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ATTO 1 scena 1
STREGA 1 Quando noi tre ci incontreremo ancora? Sarà nel tuono, nel fulmine o nella pioggia?
STREGA 2 Quano il clamore sarà cessato, quando la battaglia sarà vinta o persa!
Act 1, Scene 2
Alarum within. Enter KING DUNCAN, MALCOLM,DONALBAIN, LENNOX, with attendants, meeting a bleeding
CAPTAIN
Sounds of a trumpet and soldiers fighting offstage. KING DUNCAN enters with his sonsMALCOLM and
DONALBAIN, LENNOX, and a number of attendants. They meet a wounded and bloody CAPTAIN.
DUNCAN Chi è quest’uomo insanguinato? A giudicare dall’aspetto, può fare rapporto sulle notizie della
rivolta.
MALCOM Costui è il capitano che lottando valorosamente mi ha salvato dalla cattura! Parla, coraggioso
amico! Racconta al re della battaglia fino al punto in cui l’hai lasciata.
CAPITANO Per un po’ l’esito fu incerto: come due nuotatori che esausti si avvinghiano tra loro annullando la
loro abilità. Lo spietato Macdonwald, a cui si addice il nome di ribelle per la sua natura infida, era
supportato da fanti e cavalieri dall’irlanda e dalle Ebridi, e sembrava che la sorte gli sorridesse, come si
mostrasse la sgualdrina dei ribelli. Ma ogni cosa è troppo debole anche i sieme alla fortuna per il valoroso
Macbeth, che ben merita quel nome, e con la spada sguainata, fumante di sanguinosa vendetta, si è aperto
la strada tra la mischia fino a giungere faccia a faccia con il ribelle, che non ha nemmeno fatto a tempo a
stringere la mano o dire addio, che Macbeth lo a aperto da parte a parte e ha innastato la sua testa sulle
nostre picche
CAPITANO Ma come insieme allo splendore del sole estivo arrivano sempre tempeste devastanti e
terrificanti tuoni, ascolta, re di scozia, ascolta! Così non appena la giustizia ebbe , col valore delle armi,
ricacciato la feccia irlandese nelle loro tane, ecco che il re di Norvegia, vedendo il possibile vantaggio, iniziò
un nuovo attacco con uomini freschi ed armi scintillanti.
CAPITANO Certo, come i passeri spaventano le aquile, o la lepre il leone. Ad essere sincero, devo riferire
che erano come cannoni a doppia carica, così doppiamente restituivano colpi sul nemico. Se volessero fare
il bagno in sanguinose ferite, o rendere memoria di un nuovo Golgota, non so dirlo. Ma mi sento mancare,
le mie ferite gridano al medicamento!
DUNCAN E così sia le parole che le tue stesse ferite sono entrambe un marchio d’onore. Mandategli un
medico.
Exit CAPTAIN with attendants The CAPTAIN exits, helped by attendants.
What a haste looks through his eyes! So should he look That seems to speak things strange. His eyes seem
frantic! He looks like someone with a strange tale to tell.
ROSS Da Fife, grande re, dove i vessilli norvegesi sventolavano nel cielo e gelavano il sangue del nostro
popolo. Lo stesso re di Norvegia, con un terribile esercito, alleato col più infido traditore, il thane di
Cawdor, iniziarono una grande battaglia, finché quello sposo di Bellona, vestito da battaglia, rispose agli
attacchi norvegesi colpo su colpo, piegando i loro spiriti superbi, ed infine, la vittoria fu nostra.
ROSS Così ora Sweno, il re di Norvegia, chiese una tregua. Noi non gli permettemmo di seppellire i suoi
morti fino a che non si fosse ritirato da Saint Colme e pagato l’oro che ci spettava come risarcimento.
DUNCAN Mai più mi tradirà quel thane di Cawdor: vai e annuncia che lo condanno a morte, e saluta
Macbeth con il suo titolo.
Act 1, Scene 3
Thunder. Enter the three WITCHES Thunder. The three WITCHES enter.
