Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
SEMINARIO 1
Le regole di pronuncia
In italiano non esistono suoni diversi dalla lingua romena e neanche una trascrizione fonetica. Alla
rubbrica si legge metteremo i suoni che corrispondono in romeno.
Dialogo
1
- Io non sto troppo bene. Ho mal di testa. Dove vai?
- Ho finito le classi e vado a casa. E tu, dove vai?
- Io vado in biblioteca a studiare, però prima passo da una farmacia per prendere una medicina per il mal
di testa.
- Devo andare, il mio autobus è arrivato. Ciao.
- Ciao. Ci vediamo.
ho – o (eu am – sau )
hai – ai ( tu ai – la: prep.art.)
ha – a ( el are – la )
hanno – anno ( ei, ele au – an )
è – e (este – şi )
2
6. Noi avem destui prieteni.
5. Traducete in italiano: 7. Eu sunt fericită.
8. Tu eşti liber mâine?
1. Voi sunteţi acasă mâine? 9. Luca are multe cărţi dar puţine casete.
2. Piero şi Luisa au un câine. 10. Doamna este profesoară.
3. Tu mai ai multe de făcut, pentru că noi
suntem gata.
4. Voi aveţi dreptate, ea este mulţumită de
cadou.
5. Eu am multe reviste.
3
29. Lei ……. un cane grande. 30. Noi …….... fame
Ciao, mi chiamo Laura Mazzini. Sono italiana, sono nata a Bologna il 10 Aprile. Ho 29 anni, abito a Bagno di
Romagna, in Via Fiorentina 13. Il mio numero di telefono è: 935782, il prefisso di Bagno è 0543. Lavoro a Cesena.
Sono impiegata in una ditta di computer. Mi piace molto il mio lavoro.
MASCHILE FEMMINILE
Americano Americana
Arabo Araba
Croato Croata
4
Francese Francese
Giapponese Giapponese
Inglese Inglese
Italiano Italiana
Tedesco Tedesca
Ungherese Ungherese
I numeri
0 - zero
1 – uno 11 – undici 21 – ventuno 40 – quaranta
2 – due 12 – dodici 22 – ventidue 50 – cinquanta
3 – tre 13 – tredici 23 – ventitré 60 – sessanta
4 – quattro 14 – quattordici 24 – ventiquattro 70 – settanta
5 – cinque 15 – quindici 25 – venticinque 80 – ottanta
6 – sei 16 – sedici 26 – ventisei 90 – novanta
7 – sette 17 – diciassette 27 – ventisette 100 – cento
8 – otto 18 – diciotto 28 – ventotto 1000 – mille
9 – nove 19 – diciannove 29 – ventinove 2000 – duemila
10 – dieci 20 – venti 30 - trenta 1000000 – milione
Traducete in italiano:
1. Eu am cinci mere. 2.Maria are nouasprezece ani.
3.Tu ai o zi liberă. 4.Prietenii mei sunt 13.
5. Casa are o uşă şi 7 ferestre. 6.Mâna are 5 degete. (la mano)
7. Prietena mea are 31 de ani.
Il giorno:
il mattino / la mattina il pranzo – il mezzogiorno il pomeriggio la sera la notte - mezzanotte
Traducete in italiano:
1. Sâmbăta şi duminica sunt zilele mele preferate.
2. Luni am multe lucruri de făcut.
3. Vineri am o întâlnire.
4. În fiecare marţi sunt ocupat.
5. Miercuri şi joi sunt zile foarte grele.
6. Duminica este zi de odihnă.
7. Zilele săptămânii sunt şapte.
8. Săptămâna are şapte zile.
9. Sâmbătă seara ies cu prietenii în oraş.
10. Joi este ziua mea.
Contrari:
caro – a buon mercato piccolo – grande possibile – impossibile
riposo – fatica periferia – centro vero – falso
5
alto – basso bello – brutto bene – male
buono – cattivo freddo – caldo lungo - corto
- Come ti chiami?
- Io mi chiamo………….. Il mio nome è ………….. Io sono ………..
- Quanti anni hai?
- Io ho ……….. anni.
- Quali sono i tuoi passatempi ( hobby)?
- Mi piace: leggere, navigare sull’Internet, fare spese, uscire con gli amici, giocare sul computer, guardare
la TV.
I mesi dell’anno:
Le stagioni:
6
3. Nella borsa .……….... il libro. 9. Oggi non .………..... niente di bello alla Tv.
4. Sul banco ..………... gli occhiali di Mario. 10. Non ..…………... più posto in platea.
5. Cosa .………... su quel tavolo? 11. ………….... ancora un po' di torta ?
6. ..……........ pochi studenti oggi. 12. Qui .…………... spazio per tutti.
7. Nella biblioteca ………...... molti libri. 13. Cosa ...………... sotto il tavolo.
8. Quanti studenti ……........ oggi ? 14. ..……….... troppe difficoltà.
SEMINARIO 2
Sul computer si dice di tutto. E il contrario di tutto: è una macchina stupida, ma risolve un sacco di
problemi... I bambini non devono star troppo al computer, ma a scuola bisogna assolutamente fare dei corsi per
imparare a usarlo... Chi usa troppo il computer si isola, perde gli amici e forse divorzia; ma se non sai usare
Internet sei fuori del mondo... La realtà virtuale è pericolosa (fa dimenticare la realtà reale!), ma per essere
informato, al giorno d'oggi, come si fa senza Internet e senza l'e-mail?
Insomma, si può andare avanti con queste storie all'infinito.
Una cosa però è certa: il computer oggi fa parte della nostra vita e si "umanizza" sempre di più. Si
umanizza così tanto che, giustamente, qualcuno si domanda: "Ma il computer è maschio o femmina?"
Qualcosa di simile hanno fatto in una scuola inglese a proposito del sesso, maschile o femminile, del pc.
La domanda "Di che genere è il computer?" è stata posta a due gruppi di persone, uno composto solo da donne
e l'altro solo da uomini.
Le risposte sono state molto divertenti e, con un pizzico di fantasia e di ironia, se ne possono aggiungere anche
altre.
7
3.i tuoi errori, anche minimi, sono immagazzinati nella memoria a lungo termine per essere usati più avanti;
4.appena ne acquisti uno, ti ritrovi a spendere metà del tuo conto in banca per gli accessori
Molti verbi in -iare rifiutano la doppia -i-: per questo la seconda persona singolare del presente è cominci (e non
comincii) e la prima persona plurale è cominciamo (e non cominciiamo)
Un piccolo gruppo di verbi in -iare, invece, accetta la seconda persona singolare con la doppia -i-, ma nella prima
persona plurale la -i- è sempre una sola. Per esempio sciare (tu scii, noi sciamo); spiare (tu spii, noi spiamo). Altri
verbi di questo secondo tipo in -iare sono amnistiare, avviare, deviare, espiare, inviare, sviare.
lavare, cantare, cercare, viaggiare, ricordare, entrare, soffiare, desiderare, svegliare, dimenticare, cercare.
8
10. Il professore (domandare)........................... dove (essere).................. il gesso.
3. Traducete in italiano:
Noi avem mulţi prieteni. Ei mânâncă mereu la noi duminica. Când mergem la restaurant Luca plăteşte tot. Eu
şi familia mea călătorim mult. Tu vorbeşti puţin. Maria este prietena mea. Ea are 28 de ani. Lucrează ca
secretară într-un birou.
4. Completate i puntini con la forma corretta dei verbi scritti tra la parentesi :
5.Traducete in italiano:
9
5. Voi locuiţi într-un apartament din centrul oraşului.
6. Ei plătesc mult pntru chirie.
7. Tu lucrezi de luni până sâmbătă.
8. Ziua ta de odihnă este duminica.
9. Copiii cântă frumos.
10. Tu şi prietenii tăi vorbiţi mult.
I verbi riflessivi
Io mi lavo
Tu ti lavi
Lui si lava
Lei si lava
Noi ci laviamo
Voi vi lavate
Loro si lavano
10
13 Tu (sistemarsi).....……………….... qui o nell'altra stanza?
14 Noi (pettinarsi).......……………………. sempre con molta cura.
15 Io la domenica (riposarsi)......…………………... abbastanza.
IL SALUTO
TU (confidenziale)
- Ciao, Maria!
- Ciao, Francesco! Come stai?
- Bene, grazie. E tu?
- Non tanto bene, Mi fa male la testa.
- Mi dispiace.
- Scusami, ma devo andare perché sono in ritardo. Ci vediamo.
- Arrivederci, Maria.
LEI (formale)
- Buongiorno, dottore!
- Buongiorno, signora Bianchi! Come sta?
- Bene, grazie. E Lei?
- Anch’io sto bene, grazie. Le presento mia moglie.
- Molto lieta.
- Il piacere è mio, signora Bianchi.
- Mi scusi, ma vado di fretta. ArrivederLa, signora. ArrivederLa, dottore.
- ArrivederLa.
1. Clive…………….….inglese.
2. Di dov’ ………..………..Alexia?
3. Alexia…….………....di Caracas, ma ora…………..………italiano in Italia.
4. Lui si……………..…..Sebastian.
5. Fabrizia…………………….italiana.
6. – Mi………………..Pavel, piacere.
7. - Piacere. Mi………..………Anita………………..italiano?
