Sei sulla pagina 1di 37

– TERZO CICLO

Il giro del Mondo con un Don Chisciotte


… La nostra pallida logica
cela la visione dell’infinito
Arthur Rimbaud

Le virtù di Prometeo
Lo zero
questo cerchio nero
con un vuoto desolato
numero che non serve
a contare niente
mi spaventa a morte
perché la sua forma
è quella di questo Pianeta.

Ingresso nel mondo


Prima di collocare la finestra
ho osservato a lungo
– come Roma il luogo delle Esequie di Nerone –
lo spazio celeste destinato a coprire
o meglio ad assediare…
come direbbero i Poeti di Grecia
che conoscevano a fondo
l’ethos, la condotta
e il contenuto dei Cieli.

Ma nonostante i miei sforzi


vi dico che la finestra
fu collocata proprio nel punto
in cui Dante Alighieri intendeva collocare
una importante cantica
della Divina Commedia.

A tutt’oggi
si ignorano i motivi
dell’insuccesso del poeta in questo punto.

Non va dimenticato peraltro che più che Divina


la sua era una Commedia…
ossia un gioco di individui sciocchi e ridicoli
destinati a essere ostaggi della Terra
anche se il Mondo fosse governato dalla più ferrea razionalità
infatti la Storia intera
nonostante le speranze di Roma
si è evoluta in questo Mondo angusto e tedioso
cosicché neppure l’agognata comparsa degli Arcangeli
saprà indurre a riflessione
alcuno sguardo di filosofi o alcuna angoscia di disperati
affinché siano poste sotto il rigoroso controllo del pensiero
le tre dimensioni del Mondo.

1
Ecco perché io adesso ho bisogno
di inventare il Cielo in tragiche forme
nella certezza che da lì usciranno
individui ammantati di nebbia
che sfruttando tale disordine
nei rapporti tra vivi e morti
cercheranno di toccarmi.

Vedete dunque…
Vi ho detto poc’anzi che non sappiamo
se abbiamo a che fare con una Commedia o con una Divina.
Infatti Nerone è defunto da tempo
mentre Roma è andata in fumo da ancora più tempo.

Da allora negli occhi del Mondo


ancor più che nel fulgore del Sole
la fine della vita si ottenebra…
A questo punto ci è consentito parlare di nascita?
A questo punto ci è consentito parlare di coronazione?

Anche l’amarezza degli Arcangeli uccide…


Anche l’Ira del Paradiso aumenta…

Vi do la mia parola che all’Inferno


intendo dare una bella lezione.

Ogni giorno mi intratterrò coi morti


che tengono la loro anima
con la prima metà del mio Destino…

Per quanto riguarda il Paradiso


non so cosa diavolo ne sarà.

Io comunque insisto a dire


che Dante Alighieri
il quale non fu mai un Romano
vedendo la cattività
dei corpi e degli spiriti
anche nel punto supremo della Gloria e del Gaudio
una cantica importante del Paradiso
l’ha inserita come appendice all’Inferno
per spaventare coloro che le Idolatrie lasciarono attoniti
proprio a metà del Cielo.

Questa cantica non c’è più perché è entrata nelle anime


all’Epoca in cui era appena entrata nella mente umana
la Legge Superna sull’assedio assoluto
intorno al Sole
di tutta l’Esistenza Umana
e poiché tutti li aveva illuminati

2
il Sole prodigo
sospingevano la Fantasia e il Sole
per vendicarsi di chissà quali ire
all’Inferno.

Ma il Sole splendeva e splendeva


senza sosta, ostinato… e soltanto a terra
come per dire che
grazie alla simmetria della sua luce
che inondava allora la primavera di Firenze
si sarebbe potuto spiegare il palpito e il senso dell’Epoca?

L’umanità continuava a essere esclusa


dalla decisione di colonizzare
le tre dimensioni del Mondo
benché Dante fosse nato
al tempo dell’acme.

L’inferno
I morti
sono usi a lamentarsi tra di loro
perché in un mondo tanto grande
come il loro
qualcuno deve assumersi lo scettro del comando.

Ma per fortuna pensano subito


che non hanno anima
e si lasciano dominare dalla convinzione
che non ha senso lamentarsi
entro un silenzio di tale classicità.

Tale virtù biblica


sovrasta a mo’ di Cielo
il loro Mondo
pacifica… potente e Santa
come un Paradiso sulla cima dell’Inferno
che li governa incessante
senza farsi incantare
dall’astro lontano del Giudizio Universale.

Shakespeare
Domani sera c’è lo spettacolo
e la mattina
vorrei dare un’occhiata alle prove.

Poiché di notte non vale la pena occuparsi


delle fanfare della gloria
credo che farò un salto nel mondo degli Sconfitti.

3
Quelli che Dio ha condannato a morte da tempo.

Soltanto il loro Destino continua a essere vivo


e poiché sono isolati… molto lontano dalla Terra
li soffoca il dolore di non avere alcun diritto
di vedere che il loro passato quello che i cronisti
si sono affrettati a rubricare tra i ricordi
ritorna implacabile e fatale
ascendendo con virtuosismo e spettacolarità tremendi
per difendersi presso il Teatro del Mondo
reso più completo dal suo stesso io.

Così anch’io sono sceso qui


per affrontare con loro
i fatti nuovi imminenti della Storia
la quale se confrontata con un fiume disperato
sono stati senz’altro i Monarchi
quelli che hanno turbato fino alla conquista
questa tragedia schizofrenica.

I Monarchi lo sanno molto bene


e anzi uno di loro che è ancora vivo
con i Fantasmi nascosti sotto la tunica bianca
sarà presente allo spettacolo
che secondo ogni probabilità artistica
abbatterà molti idoli
fino alla rivista Astronomica dello Spazio.

Avete fatto bene a riportare il Cielo


sulla scena del Mondo…
perché è diventata assolutamente disgustosa e volgare…

Del resto il Cielo si è allontanato anche dal mio cuore…


e infatti a causa di questo allontanamento
mi sembra di aver commesso un errore.

L’attimo in cui mi trovai dentro la decisione degli Sconfitti


desiderosi di uscire ancora una volta sul suolo della Storia
avrei dovuto proporre al regista dello spettacolo
di includere nel testo una scena
riguardante l’Ethos e la Condotta emessi
dai difensori e dagli adulatori della Reggia.

Infatti prima che il Principe si senta


ancora una volta Re
gli Sconfitti si sottrarranno al mio controllo
e su uno dei campi vergini del Pianeta
l’Inferno e il Paradiso combatteranno
una guerra di mezz’ora all’ultimo sangue
allo scopo di concludere
qualche minuto prima dell’alba

4
la procedura
di conquista del Trono.

Il Vincitore farà capire


agli astanti
che non è affatto casuale
che egli occupi il trono
nel momento preciso
in cui il Sole viene al Mondo.

Qualsiasi cosa accada


se il potere tramonta la sera
la natura lo farà risorgere al mattino.

Dopo questa generosa razionalizzazione


delle cose del Mondo
comincerò a ricevere migliaia di proposte
di conferenze stampa
manifestazioni letterarie
e altri slogan contemporanei del genere…

Io però non lo vorrei vedere


il Sole di questo lurido potere
e pieno fino all’orlo di lutto
mi ritirerò nel buio
per prevedere
le prossime venture tragedie del Mondo.

Don Chisciotte
Mi è venuta voglia di
recitare in un film.

