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Marco Tullio Cicerone nacque nel 106 a.C.

ad Arpino nel lazio , da agiata famiglia equestre ; compì


ottimi studi di retorica e di filosofia a Roma e iniziò a frequentare il foro sotto la guida del grande
oratore Lucio Licinio Crasso e dei due Scevola . Nell' 81 , o forse anche prima , debuttò come
avvocato e nell' 80 difese la causa di Sesto Roscio ( accusato di Parricidio ) , che lo mise in conflitto
con autorevoli esponenti del regime sillano . Effettuò un lungo viaggio in Grecia e in Asia dove
studiò la filosofia e , sotto la guida di Molone di Rodi , la retorica . Al ritorno sposò Terenzia , dalla
quale nacquero Tullia , nel 76 , e Marco , nel 65 .
Nel 75 fu questore di Sicilia dove i siciliani li affidarono il processo contro Verre. Nel processo verre
era difeso dal miglior oratore dell’epoca Ortensio.Ortensio prova in tutti i modi a corrompere la
giuria ,prova a far affidare il caso ad un altro che non sia Cicerone e diedero pochissimo tempo a
Cicerone per raccogliere le prove ma nonostante questo Cicerone raccolse una grandissima
quantità di prove contro Verre e riuscì nei tempi giusti a pronunciare le sue orazioni “le Verrine”
nelle quali distrugge questo governatore con grande abilita Cicerone vinse la causa Verre fu
costretto addirittura ad abbandonare Roma prima di essere condannato quindi andandosene
direttamente a Marsiglia in esilio.

Nel 69 A.C. diventa Edile e nel 67 a.C. diventa Pretore. Sono momenti delicati questi per Roma
perché in questi anni si è affermata la figura di Pompeo al quale il Senato dà dei compiti
eccezionali.
Il rapporto tra Cicerone e Pompeo sarà fatto di alti e bassi ,in questo periodo Cicerone si schiera a
favore della possibilità che Pompeo prenda dei poteri speciali per condurre la guerra contro
Mitridate nel 66 infatti pronuncia proprio orazione “pro lege manilia” la sua prima orazione
politica che è proprio in difesa di questa lex manilia che dava il supremo comando a Pompeo nella
guerra contro Mitridate .

Nel 63 a.C. viene eletto console. La campagna elettorale si svolge durante il 64 a.C. una campagna
nella quale lui è aiutato dalle abilità propagandistiche del fratello Quinto e riesce ad ottenere il
consolato che era la più alta carica dello Stato. Il 63 a.C. è un anno molto particolare perché
succede qualcosa che procurerà a Cicerone fama eterna ovvero, riesce a svettare una congiura ai
danni dello Stato, la congiura di Catilina.

Catilina era un senatore romano che aveva già provato a candidarsi al ruolo di console nello stesso
anno di Cicerone che però l’aveva sconfitto. Cercava ormai da tempo l’appoggio degli strati più
bassi della popolazione perché la politica romana ,era tutta basata sullo scontro tra i populares
(coloro che erano vicini alle istanze e alle necessità del popolo) e gli optimates (cioè coloro che
invece rappresentavano la classe aristocratica).Una volta che non riesce a raggiungere il
consolato ,progetta un colpo di Stato ma nel frattempo Cicerone per fortuna venne a sapere da
una spia, della congiura che stava organizzando Catilina e quindi si presenta in Senato e a sorpresa
attacca esplicitamente Catilina mostrando anche delle lettere delle quali era entrato in possesso
che testimoniavano la sua volontà di procedere con una congiura ai danni dello Stato.
Pronuncia quindi quelle che sono le” catilinarie” orazioni appunto contro catilina in particolar
modo sono quattro. La prima catilinaria comincia con una delle frasi più famose della letteratura
Latina cioè “fino a quando abuserai della nostra pazienza catilina?” Caterina fu costretto
addirittura ad abbandonare la seduta minacciando Cicerone in modo violento e il giorno stesso
partii per raggiungere proprio il suo esercito e i suoi seguaci che erano in Etruria a questo punto
però Cicerone continua con le sue azioni di attacco a Catilina e questa volta davanti al popolo lo
denuncia nella seconda catilinaria e poi nella terza catilinaria dove riferisce al popolo di essere
riuscito a catturare i complici di catilina e a farli arrestare. Nella quarta catilinaria Cicerone si
esprime a favore della morte i principali complici di catilina che quindi vengono giustiziati.
Cicerone compare di fronte alla folla radunata nel foro con la famosa espressione e vissero
portava sfortuna infatti utilizzare la parola morte nel foro e quindi per dire che gli concisi senza un
regolare processo tra l’altro e uso proprio questa espressione.

