Costantino assume la carica di imperatore in seguito alla vittoria su Massenzio
nella battaglia di Ponte Milvio nel 313. Questo lo porta a divenire Augusto nella pars occidentalis e nel 324 in seguito alla vittoria su Licinio diventerà imperatore unico. La sua figura di imperatore, rispetto a quella degli imperatori precedenti, si contraddistingue per un’ attitudine politica ovvero quella di valorizzare il culto cristiano. Tanto è vero che a Costantino si deve la realizzazione dell'editto di Milano dove viene ufficializzato il culto cristiano. Costantino avvia delle costruzioni di edifici che saranno molto importanti per la storia dell'arte occidentale. Quando diventa imperatore, non subito viene accolto favorevolmente dalla città di Roma che aveva già una conformazione sociale, urbanistica e culturale e dunque non era ancora pronta ad accettare un imperatore cristiano. Tra le opere che ci fanno capire il suo atteggiamento con Roma abbiamo:
il Nummus di Costantino: è una moneta simbolo della vittoria di Costantino su
Massenzio raffigurata attraverso un labaro cioè uno stendardo vittorioso e abbiamo la presenza di un cristogramma ossia il monogramma di Cristo costituito da due lettere greche la "Cri" e la "Roll . Il cristogramma è invece simbolo della vittoria di Cristo sulla morte;
la testa di Costantino: è una statua monumentale raffigurante la testa di
Costantino; faceva parte di un acrolito in marmo ed è stata conservata a Roma nei Musei Capitolini; l’ arco di Costantino: venne inaugurato nel 315 per il decennale dell'impero quindi è un arco di tipo celebrativo. Oggi è posto al fianco del Colosseo. È un arco a triplice fornice che serviva per celebrare la presenza dell’ imperatore. La tecnica utilizzata è quella del reimpiego ossia il riutilizzo di materiali di epoche precedenti sia per un'esigenza di risparmio economico e soprattutto in virtù della politica adottata di Costantino il quale voleva porsi su un piano di continuità con gli imperatori precedenti in particolare con Adriano e Marco Aurelio. Tra i dettagli dell'Arco notiamo quello dell’ adlocutio in cui a Costantino manca la testa; le due figure poste lateralmente sono Adriano e Marco Aurelio e sono realizzati secondo una tecnica chiamata “prospettiva ribaltata" cioè vengono realizzati su un piano lineare, non prospettico. ln seguito all'ufficializzazione del culto cristiano si sente la necessità per la comunità cristiana di inquadrare un luogo che dovesse accogliere i loro riti liturgici . Pertanto si scelse la basilica che inizialmente venne utilizzata anche per funzioni civili. La basilica aveva una struttura oblunga quindi seguiva di norma un andamento longitudinale come una delle prime basiliche costruite ossia la Basilica di San Giovanni Laterano. Questa Basilica si trovava all'interno delle mura aureliane e al suo interno c’erano le caserme degli equites singulares ovvero un corpo militare legato a Massenzio.Con la sconfitta di Massenzio nel 312 Costantino acquisisce tutti questi terreni usati per costruire la basilica nella quale abiterà il vescovo di Roma cioè Papa Silvestro l. Infatti la basilica è chiamata anche cattedrale poiché al suo interno vi è la cattedra vescovile destinata proprio a Papa Silvestro l. La basilica era occidentata cioè presentava l'abside semicircolare ad ovest ; la chiesa era divisa in cinque navate con la navata centrale ovviamente più ampia rispetto a quelle laterali che erano degradanti e che funzionavano da contenimento ed organizzazione. La separazione delle navate era sancita dalla presenza di colonne di reimpiego. La struttura interna presenta anche un corridoio che costituiva una sorta di via triumphalis, una sorta di passerella che conduceva al fulcro di accesso all’area sacra ed è chiamata solea. Lo spazio delle navate era riservato alla comunità, mentre lo spazio del presbiterio era riservato ai canonici. Questa separazione venne ulteriormente sancita dalla presenza del fastigium. Lo studioso De Blaaw ha lavorato sulle fonti romane e sul fastigium presente nel palazzo di Diocleziano. Questo fastigium era realizzato in bronzo e aveva molte figurazioni, come quella di Cristo con gli apostoli o quella di Cristo con i Quattro Angeli sul fronte verso il presbiterio. L'accesso alla Basilica del Laterano viene definito dalla presenza di un ingresso chiamato nartece e che venne aggiunto in un secondo momento e aveva la funzionalità di contenere i catecumeni ( cioè coloro che attendevano di ricevere il battesimo) prima della partecipazione alla celebrazione. Il battesimo avveniva nel Battistero Lateranense che aveva una forma ottagonale e che bisogna considerare