11
8. - No,…………… tedesco e tu di dove………….
9. -…………………spagnola, ma…………….italiano a Venezia. E tu?
10. - Anch'io……………..italiano, ma a Siena.
4.Riordina le frasi.
5.Fa' le domande.
Sai chi è?
12
7.Scegli i verbo corretto e prova ad indovinare chi sono i personaggi che si presentano
a. Giro/gira tutto il mondo per cantare, ma sono italiano e vivo/vivi in Italia. Gli italiani mi conoscete/conoscono
perché vedono/vedo i miei concerti alla televisione e comprate/comprano i miei dischi. Mi chiama/chiamo
Andrea, sono un tenore e canto/canta molti tipi di musica classica, opera e moderna.
Sai chi sono? Andrea B _ _ _ _ _ _
b. Sono una persona molto importante. Abita/abito in un piccolo stato indipendente dentro l'Italia. Ho/Ha un
lavoro di responsabilità e spesso viaggiamo/viaggio molto. Di solito porta/porto abiti bianchi e lunghi e un
cappellino bianco. La domenica molta gente aspetta di vedermi quando apre/apro la finestra per parlare. Le
guardie del mio stato parlano/parlate tedesco perché sono tutte svizzere.
Sai chi sono? Il P _ _ _
9.Fare le domande
1. ... ... ... ... ? Sono tedesca. 19. ... ... ... ... ? È francese.
2. ... ... ... ... ? Lui ha 30 anni. 20. ... ... ... ... ? Sono molto antipatici.
3 .... ... ... ... ? Ho due gatti.
4. ... ... ... ... ? Lei è di Roma.
5. ... ... ... ... ? No, è avvocato.
6. ... ... ... ... ? Loro sono americani.
7. ... ... ... ... ? Sì, sono americani
8. ... ... ... ... ? È in Svizzera.
9. ... ... ... ... ? Siamo tedeschi.
10. ... ... ... ... ? Ho 32 anni.
11. ... ... ... ... ? Sì, ho molta fame.
12. ... ... ... ... ? È molto simpatica.
13. ... ... ... ... ? È a casa.
14. ... ... ... ... ? Sì, loro hanno un figlio.
15. ... ... ... ... ? No, è giovane
16. ... ... ... ... ? È la ragazza di Carlo.
17. ... ... ... ... ? È la nostra insegnante
18. ... ... ... ... ? Francesco ha sei anni.
13
10. Completa il testo con le parole mancanti
sete - triste - sonno - arrabbiato/a - felice - paura - annoiato/a - fretta - contento/a - fame - caldo
14
1. sigaretta/ scusa/ hai/ una/ ? __________________________________
SEMINARIO 3
Roma. A quasi 140 anni dall’unità d’Italia circa il 94% dei nostri connazionali parla l’italiano in almeno un
ambito relazionale (famiglia, amici, estranei), ma in maniera esclusiva solamente il 44,6% lo parla in famiglia e il
47,3% con gli amici, mentre la percentuale sale a 71,5% quando l’interlocutore è un estraneo. E infatti non si è
dimenticato il dialetto, tanto che circa il 60% della popolazione lo conosce e lo usa. Comunque in alcune regioni,
come la Toscana, la lingua nazionale è praticata da circa il 90% della popolazione, invece in Veneto è il dialetto a
farla da padrone, lo parlano esclusivamente quasi la metà degli abitanti sia in famiglia che con gli amici e sfiora il
20% il numero di quelli che lo usano sempre anche con gli estranei.
Questo, in sintesi, quanto emerge da un’indagine dell’Istat sull’uso della lingua italiana e i dialetti svolta
nel 1995. La stessa indagine è stata realizzata tra la fine del 1987 e l’inizio del 1988, così l’Istituto di Statistica ha
potuto cogliere alcune trasformazioni nelle abitudini linguistiche avvenute in un arco di tempo abbastanza
breve. In otto anni, spiega l’Istat, si è verificato un significativo aumento dell’uso dell’italiano e un
corrispondente calo dell’uso esclusivo del dialetto. Comunque l’indagine ha stabilito che parlano soltanto o
prevalentemente l’italiano circa 23 milioni 900 mila individui (44,6%), si esprimono esclusivamente, o quasi, in
dialetto 12 milioni 600 mila persone (23,6%), e 15 milioni 100 mila alternano dialetto e italiano.
Ma cosa ha determinato questo cambiamento che, in termini percentuali, è pari ad un aumento dell’uso
dell’italiano di circa 5 punti, con picchi che arrivano a 12 punti percentuali se si considerano i bambini tra i sei e i
dieci anni? Certamente non i libri e nemmeno i giornali che nel nostro paese sono sfogliati da una percentuale di
persone molto vicina a quella rilevata nel Terzo Mondo. E’ evidente che il merito maggiore va alla televisione.
15
Non a caso sono proprio i bambini (una precedente indagine ha stabilito che passano in media intorno alle tre
ore al giorno davanti al televisore) quelli che negli ultimi anni hanno accresciuto l’uso della lingua italiana: con gli
estranei, per esempio, nell’87-88 lo parlava il 69,8% dei ragazzini, ma nel 1995 si è arrivato all’81,7%.
Naturalmente, precisa l’Istat, anche se la televisione ha avuto particolare importanza nel modificare il
comportamento linguistico dei piccoli e in generale di tutti gli italiani, «l’influenza del titolo di studio rimane
ancora nettissima». Quindi «il contributo delle istituzioni scolastiche» non si discute e rimane chiaramente il
punto di partenza «per la crescita della competenza linguistica delle persone». Infatti è proprio il passaggio dalla
condizione di analfabetismo a quella del possesso di un primo titolo di studio a determinare un balzo nella
percentuale di quelli che parlano solamente o prevalentemente l’italiano. La progressione poi, continua fino ad
arrivare a circa il 77% nel caso dei laureati.Per quanto riguarda infine le abitudini linguistiche nelle diverse aree
di residenza, l’Istat ha rilevato che Toscana, Liguria e Lazio sono le regioni dove, nei tre contesti considerati, si
parla maggiormente l’italiano. Al contrario Veneto, Calabria e Campania sono le regioni dove si parla di più il
dialetto.
1. Coniugate i seguenti verbi:vivere, aprire,colpire, dormire, scrivere, leggere, finire, accendere, nutrire,
prendere, preferire,vedere, digerire, chiudere, pulire.
Altri verbi incoativi: costruire, sparire, tossire, spedire, guarire, fiorire, tradire, arrossire, contribuire,
proibire, aggredire, ubbidire, suggerire, scolpire, diminuire, trasferire, sostituire, dimagrire, restituire.
16
4. I bambini .................................... molti cartoni animati (vedere)
5. Tutte le sere ............................ il treno delle 20. (prendere – noi)
6. Tutti i mesi .............................. molti soldi per il telefono (spendere – io)
7. Dove ............................ il gatto? In casa o in giardino? (vivere – lui)
17
14. Voi ( prendere) ..................................... il tram per tornare a casa.
15. I miei genitori (ricevere) ....................... molte lettere da me quando non (essere)................... a casa.
16. Io (mettere)................................ le cose a posto.
17. ( Tu rispondere) ..................................... alla domanda.
18. Francesca ( chiedere) ............................. spesso di te.
19. Noi (spendere)........................................ molti soldi per divertirci.
20. Le pentole (cadere) ................................. per terra.
6.Traducete in italiano:
18
7. Metti in ordine le parole delle frasi
Es.: fame / bambini / hanno / i I bambini hanno fame
SEMINARIO 4
L'inquinamento
L'ambiente naturale degli uomini è la Terra; questo comporta per gli esseri umani una tremenda responsabilità,
poiché essi possono turbare e distruggere gli «ambienti naturali» degli esseri viventi.
19
Ogni giorno, in tutto il mondo, gli uomini scaricano nell'aria, nell'acqua e sul suolo milioni di tonnellate di rifiuti
velenosi. I detersivi, per esempio, che inquinano l'acqua e il terreno; gli insetticidi, i gas di scarico delle
automobili, i fumi delle ciminiere, i resti degli oggetti che non servono più.
Non possiamo considerate l'aria, i fiumi, i laghi, il mare e il suolo come fogne dove sia lecito scaricare ogni tipo e
quantità di rifiuti. La Terra mostra i segni terribili delle ferite che le abbiamo inferto e lancia il suo grido d'aiuto.
Gli aggettivi qualificativi: felice ...... triste ...... si chiamano «contrari» perché esprimono qualità opposte.
esercizio: Per ogni aggettivo qualificativo indicane uno di significato opposto.
nuovo ____________ antico ____________
caldo ____________ forte ____________
alto ____________ rapido ____________
dolce ____________ ricco ____________
veloce ____________ egoista ____________
felice ____________ comodo ____________
bello ____________ grande ____________
trasparente ____________ liscio ____________
fertile ____________ luminoso ____________
pulito ____________ utile ____________
L’ARTICOLO DETERMINATIVO
Singolare Plurale
Maschile IL + nome maschile che comincia per I
consonante ( purché non sia z, s impura,
gn, pn, ps, x, y, i + vocale)
20
LO + + nome maschile che comincia per GLI
z, s impura, gn, pn, ps, x, y, i + vocale
Oss. : L’articolo LO si usa anche nelle seguenti espressioni: per lo più, per lo meno.
