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APRI IL TUO CUORE APRI LA TUA MENTE

“Tsoknyi Rinpoche”

(RIASSUNTO)

Carl Jung: “Il mondo intero desidera la pace e il mondo intero si prepara alla guerra”

Osserva la tua vita, ammettendo la paura in un vasto abbraccio anziché tentare di respingerla.
Un ostacolo è la tendenza ad arrenderci molto rapidamente a pensieri, emozioni e sensazioni fisiche,
accettandoli quali verità che ci impediscono di fare il primo passo sul nostro ponte.

GURU RINPOCHE = maestro prezioso.

Ci sono molti aspetti a favore del vivere una vita semplice, minori distrazioni offrono più tempo per
dedicarci ad esaminare la nostra vita.

NATURA DI BUDDHA = colui che è andato oltre il conflitto, la delusione, passando un’esperienza di assoluta
beatitudine.

VACUITA’ = non vuol dire che chi siamo è nulla, ma uno spazio infinitamente vasto dove ogni cosa può
apparire, mutare, scomparire e riapparire.

Lavorando sul dolore capii che ero solo un osservatore dei miei sentimenti, sensazioni e pensieri, ma c’era
qualcosa di più vasto chiaro e clemente mai sperimentato prima. Possiamo guardare lo svolgersi delle
nostre esperienze,lasciarci coinvolgere, ma al contempo realizziamo che sono una specie di film.

ESERCIZIO DI VACUITA’ (shinay): schiena diritta, occhi aperti, respiri profondi, prendere coscienza di tutto
ciò che stiamo sperimentando,aperti a tutte le esperienze. Sia avrà un saggio di cosa è la vacuità,un vasto
spazio aperto tra cui tutte le possibilità si combinano, danzano tra loro e svaniscono con rapidità.
Ci accorgiamo di avere sempre un rifugio, ci sentiamo sempre a casa.

LUMINOSITA’: capacità di illuminare, lume interiore che si propaga.

Semplicemente osservando la mia esperienza riesco a trasformarla.

Soffermatevi a praticare il shinay poi volgete l’attenzione al respiro,sebbene le esperienze si susseguono, la


chiarezza di fondo non ne viene mai turbata (indipendentemente da cosa riflette lei è limpida = chiarezza)

NYNG : il più nobile tipo di cuore, privo di attaccamento.

Immergersi profondamente nell’esperienza personale per ristabilire il legame con le qualità di chiarezza e
apertura che fanno già parte della nostra natura.

NYNG-Jè: amore essenziale, compare spontaneamente dall’unione di chiarezza e vacuità, è un ingrediente


cruciale della nostra natura fondamentale.
TONGLEN: rivolgete l’attenzione alla persona che vi ha condotto a un situazione penosa, inspirate la sua
sofferenza come fosse fumo nero, espirate luce chiara che lo pervada e riconduca all’amore essenziale.
Prima della pratica si fa una breve preghiera perché il beneficio vada a tutti gli essere senzienti, al termine
si passa tale beneficio agli altri.

BODHICITTA ASSOLUTO: è il riconoscimento che siamo già “illuminati”.


BODHICITTA RELATIVO: sincera devozione di liberare tutti gli esseri dalla sofferenza riconoscendo la loro
vera natura.
Si divide in :
 BODICHITTA DELL’ASPIRAZIONE: risveglio totale della mente
 BODICHITTA DELL’APPLICAZIONE: intraprendere i passi per giungere alla destinazione voluta.

Aneddoto del gioiello del lottatore (pag 83) : è la posizione in cui ci troviamo noi.

Aiutare le persone a vivere in modo saggio, generoso e aperto verso se stesse e gli altri.

La coscienza viene assalita da pensieri, emozioni e sensazioni, guardarle come fossero piume. Cominciate a
identificarvi con la coscienza, questo semplice atto vi offre un esempio dello spazio aperto di cui è fatto
l’amore essenziale. Questa chiarezza è priva dell’IO, è un centro senza centro.

Le idee su chi siamo o su cosa siamo capaci di fare sono basate su concezioni errate.

8 tipi di coscienza:

1-5: Sono i sensi: olfatto, vista, udito, tatto, gusto


6: sesta coscienza: informa la mente che qualcosa è accaduto
7: settima coscienza : interpreta e discrimina (buono giusto, cattivo sbagliato …)
8: ottava coscienza : immagazzina tutte le esperienze.

Lo scopo della presenza mentale è stabilire la coscienza al sesto livello, prende nota e non giudica.

PRESENZA MENTALE DEL CORPO: rivolgere l’attenzione al corpo, con gentilezza (scansione).
Altrimenti possiamo soltanto prendere nota di cosa cattura la nostra attenzione del corpo.

Apprezzare il fatto di essere vivi.

