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Shaylen

Scrivi a Shaylen Informazioni su Shaylen[ON] La biblioteca degli Iniziati

UNA STANZA DECISAMENTE PIU` GRANDE OSPITA LA CONOSCENZA RISERVATA AGLI INIZIATI NERI.
DAVANTI AD OGNI LIBRERIA C`E` UNO SCRITTOIO E SONO NUMEROSI I SIGILLI MAGICI CHE CREANO
ZONE DI SILENZIO ATTORNO AD ESSI.

SU UNA LASTRA DI MARMO NERO, INCISA CON LETTERE D`ORO, TROVERETE SCRITTO:

"Nuctemeron, Iniziati.

Terrete cosė tanto la schiena piegata e china sui libri, che la Vostra stessa mente riuscirà a plasmarsi e ad
ottenere una nuova forma.

L`avvertimento della Biblioteca dei Neofiti è valido anche qui. Siate oculati nell`utilizzo dei Sigilli per il
Silenzio. Più di un Iniziato è stato facilmente pugnalato alle spalle dopo averli attivati."

Un Vecchio Custode della Biblioteca.

I CICLO

APPROFONDIMENTI SUL MAGO NERO

LINGUA ARCANA E COMPONENTI, VOL. II

II CICLO

IL MAGO NERO IN BATTAGLIA

SIMBOLOGIA ARCANA, VOL. II

III CICLO

GLI ALLEATI
IL MISTICISMO

IV CICLO

I RITUALI

LE LEGGI DELL`ALTA MAGIA

Messaggio modificato il 8 Giu 2020 alle 0:53

10-Mar-2020 11:56

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I CICLO

Approfondimenti sul Mago Nero

Cosa pensano i Maghi Neri degli altri due Ordini?

Vesti Rosse: ovviamente le Vesti Nere non si curano in nessun modo dell’Equilibrio cosmico: è un
discorso che diventa interessante soltanto quando le riguarda in prima persona. A prescindere dal
rispetto che scegliamo di accordare ai fruitori Rossi, non ne condividiamo i metodi né la filosofia:
cerchiamo di ricordare che spesso siamo proprio noi a turbare questo equilibrio che loro vorrebbero
salvaguardare, per portare avanti i nostri piani. Possono sembrare determinati, spesso secondo il nostro
punto di vista non hanno la forza di fare quello che il Fruitore Nero farebbe senza nessuno scrupolo, li
vediamo quindi come dei deboli poiché si concedono troppo spesso all’inerzia. Le Vesti Rosse sono
comunque abili Fruitori e Sapienti, dunque potrebbero risultare utili se fruttati con cognizione di causa,
senza mai infrangere i principi che ci accomunano e che rispettiamo.

Vesti Bianche: Per quanto possiamo ritenere “rispettabile” il loro approccio, non lo condividiamo affatto.
Le Vesti Bianche per una Veste Nera sono, in linea generale, patetiche e ipocrite: patetiche perché
pensare che questo bene comune abbia un qualsiasi valore è una sciocchezza e melenso, e ipocrite
perché nell’esercizio del loro potere – in ultima istanza – non sono diverse dagli altri fruitori; questi
conclamati pacificatori si arrogano il diritto di giudicare l’agire altrui senza badare ai loro paradossi. L’Arte
è una cosa, la giustizia un’altra.

Tutto ciò non vuole il alcun modo fomentare alcun odio o disprezzo nei loro confronti, un Mago Nero è
superiore a ciò. Ma tali visioni del suo pensiero sono utili per farvi comprendere l’ottica entro cui Egli
vede i suoi Fratelli e Sorelle nell’Ars, verso i quali si sente, senza alcun dubbio, superiore in quanto scevro
da i vincoli che invece pressano l’Ars dei Bianchi e dei Rossi.

IL MAGO NERO

Il Mago Nero è prima di tutto un fruitore, e per lui l`Arte rappresenta TUTTO: il fine, il mezzo, e la
giustificazione di ogni sua azione. Questo Amore per l`Arte è solo una delle due facce della medaglia:
l`altra è la Brama di potere.

Potere inteso come dominio, come controllo di una realtà da plasmare secondo il proprio volere, di
crescita nell`Arte e con l`Arte. La Conoscenza è potere, ed entrambi vengono utilizzati esclusivamente a
proprio vantaggio e senza nessuno scrupolo.

Il Mago Nero si cura del prossimo solo ed esclusivamente in virtù dell`utilità che questo può avere
nell`ambito dei suoi piani. Non esiterà a calpestare CHIUNQUE osi rivelarsi un ostacolo anzichè una
pedina, e ne, affetti, amicizie, parentele: rappresentano soltanto altri strumenti per il raggiungimento dei
propri obiettivi e per saziare la sua ambizione ardente. Il Mago Nero non si cura MINIMAMENTE delle
regole morali, delle norme etiche o del valore della vita, quando essi entrino in conflitto coi propri
interessi. Questo non vuol dire che un Mago Nero sia una bestia senza raziocinio, brutale, un individuo
che uccide o attacca per capriccio, nè è un essere dedito al caos o alla distruzione, nè un sadico, egli è un
Sapiente ed è superiore a tutto ciò, non sprecherà mai la sua Arte se non avrà da guadagnarci qualcosa.
Unico signore di se stesso, il nero fruitore porta avanti i suoi progetti con gelida efficienza. Non procura
sofferenze per il mero gusto di provocarle, ma non rifuggirà i metodi più terribili quando siano ritenuti
necessari: pur potendo avere dei sentimenti, come un qualsiasi mortale, essi saranno in ogni caso sotto
controllo ed eventualmente sfruttati per le proprie ambizioni.

La volontà del Mago della Notte è l`unica regola, e l`Arte, ed il potere che ad essa si accompagna, l`unica
cosa che abbia un significato. Un Mago Nero è un individuo subdolo: può essere la creatura più sublime
che si possa incontrare ed il nemico più implacabile e crudele, quando i suoi piani lo richiedono.
Consapevole della propria superiorità, scaltro nello scoprire le debolezze altrui, farà in modo da circuire il
suo prossimo e di sfruttarlo a proprio vantaggio - spingendolo a compiere il suo volere. Il volto che una
Veste Nera offre al mondo è ESATTAMENTE ciò che il fruitore decide di mostrare: dotato di una ferrea
disciplina e di un controllo assoluto sulle proprie debolezze, celerà agli altri quanlunque pensiero e
qualunque piano abbia formulato - quando non fosse utile illustrarli per raggiungere i propri scopi.

10-Mar-2020 12:00

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I CICLO

Lingua Arcana e Componenti, Vol. II

|| AL TERMINE DELLA LETTURA DI QUESTO TOMO RIUSCIRETE A PADRONEGGIARE ANCHE LE REGOLE


PIU` COMPLESSE DELLA LINGUA ARCANA.

SARETE IN GRADO DI LEGGERLA E SCRIVERLA CON UNA CERTA SEMPLICITA`, NONOSTANTE - ALCUNE
VOLTE - VI SARA` NECESSARIO UTILIZZARE *COMPRENSIONE ARCANA* PER COMPRENDERE ALCUNI
VOCABOLI A VOI IGNOTI. ||

Le componenti degli incantesimi riservate agli Iniziati:

Dominio sulla Materia: rametto sottile da spezzare con le dita della mano

Turbine delle Polveri: una pietra da stringere tra le dita

Vapore Acido: gettare un`ampolla al suolo

10-Mar-2020 12:03

Shaylen

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II CICLO

Il Mago Nero in battaglia

Prima di comprendere le scelte tecniche inerenti le battaglia che muovono per il creato tutto, ci sono da
considerare alcuni fattori che fanno da fondamenta alle scelte delle nostre azioni.