L’articolo determinativo si premette davanti al nome ed ai suoi determinanti.( es. la mia opinione, l’ultima volta,
la bella ragazza).Eccezione fanno: tutto, entrambi e ambedue.
Esempi:Ho visto tutto il film.
Ambedue le mie sorelle sono studentesse.
Entrambi i lati della situazione sono interessanti.
Esempi:
Maschile: Femminile:
il ragazzo – i ragazzi; il fiore – i fiori la ragazza – le ragazze, la sedia – le
lo studente – gli studenti lo zaino – gli zaini ( rucsac ) sedie
lo gnomo – gli gnomi ( spiriduş ) l’amica – le amiche
lo pneumatico – gli pneumatici ( pneu )
lo psicologo – gli psicologi lo xilofono – gli xilofoni
lo yogurt – gli yogurt lo iugoslavo – gli iugoslavi
l’amico – gli amici
Regole generali:
Singolare Plurale
Maschile -o -i
-e -i
Femminile -a -e
-e -i
Eccezioni:
per maschile: nomi che terminano in –ma e –ta, come: il problema, il programma, il telegramma, il panorama, il
pianeta, il sistema, il paradigma, il pilota, l’autista
21
Sono invariabili cioè non cambiano la loro forma al plurale:
il tavolo il fiore
lo specchio la nave
la matita il caffè
la sedia il re
il giornale la città
l'orologio il dito
l'agenda la mano
il gatto Il piede
lo gnomo Il telefono
l'amica
il libro
l'albero
la finestra
l'attrice
lo studente
l'uomo
la porta
l'ape
l'armadio
lo spazzolino
la chiave
22
2. Metti l'articolo determinativo e volgi al plurale.
porta luce pavimento armadio
finestra penna soffitto quadro
sedia matita quaderno gomma
tavolo borsa libro televisione
lavagna parete pennarello cestino
3.Premettete a ciascuna parola l-articolo determinativo appropriato, apostrofando dove sia necessario e poi
volgete tutto al plurale:
5.Premettete a ciascuna delle seguenti espressioni l’articolo determinativo osservando come gli stessi articoli
siano condizionati dall’iniziale della parola seguente.
23
...calendario
... armadio (m.sg.) ......calendar...
forchette ... yougurt ... yougurt...
... lavoro (m.sg.) ... formaggio
...
...interruttore
macchina (f.sg.) ......interruttor...
salumi ... biglietto ... bigliett...
...
...cartolina
luci (f.pl.) ......cartolin...
gelato ... occhio ... occh...
...fotocopia
... straniero (m.sg.) ......fotocopi...
spaghetti ... scrittore ... scrittor...
... donne (f.pl.) ... pizza
...
...gelato
desideri (m.pl.) ......gelat...
carne ... svizzero ... svizzer...
...
...termosifone
amori (m.pl.) ......termosifon...
pasta …pasta …past…
... diploma
... ragazzo (m.sg.) ... lingua straniera
... ragazz... ... unghia ... unghi...
... stivali (m.pl.) ... stato
...
...lingua
libri (m.pl.) ...... lingu...
indirizzo … vestito …vestit…
...
...università
rana (f.sg.) ...... universit...
impiegato … pazienza …pazienz…
...formaggio
... occhiali (m.pl.) ......
psicologo
formaggi... …psicologo …psicolog…
... zampognaro (m.sg.) ... lavoro
...
...chiesa
teste (f.pl.) ... chies...
... meccanico ... gnomo ... gnom...
......automobile
gnomo (m.sg.) ... automobil...
... acqua ... sorella ... sorell...
... scoglio (m.sg.) ... commessa
... quadri (m.pl.) ... cliente
7. Mettete gli articoli determinativi :
... pane (m.sg.) ... amica.. ...cognome
... stampante (f.sg.) ... età
... buste (f.pl.) ... francobollo
... problema(m.sg.) ... infermiera
... yogurt (m.sg.) ... esperienza
... pomodoro (m.sg.) ... studio
... borsa (f.sg.)
... cane (m.sg.)
... gatti (m.pl.)
... matite (f.pl.)
... psichiatra (m.sg.)
... italiani (m.pl.)
... università (f.sg.)
... cartolina (f.sg)
... amicizia (f.sg.)
... autorità (f.pl.)
... immagine (f.sg.)
... cartella (f.sg.)
... cartine (f.pl.)
... foglio
... colori
... frutta
... architteto
... pollo
... stanza
.. cameriere
... tovaglia
... antipasto
... specialità
... ospiti
24
L’orologio:
- Che ore sono? / Che ora fa?
- E’ l’una.
- Sono le due in punto
le quattro e cinque
le dieci e un quarto
le sei e mezza
le nove meno dieci
le sette meno un quarto.
Mancano venti minuti alle sedici. E’ mezzanotte. E’ mezzogiorno.
2. Completate i puntini con il verbo all’indicativo presente e con gli articoli determinativi:
25
vivono Milano Sam a e Tom.
ascoltate italiana spesso musica?
quando radio studia ascolta la Giovanna , .
Andrea in fa lavora ospedale il medico, .
Io agenzia in lavoro una pubblicita di.
È Lei a alle cosi domande rispondere gentile signore da , , ?
6.Completare
26
7. Completa gli aggettivi.
27
... scuola / ... scuol... ... piatto / ... piatt...
... palla/ ... pall... ... miracolo / ... miracol...
... poesia/ ... poesi... ... spazzola / ... spazzol...
... pittore / ... pittor...
... anello / ... anell...
... avvocato / ... avvocat...
... cantante / ... cantant...
... valigia / ... valig...
... borsa / ... bors...
... armadio / ... armadi...
... studente / ... student...
... madre / ... madr...
... padre / ... padr...
... camicia / ... camici...
... nome / ... nom...
... treno / ... tren...
... cognome / ... cognom...
... ristorante / ... ristorant...
... fiore / ... fior...
... vino / ... vin...
... radio / ... radi...
28
Rispondete alle seguenti domande:
a) Come ti chiami ?
b) Dove studi ?lavori?
c) Che studi / che lavoro fai?
d) Dove abiti ?
e) Con chi dividi la tua camera ?
f) A che ora vai a scuola/ a lavorare?
g) A che ora ritorni da scuola / dal lavoro?
h) Cosa fai il pomeriggio ?
i) A che ora vai a dormire la sera ?
j) Quando non studi/ non lavori ?
SEMINARIO 5
Qualcuno dice che in Italia ci sono più feste che in altri paesi. Ma non è vero. Al contrario, siamo sicurissimi che
in molti paesi - europei e non - il numero di feste nazionali è più alto del nostro.Per fare confronti possiamo
controllare il nostro calendario:
1° gennaio Capodanno
Primo giorno dell'anno.
Riti: Fuochi d'artificio a mezzanotte durante la notte di San Silvestro (tra il 31 dicembre e il 1° gennaio), brindisi
con spumante, bacio a tutti gli amici. Mutande rosse come portafortuna e un piatto di lenticchie come augurio di
ricchezza per il nuovo anno. Le persone si dicono "Auguri!" e "Buon Anno!"
6 gennaio Epifania, la Befana
L'Epifania ha tradizioni antichissime: oggi è collegata al giorno dell'arrivo dei tre Re Magi nella grotta di Gesù
Bambino.
Riti: i bambini - la sera del 5 gennaio - mettono una calza vicino al letto. Di notte passa la Befana e lascia nella
calza regali ai bambini buoni e carbone ai bambini cattivi.
tra 22 marzo e 25 aprile Pasqua
Pasqua è il giorno della Resurrezione di Gesù Cristo. La settimana precedente è la Settimana Santa. In particolare
sono importanti per la religione i giorni di Venerdì e Sabato Santo.
Riti: uova di cioccolato con dentro un regalino. Se possibile si fa una breve vacanza (Natale con i tuoi, Pasqua
con chi vuoi!)
giorno dopo Pasqua Lunedì dell'Angelo o Pasquetta
La Resurrezione di Gesù è annunciata alle donne del Sepolcro e ai discepoli di Cristo da angeli che, nei giorni di
Pasqua, hanno un ruolo da protagonisti. In particolare, il giorno dopo la Resurrezione Gesù appare a due
discepoli in cammino verso Emmaus a pochi chilometri da Gerusalemme.
Riti: per ricordare il viaggio dei due discepoli i cristiani trascorrono il giorno di Pasquetta facendo una
passeggiata o una scampagnata "fuori le mura" o "fuori porta".
25 aprile La Liberazione
Il 25 aprile del 1945 Milano e gran parte dell'Italia del nord si liberano dell'occupazione nazista.
Riti:manifestazioni politiche, discorsi e comizi nelle piazze. Normalmente l'aria primaverile suggerisce di fare una
scampagnata.
1° maggio Festa del Lavoro
La festa è stata "inventata" a Parigi nel 1889 per ricordare il 1° maggio del 1886, quando a Chicago una
manifestazione operaia è stata repressa nel sangue.
29
Riti:la festa è tradizionalmente legata ai partiti politici di sinistra. Oggi però un po' tutti fanno discorsi e comizi
nelle piazze per celebrare il valore del lavoro.
Nel Lazio è il giorno ideale per andare in campagna con gli amici e mangiare fave, pecorino con un buon
bicchiere di vino dei Castelli.
