Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Il testicolo presenta varie strutture che assomigliano a circonvoluzioni, i lobuli. Ogni testicolo ha circa
200-300 lobuli. Ogni lobulo è composto da 2 o 3 tubuli seminiferi contorti. Ogni tubulo seminifero
1
07 – Urologia Prof. Puliatti Scarpa, Semellini
29/03/2021 Peres
Il drenaggio linfatico del testicolo è importantissimo, dato che i linfonodi sono sedi di metastasi. Il
drenaggio linfatico varia leggermente tra testicolo destro e sinistro, e riguarda i linfonodi tra T11 ed
L4, che si ritrovano in sede retroperitoneale (para/peri-aortici/cavali e preaortici).
2
07 – Urologia Prof. Puliatti Scarpa, Semellini
29/03/2021 Peres
È pertanto complicato operare una linfadenectomia. Tenere inoltre a mente che i linfonodi che
drenano la parte destra si trovano anche a destra della vena cava, mentre quelli della parte sinistra
si fermano in sede interaortocavale, e li si trova intorno all’ilo renale sinistro. Dunque:
• I linfonodi rilevanti a destra sono quelli che decorrono lungo la vena cava inferiore, i pre- e
para-aortici, e gli interaortocavali;
• I linfonodi rilevanti a sinistra sono i pre- e para-aortici intorno all’ilo del rene sinistro, e gli
interaortocavali.
L’innervazione vede una componente ortosimpatica che origina dai gangli para-aortici e innerva i
vasi testicolari. Arriva un’innervazione anche dal nervo genito-femorale, che va al cremastere, alla
cute scrotale (innervata anche dal nervo ileoinguinale) e al dartos.
Quando c'è un tumore delle cellule germinali, bisogna sempre tenere in conto che c'è un rischio a
carico del testicolo controlaterale 12 volte aumentato, maggiore nei pazienti il giovane età e con
seminomi.
3
07 – Urologia Prof. Puliatti Scarpa, Semellini
29/03/2021 Peres
CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA
La figura a lato mostra la
classificazione istologica dei tumori
al testicolo. I più frequenti sono
quelli a cellule germinali, di cui i
seminomatosi rappresentano il
40%, mentre i non seminomatosi
ricoprono il restante 60% dei tumori
a cellule germinali.
Il seminoma tipico è il più frequente (85% dei seminomatosi), e colpisce prevalentemente uomini
di mezza età. La PLAP aumenta nel 90% dei casi, e può aumentare anche il b-HCG nel caso di
variante sinciziotrofoblastica (7% dei casi). Questo tumore ha una crescita generalmente lenta.
Il seminoma atipico è quello con la prognosi peggiore. Colpisce anch’esso uomini di mezza età,
con incidenza del 5-10% dei casi di seminoma. Ha una grande invasività, sia locale che a distanza,
e molte mitosi.
Il seminoma spermatocitico compare in età più avanzata rispetto agli altri due, ed ha incidenza del
2-12% dei seminomi, con basso potenziale metastatico, e PLAP negativa.
4
07 – Urologia Prof. Puliatti Scarpa, Semellini
29/03/2021 Peres
Il tumore del sacco vitellino è il tumore testicolare più frequente nel bambino, di cui rappresenta il
60%, dove spesso si presenta in forma pura. Nell’adulto invece ricopre appena il 2% dei tumori totali,
e compare nel 40% dei casi con forma mista. Si presenta come una massa palpabile, presenta alti
livelli di aFP sierica, e all’istologia presenta tipicamente i corpi di Shiller-Duval.
Il teratoma contiene cellule derivate da tutti e tre i foglietti germinativi a diversi stadi differenziativi.
L’etimologia richiama all’aspetto “mostruoso” di questo tumore, che nella forma pura è rappresentato
più nell’età pediatrica, con età media di diagnosi di 20 mesi. Si ritrova inoltre nel 40% dei tumori misti
a cellule germinali. I markers sierici sono negativi, al limite un lieve aumento dell’aFP.
Il tumore a cellule del Sertoli può comparire a qualsiasi età, non si associa a criptorchidismo e dà
ginecomastia in 1/3 dei casi, per la secrezione di estrogeni. Nel 10% dei casi è maligno.
TUMORI MISTI
Il linfoma testicolare è più frequente sopra i 50 anni, e prevale l’istotipo istiocitico. Si può avere
anche infiltrazione leucemica del testicolo, la sede più comune di recidiva di leucemia linfatica
acuta. Infine, si ricorda il tumore carcinoide, l’adenoma della rete testis, e le neoplasie
mesenchimali. Si tratta comunque di condizioni molto rare.
INVASIONE E DIFFUSIONE
La tonaca albuginea è la tonaca che riveste più da vicino il testicolo ed è anche una forma molto
importante di difesa del maschio: funge da ostacolo alla diffusione locale della malattia. La diffusione
avviene quindi principalmente per via linfatica, ad eccezione del coriocarcinoma che può diffondere
principalmente per via ematica.
È quindi più facile che si trovi il nodulo testicolare, ma non una infiltrazione dei tessuti circostanti,
bensì una sede metastatica linfatica.
5
07 – Urologia Prof. Puliatti Scarpa, Semellini
29/03/2021 Peres
Bisogna dire che la diffusione linfatica può non fermarsi ai linfonodi retroperitoneali, e proseguire
alla cisterna del chilo, del dotto toracico e dei linfonodi sovraclaveari sinistri. Quando si sospetta un
tumore testicolare, non bisogna dimenticarsi di effettuare una palpazione dei linfonodi sovraclaveari
all’esame obiettivo. La diffusione ematica può avvenire in una fase precoce della malattia.
