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i mio padre Ilario so che, nei primi ressi della gente del posto e degli altri
di Bruna Tabarri
D giorni del dicembre ’43, partecipa, a
Forlì, a un incontro alla presenza di
Dario (Ilio Barontini) responsabile del Co-
combattenti.
Accanto al Comandante del distaccamento
ci deve essere il Commissario Politico che è
mando regionale dei partigiani. Vengono colui che si occupa delle questioni politi-
prese delle decisioni pratiche: il Comando che, umane e sociali. Più di altri a lui spet-
militare romagnolo diventa il Comando ta curare e mantenere buoni rapporti con la
dei partigiani romagnoli con Orsi (Antonio popolazione, convincerla alla lotta comu-
Carini) comandante; un partigiano di Ra- ne, curare l’aspetto politico dei partigiani,
venna (Angelo Guerra) commissario politi- spiegare cos’è il nazifascismo e che si sta
Il duro lavoro co; e che lui stesso, con il nome di battaglia combattendo per costruire una nuova so-
in Romagna Pietro Mauri, assume la funzione di orga- cietà; è vietato compiere atti che possano
tra rastrellamenti nizzatore delle formazioni militari. danneggiare i civili, si devono evitare le re-
Dario fa applicare le direttive del Comando quisizioni e al contadino va pagato tutto
e problemi Generale delle formazioni partigiane, sulla ciò che si compera.
di indisciplina base del programma del Comitato di Libe- Il Comando dei partigiani romagnoli no-
di alcuni partigiani. razione Nazionale, già riunitosi a Milano mina Libero (Riccardo Fedel già sottuffi-
La fucilazione sotto la direzione di Luigi Longo. Diretti- ciale in Jugoslavia e accreditato da Ravenna
di Riccardo Fedel ve che danno le linee per organizzare i come elemento capace e sicuro) Coman-
gruppi sorti spontaneamente in più parti dante del distaccamento operante in mon-
d’Italia. I criteri sono rigidi e da rispettare: tagna e Giulio (Salvatore Auria), l’organiz-
si rifanno alla guerriglia secondo la tradi- zatore della prima banda armata, accetta di
zione dei garibaldini del Risorgimento e diventarne il Commissario Politico.
delle Brigate Garibaldi in Spagna. Tra le
prerogative di questi gruppi c’è che devo- Libero prende, quindi, il comando della
no essere aperti a tutti i patrioti senza tener zona dell’Appennino forlivese ma, pur a
conto della loro fede politica o religiosa; la conoscenza delle direttive del Comando
garanzia richiesta è quella di un provato Generale, interpreta la lotta partigiana in
antifascismo. maniera alquanto personale: l’atteggiamen-
Le direttive dicono che i distaccamenti non to è quello dell’ufficiale dell’esercito che
devono avere più di 40 o 50 elementi arti- accentra nelle sue mani il comando milita-
colati in 4 o 5 squadre di 2 nuclei di 5 uo- re, politico e amministrativo, inoltre espro-
Il comandante dell’8ª Bri- mini ciascuno. Devono estendersi su un va- pria beni alimentari e beni personali ai dan-
gata Garibaldi, Ilario Ta- sto territorio, spostarsi continuamente, ni di piccoli proprietari come anche di
barri (Pietro Mauri), ri-
preso insieme ad altri rendersi presenti dappertutto e rendersi grandi agrari, creando eccessi e tensioni
partigiani. inafferrabili perché principio essenziale è che impediscono il formarsi di buoni rap-
quello della mobilità, della porti con la popolazione. Di fronte a osser-
sorpresa e dell’audacia. Devo- vazioni e contestazioni interne mostra
no giocare d’astuzia, cercare il un’ostilità pericolosa; osteggia tutto ciò
nemico e tendergli agguati che non dipende dalla sola sua persona e
senza mai dare tregua. Devo- conduce palesemente una vita di privilegi
no attaccare solo in condizio- avvalendosi anche dell’aiuto di una ragaz-
ni di vantaggio e sfuggire il za, la Zita.
