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Chiesaviva

MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA


DIRETTORE responsabile: sac. dott. Luigi Villa
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ANNO XXXII - N° 343
OTTOBRE 2002

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contiene I. R. Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità

40 anni
di Vaticano II
Ottobre
mese del Santo Rosario
«Vede, padre, la Santissima Vergine
ha voluto dare, in questa fine dei
tempi in cui viviamo, una nuova
efficacia alla recita del “Santo Rosa-
rio”. Ella ha talmente rinforzato la
sua efficacia che non esiste proble-
ma, per quanto difficile, di natura
materiale o soprattutto spirituale,
nella vita privata di ognuno di noi o
in quella delle nostre famiglie, delle
famiglie del mondo, delle comunità
religiose, o addirittura nella vita dei
popoli e delle nazioni, che non
possa essere risolto dalla preghiera
del Santo Rosario».
(Suora Lucia , nella famosa lettera
al padre Fuentes, 1957)

«Recitate il Rosario tutti i giorni!».


(La Madonna, a Fatima, ripetutamente)

Il ROSARIO è la preghiera che piace di più alla Madonna. A Lourdes e a Fatima,


Ella stessa lo recitò e ne raccomandò la diffusione.
È un dolce colloquio con la Madre celeste per dirLe che Le vogliamo bene. E
mentre si recitano le “Ave Maria”, si meditano gli episodi della vita di Gesù e della
Madonna che sono ricordati nei misteri. Vi è tutta la storia della nostra salvezza.
Recitiamolo in famiglia coi nostri cari! Portiamo sempre con noi la corona; tenia-
mola cara; prendiamola in mano nei momenti di urgenti necessità. È l’arma più si-
cura per vincere le tentazioni.
Il Rosario, poi, è la preghiera più potente per ottenere da Dio la conversione dei
peccatori, la pace nelle famiglie e nel mondo, il trionfo della Chiesa.

2 “Chiesa Viva” *** Ottobre 2002


40 ANNI
DI VATICANO II
- Ottobre 1962 - Ottobre 2002 -

sac. dott. Luigi Villa

S
ono 40 anni, 40 anni di vita! Li il “deposito della Rivelazione”. La
compie il Vaticano II, l’ultimo Chiesa, ora, però, non può più conti-
presunto Concilio della Chiesa nuare a vivere in una simile tensione.
cattolica. Il “processo” da Lui elogiato, doveva
Non è per festeggiarlo, però, che scri- prendere in esame tutta la questione e
viamo queste righe, anche se, per un pronunciarsi in tale senso. L’onore di
“Concilio” (?!), 40 anni di vita non sono Dio, il bene della Chiesa, la salvezza
pochi, sia pure di debolina costituzio- delle anime, dovevano prevalere su
ne. tutti gli altri sentimenti prettamente
Certo, “Chiesa Viva” non è un gigan- umani.
te, ma non è neppure più un nanetto Una Chiesa cattolica in “auto-demoli-
se ha visto la luce 31 anni fa, soppor- zione”, come lo confessò esplicita-
tando tanti guai, ma sempre resisten- mente lo stesso Paolo VI, il 7 dicem-
do, però, ad ogni tipo di intemperie e bre 1968, e, una Chiesa in “apostasia
sempre rinforzandosi con l’aiuto di Dio! immanente”, come lo scrisse intelli-
Non intendo, comunque, di riproporre, gentemente J. Maritain, è avvenuta
qui, le nostre peripezie, facendone una solo dalla “Riforma montiniana”, che
specie di antologia del pianto. No! Sa- ci ha richiamato, così, il detto di Gesù
rebbe come darsi arie... inutili! (in Matteo 7, 16): “Li riconoscerete
Approfittiamo, invece, di questa circo- dai loro frutti”!
stanza di quarantennale anniversario Quando salì sulla Cattedra di S. Pie-
per sottosegnare, un’ennesima volta, tro, nel 1963, Paolo VI aveva trovato
le nostre idee di sempre, quelle che una Chiesa da sempre in difesa co-
esprimono il nostro attaccamento alla stante della Religione di Cristo contro
vera Fede, insegnataci da Cristo e tra- quell’altra religione riformista che cer-
mandataci dagli Apostoli e dalla Tradi- cava di soppiantare.
zione di due mila anni. Non è qui il caso di ripetere quello che
Sì, perché anch’io, membro della “Ec- già scrissi in quel mio libro: “Paolo
clesia credens”, ho il dovere-diritto di VI... beato?” nel primo capitolo (pp.
mantenere l’insegnamento che ho ri- 27 ss.).
cevuto come dottrina eterna e univer- Certo, dopo quel secolo e mezzo di
sale, irriformabile e infallibile della Una veduta del Concilio Vaticano II.
lotte papali, nel 1963 non ci fu uno
“ECCLESIA DOCENS”, ossia dell’au- scoppio improvviso, quasi per genera-
tentico Magistero cattolico. zione spontanea, perché tutto già esi-
Tutti devono essere sottomessi a que- steva da tempo e premeva sulla Chie-
sta Fede, anche Voi, Gerarchia! Perché è Satana in persona che ha fatto irru- sa in ogni modo. La gravità, però, fu di
anch’io non posso non vedere, constata- zione nella Chiesa. E questo è avvenuto averlo tollerato e poi perfino accettato
re né ignorare che oggi, dopo il Vaticano proprio per Paolo VI, come io l’ho già di- dalla Chiesa conciliare, mentre prima era
II, ci sia una violenta e formale contraddi- mostrato, con documenti vivi, nel mio li- sempre stato respinto e condannato!
zione tra quello che ci è stato insegnato bro: “Paolo VI... beato?” Si, fu Lui il Quindi, la “novità” ha una data e un
“ante Vaticano II” e quello che ci viene principale responsabile, il complice e il nome. La data è l’11 ottobre 1962,
insegnato oggi nel nome della “novità”, collaboratore unitamente ai membri delle quando Papa Giovanni XXIII pronunciò il
del “cambiamento”, che sono espres- più alte sfere della Gerarchia che Lui discorso d’apertura del Vaticano II1; un
sioni ormai abituali, ma infamanti, stesso aveva nominato e voluto. discorso che aprì le porte di S. Pietro a
dell’eresia, dello scisma e dell’apostasia. Mai, nel passato, storico era avvenuto tutte le “novità” del mondo!
Più che “il fumo di satana” entrato nella una tale Riforma nella Chiesa, nel Corpo Già il 20 ottobre, si ebbe il primo atto, la
Chiesa, ammesso dallo stesso Paolo VI, stesso delle Verità Divine che esprimono prima vittoria di quello “spirito nuovo”,

1Il “discorso”, però, fu redatto dall’allora Arcivescovo di Milano, Gian Battista Montini. Cfr. La “Testimonianza di Mons. Colombo”, pubblicata da
Juffè: Paolo VI, p. 129.

“Chiesa Viva” *** Ottobre 2002 3


con il “Messaggio al Mondo”, votato per timismo, Dialogo, Apertura al Mondo... fondamentali dell’uomo, la sua dignità,
acclamazione! Il Cardinal Montini ne era scelte che Paolo VI, di giorno in giorno, la sua libertà e, per prima, la libertà re-
stato uno dei più ardenti promotori. Più consolidò, fissò, aggravò, facendo uscire ligiosa. Noi sentiamo da voi interpreta-
tardi, ne farà persino un elogio ditirambi- gli “schemi” più pericolosi, promulgati ta la sfera superiore della sapienza
co: «Gesto insolito, ma mirabile. Si di- solennemente, nonostante tutte le oppo- umana e, aggiungiamo: la sua sacra-
rebbe che il carisma profetico della sizioni!.. E poi, andò all’ONU, pronun- lità. Perché si tratta, innanzi tutto, del-
Chiesa sia improvvisamente esplo- ciando quel discorso aberrante - che io la vita dell’uomo: e la vita dell’uomo è
so»2. ho denunciato nel mio libro! - il 7 dicem- sacra: nessuno può osare di offender-
Poi, venne la “Pacem in terris”, e fu su- bre 1965, in cui promulgò la “Dichiara- la!».
bito un altro coro osannante delle sinistre zione sulla Libertà Religiosa” e la “Co- Io vorrei ricordare, qui, che i predecessori
e progressiste per quello scritto giovan- stituzione Pastorale sulla Chiesa nel di Paolo VI chiamarono questa presunta
neo, tutto ispirato alla “Dichiarazione mondo d’oggi”. In quel giorno, pronun- “saggezza” con un nome: “delirio”!
dei Diritti dell’Uomo”, cioè di libertà, di ciò anche quel “Discorso alla gloria Paolo VI, comunque, questo suo nuovo
pace universale, in accordo completo dell’Uomo che si fa Dio”; un discorso di liberalismo l’aveva già esposto nel suo
con i princìpi massonici. E fu subito un uno stile e contenuti che non aveva avuto Radio-messaggio del Natale 1964, e
documento strumentalizzato, in tutto il precedenti! Eppure, nella assemblea con- nella sua Allocuzione del 26 giugno
mondo, appunto per le sue “idee oltran- ciliare, nessuno aveva battuto ciglio!.. 1965. Disse: «Questa dottrina capitale
ziste” di stampo laicale. Così, da quel momento, la “Tradiziona- si sintetizza in due affermazioni fonda-
Potrei segnalare anche quel “testo se- le Religione” era virtualmente abban- mentali: in materia di fede, nessuno
greto” del padre Karl Rahner, proposto donata!.. La massa dei fedeli fu sedot- sia impedito, nessuno sia costretto...
ai Padri conciliari come un compendio ta dal “nuovo” e fu costretta a una cie- Nemo impediatur, nemo cogatur».
della “nuova teologia” che la Riforma ca obbedienza! Divenne come una dottrina del Vaticano
avrebbe dovuto adottare! Certo, durante il Suo Pontificato, Paolo II, pur profondamente diviso su questo
Comunque, alla morte di Papa Giovan- VI tenne anche discorsi più edificanti, in punto perché sempre condannata dai Pa-
ni XXIII, si discusse se era il caso di cui, però, il “nuovo” prevale sempre, pi precedenti!
sospendere il Concilio o di E per esercitare questo suo “li-
proseguire la sua opera di beralismo” che dichiarava l’uo-
riforme, accettando ciò che la mo libero in materia religiosa,
Chiesa e il Mondo contenevano Paolo VI, il 29 settembre 1963,
di nuovo. Tutto sarebbe dipeso distoglieva il Concilio dal promul-
dal nuovo eletto al Pontificato. gare “definizioni dogmatiche”,
Venne eletto Paolo VI, sulla “formule solenni”, spiegando
promessa di continuare il Con- questa rinuncia in questo modo:
cilio. Ma Lui, il 7 giugno 1963, «Non vogliamo fare della no-
nel Duomo di Milano, lo aveva stra fede un motivo di polemi-
già assicurato: «Egli (Giovanni ca con i fratelli separati»!!
XXIII) ha tracciato davanti a Pure nella Sua enciclica “Eccle-
noi una strada che sarà sag- siam Suam” aveva detto di non
gio non solo ricordare, ma voler imporre niente d’autorità:
seguire». «La presente Enciclica non
E così fu. I Discorsi d’apertura vuole avere un carattere solen-
e di chiusura della II.a Sessio- ne e propriamente dottrinale,
ne, Paolo VI li impregnò pro- né proporre insegnamenti de-
prio di quello “spirito nuovo”, terminati di ordine morale e
pur oscillando - come suo uso! sociale»... «Essa vuole essere
- sottilmente, ma con audacia, semplicemente un messaggio
tra estremi e contraddizioni. Ci- fraterno e familiare».
to un solo esempio: quello che Anche i suoi più solenni insegna-
disse sulla Curia Romana: menti dogmatici e morali li emet-
«Questo attivo e fedele stru- terà sempre con formule restritti-
mento... a torto sarebbe reputato in- anche li, sul tradizionale; in cui c’è ve che attenuano, o addirittura annullano,
vecchiato, inetto, egoista e corrotto... sempre una linea più pratica che dottrina- il carattere obbligatorio e normativo.
Non vogliamo con questo escludere le, ossia una vera “eteroprassi”, che Di fatto, il 30 giugno 1968, Paolo VI re-
che anche la Curia Romana abbia bi- coincide esattamente con il neologismo, citerà il “Credo”, ma senza renderlo in-
sogno di perfezionamenti»3. ortoprassi, di Schillebeeckx. fallibile5. E il 25 luglio 1968, emanerà la
E così avvenne quella predetta “Rivolu- Si legga, per questo, la Sua “Dichiara- “Humanae Vitae”, ma senza obblighi né
zione d’ottobre” con le votazioni del 30 zione sulla Libertà Religiosa”, che im- sanzioni. Anche il 9 dicembre 1972, in
ottobre 1963! pose quasi con autorità infallibile. Ma non una sua allocuzione ai giornalisti italiani
Anche la Sua prima Enciclica “ECCLE- potendola dimostrare contenuta nel “De- condannò l’aborto, sì, ma senza alcuna
SIAM SUAM” del 6 agosto 1964, già posito della Rivelazione”, né conserva- condanna degli infanticidi e senza sco-
adombrata nel suo Discorso del 29 set- ta nella “Tradizione della Chiesa Ro- muniche contro quei teologi che si dichia-
tembre 1963, fu illuminante, pur usando mana”, ne fece solo fuggevoli cenni «co- rarono partigiani e garanti religiosi di es-
sempre il suo atteggiamento equivoco tra me di un altro diritto fondamentale so!
i due estremi. Vi parla, infatti, di “espe- dell’uomo» 4 , e l’8 dicembre 1965, a Insomma, Paolo VI non voleva più par-
rienza vitale... ma fede”; di “Rinnova- chiusura del Concilio, la coniò come uno lare in nome di Dio, per non ledere la
mento... ma Tradizione”; di perfeziona- dei “diritti legittimi e sacri, dovuti a tut- libertà di pensiero e d’azione dell’uo-
mento spirituale; di “Dialogo... ma predi- ti gli uomini onesti”. E poi, inaudito, Egli mo!
cazione”... la proclamò, ancora prima che il Concilio Per questo, abrogò anche il “Giura-
Era l’inizio della “Nuova Religione” che si pronunciasse, davanti all’Assemblea mento anti-modernista”, prescritto da
tutti i Papi suoi antecessori avevano re- delle Nazioni Unite, di fondazione e di San Pio X, e la “Professione di fede”
spinto. ispirazione massonica, dicendo: «Perché del Concilio di Trento, prescritta da Pio
E fu la sua scelta definitiva: Riforma, Ot- voi, qui, proclamate i diritti e i doveri IV, per mettervi quel Suo “Credo” sopra.

