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contiene I. R. Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità
il dramma
della
“fame”
IL DRAMMA
DELLA “FAME”
sac. dott. Luigi Villa
“U
n uomo discendeva da
Gerusalemme a Gerico;
cadde nelle mani di bri- BUDGET DEL BILANCIO 2000/2001
ganti che lo svaligiarono, lo riempirono (il programma di lavoro): 1.500 miliar-
di botte e poi lo abbandonarono mez- di;
zo morto. – Politiche e direzione generale:
Un prete discendeva sulla medisima 120 miliardi;
strada. Vide il ferito, ma passò oltre. Il – Servizi legali:
medesimo fece un levita... 5 miliardi;
Ma un Samaritano venne a passare
da quelle parti, e la vista di quel ferito – Conferenze e Congressi:
lo commosse a pietà. Si chinò su di 17 miliardi;
lui, curò le sue ferite...” – Ufficio del Direttore generale:
13 miliardi;
Ecco il nostro “prossimo”. Oggi, so-
no più di un miliardo di persone che – Servizi per conferenze:
muoiono di fame. Continueremo an- 15 miliardi;
che noi a fare come quel prete e quel – Audizioni e ispezioni:
levita?.. 12 miliardi;
In verità, noi, oggi, abbiamo da fare – Relazioni esterne:
assai di più di quello che fece il Sama- 25 miliardi;
ritano. La fame di cui soffrono interi
popoli richiede da noi non più solo dei – Spese per i rappresentanti FAO:
gesti personali, ma bensì uno sforzo 130 miliardi;
deciso e costante per una vasta orga- – Servzi di supporto
nizzazione di aiuto pubblico. È il primo (amministrazione/ informazione):
passo che si deve fare per una seria 135 miliardi;
riflessione sulla gravità di questo pro-
blema della fame che esige una mes- – Servizi comuni:
sa in opera gigantesca per lottare con- 90 miliardi.
tro questa “fame” che devasta una (Fonte: “Bilancio FAO”)
metà del mondo!
In questi giorni, ho seguito, con fremi-
to spirituale crescente, l’inchiesta È un quadro che dovrebbe far riflette-
sulla FAO su tutti i suoi vergognosi re, come quest’altro:
e criminali lussi, che costituiscono
un autentico affronto alla paternità di burocrazia e Convegni. Solo l’Ufficio di
Dio e a tutta quella povera gente che Direzione generale costa 13 miliardi ai I NUMERI DELLA FAME
muore di fame! suoi 130 rappresentanti! In un anno
Su “Internet” sono stati visti due docu- solo, la FAO si mangia 250 miliardi! – 1,3 miliardi di persone vivono con
menti, in inglese e in francese, con i punti Megastipendi, convegni e burocrazia bru- meno di 1 dollaro al giorno (1,13 eu-
fondamentali della risoluzione finale di ciano i fondi che vengono dati per aiuti. ro);
quest’ultimo incontro del vertice della La non precisata voce “servizi comuni” – 2,8 miliardi di persone (quasi metà
FAO. Vi è espressa la volontà politica di comporta un esborso, per le casse della popolazione mondiale) vivono
combattere la fame nel mondo, come lo dell’ente, di 90 miliardi! con meno di 2 dollari al giorno.
si era detto già tante altre volte. Ma la Vedete, ora, questo specchietto per far- – 3 miliardi di persone nel mondo non
FAO ha sempre mangiato miliardi in vene un’idea precisa: hanno accesso a cure mediche.
5 Riceverete con ogni numero di “Chiesa viva”, il Contocorrente postale, qui allegato, intestato a Movimento “Pro Fide Catholica et Caritate”,
Via G. Galilei 121, 25125 Brescia.
