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Curcuma
La pianta della curcuma, il cui nome scientifico è Curcuma longa, appartiene alla famiglia delle
Zingiberacee. Si tratta di piante erbacee perenni, dotate di rizoma e coltivate prevalentemente nelle
regioni tropicali.
In India la curcuma è conosciuta ed utilizzata da almeno 5.000 anni, come medicina, spezia e
anche colorante.
La pianta della curcuma è caratterizzata da foglie lunghe a forma ovale, mentre i fiori sono
raccolti in spighe. Il suo nome deriva dalla lingua persiana-indiana e precisamente dalla parola
Kour Koum, che significa zafferano, infatti la curcuma è anche nota col nome di Zafferano delle
Indie.
Indice
Composizione Chimica
Calorie
Proprietà
Tumori
Diabete
Leucemia Infantile
Antiossidanti
Salute del Cervello
Alzheimer
Infiammazione
Salute del Cuore
Colesterolo
Disintossicante
Depressione
Benefici alla Pelle
Artrite
Obesità
Usi
Precisazioni
Conservazione
Olio di Curcuma
Curiosità
I suoi rizomi, che sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, o droga, vengono fatti
bollire per parecchie ore e fatti seccare in grandi forni, dopodiché vengono schiacciati fino ad
ottenere una polvere giallo-arancione che viene comunemente utilizzata come spezia nella cucina
del Sud Asia.
La curcuma è la spezia principale del curry indiano ed è considerata da molti come l’erba
medicinale più potente della terra per il trattamento di molte patologie. Ad aggi ci sono più di
13.000 studi che hanno analizLa curcumina è il principio attivo della curcuma ed è responsabile
della maggior parte dei suoi benefici. La spezia ha una lunga storia di utilizzo nella medicina
tradizionale ed in particolare in quella ayurvedica.
La curcuma secondo gli studi può essere d’aiuto nel prevenire le malattie cardiache, i tumori e
l’Alzheimer. Per questo motivo la spezia ed il suo principio attivo sono diventati popolari, anche
grazie agli studi, come integratori anti invecchiamento. Tuttavia il contenuto di curcumina nella
spezia non è così alto e rappresenta circa il 3 % del peso. (2)
In pratica negli ultimi tempi la ricerca scientifica ha cominciato a sostenere le proprietà della
curcuma che gli indiani sostenevano da tempo, ovvero che la spezia contiene davvero composti
medicinali. (3)
Composizione Chimica
Composizione chimica riferita a 100 grammi di curcuma
Acqua g 12,85
Proteine g 9,68
Carboidrati g 67,14
Grassi g 3,25
Zuccheri g 3,21
Fibre g 22,7
Ceneri g 7,08
Minerali
Calcio mg 168
Rame mg 1,300
Ferro mg 55
Magnesio mg 208
Manganese mg 19,800
Fosforo mg 299
Potassio mg 2080
Selenio mg 6,2
Zinco mg 4,50
Vitamine
Vitamina A IU 0
Vitamina A, RAE mcg 0
B1 mg 0,058
B2 mg 0,150
B3 mg 1,350
B5 mg 0,542
B6 mg 0,107
Vitamina C mg 0,7
Vitamina E mg 4,43
Vitamina J mg 49,2
Folati mcg 20
Fonte: Nutritionvalue
Calorie
Antitumorale
In base a recenti studi è risultato che la curcumina potrebbe essere utile a contrastare l’insorgere
di almeno otto tumori: colon, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni, mammelle e leucemia. Il
particolare che ha “catturato” l’attenzione degli studiosi è il fatto che nei paesi asiatici e in
particolare in India, dove il consumo di questa spezia è altissimo, l’incidenza dei tumori è molto
bassa. (4)
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Research, la spezia avrebbe un ruolo
fondamentale nella prevenzione e nel trattamento del tumore alla prostata. La curcumina è stata
analizzata per i suoi effetti benefici nel trattamento dei tumori. I risultati degli studi hanno
confermato la sua capacità di influenzare la crescita e lo sviluppo dei tumori a libello molecolare.
(5) La ricerca ha dimostrato che la spezia può contribuire alla morte delle cellule tumorali e può
inibirne lo sviluppo e la diffusione. (6)
Si è inoltre constatato che l’effetto della curcumina è ancora più evidente quando associato ad un
isotiocianato presente in verdure come il cavolo, i broccoli o il cavolo rapa.