2 Cfr. Discorso del 29 sett. 1963; Discorso al 3 Cfr. Discorso del 18 novembre 1965. ne del Concilio.
4 5 Cfr. Luigi Villa, “Paolo VI... beato?”.
Concilio, edz. Centurion, N° 6, p. 118. Cfr. Discorso d’apertura della II.a Sessio-

4 “Chiesa Viva” *** Ottobre 2002


Sotto il suo Pontificato, quindi, i fedeli fu- Da allora, Paolo VI incominciò la nuova 21), perché non c’è e non ci può essere
rono liberi di pensare quello che voleva- forma di un Pontificato che scioglierà una parità nel proporre “verità indiscuti-
no, a tutti i livelli, anche di Gerarchia! La ogni parvenza di autorità, di gerarchia, di bili” e “salvezza eterna”, ricorrendo a
conciliazione tra obbedienza e libertà obbligo, introducendo come nuova formu- una normale conversazione puramente
individuale, perciò, si trovò non più la il “dialogo”, ossia uno scambio di umana. Ma Paolo VI insiste:
nell’Autorità divina, né nella Verità in- opinioni del tutto umano, libero e fra- «Questa forma di rapporto... esclude
fallibile della Dottrina, ma bensì terno. E questa “nuova forma” la defi- la condanna a priori... la polemica of-
nell’amore. Lo disse il 16 ottobre 1968; nirà, addirittura, nella “Ecclesiam fensiva... divenuta abitudine... I vani
un dire, però, che rientra senz’altro nel Suam”, come “la sola legittima”, per- apriorismi e le espressioni invariabi-
campo dell’immanentismo! ché «questa arte di comunicazione li...»8.
Di più: proclamando la “Libertà religio- Sono affermazioni che condannano chi
sa” come un diritto dell’uomo, tolse al dovrebbe parlare come testimone di Ge-
Sommo Pontefice - con questo Suo non sù Cristo e come Apostolo che dovrebbe
voler più condannare! - ogni potere legi- ardere di zelo per le anime! Anche a Be-
slativo, giudiziario e coercitivo. Nella tlemme, Paolo VI, in un suo discorso,
Sua “Ecclesiam Suam”, infatti, ha scrit- aveva osato dire: «Noi non chiediamo
to: «Ora, non si tratta più di estirpare niente, se non la libertà di professare
dalla Chiesa questa o quella specifica e di proporre, a chi vuole accoglierla,
eresia o disordini generalizzati... gra- questa religione, questo nuovo lega-
zie a Dio, non ne esistono più nel seno me stabilito tra gli uomini e Dio, attra-
della Chiesa» (?!). Certo, «la Chiesa verso Gesù Cristo Nostro Signore».
potrebbe... proporsi di estirpare i mali Ecco il Suo “liberalismo religioso”, che
che vi potessero allignare e lanciare non fa più della nostra Religione una
contro di essi anatemi e promuovere Religione rivelata, necessaria per la
contro di essi delle crociate. Ci sem- salvezza (“Chi non crederà, sarà con-
bra, al contrario, che il rapporto della dannato” - Mc. 16, 16) perché, per Pao-
Chiesa con il mondo, senza fermarsi lo VI, anche la nostra religione deve di-
ad altre legittime forme, possa espri- ventare solo possibile, una tra le altre!
mersi meglio in forma di dialogo». Perciò, per Paolo VI, anche la religione
Anche il 17 febbraio 1969, quando do- può scomparire di fronte alla “libertà
vette ammettere che nella Chiesa c’erano dell’uomo”! Infatti, se la Chiesa diventa
numerosi e gravi errori e disordini, pure “dialogo”, dove se ne va l’autorità di-
preferì non intervenire, dicendo: «Sareb- vina? Dov’è più l’assoluto della Rivela-
be facile e potrebbe essere forse no- zione cristiana? Quel Suo “anzitutto
stro dovere rettificare... ma...» lasciò «il avvicinarsi e comunicare... prima di
buon popolo di Dio farlo da solo». convertire e per convertire”9, invece di
E perché? Al Clero di Roma disse: «Vo- far conoscere l’obbligo di credere, fatto a
gliate avvertire, carissimi come lo sti- tutti sotto pena di dannazione, si ferma a
le del Nostro governo ecclesiastico un puro scambio umano di libere opinio-
voglia essere pastorale... paterno e ni, che possono declassare e la Grazia
fraterno e umile nel sentimento e nel- e la Verità Divina!
le forme. Sotto questo aspetto, se il Si- Prima di Paolo VI, la nostra Fede era un
gnore ci aiuta, vorremmo essere ama- assoluto, e l’incredulità una causa di dan-
ti». nazione. Chi credeva in Gesù Cristo Cro-
E al 9 luglio seguente, annunciò una Papa Paolo VI. cifisso, all’inferno eterno, alla Beatitudine
nuova liberazione della disciplina eccle- celeste, non discuteva sui misteri divini.
siastica: «Stiamo per vivere un periodo Si insegnava la “dottrina” con autorità,
di grandissima libertà nella vita della si combatteva l’eresia, si usavano le leggi
Chiesa e, di conseguenza, di ciascuno spirituale... non è comandamento e ecclesiali anche per far conoscere la ve-
dei suoi figli. Questa libertà signifi- non procede in modo imperioso». Ma rità e per salvare la Fede, per aiutare a
cherà meno obblighi legali e meno ini- Paolo VI, nell’affermare questo, alterava convertirsi, per vivere nelle virtù... Dopo il
bizioni interne. La disciplina formale addirittura il Vangelo, scrivendo: “culto della libertà umana” di Paolo VI,
sarà allentata, ogni arbitrio abolito... «Il dialogo della salvezza non costrin- sono spariti i “diritti di Dio”; la religio-
Saranno ugualmente abolite ogni in- ge nessuno ad accettarlo; esso rap- ne cristiana è diventata, in pratica, un’opi-
tolleranza, tutti gli assolutismi»6. presentò una formidabile domanda nione tra le altre, è sfumata la sua ogget-
Ecco come Paolo VI, in tempi di piena d’amore che, se costituì una pesante tività, e il Paradiso, l’Inferno, la Grazia, la
anarchia, iniziava nella Chiesa una “so- responsabilità per coloro ai quali è di- maledizione, la Pietà, l’empietà, tutto, in-
cietà permissiva”, in cui ciascuno dove- retta (Mc. 10, 21), li lasciò liberi di cor- somma, ha perso consistenza, per cui
va attenersi alla propria coscienza, di- risponderle o di respingerla... Del pari, riesce male-sonans anche l’altro Suo di-
struggendo, per primo, il Sant’Uffizio, se la nostra missione è annuncio di re: «L’irenismo e il sincretismo sono,
e poi, il 15 giugno 1966, sopprimendo verità indiscutibili e di necessaria sal- in fondo, forme di scetticismo verso la
anche l’Indice. Il tempo degli “interdet- vezza, essa non si presenterà armata forza e il contenuto della parola di Dio
ti” e delle “scomuniche” era finito! di esteriori coercizioni, ma dalle sole che dobbiamo predicare»10.
Cominciava, però, la rovina generale di vie legittime dell’educazione umana, La Chiesa, così, ha cominciato a vacillare
una Chiesa che per 20 secoli aveva lotta- della persuasione interiore, della con- proprio dal giorno in cui il “dialogo” di
to e respinto con forza, e condannato, versazione corrente; essa offrirà il suo Paolo VI è stato voluto come mezzo le-
definitivamente, quello che il Vaticano II, dono di salvezza, sempre nel rispetto gittimo, obbligato, nell’apostolato di
invece, ha riesumato e accettato in toto, della libertà personale degli uomini ci- nuovo genere. Invece di essere Dio che
e che veniva demolita dall’implacabile vili»7. giudica, è l’uomo che Lo giudica e de-
piccone di Paolo VI! Ora, per dire questo, Paolo VI altera ad- cide. È una vera etero-prassi che ha ge-
dirittura il Vangelo, dando una erratissima nerato una eterodossia del “culto
*** interpretazione al testo di S. Marco (10, dell’uomo”!

