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CAPITOLO 1 : COSTITUZIONE E SCUOLA

Relativamente al mondo dell’istruzione e della scuola tre sono gli articoli più
importanti (9, 33, 34):

9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e


tecnologica.

33 l’arte e la scienza sono libere come ne è l’insegnamento….

34 la scuola è aperta a tutti , è obbligatoria per almeno 8 anni ed è gratuita….i


meritevoli se sono privi di mezzi devono essere aiutati con borse di studio, assegni ecc

La libertà d ‘insegnamento è esplicitata nell’ articolo 1 dell’autonomia didattica (D.Lgs


297/1994), l’insegnamento è libero come autonomia didattica e deve mirare alla
formazione della personalità degli alunni.

L’insegnamento può essere impartito in qualsiasi luogo e deve rispettare il buon


costume, l’ordine pubblico e la pubblica incolumità.

Il D.Lgs 76/2005 precisa che la Repubblica deve estendere l’obbligo scolastico per
almeno 12 anni o sino al conseguimento di una qualifica entro il 18 anno di età e
nell’articolo 7 il legislatore sanziona gli eventuali inadempimenti al dovere di
istruzione e formazione.

La Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 Dicembre 2006


sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente invitò gli Stati Membri a
sviluppare le strategie per assicurare le competenze chiave e preparare tutti i giovani
europei alla vita adulta e offrire un metodo ad apprendere per tutta la loro esistenza.

In conformità a questa Raccomandazione citiamo l’articolo 1 della Legge 296/2006


stabilisce l’istruzione obbligatoria impartita per almeno 10 anni .

Con il D.M. 139/2007 sono state emanate le Indicazioni Nazionali sulle competenze e
i saperi che tutti i giovani devono possedere a 16 anni che sono riferiti a 4 ASSI
CULTURALI (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse
storico sociale).

Questi assi vengono articolati in abilità, conoscenze e competenze attraverso il


Quadro Europeo dei titoli e delle Qualifiche.
CAPITOLO 2 : Ordinamento Costituzionale: elementi fondamentali.

I principali organi costituzionali sono: il Parlamento, il Presidente della Repubblica, il


Governo, i Ministri, La Magistratura, la Corte Costituzionale, Organi di rilievo
costituzionale.

PARLAMENTO: organo costituzionale titolare del potere legislativo ( indice le Camere


e fissa la prima riunione, può sciogliere le Camere, fa le leggi, è eletto direttamente
dal popolo e rimane in carica 5 anni.

E’ composto da due Camere ( Il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati)


elette a suffragio universale e diretto ed hanno gli stessi poteri.
Quando una legge è approvata entra in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale.

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: è eletto dal Parlamento in seduta comune e rimane


in carica 7 anni.

Interviene come garante della Costituzione e controllo del suo rispetto con funzione
legislativa, (promulga o rinvia le leggi, può sciogliere le Camere, può inviare messaggi
al Parlamento ecc), esecutiva (dichiara lo stato di guerra, conferisce la cittadinanza e
le onorificenze ecc), e giurisdizionale (Presiede il Consiglio superiore della
Magistratura, nomina 5 giudici della Corte Costituzionale), nomina 5 senatori a vita.

GOVERNO: organo supremo del potere esecutivo e limitata funzione legislativa.

E’ formato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Ministri.

In Italia non è prevista l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, la scelta è
demandata al Presidente della Repubblica .

Dopo la nomina ed entro 10 giorni dalla formazione il Governo si presenta davanti alle
Camere per ottenere il voto di fiducia se viene meno la fiducia parlamentare in seguito
ad una mozione di sfiducia il Governo decade.

Il capo del Governo è il Presidente del Consiglio dei Ministri che dirige la politica
generale del Governo, nomina i Ministri, .

Alle Dimissioni del Presidente si hanno le dimissioni di tutti i membri del Governo.

MINISTRI: nominati con decreto del Presidente della Repubblica, svolgono le funzioni
amministrative per attuare il programma del governo.

Vi sono anche i Ministri senza portafoglio,( non sono a capo di nessun dicastero ma
svolgono funzioni molto importanti)

Il Consiglio dei Ministri: è un organo costituzionale collegiale, formato da tutti i


Ministri, dal Presidente e Vice Presidente del Consiglio, dal Sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio e determina la politica generale del Governo.

MAGISTRATURA: organo costituzionale titolare del potere giurisdizionale ossia il


complesso dei giudici civili, penali e amministrativi.
E’ costituita da un organo che è il Consiglio Superiore della Magistratura che ha il
compito di assicurare l’indipendenza dei giudici.

