Sei sulla pagina 1di 21

In questo libro Ho appena letto le

occasioni di disperare sono sono ben


numerosi Come mai più più numerose
che è in altre epoche Come mai
secondo lei cioè

perché abbiamo rinunciato al nostro


pensare Abbiamo rinunciato al passato
al futuro e all'eterno e ci siamo ripiegati
totalmente sul presente e abbiamo
lasciato della Tecnica ci conducesse per
mano Eravamo partiti da un'idea di
autonomia del pensiero e siamo
diventati autonomi e non autonomi e
quindi eseguiamo meccanicamente tutto
ciò che fa parte diciamo delle procedure
per andare avanti Io credo che la
disperazione sia in effetti la lettura più
confacente del nostro tempo il mio
tentativo questo libro era fare della
disperazione non il punto di arrivo ma il
punto di partenza per dire Premesso
che siamo in una condizione disperata
Cosa possiamo fare per governare la
disperazione per padroneggiarla per
uscirne se in caso E comunque per
poterci proiettare al di
là di questo Orizzonte quindi questo è il
senso di questo manuale appunto
dedicato alla disperazione la
convinzione c'è che non sono le
speranze finiscono quando si dice ormai
ogni speranza è finita finiscono anche le
distrazioni quindi è come dire una nota
di fiducia al di là della disperazione

Tornando la disperazione collettiva alla


prevalere della Tecnica che quasi ha
preso Insomma il posto delle decisioni
umane Per non parlare poi
dell'economia lei dividono spartiacque in
dispera bene nel 69 nella conquista
della Luna ci vuoi spiegare perché

69 poi il punto più alto in cui le speranze


nella tecnologia E l'idea di poter abitare
altri mondi raggiunsero proprio la
collettività globale c'è il mondo per la
prima volta concepire la globalizzazione
vedendosi da lontano se vedendoci
dalla Luna Quindi questa esperienza
questa grande avventura sul sito
speranze
suscitò desideri di potenza di libertà di
liberazione mondiale in realtà quello che
fu concepito all'epoca come un punto di
partenza per una grande impresa
spaziale diventò il punto di arrivo e dopo
quel punto non siamo andati oltre siamo
rimasti un po' come dire nei paraggi e
soprattutto abbiamo abbandonato questi
progetti come dire prometeici che ci
portavano sfidare lo spazio e abbiamo
cercato attraverso la ricerca la
tecnologia applicata la vita delle persone
penso ad esempio al computer e
cellulari abbiamo preferito abbiamo
preferito usare un'altra strada quindi
diciamo che la speranza nella tecnica
che animato L'Uomo per molto tempo e
ha avuto il suo punto più alto e al tempo
stesso l'inizio della fine con l'impresa
lunare del 69 Dopodiché venne la crisi
energetica vennero Fuori i pensieri e di
pessimismo pensieri di sfiducia
disperazione ed allora cominciamo
diciamo così questa tendenza a vivere
senza porsi problemi riguardanti il futuro
cioè noi con l'impresa della Luna
abbiamo anche in qualche modo
congedato il futuro il 900 gr stato il
secolo del
Sol dell'avvenire delle grandi rivoluzioni
delle aspettative di futuro diventò invece
il secolo che ripiegava sul presente
Quindi adeguiamoci al presente
adottiamo mezzi tecnologici per vivere
meglio nel presente ma non pensiamo
più a queste grandi imprese proiettate
nell'avvenire

E rimanendo in quegli anni un certo


punto parla di una libertà miserabile di
cui godremo nella nostra epoca e ne
imputa un po' la responsabilità al
movimento del 68 libertario che in
qualche modo ha dato insomma ha fatto
scaturire un modo di vivere e
sicuramente più libero apparentemente
ma in cui tanti valori secolari se non
millenari si sono persi

Sì 68 c'è stata come dire la liberazione


dei desideri c'è l'uomo ha sprigionato i
desideri ed è avvenuto questo c'è il
senso della libertà è stato totalmente
dissociato dall'idea di responsabilità i
diritti hanno preso il posto dei doveri
senza alcuna correlazione se non c'è
stato più legame
tra diritti e doveri e del nata questa sorta
di idea della Libertà come infinito come
non avere limiti non avere confini Come
poter trasgredire noi sappiamo per
esperienza storica ma anche teorica
Che tutte le espressioni di libertà infinita
si rovesciano nel loro contrario Se
passano da una fase intermedia che
l'anarchia per diventare poi dispotismo e
la libertà scopre la sua natura più
miserabile cioè soltanto un liberare degli
dei propri istinti usciamo non c'è nulla
che possa dare dignità alla libertà quindi
la mia la mia impressione che con il 68
nacque un'epoca di grandi speranze
rivoluzionari poi rivoluzioni non ce ne
sono state E non ci fu nessun
cambiamento di assetto politico
economico in capitalismo rimase si fece
Anzi globale i poteri politici che c'erano
rimasero praticamente in muta ti
cambiano soltanto la condizione umana
In rapporto ai diritti alla natura e ai
rapporti interpersonali al sesso il
linguaggio Ecco cambiarono altre cose
ma non cambiò l'assetto della nostra
società è il cambiamento fu appunto
questa libertà come sprigionamento dei
desideri a prescindere dai limiti della
misura del
senso della natura del rapporto con la
realtà