Innanzitutto bisogna comprendere il “perché” un Mago debba muoversi in battaglia, in quanto non
avezzo alla schermaglia. Le scelte partiranno dal rispetto di alleanze strette con altre compagini, dalla
volontà di ottenere qualcosa con l’eliminazione o la sconfitta di qualcuno, della mancanza di strade
alternative per il raggiungimento dei propri scopi, dalla necessaria difesa dell’Ordine o della Conoscenza
acquisita.

Poi c’è il “come”. L’esperienza e la lungimiranza nella battaglia sono solidi stivali dentro cui infilare il
nostro Potere, osservare il campo e le condizioni è assolutamente necessario per decidere come entrare
in battaglia. Dalle condizioni diverse potremmo scegliere l’alternativa della visibilità, in talune circostanze
il carisma dell’Ordine della Notte potrebbe essere una seconda arma per avvilire la volontà di chi stiamo
affrontando; nel caso in cui non tornasse utile esprimere il proprio status la cosa migliore da fare è
rendersi poco riconoscibile agli occhi nemici, sarà nostro cruccio renderci riconoscibili solo da eventuali
alleati, infatti potrebbe accadere di dover affrontare delle fazioni in cui sono in armi gilde nostra alleate
ma nemiche dei nostri amici.

Da qui arriviamo al “dove”. In un campo di battaglia non occuperemo mai le prime fila, la retrovia se ci
permette una sufficiente protezione e visibilità per utilizzare i nostri incanti è la soluzione piu congrua.
Tutto ciò però se la nostra posizione ci dona una buona visibilità degli obbiettivi e se nulla di
particolarmente rumoroso o fastidioso puo disturbare la nostra Concentrazione.

C’è un altro aspetto che va valutato dovendo parlare del “dove” sistemarsi in una battaglia, la presenza di
Generali d’armate, Re e Regine, così come di alti gradi di gilde o mestieri, potrebbe essere una succulenta
occasione per accarezzare gli intenti e la complicità dei nostri alleati, un buon presupposto per dare a chi
ci “serve” l’idea della nostra sicura guardia, così come una opportunità per difendere la vita di chi
governa e conquistare crediti a nostro favore.

Il “quando” è insegnato negli studi che fin qui avete affrontato, il Mago sa attendere perché conscio sia
del proprio Potere che della propria vulnerabilità.

C’è poi un aspetto da considerare che non è ultimo, ed è quello razziale.

Così come vengono studiate le formule un Mago Nero dovrà studiare e carpire le peculiarità delle razze
che vivono per il creato, non per solo diletto, ma perché conoscendo gli aspetti che le differenziano noi
potremo adeguare ad ogni azione il nostro operare per condurlo nella maniera più veloce e sicura verso
le nostre intenzioni ultime, così per ognuna sapremo i vantaggi e le debolezze di cui si fanno carico.

Degli angeli e dei demoni sapremo che il loro peso per composizione del loro corpo è di gran lunga
superiore ad un umano di pari altezza, che la loro “vita” risiede dov’è annidata la loro essenza; d’altro
canto va considerato che sono esseri anche in grado di volare, che posseggono un`Aura in grado di dare
effetti diversi.

Dovrete sapere che elfi, mezzelfi e drow hanno sensi sviluppati, sono dotati di buona agilità, gli ultimi poi
posseggono la capacità di vedere anche nel buio profondo. A noi trovarne l’utilizzo piu appropriato,
azioni notturne come fosse giorno oppure interferenze create ad arte per confondere i fini sensi di tali
individui.

Le fate sono esseri di pura energia in grado anche di prendere sembianze umanoidi, mentre i folletti
sono spiriti della natura che riescono a mutare nelle forme delle creature che desiderano. Un mannaro è
dotato di una forza fisica elevata, nelle notti di plenilunio soccombe alla mutazione che la natura ha loro
imposto, invece il vampiro si nutre si sangue per poter sopravvivere, facile trappola se fossero nostri
avversari, malus da tenere a mente nel caso fossimo noi i non morti in questione.

La Conoscenza delle razze è materia assai amplia, mai abbastanza per la sete di un Mago, mai
sufficientemente approfondità per l’avidità di un Mago Nero. Ma ne troverete tracce nelle nostre
biblioteche. L’esperienza diretta schiarirà l’inchiostro studiato sui tomi, ne darà conferma certa o
proporrà nuove righe da trascrivere nella nostra memoria.

Non crucciatevi, per ora, di comprendere le strategie che l`Ordine è solito approntare per una battaglia :
Neofiti e Iniziati difficilmente parteciperanno. Ma qualche schermaglia, miei giovani apprendisti,
l`affronterete di certo.

In questa lezione, avete appreso cosa è importante valutare. Quando e se vestirete il Pentacolo da Mago,
scoprirete il resto.

Messaggio modificato il 10 Mar 2020 alle 12:04

10-Mar-2020 12:07
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II CICLO

Simbologia Arcana, Vol. II - Parte I

Introduzione

"Niente sapevate, poco ora sapete. Approfondire per primeggiare!

Le leggende narrano della creazione delle Trame ad opera delle Tre Lune, per concedere alle creature di
questo piano d`esistenza l`utilizzo della Magia e contemporaneamente tenerle lontane dalle Energie
Primordiali, quelle con cui l`intero Creato venne Plasmato. Solo i Maghi sono a conoscenza dei segreti
delle Trame, giacchè Streghe e Stregoni le utilizzano senza consapevolezza. E` questo a rendermi sicuro, a
darmi consapevolezza che ai Maghi è stato affidato un ruolo fondamentale nel cosmo, in quanto unici
custodi di segreti nascosti nell`animo e nelle menti delle divinità creatrici. Elevati tra le genti."

Anonimo

Capitolo I

- Saper riconoscere un fruitore

Quanto è odiato da numerosi apprendisti, siano essi Neofiti o Iniziati, è in realtà una lezione priva di
Maestro, una prima prova che solo i più svegli riescono a comprendere.

L`obbligo di indossare le vesti e il pentacolo non rappresenta unicamente il fregiarsi di appartenere ad


una Torre, un simbolo di distinzione dalla massa, un freno alle velleità di fanatici assassini che si
vedrebbero contro un intero ordine nel togliere la vita ad un apprendista: è il primo strumento che vi
viene offerto per studiare quanti vi circondano, porre attenzione ai dettagli, saper comprendere cosa
cela un - apparentemente semplice - simbolo.

A quanti non hanno compreso, svelerò ora come saper riconoscere un fruitore dalle vesti che indossa,
dal Pentacolo che porta.
Per quanto concerne gli apprendisti, sapete già quanto dovete: in memoria del Crepuscolo d`Argento,
infatti, ogni Neofita e Iniziato - di qualsiasi Ordine - porterà vesti e pentacolo pria azzurre e poi blu.

Ma dal grado di Mago in poi, le cose cambiano decisamente: i pentacoli e le vesti prenderanno
interamente il colore dell`Ordine d`appartenenza, segnando un solco divisorio fra quanti aspirano e
quanti hanno già superato la Prova del Magus.

Gli Arcimaghi, indosseranno un Pentacolo Composito - la stella interna è ora un pentagramma, cioè
contiene anche le linee interne - e spesso le loro vesti (a seconda di quanto lo Shalafi ha deciso di
investire) sono ornate da stoffe più preziose o simboli magici. Sarà per questo sempre preferibile
osservare il Pentacolo piuttosto che la veste, giacchè solo gli Arcimaghi ne indossano questa tipologia.

