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La biblioteca aperta e pensante di Benedetto

Vecchi diventa un fondo


- redazione cultura, 19.06.2021

Iniziative. Ieri sono stati consegnati 553 volumi alla Biblioteca di Studi Politici «Pietro Grilli di
Cortona» dell’Università «Roma Tre», donati dalla famiglia. Il fondo dovrebbe entrare in funzione il
prossimo ottobre

Ieri 18 giugno, sono stati consegnati i libri di Benedetto Vecchi (del nostro caro e insostituibile
interlocutore, amico compagno e presenza indimenticabile per chi lavora in queste pagine, ndr), alla
Biblioteca di Studi Politici «Pietro Grilli di Cortona» dell’Università «Roma Tre», donati dalla
famiglia, Laura Fortini e Marianna Vecchi.

Costituiranno un fondo a lui intitolato che dovrebbe entrare in funzione il prossimo ottobre. Il
fondo «Benedetto Vecchi» sarà composto da 553 volumi della sua collezione privata e, oltre a
consentire lo studio del percorso intellettuale di Vecchi – presidente della cooperativa del Manifesto
e responsabile delle pagine culturali del giornale, per molti anni – costituiranno un fondamentale
ausilio per l’approfondimento della relazione tra capitalismo, società e tecnologie digitali. Temi al
centro dell’intensa opera scientifica e pubblicistica di Benedetto Vecchi, scomparso a gennaio del
2020, e che saranno alla base, tra l’altro, della nuova laurea magistrale in «Scienze Politiche per la
Società Digitale», attiva nell’Ateneo romano dal prossimo anno accademico.

Benedetto Vecchi ha collaborato per molti anni con la cattedra di sociologia generale e con il
laboratorio di «Sociologia e ricerca sociale» del Dipartimento di Scienze Politiche, «Roma Tre»,
tenendo seminari – come quello sugli «Intellettuali e la Rete», «Crisi e trasformazioni del capitalismo
contemporaneo», «Zygmunt Bauman e il problema della modernità» – e contribuendo ad organizzare
importanti iniziative e convegni tra i quali, in particolare, «Marx e la società del XXI Secolo» – da cui
è stato tratto l’omonimo volume pubblicato da Ombre Corte e curato con Francesco Antonelli.

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