6 Cfr. Documentation Catholique 69, 705. 8 Ibid. 1082. 10 Ibid.


7 Cfr. “Ecclesiam Suam” 1081. 9 Cfr. “Ecclesiam Suam”.

“Chiesa Viva” *** Ottobre 2002 5


IL CULTO DELL’UOMO per edificare insieme la città fraterna predecessori, i quali non si inginocchiaro-
alla quale tutti aspirano e tutti hanno no mai davanti al Goliath del Mondo,
Nei suoi discorsi alla IV Sessione del diritto. La Chiesa cattolica, soprattutto nemico di Dio. Paolo VI, invece di lot-
Concilio, questa sua volontà di ammirare dopo la nuova spinta del suo “aggior- tare, come David, contro l’avversario,
e lavorare per l’uomo, divenne un vero namento conciliare”, va incontro a si dichiara pieno d’amore per lui, e
“culto dell’uomo”. Dio rimane ai margini questo stesso uomo che voi ambite pretende di superare gli umanisti atei
di tutta la Sua azione, come un testimone servire». d’oggi, pieno d’orgoglio, col suo “nuovo
inerme, come un coronamento superfluo. È tutto uno sproloquio senza alcun ac- umanesimo” che lo ha fatto “cultore
Il 14 settembre 1965, infatti, Paolo VI dis- cenno agli aiuti necessari di Dio, e imme- dell’uomo”!.. Basta rileggere quel Suo
se: «Che cosa faceva in quel momento more del detto biblico: «Maledetto l’uo- “Inno alla Gloria dell’Uomo” che in-
la Chiesa cattolica? Domanderà lo sto- mo che confida nell’uomo, e fa suo tonò, dopo un viaggio spaziale, durante
rico. Amava! Sarà la risposta... Il Con- braccio la carne, e il suo cuore rifugge l’Angelus del 7 febbraio 1971: «ONORE
cilio offre alla Chiesa, a noi special- dal Signore»13. E, più ancora, immemo- ALL’UOMO - ONORE AL PENSIERO!
mente, la visione panoramica del mon- re del detto di Gesù: «Senza di Me non ONORE ALLA SCIENZA! - ONORE AL-
do: potrà la chiesa, potremo noi fare potete nulla» (Jo. 15, 5)! LA TECNICA! ONORE AL LAVORO! -
altrimenti che guardarlo ed amarlo?11 E il 7 dicembre 1965, davanti a tutta l’as- ONORE ALL’ORDINAMENTO UMANO! -
Sarà questa contemplazione uno degli semblea conciliare, Paolo VI riaffermò la ONORE ALLA SINTESI DELL’ATTIVITÀ
atti principali dell’incipiente Sessione sua fede nel “culto dell’Uomo”, dicen- SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA
del nostro Concilio: ancora, e soprat- do: «La Chiesa del Concilio, è vero... si DELL’UOMO CHE, A DIFFERENZA DI
tutto, amore; amore agli uomini di og- è assai occupata dell’uomo, dell’uomo OGNI ALTRO ANIMALE, SA DARE
gi, quali sono, dove sono, a tutti. Il quale oggi, in realtà si presenta: l’uo- STRUMENTI DI CONQUISTA ALLA SUA
Concilio è un atto solenne di amore mo vivo, l’uomo tutto occupato di sè, MENTE E ALLA SUA MANO! - ONORE
per l’umanità. Cristo ci assista affin- l’uomo che non si fa soltanto centro di ALL’UOMO RE DELLA TERRA ED ORA
ché davvero sia così»! ogni interesse, ma osa dirsi princìpio ANCHE PRINCIPE DEL CIELO! - ONO-
Da notare, anche qui, che il passo citato e ragione di ogni realtà... L’umanesi- RE ALL’ESSERE VIVENTE CHE NOI
di S. Marco (10, 21) è un altro SIAMO, IL QUALE IN SÉ RI-
falso riferimento. Gesù ama il SPECCHIA IL VOLTO DI DIO
giovane ricco perché fedele E, DOMANDO LE COSE, OB-
alla Legge di Dio, e perciò gli BEDISCE ALL’ORDINE BIBLI-
propone una superiore perfe- CO: CRESCI E DOMINA!».
zione spirituale, quella dei Ma già prima, il 13 luglio
Consigli Evangelici; ma questo 1969, aveva detto: «L’uomo
non è proprio il caso del mon- ci si rivela gigante. Ci si ri-
do d’oggi, per cui il Concilio vela divino (!). Ci si rivela di-
dovesse adularlo a quel mo- vino non in sé, ma nel suo
do!.. Invece, Paolo VI lo fece, princìpio e nel suo destino.
proclamando, poi, la “Libertà Onore all’uomo, onore alla
religiosa”, quasi diritto fon- sua dignità, al suo spirito,
damentale e assoluto alla sua vita!».
dell’uomo. E questo darà cor-
so, poi, alla famigerata pasto- ***
rale: “La Chiesa nel Mondo
d’oggi”, la “Gaudium et Se questo è il succo del Vati-
Spes”, “che rappresenterà il cano II, Noi continueremo ad
coronamento dell’opera del opporci, con tutte le nostre for-
Concilio”, e che Paolo VI ze, al liberal-modernismo e al
dirà ispirata alla religione falso integrismo del nuovo cat-
dell’Uomo, “centro e capo tolicesimo, ormai tutto squalli-
del mondo”12. do di grigiore.
Ora, questo trascinò Paolo VI a predica- mo laico e profano, alla fine, è apparso Contro i nemici di dio e della Sua Chiesa,
re la “fiducia” nell’uomo, la “fede” nella sua terribile statura ed ha, in un contro chi vuole abbattere l’UNICO VE-
nell’uomo; come lo fece a Sidnay il 2 certo senso, sfidato il Concilio. La reli- RO DIO, per porre l’uomo sull’altare e
dicembre 1970, dichiarando ai giornali- gione di Dio che si è fatto uomo, si è farlo adorare insieme alle opere delle sue
sti: «Noi abbiamo fiducia nell’uomo, incontrata con la religione (perché tale mani, siamo arrivati al momento in cui bi-
crediamo in questo fondo di bontà che è) dell’uomo che si fa Dio. Cosa è av- sogna decisamente scegliere se essere
esiste in ciascun cuore; conosciamo i venuto? Uno scontro, una lotta, un con Gesù o con Belial, senza più reticen-
motivi di giustizia, di verità, di rinnova- anatema? Poteva essere, ma non è av- ze, né sotterfugi. I modernisti, aiutati dalle
mento, di progresso, di fraternità, che venuto. L’antica storia del samaritano Logge internazionali ebreo-massoniche,
sono all’origine di tante belle iniziative è stata il paradigma della spiritualità stanno attuando il loro “piano di guerra”
e perfino in tante contestazioni, e, di- del Concilio. Una simpatia immensa lo per abbattere gli ultimi baluardi del catto-
sgraziatamente, talvolta, in tante vio- ha tutto pervaso. La scoperta dei biso- licesimo, ma Noi li combattiamo, sicuri di
lenze!.. Sta a voi non lusingare l’uomo, gni umani - e tanto maggiori sono vincere perché l’Immacolata Vergine Ma-
ma fargli prendere coscienza di ciò quanto più grande si fa il figlio della ria ha già schiacciato la testa dell’antico
che egli vale e di ciò che egli può. Sia- terra (sic!) - ha assorbito l’attenzione serpente e dei suoi satelliti; gli eresiarchi
te i seminatori di un ideale autentico - del nostro Sinodo. Dategli merito di e i nemici della Chiesa d’ogni tempo e
non per raggiungimento di interessi questo almeno, voi, umanisti moderni, d’ogni specie, frutti di quella iniquità che
egoistici che, in definitiva, non posso- rinunciatari alla trascendenza delle co- fa pensare a quell’apostasia universale
no che abbassarlo e talvolta lo degra- se supreme, e riconoscete il nostro tra i credenti che San Paolo esplicitamen-
dano - ma di un ideale che lo faccia nuovo umanesimo: anche noi, noi più te ha predetto, insistendo col dire che
crescere secondo la sua vera statura di tutti, siamo i cultori dell’uomo!». questo sarà il preludio della comparsa
di creatura fatta a somiglianza di Dio, Una visione, questa, chiaramente in con- culminante dell’Uomo che sarà l’Anticri-
che lo spinga a superarsi senza posa trasto con tutti gli insegnamenti dei suoi sto!

11 Cfr. Mc. 10, 21. 12 Cfr. “Gaudium et Spes”, N° 12. 13 Cfr. Geremia, 17, 5.

6 “Chiesa Viva” *** Ottobre 2002


LA QUESTIONE TURCA
del prof. Romeo Sgarbanti

Qualora sia condiviso il dossier sulle “Si- guerra con l’America. Sì, una guerra
tuazioni ostative all’ingresso della Tur- permanente, una guerra economica,
chia nell’Unione Europea”, si rende una guerra senza morti. Sì, sono molto
quanto mai opportuno un approfondimen- duri gli americani, sono voraci; essi
to delle modalità per evitare l’ingresso vogliono un potere da non dividere
della Turchia nell’Unione Europea. con altri. Una guerra sconosciuta, una
Un diplomatico polacco, Cristoforo War- guerra permanente, senza morti appa-
szewicki, nel 1593, osservò argutamen- rentemente, pur tuttavia uccide! Gli
te, ma con acutezza, che l’Europa non americani vogliono mandare i Turchi a
era capace di vincere i Turchi, poiché es- bombardare i Serbi».
sa somigliava al drago della favola dota- Ma poi, essi hanno dovuto farlo diretta-
ta di una sola coda e di diverse teste, mente, coinvolgendo, attraverso la Nato,
mentre il Turco era il medesimo drago, gli stessi europei, per non creare un osta-
ma dotato di più code (per colpire) e di colo politico insormontabile all’ingresso
una sola testa (una unica e coerente della Turchia nell’Unione Europea. L’Eu-
strategia), di guisa che tutte le sue code ropa, per essere costretta al suo ruolo su-
dovevano andare sempre dietro l’unica balterno politico-militare, viene condizio-
testa. L’osservazione mantiene una sua nata economicamente dagli USA con le
attualità e la questione turca merita di es- armi della finanza. Inutile, quindi, fingere
sere valutata nelle forme odiernamente di non vedere: “caro petrolio” e “caro
assunte. dollaro”, salvo intermittenti armistizi, so-
Le considerazioni, che seguono, sono da no i segni del sotterraneo conflitto USA-
considerare tracce per opportuni ap- Europa.
profondimenti politici. L’asse di ferro USA-TURCHIA, con le
sue ripercussioni anti-europee, parte con
Il prof. Romeo Sgarbanti.
la legge 101-513 per lo stanziamento di
1 - Un primo ordine di problemi riguar-
da le argomentazioni, o per essere
più precisi, l’unica argomentazione per
fondi per operazioni internazionali conse-
guenti a tale accordo. Il 5 novembre
cui la Turchia dovrebbe entrare in Euro- chia ha il placet dell’OCI, Organizzazio- 1990, il Congresso degli Stati Uniti, ap-
pa: il suo ingresso servirebbe a garan- ne della Conferenza Islamica, il blocco provando tale legge, ha dato il via alle
tire la stabilità e la pace nell’area sud- politico di tutti gli Stati e le entità politiche iniziative capaci di provocare lo
orientale. musulmane, che già nella Conferenza di smembramento della repubblica fede-
Questa funzione di baluardo orientale è Lahore del 1974 si era proposta una rale socialista di Jugoslavia, onde apri-
venuta meno dopo il processo di dissolu- progressiva azione di islamizzazione re la strada alla creazione di entità po-
zione dell’U.R.S.S., in partenza dal 1989. dell’Europa, approfittando delle libertà litiche balcaniche filo-turche, ben sa-
Il 1990 è l’anno della svolta radicale democratiche e delle aperture economi- pendo di dover provocare sanguinose
nella politica mondiale americana. che europee indotte dal petrolio, per tra- guerre civili. Le azioni impostate hanno
Le sei repubbliche islamiche del Centro sformare in invasione demografica avuto, infatti, una forza dirompente
Asia si rendono indipendenti da Mosca. l’iniziale contenuta immigrazione di dell’unità iugoslava, sfruttando le contrap-
Le stime americane valutano che i giaci- musulmani. posizioni nazionalistiche ed etnico-religio-
menti petroliferi di quest’area potrebbero Scatta un asse politico-militare tra Tur- se. In breve, ciò che è stato operato in
superare quelli del Medio Oriente. chia ed USA, la quale accetta, in cambio forza dei dispositivi della legge 101-513:
La Turchia diventa strategica per gli della sua egemonia mondiale sulle risor- a) immediatamente, senza alcun preavvi-
USA, essendo intermedia tra i due se petrolifere, di favorire, con il disegno so, si è tagliato ogni aiuto, credito e pre-
grandi bacini petroliferi del Medio sciovinista panturco, anche la tragica stito degli Stati Uniti, provocando l’interru-
Oriente e del Caspio. Le basi americane conseguenza dell’islamizzazione d’Euro- zione di crediti e prestiti anche da parte
in Turchia sono strategiche per tenere pa. della Banca Mondiale, del Fondo Moneta-
sotto controllo militare il Medio Oriente, e Questa svolta radicale degli USA ribalta il rio Internazionale e di altre istituzioni fi-
la Turchia diventa ulteriormente indi- rapporto con gli Stati d’Europa, la quale nanziarie internazionali, strangolando co-
spensabile agli USA per porsi in alter- da alleata passa al rango subalterno di sì l’economia di un Paese indebitato e
nativa alla Russia nell’influenza politi- protettorato politico militare: “La domina- privo di moneta forte;
ca sulle repubbliche centro asiatiche, zione americana dell’Europa è assio- b) richiesta di elezioni separate in ognuna
musulmane e turcofone, così da essere matica” (Zbigniew Brzezinski). L’Europa delle sei repubbliche federate, e l’appro-
agevolata nell’ottenere lo sfruttamento incomincia a subire le imposizioni vazione delle procedure elettorali e dei ri-
delle risorse petrolifere in consociazione americane di cui, strano a dirsi, il politi- sultati prima di ripristinare aiuti non più al-
con tali regimi turcofoni. co che ne intuì, con lungimiranza, gli lo stato federale, bensì ad ogni singola
In Turchia soffiano i venti dello sciovini- effetti devastanti, fu il defunto presi- Repubblica;
smo panturco, e la classe militare politica dente francese François Mitterand, c) solo le forze, valutate dal Dipartimento
rinviene, in questa circostanza, l’occasio- che, in un’intervista al giornalista di Stato USA come “democratiche”,
ne storica per ristabilire la propria influen- Georges Mare Benamon, ebbe a dichia- avrebbero ricevuto finanziamenti. Queste
za, già dell’impero ottomano, nei Balcani rare: operazioni, movimentando i piccoli partiti
e nel Centro Asia. L’interesse della Tur- «La Francia non sa, ma noi siamo in nazionalisti favoriti dai fondi americani, e

