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Giugno 2019
L’ARCO DI ERACLITO
E LA RITUALITA’ DI LOGGIA
di Roberta Cappellini
L’ARCO DI ERACLITO
E LA RITUALITA’
DI LOGGIA
2
Roberta Cappellini
Libera Muratoria
C
hi era Eraclito fu definito da Aristotele in scioglimento è rappresen-
di Efeso? Il sa- termini di “formulazione di tato dall’unità sottesa “dal
piente che “inda- un’impossibilità razionale, che dio che vi sta dietro” (14/A91),
gando se stesso” esprime tuttavia un oggetto cioè dal logos stesso: uni-
scoprì, secondo il suo stes- reale”. L’enigma nascon- tà, da non intendersi quale
so dire, una “legge divina”, de dunque la realtà, e al somma delle antitesi, ma
che definì in termini di “Lo- contempo la manifesta, in realtà nuova comprensiva
gos”. Logos quale “trama quanto aderente all’oscil- degli stessi, tertium quid, in
nascosta” del dio che regge lazione tra essere e non es- quanto principio stabilente
e dinamizza l’apparenza sere, tra manifestato e non un’affinità tra le cose, av-
delle cose, ma logos anche manifestato, tra visibile e vicinandole e al contempo
come “discorso” dello stes- invisibile, aderente cioè al lasciandole sussistere nella
so Eraclito. Logos quindi bipolarismo o dualità della loro pluralità, secondo il re-
come legge divina, mani- vita. Così la molteplicità de- spiro dell’universo.
festazione del noumeno e gli enti del mondo è intrec-
contemporaneamente pen- cio d’enigmi, alla stregua “Il dio disperde e al tempo stes-
siero-parola umana. dell’intreccio delle parole so raccoglie e si avvicina e si al-
del sapiente. Tale intreccio lontana.” (14 A 45)
“La trama nascosta è più forte universale è fondato sull’e-
di quella manifesta.” (14 A20). lemento contrad- Non unità fusionale (re-
d it tor io, ductio ad unum)
L’enigma il cui che an-
Soprannominato “l’oscuro” nulla
per l’enigmaticità di questo
suo dire, Eraclìto utilizza-
va il paradosso anziché
la logica, o meglio: la
logica dei suoi famo-
si enigmi risultava
paradossale, pro-
prio in virtù di tale
trama.
In questo senso la
sua filosofia è de-
finibile come “pa-
thos del nascosto”,
in quanto tendente
a considerare il fon-
damento ultimo come
qualcosa di celato. Su 3
questo si fonda infatti il
suo incedere enigmatico.
L’enigma, fenomeno arche-
tipale della sapienza greca,
differenze e contrasti quin- Afferma il filosofo: “Dell’ar- “Pólemos è padre di tutte le
di, ma simultaneità di uni- co invero il nome è vita, ma l’o- cose, di tutte re” (53)
tà e molteplicità dei con- pera è morte.” (14 A8)
trari. In tal senso a-dualità: E ancora: “Armonia contra- Allora come coniugare ra-
com-unione delle parti, ar- stante come nell’arco e nella zionalmente contrasto ed
monizzazione: “concor- lira.” (51b) armonia, evitando l’otta-
dia discorde” (armonia di- va, ossia l’elevazione di to-
scors) per usare la luminosa L’arco vi è pertanto consi- nalità?
espressione paradossale che de rato, come A tal fine analizziamo que-
concede l’immediato lampo sto concetto di tensione at-
intuitivo dell’“istante fol- traverso la mitologia
gorante”. greca. La dea Ar-
monia nasce
L’A rmonia da Venere
In tal sen- e Marte,
so il logos cioè dalla
sembra compo-
descrive- sizio-
re il mo- ne del
vimento con-
di una t ra-
danza, sto. E’
pren- solo
dendo le in se-
sembian- conda
ze dell’ar- battuta,
monia. cioè dal-
Ma cosa si le nozze
intende tra- s u c c e s s ive
dizionalmente di Cadmo ed
con armonia? Ne- Armonia, che na-
gli aforismi eraclitei scerà la stirpe guer-
essa non viene fatta corri- riera e insorgeranno lotte
spondere, come nella scala e distruzione, mostrando la
musicale pitagorica, all’ot- da accezione greca, simbo- spaccatura della tensione
tava intesa come passaggio lo di vita. L’arco e la vita nel punto di superamento
da una frequenza ad un’al- erano all’epoca chiamati del limite che avvia quel
tra doppia; essa vi risulta con lo stesso nome diversa- processo degenerativo in
invece ri- mente accentato: Bios (vita), cui il contrasto si trasforma
4 ferita alla Biòs (arco). Ergo: l’armonia in prevaricazione e l’armo-
tensione della corda dell’ar- della vita starebbe nella ten- nia vitale in morte. Di Ar-
co tesa tra i due opposti sione, dunque nel contrasto monia come vita, quindi, si
estremi, propulsiva della gr. polemos), nella contrad- può parlare fintantoché la
freccia. dizione. tensione viene mantenuta,
Libera Muratoria
dunque contenuta dal pole-
mos, vale a dire dal contra-
sto, dalla contrapposizione
degli estremi dell’arco della
vita (Armonia discors)
NOTE BIBLIOGRAFICHE :
G. Colli, La sapienza greca, Era-
clito, Vol.III, Adelphi, Milano,
1988
V. Mathieu, Il nulla, la musica, la
luce, Spirali/Vel, Milano, 1996
R.Guénon, Gli stati molteplici
dell’essere, Adelphi, Milano, 1996
R.Panikkar, Lo spirito della paro-
la, Bollati Boringhieri, Torino,
convergente pur nelle sin- essere e divenire secondo 2007, 31
gole diversità. circolarità continua, nella R.Panikkar, I Veda, Mantramanjari
Rizzoli Bur,
quale si compie la tras-for- Milano 2001
Perché il rito “con-tiene” i mazione delle singole, dif- h t t p : / / 7
contrasti? Perché li ri-com- ferenti coscienze, cioè il www.treccani.it/vocabolario/eti-
pone in un progetto (del passaggio oltre lo stato in- mologico/
GADU), con effetto specu- dividuale, nella riunifica- https://www.etimo.it/ (Dizionario
lare sulle singole differenti zione di ciò che è sparso, etimologico Ottorino Pianigiani)
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