I
l nuovo saggio di Luigi Villa, “Cri-
stiani, musulmani, ebrei hanno lo nosciamo” (Gv. 4,22). Sotto questa af-
stesso Dio? No”, integra e completa fermazione di Cristo ricadono i musulma-
la precedente monografia, “L’Islam alla ni: essi adorano ciò che non conoscono.
riscossa. Cos’è. Cosa vuole”. Nell’adorare il Dio uni-trino, che si cono-
Nell’“Islam alla riscossa”, Egli con tratti sce come vero Dio, è implicata la salvez-
vigorosi, ha messo in luce la vera natura za dell’uomo. Chi, conoscendo la verità la
dell’islam ed ha preso posizione contro accoglie, riceve la salvezza: “Il Padre
luoghi comuni sull’islam, che non trovano ama il figlio e tutto ha posto nelle sue
riscontro nella realtà storica del passato, mani. Chi crede nel Figlio ha la vita
come nella realtà politica del presente, eterna: ma chi non crede nel Figlio
fornendone un’immagine fuorviante. Molti non vedrà la vita, ma l’ira di Dio sta su
europei, assorbendo una rappresentazio- di lui” (Gv. 3, 35-36). In questo vi è tutta
ne edulcorata dell’islam, credono possibi- la distinzione, e la separazione, tra cri-
le l’integrazione degli immigrati, sorvola- stianesimo ed ebraismo (postcristiano),
no sulla inammissibilità nei paesi islamici tra cristianesimo ed islamismo.
della libertà religiosa e si illudono sulla Dopo essersi attestato, in opposizione al
convertibilità dell’islam al sistema demo- Corano, sulla verità evangelica, Luigi Vil-
cratico. L’Europa, pertanto, anche con la pone due ordini di argomentazioni di
l’ammissione della Turchia nell’Unione forte rilievo: il primo, concerne la diversità
Europea, resta esposta al rischio di delle concezioni ontologiche soggiacenti
una progressiva penetrazione islami- all’idea di Dio nell’islamismo e nel cristia-
ca, preludio ai futuri tentativi di domi- nesimo, la quale fa del dio coranico un
nio totalitario. dio irriducibile al Dio cristiano; il secondo,
Nel nuovo saggio, dianzi citato, Luigi Vil- riguarda la falsa supposizione del mono-
la sfata un altro luogo comune: quello teismo quale categoria fondativa di
che l’Allah dei musulmani sia lo stesso un’eguale idea di Dio.
Dio dei cristiani. L’autore pone a fonda-
mento della sua dissertazione la Scrittura Relativamente alla prima questione,
biblica. Soltanto nell’autorivelazione divi- l’autore evidenzia l’impoverimento ontolo-
Il dott. Romeo Sgarbanti. gico dell’islam nella concezione di dio e
na in Cristo è dato di conoscere il vero
Dio, uno e trino, accedendo al mistero del dell’uomo, per la circostanza che il con-
Padre e del Figlio che, in comunione con cetto di persona gli è estraneo; di conse-
lo Spirito Santo, sono uniti in un vincolo di mo, ritorce contro i cristiani (e gli guenza, esso non percepisce Dio come
conoscenza vicendevole e di reciproco ebrei) l’accusa di aver falsificato le ri- Amore, e perciò non intravede la pater-
amore, a cui associano l’uomo con il do- velazioni divine. Nella storia vi sono stati nità divina sull’uomo. Allah è concepito
no della figliolanza. e permangono movimenti religiosi e cor- come un’istanza di volontà, cui l’uomo fa-
Questa verità è respinta dall’islam. Ta- renti filosofiche orientati verso l’ammissio- talisticamente deve sottomettersi. Allah
le deviazione dal dato rivelato non ha a ne di un Dio unico, ma dire unico Dio non è un predestinatore, non il redentore del-
suo favore una giustificazione storica, significa di per sé vero Dio. l’uomo dal peccato, aprendolo alla sal-
ammissibile per esperienze religiose, pri- A questa distinzione, che ha un fonda- vezza eterna, per il fatto che l’islam sosti-
ma della venuta di Cristo, sul presuppo- mento scritturale, si attiene l’autore. Infat- tuisce al peccato originale una fittizia te-
sto, solo razionale o solo mistico, di una ti, Cristo non ha negato alla Samaritana stimonianza originale. Secondo questa
