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La conquista dell’Italia da parte di Roma segue logiche ben precise: prima le zone limitrofe per poi estendersi.

La conquista romana dell’Italia risale tra l’inizio del 5 e l’inizio del 3 sec a.c. Sono segnate da 2 avvenimenti:
-la guerra con la “nuova” lega latina;
-la guerra contro Taranto. Con la fine della guerra contro Taranto (inizio 3 sec) Roma controlla il territorio che va
dallo stretto di Messina fino a un’ideale linea che va da Pisa a Rimini. Rimane fuori l’italia sett che viene sottomessa.

SACCO GALLICO: Nel 390 a.c. Roma viene invasa da una popolazione celtica, i galli Senoni, partiti dalla loro capitale
Senigallia e guidati da Brenno. I senoni erano stanziati in una zona delle Marche. banda celtica non avrebbe agito di
propria iniziativa poiché i galli figuravano come alleati del tiranno greco di Siracusa, Dionigi I. All’indomani del sacco
gallico, si procedette a innalzare una ponderosa cinta muraria in tufo. Essa viene interpretata dagli studiosi moderno
o come prova della fragilità militare evidenziata da Roma in occasione dell’occupazione gallica o come sintomo di
una struttura statale ancora integra e reattiva.
GUERRA CON LA LEGA-LATINA: Sappiamo che alla fine dell’età monarchica (fine 6 sec) le fonti ci dicono che Roma
controllava tutto il Lazio. Le città latine erano unite in una Lega-> La lega latina di cui faceva parte anche Roma come
potenza egemone. Nel momento in cui cade la monarchia, le città latine sfruttano questo momento di difficoltà x
sottrarsi all’egemonia esercitata da Roma e fondano una NUOVA LEGA LATINA con un carattere anti-romano.
All’inizio del 5 sec inizia una guerra tra Roma e la nuova lega latina, che culmina nel 469 a.c. con la battaglia del Lago
Regillo in cui Roma vince. Per la prima volta abbiamo un esempio di EVOCAZIO-> una procedura x la quale alla vigilia
di una battaglia il comandante delle truppe delle forze romane invoca la divinità protettrice del nemico con la
promessa che in caso di vittoria dei romani loro l’avrebbero iniziata a venerare. (viene evocato DIOSCURI, protettore
della lega latina). Dietro questa procedura c’è la volontà di integrare i nemici. Roma stipula un contratto, un accordo
chiamato FOEDUS CASSIANUM (Spurio Cassio sarebbe stato l’artefice). Questo accordo resta in piedi fino al 340
quando Roma si troverà a combattere di nuovo con la Lega latina. Questa guerra è nota come GRANDE GUERRA
LATINA (dura 2 anni) che si conclude anche questa volta con la vittoria di Roma, e nel 338 (fine della guerra) la lega
latina cessa di esistere.
GUERRA CONTRO VEIO: Veio è una città etrusca che si trova a Nord di Roma. In realtà le guerre sono 3, attraversano
tutto il 5 sec e terminano nel 397 a.c. in cui Veio viene sconfitta. In realtà si tratta di 3 fasi di un’unica guerra. Veio
contendeva a Roma il controllo delle Saline ma costituivano x Roma una minaccia x il controllo delle vie di
comunicazione dell’Italia centrale. Il personaggio legato alla vittoria su Veio è Furio Camillo. A questa guerra si
collegano elementi nuovi: -introduzione dello STIPENDIUM, ossia un salario x i soldati; -l’istituzione del TRIBUTUM
ossia una tassa che le centurie dell’esercito devono versare; -un altro elemento importante riguarda la sfera
religiosa: viene invocata UNI, protettrice di Veio che viene introdotta nel Pantheon con il nome di Giunone Regina.
GUERRE SANNITICHE: sono quelle che vedono la conquista dell’Italia meridionale. Le fonti ci parlano di 3 guerre ma
molti studiosi dicono che si tratti di 3 fasi di un’unica guerra. Il periodo va dalla metà del 4 all’inizio del 3 secolo.
I sanniti sono un insieme di popolazioni che abitano tra l’appennino centro meridionale, accomunate dalla lingua che
è l’OSCO. Queste guerre sono importanti perché segnano la trasformazione dell’esercito romano. Roma ha un
esercito contadino che combatte secondo la tattica oplitica di combattimento ma trovandosi adesso in zone di
montagna bisogna cambiarlo e questo porta alla trasformazione dell’esercito. Non sappiamo a chi si deve questa
trasf né quando è esattamente avvenuta, forse nel corso della seconda guerra sannita, perché i Romani subiscono
una sconfitta pesante. Così si forma l’esercito manipolare-> si divide la legione in unità + piccole (manipoli) circa 120
uomini x unità. Questa legione è schierata su 3 file. Ogni fila si compone di 10 manipoli. La prima fila è composta dai
combattenti migliori, quelli + abili, quelli che hanno un’armatura completa. Seconda fila i soldati di esperienza che
devono fare da sostegno a quelli della prima fila. In terza fila ci sono le riserve, che intervengono solo nell’ultima fase
della guerra. Ai due lati dell’esercito ci sono 2 quadroni di cavalleria che non sono divisi in manipoli. Questo sistema
a lungo andare presenterà problemi, cioè sarà difficile coordinare tra di loro i manipoli e di questo se ne occuperà
GAIO MARIO che attuerà una nuova riforma dell’esercito.
GUERRA CONTRO TARANTO: Taranto è una città greca. Il 4 sec è x Taranto il momento di sviluppo ed è in questo
secolo che le città greche sono esposte ad attacchi indigeni e vedono Taranto come punto di riferimento. I tarantini
capiscono che la vera minaccia x la Magna Grecia non sono le popolazioni indigene o italiche ma è Roma. Taranto
inizia ad avvicinarsi alle popolazioni italiche x far fronte contro l’avanzata di Roma. Si crea tensione tra Roma e
Taranto. Ad un certo punto raggiungono un accordo il quale stabiliva che le navi romane non dovevano entrare nelle
acque del golfo di Taranto ma ad un certo punto una nave romana entra nelle acque del golfo e scoppia la guerra.
Taranto chiama in aiuto Pirro, re dell’Epiro che accoglie la richiesta e arriva con l’esercito in Italia. La guerra si
conclude con la sconfitta di Pirro nella battaglia di MALEVENTUM (i romani cambiano il nome del luogo in
Beneventum). A questo punto Roma riprende la guerra contro Taranto che viene sconfitta. Quindi Roma arriva a
controllare gran parte dell’Italia.

