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ARTE MEDIEVALE- LEZIONE 1

IL MEDIOEVO
Siccome sul Medioevo pesano molti stereotipi, sarà opportuno precisare che il
medioevo non è quello che molti affrettati manuali scolastici hanno fatto credere, che
cinema e televisione hanno presentato.
Il primo a far riferimento al medioevo come età di mezzo è stato Flavio Biondo nel
XV secolo. Individuava un periodo intermedio tra tra i suoi tempi e il 476, caduta
dell’impero romano. La fine del medioevo è individuata convenzionalmente nel 1492
per una serie di motivi: la scoperta dell’America, la morte di Lorenzo il Magnifico.
La fine del medioevo, però, dal punto di vista della storia dell’arte, si ha nel 1401,
anno in cui Ghiberti partecipa al concorso per le porte del battistero di Firenze.
Nei paesi del nord Europa si parla di medioevo ancora nel XVI secolo.

IL PASSAGGIO DALL’ANTICHITÀ AL MEDIOEVO


III secolo d.c.
1. crisi economica e politica, in particolare sotto Gallieno (218-278;
imperatore dal 253)
2. l’imperatore Diocleziano (243-313; imperatore dal 284 al 305) tenta di
uscire dalla crisi introducendo il sistema tetrarchicho (due augusti e due cesari) e
ristruttura le province.
IV secolo d.c.
1. nel 313 l’imperatore Costantino (285-337; imperatore dal 306), con
l’Egitto di Milano, rende lecito il culto Cristiano
2. nel 324 Costantino sconfigge Licinio e fonda Costantinopoli
3. nel 325 Concilio ecumenico di Nicea
4. nel 330 Costantino ristabilisce l’unità e trasferisce la propria sede a
Bisanzio, che da lui prese il nome di Costantinopoli
5. Costanzo II (337-361) e Valentiniano I (364-375) consolidano la nomina
dei Cesari
6. nel 361 prende il potere Giuliano, cugino di Costanzo II, che rinnega la
fede cristiana
7. nel 395 Teodosia (347-395; imperatore dal 379) divide l’impero tra
Arcadio (oriente) e Onorio (occidente), sotto la guida di Stilicone, e il cristianesimo
diventa “religione di stato”.
V secolo d.c.
1. nel 402 Ravenna capitale dell’Impero d’Occidente
2. nel 410 Sacco di Roma da parte di Alarico
3. 451-526 regno ostrogoto di Teodorico
4. nel 476 caduta dell’impero d’Occidente; Romolo Augusto nominato re
(476-493)
5. 488-493 Teodorico, re degli ostrogoti, scende in Italia, conquista
Ravenna e sconfigge Odoacre
6. nel 496 battesimo del re dei franchi Clodoveo.
VI secolo d.c.
1. nel 527 Giustiniano imperatore d’Oriente
2. 533-553 guerra tra goti e bizantini, i quali prendono il potere
3. nel 568 i longobardi invadono l’Italia.
VII secolo d.c.
1. nel 643 Editto di Rotari

SISTEMA TETRARCHICO DAL 293 AL 305


⁃ Massimiano Augusto (occidente): diocesi di Spagna, d’Italia e d’Africa
⁃ Costanzo Cesare (occidente): diocesi di Bretagna, di gallia e di Vienna
⁃ Diocleziano Augusto (oriente): diocesi d’Oriente, Asiana e pontica
⁃ Galezio Cesare (oriente): diocesi di Tracia, pannonia e moesia.

OPERE SIMBOLO DELLA TETRARCHIA


1. Tetrarchi (Venezia, San Marco), età diocleziani:
⁃ Lastre in porfido rosso, pietra che fino al VI secolo veniva scavata in
alcune case in Egitto, che erano di proprietà dell’autorità imperiale; è una pietra
durissima, rarissima è molto preziosa a livello economico. Si trovano oggi a Venezia
perché sono state parte di uno dei bottoni delle crociate.
2. Tetrarchia 283-305
⁃ Lastra che rappresenta il sistema tetrarchico. È riconosciuta la
provenienza da Costantinopoli.
3. Treviri, porta nigra, 200 circa
⁃ Monumenti che ci fanno capire come l’istruzione imperiale produce una
serie di strutture che non sono più classiche, ma sono strutture che acquistano
un’autorevolezza che manterranno nel tempo. È il caso della Porta Nigra, che segna
l’accesso alla città di Treviri, città capitale della tetrarchia. È formata da torri laterali
che chiudono l’accesso al doppio fornice. A Treviri vengono costruite le prime
basiliche , che hanno una struttura monumentale, un esempio è l’Augusta
Treverorum.

ESPANSIONE DEL CRISTIANESIMO


Fino al IV secolo non esistevano dei luoghi di culto specializzati.
A “Dura Europos”, in Siria, nel 257, causa delle invasioni sassanidi, le mura che
chiudevano le città furono rafforzate. Questi lavori andarono a chiudere una serie di
edifici.
Nel 1928 fu scoperta questa struttura, che viene considerata la prima domus cristiana,
e iniziarono gli scavi. È detta anche “domus ecclesiale”, comunità che nei primi
secoli del cristianesimo ha un edificio di culto specializzato.
Gli scavi del 1928 a Dura Europos ci hanno portato delle indicazioni fondamentali:
⁃ è stata scoperta la sinagoga, tutta dipinta
⁃ è stata scoperta la domus cristiana, abitazione messa a disposizione per il
culto.

OPERE DEL IV SECOLO


All’inizio del IV secolo viene costruito, dal vescovo Teodoro, un complesso
episcopale che si articola con due grandi aule, una destinata al vescovo e al clero
vescovile e l’altra destinata ai fedeli. Un esempio è l’aula teodoriana di Aquileia, in
cui la particolarità è il mosaico che decora il pavimento, oggi ripartito in nove aree
rettangolari nella parte più occidentale; la parte più orientale ha un mosaico
trasversale. Anticamente l’aula non aveva sostegno architettonico e, nella parte più
orientale, è presente il mosaico dedicato alle storie di Giona.
Dal testo biblico sappiamo che Giona, per aver peccato, è stato gettato in mare per
placare la tempesta come elemento sacrificale; Giona viene mangiato da un mostro
marino il quale, dopo tre giorni, rigetta Giona che, dopo la sua salvezza, riposa sotto
un pergolato.
L’area orientale è l’area della celebrazione eucaristica.
Un’altra opera del IV secolo è la domus di Porta Marina, scoperta a Ostia antica nel
383-388 e trasferita al museo dell’alto medioevo a Roma. È stata ristrutturata con
“ocus sectile”, una tecnica che usa per lo più elementi geometrici; è tutto costituito da
sottili lastre di pietra colorata di marmi antichi, che decoravano la domus.
Non si sa però se è una domus cristiana: se vediamo i due leoni che azzannano i due
cervi pensiamo di no; invece se vediamo la figura dell’uomo con i capelli lunghi, la
barba e la tunica pensiamo di sì perché potremmo identificare la figura di Cristo; altri
pensano che egli sia un filosofo.
Un’altra opera del IV secolo è il Cofanetto di Proecta del 379-383, che raffigura
Venere che sorge dalle acque, il corteo delle nereidi.
Non sappiamo se è un’opera cristiana perchè sembra la raffigurazione di una cultura
pagana. Nella parte alta del cofanetto sono presenti i busti di una coppia di sposi e c’è
un’iscrizione che dice “secunde et proiecta vivatis in Cristo”. Questa parte, invece, fa
pensare che sia un’opera cristiana.
Oggi l’opera è conservata nel British Museum di Londra.

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