2 giugno Festa della Repubblica
il 2 giugno del 1946, dopo un referendum, gli italiani decidono di non voler più la monarchia e scelgono la
Repubblica. I re d'Italia vanno in esilio.
Riti: grande parata militare in Via dei Fori Imperiali a Roma.
15 agosto Ferragosto
Non tutti sanno che questa è oggi una festa religiosa che ricorda l'Ascensione della Madonna in cielo. In realtà il
15 agosto ha ancora oggi una forte caratteristica di festa pre-cristiana: è il cuore dell'estate e si festeggia al
mare, in montagna e nei posti di villeggiatura.
1° novembre Ognissanti
Antica festa celtica che celebrava il nuovo anno. Nell'834 la Chiesa cattolica ha trasferito in questa data la festa
per ricordare i Santi. Da tre o quattro anni anche in Italia si festeggia un po' su modello di Halloween, ma è un
fenomeno del tutto commerciale e ancora non diffusissimo.
8 dicembre Immacolata Concezione
Festa religiosa collegata all''8 dicembre del 1854, quando Papa Pio IX ha stabilito il dogma dell'Immacolata
Concezione, cioè il dogma della nascita di Maria senza peccato originale.
Qualche anno dopo a Lourdes La Madonna appare a Bernadette e dice: "Io sono l'Immacolata Concezione"
25 dicembre Natale
La festa forse più popolare dell'anno: ricorda la nascita di Gesù.
Riti: Albero di Natale, presepe, regali portati da Babbo Natale o da Gesù Bambino.
26 dicembre Santo Stefano
Santo Stefano Protomartire è morto lapidato nel primo secolo dopo Cristo. Per questo è ricordato come il primo
martire cristiano e la sua festa è celebrata il giorno dopo la nascita di Gesù.
A parte queste feste nazionali ci sono poi delle feste legate per esempio al Santo protettore della città o a fatti
storici con caratteristiche locali. Il 21 aprile, per esempio, è festa a Roma: quella data ricorda il Natale di Roma, il
giorno della fondazione della città .
Ci sono poi giorni che non sono di festa, ma si festeggiano lo stesso:
in febbraio per esempio c'è il Carnevale; il 14 febbraio, San Valentino, è la festa degli innamorati; l'8 marzo, la
festa della donna; il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, è la festa di tutti i papà, mentre la prima domenica di
maggio è la festa delle mamme E poi le feste "personali".
Il compleanno, con i regali ("Cento di questi giorni!"), la torta con le candeline e qualche volte le tirate di
orecchio (tante tirate quante sono gli anni).
L'onomastico, che è la festa cattolica del nome: il 29 aprile è la festa per esempio di tutte le donne che si
chiamano Caterina (è infatti il giorno di Santa Caterina), mentre il 19 settembre è la festa di tutti i Gennaro (è
appunto il giorno di San Gennaro). Nessun rito particolare: normalmente si dice "auguri" al festeggiato e lui offre
da bere agli amici.
Infine le feste, per lo più religiose, legate a eventi particolari della vita:
il Battesimo, la Prima Comunione, la Cresima (un po' fuori moda per la verità) e il Matrimonio.
C'è anche chi festeggia ogni anno l'anniversario del divorzio, ma queste sono scelte del tutto personali.
I verbi irregolari
30
Sto do faccio vado vengo devo voglio posso
Stai dai fai vai vieni devi vuoi puoi
Sta dà fa va viene deve vuole può
Stiamo diamo facciamo andiamo veniamo dobbiamo vogliamo possiamo
State date fate andate venite dovete volete potete
Stanno danno fanno vanno vengono devono vogliono possono
31
5. Voi ( fare) ...................................... sempre colazione al bar?
6. I tuoi amici (sapere) ....................... tutto.
7. Tu che cosa (scegliere) ...............................?
8. Noi (sapere) .................................. la risposta e voi la ( sapere)................................?
9. Io ( volere) ..................................... crederti ma non ci ( riuscire)................................
10. Tutti (andare) ............................... a teatro questa sera, (andare)..................... anche noi?
11. Tu non (potere) ............................ farmi una cosa simile.
12. Quando io (venire) ....................... da te, Franca e Maria ( rimanere) ..................... a casa.
13. Io (salire) ..................................... con l’ascensore, e loro (salire) .......................... a piedi.
14. Noi (dovere) ................................ lavorare di più.
15. I miei genitori(dire) .................... che (fare) ............................ caldo.
16. Marco (potere) ............................ restare, ma voi (dovere) ......................... venire con noi.
17. Che cosa (fare) ............................ la sera?
18. Di solito non (uscire) ..................., (rimanere) .............................. a casa.
19. Io (andare) .............. ogni fine-settimana in discoteca e i miei fratelli (venire) ........... con me.
20. Tu (volere) .................................. ascoltare quello che (avere) ............................... da dirti?
21. Noi non (potere) .......................... fare la spese perchè (avere) ............................... fretta.
22. I miei vicini di casa (uscire) .................... di solito, alle otto, ma a volte (fare) ............... tardi.
23. Io non (sapere)............................. che dire.
24. Il mio cane (fare) ......................... sempre quello che le (dire)...................... .
25. Voi (dire) ...................................... la verità, loro (dire) ................................ delle bugie.
26. La mia nonna (uscire) .................................... insieme a me.
27. Voi (potere) ................................... parlare l’italiano.
28. Io (dovere) .................................... tornare a casa presto.
29. Voi (venire) ................................... sempre da noi.
30. Rosa (andare) ................................ in macchina.
vivere, lavorare, fare, avere (x2), rispondere, finire, ascoltare, sapere, tornare
32
1. Io………………….……35 anni.
2. Michela ……………...in un supermercato.
3. David…………..……..in Canada.
4. Salvatore……..……….il tedesco.
5. Stasera………………..la pizza.
6. Tu…………………….spesso musica italiana?
7. Tommaso…….………un lavoro nuovo.
8. Maria non ……….…..alle mie domande.
9. Domenico………….…spesso a Napoli.
10. Giovanni, quando……………l'università?
33
7. Completare le seguenti frasi con la forma corretta del presente indicativo
34
9. C'è solamente una cravatta marrone. (2)
10. Non viaggio mai da sola. (noi)
11. Avete una camera libera? (3)
12. Per piacere, posso avere un bicchiere d'acqua? (noi - 2)
13. Buongiorno! Un biglietto di andata e ritorno per Milano, per piacere. (2)
14. Questo è un libro molto antico.
15. Parlo una lingua straniera. (noi - 3)
35
11.Formulare risposte possibili alle seguenti domande
1 Come ti chiami?
2 Di dove sei?
3 Tu sei brasiliano?
4 Lui è straniero?
5 Che ore sono?
6 A che ora passa l'autobus?
7 È interessante viaggiare in aereo?
8 È la prima volta che studi italiano?
9 A che ora esci di casa?
10 Siete brasiliani tutti e due?
1 Vengo da Bologna.
2 Non c'è male.
3 No, andiamo a casa.
4 Vicino alla porta.
5 No, non posso.
6 Perché sono in ritardo.
7 Dal macellaio.
8 Volentieri non ho fretta.
9 Vado a Roma.
10 Parto fra tre giorni.
1 Io vivo in .......
2 Quando vado .......
3 La macchina che ho ......
4 Vivo molto bene .......
5 Quando piove molto ......
6 Quando vado in vacanza .....
7 Quando alla Tv .......
8 È impossibile leggere .....
9 Sono tutti felici ....
10 Il prossimo fine settimana .....
36
1. Giovanni e Sara (rimanere)…………………… a casa stasera.
2. (venire)………………….. anch'io!
3. Marina non (dire)…………………. mai la verità.
4. Oggi (io andare) …………………al lavoro a piedi.
5. Noi (dare) ………………….……sempre una mano in casa.
6. Che cosa (noi fare)…………….. dopo la lezione?
7. I nonni (stare)……………. bene.
8. Di solito Paolo non (uscire)……………… la sera.
9. Voi (bere)……………………. spesso la birra.
10. Tra Roma e Milano, io (scegliere)………………… Roma.
37
5. Loro (dire) ………………………. sempre la verità.
6. Tu (potere) …..... uscire stasera? No, io non (potere) ……... perché (dovere) …………...studiare.
7. (Volere - tu) ………….... un caffè? No, grazie, io (preferire)……………. un bicchiere di vino.
8. Noi (sapere) ……………….... guidare la macchina.
9. Io non (amare) ……………..... la grammatica.
10. Lucia (volere) ……………... abitare in centro.
5. .…………. aspettare qui un momento? Il direttore non …………….... ricevervi subito. Nel frattempo ……………..
offrirvi un caffé?
SEMINARIO 6
38
La pasta
L'Italia è famosa per la pasta. Gli italiani, almeno quelli che non hanno paura di ingrassare, mangiano la pasta
quasi tutti i giorni. La pasta viene prodotta con il grano duro , un grano che regge bene la cottura e che permette
agli spaghetti di restare al dente.
Ci sono più di cento tipi diversi di pasta, naturalmente i più famosi sono gli spaghetti, che sono anche i più amati
dagli italiani, sembra che siano stati portati in Italia da Marco Polo 1.000 anni fa.
