminare dei playoff. Il
successo del Cittadella invece
non ha fatto che aumentare il
rammarico per gli spareggi pro-
mozione sfumati dopo averli
centrati negli ultimi cinque anni
di fila.
Le mosse Il Brescia avrebbe
dovuto fare la partita, sospinto
da oltre 1.100 tifosi, invece l’ap-
proccio migliore è quello della
formazione di Gorini che ha
sfiorato il gol con Tavernelli. Lo
scampato pericolo ha svegliato la
squadra di Corini che ha miglio-
rato la manovra con il passare
dei minuti, ma ha rischiato nuo-
vamente di andare sotto a fine
frazione: Joronen ha messo una
provvidenziale pezza su Beretta.
Il tecnico ospite a inizio ripresa
ha cercato di dare più peso all’at-
tacco inserendo Leris ma al 17’ il
Cittadella ha sbloccato la partita
con il gran sinistro di Cassandro,
al suo primo gol in B, a corona-
mento della migliore azione co-
rale del confronto. L’ingresso in
campo di Palacio ha contribuito
al forcing finale del Brescia, che
ha costretto il Cittadella ad ab-
bassare il baricentro a ridosso
della propria area. L’undici di
Gorini non ha saputo sfruttare
un paio di ripartenze, così ha
sofferto negli ultimi minuti. Ci
hanno provato a ripetizione Ja-
giello, poi Palacio, infine Bian-
chi, ma Maniero in tutte le circo-
stanze si è fatto trovare pronto. In
pieno recupero doppio il salva-
taggio del portiere su Leris, poi
fermato per fuorigioco.
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s TEMPO DI LETTURA 1’31”

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stessi tifosi: da quell’episodio in
poi la partita ha cambiato volto e i
giallorossi hanno visto affondare
il sogno di festeggiare la A con un
turno di anticipo. Un disastro. E
non finisce qui. Perché la terza
parte ad essere danneggiata sarà
la freccia
Attacco decisivo
Stroppa ha avuto
risposte eccellenti
dallo schieramento
iper offensivo
messo in campo
CITTADELLA 1 Donnarumma in gol,
BRESCIA
(PRIMO TEMPO)R0-0
0 la Ternana festeggia
MARCATORE Cassandro al 17’ s.t.
CITTADELLA (4-3-1-2)
Maniero 7; Mattioli s.v. (dal 15’ p.t.
Icardi 6,5), Frare 6, Visentin 6 (dal 27’
s.t. Del Fabro s.v.), Cassandro 7
(dal 38’ s.t. Varela s.v.); Vita 6,5,
Branca 7, Mastrantonio 6 (dal 1’ s.t.
Danzi 6,5); Antonucci 6,5 (dal 27’ s.t.
Laribi s.v.); Beretta 6, Tavernelli 6,5
PANCHINA Manfrin, Kastrati,
Mazzocco, Ciriello, Pavan, Thioune
ALLENATORE Gorini 7
BRESCIA (4-3-1-2)
Joronen 6,5; Sabelli 6, Cistana 5,5,
Adorni 6, Pajac 5,5 (dal 28’ s.t. Huard
s.v.); Bisoli 6,5, Van de Looi 5,5 (dal 17’
s.t. Palacio 6,5), Bertagnoli 6 (dal 28’
s.t. Jagiello 5,5); Tramoni 6,5 (dal 39’
s.t. Bianchi s.v.); Bajic 5,5 (dal 1’ s.t.
Leris 6), Moreo 6
PANCHINA Perilli, Andrenacci,
Karacic, Mangraviti, Ayè, Behrami,
Papetti
ALLENATORE Corini 6
ARBITRO Marini di Roma 6
ASSISTENTI Di Giacinto 6-Gualtieri
6,5
ESPULSI nessuno
AMMONITI Van de Looi (B),
Visentin (C), Beretta (C) e Del Fabro
(C) per gioco scorretto
NOTE paganti 2.014, incasso di
19.569 euro; abbonati 440, quota di
2.566 euro. Tiri in porta 4-4.
Tiri fuori 1-5. In fuorigioco 0-3.
Angoli 4-8. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 6’
la stessa tifoseria appassionata – e
in gran parte corretta - del Lecce
che rischia di non poter assistere
alla partita conclusiva nel proprio
stadio. Anche se forse il giudice
opterà per una maxi multa. Il
campionato comunque resta
nistra, per una squadra com-
prensibilmente chiusa (ma
quanti rischi ha corso...) e fu-
mosa in avanti, malgrado fosse
pur sempre il miglior attacco
della B con i suoi 61 gol. La classe
degli attaccanti ha portato a
qualche situazione interessante,
su tutte il contropiede non sfrut-
tato da Insigne dopo 21’, ma
quando il Benevento è entrato in
area il pallone è diventato ogni
volta pesante come un macigno.
Con Lapadula ancora sull’Aven-
tino e con Forte infortunato, da-
vanti ha giocato 90’ Moncini che
non ha avuto spazio dall’ex Cal-
Il derby dell’Umbria
Perugia a secco
di Massimo Laureti
TERNI
l derby l’ha timbrato
I
Donnarumma rega-
lando la vittoria alla
Ternana che l’aspetta-
va in campionato da
15 anni. Il suo gol numero 14 per
una squadra che in gol ci va da 14
turni e che ha festeggiato la Pan-
china d’oro consegnata a Luca-
relli da Ulivieri e Beretta. La Ter-
nana ha vinto sfruttando una
delle occasioni create in un pri-
mo tempo giocato da protagoni-
sta. Il Perugia con due attaccanti
veloci ha puntato sulle riparten-
ze. L’operazione non è riuscita e
quando nella ripresa ha cercato
di recuperare ha trovato Ianna-
rilli a respingere di piede una
conclusione ravvicinata di Oli-
vieri.
Incitamento dall’alto Ma è
stato un lampo perché nel com-
plesso la Ternana ha creato di più
incitata anche dal presidente
Bandecchi che, squalificato, dal-
Gran doppietta Dany Mota
Carvalho, 23 anni (primo da
destra), esulta dopo i due gol
al Benevento: mai in B era
andato in doppia cifra:
adesso è a quota 11 LAPRESSE
dirola. No, il Benevento non è
parso affamato, alla ricerca di
quella vittoria che l’avrebbe
portato vicino alla promozione
diretta. Per il ritorno in A biso-
gnerà passare ancora una volta
dai playoff e il presidente Vigori-
to alla fine è stato abbastanza
criptico su come vorrà affron-
tarli, parlando di «fase di rifles-
sione» in questi giorni. Ma met-
tere in discussione Caserta ades-
so sarebbe l’ennesimo autogol.
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s TEMPO DI LETTURA 2’58”
la cabina dello speaker ha chiesto
ai suoi di giocare nella ripresa co-
me se stessero perdendo per 9-0.
Presidente accontentato visto
che la Ternana, rischiando il giu-
sto, ha sempre tenuto il controllo
della partita e avrebbe potuto an-
che chiuderla in anticipo con
Partipilo. Nella serata però il pre-
sidente Bandecchi, nonostante la
gioia dei tifosi, ha manifestato il
proprio disappunto per la stagio-
ne con il solito video pubblicato
su Instagram: «Sto festeggiando
la vittoria nel derby, in realtà sto
festeggiando la sconfitta del
campionato. Niente vittoria tra il
primo e il secondo posto e niente
playoff». Non era soddisfatto
nemmeno Alvini per il derby
perso ma ha sottolineato come
«la stagione del Perugia è esatta-
mente positiva perché a una
giornata dalla fine possiamo an-
cora giocare per un obiettivo im-
portante».
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s TEMPO DI LETTURA 1’16’’
spettacolare e avvincente. E nel
suo piccolo anche il gol di Denis
ha qualcosa di storico: il
cannoniere della Reggina a 40
anni e 232 giorni è il più anziano
ad aver segnato in B. Il ko della
Cremonese che si fa venire il
MONZA 3 La grande delusione
BENEVENTO 0
(PRIMO TEMPO)R0-0
MARCATORI Mota Carvalho al 3’,
Gytkjaer su rigore al 7’, Mota
Carvalho al 43’ s.t.
MONZA (3-5-2)
Di Gregorio 6; Sampirisi 6,5,
Caldirola 6,5, Carlos Augusto 7;
Pereira 6,5, Ciurria 7 (dal 29’ s.t.
Colpani 6), Mazzitelli 7 (dal 29’ s.t.
Barberis 6), Machin 6 (dal 23’ s.t.
D’Alessandro 6,5), Molina 7;
Gytkjaer 6,5 (dal 29’ s.t. Mancuso 6),
Mota Carvalho 7,5 (dal 45’ s.t. Favilli
s.v.)
PANCHINA Lamanna, Valoti,
Bettella, Ramirez, Antov, Marrone,
Pirola
ALLENATORE Stroppa 7
BENEVENTO (4-3-3)
Paleari 7; Improta 5 (dall’11’ s.t.
Foulon 6), Vogliacco 6, Pastina 6 (dal
41’ s.t. Gyamfi s.v.), Letizia 5;
Ionita 5 (dall’11’ s.t. Tello 5,5),
Viviani 5,5, Acampora 5,5; Insigne 6
(dal 25’ s.t. Elia 6), Moncini 5,5, Farias
5 (dal 25’ s.t. Calò 6)
PANCHINA Manfredini, Petriccione,
Rossi, Masciangelo, Talia, Samba,
Brignola
ALLENATORE Caserta 5,5
ARBITRO Di Bello di Brindisi 7
ASSISTENTI Meli 6,5-Di Monte 6,5
ESPULSI nessuno
AMMONITI Sampirisi (M), Viviani
(B), Pastina (B), Tello (B), Vogliacco
(B), Acampora (B) e Colpani (M) per
gioco scorretto
NOTE paganti 8.402, incasso di
89.646,35 euro. Tiri in porta 7-1.
Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 0-0.
Angoli 7-2. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 0’
Top
7,5 Mota
Doppietta letale
ma anche molti
altri tentativi:
eccolo in doppia
cifra a quota 11
TERNANA 1
PERUGIA
(PRIMO TEMPO)R1-0
0 I tre punti di ieri valgono oro per
MARCATORE Donnarumma al 36’
p.t.
TERNANA (3-5-2)
Iannarilli 6,5; Bogdan 6,5, Capuano 7,
Celli 6; Defendi 6,5, Agazzi 7, Proietti 6,
Palumbo 7 (dal 35’ s.t. Paghera s.v.),
Martella 6 (dal 35’ s.t. Ghiringhelli s.v.);
Partipilo 6,5 (dal 42’ s.t. Mazzocchi
s.v.), Donnarumma 7 (dal 28’ s.t.
Pettinari 6)
PANCHINA Krapikas, Ndir, Furlan,
Capone, Rovaglia, Peralta, Boben,
Mazza
ALLENATORE Lucarelli 7
PERUGIA (3-4-1-2)
Chichizola 5,5; Rosi 5,5, Curado (dal
38’ s.t. Beghetto s.v.), Dell’Orco 6;
Ferrarini 5,5 (dal 19’ s.t. Carretta 5,5),
Burrai 5,5, Kouan 6 (dal 28’ s.t.
De Luca 6), Lisi 5 (dal 28’ s.t. Falzerano
5,5); Santoro 5,5 (dal 19’ s.t. Segre 6);
Matos 6, Olivieri 6,5
PANCHINA Fulignati, Zaccagno,
Gyabuaa, Ghion, D’Urso, Zanandrea,
Sgarbi
ALLENATORE Alvini 5,5
ARBITRO Massa di Imperia 7
ASSISTENTI Preti 6,5-Baccini 6,5
ESPULSI nessuno
AMMONITI Palumbo (T), Rosi (P) e
Paghera (T) per g. scorr.; Proietti (T),
Kouan (P) e Iannarilli (T) per c.n.r.;
Curado (P) e Santoro (P) per proteste
NOTE paganti 10.354, incasso di
131.742 euro. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori
3-5. In fuorigioco 0-4. Angoli 4-2.
Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’
D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA
braccino e perde in casa con
l’Ascoli dando il via libera allo
scatenato Monza di Stroppa
sembra una pagina di una trama
pensata dal più abile dei giallisti.
Del resto non si chiama “volata”
per caso. E sul filo di lana può
Tonfo Cremonese
L’Ascoli brinda
con il gol dell’ex
Jolly La rete di testa di Federico Baschirotto, 25 anni, ex Cremonese LAPRESSE
Grigiorossi molli
e spuntati puniti
da Baschirotto
La Serie A diretta
si allontana. Sottil
blinda i playoff
di Giulio Saetta
INVIATO A CREMONA
n po’ come quando da
U
giovane invitavi alla
festa la ragazza dei so-
gni e alla fine lei se ne
andava con il tuo mi-
gliore amico. In uno Zini strapie-
no e carico di aspettative per la
possibilità di tornare in Serie A
dopo 26 anni, la delusione è co-
cente per la Cremonese che per-
dendo contro l’Ascoli viene sca-
valcata al secondo posto dal
Monza. Visto questo risultato la
promozione diretta in A non si
sarebbe potuta festeggiare nem-
meno con una vittoria, ma ora la
squadra di Pecchia non è più pa-
drona del proprio destino ed evi-
tare i playoff è molto difficile. Un
successo in casa di un Como sen-
za obiettivi non basterebbe se il
Monza a Perugia facesse lo stesso.
l’Ascoli di Sottil, che non solo ha
la certezza matematica di dispu-
tare i playoff ma vincendo in casa
contro la Ternana venerdì po-
trebbe addirittura agganciare il
Pisa al quarto posto e saltare il
turno preliminare.
Fede infinita La curva ha inci-
tato senza sosta la Cremonese co-
me per sopperire alla mancanza
di maturità di una squadra talen-
tuosa sì, ma tanto giovane. Tre
sconfitte nelle ultime cinque ne
sono una prova inconfutabile. E il
modo in cui ha sprecato il match-
ball ieri l’ha confermata. Al-
l’Ascoli, raccolto intorno a Bellu-
sci, è bastato impostare una gara
ordinata e attenta per ottenere i
tre punti. Dietro al totem Ciofani,
Pecchia ha optato per il tridente
Baez-Gaetano-Buonaiuto. Che
però non ha prodotto la superio-
rità numerica sperata soprattutto
per merito dei meccanismi asco-
lani nella fase di non possesso,
con scivolamenti laterali e rad-
doppi sempre puntuali. Così,
emozioni col contagocce nel pri-
mo tempo e Ascoli avanti ai punti
grazie a due mezze occasioni:
diagonale di Collocolo al 10’ e tri-
plo slalom di Bidaoui alla mezzo-
ra concluso con un tiro debole. Ci
ha provato Castagnetti a scioglie-
39
#
accadere che lo sprint si decida
in modo del tutto inaspettato.
Come la lotta per la salvezza.
Allora godiamoci questi ultimi
90’ tenendo i nervi saldi e le
mani al loro posto.
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re la tensione dei più giovani gri-
giorossi, spronandoli con vellu-
tati cambi di campo e imbeccate
senza però trovare risposte. Alla
mezzora, lo stesso Castagnetti si è
preso un giallo forse troppo seve-
ro che gli farà saltare la trasferta
di Como. Allo scadere è arrivato
l’unico tiro in porta grigiorosso
dei primi 45’, su un cross sbaglia-
to dalla sinistra di Buonaiuto.
L’intuizione Nella ripresa Sot-
til ha pescato il jolly con Baschi-
rotto, sostituto di Salvi rimasto
negli spogliatoi, che dopo 6’ ha
approfittato di una dormita di
Ravanelli e indisturbato ha insac-
catoditestadacorner.Docciaan-
cor più fredda per la Cremonese
perché il terzino goleador è un
prodotto del suo vivaio. Pecchia
ci ha provato con il triplo cambio
Zanimacchia-Fagioli-Di Carmi-
ne, ma è stato l’Ascoli a sciupare i
2-0 al 24’ con Saric solo davanti a
Carnesecchi anticipato da Okoli.
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s TEMPO DI LETTURA 2’26’’
CREMONESE 0
ASCOLI 1
(PRIMO TEMPO)R0-0
MARCATORE Baschirotto al 6’ s.t.
CREMONESE (4-2-3-1)
Carnesecchi 6; Sernicola 6,
Ravanelli 5, Okoli 6, Valeri 5,5 (dal 40’
s.t. Rafia s.v.); Valzania 5,5 (dall’11’ s.t.
Zanimacchia 5,5), Castagnetti 6 (dall’11’
s.t. Fagioli 5,5); Baez 5,5, Gaetano 5,
Buonaiuto 6 (dal 30’ s.t. Strizzolo 5,5);
Ciofani 5 (dall’11’ s.t.
Di Carmine 5,5) PANCHINA
Ciezkowski, Sarr, Fiordaliso, Casasola,
Gondo, Meroni, Crescenzi
ALLENATORE Pecchia 5
ASCOLI (4-3-1-2)
Leali 6,5; Salvi 6 (dal 1’ s.t.
Baschirotto 6,5), Bellusci 7,
Botteghin 6,5, Falasco 6 (dal 39’ s.t.
D’Orazio s.v.); Collocolo 6, Buchel 6
(dal 13’ s.t. Caligara 6), Saric 6,5;
Maistro 6,5 (dal 22’ s.t. Paganini 6);
Tsadjout 6, Bidaoui 6 (dal 39’ s.t. Dionisi
s.v.) PANCHINA Guarna, Quaranta,
Tavcar, Eramo, Fontana, Ricci, Iliev
ALLENATORE Sottil 7
ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6
ASSISTENTI Margani 6-Grossi 6
ESPULSI nessuno
AMMONITI Valeri (C), Castagnetti
(C), Buchel (A), Collocolo (A) e Salvi
(A) per gioco scorretto; Baez (C) e
Leali (A) per comportamento non
regolamentare
NOTE paganti 12.119, incasso non
comunicato. Tiri in porta 2-2.
Tiri fuori 4-6. In fuorigioco 5-3.
Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’
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40 DO M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA
SERIE B 37a GIORNATA
Lecce, brutto botto
Portiere del Vicenza ko, poi la rimonta
Contini in ospedale per un petardo: festa salentina rinviata, i veneti sperano ancora
di Matteo Brega
INVIATO A VICENZA
è l’adrenalina, c’è la
C’
voglia di competere,
c’è la voglia di festeg-
giare. Poi c’è la stupi-
dità che non ha confi-
ni geografici, razziali e religiosi.
Minuto 24 del secondo tempo:
Gabriel Strefezza ha appena se-
gnato a Vicenza il gol che fissa la
promozione in Serie A del Lecce
(in base ai risultati contempora-
nei del momento). I giocatori,
compresa la panchina, corrono a
festeggiare sotto la curva dei tifo-
si salentini (1.281). Il led pubbli-
citario che separa il campo dalle
vetrate crolla addosso a un rac-
cattapalle ferendolo a una gam-
ba; un secondo dopo un’esplo-
sione fortissima sorprende Con-
tini, che crolla a terra per lo scop-
pio, e un altro raccattapalle che
viene stordito. Il portiere del Vi-
cenza Contini (che di nome fa
Nikita e sventola il passaporto
ucraino) verrà trasportato fuori
dal campo in barella e portato in
ospedale per accertamenti (la Tac
ha dato esito negativo).
Un nuovo scenario La gara
resta ferma 10’. La partita che i
salentini stavano dominando nei
primi 24’ della ripresa (bravissi-
mo Contini in almeno due inter-
venti) finisce lì. Da quando si ri-
comincia in poi, si racconta
un’altra gara che durerà, nel solo
secondo tempo, 60’. Un viaggio
di altri 36’ nei quali il Lecce è pie-
gato su se stesso, forse stordito
nei pensieri da quanto successo
sotto la curva dei propri tifosi. E il
Il verdetto
La Spal è salva
Tacopina esulta
Al Frosinone
serve un punto
di Alessandro Sovrani
FERRARA
ittoria salvezza per
V È
Spal, mentre al Frosi-
none, per entrare nei
playoff, sarà suffi-
ciente pareggiare con
il Pisa. Partita decisa in avvio
dallo spettacolare destro al volo
di Dickmann e dalla conclusio-
ne da centroarea di Pinato. Una
mazzata per il Frosinone schie-
rato con un inedito 3-5-2, e con
Zerbin, non al meglio, in pan-
china. «Non penso che il motivo
della sconfitta vada ricercato nel
modulo -ha commentato Gros-
so- ma su come abbiamo subito
i gol. Una ribattuta e una palla
persa in uscita». Con il doppio
svantaggio Grosso è passato al 4-
4-2, ma la Spal non è mai parsa
in affanno. Ha rischiato solo su
un tentativo di Canotto, poi solo
spazio per l’espulsione di Szy-
minsky, il gol su punizione di
Esposito ( grazie alla complicità
dell’ex Minelli) e la corsa a fe-
steggiare sotto la curva di Taco-
pina («che sollievo...»).
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VICENZA 2
LECCE 1
(PRIMO TEMPO)R0-0
MARCATORI Strefezza (L) al 24’,
Diaw (V) su rigore al 49’ , Ranocchia
(V) al 58’ s.t.
VICENZA (3-5-2)
Contini 7 (dal 35’ s.t. Grandi 6);
Brosco 6, De Maio 6, Bruscagin 6 (dal
35’ s.t. Giacomelli 6); Maggio 5,5,
Ranocchia 8, Zonta 5,5 (dal 16’ s.t.
Meggiorini 5,5), Cavion 5,5 (dal 50’ s.t.
Dalmonte s.v.), Lukaku 5 (dal 35’ s.t.
Crecco 6); Diaw 7, Da Cruz 5,5
PANCHINA Pasini, Padella, Bikel,
Boli, Cappelletti, Cester, Alessio
ALLENATORE Baldini 6
LECCE (4-3-3)
Gabriel 6; Gendrey 6,5 (dal 54’ s.t.
Calabresi s.v.), Lucioni 6,5, Dermaku
6,5, Gallo 6,5; Blin 6 (dal 35’ p.t.
Helgason 5,5; dal 54’ s.t. Rodriguez
s.v.), Hjulmand 6, Gargiulo 7;
Strefezza 7 (dal 38’ s.t. Ragusa 6),
Coda 6, Di Mariano 5,5 (dal 38’ s.t.
Listkowski 6)
PANCHINA Bleve, Plizzari, Tuia,
Bjorkengren, Barreca, Majer, Asencio
ALLENATORE Baroni 6
ARBITRO Mariani di Aprilia 6
ASSISTENTI Mondin 6-Del Giovane 6
ESPULSI nessuno
AMMONITI Lucioni (L), Diaw (V) e
Rodriguez (L) per gioco scorretto;
Ragusa (L) per comportamento non
regolamentare
NOTE paganti 10.019, incasso di
81.825 euro. Tiri in porta 5-4 (con un
palo). Tiri fuori 3-5. In fuorigioco 2-3.
Angoli 6-7. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 15’
SPAL 3 Alessandria,
FROSINONE 0 tutto in 90’
(PRIMO TEMPO)R2-0
MARCATORI: Dickmann all’8’, Pinato
al 12’ p.t.; Esposito al 43’ s.t.
SPAL (4-3-1-2)
Thiam 6,5; Dickmann 7, Capradossi
6,5, Meccariello 7 (dal 41’ s.t. Vicari
s.v.), Celia 6,5; Zanellato 6,5, Esposito
6,5, Mora 7 (dal 41’ s.t. Tripaldelli
s.v.); Pinato 7 (dal 28’ s.t. Crociata 6);
Latte Lath 7 (dal 21’ s.t. Colombo 6),
Finotto 6,5 (dal 28’ s.t. Vido 6)
PANCHINA Pomini, Alfonso, Pabai,
Melchiorri, Zuculini, Almici, D’Orazio
ALLENATORE Venturato 7
FROSINONE (3-5-2)
Minelli 5; Gatti 5,5, Szyminski 5, Cotali
5,5; Zampano 5,5, Boloca 5,5, Ricci 5,5
(dall’11’ s.t. Canotto 6), Garritano 5
(dal 23’ s.t. Barisic 5), Tribuzzi 5,5
(dall’11’ s.t. Rohden 5); Ciano 5,5
(dall’11’ s.t. Cicerelli 5), Novakovic 5
(dal 30’ s.t. Zerbin 5,5)
PANCHINA Ravaglia, Marcianò,
Oyono, Kalaj, Haoudi, Brighenti,
Manzari
ALLENATORE Grosso 5
ARBITRO Aureliano di Bologna 6,5
ASSISTENTI Macaddino 6,5-Della
Croce 6,5
ESPULSI Szyminski (F) al 22’ s.t. per
doppia ammonizione (entrambe per
gioco scorretto)
AMMONITI Garritano (F), Esposito
(S), Zanellato (S), Ricci (F) e Latte
Lath (S) per gioco scorretto
NOTE paganti 7.033, incasso non
comunicato. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori
4-2. In fuorigioco 1-1. Angoli 4-5.
Recuperi: p.t. 1’, s.t. 0’
Vicenza cavalca l’onda della ri-
valsa, un misto di orgoglio e di-
sperazione vista la classifica in
quel momento (retrocessione di-
retta in C). Al 90’ virtuale, esclusi
i 15’ minuti di recupero concessi,
casca sul Menti un altro evento:
Meggiorini anticipa Helgason in
area, Mariani viene richiamato
dal Var e decide per il rigore. Lo
stesso Meggiorini batte e Gabriel
para. Ma ancora una volta richia-
mato dalla regia l’arbitro sceglie
per la ripetizione, punendo il
movimento sulla linea del por-
tiere. Questa volta a batterlo si
presenta Diaw che segna, recu-
pera il pallone e carica lo stadio.
Altalena del gol
E il Parma
è già nel futuro
di Andrea Schianchi
PARMA
un pareggio che gene-
ra solo rimpianti. Non
serve al Parma, da
tempo eliminato dalla
lotta playoff, e non
serve nemmeno all’Alessandria
che si giocherà tutto nei 90’ del-
l’ultima giornata. Risultato giu-
sto, con la squadra di Longo che
in avvio ci ha provato, e ci è pure
riuscita con il gol di Palombi, ma
ha poi subito il ribaltone del Par-
ma e a quel punto è stata brava a
rimettersi in carreggiata e a rag-
giungere il 2-2. Gara dai conte-
nuti tecnici modesti, ma d’al-
tronde cosa ci si poteva aspetta-
re? Il Parma pensa già alla prossi-
ma stagione e l’Alessandria ha
solo fame di punti? Intanto in tri-
buna i tifosi di casa riflettevano
suldomani:resteràIachinioppu-
re verrà un altro allenatore al suo
posto? Si vocifera di un accordo
con Zanetti, appena esonerato
dal Venezia. Qualcuno sostiene
che il presidente Krause pensi a
Gattuso. Staremo a vedere.
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1 2
Rodriguez gestisce malissimo un
contropiede 3-contro-2, sul ri-
baltamento Ranocchia arriva al
limite, sembra crossare e invece
calcia. Gabriel ha già deciso la di-
rezione da prendere e non è
quella giusta. Il pallone entra, la
gioia vicentina sgorga. Il Vicenza
ad Alessandria dovrà vincere:
mal che vada, sarà playout. Il
Lecce invece avrà un’altra occa-
sione contro il Pordenone, all’ul-
tima giornata, per prendersi la
Serie A diretta.
Le polemiche Il presidente
dei salentini Saverio Sticchi Da-
miani a fine gara è tornato sul-
PARMA 2 REGGINA
ALESSANDRIA 2 COMO
(PRIMO TEMPO)R1-1
MARCATORI Palombi (A) al 17’,
Cobbaut (P) al 44’ p.t.; Vazquez (P) al
13’, Pierozzi (A) al 36’ s.t.
PARMA (3-4-1-2)
Turk 6; Delprato 6, Circati 6, Cobbaut
6,5; Coulibaly 6 (dal 23’ s.t. Rispoli 5,5),
Bernabè 5,5 (dal 23’ s.t. Sohm 6), Juric
6, Oosterwolde 6 (41’ s.t. Zagaritis s.v.);
Vazquez 6,5; Inglese 5 (1’ s.t. Pandev
5), Benedyczak 5,5 (32’ s.t. Tutino 5,5)
PANCHINA Piga, Brunetta, Camara,
Osorio, Valenti, Bonny, Simy
ALLENATORE Carillo 6 (Iachini
squalificato)
ALESSANDRIA (3-4-2-1)
Pisseri 6; Mantovani 6 (dal 32’ s.t.
Corazza 6), Casarini 6 (dal 32’ s.t.
Coccolo 6), Prestia 6; Lunetta 6, Gori
5,5 (dal 7’ s.t. Ba 5,5), Milanese 6,
Parodi 5,5 (dal 22’ s.t. Pierozzi 6);
Chiarello 5,5 (dal 21’ s.t. Fabbrini 5,5),
Palombi 6,5; Marconi 6
PANCHINA Crisanto, Cerofolini,
Benedetti, Ariaudo, Mustacchio,
Barillà, Di Gennaro
ALLENATORE Longo 6
ARBITRO Paterna di Teramo 5,5
ASSISTENTI Garzelli 6-Ceccon 6
ESPULSI Simy (P) dalla panchina per
proteste al 24’ s.t.
AMM. Gori (A), Parodi (A), Casarini
(A), Bernabè (P) e Oosterwolde (P) per
gioco scorr.; Crisanto (A) per proteste
NOTE paganti 2.351, incasso di 30.222
euro; abbonati 3.074, quota di
29.933,02 euro. Tiri in porta 4-4. Tiri
fuori 5-2. In fuorigioco 0-3. Angoli 6-7.
Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’
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Prima la paura poi la gioia
1. Nikita Contini, 25 anni, portiere
del Vicenza, a terra stordito da un
grosso petardo lanciato dalla curva
che ospitava i tifosi del Lecce
2. I giocatori biancorossi esultano
dopo la vittoria pert 2-1 LAPRESSE
l’evento che ha cambiato il po-
meriggio: «Il petardo ha rovinato
tutto, spero trovino il responsa-
bile. Mi sono sincerato delle con-
dizioni di Contini che per fortuna
sta bene, anche perché molti no-
stri giocatori più vicini all’esplo-
sione non hanno riportato alcun
fastidio...». E il direttore del-
l’area tecnica Pantaleo Corvino
ha aggiunto una frase al veleno:
«Il tifoso ha sbagliato ma anche il
portiere. Speculare oltremisura
vuol dire alterare la gara».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’18’’
Le altre partite
1 PORDENONE
4 CROTONE
(PRIMO TEMPO)R0-2
MARCATORI Parigini (C) al 20’,
Blanco (C) al 43’ p.t.; Denis (R) al 7’,
Cerri (C) al 16’, La Gumina (C) al 38’
s.t.
REGGINA (4-4-2)
Turati 6; Franco 6 (dall’11’ s.t. Giraudo
6), Cionek 6 (dal 20’ s.t. Paura 6),
Amione 6, Adjapong 6; Bellomo 6
(dall’11’ s.t. Rivas 6), Ejjaki 6,5,
Crisetig 6, Cortinovis 6; Montalto 6
(dal 20’ s.t. Galabinov 6), Denis 6,5
(dal 30’ s.t. Foti 6)
PANCHINA Micai Bianchi, Loiacono,
Menez, Carlucci, Folorunsho, Diop
ALLENATORE Stellone 5,5
COMO (4-4-2)
Gori 6; Iovine 6, Scaglia 6, Solini 6,5,
Ioannou 6; Parigini 7,5 (dal 30’ s.t.
Peli s.v.), Arrigoni 6,5, Bellemo 6,5,
Bianco 6,5 (dal 30’ s.t. Nardi 6); Cerri
7 (dal 40’ s.t. Gabrielloni s.v.), Gliozzi
6,5 (dal 20’ s.t. La Gumina 6,5)
PANCHINA Facchin, Vignali,
Zanotti, Bertoncini, Varnier, Kabashi,
Ciciretti, Bovolon
ALLENATORE Gattuso 7
ARBITRO I. Robilotta di Sala
Consilina 6
ASSISTENTI Nuzzi 6-M. Robilotta 6
ESPULSI nessuno
AMMONITI Montalto (R) e Cionek
(R) per gioco scorretto.
NOTE paganti 2.570, incasso non
comunicato; abbonati 1.262, quota
non comunicata. Tiri in porta 6-5 (con
un palo). Tiri fuori 9-4. In fuorigioco
3-1. Angoli 4-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’
Clic
Il 3-0 non ci sarà
Per il Lecce multa
o le porte chiuse
● Nel convulso finale di
Vicenza in molti si sono
chiesti quale effetto
avrebbe potuto avere il
lancio del grosso petardo
che ha stordito il portiere
Contini fino al punto di
portarlo a chiedere la
sostituzione. La regola
della vittoria a tavolino è
andata di fatto in pensione.
Se avesse vinto, però, il
Lecce avrebbe
teoricamente rischiato
una penalizzazione almeno
pari ai tre punti del
successo (senza vittoria
per il Vicenza). Inoltre, se
una società collabora per
individuare i violenti, la
sanzione si riduce o si
azzera. In queste ore il club
salentino dovrà prestare
la massima collaborazione
con le forze dell’ordine, già
al lavoro da ieri, per
individuare i responsabili
del fatto. Può arrivare una
multa da 6mila a 50mila
euro. Se il giudice ritenesse
l’episodio di particolare
gravità, si potrebbe
giungere alle porte chiuse
(settore o stadio). Fino alla
squalifica del campo.
3
3
(PRIMO TEMPO)R0-1
MARCATORI Nedelcearu (C) al 44’
p.t.; Candellone (P) al 13’, Marras (C) al
14’, Maric (C) al 19’, Butic (P) al 40’,
Zammarini (P) al 45’ s.t.
PORDENONE (4-3-3)
Perisan 5 (dal 33’ s.t. Bindi 6);
Zammarini 6,5, Bassoli 5,5,
Dalle Mura 5,5, Perri 5 (dal 1’ s.t. Valietti
6); Gavazzi 5,5, Torrasi 5, Lovisa 5 (dal
33’ s.t. Stefani 6); Mensah 6 (dal 1’ s.t.
Candellone 6,5), Butic 6, Cambiaghi 5,5
PANCHINA Bindi, Fasolino,
Sabbione, Stefani, Onisa, Pasa, Secli,
Okoro, Biondi
ALLENATORE Tedino 6
CROTONE (3-4-1-2)
Saro 6; Cuomo 5,5, Golemic 5,
Nedelcearu 6; Calapai 6 (dal 32’ s.t.
Mogos 6), Schirò 6 (dal 32’ s.t. Kone 6),
Awua 5,5, Schnegg 6 (al 40’ p.t.
Giannotti 6); Marras 6,5 (dal 42’ s.t.
Gozzo s.v.); Kargbo 5,5 (dal 1’ s.t.
Borello 6), Maric 6,5
PANCHINA Tornaghi, Serpe,
Mondonico, Vulic, Canestrelli, Sala,
Gori, Gural
ALLENATORE Modesto 6
ARBITRO G. Miele di Nola 6
ASSISTENTI Muto 6-Barone 6
ESPULSI nessuno
AMMONITI Zammarini (P) per c.n.r.;
Calapai (C) e Lovisa (P) per gioco
scorretto
NOTE paganti 485, incasso di 4.055
euro; abbonati 130, quota non
comunicata. Tiri in porta 6 (con un
palo)-5. Tiri fuori 7-6. In fuorigioco 0-0.
Angoli 3-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’

