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Atene e Sparta
Sparta
Sparta, situata nella regione della Laconia nel Peloponneso, fondata dai Dori, erano
formidabili guerrieri, estesero il loro controllo fino a occupare la Messenia.
La società organizzata in classi :
Tale espansionismo portò a creare la Lega Peloponnesiaca, imposero alle città
alleate di mantenere un ordinamento politico oligarchico.
Il legislatore Licurgo forma la costituzione aristocratica oligarchica, governati da un
numero limitato, era affidata a 2 re:
Gerusia era un consiglio di 28 anziani
Apella era un assemblea legislativa
che organizzavano la società in classi :
Spartiati, nobili che governavano la città, possedevano terre, coltivate dagli Iloti.
Perieci, artigianali e commercianti, non avevano diritti, uomini liberi e obbligo del
servizio militare.
Iloti erano schiavi.
Gli Spartani consideravano la guerra come l’unica attività, la loro vita era
condizionata dall’addestramento militare, venivano sottratti alle famiglie all’età di 7
anni e sottoposti a una rigida educazione.
Anche le donne, dovevano allenarsi nella corsa e nella ginnastica, per generare figli
sani.
Era una società guerriera
Atene
Atene, principale centro dell’Attica, unificata da re Teseo, con un governo
monarchico.
Dal Vlll secolo passò sotto il controllo degli aristocratici, detti eupatridi, e si instauro
un governo oligarchico, il re fu sostituito dagli arconti quelli che comandavano,
venivano eletti fra gli eupatridi.
Gli arconti erano 3:
Basileus(re) funzioni religiose e giuridiche
Polemarco colui che comandava in guerra
Eponimo che dava il nome all’anno
Oltre a questi si aggiungevano 6 tesmoteti, incaricati a fissare le norme, tutti e 9
formavano il collegio.
Atene fu scossa da violenti contrasti sociali che opponevano gli aristocratici al
popolo, si impose l’intervento di un legislatore Dracone, fece il primo codice di leggi
scritte , ma non riuscì a pacificare.
Ci fu un nuovo intervento dal legislatore Solone, gli fu affidato l’incarico di arbitro e
legislatore, fece una costituzione ,propose la cancellazione di tutti i debiti, abolì la
schiavitù, divise la popolazione in 4 classi secondo la loro ricchezza, alla rendita
agraria, questa costituzione manteneva lo stato nelle mani dei ceti superiori. Tutti gli
Atenesi partecipano all’assemblea popolare.
Eppure il nuovo ordinamento attenuo alcuni privilegi ereditari delle famiglie più
nobili e provocò instabilità politica e nuovi conflitti e portò all’istaurazione della
tirrannide.
Pisistrato, era un aristocratico sfrutto il malcontento dei ceti inferiori e dopo aver
occupato militarmente l’acropoli, governò Atene fino alla sua morte.
Il suo governo era di tipo autoritario, viene considerato un tiranno illuminato,
perché non abolì le leggi di Solone, gli si attribuisce una particolare attenzione ai
contadini più poveri, che ebbero dallo stato alcuni prestiti, promosse opere
pubbliche alle quali diede alla città un aspetto monumentale, ma offri nuove
opportunità di lavoro ad artigiani e operai.
Atene visse con lui una fase di prosperità economica e commerciale, promosse
alcuni empori(scali commerciali) per favorire l’attività mercantile e una politica
culturale con artisti e poeti.
Alla sua morte il potere passò ai figli che si dimostrarono più sanguinari, Ipparco
venne assassinato e Ippica fu cacciato.
Nel 508-507 a. C prese il potere Clistene , promosse una riforma istituzionale,
l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e che porta alla democrazia.
Voleva limitare i contrasti tra le famiglie aristocratiche e le classi inferiori e anche le
rivalità tra gli abitanti delle varie parti dell’Attica, suddivise la regione in 3 nuclei
territoriali :
Città abitata da famiglie aristocratiche e proprietari terrieri
Costa abitata da mercanti, commercianti e artigiani
Entroterra abitata da piccoli proprietari terrieri
I cardini istituzionali della nuova costruzione furono:
Gli arconti si continuarono a nominare nel numero di 9 più un segretario
Lo stratega comandava un contingente militare
La bule consiglio di 500 membri
L’ecclesia era il fulcro della politica, cittadini maschi con maggiore età
All’ecclesia fu assegnato un nuovo potere l’ostracismo il potere di esiliare per 10
anni gli uomini politici ritenuti pericolosi per la democrazia, escludeva donne, schiavi
e stranieri.
A tutti i cittadini doveva essere riconosciuta uguaglianza davanti alla legge e pari
opportunità di partecipazione alle decisioni.