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INTERAZIONI MAGNETICHE E CAMPI MAGNETICI – 18

INTERAZIONI MAGNETICHE E CAMPO MAGNETICO


Poli simili si respingono, poli opposti si attraggono. Attorno a un magnete esiste un campo magnetico
caratterizzato da intensità , direzione e verso. Direzione e verso di un campo magnetico in ogni punto
dello spazio sono quelli indicati dal polo nord di un piccolo ago magnetico posto in quel punto.

LA FORZA DI LORENTZ
Una carica elettrica in un campo magnetico risente di una forza di origine magnetica quando si
presentano le due condizioni seguenti:
- la carica è in moto
- la velocità della carica non è parallela alla direzione del campo magnetico
Se la velocità è perpendicolare alla direzione del campo si ha la forza massima.
Su una carica elettrica positiva q in moto con velocità v in un campo magnetico B agisce una forza F
tale che:

F =q ⃗v × ⃗
B
modulo: F=qvBsenθ (angolo tra v e B)
direzione e verso: prima regola mano destra
(con carica –q verso F opposto)

CAMPO MAGNETICO
L’intensità B del campo magnetico in ogni punto dello spazio è:
F
B=
qv sin θ
- F è l’intensità della forza che agisce sulla carica q in quel punto
- v è il modulo della velocità della carica
- θ è l’angolo la tra v e B

MOTO DI UNA CARICA IN UN CAMPO MAGNETICO


Selettore di velocità :
Condensatore piano immerso in un campo magnetico B, in modo tale che campo elettrico E tra le
armature sia perpendicolare a B. Sulla particella agiscono Fe e FL.
F e =qE F L =qvB
E
F e =F L → qE=qvB → v=
B
Traiettorie circolari:
La forza di Lorentz agisce da forza centripeta.
mv 2 F L =qvB
F c=
r
2
mv
F c =F L → m v =qvB → r =
r qB
Il raggio della traiettoria è inversamente proporzionale all’intensità del campo magnetico, per cui
campi intensi danno luogo a traiettorie circolari con raggi piccoli.

FORZA MAGNETICA SU UN FILO PERCORSO DA CORRENTE


Dimostrazione intensità della forza:
Consideriamo un filo attraversato da carica convenzionale ∆ q in un intervallo di tempo ∆ t .
F=∆ q vB sin θ

moltiplico e divido a destra per ∆ t : F= ( )


∆q
∆t
( v ∆ t ) B sin θ

1
∆q
I= L=v ∆ t F=ILB sin θ
∆t
direzione e verso: prima regola mano destra
MOMENTO TORCENTE SU UNA SPIRA PERCORSA DA CORRENTE
Consideriamo una spira rettangolare attaccata a un perno. Il perno è libero di ruotare in un campo
magnetico uniforme. Quando passa corrente nella spira, questa ruota per effetto delle forze
magnetiche che agiscono sui lati verticali.
Queste due forze hanno stessa intensità e direzione ma verso opposto, la forza totale è nulla.
La spira risente di un momento torcente totale che tende a ruotarla attorno al perno, è massimo
quando la normale al piano della spira è perpendicolare al campo.
La spira tende a ruotare in modo che la normale si allinei con il campo magnetico.
Momento torcente:
Il momento è il prodotto dell’intensità della forza per il braccio (distanza linea azione forza e asse di
rotazione della spira). Momento totale è somma momenti sui due lati.
w
w = larghezza della spira, = braccio
2

(
1
) 1
( )
M =ILB w sin θ + ILB w sin θ =I ( Lw) B sin θ
2 2
Lw=area della spira N=avvolgimenti
M =IAB sin θN
Momento magnetico:
Il momento che agisce su una spira in un campo magnetico dipende dall’area della spira e
dall’intensità della corrente che scorre in essa.
⃗μm =I ⃗
A
modulo: IA
direzione e verso: = normale al piano della spira
Torcente-magnetico:
M =μm B sinθ ⃗
M =⃗μm × ⃗
B