Famosi quasi quanto gli spaghetti sono i maccheroni, ci sono poi le penne, così chiamate per la forma simile a una
penna, le conchiglie , le farfalle, usate soprattutto per le insalate di pasta, le fettuccine, che sono popolari
specialmente a Roma, i fusilli, che più di tutti si uniscono alle varie salse con cui si condisce la pasta. C'è poi la
pastina per la minestra in brodo, le stelline, naturalmente a forma di stella, i capellini d'angelo, spaghetti
sottilissimi, le grattugie, i quadrucci e tanti altri.
Oltre alla pasta di grano duro c'è anche la pasta all'uovo, si chiama all'uovo perché per produrla oltre alla farina,
all'acqua e al sale si usano anche le uova. La pasta all'uovo più famosa sono le tagliatelle, che un tempo, per il
pranzo della domenica, le donne italiane facevano in casa e tiravano con il matterello .
Per una buona pasta oltre alla qualità, che dipende dalla percentuale di grano duro usato, è importante il tempo
di cottura. Ogni pasta ha il suo tempo di cottura, che dipende dalla forma e dalla grandezza, la pasta va scolata
quando è al dente, condita e mangiata subito. Esistono infiniti condimenti della pasta, il più semplice e anche
uno tra i più buoni, è "Aglio, olio e peperoncino", la più usata è la salsa di pomodori, la pomarola, di solito
servita con foglie di basilico, e il sugo alla bolognese che è conosciuto anche come ragù.
Si può condire la pasta anche con il pesce; gli spaghetti allo scoglio sono conditi con un sugo a base di molluschi e
crostacei e gli spaghetti all'inchiostro di calamaro sono difficili a mettere in bocca perché sono neri ma una volta
in bocca fanno dimenticare il loro colore.
Storia - Piatto rustico di origine romana, famoso in tutto il mondo per la semplicità degli ingredienti , il gusto
intenso piuttosto piccante , e per il fatto di costituire un piatto unico per una serata tra amici.
Ingredienti per 4 persone: 150 g. di burro, 100 g. di pecorino romano grattato, 100 g. di parmigiano grattato,
150 g. di pancetta, 3 tuorli d'uova, sale e pepe
39
a Parigi
Luigi vive in America da Londra
abita in via Cavour per Firenze
va
da Marco Per per la Francia
a Parigi Piera parte per la montagna
arriva in America in treno
Francesco torna da Francoforte in macchina
viene da Marco in aereo
esprimere la direzione :
a + nome di città
andare in + nome di paese, nome di via
in Francia, Romania, ecc. da + nome di persona
biblioteca, discoteca, ufficio partire per + nome di città, paese, località
montagna, città, centro Attenzione: Domani vado al mare.
Santina a Parigi,Bucarest, Verona, ecc. Domani vado in montagna.
va letto, cena, teatro, scuola, casa
studiare, fare spese, fare una Esempi: Luigi va spesso a Londra, in Inghilterra, dal suo
viene passeggiata amico John.
piedi Parto domani per Venezia.
da Paolo, Marco, ecc.
me, te, lui
1. Mettete le preposizioni semplici o articolate al posto
dei puntini:
40
23. .....paese ...... dove vengo fa un freddo cane.
3.Inserisci le preposizioni
41
10. Ti è piaciuto il film? Credo ......sì.
11. Dove vai ........questo vento?
12. Ogni estate andiamo ......... mare.
13. Questo disco lo regalo .......... voi.
14. La luce ........ sole illuminava il suo viso.
15. Il mese ......aprile è bellissimo.
16. Il mais è stato distrutto .........pioggia.
17. Luca è ......Firenze.
18. Luca viene ........Firenze.
19. Questa statua è .........argento.
20. Questa camicia è .........seta.
21. E’ impazzita .......dolore.
22. Noi lavoriamo .........passione.
23. Ti parlo ............ amico.
24. Ti spedisco la lettera .....posta.
25. Riconosco mio figlio ....... voce
a) vicino
b) di fianco
c) davanti
d) di fronte
a) su
b) sotto
c) tra
d) di fronte
a) sotto
b) dietro
c) su
d) di fianco
a) di fianco
b) davanti
c) dietro
d) di fronte
42
a) di fronte
b) dietro
c) su
d) sotto
a) su
b) sotto
c) tra
d) di fianco a) vicino
b) davanti
c) tra
d) dietro
LE PREPOSIZIONI ARTICOLATE
1. Mettete al posto dei puntini le forme corrette dei verbi all’indicativo presente e le preposizioni articolate:
43
8. Questo appartamento (essere).............. (di+art.det.)...........mio amico.
9. Voi (andare)...............(da+art.det.).............vostre amiche?
10. Questi documenti (essere)................(di+art.det.).............signore.
1. Gli elefanti (vivere)...............(in+art.det.)............giungla.
2. Le stelle (brillare)..................(in+art.det.).............cielo.
3. Le ragazze (cantare)...................(in+art.det.)..............coro.
4. Le canzoni (essere).................(in+art.det.)...........libro.
5. Babbo Natale (portare)...............molti regali (a+art.det.)..........bambini.
6. Le scarpe che (indossare).................ora, (essere) ...............molto comode e non (fare).............male
(a+art.det.)...........piedi.
7. Le fotografie (stare)...............bene (in+art.det.)............album.
8. Il mio orologio (essere)..............(in+art.det.)............tasca.
9. I vestiti (essere)..............(in+art.det.)...........armadio.
10.La macchina (correre).....................veloce (su+art.det.)...........autostrada.
2. Completate con le preposizioni semplici o articolate (di, della, a, ai, da, dall', in, nel, nei, nella, con, per)
1. Quando si entra _________ una casa italiana tradizionale si trova subito l'ingresso
2. _______ ingresso si vedono le porte delle altre stanze della casa
3. La camera _______ pranzo è una stanza tradizionale italiana
4. In questa camera c'è una tavola in mezzo e ci sono due buffet _______ lati.
5. In questa stanza si pranza _______ giorni festivi
6. È meglio se la camera da pranzo è chiusa _______ chiave
7. _______ famiglia italiana tradizionale la donna fa la casalinga
8. La donna "tradizionale" prepara _______ mangiare
9. Una casalinga ha bisogno _______ spazio
10. La cucina è il centro _______ vita della famiglia.
11. Il pavimento, nelle case tradizionali, è _______ marmo
12. Che bello buttare _______ terra la cenere della sigaretta!
13. La casa moderna è differente _______ quella tradizionale
14. Il salotto è una camera grande _______ divani e poltrone
15. Addio lasagne fatte _______ casa!
16. _______ salotti si trovano spesso tappeti e moquette
17. È meglio spegnere le sigarette _______ portacenere.
44
Quando non sono ………..Italia …………… spesso gli articoli ……….giornali italiani ………Internet.
Domani Carlo ……….. Inghilterra ……….tre mesi ……… un corso ….. inglese.
Silvia, mi ……………… favore? …………………farmacista ……….. le aspirine?
…………..chi ……….questo libro? È ………….. ragazzo ……….Ilaria.
Gli italiani …………sempre ………..vacanza………..agosto.
7.Inserire la preposizione (semplice o articolata) Scegliere tra: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra
45
13. ......….. tua stanza oggi fa veramente caldo.
14. ….......... me è meglio fare così.
15. …....... qui ......….. Milano ci sono 200 chilometri.
16. Stai tranquillo, tuo fratello sarà qui …......... pochi minuti.
17. I libri ….......... scienza a volte non sono molto chiari.
18. Stai parlando …....... me? Sì, dico …....... te.
19. Non stare …...... aspettarlo, Marco è andato via stamattina.
20. Forse così è meglio …........ tutti.
9.Completare le risposte
1. Di dove sei? .…….. italiana, ... Roma. 2. Di dov'è Klaus? …... tedesco.
3. Dov'è Berlino? .….. ... 4. Com'è Anna? …... simpatica.
5. Di dove siete voi? ………... .… Padova. 6. Londra è in Germania? No, …….. ….... ...
7. Zinedine Zidane è svizzero? No, .…….. ... 8. Di dov'è Woody Allen? .……… ...
9. Sei italiana? No, …….... ... 10. Siete tedesche? No, ……….. ...
11. Sono americani Heinz e Ute? No, .…….. ... 12. Anna è di Roma? No, ... ……... ...
13. Di dove sono le amiche di Marco? ... …..... 14. Di dov'è Susanna? ... .……..
15. Dov'è Parigi? ... …….. 16. Com'è Berlino? ... …....
17. Da quanto tempo sei a Firenze?…… ... 2 giorni. 18. Di dove sono Burt e Raquel? .…….. ...
19. Liv e Ingrid sono spagnole? No, …..... ... 20. Sei di Firenze? No, ... ………. Bologna
L’ARTICOLO INDETERMINATIVO
Singolare Plurale
Maschile UN + nome che comincia per consonante-* DEI
UN + nome che comincia per vocale DEGLI
UNO + * nome che comincia per: z, s impura, gn, pn, ps, x, y, i + DEGLI
vocale
Femminile UNA + nome che comincia per consonante DELLE
UN’ + nome che comincia per vocale
46
un ostacolo un invasione un onda un idea un ometto
un orma un edificio un istante un urto un ente
un aggeggio un urna un esca un osso un antologia
un invito un affetto un odore un apostrofo un esempio
2. Premettete a ciascuna delle seguenti espressioni l’articolo indeterminativo, osservando come gli stessi
articoli siano condizionati dall’iniziale della parola seguente.