SERIE C LA FASE FINALE
Via ai playoff: in 28 sulla giostra
Zeman, Di Natale, la Juve U23, Padova e Reggiana che riprovano: chi va in B?
di Pietro Scognamiglio
uasi un mese e mezzo
Q
di partite, da oggi al
12 giugno, per deci-
dere chi raggiungerà
in B le già promosse
Südtirol, Modena e Padova. Par-
te il grande ballo dei playoff, un
imbuto in cui entrano 28 squa-
dre – la formula, dal 2017, è su-
per inclusiva - ma solo una rag-
giungerà l’obiettivo. Le seconde
dei tre gironi (Padova, Reggiana
e Catanzaro) saranno le ultime a
entrare in scena, beneficiando
del piazzamento in campionato
e della tradizione più recente:
negli ultimi anni, la promozione
è stata quasi sempre roba loro,
facendo valere il peso della testa
di serie. Un anno fa è stata
l’Alessandria a spuntarla in fi-
nale sul Padova, che dopo 12
mesi ci riprova ricaricando le
batterie nel ritiro francese di
Lens. La Reggiana invece li ha
vinti due anni fa. Ma occhio alle
sorprese: nel 2018 il Cosenza
conquistò la promozione (in fi-
nale contro il Siena) arrampi-
candosi dalla quinta posizione
del girone C. Un’eccezione. In-
sieme a quella meno eclatante
del Pisa, che nel 2019 andò in B
partendo dal terzo posto del gi-
rone A (insieme al Trapani, se-
condo al Sud, perché quell’anno
le promozioni sono state due).
Primi turni I primi due step
sono interni ai gironi: se la gio-
cano questo pomeriggio le
squadre classificate dal quinto al
decimo posto nei gironi B e C;
nel girone A – quello delle finali-
ste della Coppa Italia, Padova e
Südtirol – spazio anche all’undi-
cesima, col Renate promosso al-
la fase nazionale. Al termine dei
Clic
Playout al via il 7
Girone B rivisitato
Così le 5 partite
● I playout partono sabato,
per fortuna. Perché nel
girone B il ricorso accolto
venerdì all’Imolese
(restituiti i due punti di
penalizzazione) ha fatto
Supercoppa: il primo turno
Il Südtirol ha ancora fame: gran colpo a Bari
D’Errico illude Mignani nel giorno
del compleanno: De Col e Casiraghi
firmano un meritatissimo ribaltone
di Franco Cirici
BARI
l Südtirol ha sbancato
I
il San Nicola, ponen-
do una seria ipoteca
sulla Supercoppa di
C. Davvero triste
l’epilogo della stagione casalin-
ga per il Bari, con la seconda
sconfitta di fila dopo quella su-
bita dal Palermo. Ma, quando si
stacca la spina (la promozione è
arrivata tre settimane fa...), è ar-
duo riattaccarla in fretta. Il risul-
tato non fa una grinza. Oltre ai
due bellissimi gol, nel conto de-
gli uomini di Javorcic vanno ag-
giunti anche i due legni colpiti
da Fischnaller e Moscati. Mentre
90 minuti, senza supplementa-
ri, due risultati su tre a vantaggio
di chi gioca in casa in virtù del
migliore piazzamento. Fattore
campo a favore in piazze impor-
tanti: il Foggia di Zeman, allo
Zaccheria, sarà spinto da oltre
6mila spettatori (nonostante la
curva Nord squalificata) contro
la Turris. Debuttano in casa an-
che l’Ancona Matelica del capo-
cannoniere Rolfini (contro l’Ol-
bia) e il Pescara, che sperava di
piazzarsi meglio e partirà dal-
l’incrocio dell’Adriatico con la
Carrarese di Totò Di Natale. Su-
bito in campo anche la Juventus
U23, al terzo playoff della sua
fresca storia. Ad Alessandria,
campo base dei bianconeri, sarà
cambiare la griglia delle
partite rispetto a quelle
annunciate dopo la fine del
campionato. Si parte
dunque sabato 7 con questi
orari: nel girone A si
giocano Giana-Trento alle
16.30 e Seregno-Pro Sesto
alle 17.30, nel B invece
Fermana-Viterbese alle
17.30 e Pistoiese-Imolese
alle 18, nel C infine l’unica
gara è Paganese-Fidelis
Andria alle 17.30. Ritorno e
verdetti sabato 14.
il Bari, dal canto suo, sull’1-1 ha
recriminato per un intervento
(quantomeno dubbio) in area di
rigore di Zaro su Cheddira.
Organizzazione Il Südtirol
ha fatto un figurone anche con
le second elinee, in un San Nico-
la assai più vuoto rispetto al re-
cente passato (5.000 tifosi, com-
preso un solo fan degli ospiti!).
Invidiabile l’organizzazione tat-
tica della squadra di Javorcic:
una macchina oliata in ogni
meccanismo, suggellata dal vi-
vacissimo Rover. In quanto al
Bari, nel primo tempo si è affi-
dato essenzialmente alle ripar-
tenze. Dopo 8’ avrebbe già potu-
to sbloccare, se Simeri non si
D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 41
1 2 3
In vetrina Ecco alcuni dei protagonisti dei playoff di C. 1 Il Padova ha già
vinto un trofeo in stagione: la Coppa Italia e ora è tra le favorite alla
promozione in B 2 Aimo Diana, allenatore della Reggiana che ha perso la
corsa con il Modena 3 Zdenek Zeman allenatore del Foggia
la stellina Soulé – nazionale ar-
gentino - a indicare la strada
contro il Piacenza. Al ballo an-
Il quadro degli spareggi
che due cenerentole: prima vol-
ta per la matricola Monterosi e FASE A GIRONI FASE NAZIONALE SEMIFINALI FINALE
per il Picerno, centri che messi 1° TURNO 2° TURNO 1° TURNO 2° TURNO ANDATA ANDATA
insieme superano di poco i OGGI MERCOLEDÌ 4/5 ANDATA ANDATA MERCOLEDÌ DOMENICA
10mila abitanti. Le 9 qualificate LE MIGLIORI CLASSIFICATE DOMENICA 8/5 MARTEDÌ 17/5 25/5 5/6
A 6ª LECCO RICEVONO LE PEGGIORI
tornano in campo mercoledì RITORNO RITORNO RITORNO RITORNO
per il secondo turno, dove en- 11ª PRO PATRIA 5ª TRIESTINA GIOVEDÌ 12/5 SABATO 21/5 DOMENICA DOMENICA
treranno Triestina (A), Entella 29/5 12/6
(B) e Avellino (C). La formula è la 7ª PRO VERCELLI - 3ª FERALPISALÒ
stessa e – nel giro di quattro SORTEGGIO
10ª PERGOLETTESE - SORTEGGIO
giorni – metterà fuori dai giochi 2ª PADOVA SORTEGGIO
15 delle 28 partecipanti. -
GIRONE
8ª JUVENTUS U23
SORTEGGIO
9ª PIACENZA
Sprint con la Var Dall’8 3ª CESENA VINCENTE
maggio verranno abbattuti i SORTEGGIO VINCENTE
confini territoriali con la fase B 5ª PESCARA 2ª REGGIANA
nazionale e le sfide sulla distan- 10ª CARRARESE 4ª ENTELLA
za dei 180’: dentro al primo step SORTEGGIO
- SORTEGGIO
le terze classificate (Feralpisalò, 6ª ANCONA 3ª PALERMO
Cesena e Palermo) più il Renate. 9ª OLBIA - SORTEGGIO SORTEGGIO
Il 17 e 21 – in quelli che sostan- 2ª CATANZARO
PLAYOUT
GIRONE
zialmente saranno i quarti di fi- 7ª GUBBIO -
SORTEGGIO ANDATA RITORNO
nale – toccherà alle seconde. Dal
25 maggio la Final Four, che non
8ª LUCCHESE 4ª RENATE SABATO 7/5 SABATO 14/5
GIRONE A
ha una sede ma prevede andata SORTEGGIO 19ª GIANA-TRENTO 16ª
C 5ª MONOPOLI MIGLIORE
e ritorno sia per le semifinali sia
1° TURNO
per la finale. Proprio nelle ulti- 10ª PICERNO 4ª AVELLINO 18ª SEREGNO-PRO SESTO 17ª
me sei partite debutterà la Var, - MIGLIORE SORTEGGIO GIRONE B
per la prima volta in Lega Pro. A 6ª FRANCAVILLA DEI GIRONI 18ª FERMANA-VITERBESE 16ª
un passo dal traguardo, si respi- 9ª MONTEROSI - SORTEGGIO
rerà già aria di Serie B. 17ª PISTOIESE-IMOLESE 19ª
-
GIRONE
© RIPRODUZIONE RISERVATA 7ª FOGGIA GIRONE C
8ª TURRIS 18ª PAGANESE-FIDELIS ANDRIA 17ª
s TEMPO DI LETTURA 2’38”
GDS
BARI 1
SÜDTIROL 2
MARCATORI D’Errico (B) al 33’ p.t.;
De Col (S) al 5’, Casiraghi (S) al 27’
s.t.
fosse incartato sul prezioso cross
dell’onnipresente Mallamo. Bri-
stante Mignani (amaro il 50°
compleanno) abbia ritardato
BARI (4-3-1-2)
vidi intorno alla mezz’ora: pri- qualche cambio, il Bari ha pro-
Polverino 5,5; Belli 5,5, Di Cesare 6,
Gigliotti 6, Ricci 6,5; Maita 5,5 (dal 36’
ma Fischnaller ha timbrato il
palo con una rasoiata dal limite,
vato a rifarsi vivo con Gigliotti,
Maita e con il penalty reclamato
s.t. Galano s.v.), Maiello 5,5, D’Errico
6,5 (dal 29’ s.t. Misuraca 5,5);
Mallamo 6,5 (dal 29’ s.t. Citro 5,5);
subito dopo Simeri ha sfiorato il da Cheddira. Ma, con l’innesto
Simeri 5,5 (dal 15’ s.t. Paponi 5,5),
bersaglio dalla distanza. Le pre- di Casiraghi, la squadra di Javor- Cheddira 5,5 (dal 36’ s.t. Antenucci
messe al gran gol di D’Errico: cic ha messo la freccia. Al secon- s.v.). (Frattali, Plitko, Celiento,
l’ex del Monza (fino ad allora do pallone toccato, il trequarti- Mazzotta, Terranova, Bianco,
poco incisivo) d’improvviso ha sta ha trovato la girata vincente Scavone). All. Mignani 5,5
estratto dal cilindro un destro su cross di Rover. Un’altra ma- SÜDTIROL (4-3-3)
chirurgico che non ha lasciato gia. Veemente la reazione del Meli 6; De Col 6,5 (dal 36’ s.t. Malomo
scampo a Meli dai 20 metri (nel- Bari, affidata alla classe di Ante- s.v.), Zaro 6,5, Vinetot 6,5, Fabbri 6;
l’occasione al posto di Poluzzi, nucci che ha sfiorato due volte il Mawuli 5,5 (dal 40’ p.t. Broh 6),
acciaccato nel prepartita). pari. Se fosse entrato prima... H’Maidat 6 (dal 22’ s.t. Gatto 6),
Moscati 6,5; Galuppini 6,5 (dal 22’ s.t.
Casiraghi 7), Fischnaller 6 (dal 1’ s.t.
Magie Il Südtirol ha avuto una Programma Sabato 7 secon- Odogwu 6), Rover 7. (Poluzzi,
marcia in più, e così nella ripre- do atto della Supercoppa, con il Curto, Heinz, Harrasser, Beccaro,
sa ha sistemato ogni cosa. Ful- Bari impegnato a Modena. Il 14, Mayr). All. Javorcic 7
minante l’avvio, quando Mosca- invece, il Südtirol ospiterà la
ti ha scheggiato la traversa su squadra di Tesser. ARBITRO Scarpa di Collegno 6
NOTE paganti 5.043, incasso non
punizione. Al 5’ ci ha pensato © RIPRODUZIONE RISERVATA
comunicato. Ammoniti D’Errico.
De Col a riequilibrare il match, Angoli 5-4
con una bordata di collo destro
da una ventina di metri. Nono-
Il tecnico Ivan Javorcic, 43 anni,
croato, tecnico del Südtirol LAPRESSE s TEMPO DI LETTURA 2’11”
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42 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