STR 3 E tu sorella?
STR 1 La moglie di un marinaio aveva un cesto di castagne, e masticava, masticava masticava. “Dammele!”
dissi, “Vattene, strega!” urlò la grassona. Il marito è in mare per Aleppo, capitano della Tigre; lo raggiungeò
per nave sotto forma di un ratto senza coda, e cosa gli farò…
STR 1 Mentre io stessa ho tutti gli altri, che soffiano ovunque il marinaio faccia porto o si diriga. Lo seccherò
come la paglia, non dormirà più la notte e nemmeno di giorno. Lo spoglierò lentamente della vita. Sarà
maledetto: nove volte per sette giorni, e poi altre nove, vagherà sperduto e in agonia.
Anche se non posso far sparire la sua nave, posso comunque rendere il suo viaggio infelice. Guardate
cos’ho qui.
STR 2 Mostramelo, mostramelo!
STR 1 Ecco qui: il pollice di un timoniere che è naufragato sulla strada del ritorno.
TUTTE (danzando insieme) Le misteriose sorelle, mano nella mano, che vagano sulla terra e il mare, così
girano a poco a poco, tre volte vostro, e tre volte mio, e tre volte ancora, fino a fare nove. Ferme! L’incanto
è fatto.
BANQUO Quanto manca a Forres? (vede le streghe) Cosa sono queste, così raggrinzite e selvagge
nell’aspetto, non sembrano abitanti della terra, eppure sono su di essa? Siete viventi? Potete rispondere
alle domande di un uomo? Sembrate comprendere, dal momento che tutte avete portato un dito ossuto
sulle labbra smunte. Dovreste essere donne, eppure le vostre barbe mi fanno dubitare che lo siate.
BANQUO Mio buon signore, perché appari così tremante e scosso per queste cose così propizie? (alle
streghe) In nome della verità, siete voi frutto della fantasia, o davvero siete streghe apparse sulla nosta
strada? Avete salutato il mio nobile compagno con il suo reale titolo e gli avete predetto speranza di altro
onore e regalità, cose che sembrano averlo rapito. Ma non avete parlato a me, allora fatelo, ditemi, poiché
no temo né il vostro favore né il vostro odio.
STR 1 Salute!
STR 2 Salute!
STR 3 Salute!
STR 3 I cui discendenti saranno re, mentre tu non lo sarai. Così vi salutiamo, Macbeth e Banquo!
MACBETH Aspettate, voi messaggere imperfette, ditemi di più. Per la morte di Sinel mio padre so di essere
thane di Glamis. Ma come psso esserlo di Cawdor? Il thane di Cawdor vive, nobile e prospero, e in quanto
ad essere re non vi è ora nessuna ragione di crederlo, non più di diventsre thane di Cawdor. Dite da dove vi
vengono queste strane conoscenze, o perché abbiate interrotto il nostro cammino si questa terra devastata
con auguri così profetici. Parlate, ve lo ordino!
BANQUO Ha dunque la terra delle bolle, come l’acqua, oppure dove sono sparite?
MACBETH Nell’aria, è ciò che sembrava corpo si è dissolto, come un respiro nel vento. Vorrei fossero
restate.
BANQUO Davvero erano qui quegli esseri di cui parliamo? O abbiamo mangiato una qualche strana radice
che tiene la ragione prigioniera?
ROSS Macbeth, il re ha ricevuto con gioia le notizie del tuo successo, e quando ha udito le tue gesta nella
lotta con i ribelli, non trovava niente di degno da dire per esprime la sua meraviglia e la sua gratitudine,
sapendo anche che nello stesso giorno eri nei ranghi opposti all’esercito di Norvegia, e che anche lì a
giudicare da ciò che tu stesso hai compito, non temevi la morte. E infatti messaggio su messaggio, ognuno
ha riportato queste tue gesta in difesa del suo regno, e le ha poste ai suoi piedi.