intuizione del divino. Dopo Cristo, vero di credere nel Dio unico, ma, nella rispo- inventata tradizione, quando Allah ha
Dio e vero Uomo, potranno sorgere sol- sta data, ha creato uno spartiacque nella creato l’umanità, ha radunato gli uomini
tanto falsi profeti (Mt. 24,11), ma le loro storia: con la sua venuta è arrivata l’ora in chiedendo loro di testimoniarlo nel mondo
rivelazioni restano ingannevoli referenze. cui “i veri adoratori adoreranno il Pa- come musulmani. Sono stati gli uomini a
Anche la così detta rivelazione coranica dre in spirito e verità. Il Padre vuole ta- farsi ebrei e cristiani contro la volontà di
rientra in questa casistica. Il Corano non li adoratori. Dio è spirito, e i suoi ado- Allah, che li vuole tutti musulmani. Oppor-
è altro che un’auto-rappresentazione ratori devono adorarlo in spirito e ve- tunamente, Luigi Villa, che, nel suo sag-
di Dio, dettata da Maometto, che, dopo rità” (Gv. 4, 23-24). Sempre rivolto alla gio, ha disquisito da teologo sull’islam, ha
aver plagiato giudaismo e cristianesi- Samaritana: “Voi adorate ciò che non citato la medesima conclusione cui è per-
Riscrivere, in corti capitoli, con stile piano e familiare, la vita di S. Giuseppe Benedetto
Cottolengo, il Santo della Provvidenza Divina, all’inizio di questo nuovo millennio, è sta-
to per me uno stimolo efficace per far rivivere la Fede in Dio-Provvidente in questo
tempo di senza o poca Fede, in cui gli uomini credono solo alle “previdenze umane” e
non pensano più a invocare quella Provvidenza divina che, dopo averci creati, provve-
de a nutrirci, come nutre gli uccelli del cielo e a vestirci come i gigli del campo...
S. Giuseppe Cottolengo è noto per la sua vita spesa per i poveri e gli ammalati, assi-
stito e foraggiato di tutto il necessario, giorno per giorno, dalla Divina Provvidenza!
Questo Santo attrae subito l’anima cristiana per la sua esistenza, vissuta con amore as-
soluto a Cristo e alle persone che a Lui sono ordinate, espressa da concreti e continui
atti di virtù, professati con la Fede profonda di un vero autentico sacerdote di Cristo!
N. B.: L’articolo è stato scritto prima che avvenisse il cambio al vertice del “QN - La Nazione”
di cui Cecchi, non più direttore, resta uno dei principali opinionisti.
U
mberto Cecchi, direttore de “La
Nazione - QN”, è giornalista col- notavo uno spirito di impronta massonica,
to, acuto e vivace: era così anche spirito, del resto, assai diffuso nella stam-
da giovane, quando, baldo e sorridente, pa come in tanti altri settori della vita pub-
si aggirava per i corridoi dell’Università di blica, civile e religiosa. Tanto diffuso che
Firenze dove lo conobbi nei primissimi la maggior parte della gente non se ne
anni ‘60, ma non ci siamo mai frequenta- accorge più neppure. E proprio qui è il
ti. La sua carriera è stata brillante e meri- pericolo: quando non s’avverte più il ma-
tata: non ho motivo di credere, nel suo le, è segno ch’esso ha addormentato le
caso, a voci di appoggi interni od esterni coscienze e parole che il Gran Maestro
da parte di organizzazioni potenti, più o Giordano Gamberini premette all’opu-
meno occulte, o solo in parte palesi, che scolo celebrativo del primo centenario
controllano la più grossa fetta della vita della Loggia Sabazia, a Savona il 15 giu-
politica, economica e culturale d’Italia e gno 1969: «La massoneria ha un solo
del mondo intero. Io do volentieri a cia- modo di vincere: quando il mondo
scuno il suo. profano accoglie i suoi principi, quan-
Talvolta, tuttavia, se un lettore esprime do questi divengono patrimonio defi-
pareri contrari ai suoi, egli, dimostrando nitivo e inalienabile dell’intera uma-
di ignorare alcuni principii fondamentali nità, quando anche gli avversari si
della deontologia professionale, o calpe- contraddicono e li professano come
standoli se li conosce, nella sua quotidia- propri». (MASSV, 5 Grafica L. P., Geno-
na rubrica di lettere e risposte, senza va, 1969).