I membri dei Gran Consigli delle Torri dell`Alta Magia, invece, indosseranno pentacoli completi e pieni,
tanto che la stella interna sarà completamente colorata, sempre seguendo le tinte ufficiali dei tre Ordini
Magici. Le vesti sono sempre più preziose e ornate rispetto a quelle del resto dell`Ordine, fregiate spesso
da fili d`argento e simboli magici cuciti con ornamenti preziosi. Anche in questo caso, è preferibile fare
riferimento al Pentacolo per poterli riconoscere con certezza.

Infine gli Shalafi, unici a potersi fregiare dell`oro che - simbolicamente - rappresenta la perfezione. Il loro
pentacolo sarà completo e pieno, ma l`anello che circonda la stella sarà del più nobile dei metalli. Le vesti
sono spesso ricamate e impreziosite da inserti in filo d`oro, ma non tutti gli Shalafi si mostrano allo stesso
modo.

Vi sono poi alcune figure, non appartenenti ad Ordini Magici o semplicemente private dei loro poteri,
che potrete riconoscere con una certa semplicità, così come - se vi dovesse mai capitare di incontrarne
qualcuno - sarete in grado di riconoscere un appartenente al Crepuscolo d`Argento.

Vesti:

Marrone - Rinnegato Nero.

Gialla - Rinnegato Bianco.


Mattone - Rinnegato Rosso.

Azzurra senza bordature - Neofita del Crepuscolo d`Argento

Blu senza bordature - Iniziato del Crepuscolo d`Argento/membro della Loggia dei Grandi Iniziati

Argento senza bordature - Depositario dei Segreti del Crepuscolo d`Argento

Oro senza bordature - Shalafi del Crepuscolo d`Argento

Pentacoli :

Rovesciato - Rinnegato

Spezzato - Indegno/Reietto/Inane

Capitolo II

- Approfondimenti sul simbolo del Pentacolo

Dando per scontato che i vostri cervelli siano abbastanza capienti per non cancellare quanto già avete
appreso, è tempo che conosciate a fondo ogni segreto di questa importante simbologia :

Il Mago nel Mondo, il Mago che domina il Mondo, il Mago come essere perfetto.

Ma vi è qualcosa che ancora vi era nascosto, qualcosa che forse ora riuscirete a comprendere o ad
intravedere. Il Pentacolo rappresenta l`amore per la vita ; e non parlo di smielose smancerie, di facce
sbigottite e sognanti, giacchè l`amore per la vita intesa da un Magus è qualcosa di più. Darò per scontato
che abbiate appreso che la Trama compenetra ogni cosa e che quindi la Magia è in ogni luogo, visibile e
invisibile. E` per questo che un Magus amerà, di bruciante passione nel nostro caso, ogni cosa, persino lo
stesso Male, persino il Bene, perchè in ogni cosa v`è traccia dell`Ars e perchè da ogni cosa noi sapremo
trarre beneficio personale.

Per meglio comprendere quanto vi sto insegnando, vi farò qualche esempio su cosa sia, per un Mago
Nero la mancanza di questa bruciante passione :

la mancanza di Conoscenza, l`oppressione del Sapere, la pochezza con cui ci si relazione agli eventi
comuni e straordinari. Guai, allora, divenire una creatura priva di passione, perchè neghereste il motivo
stesso che vi sta guidando in questo percorso.

E` questo che rappresentano i Rinnegati, convinti che la sola manipolazione dell`arcano, che il solo
incantesimo fine a sè stesso rappresenti già la perfezione. Per questo il loro simbolo è il pentacolo
rovesciato : hanno spontaneamente deciso di rovesciare le leggi che governano le Torri e gli Ordini
Magici, rendendosi ufficialmente fuorilegge in seno all`Alta Magia.

Un`ultima, importante, lezione sul Pentacolo ha da marchiarsi a fuoco nelle vostre menti, perchè renderà
ancora più palesi le differenze e - ancor prima - le inscindibili uguaglianze fra i tre Ordini Magici. Il
Pentacolo, infatti, trova la sua massima rappresentazione nella costellazione del Mago e rappresenta i
dieci precetti che guidano le Tre Torri dell`Alta Magia :

Vesti Bianche:

BONUM (Bene) – punta del braccio superiore sinistro del Pentacolo;

IUSTITIA (Giustizia) –punta del braccio inferiore destro del Pentacolo.

Vesti Rosse:

AEQUABILITAS (Equilibrio- apice superiore del Pentacolo;

DOCTRINA (Sapere) posta al centro delle due braccia inferiori del Pentacolo.

Vesti Nere:

CUPIDITAS (Ambizione) – punta del braccio superiore destro del Pentacolo;

POTENTIA (Potere) – punta del braccio inferiore sinistro del Pentacolo.

Precetti dei Maghi:

STUDIUM (Studio) –all’unione tra il braccio superiore sinistro e quello centrale del Pentacolo;

SAPIENTIA (Conoscenza) –all’unione tra il braccio superiore destro e quello centrale del Pentacolo;

ARS (Arte) – all’unione tra il braccio superiore ed inferiore di sinistra del Pentacolo;

VENEFICIA (Magia) – all’unione tra il braccio superiore ed inferiore di destra del Pentacolo.

10-Mar-2020 12:14

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II CICLO

Simbologia Arcana, Vol. II - Parte II

Capitolo III

- Le Torri

Dopo lo storico evento che portò alla scissione delle Vesti Nere dall`Ordine dei Maghi del Crepuscolo
d`Argento e la conseguente nascita del nuovo ordine dei Maghi della Notte, la trama si completa con la
scissione delle Vesti Bianche e delle Vesti Rosse, nonché la nascita dei rispettivi ordini dei Maghi dell`Alba
e dei Maghi del Crepuscolo.

A seguito dello scontro tra la Shalafi Nera Biba e la Domina Arcani Ghael, la Trama si sfalda creando sopra
al Belvedere una zona di magia selvaggia che va via via allargandosi per il GranDucato, mettendo in
pericolo tutti i Fruitori di Magia e le creature magiche. Per risolvere la vicenda, l`Evoker Rosso Asphynx e
la Decana Rossa Wren convocano alla Torre dell`Alta Magia gli esponenti di tutte le Gilde Magiche di Lot,
predisponendo il primo Conclave della Magia.

In questa occasione abbiamo una descrizione della torre.

La Torre Rossa

Il sentiero verso la torre è in salita, ma non difficile da percorrere. Si vede la torre stagliarsi nella notte
serena, in cui le stelle brillano raggianti, ma la luna nascosta. Una siepe blocca la fine del sentiero, il
quale lascia intravedere un passaggio che immette all’interno del giardino verdeggiante con figure
animalesche di varia specie. Nel giardino alcuni esseri, servitori umani accompagno i nuovi giunti verso il
portone principale che immetterà all’interno della torre.

Un largo atrio si apre subito dietro il portone, questi è grande come dall’esterno si possa immaginare.
Una volta varcata la soglia, un fuoco magico appare ai visitatori illuminando e riscaldando l’ambiente.
Due porte sono visibili nella sala priva di qualunque arredo, con

le colonne tortili che circondano la sala comune e formano sulla loro superfice, grazie alla luce creata dai
globi attivatisi all’ingresso degli alloggianti, una spirale di superfici in luce ed in ombra, un gioco fatto
dalla loro superfice marmorea, ogni colonna suddivisa nei diversi colori. Alla base delle colonne, dei
tavoli circolari in mogano leadornano, nascondendo il basamento, formando quegli aloni luminosi di
color ligneo, composti del riflesso della luce sugli stessi tavoli.

Le summenzionate colonne paiono quasi racchiudere in circolo il Pentacolo che è inciso sul pavimento,
solenne dimostrazione di ciò che viene studiato nella Torre. Alle pareti numerosi arazzi ornano il loco
raffigurando le tre Gemelle in paesaggi notturni.