ANGUS Siamo stati mandati dal nostro reale padrone per porgerti la sua gratitudine, come araldi in sua
vece, infatti non da noi ma da lui viene la tua vera ricompensa.
ROSS E, come pegno di grandissimo onore, mi ha comandato, lui in persona, di chiamarti thane di Cawdor:
perciò salute a te, thane più meritevole, per ciò che è tuo.
ANGUS Colui che era thane vive ancora, ma sotto il fardello del giudizio che reputa che egli meriti di
perdere la vita. Che sia perché fosse con quelli di Norvegia, o perché si unì alle file dei ribelli tramite segreti
aiuti e rifornimenti, o che in entrambi i modi si impegnasse a rovinare il paese, io lo ignoro; ma alto
tradimento, confesso e provato, è la sua sentenza.
MACBETH (tra sé e sé) Glamis, e thane di Cawdor! E il più grande è dietro l’angolo. (a Ross e Angus) Grazie
per la vostra fatica. (In disparte, con Banquo) Non speri dunque che i tuoi figli diventino sovrani, dal
momento che coloro che mi indicavano come thane di Cawdor promisero non meno a loro?
BANQUO Se hai fiducia in ciò che dissero, saresti già sulla strada per la corona, al fianco del titolo di
Cawdor. Ma è strano. E spesso, per vincerci e rovinarci, le forze del male ci dicono delle verità, ci vincono
con sciocchezze oneste, per tradirci quando le conseguenze sono più disastrose. (a Ross e Angus) Cugini,
una parola, vi prego.
BANQUO, ROSS, and ANGUS move to one side ROSS, ANGUS, and BANQUO move to one side.
MACBETH (tra sé) Due verità sono state pronunciate, fino ad ora le streghe me ne hanno dette due, Come
un felice prologo all’atto del tema regale che cresce. (a Ross e Angus) Vi ringrazio, nobili signori. (tra sé)
Questo monito soprannaturale non può essere malvagio, nè può essere buono. Se maligno, perché mi ha
dato il pegno del successo, cominciando da una verità? Io sono thane di Cawdor. Ma se buono, perché io
indugio su quella suggestione, la cui orrida immagine mi fa rizzare i capelli e fa bussare il mio cuore saldo
sulle mie costole in modo innaturale? Le paure presenti sono minori rispetto agli orribili pensieri. Il mio
pensiero, per cui l’omicidio è per ora soltanto fantasia, scuote così tanto la mia singolare condizione di
uomo che il mio dovere è soffocato dalla supposizione, e niente è se non ciò che non è.
BANQUO Guardate come è rapito il nostro compagno.
MACBETH (tra sé) Se il fato mi vuole re, il fato potrebbe incoronarmi senza che io mi muova.
BANQUO Sono piovuti su di lui nuovi onori, che come nuove vesti, non si adattano alla persona con altri
mezzi se non con l’uso.
MACBETH (tra sé) Che sia come deve essere, il tempo e le ore corrono anche attraverso il più duro dei
giorni.
MACBETH Vogliate scusarmi. La mia stanca mente era provocata da cose dimenticate. Gentili signori,
prendo nota dei vostri sforzi perché non passi giorno che io me ne dimentichi. Andiamo dunque verso il re.
( a Banquo) Pensa a ciò che è accaduto, e, passato del tempo, quando intanto l’avremo soppesato a
sufficienza, parliamone insieme a cuore aperto.
Act 1, Scene 4
A trumpet fanfare sounds. KING DUNCAN,LENNOX, MALCOLM, DONALBAIN, and their attendants enter.
DUNCAN È compiuta la sentenza su Cawdor? Non sono tornati coloro che ho mandato in delegazione?
MALCOM Mio sire, non sono ancora di ritorno. Ma ho parlato con uno che l’ha visto morire, ed ha riportato
che egli ha sinceramente confessato il tradimento, implorando il perdono di vostra altezza, ed era
profondamente contrito. Nessuna azione della sua vita è mai stata degna quanto il modo in cui l’ha lasciata.