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IL CASO
di Fabio Licari
HA DETTO
«S
e uno sceicco decide di compra-
re un club come il Palermo vuol
dire che ha in mente qualcosa di
grande. Un progetto importante
per una città che merita di ritor-
Questa è nare presto in Serie A». A Paler-
una città mo lo chiamavano «Lucatoni»,
che merita tutto attaccato. Luca Toni era un
idolo, era il centravanti da top
di stare
club. Trenta gol in Serie B nella
sempre in stagione 2003-04: promozione
Serie A. conquistata dopo trentuno anni
Non ricordo
stadi più
infiniti. Altri 20 centri l’anno
dopo, in Serie A: qualificazione
passionali in Europa. Era il Palermo di
Francesco Guidolin e Maurizio
Zamparini. Marcello Lippi lo
chiamò subito in Nazionale e
Se uno Toni, alla seconda presenza, set-
sceicco tembre 2004, proprio alla Favo-
compra un rita rispose con un gol alla Nor-
vegia nelle qualificazioni mon-
club come diali: quella sera lo stadio sem-
il Palermo è brò venir giù.
perché ha
in mente 3 Cosa significa l’interesse dei
qualcosa proprietari del City per un club
di grande come il Palermo?
«Che qualcuno vuole investire
seriamente in una piazza im-
portante. Dove servono soldi per
risalire. Mi sembra una bella no-
tizia».
3 Ancora uno straniero…
«Trovarlo un presidente italiano
Lo sceicco disposto a spendere così e subi-
Mansour to… Non vedo problemi: questo è
il futuro e faremo bene ad abi-
tuarci. Piuttosto, teniamoci
stretto un proprietario o un fon-
do disposti a spendere per ri-
mettere in piedi un club».
3 Ripartendo ancora una volta
da lontano, dalla C, se non do-
vesse succedere qualcosa di
speciale in questi playoff.
«Purtroppo, il Palermo è fallito
ancora una volta e risalire dalla
Serie C è durissima, peggio che
dalla B. Vincere non è mai facile,
oltretutto il girone C è sempre il
più complicato perché ci sono
partite più difficili, campi più
caldi, stadi più pieni e ci vuole
tanta personalità per giocare
queste partite. E poi quest’anno
c’era un Bari superiore a tutte le
altre».
3 Ha visto il Palermo?
«No, mi dispiace, mi sono con-
centrato sul Modena che ha con-
quistato la B. Però ho visto i ri-
sultati e anche i gol di Brunori:
se uno segna così tanto vuol dire
che è proprio bravo».
Altelefonocon...
«PALERMO AGLI EMIRI
PER ESSERE GRANDE
IL LEICESTER
HA INDICATO LA VIA»
L’ex bomber: «Pochi in Italia possono
investire tanto e subito. E forse è meglio
un presidente straniero»
Toni
3 A Palermo lei ha vissuto due
anni indimenticabili.
«Forse sono i ricordi più belli
della mia vita, Una città fantasti-
ca, una squadra fantastica. È
stata la svolta della carriera: so-
no stato lì due anni, abbiamo
vinto la Serie B con facilità e, da
neopromossi, siamo arrivati in
Coppa Uefa, sfiorando la Cham-
pions. Ho conquistato la Nazio-
nale prima ancora di giocare in
D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA
A: Lippi mi convocò ad agosto
per l’amichevole in Islanda. Po-
che piazze sono così passionali.
Serve uno che La sera della promozione, giuro,
conosca lo stadio era qualcosa d’incredi-
bile: non penso di averne mai
l’ambiente e faccia visto uno così pazzo di gioia co-
da tramite con la me allora. Impossibile dimenti-
care».
proprietà
Luca Toni
sul futuro del Palermo
3 Trentaduemila abbonati alla
prima stagione in A. Pratica-
43
CHI È
«Sarà Palermo City?»
Così ieri sulla Gazzetta
Luca Toni
● Nella Gazzetta di ieri una è nato a Pavullo
pagina sulla trattativa tra lo
sceicco Mansour, proprietario
nel Frignano
(Modena) il 26
del Manchester City, e il
Palermo: il presidente Mirri
maggio 1977.
Ex centravanti,
potrebbe restare. ha giocato con
Modena, Empoli,
Fiorenzuola,
mente non c’erano più biglietti Lodigiani,
in vendita... Treviso,
«Non c’è dubbio che Palermo Vicenza,
meriterebbe di stare sempre in Brescia,
Serie A. Forse è arrivato il mo- Palermo,
mento in cui qualcuno può pro- Fiorentina,
grammare questo percorso». Bayern Monaco,
Roma, Genoa,
3 Anche da lontano? Juve, Al-Nasr
«Ma certo, l’importante che si e Verona
facciano le cose per bene, nel ri-
spetto delle regole. E soprattutto Palermo
che ci si affidi a qualcuno che Due stagioni in
conosce l’ambiente e può fare da rosanero, dal
collegamento tra le città e la pro- 2003 al 2005.
prietà. Questo è fondamentale e Il primo anno
credo che saranno furbi o intel- in B, il secondo
ligenti da non sbagliare scelta. in Serie A.
Ogni piazza ha caratteristiche In totale 51 gol (1
ed esigenze particolari da non in Coppa Italia)
sottovalutare. E poi posso dire
una cosa?». Nazionale
Toni ha vinto
3 Prego. il Mondiale 2006
«Un presidente all’estero po- con Lippi.
trebbe essere meglio dei soliti In azzurro
presidenti italiani fin troppo 47 partite
presenti». e 16 gol
3 Da oltre vent’anni vincono lo
scudetto soltanto Juve, Inter e
Milan: c’è spazio per un Leice-
ster italiano?
«Perché no? Dipende dalla vo-
glia di investire che avranno i
nuovi proprietari. E da quanto
vogliono investire. Faccio un
esempio: Aurelio De Laurentiis
non è stato uno spendaccione,
ha fatto investimenti non ecces-
sivi, mirati, e ha sfiorato lo scu-
detto. Anche quest’anno è anda-
to vicino, prima dei problemi
nel finale. Il Leicester ha indica-
to una strada».
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s TEMPO DI LETTURA 3’
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L’AltraCopertina
44 DO M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

Formula E, a Montecarlo vince Vandoorne

● (m.s.) Stoffel Vandoorne su Mercedes vince l’E-Prix
Monaco, sesta gara del Mondiale di Formula E 2022: per
il belga anche la testa del campionato con 81 punti. Sul
podio la Jaguar di Mitch Evans e la DS-Techeetah di
Jean-Eric Vergne. Antonio Giovinazzi chiude 16°.

MOTOMONDIALE/GP SPAGNA

BAGNAIA È UN LEONE
DUCATI AL DECOLLO:
MESSAGGIO AI RIVALI
Pole con primato della pista per Pecco a Jerez
Quartararo è lì: oggi gara chiave per il campionato

Numero 14
Per Francesco Bagnaia è la
quattordicesima pole nel
Motomondiale, di cui sette
in MotoGP. Il pilota Ducati
deve rincorrere in
classifica: dopo 5 gare nel
2022 si trova a -38 da
Quartararo e Rins AFP

Mondiale io ci di Paolo Ianieri

INVIATO A JEREZ DE LA FRONTERA (SPAGNA)
nese ha definito «il mio miglior
giro di sempre. È stato tutto per-
fetto, ho spinto al massimo e non
tana 38 punti, quelli dalla coppia
in vetta al Mondiale, Fabio Quar-
tararo-Alex Rins.
aveva fatto da queste parti, con
un tempo di 1’36”170 che ha la-
sciato a bocca aperta tutti i suoi Record

S
e due indizi fanno una coinci-
denza, allora aspettiamo il terzo
per avere la prova che Francesco
Bagnaia e la Ducati sono tornati
a essere quell’arma letale che
Tutto il nella seconda parte dello scorso
Motomondiale in
tempo reale
Mondiale dettavano legge in ma-
niera spesso implacabile. L’ap-
ogni giorno con puntamento è oggi per le ore 14,
notizie,
approfondimenti
quando nel catino traboccante
di tifo di Jerez (che bello rivedere
e dirette dai le tribune gremite di gente) Pec-
circuiti su co scatterà davanti a tutti nel GP
gazzetta.it/ di Spagna, il premio meritatissi-
Motori mo per quello che lo stesso tori-
ho fatto alcun errore, quando in-
vece, di solito, è facile sbagliare»
gongola Pecco. Che subito dopo
essersi tolto il casco nel parco
chiuso si era detto «euforico»
per quella che è la sua prima po-
le della stagione. Soprattutto, il
primo, importantissimo passo
verso quel ritorno a una compe-
titività assoluta che, proprio per
il gran finale di 2021, era data
quasi per scontata in questo av-
vio di Mondiale. Ma siccome nel-
le corse non c’è mai certezza, ec-
co che Bagnaia e la Ducati hanno
impiegato qualche gara e spreca-
to diverse occasioni (se saranno
state troppe lo capiremo solo alla
fine della stagione) per rimetter-
si in carreggiata e cominciare, fi-
nalmente, quella rincorsa al tito-
lo che in questo momento è lon-
Ho fatto il mio
miglior giro Distacco monstre Era que-
stione di feeling, come ripeteva
di sempre: avevo Bagnaia da inizio stagione, alla
grandi sensazioni ricerca di quelle sensazioni anti-
che con l’anteriore della sua Du-
Pecco Bagnaia cati, quella capacità di affondare
Ducati, viceiridato 2021 la staccata senza perdere troppa
velocità nell’inserimento di cur-
va, quella intensità nella frenata
che, da punto debole al suo sbar-
co in classe regina, quattro anni
Con Pecco non c’è fa con la Pramac, oggi è diventata
stata proprio la sua arma migliore. «A Porti-
mao in gara ho ritrovato la mia
sfida: non so come moto, e qui a ogni sessione ab-
abbia fatto biamo fatto un passo avanti. Og-
gi sulla moto ho avuto grandi
Fabio Quartararo sensazioni» racconta Pecco.
Yamaha, campione del mondo 2021 Sensazioni che, nel giro decisivo
della qualifica, lo hanno portato
a girare forte come mai nessuno
rivali, a cominciare da Quartara- Pecco Bagnaia,
ro, che a livello sia di passo sia di 25 anni, durante
giro secco in questi due giorni è il giro record a
sembrato l’unico in grado di gio- Jerez con cui si
carsela con Pecco, ma che alla fi-
ne ha pagato un distacco di quasi
è preso la pole
del GP Spagna
mezzo secondo, mostruoso in 2022
questa MotoGP dove si vive or- AFP
mai sul filo dei millesimi.
Applausi «La sfida per la pole
position... non è stata una sfida,
non so come abbia fatto a fare
quel tempo» è il riconoscimento
del Diablo. Che qui aveva firmato
quattro pole su quattro appari-
zioni in MotoGP, due delle quali
convertite in vittorie e la terza
sfumata un anno fa per il proble-
ma al braccio. Ancor più signifi-
cativo, però, è il fatto che a livello
di qualifica questa pista sia stata

Il via alle 14 - Diretta Tv8, Sky e Now

1ª FILA 2ª FILA 3ª FILA 4ª FILA 5ª FILA 6ª FILA 7ª FILA 8ª FILA 9ª FILA
PMedia: 165,5 km/h
BAGNAIA MILLER NAKAGAMI MARTIN P. ESPARGARO MORBIDELLI MARINI A. MARQUEZ D. BINDER
ITA-DUCATI AUS-DUCATI GIA-HONDA LCR SPA-DUCATI PRAMAC SPA-HONDA ITA-YAMAHA ITA-DUCATI VR46 SPA-HONDA LCR S.AF-YAMAHA WITHU

63 43 30 89 44 21 10 73 40

1 1'36"170 4 1'37"049 7 1'37"254 10 1'37"526 13 1'37"138 16 1'37"668 19 1'37"910 22 1'38"014 25 1'38"405

QUARTARARO M. MARQUEZ BEZZECCHI BASTIANINI RINS DI GIANNANTONIO BRADL DOVIZIOSO

FRA-YAMAHA SPA-HONDA ITA-DUCATI VR46 ITA-DUCATI GRESINI SPA-SUZUKI ITA-DUCATI GRESINI GER-HONDA ITA-YAMAHA WITHU

20 93 72 23 42 49 6 4

2 1'36"623 5 1'37"145 8 1'37"285 11 1'37"618 14 1'37"401 17 1'37"882 20 1'37"937 23 1'38"064