Mi piacerebbe interpretare la parte del mondo


e al mondo
farei interpretare la parte di me.

Ma prima che il mondo


impari a recitare la parte di Don Chisciotte
io avrò molto tempo a disposizione…
quasi una seconda Storia umana
durante la quale…
l’impegno con la Gloria soverchierà
l’importanza dell’estensione degli imperi.

Tutto questo però senza cavalli


e quindi…
senza la disperazione
che la parte maggiore di Gloria
il Mondo lo assegnerà ai cavalli.

5
Esso infatti li ha scritturati
per recitare insieme la parte di Don Chisciotte
e sulle catene montuose della Mancia vedo
i poveri cavalli bastonati a sangue
i quali con l’esperienza fattasi
portando Don Chisciotte sulla groppa
erano una ragione classica
per far sperare agli ingenui del Medioevo
di aver scoperto finalmente la logica e la tecnica delle Antiche Leggende
sulla spedizione a Troia.

E così
io non posso cadere tanto in basso
da recitare la parte del Mondo.

Però mi preme la possibilità offertami


dalla posizione lungi
dai preparativi delle bufere dell’epoca
affinché io sia un autentico Don Chisciotte
che scaglia un duro atto d’accusa
contro la Monarchia Spagnola
colpevole di aver stipulato un contratto impersonale con tutto il Mondo
influenzato dalle Fantasie
subito dopo aver resi pubblici i miei progetti
per la creazione di una seconda Storia Umana.

Anch’essa però come tutto il resto


si rivelò una chimera
che avrebbero potuto avere anche la Spagna con il Mondo
se soltanto la loro anima
si trovasse sotto il peso del Verso
“i ritorni disperati nella Mancia”.

Quelli però non sono tornati mai


perché non c’era nessuno ad aspettarli
e lo scandalo più grande è che
dalla Spagna e dal Mondo
nessuno aveva la speranza
che potessero andare da qualche parte.

E tutto questo mi pare così tragico e amaro


che la mia logica occupata in mille imprese
intende adesso occuparsi della volgare somiglianza tra le Epoche…
infatti mi hanno accusato che la vaghezza
nella sostanza filosofica della Storia
è dovuta al fatto che io
ho rubato l’autenticità delle Epoche.

Voi però dovete cercare di capire


che è successo l’esatto contrario.

6
Le Epoche stesse accese come candele
al termine del commosso Destino imperiale
al tempo in cui insieme con gli ultimi ricordi rimasero prive anche della logica
attendevano un vento che li tenesse in vita.

Proprio com’era giusto che accadesse


i venti lo avevano abbandonato questo mondo
ma anch’io che ero qualcosa di più che Mondo
non ho mai pensato di essere Vento.

Però me li sono trovati davanti come bufera


minacciosa per gli Idoli
dei loro sentimenti egocentrici
che scomparivano con il cinico virtuosismo di Abele
dalla crosta affranta della Terra
l’attimo in cui l’Umanità
accedeva senza rendersene conto
nei Quadri dogmatici dei Santi Bianchi.

Non mi è mai capitato di affrontare


quegli strani volti
che mi mettono a disagio
ma qualora accadesse
ho l’impressione disperata
che tirando fuori la Croce contro l’attacco
del presunto Satana Don Chisciotte
per non urtare la suscettibilità del Mondo da me tanto amato…
mi costringeranno a una ritirata definitiva
cosa che sempre secondo l’ingenuità del Mondo sarebbe
la fine della tragedia.

Io invece direi
pur essendo sicuro che nessuno mi ascolta
che sia l’Inizio della Tragedia.

Ma tale spietata tragicità


non impedirà a questo mondo ingannato
di celebrare in perpetuo la gloria dei Santi.

Anzi potrei dire che


la follia donchisciottesca
pur rimanendo l’unico manifesto delle ribellioni umane
il fatto che questo manifesto sia stato oltraggiato
mi spinge ad affermare
che sia l’Epoca dei Santi.

E adesso sprofondato in questo plenilunio mediterraneo


ove soffia da ogni parte
qualcosa che mi ricorda che tuttavia
sono invecchiato profondamente
riflettendo sulla scrittura dei ricordi

7
mi viene da piangere perché pur non volendolo
mi arrenderò alla Misericordia Cristiana
e non potrò essere prodigo
nell’uso del Sarcasmo
per lasciar intendere che la mia opera si ricoprirà di fango
soprattutto quando verrà giudicato
dall’ingenuità della Spagna e del Mondo.

La crescita
I miei sentimenti
si sono fermati in un luogo
davanti o sulle falde dei monti.

Li ha confitti una posizione così classica


che cominciarono a rendersi conto
che sono molto alti
e sembra loro vano
pensare a valicare montagne basse.

Ciononostante
vivendo in serenità e a lungo termine
questo irriducibile stato spirituale
negli ultimi tempi hanno incominciato a innervosirsi
perché non cresce più nessuno.

Tutti seguono la strada della Terra!

E misteriosi, esotici alla luce della Luna


e razionali ottimisti
e leggibili al fulgore del Sole
con lo stesso Morale
percorrono questa striscia marrone della Terra
tramite la quale con una semplice gravità
di proteste per i Deserti
si può cadere nel Mondo dei Morti
che però con tanta facilità e stranamente
fu chiamata… Strada di Dio.

Dio però si lamenta tutti i giorni


con la testa dei miei sentimenti
posti a una terribile distanza dalla terra
e lassù… in quel libero campo d’azione
vedendo che la presenza umana è infruttuosa
fanno ritorno e adorano i vecchi Fantasmi
fatti di tempeste e di vento
spiegando che tutte le cose umane
sono fatte soltanto di polvere.

Infatti Dio è molto tempo che ha smesso di esistere


e a voi che per evitare un conflitto

8
con le pareti invalicabili dell’Esistenza Effimera
è mancata l’ambizione di salire…
nessuno intende porre ostacoli.

Ma la cosa più terribile resta


la discesa definitiva sulla Terra.

Io temo… e inoltre compiango


gli uomini laggiù.

Lo vedo con chiarezza che non capiscono che il Soffio Divino


non consente ad alcun secondo Soffio
di affrontare
questa discesa improvvisa di Dio verso i suoi antichi pensieri
che adesso si ergono a riceverlo
con il vessillo onnipotenziale dello sviluppo scientifico
per avvertirlo che è giunto il momento
di incarnare nel Corpo del Pianeta
quell’altra Umanità…

La quale sarà la medesima Umanità


che Dio conosce molto bene
dal giorno in cui la folla dei mortali
ha scoperto che con tutte queste contraddizioni
era difficile…
che così libero e bello appartenesse a Se stesso…
cosa che è altresì la ragione della Sua nascita.

Il progresso
A coloro che non sono ancora nati
qualcuno
con parole biblicamente accurate
annuncerà
che a noi era stato promesso in vita
che a prescindere dal nostro comportamento nella vita
superando le macerie di eventuali interrogativi
senza por tempo in mezzo
avremmo avuto un posto sicuro tra i Giusti.

Quelli che non sono nati


poiché noi ce ne andremo
riempiranno un posto vuoto…
che vivranno proprio come noi
con l’etica crudele degli irregolari.

In tal caso
difficilmente crederanno alla promessa
che ciononostante
moriranno come Giusti.