Un incanto artistico ad opera dei Maghi permette alle tre lune raffigurate sugli arazzi di avere la
medesima posizione, sia nel dipinto che nell’effettiva realtà al di fuori della mura della torre. Un
imponente camino di marmo bianco si apre su una delle pareti circolari, recando al suo interno un fuoco
simile per intensità e lucentezza a quello dei globi luminescenti.

Atrio della Torre Rossa

Il portale d’ingresso, così come il varco tra le siepi, si apre automaticamente ai visitatori invitati grazie al
Glifo protettivo che ne permette l’identificazione. Globi fatui, simili a fuochi di fioca lanterna, guidano gli
illustri ospiti verso il corretto sentiero, affinché non si perdano nel giardino che muta perpetuamente
aspetto.

Gli ospiti vengono accolti dal calore del fuoco che arde nel grande camino. La sensazione che avvolge chi
vi entra è piacevole, in rapporto con la temperatura rigida dell’esterno. I globi fatui si accendono sempre
più numerosi di volta in volta che un ospite supera la soglia della sala. La sala che s’apre innanzi allo
sguardo di chi ne carezza il dettaglio, risulta priva di arredi. Lo sguardo viene quasi magneticamente
attirato dalla grande vasca posta al centro esatto della stanza circolare. Un`acqua cristallina riempie la
scultura, ove compaiono sul fondale trasparente perle bianche, opali del fuoco e perle nere, incastonate
con metodica alternanza.

I Globi luminosi proiettano ombre ambrate sulle pareti di marmo venate dai tre colori delle Trigemini.

La Torre dei Maghi

I maghi dei tre Ordini hanno il loro punto di ritrovo nella Torre dei Maghi. Essa è circondata da un
giardino in cui vi sono statue viventi del colore delle Tre Lune di cui nessuno conosce la loro posizione e
la loro forma; inoltre c’è un labirinto di siepi, mobili anch’esse, che sbarra l’ingresso. Soltanto i maghi dei
tre Ordini possono attraversarlo indenni conoscendo loro le vie di accesso, mentre chi non è un mago
verrà rinchiuso e fatto morire in esso, se non è stato invitato da un fruitore. Il giardino è racchiuso da
un`altra cinta di siepi che ai non maghi risulta impenetrabile, essendo alta circa tre braccia e fittissima.

Fuori da questo muro vegetale c’è un particolare segno a terra che costituisce l’incanto per accedere ai
giardini; si tratta di una runa invisibile - chiamata Glifo Protettivo - che ha alcune particolarità. Essa
permette ai maghi di passare indenni, mentre ai visitatori, laddove non invitati, manda addosso una
scarica elettrica di bassa intensità come avvertimento; i visitatori ben accetti, invece, possono
attraversare indenni il Glifo grazie al mago che riesce a disattivarlo per pochi secondi. Se il visitatore ha
intenzioni ostili, di qualunque genere, non riuscirà a passare. Un’altra particolarità di questo Glifo è che i
maghi all’interno della Torre possono osservare che cosa succede fuori. Infine, l’ultima caratteristica di
questo Glifo è che all’aprirsi del varco nella cinta vegetale esterna, ne scaturisce un globo magico che
illuminerà e guiderà il visitatore.

La torre è alta otto piani ed è una struttura immensa: alla fine del quarto piano ci sono tre ramificazioni,
ciascuna alta ancora quattro piani: una ad ovest per i maghi bianchi, una a nord per i maghi rossi ed una
ad est per i maghi neri. Ciascuna ramificazione porta il colore dell’Ordine da cui è occupata; le guglie del
tetto sono di color oro, che risplende anche in piena notte. Al piano terra ha sede la sala comune, in cui i
tre Ordini si riuniscono per riunioni. Ai primi quattro piani ci sono le aule per le lezioni, mentre gli altri
quattro restanti, che sono divisi per ogni Ordine, sono spartiti fra le varie cariche dei maghi.

Fonte: Primo Saggio Zefirya - Archivio Detentori dell`Arcana Saggezza

10-Mar-2020 12:26

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II CICLO

Simbologia Arcana, Vol. II - III parte

Capitolo IV

- Approfondimenti sulla Costellazione del Mago

Nella Costellazione del Mago sono contenuti i Dieci Precetti che racchiudono la vita e l`agire del Mago,
nelle differenze e nelle somiglianze dei tre Ordini. La Costellazione descrive la forma di un Pentacolo,
simbolo del Dominio della Mente sul Corpo, della Magia sugli Elementi che costituiscono la Materia.
All`interno della Costellazione, quattro stelle di colore giallo portano i nomi dei Precetti Comuni degli
Ordini Magici: Studium, Sapientia, Veneficia, Ars. Due stelle, splendenti di luce argentea, rappresentano i
Precetti delle Vesti Bianche: Bonum e Iustitia . Due astri rossi raffigurano i Precetti del Crepuscolo,
Aequabilitas e Doctrina . Infine Cupiditas e Potentia , i due Precetti che guidano le Vesti Nere, trovano la
loro immagine in due stelle brillanti di un azzurro intenso, tendente al viola.

I Precetti Comuni

Poste nei vertici interni del Pentacolo, tali stelle sono i princìpi supremi che descrivono il sentiero
tracciato dall`Ars, delineando l`identità del Mago al di sopra delle differenti vie che le Tre Lune hanno
tracciato per i pochi degni di intraprendere il difficile cammino che conduce all`elevazione nel Sapere.

I quattro Precetti identificano un ciclo che procede in senso orario, riassumendo in sè un unico essenziale
Precetto: un`esistenza devota allo Studio ( Studium ) conduce alla profonda conoscenza di verità che
sfuggono alle menti superficiali, prigioniere nelle tenebre dell`ignoranza. Lo studio guida così l`individuo
al raggiungimento della Sapienza ( Sapientia ). Colui che detiene la Conoscenza, acquisita con implacabile
determinazione e devoto sacrificio, raggiunge il controllo delle Energie che permeano il Mondo,
racchiuse e ordinate nel Tessuto della Trama. La Volontà del Fruitore si esplica nell`Incantesimo, nel
Dominio della Mente del Sapiente sul mondo ( Veneficia ). Ma la Conoscenza del Mago non si limita a
conferirgli superiori facoltà: la via che egli persegue diviene il centro della sua esistenza, la base della sua
filosofia, la ragione del suo inserimento nella rigida gerarchia degli Ordini ( Ars ). Il ciclo si completa
tramite la comprensione di come l`individuo, elevatosi nella Sapienza e nel potere, cerchi un continuo
progresso delle proprie capacità. La Maledizione del Mago, il Dono delle Trigemini, impedisce al Mago il
pieno raggiungimento dell`onnipotenza. Ma la via dell`Ars si rinnova continuamente, generando nuovo
Studio, nuova ricerca del superamento dei propri limiti.

Dalla fondamentale verità espressa dai Precetti situati al centro del Pentacolo, discendono i sei Precetti
specifici dei differenti Ordini. Le stelle che li raffigurano sono situate sui vertici esterni, posti sul cerchio, e
sul vertice inferiore interno. La ciclicità della figura che viene delineata testimonia che nessuna delle tre
vie tracciate dalle Divinità Lunari prevale sull`altra, e che i tre sentieri descrivono nel loro complesso la
totalità dei cammini del Mago.

I Precetti delle Vesti Bianche

Il Bene ( Bonum ) e la Giustizia ( Iustitia ) sono i fini perseguiti dall`Alba. Il raggiungimento della Sapienza
e delle facoltà del Mago è in questo caso inteso come mezzo di incessante avvicinamento ad un Bene
Assoluto, superiore al significato comunemente inteso. La giustizia è l`affermazione definitiva di un`etica
basata sui princìpi di ordine supremo che prevale sul caos. Il Bene è l`ideale di una realtà perfetta, basata
sull`altruistico rispetto della vita di ogni creatura.