3.Nei testi che seguono mancano gli articoli e le preposizioni articolate. Completa i testi.
Un parco salvato
L’ente che gestisce il parco naturale (di) della Mandria vicino (a) a Torino, ha fatto piantare quest’anno circa 127
mila piante. ....... operazione è costata circa 100 milioni es è stata realizzata grazie (a) ....... finanziamento
(di) ......... Comunità Europea. ........ scopo (di) .......... intervento è stato di far ricrescere ........... foresta
originaria. Infatti (in) ........... 1983 ......... bosco era stato tagliato e (in) ........... questa zona erano state
piantate ........... coltivazioni.Circa ....... metà (di) .............. alberi piantati sono querce, alberi che comunemente si
trovano in pianura. ......... altra metà sono alberi a ..........foglia larga e ......... arbusti. Per proteggere ........
piantine (da) ......... daini e (da) ........... cinghiali, ......... parco è stato interamente recintato. (Da) ......... 22
(a) ........ 25 maggio prossimi (in) ........... parco si svolgerà .......... Festa Nazionale dei Parchi, ...........
manifestazione che interessa tutti .......... parchi naturali italiani.
La mia famiglia
Vivo con mio padre, mia madre e mio fratello Valentino in una casa molto piccola. Mio padre è ......... maestro di
scuola. Mia madre dà lezioni di piano (a) ..... .. conservatorio, e a volte vengono a casa ........ sue allieve.
Bisogna mantenere mio fratello (a) ............. studi. Valentino studia medicina e mio padre dice: “Diventerà ........
medico famoso.” Valentino, invece, si deverte a giocare con .......... gatto e a costruire giocattoli per ....... bambini
(di) ........... vicina.
Valentino si è fidanzato molte volte, ma sempre con ragazzine che lasciava dopo quindici giorni. .............. sua
nuova fidanzata, invece, è ........... donna bella ed elegante. Indossa ......... lunga pelliccia, in testa ha ..........
cappello nero. Dove non c’è ............ cappello si vedono ........... capelli, neri e ricci, e porta .......... occhiali.
47
Visitate infine Luino, che conserva .......originario aspetto antico con ........ campanile romanico (di) ............
chiesa di San Pietro.
1 La macchina ..... Marco è rossa. 18 Abito .... Perugia .... via delle Rondini.
2 Porto un libro ..... Giovanni. 19 Laura arriva domani .... treno.
3 Domani sto ..... casa tutto il giorno. 20 Mario va .... Perugia .... Italia .... studiare
4 Il libro ..... Matteo è quello lì. italiano.
5 Noi arriviamo adesso ..... Roma. 21 Oggi ho molto .... fare, non posso venire
6 Le tue scarpe .... tennis sono sporche. .... te .... Luigi.
7 Sono qui ..... un'ora. 22 ..... quale binario parte il treno ....
8 Vado ..... Andrea stasera. Roma.
9 Uno .... noi deve leggere. 23 Vieni .... me ..... teatro stasera ?
10 Vengo a scuola sempre .... piedi. 24 Io vengo .... Parigi, ma sono .... Nantes.
11 Stasera voglio andare ..... letto presto. 25 ..... classe ci sono pochi studenti.
12 Se vai .... Elena, vengo con te. 26 L'università è lontana ...... mensa
13 Sara è ..... Milano, ma vive qui. 27 Questa è la macchina ...... professore.
14 Se vai ..... Milano, vengo con te 28 Questi libri sono ...... studenti svizzeri.
15 Vado .... ferie .... agosto. 29 Ci sono sempre studenti ..... ritardo.
16 ..... Firenze ci sono dei bellissimi monumenti. 30 Quelle foto sono ..... ragazze olandesi.
17 È .... Italia solo .... due mesi, ma parla già bene
l'italiano.
SEMINARIO 7
LINGUA E TABÙ
I tabù linguistici riguardano parecchi aspetti del nostro modo di comunicare.Alcuni - quasi per superstizione - ci
impediscono di dire parole "brutte" che, soltanto a pronunciarle, potrebbero portare sfortuna (il mal sottile per
la tubercolosi, il brutto male per il cancro e poi tutti i modi di dire per sostituire il verbo "morire": se n'è andato,
non c'è più, è scomparso, si è spento ecc.)
Ma è nel "sociale" che i tabù linguistici ci regalano gli effetti più gustosi, in particolare quando il tabù si
trasforma in politically correct e poi in censura.
Quella che in italiano era una innocentissima e correttissima definizione per una persona con il colore della pelle
scuro, negro, per interferenza inglese, passa a nero, a di colore, afro-americano ecc.Quello che negli anni
Sessanta era un normale drogato negli anni Ottanta era già un tossicodipendente. La servetta del primo
Novecento che veniva giovanissima dalla campagna per lavorare nelle famiglie borghesi di città, diventa prima
donna di servizio e ora colf, collaboratrice familiare! Mentre il mestiere di spazzino era sporco e umiliante (se
48
non studi, da grande farai lo spazzino!, dicevano le mamme ai loro bambini), netturbino è già più igienico e
operatore ecologico addirittura prestigioso. E allo stesso modo un paramedico sarà certamente più affidabile di
un infermiere così come il talento di un operatore scolastico non si potrà mai confrontare con quello del bidello!
(Poca fortuna invece ha avuto il tecnico di laboratorio specializzato nella lavorazione del cuoio che continua a
chiamarsi calzolaio o ciabattino.
Chi non aveva un lavoro stabile fino a qualche mese fa si chiamava co.co.co, parola foneticamente bellissima che
ha avuto una discreta fortuna nella lingua parlata. L'origine di questo termine sta nel tipo di contratto di lavoro,
di collaborazione coordinata e continuativa. La precarietà di questo lavoro richiedeva però un radicale
cambiamento. E infatti oggi finalmente i co.co.co non esistono più. Oggi si fanno "contratti a progetto" che
garantiscono un ruolo di lavoro parasubordinato.
La paga è la stessa, l'incertezza pure, ma lo stile è salvo!
La questione fra i "normali" e "diversi" è stata poi la causa dell'uso e dell'abuso delle virgolette e del modo di
dire "fra virgolette". Cieco diventa non-vedente, sordo diventa non-udente, handicappato diventa portatore di
handicap, disabile o diversamente abile. In un recente articolo (La Repubblica, 6 novembre 2004, pag 39)
Umberto Eco, a questo proposito, definisce Berlusconi persona verticalmente svantaggiata intesa a ovviare una
regressione follicolare (basso e pelato).
È proprio in politica che il tabù linguistico si può trasformare in vera e propria arma di manipolazione del
messaggio: l'Italia non farebbe mai la guerra ma può partecipare a missioni di pace o al massimo ad azioni di
polizia internazionale. E sempre nell'ambito di un intervento umanitario. Gli iraqeni che sparano addosso agli
americani sono terroristi, guerriglieri, ribelli o resistenti? Qualcuno in televisione li ha chiamati perfino
partigiani, scandalizzando molti telespettatori.
E i quattro italiani rapiti in Iraq, che lavoravano per imprese americane, che lavoro facevano? "Erano
mercenari!" dicono i più accesi di sinistra; "No, erano emigranti!" rispondono quelli di destra. Meglio non
prendere posizione e fare come hanno fatto molti giornali che hanno usato il termine inglese contractors (che in
fondo in fondo significa co.co.co).
Ma forse questi sono problemi che non interessano troppo gli italiani. Hanno questioni più immediate da
risolvere, loro! Chi vive con 500 Euro al mese (e sono milioni) è certamente molto felice di non essere povero.
Tuttavia si preoccupa molto di uscire dalla categoria di quelli che sono rimasti indietro.
IL PASSATO PROSSIMO
Avere o essere all’Indicativo presente + il participio passato del verbo da coniugare
Il participio passato
Il participio passato dei verbi che si coniugano con essere si accordano in genere e numero con il soggetto.
49
Essere Lavarsi Diventare Partire
Io sono stato/stata io mi sono lavato/a
Tu sei stato/stata tu ti sei lavato/a
Lui è stato lui si è lavato
Lei è stata lei si è lavata
Noi siamo stati/state noi ci siamo lavati/e
Voi siete stati/state voi vi siete lavati/e
Loro sono stati/state loro si sono lavati/e
Prendono come ausiliare sia essere che avere alcuni verbi come:
Cambiare: a) Maria ha cambiato casa. b) Maria è cambiata molto negli ultimi mesi.
Passare: a)Voi avete passato le vacanze al mare. b) Voi siete passati con il semaforo rosso.
Finire: a) Tu hai finito di guardare questo film? b) Il film è finito mezz’ora fa.
Scendere, salire, cominciare, correre, cadere, ecc.
Attenzione!
Le parole: sempre, mai, ancora, più, già, appena, anche, stanno di solito fra l’ausiliare ed il participio passato.
Esempi: Sei mai stato a Vienna? Luigi è appena uscito.