FORMA: estendere l’attenzione a tutti i tipi di forma, per ancorarci alla realtà relativa.

CORPO SOTTILE: tsa (canali), in cui si muovono le tigle (scintille di vita),trasportate dal lung (vento) che è la
forza che ci spinge da una direzione all’altra.

SQUILIBRIO dei tsa che possono essere ostruiti o contorti in seguito a shock, oppure del lung che si agita.
Gli squilibri danno vita a schemi che sembrano avere vita propria, i tsa si occludono, il lung è caotico e le
tigle rimangono congestionate.
Per descrivere la relazione tra mente e corpo sottile c’è l’analogia del cavaliere e del suo cavallo.
Qualsiasi disagio che si sopporta è dovuto all’errata convinzione che cavaliere e cavallo siano identici.
I sentimenti sono soltanto un aspetto della esistenza e non la totalità, riconoscere i tsa come sensazioni, e
dobbiamo imparare a lavorare anche sul lung quando è agitato.

RESPIRAZIONE DEL VASO: inspirare immaginando di spingere il respiro in una zona posta circa quattro dita
sotto l’ombelico, il lung inizierà a dimorare in quella zona, sopra il pube (detta vaso). Cercate di lasciare
almeno il 10% del respiro nel vaso al termine di ogni espirazione. Può diventare uno strumento per
sviluppare la consapevolezza delle nostre azioni.
Lo scopo è lasciare quella parte di respiro per tutto il giorno nel “vaso”.

Se il rammarico per esserci lasciti trasportare dalle emozioni è forte concentriamoci solo sul rammarico
altrimenti spostiamoci dall’attenzione dai pensieri alle sensazioni fisiche.
Mentre osserviamo i pensieri ci rediamo conto dei momenti dove non ci sono pensieri.

Dopo aver osservato lo spazio esterno, sposta l’attenzione allo spazio interiore, alla mente che percepisce
quelle cose.

3 immobilità:
 immobilità del corpo: posizione fisica stabile
 immobilità delle sensazioni: notare le sensazioni
 immobilità della mente: attenti e vigili ai pensieri che attraversano la consapevolezza.

Non esiste nessuna separazione tra le esperienze e gli oggetti di esperienza.

Metodo alternativo: inspirate alzando le braccia poi espirate bruscamente lasciandole cadere.

LO SPAZIO NEL CORPO: localizzate il punto nel corpo dove percepite qualcosa, sentite lo spazio aprirsi un
poco all’interno del corpo. Sondate la vostra consapevolezza per percepire lo spazio intorno a voi mentre si
fonde con il corpo.

SPAZIO EMOTIVO: praticare consapevolezza delle sensazioni identificando la componente emotiva di una
data esperienza, parlando ai tsa e usando la tecnica del vaso. Liberiamo così lo spazio sottile per introdurre
negli schemi un senso di benessere.
Abbandonare il processo di presenza mentale e dimorare nella chiarezza dello spazio.

2 impegni: ristabilire il contatto con la nostra natura fondamentale e esternare il potenziale che abbiamo
come essere umani nella vita di tutti i giorni.

Il bodhicitta come pratica

Fai ciò che occorre fare, anche se ti causerà sofferenza. Nell’amore incommensurabile scindiamo il nostro
intento e godiamo della gioia che rechiamo agli altri, senza aspettarsi nessuna ricompensa in cambio.
GENEROSITA’:
 dare assistenza materiale
 offrire protezione
 diffondere la comprensione
DISCIPLINA:
 vedere nell’altrui comportamento la realtà effettiva, lasciando lo stesso spazio e gentilezza che
daremmo a noi.
 comportamenti e atteggiamenti che siano di beneficio al prossimo e a se stessi.

PAZIENZA:
 riconoscere la nostra reazione, ma non reagire in base ad essa.
 quando serbiamo la nostra motivazione scopriamo di avere più energia di quanto pensiamo.

DILIGENZA:
 un senso rinvigorante di forza e calma nel compiere l’atto di aiuto al prossimo.
 apprezzare il lavoro che si è fatto, senza correre prendendosi il giusto tempo, infonde entusiasmo
per passare alla parte successiva.

CONCENTRAZIONE:
 non è uno sforzo focalizzato su qualcosa, ma dimorare in un vasto centro senza centro da cui si
opera.
SAGGEZZA TRASCENDENTALE:
 vedere la natura transitoria della realtà relativa e quella chiara della realtà assoluta.

Combinazione di queste qualità: (vedi pag 228)

FIDUCIA:
E’ facile farsi irretire dalle pratiche, da un senso di orgoglio, ma alla fine dobbiamo abbandonarle (come si
abbandona la barca giunti sull’altra sponda)
Smettere di FARE e semplicemente ESSERE. Avere fiducia nella nostra scintilla.

GLOSSARIO PAG. 237.

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