I Precetti delle Vesti Rosse

La posizione delle due stelle rosse, situate nei vertici centrali del pentacolo, mostra come il Crepuscolo
svolga la funzione di punto di incontro tra l`Alba e la Notte. Conoscenza ( Doctrina ) ed Equilibrio
( Aequabilitas ) costituiscono per il Crepuscolo un unico fine. L`Equilibrio descrive la complessità
dell`Universo, l`eterna coesistenza di realtà opposte in una perpetua ciclicità. Ogni condizione si alterna
ad un`altra, senza che, nel perpetuo scorrere del tempo, nessun prevalere sia mai definitivo. La
consapevolezza di tutto ciò può essere raggiunta solo attraverso la continua ricerca di Conoscenza. Per
tale motivo il Mago Rosso dedica l`intera vita all` attenta osservazione del mondo ed allo studio di un
potere destinato a garantire la coesistenza di princìpi opposti, perchè ogni elemento che costituisce la
realtà possiede un valore che non deve andare perduto.

I Precetti delle Vesti Nere

Il percorso tracciato dal Mago Nero è mosso e motivato dall` Ambizione ( Cupiditas ) di prevalere su ogni
ostacolo che si oppone all`affermazione individuale. Tale Ambizione spinge lo studioso alla ricerca di
elevazione nel Potere ( Potentia ). La Conoscenza acquisita dal Mago gli dona facoltà di esercitare
dominio sul mondo, di plasmare l`universo per affermare il proprio volere. La volontà altrui viene piegata
tramite uso di una fredda e spietata intelligenza, alla quale lo studio incessante della realtà dona
continuamente nuova linfa.

Considerazioni finali

È degno di nota osservare come, all`interno della Costellazione, i due vertici relativi ai Precetti delle
Singole Vesti siano posti agli antipodi l`uno rispetto all`altro. Questa disposizione vuole rendere chiaro
che ognuno dei tre Ordini Magici, nella diversità delle proprie aspirazioni, eprime pienamente il
cammino dell`Ars, percorrendo l`intera figura delineata dal Pentacolo. Così, ognuno dei Precetti di una
particolare Veste può assumere significato per le altre, anche se in una differente visione.
Soffermandosi sulla Notte, possiamo vedere come il Bene sia per il Mago Nero l`affermazione della
propria individualità. La Giustizia ha il suo corso nella ferrea gerarchia dell`Ordine, e nella spietata
rimozione delle minacce al potere dell`Ars, rappresentate dai Rinnegati. La perfezione dell`Equilibrio è
espressa dal mondo che diviene il laboratorio del Mago. L`Universo intero esprime le proprie infinite
potenzialità per effetto del Dominio del Mago, in nome di un potere che incessantemente persegue la
propria affermazione.

Nidhafioll

Magister dell`Università Arcana

[Scritto elaborato a partire dalle ricerche svolte dagli Iniziati Darten Noamuth, I Eliadel Imlach, Nympheta
Noir, Flauros Linguaspina]

10-Mar-2020 12:31

Shaylen

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III CICLO

Gli Alleati

Fonte di ingenti vantaggi, gli Alleati divengono fondamentali nell`affrontare la quotidianità al di fuori
della Torre dell`Oscura Notte.

Distingueremo due tipologie di alleati, analizzandoli poi nello specifico: alleati personali e alleati
dell`Ordine.
Ma prima, diamo un senso univoco al termine "alleato" per un Mago Nero:

si tratta di qualcuno i cui poteri o il cui sapere divengono indispensabili per poter raggiungere i nostri
scopi. Travestiremo le nostre intenzioni fino a farle divenire identiche a quelle degli alleati prescelti, ma
mai e poi mai tradiremo l`Ars per sostenere un`alleanza. Ricordate di essere camaleontici, di sapervi
adattare ad ogni situazione e rinunciare ad essere voi stessi - per il tempo necessario - pur di poter
ottenere quanto desiderate. I nostri obiettivi - siano essi personali o dell`Ordine tutto - sono secondi solo
all`Ars!

Alleati personali:

si tratta di creature spesso rimaste intrappolate nelle fitte trame delle nostre macchinazioni: ogni
tipologia caratteriale è funzionale ad uno o più compiti da portare a termine per nostro conto.
Particolarmente indispensabile è avere al proprio fianco qualcuno capace di maneggiare armi o più
semplicemente di promuoversi quale scudo e barriera personale nel caso in cui veniste attaccati.

Anche dietro l`ultimo reietto della società si nascondono importanti risorse per avere informazioni,
essere sempre aggiornati su quanto accade lontani dalla nostra Torre, reperire oggetti, fare il lavoro
sporco al vostro posto. Comprendere l`individualismo che ci distingue quali Vesti Nere è tanto
fondamentale quanto saper dosare la propria benevolenza - sia essa veritiera o meno, poco importa - nei
confronti degli altri. In ogni cosa si nasconde Sapere e Potere.

È fondamentale per Voi sapere che questioni problematiche sorte con i Vostri alleati personali, non
verranno per forza di cose risolte dall`Ordine.

Vi anticiperò solo due fondamentali insegnamenti, giacchè sono certo che un Iniziato sia in grado di
scovare valide alternative e nuove strategie:

- mai far capire le proprie intenzioni e avvalersi sempre dell`appoggio dell`alleato, anche se il nostro fine
ultimo è in stretta dissonanza con il suo scopo;

- dirsi disponibile e qualora il nostro intervento sia indispensabile alla situazione, ma non è ciò a cui noi
miriamo, sbagliare l`incantesimo di proposito se necessario.

Alleati dell`Ordine:
Quando lo Shalafi decide di instaurare un rapporto di collaborazione con una singola creatura,
un`organizzazione, un intero popolo, voi sarete tenuti a rispettare meticolosamente ogni informazione
che vi verrà fornita. Quanti si macchieranno di tradimento nei confronti di un alleato - di loro sponte, sia
chiaro - verranno estromessi immediatamente dall`Ordine.

Sarà per voi necessario passare più tempo possibile fra le fila amiche, sì da poter avvantaggiare voi stessi
e l`ordine tutto nel carpire i loro punti deboli, le loro necessità, i loro obiettivi : così facendo, saremo
sempre un passo avanti, risultando indispensabili, fondamentali per la loro stessa sopravvivenza.

10-Mar-2020 12:37

Shaylen

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III CICLO

Il Misticismo - Parte I

Appunti di un Mago Nero sul Misticismo

Inizierò con una citazione questo mio studio:

"Da soli sono niente, senza il loro simbolo sacro una nullità. Gli Dei esistono, ma noi sovvertiamo il loro
volere"

Di un Anonimo Arcimago Nero

- Anno IX - Mese 3° - Giorno 22°

E` da tempo che rifletto sulle Divinità e la manifestazione su questo piano dell`esistenza dei loro poteri.

Spiritualità o fredda razionalità?

Superare i limiti o annullare la propria personalità?

Mi sono sempre chiesto se qualche Monaco, qualche Chierico o Druido si sia mai fatto una sola di queste
domande.

Questa continua ricerca di unirsi ad una Divinità, divenire esempio viventi dei suoi dogmi, a cosa
conduce?

Forse non lo saprò mai o semplicemente eviterò di riportarlo qui. Quel dannato Arcimago continua a
guardare famelico i miei Tomi. Devo farlo fuori, senza farmi scoprire dallo Shalafi...

- Anno IX - Mese 4° - Giorno 1°

<la scrittura è tremolante>

Una trappola, dovevo aspettarmelo. Ma i miei appunti sono salvi!