A. ESPARGARO ZARCO MIR VIÑALES B. BINDER GARDNER OLIVEIRA SAVADORI

SPA-APRILIA FRA-DUCATI PRAMAC SPA-SUZUKI SPA-APRILIA S.AF-KTM AUS-KTM TECH3 POR-KTM ITA-APRILIA

41 5 36 12 33 87 88 32

3 1'36"933 6 1'37"220 9 1'37"330 12 1'37"675 15 1'37"544 18 1'37"889 21 1'37"958 24 1'38"244

PREVISIONI METEO: CIELO SERENO, 28° C

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L A G U I D A T V OGGI Empoli–Torino, Milan- Marsiglia - Lione, 20.45 Sky Sport ● CICLISMO 20.30 Sky Sport Arena
● CALCIO Fiorentina, 15 Dazn Football Giro Romandia, 13.45 Eurosport 2 Atalanta-Salernitana
Due giorni intensi Juventus–Venezia, 12.30 Dazn Granada-Celta Vigo, 16.15 Dazn Roma – Bologna, 20.45 Dazn ● MOTOCICLISMO 20.45 Sky Sport 1, Dazn
Troyes - Lille, 13 Sky Sport Football West Ham-Arsenal, 17.30 Sky Barcellona–Maiorca, 21 Dazn GP Spagna MotoGP Getafe – Betis, 21 Dazn
tra calcio, tennis Elche–Osasuna, 14 Dazn Sport Football ● BASKET 14 Sky Sport MotoGP, TV8 Manchester Utd-Brentford
e grande ciclismo Tottenham-Leicester, 15 Sky Udinese–Inter, 18 Dazn Milano-Brindisi, 17.20 Eurosport2 DOMANI 21 Sky Sport Football
● TENNIS
Sport Football Rayo Vallecano-Real Sociedad Boston-Milwaukee, 19 Sky Sport ● CALCIO
Everton-Chelsea, 15 Sky Sport 18.30 Dazn NBA B. Moenchengladbach-Lipsia ATP 1000 Madrid, 12 Sky Sport 1

L’INTERVISTA

LORENZO
«Quartararo il mio erede
Ora l’Aprilia è da titolo»
Il 5 volte iridato entra nel club delle Leggende
«Marquez? È l’unico che non conosce la paura»

LA GUIDA CHI È
GP Spagna Jorge
Oggi sul circuito Lorenzo
di Jerez (4.423 è nato a Palma
m) si corre la di Maiorca
sesta prova su (Spagna) il 4
21 del maggio 1987
Motomondiale La carriera
2022. Tutto in Debutta in 125

sono
diretta su Tv8 nel 2002, nel
(in chiaro) Sky, 2006 campione
e Now in 250 con
(streaming) Aprilia e bis nel
2007. In MotoGP
Programma dal 2008, vince i
ore 11 gara Mondiali 2010,
Moto3 (22 giri); 2012 e 2015 con
ore 12.20 gara Yamaha. Ha
Moto2 (23 giri); vinto 68 GP e
ore 14 gara corso con Derbi,
MotoGP (25 Aprilia, Yamaha,
giri); ore 15.30 La medaglia La festa per Jorge Lorenzo, 34 anni, ieri a Jerez: è nella Hall of Fame della MotoGP MILAGRO Ducati e Honda
gara-2 MotoE
per 16 anni un feudo Honda- nuova più piccola ci ha aiutato (20 giri) bello vedere che il gara, altrimenti mi alleno solo 3 Quartararo e la Yamaha non

Yamaha. L’ultima pole non giap-
ponese risale al 2006, quando a
partire davanti a tutti fu, su Du-
cati, Loris Capirossi. Il giro magi-
co di Bagnaia ha interrotto una
striscia infinita, con Pecco mera-
viglioso nel fare la differenza nel
T3 e T4. «Tanto di cappello, è
stato grande» lo applaude Aleix
Espargaro, a sua volta grande
con la sua terza prima fila del-
l’anno su un’Aprilia che ormai è
sempre lì davanti, grazie a un
colpo di reni che ha fatto scivola-
re in seconda fila Jack Miller,
buon 4° davanti a Marc Marquez
e Johann Zarzo. Ottimo 8° Marco
Bezzecchi, 11° Enea Bastianini.
Ora punti pesanti Pecco ri-
de felice, spiegando quel suo giro
fantastico: «Tendenzialmente, ti
rendi conto se stai facendo un
grandissimo giro. La carena
MOTO2
Ogura al top
ma Arbolino c’è
Fenati rischia
● Pole di Ai Ogura a Jerez
nella qualifica della Moto2. Il
giapponese del team Asia,
alla sua prima pole nella
classe di mezzo, con il tempo
di 1’41”289 precede un ottimo
Tony Arbolino, secondo a soli
10 millesimi dopo un weekend
solido. A completare la prima
file c’è Sam Lowes, terzo a 3
decimi con il team VDS. Sesto
il leader del Mondiale,
Celestino Vietti. Futuro
grigio per Romano Fenati, 27°
in griglia, che rischia il posto
se in gara non dovesse
centrare un podio: in
Boscoscuro è pronto a
subentrare Alonso Lopez.
proprio in quei due settori, dove
l’anno scorso perdevamo, anche
se adesso siamo un po’ in difetto
nei primi due. Il time attack poi a
me è sempre venuto bene, e oggi
mi sono proprio divertito. Però,
siccome il giorno dopo hai la ga-
ra, alla fine anche se è una sensa-
zione bellissima il pensiero va
sempre al GP. Anche perché
adesso è arrivato il tempo di fare
punti». Sarà una lotta feroce,
perché Quartararo va molto for-
te, perché Espargaro è carico a
mille («Sì, possiamo vincere») e
Marquez, per quanto ferito, par-
tendo dalla seconda fila proverà
a restare agganciato ai migliori e
poi chissà. Sarà una gara bellissi-
ma.
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s TEMPO DI LETTURA 3’33”
MOTO3
Guevara beffa
il leader Garcia
Quarto Foggia
● Izan Guevara partirà dalla
pole position in Moto3, in una
prima fila tutta spagnola.
Con un tempo di 1’45”880,
Guevara ha preceduto di 124
millesimi il compagno nel
team Aspar GasGas, il leader
iridato Sergio Garcia, e di 171
Jaume Masia (KTM Ajo),
bravo a beffare proprio
all’ultimo istante Dennis
Foggia. Il romano della
Leopard, secondo in
campionato e finito a 290
millesimi dalla pole position,
aprirà così la seconda fila
davanti al turco Deniz Oncu
e all’altro spagnolo Xavier
Artigas.
È
luogo dove tutto co-
Classifiche minciò, sia quello do-
MotoGP ve il tuo nome viene
1. Quartararo celebrato. Jorge Lo-
(Fra/Yamaha) renzo da ieri è una Leggenda del-
69; 2. Rins la MotoGP. «Jerez è speciale, una
(Spa/Suzuki) delle piste che preferisco e dove
69, 3. A. ho vinto di più. È la prima pista
Espargaro del Mondiale dove ho girato dav-
(Spa/Aprilia) vero, era il 1997 e avevo 10 anni.
66; 4. Bastianini Facevo la Coppa Aprilia, per me
(Ita/Ducati) 61; era Disneyworld, vedevo il verde
5. Zarco tutto curato, i cordoli, la pista su-
(Fra/Ducati) 51 per grande. Era tutto incredibile.
Moto2 Poi cinque anni dopo ci ho de-
1. Vietti buttato davvero, avevo 14 anni
(Ita/Kalex) 90; quando sono arrivato qui il gio-
2. Ogura vedì, il sabato ne ho compiuti 15 e
(Giap/Kalex) 56; ho debuttato con la Derbi: nel
3. Arbolino box mi festeggiarono con una
(Ita/Kalex) 54 torta e mi misi a piangere, poi co-
Moto3 nobbi Max Biaggi, il mio idolo. Da
1. Garcia
(Spa/GasGas)
lì è iniziato tutto, ma non mi sarei
mai immaginato tutto questo».
83; 2. Foggia
(Ita/Honda) 82; 3 Essere Leggenda è...?
3. Masia «È quasi più significativo che es-
(Spa/Ktm) 54 sere campione, perché se è certo
che tutte le leggende sono grandi
campioni, non tutti i campioni
sono considerati leggende».
3 Com’è la sua vita adesso?
«Fantastica. Sono tra quelle per-
sone fortunate che può decidere
come spendere i suoi giorni. È un
privilegio per pochi, ma io questa
possibilità me la sono creata con
il lavoro e i sacrifici, e la voglio
sfruttare al massimo».
3 Cosa fa oggi?
«Alla fine mi complico molto la
vita, fino allo scorso anno ero
tranquillissimo, ora corro nella
Porsche Cup, faccio il commen-
tatoreperDaznepartecipoapro-
grammi tv in Spagna. Non volevo
più svegliarmi presto, invece...».
3 Com’è l’esperienza da pilota a
quattro ruote?
«L’impegno di quando correvo lo
metto adesso solo nel weekend di
per essere presentabile, ma senza
l’intensità di prima. Per guidare
lamacchinanoncen’èbisogno».
3 E, invece, com’è raccontare le
gare davanti a un microfono?
«Un lavoro facile. Sia guidare la
macchina sia commentare le ga-
re, questa è la mia vita, non lo
considero neanche un lavoro».
3 E allora: che Mondiale vede?
«Non c’è un leader chiaro. Penso
che, se a posto fisicamente, il mi-
glior pilota sia ancora Marquez,
Quartararo gli sta abbastanza vi-
cino, tra gli altri, chi è il migliore?
Bagnaia, Mir, Rins, Bastianini,
Martin? Non so».
3 Bagnaia sembra aver fatto
quel click che aspettavano tutti.
«È chiaro che c’era qualcosa che
non andava bene sulla nuova Du-
cati. Ora sembra che siano torna-
ti un po’ indietro e Bagnaia ha ri-
trovato la strada. Si è visto come
ha fatto il record prendendosi la
pole, guidando con molta confi-
denza, attaccando con fluidità».
3 Come giudica, invece, Mar-
quez? La moto non la sente an-
cora sua, si è fatto male, e lei per
primo sa bene cosa significhi.
«Senza i guai fisici degli ultimi
anni,ancheconquestamotovin-
cerebbe delle gare. Ma tra il suo
fisico e la Honda che ha deciso di
cambiare moto per aiutare gli al-
tri piloti, in un Mondiale così
competitivo non riesce più a fare
la differenza. Non sono nessuno
per dare consigli, ma deve avere
pazienza, restare forte e aspettare
che torni il suo momento».
3 Marc ha sempre guidato senza
pauraanchedopobruttecadute.
È sempre così?
«Vedo che guida come sempre.
Marcèspeciale,èilsolopilotache
ho incrociato che, con le botte
che ha preso, non ha paura».
hanno ancora rinnovato, anche
se sembrano vicini a farlo.
«Tu devi lottare per il tuo valore
quando fai una negoziazione. Pe-
rò Yamaha ha scommesso su Fa-
bio, gli ha dato la possibilità di es-
sere in MotoGP e poi di correre
nel team ufficiale al posto di Ros-
si. A volte è il pilota che non è al
massimo, altre la Casa. Yamaha
ha qualche problema ora, ma
questo è il momento in cui Fabio
deve sostenerla e darle fiducia: è
una Casa con grande storia, un
grande potenziale economico, e
con Fabio è un bel binomio».
3 La Suzuki le piace? Rins e Mir
sono tutti e due sempre lì.
«Mi hanno sorpreso molto con il
HA DETTO
miglioramento di motore, però
manca sempre qualcosa».
3 L’Aprilia e Aleix Espargaro?
«Erano veloci già nei test inver-
nali, sempre lì davanti, e questa
non era casualità. Ad Aleix sem- Quartararo
brava sempre mancare qualcosa, deve capire
mentre ora che la moto è più che è il
completa, lui riesce tranquilla- momento
mente a fare un ritmo molto co-
stante e competitivo. Possono
di sostenere
la Yamaha,
lottare per il Mondiale, e sarebbe il team che
una storia incredibile per la Mo- ha creduto
toGP, considerando che 5 anni fa
in lui
l’Aprilia era sempre ultima».
Lorenzo
3 Chi è il nuovo Lorenzo? su F. Quartararo
«Come stile di guida Quartararo,
anche se lui è un po’ più aggressi-
vo a livello di staccate. Io ero un
super puro, millimetrico, lui im-
provvisa un po’ di più. E poi Mar- Martin è
tin, guida la Ducati un po’ come esplosivo
me, super esplosivo in qualifica. come me,
Ma ora deve convincersi che la ma la sua
priorità deve essere vincere il priorità
Mondiale di MotoGP, e non sono deve essere
sicuro che lo sia davvero». il Mondiale,
p.i. e non so se
© RIPRODUZIONE RISERVATA
l’ha capito...
s TEMPO DI LETTURA 3’55” Lorenzo
su J. Martin
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46 DO M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

ATLETICA IL CAMPIONE OLIMPICO

di Andrea Buongiovanni L’ANTICIPAZIONE

L JACOBS RIENTRA PRIMA

HA DETTO a notizia è fragorosa: per l’atletica
italiana e per quella internazio-
nale. Avrà larga eco: è inevitabile. SABATO A NAIROBI
A 1865 METRI DI QUOTA
Marcell Jacobs, diversamente da
quanto in un primo tempo stabi-
Tutti i lito, debutterà nella stagione al-
parametri l’aperto sabato a Nairobi, in Ken-
dicono che ya, nei 100 del Kip Keino Classic,
terza tappa Gold del World Athle-
Marcell sia
tics Continental Tour 2022. L’az-
già in ottima zurro tornerà sulla distanza che
condizione, lo ha consacrato campione olim-
da sfruttare
subito al
pico della specialità nove mesi e
sei giorni dopo l’impresa di To-
IDENTIKIT
meglio kyo. In un contesto particolare,
sulla carta molto favorevole: in Marcell
altura (il Moi International Sports
Stadium, nel sobborgo di Kasara-
Jacobs
Il meeting ni, è a 1865 metri sul livello del NATO A EL PASO (TEXAS, USA)
keniano, la mare), su una pista considerata IL 26 SETTENBRE 1994
stagione assai veloce e al cospetto di avver- ALTEZZA 186 CM PESO 84 KG
sari di tutto rispetto, compresi
scorsa, sui
Fred Kerley, lo statunitense che ● Di padre texano, è cresciuto
100 ha nei 100 dei Giochi è stato d’argen- a Desenzano (Bs) e, dopo una
regalato i to, l’atleta di casa Ferdinand parentesi a Gorizia, dal 2018
due migliori Omanyala e Filippo Tortu, che si vive a Roma. Poliziotto, in
tempi al riproporrà là dove, lo scorso set- settembre sposerà Nicole: ha
mondo 2021 tembre, ha corso in 200 in 20”11. tre figli. Lunghista da 8.07
(8.48 ventoso), nel marzo 2021
I motivi «In un primissimo ha vinto l’oro europeo dei 60
tempo - spiega coach Paolo Ca- indoor e in agosto quello
Marcell non mossi - l’intenzione era far esor- olimpico dei 100 (9”80, record
fa i 100 da dire Marcell al meeting di Tokyo europeo) e della 4x100. Nel
molto? In di domenica 8 maggio, per ripar- marzo scorso, a Belgrado,
tire da dove aveva terminato, in con 6”41 (record europeo) ha
inverno ha
una sorta di omaggio. Poi, consi- vinto i 60 dei Mondiali indoor
corso tredici derando il lungo viaggio e le sette
60 e i lavori

Marcell va d
ore di differenza di fuso orario, in
recenti sono vista di una stagione tanto impe-
stati gnativa e con la trasferta di Euge-
utilissimi ne dietro l’angolo, avevamo pre-
ferito rinunciare. Da lì l’idea di
una ripartenza inedita, sui 200
del meeting di Savona del 18. Ap-
puntamento confermato: ma
con l’anteprima di Nairobi. Il
perché è presto detto: il trasferi-
mento, rispetto a quello per To-
kyo, sarà più breve e confortevo-
P.Camossi le, il fuso orario ridotto a un’ora e,
L’azzurro, che
Clic
allenatore soprattutto, perché tutti i para- man, in Giordania) e farà ritorno
di Jacobs metri ci dicono che Marcell sia la notte stessa del meeting: «Co-
già in un’ottima condizione, da avrebbe dovuto sì, dopo aver dormito la notte in
provare a sfruttare subito al me-
glio. La prova in fondo, seppur esordire sui 200 volo - sorride Camossi - domeni-
ca farà in tempo a celebrare al
con altre modalità, era in calen- il 18 a Savona, meglio la festa della mamma: è MoiSportsStadium
dario da sempre: non ho timori a una ricorrenza alla quale tiene teatrodelmeeting:
farlo gareggiare spesso. E averne vuole sfruttare molto».
60.000postiasedere
due nelle gambe prima del gran-
de scontro di Eugene non potrà l’altura, una Le prospettive Il cast, insieme
che fargli bene». pista veloce e a nomi top del mezzofondo mon-
diale e a grandi lanciatori, pro-
ETIOPIA

grandi rivali,
UGANDA

Il viaggio La decisione è matu-
rata negli ultimi due-tre giorni. Il
manager Marcello Magnani,
quando ha contattato gli organiz-
zatori del meeting keniano, non
ha avuto grandi difficoltà a trova-
re una corsia per il gardesano...
Marcell, accompagnato da Ca-
mossi e dall’inseparabile fisiote-
rapista Alberto Marcellini, parti-
rà mercoledì (con scalo ad Am-
porrà una super sfida anche nei
100 femminili, con protagoniste
tra i quali la giamaicana vinci tutto Shelly-
Kerley e... Tortu
Ann Fraser, la statunitense
Sha’Carri Richardson e la 18enne
namibiana Christine Mboma, ie-
ri a Gabarone, in Botswana (e in
altura...) capace di 10”97 sui 100
(con vento di +1.6 metri al secon-
do) e di 21”97 (+0.6) sui 200, mi-
glior prestazione mondiale sta-
SOMALIA
K E N Y A
● Il Moi International Sports Stadium, nel
Nairobi sobborgo di Kasarani, a Nairobi, è a 1865
metri sul livello del mare. Una capienza di
A F R IC A
60.000 posti, dal 18 al 22 agosto scorso ha
ospitato i Mondiali juniores e sabato sarà
TANZANIA
sede del 3° Kip Keino Classic, tappa Gold del
World Continental Tour: Filippo Tortu, in
quella scorsa, ha corso i 200 in 20”11 (+1.9)

https://overpost.me
 D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 47

I duellanti
I rivali
È il 1° agosto
scorso: Marcell
Jacobs, 27 anni,
a Tokyo, con Rivincita con Kerley
l’argento di Tokyo
9”80, precede
nei 100 della
finale olimpica lo
statunitense

Knighton: 200 in 19”49!