neppur badare, come sarebbe suo dove- Quale la mia grave colpa?
re, alla correttezza della controparte, per- Tempo addietro, durante la mia quotidia-
de le staffe, azzanna, nei suoi commenti, na lettura mattutina della fiorentina “Na-
con ironia e scherno, evidenziando il gu- zione” - un rito che celebro da un cin-
sto di demolire non tanto le tesi quanto la quantennio sul far dell’alba, benché que-
personalità stessa del contraddittore che, sto foglio abbia perduto lo smalto giorna-
evidentemente ha toccato, anche invo- Stemma del 30° grado del Rito Scozzese Anti- listico e linguistico degli anni ‘50-70, zep-
lontariamente, qualche nervo scoperto. E co e Accettato, sintesi del programma masso- po com’è di articoli mediocri, di gravissimi
ciò in contrasto con la sua giornalmente nico dell’abbattimento delle monarchie cat- errori grammaticali, ortografici e lessicali -
toliche e del potere temporale e spirituale
sbandierata tolleranza, con le sue conti- della Chiesa cattolica. mi colpì una risposta del Cecchi ad un
nue professioni di rispetto e civiltà, di au- lettore, nella quale, dopo aver magnifi-
spicio di un pluralismo ideologico e di po- cato l’incommensurabile apporto
sizioni pratiche conseguenti. dell’associazione massonica alla na-
Uno di questi nervi scoperti che gli scita della democrazia americana e al-
fanno rizzare testa e coda è la Masso- la democrazia tout-court, e dopo aver-
neria; e, avendo osato io, in due occasio- ne esaltato gli altri valori di tolleranza,
ni, l’ultima è quella di cui parlo in questo Io non capisco le ragioni di una reazione libertà, solidarietà, affermava che, per
articolo, non condividere le sue afferma- così scomposta: oltre tutto, io non l’ho il suo “ecumenismo” umanistico, tendente
zioni, mi sono da lui visto svillaneggiare mai accusato d’esser affiliato alla Masso- a realizzare un mondo migliore e privo di
pubblicamente. Quando si dice buona neria (ma, se lo fosse, non dovrebbe es- steccati confessionali, la sopra citata “Isti-
educazione! serne orgoglioso?) e solo una volta ho di- tuzione” (così tanti affiliati definiscono la
«A
l conte Enrico Pietro Ga-
leazzi, che doveva diventare questo restiamo aggrappati alle Verità
uno dei suoi più intimi colla- che la Chiesa, mater et magistra, ha
boratori e che gli rendeva visita per rego- sempre insegnato, senza deviare per pa-
lare i dettagli del suo soggiorno in Ameri- scoli tossici, senza, cioè, cedere alle lu-
ca, il cardinal Pacelli (allora Segretario singhe delle false filosofie, delle false for-
di Stato di Pio XI) fece una confidenza: me di “spiritualità”, il cui proselitismo ri-
«Supponete, caro amico, che il comuni- scuote un successo incredibile in Italia e
smo non sia che il più visibile degli organi nel mondo tra le file dei cattolici ingenui,
di sovversione contro la Chiesa e contro impreparati e mal formati (di chi la re-
la Tradizione della Rivelazione Divina; sponsabilità?), o consapevolmente aperti
assisteremmo, allora, all’invasione di tut- a tutte le “esperienze” e di un ecumeni-
to ciò che è spirituale, la filosofia, la smo falsamente irenico il quale, ove non
scienza, il diritto, l’insegnamento, le arti, riconosca a chiare lettere che l’unica
la stampa, la letteratura, il teatro, la reli- vera religione è la Cattolica e l’unica
gione. Io sono assillato dalle confiden- certa arca di salvezza è la nostra San-
ze della Vergine alla piccola Lucia a ta Chiesa, non può non rotolare, fatal-
Fatima. Questa ostinazione della Buona mente, giù per la china di un indiffe-
Signora davanti al pericolo che minaccia rentismo e di un sincretismo di marca
la Chiesa è un avvertimento divino contro massonica.