Nel 60 a.C. si forma il primo triumvirato (Cesare Pompeo e Crasso )che mirava a spartire il potere
tra queste tre grandi figure e Cicerone era stato invitato a farne parte ma rifiutò. Da questo
momento in poi è un oppositore del triumvirato e ne pagherà le conseguenze ma non è soltanto il
triumvirato a creare problemi cicerone i problemi vengono soprattutto da Clodio. Clodio era
un’esponente della famiglia dei claudi quindi una famiglia ricchissima aristocratica. Viene sorpreso
a casa di Cesare in quegli anni era pontefice massimo e nella quale venivano celebrati i Riti della
Bona Dea. Questi riti venivano celebrati dalle principali matrone romane ed è proprio con una di
queste matrone romane tra l’altro la moglie di Cesare che Clodio si intrattiene.

Viene scoperto all’interno della casa durante questi ritiri era un sacrilegio poichè non potevano
accedere uomini durante queste festività e quindi Clodio viene trascinato di fronte al Senato e
viene accusato di empietà . Clodio si avvicina ai populares raccogliendo l’appoggio del popolo e si
fa eleggere Tribuno della Plebe. Dopo si vendica di Cicerone e inizialmente gli scatena contro la
popolazione e in seguito fa promulgare una legge che puniva con la morte chi aveva mandato a
morte cittadini romani senza processo. Un cittadino romano infatti non poteva essere processato
in questo modo senza la possibilità di appellarsi al popolo e questo era proprio quello che era
successo con i congiurati compagni di Catilina. Successivamente Clodio fa proprio una legge con il
suo nome lex exilio ciceronis che impediva a Cicerone di avvicinarsi a 405 100 miglia dai confini
dell’Italia a questo punto capisce di avere Roma contro e capisce che è molto pericoloso per lui
restare lì quindi prima che scatti ufficialmente il suo esilio lui decide di allontanarsi
autonomamente da Roma. Viene un po abbandonato da tutti. Pompeo si dice addirittura che
abbia rifiutato di incontrarlo prima della partenza e gli optimates lo sacrificano a Clodio per
cercare di tenere a bada i disordini .

L’esilio dura poco perché Pompeo decide di far tornare Cicerone a Roma. Quando ritorna
pronuncia due orazioni per ringraziare il senato e il popolo e in seguito pronuncia anche
un’orazione per la casa che gli era stata tolta e rasa al suolo facendo distruggere il tempio
costruito da Claudio e ricostruendosi sopra la sua casa.
Clodio nel 52 a.C. verrà ucciso da Milone . Verrà ucciso sull’appia in uno scontro armato. Cicerone
difenderà uccisore di Clodio Milone nell’orazione pro Milone nella quale però ebbe tantissime
difficoltà ad esporre e per colpa di questo Milone fu condannato all’esilio.

Cicerone assiste nel 46 a.C. allo scoppio della guerra civile tra Cesare e Pompeo. Lui anche se poco
convinto si schiererà dalla parte di Pompeo che però subirà delle sconfitte che poi lo porteranno
anche alla morte. Cesare diventa dittatore a vita e perdonerà Cicerone dandogli la possibilità di
stare a Roma. Durante questo periodo Cicerone divorzia dalla moglie Terenzia e sposa Publilia
dalla quale si separerà 7 mesi dopo. Un altro evento molto doloroso e la perdita della figlia tullia a
seguito di un parto.

Nel 15 Marzo del 44 a.C. Cesare viene ucciso durante una seduta in Senato e Cicerone si schiera
dalla parte di Bruto e Cassio contro il console in carica Marco Antonio. Contro di lui Cicerone
pronuncia una serie di orazioni chiamate Philippicae.

Cicerone sostiene Ottaviano, nipote di Cesare, che dopo aver combattuto contro Marco Antonio
alla fine si riconcilierà con lui ed insieme a Lepido formeranno il secondo triumvirato nel 43 a.C. I
Trumviri compilano le liste di proscrizione dove vengono elencati i nomi dei propri nemici da
eliminare. Tra questi c’è anche il nome di cicerone che, nel dicembre di quell’anno viene raggiunto
e ucciso dai sodati di Antonio.

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