Fred Kerley di
4/100 di
secondo LAPRESSE

Marcell in Kenya
sfida l’eclettico
Fred. Ieri record
del mondo jr di
100 e 200: Erryon
quarto di sempre
sordio più probante,

E
per Marcell Jacobs,
non potrebbe esserci.
Il poliziotto a Nairobi,
al suo fianco, troverà
tra gli altri Fred Kerley. Insomma:
IN ALTURA sarà subito scontro diretto tra
l’oro e l’argento dei 100 del-
l’Olimpiade di Tokyo. Il versatile
I migliori 100 26enne statunitense - spazia fino
maschili di ai 400 come nulla fosse - con la
sempre in altura sua corsa tutta forza e potenza, in
(oltre i 1000 questa prima parte di stagione ha
metri sul livello già confermato le sue qualità. Tra
del mare) marzo e aprile ha corso i 100 in
9”99, i 200 in 19”80 (miglior pre-
9”76 stazione mondiale stagionale,
T. Bromell due weekend fa a Walnut, in Cali-
Usa fornia) e i 400 in 44”47. Il bello è
Nairobi 2021 che, come del resto testimoniano

di fretta
gionale. «La scorsa edizione del
meeting - ricorda Camossi - pur
se a settembre inoltrato, sui 100
maschili, grazie allo statunitense
Trayvon Bromell e allo stesso
Omanyala, ha regalato i migliori
crono dell’anno: 9”76 e 9”77 con
vento a +1.2 m/s. È la conferma
che a Nairobi si può andare deci-
samente forte. La presenza di
Kerley poi, uno che in queste set-
timane ha già gareggiato molto
ad alti livelli e che raramente sba-
glia, sarà un bello stimolo. Come
quella di Tortu che, come ha fatto
vedere nel corso dei recenti radu-
ni della staffetta, sta a sua volta
molto bene: sarebbe bello avere
due italiani al vertice anche in
quest’occasione. E sia chiaro:
«Andiamo!» Camossi non
teme né la lunga mancata fre-
quentazione del bresciano dalla
specialità, né il fatto che di recen-
te la preparazione possa essere
stata un po’ sbilanciata verso i
200. «Marcell - sostiene - in in-
verno ha corso tredici volte i 60,
spesso prolungando l’azione e i
lavori di questi giorni sono utilis-
simi anche per i 100. Se le condi-
zioni meteo saranno favorevo-
li...». «Ho una sorpresa per voi -
ha scritto il doppio campione
olimpico sui social in inglese, ve-
nerdì sera, indicando un coun-
tdown che scadrà proprio sta-
mattina -: andiamo! Ci sarà da di-
vertirsi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
i personali, sembra avere ancora
9”77 molti margini di crescita. Con
F. Omanyala 9”84, 19”76 e 43”64 è intanto uno
Ken dei tre soli iscritti all’esclusivo
Nairobi 2021 club di coloro che hanno corso le
tre distanze sotto i 10, i 20 e 44”.
9”87 Gli altri? Il sudafricano Wayde
O. Thompson Van Niekerk e il connazionale
Bar MichaelNorman.Non,peresem-
Jo’nurg 1998 pio, mister Michael Johnson, sui
100 mai meglio di 10”09.
9”92
S. Okunkoya Il personaggio Fred, nato e
Nig cresciutoaTaylor,inTexas(losta-
Jo’burg 1988 to dov’è nato Jacobs), un’infanzia
complicata (fu adottato da una
9”92 zia insieme a tre fratelli e cresciu-
J.A. Harvey to insieme ad altri dodici ragazzi)
Tur e una carriera costellata da un in-
Erzurum 2016 fortunio che lo ha tenuto fermo
dal 2015 al 2017, dovrà presto de-
cidere cosa fare “da grande”. È
pur vero che è anche l’unico, in
Diamond League, ad aver centra-
to vittorie su tutte e tre le distan-
ze, ma pensando a Trials e Mon-
diali, sarà impossibile triplicare.
Per ora, però, si prende tempo:
«Aspettate e vedrete» ha dichia-
rato di recente. Molto attivo sui
Ci sarà anche Tortu social, in realtà è uno di poche
Anche Filippo Tortu, primo parole. Ma per dire di quale pasta
italiano sotto i 10” nei 100, siafatto,bastaricordarechespes-
domande esclamando: «Penso
solo a vincere: voglio diventare
una leggenda come Usain Bolt». Mister
Alto 1.91 x 93 kg, ex studente uni- versatilità
versitario a Texas A&M, ama sfi- Fred Kerley, 26
dare i migliori. Quindi non teme anni, all’arrivo
il confronto con Jacobs: «Le riva- dei 200 del
lità mi stimolano - dice - le rivali- meeting di
tà sono il succo dello sport». Walnut, in
California, di
La novità L’altura, natural- sabato 16 aprile,
mente, sabato aiuterà anche lui. vinti in 19”80,
Così come ieri ha aiutato il miglior crono
18enne botswano Letsile Tobogo, mondiale
iridato junior in carica che a Ga- stagionale. Lo
barone, capitale del suo Paese (a statunitense
1014 metri sul livello del mare), vanta 9”84 (100),
ha mangiato i 100 in 9”96 (+1.9), 19”76 (200) e
migliorando di 1/100 di secondo 43”64 (400)
il record del mondo di categoria
che, dal 2014, apparteneva allo
statunitense Trayvon Bromell
(ieri a Jacksonville a 9”75/+2.1 nei
100). Il vero exploit arriva però da
Baton Rouge, Louisiana, dove il
coetaneo Erriyon Knighton, sui
200, vola addirittura in 19”49
(+1.4), 4° uomo all-time dopo
Bolt, Johnson e Blake. Ecco feno-
meni dai quali i big presto do-
vranno guardarsi alle spalle.
a.b.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marcell non ha scelto di andare sarà a Nairobi (20”11 nei 200 so si firma usando l’hashtag
in Kenya perché già ci andava Fi-
lippo...». s TEMPO DI LETTURA 4’04” nel 2021) #IAMHISTORY (#Iosonostoria) e
che risponde alla più disparate s TEMPO DI LETTURA 2’18”

A Milano limiti nazionali anche per Fontana e Olivieri OGGI TRICOLORI DELLA 20 KM DI MARCIA

Crippa, limite europeo nei 5 km

Desalu, primato italiano sui 150
«Sì, avevo già voglia di stupire»
re (storici) primati ita-
Brave ragazze Primati pure di
Vittoria Fontana e di Linda Oli-
vieri. La 21enne varesina firma E la Battocletti non si ferma più
quello degli stessi 150: 16”99
(+0.1) sottraendolo a Manuela
Levorato (17”26; Marcon, Ve;
● Yeman Crippa c’è. E Nadia
Battocletti anche. I due trentini
dedicherà alla pista: «Devo
ammettere che la strada
4/5/03). La 23enne novarese sono protagonisti in Germania, comincia a piacermi sempre di
corsia (con le prime tre libere). quello dei 300 hs: 38”86 (Marzia nella 5 km su strada di più - sottolinea - ma per ora

T
liani su distanze spu-
rie in un pomeriggio:
il 9° meeting Athletic
Elite, all’Arena di Mi-
lano - in una bell’atmosfera, no-
nostante il ritardo nel program-
ma - regala spettacolo e dice che,
al via della stagione all’aperto,
l’onda lunga dell’atletica azzurra,
non s’è infranta. Fausto Desalu, il
più atteso, non delude: i suoi 150,
come la maggioranza delle gare
di velocità, si disputa sul rettili-
neo opposto a quello d’arrivo, co-
sì da avere il vento alle spalle. Il fi-
nanziere, rasato a zero, all’esor-
dio stagionale, corre in quinta
Nel finale non è fluidissimo, ma
chiude in un significativo 15”07
(+1.3), 10/100 in meno della mi-
glior prestazione nazionale dete-
nuta in comproprietà da Giovan-
ni Puggioni (Nuoro, 13 aprile
1997), che lo premia e da Chituru
Ali (Rieti, domenica scorsa). Per
il campione olimpico il progresso
sul personale, di due anni fa, è di
31/100. Alle sue spalle Federici
(15”31 dopo aver vinto i 100 in
10”35/+0.2), Lambrughi (15”53,
poi primo nei 300 in 32”97), Cat-
taneo (15”81) e Lopez (15”81).
«Avevo voglia di stupire e di libe-
rare i cavalli» dice Fausto.
Olimpionico Fausto Desalu, 28 anni
Caravelli il 25/4/14, a Roma, cor-
se in 39”00). Batte Folorunso
(39”26) e Marchiando (39”98). A
Palmanova (Ud) 11”56 (+0.4) nei
100 di Aurora Berton. Nick Pon-
zio, a Des Moines (Usa), lancia il
peso a 21.04. Al Multistard di
Grosseto (1a g.), Dario Dester è 2°
nel decathlon con 4278 punti.
Sveva Gerevini 3a nell’eptathlo-
con 3520. Oggi a Brescia 10.000
tricolori: favoriti Riva e Arnaudo.
a.b.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 1’38”
Herzogenaurach, a casa
Adidas. Lui, reduce da un mese
di raduno in altura, ai 1700
metri di Ifrane, in Marocco, è 7°
con 13’14”, primato europeo
(vittoria dell’etiope Yomif
Kejelcha con 12’53”). Il limite
precedente (13’18”) era del
francese Jimmy Gressier
(Montecarlo 2020), mentre
quello tricolore, con 13’20”
(Bolzano 2020), era già suo. Il
poliziotto, reduce dall’aver
polverizzato il record italiano
sulla mezza maratona, a Napoli
in febbraio (59’26”), ora si
non cambio obiettivi: giovedì 14
correrò un 10.000 a Londra per
centrare lo standard iridato».
La Battocletti avanza a suon di
primati: questo cade dopo 21
anni. La Fiamma Azzurra, nella
prova vinta con 14’37” da
dell’etiope Senbere Teferi, è 6a
(miglior europea) in 15’13”, 32”
meno del (doppio) primato di
Maura Viceconte (Berna 2000 e
Berna 2001). Oggi, intanto, ad
Alberobello (Ba) Tricolori della
20 km di marcia con Stano,
Fortunato, Tontodonati la
Trapletti e la Colombi.
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PALLAVOLO DONNE: GARA-1 SERIE SCUDETTO
L’urlo è di Monza
Buona la prima Il Vero Volley Monza festeggia in campo la vittoria in gara-1 della finale scudetto a Treviso contro Conegliano: dopo una gara combattuta matura la prima sorpresa della serie DEL BO
di Gian Luca Pasini
INVIATO A TREVISO
ome sembra lontano
C
quel giorno di prima-
vera del 2009 quando
il Vero Volley Monza
aveva conquistato la
sua prima promozione dalla se-
rie B-2 alla B-1. Non si poteva
certo immaginare che sarebbe
arrivata fino a qui, a battere Co-
negliano, 4 scudetti negli ultimi
5 campionati e dominatrice as-
soluta di queste stagioni in Italia,
nella prima partita della serie
scudetto. «Stiamo ancora di-
cendoci l’un con l’altro che è
successo veramente», sorride
Alessandra Marzari che di que-
sto progetto è l’artefice oltre che
la presidentessa. «Ma di scudet-
to noi non vogliamo parlare. Sa-
pevo che eravamo una squadra
da finale, potevamo andare un
po’ più avanti in Champions
(dove sono state sconfitte dal-
l’Imoco, ndr), ma per lo scudet-
to ci dobbiamo arrivare in due
anni». Un po’ scaramanzia e un
po’ di realismo perché dall’altra
parte della rete c’è una squadra
pazzesca che aveva la gara in
mano un paio di volte, fino a
quando Monza non l’ha sfilata.
No impresa «Non mi parlate
di impresa - racconta con punti-
glio Anna Danesi. Vogliamo dire
che c’è una squadra che ha gio-
cato bene a pallavolo e che ha
saputo tenerla aperta fino alla fi-
I 5 temi della finale maschile
Fra Perugia e Civitanova il tricolore si decide così...
Oggi in Umbria alle 18, con diretta Rai
Sport, la prima sfida per lo scudetto
(al meglio delle 5) fra 2 rivali storiche
ncora loro, sempre
A
loro. Perugia contro
Civitanova da oggi
pomeriggio (ore 18
diretta Rai Sport, al
PalaBarton) si contendono lo
scudetto come è accaduto dal
2018 in poi e forse come sarebbe
successo anche nella stagione
annullata dal Covid. La Sir vuole
tornare sul trono dopo 4 lun-
ghissimi anni, la Lube invece
vuole tenersi lo scudetto che ha
vinto nelle ultime due occasio-
ni. Gli umbri restano ancora i fa-
voriti (come lo erano all’inizio
Sbancata Conegliano
La finale inizia a sorpresa
Il Vero Volley vince il primo set, poi ne rimonta due MONZA
e si impone al tie break. Martedì c’è gara-2 in Brianza 8
CONEGLIANO 2 tato. Siamo una grande squadra
MONZA 3 avuto il merito di non distrarci,
(23-25, 25-15, 25-19,
16-25, 13-15)
PROSECCO DOC CONEGLIANO
De Kruijf 7, Wolosz 5, Plummer
2, Folie 13, Egonu 28, Sylla 9; De
Gennaro (L), Caravello, Courtney 9,
G. Gennari. N.e. Bardaro (L),
Vuchkova, Omoruyi, Frosini. All.:
Santarelli.
VERO VOLLEY MONZA
Larson 13, Rettke 2, Orro 3,
Davyskiba 15, Danesi 10, Van
Hecke 21; Parrocchiale (L), Boldini,
Candi 2, Stysiak , Lazovic 1. N.e.
Gennari, Moretto, Negretti (L). All.:
Gaspari
ARBITRI Curto e Cesare.
NOTE Spett. 5013. Durata set: 29’,
26‘, 23, 24’, 18’; tot. 120‘ Prosecco
Doc: bs 11, v 5, m 8, e 1; Vero Volley:
bs 10, v 3, m 7, e 28.
dell’anno, ma come dicono i due
coach Grbic e Blengini, si rico-
mincia sempre tutto da capo.
Cinque gare (la seconda nelle
Marche mercoledì sera) e cinque
temi su cui si deciderà la sfida.
1) Battuta Sir Safety e Lube
sono 2 squadre che hanno batti-
tori in grado di cambiare i con-
notati a un set, ma anche a una
partita. Sono tanti e quasi tutti
molto buoni nel campo specifi-
co. Come batteranno le due con-
tendenti (e come sapranno rice-
vere i servizi velenosi di cui so-
ne. Senza lasciare nulla di inten-
e ce lo siamo detti più volte, an-
che in questa partita. Abbiamo
di restare lì fino all’ultimo e ce la
siamo guadagnata tutta». Rag-
giante, ma un po’ sulle sue Mar-
co Gaspari, il coach di questo Ve-
ro Volley, che come in gara-3 a
Novara anche ieri sera è passato
al Palaverde, un impianto che
gronda storia pallavolistica con i
gonfaloni appesi al soffitto che
ricordano le vittorie del Sisley
Treviso e poi dell’Imoco Cone-
gliano. «Non mi parlate di scu-
detto ve lo dico subito. In questi
anni ho imparato che non lo si
può nominare dopo la prima
partita di una finale. Mi era ac-
caduto quando ero alla guida di
Conegliano (nel 2013 ha portato
questa società per la prima volta
in finale, ndr) e poi anche a Mo-
dena. Per cui non commetterò
pra) deciderà tecnicamente le
sorti di queste finali scudetto.
2) Stanchezza Le cinque gare
di semifinale, in questo periodo
della stagione (soprattutto di
una annata come questa, ricca
di infortuni e di bruschi stop a
causa della pandemia) sono sta-
te una mazzata che si aggiunge
agli inevitabili piccoli o grandi
problemi di routine. Chi saprà
resistere fisicamente, ma anche
dal punto di vista psicologico a
queste maratone avrà un van-
taggio decisivo. La tenuta men-
tale può diventare lo spartiac-
que tricolore.
3) Effetto Leo Wilfredo Leon
non ha mai vinto lo scudetto in
più questo errore ancora. Siamo
contenti, ma il passettino che
abbiamo fatto è davvero piccolo.
Siamo stati bravi ad approfittare
di alcuni loro errori, Soprattutto
nel tiebreak, quelle due palle
fuori di Egonu per noi sono state
oro». Ma l’impresa (anche se
Danesi non è d’accordo) è ini-
ziata fin dalla prima frazione
quado il Vero Volley ha davvero
sorpreso Conegliano con una
partenza sprint (6-1, 11-5) e poi
chiudendo la prima frazione.
Battute «Siamo state brave a
resistere dopo un secondo e ter-
zo set giocato sottotono. Ho
spiegato alle ragazze che così
non si poteva andare da nessuna
parte se non avessimo fatto
qualcosa di più. E qualcosa di
più è arrivato dalla battuta, il
servizio ha iniziato ad entrare e
questo ci ha dato un po’ di fidu-
cia in più. A questo - racconta
Prima volta Wilfredo Leon, 28
anni di Perugia, è senza scudetti
D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA
Marco Gaspari - si aggiunge che
la squadra ha avuto il merito di
restare sempre lì attaccata agli
avversari». E alla fine Coneglia-
no si è dovuta arrendere supera-
ta in volata da un Vero Volley che
era alla prima finale scudetto
della sua storia, fra l’altro nella
sera in cui anche il Vakifbank,
l’avversaria di Imoco nella finale
di Champions, ha iniziato con
una sconfitta la finale scudetto
in Turchia con il Fener. Mentre
un tifoso di Conegliano regala
un fiore a ognuna delle ragazze
di Monza si pensa già a gara-2.
«Martedì sera? Sarà una grande
festa - chiude anna Danesi -.
Sappiamo che il palasport è già
tutto sold out e avremo dal pub-
blico l’ottava ragazza in più in
campo. Adesso ci crediamo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’23”
Italia, ma è stato quasi sempre
decisivo nei successi di Perugia
di questi anni. L’asso cubano-
polacco ha tirato la carretta a
lungo durante la stagione rego-
lare (troppo), ma ha avuto un
calo di rendimento (anche a
causa di guai al ginocchio) nelle
semifinali di Champions League
e la sua squadra se n’e accorta.
4) Effetto Osmany Juanto-
rena capitano della Lube è stato
sempre decisivo nella striscia di
vittorie della sua squadra nelle
ultime stagioni. Quest’anno, in-
vece, non ha giocato (quasi mai)
e la Lube non ha ancora vinto
nulla... Il popolare Os non è al
massimo della condizione, ma
potrebbe entrare a serie in cor-
49
LE PAGELLE
di g.l.p.
CONEGLIANO
6,5
7EGONU LA MIGLIORE
Non può non
prendere la
palma di migliore
in una serata da
28 punti. Ma i
due errori nel
tiebrak pesano
parecchio
5PLUMMER Non è in serata. Parte
titolare, ma quasi subito finisce in
panchina
6.5WOLOSZ Tiene in mano la
squadra, ma anche lei finisce nel
gorgo del quinto set dove l’Imoco
sbaglia troppo. 8 errori diretti
5.5 DE KRUIJF Non è troppo
coinvolta, ma non è una gran serata
6 SYLLA Serata non indimenticabile
soffre in ricezione e in attacco ha
qualche fiammata
7 FOLIE Una serata pazzesca con il
92% in attacco con 13 punti (2 muri)
7 DE GENNARO Regge come può la
baracca
6 COURTNEY Entra e fa il suo
lavoro, ma non chiude la palla decisiva
6.5 ALL. SANTARELLI Cambia
come può, ma non trova la quadra
8 VAN HECKE LA MIGLIORE
La schiacciatrice
belga ha chiuso
alla grande la
sua partita con
21 punti e il 47%
in attacco. Ma
fanno male le
sue battute
7.5 ORRO Tiene in mano la squadra e
guida la rimonta nel quinto
7.5 LARSON Forse la vera mvp,
donna d’ordine e di sostanza sempre
7.5 DAVYSKIBA 15 punti entra ed
esce, ma alla fine della serata lascia il
segno
7.5 PARROCCHIALE Lucida in
ricezione e reattiva in difesa
5 RATTKE Dal College alla finale
scudetto il salto è stato troppo grande.
Non è in serata
6.5 CANDI In attacco non lascia il
segno, ma le sue serie di battute
lasciano il segno
5 STYSIAK Parte in panchina dove
presto ritorna
7DANESI Lascia il segno a muro
7.5 ALL. GASPARI Si gioca tutte le
carte fino alla fine.
so. Juantorena può valere più di
una matta a canasta.
Lucidità Dalle mani di Gian-
nelli (Perugia) e De Cecco (Civi-
tanova) passerà la linea elettrifi-
cata di queste partite. Saranno
sempre in prima linea e saranno
sempre sotto pressione, dal pri-
mo all’ultimo punto. Restare lu-
cidi il più possibile nel corso di
una gara può valere il punto de-
cisivo con conquistare quel so-
gno magico che nessuno dei
protagonisti nomina mai: scu-
detto.
g.l.p.
RIPRODUZIONE RISERVATA
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BASKET SERIE A