Uno studio americano su pazienti con lesioni al colon che spesso degenerano in tumori, ha dato
risultati interessanti. Dopo 30 giorni in cui i pazienti hanno assunto 4 grammi di curcumina al
giorno, le lesioni si sono ridotte del 40 %. (7)
Diabete
Uno studio dell’Università di Auburn ha scoperto che la curcumina è 400 volte più potente di un
comune farmaco per il diabete chiamato Metfornina. (9)
Una delle complicazioni più diffuse del diabete è il danno indotto ai nervi noto come neuropatia
diabetica. Uno studio sui ratti ha rilevato che l’integrazione con curcumina riduce il dolore
associato a questa patologia. (10)
La neuropatia diabetica può avere come conseguenza anche l’insufficienza renale. Uno studio
condotto su animali ha dimostrato che la curcuma protegge i reni dei soggetti diabetici. (11)
Leucemia Infantile
Vi sono motivi per ipotizzare che il consumo di curcuma possa influire positivamente sulla
prevenzione della leucemia nei bambini. È quanto è emerso da alcuni studi condotti alla Loyola
University Medical Centre di Chicago.
Antiossidanti
Secondo la ricerca il danno ossidativo è alla base dell’invecchiamento e di molte malattie. Questo
meccanismo ha a che fare con i radicali liberi, che sono un sottoprodotto del metabolismo umano.
Gli antiossidanti sono importanti perché hanno la capacità di contrastare l’attività dei radicali liberi.
Gli studi hanno dimostrato che la curcumina, grazie alle sue proprietà fitochimiche, è un potente
antiossidante in grado di neutralizzare i radicali liberi. (12, 13) Inoltre questo composto sembra
anche in grado di stimolare l’attività degli enzimi antiossidanti del tuo corpo. (14, 15)
Molti disturbi mentali come la depressione e l’Alzheimer, sono attribuiti a livelli ridotti di un tipo
di ormone della crescita presente nel cervello. (16, 17, 18)
Da recenti studi è emerso che la curcuma, la curcumina nello specifico, è in grado di aumentare i
livelli di questo ormone. (19, 20) Secondo gli studi l’assunzione regolare di questa spezia può
essere utile per ritardare o addirittura per invertire molte malattie del cervello legate all’età. (21)
Alzheimer
È ormai noto che l’infiammazione ed il danno ossidativo svolgono un ruolo nello sviluppo
dell’Alzheimer. Dagli studi è emerso che la curcumina ha effetti positivi su entrambi. (23) Inoltre
recenti studi hanno rilevato che il principio attivo della curcuma è in grado di attraversare la
barriera emato-encefalica. (24) Questo fa ben sperare per future applicazioni dell’uso della spezia
nei confronti del trattamento dell’Alzheimer.
Antinfiammatorio
Se l’infiammazione a breve termine è benefica diventa invece pericolosa quando diventa cronica.
Vi sono infatti diversi studi che suggeriscono che l’infiammazione cronica svolge un ruolo attivo
in quasi tutte le malattie. Tra queste sono inclusi i tumori, le malattie cardiache, l’Alzheimer, la
sindrome metabolica ed altre ancora. (25, 26, 27)
Recenti studi hanno scoperto che la curcumina ha proprietà antinfiammatorie molto marcate. Il
suo effetto infatti è paragonabile a quello di alcuni farmaci antinfiammatori senza però avere effetti
collaterali. Tali proprietà apportano benefici in caso di artrite. (28)
Questa patologia infatti è provocate da una sorta di infiammazione delle articolazioni. A differenza
dei farmaci antinfiammatori che sono associati ad effetti tossici (ulcere e riduzione dei globuli
bianchi), la curcuma è un antinfiammatorio naturale che non presenta effetti collaterali. (29)
Senza entrare troppo nei dettagli tecnici possiamo dire che la curcumina è un composto bioattivo
che combatte l’infiammazione a livello molecolare. Tale proprietà della curcuma è supportata da
diversi studi.(30, 31, 32)
Ci sono anche altri studi che dimostrano come il suo potere antinfiammatorio è paragonato a quello
di diversi farmaci senza però avere effetti collaterali. (33, 34)
Secondo l’Organizzazione Mondale della Sanità le malattie cardiache sono la principale causa di
morte nel mondo (35).
