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Proprietà non
meccaniche dei
materiali
Gli atomi scambiano tra loro e verso l’esterno varie forme di energia
(lavoro meccanico, elettrico, magnetico, … e calore).
I meccanismi con i quali tale energia fluisce nel materiale possono essere
(macroscopicamente):
◆ Continui
◆ Discontinui
◆ a soglia
Gli effetti che lo scambio di questa energia causa possono essere
(macroscopicamente) reversibili o irreversibili.
I fononi sono entità descrittive astratte alle quali si può ricorrere per
determinare le proprietà ottiche e termiche dei solidi (anche
meccaniche): è definita come l'unità fondamentale per la
quantificazione di tutti i processi elastici e acustici ma anche
termici e in parte ottici, che si producono all'interno dei solidi.
I fotoni (la luce) reagiscono facilmente solo con i fononi ottici, per
questo si chiamano così.
La ragione è che mentre i fononi ottici (le oscillazioni) sono molto
«leggeri», come i fotoni a parità di energia, i fononi acustici sono
molto «pesanti».
Alle deformazioni associate con i fononi ottici corrispondono
spostamenti di cariche elettriche: le vibrazioni possono
«accoppiarsi» con il campo elettromagnetico:
◼ Potranno essere emessi fotoni di frequenza 𝑣 ed energia ℎ𝑣
effettuando una transizione tra due diversi stati vibrazionali.
◼ Potrà aumentare lo stato vibrazionale assorbendo un fotone di
egual frequenza ed energia (a quella del modo che verrà
eccitato).
Capacità termica
Quando a un corpo viene somministrata o sottratta una certa quantità di
calore Q, senza che il corpo subisca mutamenti di stato, si verifica in
esso una variazione di temperatura. Il rapporto tra lo scambio di calore e
la relativa variazione di energia per ΔT → 0, si dice capacità termica di un
corpo alla temperatura 𝑇1 :
𝑑𝑄 𝐽
𝐶ቚ =
𝑡1 𝑑𝑇 𝐾
𝐶 = 𝑚 ∗ 𝐶𝑠𝑝
1
Distribuzione di Bose-Einstein: 𝑛(𝜖, 𝑇) = ℏ𝜔
exp 𝑘 𝑇 −1
𝐵
𝜔2 𝐿3
𝐷 𝜔 = 2 3
2𝜋 𝑣
◼ Temperatura di Debye ,
dipende dalle caratteristiche
del materiale (solo eccitazione
di fononi già presenti):
ℎ𝑣
Θ𝐷 = 6𝜋 2 𝑁 1/3
𝑘𝐵 𝐿
Creazione di fononi
Dove
𝐷 𝜀 è la densità degli stati per
unità di energia;
𝜀(𝑛ۦ, 𝑇)ۧ è la distribuzione di
Fermi-Dirac;
𝜕 𝜋2
𝐶𝑒𝑙 = 𝐸 𝑇 ≈ 𝑘 ∗ 𝐷 𝜀 ∗ 𝑘𝐵 𝑇 = 𝛾 ∗ 𝑇
𝜕𝑇 𝑒𝑙 3 𝐵
E. Bemporad Scienza e Tecnologia dei Materiali AA19-20 24
Proprietà termiche
𝐶 𝑇 = 𝐶𝑒𝑙 𝑇 + 𝐶𝑝ℎ 𝑇 = 𝛾 ∗ 𝑇 + 𝛽 ∗ 𝑇 3
𝑱 𝑱
Sostanza Stato 𝑪𝑷 Sostanza Stato 𝑪𝑷
𝒌𝒈 ∗ 𝑲 𝒌𝒈 ∗ 𝑲
Acqua
solido (0 °C) 2090 Piombo solido 130
(Ghiaccio)
Espansione termica
• L’ampiezza delle oscillazioni attorno alle posizioni di equilibro reticolari
è funzione crescente con la temperatura;
• Per elevate temperature le oscillazioni sono asimmetriche rispetto alle
posizioni di equilibrio: oscillazioni anarmoniche;
1 𝑑𝐿
Coefficiente di espansione termica lineare: 𝛽𝐿 = 𝐿 𝑑𝑇
1 𝑑𝑉
Coefficiente di espansione termica di volume: 𝛽 = 3𝛽𝐿 = 𝑉 𝑑𝑇
𝛽 ∝ 𝐶𝑉 (𝑇)
Conducibilità termica
In presenza di un gradienti di temperatura nel materiale si
instaura un flusso termico (o densità di corrente termica):
𝜕𝑇(𝑡)
𝐽𝑄 (𝑥, 𝑡) = −𝑘 ∗
𝜕𝑥
𝑑𝑇
◼ I legge di Fourier (caso stazionario): 𝐽𝑄 (𝑥) = −𝑘 ∗
𝑑𝑥
𝜕𝑇 𝜕2 𝑇
◼ II legge di Fourier (caso non-stazionario): =
𝜕𝑡 𝜕𝑥 2
𝑘~𝑘𝑓𝑜𝑛𝑜𝑛𝑖
Modello di Drude:
Modello di Sommerfeld:
Un elettrone fluisce perfettamente in un cristallo perfetto, il modello di
Drude perde la sua validità.
I meccanismi di scattering per gli elettroni sono di diverso tipo:
• Intrinseci: elettrone-elettrone, elettrone-fonone (in particolare quelli
acustici), elettrone-magnone (nei metalli magnetici);
• Estrinseci: elettrone-dislocazione, elettrone-bordo grano, elettrone-
impurezze (magnetiche e/o non-magnetiche).
(Gli elettroni interagiscono preferenzialmente con i fononi acustici perché
è più semplice per loro conservare energia e momento
contemporaneamente, il contrario per i fotoni, che interagiscono
preferenzialmente con i fononi ottici)
Ogni meccanismo ha un suo tempo di scattering. Essendo tutti fenomeni
indipendenti , il libero cammino medio può essere espresso secondo la
regola di Mathiessen:
1 1 1 1 1 1
= + + + +
𝜏 𝜏𝑒 𝜏𝑝ℎ 𝜏𝑚𝑎𝑔 𝜏𝑖𝑚 𝜏𝑖𝑚−𝑚𝑎𝑔
E. Bemporad Scienza e Tecnologia dei Materiali AA19-20 39
Proprietà elettriche Q
Modello di Sommerfeld:
E’ necessario, inoltre, tenere conto anche degli stati consentiti per gli
elettroni e delle loro distribuzioni energetiche (distribuzione di Fermi-
Dirac):
1 2
𝜎 = 𝑒 𝑔 𝐸𝐹 𝑓 𝐸𝐹 ; 𝑇 𝜏𝑣𝐹2
3
Dove 𝑔 𝐸𝐹 è il numero di stati elettronici per energia;
𝑓 𝐸𝐹 ; 𝑇 è la distribuzione di Fermi-Dirac;
𝐸𝐹 e 𝑣𝐹 sono, rispettivamente, l’energia di fermi e la
velocità massima consentita;.
Correnti di diffusione:
Flussi di portatori possono essere presenti anche in assenza di un campo
elettrico. Una causa alternativa alla migrazione di popolazioni di particelle,
attiva anche con particelle neutre quali atomi e molecole, è il gradiente di
concentrazione.
𝑞𝐷𝑛 𝑑𝑛 𝑞𝐷𝑝 𝑑𝑝
𝐽= +
𝑑𝑥 𝑑𝑥
Dove 𝐷𝑛 è la costante di diffusione per gli elettroni;
𝐷𝑝 è la costante di diffusione per le lacune;
𝑣𝑛∗ e 𝑣𝑝∗ sono le velocità di deriva di elettroni e lacune
La corrente totale nel semiconduttore dipende dal contributo elettrico e da
quello diffusivo:
𝑞𝐷𝑛 𝑑𝑛 𝑞𝐷𝑝 𝑑𝑝
𝐽𝑡𝑜𝑡 = 𝑛𝑞𝑣𝑛∗ + 𝑝𝑞𝑣𝑝∗ + +
𝑑𝑥 𝑑𝑥
𝐸𝑔 − 𝐸𝑎𝑣
ln 𝜎 = ln 𝜎0 −
𝑘𝑏 𝑇
• In parte riflessa;
• In parte trasmessa;
• In parte assorbita;
Si produce un onda:
◼ Nei metalli, il fatto che gli elettroni siano liberi e possano avere
qualsiasi energia permette ai metalli di assorbire e riemettere
fotoni di qualsiasi energia (fino all’UV); per questo i metalli sono
lucidi e riflettenti.
◼ Gli isolanti, avendo un gap tra bande, possono assorbire e
riemettere solo fotoni di energia superiore al gap; sono
trasparenti quindi a tutti i fotoni di energia inferiore. Questa è la
ragione perché il vetro e la maggior parte delle gemme sono
trasparenti (il colore delle gemme viene da ioni metallici nella
matrice isolante).
I plasmi hanno una frequenza tipica, 𝜔0 detta appunto “di plasma”, che è
una frequenza di risonanza.
Onde con frequenza inferiore a 𝜔0 riscontrano un indice immaginario e il
plasma le riflette. A frequenze superiori l’indice di rifrazione risulta reale
e MINORE di 1. I metalli hanno gli elettroni di conduzione che sono nella
banda di conduzione e come un plasma possiedono una frequenza di
risonanza che cade nel l’ultravioletto o nel visibile. L’alluminio riflette dal
violetto in giù, mentre l’oro o il rame riflettono bene solo a partire dal
giallo: da qui la loro colorazione.
◼ Gli isolanti sono tutti opachi agli UV, perché questa energia è
sempre sufficiente a eccitare un elettrone dalla banda di
valenza a quella di conduzione.
◼ I metalli al contrario, che sono riflettenti nel visibile e agli
infrarossi, sono trasparenti agli UV.