“Chiesa Viva” *** Ottobre 2002 7


organizzando apertamente le milizie isla- non esiste una libera circolazione di l’eredità nella forma di struttura collettiva,
miche in Bosnia e Kosovo, si sono propo- idee e di dottrine alternative all’Islam simbolo dell’unità dei musulmani e loro
ste l’affondo della Serbia che si opponeva politico. guida. L’OCI-Califfato opera in stretta
allo smembramento. Non è uno Stato democratico, poiché la unione con la “Lega del mondo islami-
La storia della frantumazione iugoslava è laicità, come autonomia nella formazione co”, cui sono affidati funzioni rientranti
da riscrivere dal momento che gli Stati della volontà generale dello Stato da as- nel “progetto panislamico” (cioè l’ideo-
europei sono intervenuti successivamen- solutismi ideologici e confessionali, è ri- logia del panislamismo sottesa all’Um-
te per timore di contraccolpi, restando gettata dal diritto islamico, la cui fonte pri- mah musulmana) in collegamento con il
estranei all’intervento americano che, a maria è il Corano, ed esso costituisce un “Consiglio internazionale supremo per
sua volta richiedeva, dopo aver innescata diritto parallelo e fondamentale superiore le moschee”. Dall’OCI-Califfato dipendo-
la deflagrazione iugoslava, la copertura al diritto costituzionale. La Turchia ha fir- no il “Fondo islamico di solidarietá”, la
europea. Gli Stati europei si sono così mato fittiziamente i trattati europei sui di- “Banca islamica di sviluppo” e la “II-
assoggettati ad un’operazione politica, ritti umani, che regolarmente non trovano NA-Agenzia islamica internazionale di
che, come è stata svolta, ha destabilizza- applicazione al suo interno in ciò che stampa”. Il mondo islamico preme per-
to i Balcani e vi ha introdotto la Turchia contrastano le concezioni islamiche: co- ché, come sua espressione unitaria,
come potenza regionale balcanica me la non uguaglianza tra uomo e don- all’OCI sia riservato un seggio nel
contro gli interessi europei. na, tra fedele islamico ed infedele cri- Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Gli USA, non contenti di ciò, hanno pre- stiano, la precedenza della norma co- L’OCI-Califfato non è una semplice al-
muto e stanno premendo per l’ingres- ranica sulla norma positiva nei com- leanza a rilevanza internazionale, ma è il
so della Turchia nell’Unione Europea. portamenti individuali, ed altro ancora. vertice dell’Ummah, la cupola del blocco
I Governi europei, seguendo una linea In definitiva, l’applicazione dei criteri di politico islamico.
iniziale prudente, si sono limitati a conce- Copenaghen alla Turchia rischia di tra- Un’altra insormontabile difficoltà è il
dere l’ingresso alla Turchia nell’Unione dursi in un tradimento dei principi, carattere totalitario dell’Islam, di cui la
Doganale Europea, consentendo la libe- scritti e non scritti, che sono alla base Turchia è parte inscindibile. I canoni ideo-
ra circolazione di prodotti e di servizi dei trattati europei. logici, che sono costitutivi dell’identità tur-
nell’area europea. Questa apertura è da Infatti, si sta tentando di varare una co- ca sono il turchismo, cioè una distinta
considerare un limite, oltre cui non anda- lossale operazione di ipocrisia formale identità etnica turca e l’islamismo, ovvero
re, se l’Europa non vuole essere balca- sulla base di una “convenzione politi- l’adesione comune all’Ummah quale co-
nizzata e libanizzata. ca”’ (frutto di diplomazia segreta tra munità mondiale dell’Islam. Turchifica-
Ammesso che i politici non credano alla U.S.A. ed U.E.), che porta a considerare zione e islamizzazione sono elementi
finzione di “cavallo di Troia” della Tur- democratica la Turchia, non perché lo inseparabili.
chia per un disegno di prevalenza islami- sia, e nemmeno perché lo possa diventa- Si deve evidenziare il drammatico rischio
ca in Europa, non possono però disatten- re, ma nella direzione di una “democra- nell’accogliere una nazione come la Tur-
dere altri riflessi del panturchismo turco zia inclusiva”, ovvero di un processo di chia, impregnata di un’ideologia che ha
destabilizzanti per l’Europa. inglobamento di norme senza che abbia- coniugato islamismo e nazionalismo. Il
Riguardo alla Cecenia, la Russia ha ac- no possibilità di essere efficacemente ap- suo nazionalislamismo, pur con tutte le
cusato ripetutamente la Turchia di appog- plicate. Cioè, ci si accontenta che la de- contraffazioni di facciata, subordina ogni
giare i guerriglieri ceceni, addebitando in mocrazia turca sia una democrazia in- ordine e piano nella società ad un potere
diversi episodi una indulgenza sospet- tenzionale, ovvero che sia almeno un re- ideologicamente dispotico, che ad esso si
ta di favoreggiamento. Ed anche di aver gime “decente”, le cui istituzioni rispetti- sovrappone.
fornito ai ceceni impianti con tecnologia no certe condizioni di giustizia politica, È venuto, quindi, il momento di prendere
americana per la costruzione di quattro come l’abolizione della pena di morte. atto dell’ipoteca totalitaria islamica
raffinerie clandestine. Peraltro, un espo- Queste valutazioni restano confermate sull’Europa, in quanto il nazional-islami-
nente turco, Muharrem Karsli, ha dichia- dagli stessi esponenti turchi. Il Premier smo turco è irreformabile e irreversibile,
rato senza ricorso ad eufemismi: «I ce- Búlent Ecevit ha dichiarato che la Tur- assolutamente antitetico alla civiltà politi-
ceni si battono per noi turchi, essi, in chia islamica entra in Europa senza ca dei popoli europei: e lo ha crudelmen-
questa guerra, lavorano più per noi subire un condizionamento politico te confermato pochi decenni fa nell’occu-
che per loro stessi». (vale a dire il cambiamento da un regime pazione parziale di Cipro, distruggendo
Infine, vi sono in essere gli scottanti pro- islamico a quello democratico), lasciando tutte le chiese cristiane ed ogni segno
blemi dei curdi e della situazione cipriota: al Vice presidente Sevket Búlent Yah- della civiltà europea, uccidendo e
questioni laceranti che l’Europa finirebbe nici completarne il senso: «L’islam sun- scacciando la popolazione indigena
per portarsi in casa accettando la Turchia nita è consunstanziale all’identità tur- per colonizzare il territorio con immi-
nell’Unione Europea. ca». grati dell’Anatolia, imponendo con la
forza l’assolutismo islamico.
2 - Un secondo ordine di problemi ri-
guarda i criteri stabiliti a Copena-
ghen (giugno 1993) per l’ingresso
3 - Un terzo ordine di problemi concer-
ne le gravi incompatibilità che impe-
discono l’ingresso della Turchia in Euro-
In definitiva, relazioni economiche e mili-
tari non bastano da sole a creare una fu-
sione tra popoli. Il Giappone ha sicura-
nell’Unione Europea, che sono da con- pa. mente assimilato elementi del progresso
siderare selettivi soltanto per l’ammissio- Una insormontabile difficoltà è data e della civiltà europei in misura ampia-
ne di paesi dell’Europa orientale, cioè dall’appartenenza della Turchia all’OCI, mente maggiore della Turchia. Eppure,
dell’Europa continentale, con i quali, pur Organizzazione della Conferenza isla- nessuno penserebbe di cooptare il Giap-
nella diversità di tradizioni storiche inter- mica. L’OCI è il blocco politico di tutti pone nell’Unione Europea per le influen-
venute, permane secolare affine civiltà. gli stati islamici, nel cui ambito vengono ze ricevute dall’occidente, poiché la men-
Lo Stato turco, oltre alla non apparte- fissati obiettivi politici comuni, come quel- talità e la civiltà giapponesi restano tipica-
nenza territoriale all’Europa continen- lo definito a Lahore, nel 1974, di islamiz- mente asiatiche.
tale, è uno stato islamico. L’aggettivo zare l’Europa, considerata l’area chiave Il discorso vale, in forma più marcata, per
islamico non è un attributo superfluo, da conquistare per procedere verso la Turchia, che resta collocata storica-
poiché qualifica una condizione di to- un’egemonia universale dell’Islam. mente e culturalmente nell’Islam, cioè in
talitarismo politico sulla base di un as- Dopo l’abolizione della carica di califfo una cultura ed in una forma mentis che
solutismo religioso. La Turchia non è (1924), si è formato nell’Islam un movi- respinge ogni forma di integrazione, non-
e mai potrà essere (salvo ripudio mento di opinione per rinvenire una forma ché elementi derivabili dalla cultura dei
dell’Islam) uno Stato di diritto ed uno sostitutiva, di cui l’OCI è il risultato, occu- popoli europei, avvertiti come una conta-
Stato democratico. pandosi non solo di tutti i problemi reli- minazione dell’Islam.
Non è uno Stato di diritto, poiché in giosi e politici del mondo islamico, ma Chi fa parte dell’Europa deve condividere
Turchia non c’è libertà di coscienza, altresì delle minoranze islamiche in valori e civiltà: la Turchia non avrà mai
non c’è libertà religiosa, non c’è libertà Stati non islamici. Pertanto l’OCI rinver- il senso di appartenenza ad un proget-
di opinione, non c’è libertà artistica, disce le funzioni del califfo, assumendone to comune!

8 “Chiesa Viva” *** Ottobre 2002


OCCHI SULLA POLITICA
UN RARO PRETE LA DOTTRINA SOCIALE CATTOLICA
(Don Luigi Cozzi) (da: La Dottrina sociale cattolica: sfida per il terzo millennio - Rimini)

Carissimo Don Cozzi, sto leggendo, QUAL È L’AMBIENTE NATURALE DELL’EDUCAZIONE?


Con santa rabbia, alcuni tuoi libretti, Sui compiti educativi della Chiesa va aggiunto che il suo am-
Talune mie intuizioni riscoprendo, biente educativo è rappresentato, oltre che da tutti quei riti e
Manifestate, spesso, nei sonetti. quelle liturgie che tanta forza ed efficacia conferiscono alla Gra-
zia, anche da tutte quelle opere e movimenti e associazioni e
scuole che dipendono direttamente o indirettamente da essa.
Ti sarò sempre grato, Reverendo, E qui veniamo al terzo ambiente educativo che è la scuola in
generale.
Perché i tuoi scritti, coraggiosi e schietti, Il Vaticano II, nella Dichiarazione: Gravissimum Educationis,
Testimoniano Cristo. Ed ora attendo distingue due generi di scuole: quelle cattoliche e quelle isti-
Che mi spedisca gli altri volumetti. tuite e gestite dallo Stato.
Lo Stato, infatti, come la Chiesa, ha l’obbligo di promuovere un
sistema d’istruzione che consenta a tutta la gioventù di avere
Se tutti i religiosi - preti e frati un’adeguata educazione scolastica, integrando, supplendo,
ceando quelle istituzioni e quelle attività che le famiglie giusta-
di Santa Madre Chiesa, e cardinali mente richiedono, in base al già riferito princìpio di sussidiarietà.
E monsignori e vescovi e prelati - E questo intervento dello Stato dovrà essere tanto più efficace e
massiccio quanto più le famiglie si mostrino insufficienti e inca-
paci ad assolvere al loro dovere-diritto educativo.
Leggessero i tuoi testi “sapienziali”, Le scuole dello Stato, perciò, tra tutti gli strumenti educativi, ri-
I farisei e i massoni assatanati vestono per la Chiesa un’importanza particolare tanto che ven-
gono ritenute un luogo privilegiato della sua azione che viene
Starebbero nei baratri infernali! esplicata da moltissimi insegnanti cattolici, sia sacerdoti che lai-
ci.
Prof. Arturo Sardini È vero che scuole prescindono dalla religione ed hanno come fi-
ne generale solamente lo sviluppo intelletuale, la trasmissione
del patrimonio culturale e la preparazione professionale, ma non
per questo la Chiesa si sottrae al dovere gravissimo di curare di-
ligentemente l’educazione morale e religiosa di questi figli che
frequentano le scuole non cattoliche.
Le scuole cattoliche, invece, includono tutti gli scopi assegnati
Chiusa alla scuola dello Stato, ma li superano, li integrano e li completa-
no, come è scritto nela Dichiarazione conciliare, aiutando
“l’educando a svolgere la propria persona secondo la nuo-
Se fossi Papa, ti darei il galéro, va creatura nata dal Battesimo”, coordinando l’insieme “della
Per rieducare il decaduto Clero. cultura umana con il messagio della salvezza, sicché la co-
noscenza del mondo, della vita, dell’uomo, che gli alunni
Dio ti conservi, caro Don Luigi, via via acquistano, sia illuminata dalla Fede”.
A questi nostri tempi tanto grigi: E questo compito di istituire e gestire scuole fa parte, come di-
cevamo, dell’azione essenziale e costitutiva della Chiesa chec-
ché ne dicano certi cattolici affetti da complessi di inferiorità che,
Un eufemismo, per non dire oscuri, non solo non riaffermano e non rivendicano quessta azione, ma
Blasfemi, neopagani ed insicuri. anzi cercano di limitarla e rinchiuderla nell’ambito di una funzio-
ne di complementarietà e di supplenza della scuola statale con
Tutto è corrotto, tutto è degradato, le motivazioni più azzardate ed infondate. Come quella in base
E l’Anticristo compra a buon mercato. alla quale la scuola cattolica mal si concilierebbe con la ci-
viltà contemporanea, improntata al pluralismo ed avversa ad
ogni ghetto, o quella in base alla qualle la scuola cattolica sa-
Il Vitulo d’Aronne spadroneggia rebbe costretta ad isolarsi perché tende a dare sicurezze agli
Ed aggredisce la cristiana greggia. spiriti, creando metodi e culture da serre, o quella ancora per la
quale essa confessionalizzerebbe la scienza.
Speriamo che il Pontefice Romano
Non cada nella rete del marrano! (continua)

“Chiesa Viva” *** Ottobre 2002 9


Documenta-Facta
confusione nel mondo cattolico ag-
grava e rende più difficilmente sana-
bile, anche sul piano civile, la crisi
della nostra civiltà...».