9
Il teatro
Colui che reciterà la parte
di un cadavere portato a spalla…

Da domani
poiché avrà compiuto
un viaggio di follia e di assennatezza all’Inferno
cercherà di capire se potrà tornare vivo.

Colui che reciterà la parte


del cavaliere piumato…

Da domani imparando l’arte di ferrare i cavalli


udirà i Ricordi degli oltraggiati
dagli svolazzi cavallereschi
di un morto Impero
e oggetto di bestemmie si sentirà per sette generazioni…
dall’Umanità in procinto di essere oltraggiata.

Colui che reciterà


la parte del Re
che guarda dal balcone
la Città quando va al Mercato degli Schiavi…

Da domani… la Città salirà sui balconi


e lui andrà al mercato per vendere…

Si tratterà di un mutamento
reazionario di posti umani…
e lì dalla sottomissione secolare di coloro che sono venduti
forse risponderà all’angoscia di tutti gli uomini
con la sentenza perentoria e crudele:
“Se vi siete venduti
meglio che non veniate al Mondo…”.

Colui che reciterà


la parte dell’architetto dei Musei…

Da domani sarà trasformato nel disegno di un Museo


e avrà la possibilità di spiegare
quanto ingrata e assurda sia questa Stirpe Umana…
quando constaterà che
le testimonianze sulla strage dei secoli pur
essendo vive…
e ancora capaci di influire
i visitatori sono usciti dal Museo
distratti e tutt’altro che commossi.

Adesso ormai tutti i pensieri e i Fantasmi


stropicciati e corrotti quanto mai prima

10
si sono seduti come i cittadini di Atene sui gradini di pietra
e nessuno cercherà di spiegare
se questo obbrobrio chiamato
Emorragia dell’Encefalo
sia un ruolo necessario…
o uno sviluppo fisiologico…!

Il capolavoro di Dio
Scritto nel deserto sulla Desolazione
è il Capolavoro di Dio…

Violando le regole
dell’Arte della Scrittura
senza alcuna presenza di Umanesimo
raggira il mondo intero
con l’uso ridicolo dell’Iperbole
in cui né più né meno
l’Uomo deve accettare in silenzio
di ringraziare per giunta
per la sua fine e la disfatta…

Ma la cosa più terribile…


che dopo la parola la prende il Cielo
che come un mostro apre le sue Porte
per tenere l’uomo lontano dai peccati della Terra!

Questo… dice Dio


è il suo dovere verso il Mondo
rivestire l’uomo di carne e di ossa
per trasformarlo in anima…
ma senza
il diritto a respirare!

Avete appena sentito il Corteo che accompagna un Uomo


che si lascia dietro una corona di punte
addobbata di lamento e di rabbia
verso quel Dio che lo ha portato al Mondo
e adesso…
imponendo a viva forza la Sua volontà
se lo riprende indietro.

Il fedele
Al termine di ogni liturgia
mi si indossa come un abito sottratto al corpo morto di Abele
il Soffio Divino
e mi avvolge i sensi e i fantasmi
con la sua seta straordinaria e lucente.

Fino a qualche attimo fa

11
esso non apparteneva a nessuno… ecco perché io
come uno dei tanti uomini terrorizzati di questo mondo
ho colto l’occasione per inventare la mia Fantasia
in quanto causa che dissipa la inane curiosità
di una massa intera di cacciatori e di cacciati
fino ai confini della Terra… e ai confini della Mente
all’epoca in cui è giunta al termine
la lucerna del Popolo Punito.

Ma poiché dai miei occhi scorre soltanto Gerusalemme


io questa Storia la vorrei aprire di nuovo.

E mi vorrete perdonare
per l’ingresso dei miei pensieri nella Nebbia
perché soltanto così potrei distinguere
con la particolarità
dell’Idolo nato per essere abbattuto.

Il Cristo… quel ragazzo bello ed emaciato


simile a ramoscello dall’albero di Israele
che mi ha scisso l’esistenza…

Con una strana suddivisione che mi costringe


a rifiutare l’influenza del Sole sugli Uomini della Vita
e ad accettare i miracoli della Fiamma tra gli Spiriti defunti…

Allora lui mi darà ascolto


e proprio come Figlio indimenticato
sfiorerebbe per me la scarsa terra dei Sogni
per farmi rientrare in contatto con Sensibilità del passato
che oggi si sono trasformati in Peccati
tali da cancellarci dalla faccia della Terra…
per dare loro
l’ultima occasione di Salvezza
affinché si congiungano alla Popolazione della Bibbia.

Ma nel Mondo
sono cambiate moltissime cose.

Vedo con chiarezza che i sensi


non hanno passi per andare fin lì
e forse adesso è il momento di dubitare finalmente
dei versi della Bibbia
e di ammirare come Mosè dal Monte Sinai
la fuorviante Visione del Mondo…
quanto fidato sia il peso della parola
laddove Cristo e gli Apostoli
si convinsero dei successi della Scrittura Metafisica…
li turba un dubbio come coloro che sono spaventati
nel Sonno
che le conseguenze degli sguardi infiniti

12
e dei sentimenti insostenibili
restano sulla faccia della Terra…

Ecco quindi una ragione in più per far vivere avventure


e strazi intellettuali
alla divisa popolazione della Bibbia.

Poco dopo tuttavia si sono sovvenuti del tutto raffreddati


che miracoli del genere non li potrebbero compiere mai
dal momento che Dio li guardava dall’alto.

Ma vale la pena
per amore degli uomini
che in fin dei conti sono nati per morire
inciampare nel Peccato per il Dio Eterno!

Ma è probabile che Dio non li abbia visti affatto.

Così come non vede


in questo momento dentro questo Mondo
quando io ho appena innalzato la Fiamma delle Candele
che riscalderà a quanto pare
la reggia vuota di Dio.

Rimase in abbandono e senza corona


come gli Eroi
la cui Età ebbe termine appena vinsero…
e quella Forma Divina della Vita Immortale
di cui aveva tanto bisogno la nostra Esistenza
per evitare nei limiti del possibile
gli Incubi che sorgono notte e giorno
chissà come…
dallo spirito inanimato del Passato.

Ma ecco che molto presto finirà anche la mia Vita


benché io abbia offerto i miei servigi
scaldando nella povertà e nel gelo
la Reggia vuota di Dio
che a differenza di me
a causa della sorte calda
servitagli da Sotto
permarrà davvero immortale.

Le consolazioni
Coloro che si sono ammalati a causa del cuore
dovrebbero per qualche tempo
tirar fuori il cuore
affinché…
coloro che non si sono ammalati
a causa del cuore

13
vi lascino una firma ciascuno.

Comunque
appena il cuore rientrasse nel corpo
questa scelta sembrerebbe assai errata.

Infatti le allusioni delle firme


non potrebbero essere altro
se non Romantiche…
e affrontando il peso di questi Testi Sacri
i cuori soffrirebbero di nuovo.

La cima
Nel freddo gelato dell’Antartide
l’unica cosa che mi mancava
era il Sole
il quale si trovava in abbondanza
soltanto nel Deserto del Sahara.

Nel caldo e nella siccità del Sahara


l’unica cosa che mi mancava
era l’Oasi
la quale si trovava in abbondanza
soltanto nella foresta dell’Amazzonia.

Sprofondato nell’Oasi dell’Amazzonia


l’unica cosa che mi mancava
era la Cima
la quale si trovava in abbondanza
soltanto sui monti dell’Himalaya.