combattimento se le forze ne- Il Comando dei partigiani romagnoli, mes-
miche sono superiori. Le di- so a conoscenza di ciò, invia sul luogo Or-
rettive dicono anche che al- si che interviene con disposizioni per rior-
l’interno dei distaccamenti la dinare il gruppo secondo le direttive del
disciplina deve avere il più am- Comando Generale. Libero si assoggetta,
pio consenso, così come gli anche se malvolentieri. Perciò Orsi decide
obiettivi della lotta, e questo di ritornare al Comando (inizio marzo ’44)
richiede un’educazione politi- ma viene catturato a San Colombano in se-
ca adeguata, priva di settari- guito a informazioni precise, torturato e
smo e nel rispetto degli inte- ucciso.
Note
Stralcio di un documento con le causali della sentenza di morte. Per la stesura di questo articolo mi so-
no avvalsa della lettura di:
• L’8 a Brigata Garibaldi nella Resistenza,
e ancora verso la valle del Bidente e male di partecipare alle operazioni Istituto Storico Provinciale della Resi-
liberano Santa Sofia, Galeata, Cuser- di occupazione. Solo poche pattuglie stenza, Forlì, Ed. La Pietra;
coli, Meldola; intanto un reparto della nostra Brigata sono entrate in • Resistenza in Romagna, Sergio Fla-
scende verso Rocca San Casciano, città insieme agli Alleati e sono state migni-Luciano Marzocchi, Edizioni
Predappio, San Martino in Strada. calorosamente accolte dalla popola- La Pietra;
• Il diario di Guglielmo Marconi (Paolo);
La popolazione li accoglie con felici- zione che aspettava di vedere tutti i
• Documenti originali presenti nell’Isti-
tà, sventola bandiere italiane e ban- partigiani» (dalla relazione Tabarri). tuto Storico Provinciale della Resi-
diere rosse. Il C.L.N. assume sempre Per ultimo devo dire che mio padre, stenza, Forlì;
le redini della vita civile. Pietro Mauri, si oppone al diktat al- • Documenti originali che mio padre
La marcia continua fino alla porte di leato che obbliga la smobilitazione ha lasciato.
Forlì. La liberazione della città sem-
brava cosa giusta e ben meritata, ma
gli Alleati sono decisi ad impedirla.
Le ragioni non sono militari bensì Pietro Mauri, all’anagrafe Ilario Tabarri, nasce a Cesena il 3 aprile 1917.
politiche: i partigiani non devono di- Viene da famiglia prima anarchica e poi comunista. Sin da giovane non
ventare troppo importanti agli occhi nasconde la sua opposizione al fascismo, tanto che viene segnalato dal-
della gente, né devono diventare la polizia come oppositore politico. Abbandona gli studi superiori anco-
troppo numerosi unendosi alle altre ra minorenne perché sente il richiamo della lotta del popolo spagnolo
formazioni partigiane che stanno av- contro Franco. In Spagna milita nella Brigata Internazionale dove rag-
viandosi verso il nord. A ciò si ag- giunge il grado di sottufficiale mitragliere. Combatte sull’Ebro, a Guada-
giunge che vogliono essere gli Allea-
lajara, a Madrid. Frequenta leader militari e politici: tra questi Luigi Lon-
ti ad arrivare per primi a Forlì, la cit-
go. Con la sconfitta della repubblica passa in Francia e, dopo un incon-
tà del duce.
A questo riguardo si legge: «La tro con Giorgio Amendola, decide di rientrare in Italia, dove però viene
mattina del giorno 9 le truppe allea- subito arrestato come oppositore politico e trasferito al confino di Ven-
te sono entrate in Forlì. Alla Brigata totene. Nel dopoguerra è dirigente del P.C.I. Muore il 27 aprile 1970.
Romagna è stato fatto divieto for-