In questi giorni, passati tra Lazzaretto e Torre, ho avuto modo di svestire il Pentacolo e offrire una nuova
visione di me, plasmando il mio corpo come più era necessario, con la speranza - invero - di lenire il
dolore che mi attanaglia.

Ho fatto visita a diversi luoghi, considerati sacri, raccogliendo informazioni interessanti.

Alcuni Mistici sono decisamente più validi dei Cerusici nel curare le ferite.

Devo ricordarmelo!

Ho comunque scoperto che le divinità sono assolutamente radicate in ogni luogo e strato sociale : dagli
uomini di fiducia dei Nobili fino ai peggio pendagli da forca.

Con i poteri divini - in molti, ma non tutti - hanno rivisto la luce di Sol e Pos dopo essere deceduti.

Mostrare rispetto per le divinità, può portare numerosi vantaggi.

Da ricordare!

- Anno IX - Mese 4° - Giorno 12°


Sono riuscito a classificare diversi approcci al Misticismo, raccogliendo in questi gruppi solo alcune delle
Gilde esistenti.

Saranno i miei apprendisti a terminare questo studio:

Approccio Contemplativo-Devoto:

Trovano la loro forza e la loro potenza nella contemplazione religiosa e nella loro incrollabile fede verso
l`"essere superiore". Attraverso la totale immersione contemplativa nell’immensità del "divino", il
mistico catalizza in sé parte dell’infinito potere e lo sfrutta per i suoi scopi che, ovviamente, saranno
"omogenei" alla volontà del Dio che ha dato questi poteri.

Monaci e Chierici fanno di questo metodo il loro, senza bisogno di doversi accostare a libri o esperimenti,
se non in minima parte. Tale è la Fede nel loro Dio che non necessitano di prove, facendosi invece loro
stessi veicolo delle manifestazioni soprannaturali ad esso legate.

Approccio Pratico-Studioso:

Lunghi studi ed esperimenti hanno fatto sì che, approfondendo le conoscenze sull`Essere superiore,
siano riusciti a impadronirsi di alcuni poteri sfruttandone alcuni per i loro scopi.

Questo tipo di mistico è scevro da qualsiasi interesse che non riguardi il suo studio, non si interessa alla
“quotidianità”, bensì lascia che ogni evento “scivoli” sulla sua assoluta fermezza di "essere superiore".
Non effettuerà alcuna invocazione se non per un vantaggio personale o per accrescere la sua pratica e le
sue capacità. Completamente al servizio dell`essere superiore assolve il suo “debito” aiutando coloro che
gli sono fedeli, ad esempio riportandoli in vita affinché possano continuare a servirLo. Militarmente
hanno la stessa efficacia dei Chierici e dei Monaci, ovviamente i loro servigi costeranno all’armata che li
accoglierà tra le sue fila un contributo in anime ed in corpi per i loro esperimenti.

Rappresentanti di questa tipologia sono i Necromanti che a ragione vengono chiamati Figli di Morte.
Come lei, ben poco si curano di esser apprezzati o di agire per cause diverse dal soddisfacimento dei loro
bisogni, il raggiungimento dei loro obiettivi o la maggiore conoscenza di tutte le cose.
P.S. e` stato l`incontro più interessante, l`unico - finora - ad avermi fatto apprezzare qualche aspetto del
Misticismo!

Approccio Naturalistico:

L’osservazione della natura, lo studio e la sperimentazione dei fenomeni naturali, il collegamento con gli
spiriti superiori e le forze che la governano è un eccellente sistema per conoscere e veicolare i poteri
naturali.

Rispettosi sono gli studiosi che sanno bene che ogni ferita inferta alla natura ne provoca un
indebolimento e una perdita di potere oltre all`ira delle entità superiori. Coloro che praticano questo
approccio sono in grado di veicolare le forze naturali fino a ricondurle in corpi privi di vita di esseri
comunque in simbiosi con la natura, come Mannari e folletti.

Gli incantesimi prodotti hanno dunque potenza determinata dalla qualità dell’ambiente in cui vengono
praticati. Un "usufruitore" di questi poteri non li userà mai se l’equilibrio naturale verrà alterato in
qualche modo, di conseguenza sono Militarmente poco affidabili, ogni alleato potrebbe diventare, con
un gesto inappropriato, un nemico.

A questo gruppo appartengono i Druidi, la cui sola fedeltà va alla Natura che proteggono.

Approccio Spirituale:

Pongo qui i Signori dei Draghi della Luce e delle Tenebre, senza far distinzione. Consideriamo tali gruppi
come mistici esclusivamente perchè hanno fatto del credo dei Draghi il loro e lavorano, vivono, pensano
ed agiscono esclusivamente per favorirlo, lo fanno esclusivamente perchè davvero i due Dorati veglino
sui loro servi.

Troppo difficile sapere qualcosa in più. Mi è bastato incrociare lo sguardo con un Nobile Signore dei Cieli
per capire quanto fosse inutile e pericoloso fare altre domande.
Manderò i miei allievi.

- Anno IX - Mese 4° - Giorno 25°

Quanto diceva l`anonimo Arcimago è assolutamente esatto.

Togliere il catalizzatore, e probabilmente anche mutarne la materia che lo compone, rende i Mistici
completamente privi di qualsiasi potere.

Ma la loro lingua è sempre pericolosamente affilata.

Ora ne ho una in una piccola teca di vetro : sarà il mio trofeo per la fine di questo studio.

<diverse macchie di sangue rendono illeggibile il resto del paragrafo. Poi, con scrittura diversa, vi è un
ultimo appunto>

- Anno IX - Mese 5° - Giorno 5°

Pensavo che il fallimento della mia trappola avrebbe sortito una reazione nell`Arcimago. Ma a quanto
pare a chiacchierare troppo con i Chierici s`era rabbonito.

Ora i suoi appunti sono miei ed il mio compito per lo Shalafi è finito!

Troverò un Neofita o un Iniziato che scrivano per me le differenze fra Magia e Misticismo.

D`altronde far sparire un Arcimago Nero non è stato per nulla semplice...

10-Mar-2020 12:46

Shaylen

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III CICLO
Il Misticismo - Parte II

Nuctemeron Maestra e Shalafi…

Tengo tra le mani il tomo da voi concessomi. Esso nasconde tra i caratteri trascritti negli anni, segreti sul
potere che viene chiamato ‘Misticismo’.

Per molto tempo sono stato un esponente di due tra le gilde Mistiche più importanti ancora oggi
esistenti.

I Necromanti, tra i quali reggevo la nera Falce del Consigliere ed i Signori dei Draghi delle Tenebre, tra i
quali ero la voce terrena del signore dei Venti, guida delle Tempeste.

Negli anni ho combattuto accanto e contro le gilde mistiche legate a Simeth ed a Themis e conosco
alcuni dettagli, che, col vostro permesso, vorrei aggiungere a ciò che sto ora leggendo.

I mistici sono figure che ‘attingono’ al potere immenso di Divinità o, nel caso dei Signori dei Draghi,
Semidivinità quali i serventi ed i Dorati di Luce ed Oscuro.

Quasi in tutti i casi, il potere di ciò che venera, e che diviene in parte appunto il potere del misitico, viene
incanalato in un oggetto sacro chiamato catalizzatore perché, in effetti, catalizza una minima parte di un
potere troppo grande per essere sostenuto.

Il catalizzatore è quindi un tramite tra il mistico e la Divinità che serve.