il suicidio che rappresenterebbe l’altera- E vogliamo anche affermare ad alta voce
zione della Fede, nella sua liturgia, nella che non ci vergogniamo di nessuna
sua teologia e nella sua anima». pagina della storia della Chiesa, che è
Il futuro Pio XII si fermò un momento. percorso bimillenario di santità, marti-
«Sento intorno a me dei novatori che vo- Papa Pio XII. rio, carità, conquista di anime a Dio,
gliono smantellare la Sacra Cappella, di- aiuto ai bisognosi d’ogni parte del
struggere la fiamma universale della mondo, vero pensiero, vera cultura,
Chiesa, rigettare i suoi ornamenti, procu- vera arte, vera civiltà, insomma.
rarle il rimorso per il suo passato storico. Se, in comunione col Papa e con i vesco-
Ebbene, mio caro amico, ho la convinzio- vi, come istantemente ci si invita a fare,
ne che la Chiesa di Pietro debba appro- Per chi abbia occhi per vedere e orecchie di molte colpe dobbiamo umilmente chie-
priarsi del proprio passato, altrimenti si per sentire reputiamo superfluo ogni dere perdono a Dio e all’umanità, sempre
scaverà lei stessa la tomba». commento, per sottolineare, punto per che di colpe effettive si tratti e non di inte-
punto, l’apostasia del mondo moderno, la ressati travisamenti della storia, e che,
“Per organizzare il seminario delle Mis- crisi nella Chiesa, il diffondersi di ere- comunque, abbisognano di un inquadra-
sioni, mons. Pacelli ha fatto aprire un cre- sie, scismi latenti ed immoralità a cui mento storico non inficiato da pregiudizi
dito che l’“alta amministrazione” del Vati- le Autorità competenti non riescono a ed ideologie nullificanti per essere valuta-
cano ha rischiato di non concedergli. – reagire nei fatti (e, talora, neppure solo te con spirito di giustizia, sia inequivoca-
Voi pensate troppo in grande per dei sot- verbo) con forza adeguata al cancro de- bile la nostra convinzione che autori ne
tosviluppati... - critica un cardinale della vastatore, affondando il bisturi lì dov’è la sono gli uomini di Chiesa, ecclesiastici e
Curia. radice del male, le deviazioni dottrinali laici, poveri peccatori, e non la Chiesa
– Questi sottosviluppati salveranno la cioè, troppo a lungo tollerate (il fumo di che è santa: santa perché fondata da
Chiesa, Eminenza. Verrà un giorno in Satana di montiniana memoria) col con- Cristo e su di Lui eretta; santa perché
cui il mondo civilizzato rinnegherà il suo seguente prevalere di una visione oriz- Essa sola possiede e dispensa i mezzi
Dio, in cui la Chiesa dubiterà come Pietro zontale-sociologica della Chiesa, che ha di santificazione: Sposa di Cristo sen-
ha dubitato. Sarà tentata di credere che soffocato ogni anelito alla trascendenza e za macchia né ruga.
