/ 1991-1993 / Aldo Rossi con M. Brandolisio, G. Da Pozzo, M. Kocher, G. Vercelloni Ampliamento dell’aeroporto di Milano-Linate / 1991-1993 / A. Rossi con Brandolisio, Da Pozzo, Kocher, Vercelloni
viale Enrico Forlanini 1, Milano
di questo luogo di passaggio nel raccontare imprimere un’identità corrispondente la città e il paese nel quale propone all’idea di città che rappresenta. Dalla “The gateway to a city should represent Aldo Rossi l’idea stessa di moderna porta l’ingresso, dimostrano le ragioni di un tecnica costruttiva dei passaggi aerei, the essence of that city and, as a showcase urbana, gateway di relazioni che proprio progetto che propone la scena urbana come controventati e imbullonati con evidente of the type of buildings to be found in nella trasposizione teatrale della città trova modello e riferimento costante. Facciate messinscena, alla sovrapposizione dei piani Milan, the long heterogeneous façade of la sua identità. Il progetto e gli scritti che lo di città, palazzi, porte ma anche tipologie interni dell’aerostazione come prospetti the airport does just that. We discover a accompagnano dimostrano l’attenzione che costruttive, materiali, colori trasposti nella di città – “L’impostazione delle facciate series of regular pink granite pilasters da sempre l’architetto ha avuto per questa modernità tecnologica disegnano il fronte principali è necessariamente il vetro, ma and passengers gain access to the building tipologia di porta urbana del cielo propria d’arrivo alla Milano moderna, rappresentata dove il vetro diventa finestra della casa o through iron and glass bridges, which della modernità e della nostra epoca. I senza mediazioni, quasi entrassimo nella del laboratorio” – e ancora dal ritmo delle appear to pay homage to the industrial paragoni storici con i porti, le stazioni città stessa. Un progetto urbano, non tanto strutture murarie colorate di Candoglia, alle matrix of the city” (1). ferroviarie, le metropolitane ma anche la nella complessità delle relazioni tra le composizioni trilitiche di porte e portoni, minuziosa analisi delle stazioni del cielo parti quanto nell’evocazione dei caratteri la corrispondenza ad un modello ideale Linate è la città degli aerei. Metafora direttamente conosciute in Europa, in Asia, propri della città. Il carattere architettonico di rappresentazione urbana impone la della città reale a pochi chilometri dal America, da Francoforte a New York e la è forse l’aspetto più rivoluzionario del personalità di questo luogo di transito che centro, lo scalo milanese rappresenta per consapevolezza dell’importanza semantica progetto che nel 1992 si affianca agli rappresenta per Aldo Rossi il riscatto della spazi esistenti dell’aeroporto senza Milano moderna che riflette sulle proprie VISTA COMPLESSIVA DELL’INTERVENTO DI AMPLIAMENTO (FOTO DI MARCO INTROINI) interromperne il funzionamento, nessun radici scegliendo l’immagine da dare di sé. tecnicismo esasperato, come nel design di CLAUDIA TINAZZI tante aerostazioni, a rincorrere vanamente una contemporaneità destinata sempre (1) Aldo Rossi, in: Hugh Pearman, Airports: a century of a succedere a sé stessa, ma la volontà di architecture, Laurence King Publishing, London 2004.
IL FRONTE VETRATO E LA STRUTTURA METALLICA TRILITICA DI
UNO DEI CORPI DELL’AMPLIAMENTO (FOTO DI MARCO INTROINI) ALDO ROSSI, STUDIO PER LINATE, 1992