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Organizzare lo studio
La possibilità di operare in diversi modi intorno a un aspetto
grammaticale rappresenta un modello d'azione particolar-
mente utile nella messa a punto di strategie di studio effi-
caci. Manipolare un brano modificandone alçuni aspetti e
improvvisare su un elemento sono tecniche che possono
essere utilizzate all'interno del proprio studio; si tratta di
tecniche basate sulla variazione piuttosto che sulla ripeti-
zione pura e semplice.
La Hallam fa notare che i musicisti esperti si differenzia-
no dai principianti per la quantità di strategie di studio
che conoscono e adoperano, e per l'importanza che asse-
gnano allo studio variato: «Le abilità motorie [... ] sono
rinforzate da un aumento della varietà dell'esercizio (per
esempio, studiare un passaggio con differenti articolazioni,
a differenti velocità, o studiare una tecnica usando diffe-
renti esempi) piuttosto che dalla ripetizione pura e sem-
plice della stessa azione» (2006, p.130). Per questo, so-
stiene la studiosa, bisogna insegnare ai principianti a uti-
lizzare tante e diverse tecniche di studio. Ma come? Le
ricerche indicano che non è sufficiente che il docente
suggerisca verbalmente allo studente come studiare: «Quel-
ziale - come ogni analisi peraltro -, ma pertinente agli lo che l'insegnante effettivamente faceva durante le le-
scopi dell'indagine della studentessa e particolarmente zioni (ad esempio mostrando una particolare tecnica o
efficace per guidare il lavoro successivo, nel quale que- facendo sperimentare .allo studente un particolare approc-
gli elementi verranno utilizzati per comporre il nuovo cio) aveva sulla pratica di studio degli studenti una in-
brano. fluenza più profonda di quello che veniva semplicemente
Ma è necessario essere giunti a un livello avanzato degli detto» (Barry - Hallam 2002, p.158).
sh1di per ipotizzare un percorso didattico che integri espe- Variare la lezione porta dunque anche a variare lo studio a
1ienza allo strumento e consapevolezza teo1ica? L'esperienza casa; rendendolo più produttivo.
raccontata da Gabellieri mostra come sia vero esattamente E veniamo all'obiezione principale mossa a questo modo di
il contrario: l'acquisizione grammaticale relativa al modo procedere: esso, si dice, richiede tempi lunghi, troppo lunghi
dorico viene consolidata nell'esperienza cli improvvisazione per la normale organizzazione scolastica. Si tratta di un' obie-
e successivamente rafforzata con le attività cli trasporto zione vera, almeno nella sua prima parte. Che l'apprendi-
nel modo clorico del brano in Do maggiore. Eseguendo il mento signÌ.)ìcativo iichieda tempi più lunghi di quello mec-
brano alla lezione successiva, la ragazzina osserva che il canico è evidente. Ma si tratta di un allungamento ampia-
brano in Do maggiore evoca un'atmosfera serena e spen- mente recuperato sulla media e lunga distanza.
'di ùna qi:i estlone-complessa che merita ben performance discutendo ciel proprio progetto esecutivo e del
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· altri ·approfondimenti. ·:Nli limito a suggerire, come punto rapporto fra intenzione e risultato; che analizzino semplici · · 5
di partenza per la riflessione, la proposta avanzata da Franca forme sonore (quelìe dei brani ascoltati e quelle dei brani ~
Ferrari per un curricolo di educazione musicale che ben si eseguiti); che esplicitino impressioni, sensazioni provocate v
presta a un ragionamento sul curricolo verticale di strn- dalla musica ~grdta o ascoltata; che ragionino su come è
mento : «Neìla scuola primaria, l'ohiettivo è l'acquisizione meglio eseguire un certo brano per evidenziarne la finziO:: -
di una banca dati, la più vasta possibile, di schemi di ma- nè o ìa strnttura; che gioc~_no con la dimensione espressi-
nipolazione del suono - melodici, ritmico-motori, ritmico- va, manipolando le strntture sonore per suggerire emozio-
grafìci, ritmico-verbali, formaii ecc. - ciascuno collegato a . ni atmosfere, amb1entaz10m mdiverso tipo; che inventino
incursioni "memorabili" in repertori di diversa epoca, estra- ' ~-------
ed eseguano semplici performance a pari.ire da stimoli dif-
zione e sapore. In altre parole, la scuoÌ'à. primaria deve tro- ferenti. È in questo modo infatti che si consolidano le im-
vare al primo posto il coinvolgimento attivo e manipolativo magini uditive e prende forma il pensiero musicale.
nell'esperienza musical.ll, che stimola e sviluppa l'attenzio- Analogamente, anche nellt fasi successive del percorso
ne uditiva costruendo un repertorio di immagini mentali a musicale, quando l'attività andrà caratterizzandosi sempre
livello di timbro, ritmo, melodia, schemi formali ecc. Nella più nella direzione dell'indagine sistematica del testo, sarà
scuola media l'obiettivo è invece il passaggio alla fase di bene non dimenticare mai che l'ç;_sp.e.rieu.,k? musicale si co -
concettualizzazione, di prima simbolizzazione e riorganiz-
zazione delle immagini uditive, la scope11a del lavoro mu-
s:~~<:~- ?~U~~~~~-~~t~---~~~~ipolaz~°§} d~coTn"'\ e
· i:t'olg.rmento at"ùvo e dmam1co cen ta matena sonora:-- ..
sicale in g~ppi e della musica come strumento di relazio - Per'-...,.._ ma±!tenere.:v:r.v.a_.queil a ..di-mens10ne
__) . . e immagi-
creativa . ..