Or che son giunto sulla cima dell’Himalaya


vedo che da questa altezza
non si può sognare nient’altro.

Su questa Cima
la sicurezza e il silenzio
sono così tangibili e indisturbati
che potrei davvero morire di Solitudine.

Ecco perché…
visto che voglio vivere
l’unica soluzione è scendere.

L’eternità
E quando eravamo felici
e con questo Paradiso difensivo dell’anima dunque
la verità più terribile era la morte.

14
Poi quando ci sfuggì di mano
questo Uccello bianco
sperammo che potesse tornare
ma niente riusciva a consolare
l’anima e i nostri occhi.

Perché la Gioia non si toccava con mano…


Essa si concedeva e non si concedeva…
Arrivava e scompariva…

Mentre la presenza più imponente ed eterna


era la morte…

Pur essendo lontana


sicura che nessuno poteva toccarle l’Eternità
del tutto indifferente alle follie
e alle passioni del momento
stava seduta ad aspettare.

Don Giovanni
Un bel mattino mi ridestai con il sospetto
che quasi tutte le donne del Mondo
si fossero trasformate in statue
e io in tremendo contrasto
con le congiunture destinate a crearsi nel Mondo
dopo la caccia di Anna
dovevo lasciare una firma
su ciascuno dei loro corpi.

L’Arte della Scrittura però si è svilita del tutto


e lo sviluppo della mia Storia
nel senso delle “Parole di Tenerezza
che ci escono dall’anima e giungono dritte al cuore”
non mi garantirà alcuna sopravvivenza
nella crudeltà dell’Esistenza Umana, nell’Inferno.

Laddove… o con sapienza o con stupidità


le parole sono soltanto della mente
e i nervi tesi pronti a cedere
dopo le dichiarazioni dei notabili del Paradiso
che gli Amanti ideali sono svaniti.

Devo trovare un altro modo


per conquistare le Donne anche Stavolta
soprattutto stavolta… che gli Incubi
mi spingono senza pietà verso le terre di una logica
che fiorisce solitaria… a un ritmo così indiavolato
che tutti i pensieri Generosi nutriti dal Mondo
gli si incespicano tra i piedi
come spine invecchiate.

15
Così i sensi che non hanno mai avuto inizio
giungono adesso a una fine gaudiosa
e mi resta di agire in questa Nuova Epoca
in fretta… in modo impercettibile… con cinque sistemi nervosi
toccando con il Desiderio proveniente dal Passato
ma dotato di Nuova Forma (sacra pretesa della Nuova Epoca)
l’Ombra delle Donne…

L’unica rappresentanza vivente delle statue


e allora gli amori adirati
siccome non sapevano come incrudelirsi di più
si sarebbero ammorbiditi con le lacrime
per la freddezza improvvisa dell’amante
alzando così il Sipario
sullo sviluppo di un’altra Storia.

Così pianga pure


questa parte di donne del Mondo.

Adesso vivo soltanto per me


e non mi interessa essere aggressivo.

Bisogna soltanto conservare davanti agli occhi della Spagna


l’ombra interminabile creata dalla Conquista del Mondo
affinché le Donne si sveglino un giorno
appunto nella Spagna dei miracoli e dei misteri
con la più slavata e laida delle fantasie.

Che io mi sono trasformato in statua


e sempre cercandoci l’un l’altro
in qualche angolo di questo Mondo
che somiglia molto a un campo di battaglia
confliggeremo tra di noi.

In quello spazio in cui con gli stessi diritti


parteciperebbero…
la mentalità dei dannati all’Inferno
e dei beati in Paradiso
soprattutto adesso che i Monasteri della Spagna
hanno deciso di non avere pietà di nessuno
si vedrebbe chi è che davvero
era un sognatore del nostro amore.

Sarebbe uno scandalo molto grande per me


come simbolo di cose impersonali se indietreggiassi
perché cacciare il sesso della Maddalena
è come sapete un’Ingordigia Antica.

Quanto ai Monasteri della Spagna


se mi vogliono scomunicare

16
io sono qui… non intendo nascondermi
ma neppure mi produrrò in qualche Divina Apologia
vorrei soltanto dire che anche loro sono caduti nel Peccato.

Potrebbero ritirarsi facilmente


da questa Storia
quelli però si sono ancora di più intestarditi
a voler fare di Anna l’Eroina della Bibbia
una donna del tutto emancipata
dalle tentazioni di Venezia
perché a quanto pare sarà a Venezia che deciderete
la fine di questo grande Processo.

Era molto tempo che desideravo confrontarmi


con questa città
e siccome mi viene offerta un’occasione d’oro
volevo dire che turbano l’onore del Medioevo
diffamando con scandali rosa
quella Città Bianca.

Ciononostante io vado lì come innamorato


e questi uomini vivi si rassegnino
che io mi trovo sotto accusa per le loro colpe
le quali sotto gli Stendardi di san Valentino
si spacciano per azioni Divine
ma molto probabilmente non hanno senso alcuno…

Almeno così sembra…


dall’insaziabilità della Chiesa di scomunicare Tutto
e in particolare la bellezza criminale di Venezia
che avrà l’ipocrisia
pur essendo nel peccato
di lanciarsi tranquilla verso il Modernismo
lasciando me… il più modesto di tutti si direbbe
a lamentarmi disperatamente con i Monasteri di Spagna
l’attimo in cui in fretta
dovevo passare di secolo in secolo
perché sono giunto in ritardo nella Storia.

E adesso che vedo che tutto è finito


anche la passione di Venezia
mi sento più a mio agio a dire che sono
uno dei Bardi del Modernismo
che ha ereditato da me il cinismo e l’egoismo
visto però che si lamentano quelle Belle Donne
del fatto che gli Uomini con impersonalità e Volgarità
hanno umiliato la loro Gioia
sono disposto a difendermi…

La questione tuttavia è
che questo non è un mio peccato…

17
Chiedo scusa
ma capirete che
questa palude del Male
si svolge ogni giorno
come Terra Promessa
dal… cuore draconiano del Modernismo.

Le ideologie
L’erpicatura ti costringe a guardare
da entrambe le parti.

Quando volti la testa dalla sinistra del cuore


scorgi soddisfatto
che sei tu che ti trascini meravigliosamente
sopra l’accademismo raggelato
dei Materiali, dei Pensieri, delle Epoche.

Quando volti la testa


dalla destra dei Sogni
ti rendi conto costernato che tutto ha guadagnato anima
e adesso in questo Nuovo Ordine delle Cose
è la Terra che trascina te
con la ferocia
e la possessione diabolica del declino.

E non ti resta altro


che frenare il cuore e le passioni
credendo all’evoluzione della Storia
nella tua Mente… piena di pensieri…
che ti condurrà alla conclusione
che la felicità assoluta sarebbe
anche soltanto erpicarti
ma osservando il centro…
ove sempre si trova l’obiettivo.

Allora si conclude che


siccome hai perso la sinistra del Cuore
e siccome hai perso anche la destra dei Sogni
hai l’impressione di restarci secco.

Come un grido di rabbia e di indignazione


per i gesti sbagliati del Mondo.

Le stagioni della pace


Il Bene chiamò le tempeste di Giove
per fare la guerra
contro il Male.

18
Come un mostro si sollevò
per uccidere il male
dall’alto dei Cielo
e farlo sparire…
ridurlo in briciole
con il boato e la forza dei fulmini.

