Sei sulla pagina 1di 3

WP1030 Storia della Chiesa Contemporanea 2021/2022

Nuno Duarte da Silva Queirós (168112)

RECENSIONE

Roberto REGOLI, Oltre la crisi della chiesa. Il pontificato di Benedetto XVI, Torino, Lindau,
2016. 21 cm, 512 p. (I Leoni). ISBN 978-88-6708-499-9. € 29,50.

L’opera presa in considerazione, pubblicata dall’ormai riconosciuta casa editrice


“Lindau” di Torino, offre un’analisi dettagliata dei vari aspetti del pontificato di Papa
Benedetto XVI. Il suo autore, Roberto Regoli, docente di storia della chiesa contemporanea
alla Pontificia Università Gregoriana, dove dirige il Dipartimento di Storia della Chiesa e la
rivista “Archivum Historiae Pontificiae”, rivela un’ampia familiarità con l’argomento,
perché sviluppa la sua ricerca scientifica nel campo della storia del papato, della Curia
Romana e della diplomazia pontificia per i secoli XIX-XXI.
Negli otto capitoli che compongono l’opera, la prima scritta sull'argomento
utilizzando il metodo storico, l’autore analizza con sagacia i vari ambiti del pontificato
benedettino, dall’elezione del 19 aprile 2005 e il contesto che la circonda (capitolo 1), alle
rinuncia dal ministero petrino attivo, il 28 febbraio 2013 (capitolo 8), mettendo in relazione
persone ed eventi, nelle varie istanze di governo della Chiesa (capitoli 2-4), nei rapporti di
unità tra i cristiani (capitolo 5), nel dialogo con la cultura (capitolo 6), e nelle varie
complessità della diplomazia pontificia (capitolo 7). Con chiarezza di stile, analisi critica e
conoscenza approfondita delle fonti giornalistiche e vaticane, l’autore espone i temi più
importanti del pontificato benedettino, sia nel difficile contesto mondiale di insicurezza degli
anni successivi all’11 settembre 2001, con la grande crisi economica e finanziaria che ha
creato un’instabilità permanente; sia nel confronto con le grandi sfide che la Chiesa stava già
affrontando negli ultimi anni del pontificato wojtyliano che le imponevano di occuparsi dei
grandi temi della collegialità, del dialogo ecumenico e interreligioso, della carenza di
sacerdoti, della partecipazione dei laici alla corresponsabilità ecclesiale, del ruolo della
donna, della decentralizzazione del potere nella Chiesa, della globalizzazione e delle
questioni etiche e morali in relazione alla mentalità del mondo odierno. Ogni tema è
accuratamente introdotto e sviluppato con un frequente ricorso alla presentazione e all’analisi
di dati statistici, che non solo permette una visione più realistica dell’ambiente sociologico
ed ecclesiale, come rende anche possibili conclusioni sicure in ogni capitolo, che offrono una
sintesi che servirà come memorandum ben fondato delle fonti primarie per lavori futuri. In
effetti, se da una parte, la vicinanza cronologica potrebbe rendere impossibile una valutazione
definitiva del successo o del fallimento di un pontificato poliedrico come quello di Benedetto
XVI, poiché richiede tempo, come nota l’autore (p. 422); dall’altra parte, la cosiddetta “storia
del tempo presente”, nella quale questa opera può essere inserita, diventa uno strumento
indispensabile al servizio della storiografia.
Roberto Regoli distingue due fasi del pontificato di Benedetto XVI: una prima fase,
fino al 2009, segnata dalle conosciute riforme liturgiche, ecumeniche e canoniche, che hanno
mostrato dinamismo e innovazione, in coerenza con la dottrina precedente e con il proprio
magistero e pensiero teologico; e un secondo periodo successivo, “rallentato”, come
“bloccato”, quando affronta tenacemente le gravi crisi legate a Vatileaks, gli abusi, le
opposizioni e la continua pressione mediatica. È in questo senso che per l'autore, Benedetto
XVI non è tanto un pontefice “restauratore” quanto un “consolidatore” che ha saputo anche
giocare al rilancio, rischiando, e indicando un metodo per la riforma, segnando un modo di
pensare e sentire la Chiesa nel suo contesto sociale e culturale.
Un aspetto significativo per la valutazione del pontificato benedettino è la rete di
stretti collaboratori che condividono con il pontefice varie dimensioni di governo. Come
mostra l’autore di Oltre la crisi della Chiesa che ha sviluppato approfonditi studi su cardinal
Ercole Consalvi, Segretario di Stato di Pio VII, Benedetto XVI ha gradualmente rinnovato,
non solo il Collegio Cardinalizio, ma anche i vertici dei dicasteri vaticani. Dall’analisi
dell’ampia rete di relazioni fornita dall’autore nei campi interno (collegio cardinalizio, curia,
movimenti ecclesiali) ed esterno (dialogo interreligioso e culturale, diplomazia e relazioni
con gli stati) possiamo concludere che molte delle crisi scoppiate durante il pontificato del
papa bavarese sono state affrontate in modo insufficiente da alcuni dei suoi più alti
collaboratori. È in questo senso che si comprende anche la conclusione a cui giunge Roberto

2
Regoli quando ritiene che «per le ricerche future in vista di una valutazione del Papato e non
della persona di Benedetto XVI bisognerà affrontare l’operato di Bertone, delle sua rete e dei
suoi oppositori» (p. 415). Infatti, il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, è «uomo
chiave del pontificato, sia nei successi, sia nelle delusioni», come afferma il nostro autore,
considerato da molti troppo inesperto nella politica estera e nella gestione per affrontare le
esigenze della diplomazia pontificia in un periodo così instabile del mondo con i suoi snodi
culturali e antropologici.
Senza sottovalutare le diverse riforme sviluppate da Benedetto XVI durante il suo
pontificato, ma soprattutto nella sua prima fase più impegnata, uno degli aspetti meglio
riflessi dall’autore è la rinuncia al ministero petrino, valutata non come novità rispetto alle
intenzioni di alcuni suoi predecessori, ma come atto originale capace di originare un nuovo
esercizio del papato, come “papa emerito”. Grazie al saggio discernimento del pontefice
tedesco, non solo è stato possibile riconoscere la necessità di energie fresche per affrontare i
cambiamenti impegnativi che la Chiesa stava sistemando, ma ha anche reso possibile una
successione di solidarietà nello stesso incarico riformatore. Insomma, è in questa perspettiva
che, il libro di Roberto Regoli può offrire una coraggiosa sintesi e griglia di interpretazione
per la lettura del pontificato di Papa Ratzinger, che non solo ha mostrato continuità e
discontinuità con il suo predecessore, ma soprattutto si è mostrato capace di rendere possibile
una successione con dinamiche inedite in grado di portare la Chiesa oltre la crisi.

Potrebbero piacerti anche