Riportato dal documento in vostro possesso:

Approccio Contemplativo-Devoto:

Trovano la loro forza e la loro potenza nella contemplazione religiosa e nella loro incrollabile fede verso
l`essere superiore". Attraverso la totale immersione contemplativa nell’immensita’ del "divino", il mistico
catalizza in se’ parte dell’infinito potere e lo sfrutta per i suoi scopi che, ovviamente, saranno "omogenei"
alla volonta’ del Dio che ha dato questi poteri.
Monaci e Chierici fanno di questo metodo il loro, senza bisogno di doversi accostare a libri o esperimenti,
se non in minima parte. Tale è la Fede nel loro Dio che non necessitano di prove, facendosi invece loro
stessi veicolo delle manifestazioni soprannaturali ad esso legate.

Mia Appendice aggiuntiva:

Se vi batterete con un chierico, potrete notare uno strano bracciale metallico, il suo nome è Triskele, e
rappresenta il catalizzatore che li collega alla Dea.

Approccio Pratico-Studioso:

Lunghi studi ed esperimenti hanno fatto si che, approfondendo le conoscenze sull`Essere superiore,
siano riusciti a impadronirsi di alcuni poteri sfruttandone alcuni per i loro scopi.

Questo tipo di mistico e’ scevro da qualsiasi interesse che non riguardi il suo studio, non si interessa alla
quotidiani, bensi’ lascia che ogni evento scivoli sulla sua assoluta fermezza di "essere superiore". Non
effettuera’ alcuna invocazione se non per un vantaggio personale o per accrescere la sua pratica e le sue
capacita’. Completamente al servizio dell`essere superiore assolve il suo debito aiutando coloro che gli
sono fedeli, ad esempio riportandoli in vita affinche’ possano continuare a servirlo. Militarmente hanno
la stessa efficacia dei Chierici e dei Monaci, ovviamente i loro servigi costeranno all’armata che li
accogliera’ tra le sue fila un contributo in anime ed in corpi per i loro esperimenti.

Rappresentanti di questa tipologia sono i Necromanti che a ragione vengono chiamati Figli di Morte.
Come lei, ben poco si curano di esser apprezzati o di agire per cause diverse dal soddisfacimento dei loro
bisogni, il raggiungimento dei loro obiettivi o la maggiore conoscenza di tutte le cose.

Mia Appendice aggiuntiva:

Ogni Necromante da cultista a Vox mortis ha con sé una staffa. Una banale staffa di metallo o di legno
che culmina con una gemma.
La gemma è il catalizzatore di ogni membro della setta e si differisce per colore a seconda del livello o
della via.

La gemma s’lluminerà quando la concentrazione del necromante raggiungerà l’apice e sarà segno di
un’invocazione imminente.

In realtà però non tutti i necromanti non attaccano se non per vantaggio personale o per accrescere la
propria arte come sopracitato.

Esistono infatti due vie nella setta: La Via di spirito e la Via di carne.

La strada di spirito presenterà un catalizzatore verde e la strada carne rosso.

Le staffe saranno differenti, nel caso di spirito la staffa sarà di legno perché essi sì, fanno parte della
categoria sopracitata, non invocherebbero e non attaccherebbero mai se non per sapere, se non per
necessità. Essi sono una via che basa ogni sua mossa sullo studio, sono tra le due vie coloro che
prediligono l’arte di morte alla pratica.

La via di carne, le cui staffe sono di metallo, invece, è più propensa allo scontro, anche fisico se
necessario, per questo la staffa è di metallo perché spesso, viene usata anche come arma da botta.

Mai un membro della via di spirito contemplerebbe la possibilità di un corpo a corpo armato, la via di
carne, di contro, ha tale possibilità.

E’ da sottolineare però, che un ‘esponente violento della via di carne non è comunque paragonabile ad
un soldato nell’arte del corpo a corpo armato.

Nessun necromante di grado inferiore potrà toccare una staffa superiore e avrà traumi tali d aportarlo, a
seconda del livello, fino allo svenimento o la pazzia...

Approccio Naturalistico:

L’osservazione della natura, lo studio e la sperimentazione dei fenomeni naturali, il collegamento con gli
spiriti superiori e le forze che la governano è un eccellente sistema per conoscere e veicolare i poteri
naturali.

Rispettosi sono gli studiosi che sanno bene che ogni ferita inferta alla natura ne provoca un
indebolimento e una perdita di potere oltre all`ira delle entita’ superiori. Coloro che praticano questo
approccio sono in grado di veicolare le forze naturali fino a ricondurle in corpi privi di vita di esseri
comunque in simbiosi con la natura, come Mannari e folletti.
Gli incantesimi prodotti hanno dunque potenza determinata dalla qualita’ dell’ambiente in cui vengono
praticati. Un "usufruitore" di questi poteri non li usera’ mai se l’equilibrio naturale verra’ alterato in
qualche modo, di conseguenza sono Militarmente poco affidabili, ogni alleato potrebbe diventare, con
un gesto inappropriato, un nemico.

A questo gruppo appartengono i Druidi, la cui sola fedelta’ va alla Natura che proteggono

Mia Appendice aggiuntiva:

Aggiungo anche qui un appunto.

I druidi sono legati appunto a Gaia ed il loro catalizzatore è una pietra tonda e circolare che li lega alla
natura.

Solitamente la portano al collo, come un ciondolo, ma meglio non farsi ingannare dalla forma banale,
essa è il catalizzatore tra il confratello e Gaia.

La pietra è differente l’una dall’altra a seconda del livello del Druido.

I druidi oltre che custodi della natura sono custodi assoluti dell’equilibrio, seppur un tempo portai l’Ard
Rhys Rings a parteggiare per la setta dei Necromanti nella guerra contro Walach.

Approccio Spirituale:

Pongo qui i Signori dei Draghi della Luce e delle Tenebre, senza far distinzione. Consideriamo tali gruppi
come mistici esclusivamente perchè hanno fatto del credo dei Draghi il loro e lavorano, vivono, pensano
ed agiscono esclusivamente per favorirlo, lo fanno esclusivamente perchè davvero i due Dorati veglino
sui loro servi.

Mia Appendice aggiuntiva:

Cio’ che è qui riportato sui signori dei cieli, se posso permettermi, è vago ed inesatto.
Io so praticamente tutto, su di loro, un tempo ero voce di uno dei serventi del Dorato oscuro.

Le mie parole si frenano qui, perché, rischierei la vita nel parlare. I Sicari non sono così indulgenti.

Posso dirvi che ogni schiera che rappresenta le due opposte fazioni ha un diverso modo d’agire ed è
legata al destino che vuole ottenere da modi d’agire, di credere e pensare a volte diametralmente
opposti.

Non pensate ai Signori dei draghi come ad esponenti con un unico modo d`agire ma come diversi
frammenti legati da un obiettivo...

Ricordate poi, che Nel caso dei Signori dei Draghi, il vero catalizzatore è il drago stesso, il vero mistico è il
drago stesso, il cavalcatore non è che legato al suo compagno ma è privo di potere personale, anzi, se
posso permettermi un commento, è quasi nocivo al Semidivino, proprio per questo mi allontanai.

Potrei raccontarvi ogni cosa, ma qui giungo qui ad una domanda a voi maestra e a voi Shalafi se mai
leggerete:

Cosa posso avere in cambio di altro sapere sui signori dei cieli?

Ho molte conoscenze utili, so molto sui cavalcatori e sui draghi stessi, ne conosco le razze, i soffi e le
peculiarità, non ultime le loro potenzialità mistiche e le loro invocazioni…

Potrei sembrarvi offensivi, ma tutto sommato, la mia è solo volontà di crescere e voi, siete coloro dai
quali posso attingere…

Se non otterrò nulla, non aggiungerò altro a quanto detto.

