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Università degli studi di Salerno

Corso di Fondamenti
Alessandro Naddeoe –Metodi
S.S.D.Della Progettazione
ING-IND/15

1
TOLLERANZE
Outline
Università degli studi di Salerno

- Gli errori dimensionali


Progettazione
ING-IND/15

- Le tolleranze dimensionali
S.S.D.Della

- I sistemi albero-base e foro-base


Naddeoe –Metodi
Corso di Fondamenti

- Le tolleranze generali (ISO)


Alessandro

- Le catene di tolleranze

- Le tolleranze negli assiemi


Università degli studi di Salerno Errori costruttivi e tolleranze
Le dimensioni nominali assegnate dal progettista ai
componenti meccanici si riferiscono a superfici
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geometriche ideali, che non è possibile ottenere


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nemmeno ricorrendo a lavorazioni meccaniche


estremamente precise.
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Dimensioni e forme reali si discostano pertanto da quelle


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ideali ed è quindi necessario precisare entro quali limiti


le inesattezze dimensionali non compromettono la
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funzionalità del componente, soprattutto quando si tratta


di realizzare accoppiamenti meccanici.
Alessandro

La possibilità di controllare forme e dimensioni permette


di realizzare serie di pezzi intercambiabili, favorendo la
produzione industriale.
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ING-IND/15
Classificazione degli errori costruttivi
Perché utilizziamo le tolleranze?
Università degli studi di Salerno L’utilizzo delle tolleranze in fase di progetto è finalizzato a
garantire il corretto accoppiamento dei pezzi.
Dati due pezzi progettati in modo da accoppiarsi tra loro
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(immaginiamo foro cilindrico e parte cilindrica),


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l’accoppiamento può avvenire in due diversi modi:


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TOLLERANZE
I limiti di variabilità
Ai fini dell’accoppiamento le
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dimensioni nominali “possono”
variare tra un valore massimo e un
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valore minimo.
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Il controllo standard può essere


effettuato mediante calibri passa-
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non passa
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Alessandro

Calibro per esterni


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Esempi di Calibri
Gli accoppiamenti
Ma cosa sono gli accoppiamenti???
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Si parla di accoppiamenti tutte le volte che due organi
meccanici (elementi di macchine) devono essere collegati tra
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loro in modo da svolgere una funzione che da soli non


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potrebbero svolgere.
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Esempi:
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Ruota su asse
Asse su supporto
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Flangia su albero
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Etc. etc.
Definizione Albero/Foro
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Albero:
con questo termine si intendono
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convenzionalmente gli elementi esterni di un


pezzo, anche non cilindrici.
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Foro:
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con questo termine si intendono


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convenzionalmente tutti gli elementi interni di


un pezzo, anche non cilindrici
Gli accoppiamenti
L’accoppiamento di base e’ quello
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ALBERO-FORO
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In tali accoppiamenti si definisce:


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Condizione di massimo materiale:


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Quella condizione in cui l’albero ha il massimo diametro


(nell’ambito del proprio range di variabilità dimensionale) e il
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foro ha il minimo diametro (idem)


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Condizione di minimo materiale:


Quella condizione in cui l’albero ha il minimo diametro
(nell’ambito del proprio range di variabilità dimensionale) e il
foro ha il massimo diametro (idem)
Accoppiamenti con gioco
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Realizzazione di accoppiamento con giuoco tra l’albero e il


supporto. L’accoppiamento risulta sempre di tipo mobile se le
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tolleranze dei due elementi soddisfano due condizione essenziali:

a. Le zone di tolleranza albero-foro non risultano sovrapposte


b. La zona di tolleranza del foro è sempre superiore a quella
dell’albero
Accoppiamenti con interferenza
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Realizzazione di accoppiamento con interferenza tra l’albero e la


ruota. L’accoppiamento risulta sempre bloccato se le tolleranze dei
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due elementi soddisfano due condizione essenziali:


a) Le zone di tolleranza albero-foro non risultano parzialmente
sovrapposte
b) La zona di tolleranza del foro è sempre inferiore a quella
dell’albero
Accoppiamenti incerti
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In questo caso l’accoppiamento è incerto perché a


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seconda delle dimensioni effettive assunte dai due


elementi nel montaggio, può verificarsi sia giuoco che
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interferenza tra l’albero e la ruota


Sistemi di tolleranze e accoppiamenti
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Il sistema di tolleranze e
accoppiamento
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internazionalmente
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riconosciuto e’ quello di
accoppiamento Albero-Foro;
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I termini Albero-Foro non


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vincolano le geometrie a cui


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sono riferite ad essere


“circonferenze”.
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Dimensioni e tolleranza
Una volta assegnato il diametro nominale (albero/foro) la
tolleranza e’ definita come l’intervallo tra le dimensioni
massime e minime che “potrebbe” assumere il suddetto
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diametro nel pezzo reale.


