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Relativamente al mondo dell’istruzione e della scuola tre sono gli articoli più
importanti (9, 33, 34):
Il D.Lgs 76/2005 precisa che la Repubblica deve estendere l’obbligo scolastico per
almeno 12 anni o sino al conseguimento di una qualifica entro il 18 anno di età e
nell’articolo 7 il legislatore sanziona gli eventuali inadempimenti al dovere di
istruzione e formazione.
Con il D.M. 139/2007 sono state emanate le Indicazioni Nazionali sulle competenze e
i saperi che tutti i giovani devono possedere a 16 anni che sono riferiti a 4 ASSI
CULTURALI (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse
storico sociale).
Interviene come garante della Costituzione e controllo del suo rispetto con funzione
legislativa, (promulga o rinvia le leggi, può sciogliere le Camere, può inviare messaggi
al Parlamento ecc), esecutiva (dichiara lo stato di guerra, conferisce la cittadinanza e
le onorificenze ecc), e giurisdizionale (Presiede il Consiglio superiore della
Magistratura, nomina 5 giudici della Corte Costituzionale), nomina 5 senatori a vita.
In Italia non è prevista l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, la scelta è
demandata al Presidente della Repubblica .
Dopo la nomina ed entro 10 giorni dalla formazione il Governo si presenta davanti alle
Camere per ottenere il voto di fiducia se viene meno la fiducia parlamentare in seguito
ad una mozione di sfiducia il Governo decade.
Il capo del Governo è il Presidente del Consiglio dei Ministri che dirige la politica
generale del Governo, nomina i Ministri, .
Alle Dimissioni del Presidente si hanno le dimissioni di tutti i membri del Governo.
MINISTRI: nominati con decreto del Presidente della Repubblica, svolgono le funzioni
amministrative per attuare il programma del governo.
Vi sono anche i Ministri senza portafoglio,( non sono a capo di nessun dicastero ma
svolgono funzioni molto importanti)
I compiti fondamentali sono 4: giudicare sulle controversie alla legittimità delle leggi,
giudicare sui conflitti di attribuzione tra i vari poteri (Stato, regioni), giudicare contro
le accuse mosse al Presidente della Repubblica, giudicare sull’ammissibilità delle
richieste di referendum abrogativo.
LEGGI, DECRETI E ALTRE FONTI: le fonti del diritto sono quegli atti o fatti riconosciuti
idonei a produrre norme giuridiche e costituiscono l’ordinamento giuridico.
LEGGI E ATTI AVENTI FORZA DI LEGGE: per leggi intendiamo le leggi ordinarie che
vengono deliberati dal Parlamento e possono abrogare o modificare qualsiasi altra
norma che non sia di fonte costituzionale ma non possono essere modificate o
abrogate dai regolamenti.
Gli atti con forza di legge sono atti normativi che hanno la stessa efficacia delle leggi
del Parlamento.
FONTI SECONDARIE: sono tutti gli atti della Pubblica Amministrazione statale
(Governo, Ministri, Prefetti), o di altri enti pubblici (Comuni, Regioni, altri enti).
Tra questi atti vi sono anche le leggi e i regolamenti regionali, gli statuti, le ordinanze
di vari organi amministrativi ecc.
Ricordiamo che le ordinanze sono quegli atti che impongono divieti, i Testi Unici sono
atti che raccolgono disposizioni comprese in atti diversi, i Codici sono raccolte di
norme.
NORME INTERNE DELLA P.A.: sono le norme che emanano le scuole o le altre
pubbliche amministrazioni per il loro funzionamento interno e possono essere
emanate tramite regolamenti, ordini, istruzioni, circolari.
RAPPORTI TRA E FONTI: sono ordinati secondo due criteri: 1)la norma di grado
superiore prevale su quella inferiore, 2)se sono norme emanate dalla stessa fonte la
norma posteriore abroga quella inferiore.
I suoi compiti sono: definizione degli obiettivi, priorità, piani per l’azione
amministrativa, individuazione delle risorse umane, valutazione del sistema
scolastico, assegnazione risorse finanziarie dello Stato al personale e alle istituzioni
scolastiche, funzioni relative ai conservatori di musica e accademie delle vbelle arti.
