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36 MARTEDÌ 26 MARZO 2019

LA TRIBUNA

CULTURA & SOCIETÀ


La scoperta

Giorgione
Una scritta da Sydney
riapre il mistero
della sua vita
Nell’ultima pagina di una preziosa edizione della Commedia
tre righe, un disegno e una data. Ma restano dei dubbi

ENRICO MARIA DAL POZZOLO Leonardo – è colui che “finge” tura – consiste proprio nel di-
la realtà, il mago della verosi- segno sottostante l’iscrizione.

G
iorgione: da sempre miglianza, il demiurgo di una A oggi il numero di fogli che
elusivo, enigmatico, realtà, appunto, fittizia. L’i- gli specialisti accreditano a
spiazzante. Ha fatto scrizione si distende su tre ri- Giorgione va da uno a quat-
impazzire archivisti ghe e in essa si avverte un rit- tro: tutti, peraltro, eseguiti a
e storici dell’arte. Il suo mito è mo lento e quasi solenne: co- marita rossa. Questo è estre-
stato come una sirena che ha me se qualcuno che lo cono- mamente sintetico, con tratti
irretito gli amanti del Rinasci- sceva bene (l’età di un altro angolari che fissano la volu-
mento di ogni epoca e latitudi- non la sa chiunque) avesse vo- metria delle due figure in ma-
ne, che sono riusciti a elucu- luto fissare un’epigrafe perso- niera molto rapida; gli altri so- L’Autoritratto attribuito a Giorgione (Budapest); sotto, il foglio rinvenuto nella Commedia a Sydney
brare letteralmente di tutto. nale su un libro, come si ve- no più dettagliati e finiti, a par-
Poi all’improvviso, dal deposi- drà, scelto non a caso. Chi fos- tire dal più famoso e sicuro, pla la possibilità che iscrizio-
to di un museo, da una chiesa, se questo amico di Giorgione che descrive un viandante se- ne e disegno non siano origi-
da una collezione, o da chissà non si sa. Nel saggio si dichia- duto all’esterno delle mura di nali. In tal caso bisognerebbe
dove, ogni tanto qualcosa ra che la calligrafia non coinci- Montagnana, la città a sud di supporre che il prodotto sia
riappare e ci parla di lui: un di- de con quella nota dei docu- Padova. Tuttavia, come si sot- stato confezionato dopo il
pinto o – come in questo caso menti relativi ai primi collezio- tolinea nell’articolo, tale ca- 1888 in cui Luzio rese nota la
– un documento conservato nisti di Giorgione, segnalati rattere spigoloso è paragona- corrispondenza di Isabella
in una lontana biblioteca. da un informatissimo patrizio bile con quello che si ritrova d’Este sopra menzionata che
La storia è la seguente. veneziano – Marcantonio Mi- sotto alla pellicola pittorica ci informa di una morte del
Una delle massime esperte chiel – in un taccuino compila- proprio nell’Adorazione dei maestro avvenuta prima del
al mondo del maestro di Ca- to tra il 1520 e il 1540 circa Magi di Londra: una tecnica 25 ottobre del 1510 – e dopo il
stelfranco, Jaynie Anderson, che si conserva alla Biblioteca preparatoria schematica ab- 1889 in cui l’Adorazione dei
si fa capofila di una scoperta Marciana. bastanza comune all’epoca, Magi (che era stata acquisita
che ha dell’incredibile, che na- Ma quel che ha dell’incredi- che per Giorgione è stata sve- dalla National Gallery di Lon-
sce dal caso e che viene resa bile è che in basso a sinistra, lata solo dalle analisi diagno- dra nel 1884), cominciò ad es-
nota dalla più prestigiosa rivi- tracciato a gesso rosso, com- stiche non invasive appronta- sere catalogata con il nome.
sta d’arte del mondo: il mensi- pare l’abbozzo di una Madon- te negli ultimi decenni, in par- Erano tempi in cui i falsi Gior-
le britannico The Burlington na col Bambino molto simile a ticolare grazie alla riflettogra- gione fioccavano. Ovviamen-
Magazine. quella che si vede in una delle fia a raggi infrarossi. Nel dise- te in forma di quadri, ma an-
pochissime opere concorde- gno si coglie anche un cambia- che di documenti. Proprio al-
RITMO SOLENNE mente attribuite al maestro mento in corso d’opera, un co- lora, infatti, l’autorevole archi-
Nella biblioteca dell’Universi- dalla critica: l’Adorazione dei siddetto “pentimento”: lo si ’500, Giuseppe Gullino, la se con il modello grafico adot- vista Giuseppe Marino Urba-
tà di Sydney si conserva la co- Magi della National Gallery di vede riscontrando una secon- scritta difficilmente può spet- tato. Tale circostanza si verifi- ni de Gheltof aveva comincia-
pia di una pregiata edizione Londra. da figura del Bambino orienta- tare a un veneziano: è difficile ca tanto nel caso di scriventi to a confezionare falsificazio-
della Commedia di Dante, La segnalazione – così co- ta verso sinistra. Lo studio si imbattersi in termini come Ca- “deboli”, che faticosamente ni documentarie relative ai
pubblicata a Venezia nel me viene presentata – è straor- dilunga in varie ipotesi: imma- stelo francho, fintore ma so- disciplinano le proprie mani protagonisti della storia della
1497 con un commento dell’u- dinaria per molte ragioni. La ginando che il primo proprie- prattutto Venezia, grafia raris- (magari con l’ausilio di esem- Serenissima: tra esse una ri-