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Albero/Foro – gioco e interferenza
Università degli studi di Salerno Definizioni
Albero: termine convenzionale per indicare
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una parte piena (ad esempio albero o perno


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cilindrico). Convenzionalmente le grandezze


riferite ad alberi si indicano con lettera
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minuscola.
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Foro: termine convenzionale per indicare una


parte vuota (ad esempio foro cilindrico).
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Convenzionalmente le grandezze riferite ad


alberi si indicano con lettera maiuscola.
Università degli studi di Salerno Definizioni
Dimensione nominale (Dn, dn): dimensione teorica indicata, a
disegno, dalla quota;
Dimensione limite massima (Dmax, dmax): massima dimensione
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ammessa;
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Dimensione limite minima (Dmin, dmin): minima dimensione


ammessa;
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Scostamento superiore (Es = Dmax – Dn; es = dmax - dn):


differenza tra la dimensione limite massima e la dimensione
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nominale;
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Scostamento inferiore (Ei = Dmin – Dn; ei = dmin - dn):


differenza tra la dimensione limite minima e la dimensione
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nominale;
Tolleranza (IT = Dmax – Dmin; IT = dmax - dmin): differenza
tra la dimensione limite massima e la dimensione limite minima.

Si vede semplicemente che IT = Es – Ei; IT = es - ei


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La rappresentazione semplificata
Tolleranze Generali
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Le tolleranze generali possono essere espresse:

- In termini assoluti (misura nominale ± scostamenti)


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- In termini percentuali (% della misura nominale)


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Tale tolleranza può essere simmetrica rispetto al valore


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nominale o asimmetrica (in eccesso o in difetto)


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Le tolleranze sono esprimibili, quindi, in classi di


tolleranza che variano in funzione della dimensione
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nominale
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Tolleranze Generali – ISO 2768

Esempio di tolleranze generali per dimensioni lineari e per raccordi/smussi


Università degli studi di Salerno Le Tolleranze ISO
La norma UNI-EN 20286 all’attualità codifica le tolleranze
di riferimento. Ogni indicazione di tolleranza e’ definita
attraverso un “grado” e una “posizione” di tolleranza.
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Nel sistema ISO di tolleranze sono previsti 20 gradi di


tolleranza normalizzati che definiscono l’ampiezza della zona
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di tolleranza e quindi la qualità o la precisione della


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lavorazione.
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Di questi 20 gradi 18 sono di uso generale (da IT1 a IT18)


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mentre 2 sono di usati in casi particolari (IT0 ed IT01).

Il grado di tolleranza normalizzato è funzione della


dimensione nominale (l’ampiezza dell’errore tollerato è
maggiore su dimensioni maggiori).
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I gradi di Tolleranza ISO
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I gradi di Tolleranza ISO
Il Grado di Tolleranza Normalizzato
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Alcune norme per il loro utilizzo:

 I gradi di tolleranza da IT14 a IT18 non devono essere


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utilizzati per dimensioni minori o uguali a 1 mm


 I valori sono espressi in micrometri per gradi fino a IT11,
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poi in mm
 • I valori sono calcolati per gruppi di dimensioni nominali
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e riferiti alla media geometrica delle dimensioni estreme


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Definiamo con D1 e D2 = dimensioni estreme del


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gruppo dimensionale considerato


Il Grado di Tolleranza Normalizzato
Si ha che
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IT01 = 0.3 + 0.008D


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IT0 = 0.5 + 0.012D


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IT1 = 0.8 + 0.020D


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I valori delle tolleranze tra IT2 e IT4 sono ripartiti in


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progressione geometrica (serie di Renard) tra i valori di


IT1 ed IT5.
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I valori delle tolleranze fra IT5 e IT18 per dimensioni


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nominali fino a 500mm sono determinati in funzione


dell’unità di tolleranza i, stabilita empiricamente
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Corrispondenze Tolleranze-Lavorazione
Università degli studi di Salerno La Posizione delle tolleranze
La posizione della zona di tolleranza rispetto alla linea dello
zero è definita da uno dei due scostamenti, scelto
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convenzionalmente e detto scostamento fondamentale,


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legato alla dimensione nominale.


