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Il lavoro dell'attore
Il viaggio di Capitan Fracassa (Ettore Scola) 1990.
Capitan Matamoro → faceva lo spaccone ma in realtà era un pusillanime.
Servo (Pulcinella) → Massimo Troisi.
Il viaggio: si viaggiava per sopravvivere. La notte si dormiva dove capitava. Di giorno si fermavano di luogo in
luogo chiedendo soldi o cibo e facendo pubblicità per lo spettacolo. Per gli spettacoli si arrangiavano e
improvvisavano. Rudimentali effetti di scena. Avveniva interazione con il pubblico, gli attori recitavano in mezzo
alla gente. Un tipo di recitazione botta e risposta.
Tutti gli attori della compagnia desideravano andare a Parigi sinonimo di maggiori entrate economiche e
stabilità.
'500 : teatro di corte + teatro di professionisti
LEONE DE SOMMI:
• ebreo di Mantova
• letterato
• membro della “Compagnia degli Invaghiti”
• curò la festa per i Gonzaca.
• 1567: si rivolge al duda di Mantova → vide gestire un teatro.
• Scrisse 4 dialoghi in materia di rappresentazione scenica
• presta attenzione alla commedia.
CINZIO GIRALDI:
letterato, poeta e drammaturgo italiano.
Fissò dei requisiti che deve avere la voce dell'attore:
• buona pronuncia
• voce alta, senza gridare
• recitare molto adagio
• soprattutto deve capire → il tempo teatrale è diverso dalla vita reale.
(Leone parla di una detta FLAMINIA)
L'attore per immedesimarsi deve avere una sensibilità innata. Espressione dei sentimenti, partecipazione
emotiva. Il corpo:
• attraverso il corpo passa l'emozione
• ci sono gesti base dei personaggi
• attore non deve dare le spalle al pubblico
• attore non deve camminare mentre parla (solo durante pause del discorso)
• attori devono recitare sul proscenio centrale (per essere visibili)
• attore deve apparire vero e naturale.
FLAMINIO SCALA
Attore capocomico. Faceva parte della “Compagnia dei Confidenti”
Scrive “Il finto marito”
sulla scena conta il gesto e non la parola
• solo dall'esperienza può nascere l'arte.