***

Già al tempo dell’incontro di Assisi -


gennaio 2002 -, gli onorevoli Polledri
e Bricolo avevano fatto sentire la lo-
ro voce, parlando di “confusione
multireligiosa”. Successivamente, i
medesimi parlamentari hanno pre-
sentato un’interrogazione alla Came-
ra dei deputati, sostanzialmente sul
genocidio in Sudan, operato dai mu-
UOMINI POLITICI PIU CATTOLICI namente con la situazione dei cristia- sulmani (sotto la copertura del regime
DI MOLTI ECCLESIASTICI ni che vivono nei Paesi islamici, sulla islamico) soprattutto nei confronti dei
quale gli ecumenisti cercano di man- cristiani (ne avevamo dato notizia in
A fine giugno c.a. si è tenuto, a Pia- tenere la “congiura del silenzio”). “Chiesa viva”).
cenza, su iniziativa di “Migrantes” Da anni, ambienti contro corrente de- L’onorevole Bricolo ha preso anche
(organo della CEI!), la quinta edizione nunciano che l’attuale immigrazione altre importanti iniziative, quali: la
della “Festa dei popoli”, comprensi- di massa è un fenomeno pilotato e fa- proposta di legge per fissare l’ob-
va d’un “incontro di preghiera” in- vorito da alcune centrali di potere, so- bligo di esposizione del Crocifisso
terreligioso. prattutto massoniche e finanziarie, negli edifici pubblici; l’intervento
Nei giorni successivi, gli onorevoli secondo un preciso disegno ideologi- contro il disegno di legge (predi-
Massimo Polledri e Federico Brico- co e politico (...), che manovalanze sposto dai Governi dell’Ulivo e porta-
lo (della Lega Nord) hanno preso po- ingannate, rosse e bianche, servono to avanti dal Governo attuale) cosi-
sizione contro l’iniziativa, tramite un senza rendersene conto (...). In que- detto sulla “libertà religiosa”, o me-
comunicato dal titolo “Pensiero cat- sto quadro, i settori illuministico-pro- glio sulla parificazione di tutti i
tolico o pensiero massonico?”, del gressisti del mondo cattolico, dietro la “culti” al cattolicesimo che, se ap-
quale riportiamo alcuni passi partico- copertura di una fumosa ed ideologi- provato, avrebbe conseguenze (sia di
larmente significativi. ca “solidarietà”, che ha preso il po- princìpio che pratiche) dirompenti; la
«(...) religiosi e associazioni ufficial- sto della carità cristiana, ingannano proposta di “chiudere al massimo
mente cattolici confondono il pensiero di fatto persone generose ma non tutti quei centri islamici e quelle
cattolico con quello massonico e informate dei reali movimenti “dietro moschee frequentati da possibili
marxista, di cui sono succubi. (...) Se- le quinte”. fiancheggiatori del terrorismo e ri-
condo quanto riferito da “Libertà” Sappiamo che, per dirla con Santa durre al massimo i visti d’entrata
del 22 giugno, nel suddetto incontro Giovanna d’Arco, “gli uomini di nel nostro Paese per i cittadini mu-
è stata recitata anche una preghiera Chiesa non sono la Chiesa”, mistica sulmani” (Cfr. “Il Giornale” - 8 ago-
in comune tra cattolici, ortodossi, pro- realtà millenaria. Ciò non toglie che la sto 2002) (dott. Solideo Paolini)
testanti e musulmani: la “preghiera
del cuore”.
In tal caso, questo atto ecumenico
sarebbe giunto addirittura al sincreti-
smo, andando oltre le giornate di As-
sisi, alle quali l’iniziativa piacentina si
è appellata.
Ciò confermerebbe la pericolosità di
quell’incontro, sul quale tanti distin-
guo non sono, e non possono essere,
uniformemente compresi.
Nell’incontro interreligioso piacentino,
spiccava una grande assenza: quella
di Gesù Cristo. (...) se le diverse reli-
gioni, in quanto tali, possono ottenere
da Dio il dono della “Pace”, allora Ge-
sù Cristo non è più l’unico mediatore
tra Dio e gli uomini: è un optional!
Se uomini di Chiesa non si attengono
più al mandato di Cristo: «Andate e
ammaestrate tutti i popoli, inse-
gnando loro ad osservare tutto ciò
che vi ho insegnato» e preferiscono
una pace purchessia, allora essi ma-
nifestano di avere a cuore più la pace
e l’unità che Nostro Signore Gesù
Cristo e tutto ciò che è proprio della
religione da Lui fondata. Non è, que-
sta, idolatria? (E per di più, idolatria di
un miraggio che si scontra quotidia-

10 “Chiesa Viva” *** Ottobre 2002


LA BASILICA DELLA SANTA CASA DI LORETO
RIDOTTA AD UN BIVACCO!

quelli che, investiti d’autorità, non in-

N
ella notte tra il 15 e il 16 set-
tembre 2001, si è tenuta nella tervengono neppure in casi tanto ma-
basilica della Santa Casa, a croscopici, neppure davanti all’eviden-
Loreto, una veglia di preghiera dei za dell’“abominio della desolazione
giovani in occasione del “meeting nel luogo santo”. Però, magari, han-
della due sponde dell’Adraitico”, no l’ipocrisia di tirare in ballo la loro
organizzata dal Centro Pastorale Gio- autorità e appellarsi all’ubbidienza
vanile “Giovanni Paolo II”. per piegare i “tradizionalisti”: qui, in-
Ad un certo punto, quando gli “ester- tervengono! È lo stesso fariseismo per
ni” se ne erano già andati, alcuni gio- cui gli ecclesiastici ammodernati si
vani hanno continuato a vegliare e fanno scudo dell’essere ubbidienti e
pregare, altri - sotto gli occhi dei sa- allineati al Papa, poi, viene fuori che,
cerdoti e religiosi che li guidavano - ad esempio, l’episcopato francese,
hanno tirato fuori sacchi a pelo, mate- l’anno scorso, ha ricattato la Santa
rassini, coperte... e li hanno distesi Sede, minacciandola di realizzare
nella basilica, mettendosi a letto - pro- uno scisma se l’accordo con la Fra-
miscuamente - peggio che ad un cam- ternità di san Pio X e la liberalizza-
peggio. Uno spettacolo allucinante! zione ufficiale ed universale della
Immediatamente, ho documentato, Messa tradizionale fossero andati
tramite fotografie, la profanazione lo- in porto.
cale e le ho inviate, con una
relazione, alla Congregazione ***
romana competente, la Sacra Trasmetto queste fotografie
Congregazione del Culto Di- (quali altre strade avrei?) anche
vino. Non ho avuto nessun a vergogna dei tanti ignavi che,
cenno di riscontro: silenzio! pur disapprovando, non voglio-
È, questa, una situazione nor- no incomodi. A questi, che in
male nella Chiesa? un certo senso sono i peg-
Chiaramente, non ce l’ho con giori (Ap. 13, 15), calza benis-
quei poverissimi giovani, ma simo quel vomito di cui sta
con l’empietà dei sacerdoti scritto (Ap. 3, 16). Come quella
loro “educatori”, che “grida frase, evangelicamente dura, di
vendetta” al cospetto del santa Caterina da Siena che,
“Re di tremenda Maestà”: nella sua vera fedeltà (franca,
non prese, il Buon Gesù, la forte, ardente: e perciò anche
frusta del Tempio perché, sta indignata) ammonì: «Maledetto
scritto: «Lo zelo della Tua tu che tacesti!».
Casa mi divora?».
Parimenti sono sdegnato con (Dott. Solideo Paolini)
Basilica della Santa Casa di Loreto (Esterno e interno)

Sotto l’altare di San Francesco di Paola (navata destra). “Riposo organizzato”, in fondo alla Basilica (lato sinistro).

“Chiesa Viva” *** Ottobre 2002 11


“ANTE PRAEVISA MERITA”
Approvati i Neo-catecumenali (?!)
di A. Z.

1
cenni vanno pervertendo, nella comu-

N
ella festa degli Apostoli Pietro e
Paolo, 29 giugno 2002, ha colto nità cristiana, dottrina e costumi?
tutti la penosa sorpresa del De- Nel discorso del cardinale James Fran-
creto di approvazione degli Statuti del cis Stafford non mancano cenni allusivi
Cammino Neo-Catecumenale, presen- agli “errori” del Movimento, che corri-
tato “a servizio dei vescovi e del parro- spondono esattamente alle critiche di co-
ci come itinerario di educazione per- loro che denunziano apertamente la peri-
manente nella fede, proposto ai fedeli colosità di questo Cammino.
che desiderano ravvivare nella loro vi- Ma allora, perché non dire con chiarezza,
ta la ricchezza dell’iniziazione cristia- perché coprire sotto la coltre dell’appro-
na, percorrendo questo cammino di vazione, sia pure “ad quinquennium”,
conversione e di catechesi”1. tale cumulo di devastazioni? Che il Cam-
mino sia un fatto ormai inarrestabile?
1. Questa approvazione “ante praevisa Gesù, che è la Verità, ha fondato la Chie-
merita”, (se non “contra praevisa mèri- sa sul fondamento incrollabile della Ve-
ta!”) data la mole delle critiche suscitate rità. Oggi, assistiamo a un progressivo
dal movimento e pubblicate in una serie cedimento degli stessi vertici della Chie-
di libri, di articoli e altri scritti, ha suscitato sa verso il compromesso, in netto contra-
forti perplessità e interrogativi, anzitutto sto con i detti di Gesù: «Non potete ser-
sugli organismi vaticani preposti a discer- vire a due padroni... Chi non è con Me,
nere in materia di fedeltà alla dottrina del- è contro di Me... Il vostro dire: sia “sì
la Chiesa. sì, no no”: il di più è del Maligno»...
Chi ha occhi per vedere, in primo piano “Chiesa Viva” ha documentato a più ri-
Vescovi e sacerdoti, è da anni sorpreso prese gli errori del Cammino. Rimandia-
che i responsabili della Chiesa non ab- mo ai suoi scritti e articoli.
biano provveduto a diffidare per tempo
un movimento che va diffondendo erro- 2. “Il Cammino - dice il Decreto - si at-
ri teologici e comportamenti deviati tua secondo le linee contenute nel di-
nell’area cristiana. È paradossale il fatto rettorio catechetico Cammino Neo-Ca-
che lo stesso cardinal Martini (forse per tecumenale, orientamenti alle équipes
dissipare il sospetto che il “Cammino” sia di catechisti... soggetto all’approvazio-
un fatto di infiltrazione massonica?) non li ne congiunta della Congregaqione per
abbia mai accettati nella diocesi ambro- la Dottrina della Fede, della Congrega-
siana. Schiaffo più umiliante non poteva- zione per il Clero e della Congregazio-
no ricevere tutti coloro che da decenni L’ex comunsta Kiko Argüello. ne per il Culto Divino e la Disciplina
vanno denunziando, documenti alla ma- dei Sacramenti”.
no, gli errori dottrinali e le malefatte Stupisce assai il fatto che l’approvazione
operative di un movimento che, nell’at- sia basata su un documento che è un
tuale clima di ecumenismo spensierato, organismi del Vaticano? È scomparsa la magma interminabile di affermazioni, dal-
minaccia di diffondersi nella Chiesa, in- distinzione tra vera Fede ed eresia e le quali si può trarre tutto e il contrario di
taccando le radici stesse della fede apostasia? Siamo entrati nel pieno relati- tutto, e non secondo un documento
cattolica. vismo religioso, perseguito dall’infiltrazio- teologicamente e giuridicamente ben
L’effetto immediato di questo inspiegabile ne massonica negli stessi vertici della definito, in cui ogni espressione è preci-
provvedimento è la perdita di credibilità Chiesa? Quali interessi pecuniari, offerti sata in modo che non restino vie di uscita
dei vertici centrali della Chiesa stessa: dal ricchissimo Movimento, hanno provo- a sorprese aberranti.
non esiste più una dottrina e una orto- cato tanto cedimento? Quale barriera Molte espressioni di Kiko, del resto, con-
dossia cattolica che regoli l’operato degli sarà possibile porre a coloro che da de- sentono di cogliere un animus luterano,

1 “Decreto di Approvazione degli Statuti del Cammino Neo-Catecumenale” da parte del Pontificio Consiglio per i Laici, a firma del suo Presiden-
te Francis Card. Stafford, “Ossavatore Romano”, 1° luglio 2002.