Al PalaDozza

Fortitudo
contro Napoli
Se perde
retrocede
ggi la penultima gior-

O
nata della stagione re-
golare ha in program-
ma molti incroci
playoff-salvezza e uno
“spareggio” tra pericolanti. Al Pa-
laDozza tutto esaurito per la sfida
“si salvi chi può” Fortitudo-Na-
DICONO DICONO poli. La squadra bolognese è ob-
bligata a vincere altrimenti scen-
derà in A-2. Napoli rischia l’ag-
gancio e il sorpasso nel doppio
confronto: in questo caso la se-
Per essere al Per un conda retrocessione si definirà
top serve futuro ad nell’ultimo turno. Milano torna
un ultimo alto livello al Forum dopo i playoff amari di
Play Alessandro Pajola, 22 anni, 194 cm, è alla Virtus dal 2015: ha conquistato uno scudetto, una Supercoppa, una Champions League e la promozione in A CIAM Eurolega senza Melli, Delaney,
passo: occorre Rodriguez, Shields e Hines per

Virtus, come 21 anni fa

tornare in trattenere affrontare Brindisi nell’unica
Eurolega. tutti i big. partita pomeridiana (17.30) di un
Beli simbolo Soprattutto turno che presenta sei gare alle
della il mago 20.45 ma la regola della conco-
rinascita Teodosic mitanza nelle ultime due giorna-

«Può aprire un ciclo»

te è già saltata con l’anticipo di
venerdì Treviso-Virtus.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CLASSIFICA
Frosini, Recalcati, Riva e Costa sul primato di Bologna:
«Pajola leader. Ci sono analogie con lo Slam del 2001»
A. Frosini A. Riva SQUADRA PT V P

Ex centro Virtus Ex Cantù VIRTUS BOLOGNA 50 25 3

e Milano MILANO 44 22 5
dice l’attuale diesse di Verona in generazioni ma di sicuro la Virtus me quella di Messina ma molto BRESCIA 40 20 8
di Andrea Tosi VENEZIA 32 16 12
A-2 -. Io, Abbio, Bonora e Am- ha ancora un grande seguito di dipende dalla lunghezza dei con-
n alto stat Virtus. Co- brassa nel 2001 abbiamo fatto la pubblico come nel 2001. Dopo tratti con i big. Shengelia, per TORTONA 30 15 13
Il grande

I
me 21 anni fa quando nostrapartecomePajola,Tessito- due anni di pandemia, non era esempio,vainscadenzagiaagiu- SASSARI 28 14 13
pubblico Bologna ha
ha vinto per l’ultima ri e Mannion, gli azzurri di oggi, scontato - riflette l’ex c.t. azzurro gno, con lui il club deve fare uno REGGIO EMILIA 26 13 15
virtussino già avviato TRIESTE 26 13 15
volta la stagione rego- senza dimenticare Hackett, fan- -. Sul ciclo bisogna intendersi: sforzo importante. Ma chi deve un ciclo con
è il punto PESARO 26 13 15
lare con lo squadrone no bene la loro. Per quanto ri- nonènecessariovincereuntitolo rimanere a tutti i costi è il mago
di contatto lo scudetto BRINDISI 24 12 16
del Grande Slam prima del suc- guarda il futuro, questa squadra, ogniannopercreareunadinastia Teodosic, un campione vero:
col passato. cesso travolgente sul campo di ma soprattutto ma mettersi quello che col suo gioco migliora 2021. VARESE 24 12 16
Non era Treviso (+37 con 113 punti realiz- direi questo nelle condi- anche i compagni». Ha tutto TREVISO 22 11 16
scontato zati, record stagionale in Serie A) club rilanciato zioni di riu- per TRENTO 22 11 17
dopo il Covid che le ha consegnato il primato alla grande da- Nell’era playoff scirci tutti gli Coach mondiale Nel dibatti- continuare NAPOLI 20 10 18
aritmetico. I paragoni con quella gli investi- Prima di oggi, anni e sotto to c’è anche un alto dirigente di a vincere FORTITUDO BOLOGNA 18 9 19
Virtus allora guidata in panchina menti del pa- questo aspetto questo campionato. Ario Costa, CREMONA 14 7 21
da coach Messina (il grande rivale tron Zanetti, la V nera ha vinto la proprietà, storico rivale della V nera negli PLAYOFF RETROCESSIONE
di oggi) e in campo dal fenomeno hanno tutto 7 volte la stagione tra squadra e anni 80-90, è presidente di Pesa-
Ginobili adesso sorgono sponta- per dominare strutture, si è ro: «Non farei paragoni tra le due
a lungo: gioca- regolare con
OGGI 29 GIORNATA
a

neiinsiemealladomandaseque- mossa molto Virtus: è passato troppo tempo e MILANO-BRINDISI (Eurosport 2) 17.30
sta edizione della V nera può tori di classe e 5 scudetti all’attivo bene. Questa sono cambiate tante regole - ar- TORTONA-TRIESTE 20.45
aprire un ciclo vincente ricor- un allenatore Virtus a mio gomenta Costa -. Ginobili era un FORTITUDO-NAPOLI (Rai Sport) 20.45
C. Recalcati dando che dai 7 precedenti primi che conosco bene perché mi ha avviso è molto nelle mani di Pajo- unicum, ora sono affascinato da BRESCIA-VARESE 20.45
PESARO-VENEZIA 20.45
Ex c.t. Nazionale posti in epoca playoff ha ricavato lanciato ad alto livello. Ma prima la. Lui è l’equilibratore e i l collan- Pajola, un giocatore che si vede e A. Costa TRENTO-REGGIO EMILIA 20.45
5 scudetti. Ne parliamo con 4 occorre fare l’ultimo passo, ovve- te di tutti i quintetti. La squadra si sente quando è in campo. Que- Presidente SASSARI-CREMONA 20.45
esperti che conoscono la storia e ro tornare in Eurolega da qualun- ha attraversato momenti di diffi- sta Virtus il suo ciclo lo ha già Pesaro Recuperi
la materia. que porta. Belinelli, ponte di pas- coltà quando Pajola era assente». aperto con lo scudetto 2021 e può TREVISO-MILANO 4/5 (19)
SASSARI-VIRTUS 6/5 (20.30)
saggio tra le due Virtus, è il sim- insistere su un gruppo di giocato-
Anima italiana Alessandro bolo di questa rinascita». Teodosic forever Il più proli- ri con tanti italiani forti oltre a un 8/5: 30a GIORNATA
Frosini, pivot dalla mano dolce, fico attaccante di tutti i tempi ha coach di livello mondiale. Anche Ultima della stagione regolare
era una colonna di quella Virtus Collante Un avversario molto sfiorato da rivale la Virtus dello il club, al quale faccio un grosso VENEZIA-MILANO ore 20.45
che fece 33 vittorie di fila conqui- competitivo della Virtus di 21 an- Slam. Antonello Riva non ha in bocca al lupo per l’Eurolega, è VARESE-SASSARI 20.45
stando Coppa Italia, Eurolega e ni fa è stato Charlie Recalcati, al- dubbi sulla forza di quella attua- cresciuto tantissimo». BRINDISI-TORTONA 20.45
NAPOLI-PESARO 20.45
scudetto.«Unpuntofortedicon- l’epoca coach della Fortitudo, le: «Allora come oggi l’impres- © RIPRODUZIONE RISERVATA
CREMONA-TRENTO 20.45
tatto tra la mia e questa Virtus è l’altra sponda di Bologna: «I sione è che sia difficilmente bat- REGGIO-FORTITUDO 20.45
l’anima italiana che spicca tra
tanti grandi giocatori stranieri -
punti di contatto sono difficili da tibile - dice l’ex canturino -.Que-
trovare perché sono passate due sta ha tutto per vincere tanto co- s TEMPO DI LETTURA 3’14” VIRTUS-BRESCIA
TRIESTE-TREVISO
20.45
20.45

Nba D O N N E : B O L O G N A K O

Finale scudetto
Boston e Milwaukee riaprono la corsa all’anello Schio fa 2-0
Martedì gara-3
Alle 19 scattano alle 19 gara-1 tra Boston e Mi- Sixers cominceranno senza Joel taggio del campo, ma i Warriors
lwaukee, alle 21.30 il primo atto Embiid, fuori a tempo indeter- hanno tutto quello che manca ai ● Nella gara-2 di finale
le semifinali di di Memphis-Golden State. minatoperunafratturadell’orbi- rivali: l’esperienza. Dopo aver ri- scudetto Schio vola sul 2-0
conference: a Est tadell’occhiodestro.«Parloano- schiato grosso con New Orleans, grazie al largo successo
Est La sfida tra Celtics e Bucks me di tutti: speriamo che Jo gio- Phoenix si trova davanti Luka sulla Virtus Bologna per
troppi infortuni, sembra tanto una finale anticipa- chi perché vogliamo affrontare i Doncic e i suoi Mavs, che hanno 78-51 (Laksa 25, Keys 12;
a Ovest Golden ta. Boston nel primo turno ha
spazzato via 4-0 Brooklyn, con
Sixers al top» ha detto Jimmy
Butler. Miami è favorita comun-
chiuso sul 4-2 con Utah. Lo slove-
no ha recuperato dall’infortunio
Zandalasini 13, Battisodo 10)
procurandosi il primo
State punta in alto Jayson Tatum in versione feno- que, ma senza Embiid rischia di costatogli le prime 3 gare di match ball. Adesso la serie
meno che ha stravinto lo scontro essere una serie molto corta. playoff ed è il faro di una squadra al meglio delle 5 partite si
diretto con Kevin Durant e la di- cresciuta enormemente. I Suns sposta al PalaDozza di
di Davide Chinellato
fesa gioiello della corona dei ver- Ovest Golden State è la squadra girano attorno a Chris Paul e a Bologna dove martedì
er una volta niente di. I campioni arrivano all’ap- uscita meglio dal primo turno, Devin Booker, rientrato da un in- prossimo è in programma

P
sorprese. Qualche ri-
schio l’hanno corso
Phoenix e Memphis,
le squadre col miglior
record della regular season, ma
in semifinale di conference ci so-
no arrivate le prime 4 di Est e
Ovest. E il menù è subito intenso:
puntamento senza la loro secon- con Steph Curry partito sesto uo- fortunio per chiudere coi Peli- gara-3. L’eventuale gara-4
da punta, Khris Middleton fuori mo e arrivato fenomeno al 4-1 su cans. Niente di scontato, come in si giocherà ancora sul
per infortunio per tutta la serie: il Denver. Memphis invece ha ri- tutte queste semifinali. Il bello campo della squadra
peso di Milwaukee sarà ancora di schiato grosso con Minnesota, dei playoff viene ora. virtussina giovedì 5 mentre
più sulle spalle di Giannis Ante- mostrando che la gioventù di Ja © RIPRODUZIONE RISERVATA per l’eventuale e decisiva
tokounmpo. Gli infortuni ri- Morant e compagni rischia di es- gara-5 si tornerà domenica
schiano di condizionare anche la
serie tra Miami e Philadelphia: i
Ko Joel Embiid, 28, salta l’inizio di
Miami-Philadelphia per infortunio AP
sere il loro limite, anziché la loro
forza. I Grizzlies partono col van- s TEMPO DI LETTURA 1’41” 8 a Schio.
 https://overpost.biz
52 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA
VARIE
IPPICA: GALOPPO
Addio a Benetti
allenatore di Sirlad
stella degli Anni 70
che sembrava Ribot
di Michele Ferrante
e n’è andato con
S
l’umile discrezione
di un’anima eletta.
Gaetano Benetti ave-
va 85 anni e si è
spento ieri all’ospedale San Car-
lo di Milano, per i postumi di un
intervento all’esofago subito nel
2020 che lo hanno lentamente
consumato. Era uno dei totem
di San Siro e dell’ippica italiana
intera. Era stato, soprattutto,
l’allenatore di Sirlad, il campio-
ne accostato a Ribot dopo una
serie di impressionanti vittorie
culminate con l’assolo nel Der-
by romano del 1977. Lo piango-
no la moglie Ofelia, figlia di En-
rico Camici il fantino di Ribot, e
i figli Andrea e Silvia che lo han-
no assistito fino all’ultimo. Be-
netti era nato a Milano nel 1937,
ma visse la prima parte dalla
sua vita a Varese - città alla qua-
le è poi rimasto molto legato- da
sfollato nel delirio della seconda
SCHERMA: COPPA DEL MONDO
Show del fioretto azzurro
Foconi vince su Garozzo
Terzi Marini e la Cipressa
Show Da sinistra Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Tommaso Marini BIZZI
● En plein azzurro a Plovdiv
(Bulgaria) nella 4a tappa della
Coppa del Mondo di fioretto.
Trionfo di Alessio Foconi, che in
finale ha battuto 15-11 l’argento
olimpico 2021 Daniele Garozzo,
vincitore in semifinale (15-6)
sulla giovane promessa
Tommaso Marini, reduce dal
successo di due settimane fa a
Belgrado e qui terzo ex-aequo
con l’ungherese Szemes. Per
Foconi, 32enne ternano in forza
all’Aeronautica, campione
mondiale 2018 e oro europeo
2019, si tratta della sesta
affermazione nel massimo
circuito: l’ultima risaliva al 13
dicembre 2019 a Tokyo. Il conto
degli scontri diretti tra i due
leader azzurri - compagni di
camera - ora è 5-0 a favore di
Foconi. Sotto la guida del nuovo
c.t. Stefano Cerioni, subentrato
ad Andrea Cipressa dopo i Giochi
di Tokyo, il fioretto maschile
Guerra Mondiale. Il padre Mario
era a sua volta grande allenatore e
da lui Gaetano apprese pratica-
mente tutto, lasciandosi umil-
mente consigliare anche durante
le gestione di Sirlad.
Come Ribot Il sauro della
Razza La Tesa di Oddino Pietra,
riuscì ad accendere la fantasia e
la sua popolarità superò i confini
di nicchia, come solo i grandi ca-
valli da corsa sanno fare. Gaeta-
no, il suo biondo campione e il
fantino Antonio Di Nardo, appar-
vero sulle pagine di quotidiani e
periodici generalisti e nonostante
la sua riservatezza Benetti non si
sottrasse mai alla luce dei riflet-
tori. Dopo il Derby 1977 stravinto
e tutti i grandi sogni collegati, Sir-
lad si confermò nel Gp Milano
battendo la campionessa france-
se Infra Green: «Vinse bene - ri-
cordava sempre Benetti - ma non
come avrei pensato. Fu un primo
campanello d’allarme che forse
non volli ascoltare. Decidemmo
(negli otto anche Guillaume
Bianchi, sconfitto nei quarti da
Marini) è già a quota 8 podi nelle
prime 4 gare della stagione.
Lo stesso numero l’hanno
raggiunto le donne, anche se su 5
gare. A Tauberbischofsheim
(Germania), infatti, nella gara
vinta dall’olimpionica
statunitense Lee Kiefer, c’è stato
il 3° posto di Erica Cipressa, che
dopo aver eliminato negli ottavi
15-14 Alice Volpi, numero 1 del
ranking e vincitrice delle prime
tre prove, si è arresa in
semifinale 15-13 alla francese
Blade. Cresce intanto Arianna
Errigo, 6a dopo aver perso nei
quarti 15-14 dalla stessa Kiefer.
Oggi su ambo i fronti si
disputano le gare a squadre con
Garozzo, Foconi, Bianchi, Marini
e, al femminile, con Volpi, Errigo,
Cipressa e Favaretto. Al Cairo
invece sono di scena nel torneo
individuale spadisti e spadiste.
Inbreve
Top Gaetano Benetti insieme a Sirlad. Gran Criterium 1976, Derby e GP
Milano del 1977 le loro vittorie più importanti. Per il sauro 18 corse e 11 vittorie
LA CARRIERA
Grease e Sortingo
gli altri suoi campioni
● I successi più prestigiosi
ottenuti da Gaetano Benetti:
2 Derby (1977 Sirlad e 1984
Welnor), 4 Gran Criterium (’73
Anquetil, ‘76 Sirlad, ‘77 El
Muleta, ‘81 Grease), 3 GP Italia
(’76 Art Style, ‘77 Sortingo, ‘84
Welnor), 2 Gp Milano (’77 Sirlad,
‘79 Sortingo).
NUOTO: TRIALS USA
Kingdatripletta In World League
SmitheArmstrong buon Settebello
èdorsomeraviglia ma vince la Serbia
● (s.a.) La tripletta di Lilly King e
la bocciatura di Lydia Jacoby, la
diciottenne prima olimpionica
dell’Alaska, solo 4a in 1’06”21.
Nei 100 rana dei Trials Usa a
Greensboro si consuma la
grande rivincita, con l’esperta
ragazzona dell’Indiana che
chiude (1’05”67) il cerchio nella
specialità più tecnica dopo aver
domato i 200e i 50, e si candida
al tris d’oro ai Mondiali di giugno
a Budapest, dove ritroverà
Benedetta Pilato, che è quinta al
mondo in 1’05”83. Al posto
dell’olimpionica di Tokyo si
qualifica Annie Lazor (1’06”12),
salvatasi per 7 centesimi. A
proposito di rana, nei 100
uomini è Nic Fink a realizzare il
1° tempo dell’anno (58”37) e a
scavalcare sia l’olandese Arno
Kamminga (58”52)sia Nicolò
Martinenghi: tra i due europei
ora s’inserisce Michael Andrew
(58”51). Anche nel dorso le
selezioni Usa riservano grandi
tempi: i 100 sono del neo
primatista mondiale dei 50,
Hunter Armstrong, primo al
mondo 2022 in 52”20 su Murphy
in 52”46. Regan Smith si
migliora passando da 57”92 a
57”76; la 17enne Claire Curzan
sfila il secondo pass alla White
per 20/100. Katie Ledecky e il
vuoto nei 400 sl (3’59”52), pass
anche per Leah Smith (4’03”15)
e tra gli uomini per Kieran
Smith (3’46”61).
Miss rana Lilly King, 25 anni AFP
https://overpost.me
lo stesso di andare alle King Ge-
orge di Ascot, un infortunio ci co-
strinse ad annullare la missione,
programmando il ritorno in gara
nella stagione successiva». Ma il
destino era in agguato: «Due cor-
se di assaggio vinte nella prima-
vera del 1978 a Milano davanti a
10.000 persone, sempre in cop-
pia con la sua “lepre” grigia Wa-
nadio. Quindi a Parigi per il Prix
Ganay, concluso soltanto al terzo
posto dietro Trillon e Balmerino.
Fu quello purtroppo l’inizio della
fine, che si materializzò nel Gran
Premio Milano. Un crollo totale,
PALLANUOTO: ZONA EUROPA
● A Podgorica, nella finale
della zona europea di World
League, la Serbia batte il
Settebello 12-9 (3-2, 3-2, 3-2,
3-3): doppiette di Damonte e Di
Somma, reti di Bruni, Di
Fulvio, Fondelli, Marziali e
Presciutti. Gara ininfluente: sia
i campioni olimpici sia i
campioni del mondo avevano
già centrato la Final Eight di
Strasburgo. Per l’Italia, una
buonissima prova macchiata
dalla pessima percentuale in
superiorità numerica (8 su 19).
Nella sfida per il terzo posto,
ultimo utile per Strasburgo, la
Spagna supera 15-10 i padroni
di casa del Montenegro.
All’evento del 23-29 luglio ci
saranno anche la Francia
(Paese organizzatore) e le
qualificate dal torneo
intercontinentale: Stati Uniti,
Australia, Canada e Brasile.
RUGBY
Sei Nazioni donne RitmicaaFolgaria Esposito argento
L’Italia in Galles Raffaelistella
si impone 10-8 deiTricoloridiA-1 Basile eliminato
● L’Italdonne chiude il Sei
Nazioni con una seconda
vittoria consecutiva: a Cardiff
battuto il Galles 10-8 (7-0) con
un c.p. di Sillari al 79’ (più una
meta di Barattin tr. da Sillari):
domani 6° posto nel ranking. Le
vittorie tricolori nel Torneo
(uomini e u. 20 comprese) sono
sei: mai successo. Classifica: Ing
27; Fra 20; Gal 11; Ita 8; Irl* 5; Sco
2* (una partita in meno).
● ZEBRE OK Le Zebre, dopo
oltre un anno, tornano al
successo: nel 17° turno di Urc,
battuti a Parma i Dragons 23-18.
Altro: Lions-Treviso 37-29.
https://overday.info
ma l’infortunio dell’anno prima
non c’entrava. Il vero problema
era la respirazione e non c’era
niente da fare. Fu difficile incas-
sare il colpo, anche perché Sir-
lad venne venduto negli Stati
Uniti (900 milioni delle vecchie
lire, quasi un milione di euro)
dove era permesso l’uso del diu-
retico Lasix che abbassa la pres-
sione del sangue evitando le
emorragie. E infatti tornò gran-
de, riuscendo quasi a battere
l’immenso Affirmed nella Hol-
lywood Gold Cup».
Avanti Smaltite le scorie, Be-
netti andò avanti a costruire
campioni fra i quali Sortingo,
un fratello baio di Sirlad che gli
regalò ancora il Gp Milano
(1979). Poi nel 1996, dopo 40
anni di carriera, la decisione di
ritirarsi. Benetti aveva già intui-
to l’inizio della crisi che ancora
oggi attanaglia un settore nel
quale già allora non si ricono-
sceva più: «Ma non aveva smes-
so - rivela il figlio Andrea, 57 an-
ni - di seguire i cavalli. Da alle-
vatore e da semplice appassio-
nato. Non metteva piede a San
Siro da tre anni, però sabato
scorso è voluto andare a Trenno
dove si trova la scuderia che fu
di Sirlad. Forse aveva gia capi-
to...» .
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’10”
VELA
Infiniti Tita-Banti
stravincono ancora
in Coppa a Hyéres
● Ruggero Tita e Caterina Banti
non si fermano più. Un’ondata
d’oro che è iniziata lo scorso
anno a Enoshima (sede velica
dei Giochi di Tokyo) e che
continua ancora oggi in Coppa
del Mondo. A Hyéres, i due
azzurri hanno vinto anche la
seconda tappa del circuito
mondiale riservato alle classi
olimpiche. Nelle acque francesi
Ruggero e Caterina hanno
bissato il netto successo
ottenuto a Palma di Maiorca a
inizio stagione. Anche in
Francia si è trattato di un
dominio: hanno vinto 9 delle
16 prove, infliggendo un
distacco di 18 punti ai rivali
inglesi Gimson e Burnet che
erano stati d’argento anche
Olimpiade. Come è accaduto
nelle ultime stagioni Tita e
Banti si confermano i
dominatori del Nacra 17.
GINNASTICA: SU LA7 DALLE 14
agli Europei
● Il campionato di A-1 di
ginnastica ritmica a Folgaria vive
oggi il giorno clou. Dalle 14
(diretta La 7) le Final Six. Oltre
alla Ginnastica Fabriano della
nuova stella Sofia Raffaeli e di
Milena Baldassarri, al via anche
Udine, Viareggio, Chieti, Desio e
Giovinazzo. Dieci mesi dopo i
precedenti Tricolori, la Raffaeli,
che ha compiuto 18 anni, si
presenta dopo il bronzo al
cerchio ai Mondiali in Giappone
e 2 vittorie nel “generale” in
Coppa del Mondo che l’hanno
posta sotto i riflettori in ambito
internazionale verso i Giochi ‘24.
TENNIS: A MADRID
Musetti vuole
il tabellone
Primo turno
oggi per Sonego
Toscano Lorenzo Musetti, 20 anni
● Esordio positivo per Lorenzo
Musetti nelle qualificazioni di
Madrid (6.744.165 euro, terra). Il
ventenne di Carrara, n.61 del
ranking, si è imposto 7-5 6-3, in
poco meno di un’ora e tre quarti,
sul giapponese Yoshihito
Nishioka, n.86 Atp, cogliendo la
seconda vittoria in 3 incroci
dopo quella colta in 3 set al 2°
turno del Roland Garros 2021. Il
toscano oggi si giocherà un
posto nel tabellone con lo
spagnolo Alejandro Moro Canas,
n.440 Atp e in gara con una wild
card, che ha eliminato a sorpresa
l’argentino Cerundolo, n.47.
Sono 3 gli altri italiani via:
Jannik Sinner, n.12 del ranking e
10 del seeding, nel 1° turno
domani sfida lo statunitense
Tommy Paul, n.34 Atp: non ci
sono precedenti. L’altoatesino
troverebbe il vincente tra
l’australiano De Minaur (n.24),
semifinalista a Barcellona, e lo
spagnolo Pedro Martinez (n.42).
Lorenzo Sonego (n.27) oggi alle
12.30 trova il britannico Jack
Draper (w.c., 124): nessun
precedente. Il torinese poi
avrebbe Rublev (Rus). Fabio
Fognini domani incrocia il
georgiano Nikoloz Basilashvili,
n.20 Atp (1-1 tra i due): in caso di
vittoria c’è Alcaraz. In gara 14 dei
primi 16, tra cui Djokovic.
Donne, 2: t.: Bencic (Svi) b.
Muchova (R.Cec) 6-3 4-6 7-5,
Azarenka (Bie) b. Zidansek (Slo)
3-6 6-1 6-3, Bouzkova (R.Cec) b.
Jastremska (Ucr) 3-6 7-6 (3) 6-1,
Alexandrova (Rus) b. Parrizas
(Spa) 6-4 7-5, Anisimova (Usa)
b. Martic (Cro) 3-6 6-3 6-2,
Halep (Rom) b. Badosa (Spa) 6-3
6-1.
Uomini, semifinali. A Monaco
(Ger, terra): Rune (Dan) b. Otte
(Ger) 6-4 6-4; Van de
Zandschulp (Ola) b. Kecmanovic
(Ser) 2-6 7-6 (4) 6-4. A Estoril
(Por): Baez (Arg) b. Ramos (Spa)
6-3 6-7 (7) 6-0, Tiafoe (Usa) b.
Korda (Usa) 4-6 7-6 (2) 6-4.
JUDO: A SOFIA
● Giovanni Esposito, 24enne
agente di polizia penitenziaria,
ha conquistato l’argento agli
Europei di Sofia. Nei 73 kg il
napoletano ha perso per ippon
al golden score contro l’azero
Hidayat Heydarov, numero 3
mondiale e poi oro. L’azzurro
aveva battuto lo sloveno Jus
Mecilosek, il georgiano Lasha
Shavdatuashvili, argento
olimpico e attuale leader della
classifica mondiale, lo spagnolo
Salvador Cases Roca e il romeno
Adrian Sulca per ippon. Fabio
Basile out nei 16esimi, eliminato
dallo sloveno Hojak.
 D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 53