È morto come uno che è conscio che con la sua dipartita getta via la cosa più cara che possiede eppure lo fa
come se fosse una insulsa sciocchezza.
DUNCAN Non c’è arte che faccia scorgere nel volto l’architettura dell’anima. Era un nobile nel quale ho
riposto fiducia assoluta.
Enter MACBETH, BANQUO, ROSS, and ANGUS MACBETH, BANQUO, ROSS, and ANGUSenter.
DUNCAN (a MACBETH) O nobilissimo cugino, il peccato della mia ingratitudine anche ora gravava su di me.
Ma questo fino ad ora dal momento che le leggere ali della ricompensa sono state lente a raggiungerti. E se
anche meritassi di meno, ti offrirei ugualmente la mia gratitudine e ricompensa! Mi resta soltanto da dire, il
mio debito verso di te è più grande di ciò che posso darti in cambio.
MACBETH Il servigi e la lealtà che ti dovevo nel fare ciò mi ripagano da soli. Il compito di sua maestà è
quello di ricevere ciò che sono i nostri doveri, che sono come quelli che ha un figlio verso il padre, o il servo
verso il padrone, e tutto ciò che facciamo, per come possiamo, lo facciamo a riguardo del tuo amore e
onore.
DUNCAN Che tu sia benvenuto dunque. Io ho messo in te un seme, e faticherò per che tu possa sempre
crescere. (a Banquo) Nobile Banquo, tu non sei meno meritevole, e ciò è risaputo. Non di meno, per avere
compiuto queste cose, lascia che ti abbracci e che ti tenga nel mio cuore.
DUNCAN Il riposo è fatica se non è per te: farò io stesso da messo e renderò felice mia mogli con la notizia
del tuo arrivo. Perciò umilmente prendo congedo.
MACBETH (tra sé) Il principe di Cumberland! Ciò è un ostacolo che dovrò superare, prima o poi, perché
giace sulla mia strada. Stelle, nascondete il vostro fuoco; fate che nessuna luce veda i miei oscuri e profondi
desideri. L’occhio non guarda alla mano, eppure lascia che, a cose fatte, gli occhi vedano ciò che temono.
DUNCAN (a Banquo, nel mezzo di una conversazione che non si sentiva) È vero, valoroso Banquo. Egli è
veramente lodevole, e nelle sue lodi io sono soddisfatto; ora vi è un banchetto preparato per me.
Seguiamolo dunque, poiché è andato a prepararsi ad accoglierci. Egli è un uomo senza eguali.
Act 1, Scene 5
Enter LADY MACBETH, alone, with a letter LADY MACBETH enters, reading a letter.
LADY MACBETH (reading) “Mi incontrarono nel giorno del successo, e ho saputo con assoluta certezza che
in loro vi era più della conoscenza dei mortali. Quando io ardevo dal desiderio di fargli altre domande, si
dissolsero nell’aria, nella quale svanirono. Nel mentre che io giacevo rapito da questa meraviglia arrivò una
missiva del re, che mi salutava come thane di Cawdor, con il quale titolo, prima, mi salutarono le tre
streghe, e mi dissero poco tempo dopo Salve! A colui che sarà re! Ci ho pensato bene prima di riferirtelo,
mia carissima compagna di grandezza, cosicché tu non possa perdere il dovere di rallegrarti, essendo
inconsapevole di quale grandezza sia a te promessa. Custodisci queste cose nel tuo cuore, e addio.”
Sei thane di Glamis, e di Cawdor; e che tu sia ciò che ti è stato promesso. Eppure temo la tua natura; è
troppo piena del latte dell’umana gentilezza per prendere la via più breve: tu saresti grande, e per fare ciò
che va fatto non ti manca l’ambizione, ma la audacia che questo richiede. Ciò che più tu desideri, lo vorresti
nel modo più giusto, non vorresti comportarti falsamente, eppure vuoi vincere barando. Questo tu vuoi,
grande Glamis, ciò che le streghe gridarono “Tu devi fare questo”, eppure tu hai tanto timore di farlo, che
desidereresti che rimanga incompiuto. Affrettati dunque a tornare, cosicché io ponga il mio spirito nel tuo
orecchio e rimuova colla forza delle mie parole ciò che ti impedisce il premio dorato, dal momento che sia il
fato sia forze sovrannaturali vogliono che tu porti la corona.