12 “Chiesa Viva” *** Ottobre 2002


che ispira gli atteggiamenti di fondo del la periferia di Madrid, nel 1964, dall’espe- Eccentricità dottrinali
sistema neo-catecumenale. rienza spirituale del pittore Francesco
Ne diamo un breve saggio, sufficiente a (Kiko) Arguello, uscito da una crisi esi- Kiko, in particolare, non entra in campo
fondare il sospetto di una dipendenza stenziale che lo spinse all’orlo del suici- conversivo con una dotazione dottrinale
dissidente, tutt’altro componibile con l’af- dio, e approdato alla conversione (- qua- pulita. Porta in sé idee sbagliate e le im-
fermazione di un asserito “radicalismo le? -) attraverso i cursillos de Cristindad. mette nel “Cammino”, senza il correttivo
evangelico e di straordinario slancio Ben presto, nelle sue catechesi improvvi- di guide ben preparate a setacciargli gli
missionario” che porterebbe, “nella vi- sate, con Bibbia e chitarra, fu affiancato errori che, in lui, sono tali da distruggere
ta dei fedeli laici, nelle famiglie, nelle dalla ex suora Carmen Hernandez. Ne le stesse fondamenta della Fede. L’as-
comunità parrocchiali”, e “la ricchezza nacque una piccola comunità di zingari, senza di una solida dottrina si rivela dele-
delle vocazioni suscitate alla vita sa- raccolti intorno alla celebrazione eucari- teria anche in altri movimenti, e stupisce
cerdotale e religiosa, valida per la so- stica di un sacerdote. il fatto che molti Pastori siano stati così
cietà e per i tempi moderni”. Se tali so- Giunto a Roma, sotto Paolo VI, il Movi- poco intelligenti nel dare eccessivo affi-
no le radici, si pone anche il grosso pro- mento si è esteso in una settantina di na- damento ad aggregazioni fondate piutto-
blema dei frutti sacerdotali e religiosi di zioni con centinaia di migliaia di aderen- sto sull’elemento emotivo e su carismati-
simile formazione!.. ti!.. smi inconsistenti che su una dottrina soli-
Ma, prima, premettiamo qualche cenno da. Il pressapochismo dottrinale di base
sulle origini del movimento e la persona- di molti movimenti odierni, rispecchia lo
lità del suo fondatore. Un manuale segreto smarrimento dottrinale di uomini di una
Chiesa alle prese col neo-modernismo
Le idee di Kiko, trasmesse dapprima su postconciliare!..
ALLE ORIGINI DEL CAMMINO nastri magnetici, sono state raccolte, nel
1972, nel volume di “Orientamenti alle
«Io sono Giovanni Battista in mezzo a équipes di catechisti per la fase di LE RADICI LUTERANE
voi. Convertitevi, perché il regno di conversione”, trasmesso in fotocopie,
Dio è vicino. Io sono testimone di Cri- con aggiunte varie, per via riservata, ai La dottrina trasmessa da Kiko al Movi-
sto con la mia vita. Nessuna comunità catechisti dal “Centro neo-catecumena- mento è infetta di errori gravissimi che
fondata da noi è fallita: vi assicuro che le Servo di Jahve” di piazza San Salva- scardinano la Fede e la pratica cristiana.
qui c’è Dio!». tore in Campo, 00186 Roma. Riportiamo, alcune espressioni sue, in
Modestia a parte, ci attendevamo da Kiko La segretezza in cui il volume venne tra- corsivo:
un linguaggio di maggiore misura. Affio- smesso, con la raccomandazione di non
ra, invece, un linguaggio drastico e in- dire nulla dei suoi contenuti, fece presto Antropologia luterana
transigente, tipico dei convertiti da mili- sorgere il sospetto di indottrinamenti non
tanza aberranti. corrispondenti alla purezza della Fede, Kiko afferma: «L’uomo, separatosi da
Kiko, infatti, viene dall’area comunista, come, infatti, sono venuti gradatamente Dio, è rimasto radicalmente impotente
e l’esperienza del suo passato lo porta a alla luce. Il cammino di conversione, pro- a fare il bene». La concezione fatalistica
espressioni perentorie, tipiche di chi non posto da Kiko in varie tappe, dura dai dell’uomo, predestinato da Dio al paradi-
ha un conveniente equilibrio evangelico. sette ai dodici anni, sulla base di letture so o all’inferno, e che non sarebbe in
Grandi convertiti, co- grado di “orientare
me Saulo di Tarso, il proprio destino
Ignazio di Loyola, evitando il male”, è
Paolo della Croce, e assolutamente con-
altri, insegnano che il traria alla Fede e alla
convertito non passa dichiarazione del
improvvisamente Concilio Tridentino
dall’errore alla verità (VI, c. 22), e disimpe-
piena: le performazio- gna dallo sforzo di mi-
ni mentali e morali er- glioramento morale.
rate, accumulate Se il peccato è una
dall’uomo, non si can- fatalità ineluttabile,
cellano in un attimo. cade naturalmente
L’equilibrio evangeli- ogni responsabilità
co si raggiunge un personale!
po’ alla volta con un Ma un’altra stranezza
paziente lavorìo di dottrinale è dichiarare
purificazione del cuo- che Dio, in quanto in-
re e della mente, sot- finito, «non perde-
to una buona guida rebbe nulla se offe-
spirituale. Le espres- so dall’uomo; quin-
sioni perentorie di di, il mio peccato
Kiko, temperamento non può offendere
artistico di attore, Dio e neppure Ge-
esercitano un influsso Neo-catecumenali ad un raduno. sù». Cade, quindi,
notevole su persone l’obbligo di chiedere
influenzabili e prive di perdono dei propri
dottrina, le quali fini- peccati. «La gente è
scono per seguire il loro leader anche nei bibliche, riunioni frequenti per un dialogo molto sentimentale quando pensa di
suoi errori, più per il suo fascino persona- di salvezza, accentuazione comunitaria, aver offeso Gesù coi propri peccati.
le che per una sequela evangelica infor- convivenze mensili di gruppo, ecc. L’uomo non può fare a meno di rubare
mata da una esatta conoscenza e pratica Nonostante l’affermazione che “non si o litigare: se lo fa, non ha colpa, per-
della Fede. tratta di plagiare nessuno, perché non ché è schiavo di Satana, che lo mani-
si fa alcun lavaggio di cervello”, il si- pola come vuole. Se l’uomo non può
stema di coinvolgimento settario risulta fare a meno di peccare, siamo tutti
L’ESPERIENZA SPIRITUALE dal segreto che avvolge i successivi pas- perdonati per qualsiasi caduta: per
si del cammino di conversione sotto la di- giustificarsi è sufficiente riconoscersi
Il Movimento Neo-Catecumenale è sorto rezione fortemente autoritaria dei cate- peccatore».
nelle baracche di “Palomeras Altas”, al- chisti. Se il peccato è una fatalità, «non ha

“Chiesa Viva” *** Ottobre 2002 13


senso il pentirsi, e neppure il confes- mondo si è salvato non in virtù della LA GRAZIA
sarsi prima della Comunione, come sua morte in croce, ma della sua risur-
accade fino ai nostri giorni». Oltre che rezione». Dice Kiko: «Per un cristiano come san
inutile, la confessione cade, quindi, an- Luigi, col suo morire piuttosto che
che la confessione frequente come mez- peccare, è fondamentale essere in
zo di santificazione; cade la direzione grazia, non perdere questa grazia, per-
spirituale, il pentimento per i peccati ve- severare. Ma la “grazia” non si sa be-
niali. Kiko ci confida: «È successo an- ne che cosa sia, che si ha dentro, con
che a me di confessare simili stupi- cui bisogna morire. “Grazia” è vivere
daggini (le venialità). Ma non dite nulla nella gratuità. Il cristianesimo è l’invito
di questo alla gente: creereste un ad accogliere l’annuncio del perdono
mucchio di problemi». gratuito dei nostri peccati. Il cristiane-
Il sacramento della penitenza sarebbe simo non è un moralismo. Lo Spirito
un inutile “surrogato del Battesimo”, Vivificante è ben lontano dallo spinge-
che non risalirebbe alle origini della Chie- re al perfezionismo, alle opere buone,
sa. alla fedeltà al Cristo morto.»

LA “REDENZIONE” L’ECCLESIOLOGIA

Come viene intesa dalla Chiesa, nella «La Chiesa - la detta di Kiko - non è una
mentalità di Kiko non ha senso, data la società gerarchicamente istituita, ma
fatalità del peccato. «Il cristianesimo carismatica, con un sacerdozio unico,
non è un appello all’onestà, ma l’invito quello battesimale», che incorpora con
ad accogliere l’annuncio del perdono Cristo, unico sommo Sacerdote. Ma
gratuito di tutti i nostri peccati. Il cri- non è necessario appartenere alla
stianesimo non esige nulla da nessu- Chiesa per salvarsi.
no: regala tutto. Al più peccatore, al Gesù Cristo, suo fondatore, «non può
più vizioso, regala la vita eterna. Lo essere nostro modello di vita», come
Spirito vivificante è ben lontano dallo pensa la gente: «Non ti sembra che
spingere al perfezionismo, alle buone sarebbe meglio un modello più uma-
opere, alla fedeltà al Cristo morto». no, dato che il modello di Gesù è ir-
Ed ecco altre espressioni di Kiko sulla raggiungibile? Come possiamo imitar-
Redenzione: «Forse che Dio ha biso- lo se abbiamo una natura umana de-
gno del sangue del suo Figlio per pla- caduta?».
carsi? Ma che razza di Dio abbiamo «La vera Chiesa non è quella pre-con-
fatto? Siamo arrivati a pensare che La ex suora Carmen Hernandez. ciliare, deviata dal cesaro-papismo e
Dio placava la sua ira nel sacrificio del inaridita in un gretto giuridismo dal
suo Figlio, alla maniera degli dèi paga- Concilio Tridentino, responsabile del
ni? Le idee sacrificali sono entrate suo decadimento».
nell’Eucaristia per condiscendenza, Oltre a ignorare il Concilio, Kiko dimenti- «Messa domenicale, prima Comunio-
suggerita dal momento storico, alla ca che la Redenzione, operata dalla mor- ne, non ammazzare, non rubare ed
mentalità pagana. Del resto, col rinno- te di Gesù in croce, è uno dei due misteri espressioni simili, che schifo! Dio ci
vamento teologico del Concilio, non si principali della Fede! Per lui, «alla fine ha convocati per iniziare un Catecu-
è più parlato di dogma della Redenzio- dei tempi, tutti saranno salvi in virtù menato verso la rinascita e il regno di
ne, ma di mistero di Pasqua di Gesù. Il della misericordia di Dio!». Dio sulla terra».

Una nomina SCANDALO!


Dossier del Centro Studi Cattolici “Mater Ecclesiae” - (pp. 24 - € 2)
NOVITÀ
Dopo la “Notizia” della nomina di S. Ecc.za Mons. Francesco Marchisano, pub-
blicata, ufficialmente, dall’Osservatore Romano, abbiamo sentito la necessità di
una nostra protesta scritta, che non vuol essere polemica ma solo un richiamo seve-
ro ad uno stralcio di “Storia” da Noi già pubblicata sul nostro volume “Paolo VI -
processo a un Papa”.
Qualcuno avrà pur notato che la ricerca della verità e il desiderio di chiarire l’attuale
“scandalo della pedofilìa”, che ha coinvolto tanti sacerdoti degli Stati Uniti e di tan-
te altre parti del mondo, non ci porta affatto a prendere la strada del pettegolezzo,
bensì quella dei “fatti”, che superano certamente l’ambito dei rapporti tra le persone
per entrare nelle vicende della cristianità post-conciliare, portandoli di nuovo alla co-
noscenza della Gerarchia ecclesiale responsabile.
Non sono, certo, pagine edificanti, ma serviranno, però, ad “edificare” una futura
“nuova Gerarchia cattolica” che ravvivi la Fede non più nell’uomo - “maledictus
homo qui confidit in homine!” - ma solo nel Fondatore dell’unica Chiesa Cattolica,
quella di CRISTO GESU’ REDENTORE!