CAMPI MAGNETICI PRODOTTI DA CORRENTI


Un filo percorso da corrente genera un campo magnetico, le linee del campo sono circonferenze
concentriche al filo. Se si inverte le corrente si inverte anche il verso del campo magnetico.
L’intensità del campo è direttamente proporzionale alla corrente e inversamente proporzionale alla
distanza radiale dal filo. Viene moltiplicato per la costante di proporzionalità μ0 /2 π .
Legge di Biot-Savart:
I μ0
B=
r 2π
permeabilità magnetica del vuoto: μ0 =4 π ∙10−7 Tm / a
direzione e verso: seconda regola della mano destra
Due fili rettilinei paralleli percorsi da correnti con versi opposti si respingono.
Due fili rettilinei paralleli percorsi da correnti con lo stesso verso si attraggono.
Definizione di ampere:
“1 ampere è l’intensità di corrente elettrica che scorrendo in due fili
rettilinei molto lunghi e paralleli, posti a 1 metro di distanza, provoca una
forza di 2 ∙10−7N su ogni tratto di 1 metro di filo”
Definizione di coulomb:
“1 coulomb è la quantità di carica elettrica che attraversa in 1 secondo
la sezione di un filo in cui scorre una corrente elettrica di 1 ampere”
Spira - bobina circolare:
2
Al centro di una spira di raggio R il campo magnetico è perpendicolare al piano della spira.

B= 0 N
2R

Solenoide:
Un solenoide è un lungo avvolgimento di filo a forma elicoidale.
Quando il solenoide è molto lungo rispetto al diametro, il campo magnetico all’esterno del solenoide è
praticamente nullo, mentre all’interno, è uniforme e parallelo all’asse del solenoide.
I
B= N μ0
L

IL TEOREMA DI GAUSS PER IL CAMPO MAGNETICO


Flusso del campo magnetico:
Considero una piccola superficie piana S di area A. Si definisce vettore area ⃗ A un vettore con modulo
uguale all’area della superficie e direzione perpendicolare ad essa. Verso uscente da S chiusa.
Quando S è immersa in un campo magnetico, in ogni suo punto è definito un vettore ⃗ B.

Se il campo magnetico è uniforme, si definisce flusso di B attraverso la superficie S:
ϕ (⃗
B )= ⃗
B∙⃗
A =BA cos θ
Considero una qualsiasi superficie chiusa S (superficie gaussiana) immersa in un campo magnetico.
La divido in regioni di area che hanno le seguenti caratteristiche:
- ogni regione è cosi piccola che può essere considerata piana
- il campo magnetico su di essa può essere considerato uniforme
Flusso di una superficie k: ϕ k ( ⃗
B )= ⃗
Bk ∙ ⃗
A k =Bk A k cos θ
Flusso di S totale è la somma dei flussi in cui è suddivisa: ϕ ( B )=∑ B k ∙ A k
⃗ ⃗ ⃗
k

Unità di misura: Wb (weber)


Teorema di Gauss:
Il flusso del campo magnetico attraverso una superficie gaussiana qualsiasi è nullo:
ϕ S( ⃗
B ) =0
Nel campo magnetico le linee di forza sono sempre chiuse. Una linea di forza uscente da un punto di
una superficie chiusa deve necessariamente rientrare in qualche altro punto della superficie stessa.
Il numero delle linee uscenti è sempre uguale a quello delle linee entranti: per questa ragione il flusso
magnetico totale è nullo.

TEOREMA DI AMPERE
Circuitazione di un campo magnetico:
Considero una curva chiusa in una regione dello spazio in cui è presente un campo magnetico,
suppongo di dividerla in tratti così piccoli che ciascuno di essi abbia le seguenti proprietà :
- ogni tratto può essere considerato rettilineo e indicato con un vettore spostamento ∆ ⃗ Sk
- lungo ciascun spostamento, il campo vettoriale Bk è costante e forma un angolo θ k con ∆ ⃗
⃗ Sk
Si definisce circuitazione Γ γ ( ⃗
B ) del campo magnetico ⃗ B lungo la curva chiusa orientata γ la somma:
B )=∑ ⃗
Γ γ (⃗ Bk ∆ ⃗
S k cos θ k
k
Teorema di Ampère:
Una corrente si dice concatenata a una curva quando attraversa ogni superficie che ha come contorno
la curva. Il teorema vale nel caso di campi magnetici stazionari, costanti nel tempo.
La circuitazione del campo magnetico ⃗ B lungo una curva chiusa γ qualsiasi
è uguale al prodotto fra la permeabilità magnetica del vuoto
e la somma algebrica delle correnti concatenate con γ :