CICLISMO VENERDÌ IL VIA DELLA CORSA GAZZETTA

Eperfinire...

Valverde
Campione
eterno
Anche nel 2022
Valverde
è competitivo:
3 vittorie, 2° a
Strade Bianche
e Freccia
Vallone BETTINI

Il podio di Torino 2016

Con Nibali e Chaves
Le date del Giro 2016 furono le
stesse di quelle di quest’anno:
6-29 maggio. A Torino,
IDENTIKIT
Valverde chiuse 3°: nella foto,
è il primo da destra; in rosa
Vincenzo Nibali, secondo posto
per il colombiano Esteban
Chaves FOTO BETTINI

Alejandro

«A 42 ANNI MI GODO
Valverde
Nato a Las
Lumbreras
(Spagna)

L’ULTIMO GIRO
il 25 aprile 1980,
è pro’ dal 2002.
Primi 3 anni alla
Kelme-Costa

LA PRIMA ROSA?
Blanca,
poi Caisse
d’Epargne (dal
2011 Movistar)

SAREBBE BELLO» US IVO

Carriera
Da pro' vanta
133 successi,
ESCL nonostante lo
stop di 2 anni
per l’Operacion
Puerto:
di Ciro Scognamiglio 3 Nella preparazione ha cam-
biato qualcosa di importante? Lo spagnolo cato tutto per due. Il Giro è una
gara fenomenale, specie se il
Non abbiamo deciso quale sarà il
mio ruolo. Senza dubbio, restare
in attività,
meglio di lui solo
@CIROGAZZETTA
«No. Alimentazione e riposo so- e il sogno della tempo sarà abbastanza buono. in questo mondo che sento mio Cavendish (159).

A
HA DETTO lla milionesima domanda dello
stesso tenore — «Ma è proprio si-
curo che a fine 2022 si ritirerà,
non è che ci ripensa?» — Alejan-
dro Valverde riesce nella difficile
Ho cinque impresa di non perdere la pa-
figli e tre zienza e risponde sempre allo
di loro stesso modo. «No, no, no. Segu-
ro.Ultimastagione».A42annilo
giocano a spagnolo della Movistar è atteso
calcio. Da
padre, lo
dal Giro d’Italia per la seconda
volta in carriera: la prima, nel
no fattori sempre più importanti. Certamente si soffrirà, ma è bel- mi farebbe piacere». Spiccano il
Mangio normalmente, sano, pu-
lito. Riso, pasta, senza salse o cose
maglia in lissima».
3 Dicono che le nuove genera-
Mondiale 2018
(più 2 argenti e
particolari. Non ci sono misteri, Ungheria: «La 3 C’è qualcosa che non ha vinto zioni abbiano meno rispetto in 4 bronzi); la
la cosa più rilevante è prendersi
cura di se stessi». mia longevità? e che avrebbe voluto vincere?
«Non direi, ho raggiunto pratica-
gruppo. Lo ha notato?
«Pare di sì, è vero. Allo stesso
Vuelta 2009;
5 Freccia
Non mi sono mente tutto ciò che desideravo. Il tempo, i giovani arrivano molto Vallone;
3 È vero che non fa allenamenti
estremi, molto lunghi? mai spremuto.
Tour, certo... ma ho fatto podio.
Volevo essere campione del Mon-
più ‘pronti’. Io però non lo vivo
come un problema, bisogna
4 Liegi-
Bastogne-Liegi;
«Sì. Distanze di 200-250 chilo- do e ce l’ho fatta. Direi che va be- semplicemente adattarsi ai nuovi 17 tappe nei
metri non fanno per me. La me-
dia è tra i 120 e i 150. Il fondo lo
No al Tour, nissimo così». modi di comportarsi». grandi giri (12
alla Vuelta, 4 al
faccio in competizione. Credo troppo stress» 3 La maglia rosa però non l’ha 3 E chi vince così presto, difficil- Tour, 1 al Giro)
che anche per questo la carriera mai vestita, e nelle prime tappe mente arriverà oltre i 40 anni
sia così lunga, non ho mai spre- potrebbe averne l’opportunità. come ha fatto lei? Podi
muto il motore come altri. Non Non crede? «Può essere che sia più difficile Non solo
passo molto tempo, a parte le ga- «Se dovessi lottare per il successo fare tante stagioni. Io ci sono an- vittorie, ma
re, fuori casa. Non mi consumo. E
non faccio altura. L’ho provata in
NUMERO finale, confesso che sarei il primo
ad esserne sorpreso. Voglio stare
cora perché mi piace, e continuo
a vincere. Può darsi che alcuni fi-
pure tanti
piazzamenti.

preferisco: 2016, tra vittoria ad Andalo e ter-
c’è meno zo posto finale fu un successo. E
pericolo Don Alejandro ha ancora tutto
per essere protagonista, sin dai
primi giorni in Ungheria.
Da piccolo, 3 Valverde, non cambierà idea
pensavo a ma il suo livello di prestazioni
fare il agonistiche è di prim’ordine...
«Sì. Mi sento come mi sentivo
ciclista e nelle mie annate migliori. E ne
niente altro. sono molto contento. Però voglio
Ma non
passato, non ho visto benefici».
3 Nel suo ultimo anno, oltre alla
Vuelta, ha scelto il Giro invece
del Tour. Perché?
«Perché mi piace! L’ho disputato
solo una volta finora e lo apprez-
zai tantissimo. Al Tour c’è troppa
pressione, molto stress, molti pe-
ricoli. Certo, i pericoli sono ad
ogni gara, ma al Tour...è moltipli-
30
grandi giri
Valverde finora ha partecipato a 30
grandi giri: 15 Vuelta, 14 Tour e 1 Giro
d’Italia. Quanto ai Monumenti, è a
quota 34: mai al via della Roubaix
bene, divertirmi, interpretare la
corsa alla giornata senza partico-
lari pressioni. La maglia rosa...
senzadubbiosarebbemoltobello
indossarla. Sarà complicato, ma
chissà».
3 Ha già immaginato un futuro
per il dopo-ciclismo?
«No, anche se ho un contratto di
ancora due anni con la Movistar.
niscano già a 33-34 anni, ma non Nei grandi giri:
lo possiamo sapere. In fondo è il 3° al Tour 2015;
presente che conta». 3° al Giro 2016;
alla Vuelta 3
3 Ha avuto tantissimi rivali. Ce volte 2° e tre 3°
n’è uno che l’ha fatta soffrire
particolarmente?
«Non saprei, perché come Nibali
io ho lottato per i grandi giri, le
brevi corse a tappe e le classiche
contro Contador e Bettini, per
esempio. Per me è un orgoglio

chiudere quando vado ancora
credevo forte, e non allungare senza che
di arrivare ce ne sia la necessità».
così in alto
Alejandro
3 E ha deciso quale sarà l’ultima
Valverde
competizione?
«Penso il Lombardia. Vorrei che
fosse una stagione il più possibile
‘normale’, diciamo».
3 La sorprende il fatto di essere
così competitivo?
«Un po’ sì, anche se in allena-
mento le sensazioni sono state
sempre ottime».
Clic
aver avuto questa capacità, essere
● Il più anziano davanti a competere in pratica
partecipante del Giro resta tutto l’anno».
Giovanni Gerbi, il Diavolo
Rosso (nella foto), che corse 3 Alejandro, dà l’impressione
Il record di Gerbi: l’edizione del ‘32, a 12 anni che fare la vita del ciclista non le Gazzetta.it
nel ‘32 corse il Giro dall’ultima partecipazione, pesi neppure a 42 anni. Sul nostro sito
ma chiuse fuori tempo «Esatto. Ho una certa routine e la aggiornamenti,
all’età di 47 anni massimo l’8a tappa, Foggia- mia famiglia è altrettanto abitua- risultati,
Napoli: aveva compiuto 47 ta. Perché dovrebbe pesarmi? video,
anni 6 giorni prima. Il re Questa vita mi piace molto». curiosità e
della corsa rosa più anziano © RIPRODUZIONE RISERVATA approfondimenti
è Fiorenzo Magni: nel ‘55 a 34 in vista
anni, 5 mesi e 29 giorni
s TEMPO DI LETTURA 4’02” del Giro d’Italia
numero 105