Gli studi suggeriscono che il principio attivo della curcuma è in grado di invertire i processi che
portano a sviluppare una patologia cardiaca. (36)
Il principale beneficio offerto dalla curcuma è la sua capacità di rafforzare il tessuto endoteliale,
ovvero il rivestimento dei vasi sanguigni.
La disfunzione endoteliale è una delle principali cause delle malattie cardiache e ha come
conseguenza l’incapacità dell’endotelio di regolare la pressione sanguigna e la coagulazione del
sangue. (37, 38)
Gli studi hanno dimostrato che la curcuma apporta miglioramenti alla funzione endoteliale con i
conseguenti benefici per la salute del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio.
Uno studio ha analizzato gli effetti della curcumina si 121 pazienti che hanno subito un intervento
di bypass alle arterie coronariche. A queste persone sono stati assegnati in modo casuale ad alcuni
un placebo e ad altri 4 grammi di curcumina al giorno prima e dopo l’intervento.
Abbassa il Colesterolo
Secondo una ricerca indiana pubblicata sul Journal of Physiology and Pharmacology, la curcuma,
nello specifico la curcumina, sarebbe in grado di prevenire l’ossidazione del colesterolo. (40)
Lo studio è il proseguimento di un’altra ricerca sugli animali che aveva ottenuto risultati simili. (41)
na volta ossidato il colesterolo si deposita nei vasi sanguigni con gravi rischi per la salute che
possono manifestarsi con attacchi di cuore o ictus.
Oltre a questa proprietà la curcuma è in grado di ridurre di circa l’11 % i livelli di colesterolo
cattivo LDL e di aumentare del 29 % quelli del colesterolo buono HDL.
Problemi Gastrointestinali
Nella medicina popolare la spezia è stata usata per trattare la diarrea, i crampi addominali e la
sindrome dell’intestino irritabile. Anche in questo caso sono le sue proprietà antinfiammatorie a fare
la differenza.
Disintossicante
Un’ altra importante proprietà della curcuma è quella disintossicante. Ogni giorno siamo
inevitabilmente esposti ad agenti tossici che spesso sono associati ad una maggiore infiammazione
dell’organismo ed al rischio di tumori.
Secondo gli studi il principio attivo della curcuma può aiutare il fegato a disintossicare
velocemente l’organismo dalle tossine. (42)
Depressione
Secondo altri studi la curcumina sarebbe in grado di aumentare i livelli di due neurotrasmettitori
ormonali, la serotonina e la dopamina. (45, 46)
La sua regolare assunzione aiuta a mantenere la pelle sana. La sua attività inibisce la formazione
dei batteri che causano i brufoli. Allo stesso tempo riduce anche la secrezione di grasso da parte
delle ghiandole sebacee. La curcumina poi ha proprietà utili a rallentare i segni
dell’invecchiamento come le rughe e la formazione di macchie tipiche dell’età avanzata.
I benefici della curcuma sulla pelle includono l’aumento della lucentezza e la guarigione delle ferite
in tempi più brevi. (47, 48)
Artrite
Poiché la spezia è famosa per le sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche, è stato condotto
uno studio su pazienti con artrite. Nello studio si è tentato di paragonare gli effetti del farmaco
Diclofenac con i benefici della curcumina.
I risultati hanno evidenziato come la curcumina abbia ottenuto i migliori risultati. Inoltre il
trattamento con questo composto è risultato del tutto sicuro a differenza del farmaco. (49)
Una revisione di studi del 2016 ha fornito prove scientifiche che l’estratto di curcuma è efficace
nel trattamento dell’artrite. (50)
Perdita di Peso
Uno studio dell’Università di New York ha dimostrato che la curcumina può ridurre la
proliferazione delle cellule di grasso. I ricercatori hanno scoperto che le proprietà
antinfiammatorie del principio attivo della curcuma sono efficaci nel sopprimere i processi
infiammatori dell’obesità. (51)
La pianta da cui si ricava la spezia della curcuma è quella della Curcuma longa, una pianta che
vive tra i 20 ed i 30 gradi. Il primo produttore al mondo è l’India con la sua città Sangli, a sud
dell’India, che rappresenta il centro principale di produzione.
