A Milano, un giorno, un signore andò ad una festa e vide un ospite con una giacca stupenda.

Il
signore si avvicinò all’ospite con la giacca stupenda e gli chiese chi fosse il suo sarto e quanto
costasse quel completo. L’ospite gli diede un bigliettino con scritta la via e il nome del sarto, disse
inoltre che il conto non gli era ancora arrivato dopo averla acquistata ben tre mesi fa.
Il giorno seguente il signore andò dal sarto per chiedergli se gli potesse confezionare una giacca
grigia e quanto potesse costare, il sarto prese le misure e gli disse che la giacca a breve sarebbe
stata pronta, e che per il conto non avrebbe dovuto preoccuparsi. Qualche giorno dopo, gli arrivò
la giacca, ma non si sentiva di indossarla perché dopo che era stato con il sarto gli era venuto uno
strano malessere.
Qualche mese più tardi, finalmente, mise la giacca. Quel giorno si recò al lavoro, mise la mano
nella tasca sinistra e toccò un foglio, pensava che fosse la ricevuta, ma poi sfilandolo vide che
erano diecimila Lire e che di certo non erano sue. Chiamò la segretaria per spedire una lettera al
sarto, e dirgli che aveva lasciato nella sua tasca diecimila Lire. Ma poco prima che la segretaria
entrasse nell’ufficio, ritoccò la tasca sinistra e sfilò un altro foglio da diecimila lire. Congedò la
segretaria e tornò a casa fingendo di stare male; provò di nuovo a toccare la tasca, sfilò un altro
foglio da diecimila lire, lui incredulo riprovò, ma quando si accorse che continuavano ad apparire le
diecimila lire, continuò per tutta la sera fino a quando non si addormentò. Il giorno dopo la
domestica gli chiese se volesse cambiare vestito, ma lui turbato la mandò via e continuò a
prendere dalla tasca le diecimila lire fino ad arrivare addirittura a 58 milioni. Allora, per timore, le
nascose in un baule, e riprese a sfilarne dalla giacca. Lesse il giornale e vide che una banda di
gangster aveva rapinato un furgone porta valori della banca per un totale di circa 58 milioni di lire
e che uno di questi gangster aveva ucciso una persona e ferite altre. Lui pensò che fosse una
coincidenza e quindi riprese a sfilarle dalla tasca, alla fine della giornata aveva circa 134 milioni di
lire. La mattina seguente, sentì che una azienda era andata in fiamme perdendo circa 130 milioni
di lire e che due pompieri morirono per spegnere l’incendio. Per distrarsi e non sentirsi in colpa di
questi fatti comprò: una nuova casa, una nuova macchina, un bel po’di azioni e iniziò ad andare in
giro per il mondo.
Molti mesi dopo si accorse che la giacca lo stava facendo sentire male, allora tornato a casa andò
su un colle per bruciarla. Fatto questo sentì una voce che gli sussurrò che era troppo tardi. Provò a
cercare chi fosse l’uomo che gli parlava ma non lo trovò; tornato dove aveva parcheggiato l’auto
non trovò l’auto, allora a piedi provò ad andare a casa ma neanche quella c’era più, non c’erano
neanche più le azioni o i soldi nel baule. Si mise a dormire pensando all’accaduto. Il giorno dopo
tornò al lavoro, ma nessuno faceva una piega e tutti lo salutavano come se fosse un’abitudine,
come se non fosse successo nulla.