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MILAN (4-2-3-1):
Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Tomori, Ballo-Touré (1' st Kalulu); Kessie, Tonali (25' st Bennacer);
Krunic (39' st Bakayoko), Diaz (13' st Saelemaekers), Leao (13' st Rebic); Ibrahimovic.
A dispo.: (31' Conti, Florenzi, Gabbia, Giroud, Maldini, Mirante, Pellegri.
All.: Pioli.
INTER (3-5-2):
Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (40' st Dimarco); Darmian (31' st Dumfries), Barella (23' st
Vidal), Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko (31' st Correa), Lautaro (39' st Sanchez).
A disp.: D'Ambrosio, Dimarco, Gagliardini, Kolarov, Radu, Ranocchia, Sensi, Vecino.
All.: Inzaghi.
Arbitro: Doveri
Marcatori: 11' pt su rig. Calhanoglu (I), 17' pt aut. De Vrij (M)
Ammoniti: 26' pt Ballo-Toure
Vincenzo Russo
Allenatore UEFA B. Match Analyst FIGC 110/110. Autore A lezione dai grandi allenatori
del libro "Palle inattive: le soluzioni delle squadre
professionistiche", editore Allenatore.net
ANALISI TATTICA
Nella recente gara pareggiata 1-1 con il Milan, i nerazzurri si sono ritrovati contro un
avversario che li aggrediva alti (uomo su uomo) rendendo poco agevole lo sviluppo dal
basso. I braccetti in conduzione e le mezzeali posizionate in ampiezza o sulle mezze
posizioni, venivano neutralizzati da specifiche prese di consegna architettate da Pioli.
Vediamo a seguire la soluzione adottata del tecnico neroazzurro per aggirare il pressing
rossonero.
Quando i braccetti Bastoni e Skriniar portavano palla in conduzione venivano
immediatamente aggrediti dai trequartisti esterni rossoneri Diaz e Leao che chiudevano la
palla esterna verso i quinti Darmian e Perisic. La punta del Milan Ibrahimovic si
frapponeva tra il centrale De Vrij e il portatore palla, chiudendo il passaggio di scarico, le
mezzeali Barella e Calhanoglu venivano attaccate alle spalle dai due mediani rossoneri
Kessie e Tonali e quindi impossibili da servire se non per una giocata a muro rischiosa. Per
finire Brozovic veniva preso in carico dal centrocampista centrale Krunic .
Si verificava quindi una situazione di 6v6 tra il blocco di costruzione dell’Inter (composto
da i tre centrali e i tre centrocampisti) e il blocco di pressione milanista, composto da
attaccante, trequartisti e centrocampisti centrali. Analizziamo la situazione specifica per
vedere come l’Inter riesce a trarre vantaggio da questo contesto tattico.
Skriniar,
impossibilitato di
condurre palla,
gioca su Brozovic,
il quale a sua volta
scambia
rapidamente con
la mezzala sinistra
Calhanoglu
cercando di
muovere e aprire
le maglie
avversarie
(fotogrammi 1-
2).
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A lezione dai grandi allenatori
Il metodista, compreso il pericolo dato dalla pressione sempre più aggressiva da parte di
Krunic e
impossibilitato a
giocare in avanti,
perde campo
andando
sull’unico uomo
libero, il portiere
Handanovic
(fotogramma 3).
La punta rossonera Ibrahimovic con una corsa a mezzaluna chiude il passaggio sul corto
verso il centrale
difensivo De Vrij e
allo stesso tempo
porta pressione
sull’estremo
difensore di
Inzaghi
(fotogramma 4).
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A lezione dai grandi allenatori
Il portiere riesce a servire direttamente Martinez, che posizionandosi sotto Dzeko è libero
da marcatura. Lo spazio che si è generato tra il blocco di pressione e la linea difensiva del
Milan, è stato
ulteriormente
accentuato dal
movimento ad
allungare da parte
del bosniaco, con
Tomori e Kjaer
che sono rimasti
in copertura, e
non hanno seguito
il movimento di
Martinez incontro.
Lautaro "spizza"
per Dzeko, che
scarica
nuovamente per
l’argentino
(fotogrammi 6-
7).
Ricevuto lo
scarico, Martinez
trasmette la palla
sulla destra
premiando la
percussione
offensiva di
Darmian.
(fotogramma 8)
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A lezione dai grandi allenatori
Il terzino
rossonero cerca di
rimediare
intervenendo però
in malo modo
sull’avversario e
commettendo
calcio di rigore.
(fotogrammi 10-
11).
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A lezione dai grandi allenatori
CONCLUSIONI
Questo sviluppo e la potenziale occasione per il vantaggio dell’Inter può sembrare casuale
ma si genera da un accorgimento tattico interessante, ovvero quello di alzare molto i
quinti, creando parità numerica con la linea avversaria.