l’uomo è diventato Dio, che Suo Figlio prodotto uno sconvolgimento liturgico Pronti a riconoscere la nostra personale
non è che un simbolo, una filosofia che è andato, e continua ad andare, no- fragilità e limitatezza, i nostri peccati, an-
come tante altre, e nelle chiese i cristia- nostante alcune timide prese di posizio- che di omissione, (per cui è necessario
ni cercheranno invano la lampada rossa ne, peraltro inascoltate, del card. Ratzin- che spesso, sempre più spesso, ci gettia-
dove Dio li aspetta, come la peccatrice ger, troppo oltre la volontà del Vaticano mo ai piedi d’un sacerdote onde ottener-
che gridò davanti alla tomba: Dove l’han- II, ed un pauroso rilassamento dei costu- ne, in purità di pentimento, la remissione)
no messo? » (Mons. Roche - P. Saint mi nel clero e nel “popolo di Dio” e relati- e ad abbracciare i fratelli feriti, non sia-
Germain, “Pie XII devant l’histoire”, cit. In va perdita del senso del peccato e della mo disponibili, tuttavia, a farci som-
D. Leroux, “Pietro mi ami tu?”, ed. Goti- necessità di ricorrere al Sacramento della mergere e schiacciare da sensi di col-
ca, Ferrara, 1989. Penitenza. pa che ci vengono lanciati addosso
Il ritratto che il futuro Pio XII ci offre del Qui, noi vogliamo dichiarare che non in- come macigni da giustizieri ipocriti il
mondo e della Chiesa attuali è impressio- tendiamo, con l’aiuto di Dio, farci sopraf- cui scopo non è di ristabilire la verità
nante nella sua tragica realtà. fare dalle forze del Maligno, contro cui in- su avvenimenti remoti e recenti, ma di
IL MATRIMONIO È INDISSOLUBILE
R iprendiamo da “L’Osservatore Romano” del 28/29 gennaio 2002 la parte essenziale del discorso
che S. S. Giovanni Paolo II ha rivolto ai Prelati Uditori, agli Officiali e agli Avvocati nel corso
dell’Udienza al Tribunale della Rota Romana in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
di Giovanni Paolo II
di allora sui motivi che potevano autoriz- tato assolutamente il divorzio perché “da
zare il divorzio affermando: “Per la du- principio non fu così”7.
rezza del vostro cuore, Mosè vi ha per- Il matrimonio “è” indissolubile: questa
messo di ripudiare le vostre mogli, ma proprietà esprime una dimensione del
da principio non fu così”4. suo stesso essere oggettivo, non è un
Secondo l’insegnamento di Gesù, è Dio mero fatto soggettivo. Di conseguenza,
che ha congiunto nel vincolo coniuga- il bene dell’indissolubilità è il bene del-
le l’uomo e la donna. Certamente tale lo stesso matrimonio; e l’incompren-
unione ha luogo attraverso il libero con- sione dell’indole indissolubile costitui-
senso di entrambi, ma tale consenso sce l’incomprensione del matrimonio
umano verte su di un disegno che è divi- nella sua essenza.
no. In altre parole, è la dimensione natu- Ne consegue che il “peso” dell’indissolu-
L
e proprietà essenziali del matrimo- rale dell’unione, e più concretamente la bilità ed i limiti che essa comporta per la
nio - l’unità e l’indissolubilità1 - of- natura dell’uomo plasmata da Dio stesso, libertà umana non sono altro che il rove-
frono l’opportunità per una proficua a fornire l’indispensabile chiave di lettura scio, per così dire, della medaglia nei
riflessione sullo stesso matrimonio. Per- delle proprietà essenziali del matrimonio. confronti del bene e delle potenzialità in-
ciò oggi, riallacciandomi a quanto ebbi Il loro rafforzamento ulteriore nel matri- site nell’istituto matrimoniale come tale. In
modo di trattare nel mio discorso dell’an- monio cristiano attraverso il sacramento5 questa prospettiva, non ha senso parlare
no scorso circa l’indissolubilità2, desidero poggia su un fondamento di diritto natura- di “imposizione” da parte della legge
considerare l’indissolubilità quale bene le, tolto il quale diventerebbe incompren- umana, poiché questa deve riflettere e tu-
per gli sposi, per i figli, per la Chiesa e sibile la stessa opera salvifica e l’eleva- telare la legge naturale e divina, che è
per l’intera umanità. zione che Cristo ha operato una volta per sempre verità liberatrice8.