come un edificio indipendente dalla Basilica. Inizialmente con papà Milziade il battistero era in realtà un Ninfeo per le cure termali; con Papa Sisto III il battistero divenne ottagonale con al centro una vasca che era originariamente circondata da colonne porfiretiche ed alcune figure come il Cristo, San Giovanni Battista, l’agnello dorato al centro e le cerve che si abbeverano alla fonte . La struttura di ingresso del battistero venne fatta costruire da Papa Ilaro ed è una struttura biabsidata in quanto la volontà di Papa Ilaro era di costituire un viaggio simbolico dei catecumeni che entrano ed escono dalla Basilica battezzati. La struttura è arricchita con decorazioni musive con marmi colorati tra questi ricordiamo la raffigurazione del sacrificio di Cristo con la presenza dei girali e della lancia cioè di un elemento verticale che si sopraeleva e che indica la presenza della lancia di Cristo. Il mosaico con la lancia è una raffigurazione che ritroviamo anche in un altro contesto ossia il Mausoleo di Galla Placidia cioè in un contesto funerario. Questo ribadisce lo stesso concetto del contesto battesimale del Laterano in quanto si muore nella vita terrena e si nasce nella vita nuova ed è per questo che si parla di dias natalis cioè i santi vengono festeggiati il giorno della loro morte perché morire in Cristo significa rinascere nella vita eterna. Altra Basilica è la Basilica di San Pietro che venne avviata da Giulio Il in quanto pensava di farne il proprio mausoleo . La Basilica di San Pietro differentemente dalla Basilica di San Giovanni Laterano viene realizzata al di fuori delle Mura aureliane nei pressi del Colle Vaticano in quanto la credenza cristiana voleva che in prossimità del campo P fosse stato sepolto San Pietro, ma in realtà il suo corpo non è stato mai trovato. La credenza venne portata avanti da Costantino così da decidere di far costruire questa Basilica nell'aria a 750 metri dalla città romana intorno al 320. LIAntica Basilica è stata rasa al suolo e ricostruita, ma grazie alle fonti sappiamo che fin dall'inizio la basilica aveva una parte absidale con transetto, una parte con le navate E l'ingresso. Inoltre sappiamo che la Basilica di San Pietro fu fin da subito un sito importante soprattutto per il pellegrinaggio in quanto era una basilica sepolcrale che attira numerosi fedeli che avevano il desiderio di farsi seppellire vicino al Santo: la cosiddetta sepoltura ab santos. Nella Basilica di San Pietro erano presenti due mausolei uno usato dalla famiglia imperiale degli Onori e un secondo mausoleo di cui si è persa la funzione originaria. All’ interno della Basilica è presente la cosiddetta Pergula ossia una struttura che copriva il tropaion ( luogo della memoria di Pietro) seminterrato. Questa struttura era costituita da un ciborio con dei costoloni che sorreggevano una lampada in oro donata alla basilica. La memoria della tomba di Pietro è collocata sulla corda dell'abside ovvero sul punto di accesso tra il transetto e l'abside. Il fronte della Pergula è ricostruita anche nella Capsella di Sanager conservata nel museo archeologico di Venezia. L'oggetto liturgico della Capsella è caratterizzato dalla raffigurazione delle quattro città più importanti dell'impero cristiano nel IV secolo e proprio per indicare l'immagine di Roma viene utilizzata la Pergula petrina. Nella calotta sopra la pergula vi era inizialmente una decorazione aniconica cioè fatta di segni e successivamente viene realizzata una decorazione che rimanda al momento della traditio legis cioè la consegna delle chiavi della chiesa a Paolo e Pietro da parte di Cristo. Questa decorazione viene commissionata nel periodo di Costanzo Il , figlio di Costantino. Mentre le raffigurazioni delle navate sono attribuite a Leone I Magno: la navata settentrionale era decorata con le storie dell’Antico Testamento su due registri; la parte meridionale era decorata con le storie del Nuovo Testamento. Della parte meridionale sappiamo che la crocifissione occupava 4 scene. Sulla facciata della Basilica di San Pietro, su commissione di Leone I Magno, è stato realizzato un mosaico che rappresenta i 4 animali della venuta di Cristo ai 24 vegliardi dell’Apocalisse. La controfacciata del braccio orientale d'accesso dell'atrio nel 1300 viene decorato con un mosaico realizzato da Giotto ossia il mosaico della navicella in cui è raffigurato il personaggio biblico di Pietro pescatore di uomini secondo quanto disse Cristo ; questo mosaico è stato distrutto e si conserva nella memoria della Basilica moderna perché nella Basilica di San Pietro è relegato ad una lunetta di ingresso per celebrare Giotto.