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Presentazione

Il ruolo e l’ordinamento degli enti locali vivono attualmente un’articolata stagione di


trasformazione in forza di una normativa nazionale ampia, complessa e tuttora in divenire: si pensi
agli interventi di attuazione e completamento della riforma del Titolo V, al complesso di norme
riconducibili alla c.d. “riforma federalista” nonché alle disposizioni di riforma del sistema dei
servizi pubblici locali. La gestione associata di funzioni e servizi comunali attraversa questo
complesso quadro riformatore, qualificandosi sempre più come strada maestra al fine di garantire un
esercizio delle funzioni degli enti locali efficace ed efficiente e capace di rispondere al principio
costituzionale di adeguatezza. Essa inoltre, in quanto strumento utile a conseguire maggiore
economicità nella gestione e nell’erogazione delle funzioni e dei servizi comunali, si impone oggi
come una reale necessità a fronte della consistente riduzione dei trasferimenti erariali a favore degli
enti locali disposta dal d.l. 31 maggio 2010, n.78.
In questa prospettiva, la Cisl Marche, da sempre attenta ai temi dell’associazionismo comunale
come strumento di buona e razionale amministrazione e di garanzia della qualità dei servizi locali
offerti al cittadino, ha voluto promuovere un percorso di studio e di approfondimento volto ad
individuare una linea di proposte per il rilancio della gestione associata delle funzioni e dei servizi
comunali nella Regione Marche. L’obiettivo è quello di riaprire un ampio e concreto dibattito sul
tema, che non escluda neanche la fusione tra Comuni come ulteriore possibilità di riorganizzazione
dei livelli istituzionali.
Questo volume espone i risultati di tale lavoro di ricerca ed ha come destinatari privilegiati le
istituzioni, dalla Regione Marche alle Province e Comuni marchigiani, ai quali intende proporsi
come strumento di approfondimento e riflessione sui temi dell’associazionismo intercomunale. In
particolare, il volume presenta all’attenzione della Giunta e dell’Assemblea Legislativa delle
Marche una specifica proposta di innovazione del sistema di incentivazione regionale delle gestioni
associate, volta a favorire la progressiva realizzazione di un modello associativo più articolato e
complesso di quello attualmente presente nel nostro territorio. Parallelamente, il presente studio si
propone altresì di proporre ai Comuni (specie i più piccoli) un percorso per l’acquisizione delle
componenti fondamentali del know-how giuridico-amministrativo necessario per avviare forme di
gestione associata dei servizi comunali.
In questa prospettiva, il volume, dopo aver ricostruito l’evoluzione del quadro normativo
nazionale in materia di associazionismo comunale (capitolo I), si sofferma sull’analisi
dell’esperienza marchigiana di gestione associata di funzioni e servizi locali (capitolo II): si tratta di
una realtà per la quale, tra l’altro, non si dispone purtroppo ad oggi di dati sempre completi ed
aggiornati, ma che è in continua e articolata evoluzione, con esperienze variegate sul territorio. A
titolo di esempio si può citare la buona prassi, derivata da un recente accordo tra Regione Marche e
sindacati, sulla erogazione diretta degli Assegni di cura da parte di molti Ambiti territoriali sociali;
gli stessi Ambiti hanno così operato come strutture sovracomunali non solo di mero coordinamento,
ma di gestione diretta di alcuni servizi.
La raccolta e lo studio di alcune interessanti esperienze di programmazione e incentivazione
regionale delle gestioni associate (capitolo III) costituisce, infine, la base di partenza per
l’elaborazione della nostra proposta di un nuovo modello di associazionismo comunale per la
Regione Marche (capitolo IV), orientato al fine ultimo del miglioramento della qualità ed efficacia
dei servizi a tutela dei cittadini.

Stefano Mastrovincenzo
Segretario Generale Cisl Marche

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