Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Siamo fermamente convinti che lo sviluppo del nostro territorio non possa che andare
verso un’unica direzione, quella cioè della valorizzazione degli aspetti turistici
ricettivi e delle peculiarità produttive legate al territorio e nel pieno rispetto
dell’ambiente. Le carenze infrastrutturali, che nel progetto trovano un accenno di
risposta solo in funzione dell’entrata e dell’uscita dal parco commerciale, sarebbero
2
necessariamente aggravate e, tutto il territorio, andrebbe a perdere quella serenità che
fino ad oggi hanno contribuito a mantenere un elevato standard di qualità della vita
anche nella nostra frazione.
Accettare un simile progetto significherebbe per noi negare la nostra storia, le
battaglie che ci hanno fatto diventare grandi, l’idea e la speranza che il concetto di
sviluppo sostenibile non sia una scatola vuota, il principio connesso alla prevenzione
e alla precauzione, la valorizzazione delle tipicità e delle identità del nostro Paese.
La nostra è una scelta politica precisa che ha alla base la qualità sociale ed urbana,
la prevenzione e l’idea che prima di consumare nuovo territorio, si siano verificate
tutte le possibilità di recupero e di sostituzione dell’arredo urbano che ci circonda.
E’ per tutti questi motivi che scriviamo. Scriviamo affinché si possa venire a
conoscenza delle pressioni che il nostro comune, ed in particolare la nostra frazione,
subisce quotidianamente.
Se chiediamo il vostro aiuto è perché nonostante che il consiglio comunale abbia
rifiutato il progetto nel 2007, per problemi soprattutto di tipo infrastrutturale, si
continua ad annunciare questa proposta in un’area che, se fosse accolta, dovrebbe
prevedere il cambio di destinazione d’uso da agricolo a commerciale, con una
norma ad personam, favorendo in modo inequivocabile le imprese proponenti
che quei terreni hanno già acquistato/opzionato recentemente.
Noi riteniamo che un’inchiesta giornalistica potrebbe favorire la ricerca della verità:
quali ulteriori interessi ci sono in gioco (per noi ovvi ma per altri lontani).
Quello che ci preoccupa è la mancanza di trasparenza e avanziamo dubbi sulla prassi
seguita per arrivare a questa proposta.
Altra questione dubbia è che la proposta del Parco Commerciale, sottoforma di
semplice osservazione come se si trattasse di una semplice abitazione, è avvenuta
solo dopo l’approvazione del Piano Strutturale del Comune (che ha lasciato quei
terreni agricoli), e che, nonostante fosse già ufficializzato nel dicembre del 2005, è
stato presentato ai cittadini solo dopo le elezioni comunali avvenute nell’aprile del
2006. Dal 2007 ad oggi tanto è successo.
Quello che più ci preoccupa è l’indecisione della politica, o meglio la scelta di
percorrere una strada a fari spenti, facendo scelte poco chiare e poco partecipate a
tutti i livelli.
Ricordiamo solo l’ultima avvenuta alla fine del 2009: la scelta di affidare due studi di
valutazione per l’area interessata dal progetto, uno sulla mobilità e uno sullo sviluppo
socioeconomico. Quest’ultimo avrebbe dovuto contribuire a dipingere uno scenario
più articolato e complesso facendo dialogare possibilità e vocazioni. In realtà si è
limitato a confermare la validità di un’unica possibilità: quella della grande
distribuzione usando, per costruire grafici e percentuali, i dati di fonte Ikea.
Ecco perché occorre far luce su questa lunga vicenda: noi siamo decisi a non
mollare, ma abbiamo bisogno di essere aiutati.
www.movisat.blogspot.com – icittadini@gmail.com
3