La polvere di curcuma è l’ingrediente che dà il colore caratteristico al curry. Il sapore è molto
volatile mentre, al contrario, il colore si mantiene inalterato nel tempo.
Per questo motivo è una sostanza che viene largamente impiegata nel ramo alimentare come
colorante, il suo codice è E 100. Alimenti come il formaggio, yogurt, mostarda, brodi vari in scatola
e altri ancora vengono spesso colorati con derivati di questa radice.
Per un uso salutistico è sufficiente riuscire ad integrarla nella nostra dieta quotidiana. Un paio di
cucchiaini da caffè al giorno sono la dose ideale. Si può aggiungere a fine cottura di molti alimenti
ma si può anche aggiungere a vari tipi di yogurt o farne una salsa.
È importante ricordare che la curcuma va assunta insieme al pepe nero o al tè verde per facilitarne
l’assorbimento. Non solo. Anche l’abbinamento a qualche grasso, tipo olio d’oliva, burro, o
quant’altro, facilita l’assorbimento della curcuma.
Precisazioni
Da non confondere con il curry, la curcuma è una polvere giallo scuro che deriva da una pianta
appartenente alla famiglia dello zenzero. Il suo assorbimento da parte del nostro organismo è
piuttosto basso.
Conservazione
Viene normalmente venduta in polvere. In questo caso va conservata dentro a un vaso di vetro
sigillato ed in un luogo fresco e asciutto per mantenerne più a lungo l’aroma.
È meglio che il vaso non sia trasparente così da non far filtrare la luce che danneggerebbe le
proprietà della preziosa polvere.
L’olio di curcuma può essere impiegato per sostituire l’olio di oliva in tutti i suoi usi. Apporta
benefici al metabolismo del fegato e dei grassi in generale.
Mettere l’olio e la curcuma in un barattolo con chiusura ermetica e mescolare bene fino ad
amalgamare completamente i 2 ingredienti. Lasciare macerare il tutto ricordandosi di agitare bene
il contenitore una volta al giorno.
Trascorsi sette giorni non agitate il barattolo e travasate il tutto in una bottiglia di vetro evitando di
far scendere la curcuma che nel frattempo si sarà depositata sul fondo. Grazie alle sue proprietà
antiossidanti è chiamato anche olio della giovinezza.
Curiosità
In cosmesi la curcuma è presente nelle formule di prodotti solari, antirughe, purificanti della pelle e
antiforfora.
Nella medicina tradizionale è spesso usata per migliorare le capacità cognitive, la concentrazione e
la memoria. Molte di queste credenze popolari sono state confermate dalla scienza e la curcuma è
tutt’ora considerata benefica per il cervello. La sua assunzione, grazie ai composti antiossidanti,
stimola l’attività neurale e previene i decadimenti cognitivi. Vi sono numerosi studi che affermano
che la spezia può rallentare la sviluppo dell’ Alzheimer.
La curcumina è usata oltre che come colorante alimentare (E 100) come sostanza colorante per
lana e seta e come indicatore acido-base visto che in ambiente basico il colore si trasforma in
rosso.
La curcumina è presente nella spezia nella quantità pari al 3 % del peso totale.
Purtroppo, come avviene in molti altri campi, la spezia gialla viene aggiunta dalle aziende poco
serie per allungare il più costoso zafferano. In questo caso, fortunatamente, viste le proprietà
salutari della curcuma, non vi sono problemi.
Sono stati effettuati alcuni studi su pazienti con problemi di depressione e la spezia ha rivelato di
avere effetti simili a quelli dei farmaci antidepressivi.
Anche se non è considerata una sostanza allergenica, la curcuma può avere alcuni effetti
indesiderati sul alcuni soggetti. Se consumata in quantità eccessiva può provocare vertigini, nausea
e diarrea. Il suo consumo può anche interferire con i farmaci anticoagulanti aumentandone
l’effetto.
Chi assume questo tipo di farmaci deve parlare con il proprio medico prima di assumere la spezia
derivata dalla radice di curcuma. Ricordate che ogni alimento, anche se considerato benefico, deve
sempre essere assunto con moderazione.