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SCHELLING

Anche per Schelling, come per Fichte, compito della filosofia è costruire il SISTEMA
DELL’ASSOLUTO, raggiungere il sapere non solo riguardo a qualche singolo aspetto della realtà,
ma del principio infinito che la anima nella sua interezza.
Contro il carattere soggettivo dell’idealismo di FICHTE ( = il sistema filosofico dell’assoluto, che
Fichte chiama “Dottrina della scienza” è l’articolazione dell’ATTIVITA’ DELL’IO), Schelling
percorre una strada diversa, in quanto CONCEPISCE L’ASSOLUTO COME IDENTITA’ DI
SOGGETTO ED OGGETTO. Si tratta allora, per lui, di seguire e ripercorrere i DUE SVILUPPI
COMPLEMENTARI attraverso cui si manifesta l’assoluto (=il principio infinito che anima l’intera
realtà): 1) quello che va DAL SOGGETTO ALL’OGGETTO ; 2) quello che va DALL’OGGETTO
AL SOGGETTO. In quanto è presente in questo movimento complementare, l’assoluto non è
perciò NE’ SOLO SOGGETTO (= sviluppo dell’Io), NE’ SOLO OGGETTO (= sviluppo della
natura materiale).
La filosofia di Fichte non è dunque sbagliata, ma PARZIALE ed UNILATERALE, perché ha
saputo cogliere e sviluppare solo il primo dei due movimenti. Occorre perciò integrare
l’IDEALISMO TRASCENDENTALE con la FILOSOFIA DELLA NATURA.
Al compito fichteano di mostrare come dal soggetto derivi l’oggetto (la fichteana “dottrina della
scienza”) si deve aggiungere la considerazione del passaggio opposto, studiando e dimostrando
come dall’oggetto emerga il soggetto (questo è appunto il compito della “filosofia della natura”)

MOVIMENTO DALLA NATURA ALLO SPIRITO = Filosofia della natura

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NATURA ----- ASSOLUTO = IDENTITA’ DI SOGGETTO ED OGGETTO -----


SPIRITO
(oggetto) (soggetto)
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MOVIMENTO DALLO SPIRITO ALLA NATURA =Filosofia dell’Io, Idealismo trascendentale


Come Fichte aveva “corretto” KANT, analogamente opera Schelling nei confronti del sistema fichteano: la
sua parzialità soggettiva deve essere integrata con una filosofia della natura che svolga sul versante del non-
Io la medesima dialettica attribuita da Fichte all’Io.
L’Assoluto (=Dio) , infatti, si manifesta già, secondo Schelling, nel processo della natura che va dalla
materia inorganica (fisica, chimica) alla vita organica (=organismi viventi), processo culminante nell’uomo,
cioè nell’emergere dell’AUTOCOSCIENZA E DELLA RAGIONE, punto esatto da cui parte e procede la
costruzione complementare della filosofia dell’Io.

FICHTE SCHELLING
   

L'Io puro è l'unica realtà L'Assoluto è indifferentemente 


 Natura  e Spirito

L’Io e il non-Io si limitano reciprocamente Tra Spirito e Natura c’è differenza di grado


 Il primo è libertà,
 la seconda è determinazione

Io e non-Io sono contemporanei La Natura precede lo Spirito


il soggetto implica l’oggetto e viceversa (Tutto ciò che pensiamo deriva in qualche
modo dalle cose di cui abbiamo avuto
esperienza?) 

l’Io attua la propria libertà La Natura non è opposta allo Spirito


morale superando il Non-Io ·        ha la stessa essenza, 
·        Il Non - Io è il limite da superare ·        è un momento precedente,
·        Il Non – Io è opposto all’ Io preparatorio

Idealismo etico Idealismo estetico


  L’arte coglie
L’Io conquista la libertà col  l'unità di finito e infinito
superamento del limite, del Non - Io,  e l’identità dell’Assoluto
agendo... Quindi è strumento della filosofia

La filosofia non muove dall’Assoluto La filosofia  parte dall’Assoluto


(fatto)  che quindi è accessibile
 che, in sé, è inaccessibile

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