<- .. ne e autocompiacimento cpll_ettivo LJ Nei liçgi, e SQpra_ t-; nativo, che rappresenta. la sostanza deJla musiça.
tutto ~ei licei musicali, diventa fonda:nient~le la cap~cità,
allenat a sistematicamente, di interrogare i testi musicali,
di farne emergere subito, anche nel momento esecutivo, Bib liografia
vocale e strumentale, le caratteristiche striltturali e stili- DAVID P. AususEL, Educazione e processi cognitivi, FrancoAngeli, Milano
1998.
stiche, da correlare co n le interpretazioni di cui li facciamo
NANCY H. BARRY - SusAN HALlAM, Practice, in The science andpsychology
oggetto» 12 • ofmusic performance, a cura di Richard Parncutt- Gary E. iV!cPherson ,
Nella scuola primaria a indirizzo musicale gli schemi di Oxford University Press, Oxford 2002, pp. 151 - 165.
manipolazion e del suono di cui parla la Ferrari devono CARLO DELFRAn, Fondamenti di pedagogia musicale, Eor, Torino 2008.
es~.~r.~strni.ti a partire dalle più div:erse attività, con lo FRANCA FERRAR!, Unicità delle discipline e specificità della musica, "Mu-
sica Domani", n. 132, settemb re 2004, pp. 3- 6.
S"'trume_,1;1Ji'Ho, meglio, JUQ.Vando più stn.rm.enbL,e con l'uso
(_d-eU~,,.dando spaiio all'attività' corale intesa, anch 'es - ANNA fVlARIA FRESCHI, Alla ;icerca di connession i tra fare e pensare in
musica, "Musica Domani", n. 132, settemb re 2004, pp. 8-11.
sa, nonsolo come esperienza di esecuzione cii repertori SusAN HALlAM, Music psychology in education, loE, London 2006.
dati, ma come luogo di formazione globale, in cui ci sia GARY E. McPHERSON - PAUL EvANS, Il suono prima del segno, in Orienta-
posto per la sperimentazione e l'invenzione, per il movi- menti perla didattica strumenta/e, a cura di Johan nella Tafuri - Ga ry
mento, per l'attività percettiva, per l'acquisizione concreta E. Mc Pherson , L1M, Lucca 2007a, pp. 15- 31.
GARY E. McPHERSON - PAuL EvANS, Come studiare, in Orientamenti per la
e fattiva delle più elementari caratteristiche del suono e
didattica strumentale, a cura di Johan nella Tafuri - Gary E. Mc Pherson,
della terminologia utile a indicarli. L1M, Lucca 2007b, pp. 33 - 48.
È in questo segmento scolastico che deve costmirsi quel- Musica nella scuola primaria fra norme e prassi, a cura di Annalisa
l'interesse nei confronti del suono e dell'esperienza musi- Spadolini , "Musica Domani", n. 159, giugno 2011, pp. 40- 49.
cale che costituirà la base di ogni futuro percorso musica- JosEPH NovAK, L'apprendimento significativo. Le mappe concettuali per
le. In questo senso vanno intesi sia il termine "memorabi- creare e usare la conoscenza, Erikson, Trento 1998.
SABRINA PAOLI, A la manière de: un percorso fra analisi, invenzione ed
le" - che ricorda come le esperienze proposte ai bambini esecuzione, "Musica Domani", n. 134, marzo 2005, pp. 20- 23.
debbano essere aìla loro portata, ma ciononostante affa- ANNIBALE REBAUDENGO, La lezione collettiva di strumento, "Musica Do-
scinanti e seducenti perché davvero ne consertino memo - mani", n. 139, giugno 2006, pp. 16- 21.
ria e li pongano a fondamento del loro foturo impegno Aì·JNIBALE REBAUDENGO, Tra analisi e improwisazione, "fVlusica Domani",
musicale - sia il riferimento al coinvolgimento attivo del n. 160, settembre 2011, pp. 12-13.
G 1ovM1N1 SBOLC!, Quali musiche per suonare insieme?, "IVlusica Dom2-
bambino che richiama l'esigenza pedagogica cli porlo real-
ni", n. 160, s~ttembre 2011 pp . 14-13.
1
mente al centro dell'esperienza. Se la scuola primaria è so- JoHri A. SLOBODA, Doti musicali e innatismo, in Enciclopedia dei/a musi-
prattlmo il luogo della manipolazione e della concreta atti- ca, 101. li, Il sapere musicale, a cura di Jec:n-Jocques Nattiezr Pnoudi,
1
vità percet:iva, ciò non esclude che anche in questa fase i Torino 2002, pp. 509-529 .