Il male morì… entrò nella terra


i rifiuti della terra
gli diedero vita.
Sollevò la testa… si fece coraggio
rientrò nel mondo con una pioggia torrenziale.

Sapete erano le stagioni della pace.

Il bene viveva in ebbrezza


con gli allori del trionfo
e il frac della giustizia.

Concesse la grazia al male


nel nome della coesistenza dei popoli e delle idee.

Furono dimenticate le guerre le tempeste


e i fulmini
e come una volta
nel nome della pace vivono di nuovo insieme
affinché ricominci di lì a poco
la guerra daccapo.

Gesù Cristo
Di tutti i sogni sul cui sfondo
regnava la sciagura e il fatalismo
ancora non riesco a dimenticarne uno
che dava inizio al Giro del Mondo
nel punto geografico in cui nacque l’Amore
e interrottosi in un punto
in cui gli uomini si odiavano tra di loro.

In modo del tutto naturale


cominciai la caccia all’Odio
ma poco dopo questa comodità si trasformò in imbarazzo
perché avevo appena letto
la “Dialettica di Mosè”
e dovevo tranquillizzare i miei fantasmi
riguardo l’ansia che aveva travolto Mosè
in merito all’essenza della Storia
che se giudicata dai venti
mentre accarezzano le finestre di Gerusalemme
non sembra per niente tragica.

19
Mi sembra però che Mosè
i cui pensieri li spargeva il vento nel Deserto
si sia mosso con una certa fretta.

Le finestre di Gerusalemme
hanno visto soltanto Idoli.

Essi non costituivano alcun pericolo per la Città


ma poiché non erano pericolosi
erano incorreggibili
e così poterono turbare le coscienze dei Cittadini
sulla morale degli Eroi
perché dopo la schiavitù delle anime umane
cominciò a diffondersi la nube del dubbio
che in fin dei conti non avevano liberato nessuno.

E il risentimento del Popolo fu così grande


che quasi divenne l’amico prediletto di Dio
finché la nudità autunnale del Monte Sinai
vestì l’impeto di un popolo intero
in procinto di farsi punire trasformando in polvere
la Felicità promessa dal Fato.

La gran desolazione rimasta indietro bastava


a constatare quel che un tempo
era fantasma…

Appena affrancati dall’ebbrezza del temperamento Divino


i sognatori della Dialettica
battezzata dal Vento caldo e dall’Anima
videro che il Cielo non era presente da nessuna parte.

Intorno a loro c’era soltanto Mondo…


per non dire Roma… potere… fredda razionalità.

Bastava questo insomma per allontanarci


da voi e dalla Terra.

In un altro mondo ormai


non avevo alcuna possibilità di controllare
se Gerusalemme si era trasferita all’Inferno o in Paradiso
così come Gerusalemme non poteva sapere
che anche con l’Odio davanti a me
il mio Sguardo che si trascina nei Cieli
così come il mio corpo sulla Terra
continuerà a concepire visioni
per portare davanti allo sguardo spento del Mondo
il passato sciagurato dell’Idealismo Bianco.

Ecco perché non esiste speranza


perché tutto ciò sembrava molto fosco

20
e temo che a dominare sarà l’elemento più terribile di tutti.

La Sacra Scrittura ha cominciato a barcollare sulla Terra


rifiutandosi di camminare a piedi con il mondo
da quando i Passi del Mondo
son divenuti imperiali
e la notte che si accinge a cadere nel Mondo
tutti questi giuochi tutt’altro che seri
di dubbi e di congetture
li allineerà come Leggende Nere
sulle rive del fiume Giordano.

Ragion per cui


soltanto una cosa sarà reale
nel Sogno che ho fatto.

Nella sua corrente non potrà comprendere


nello sciabordio senza misteri
segni e ombre di supervissuto.

La corrente si è posta obiettivi gelati… specifici…


cosicché l’unica cosa che è possibile vedere al Mondo
sarà il Popolo Punito
che come volevo dirvi poc’anzi
varcherà la Storia avendo davanti il Deserto
nella sua collocazione eterna
chiedendo spiegazioni sul ritorno dell’idealismo
al fiume Giordano…
che se non sbaglio
non ha alcun diritto a ritornare
come tutti gli esseri
che non appartengono ad alcun Dio.

Il posto dell’uomo sulla Terra


Spesso
i porti che intendevano darmi dell’idiota al cospetto del Mondo
mi minacciano perché ritenendomi troppo largo
non mi possono contenere
e non mi permettono di accostarmi.

Con la sensazione che siano loro ad aver perso


a causa del secco rifiuto
io ritorno sereno in mare
che a sua volta mi minaccia
perché ritenendomi troppo stretto
c’è caso che mi inghiotta del tutto.

Sennonché soltanto gli avventurieri


li si può minacciare di farli scomparire in mare.

21
Io e il mio Fato… siamo condotti da altri
per questo non sono mai stato autorizzato a sapere
se l’America doveva essere scoperta da qualcuno
il quale terrorizzato dalla Felicità concessa
dalle facili conquiste
avrebbe trasformato la coscienza dell’Umanità
in uno slogan da scrivere sulle rive del Mondo
“Sognatori… è così che si scopre la vita”.

Perché neppure la vita stessa


è mai stata scoperta.

Si è trovata per strada…

Una strada in cui la Genesi


strapazzata
dalle polemiche con le forze del tutto
si sdraiò per riposarsi
e per la prima volta… ci volle
quella inaudita Funzione chiamata respiro.

Ecco perché io insisto sul mare.

Non mi ci tuffo come si potrebbe credere


ma cerco di convincerlo
che avrei potuto sospingere i porti
all’interno della Terra…
nella certezza che non avrebbero opposto resistenza
essendo umili e pieni di sensi di colpa
per le tragedie che vi sono approdate
ma ho avuto pena per la Terra…
perché in quest’epoca di fine dei miracoli
non sarebbe riuscita a creare
una nuova posizione classica delle Coste.

– Se le cose stanno così… dice il mare


comincia subito un viaggio nelle mentalità degli Uomini…
Cerca se esiste un posto nello squallore e negli odi
e divorerò me stesso…
per consentirti di essere Terra.

E il giorno dopo… albeggio Isola.

Siccome rispetto al Sorgere del Sole


non scorgo alcun cambiamento…
se ho il controllo dei porti
dalla parte anteriore ove si trovano le porte del Cuore…

Ai lati ove albergano insonni e immobili


le possibilità di svolazzi orizzontali!

22
O dietro le mie spalle
ove hanno requie tutti i peccati…
le disgrazie… e i miei dilemmi!

Ma non vedo niente di tutto questo.

I porti li vedo sopra la mia testa.

Hanno occupato la posizione chiave


per non consentire l’uscita dei pensieri…
E ancora… e soprattutto questa volta duramente
mi minacciano.

Questa volta perché sono molto alto


e dovrò soffocare dentro di me
il dèmone pericoloso dell’Altezza
perché potrei diventare nemico del Cielo
a causa della mia speranza
di essere sterminato.

Il congedo di Abele
Che cosa è cambiato nel Mondo
dal momento che ero l’unico uomo
con il diritto di invadere il Paradiso!

Molto oltre…
Si sono ritirati certi mari o Oceani
per la gioia o per l’invidia
perché come belva
ho toccato e conquistato il corpo bianco della Felicità…

Chi potrebbe dirmi…


Se è cambiato qualcosa nell’apodosi del Sole verso la Terra…
avendo lo schianto dell’Anima e la vittoria della Mente…
appena fu intonato il canto
al fratello morto…!