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 Per convenzione, lo scostamento fondamentale è quello che


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definisce il limite più vicino alla linea dello zero.


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 Il sistema ISO prevede 27 posizioni, designate da una


lettera maiuscola per i fori e minuscola per gli alberi.
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La Posizione delle tolleranze
Per i fori lo scostamento fondamentale è lo
scostamento inferiore Ei per posizioni da A ad H ed
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è lo scostamento superiore Es per posizioni da K a


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Zc. La posizione H è quella per cui lo scostamento


fondamentale (inferiore) è nullo.
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Università degli studi di Salerno La Posizione delle tolleranze
Per gli alberi lo scostamento fondamentale è lo
scostamento superiore es per le posizioni da a ad h
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ed è lo scostamento inferiore ei per posizioni da k a


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zc. La posizione h è quella per cui lo scostamento


fondamentale (superiore) è nullo.
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Università degli studi di Salerno La Posizione delle tolleranze
Gli scostamenti fondamentali Js e js prevedono una
ripartizione simmetrica della tolleranza rispetto alla
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linea dello zero.


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La Posizione delle tolleranze - alberi
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La Posizione delle tolleranze
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Scostamenti -FORI
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Scostamenti - ALBERI
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Scelta di posizione e grado
Indicazione delle quote con tolleranze
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La designazione di una quota con tolleranza prevede


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che vengano indicati


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o La dimensione nominale
o Una lettera che indica la posizione della zona di
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tolleranza
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o Una o due cifre che indicano il grado di tolleranza


normalizzato
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In alternativa le tolleranze possono essere indicate


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attraverso gli scostamenti limite.


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Indicazione delle quote con tolleranze
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Accoppiamenti nel sistema ISO
N.B.: I termini albero e foro vanno intesi in modo
generico, indicano due pezzi che devono essere collegati
rappresentanti un vuoto e un pieno.
Progettazione
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La normativa ISO recepisce completamente i significati di


massimo materiale e minimo materiale descritti all’inizio
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della lezione.
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Tipi di Accoppiamento: mobile

Accoppiamento mobile (o con gioco): il


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diametro del foro deve essere sempre maggiore


del diametro dell’albero.
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Questo si verifica quando le zone di tolleranza


albero-foro non risultano sovrapposte nemmeno
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parzialmente e la zona di tolleranza del foro è


Alessandro

sempre superiore a quella dell’albero.


Università degli studi di Salerno Tipi di Accoppiamento: mobile
La configurazione di massimo gioco corrisponde alla
condizione di minimo materiale.
Progettazione
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La configurazione di minimo gioco corrisponde alla


condizione di massimo materiale.
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Tipi di Accoppiamento: con interferenza
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Accoppiamento con interferenza: il


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diametro del foro deve essere sempre minore


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del diametro dell’albero.


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Questo si verifica quando le zone di tolleranza


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albero-foro non risultano sovrapposte


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nemmeno parzialmente e la zona di tolleranza


del foro è sempre inferiore a quella
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dell’albero.
Tipi di Accoppiamento: con interferenza
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La configurazione di massima interferenza corrisponde alla
condizione di massimo materiale.
Progettazione
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La configurazione di minima interferenza corrisponde alla


condizione di minimo materiale.
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Tipi di Accoppiamento: incerto
Accoppiamento incerto: non è noto a priori se il diametro
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del foro sia maggiore o minore del diametro dell’albero.
Questo si verifica quando le zone di tolleranza albero-foro
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risultano parzialmente sovrapposte.