Per richieste, rivolgersi a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà


Via G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 3700003 - C.C.P. n° 11193257

14 “Chiesa Viva” *** Ottobre 2002


«Risorgere con Cristo è avere lo stes- Sacrificio? Comunione sotto le due specie. E la rice-
so sangue redentore di Cristo. Dob- La salvezza non viene dalla morte in vono seduti.
biamo noi pure divenire Spirito vivifi- croce, ma dalla risurrezione. Gesù non «È inconcepibile astenersi dalla Co-
cante e manifestare ad ogni genera- ha offerto alcun sacrificio: l’idea del munione, ove si va per un banchetto».
zione ciò che è avvenuto sul Calvario, sacrificio viene dal paganesimo. La Occorre, quindi, eliminare dalla Messa gli
lasciandoci uccidere. Nel “pre-catecu- Messa è solo memoriale della Pasqua atteggiamenti di adorazione, contempla-
menato” si dovranno vendere tutti i di Gesù, che «viene sul carro di fuoco zione, raccoglimento, ringraziamento, do-
beni, non potendo altrimenti entrare per introdurci nella sua gloria. Le idee po la Comunione.
nel Regno e neppure nel Catecumena- sacrificali di Israele erano delle impal- Di conseguenza, perde significato tutto
to». La Bibbia non ha bisogno di esse- cature: ora che l’edificio è stato co- ciò che accompagna il culto cattolico
re interpretata dal magistero, ma “il struito - lamenta Kiko - si è tornati a tali dell’Eucaristia: Comunione frequente, vi-
vero senso è conoscibile mediante i impalcature, alle idee sacrificali e sa- site, adorazioni, benedizioni, processioni,
parallelismi”. Interpreti autentici sono cerdotali del paganesimo. Le discus- congressi eucaristici, prime Comunioni,
Kiko e Carmen. sioni medioevali sul sacrificio riguar- osservanza delle rubriche liturgiche, basi-
davano cose che non esistevano liche grandiose, esortazioni alla riverenza
nell’Eucaristia primitiva, non essendo- verso l’Eucaristia, ecc.: tutte «cose che
L’EUCARISTIA vi in essa alcun sacrificio cruento, riempiono le liturgie di idee pagane».
nessuno che si sacrifica. C’era solo Tutto vecchiume preconciliare! Ammoni-
La Chiesa afferma da sempre tre aspetti un sacrificio di lode per comunicare il sce Kiko!
dell’Eucaristia: è Sacrificio, è Comunio- passaggio del Signore dalla morte alla
ne, è Presenza. Questi tre aspetti sono risurrezione».
totalmente stravolti dai Neo-catecumena- L’offertorio rievoca «l’idea pagana di DEVIAZIONI NELLA PRASSI
li. portare le offerte per placare Dio. Si è
giunti all’enormità di offrire a Dio il Le deviazioni nella prassi neo-catecu-
Presenza reale di Cristo? giorno che comincia, il tuo lavoro». menale trovano un’autorevole conferma
Secondo Kiko, la “Presenza” permanen- implicita nel discorso, tenuto a Porto San
te è stata affermata in opposizione al pro- Sacerdozio Giorgio, dal cardinale Stafford, in occa-
testantesimo: «non bisogna insistervi. Kiko non ammette il sacerdozio dei sione della presentazione del documento
La Chiesa cattolica è ossessionata preti e la loro esclusività nel consacra- di approvazione ai catechisti itineranti.
dalla presenza reale: per essa, è tutto. re. «Il sacramento è il pane e il vino, e Ascoltiamo le parole del Cardinale:
Le discussioni sulla presenza reale (o l’Eucaristia sgorga dall’assemblea. «La Santa Sede ha molto insistito su al-
transustanziazione) fanno ridere. Non Quindi, non ha senso celebrare in pri- cuni aspetti fondamentali e sui quali vor-
è questione di briciole o non briciole. vato». Il rito eucaristico è solo comme- rei ora richiamare la vostra attenzione. I
Se Gesù avesse voluto affermare la morativo; il sacerdote è solo il presidente rapporti dei cristiani tra loro sono gover-
presenza permanente, non si sarebbe dell’assemblea; la Messa è un banchetto nati dalla grande legge dataci da san
dichiarato presente nel pane e nel vi- di esultanza. Dalla Messa vanno tolti: Paolo: “Siate sottomessi gli uni agli altri
no, ma si sarebbe dichiarato presente “Gloria”, perché è una preghiera del nel timore di Cristo” (Ef. 5, 21). Questo
in una pietra, che non va a male. mattino; il “Credo”, perché risale ai tem- principio dottrinale e morale, radicato nel-
Anche l’adorazione è subentrata con- pi delle eresie; l’“Offertorio”, perché non la dignità di ogni battezzato, governa i
tro i protestanti. Come Dio era presen- si offre nulla. rapporti tra tutti i cristiani. Nell’ultima par-
te nella Pasqua, cioè nella liberazione te del quinto capitolo della sua lettera,
dall’Egitto, così Gesù è presente col Comunione san Paolo applica questo principio al par-
suo spirito risuscitato da morte. Ab- «Ricevendo la sola ostia di pane sen- ticolare rapporto esistente nell’ambito
biamo trasformato l’Eucaristia, che za il vino è come raccogliere la piog- della Chiesa».
era un canto al Cristo risorto, nel divi- gia con un canestro di vimini». Quindi,
no prigioniero del tabernacolo!»... i Neo-catecumenali ricevono sempre la (continua)

I NOSTRI LUTTI

On. Maria Pia Dal Canton


di Treviso

Don Giuseppe Dester


di Brescia A tutti i lettori di “Chiesa viva”
raccomandiamo le Loro anime
Gen. Renzo Rizzo alla loro preghiera.
di Pratovecchio (AR)

“Chiesa Viva” *** Ottobre 2002 15


I DUE CORPI
DI PIO IX E GIOVANNI XXIII

quei 38 anni di sepoltura.


Infatti, nel 1963, il dottore M. Gen-
naro Goglia, allora “Assistente”
presso la Facoltà di Medicina
dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore, aveva iniettato, nelle
spoglie mortali di Giovanni
XXIII, poche ore dopo la sua mor-
te, un liquido, di sua invenzione,
che poteva bloccare il processo
di decomposizione del cadave-
re. E furono quei 10 litri del liqui-
do prodigioso che “fermarono il
tempo”, mantenendo intatto il
corpo di Giovanni XXIII per tutto

La salma del Beato Papa Giovanni XXIII traslata, il 3 giugno 2001, dalle Grotte
Vaticane all’altare di San Girolamo, nella Basilica di San Pietro.

1° – IL “CORPO” me vedremo poi.


DI PAPA GIOVANNI XXIII In quel giorno, a Ro-
ma e altrove, ci fu
Dopo 38 anni dalla sua morte, av- una esplosione di
venuta il 3 giugno 1963, Papa apoteosi per papa
Giovanni XXIII fu deposto nell’ur- Giovanni XXIII,
na sotto l’altare di S. Girolamo, mentre per il Papa
Padre della Chiesa. Pio IX non ci fu mai
Giovanni Paolo II diede ordine di un accenno sulla sua
riesumare la sua salma. Era tumu- incorruzione corpo-
lato nella grotta vaticana, in tripli- rale. Perché?..
ce cassa. La riesumazione avven- Diciamo in breve co-
ne il 16 gennaio 2001, alla pre- me starebbero, inve-
senza dei cardinali Sodano e Noè, ce, le cose. La salma
allora Presidente della Fabbrica di di papa Giovanni
San Pietro, i quali verificarono che XXIII, rivestito con
il suo corpo era ancora intatto. l’abito pontificale,
Si sa che non sarebbe la prima aveva il volto coperto
volta che i corpi di vari Santi e da un leggero strato
Sante siano stati trovati incorrotti. protettivo di cera. Il
Si pensi alla santa Bernardetta cosiddetto “miraco-
Soubirous, la veggente di Lour- lo” della conserva-
des; si pensi alla santa Giacinta zione del suo corpo
Marto, veggente di Fatima; si sarebbe invece spie-
pensi alla santa Margherita da gabile con un “se-
Cortona, al santo Curato d’Ars, greto” che fu tenuto
e via via fino al santo Pio IX, co- nascosto per tutti
16 “Chiesa Viva” *** Ottobre 2002
quel periodo di 38 anni. 2° – IL “CORPO” DI PIO IX
Ed ecco come avvenne il fatto. Al-
la vigilia dell’esposizione delle La morte di Pio IX è avvenuta il 7
spoglie mortali di Giovanni XXIII, il febbraio 1878. Il 13 luglio 1881 fu
professore Goglia - che, oggi, ha tumulato nella cripta della Basili-
78 anni! - in una sua intervista a ca di San Lorenzo, al Verano. Il 4
“Famiglia cristiana” (N° aprile del 2000, in quella stessa
22/2002), esternò il suo “segre- cripta s’è svolta la funzione per il
to”, che aveva sempre mantenu- riconoscimento del corpo dell’allo-
to, anche con la sua sposa, dicen- ra Venerabile Papa Pio IX.
do che Giovanni XXIII aveva da- Alla cerimonia di quell’atto di rico-
to al professore Valdoni, che lo noscimento del corpo di Pio IX,
curava, e al prof. Mazzoni, assi- c’erano presenti: Mons. Carlo Li-
stente e collaboratore di Valdoni, berati, postulatore della causa di
uno scritto in cui affidava a loro beatificazione; Mons. Brunero
il compito della conservazione Gherardini; Sua Em.za il cardi-
del suo corpo. Questi lasciarono nale Jorge Arturo Medina Este-
fare al prof. Goglia, il quale pre- vez, prefetto della Congregazione
parò, in pochi giorni, assieme ad per il culto divino; Mons. Odo Fu-
un altro medico, il dott. Cassano, si Pecci, vescovo emerito di Seni-
un liquido che permetteva di con- gallia, e alcuni rappresentanti
servare il corpo intatto. Papa Pio IX. della Curia romana, e anche sa-
Il pomeriggio del giorno in cui morì cerdoti e Religiosi venuti
il Papa - il 3 giugno 1063 - il dot- dall’estero.
Pio IX il Papa dell’Immacolata. che,
tor Goglia avvertì la sua famiglia con la promulgazione della Lettera Apostolica
Mons. Carlo Liberati, dopo l’atto
di non aspettarlo per il pranzo. Al- del 1854, dava la definizione dogmatica di riconoscimento del corpo del
le 7 della sera, lo andò a prendere della Immacolata Concezione Beato, scrisse su l’Osservatore
una vettura del Vaticano, della beatissima Vergine Maria. Romano: «Pio IX, con-
su cui caricarono tutto il servato quasi perfetta-
materiale che portarono mente, dopo l’ultimo ri-
nell’appartamento papale, conoscimento, fatto sot-
ove trovarono Giacomo to Pio XII, dal 25 ottobre
Manzu, occupato a pren- al 24 novembre 1956, è
dere una maschera d’ar- apparso in tutta la sere-
gilla del volto del Papa. nità della sua umanità,
C’era presente anche il come la documentazione
fratello Gusso, valet de fotografica ne ha conser-
chambre del Papa, e il vato il ricordo, quale è
prof. Mazzoni. l’iconografia tradizionale,
L’operazione finì alle 5 del fissata grazie alla descri-
mattino, il 4 giugno. Il liqui- zione conservata negli
do aveva ormai bloccato il Atti di procedura...».
processo di decomposizio- Se ci è permesso di far ri-
ne. Nell’addome del Papa, ferimento alle analisi di
distrutto dal cancro, venne Autori e agiografi moder-
gettato qualche litro di quel ni di gran valore, quali
liquido, a fine di annientare l’indimenticabile Piero
tutti i batteri. Bargellini e il padre Do-
Ora, il corpo di Giovanni menico Mondrone, s.j.,
XXIII fu esposto alla vene- fatte per edificare e invita-
razione dei fedeli sotto l’al- re alla santità, noi lo pos-
tare di San Girolamo. È un siamo definire come un uo-
segno d’onore e un privile- mo di grande umanità e
gio che fu riservato, finora, d’una impressionante di-
solo a Papa Innocenzo XI gnità, resa ancor più signi-
e a San Pio X. Questo, di ficativa per la serenità del
papa Giovanni XXIII, pe- viso, intatto, nella mae-
rò, non autorizza alcuno a stà silenziosa della mor-
credere che sia dovuto ad te» (Cfr. “Correspondan-
un fatto soprannaturale! ce Européenne”, n° 49 -
10 settembre 2000).
***
“Chiesa Viva” *** Ottobre 2002 17
Conoscere la Massoneria

del dott. Franco Adessa

13. La famiglia Speyer era imparentata con i Warburg. La


sorella di Paul Warburg, Olga, sposò Paul Kohn Speyer,
socio in affari di Ernest Goldschmidt, che era ritenuto il
parente più importante per la Banca Warburg e Co., dopo
gli stessi Paul e Felix Warburg1.

14. La famiglia di banchieri ebrei russi Gunzburg era impa-


rentata con i Warburg. Siegmund Warburg, zio di Paul,
sposò Théophilie Rosenberg, proprietari di foreste in Rus-
sia, mentre la sorella di Théophlie, Anna, sposò il Barone
Horace de Gunzburg. I rispettivi figli si sposarono, unendo
direttamente le famiglie Warburg e Gunzburg2.

15. Guy Carr ci informa che «Il Barone von Bleichreeder Georges Mandel (Jeroboam Rothschild) e il suo
di Berlino e i Warburg erano i rappresentanti dei Roth- “pupazzo”, il Premier francese Paul Reynaud.
schild in Germania, mentre, in Russia, i Weinsteins, di
Odessa, assistevano i Gunzburg di Pietroburgo, a curare
gli interessi dei Rothschild»3.