manista Cristoforo Landino. prima è che si dichiara esatta- tario del libro possa essere sta- sima e usata in contesti riferi- pi prescritti) per realizzare guardò proprio il maestro di
Esattamente sull’ultima pagi- mente la data di morte dell’ar- to lo stesso Giorgione, oppure bili a stranieri, perché i veneti brevi testi nelle scritture dei Castelfranco, del quale avreb-
na, nella parte alta, compare tista, fino a quel momento un suo amico, magari proprio scrivevano Venetia o Vene- propri tempi, quanto nel caso be recuperato un atto (poi
un’iscrizione – parzialmente (sulla base di uno scambio epi- il committente della tavola xia. Anche il compendio so- di scriventi che, con le più di- mai più recuperato) relativo a
lacunosa nella prima riga (ta- stolare tra Isabella d’Este e un londinese, forse un membro pra la seconda o del nome Zor- verse intenzioni, riesumano – quattro quadri raffiguranti il
gliata a mezzo, probabilmen- suo emissario, Taddeo Alba- della famiglia Grimani. tutte zo – un trattino che trasforma magari solo per brevi note – profeta Daniele, che nel 1878
te quando il volume venne ri- no, cui aveva chiesto di infor- suggestive e indimostrabili. la chiusura della parola da modelli grafici usciti dall’uso: faceva pubblicare allo storico
legato, si dice nel tardo ’700) marsi in merito all’esistenza Alcune altamente improbabi- Zorzo a Zorzon – sorprende insomma, imitano una grafia più prestigioso di Venezia,
– in cui si legge: A dì 17 seten- di un dipinto raffigurante una li. un po’, in quanto in tutti i pri- per loro non consueta. In simi- Pompeo Molmenti. Non sarà
brio morì Zorzo (n) da Castelo Nocte nell’eredità del pittore) mi documenti che lo riguarda- li casi di esemplazione, essen- magari questo australiano il
francho d’peste fintore excelen- collocata tra la fine di settem- I PUNTI INCERTI no (dal 1506 al 1528) il pitto- do ormai irricostruibile la ve- caso: ma – di fronte a nomi co-
tisimo da peste in Venezia de bre e l’inizio di ottobre del Quali sono i punti incerti della re era sempre e solo definito ra norma grafica di riferimen- sì importanti – la prudenza
anni 36 & requiese in pace. Os- 1510. La seconda è che si con- scoperta? Zorzi, o Zorzo: l’accrescitivo to, le scritture risultanti appa- non è mai troppa e almeno
sia: il giorno 17 settembre ferma quanto già si sapeva dal- Non è noto quando il volu- si registra a partire dal 1548 e iono, appunto, più “disegna- porre il dubbio male non
(mezzo 1510 sembra aprire la le due edizioni delle Vite di Va- me entrò nella biblioteca au- dal 1550 in cui lo usano Paolo te” che scritte. In assenza di avrebbe fatto.
riga superiore lacunosa) Gior- sari (1550 e 1568): ossia che straliana: alcuni indizi sugge- Pino e Giorgio Vasari. esami più approfonditi, da
gione da Castelfranco, pittore egli era deceduto di peste (no- riscono che sia stato donato condursi sull’originale, è pres- RECUPERO EPOCALE
eccellentissimo, morì di peste tizia confermata da un docu- tra il 1914 e il 1959, probabil- COME UN DISEGNO soché impossibile prendere Se invece è tutto buono e giu-
a Venezia a 36 anni e riposa in mento non da molto pubblica- mente dopo il 1928. Era un pe- Ma le nubi si addensano so- definitivamente partito in me- sto, allora possiamo ringrazia-
pace. Dopo excelentisimo, il se- to da Renata Segre sempre sul riodo in cui il nome di Giorgio- prattutto dal punto di vista pa- rito al problema. Ma qualche re il cielo per un recupero dav-
condo da peste è cancellato, Burlington Magazine). La ter- ne avrebbe fatto la fortuna di leografico. Me le segnala il dubbio si può sollevare. vero epocale, che dimostra un
come se l’estensore della scrit- za è che si specifica l’età di 36 qualsiasi libraio e collezioni- prof. Massimiliano Bassetti, Qualora tali dubbi venisse- assioma che spesso si riscon-
ta avesse voluto evitare la ripe- anni, retrocedendo la data di sta. Ci si chiede come sia possi- dell’Università di Verona, al ro confermati anche da altri tra tanto nella storia dell’arte
tizione. Come sottolineato nascita tradizionale che – sem- bile che chi l’ebbe avuto in ma- quale ho chiesto un’opinione. specialisti di paleografia, biso- quanto nella vita: ossia che
nell’articolo, la scelta del ter- pre sulla base di Vasari – si po- no allora non se ne sia accor- Secondo Bassetti la scrittura gnerebbe dunque impostare più si cerca meno si trova,
mine fintore, invece del ben neva al 1477/78. to. La cosa non è impossibile, della nota presenta alcune ca- la questione anche da un altro mentre quando non si cerca, a
più prevedibile pintore, ha un ma appare molto strana. Co- ratteristiche esecutive eccen- versante, non considerato da- volte la vita ti sorprende e ti la-
sapore molto sofisticato: il fin- MATITA ROSSA me mi fa notare uno speciali- triche, tali da suggerire una gli studiosi firmatari dell’arti- scia a bocca aperta. —
tore – parola usata anche da La quarta novità – di altra na- sta di archivi lagunari del certa estraneità di chi la scris- colo: ossia quello che contem- BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

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