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Può pertanto verificarsi sia una condizione di massima


interferenza, corrispondente alla condizione di massimo
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materiale per albero e foro, sia una configurazione di


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massimo gioco, corrispondente alla condizione di minimo


materiale per albero e foro.
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Accoppiamento Albero-base
Albero base: insieme sistematico di accoppiamenti nel quale
i diversi giochi ed interferenze sono ottenuti combinando
Progettazione

fori aventi diverse zone di tolleranza con un albero base


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avente la posizione h.
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Vantaggi: è richiesta una minore dotazione di calibri per


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esterni, più costosi di quelli per interni; è facile reperire


barre trafilate già rettificate già pronte e unificate con
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tolleranza h.
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Svantaggi: è necessario lavorare una più estesa gamma di


fori, lavorazione più costosa rispetto a quella degli alberi.
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Accoppiamento Albero-base
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Accoppiamento Albero-base
Il sistema albero base è spesso adottato nella costruzione di
trasmissioni, di apparecchi di sollevamento, di macchine
Progettazione

agricole (caso di un unico albero sul quale vengono montati


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più elementi).
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Accoppiamento Foro-base
Foro base: insieme sistematico di accoppiamenti nel quale i
diversi giochi ed interferenze sono ottenuti combinando alberi
aventi diverse zone di tolleranza con un foro base avente la
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posizione H.
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Vantaggi: è richiesto un minor numero di lavorazioni finitura


dei fori (costose, sia nel caso vengano eseguite con alesatori
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fissi e ancor più qualora vengano eseguite per brocciatura).


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Svantaggi: è richiesto un numero maggiore di calibri a forcella


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per il controllo degli alberi, il costo dei quali può eventualmente


essere ridotto utilizzando calibri registrabili.
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Accoppiamento Foro-base
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Accoppiamento Foro-base
Il sistema foro base è in genere adottato nelle principali
industrie meccaniche (come quella automobilistica) nella
Progettazione

costruzione di macchine utensili e nell’industria


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aeronautica.
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Corso di Fondamenti
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S.S.D.Della Progettazione
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Accoppiamenti raccomandati
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S.S.D.Della Progettazione
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Accoppiamenti raccomandati
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Serie e catene di quote tollerate
Serie di quote tollerate sullo stesso componente
La quota totale risulta dalla somma delle quote parziali
Progettazione

con le loro tolleranze; questa quota avrà valore minimo


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quando le quote parziali avranno valore minimo e valore


massimo quando le quote parziali avranno valore massimo
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Serie e catene di quote tollerate
Catena di quote tollerate su pezzi accoppiati
Le catene di quote determinano i valori massimi e minimi di
Progettazione

giochi ed interferenze, di fondamentale importanza nelle


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analisi funzionali e di assemblaggio.


S.S.D.Della

Spesso, ad esempio, vanno calcolati i valori delle tolleranze


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che permettono di mantenere il gioco entro limiti stabiliti.


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Lo studio delle catene di quote permette inoltre di specificare


Alessandro

le più larghe tolleranze compatibili con la funzione, di


comprendere le dimensioni critiche degli elementi assemblati
e stabilire pertanto le giuste relazioni tra dimensioni,
tolleranze e funzione del prodotto.
Esempio di catena di quote tollerate
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Si voglia valutare il gioco G tra la rondella e la bronzina, che
non dovrà mai assumere valori negativi.
Siano
Progettazione

A = 22 mm, dimensione del supporto


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B = 3 mm, dimensione della rosetta


C = 1 mm, dimensione dell’anello elastico
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G = 0 mm, gioco nominale


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R = A+B+C+G = 26 mm, quota risultante


Allora G = R-A-B-C e quindi
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Alessandro
Esempio di catena di quote tollerate
Università degli studi di Salerno Gmax = Rmax - (A+B+C)min
Gmin = Rmin - (A+B+C)max
Gmax-Gmin= Rmax – Rmin + (A+B+C)max - (A+B+C)min
Introducendo le tolleranze t abbiamo allora: tG=tR+tA+tB+tC
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Alessandro Progettazione
ING-IND/15
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Quindi la somma di tutte le tolleranze della catena deve uguagliare


la tolleranza del gioco o, più in generale, la tolleranza su ogni
condizione di funzionamento derivante da somma o differenza di
quote è uguale alla somma delle tolleranze sulle quote stesse.
Esempio di catena di quote tollerate
Università degli studi di Salerno
Nella quotatura secondo principi normalizzati solo le
quote funzionali sono soggette a tolleranza, mentre le
quote ausiliarie no.
Progettazione
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La tolleranza che per esse risulta (tolleranza relativa alla


catena di quote) dipende infatti dalle tolleranze delle
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singole quote funzionali.