Con la massima devozione vi saluto

Raise

Iniziato della Notte

Messaggio modificato il 10 Mar 2020 alle 13:24

10-Mar-2020 12:51

Shaylen
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III CICLO

Il Misticismo - Parte III

Approccio passivo martirico

tipico dei Cavalieri Consacrati a Simeht

La maggior parte di loro non comprende a pieno il significato intrinseco del decalogo, non lo fa suo. Lo
rispetta perchè è così che deve essere, così è stato e così sempre sarà.

In realtà si cela qualcosa di più profondo nell`animo di un vero Cavaliere di Simeht: il martirio.

Il totale distaccamento dalla propria esistenza terrena li porta a gesta che qualcuno potrebbe definire
folli, altri epiche; e se queste gesta saranno madri di una fine infausta tanto meglio: non c`è niente di più
onorevole per un Cavaliere di Simeht che mettere sul piatto della bilancia la propria esistenza stessa,
asservita alla causa e utilizzata come mezzo supremo per giungere allo scopo.

Cadere in battaglia non è fonte di cordoglio nè di disonore ma è un risultato, un Cavaliere di Simeht non
fugge innanzi alla morte anzi l`accoglie a braccia aperte.

Il suo approccio al misticismo quindi è un approccio passivo, il legame con la divinità è rappresentato da
una reliquia e dall`ordine monastico.

Evan Rosier

Messaggio modificato il 10 Mar 2020 alle 12:55

10-Mar-2020 12:55

Shaylen
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IV CICLO

I rituali

Un rituale è un incantesimo: quindi nel parlare di Rituale, parliamo sempre di una perfetta sincronia di
movimenti, parole, per renderlo fattibile; alle volte, un Rituale può essere compiuto in autonomia, altre
volte invece, richiede l`ausilio di più energie, quindi diversi Fruitori, anche fino a tre. In tal senso, i Maghi
che effettueranno il Rituale, devono essere coordinati, tessere insieme la formula magica, l`uso della
componente, la mancanza di sincronia porta al fallimento del Rituale, e chissà quali danni potrebbero
coinvolgere gli stessi Maghi. I Rituali possono essere officiati da una persona, due, o perfino tre; di base,
sappiate che sulla persona, o sull`oggetto, su cui effettuare il Rituale, va posto ai piedi un Pentacolo Nero,
realizzabile con un Incanto Minore, trattenendo l`oggetto o la persona nel suo epicentro. In alcuni Rituali
è possibile farlo da soli, prima di passare all`Incantesimo, per altri ci sarà bisogno di un altro Mago, e qui
arriviamo ai Rituali con due Maghi coinvolti. Quando siamo di fronte a Rituali con Tre Maghi, uno si
occuperà dell`Incanto Minore, gli altri due di recitare le formule arcane necessarie per realizzare il
Rituale. L`ordine, la sincronia dei Maghi coinvolti, per effettuare un Rituale è fondamentale: il cofficiante
sistema l`oggetto od i cristalli, l`Officiante cerca la concentrazione; il primo dona vita al pentacolo nero, il
secondo richiama le energie; il cofficiante si assicura che il pentacolo sia ancora lì mentre l`officiante
espelle il comando di potere. una situazione con tre Maghi, ovviamente, i due che attingeranno alla
Trama devono seguire passo passo le Fasi dell`Incantesimo, l`ultimo ad esplicare il Comando di Potere
deve essere chi attua la formula del Rituale. Durante i Rituali, ci si può servire dei Cristalli del buio: sono
solidificazioni, concentrati, delle energie residue o assorbite da ogni attività arcana della Torre. Sono alla
base delle creazioni dell`Ordine dei Maghi della Notte. Al termine di ogni giornata, in seguito a
sperimentazioni, rituali, duelli magici, i Servitori Invisibili recuperano i cristalli, portandoli nei laboratori
dove verranno trasformati nella riserva energetica di Sigilli, Oggetti e Costrutti Magici. Sono utilizzati,
inoltre, come focus per i Circoli Arcani fino al IV livello: oltre non riuscirebbero a catalizzare tutta
l`energia di tre o più fruitori di V o VI livello.

LE LEGGI DELL`ALTA MAGIA

L’Arte è il centro dell`esistenza del Mago, è il genitore, l’amante, la sposa, il figlio.

È il suolo, il fuoco, l’aria, l’acqua.


È la sua vita, così come la sua morte e va oltre la morte stessa.

Ars Super Omnia, dunque, perché Magia ha davvero valore sopra ogni cosa.

» Ars Super Omnia: un motto coniato dal Dakys, Depositario dei Segreti dell’Ordine del Crepuscolo
d’Argento.

Un motto che unisce ogni Mago, al di là della Veste indossata; perché tale è il valore dell’Arte per chi ne
segue la Via, da costituire per Bianchi, Rossi e Neri un elemento unificante.

● » Ogni Fruitore d`Alta Magia vive per l`Ars, la quale tende a far convivere con gli obiettivi a cui la sua
veste è legata. Ogni altra attività è volta all`accrescimento personale e per l`Ordine tutto.

● » Il Mago vive seguendo il proprio Libero Arbitrio, comprendendone in profondità implicazioni e


sfumature. Il sentimento religioso non è osteggiato.

● » L`utilizzo della magia al di fuori dell`Ordine è un atto severamente punito e perseguitato dai tre
Ordini.

● » Il Mago si impegna nel salvaguardare perennemente il tessuto magico. Per tale motivo vedrà
sempre con diffidenza e occhio attento coloro che usano la magia istintuale. Il modo di agire di ogni
mago nei riguardi degli istintuali muta in base al colore della veste di appartenenza.

● » I Maghi che verranno sorpresi a collaborare con Honorius o una delle sue creature senza che alle
spalle non esista un progetto preventivamente comunicato, verranno perseguitati e portati dinanzi al
Tribunale di Alta Magia.

● » E` vietata nel modo più assoluto la magia dedita alla Creazione di Vita; i maghi che saranno sorpresi
a destreggiarsi in questo ambito verranno spogliati dal loro grimorio e inquisiti dinanzi al Tribunale di
Alta Magia.

Rapporto tra gli Ordini

● » Rispetto incondizionato è ciò che ci si aspetta da parte di ogni membro dei tre Ordini, proprio in
onore di quell`Amore condiviso che viene chiamato Arte. Proprio in rispetto della conoscenza posseduta
che un superiore di veste differente può possedere.

Una mancanza di rispetto che possa essere più o meno grave verrà punita.

● » L`omicidio tra maghi non è in alcuna maniera concepito. Il colpevole verrà perseguitato e portato
dinanzi al Tribunale dell`Alta magia dove verrà effettuata un`attenta analisi degli accadimenti a cui,
eventualente seguirà una proporzionata punizione.

Maghi Rinnegati

● » A tale categoria appartengono tutti quei maghi che per bramosia personale hanno superato i limiti e
utilizzato la trama in maniera inappropriata, macchiandosi di innumerevoli crimini soprattutto contro la
stessa magia.

E` obbligo per ogni Ordine esistente mobilitarsi immediatamente alla comparsa di un Rinnegato.

In base alle sue colpe, i suoi pensieri, il Tribunale dell`Alta Magia potrà provvedere per un`eventuale
redenzione o altre punizioni, se non addirittura la morte.

Tribunale dell`Alta Magia

● » Il tribunale è l`organo unitario che valuta e delibera sulle violazioni alle Leggi dell`Alta Magia.

Esso è costituito da tre fruitori, che siano almeno Arcimaghi, uno per Ordine, e viene convocato per
volere di uno o più Shalafi ogni qual volta viene riscontrata o segnalata una violazione alle suddette
Leggi. Gli Shalafi stessi possono risiedere come Giudici.

Messaggio modificato il 8 Giu 2020 alle 0:54

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