16. Robin de Ruiter, nel suo libro “El Anticristo”, scrive:


«È cosa nota che questo istituto (la Federal Reserve
Bank) nel quale partecipano i Rothschilds col 53% 19. Georges Armstrong, nel suo libro “Rothschild Money
(203.053 azioni), non è mai stato sotto il controllo del Go- Trust”, svela il segreto del padre del Colonnello House
verno o del Parlamento americano»4. scrivendo: «Jeroboam Rothschild, alias Georges Mandel
(...) risulta essere l’attuale capo della Casa parigina della for-
17. Sempre Robin de Ruiter, nello stesso libro, scrive: tuna dei Rothschild, e tale è la sua posizione di potere nel
«Max Warburg (1867-1946) iniziò il suo apprendistato 1918, quando il Trattato di Pace di Versailles è stato firmato.
nella casa dei Rothschilds, a Londra, e rimase totalmente Vi è una sua fotografia insieme al suo pupazzo, Paul Rey-
legato alla loro politica. A partire dal 1903, egli divenne il naud, il Premier di Francia, riportata dal “Time Magazi-
consigliere dell’imperatore tedesco per gli affari finanzia- ne”, del 27 maggio 1940. (...). Noi non sappiamo perché egli
ri. Più tardi, gli fu offerta la posizione di Ministro delle fi- abbia cambiato nome da Jeroboam Rothschild a Georges
nanze e Ambasciatore a Washington. Max Warburg non Mandel, a meno non sia la stessa ragione per la quale gli
solo fu uno dei capi della Deutsche Bank (Banca centrale ebrei cambiano i loro nomi: per ingannare. (...) L’Autore di
tedesca), ma divenne persino il Capo del Servizio segreto “The Hidden Hand” afferma che Edward Rothschild di
tedesco. Cinque giorni dopo la firma dell’armistizio dell’11 Parigi era, al tempo della pubblicazione del suo libro nel
novembre 1918, il nuovo Governo tedesco nominò Max 1925, il capo della fortuna Rothschild. Io non accetto questa
Warburg capo di una Commissione per i negoziati di pa- versione perché Jeroboam Rothschild, a quel tempo, pri-
ce di Versailles»5. ma e dopo, era un membro influente del Gabinetto francese,
essendo anche il Consigliere di Clemenceau quando il
18. Il Colonnello House, che diresse la politica estera del Trattato di Pace di Versailles fu firmato»7.
presidente Wilson, che fu consigliere speciale del presiden-
te F. Delano Roosevelt, che nominò i plenipotenziari ameri-
cani negoziatori a Versailles, legato ai Warburg, agli Harri-
1 Cfr. Ron Chernow, “I Warburg”, Rizzoli, 1993, p. 98.
man e alle dipendenze di William Wieseman, socio della 2 Idem, p. 29.
Kuhn and Loeb e Capo dei servizi segreti britannici in 3 Cfr. Guy Carr, “Pawns in the game”, CPA Book Publisher, p. 91.
America, aveva un segreto: il suo nome era “Mandel”. 4 Cfr. Robin de Ruiter, “El Anticristo”, Ed. San Pablo, 2002, Av.
Guy Carr, nel suo libro “Pawns in the game”, parlando del Taxqueña 1792-Deleg. Coyoacàn-04250 México, D.F., p. 98.
padre del Colonnello House, scrive: «Nelle conferenze pre- 5Idem, p. 100.
liminari (di Versailles) G. Mandel (il cui vero nome era 6Cfr. Guy Carr, op. cit., pp. 101-102.
Rothschild) era il segretario privato del Sig. Clemenceau 7Cfr. Geroge Armstrong, “Rothschild Money Trust”, CPA Book
di Francia»6. Publisher 1940, pp. 32-33.

18 “Chiesa Viva” *** Ottobre 2002


In Libreria
Lettere «Guardati dall’uomo che ha
letto un solo libro».
(S. Tommaso d’Aquino)

alla Direzione
SEGNALIAMO:

Rev.mo e caro don Villa, in particolare, i concetti e le parole. Inten- IL PAESE DELL’UTOPIA
mi è giunto, già da qualche settimana, il do dire che la Filosofia tomista ha biso- del prof. Giacinto Auriti
volume di Nicolino Sarale: “S. Tommaso gno di una profonda revisione: L’ossatura (90 pagine) - Euro 6
d’Aquino, oggi” e lo sto leggendo con resta, ma il rivestimento concettuale ed È un libretto che si legge d’un fiato!
vivo interesse! espressivo dovrebbe ammodernarsi. Diviso in due parti, quest’opera affronta
La ringrazio vivamente! Penso che la Teologia sia già stata mes- il tema della “moneta del popolo” ri-
Anni fa, in occasione del primo centena- sa al corrente dal Tanquerey che resta spondendo, nella prima parte, alle cin-
rio dell’Enciclica di Leone XIII, “Aeterni valido anche oggi, ma credo che non sia que domande poste da Ezra Pound ed
Patris”, che raccomandava lo studio del- più seguito. a cui non aveva ancora risposto nessu-
no: moneta, credito, interesse, usura
la Filosofia e Teologia tomista, come di- La ringrazio del libro; che serve a rinfre- e circolazione; mentre, nella seconda,
fesa contro l’invadente Modernismo (con- scarmi le idee e La prego accogliere i offre una serie di spunti e di contributi
dannato poi da Pio X), fu tenuto un Con- miei più cordiali saluti e i miei auguri per sulla moneta, come: la filosofia del valo-
vegno di studio, a Roma, al Palazzo della il Suo coraggioso lavoro. re; l’Euro, moneta scomoda e colonia-
Cancelleria Apostolica, al quale fui pre- (Lettera firmata) le; la falsa contrapposizione tra Confin-
sente anch’io, perché mi interessavano le dustria e Sindacati, i problemi monetari
che ci attendono dietro l’angolo e di cui
CINQUE VIE di dimostrazione dell’esi- *** abbiamo già avuto alcuni saggi con la
stenza di Dio. Erano in programma, ma crisi dell’Argentina e quella nostrana
poi non se ne fece nulla. Rev.mo Mons. Villa, della FIAT. Il libretto termina con la pro-
I Teologi e gli Esegeti sono andati per la mi congratulo con Lei per il bel- posta del “Disegno di legge per la
loro strada, tranne i Cattolici della più pu- lissimo libro su “S. Giuseppe Cottolen- proprietà popolare dell’Euro”.
ra Ortodossia. go” e la ringrazio. Lo leggerò al più pre- Il libro che, sotto lo stendardo della “ri-
cerca della verità a qualunque co-
Mi giunge da Bologna una Rivista della sto... Malgrado la mia età ormai avanza- sto”, cerca di colmare la grande lacu-
Teologia dell’Evangelizzazione (RTE). ta, le mie idee rimangono ben chiare e na che la nostra tradizione cristiana
Questa contiene articoli, scritti con uno precise e, come sempre, in pieno accor- mantiene sull’argomento “moneta”, è
stile e con un linguaggio (per fortuna) in- do con Lei. pervaso da uno spirito combattivo e da
comprensibili. Vi si parla di “conscio”, Sentitamente grato, La saluto cordial- una carica impaziente di scatenare
“inconscio”, “sottoconscio”, “profon- mente coi migliori auguri di ogni bene per quella “guerra del sangue contro
l’oro” che si può comprendere, nella
do”. Anche il “profondo” entra in ballo. la Sue splendide attività! sua essenza, solo quando si ricordano
È il vecchio modernismo che torna a gal- In unione di preghiere! le parole orribili di Amschel Mayer
la. (P.P.B. - Modena) Rothschild, pronunciate nel 1773:
Del Tomismo neanche l’idea. Ma, qual «Grazie alla nostra stampa, noi ab-
che è peggio, la Tradizione Patristica ap- *** biamo l’oro nelle nostre mani, anche
pare abbandonata. Si capisce: se si pre- se abbiamo dovuto raccoglierlo da
oceani di lacrime e di sangue»!
scinde dalla Tradizione, si scalza meglio Egregio Monsignore,
il Vangelo. La ringraziamo per i Suoi articoli
Nessuno, che io sappia, protesta, correg- e libri in difesa della vera Fede, oggi in Per richieste
ge o rettifica o alza la voce contro queste pericolo.
aberrazioni. Continuate così, Lei e i suoi collaboratori, Casa Editrice Tabula fati
Un’osservazione. Dal tempo di San Tom- e Dio ve ne renderà merito per le vostre Gruppo editoriale S.A.GR.AB. Srl
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“Chiesa Viva” *** Ottobre 2002 19


Conoscere
gna. Nato il 22 maggio 1879
ed entrato nella Compagnia di
Gesù il 3 settembre 1879, fu
ordinato sacerdote il 30 luglio
1911. Venne fucilato nell’ago-

il Comunismo sto 1940, a Jingxian, diocesi di


Wuhu.

Su Matteo
Giovane sacerdote, diocesano, ordi-
nato l’8 maggio 1948. Aveva circa
30 anni, essendo nato il 10 settem-
bre 1920. Fu imprigionato nell’estate
del 1950 e rinchiuso in prigione per
la sua opposizione al movimento di
riforma. Era stato assegnato alla
contro Dio missione di Fanchang, dove venne
arrestato. Morì in prigione il 24 giu-
gno 1952.
contro l’uomo (continua)

MARTIRI IN CINA OTTOBRE 2002

di Giancarlo Politi
SOMMARIO N. 343

MARTIRI IN PROVINCIA DI ANHUI


40 ANNI
DI
Diocesi di Anqing Diocesi di Bengbu
VATICANO II
Staccata dal vicariato apostolico di Wuhu Staccata dal vicariato apostolico di Wuhu
il 21 febbraio 1929 ed affidata ai gesuiti il 21 febbraio 1929 e affidata ai gesuiti di
spagnoli della provincia di Leòn, ora sede Torino. 2 Ottobre: mese del Santo Rosario
Arcivescovile.
Ma 3 40 anni di Vaticano II
Avito Ismael Seminarista e membro della Legione di Ottobre 1962 - Ottobre 2002
Sacerdote gesuita. Nato in Spagna il 4 Maria. Originario di Chuxian, Anhui. Nato del sac. dott. Luigi Villa
febbraio 189.5 Entrato nella Compagnia intorno al 1930. Venne gioustiziato il 12
di Gesù in giugno 1911, venne ordinato maggio 1952. 7 La questione turca
sacerdote il 29 luglio 1925. Sparì nel del prof. Romeo Sgarbanti
1932, e di lui nonsi seppe più nulla. Jia Paolo
Sacerdote (ex novizio trappista). Ordinato 9 Occhi sulla politica
Lopez Dositheus sacerdote nel 1950, a Shanghai, venne
Sacerdote, gesuita dal settembre 1927. giustiziato nella stessa città nel marzo o 10 Documenta-Facta
Nato il 4 dicembre 19899, in Spagna, fu aprile 1953.
ordinato sacerdote intorno al 1924. Ven- 12 “Ante praevisa merita”
ne ucciso (probabilmente) nel novembre Liu Jingshu Giovanni Battista Approvati i Neo-catecumenali (1)
1934, in una zona della provincia di Hu- Sacerdote. Nato verso il 1921 e ordinato di A. Z.
bei. sacerdote a Shanghai nel 10949. Venne
fucilato nell’aprile del 1953. 16 I due corpi di Pio IX
Martinez Manrique e di Giovanni XXIII
Sacerdote gesuita. Venne ucciso ad An-
Diocesi di Wuhu 18 Conoscere la Massoneria
qing il 6 aprile 1935.

Catechista Staccata dal vicariato apostolico di Nanj- 19 Lettere alla Direzione


ing l’8 agosto 1931 e affidata ai gesuiti In Libreria
Uccisa nella diocesi di Anqing il 6 aprile
1935. della provincia di Castiglia.
20 Conoscere il Comunismo
Soria Giacomo Esteban Tomaso
Sacerdote gesuita. Ferito a morte nella Sacerdote gesuita, originario della Spa- SCHEMI DI PREDICAZIONE
città assediata, morì il 12 settembre gna. Nato il 23 settembre 1879, entrò nel- di p. Paolo Luciani
1938, a Tsienshan. la Compagnia di Gesù il 5 aprile 1909. Fu
ordinato sacerdote nel 1904. Morì in pri- Epistole e Vangeli
Ma Jianli Giuseppe gione nel dicembre 1933, a Geyuan, Anno A
Catechista, impiegato dello Stato, nativo Jangxi. (Dalla XXX Dom. del Tempo Ordin.
di Chuxian, Anhui. Venne giustiziato il 3 alla Festa di Cristo Re)
agosto 1951, nella città di Anqing. Era Ponsol Riccardo
nato nel 1898. Sacerdote gesuita. Originario della Spa-

20 “Chiesa Viva” *** Ottobre 2002

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