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Alessandro
Esempio di catena di quote tollerate
Considerando il pezzo riportato di fianco, valgono, tra le
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tre quote indicate, le seguenti relazioni:
Amax = Bmax + Cmax; Amin = Bmin + Cmin;
Progettazione

da cui
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Bmax = Amax – Cmax; Bmin = Amin – Cmin;


Cmax = Amax – Bmax; Cmin = Amin – Bmin
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Alessandro S.S.D.Della
Naddeoe –Metodi
Esempio di catena di quote tollerate
Università degli studi di Salerno
Il problema del calcolo delle catene di quote tollerate può essere
affrontato in maniera sistematica fissando sul pezzo l’origine di un
sistema di riferimento ed attribuendo agli scostamenti valore
Progettazione

positivo o negativo a seconda del verso di percorrenza della


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quota.
Fissata l’origine in corrispondenza della superficie indicata, la
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quota X deriva da una serie di quote tollerate percorse tutte in


senso positivo.
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Risulta:
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Xmax = Amax + Bmax + Cmax + Dmax + Emax =


= 16 + 28 + 30,033 + 7,987 + 24,033 = 106,053
Alessandro

Xmin = Amin + Bmin + Cmin +Dmin + Emin =


=15,973 + 27,967 + 30 + 7,965 + 24 = 105,905
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Riferimenti e senso di percorrenza
Il senso di percorrenza delle quote
dipende dal riferimento che viene preso in
Progettazione

considerazione quando si impone una


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tolleranza alla quota!!


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Alessandro S.S.D.Della
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Riferimento per
la quota C
Riferimento per
la quota B
Esempio di catena di quote tollerate
In questo esempio vediamo come vi sono alcune quote
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percorse in senso positivo ed altre in senso negativo.
Fissata l’origine in corrispondenza della superficie indicata, la
Progettazione

quota X deriva da una serie di quote tollerate alcune percorse


ING-IND/15

in senso positivo (quote A, C e D), altre in senso negativo


(quota B).
S.S.D.Della
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Risulta:
Xmax = Amax - Bmin + Cmax + Dmax =
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= 74 - 57,97 + 28 + 62,046 = 106,076


Alessandro

Xmin = Amin - Bmax + Cmin +Dmin =


= 73,954 - 58,03 + 27,97 + 62 = 105,894
Esempio di catena di quote tollerate
Università degli studi di Salerno Nelle precedenti trasparenze si è visto il caso in cui tutte le
quote della serie sono tollerate. Può esservi il caso in cui
una o più delle quote costituenti la serie non sono
Progettazione

tollerate (quote di compensazione), mentre lo è,


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indipendentemente dalle altre, la quota risultante.


Consideriamo qui l’esempio di una serie con una quota di
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compensazione: il calcolo della tolleranza che risulta è


Naddeoe –Metodi

analogo ai casi precedenti.


Corso di Fondamenti
Alessandro
Esempio di catena di quote tollerate
Università degli studi di Salerno Fissata l’origine in corrispondenza della superficie indicata, la
quota X deriva da una serie di quote tollerate alcune percorse
in senso positivo (quota B), altre in senso negativo (quote A
Progettazione

e C).
Naddeoe –Metodi
Corso di Fondamenti
Alessandro ING-IND/15
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Risulta:
Xmax = - Amin + Bmax - Cmin = 58 + 125 – 46,961 = 20,039
Xmin = - Amax + Bmin - Cmax = -58,046 + 124,937 + 47 = 19,891
Catena di quote tollerate su assiemi
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Nella pratica industriale assume particolare rilevanza il
calcolo di giochi ed interferenze relativi a componenti
assemblati.
Progettazione

Attraverso l’analisi della catena di quote tollerate si vede


ING-IND/15

come i singoli errori possono combinarsi e propagarsi fino


ad influenzare la dimensione funzionale dell’assieme.
S.S.D.Della

Esistono due approcci per l’analisi delle catene di quote


Naddeoe –Metodi

tollerate su pezzi, di seguito riassunti.


Corso di Fondamenti
Alessandro
Analisi di tolleranze di assiemi
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Consideriamo un semplice assieme in cui i blocchi 2, 3 e 4
vengono assemblati all’interno della scanalatura ricavata nel
blocco 1.
Progettazione

Le quote funzionali all’accoppiamento siano quelle indicate;


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siano inoltre note le tolleranze associate a ciascuna quota.