ANNESSIONE E FEDERAZIONE= Normalmente nel mondo antico quando una città conquista un territorio, la città
considera il territorio conquistato come un possedimento e si imponeva il pagamento di un tributo. Roma si serve di
soluzioni che sono differenti di caso in caso, cioè non c’è uno schema che applica dei territori conquistati. Si ha
quindi un dominio omogeneo, cioè tutta Italia è dominata da Roma ma le forme di dipendenza sono diverse perché
le soluzioni giuridiche che Roma adotta sono diverse di caso in caso. Ne deriva un’Italia che è praticamente soggetta
a Roma. Questo ordinamento vacilla una prima volta con la guerra contro Annibale nella seconda guerra punica,
però poi si riprende e rimarrà in vita fino al 2 sec. Ci sono dei fattori che influiscono sulla scelta che i romani fanno: -
l’atteggiamento che verso Roma i territori conquistati hanno avuto (soluzioni morbide x quei territori che non hanno
opposto resistenza); -soluzioni morbide verso quelle popolazioni che i romani sentono + vicine a loro (ad ex i latini) al
contrario con le popolaz che sentono lontano (ad ex Galli); -livello di sviluppo raggiunto dalle popolazioni
sottomesse.
Tutte queste soluzioni si possono collegare a due principi di fondo: ANNESSIONE e FEDERAZIONE (+ morbido). Con
l’annessione si annette il territorio conquistato, con la federazione si stipula un patto con i territori conquistati.
ANNESSIONE: le terre dei nemici sono confiscate dai Romani. Normalmente Roma alla comunità che conquista lascia
una parte di territorio. Ci sono anche casi in cui non lascia nulla ma confisca tutto il territorio: è il caso di VEIO. Il
territorio conquistato diventa AGER ROMANUS. Gli abitanti diventano cittadini romani e vengono inseriti nelle tribù
rustiche. Il territorio è amministrato in vari modi: il territorio resta ager publicus, di proprietà dello stato
amministrato del Senato che può dare parti di questo territorio pubblico ai cittadini romani come proprietà privata o
si dà in affitto soprattutto nei momenti di difficoltà economica. Questo sistema è delle ASSEGNAZIONI VIRITAME
(viritim, cioè individualmente). Il senato oppure può dare questo territorio a un gruppo di cittadini i quali formano
una piccola comunità che si insedia su questo territorio. Questo è il sistema della COLONIZZAZIONE. A Roma ci sono
2 tipi di colonie: COLONIE ROMANE-COLONIE DI DIRITTO LATINO.
COLONIE ROMANEil territorio viene dato a gruppi di cittadini romani che restano romani anche dopo aver formato
la colonia. Nascono in luoghi di particolare importanza strategica, ad ex lungo le coste e sono insediamenti piccoli.
Hanno con Roma un legame di assoluta dipendenza (sia politica che economica, perché pagano un tributo). Sono
definite parti del territorio di Roma fuori da Roma. Le colonie romane hanno una sola forma di autonomia dal punto
di vista amministrativo: hanno proprie istituzioni che sono le stesse di Roma. La partecipazione è volontaria. I
cittadini appartengono al proletariato e una volta arrivati a destinazione ricevono un appezzamento di terra. La
condizione che devono avere è l’idoneità a portare le armi. In cambio sono esenti dal prestare servizio milit a Roma.
COLONIE DI DIRITTO LATINO  (così chiamate perché chi le va a fondare acquista la latinitas) Un gruppo di cittadini
che forma la colonia. Sono + numerose (c’erano 30 colonie latine e 10 romane) e + grandi (2000 famiglie latine e 300
famiglie romane). Sono cittadini romani che si spostavano, ricevevano anche loro un appezzamento di terra che è
maggiore delle colonie romane. I cittadini romani che fondano queste colonie perdono la cittadinanza romana ma
ricevono la latinitas (ius latii) acquistando quindi la condizione giuridica particolare riservata ai latini-> è uno statuto
privilegiato perché i latini godono di 3 diritti rispetto alle popolazioni italiche: -possono sposarsi con i cittadini
romani; -possono stringere rapporti commerciali legali con i romani; -se vogliono trasferirsi a Roma al primo
censimento possono chiedere la cittadinanza romana (questo diventerà un problema perché + Roma acquista potere
e + i latini avvalendosi di questo diritto lasciano le città latine x andare a Roma e quindi c’è uno spopolamento.
Le colonie latine sono autonome dal punto di vista amministrativo ma dipendenti dal punto di vista politico ed
economico xk versano tributi e soldati in caso di guerra. La prima colonia latina è CAVES (334, nel casertano).
FEDERAZIONE: è l’altro principio di fondo a cui Roma si ispirava. La città federata è una città che Roma conquista ma
non annette il territorio. Sono città autonome anche se poi tendono ad uniformarsi all’apparato istituzionale
romano. Hanno l’obbligo di dare a Roma contingenti militari e contributo in denaro in caso di guerra. I contingenti
militari fanno parte delle truppe ausiliari. Roma cerca di evitare che tra le città federate si stabiliscano dei rapporti,
perciò una città viene trattata in modo + clemente e l’altra in modo + duro.