La vista corre le gambe invece


camminano non le stanno al passo la
mente volo danza nell'aria il corpo
invece arrampica c'è della forza di
gravità tende verso il basso alla fanno la
disperazione del tuo essere al mondo è
scritta nella tua condizione è prevista
dalla tua Costituzione umana è
conforme ai tuoi limiti ma disperare male
o di sperare bene in modo sterile oppure
Fruttuoso dipende dalla dalla capacità di
trascendere qui ai rimedi perché poi se
un manuale concepito come un manuale
quindi siccome ogni manuale fornisce
anche dei rimedi dei rimedi per di
sperare bene il rimedio forse principale
che lei suggerisce è quello di spostare il
proprio baricentro dall'io all'essere,
volevo chiederle quindi pur avendo io
abbondantemente letto ma per chi
Ascolta In cosa consiste questo
spostamento di baricentro

Ma io credo che noi viviamo soprattutto


in un'epoca di narcisismo di massa in
un'epoca che
crede che il mondo ruota intorno al Io
intorno a se stessi e viviamo
dolorosamente questa esperienza
perché ci crediamo degli Dei e siamo al
tempo stesso impotenti anziché essere
dei onnipotenti quindi la prima cosa che
occorre fare e capire che il mondo il
cielo e la terra esistono si muovono e
durano al di là della nostra esperienza e
che quindi noi dobbiamo in qualche
modo osservare il mondo con occhi
pensanti e non soltanto con gli occhi
dell'egoismo con gli occhi della nostra
del nostro interesse personale della
nostra cortesia e considerando la
bellezza oggettiva delle cose la
profondità di alcuni pensieri la
grandezza di alcune cose che
trascendono le nostre vite te uscire dalla
dimensione del io e sposare la
dimensione dell'essere e per fare questo
una delle possibilità che io indico come
rimedio è quello di usare quelle che
usiamo le macchine del tempo Cioè se
noi ridiamo completamente presi dal
nostro egocentrismo viviamo immersi
completamente nel presente invece ci
sono delle macchine sorprendenti che ci
permettono di abitare in altri momenti
Cioè ci permettono
per esempio di incontrare il passato
attraverso l'amore per la storia
attraverso le letture attraverso i classici
attraverso la musica attraverso tante
macchine del tempo che distruggono il
primato assoluto del momento presente
e ci fanno capire che c'è un grande
passato e prescinde dalla nostra vita
che c'è un avvenire che sarà altrettanto
grande e indeterminato nonostante la
nostra vita un certo punto finirà perché
sono prospettive che forse Possono
aprire anche all'eterno quindi attraverso
le macchine del tempo che solo Ripeto
la musica la lettura la cultura la filosofia
ma anche la preghiera anche il rito
anche altre forme di interruzione del
flusso della quotidianità e di
concentrazione e di attenzione su altri
piani dell'essere riusciamo a entrare in
una dimensione spirituale Ecco credo
che lui che aveva risposta che consenta
di uscire dalla condizione disperante è
quella di vivere la propria vita attraverso
una concezione spirituale perché lo
spirito prescinde dalla esperienza
biologica limitata della nostra vita e ci
apre invece orizzonti che sono molto più
grandi molto
più liberi e che danno un senso è un
destino alla nostra esistenza

Accorgimento per disperare bene quindi


sfuggire alla morsa di una disperazione
infruttuosa è quello di uscire dalla
illusione del tempo lineare Lei dice che il
tempo lineare cioè che sembra un una
emorragia continuo e sembra sfuggirci il
terreno sotto i piedi in realtà è una
concezione che porta provoca
disperazione secondo quale allora
concezione del tempo dovremmo
accordare per usare un termine
musicale le nostre le nostre esistenze

Civiltà del mondo sono sempre state


visioni circolari c'è una vita per esempio
non si misura per la sua lunghezza Ma
per la sua compiutezza quando si riesce
a congiungere l'inizio con la fine e
quando si riesce a portare fino in fondo
un progetto di vita quella vita e compiuta
non è la durata che determina la vita E
questo vale anche a livello proprio di
percezione del tempo c'è il tempo che
scorre Verso l'infinito e un tempo che
crea inevitabilmente panico angoscia
perché non lo sai controllare non lo sai e
in qualche modo governare soprattutto
non capisci il senso Se invece la vita ha
una sua circolarità Allora le cose
assumono una compiutezza la vita
assume una sua definitiva maturità e
quello che conta è la bellezza dell'Opera
la realizzazione delle cose e non
soltanto una desiderare all'infinito per
andare verso un futuro Che
inevitabilmente non sarà il nostro tempo
perché sarà il tempo degli altri Quindi la
visione circolare della vita è una visione
che si permette di incontrare il passato
di mettere a frutto il futuro di avere un
rapporto con le generazioni che in un
rapporto che ritorna e non con un
rapporto di fuga continua è permanente
e significa concepire la libertà non con
una liberazione incessanti da ciò che
siamo un rifiuto della nostra natura dei
nostri limiti e la nostra realtà ma
un'accettazione della natura quello che
gli antichi chiamavano amor Fati l'amore
del destino l'amore dei propri limiti della
propria imperfezione è per questo è il
senso di un tempo diciamo sottratto alle
emorragie del fluire, del puro andare e
perdersi nell'imbuto
infinito del mondo. Quindi è questo il
senso che da compiutezza ad una
esistenza. Quindi fiore del tempo anche
la dimensione del tempo è fondamentale
per poter diciamo può uscire da questa
dimensione disperante del tempo che
corre e noi affannosamente cerchiamo
di fermarlo ma non ci riusciamo

Potrebbero piacerti anche