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12 marzo

Il lavoro dell'attore

Quando l'attore compare sulla scena risulta essere qualcosa di positivo nonostante sia qualcuno che si trovi al
di sopra dei cittadini. Di solito non appare subito sulla scena: quando si comincia a definire il teatro nell'antica
Grecia risulta essere legato al rito. Le riforme del teatro nel '900 guardano il teatro dell'antica Grecia, al valore
che aveva l'attore. Il '900 è un secolo quindi di riforme che tendono a recuperare guardando indietro le
tradizioni che si sono tramandate.

Quindi nel momento in cui compare sulla scena l'attore compare come un privilegiato. All'inizio le tragedie
vengono interpretate dall'autore che le scriveva. Si riteneneva che l'autore scrivesse sotto ispirazione di Dio.
Tra un mestierante e il vero attore la differenza era che l'attore si pensava recitasse sotto ispirazione divina.
Con Eschilo ecc. vengono inseriti due, tre attori così che l'autore scompare totalmente dalla scena.
Nelle tragedie quindi l'autore veniva premiato nella capacità di destreggiarsi sulla scena. Quando l'autore viene
tolto dalla scena si cercava di capire quale attore fosse maggiormente ispirato. Chi era in grado di arrivare
maggiormente a colpire il pubblico.
Nel teatro antico era presente la musica, il coro ecc.

[i teatri si trovavano sulle alture per sfruttare la luce naturale, vicino ai templi e si andava a teatro per assistere
ad un vero e proprio evento].

L'attore quindi è al centro di un rito sacro, grazie a lui si compie il rito quindi è considerato quasi alla pari di un
sacerdote.
Si comincia a pensare quali siano le qualità particolari che l'attore deve avere per elevarsi ecc.
Non abbiamo moltissime notizie dei grandi attori del teatro antico. Si tramanda che un attore bravissimo
dell'epoca fosse Teodoro.

Qualità dell'attore:
La prima qualità che un attore doveva avere nel teatro antico era la voce, perchè bisognava farsi sentire. Un
altra qualità che dovevano avere era la capacità di interpretare più ruoli. Dato che erano tutti uomini, pochi (tre
o quattro), che dovevano interpretare quindi sia diversi ruoli sia ruoli femminili. Le maschere facilitavano tutto
ciò. Le maschere poi diventarono sempre più complesse fino ad indicare anche stati d'animo o caratteristiche
peculiari del personaggio.
Teodoro pare che fosse particolarmente apprezzato per restituire la voce femminile nelle varie interpretazioni.
Corporeità, fisicità. Il teatro è il luogo dello sguardo, c'è una circolarità di sguardi.
[La corporeità verrà poi molto rivalutata nel corso del '900 basti pensare alla biomeccanica di Mejerchold o
Copeau ecc. ].
Gli attori indossavano una tunica, dei sandali che li slanciavano, le maschere pare fossero molto grandi. Tutto
dava l'idea di ascensionalità grazie ai sandali,alle maschere molto alte.
Questo abbigliamento quindi aveva questa funzione, l'idea di elevarsi. C'era un modo di muoversi particolare. Il
movimento del corpo era importante ma non tanto quanto quello della parola però doveva essere istruito nel
muoversi con eleganza ecc.

I privilegi dell'attore:
L'attore aveva privilegi negati alla maggior parte dei cittadino: non pagavano le tasse, erano esonerati dal
servizio militare. Godevano di protezioni particolari come l'immunità in tempo di guerra. Spesso venivano
nominati ambasciatori. Potevano quindi circolare anche in tempi di conflitti tranquillamente in tutte le città
della Grecia.
L'attore si considerava ed era considerato egli stesso servo di Dio.
A cavallo tra il mondo antico e Medioevo.
Cambiamento del teatro:
Con la perdita dell'aura sacrale del teatro, decadere della tragedia, prevalere della commedia e poi contagio
con il mondo romano il teatro viene visto come luogo negativo, in cui ci si ammala e dove si pecca.
La chiesa ovviamente avrà un luogo protagonista nelle accuse sul teatro anche se non è l'unica. Anzi, aveva
contribuito poi a ricreare il teatro liturgico nei quali gli attori sono considerati i più vicini agli attori dei nostri
giorni.

In un certo momento si perse l'aura sacrale del teatro, l'attore comincia ad avere meno privilegi.
La posizione dell'attore latino è peggiore di quello greco. Ci troviamo a cavallo del II-III secolo.
Nel mondo romano l'attore viene screditato, non è più servo di Dio ma viene considerato un intrattenitore.