FORTUNATO 2°
● Oggi al Gp Francoforte, in
Germania, torna in gruppo Biniam
Oggi Girmay Girmay, dopo che il 27 marzo aveva
fatto la storia alla Gand-Wevelgem:
torna in gruppo il 22enne eritreo era stato il primo
africano a vincere una grande
a Francoforte classica. Girmay, atteso al Giro
d’Italia, ha rinnovato fino al 2026 il
contratto con la Intermarché-Wanty-
Gobert. Ieri, intanto, Richard
Carapaz si è allenato con Egan
Bernal, appena rientrato in Europa
dopo l’incidente di fine gennaio in
Colombia per continuare la
riabilitazione: suo compagno nella
Ineos-Grenadiers, Carapaz da
venerdì andrà a caccia del Giro di cui
Bernal è il campione in carica.
● IN SPAGNA Ancora buoni segnali
in chiave Giro d’Italia da Lorenzo
Fortunato: il bolognese della Eolo-
Kometa, re nel 2021 sullo Zoncolan,
ha chiuso al secondo posto la
seconda tappa del Giro delle Asturie
a Cangas del Narcea (dopo la quinta
posizione nella prima, venerdì).
Meglio di lui, per 11”, solo Ivan Ramiro
Sosa, colombiano della Movistar pure
atteso dalla corsa rosa: con il
successo di tappa, ha detronizzato
Simon Yates (a 11’33”) ed è il nuovo
leader in attesa della conclusione di
oggi. All’International Tour of Hellas,
nella quarta tappa a Larisa vinta dal
danese Nyborg, 2° posto in volata
per Attilio Viviani (Bingoals).
● ROMANDIA Nella 4a tappa del
Giro di Romandia (arrivo in salita a
Zinal) doppietta Bora-Hansgrohe:
1° il colombiano Higuita, 2° il russo
Vlasov, poi Ayuso con Caruso 21° a
38”. In classifica guida l’australiano
Rohan Dennis (Jumbo-Visma). Oggi
cronoscalata finale di 16 km Aigle-
Villars (Eurosport 13.45).
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AltriMondi
54 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA
IL TEMA DEL GIORNO IN 5 PUNTI
L’OFFENSIVA IN UCRAINA
IL RISCHIO DI ESCALATION
«PUTIN VUOLE DICHIARARE
GUERRA TOTALE A KIEV»
NUOVI ATTACCHI SU ODESSA
I media inglesi: l’annuncio del Cremlino alla parata del 9 maggio
Danni all’aeroporto a sud-ovest, distrutta l’acciaieria di Mariupol
Primi civili evacuati. Sanzioni: Mosca lascerà la Stazione spaziale
Le strategie sul campo
Il presidente Putin
(nella foto) il 9 maggio
potrebbe avviare la
«guerra totale» in
Ucraina, proprio nel
giorno in cui la Russia
celebra la vittoria
sulla Germania
nazista, nel 1945.
Ma il suo ministro,
Lavrov, garantisce
che i negoziati
vanno avanti e che
«il rischio nucleare
è inconcepibile».
La tv di Mosca mostra
però gli effetti
di ipotetici missili
lanciati su Londra
e Parigi. Violato lo
spazio aereo svedese
News
L’ALLENTAMENTO DELLE MISURE, IL MINISTRO SPERANZA: «SIATE RESPONSABILI»
Green pass e mascherine
Oggi cambiano le regole
● «Non avere più un obbligo
non significa diventare degli
irresponsabili. Ci sono ancora
situazioni, al chiuso e anche
all’aperto, dove si rischiano gli
assembramenti». Lo ha detto
ieri il ministro della Salute,
Roberto Speranza, alla vigilia
della novità sulle regole anti-
Covid. Da oggi, infatti, non è più
obbligatoria la mascherina se si
entra al bar, se si va al ristorante,
in negozi, supermercati, attività
e servizi, negli uffici. La prote-
zione resta comunque racco-
mandata, ma l’obbligo decade in
di Pierluigi Spagnolo
1 Il 9 maggio sarà una data
chiave per la guerra in
Ucraina. Forse non più la fine
del conflitto, ma l’ulteriore ag-
gravarsi della situazione.
È il giorno in cui la Russia, ogni
anno, rievoca e festeggia la vitto-
ria sulla Germania nazista, che
risale proprio al 9 maggio del
1945, ultimo atto della Seconda
guerra mondiale. Finora la data è
stata celebrata con una grande
parata militare, a Mosca. Nei
giorni scorsi sembrava che il 9
maggio, questa volta a Mariupol,
potesse rappresentare la raffigu-
razione plateale di un’altra vitto-
ria della Russia, stavolta sul-
l’Ucraina, «de-nazificata» come
il presidente Vladimir Putin
continua a ripetere da mesi. Si-
gnificherebbe che, giocoforza, le
operazioni militari si dovranno
concludere qualche giorno pri-
ma del 9, quindi a breve. Da ieri,
invece, per quella data c’è ben
altro scenario. Secondo i media
britannici (l’Independent cita
indiscrezioni di funzionari russi
e occidentali), Putin potrebbe
approfittare della parata per an-
nunciare l’escalation bellica.
Mosca abbandonerebbe persino
la cauta definizione di «opera-
In metrò Nei trasporti resta
l’obbligo della mascherina Ffp2 ANSA
zione militare speciale», che
verrebbe ribattezzata «guerra
totale» all’Ucraina. La mossa
permetterebbe al Cremlino di at-
tivare la legge marziale, coinvol-
gendo i suoi alleati (la Cina, in
primis) in aiuti militari e procla-
mare la mobilitazione di massa.
2 Tra i luoghi simbolo della
guerra in Ucraina c’è Ma-
riupol. E l’acciaieria Azovstal, a
pochi chilometri.
La città sul mare di Azov, sotto-
posta da settimane all’assedio
dei russi, resta il simbolo del
martirio ucraino, con migliaia di
persone ancora in attesa di rifu-
giarsi altrove. Da Mariupol arriva
un appello al presidente turco
Receep Erdogan, affinché inter-
venga per portare i civili diretta-
mente in Turchia. E poi, nei din-
torni, c’è la battaglia per la con-
quista dell’impianto siderurgico,
uno più grandi d’Europa, nel
quale ci sono ancora i militari
ucraini (lì resiste il battaglione
Azov) e diverse centinaia di civili
in attesa di mettersi in salvo. An-
che perché l’acciaieria è ormai
un rudere. Quasi tutti gli edifici
dell’area (11 chilometri quadrati
di torrette, cunicoli e gallerie)
sono stati distrutti: lo mostrano
nuove immagini satellitari di
Maxar Technologies, pubblicate
buona parte delle attività al
chiuso. L’obbligo della masche-
rina (Ffp2) rimane invece per i
trasporti (dagli aerei ai bus), per
cinema, teatri, sale da concerto,
palazzetti dello sport. Niente più
obbligo, invece, per stadi e
discoteche. Sì a scuola, ma basta
la chirurgica. Da oggi, inoltre,
non verrà più richiesto il green
pass sul lavoro, attività e servizi,
salvo l’ingresso nei luoghi di
cura o di degenza (come le Rsa).
Le nuove regole varranno fino al
15 giugno. Intanto, i casi di Covid
mostrano un calo dei casi (ieri
53.602, tasso di positività
al 14%). Registrati altri 130
decessi, ma il numero dei
pazienti è ancora in calo nelle
terapie intensive (-5), e negli
altri reparti ospedalieri (-116).
https://overpost.me
dalla Cnn. Ci sono grandi buchi
nei tetti, segno di un attacco mi-
litare, di cui alcuni completa-
mente crollati, strutture ridotte
in macerie. Molti degli edifici a
est dell’impianto sono stati com-
pletamente distrutti dalle bom-
be russe. Non è chiaro dalle im-
magini satellitari scattate nelle
scorse ore - spiega la Cnn - se si-
ano state distrutte anche le strut-
ture sotterranee dove la gente si
rifugia. Ieri i primi venti civili so-
no stati evacuati, grazie ad un
cessate il fuoco temporaneo, fa
sapere il battaglione Azov.
3 I provvedimenti contro
Putin colpiscono la Russia
persino nello Spazio.
Mosca sarà costretta a interrom-
pere la sua partecipazione all’Iss,
la Stazione spaziale internazio-
nale, sempre a causa delle san-
zioni imposte dall’Occidente.
«La decisione è già stata presa,
non siamo obbligati a parlarne
pubblicamente», ha spiegato il
direttore generale Dmitry Rogo-
zin in un’intervista. «Posso dire
solo questo: in linea con i nostri
obblighi, informeremo i nostri
partner della fine del nostro la-
voro sull’Iss con un anno di anti-
cipo», ha sottolineato. In ogni
caso, ci vorrà tempo. Poi ci sono
le sanzioni finanziarie. Nella set-
LA DECISIONE DELL’ANM
Riforma del Csm
Magistrati in rivolta
Sì allo sciopero
● Sì allo sciopero. L’assemblea
generale dell’Associazione
magistrati, che si è riunita ieri a
Roma, si è espressa a favore
di una giornata di astensione
contro la riforma dell’ordina-
mento giudiziario e del Csm. A
decidere la data dello sciopero
sarà la giunta esecutiva centrale
dell’Anm. «Non scioperiamo
per protestare ma per essere
ascoltati, non scioperiamo
contro le riforme, ma per far
comprendere, dal nostro punto
di vista, di quali riforme della
magistratura il Paese ha
veramente bisogno», si legge
nella mozione unitaria appro-
vata a maggioranza (1.081 favo-
revoli, 169 contrari e 13 astenuti)
dopo l’assemblea durata 8 ore.
https://overday.info
Meloni apre a Salvini: «Carino se passa»
● La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni (nella foto), a
margine della seconda giornata della Conferenza programma-
tica del partito, ha aperto al segretario della Lega, Matteo
Salvini, dopo le tensioni accumulate negli ultimi tre mesi: «Se
passasse a salutare sarei contenta, sarebbe anche carino».
Il porto occupato
Militari russi pattugliano
l’area del porto di Mariupol
con i mezzi contrassegnati
dalla «Z» dell’operazione
militare in Ucraina AP
timana che inizia si attende il se-
sto pacchetto dell’Ue, che po-
trebbe prevedere anche un gra-
duale embargo del petrolio rus-
so, nella seconda metà
dell’anno. Resta il nodo del gas, a
cui difficilmente i Paesi dell’Ue
riusciranno a rinunciare nel-
l’immediato. Poi c’è la questione
dei pagamenti per il gas che an-
cora viene acquistato, che devo-
no avvenire in rubli, come vor-
rebbe Mosca, per non finire co-
me Polonia e Bulgaria, a cui
l’erogazione del gas è stata già in-
terrotta. «Non saremo ricattati.
In futuro non pagheremo il gas
russo in rubli. Stiamo facendo
tutto il possibile per diventare
indipendenti dalla Russia, più
rapidamente possibile» ha fatto
sapere ieri il governo tedesco.
4 I negoziati vanno avanti,
nonostante le parole del
Cremlino siano poco concilian-
ti. Almeno in alcuni casi...
La revoca delle sanzioni contro
la Russia fa parte dei negoziati di
5 Poi c’è la guerra, i combat-
pace, «che continuano, ma sono
difficili» ha fatto sapere il mini-
stro degli Esteri russo, Lavrov,
che accusa i Paesi della Nato di
remare contro un «accordo po-
litico tra Russia e Ucraina». Ma
l’ipotesi di far rientrare la fine
delle sanzioni nei negoziati è sta-
TUTTA LA FAMIGLIA INFETTA
Tragedia Francesco è morto all’os-
pedale dell’Università di Padova ANSA
DrammaaPadova
Crisirespiratoria,
muorebimbo
positivoalCovid
● Il dramma si è consumato
a Conche di Codevigo, in
provincia di Padova: Francesco
Pascetta, un bambino che
avrebbe compiuto 7 anni l’11
maggio, è morto ieri all’alba in
seguito a una severa crisi
ta esclusa dal presidente ucraino
Volodymyr Zelensky, pronto a
parlare con Putin «nonostante
le atrocità compiute». Da parte
russa sembra esserci un doppio
binario, la volontà di terrorizzare
e di rassicurare, allo stesso tem-
po. Da un lato si dice che «una
guerra nucleare non deve mai
essere scatenata, e i rischi devo-
no essere ridotti al minimo», di-
ce il direttore del Dipartimento
per gli armamenti del ministero
degli Esteri. Dall’altro lato c’è il
Primo canale russo, che mostra
in tv la simulazione di come i
missili di Mosca (i terribili Sar-
mat), fatti partire ipoteticamen-
te da Kaliningrad, “armati” con
testate nucleari, potrebbero rag-
giungere, colpire e distruggere
Londra, Berlino e Parigi nel giro
di 2-3 minuti. Uno scenario in-
quietante, che serve al Cremlino
per tenere alta la tensione.
timenti sul territorio.
Ieri sera la Svezia (Paese che ha
appena chiesto di entrare nella
Nato) ha fatto sapere che «un
aereo da ricognizione russo ha
violato lo spazio aereo». Stoc-
colma parla di «azione inappro-
priata». Si rischia di allargare il
conflitto. E un caccia ucraino ha
colpito con due missili un villag-
respiratoria mentre si trovava
nella sua abitazione. Tre giorni
prima aveva effettuato un
tampone a Chioggia ed era
risultato positivo al Covid. Dopo
l’esame la febbre si era alzata e la
respirazione aveva iniziato a farsi
più difficile. I genitori non han-
no potuto accompagnare il
bambino al pronto soccorso
perché in isolamento: sia il
padre che la madre sono positi-
vi. Come del resto la sorellina di
Francesco, Elena, di pochi mesi,
battezzata lo scorso 20 marzo.
I due adulti erano vaccinati, il
bambino no. Il magistrato ha
disposto l’autopsia: due anni fa
il piccolo era stato sottoposto
a esami per il sospetto di una
patologia neuromuscolare.
«Siamo tutti positivi e dobbia-
mo pensare a nostra figlia di 9
mesi — ha detto il padre —, faran-
no l’autopsia, ma già lo so che
Francesco è morto per il Covid».

Lite Corona-Moric, arrivano i carabinieri
● I carabinieri sono intervenuti venerdì sera davanti all’abita-
zione dell’ex modella Nina Moric, a Milano, per una lite con l’ex
marito, Fabrizio Corona (con lei nella foto). La lite è nata per la
richiesta di restituzione di soldi. Denunciato Corona, da tempo
in detenzione domiciliare, che ha violato per ragioni private.
gio russo, nella regione di Bryan-
sk. L’onda d’urto «ha danneg-
giato impianti usati per il carico
di petrolio», ha raccontato il go-
vernatore. Kiev spiega che due
scuole e venti palazzi sono stati
bombardati dai russi a Lugansk
e che sono stati colpiti due pull-
man «con civili che stavano eva-
cuando». La strategia di conqui-
sta del sud-est, fino al confine
con la Transnistria, porta la Rus-
sia a virare su Odessa. Ieri diver-
se esplosioni in città, fortemente
danneggiata anche la pista del-
l’aeroporto, che ha un fortissimo
valore strategico. Dal capo della
polizia della Regione di Kiev ar-
riva la denuncia del ritrovamen-
to, sempre nel distretto di Bucha,
di «una fossa con i corpi di tre
uomini, torturati, imbavagliati e
uccisi con un colpo alla testa».
In totale, finora, gli investigatori
ucraini avrebbero «esaminato
1.202 corpi di civili uccisi» nella
zona della capitale. La vicepre-
mier ucraina Vereshchuk, ha
annunciato un nuovo scambio
di prigionieri con i russi: «Sette
militari e sette civili, tra cui una
donna incinta, stanno tornando
a casa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 4’10’’
BERGOGLIO E I PROBLEMI AL GINOCCHIO
Il Papa: «Devo obbedire al medico»
● Papa Francesco continua ad avere problemi al ginocchio.
Ieri alla fine dell’udienza coi pellegrini della Slovacchia in Aula
Paolo VI, Bergoglio (nella foto LaPresse) ha detto: «Dopo vi
saluterò ma c’è un problema: questa gamba non va bene, non
funziona, e il medico mi ha detto di non camminare. A me piace
andare ma questa volta devo obbedire al medico».
Gli effetti nel carrello della spesa
Olio di semi e pane
nella lista dei rincari
Aumenti fino al 63%
Inflazione
e caro-energia
È allarme
per i timori
di speculazioni
di Alessio D’Urso
a guerra in Ucraina
L
sta facendo sentire i
suoi effetti in modo
diretto sui prezzi al
dettaglio in Italia, col-
pendo beni di largo consumo co-
me pasta, pane e olio di semi. Se
il caro-energia alimentato dal
conflitto sta penalizzando i costi
di gestione delle imprese, ad es-
serne contagiati sono proprio i
prezzi nel carrello della spesa.
Clic
Assoutenti ha così deciso di ri-
volgersi a “Mr Prezzi” (il Garante
per la sorveglianza del Ministero
dello Sviluppo economico) con-
tro le speculazioni. E ha già stila-
Visita a Leopoli to una “black list” degli aumenti
Jolie in missione nelle città italiane. Tra cui spic-
cano per l’olio di semi di girasole
per i rifugiati prezzi superiori al 40% a Verona
e Lodi, al 13% per la pasta a Mes-
sina e al 12,2% per il pane a Cre-
mona. «Il rischio di speculazioni
sulle pelle dei consumatori —
spiega il presidente di Assouten-
ti, Furio Truzzi — è elevatissimo:
per questo invieremo il nostro
report al Garante affinché inda-
ghi sugli aumenti spropositati
dei listini che, in soli due mesi, si
sono abbattuti sulle famiglie». E
anche uno studio di Coldiretti
conferma il trend dei prezzi al
rialzo. I costi di cibi e bevande in
un anno sono lievitati in media
● L’attrice americana del 6,3%: in cima alla lista, ap-
Angelina Jolie (foto), punto, gli olii di semi, specie
ambasciatrice di Unhcr, quello di girasole (+63,5%), poi la
l’agenzia dell’Onu per farina (in salita del 17,2%) e il
i rifugiati, ieri era alla burro (+15,7). Più cari pure i frut-
stazione di Leopoli, «per ti di mare (+10,2%), i gelati
accogliere gli sfollati (+9,5%) e le uova (+9,3%).
ucraini in arrivo su un
treno per l’evacuazione Costo della vita E a preoccu-
da Pokrovsk, nella regione pare è sempre l’inflazione. An-
di Donetsk». Jolie è stata che se ad aprile c’è stato un pri-
fotografata in un bar. mo rallentamento dopo ben 9
mesi di accelerazione. Il tasso di
crescita dei prezzi è passato dal
I C ONCERTI
Da piazza San Giovanni a Taranto
La festa del lavoro è musica
● Il Concertone del Primo
maggio si riprende la sua piazza,
quella di San Giovanni in Latera-
no a Roma. Dopo i due anni
difficili del Covid, ritorna
l’evento della festa del lavoro
nella sua cornice storica. Sarà
Ambra Angiolini (negativizzata
dal Covid) a presentare
il tradizionale concerto orga-
nizzato dai sindacati Cgil, Cisl e
Uil che per la manifestazione
nazionale hanno invece scelto
Assisi. Nella prima parte dello
show (diretta su Rai 3 dalle
15.30), l’attrice sarà affiancata
da Bugo, mentre nella seconda
saranno i cantanti sul palco
ad alternarsi nel ruolo di co-
conduttori. Unici ospiti
internazionali i GO-A, la band
D O M E N I CA 1 M AGG I O 2 02 2 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 55
Non si può festeggiare il 1° maggio: tre morti
al giorno sul lavoro. È una guerra, l’arma
usata è la mancanza di buonsenso e cuore
Emma Marrazzo Mamma di Luana D’Orazio, la 22enne morta sul lavoro a Montemurlo (Prato)
I L L I B R O “ O T U O LU I ”
Di Piazza noir
Quel “pareggio”
impossibile
con i clan mafiosi
I NUMERI
+14
Giallo
d’autore
La copertina
dell’ultimo libro
Pasta
Secondo
di Giuseppe
Di Piazza.
l’ultimo studio “O tu o lui”
di Coldiretti (in è edito da
base a dati Istat HarperCollins
comparati al (295 pagine, 18 euro):
2021) si regi- un noir ambientato
strano rincari a tra Palermo, Milano
doppia cifra per e New York
la pasta, il cui
aumento è
di Valerio Piccioni
arrivato a
+14,1% a mafia è una lingua. Ma Rosario De
L Luca, il protagonista di O tu o lui, il
+17
La spesa A Cremona il prezzo del nuovo libro di Giuseppe Di Piazza,
pane al chilo è salito del 12,2% ANSA responsabile dell’edizione romana del
Corriere della Sera, non la conosce, non la parla.
6,5% di marzo al 6,2%, grazie so- E quando è costretto a tradurne i significati, i
prattutto alla decelerazione dei Farina codici, le circostanze, la sua vita di manager di
prezzi energetici, dovuta alla ri- Al 2° posto, una casa editrice riconvertito in prestanome di
duzione delle accise e al calo del- nella “black list”, un’operazione d’affari illecita, va in pezzi.
le bollette calmierate dal gover- c’è la farina con
no. Per Confcommercio, comun- prezzi in salita Vendetta L’uccisione della giovane fidanzata
que, si tratta di interventi «di na- del 17,2% scatena la spirale della vendetta, su cui Di Piazza
tura temporanea». A nutrire trainati dagli riflette anche con l’aiuto di una reminiscenza
timori sull’andamento dei pros- aumenti del storica di origine olimpica (citando Vendetta, il
simi mesi è pure Confesercenti. grano (l’Italia ne libro che racconta l’operazione degli israeliani
Anche perché, «come i cerchi di ha importato per rintracciare e uccidere i membri del
un sasso lanciato nello stagno», dall’Ucraina 142 commando terroristico palestinese della strage di
spiegano gli esperti dell’Istat, il mila tonnellate Monaco ‘72). Così il protagonista fa i conti con
caro-energia si sta ora diffon- nel 2021) un passato soltanto apparentemente sotterrato
dendo ad altri comparti, a partire dagli anni e dalle generazioni. La scena madre è
+12
da quello degli alimentari lavo- uno dei tanti viaggi fra l’Italia e l’America
rati (pesce o la verdura in scatola, dell’epoca dell’immigrazione di massa. Sari cerca
per esempio). L’inflazione per i un filo e lo trova, ma è un filo avvelenato. Che lo
beni alimentari e le bevande porta a seguire la strada di un’improbabile pax
analcoliche, in ogni caso, è de- Verdure post mafiosa. Una sorta di tragico ma efficace
collata con un rialzo mensile del- Pure le verdure «pareggio» che può far pensare a una partita
l’1,5%, salendo dal 5,8% di marzo fresche sono chiusa, senza bisogno di tempi supplementari a
al 6,7% di aprile. Tradotto in ter- aumentate in base di ulteriore ferocia.
mini di aumento del costo della base ai dati
vita — calcola l’Unione nazionale Istat: + 12%. In La “Buca” Per rappresentare questa soluzione
consumatori — per una coppia salita anche il c’è un luogo baciato dalla storia, la “Buca della
con due figli significa una spesa prezzo della Salvezza”, il luogo dove un mese prima dello
aggiuntiva annua pari a 502 euro carne di pollo, sbarco dei Mille, un gruppo di palermitani riuscì a
solo per mangiare e bere, mentre che registra mettersi acrobaticamente in salvo grazie a uno
per una coppia con un figlio la un +12,2% , e stratagemma architettato da una popolana. Che
stangata per cibo e bevande è pa- quello dei frutti consente ai rivoltosi di scappare. Sari scopre la
ri a 451 euro. Si arriva invece a di mare storia con un sorprendente cicerone, Stella,
549 euro per una coppia con tre (+10,2%) fotografa che condivide le sue passioni letterarie e
figli e 373 per una famiglia tipo. diventa un personaggio chiave della storia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ricordandoci l’atletica Monica Figuerola che aiuta
Mikael Blomkvist nella trilogia di Stieg Larsson.
s TEMPO DI LETTURA 1’34’’
Tennista crudele Non c’è più tempo però per
Chandler o per le mail del suo amico catalano
Luis. Che per distrarlo dall’inferno, gli racconta
le sue pene d’amore, dichiarandosi «ferito
anch’io da una figura letteraria spietata come
una ballerina in una milonga, crudele come una
tennista». Osservazione che lo porta poi a citare
Ana Ivanovic, tennista serba di qualche tempo fa.
Intanto si moltiplicano le incognite. Forse a quel
punto, Sari ha cominciato a capirla quella
lingua. Ma potrebbe essere troppo tardi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 1’51’’
Giornalista
Sul palco Ambra Angiolini e scrittore
condurrà da piazza San Giovanni Giuseppe Di
Piazza, 63 anni,
che ha rappresentato l’Ucraina
lo scorso anno all’Eurovision. E
responsabile
dell’edizione
sarà una festa di musica anche a romana del
Taranto, nel parco archeologico Corriere della
delle Mura Greche dove si Sera. Nel 2021
esibiranno, tra gli altri, Gianni ha pubblicato
Morandi ed Ermal Meta. il saggio “L’arte
Possibile esibizione a sorpresa di non amare”
di Giuliano Sangiorgi. BENVEGNÙ
 https://overpost.biz https://overday.info
56 D O M E NI CA 1 M AG G I O 2 02 2 L A GAZZE T TA SP O RT I VA

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