No. Niente di tutto questo.

La vita è ingiusta, affatto ingiusta…


Tanto che sottovoce
per non spaventare i sognatori
vorrei dirvi qualcosa…
– Per vivere… dovevo fare un torto a qualcuno.

Adesso mi esercito per la prima e ultima volta nella Giustizia


sperimentando doti divine
nell’Arte della Scrittura…
in questa Serata che insieme con il Sole
crollerà nel nulla.

23
Domattina al suo posto
sorgerà la morte
e allora addio alla vita…

Si è trattata dell’ennesima follia.

La scrittura della storia


I primi gladiatori
notarono che i giocatori
erano pochissimi
e loro avrebbero lottato sovente.

Per conseguenza
le battaglie si moltiplicarono
e adesso poiché erano nati
gli scrittori di storia
era destino che lottassero
sempre più sovente.

Al punto che
quando volevano riposarsi
o ricevere una benedizione
sembrava loro
che fosse giunta la fine della Storia.

Le proteste
Tutte le grida le raccoglieva
una specie di tomba che siccome
non aveva alcun legame con la Terra…
anche se negli Antichi Libri della Prudenza
ci accodavamo come in un Corteo
speravamo che la morte dei poeti
non fosse definitiva.

Questa fu una nottata oscura di inquietudini


e tutta la notte
i mortali in attesa di morire
che per niente al mondo pensavano di abbandonare la Terra
senza che gli fosse spiegato come e perché
si erano radunati in un luogo
ove poteva diventare comprensibile la protesta
relativa al movimento sfrenato e caotico
dell’Inferno e del Paradiso
a partire sin dal primo respiro…

Oh, voi Abele e Caino!


Oh, voi Dèi inaffidabili!

24
Ma chi era insomma colui
che prendeva vita da noi e ne nutriva l’Infinito
e volgeva contro di noi le Potenze del Tutto!

Adamo tuttavia
aveva protestato
assai scompostamente
perché non aveva molti avversari
e per giunta a quanto pare
nello scambio di fendenti
si era rivelato molto pieno di sé.

Pertanto
le proteste non le ascoltava nessuno.

Adamo si sentì offeso


da tale indifferenza
e scomparve senza lasciare indirizzo
trasformando la Terra
in Protesta.

– QUARTO CICLO
Avvertimento ad Apollo
… In tutta coscienza chi è che oggi diventerebbe
araldo della virtù?
Albert Camus

Giorno greco antico


Se desiderasse
il Volere del Dio della Terra
senza dover tessere gli elogi di Giove
oggi io… starei a camminare tutto il giorno sulla Terra.

E la cosa più importante è che


appena scorgessi la distanza di sicurezza
tra me e la morte…
grazie ad Apollo
non mi darebbe fastidio il dèmone dell’autolesionismo.

Se non desiderasse
il Volere del Dio dei Cieli
nei miei sogni
che cingono d’assedio la sostanza dell’Esistere
(come cinge Sisifo l’incubo del lavoro infruttuoso)
non si regalerebbe neanche un metro di cielo…
e sapete dove finirebbero
i Sogni per un Mondo migliore
e una Grecia più Bella?
In modo impercettibile e sommesso
li divorerebbe la ruggine e il pulviscolo dell’oblio.

25
Se desiderasse
il Volere del Dio del Mare
i miei Fantasmi che sono dotati
di peso sulla coscienza e di perdono
avrebbero la rara occasione
di lavar via i peccati viventi di Troia
tramutati nell’Olimpo più pericoloso
con la loro cinica speranza
che ci sia Grecia eterna al cospetto del Mondo.

Se non desiderasse
il Volere del Dio del Fuoco
per me che conosco meglio il legame fatale
della Grecia con gli Incendi
svanirebbe
anche l’ultima occasione di esibire misericordia
e le Città continuerebbero
a bruciare tranquille.

Se poi… non desiderasse


il volere del Dio dell’Amore
a causa di questa conquista sconvolgente
subita dai sentimenti umani
me non mi amerebbe nessuno.

Ma la cosa peggiore è che questa Tragedia


non finirebbe qui…

Questo Dio dell’Amore


lo ha pubblicizzato molto l’Olimpo…
Qualcosa di più dei soliti Idoli
e diversi da questi
in quanto arraffa tutte le brame
e con molte probabilità di eternità.

Tutti i viaggiatori svagati


sosterranno che ovunque siano andati
non hanno visto da nessuna parte alcun amore immaginario
sufficiente a convincere
il mondo facilmente ingannato
che la Cima valeva la pena.

Pochi uomini si amavano al Mondo.

E questi pochi
si amavano per quanto glielo consentiva il pensiero
che nel Grande Cielo non si può salire mai
perché lì… per davvero si è svolta una Storia umana
ma come l’hanno vissuta soltanto gli Dèi…

26
E per restare alla vita che dura
grosso modo quanto un’Epoca
noi comunque nostro caro Apollo
non avevamo alcun dilemma… alcun mistero…
perché non abbiamo manifestato alcun interesse
di essere Dèi.

Il problema era molto semplice…


Noi eravamo sgraditi
su questa Terra…

Del tutto paralizzati e senza alcun rettilineo


siamo circolati nel mondo
senza che alcuno ci notasse…

Forse dovremmo essere noi a organizzare


i Grandi Anonimi
per far smettere questa follia
con Eroi di cartapesta
di quelli che soltanto gli Dèi
sanno creare con la loro disonestà…

Come se non bastasse Troia


a vessare la Grecia
anche l’Olimpo commise un crimine per parte sua…
Fece istupidire il cervello del Mondo
scagliandogli nelle teste vuote
la passione mostruosa di essere Dio.

Di quegli Dèi
che controlleranno tutto dall’alto
e la cosa più terribile
noi che Volere e Fortuna insieme hanno voluto che fossimo in basso…
pur avendo percorso la Terra avanti e sottosopra
per i Grandi Cambiamenti del Mondo
ci avrebbero calunniato tutti i pareri
non si udirebbe alcuna nostra protesta…

Ecco perché ho paura


che noi che camminiamo soltanto sulla terra
resteremo del tutto senza Storia.

Ulisse
Quando ho fatto il giro del Mondo
l’isola di fronte alle correnti del Mar Caraibico
poiché vedendo i viaggiatori
senza alcun carisma per le grandi scoperte
non subì alcuna ristrutturazione geografica
del tutto schematicamente mi ricordò Itaca…

27
La distanza dell’Isola era sufficiente
a farmi dubitare ancora una volta
della devozione di Penelope…
che lei ha oltraggiato di nuovo l’onore della Grecia
amoreggiando con i vinti di Troia
e liberando la Fantasia
di vedersene conquistato il corpo…
dico che l’esercito greco non sarebbe riuscito
a umiliare la Felicità di lei
che è capace di devastare l’Anima della Grecia.

(E sappiatelo…
Se accadesse una cosa del genere
quell’… Uomo Eterno
sognato dalla Filosofia ad Atene
potete dimenticarlo per sempre…)

Eppure in momenti così


non vale la pena sprecare il Soffio Divino
per quisquilie del genere
perché era l’epoca in cui sull’Olimpo
si eternava una delusione senza precedente
provocata dall’insuccesso della Razionalità Globale
allorché nella sua Essenza si trovavano le Donne.