È importante la presentazione positiva sempre nei riguardi della realtà coniugale. Questa verità sull’indissolubilità del matri-
dell’unione indissolubile, per riscoprirne il A questo disegno divino naturale si sono monio, come tutto il messaggio cristiano,
bene e la bellezza. conformati innumerevoli uomini e donne è destinata agli uomini e alle donne di
Anzitutto, bisogna superare la visione di tutti i tempi e luoghi, anche prima della ogni tempo e luogo. Affinché ciò si realiz-
dell’indissolubilità come di un limite venuta del Salvatore, e vi si confermano zi, è necessario che tale verità sia testi-
alla libertà dei contraenti e pertanto dopo la sua venuta tanti altri, anche sen- moniata dalla Chiesa e, in particolare,
come di un peso, che talora può diven- za conoscerlo. La loro libertà si apre al dalle singole famiglie come “chiese do-
tare insopportabile. L’indissolubilità, in dono di Dio, sia al momento di sposarsi mestiche”, nelle quali marito e moglie si
questa concezione, è vista come legge sia durante tutto l’arco della vita coniuga- riconoscono mutuamente vincolati per
estrinseca al matrimonio, come “imposi- le. Sempre sussiste, tuttavia, la possibilità sempre, con un legame che esige un
zione” di una norma contro le “legitti- di ribellarsi contro quel disegno d’amore: amore sempre rinnovato, generoso e
me” aspettative di un’ulteriore realizza- si ripresenta allora quella “durezza del pronto al sacrificio.
zione della persona. A ciò s’aggiunge cuore”6 per la quale Mosè permise il ri- Non ci si può arrendere alla mentalità
l’idea abbastanza diffusa, secondo cui il pudio, ma che Cristo ha definitivamen- divorzista.
matrimonio indissolubile sarebbe proprio te vinto.
dei credenti, per cui essi non possono A tali situazioni bisogna rispondere con
pretendere di “imporlo” alla società civi- l’umile coraggio della Fede, di una Fede
le nel suo insieme. che sostiene e corrobora la stessa ragio- 1
Per dare una valida ed esauriente rispo- ne, per metterla in grado di dialogare con Cfr. CIC can. 1056; CCEO, can 776§3.
2 Cfr. AAS, 92 (2002), pp. 350-355.
sta a questo problema occorre partire dal- tutti alla ricerca del vero bene della perso- 3 Cfr. Mt. 19, 3-12.
la parola di Dio. Penso concretamente al na umana e della società. Considerare 4 Cfr. Mt. 19, 8.
brano del Vangelo di Matteo che riporta il l’indissolubilità non come una norma giu- 5 Cfr. Can. 1056.
dialogo di Gesù con alcuni farisei, e poi ridica naturale, ma come un semplice 6 Cfr. Mt. 19, 8.
con i suoi discepoli, circa il divorzio3. ideale, svuota il senso dell’inequivocabile 7 Cfr. Mt. 19, 8.
Gesù supera radicalmente le discussioni dichiarazione di Gesù Cristo, che ha rifiu- 8 Cfr. Gv. 8, 32.
RAGAZZE e SIGNORINE
in cerca vocazionale, se desiderate diventare Religiose-Missionarie”
– sia in terra di missione, sia restando in Italia – per opere apostoliche, con la preghiera e il sacrificio,
potete mettervi in contatto, scrivendo, o telefonando a:
(continua)
SETTEMBRE 2002
MARTIRI IN CINA
di Giancarlo Politi SOMMARIO N. 342
IL
TAPPE DI STORIA CRISTIANA 1. Il primo periodo giunge fino agli ultimi DRAMMA
anni dellOttocento ed è caratterizzato
È del VII secolo il primo incontro del cri- da difficoltà locali conpersecuzioni che DELLA FAME
stianesimo con la Cina. Di esso rimango- non si estendono all’intero territorio
no pochissimi ricordi . Un decreto dell’im- nazionale.