Nell’ambito del sistema giurisdizionale italiano si distingue la giurisdizione ordinaria


(esercitata dai magistrati ordinari e giudici ordinari tra cui il Tribunale per i Minorenni
) che si distingue a sua volta in giurisdizione penale e civile e la giurisdizione speciale
( rientra in quest’ ambito la giurisdizione amministrativa che ha come oggetto le
controversie tra privati e Pubblica Amministrazione ed è di competenza dei TAR e del
Consiglio di Stato).

Il giudice di primo grado è il Tribunale , le sentenze possono essere impugnate davanti


alla Corte di Appello ed esiste anche un terzo grado di giudizio ( Corte di Cassazione).

CORTE COSTITUZIONALE: organo costituzionale formato da 15 giudici, ha il compito


di accertare la costituzionalità delle leggi ordinarie.

I compiti fondamentali sono 4: giudicare sulle controversie alla legittimità delle leggi,
giudicare sui conflitti di attribuzione tra i vari poteri (Stato, regioni), giudicare contro
le accuse mosse al Presidente della Repubblica, giudicare sull’ammissibilità delle
richieste di referendum abrogativo.

ORGANI DI RILIEVO COSTITUZIONALE: altri organi sono il Consiglio naionale


dell’economia e del lavoro (CNEL), la Corte dei Conti, il Consiglio di Stato, il Consiglio
Superiore della Magistratura, il Consiglio supremo di Difesa.

LEGGI, DECRETI E ALTRE FONTI: le fonti del diritto sono quegli atti o fatti riconosciuti
idonei a produrre norme giuridiche e costituiscono l’ordinamento giuridico.

La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato.

NORME EUROPEE: le istituzioni europee emanano regolamenti e direttive, decisioni,


raccomandazioni e pareri.

I regolamenti europei sono vincolanti per tutti i cittadini comunitari, le direttive


invece vincolano gi Stati membri a emanare le leggi e i provvedimenti per renderli
vincolanti ai loro cittadini.

LEGGI E ATTI AVENTI FORZA DI LEGGE: per leggi intendiamo le leggi ordinarie che
vengono deliberati dal Parlamento e possono abrogare o modificare qualsiasi altra
norma che non sia di fonte costituzionale ma non possono essere modificate o
abrogate dai regolamenti.
Gli atti con forza di legge sono atti normativi che hanno la stessa efficacia delle leggi
del Parlamento.

Hanno anche valore e forza di legge i decreti legislativi e i decreti legge.

REFERENDUM ABROGATIVO: il referendum è il più importante istituto di democrazia


diretta dove i cittadini esprimono direttamente il loro parere senza la mediazione del
Parlamento con quello abrogativo si chiede al popolo di abrogare in tutto o in parte
una legge.

FONTI SECONDARIE: sono tutti gli atti della Pubblica Amministrazione statale
(Governo, Ministri, Prefetti), o di altri enti pubblici (Comuni, Regioni, altri enti).

Tra questi atti vi sono anche le leggi e i regolamenti regionali, gli statuti, le ordinanze
di vari organi amministrativi ecc.

Ricordiamo che le ordinanze sono quegli atti che impongono divieti, i Testi Unici sono
atti che raccolgono disposizioni comprese in atti diversi, i Codici sono raccolte di
norme.

NORME INTERNE DELLA P.A.: sono le norme che emanano le scuole o le altre
pubbliche amministrazioni per il loro funzionamento interno e possono essere
emanate tramite regolamenti, ordini, istruzioni, circolari.

RAPPORTI TRA E FONTI: sono ordinati secondo due criteri: 1)la norma di grado
superiore prevale su quella inferiore, 2)se sono norme emanate dalla stessa fonte la
norma posteriore abroga quella inferiore.

ORDINAMENTO AMMINISTRATIVO DELLO STATO: Pubblica amministrazione ed enti


locali: insieme di enti pubblici e norme che formano la Pubblica Amministrazione
comprese le scuole, le aziende, le regioni, le province ecc al vertice vi è il Ministero
da cui dipendono tutti i vari uffici (prefetture, uffici scolastici regionali) che hanno
competenza territoriale limitata e costituiscono l’amministrazione periferica dello
Stato.

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’ UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA: il Ministero fu


istituito per la prima volta nel 1847 da Carlo Alberto, ha cambiato diverse
denominazioni, adesso è diventato il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca (MIUR).
Il Miur è suddiviso in dipartimenti ed aree, i capi di Dipartimento svolgono compiti di
coordinamento, direzione e controllo degli uffici .

COMPETENZE DEL MINISTRO: ha il compito di prmuovere l’istruzione sociale e


pubblica ed è l’organo di direzione politica del Ministero.