LADY MACBETH Devi essere pazza per dirmi certe cose. Non è con lui il tuo padrone, e non mi avrebbe
informata per i preparativi?
SERVA Chiedo perdono, ma è vero: il nostro thane sta arrivando. Uno dei miei sottoposti gli è andato
incontro ed è corso subito indietro tanto che a fatica riusciva a riferire il messaggio e sembrava stesse
morendo perché gli mancava il fiato.
LADY MACBETH Prendetevi cura di lui. Egli porta grandi notizie.
The raven himself is hoarse That croaks the fatal entrance of Duncan
So the messenger is short of breath, like a hoarse raven, as he announces Duncan’s entrance into
Il corvo stesso è rauco nel suo gracchiare mentre accompagna l’entrata fatale di Duncan sotto il mio
castello. Veni, o spirito che assisti i pensieri omicidi, rendimi meno donna e più uomo, e riempimi dalla
testa ai piedi di con la più mortifera crudeltà. Addensa il mio sangue. Non lasciare scampo o spiraglio al
rimorso, così che nessuna umana compassione possa scuotere il mio empio scopo, né possa rappacificarmi
e dissuadermi dal compierlo! Vieni al mio seno di donna, e prendi il mio latte per avvelenarlo, tu ministro
dell’assassinio, ovunque tu attenda nella tua forma invisibile tramando malvagità. Vieni, fitta notte, e
ammantati del più oscuro fumo d’inferno, così che il mio pugnale affilato non veda le ferite che infligge, né
il cielo sbirci attraverso la coltre di oscurità per gridare “fermati! Fermati!”
Grande thane di Glamisi, valoroso Cawdor, più grande di entrambe, salute a te ora e per sempre, quella
lettera mi hanno trasportato al di là dell’ignoranza del presente, e sento ora il futuro in questo istante.
LADY MACBETH O, che mai il sole accenda il mattino! Il tuo volto, mio thane, è un libro in cui gli uomini
possono leggere strane questioni. Per sedurre il tempo, assumi il suo aspetto. Porta il benvenuto nei tuoi
occhi, nelle sue mani, sulla tualingua. Prendi le sembianze del fiore innocente, ma quelle della serpe al tuo
interno. Colui che sta arrivando necessita di cure; e tu dovresti incaricarmi dei grandi preparativi per
stasera, che culla per tutte le nostre notti e giorni totale sovranità e potere.
LADY MACBETH Solo stai in guardia. Bisogna curarsi di tutto per non destare sospetti. Lascia ilresto a me.
Act 1, Scene 6
hautboys and torches. Enter KING DUNCAN,MALCOLM, DONALBAIN, BANQUO, LENN OX,MACDUFF, ROSS,
ANGUS, and attendants
The stage is lit by torches. Hautboys play.DUNCAN enters, together with MALCOLM,DONALBAIN, BANQUO,
LENNO X, MACDUFF,ROSS, ANGUS, and their attendants.
DUNCAN Questo castello giace su un luogo piacevole. L’aria è dolce e fa appello alla gentilezza dei nostri
sensi.
BANQUO Questo ospite dell’estate, il merlo frequentatore di templi, approva, avendoci stabilito la sua
amata dimora, che il soffio divino qui aleggia dolcemente. Non c’è cornicione, fregio, contrafforte, né
alcuna sporgenza nelle mura, in cui questo uccello non abbia costruito il suo talamo pendente. Dove questi
uccelli abitano e proliferano, così ho osservato, l’aria è fine.