50
17. Avete visto Michele alla festa? No, non ............................................... Michele, ma Gianni.
18. Lei, signora, è arrivata da molto tempo? No, ...................................... da cinque minuti.
19. Luca ha detto delle bugie. Non solo lui, anche voi ................................ delle bugie.
20. Chi è entrato? .................................................... Marco e Maura.
21. Quando siete tornati da Londra? ......................................................... una settimana fa.
22. L’inverno passato sono caduta sul ghiaccio. Noi , per fortuna, non ...........................
23. A che ora vi siete svegliati stamattina?................................................. alle nove.
24. Laura ha passato le vacanze al mare. I suoi amici l’.................................. in montagna.
25. Chi è venuto? ................................................ le tue sorelle.
26. Dove ho perso i miei guanti? Li .......................................................... nel tram.
27. Sei sceso con l’ascensore? No, ......................................................... a piedi.
28. Lui è stato in Germania e lei ............................................................ negli Stati Uniti
29. Ha aperto Patrizia le finestre? No, Carla e Franca ............................ le finestre.
30. Hai parlato tu con Rosina? No, .......................................................... loro.
2. Completate le seguenti frasi con i verbi al passato prossimo:
3. Completate i puntini con l’articolo determinativo corrispondente e con la forma corretta dei verbi scritti
tra la parentesi al passato prossimo :
51
3) ... fratello di Luigi (trovarsi).............................. a casa.
4) ... frutta (conservarsi) ....................................... bene se (essere)..............................congelata.
5) Luigi (amare) ............................................ ... sua vicina di casa.
6) Marco e Mario (camminare) ........................................... piano.
7) Voi (parlare) ............................................... troppo forte.
8) Noi (restare) .............................................. a casa stasera.
9) Io (pagare) ................................................ quella volta ... cena.
10) Tu (invitare) ......................................... ... studente a pranzo.
1) Io (mangiare) .............................................. con piacere ... frutta.
2) Voi (fermarsi) ............................................. a cena da Rosa?
3) ... studenti (passare) ................................... intere giornate a leggere.
4) ... amico (salutare) .................................... quando mi (incontrare) ............................... .
5) Maria e Luisa (guardare) ........................ ... TV.
6) ... animali (essere) ..................................... felici .
7) ... bambina (avere) .................................... un bel cane.
8) ... pittori (disegnare) .................................. tutto quello che (considerare) ................................. bello o brutto o
interessante.
9) Noi (avere) ................................................ fame.
10) Io (congratularsi) ........................................ con Luca per ... sue vittorie.
1) Ieri, tu (comprare) .................................. ... acqua e noi (comprare) ................................. ... pane.
2) ... vita (essere) ......................................... bella accanto a te.
3) ... amiche (cucinare) ............................... molto bene ... pesce.
4) ... gatto (restare) ...................................... solo in casa.
5) ... uccello (volare) ................................... su, sopra ... nuvole.
6) ... sole (spuntare) .................................... con ... alba.
7) ... bambine (cantare) ................................. come ... uccelli.
8) Io e ... mia amica (ascoltare) ........................... molto ... cassette di musica leggera.
9) Visitare ... citta di Iasi (essere) ........................ bellissimo.
10) Tu (ballare) ................................................ molto bene.
4.Completa le domande.
1.Fino a che ora ………………….. stamattina? (dormire)- Di domenica di solito molto tardi, ma oggi fino alle 7.
2. Perché……………………… presto? (svegliarsi) -- Perché sono andato al mare.
3. Con chi ci……………………. ? (andare) - Con la mia ragazza e due amici.
4………………… in macchina? (andare) - No, in moto.
5. Dove…………………… (mangiare)- In un ristorante dove fanno il pesce in modo meraviglioso.
6. A che ora……………………….. dal mare? (partire)- Verso le 7.
7. A che ora……………………… a casa? (arrivare)- Alle 9 circa.
8. Cosa……………………… dopo? (fare)- Niente, sono andato a letto subito.
5 .Cos'è
1- Mezzo di trasporto elettrico urbano. _ _ _ _
2- Cosa che serve per scrivere. _ _ _ _ _
3- È pieno di righe in bianco. _ _ _ _ _ _ _ _
4- Serve per appendere i panni. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
5- Stampa quello che il computer passa. _ _ _ _ _ _ _ _ _
6- Serve per asciugare i capelli. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
52
7- Si usa per accendere le sigarette. _ _ _ _ _ _ _ _ _
8- Ci si dorme sopra, ma non è un problema. _ _ _ _ _ _ _
9- Si usa per lavare i denti. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
10- Si punta alla sera e si spegne la mattina. _ _ _ _ _ _ _
1. La testa
2. Il collo
3. La spalla
4. La schiena
5. Il braccio
6. Il gomito
7. Il petto
8. La mano
9. Il dito
10. L'ombelico
11. La caviglia
12. La gamba
13. Il ginocchio
14. Il piede
15. L'alluce
53
Colore scuro colore chiaro
I numerali ordinali
Primo secondo terzo quarto quinto sesto settimo ottavo nono decimo
SEMINARIO 8
Cesare Lombroso (psichiatra e criminologo vissuto tra il 1835 e il 1909) sosteneva che esiste una precisa
relazione fra alcune caratteristiche fisiche e il comportamento criminale. L'idea di Lombroso non è del tutto
nuova e basta guardare le antiche statue greche per capirlo: la relazione fra "bello" e "buono" è piuttosto
evidente. La fisiognomica (la scienza che si occupa del rapporto tra caratteristiche fisiche e comportamento) va
molto di moda anche oggi. Molti giornali raccontano cose di questo tipo:
Il naso: regolare significherebbe buon carattere; piccolo significherebbe invece effeminatezza; dritto
manifesterebbe curiosità; largo sulla punta persona gelosa e volgare; appuntito tradirebbe egoismo; un naso
all'insù significherebbe amore per il piacere; se invece la punta è all'ingiù freddezza e introversione.
Gli occhi: se sono grandi indicherebbero coraggio; se sono piccoli e infossati indicherebbero un carattere
sospettoso; gli occhi un po' a mandorla sarebbero indice di curiosità. Occhi azzurri tradirebbero gelosia, occhi
verdi coraggio, occhi neri astuzia.
La bocca: larga sarebbe tipica delle persone che amano i piaceri della vita; sottile sarebbe invece tipica delle
persone con sangue freddo e a volte un po' crudeli. La bocca regolare rivelerebbe delle persone positive mentre
una bocca irregolare proverebbe cattiveria e malvagità. Le labbra carnose sarebbero tipiche delle persone
sensuali.
Il mento: sporgente rivelerebbe una persona d'azione; appuntito significherebbe intelligenza e vivacità; largo e
pesante invece mostrerebbe volgarità. Il mento doppio indicherebbe saggezza e passione per la buona cucina.
La fossetta in centro sarebbe sinonimo di bontà e gentilezza.
Ma anche la forma del viso potrebbe avere un significato: il viso quadrato sarebbe quello delle persone pazienti
e energiche, poco disposte a cambiare idea e molto legate a famiglia e tradizioni; il viso triangolare rivelerebbe
un carattere testardo, ribelle, originale e qualche volta bizzarro; il viso rotondo apparterrebbe alle perone
aperte, socievoli, generose e un po' infantili. Il viso ovale indicherebbe un tipo impulsivo e intuitivo, ma spesso
instabile e impressionabile.
54
Infinito Participio Esempi
accendere acceso Ho acceso la luce perché faceva buio.
aprire aperto Noi abbiamo aperto le finestre.
bere bevuto Loro hanno bevuto tutto il vino.
chiedere chiesto Marco ha chiesto di te.
coprire coperto Qualcuno ha coperto le tracce.
correre corso Tu sei corso alla stazione ieri sera.
dire detto Io ho detto la verità.
essere stato Mario, dove sei stato ieri sera?
fare fatto La mamma ha fatto una torta squisita.
giungere giunto Voi siete giunti in tempo per lo spettacolo.
leggere letto Tu hai letto questo libro?
mettere messo Dove avete messo le chiavi di casa?
morire morto Il nonno di Anna è morto in guerra.
nascere nato Io sono nata a Iasi.
offrire offerto Ti hanno offerto un buon impiego.
perdere perso/perduto Che cosa hai perso?
prendere preso Ieri abbiamo preso l’autobus per andare a scuola.
promettere promesso Loro hanno promesso di venire a trovarci.
rendere reso Mi avete reso la vita impossibile.
rimanere rimasto Luigi è rimasto senza un soldo.
rispondere risposto Maria non mi ha risposto alla domanda.
scegliere scelto Per la festa ho scelto un vestito elegantissimo.
scendere sceso A causa del buio hai sceso le scale molto lentamente.
scrivere scritto La mia amica mi ha scritto una lughissima lettera.
spegnere spento Chi ha spento il televisore?
spendere speso Avete speso troppo per questa macchina.
succedere successo Sapete che cosa è successo?
vedere visto/veduto Voi avete visto l’ultimo film di Meryl Streep?
venire venuto Siamo venuti tutti per aiutarti.
vincere vinto Chi ha vinto il campionato di calcio?
vivere vissuto E sono vissuti felici e contenti.
55
12. (aprire)............................................... voi la finestra?
13. Noi (chiudere)................................... la porta a chiavi.
14. Voi (prendere).................................... i vostri libri?
15. Dove (mettere)................................... i miei occhiali?
16. Noi (scendere).....................................le scali a piedi.
17. Io (rimanere)........................................ bloccata nell’ascensore.
18. I miei nonni (vivere)............................. contenti e felice.
19. (spegnere)..............................................la luce e (accendere).....................................la TV.