I suoi compiti sono: definizione degli obiettivi, priorità, piani per l’azione
amministrativa, individuazione delle risorse umane, valutazione del sistema
scolastico, assegnazione risorse finanziarie dello Stato al personale e alle istituzioni
scolastiche, funzioni relative ai conservatori di musica e accademie delle vbelle arti.

Conferenza permanente dei capi Dipartimento e dei direttori generali: si riuniscono


in Conferenza presieduta dai Capi di Dipartimento per questioni che riguardano il
coordinamento delle attività dei loro uffici.

Altri organismi collegati all’amministrazione centrale: Il Consiglio Superiore della


Pubblica Istruzione (CSPI) formula proposte d’ istruzione universitaria al Ministro, l’
Osservatorio per l’Edilizia scolastica promuove iniziative di studio, l’Invalsi effettua
verifiche sulle abilità degli studenti, l’INDIRE diffonde l’utilizzo delle nuove tecnologie.

AMMINISTRAZIONE scolastica periferica : gli Uffici scolastici regionali (USR):


sostituiscono i Provveditorati e le Sovrintendenze scolastiche, ha poteri autonomi,
esercita vigilanza delle scuole non statali e non paritarie, vigila sul rispetto norme
generali dell’istruzione ecc

Ciascun ufficio regionale ha due organi collegiali uno a composizione mista e il


consiglio regionale dell’istruzione , ed è organizzato a sua volta in uffici scolastici
provinciali (USP).

Ambiti territoriali: il comma 66 della riforma della Buona scuola (L.107/2015);


dispone i ruoli dei docenti in regioni articolati in ambiti territoriali, la loro ampiezza
sarà definita entro il 30 Giugno 2016.

Regioni: esistono quelli a statuto ordinario e quelli a statuto speciale (Sicilia,


Sardegna, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta , Friuli Venezia Giulia), godono di
autonomia legislativa (art 117) ponendo la regione in una posizione primaria rispetto
a Province e Comuni , titolari di potestà normativa al solo ambito statutario.

In materia d’istruzione si occupano di determinare il calendario scolastico,


programmare l’offerta formativa ecc.
Gli organi della Regione sono il Consiglio, la Giunta e il Presidente della Regione.

Comuni,Province e Città Metropolitane:sono gli enti locali più importanti.

- Comune: Gli organi di governo sono il consiglio comunale , la Giunta regionale e il


Sindaco, in materia d’istruzione si occupa di orientamento scolastico e professionale,
educazione degli adulti, prevenzione della dispersione scolastica, per le scuole
dell’infanzia e primaria di servizi di mensa, supporto per gli alunni svantaggiati ecc

-Province: coordinamento di diversi comuni, in materia d’istruzione secondaria di


fusione e soppressione delle scuole secondarie, fornitura di edifici, arredi ecc

- Città metropolitane:speciali tipi di Province all’interno delle Aree Metropolitane


come Roma capitale, Milano, Torino, Genova, Bologna ecc

Gli altri enti locali sono le comunità montane, isolane e le Unioni di Comuni.

LE RIFORME DELLA SCUOLA E LA LEGGE 107/2015:

LEGGE CASATI (1859): rimasta in vigore fino al 1923 , istituiva una scuola elementare
articolata in due bienni e obbligatoria (il 1 biennio ), dopo la scuola elementare vi era
il ginnasio (a pagamento) e le scuole tecniche.

LEGGE COPPINO (1877): elevava l’obbligo scolastico a tre anni, aboliva


l’insegnamento religioso sostituendolo con lo studio su nozioni di doveri dell’uomo e
del cittadino.

LEGGE ORLANDO (1904): estese l’obbligo scolastico dai 9 ai 12 anni, impose ai Comuni
di istituire scuole almeno fino alla quarta elementare e di assistere gli alunni piu’
poveri.

LEGGE CREDARO (1911):la scuola elementare diventa un servizio statale e viene


istituito il liceo scientifico ( liceo moderno).
RIFORMA GENTILE (1923): estensione dell’obbligo scolastico fino al 14 anno di eta’,
corso elementare di 5 anni, corso di avviamento professionale di 3 anni per chi non
accedeva alla scuola media, scuole per ciechi e sordi, insegnamento obbligatorio della
religione cattolica, istituzione dell’istituto magistrale per preparare i maestri
elementari, istituzione del liceo scientifico ecc

La scuola superiore era riservata ai pochi privilegiati ( persone ricche); per le classi piu’
modeste era riservata l’educazione al lavoro.

