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Fai le seguenti attività.

IL PAPPAGALLO VERDE

Leggi il racconto e cerca di spiegare con le tue parole, il significato delle


parole evidenziate e sottolineate.

Hilda e Ginevra ardevano dal desiderio di occuparsi anche loro della toeletta di
Emilia, la loro sorellina. E, poiché non si poteva, decisero di fare il bagno al pappagallo.

Era un bel pappagallo verde, che le sorelle avevano regalato al nonno tre anni prima in
occasione del suo onomastico.

Il negoziante da cui lo avevano comprato aveva garantito che si trattava di un


pappagallo parlante, ma da quando era entrato in casa si era chiuso nel silenzio più
ostinato. Fu allora chiamato «Zitto».

Zitto di solito passava il suo tempo su un trespolo, sgranocchiando semi di girasole. Ma


torniamo al fatto del bagno.

Per realizzare il loro progetto Hilda e Ginevra aspettarono un pomeriggio in cui quelli di
casa erano tutti fuori.

Quatta quatta Hilda arrivò alle spalle di Zitto e lo acchiappò, stringendogli il becco
con una mano e con l’altra tenendogli le ali aderenti al corpo perché non
starnazzasse. Ginevra aveva già preparato la vaschetta da bagno e stava lì pronta
con sapone e asciugamano.

In un batter d’occhio, quasi senza rendersi conto di cosa gli stava capitando, il
povero Zitto si trovò a mollo.

Le due bambine avevano pensato che, una volta in acqua, se ne sarebbe stato
tranquillo a farsi lavare. Invece il pappagallo riuscì a liberare becco e ali e cominciò a
dibattersi furiosamente, schizzando dappertutto, beccando alla cieca e strillando con
quanto fiato aveva in gola.

Poi sgusciò dalle mani di Hilda e, grondante d’acqua e di schiuma, volò sul bastone
della tenda.

Lassù in alto il pappagallo emetteva brontolii ringhiosi contro le due sorelle.

Ardevano dal desiderio: questa parole ha un significato di voglia fatto


qualcosa.

Toeletta: ha un significato di il aseo personale de una persona.

Quatta quatta: ha un significato come “pronto”

Batter d’occhino: il prima possibile

Beccando alla cieca: ferire qualsiasi cosa

Sgusciò: per fortune

Grondante: imbevuto

UN VIAGGIO CHE RICORDO CON PIACERE


Segui lo schema della narrazione e scrivi il tuo testo personale.

Situazione iniziale. INTRODUZIONE

– Di quale viaggio vuoi parlare? io parlo del viaggio a Italia

– Perché? Perche ero un viaggio molto bello, il mejore della mia vita

– Quando hai saputo del viaggio sei stato/a contento/a? Si, quando ho saputo del
viaggio sei stata molto felice, non ci credevo

Sviluppo. PARTE CENTRALE

– Che cosa hai preparato per la partenza? Ho preparato la mia valigia con gli cosi piu
importantes per un viaggio

– Con chi hai viaggiato? Con la mia mamma, è la persone piu importante de mi vida.

– Con quale mezzo di trasporto? utilizzare l'aereo e l'autobus

– Com’era il luogo in cui sei arrivato/a? Era un luogo molto bello e tranquilo, con case
da sogno, la gente erano respetuosa

– Come hai trascorso il tempo? 6 mesi

– Hai conosciuto persone nuove? Si.

– Hai visitato e scoperto qualcosa di interessante? Si molte cosi importanti come arte,
cultura e dati curiosi.

Situazione finale. CONCLUSIONE

– Quali ricordi ti sono rimasti del viaggio? Il viaggio hanno come ricordi molte ricordi
con amices e famiglia. Il chivo e molte luogo bellisimos

– Ti piacerebbe tornare ancora nello stesso luogo? Si mi piacerebbe perche voglio


conoscere piu della citta

CHI SONO IO: MI PRESENTO

Adesso trovi degli spunti per scrivere un testo su di te. Pensa al tuo carattere
e al tuo modo di comportarti.

SONO PREPOTENTE QUANDO… I MIEI DIFETTI


mi arrabbio perche le cosi non sono  Disordinata.
come io voglio.  Arrabiata
SONO DISPETTOSA/O CON… LE MIE QUALITÀ
Con la mia famiglia e persone con  Simpatica
piu grande di me  responsable

SONO SIMPATICA/O INFATTI LE MIE PREFERENZE


QUANDO…
quando sono di buon umore, sono
felice e ho confianza.
SONO GOLOSA/O PERCIÒ… LE MIE PAURE
Quando ho un desiderio di chivo  non avere successo
 animali velenosi
SONO DISORDINATA/O COSÌ… I MIEI SOGNI
Quando ho fretta o sono ansioso  avere una famiglia bella
 avere successo
 avere un buon lavoro

QUANDO SONO CON GLI AMICI… LA MAMMA E PAPÀ DICONO CHE IO…

QUANDO SONO ALL’UNIVERSITÀ GLI AMICI DICONO CHE…


Sono una buona amica
QUANDO FACCIO QUALCHE ALL’UNIVERSITÀ I MIEI COMPAGNI
ATTIVITÀ, GLI ALTRI DICONO… DICONO
Io sono une persone molto responsabile
e amichevole
QUANDO SONO A CASA CON I MIEI I MIEI INSEGNANTI PENSANO CHE IO…
PARENTI DICONO… Ho molte capacita per la scuola, che
posso avere piu qualifiche.

UN RACCONTO FANTASTICO

Leggi la situazione iniziale e completa lo sviluppo e la conclusione del


racconto. Inventa e scrivi.