Leva militare :
Grecia antica → non ammessi per onore
Roma → non amessi per disonore.
Gli attori non godono di diritti civili come ad esempio il diritto di voto.

Nel mondo romano ha importanza l'utilizzo del corpo molto di più rispetto alla Grecia. Sotto Augusto infatti la
commedia lasciò il passo al pantomimo. Nel pantomimo non c'è la parola ma c'è la musica e la danza.
Cambiò anche il pubblico che cominciò a desiderare anche nuovi generi. C'è un pubblico dai gusti più volgari,
c'è un pubblico più acculturato che vuole continuare a vedere commedie e tragedie. Quindi nel mondo romano
nascono diverse forme di spettacolo come ad esempio gli spettacoli di mimo molto diffusi alla fine dell'Impero,
le battaglie tra uomini e animali...
Il pubblico dai gusti forti quindi fa sì che si cominci a diffondere il genere del mimo.
Mimo: tanti attori in scena, un piccolo gruppo di attori. Tante scenette con tematiche ricorrenti riguardanti le
diversità tra sessi, quotidiano ecc.
Gli autori importanti scrivevano spesso scene per mimo perchè si guadagnava tanto.
E' la prima forma di spettacolo a cui partecipava la donna per la prima volta. Queste prime attrici del mimo
sono donne che si denudano in scena. Ostentazione della fisicità. E' la nudità dell'attrice che attrae il pubblico.
La sua disponibilità di piegarsi ai desideri del pubblico spesso anche compiendo dei veri e propri atti sessuali in
scena. Infatti queste prime attrici provengono dal mondo della prostituzione, spesso sono prostitute obbligate.
Quella della prostituzione però sarà un'accusa fatta anche agli uomini, alla loro disponibilità a ostentare la
propria fisicità per soddisfare i desideri del pubblico (prostituzione in senso ampio).

La Chiesa quindi attaccherà le donne e le impedirà di cantare in chiesa.

[Nel '700 Rousseau condannerà le donne attrici che non sono fatte per esibirsi perchè devono solo dedicarsi
alla casa. Fa una condanna generale agli attori perchè considerati pericolosi, accusati ipocrisia. Forse queste
tesi nacquero perchè si era offeso del fatto che Voltaire non avesse cosiderato buona la sua opera.
Diversamente da Rousseau Voltaire infatti sviluppò le proprie idee a stretto contatto con il teatro. Scrisse
tragedie, si dedicò alla messa in scena.]

Alle fine dell'impero romano d'occidente si è perso quindi l'idea del teatro strutturato, in questo periodo non
esistono nemmeno quasi più a causa delle invasioni barbariche. Le uniche compagnie che sopravvivvono sono
quelle del mimo. Per tutto il Medioevo sopravvivvono quindi "scheggie di teatralità diffusa" e risulta quindi
essere difficile capire la funzione dell'attore.
I Padri della chiesa erano felici di questa situazione.
Primo argomento che la Chiesa usa per accusare il teatro è
-l'idolatria. Il teatro ha sempre un riferimento al paganesimo perchè in antichità erano forme rituali in onore di
Dioniso. Sono nocivi. Il male sta nel fatto che anche lo spettatore si offre allo sguardo, alla vista degli altri.
-esibizione del corpo, dar spettacolo esibendo se stessi. L'arte del mimo verrà definita come <il contorcere del
corpo con movimento osceni>.
Perchè la chiesa condannava il corpo elevando invece lo spirito? Perchè lo spirito è immortale. Corrompendo il
corpo però corrompo anche l'anima. Non ha valore ciò che è destinato a scomparire. Per questo c'era l'idea di
non doversi curare delle cose materiali.
La prestazione dell'attore non lascia traccia, se lo ricorda solo chi l'ha visto. Ha meno valore quindi il momento
della rappresentazione rispetto al momento della scrittura.

[[[ In generale noi pensiamo che più il testo ha valore più la rappresentazione ha valore.
Nel 1900 in Germania un professore in un'università di Berlino diede una lezione dove disse che il teatro è
rappresentazione non il testo perchè il testo non è ciò che legittima il teatro ma lo è la performance. Riflessione
fondamentale da cui si sviluppò poi tutto il teatro avanguardistico.
Quindi poi la corporeità verrà rimessa al centro ]]].

- L'attore considerato un virus mortale.

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