E adesso che vedo piegate le Palme dell’Isola


ricordo le Isole della Grecia
che quando partimmo per Troia
eravamo ingenui e non capivamo
che punendo in modo spietato le brame
le quali avevano donato fulgore alla giovinezza di Troia
con ambizioni tanto anguste e localismi
fornimmo un’ottima ricetta
per lamenti e una Catastrofe Globale.

E chiedendo scusa a quel Fuoco


vedo che dietro le spalle del Mar Caraibico
si trova con un presente turbolento di individui spaventati
il Continente…
per l’arrivo o meno del quale nel Mondo
annegheranno tutte le correnti del Pensiero Umano
in dispute verbali…
e alla fine come se volessero lasciare
una epigrafe dignitosa
sulle tombe degli annegati
verrà diffamata l’autonomia del Continente.

Rinnegheranno in particolare me
che sarò scomunicato per tutte le vite
perché subito dopo la distruzione di Troia
fui inviato dai Greci

28
alla ricerca di paesaggi Nuovi e Vergini…
allorquando il Mondo diffidente comprese
che l’unico lavoro che si addiceva a questo Popolo…
era il saccheggio.

Molto dopo verranno altri viaggiatori


carichi di Fantasmi e di taccuini mitologici…
su cui sarà scritto che non esistette mai
alcuna rifulgente età della superstizione
e appena metteranno piede sull’Isola
l’attimo in cui attaccheranno il Continente
i Vecchi Sapienti…
capiranno di essere rimasti a corto di pensieri
avendoli impiegati per valicare le correnti.

Il Continente
si sentirà offeso da questa tristezza
e cercherà di opporsi ai Pensatori
il più spesso possibile… pregherà Dio
di devastare le Isole.

Qualcuno di sicuro perderà


e benché io abbia il presentimento di quella terribile sconfitta
vorrei fare un avvertimento ad Apollo…
che le Antiche Mitologie
smetteranno di avere importanza.

Dunque ecco perché…


quando scorgemmo l’Isola
e vedemmo che le vele della nave erano state appena ammainate…
ci si elevarono le vele dei Fantasmi
osservammo un minuto di silenzio
per l’annegamento di Aristotele nelle correnti dell’Euripo
che era ancora di là da venire.

Il teatro tragico
Di tutti gli insuccessi artistici
che non hanno a che fare
né con le leggi…
né con le Muse…
vogliate notare il principale…

Proteggete le teste
che vi ha chiuso il lamento della Grecia
dentro le maschere.

La parte che vi siete incaricati di recitare


non colpisce nessuno.

Essa è colpita con veemenza

29
dall’ambizione invincibile della Dialettica
di invadere l’Uomo
con seconde opinioni
dentro una seconda testa
per interpretare secondo le sue preferenze
quanto accade nello spazio del Mondo.

A prescindere da quanto accadeva nelle vostre menti


che erano sottomesse
proprio come il territorio degli Imperi
la protesta dell’anima
non era udita da nessuno
perché la logica…
era stata del tutto esclusa.

Era stata del tutto esclusa…


e qui la colpa è della Grecia che ha assegnato a Dioniso…
appezzamenti di Terra e di anima…
per i suoi giochi lievi e sciocchi
e le parti Celesti che non erano state toccate
dalle mani della Tragedia
furono invitate sulla scena
per recitare sotto-canti di divertimento.

Sui gradini…
sembrava che fosse territoriale la coscienza del Mondo
e così scrosciarono applausi
e gli Incubi che persino la notte ritenne pericoloso
includere nelle sue tenebre
compresero di aver ottenuto il diritto
a camminare indisturbati insieme con la Felicità
nella corrente dei Giorni.

Se a volte vi siete sbagliati


e avete trasferito il Personaggio dalla maschera alla mente
a causa di questa autenticità collettiva
sarete oggetto di pesanti colpi artistici.

Ah, qui sì…


avete trovato l’Olimpo alla sua Ora!

Proprio quando gli hanno acceso


alcune fiamme di superstizione
e chissà quale altra lunga strada
addosserà di nuovo alla Grecia!…

E al ritorno… i condottieri esausti


quando si troveranno alla Mercè dei mari

e nessun braccio si allungherà


dall’Olimpo a tirarli su dalla Terra

30
scomunicheranno la Tragedia considerandola disumana e malvagia.

Così d’istinto…
cadeste nei sentimenti sotterranei della Terra
che avvertivano
che presto sarebbero stati a faccia a faccia con l’Incubo.

O per essere più Umanisti per il Mondo


una specie di Nebbia insuperabile
capace di bloccare da qui in poi le Ambizioni
come un lenzuolo nero
con il lutto di Persefone.

Ecco perché teme di farsi carico di noi


questo sedicente Umanesimo
che biancovestito attraverserà Atene
per nascondere il Momento sfortunato
che torna paralizzato al Mondo
per ottenere il diritto a essere Storia.

Ecco perché se volete attori che


la vostra presenza provvisoria sulla Terra
non ispiri equivoci
sull’abbigliamento dell’Umanità con le candide vesti dell’Umanesimo
meglio che vi convinciate che questo Mondo
ha un corpo sottile… e tutt’altro che flessuoso
rispetto a quella veste
in modo tale che quando il Futuro scoprirà
l’insuccesso della Filosofia
e la vanità delle cose
forse verrà turbata la coscienza del Mondo
dall’errore rivelatosi tanto meschino
e che ha circondato il suo cuore ampio
lasciando fuori la Tragedia.

E soprattutto adesso che gli Orizzonti Greci sono limpidi


sospetta che da Oriente
sopraggiungerà con foga superando furbescamente le Simplegadi
la stessa tenebra e lo stesso ciclone
che abbatteranno le Ambizioni del Mondo
con la parola d’ordine eterna ed eretica…
“Guardatevi dall’Arte Brutta e da Atene”.

Ovidio
Esiliato dall’imperatore Augusto
Quel che doveva accadere… è accaduto.

Roma è rimasta senza di me.


Io sono rimasto senza imperatore.

31
Valicando da uomo braccato
la montagna imponente che ho davanti
benché il suo sguardo sia stato accecato
dal Dèmone dell’Altezza
si vedrà la Nebbia, si attirerà addosso
come bufera di protesta
quando scorgerà Roma senza di me e me senza Imperatore.

Se procederai in parallelo
con la folle corrente di questo fiume
nonostante la Benedizione impartitagli dal Senato Romano
vedrai soprattutto qui
che Destino Calamitoso subirà il Mondo
dal fatto che Roma è senza di me e io sono senza Imperatore.

Se volterai le spalle
a questa tempesta insopportabile
che come le speranze di Roma si lancia furiosa
anche se ti sei assicurato
con virtuosisimo artistico
i Pensieri del Nous…
e i sentimenti nel Cuore
che Apollo ti protegga… povero Sognatore
perché sei entrato nel cammino
assunto dalla Storia Umana
dopo che Roma è rimasta senza di me e io senza Imperatore.

Se entrerai nelle profondità di questo Tempio


obliato dall’emorragia di sentimenti
sulle epigrafi che gli Dèi hanno dedicato all’Umanità
comprenderai che non furono sussurri
o anche preghiere per la Salvezza del Mondo
il che ti convincerà che l’Arte della Parola
è diventata cinica e squallida
da quando Roma è rimasta senza di me e io senza Imperatore.