SITUAZIONE INIZIALE.

Anna e Tom si erano allontanati dai loro genitori e si erano persi nel bosco.
All’improvviso cominciò a piovere e i due bambini cercarono un riparo.

SVILUPPO.

A un tratto videro una grotta ed entrarono: tutto era buio! Dopo un po’ si abituarono
all’oscurità e riuscirono a distinguere (descrivi l’interno della grotta)

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Un essere spaventoso apparve e (racconta cosa succede)

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I due bambini allora (scrivi come reagirono a ciò che era loro accaduto)

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CONCLUSIONE.

Alla fine (racconta come si conclude la vicenda)

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E così Anna e Tom (racconta la situazione finale dei due protagonisti)

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UNA TRACCIA... PER UNA PERSONA

Completa la traccia per scrivere la descrizione di un/una bambino/a o di un


adulto, amico o parente.

Perché hai scelto di parlare di lui/lei? .


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Come si chiama? _____________________________________________

Chi è (rapporto di amicizia, parentela, semplice conoscenza)?


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Com’è fisicamente? ________________________

Quanto è alto/a? ______________________________

Corporatura _________________________

Viso e segni particolari: _______________________________

Come si svolge davanti agli altri?___________________________________

E quando cammina? __________________________________

E quando mangia? _____________________________________

E quando non è sicuro/a di sé? ________________________________

Com’è il suo carattere? _____________________________________

Come si comporta __________________________________

quando è con gli amici? __________________________

con i compagni di classe? _________________________

Come reagisce _____________________________________

quando viene sgridato/a? ________________________________

quando litiga? ____________________________________


quando perde? ____________________________________

quando vince? ________________________________________

Che cosa gli/le piace fare? _______________________________________

Hai qualcosa di particolare da raccontare su di lui/lei? ________________________

Hai finito? Ora scrivi il testo descrittivo.

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PARAGRAFI E PAROLE-CHIAVE

Leggi il testo: è diviso in paragrafi. Ogni paragrafo tratta un aspetto specifico


riguardante le formiche. Sottolinea le parole - chiave e le frasi più importanti
di ogni paragrafo.

1. Tutto sulle formiche A volte, passeggiando in un bosco, può capitare di trovare


una montagnola a forma di cono arrotondato in cima. I suoi fianchi sembrano
un tetto che protegge dal Sole e dalla pioggia. Questo monticello può
raggiungere un metro di altezza ed è solo la punta di una costruzione che si
estende molto in profondità. È stato costruito dalle formiche del bosco ed è il
loro nido.
2. Si chiama «formicaio». Esistono, naturalmente, altri tipi di formiche, diverse da
quelle del formicaio descritto, che costruiscono altri tipi di nido. Gli abitanti del
formicaio sono molto utili alla vita del bosco: per esempio, distruggono molti
insetti dannosi per gli alberi. Inoltre ripuliscono il terreno: una formica è capace
di trasportare carichi molto più grandi e pesanti di lei. I semi che esse spostano
e poi abbandonano faranno nascere nuove piante.
3. La stima più attendibile fatta dagli esperti, per quanto riguarda le formiche, è
una cifra enorme. Si calcola che il peso delle formiche, complessivamente,
equivalga a quello di tutti gli esseri umani. Il numero di specie descritte è di
diecimila, ma gli esperti stimano in tremila le specie non ancora scoperte.
4. Le formiche più diffuse sono lunghe sette o otto millimetri. In alcuni casi sono
dotate di pungiglione, in altri di mandibole. Comunicano attraverso il linguaggio
chimico: sono ricche di ghiandole e si riconoscono grazie alle antenne. Vivono in
media due o tre anni, ma le formiche regine arrivano fino a vent’anni.
5. La società delle formiche si basa sulla divisione dei compiti: la formica regina si
occupa della riproduzione e può deporre fino a cento uova al giorno; le «operaie
sterili» accudiscono la regina e i «soldati» (sempre femmine) si occupano della
difesa.
6. Le formiche sono naturalmente bellicose: aggrediscono le altre colonie, ma
attaccano anche altri animali per scopi alimentari. Si nutrono, infatti,
principalmente di bruchi, farfalle, lepidotteri. Il formicaio.

UN DELFINO PER AMICO

Leggi le tre parti che formano la storia del delfino che salva un gabbiano e lo
aiuta.

Poi mettile in ordine: usa i numeri (1, 2, 3).

_____ Una mattina il gabbiano malato vide planare dolcemente verso di lui un suo
compagno.

Aiutato dal nuovo amico, il giovane gabbiano fu in grado di riprendere il volo.

Salutò il delfino e tutti gli amici pesci che l’avevano curato e raggiunse insieme al
compagno lo stormo dei suoi fratelli gabbiani.

______ In un Paese dalle alte scogliere, dove le onde giocavano a rincorrersi, viveva
felice un giovane gabbiano. Esso volava senza paura.

Un giorno scoppiò un forte temporale e il cielo era un infuriare di lampi e tuoni.

Tutti gli uccelli se ne stavano rintanati nei loro rifugi, ma il coraggioso gabbiano
continuava a volare sempre più in alto.

Un fulmine, guizzando improvviso tra le nuvole, gli trapassò l’ala. Stordito e


sanguinante, cadde in mare.

_______ Un delfino lo raccolse e lo portò in salvo su uno scoglio. Lo curò, con l’aiuto
dei suoi amici pesci, finché la ferita guarì, ma il gabbiano non riusciva più a volare. Il
delfino partì una notte per cercare un altro gabbiano, lo trovò e gli raccontò tutta la
storia.

– Verrò ad aiutarlo! – promise il gabbiano

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