Le zone più colpite sono il parenchima polmonare e più raramente fegato, ossa, reni, encefalo e
apparato gastrointestinale.
SINTOMI E DIAGNOSI
I noduli testicolari risultano dolenti nel 45% dei casi, con sintomi che mimano l’epididimite nel 25%
dei casi, per il resto sono tumefazioni testicolari indolenti. Si può evidenziare talvolta un idrocele
reattivo, mentre dolore lombare e dispnea devono far sospettare l’avvenuta metastatizzazione. Altri
segni sono:
• Ginecomastia à tumori secernenti HCG;
• Ipotiroidismo à alterazione della funzionalità tiroidea, poiché la subunità a dell’HCG simula
quella del TSH (3-4%, con alti valori di HCG).
Per portare avanti la diagnosi si procede all’esame obiettivo, cosa che spesso avviene a seguito di
un sospetto del paziente stesso dopo autopalpazione: il riscontro sospetto sarà una nodularità duro-
lignea. Dopodichè si passa all’ecografia testicolare e al dosaggio dei markers tumorali per
accrescere il sospetto clinico in maniera non invasiva e con ottima sensibilità. A questo punto:
• Se il sospetto del tumore è blando si può comunque fare una biopsia per essere sicuri;
• Se il sospetto invece è importante bisogna pensare all’orchifunilectomia, con asportazione
in sede inguinale del testicolo e del funicolo spermatico, su cui si potrà fare una diagnosi
istologica.
La TC addome ed encefalo con mdc è funzionale alla stadiazione e alla ricerca di metastasi
linfonodali retroperitoneali, epatiche ed encefaliche, più che alla diagnosi. Da sottolineare è che non
sempre il tumore è palpabile, soprattutto in caso di tumori aggressivi (coriocarcinoma ad esempio)
che è molto piccolo come nodularità. Per questo è anche uno dei più subdoli e pericolosi.
6
07 – Urologia Prof. Puliatti Scarpa, Semellini
29/03/2021 Peres
7
07 – Urologia Prof. Puliatti Scarpa, Semellini
29/03/2021 Peres
La tabella sotto invece mostra i valori soglia dei markers che si misurano, e quali possono essere le
cause della loro elevazione (sono in ordine di importanza). Si legge inoltre il tempo di dimezzamento
dei suddetti markers, utile perché indica dopo quanto ci si aspetta dall’intervento che il marker sia
tornato a livelli normali. In caso di assenza del dimezzamento dei marker nel follow-up post-
operatorio bisogna sospettare metastasi in primis, oppure una mancata completa resezione del
tumore. Di nuovo, se il sospetto è blando si opera una biopsia, mentre se il sospetto è forte bisogna
rimuovere il testicolo. Importante misurare i markers anche prima dell’operazione, in modo da poter
fare un confronto.
8
07 – Urologia Prof. Puliatti Scarpa, Semellini
29/03/2021 Peres
ORCHIFUNILECTOMIA
L’orchifunilectomia (o orchiectomia, o orchifunicolectomia) consiste nell’asportazione del testicolo,
e si procede come mostrato nelle immagini: si incide a livello inguinale, quindi si fa l’apertura del
canale inguinale e si isola il funicolo, si spreme e si lussa il testicolo fuori dallo scroto e dal canale
inguinale, si fa la sezione del lubernaculum, che è uno dei legamenti che tiene il testicolo in sede e
si isola bene il testicolo, si isola il funicolo fino alla riflessione peritoneale, si separa la componente
del funicolo vascolare dal deferente e infine si lega il deferente separatamente dalla componente
vascolare e si asporta il testicolo.
STADIAZIONE
Una volta che è stato tolto il testicolo, in base alla analisi patologica si riesce a fare una stadiazione
del tumore. La stadiazione TNM è la medesima degli altri tumori, ma tiene conto anche di una
componente “S”, ovvero della positività ai markers sierici:
• Il T indica l’invasione locale, e in particolare:
o Tx à impossibile definire se il tumore è presente;
o T0 à l’analisi istologica è negativa per il sospetto di tumore;
9
07 – Urologia Prof. Puliatti Scarpa, Semellini
29/03/2021 Peres
TERAPIA
La terapia varia a seconda dello stadio e del tipo di tumore. Il professore non ha spiegato i tumori di
stadio 2, che sono quindi stati presi dalle slides.
1. SEMINOMA – STADIO 1
Questo caso ha un tasso di sopravvivenza che sfiora il 100%, con due opzioni terapeutiche:
• Sorveglianza, poiché solo il 15-20% dei pazienti ha metastasi subcliniche, e quindi si evita
un sovra-trattamento. Il follow-up è comunque molto lungo, stressante e costoso (le ricadute
avvengono anche dopo 10 anni dall’operazione, e se sono coinvolti i linfonodi avvengono nel
94-97% dei casi);
• Chemioterapia con carboplatino AUC7 per un tempo ridotto. Questo trattamento ha ridotto
inaspettatamente l’incidenza di un tumore a cellule germinali controlaterale.
10
07 – Urologia Prof. Puliatti Scarpa, Semellini
29/03/2021 Peres
3. SEMINOMA – STADIO 2
In questo caso si aggiunge alle opzioni terapeutiche la radioterapia, e in particolare:
• Per lo stadio 2A si effettua la radioterapia;
• Per lo stadio 2B invece si preferisce la chemioterapia se i linfonodi sono di dimensioni
maggiori di 3 cm (e comunque sono da valutare per la chemio anche i casi con linfonodi di
dimensioni minori).
11