SCUOLA DEMOCRATICA :

ANNI 50/60:

legge n 1859 del 1962: scuola media unica gratuita e obbligatoria (dai 6 ai 14 anni)
che consentiva l’accesso a tutte le scuole superiori.

Legge n 444 del 1968: istitui’ la scuola materna statale gratuita per bambini dai 3 ai
6 anni

ANNI 70/80:

legge n 820 del 1971: scuola elementare a tempo pieno

1974: decreti delegati sull’organizzazione della scuola

Legge n.517 del 1977:abolizione esami di riparazione scuola elementare e media,


inserimento degli alunni disabili nella scuola normale prevedendo insegnanti di
sostegno, scheda di valutazione al posto della pagella.

1985 nuovi programmi per la scuola elementare : il bambino è visto soggetto attivo
dell’apprendimento

1988 programmi della scuola secondaria (progetto Brocca):potenziamento della


lingua straniera, matematica e informatica.

LA SCUOLA SI RINNOVA:

ANNI 90
Legge n 148 del 1990: riforma dell’ordinamento della scuola elementare ( 3 docenti
ogni 2 classi) e tre organizzazioni didattiche ( modulo, tempo lungo e tempo pieno)

Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, D.Lgs. n 297 del
1994: tutte le norme di legislazione scolastica (eccetto quella universitaria) vengono
riordinate in un unico corpo normativo.

Legge n 352 del 1995:abolisce esami di riparazione nelle scuole secondarie superiori
introducendo il sistema di debiti e recuperi.

D.P.R. n 275 del 1999 regolamento in materia di istituzioni scolastiche e legge n 59


del 1997 (legge Bassanini):decentramento amministrativo e autonomia organizzativa
e didattica alle scuole

Legge n 425 del 1997: esame di maturità con tre prove scritte (uno a carattere
multidisciplinare) e una prova orale, valutazione in centesimi, credito scolastico.

Legge n 9 del 1999:obbligo d’istruzione da 8 ai 10 anni.

RIFORME ANNI 2000:

Legge n 30 del 2000 (De Mauro Berlinguer):definita riforma dei cicli perché ha
ristrutturato il percorso educativo degli alunni dai tradizionali tre cicli in due cicli (
scuola di base e secondaria) , questo provvedimento fu abrogato dalla riforma
Moratti.

Legge n 53 del 2003 ( riforma Moratti):

-la scuola viene scandita in : infanzia ( 3 anni non obbligatoria); primo ciclo ( primaria
di 5 anni e secondaria di primo grado di 3 anni con esame di Stato alla fine del ciclo);
secondo ciclo (Licei -5 anni, formazione professionale 3 + 1 ed esame di Stato)

-Nuovi Licei (economico, tecnologico, musicale, linguistico, delle scienze umane)

- valorizzazione del sistema d’istruzione e della formazione professionale attraverso


il sistema dell’alternanza scuola/lavoro (ragazzi 15/18 anni)

-valorizzazione della qualità del sistema d’istruzione attraverso l’Istituto nazionale di


valutazione

2008 riforma Gelmini: reintroduzione del maestro unico alle scuole elementari, dei
voti da 1 a 10 nel primo ciclo d’istruzione; innalzamento dell’obbligo scolastico a 16
anni; introduzione delle Indicazioni Nazionali degli obiettivi specifici di
apprendimento; riordino degli istituti professionali, tecnici e Licei.

Legge 107 del 2015 “RIFOMA DELLA BUONA SCUOLA”: un solo articolo con 212
commi.

-autonomia scolastica, poteri dei dirigenti scolastici, immissione in ruolo dei docenti
nove deleghe al Governo sulla formazione iniziale per accedere all’insegnamento,
diffusione e promozione della cultura umanistica, riforma del sostegno,
l’adeguamento della normativa sulla certificazione delle competenze ecc.,
rafforzamento del collegamento tra scuola e mondo del lavoro attraverso i percorsi
di alternanza scuola lavoro (400 negli istituti tecnici e professionali e 200 nei Licei),
piano nazionale scuola digitale, organico dell’autonomia,piano straordinario di
assunzioni, portale unico dei dati aperti della scuola riguardo i bilanci,sistema
nazionale di valutazione,materiali didattici ecc, detrazione IRPEF(importo annuo non
superiore a 400 euro) per le spese sostenute per la frequenza scolastica (scuole
paritarie infanzia e primo ciclo d’istruzione e scuole statali secondarie di secondo
grado)

EDILIZIA SCOLASTICA: deve tenere conto delle Linee Guida per le architetture interne
delle scuole emanate nel 2013 e la legge “Buona Scuola” ha previsto varie norme per
l’innovazione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici.

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