LA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO DA OCCIDENTE A ORIENTE


All’inizio del 3 sec Roma domina l’Italia e quindi è una potenza mediterranea. Questo porta Roma allo scontro con
Cartagine, l’altra potenza mediterranea. (Cartagine è una colonia fenicia in Africa settentrionale, a sua volta fonda
una serie di colonie. E’ una città con un ordinamento politico simile a Roma (costituzione mista). Ci sono 2 magistrati
supremi elettivi, un senato e l’assemblea popolare. Differenze: c’è un consiglio dei centi (secondo consiglio +
ristretto); non ha un esercito cittadino ma ricorre a truppe mercenarie (debolezza).)
Cartagine e Roma sono legate da 3 trattati (Polibo dice che il 1° trattato sarebbe stato stipulato nel 509 e viene
rinnovato altre 2 volte. La situazione si rompe con lo scontro e la posta in gioco è il dominio del MEDITERRANEO.
Avvengono così le 3 guerre puniche (puniche xke i romani chiamano i cartaginesi “POENI”)
1 GUERRA PUNICA va dal 264 al 241 (3 sec). Si combatte in Sicilia e vince Roma. Roma esita prima di entrare in
guerra perché non aveva mai combattuto sul mare ma trovano una via d’uscita dotando le navi di CORVI una sorta di
passerella e quindi la battaglia si trasforma in una battaglia terrestre. Conquistano Sicilia-Sardegna-Corsica.
2 GUERRA PUNICA va dal 218 al 202. Chiamata guerra Annibalica perché si basa sulla strategia di Annibale che
vuole portare dalla sua parte gli alleati. Inizialmente questa strategia ha successo perché quando Annibale viene in
Italia molti alleati sono con Annibale perché quest’ultimo conosce la forza militare di Roma. Importante è la Battaglia
di Canne perché è un momento critico x Roma x una seria di sconfitte. Dopo questa battaglia Roma rinasce e vince
anche la seconda guerra con Scipione l’Africano che sposta la battaglia in Africa.
3 GUERRA PUNICA va dal 149 al 146. Cartagine viene distrutta. Roma diventa potenza del Mediterraneo e si apre a
Roma il mondo orientale.