LADY MACBETH Ogni nostro servigio, anche se in tutto fatto due volte e poi raddoppiato, non è nulla a
confronto a quegli onori profondamente grandi con i quali sua maestà riempie la nostra casa. Per voi, a
riguardo di questi, e per quelli meno recenti, vi diamo riparo e ristoro dal vostro peregrinare.
DUNCAN Dov’è il thane di Cawdor? Gli stavamo alle calcagna per raggiungerlo; ma egli è un buon cavaliere,
e il suo grande amore, pungente come il suo sperone, lo ha spronato verso la sua casa prima di noi. Giusta e
nobile ospite, siamo tuoi invitati stanotte.
LADY MACBETH E noi siamo vostri servitori, altezza, e come è da loro compito, per soddisfare ogni piacere
di vostra altezza, così da rendervi ciò che è vostro.
DUNCAN Dammi la mano, e conducimi al mio ospite. Lo amiamo sommamente e continueremo a dargli
ogni grazia, dopo di voi, mia signora.
Act 1, Scene 7
Hautboys. Torches. Enter a sewer and divers servants with dishes and service over the stage. Then enter
MACBETH
Hautboys play. The stage is lit by torches. A butler enters, and various servants carry utensils and dishes of
food across the stage. ThenMACBETH enters.
MACBETH
MACBETH If it were done when ’tis done, then ’twere well It were done quickly. If the assassination Could
trammel up the consequence, and catch With his surcease success; that but this blow Might be the be-all
and the end-all here, But here, upon this bank and shoal of time, We’d jump the life to come. But in these
cases We still have judgment here, that we but teach Bloody instructions, which, being taught, return To
plague th' inventor: this even-handed justice Commends the ingredients of our poisoned chalice To our
own lips. He’s here in double trust: First, as I am his kinsman and his subject, Strong both against the deed;
then, as his host, Who should against his murderer shut the door, Not bear the knife myself. Besides, this
Duncan Hath borne his faculties so meek, hath been So clear in his great office, that his virtues Will plead
like angels, trumpet-tongued, against The deep damnation of his taking-off; And pity, like a naked newborn
babe, Striding the blast, or heaven’s cherubim, horsed Upon the sightless couriers of the air, Shall blow the
horrid deed in every eye, That tears shall drown the wind. I have no spur To prick the sides of my intent, but
only Vaulting ambition, which o'erleaps itself And falls on th' other.
MACBETH If this business would really be finished when I did the deed, then it would be best to get it over
with quickly. If the assassination of the king could work like a net, sweeping up everything and preventing
any consequences, then the murder would be the be-all and end-all of the whole affair, and I would gladly
put my soul and the afterlife at risk to do it. But for crimes like these there are still punishments in this
world. By committing violent crimes we only teach other people to commit violence, and the violence of
our students will come back to plague us teachers. Justice, being equal to everyone, forces us to drink from
the poisoned cup that we serve to others. The king trusts me in two ways. First of all, I am his kinsman and
his subject, so I should always try to protect him. Second, I am his host, so I should be closing the door in his
murderer’s face, not trying to murder him myself. Besides, Duncan has been such a humble leader, so free
of corruption, that his virtuous legacy will speak for him when he dies, as if angels were playing trumpets
against the injustice of his murder. Pity, like an innocent newborn baby, will ride the wind with winged
angels on invisible horses through the air to spread news of the horrible deed to everyone everywhere.
People will shed a flood of tears that will drown the wind like a horrible downpour of rain. I can’t spur
myself to action. The only thing motivating me is ambition, which makes people rush ahead of themselves
toward disaster.
MACBETH Non andremo avanti con questo progetto. Egli mi ha appena colmato di onori, e ho ricevuto
parole d’oro da ogni sorta di persona, e io voglio indossare queste vesti nel loro più nuovo splendore, e non
gettarle via così presto.