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Alessandro S.S.D.Della
Naddeoe –Metodi
Analisi di tolleranze di assiemi
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Progettazione
ING-IND/15
S.S.D.Della

Il gioco nominale vale:


Naddeoe –Metodi

G = R – (A + B + C)
Corso di Fondamenti

Il gioco minimo si ottiene quando le quote relative a


ciascuno dei tre componenti 2, 3 e 4 sono al loro valore
Alessandro

massimo, mentre la quota relativa al componente 1 è al


valore minimo:
Gmin = Rmin – (Amax + Bmax + Cmax)
Dualmente per il gioco massimo:
Gmax = Rmax – (Amin + Bmin + Cmin)
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Analisi di tolleranze di assiemi
S.S.D.Della
Naddeoe –Metodi Progettazione
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La tolleranza del gioco si ottiene sottraendo membro a


membro le due equazioni precedenti:
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Gmax - Gmin = (Rmax – Rmin) + (Amax - Amin) + (Bmax - Bmin) +


Alessandro

(Bmax - Bmin)
Da cui osserviamo che:
tG = tR + tA + tB + tC
Ossia la tolleranza del gioco è uguale alla somma delle
tolleranze di tutta la catena!!
Allocazione delle tolleranze di assiemi
Affrontiamo ora il problema inverso del precedente; ossia dato
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un gioco di progetto che il nostro assieme deve avere,
vogliamo determinare le tolleranze da assegnare ai singoli
Progettazione

componenti.
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Corso di Fondamenti
Alessandro ING-IND/15
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Nell’esempio di figura consideriamo, come condizione di


progetto, che la tolleranza del gioco (quota 2 mm) sia pari a ±
0.2 mm. Osserviamo, preliminarmente, che la soluzione al
problema non è unica, in quanto le tolleranze possono
essere ripartite sulle quote dei vari elementi in diversi modi.
Allocazione delle tolleranze di assiemi
Università degli studi di Salerno Osserviamo che nella catena di quote si possono individuare,
convenzionalmente, un “inizio” e una “fine”, come mostrato
nella figura.
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Naddeoe –Metodi
Corso di Fondamenti Progettazione
ING-IND/15

Associamo all’inizio della catena l’origine di un sistema di


Alessandro

riferimento. Osserviamo che percorrendo la catena da sinistra


verso destra (componente 1) il gioco aumenta, mentre
percorrendola da destra verso sinistra (componenti 2, 3 e 4) il
gioco diminuisce. Assegniamo come primo tentativo le
tolleranze generali ISO 2768-m
Allocazione delle tolleranze di assiemi
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Per evidenziare meglio gli effetti delle singole quote sul
gioco complessivo ricorriamo ad una tabella nella quale
riportiamo:
Progettazione

1) il nome o numero dell’elemento;


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2) il suo effetto (positivo o negativo) ai fini del gioco


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(senso di percorrenza della quota);


Naddeoe –Metodi

3) il massimo contributo positivo (o il minimo


contributo negativo) al gioco totale ossia il valore
Corso di Fondamenti

massimo della quota se l’effetto è positivo (o il valore


minimo se il contributo è negativo);
Alessandro

4) il minimo contributo positivo (o il massimo


contributo negativo) al gioco totale, ossia il valore
minimo della quota se l’effetto è positivo (o il valore
massimo se l’effetto è negativo)
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Alessandro Naddeoe –Metodi
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Allocazione delle tolleranze di assiemi
Allocazione delle tolleranze di assiemi
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Osserviamo che le tolleranze generali ISO 2768-m non
consentono di ottenere il gioco di progetto.
Progettazione
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Occorre ridurre le tolleranze associate alle singole quote.


La tabella qui riportata propone una possibile soluzione.
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La soluzione comunque non è univoca e la sua scelta


Naddeoe –Metodi

dipenderà da vari fattori (costi, disponibilità di macchine per


la lavorazione, di attrezzature per il controllo, ecc.).
Corso di Fondamenti

In generale si tenderà a recuperare la quota maggiore di


tolleranza sulle dimensioni maggiori.
Alessandro

I recuperi rispetto alla soluzione iniziale sono indicati tra


parentesi.
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Alessandro Naddeoe –Metodi
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Allocazione delle tolleranze di assiemi
Allocazione delle tolleranze di assiemi
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Quotatura definitiva con le tolleranze che
soddisfano alle specifiche di progetto.
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Alessandro Progettazione
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