peratore Wu Zong dell’anno 845 mise al
bando le religioni allora considerate 2. Il secondo periodo è costituito dal- 2 Il dramma della fame
l’estate del 1900 in cui, in pochi giorni, del sac. dott. Luigi Villa
“straniere”: buddismo, manicheismo,
islam e cristianesimo. il numero dei cristiani uccisi in que- 6 Due libri che si integrano
In quell’occasione furono distrutti 4.600 sta furia xenofoba superò i 30.000. del dott. R. Sgarbanti
templi ridotti ad uso civile 40.000 mona-
steri e 265.000 monache e monaci furono 3. Il terzo periodo, il più drammatico, co- 9 Occhi sulla politica
secolarizzati. Di questi ultimi, ben 3.000 pre l’intero XX secolo. Nel travaglio
erano stranieri. dei primi decenni i martiri sono nume- 10 Documenta-Facta
Circa 400 anni più tardi, durante la do- rosi, ma ancora si tratta di casi spora-
minazine mongola della dinastia Yuan, il dici e separati gli uni dagli altri. Dagli
anni Quaranta, invece, la persecuzio- 12 La tolleranza massonica:
cristianesimo entrò di nuovo in Cina. Do- Il Direttore della “Nazione”,
po alcune missioni diplomatiche a Ka- ne diventa sistematica, parte di un Umberto Cecchi, offende i lettori
rakorum, inviate da Papa Innocenzo IV e progetto perverso che intende perve- e non pubblica le repliche
dal Re di Francia Luigi IX, nel 1294 ar- nire alla soppressione ed eliminazio- del prof. D. Pastorelli
rivò a Khanbalik (vicino a Pechino) il fran- ne della religione e, quindi, anche del-
cescano fra Giovanni da Montecorvino. la Chiesa, assumendo, in un primo 16 Una profezia di Pio XII
Questo secondo incontro del cristianesi- tempo, forme di violenza estrema e, da: “Una vox dicentes”
mo con la Cina finì con la caduta della dagli anni Novanta, una modalità più gennaio-maggio 2002
dinastia Yuan nel 1368. Non vi furono raffinata, ma non per questo meno di-
persecuzioni, ma i cristiani vennero alon- struttiva e dolorosa. 17 Il matrimonio è indissolubile
tanati dalle loro comunità d’origine e di- di Giovanni Paolo II
spersi nel territorio.
*** 18 Conoscere la Massoneria
Si dovette attendere la fine del cinque-
cento per vedere un uovo e definitivo
contro del cristianesimo con l’arrivo, a Il primo martire fu un sacerdte spagnolo, 19 Lettere alla Direzione
il domenicano Francesco Fernando De In Libreria
Macao, dei gesuiti Alessandro Valigna-
no e Matteo Ricci. Ebbe così inizio la Capillas, decapitato il 15 gennaio 1648. I
presenza cristiana in Cina che durerà fino Dominicani avevano iniziato il loro lavoro 20 Conoscere il Comunismo
ai nostri giorni. apostolico nella provincia di Fujian soltan-
to quindici anni prima ed avevano avuto SCHEMI DI PREDICAZIONE
grandi successi, ma, alla caduta della di- di p. Paolo Luciani
LE OCCASIONI DI MARTIRIO nastia Ming (1368-1644) gli intrusi Man-
ciù decisero di arginare la popolarità dei Epistole e Vangeli
È durante questo terzo periodo che si nuovi venuti cattolici. Anno A
svolgono i drammi riguardanti i “martiri”. Cento anni dopo, nella stessa provin- (Dalla XXV Dom. del Tempo Ord. al-
Tre sono i momenti in cui i cristiani han- cia, vennero uccisi altri cinque religio- la XXX Domenica del Tempo Ord. )
no conosciuto difficoltà estreme che han- si domenicani, beatficati il 14 maggio
no condotto al martirio: 1893 da Leone XIII. Il vescovo, mons.