LADY MACBETH Eri ubriaco quando tu stesso te ne sei vestito? Ci hai già dormito? E ti risvegli ora, per
sembrare così verde e pallido temendo questa idea? D’ora innanzi questo penserò del tuo amore. Hai forse
paura ad essere ugualmente valoroso in questo atto che tu desideri compiere? Lasceresti dunque quello
che tu ritieni il massimo ornamento della vita, per vivere da codardo all’ombra del tuo desiderio,
sospirando “non oso” e seguito da un “vorrei”, come il povero gattino della vecchia storia?
MACBETH Ti prego, basta: io oso fare tutto quanto è degno di un uomo; chi osa di più non lo è.
LADY MACBETH Dunque che bestia era che ti ha fatto prendere l’iniziativa con me? Quando osavi farlo,
aloora eri un uomo; e se ciò non restasse soltanto un intento, saresti ancora più uomo.
LADY MACBETH What beast was ’t, then, That made you break this enterprise to me? When you durst do
it, then you were a man; And to be more than what you were, you would Be so much more the man. Nor
time nor place Did then adhere, and yet you would make both. They have made themselves, and that their
fitness now Does unmake you. I have given suck, and know How tender ’tis to love the babe that milks me. I
would, while it was smiling in my face, Have plucked my nipple from his boneless gums And dashed the
brains out, had I so sworn as you Have done to this.
LADY MACBETH If you weren’t a man, then what kind of animal were you when you first told me you
wanted to do this? When you dared to do it, that’s when you were a man. And if you go one step further by
doing what you dared to do before, you’ll be that much more the man. The time and place weren’t right
before, but you would have gone ahead with the murder anyhow. Now the time and place are just right,
but they’re almost too good for you. I have suckled a baby, and I know how sweet it is to love the baby at
my breast. But even as the baby was smiling up at me, I would have plucked my nipple out of its mouth and
smashed its brains out against a wall if I had sworn to do that the same way you have sworn to do this.
MACBETH Se fallissimo?
LADY MACBETH Fallire? Sfodera il tuo coraggio, e non falliremo. Quando Duncan sarà addormentato – dal
momento che il suo giorno di viaggio dovrebbe indurlo soavemente al sonno – io farò bere vino e
gozzovigliare le sue guardie tanto che la memoria, la guardiana della mente, si dissolva come fumo, e con
lei la ragione. Quando si stenderanno addormentati come i porci, così ubriachi da essere morti per il
mondo, cosa non saremo in grado di fare io e te all’incustodito Duncan? Potremo porre sulle spalle di servi
ubriachi come spugne i nostri misfatti, e porteranno la nostra colpa.
MACBETH Portami soltanto figli maschi, perché la tua tempra non può fabbricare altro che uomini. Non
sarà inconfutabile, quando avremo marchiato col sangue quei due adormentati nella sua stessa camera e
impugnato le loro stesse daghe, che sia la loro opera?
LADY MACBETH Chi oserebbe pensare altrimenti? Dal momento che ruggiremo lutto e clamore per la sua
morte?
MACBETH Sono pronto, e legato ad ogni agente del corpo per questo terribile compito. Vai, e inganna il
tempo con la più dolce recita. Un volto falso deve nascondere ciò che un cuore falso invero conosce.
Act 2, Scene 1
BANQUO Tieni, prendi la mia spada. Ci sono matrimoni nel cielo; le loro candele sono ovunque. Prendi
anche questo. Un pesante richiamo grava come una guida su di me, eppure ancora non vorrei dormire.
Misericordiosi poteri, respingete da me i pensieri maledetti cui la natura prepara la strada nel riposo.
Enter MACBETH and a SERVANT with a torch MACBETH enters with a SERVANT, who carries a torch.
MACBETH Un amico.
BANQUO Come, signore, non state ancora riposando? Il re è a letto. Era colto da un piacere insolito, ed ha
mandato grndi regali ai tuoi sottoposti. Questi diamanti che ha offerto a tua moglie, in nome della più
gentile ospitalità, da far ammutolire in un incommensurabile gratitudine.
MACBETH Essendo impreparati, la nostra volontà era come un servo in difetto, che vorrebbe servire ma
non può farlo quanto vorrebbe.