3
B )=μ0 ∑ I j
Γ γ (⃗
j
La corrente è presa con segno + se genera su γ un campo magnetico con lo stesso verso con cui è
percorsa γ , con segno – nel caso opposto.

INDUZIONE ELETTROMAGNETICA – 15
FORZA ELETTROMAGNETICA INDOTTA E CORRENTI INDOTTE
In una bobina si origina corrente quando c’è un moto relativo fra la bobina e un magnete.
Corrente nella bobina detta corrente indotta perché creata dal campo magnetico variabile.
Un campo magnetico che cambia nel tempo induce una forza elettromotrice (fem indotta) nella
bobina, e la fem genera una corrente indotta.
Fem può essere indotta anche cambiando l’area del circuito che si trova in un campo magnetico
costante.

FEM INDOTTA IN UN CONDUTTORE IN MOTO


Quando una sbarretta conduttrice di lunghezza L si muove con velocità v in un campo magnetico B, al
suo interno si genera una fem indotta a causa della forza di Lorentz (F=qvB). Cariche + e – si
accumulano agli estremi della barretta fino a quando l’attrazione elettrostatica tra esse diventa ugale
alla forza magnetica (equilibrio, hanno verso opposto).
Dimostrazione fem cinetica quando v, B, L sono perpendicolari:
In equilibrio: FE = FL
fem fem
FE = qE → E= → FE = q
L L
FL= qvB
fem
q = qvB → fem= vBL
L

LEGGE INDUZIONE ELETTROMAGNETICA DI FARADAY


Dimostrazione legge di Faraday:
Consideriamo una sbarretta di lunghezza L che si muove con velocità v di un tratto x1 attraverso un
campo magnetico tra gli istanti t0 e t1. In un istante successivo t2, la sbarretta ha percorso una distanza
maggiore x2.
Δ x x2 −x1 x2 −x1 x2 L−x 1 L
v= = → fem=vBL → fem= BL = B
Δt t 2 −t 1 t 2 −t 1 t 2−t 1
ma xL=A (area spazzatta dalla barretta)
A 2− A 1 A 2 B−A 1 B ϕ 2−ϕ 1
fem= B= → ϕ (B)=BA → fem=
t 2−t 1 t 2 −t 1 t 2−t 1
−Δ ϕ( B)
quindi fem=
Δt
LEGGE DI LENZ
Il flusso magnetico totale attraverso un circuito è la somma del flusso del campo magnetico esterno e
del flusso del campo magnetico indotto, cioè generato dalla corrente indotta nel circuito.
Per stabilire il verso corretto della corrente indotta si usa la legge di Lenz.

La corrente indotta ha un verso tale da generare un campo magnetico indotto


che si oppone alla variazione del flusso magnetico che l’ha generata.

Questa legge spiega il segno −¿ della legge di Faraday.


4
Intensità campo magnetico di una spira aumenta all’avvicinarsi del magnete, diminuisce con
l’allontanarsi del magnete.
La corrente indotta in un circuito in cui c’è una variazione del flusso magnetico crea:
- campo magnetico indotto opposto al campo magnetico esterno se il flusso è > 0
- campo magnetico indotto con stesso verso del campo magnetico esterno se il flusso è < 0
Conservazione dell’energia
Il principio di comvservazione dell’energia determina la legge di Lenz.

Correnti di Foucault
In un pezzo di materiale conduttore in cui il flusso non ambia nel tempo si originano correnti indotte,
chiamate correnti di Foucault. Queste circolano in percorsi chiusi. Poiché la resistenza elettrica di un
blocco di materiale conduttore è molto piccola, le correnti di Foucault dissipano molta energia per
effetto Joule, perciò sono dette correnti parassite.

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