Persino questo Uccello


proveniente dai Deserti se lo seguirai
desiderando riposarsi a Cartagine
appena scorgerà le imprese obbrobriose di Roma
subito si allontanerà
decidendo di non fare mai più ritorno sulla Terra
e con lui si solleva altresì svolazzando
la polvere che accecherà
la logica globale delle Cose
perché Roma è rimasta senza di me e io senza Imperatore.

Questa volta però con una differenza…


conservatrice direi
e anche Classica.

32
Siccome la Filosofia non ha potuto dividere
Roma e l’Imperatore in tre
cosicché il terzo fosse poeta affinché fossero
se non altro di meno i peccati di tutte le Onnipotenze
tra tutte le cose e i sentimenti
che simboleggiano l’Umanità
ancor prima che fossero conquistati da Roma e dall’Imperatore
arrivo io… da padrone di casa e liberamente.

E così a un tratto come se accendessi una candela


alle defunte virtù dei Greci
che attendo nel Cielo del Mondo
come un Sole caldo e fulgido
perché a quanto vedo è in procinto di perdere sangue
l’Anima dell’Ecumene
a causa di questi famigerati Boia.

Penelope
Gli aspiranti amanti si trovano a Itaca
il vero amante non so dove sia.

Per arrampicarmi sugli ulivi


e non scorgere la vera corona.

Gli ulivi a Itaca sono eterni


e come la gloria di quest’isola
non sognano altezza
ma neppure temono la morte.

In poche parole
rispetto all’immortalità sono sereni
un favore fatto dai loro tronchi giganteschi
assediati dal desiderio
di aspirare a essere un letto.

Per arrampicarmi sulle onde del mare


e non scorgere la vera corona.

Temo il basso livello intellettuale


dei mari del mondo
che faranno fare alla piccola Itaca
il giro della Terra…
che non ha mai accettato di diventare mare
e brandendo l’invidia come minacciosa vela
con le benedizioni di Nettuno
di fortuna e prosperità a Itaca
aspireranno a essere corona.

Per distogliere lo sguardo dal cielo


e supplicare per il vero amante.

33
Il cielo nacque a Itaca
decaduto del tutto quando se ne andò da qui
e adirato per la devozione
che nutro per Ulisse
insieme con una massa intera di cinici e di abietti
che tiene lassù in alto
per questa splendida Virtù dei comuni mortali
verrà accecato dall’odio nebuloso
divenuto aspirante letto.

Per allungare le braccia verso l’Orizzonte


nella speranza di toccare la vera Corona.

I duci dormienti
che non si curano delle cattive notizie di Troia
si desteranno per la delicatezza delle mani
di una Bella Donna
imprecando contro il sonno e i sogni
che quasi impedirono loro di essere…
che altro?… anche i vecchi rugosi
agognano un’orgia di sesso.

Per aspettare un caldo vento mediterraneo


che mi indichi la rotta presa
da Ulisse con la nave.

Disperata Penelope…
non commettere errori del genere!

Tutti i venti sono gelidi


e conducono soltanto a Troia.

Getteranno anche te lì
a fare compagnia con la infedele bellezza
che hai messo a corona sulla fronte del mondo
il dèmone e la disgrazia
e poi al mondo accadrà ancora
perché una Troia intera
respirerà dalle ceneri dellacatastrofe
per dire volgarità
per rubare la verginità.

Questi li considero i più seri


e pericolosi proci
che continueranno a vendicarsi di me
come uomini sporchi
che hanno voltato le spalle alle fiamme di Troia
in quanto se ne sono radunati più
dei venti della solitudine di una donna
che dispersi da un orizzonte insensibile
hanno azzerato la coscienza del mondo

34
per compiere queste imprese squallide imprese.

Ma in fin dei conti


per continuare anch’io lo scandalo
e non farmi prendere per un meschinello
vorrei dire fuori dei denti
che questi proci che colonizzano Itaca
come i mari l’anima di Ulisse
gli individui maschili li hanno molto smagriti
quasi slavati
del tutto inespressivi insomma
e pallidi come polvere…

E non possono affrontare


la femminilità di Penelope…

La cosmogonia degli dèi


Omero ha fatto ritornare Ulisse a Itaca
dopo essersi convinto
che i soldati morti sulle mura di Troia
dopo la resa degli Dèi alla schiuma
e l’incoronazione dell’Abisso come buio eterno…
non sarebbero tornati mai.

Questa audace convinzione del Poeta


accompagnata dall’invasione
del dolore… del ravvedimento…
e dell’orgoglio ferito nei cuori del Popolo Greco
non piacque affatto agli Dèi.

Dalle vette dell’Olimpo su cui erano saliti


per evitare la probabile misericordia
che avrebbe chiesto loro l’esistenza sulla Terra
proponemmo che lui
anche dopo il ritorno di Ulisse a Itaca
doveva continuare la strage di Troia
con gli stessi ritmi reboanti
della Catastrofe e della Disfatta
affinché i Poeti del Futuro
potessero Inventare
un ratto probabile – con cause più oscure –
di Penelope.

La gloria
Gli anni che trascorse lontano da Penelope
Ulisse accettò numerose proposte erotiche
dalle donne più belle di Grecia.

Dopo aver ringraziato di cuore

35
queste Dee anonime della tentazione greca
per gli inviti setosi al desiderio
Ulisse rispose che intendeva rispondere
appena la Comunità Globale fosse informata
della Guerra di Troia.

Lei doveva assolutamente sapere


che era andato a Troia incorporato con le tempeste
non per suscitare il dolore e la Distruzione
ma soltanto per far esplodere la rabbia della Grecia
per l’onore perduto
dicendole che era entrata in un’Anima errata.

La Comunità Globale però


fu informata soltanto dai Poeti
e per giunta molto tardi.

Così Ulisse
l’avventuriero virtuoso della Gloria
concluse a pensare
che seppure se ne fossero innamorate davvero
le donne più belle di Grecia
lui sarebbe uscito da quella Storia
del tutto privo di gloria.

A quanto pareva
la storia era destino che fosse determinata sempre
e soltanto dai Poeti
e queste storie Erotiche si sarebbero chiamate
nient’altro che poetiche.

La Comunità Globale
le avrebbe considerate assurde.

Omero
Oggi comincia la stagione dell’autunno.

Siccome hanno cominciato a cadere le foglie


e a me che sono Vecchio
sono cominciati a cadermi i pensieri
vorrei parlare per una volta
con l’autunno – dell’autunno.

Non continua più…

Mi abbandonano uno dopo l’altro


come abbandonano il Mondo
le Magnifiche visioni della Genesi
le metafore… le allegorie i simboli…

Fanno ritorno in Grecia con la vita

36
e me mi lasciano con la morte a Troia.

Ecco perché anch’io li seguo


per vedere finalmente un giorno di gaudio
chiudendo per sempre questo Epos
con la parola Classica per trovare un po’ di felicità
perché la Felicità era la Causa Divina
anche per il suo Inizio.

Temo però
che i Moderni giudici del Futuro
fino ai quali
l’autunno può giungere come eterna tenebra
le mie parole per l’autunno – nell’autunno
come se niente fosse
si potrebbero incorporare in qualche capitolo
dell’Iliade o dell’Odissea per cui è meglio che… taccia.

37

Potrebbero piacerti anche