GUERRE ILLIRICHE (fine 3 sec- 229/219 a.c.) Gli illiri sono una popolazione asiatica, erano pirati che disturbavano
nell’adriatico. Il senato manda un’ambasciata alla regina degli illiri chiedendo di mettere fine alla pirateria ma questa
ignora le richieste e Roma dichiara guerra e vince (prima guerra illirica). Successivamente, dal 230 al 233 Demetrio di
Faro dà il pretesto x la seconda guerra illirica che Roma vince e che portò alla conquista di una parte della costa
dell’attuale Albania.
GUERRE MACEDONICHE: dal 215 al 205 abbiamo l’intervento romano aldilà dell’adriatico che rese inevitabile lo
scontro con il re Filippo 5 di Macedonia. Filippo tentò di riconquistare il trono illirico ma Roma lo bloccò con una
flotta di navi da guerra. Questo scontro prende il nome di prima guerra macedonica che si concluse nel 205 con la
pace di Fenice. Qualche anno dopo scoppierà la seconda guerra macedonica (200-197) dove Filippo ricomincia la sua
espansione arrivando fino in Palestina-Egitto-Rodi. Il regno di Pergamo chiede aiuto a Roma x frenare le avanzate
macedoni. In un primo momento il senato romano non intervenne perché temevano l’invasione dell’Italia da parte di
Filippo e quando ci fu la minaccia dello sbarco in Italia Roma intervenne. La guerra avrà una svolta decisiva con
l’elezione di Flaminio con il quale si avrà una politica + aggressiva. Si alleano con lui Atene, Sparta ed altre città
greche ostili alla Macedonia, così nella battaglia di Cinocefole nel 197 in Tessaglia i romani avranno la meglio. Il
territorio venne organizzato in 4 stati federali ad opera di Flaminio. Ci fu anche una terza guerra macedonica quando
morì Filippo nel 197 e salì al trono il figlio Perseo, rivale di Roma. Dopo una serie di operazioni militari, Perseo venne
sbaragliato dall’esercito romano comandato da Lucio Emilio Paolo, così finì il suo regno macedonico e Perseo fu fatto
prigioniero a Roma.
GUERRA SIRIACA: Dopo la seconda guerra macedonica i nuovi equilibri lasciavano insoddisfatta la lega italica che
aveva contribuito al successo di Roma e che non aveva ottenuto dalla vittoria l’ampliamento territoriale che sperava,
perciò gli italici raggiunsero un accordo con il re di Siria, Antioco 3, che mosse una guerra contro Roma. Così inizia la
guerra siriaca. Dopo scontri x terra e mare, Roma sconfigge l’esercito dei siriaci e nel 188 ci fu la pace con la Siria ad
Apamea.
GUERRA ACAIA: (prima della terza guerra punica) la lega achea dovette consegnare 100 esponenti ai romani x
adempiere alle loro responsabilità. Nel 146 la lega achea muove anch’essa la guerra contro Roma subendo una
sconfitta. Corinto, la città + imp della lega, venne rasa al suolo e istituita la provincia di Macedonia e Acaia.
CONFLITTO CONTRO CELTIBERI E LUSITANI: conflitti combattuti dal 181 al 133 fra Roma e popoli celtiberi x
l’affermazione e il consolidamento del dominio romano dell’Hispania centro settentrionale.

Nel 2 secolo si pone il problema della cittadinanza. Ci saranno uomini politici romani che si faranno carico delle
richieste da parte degli italici però Roma non accoglie tali richieste: i ceti meni abbienti non vogliono dividere i
privilegi di cittadinanza mentre la nobilitas teme che l’allargamento della cittadinanza possa compromettere la loro
posizione. GAIO GRACCO è uno di quelli che si fanno carico delle richieste degli italici, insieme anche a MARCO LIVIO
DRUSO che nel 1 sec viene eletto tribuno della plebe e porta avanti una politica molto ambigua proponendo una
legge di condivisione con gli italici alla quale ci sarà un’opposizione feroce e sarà ucciso. Tale morte provoca la
reazione degli italici che capiscono che l’unico modo x ottenere ciò che vogliono sono le armi. Scoppia allora questa
guerra tra le popolazioni italiche (si tengono fuori solo etruschi e latini) e le città della Magna Grecia. La guerra si
rivela difficile x Roma. Gli italici crearono una propria federazione e scelgono come capitale CONFINUM (attuale
Abruzzo) ribattezzata Italica. Iniziano ad emettere delle proprie monete ritraenti un toro che uccide la lupa, simbolo
della rivolta contro Roma. Roma capisce che la guerra avrebbe portato a svariati problemi e la questione andava
risolta politicamente. (gli italici ottengono la cittadinanza).
GUERRA SOCIALE significa 2 cose: 1) cambia l’organizzazione dell’Italia, la soluzione che Roma trova è far diventare
tutte le comunità MUNICIPI e c’è la MUNICIPALIZAZIONE. L’Italia fino alla guerra sociale è stato un territorio
dipendente da Roma, ora invece c’è un territorio unificato politicamente; 2) gli italici che ormai sono cittadini romani
partecipano alla vita politica di Roma, entrano nei comizi, possono ricoprire cariche ed entrare in senato.

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