Da questa situazione l’Inter, in parità numerica con i costruttori, chiama ulteriormente la
pressione avversaria, alleggerendo il gioco sul portiere, creando di fatto spazio tra le linee
nel quale poter indirizzare direttamente la palla. La capacità del portiere di servire Lautaro
e il movimento dei due attaccanti (uno sotto l’altro) fanno la differenza.
Inzaghi ci ha mostrato che adeguandosi all’avversario e apportando dei piccoli
accorgimenti, come può essere perdere campo nella metà campo difensiva ed allungare la
linea in quella offensiva, si possano generare degli spazi per rigirare a proprio favore la
ricerca forsennata dei duelli a tutto campo da parte dell’avversario.
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A lezione dai grandi allenatori
SESSIONE DI ALLENAMENTO
L’obiettivo di questa seduta di allenamento è sviluppare capacità e competenze per uscire da un pressing ultra-offensivo
creando i presupposti per aprire degli spazi e attaccare sfruttando a proprio favore i duelli.
Descrizione
Si creano 4 spazi di lavoro, dove su ogni postazione lavorano 5 giocatori disposti come in figura a formare la lettera Y.
Ogni vertice è occupato da un elemento, tranne il punto di inizio dove si posizionano due giocatori (fig. A).
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A lezione dai grandi allenatori
Il giocatore sul cono rosso avvia lo sviluppo servendo il compagno al centro che si smarcain zona luce rispetto al delimitatore
bianco. A questo punto a seconda del segnale vocale fornito da chi trasmette palla si possono creare due sviluppi differenti.
“SOLO” indica l’assenza di un avversario alle spalle e la possibilità per il ricevente di controllare la palla in maniera orientata e
giocare sul vertice opposto, cono blu, per poi effettuare un doppio scambio rapido che riporta la palla al vertice rosso (fig. B-
C).
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A lezione dai grandi allenatori
“UOMO” segnala la presenza di un avversario alle spalle e quindi il ricevente bianco ritrasmette la palla al compagno
posizionato sul cono rosso, che gioca, a sua volta, verso il compagno posizionato sul cono giallo, smarcatosi in zona luce.
Questi, controlla la palla in maniera orientata e serve il compagno sul cono blu effettuando lo stesso sviluppo della situazione
precedente (fig. D-E).
A prescindere dalla scelta iniziale, i giocatori ruotano le posizioni
Punti Chiave
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza (forza, precisione) dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare i tempi di movimento,
Ÿ monitorare la comunicazione tra i singoli.
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A lezione dai grandi allenatori
Il giocatore sul cono blu conduce palla centralmente e in collaborazione con i compagni posizionati ai fianchi attacca i due
difendenti. Gli attaccanti hanno un massimo di 8 secondi per vincere i duelli e arrivare alla conclusione. I difendenti hanno
l’obiettivo di difendere la portao (fig. H-I a pagina successiva).
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A lezione dai grandi allenatori
Terminato lo sviluppo i giocatori ruotano i senso orario e l’azione riparte con gli altri giocatori in attesa sui rispettivi coni.
Il recupero passivo è definito dal tempo che passa tra uno sviluppo e l’altro.
Regole:
Ÿ 5 secondi per concludere in 2v0,
Ÿ 8 secondi per concludere/difendere in 3v2.
Punti Chiave:
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare i tempi di movimento e l’efficacia negli smarcamenti,
Ÿ monitorare le posture dei singoli in situazione di 1v1,
Ÿ monitorare l’aspetto metabolico con il preparatore adeguando i tempi di recupero.
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A lezione dai grandi allenatori
Regole:
Ÿ per passare da zona rossa a gialla necessari 6 passaggi consecutivi in consolidamento,
Ÿ Si può raggiungere l’altra metà campo con passaggi corti o con un lancio del portiere,
Ÿ 1 punto al goal blu,
Ÿ 2 punti al goal blu dopo duello individuale vinto,
Ÿ 2 punti al recupero palla rosso in zona rossa,
Ÿ 1 punto al recupero palla rosso in zona gialla.
Punti Chiave:
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare le scelte in funzione degli avversari,
Ÿ monitorare la riaggressione immediata a palla persa,
Ÿ monitorare le posture e le scelte dei singoli nei duelli difensivi.
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A lezione dai grandi allenatori
Regole:
Ÿ obbligo di passaggi rasoterra,
Ÿ obbligo di due tocchi per i giocatori di movimento,
Ÿ ogni blu ha un solo rosso di competenza e non può lavorare di reparto ma solo gestire il proprio avversario,
Ÿ 1 punto per goal rosso,
Ÿ 1 punto per ogni palla recuperata blu,
Ÿ 1 punte per ogni goal blu dopo recupero palla.
Punti Chiave
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare le scelte in funzione degli avversari,
Ÿ monitorare le posture e le scelte dei singoli sulla pressione,
Ÿ monitorare l’aspetto tattico della presa di consegna per chi difende,
Ÿ monitorare la riaggressione immediata a palla persa.
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