Gli altri enti locali sono le comunità montane, isolane e le Unioni di Comuni.
LEGGE CASATI (1859): rimasta in vigore fino al 1923 , istituiva una scuola elementare
articolata in due bienni e obbligatoria (il 1 biennio ), dopo la scuola elementare vi era
il ginnasio (a pagamento) e le scuole tecniche.
LEGGE ORLANDO (1904): estese l’obbligo scolastico dai 9 ai 12 anni, impose ai Comuni
di istituire scuole almeno fino alla quarta elementare e di assistere gli alunni piu’
poveri.
La scuola superiore era riservata ai pochi privilegiati ( persone ricche); per le classi piu’
modeste era riservata l’educazione al lavoro.
SCUOLA DEMOCRATICA :
ANNI 50/60:
legge n 1859 del 1962: scuola media unica gratuita e obbligatoria (dai 6 ai 14 anni)
che consentiva l’accesso a tutte le scuole superiori.
Legge n 444 del 1968: istitui’ la scuola materna statale gratuita per bambini dai 3 ai
6 anni
ANNI 70/80:
1985 nuovi programmi per la scuola elementare : il bambino è visto soggetto attivo
dell’apprendimento
LA SCUOLA SI RINNOVA:
ANNI 90
Legge n 148 del 1990: riforma dell’ordinamento della scuola elementare ( 3 docenti
ogni 2 classi) e tre organizzazioni didattiche ( modulo, tempo lungo e tempo pieno)
Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, D.Lgs. n 297 del
1994: tutte le norme di legislazione scolastica (eccetto quella universitaria) vengono
riordinate in un unico corpo normativo.
Legge n 352 del 1995:abolisce esami di riparazione nelle scuole secondarie superiori
introducendo il sistema di debiti e recuperi.
Legge n 425 del 1997: esame di maturità con tre prove scritte (uno a carattere
multidisciplinare) e una prova orale, valutazione in centesimi, credito scolastico.
Legge n 30 del 2000 (De Mauro Berlinguer):definita riforma dei cicli perché ha
ristrutturato il percorso educativo degli alunni dai tradizionali tre cicli in due cicli (
scuola di base e secondaria) , questo provvedimento fu abrogato dalla riforma
Moratti.
-la scuola viene scandita in : infanzia ( 3 anni non obbligatoria); primo ciclo ( primaria
di 5 anni e secondaria di primo grado di 3 anni con esame di Stato alla fine del ciclo);
secondo ciclo (Licei -5 anni, formazione professionale 3 + 1 ed esame di Stato)
2008 riforma Gelmini: reintroduzione del maestro unico alle scuole elementari, dei
voti da 1 a 10 nel primo ciclo d’istruzione; innalzamento dell’obbligo scolastico a 16
anni; introduzione delle Indicazioni Nazionali degli obiettivi specifici di
apprendimento; riordino degli istituti professionali, tecnici e Licei.
Legge 107 del 2015 “RIFOMA DELLA BUONA SCUOLA”: un solo articolo con 212
commi.
-autonomia scolastica, poteri dei dirigenti scolastici, immissione in ruolo dei docenti
nove deleghe al Governo sulla formazione iniziale per accedere all’insegnamento,
diffusione e promozione della cultura umanistica, riforma del sostegno,
l’adeguamento della normativa sulla certificazione delle competenze ecc.,
rafforzamento del collegamento tra scuola e mondo del lavoro attraverso i percorsi
di alternanza scuola lavoro (400 negli istituti tecnici e professionali e 200 nei Licei),
piano nazionale scuola digitale, organico dell’autonomia,piano straordinario di
assunzioni, portale unico dei dati aperti della scuola riguardo i bilanci,sistema
nazionale di valutazione,materiali didattici ecc, detrazione IRPEF(importo annuo non
superiore a 400 euro) per le spese sostenute per la frequenza scolastica (scuole
paritarie infanzia e primo ciclo d’istruzione e scuole statali secondarie di secondo
grado)
EDILIZIA SCOLASTICA: deve tenere conto delle Linee Guida per le architetture interne
delle scuole emanate nel 2013 e la legge “Buona Scuola” ha previsto varie norme per
l’innovazione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici.