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Dossier tecnico n° 10

Gli schemi di collegamento a


terra in BT (regimi di neutro)
Gli schemi di
collegamento a
terra in BT
(regimi di neutro)

Dossier tecnico n° 1 Indice


Redatto a cura della
1. Introduzione 2
Attività Bassa Tensione
Evoluzione dei bisogni 2
Cause dei guasti d'isolamento 2
Rischi derivanti da un guasto
d'isolamento 2

2. I MCT e la protezione
delle persone 5
Questo Dossier Tecnico tratta i rischi connessi con i guasti di isolamento Messa al neutro o schema TN 5
relativi alla sicurezza delle persone e dei beni. Esso considera in particolare
Neutro a terra o schema TT 6
l'influenza del Modo di Collegamento a Terra (MCT) sulla disponibilità
dell'energia elettrica. Neutro isolato (o impedente)
o schema IT 7
Il Dossier presenta i tre MCT definiti dalla norma CEI 64-8 (e dalla IEC 364)
ed utilizzati più o meno frequentemente in tutti i paesi.
3. I MCT ed i rischi d'incendio e di
Ogni MCT, denominato ancora a volte "regime di neutro" o "sistema di neutro", non disponibilità dell'energia 10
è esaminato sotto l'aspetto della sicurezza (includendo in particolare anche
Rischio d'incendio 10
i concetti di manutenibilità e di disponibilità).
Rischio di non disponibilità
Non ci sono cattivi MCT, tutti assicurano la sicurezza delle persone.
dell'energia 10
Ciascuno di loro offre vantaggi ed inconvenienti: è l'insieme dei bisogni che
deve guidare la scelta, al di là delle prescrizioni o delle interdizioni normative
e legislative. 4. Influenze della MT sulla BT
nei diversi MCT 12
Il fulmine 12
Le sovratensioni di manovra 12
La scarica MT-massa interna
al trasformatore 12
La scarica MT-BT interna
al trasformatore 13

5. Scelta del MCT ed


apparecchiature relative 15
Sistema TN - "Messa al neutro" 15
Sistema TT - "Neutro a terra" 15
Sistema IT - "Neutro isolato" 16
Protezione del neutro in funzione
del MCT 17

6. Scelta del MCT e conclusioni 19


Metodologia per la scelta del MCT 19
Conclusioni 19

7. Lessico 20

Questa pubblicazione continua la serie dei "Dossier tecnici" pubblicata a cura di


Nuova Magrini Galileo.
I Dossier Tecnici rappresentano un agile strumento di lavoro frutto del patrimonio
di esperienze e competenze aziendali.
La collezione ha lo scopo di fornire informazioni più approfondite ed essere un
valido strumento di riferimento nei campi specifici delle apparecchiature
elettromeccaniche, dell'elettronica industriale, del trasporto e della distribuzione
dell'energia elettrica.
1
Gli schemi di collegamento a terra
in BT (regimi di neutro)

1. Introduzione
Evoluzione dei bisogni Un isolamento è caratterizzato da ■ sia di modo differenziale (tra i
Attualmente i tre MCT, nel passato tensioni specifiche che, in conformità conduttori attivi) che diviene un
denominati regimi di neutro, sono alle norme, sono applicate alle corto-circuito;
definiti dalle norme CEI 64-8 ed apparecchiature ed ai prodotti nuovi: ■ sia di modo comune (tra conduttori
IEC 364 come: ■ tensione di isolamento (valore più attivi e masse o terra), una corrente
■ la messa al neutro -TN-; elevato della tensione della rete); di guasto -detta di modo comune
o omopolare (MT)- circola allora
■ il neutro a terra -TT-; ■ tensione di tenuta ad impulso
nel conduttore di protezione (PE)
■ il neutro isolato (o impedente) -IT-.
(onda 1,2/50 µs); e/o nella terra.
■ tensione di tenuta a frequenza I MCT in BT sono essenzialmente
Questi tre metodi hanno una comune
finalità in termini di protezione delle industriale (2 U + 1000 V per un interessati dai guasti di modo comune.
persone e dei beni: il controllo degli minuto). La maggior frequenza di questi guasti
effetti dei guasti di isolamento. Ad esempio, per un quadro a Bassa si verifica al livello degli apparecchi
Essi sono considerati equivalenti sul Tensione di tipo Prisma, utilizzatori e dei cavi.
piano della sicurezza delle persone compatibilmente con gli apparecchi
contro i contatti indiretti. installati all'interno valgono i seguenti Rischi derivanti da un
Non risulta necessariamente lo stesso valori: guasto di isolamento
per quanto riguarda la sicurezza ■ tensione di isolamento: 1000 V; Un guasto di isolamento,
dell'impianto elettrico di Bassa ■ tensione di tenuta ad impulso: 12 kV. indipendentemente dalla sua causa,
Tensione per ciò che concerne: presenta dei rischi per:
All'atto della messa in servizio di un
■ la disponibilità di energia; impianto nuovo, realizzato a regola ■ la vita delle persone;
■ la manutenzione dell'impianto. d'arte utilizzando prodotti costruiti ■ la conservazione dei beni;
Queste grandezze, in qualche modo in conformità alle norme, il rischio ■ la disponibilità dell'energia elettrica;
misurabili, sono oggetto di esigenze di guasti di isolamento è molto basso; tutti in relazione con la sicurezza.
sempre più forti nelle unità produttive con l'invecchiamento dell'impianto,
e negli immobili del terziario. questo rischio aumenta. Rischio di elettrizzazione
I sistemi di controllo-comando Infatti, l'aumento del rischio deriva delle persone
dei fabbricati (GTF) e di gestione da diverse aggressioni che sono Una persona (o un animale) sottoposta
dell'energia elettrica (GTE) giocano all'origine dei guasti di isolamento, ad una tensione elettrica viene
un ruolo sempre più importante al tra queste, a titolo d'esempio: elettrizzata.
livello della gestione e della sicurezza. ■ durante l'installazione: In funzione dell'importanza
❑ il deterioramento meccanico della dell'elettrizzazione, questa persona
Questa evoluzione del bisogno
guaina isolante di un cavo, può subire:
di sicurezza può influenzare
grandemente la scelta del MCT. ■ un dolore;
■ durante l'esercizio:
❑ la presenza di polveri più o meno ■ una contrazione muscolare;
Si deve ricordare inoltre che le
considerazioni sulla continuità conduttrici, ■ una bruciatura;
di servizio (si pensi ad una rete ❑ l'invecchiamento termico degli isolanti ■ un arresto cardiaco (è
di distribuzione pubblica esercita dovuto ad una temperatura eccessiva, l'elettrocuzione) (rif. fig. 1).
correttamente scollegando gli utenti che ha per origine: Proteggere l'uomo dagli effetti della
con guasti di isolamento) hanno avuto - il clima, corrente elettrica è un obiettivo
un ruolo significativo nella definizione - un numero di cavi eccessivo in un prioritario, il rischio di elettrizzazione
dei MCT. condotto o in un particolare percorso, è dunque il primo da prendere
- un quadro mal ventilato,
in considerazione.
Cause dei guasti - la presenza di armoniche, Il pericolo è dovuto sia all'intensità,
sia alla durata della corrente che
di isolamento - le sovracorrenti...
attraversa il corpo umano (in particolare
Per assicurare la protezione delle ❑ le forze elettrodinamiche il cuore).
persone e la continuità di servizio, che si sviluppano in occasione In BT, il valore dell'impedenza dei
i conduttori e le parti in tensione di un corto-circuito e che possono corpi di cui una componente rilevante
di un impianto elettrico sono "isolati" danneggiare un cavo o diminuire è la resistenza della pelle, varia
dalle masse collegate a terra. una distanza di isolamento, praticamente in funzione delle
L'isolamento è realizzato mediante: ❑ le sovratensioni di manovra condizioni ambientali (locali secchi
■ l'impiego di materiali isolanti;
o di origine atmosferica, e umidi e locali bagnati).
❑ le sovratensioni a 50 Hz risultanti Per ciascun caso, è stata definita
■ l'allontanamento, che richiede una tensione di sicurezza (tensione
da un guasto di isolamento in MT.
opportune distanze di isolamento nei di contatto massima ammissibile
gas (per esempio nell'aria) e opportune È generalmente una combinazione
durante almeno 5 secondi); essa
linee di fuga (riguardanti le di queste cause primarie che porta
è denominata tensione limite
apparecchiature, per esempio il ad un guasto di isolamento. convenzionale UL dalla norma IEC 479
percorso di contorno di un isolatore). Questo può essere: (fascicolo CEI 1335P).

2 MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10


Le norme CEI 64-8 ed IEC 364
durata del passaggio di corrente
precisano che, se la tensione di
contatto (Uc) rischia di superare la ms
tensione UL, la durata di applicazione 10 000
della tensione di guasto deve essere a b c1 c2 c3
5 000
limitata dall'intervento dei dispositivi
di protezione (rif. fig. 2).
2 000
Rischio di incendio 1 000
Questo rischio, quando si concretizza,
può avere conseguenze drammatiche 500
per le persone ed i beni. 1 2 3 4
Un buon numero di incendi ha 200
per origine un riscaldamento rilevante 100
e puntuale o un arco elettrico provocati
da guasti di isolamento. 50
Il rischio è tanto più rilevante quanto più
la corrente di guasto è elevata. 20
mA
Esso è inoltre funzione del grado 10
di rischio di incendio o esplosione 0,1 0,2 0,5 1 2 5 10 20 50 100 200 500 1 000 2 000 5 000 10 000
dei locali o degli impianti.
corrente passante per il corpo
Rischio di non disponibilità zona 1 : percezione
dell'energia zona 2 : forte dolore
Il controllo di questo tipo di rischio zona 3 : contrazioni muscolari
assume sempre maggiore importanza. zona 4 : rischio di fibrillazione ventricolare (arresto cardiaco)
In effetti, se per eliminare il guasto c2 : probabilita 5 %
l'alimentazione della parte guasta c3 : probabilita > 50 %
viene interrotta automaticamente,
si possono verificare: fig. 1: zone tempo/corrente degli effetti della corrente alternata (da 15 a 100 Hz) sulle persone secondo
■ un rischio per le persone, come IEC 479-1.
ad esempio:
❑ mancanza imprevista
dell'illuminazione, ■ locali o ambienti secchi o umidi: UL ≤ 50 V
❑ messa fuori servizio di tensione di contatto presunta (V) tempi di interruzione massimi del dispositivo
apparecchiature utili ai fini di protezione (s)
della sicurezza;
corrente alternata corrente continua
■ un rischio economico legato alla < 50 5 5
perdita di produzione. Questo rischio
50 5 5
deve essere particolarmente controllato
nelle industrie caratterizzate 75 0,60 5
da processi produttivi per i quali 90 0,45 5
il riavviamento può essere lungo 120 0,34 5
e costoso. 150 0,27 1
Inoltre, se la corrente di guasto 220 0,17 0,40
è elevata: 280 0,12 0,30
■ le distruzioni, nell'impianto o negli 350 0,08 0,20
apparecchi utilizzatori, possono essere 500 0,04 0,10
rilevanti e possono far aumentare
■ locali o ambienti bagnati: UL ≤ 25 V
i costi ed i tempi di riparazione;
tensione di contatto presunta (V) tempi di interruzione massimi del dispositivo
■ la circolazione di forti correnti di protezione (s)
di guasto di modo comune (tra rete
corrente alternata corrente continua
e terra) può anche disturbare alcune
apparecchiature sensibili, soprattutto 25 5 5
se queste fanno parte di un sistema 50 0,48 5
a "correnti deboli" con dei collegamenti 75 0,30 2
galvanici. 90 0,25 0,80
Infine, all'atto della messa fuori 110 0,18 0,50
tensione, l'apparizione di sovratensioni 150 0,10 0,25
e/o fenomeni di irraggiamento 220 0,05 0,06
elettromagnetico possono comportare
280 0,02 0,02
malfunzionamenti oppure degrado
di apparecchiature sensibili. fig. 2: durata massima di permanenza della tensione di contatto secondo la norma IEC 364.

MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10 3


Gli schemi di collegamento a terra
in BT (regimi di neutro)

Contatti diretti ed indiretti A fronte di questo rischio, le norme


Prima di incominciare lo studio degli impianti elettrici -IEC 364 a livello
dei MCT, è utile fare un richiamo internazionale e CEI 64-8 a livello a) contatto diretto
sull'elettrizzazione dovuta a contatti italiano (queste norme sono molto simili
f
diretti ed indiretti. nella forma e nel contenuto)- hanno
■ contatto diretto e misure ufficializzato tre Modi di Collegamento
di protezione a Terra (MCT) e definito le regole
Si tratta di contatto accidentale di di installazione e di protezione
persone con un conduttore attivo corrispondenti. Uc
(fase o neutro) o una parte conduttrice Le misure di protezione contro i contatti
normalmente in tensione (rif. fig. 3a). indiretti si basano su tre principi
Nel caso in cui il rischio sia molto fondamentali:
elevato, la soluzione del problema ■ la messa a terra delle masse degli
apparecchi utilizzatori e degli altri b) contatto indiretto
consiste nel distribuire l'elettricità
con una tensione non pericolosa, componenti elettrici per evitare
in pratica una tensione minore che un guasto di isolamento diventi 3
o uguale alla tensione di sicurezza. l'equivalente di un contatto diretto;
Si tratta dell'impiego di sistemi a ■ l'equipotenzialità delle masse
bassissima tensione di sicurezza simultaneamente accessibili.
(sistemi SELV o PELV). L'interconnessione di queste masse
In BT (230/400 V), le misure di Ig Uc
contribuisce efficacemente alla
protezione consistono nel mettere riduzione della tensione di contatto.
queste parti attive fuori dalla portata L'equipotenzialità si realizza mediante
di eventuali contatti di persone il conduttore di protezione (PE) che
o nell'impedire il contatto mediante collega tutte le masse dei componenti fig. 3: contatti diretti e indiretti.
l'isolamento delle parti attive oppure elettrici all'interno di un fabbricato
mediante l'interposizione di involucri o di un impianto, eventualmente
o barriere. completata da collegamenti
Una misura complementare contro equipotenziali supplementari (rif. fig. 4).
i contatti diretti consiste nell'utilizzare
Dispositivi Differenziali a corrente Attenzione: l'equipotenzialità può non
Residua (DDR) istantanei con corrente essere totale in tutti i punti dell'impianto;
differenziale nominale d'intervento non in ragione di ciò per lo studio dei MCT
superiore a 30 mA. e delle protezioni associate, l'ipotesi
assunta dai normalizzatori (Ug=Uc)
Nota: Questa misura è necessaria viene applicata poiché Uc è al massimo derivazioni
in tutti i casi in cui la realizzazione individuali
uguale a Ug.
del MCT a valle non risulta (PE)
❑ Ug = tensione detta di guasto (di
controllabile. In particolare la norma contatto presunta), riferita alla terra ferri di armatura
CEI 64-8 prevede obbligatoriamente profonda, della massa di un
questo tipo di protezione per le prese conduttore
componente elettrico interessato principale
di corrente dei campeggi e per impianti da un guasto di isolamento, di protezione
particolari (ad esempio nei cantieri).
❑ Uc = tensione di contatto dipendente
Le misure di protezione da attuare
dal potenziale Ug e dal riferimento
per la protezione contro i contatti diretti
di potenziale della persona esposta
sono completamente indipendenti
al rischio, generalmente il suolo. acqua
dal MCT.
■ la gestione del rischio elettrico: gas
■ contatto indiretto, misure
❑ questa gestione è ottimizzata riscaldamento
di protezione e di prevenzione
Il contatto di una persona mediante la prevenzione.
con delle masse metalliche messe Per esempio, misurando il livello
accidentalmente in tensione è chiamato di isolamento di un apparecchio prima
contatto indiretto (rif. fig. 3b). della sua messa in tensione o mediante
Questa messa in tensione accidentale il rilevamento del guasto basato sulla barretta
deriva da un guasto di isolamento. ricerca sotto tensione in un impianto di misura
La corrente di guasto che circola isolato da terra (sistema IT),
provoca una differenza di potenziale ❑ se il difetto di isolamento si verifica
tra la massa dell'apparecchio e produce una tensione di guasto conduttore
utilizzatore e la terra: si ha dunque pericolosa, bisogna eliminarlo di terra
anello esterno
l'apparizione di una tensione di guasto disalimentando automaticamente alla fondazione
(di contatto) che risulta pericolosa se il la parte di impianto dove si è prodotto
suo valore è superiore a quello della il guasto. Il modo in cui si sopprime
il rischio dipende allora dal MCT. fig. 4: equipotenzialità in un immobile.
tensione UL.

4 MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10


2. I MCT e la protezione delle persone
In questo capitolo, si evidenziano 3
3
i rischi di elettrizzazione e di
elettrocuzione per i diversi Modi N
di Collegamento a Terra, come definiti N
dal Comitato Elettrotecnico
Internazionale nella norma IEC 364.
Il MCT in BT caratterizza le modalità T
di collegamento a terra del secondario T
del trasformatore MT/BT e le modalità
della messa a terra delle masse
dell'impianto. 3 3
L'identificazione dei tipi di schema
è così definita per mezzo di due lettere: N N
■ la prima per il collegamento del N
neutro del trasformatore (2 casi possibili): I
❑ T per "collegato" a terra,
❑ I per "isolato" da terra,
■ la seconda per il tipo di collegamento fig. 5: modi di collegamento a terra del neutro del trasformatore e delle masse degli apparecchi
delle masse degli apparecchi utilizzatori utilizzatori.
(2 casi possibili):
❑ T per "collegato direttamente" a terra,
❑ N per "collegato al neutro" all'origine 3
3
dell'impianto, il quale è a sua volta
collegato a terra (rif. fig. 5). N
La combinazione di queste due lettere PEN N N N
consente tre configurazioni possibili:
PE PE PE
neutro del massa
trasformatore
■ se T → T oppure N
■ se I → T TN-C TN-S TT IT
in definitiva TT, TN e IT.
Nota 1:
Lo schema TN, secondo le norme fig. 6: esempio di coesistenza tra i diversi MCT.
IEC 364 e CEI 64-8, comprende diversi
sottoschemi: lettera terra di cabina terra del neutro terra delle masse
■ TN-C: se il conduttore di neutro N
supplementare MT/BT BT di utilizzazione BT
ed il conduttore di protezione PE sono R (collegate) ■ ■ ■
accumunati (PEN); N (del neutro) ■ ■ ❑
■ TN-S: se i conduttori N e PE sono S (separate) ❑ ❑ ❑
distinti; (■ = interconnessa; ❑ = indipendente)
■ TN-C-S: impiego di un TN-S a valle
fig. 7: collegamento dei dispersori di terra BT con quello della cabina di trasformazione MT/BT.
di un TN-C (l'inverso è proibito).
Nota 2:
Ciascun MCT si può applicare ad un Messa al neutro In effetti, in occasione di un
impianto elettrico di BT, nel suo o schema TN corto-circuito, si ammette che le
insieme ma non è escluso che diversi impedenze a monte della partenza
MCT possano coesistere in uno stesso In presenza di guasto di isolamento considerata provochino una caduta
impianto, si veda a titolo di esempio la verso terra, la corrente di guasto Ig di tensione del 20% sulla tensione
fig. 6. è limitata soltanto dall'impedenza di fase U0, che è la tensione nominale
dei cavi dell'anello di guasto (rif. fig. 8). tra la fase e la terra: da ciò deriva
Nota 3:
In alcuni paesi, è consuetudine U0 il coefficiente 0,8.
Ig =
identificare la Modalità di Collegamento RF1 + Rg + RPE Ig determina dunque una tensione
tra i vari dispersori di terra dell'impianto di guasto riferita alla terra:
con una lettera supplementare alla sigla Per una partenza, considerando che
la resistenza del punto di guasto sia Ug=RPE•Ig
dell'MCT (rif. fig. 7).
Rg≈0: cioé:
Esaminiamo come realizzare in ciascun
caso la protezione delle persone. 0, 8 ⋅ U0 Ug = 0, 8 ⋅ U0 ⋅
RPE
Ig = RF1 + RPE
RF1 + RPE

MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10 5


Gli schemi di collegamento a terra
in BT (regimi di neutro)

Per le reti a 230/400 V, questa tensione corrente di valore Ia: Neutro a terra o schema TT
(dell'ordine di U0/2 se RPE=RF) è In presenza di un guasto di isolamento,
0, 8 ⋅ U0 ⋅ SF
pericolosa, essendo superiore alla L max = la corrente di guasto a terra Ig
tensione limite di sicurezza anche 1, 5 ⋅ ρ ⋅ (1 + m) ⋅ Ia (rif. fig. 10) è essenzialmente limitata
in ambiente secco (UL=50 V). ■ Lmax: lunghezza massima in metri; dalle resistenze di terra (i dispersori
È allora necessario assicurare di messa a terra del neutro e di messa
la messa fuori tensione automatica ■ U0: tensione di fase (230 V per una a terra delle masse sono nettamente
ed immediata dell'impianto o della parte rete trifase a 400 V); separati).
di impianto interessata dal guasto ■ ρ: resistività dei conduttori alla Considerando ancora una volta valida
(rif. fig. 9). temperatura di 20°C. Il coefficente 1,5 l'ipotesi per cui Rg=0, la corrente
Essendo il guasto di isolamento tiene conto dell'aumento di temperatura di guasto è:
paragonabile ad un corto-circuito, del conduttore durante il corto-circuito; U0
l'interruzione del circuito può essere Ig ≈
effettuata mediante il Dispositivo
■ Ia: corrente di intervento del DPCC: R A + RB
❑ per un interruttore Ia=Im (Im: corrente
di Protezione contro i Corto-Circuiti Questa corrente di guasto genera
di intervento dello sganciatore
(DPCC), con un tempo massimo una tensione di guasto tra i capi della
magnetico o corto ritardo),
di interruzione specificato in funzione resistenza di terra degli utilizzatori:
di UL. ❑ per un fusibile, corrente tale per cui
il tempo totale di interruzione del U0 ⋅ R A
Ug=RA•Ig oppure Ug =
Realizzazione fusibile (tempo di prearco + tempo R A + RB
Per essere sicuri che la protezione d'arco) sia conforme alla norma
sia efficace, bisogna che, (rif. fig. 9). Essendo le resistenze di terra di valore
indipendentemente dal punto dove non molto elevato e dello stesso ordine
si può verificare il guasto, la corrente SF di grandezza (≅ 10 Ω), questa tensione,
Ig sia superiore alla soglia di ■ m= dell'ordine di U0/2, è pericolosa;
SPE
funzionamento della protezione è quindi obbligatorio prevedere una
Ia (Ig > Ia). Questa condizione deve Se la linea è di lunghezza superiore interruzione automatica del circuito
essere verificata nella fase di progetto a Lmax e non si desidera aumentare interessato dal guasto (rif. fig. 10).
dell'impianto mediante il calcolo delle la sua sezione, si può operare in
diverse direzioni: Realizzazione
correnti di guasto, ripetendo La corrente di guasto al di sopra della
l'operazione per tutti i circuiti ■ diminuire Ia (quando il DPCC quale si ha la condizione di rischio
dell'impianto. Un percorso comune ammette la regolazione della soglia
UL
dei conduttori di protezione (PE) e dei di intervento e quando la diminuzione ( Ig0 = ) è largamente inferiore alle
conduttori attivi facilita questo calcolo di Ia consente comunque di superare RA
ed è raccomandato dalle norme i transitori di normale funzionamento regolazioni possibili per i dispositivi
(CEI 64-8 art. 544.1). del carico); di protezione a massima corrente;
Per garantire questa condizione, ■ aumentare la sezione del conduttore
è perciò necessario installare
un diverso approccio consiste di protezione SPE; un DDR almeno in testa all'impianto.
nell'imporre un valore massimo Per migliorare la disponibilità
■ utilizzare un Dispositivo Differenziale dell'energia elettrica, l'utilizzo di più
di impedenza agli anelli di guasto
in funzione del tipo e del calibro a corrente Residua (DDR). DDR permette di realizzare una
dei DPCC scelti (rif. norma inglese
BS 7671). Un tale procedimento
può portare ad aumentare la sezione
dei conduttori attivi e/o del conduttore
di protezione. A Ig
Un altro modo di verificare che il DPCC
assicuri la protezione delle persone
è quello di calcolare la lunghezza N
massima che ciascuna partenza D
non dovrà superare per una soglia
PE
di protezione prefissata.
Per calcolare Ig e Lmax, si possono
utilizzare tre metodi semplici:
■ il metodo delle impedenze;
C B

■ il metodo della composizione; Rg


■ il metodo convenzionale (suggerito
dalla norma CEI 64-8 art. 533.3). Ug
Quest'ultimo fornisce l'equazione:
0, 8 ⋅ U0 0, 8 ⋅ U0 0, 8 ⋅ U0 ⋅ SF
Ig = = =
Z RF + RPE 1, 5 ⋅ ρ ⋅ (1 + m) ⋅ L
Per garantire che la protezione assolva 0,8 . U0 U0 0,8 . U0
correttamente la sua funzione, Ug ≈ se RPE = RF e Rg = 0 Ig = ➞
2 RAB + Rg + RCD RF + RPE
è necessario che Ia<Ig, da cui
l'espressione di Lmax, lunghezza
massima consentita dalla protezione
avente per soglia di intervento la fig. 8: corrente e tensione di guasto nel sistema TN.

6 MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10


selettività di intervento in tempo In pratica, l'impedenza naturale Id=3 U0 • CF • ω
e corrente. capacitiva a terra di un cavo trifase Per una rete a 230/400 V con un
Tutti questi DDR avranno una soglia è caratterizzata dai valori tipici: chilometro di sviluppo lineare,
di intervento nominale I∆n inferiore ❑ C=1 µF / km; la tensione di guasto sarà uguale
a Ig0. a:
❑ R=10 MΩ•km;
La messa fuori tensione per intervento Ug=RT•Id,
del DDR si deve effettuare che danno (a 50 Hz) per cavi di un
chilometro di lunghezza: in pratica circa 0,7 V se RT=10 Ω e se
istantaneamente, ma può essere (come avviene in pratica) il valore della
accettato un tempo di intervento ❑ ZcF=1 / j • C • ω = 3 200 Ω
resistenza del PE risulta trascurabile
di un secondo per consentire un ❑ ZrF= RF = 10 MΩ rispetto a RT.
intervento selettivo dei DDR. per cui risulta ZF≅ZcF= 3 200 Ω Con l'aumentare dello sviluppo lineare
È significativo notare che la protezione della rete, la tensione Ug aumenta ma
mediante DDR: Nota: la capacità della rete aumenta
non risulta normalmente pericolosa
con la sua estensione, mentre la
■ è indipendente dalla lunghezza (il limite imposto dalla norma CEI 64-8
resistenza di isolamento diminuisce. per Ug è di 50 V), l'impianto può
dei cavi;
Per fissare bene il potenziale di una dunque restare in servizio.
■ consente l'impiego di dispersori
rete IT rispetto alla terra è consigliato, Se il neutro è distribuito, lo
di terra separati RA anche per lo stesso soprattutto se l'estensione della rete
impianto. spostamento del potenziale del neutro
è modesta, di installare un'impedenza rispetto alla terra aggiunge una
(Zn≅1 500 Ω) tra il centro stella del corrente
Neutro isolato (o impedente) trasformatore e la terra... è lo schema
IcN=U0 • CF • ω, cosicché risulta:
o schema IT IT a neutro impedente.
■ comportamento al primo guasto
Id=4 U0 • CF • ω (rif. fig. 12)
Il neutro è isolato, non collegato a terra.
❑ neutro impedente:
I dispersori di terra delle masse sono ❑ neutro isolato
Corrente di primo guasto (neutro non
normalmente interconnessi come La corrente di guasto si stabilisce come distribuito):
avviene per i MCT TN e (generalmente) segue (valore massimo in caso di
TT. guasto franco e neutro non distribuito): U0 1 1
Id = con = + 3 j ⋅ CF ⋅ ω
■ In funzionamento normale (senza Id=Ic1+Ic2, somma vettoriale con: Zeq Zeq Zn
guasto di isolamento), la rete è messa
Ic1= j • CF • ω • V13 e La tensione di guasto corrispondente
a terra dall'impedenza capacitiva
Ic2= j • CF • ω • V23 , per cui: risulta bassa e non pericolosa,
della rete stessa. l'impianto può restare in servizio.
Continuare il servizio senza pericolo
U0 (V) tempo di interruzione tempo di interruzione è molto interessante, ma è necessario:
- sapere che c'é un guasto;
tensione fase/neutro (secondi) UL=50 V (secondi) UL=25 V
- ricercarlo rapidamente ed eliminarlo
127 0,8 0,35 prima che si possa presentare un
230 0,4 0,2 secondo guasto.
400 0,2 0,05 Per rispondere a questi bisogni:
> 400 0,1 0,02 - il guasto è segnalato da un
Controllore Permanente di Isolamento
fig. 9: tempi di interruzione nel sistema TN (rif. IEC 364 e CEI 64-8, tabelle 41A e 48A). (CPI), che sorveglia tutti i conduttori
attivi, compreso il neutro (la norma
CEI 64-8 impone l'installazione
Ig del CPI),
- la ricerca del punto di guasto
è realizzata mediante localizzatori
N
di guasto;
■ comportamento al secondo guasto
Quando compare un secondo guasto
PE mentre il primo non è ancora stato
eliminato, si possono verificare tre casi:

UL resitenza massima del


I∆n ≤ dispersore di terra RA
RA

Ug UL 50 V 25 V
3A 16 Ω 8Ω
1A 50 Ω 25 Ω
RB RA 500 mA 100 Ω 50 Ω
300 mA 166 Ω 83 Ω
30 mA 1666 Ω 833 Ω
U0 RA
Ig = Ug= U0 ⋅ fig. 11: sistema -TT- limite superiore della
RA +RB RA +RB resistenza del dispersore di terra delle masse da
non superare in funzione della sensibilità dei DDR
fig. 10: corrente e tensione di guasto nel sistema TT. e della tensione limite UL, [I∆n=f(RA)].

MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10 7


Gli schemi di collegamento a terra
in BT (regimi di neutro)

❑ 1) il guasto interessa lo stesso


conduttore attivo (fase o neutro): Id
non succede niente e l'impianto può
restare in servizio; 3
2
❑ 2) il guasto interessa due conduttori 1
N
attivi diversi con tutte le masse N
interconnesse collettivamente da un PE
conduttore di protezione: il doppio
controllore limitatore
guasto è un corto-circuito (attraverso Id Id
permanente di
il PE). CF CF CF CF
di sovratensione
Il rischio di elettrizzazione è simile isolamento
a quello incontrato con il sistema TN. (CPI)
Le condizioni più sfavorevoli per IcN Ic1 Ic2
i DPCC (Ig più debole) si ottengono
nel caso in cui i due guasti si Ug
producono su partenze aventi le stesse
caratteristiche (sezioni-lunghezze) (rif. RT
fig. 13).
Id
I DPCC devono rispettare le relazioni:
- se il neutro non è distribuito:

0, 8 ⋅ U0 ⋅ 3 Ic2
V1 V2
Ia ≤
2 ⋅ Zs
- se il neutro è distribuito (da notare
che la norma CEI 64-8 raccomanda Id IcN
di non distribuire il neutro nei sistemi V1 3 V2 3
IT), considerando che uno dei due Ic1
conduttori in condizioni di guasto sia
il neutro:
V3 Ug≈RT•Id
0, 8 ⋅ U0
Ia ≤
2 ⋅ Z' s
(Zs e Z's sono i valori dell'impedenza
fig. 12: corrente di primo guasto di isolamento nel sistema IT.
del circuito di guasto comprendenti
rispettivamente il conduttore di fase
o di neutro ed in entrambi i casi il
ritorno attraverso il PE).
È da rilevare che, nel caso in cui
uno dei due guasti sia sul neutro, la
corrente e la tensione di guasto sono
dimezzati rispetto al sistema TN.
Questo ha spinto i normalizzatori
ad autorizzare tempi massimi 0,8 Uo
di intervento dei DPCC più lunghi
(rif. fig. 14). Ig
Come nel sistema TN, la protezione 3
2
mediante DPCC non è consentita che 1
per delle lunghezze massime di cavi: N
N
- neutro non distribuito:
PE
3 0, 8 ⋅ U0 ⋅ SF Ig
L max = ⋅
2 1, 5 ⋅ ρ ⋅ (1 + m) ⋅ Ia RPE RF RPE RF

- neutro distribuito:
1 0, 8 ⋅ U0 ⋅ SN
L max = ⋅
2 1, 5 ⋅ ρ ⋅ (1 + m') ⋅ Ia
Ug Ug

In queste formule, il significato dei vari RT


termini è analogo a quello definito
per il sistema TN; si noti che il valore
di m' è dato dal rapporto tra la sezione 0,8⋅ U0 0,8 ⋅ U0
del neutro e quella del PE. Ig≈ Ug≈
2⋅ ( RPE + RF) 4
❑ 3) il guasto interessa due conduttori
attivi diversi, ma tutte le masse non
sono interconnesse.
Per le masse collegate a terra fig. 13: corrente di secondo guasto nel sistema IT (con neutro distribuito) e partenze interessate
di medesima sezione e medesima lunghezza.
individualmente o per gruppi (la norma

8 MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10


CEI 64-8 lo consente ma lo sconsiglia, UL tensione più elevata oppure a
raccomandando che le masse siano I∆n ≤ fulminazioni sulla rete MT, è opportuna
collegate ad un impianto di terra unico), RA l'installazione di un limitatore di
ciascun circuito o ciascun gruppo di secondo la tabella della fig. 11. sovratensione (richiesto
circuiti deve essere protetto da un Si noti tuttavia che, per le masse espressamente in Italia dal DPR 547)
DDR. collegate ad un unico dispersore e tra il centro stella dell'avvolgimento
Infatti, in caso di guasto di isolamento protette collettivamente da un DDR, si di BT del trasformatore e la terra (RT)
a livello di gruppi collegati a due diversi deve realizzare la protezione (rif.fig.12).
impianti di terra, il comportamento del individuale con DPCC, in analogia a Al fine di avere una panoramica
sistema rispetto ai guasti di terra (Ig, quanto si prevede nei sistemi TN. sintetica delle grandezze che
Ug) è analogo a quello di un sistema caratterizzano i differenti MCT
TT (la corrente di guasto passa Nota: per proteggere una rete BT
isolata da terra (IT) contro le riguardo alla protezione delle persone,
attraverso la terra). le principali formule sono raccolte nella
La protezione delle persone contro sovratensioni, dovute ad esempio a
scariche nel trasformatore MT/BT, tabella di fig. 15.
i contatti indiretti è allora assicurata
rispettando la stessa relazione. contatti accidentali con una rete a

U0/U (V) UL=50 V UL=25 V


U0: tensione fase/neutro tempi di interruzione (secondi) tempi di interruzione (secondi)
U: tensione tra le fasi neutro non distribuito neutro distribuito neutro non distribuito neutro distribuito
127/200 0,8 5 0,4 1,00
230/400 0,4 0,8 0,2 0,5
400/690 0,2 0,4 0,06 0,2
580/1000 0,1 0,2 0,02 0,08
fig. 14: tempi di interruzione massimi specificati nel sistema IT (secondo IEC 364 e CEI 64-8, tabelle 41B e 48A).

Ig Ug Lmax continuità di servizio


0, 8 ⋅ U0 ⋅ SF 0, 8 ⋅ U0 0, 8 ⋅ U0 ⋅ SF
TN m⋅ selettività verticale
1, 5 ⋅ ρ ⋅ (1 + m) ⋅ L 1+ m 1, 5 ⋅ ρ ⋅ (1 + m) ⋅ Ia
U0 U0 ⋅ R A
TT nessun limite selettività verticale
R A + RB R A + RB
IT 1° guasto <1A << UL nessuna interruzione
doppio guasto 3 0, 8 ⋅ U0 ⋅ SF m ⋅ 3 0, 8 ⋅ U0 3 0, 8 ⋅ U0 ⋅ SF
tra le fasi ≤ ⋅ ≤ ⋅ ⋅ selettività verticale
2 1, 5 ⋅ ρ ⋅ (1 + m) ⋅ L 2 1+ m 2 1, 5 ⋅ ρ ⋅ (1 + m) ⋅ Ia
doppio guasto
1 0, 8 ⋅ U0 ⋅ SN m' 0, 8 ⋅ U0 1 0, 8 ⋅ U0 ⋅ SN
con neutro ≤ ⋅ ≤ ⋅ ⋅
( ) ( )
selettività verticale
2 1, 5 ⋅ ρ ⋅ 1 + m' ⋅ L 2 1 + m' 2 1, 5 ⋅ ρ ⋅ 1 + m' ⋅ Ia

Si ricorda che: ■ la sezione di PE, generalmente uguale alla sezione delle fasi (per condutture di piccola sezione),
■ρ = 0,018 Ω . mm2/m per Cu (0,027 per AI); può essere uguale alla metà della sezione delle fasi quando questa supera i 35 mm2... ciò aumenta Ug
SF in TN e IT.
■ m= ;
SPE
SN
■ m' = ;
SPE

fig. 15: grandezze caratteristiche dei MCT.

MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10 9


Gli schemi di collegamento a terra
in BT (regimi di neutro)

3. I MCT ed i rischi d'incendio e di non disponibilità


dell'energia
Rischio d'incendio grandezza statistica (rif. fig.16) uguale del circuito in presenza di un guasto.
È stato dimostrato e poi accettato al rapporto fra due durate: ■ il sistema IT
dai normalizzatori che un contatto ■ tempo durante il quale la tensione Per conservare il principale vantaggio
puntuale tra un conduttore ed una è presente; del sistema IT, che è quello di non
massa può provocare un incendio, interrompere la distribuzione
in ambienti particolarmente sensibili, ■ durata di riferimento, uguale ai tempi dell'energia elettrica al verificarsi del
quando la corrente di guasto supera di "tensione presente+ tensione primo guasto a terra, bisogna evitare il
i 500 mA. assente". secondo guasto, il quale presenta al
É dunque opportuno considerare con Il tempo di buon funzionamento (MUT) suo apparire gli stessi rischi tipici del
particolare attenzione: dipende dallo stato generale sistema TN.
■ ambienti a rischio elevato: impianti
dell'isolamento della rete. Per far ciò, si deve eliminare il primo
petrolchimici, strutture adibite ad uso È noto che l'isolamento degrada nel guasto prima che se ne presenti un
agricolo o zootecnico; tempo a causa delle sollecitazioni secondo.
termiche dovute in particolare alle L'utilizzo di strumenti di rilevazione
■ ambienti a rischio medio, ma dove correnti di guasto. Anche il tempo di e di localizzazione efficaci da parte
le conseguenze possono essere molto fuori servizio (MDT) dipende di personale di manutenzione preparato
gravi: immobili di grande altezza, luoghi dall'intensità della corrente di guasto, e reattivo riduce drasticamente la
di spettacolo o trattenimento pubblico... che può provocare: probabilità del "guasto doppio".
Con il neutro isolato il rischio ■ danni più o meno rilevanti negli Inoltre, sono attualmente disponibili
"incendio": apparecchi utilizzatori, nei cavi... ; sul mercato dispositivi di controllo
■ è molto basso al primo guasto; ■ incendi;
che permettono di seguire nel tempo
l'evoluzione dell'isolamento dei diversi
■ è pari a quello del sistema TN ■ disfunzioni sulle apparecchiature circuiti, di effettuare la previsione
al secondo guasto. a correnti deboli di controllo-comando. dei guasti e quindi di anticipare la
Per i sistemi TT e soprattutto TN, Rispetto alla disponibilità dell'energia manutenzione per prevenire il primo
la corrente di guasto è pericolosa elettrica, conviene dunque studiare guasto.
in considerazione della potenza separatamente ciascun MCT. In tal modo si ottiene la massima
sviluppata (P=Rg•Ig2): Il sistema IT merita un approfondimento disponibilità possibile con il sistema IT.
■ in TT si ha: 5 A < Ig < 50 A; particolare poiché risulta essere il solo ■ i sistemi TN e TT
■ in TN si ha: 1 kA < Ig < 100 kA. a consentire la mancata interruzione Essi fanno ricorso alla selettività
La potenza sviluppata nel punto
di guasto è considerevole, soprattutto
nel sistema TN. Conviene dunque agire
già al manifestarsi dei più bassi valori di
corrente ed il più rapidamente possibile MDT MUT MDT MUT MDT
per limitare l'energia sviluppata

∫ Rg ⋅ i ⋅ dt .
2

L'opportuna protezione è realizzata da


un DDR ad intervento istantaneo con
soglia ≤ 500 mA, indipendentemente
dal MCT.
È interessante notare che il sistema tempo
TN-C non è ammesso dalla norma
messa fuori tensione messa fuori tensione messa fuori tensione
CEI 64-8 quando si ha rischio di su guasto su guasto su guasto
incendio; in tal caso, essendo i ritorno ritorno ritorno
conduttori di neutro e PE accomunati, della tensione della tensione della tensione
non è possibile il corretto
funzionamento dei DDR.
fuori servizio stato di marcia

Rischio di non disponibilità


dell'energia D = Disponibilità MDT = Mean Down Time
Il controllo di questo rischio è MUT = Mean Up Time durata media del fuori
importante per l'utilizzatore (gestore) durata media di buon servizio (rilevamento+
dell'impianto, poiché comporta costi funzionamento dopo intervento+riparazione+
di mancata produzione e di fermata/ la riparazione rimessa in servizio)
riavviamento che possono essere
rilevanti.
Il grado di questo rischio è diverso
a seconda del MCT scelto. fig. 16: disponibilità dell'energia elettrica.

Si ricorda che la disponibilità (D) è una

10 MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10


dell'intervento. Nel TN, la selettività antincendio o di evacuazione di liquidi, richiede l'utilizzo di un gruppo
si ottiene con le protezioni contro per ventilatori di pressurizzazione...). elettrogeno o di un UPS -
il sovraccarico ed il corto-circuito, La prevenzione di questo tipo di (Uninterruptible Power Supply -
se il progetto globale delle protezioni incidente può essere fatta, inverter) -, all'atto della commutazione
d'impianto è ben studiato. indipendentemente dal MCT, da un sull'alimentazione di soccorso
Nel TT, la selettività degli interventi per Controllore Permanente di Isolamento si ha rischio di non funzionamento
i guasti a terra è facilmente realizzabile che controlli il motore fuori tensione. o funzionamento tardivo dei DPCC
grazie ai DDR, che permettono di In presenza di un guasto di isolamento, (Icc più debole - rif. fig. 17).
realizzare la selettività cronometrica il CPI darà un allarme ed impedirà Nei sistemi TN e IT, per la sicurezza
(in tempo e corrente). l'avviamento del motore. delle persone e dei beni è dunque
È importante ricordare che, nei sistemi In conclusione di questo paragrafo, indispensabile verificare che le
TN, il tempo di riparazione dei guasti, appare chiaro che, per la migliore condizioni di protezione siano

∫ disponibilità dell'energia, i MCT sempre rispettate (soglia e tempo


considerati gli elevati valori del i2 ⋅ dt
si classificano nel seguente ordine di funzionamento), soprattutto
in gioco, è normalmente più lungo che di preferenza: IT, TT, TN. per i circuiti di grande lunghezza.
per i sistemi TT, fatto questo che incide Se la protezione non è assicurata,
anche sulla disponibilità. Nota: Se per assoluta necessità risulta conveniente ed efficace
di continuità di servizio, l'impianto installare dei DDR.
■ per tutti i MCT
È sempre importante prevenire i guasti
di isolamento, in particolare quelli
di alcuni motori prima del loro
I eff regime regime
avviamento.
subtransitorio transitorio
Si deve ricordare che il 20% dei
disservizi dei motori sono dovuti ad un
guasto di isolamento che si manifesta
alternatore con eccitazione
all'atto della loro messa in tensione.
~ 3 In
~ compound o sovreccitazione
Infatti, una perdita di isolamento anche
modesta, su un motore caldo che si
raffredda in un ambiente umido (con
conseguente condensazione del In
alternatore con
vapore acqueo presente nell'aria), può ~ 0,3 In
~ eccitazione in derivazione
degenerare in un guasto franco al
momento del riavviamento.
Le conseguenze possono essere, apparizione da 10 a da 0,1 a t
da un lato la distruzione di parti di del guasto 20 ms 0,3 s
avvolgimento e dall'altro interruzioni
di servizio per l'impianto o addirittura fig. 17: stabilimento di una corrente di corto-circuito in una rete alimentata da un gruppo di soccorso
rischi maggiori se si tratta di un motore "diesel/alternatore".
per servizi di sicurezza (per pompa

MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10 11


Gli schemi di collegamento a terra
in BT (regimi di neutro)

4. Influenze della MT sulla BT nei diversi MCT


Le reti BT, eccezion fatta per le Infatti, le correnti di fulmine direttamente la tensione di contatto
alimentazioni da UPS (con isolamento provocherebbero l'aumento del nella cabina di trasformazione
galvanico) o da trasformatore BT/BT, potenziale del PE e/o del neutro di BT Uc≤Rp•IhMT e la tensione di tenuta
sono sotto l'influenza della MT. (con il rischio di scarica di ritorno) dielettrica dei materiali BT della cabina
Questa influenza si realizza: e la perdita di efficacia del dispersore Utp=Rp•IhMT (se la terra del neutro BT
per vetrificazione del terreno. è separata da quella della rete a MT).
■ per accoppiamento capacitivo:
Il dispersore di terra della cabina
trasmissione di sovratensioni degli
Le sovratensioni e quello del neutro BT non sono
avvolgimenti MT;
generalmente collegati. Se essi lo
■ per accoppiamento galvanico, in caso di manovra sono, viene imposto un limite al valore
di scarica tra gli avvolgimenti MT e BT; Alcuni apparecchi di MT (per esempio
di resistenza del dispersore comune
gli interruttori sotto vuoto) provocano,
■ per impedenza comune, se i relativi per evitare l'elevazione del potenziale
durante la loro manovra, sovratensioni
dispersori di terra sono metallicamente della rete BT rispetto alla terra
di un certo rilievo.
collegati, quando una corrente di profonda. La fig. 19 dà i valori della
Contrariamente al fulmine, che provoca
origine MT si scarica a terra. resistenza di terra comune in funzione
una perturbazione di modo comune
L'influenza si traduce in perturbazioni (tra rete e terra), queste sovratensioni dei valori di IhMT delle reti pubbliche
sulla rete BT, sovente sovratensioni, sono, in BT, perturbazioni di modo francesi, il lettore interessato può
i cui fenomeni generatori sono degli differenziale (tra conduttori attivi). consultare la norma IEC 364-4-442
incidenti in MT: Esse sono trasmesse alla rete BT per che esplicita i rischi in funzione dei
■ il fulmine; accoppiamento capacitivo e magnetico. MCT di BT.
Come tutti i fenomeni di modo Sempre per le reti pubbliche (eccetto
■ le sovratensioni di manovra;
differenziale, le sovratensioni per l'Australia e gli USA dove la
■ una scarica MT-massa interna corrente di guasto può essere molto
di manovra non vanno ad interagire,
al trasformatore se non modestamente, con i diversi elevata), i valori che si riscontrano
■ una scarica MT-BT interna MCT (qualunque essi siano). vanno da 10 A in Irlanda (una reattanza
al trasformatore. compensa le correnti capacitive) a circa
La loro conseguenza più frequente 1000 A in Francia ed in Inghilterra.
La scarica MT-massa Il valore massimo di resistenza
è la distruzione degli isolanti BT e per
corollario i rischi di elettrizzazione delle interna al trasformatore consentito per il dispersore di terra
persone e di distruzione delle Al verificarsi di una scarica MT-massa dipende dalle condizioni di
macchine. interna del trasformatore, quando la equipotenzialità delle masse della rete
massa del trasformatore ed il neutro BT, quindi dal suo MCT.
dell'impianto BT sono collegati allo Le reti MT industriali sono
Il fulmine stesso dispersore di terra, una corrente generalmente esercite in IT impedente,
Quando la rete MT è aerea, per "omopolare" MT (la cui intensità è con una corrente omopolare IhMT
eliminare le conseguenze di una funzione del MCT dell'impianto MT) (determinata usualmente dal
fulminazione diretta o indiretta, può portare la massa del trasformatore collegamento a terra tramite una
la società che distribuisce l'energia ed il neutro dell'impianto BT ad un resistenza) che può variare da qualche
elettrica installa degli scaricatori ZnO. potenziale pericoloso. decina a poche centinaia di Ampère
Montati sull'ultimo palo prima del Infatti, la resistenza del dispersore (con minori problemi di influenza della
trasformatore MT/BT, questi scaricatori di terra del trasformatore condiziona MT sulla BT).
limitano la sovratensione e scaricano
a terra la corrente dovuta al fulmine.
Un'onda di tensione viene
contemporaneamente trasmessa
per effetto capacitivo tra gli
avvolgimenti del trasformatore
ai conduttori attivi BT. ≤ 125 kV ≤ 10 kV
Essa può raggiungere valori di cresta
di 10 kV. Sebbene essa risulti 3
progressivamente attenuata dalle
capacità parassite della rete verso N
terra, è opportuno installare dei
limitatori di sovratensione (scaricatori) connessioni
ZnO all'origine della rete BT, corte
indipendentemente dal suo MCT
3
(rif. fig. 18). 3
Analogamente, per evitare
l'accoppiamento attraverso l'impedenza
comune è opportuno non collegare mai
al dispersore di terra del neutro BT:
■ gli scaricatori MT; fig. 18: limitazione e trasmissione delle sovratensioni di fulminazioni (sia che il neutro sia a terra o ha,
■ i parafulmini montati sul tetto degli si hanno sovratensioni di modo comune sulle fasi).
immobili.

12 MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10


La scarica MT-BT interna al schemi (1)
trasformatore
Per evitare che il livello del potenziale
rispetto alla terra della rete BT si elevi
fino a quello della tensione di fase della
rete MT durante una scarica MT-BT resistenza massima del dispersore
interna al trasformatore, si deve di terra delle masse di cabina RP (Ω)
collegare la rete BT a terra. nessun valore prescritto, ma i seguenti
valori permettono di evitare l'elevazione
Un tale guasto ha per conseguenze:
dl potenziale dell'insieme
■ in TN.
Tutta la rete BT, compreso il PE, IhMT (A) RPAB (Ω)
è sottoposta alla tensione IhMT•RpAB Z
(quando cassone e PE di BT sono 300 da 3 a 20
collegati metallicamente) oppure 1000 da 1 a 10
IhMT•RAB (quando il cassone è messo
TNR o ITR RPAB
a terra separatamente). Se questa
sovratensione oltrepassa il valore della
tenuta dielettrica della rete BT (in
pratica dell'ordine di 1500 V) e se
l'equipotenzialità di tutte le masse
(elettriche ed estranee) del fabbricato o
dell'impianto non è totale, sono possibili
scariche in BT; IhMT (A) RPB (Ω)
■ in TT. 300 3
Se le masse degli apparecchi 1000 1
utilizzatori sono al potenziale della terra
profonda, tutta la rete BT è allora Z
sottoposta alla tensione IhMT•RpB
(quando cassone e PE di BT sono
collegati metallicamente) oppure TTN o ITN RPB RA
IhMT•RB (quando il cassone è messo
a terra separatamente): si ha un rischio
di scarica "di ritorno" degli apparecchi
utilizzatori quando la tensione
sviluppata su RpB o RB oltrepassa la
loro tenuta dielettrica;
■ in IT.
Il funzionamento di uno scaricatore/
corto-circuitatore (denominato anche
limitatore di sovratensione), che si Utp (kV) 2 4 10
mette in corto-circuito quando viene IhMT (A) RP (Ω)
raggiunta la sua tensione di scarica, 300 4 8 20
riconduce il problema a quello della Z 1000 1 3 10
rete TN (o TT se la rete IT non ha un
unico dispersore di terra).
In tutti i casi, le scariche MT-BT danno
origine a sollecitazioni che possono RP RB TTS o ITS RA
risultare severe per l'impianto e per gli
apparecchi utilizzatori, quando il valore
di resistenza del dispersore del neutro
BT non è buono. Il lettore interessato
può consultare la norma IEC 364 che
evidenzia i rischi in funzione dei MCT. Z: collegamento diretto nei sistemi TN e IT
L'esempio della distribuzione pubblica collegamento tramite impedenza o isolato nel sistema IT con presenza di uno scaricatore
con linee aeree, come realizzata in IhMT: intensità massima della corrente di primo guasto monofase a terra della rete a media tensione
che alimenta la cabina di trasformazione
Francia ed in Italia, dà una risposta
Utp: tensione di tenuta a frequenza industriale dei materiali a bassa tensione della cabina
ad una situazione dove sono presenti
i rischi di fulminazione, di sovratensione (1) la terza lettera degli schemi di collegamento a terra significa, secondo NFC-13100, che:
di manovra, di scarica MT-massa del ■ tutte le masse sono collegate: R;
trasformatore e MT-BT (rif. fig. 20). ■ la massa del trasformatore è collegata a quella del neutro: N;
■ i dispersori di terra sono separati: S.
La fig. 20 mostra che l'equipotenzialità
di tutto l'impianto (tutte le masse MT,
i neutri e le masse degli utilizzatori) fig. 19: resistenza massima del dispersore di terra delle masse della cabina di trasformazione
non è indispensabile: ciascun rischio in funzione dello schema di collegamento a terra della rete.
è trattato separatamente.

MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10 13


Gli schemi di collegamento a terra
in BT (regimi di neutro)

In questo capitolo è stata descritta ■ che il fatto di collegare La scelta del MCT ha delle
l'influenza della rete MT, da cui risulta: metallicamente il dispersore della conseguenze in termini di sicurezza
■ la convenienza dell'utilizzo di cabina di trasformazione con quello (in senso lato), ma anche in termini
scaricatori all'origine dell'impianto BT, del neutro BT o con quelli delle masse impiantistici, particolarmente per ciò
indipendentemente dal tipo di MCT, degli utilizzatori impone delle che riguarda l'apparecchiatura da
in particolare se l'alimentazione MT sollecitazioni variabili sulla rete BT in installare.
(ed a maggior ragione BT) è aerea; funzione del MCT di MT (valore di Ih).

Ih ≤ 300 A 3

N
misura

scaricatore
≥ 30 m DDR

≥8m ≥8m
PE
barretta di terra

Rp < 50 Ω RB < 4 Ω RA < 100 Ω

fig. 20: distribuzione pubblica aerea rurale in Francia.

14 MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10


5. Scelta del MCT ed apparecchiature relative
Sistema TN - "Messa Quest'ultima soluzione non è ■ IEC 947-2: interruttori differenziali
al neutro" evidentemente applicabile con il "industriali".
Con questo schema, sono i DPCC sistema TN-C per il quale il conduttore La loro installazione deve raggiungere
(interruttori magnetotermici o fusibili) di protezione è comune con il gli obiettivi:
conduttore di neutro. ■ di protezione delle persone, cioé:
che assicurano in generale la
protezione contro i guasti a terra, ■ con fusibili ❑ soglia I∆n ≤ UL / RA,
I fusibili impiegati per la protezione ❑ tempo di interruzione: in generale
con un intervento automatico entro
contro i corto-circuiti sono di tipo gG istantaneo oppure ≤ 1 secondo per
un tempo massimo specificato
e le loro caratteristiche tempo/corrente circuiti di distribuzione quando si
(funzione della tensione di fase U0) desidera un intervento selettivo;
(rif. fig. 9). (rif. fig. 22) sono definite dalle relative
norme (fusibili domestici: IEC 241, ■ di continuità di servizio con soglie
■ con interruttori magnetotermici e temporizzazioni che consentano
fusibili industriali: IEC 269).
quando la corrente di guasto oltrepassa Verificare l'adeguatezza con i tempi la selettività in tempo e corrente;
la soglia dello sganciatore di protezione di interruzione massimi specificati ■ di protezione incendio con
contro i corto-circuiti (in generale impone dunque una verifica individuale I∆n ≤ 500 mA.
"istantaneo"), si ha un'apertura in dei calibri previsti per ogni protezione.
un tempo nettamente inferiore al tempo Se non si riscontra l'adeguatezza,
di interruzione massimo specificato, bisogna diminuire l'impedenza
per esempio 5 secondi per i circuiti dell'anello di guasto (aumento delle
di distribuzione e 0,4 secondi per i sezioni) oppure sostituire il fusibile
circuiti terminali (rig. fig. 21). con un interruttore a bassa soglia
Quando l'impedenza della sorgente magnetica o con un interruttore
e dei cavi ha un valore elevato, per differenziale.
rispettare i tempi di intervento previsti,
si devono utilizzare sganciatori a soglia Sistema TT - "Neutro
bassa oppure associare dei DDR agli a terra"
interruttori. Con questo schema, il basso valore
Questi DDR possono essere dei relé delle correnti di guasto di isolamento
differenziali di bassa sensibilità, (rif. capitolo precedente) non permette
separati o associati agli interruttori ai DPCC di assicurare la protezione
(interruttori differenziali). delle persone contro i contatti indiretti.
Bisogna utilizzare i DDR (rif. fig. 23)
La loro soglia deve essere:
associati agli interruttori.
0, 8 ⋅ U0 Questi dispositivi devono rispondere
I∆n < a norme specifiche in relazione al
RF + RPE
campo di applicazione, in particolare:
L'impiego dei DDR presenta ■ IEC 755: regole generali;
il vantaggio di rendere superflua
■ IEC 1008: interruttori differenziali fig. 23: interruttore automatico Compact NS
la verifica dell'impedenza dell'anello
"domestici"; con DDR (blocco VIGI) associato.
di guasto, vantaggio particolarmente
interessante quando l'impianto viene ■ IEC 1009: DPCC differenziali
modificato o viene esteso. "domestici";

tipo di sganciatore soglia di funzionamento


domestica B 3 In ≤ Ia ≤ 5 In
(EN 60898) C 5 In ≤ Ia ≤ 10 In
D 10 In ≤ Ia ≤ 20 In
industriale G (soglia bassa) 2 In ≤ Ia ≤ 5 In attuatore
(IEC 947-2) D 5 In ≤ Ia ≤ 10 In
temporizazione
MA (per avviatori motore) 6,3 In ≤ Ia ≤ 12,5 In
fig. 21: corrente di sgancio (magnetico e corto ritardo) degli interruttori BT.
soglia

In gG (A) Imin. 10 s Imax. 5 s Imin 0,1 s Imax. 0,1 s messa in forma


63 160 320 450 820 ΣI≠0
80 215 425 610 110
100 290 580 820 1450
fig. 22: esempio dei limiti delle soglie di funzionamento dei fusibili (secondo IEC 269 § 5-6-3). fig. 24: schema logico di un DDR.

MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10 15


Gli schemi di collegamento a terra
in BT (regimi di neutro)

Sistema IT - "Neutro esattamente della resistenza della rete per partenza, per intervenire sulle
isolato" verso terra. partenze il cui isolamento si sia
Si ricorda che in caso di doppio guasto, I CPI hanno dunque la funzione abbassato in maniera anormale
la sicurezza delle persone è assicurata di sorvegliare il valore di questa (manutenzione preventiva).
dai DPCC. Al verificarsi del primo resistenza.
■ Limitatori di sovratensione.
guasto a terra, i calcoli e l'esperienza In generale, essi funzionano basandosi
Essi vengono collegati tra un
hanno evidenziato che non esiste sul principio dell' iniezione, tra la rete conduttore attivo (neutro o fase)
pericolo (tensione di contatto ben e la terra, di una corrente alternata o dell'impianto e la terra. La loro tensione
inferiore alla tensione limite di continua, di cui essi misurano il valore di scarica Ue deve essere dunque
sicurezza). La messa fuori tensione (rif. fig. 25). adatta al tipo di collegamento previsto,
automatica non è dunque obbligatoria: L'iniezione di corrente continua così, per una rete 230/400 V - 50 Hz
ciò costituisce il vantaggio essenziale permette di conoscere in permanenza il ne esistono due modelli:
di questo schema. valore della resistenza di isolamento
❑ 250 V, per il collegamento al neutro
della rete.
Per conservare questo vantaggio, (400 V < Ue ≤ 750 V).
la norma CEI 64-8 impone Se la corrente (a cui corrisponde una
resistenza di isolamento) oltrepassa ❑ 400 V, per il collegamento ad una
l'installazione di un Controllore fase (700 V < Ue ≤ 1100 V).
Permanente di Isolamento (CPI), che una soglia prestabilita, il CPI segnala il
ha la funzione di rilevare il primo guasto guasto. La loro funzione è duplice:
di isolamento e di azionare in L'iniezione di corrente alternata a ❑ limitare la tensione sulla rete BT
conseguenza un dispositivo di allarme bassissima frequenza (F≈qualche in corrispondenza di una scarica
sonoro e/o visivo. hertz) permette il controllo della MT-BT nel trasformatore di
Inoltre, la norma raccomanda resistenza di guasto, ma con una distribuzione. In questo caso,
di ricercare ed eliminare il primo guasto distorsione dovuta alla presenza delle il limitatore dovrà convogliare a terra
con il più breve ritardo possibile. capacità di fuga della rete. la corrente "residua" della rete MT;
Infatti, se si presenta un secondo Questo inconveniente minore, vista la ❑ limitare le sovratensioni dovute
guasto, l'interruzione automatica frequenza di iniezione, è compensato a scariche atmosferiche.
è indispensabile poiché si ha il rischio da un vantaggio al momento della
ricerca del primo guasto (un solo Da ciò derivano le loro caratteristiche,
di elettrizzazione. per esempio per il modello 250 V:
Serve allora l'intervento dei DPCC, dispositivo di iniezione usato per la
eventualmente completi di DDR. segnalazione del guasto e per la sua - Un: 250 V;
La ricerca del primo guasto per la localizzazione). - U di scarica a 50 Hz: 400 V min,
riparazione (manutenzione a guasto) Esistono attualmente degli apparecchi, 750 V max;
è grandemente facilitata dall'utilizzo a iniezione di corrente BF, capaci - U di scarica secondo l'onda 1,2/50 µs
di un Dispositivo di Localizzazione di indicare separatamente la resistenza û < 1570 V;
Guasto (DLG). e la reattanza d'isolamento della rete. - îfulmine: 20 volte 2500 A (onda
Esistono alcune norme nazionali La loro tecnica consente inoltre la 8/20 µs) senza mettersi in corto-
di costruzione dei CPI e dei DLG; ricerca del primo guasto senza apertura circuito;
in Francia, ad esempio, essi devono dei circuiti e senza il disturbo derivante - î50 Hz: 20 000 A / 0,2 s,
rispondere alle norme UTE 63080. dai carichi fortemente capacitivi. 5 000 A / 5 s,
La manutenzione preventiva, basata ■ Principio di funzionamento dei DLG. 1 200 A / 2 mn.
sul controllo (registrazione) delle La soluzione più frequentemente Questa tenuta alla corrente di cresta
variazioni delle impedenze utilizzata consiste nell'iniettare una î50 Hz è ben superiore al valore della
di isolamento di ciascun circuito, corrente identificabile (di frequenza corrente "residua" della rete MT.
è attualmente consentita mediante diversa da quella della rete). Essa si spiega con il fatto che un
l'impiego di particolari sistemi Il generatore può essere il CPI. limitatore che ha "scaricato" in
di controllo evoluti. Poi, mediante rilevatori magnetici occasione di una sovratensione molto
Le reti BT gestite secondo lo schema IT (trasformatori toroidali e/o pinze forte può restare in corto-circuito,
e che hanno origine da un amperometriche) associati ad un
amplificatore accordato sulla frequenza
trasformatore MT/BT dovrebbero
della corrente iniettata, è possibile
essere protette contro il rischio di
seguirne il percorso fino al punto
contatti tra la MT e la BT e da un del guasto (rif. fig. 26).
N corrente di misura
"limitatore di sovratensione". dell'isolamento (Rd)
Infine, per fissare il potenziale della rete Inoltre, si può realizzare un'altra
soluzione, che consiste nel comparare, impedenza
BT rispetto a terra (rete poco estesa Z (∼ 100 kΩ a 50 Hz;
alimentata da un trasformatore MT/BT) in permanenza e per ciascuna
debole in BF)
ed evitare il rischio di ferrorisonanza, partenza, il valore della sua resistenza
con un valore di soglia predefinito soglia → temporizzazione
si può installare un'impedenza tra il
o programmabile. → allarme
centro stella del trasformatore e la
Quest'ultima soluzione, realizzata
terra. mediante mezzi informatici, permette
Il suo valore a 50 Hz, dell'ordine contemporaneamente, sia localmente misura
di 1500 Ω, è molto elevato in corrente che a distanza di:
continua ed in bassissima frequenza, ❑ segnalare il primo guasto (CPI); generatore di
allo scopo di non disturbare la misura ~ corrente BF
❑ poi di localizzarlo (DLG) per la
dell'isolamento e la ricerca dei guasti.
riparazione (manutenzione a guasto)
■ Principio di funzionamento dei CPI. PE
(rif. fig. 27);
Un guasto su un circuito, si traduce
❑ e di conoscere l'evoluzione
a livello della rete con la diminuzione fig. 25: schema funzionale di un controllore
dell'isolamento nel tempo, partenza
dei valori di isolamento, più permanente d'isolamento (CPI).

16 MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10


deve essere perciò ancora capace
di sopportare una corrente
di corto-circuito BT susseguente
ad un primo guasto a terra della rete
BT protetta.
I limitatori commercializzati con
il marchio Merlin Gerin possono
sopportare 40 kA / 0,2 s.

Protezione del neutro


~ generatore BF

in funzione del MCT PE


È opportuno (anche se non prescritto
PE
come obbligo dalla norma CEI 64-8)
interrompere il neutro mediante un
dispositivo onnipolare:
■ nei sistemi TT e TN se la sezione
del neutro è inferiore alla sezione delle fig. 26: localizzazione del guasto di isolamento mediante identificazione del percorso di una corrente
fasi; a bassissima frequenza iniettata all'origine dell'impianto.
■ in distribuzione terminale in
considerazione del rischio di inversione
neutro/fase.
Il neutro deve essere protetto
e interrotto:
■ nei sistemi IT per intervento della
protezione al secondo guasto, ove
questo o il primo può essere sul neutro;
■ nei sistemi TT e TN-S se la sezione
del neutro è inferiore alla sezione delle
fasi (si noti tuttavia che la norma CEI
64-8 non richiede in questo caso la
protezione ma non l'interruzione del
neutro);
~
■ indipendentemente dal MCT: PE
se l'impianto genera correnti armoniche
PE
di ordine 3 e multiple (soprattutto se la
sezione del neutro è ridotta).
Nel sistema TN-C, il neutro, che funge
anche da PE, non può essere interrotto
a causa del pericolo derivante dalla sua bus "tensione di ricerca guasto"
interruzione per gli impianti a valle.
La fig. 28 indica i tipi di interruttori Il passaggio nei conduttori della corrente di ricerca guasto è rilevata da rivelatori magnetici (toroidi).
Ogni rivelatore, che comporta un amplificatore selettivo (calibrato sulla frequenza e sulla fase della
da utilizzare in funzione dei MCT.
corrente di ricerca), calcola la resistenza e la capacità del circuito (con la tensione e la fase di cui ha il
è da evidenziare che i sistemi TT e TN riferimento mediante un apposito bus) e segnala la presenza dl guasto.
possono utilizzare gli stessi apparecchi
(con il blocco differenziale in più per fig. 27: principio di funzionamento di un DLG a misura di impedenza in BF.
il TT).

MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10 17


Gli schemi di collegamento a terra
in BT (regimi di neutro)

circuiti schemi
TN-C TN-S TT IT
circuiti monofasi
circuiti monofasi con protezione unipolare no si si no
interruttore
I> bipolare
N (1 polo protetto,
2 poli interrotti)

circuiti monofasi con protezione bipolare no si si si


interruttore
I> bipolare
N I> (con 2 poli
protetti)
circuiti trifasi senza neutro
con protezione tripolare si si si si
1 I>
interruttore
2 I> tripolare
3 I>
circuiti trifasi con neutro
senza protezione sul neutro no si si no
1 I>
interruttore
2 I> tetrapolare
3 I> con 3 poli
protetti
N
si si si no
1 I>
2 I> interruttore
3 I> tripolare

con protezione sul neutro no si si si


1 I>
interruttore
2 I> tetrapolare
3 I> con 4 poli
protetti
N I>

fig. 28: impiego degli interruttori in funzione dei MCT.

18 MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10


6. Scelta del MCT e conclusioni
I tre MCT utilizzati a livello mondiale ai bisogni di sicurezza e disponibilità. il TT o l'IT;
e normalizzati dalla IEC 364 (e come ■ assicurarsi che la scelta non sia ❑ apparecchi utilizzatori con basso
tali recepiti dalla CEI 64-8) hanno come raccomandata o imposta dalla isolamento naturale (forni) o con filtri
obiettivo comune la ricerca della normativa o dalla legislazione (leggi, HF notevoli (grossi calcolatori):
migliore sicurezza. decreti); preferire il TN-S;
Sul piano della protezione delle ❑ alimentazione dei sistemi di
■ in seguito, dialogare con l'utente
persone, i tre sistemi sono equivalenti controllo-comando: preferire l'IT
se si rispettano tutte le regole di (utilizzatore dell'impianto) per (continuità di servizio) o il TT (migliore
installazione e di esercizio. conoscere le sue esigenze e le sue equipotenzialità degli apparecchi
Essendo ben definite le caratteristiche disponibilità: comunicanti).
❑ bisogno di continuità di servizio,
specifiche di ciascun sistema, non ci
❑ presenza (o meno) di servizio
saranno soverchie difficoltà a farne una Conclusioni
scelta a priori. di manutenzione,
❑ rischio di incendio. La miglior scelta, con solo un MCT non
Questa scelta dovrebbe risultare da un esiste, può essere quindi conveniente,
accordo tra l'utilizzatore dell'impianto Globalmente:
in molti casi, realizzare diversi MCT
ed il progettista della rete su: ❑ continuità di servizio e servizio
nello stesso impianto.
■ le caratteristiche dell'impianto servito
di manutenzione: la soluzione è l'IT.
Come regola generale, distinguendo
❑ continuità di servizio e nessun
dalla rete elettrica; bene le proprietà ed utilizzando
servizio di manutenzione: non esiste
■ le condizioni ed i bisogni di esercizio; opportunamente alimentazioni di
una soluzione veramente
soccorso o alimentazioni senza
■ i costi delle diverse soluzioni possibili soddisfacente; è preferibile il TT con
interruzione, una distribuzione radiale
per la realizzazione dell'impianto il quale la selettività degli interventi per
è preferibile ad una distribuzione di tipo
elettrico. i guasti a terra è più facile da realizzare
complesso.
È illusorio voler gestire una rete e che minimizza gli effetti distruttivi
L'obiettivo che questo Dossier Tecnico
a neutro isolato in una parte di impianto rispetto al TN;
si proponeva era quello di consentire
che, per sua natura, è caratterizzata da ❑ continuità di servizio non imperativa
ai suoi lettori il perfezionamento della
un basso livello di isolamento (qualche e servizio di manutenzione competente:
conoscenza dei MCT.
migliaio di ohm): impianti vecchi, molto preferire il TN-S (riparazioni ed
La speranza dei suoi redattori
estesi, con linee esterne... ampliamenti rapidi ed eseguiti secondo
è che la sua lettura permetta
le regole);
Analogamente, sembrerebbe di ottimizzare la sicurezza degli
❑ continuità di servizio non imperativa
contraddittorio, in un'industria dove impianti di prossima realizzazione.
e nessun servizio di manutenzione:
la continuità di servizio o di produttività Un Dossier Tecnico di prossima
preferire il TT.
fossero imperativi ed il rischio pubblicazione, che farà una
❑ rischio di incendio: IT con un buon
di incendio elevato, scegliere panoramica sull'impiego dei MCT
servizio di manutenzione ed impiego
un funzionamento con il sistema TN. nel mondo e sulla loro evoluzione,
di DDR da 500 mA, oppure TT:
potrà completare utilmente
■ tener conto delle particolarità della l'informazione dei lettori.
rete e degli apparecchi utilizzatori: Si segnala infine che la Guida al
Metodologia per la scelta ❑ rete molto estesa o con forti correnti
del MCT Sistema Bassa Tensione, realizzata
di fuga: preferire il TN-S; nel 1994 da Magrini Galileo in seguito
■ innanzittutto non dimenticare che i ❑ impiego di alimentazioni di riserva alla pubblicazione della terza edizione
tre MCT possono coesistere nello o di soccorso: preferire il TT; della norma CEI 64-8, può risultare
stesso impianto elettrico; ciò è una ❑ apparecchi utilizzatori sensibili alle di discreta utilità per la realizzazione
garanzia per ottenere la miglior risposta forti correnti di guasto (motori): preferire pratica dei diversi sistemi di neutro.

MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10 19


Gli schemi di collegamento a terra
in BT (regimi di neutro)

7. Lessico
CEM Compatibilità Elettro Magnetica
CPI Controllore Permanente d'Isolamento
CR protezione Corto Ritardo (protezione contro le correnti
di corto-circuito realizzata da interruttore con sganciatore rapido)
DDR Dispositivo Differenziale a corrente Residua
DLG Dispositivo di Localizzazione Guasto
DPCC Dispositivo di Protezione contro i Corto-Circuiti
Elettrizzazione applicazione di una tensione tra due parti del corpo
Elettrocuzione elettrizzazione che provoca la morte
GTE Gestione Tecnica della distribuzione dell'Energia elettrica
GTF Gestione Tecnica dei Fabbricati
I∆ n corrente differenziale nominale d'intervento di un DDR
UL tensione limite convenzionale (tensione di contatto massima
ammissibile) detta di "sicurezza"

BT Bassa Tensione: fino a 1000 V c.a. secondo la norma CEI 64-8


MT Media Tensione: da 1 a 35 kV secondo CENELEC (circolare
del 27.02.92)
AT Alta Tensione: tensioni superiori

20 MERLIN GERIN - Dossier Tecnico n° 10


Schneider Electric S.p.A. 20041 AGRATE (MI) Italia In ragione dell’evoluzione delle Norme e dei materiali, le
Tel. 039 6558111 caratteristiche riportate nei testi e nelle illustrazioni del presente
Fax 039 6056900 documento si potranno ritenere impegnative solo dopo
www.schneiderelectric.it conferma da parte di Schneider Electric.

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