20. Che (offrire).......................................... a Anna per il suo compleanno?
andare, arrivare, confermare, dare (x2), partire, ricevere, riprendere, salire, telefonare, trovare, vedere, vincere,
volere
56
* Alessandra: Allora...10 giorni fa ………………….. una lettera con un biglietto con scritto: "Complimenti!
Lei……………………. un week-end di sport presso il Centro Natura e Salute "... Poi l'indirizzo e il numero di telefono.
Così……………. e mi………………… tutto, ma non mi…………………….. dire come mai……………… questo premio proprio a
me.
………………………… curiosa di saperne di più e quando…………………. là,……………… molte altre persone che come me
avevano vinto un week-end presso quel centro.
La cosa si è fatta subito misteriosa: mi……………………….. una stanza e la chiave.……………………. nella mia camera e
curiosa come sempre, dietro la porta……………….. un cartello con i prezzi: per la pensione completa il prezzo era
di 60 euro al giorno comprese le attività sportive. Invece il prezzo della pensione completa della seconda
possibilità dal nome abbastanza chiaro "prezzo week-end di sport gratuito" era di 45 euro, ma gli sport
naturalmente erano gratuiti.
Ti puoi immaginare la mia rabbia e la velocità con cui me ne……………….via, ………………… i miei documenti e
urlando sono ripartita... Gli altri "vincitori" probabilmente hanno fatto la stessa cosa...
3.Trasforma le frasi al passato prossimo facendo attenzione all'accordo del participio passato.
57
Maria: Le ho…………………… a casa. Ho……………….. lavorare per poter venire in Italia. E tu?
Sandro: Sono……………….. negli Stati Uniti. Ti ho…………………. che ho fatto un corso...e poi è………………………. mia
cugina Ilaria e l'ho…………………. in California.
Maria: Vi siete…………………. ?
Sandro: Un sacco!
SEMINARIO 9
ROMA
Si può andare in due su uno scooterino?
58
No. Però se i due hanno il casco e se il guidatore non commette grosse infrazioni, normalmente i vigili non
dicono niente. Ma se ti fermano non li provocare dicendo "Ma in italia lo fanno tutti!". Molto meglio dire "Sì
scusi ho sbagliato."
Perché la signora che mi ha invitato a cena, quando sono arrivato a casa sua e le ho offerto un mazzo di fiori
mi ha cacciato via?
Perché non dovevi offrirle un mazzo di crisantemi che, in Italia, si usano specialmente come fiori da portare al
cimitero e da mettere sulle tombe
Perché il controllore in autobus mi ha fatto pagare una multa?
Perché non hai fatto il biglietto. Perciò paga senza fare tante storie (comunque è permesso dire ai-dont-spik-
italian oppure nichts kapiren, nichts kapiren!)
A che ora passa l'autobus?
Prima o poi passa. Solo poche linee hanno un orario indicato alle fermate
Perché il taxi che mi ha portato in albergo mi ha fatto fare una strada più lunga?
Probabilmente per evitare una strada trafficata. L'idea che i tassisti facciano una strada più lunga per
guadagnare di più è quasi sempre sbagliata: il massimo del guadagno, per un tassista è alla partenza (circa 6.000
lire a inizio corsa). Quindi molto meglio 2 passeggeri che fanno un chilometro che un passeggero che fa tre
chilometri, no?
Perché a Roma passano tutti con il semaforo rosso e quando sono passato io la polizia voleva arrestarmi?
Perché non è vero che a Roma passano tutti con il rosso. Succede a certi semafori "poco importanti" e
comunque non sorvegliati dalla polizia. Se passi con il rosso ad un grande incrocio è probabile che, come
all'estero, tu ti possa ammazzare.
Perché in molti negozi i commessi si ostinano a parlare con me in un orribile inglese anche se io parlo
abbastanza bene l'italiano?
Perché lo considerano una gentilezza e non pensano che tu ti offenda per questo. Se proprio ti dà fastidio,
rispondigli nel tuo perfetto inglese: loro non capiranno niente e riprenderanno a parlare italiano.
Perché in centro non si vedono bambini?
Perché non ci sono bambini
Perché le donne e specialmente le ragazze se vanno anche a comprare solo un chilo di frutta si vestono come
se andassero in discoteca?
Questa cosa l'ho sentita spesso. Ma non ci ho mai fatto caso. Quindi la risposta è: non lo so
Perché gli italiani hanno l'ossessione della digestione (Non ho digerito, bevi questo che fa digerire, non fare il
bagno per tre ore durante la digestione, ecc. ecc.)?
Altra domanda difficile a cui non so rispondere (queste domande mi stanno rovinando la digestione!)
Perché quando in un bar chiedo a un amico italiano se vuole un cappuccino lui guarda l'orologio prima di
rispondere?
Perché il bere, come il mangiare, ha i suoi riti e i suoi ritmi. Perciò è strano un cappuccino nel primo pomeriggio,
un Campari dopo cena, il caffè di sera. E soprattutto ricorda: giovedì gnocchi, venerdì pesce, sabato trippa.
Perché quando dico che sono nato venerdì 17 novembre alle ore 17 molti italiani mi fanno le corna?
Non ti fanno le corna, ma fanno le corna come gesto di scaramanzia. Infatti il 17 è il "numero nero" dei
superstiziosi, come il 13 in molti altri paesi. Il 13, in Italia, porta sfortuna solo a tavola
GRADI DI COMPARAZIONE
59
di uguaglianza: tanto ...... quanto Marco è tanto alto quanto Luigi.
così ....... come Marco è così alto come Luigi.
3. Superlativo: relativo – di maggioranza: il/la/i/le più ....(di) Marco è il più alto della classe.
- di minoranza: il/la/i/le meno .....(di) Maria è la meno alta.
Io lavoro due ore al giorno. Tu lavori anche la sera. Io lavoro meno di te.
60
1. Per me è più divertente .......................... (cantare – ascoltare musica)
2. Per me è più noioso ......................... (parlare che stare a sentire)
3. Per me è più importante .......................... (partecipare ad una gara – vincere)
4. Per me è più difficile ......................... (parlare l’inglese – capire)
5. Per me è più rilassante ...................... (leggere – guardare la TV)
6. Per me è più facile ....................... ( parlare piano – gridare)
7. Per me è più semplice .......................... ( agire – osservare)
8. Per me è più interessante ......................... ( fare delle domande – rispondere)
9. Per me è più normale .................... ( camminare – correre)
10. Per me è più utile ................... ( fare pratica – assecondare)
E’ vero che Mario è molto serio? Sì, è il più serio. Sì, è serissimo.
1. E’ vero che Maria è molto bella?
2. E’ vero che Sergio è molto intelligente?
3. E’ vero che Voi siete molto gentili?
4. E’ vero che loro sono molto occupati?
5. E’ vero che quella macchina è molto cara?
6. E’ vero che quel libro è molto bello?
7. E’ vero che quel lavoro è molto difficile?
8. E’ vero che il tuo capo è molto esigente?
9. E’ vero che il vostro lavoro scritto è molto lungo?
10. E’ vero che questo impiegato è molto diligente?
In italiano alcuni aggettivi hanno delle forme speciali, ereditate dal latino, per il comparativo di maggioranza
e per il superlativo assoluto, forme che si chiamano comparativi organici:
5.Traducete in italiano:
61
6.Copilul acesta este mai puţin liniştit decât sora lui.
7.Slujba ta este la fel de dificilă ca a mea.
8.Un film durează cât un concert.
9.In unele sate din sud sunt mai mulţi bătrâni decât tineri.
10.Am mai multe casete decât discuri.
1. “Famiglia” non /SIGNIFICARE/ _________ più una coppia sposata e qualche figlio
2 - Queste nuove forme familiari /ESSERE/ ______________ oggi il 17% del totale
3- /DIMINUIRE/ ____________________ molto i matrimoni religiosi
4 - Inoltre spesso la donna /LAVORARE/ ___________________
5 - I figli /IMPARARE/ ________________ prima ad essere autonomi
6 - Un terzo dei ragazzi fra gli 11 e i 13 anni /AVERE/_______ le chiavi di casa
62
GERUNDIO: I -are > -ando(parlare –parlando)
II -ere > -endo ( credere - credendo)
III -ire > -endo (finire – finendo)
SEMINARIO 10
Mi chiamo Marco Brambilla, ho 15 anni e faccio il secondo anno della scuola superiore. Abito a San Giuliano,
un piccolo paese vicino a Milano. Nella mia famiglia ci sono sei persone. I miei genitori sono abbastanza giovani:
mio padre ha cinquant'anni, si chiama Ambrogio e fa il barbiere qui a San Giuliano. Mia madre si chiama
Carmela ed ha quarantott'anni. E' professoressa di latino e greco e lavora in una scuola di Milano. Ho anche un
fratello e una sorella: si chiamano Paolo e Francesca. Paolo studia biologia all'università, Francesca è piccola e
fa la scuola elementare. A casa con noi abita anche zia Carolina, una vecchia zia di mio padre che ha
ottantacinque anni.
La sera mangiamo tutti insieme. Dopo mangiato Paolo va con i suoi amici in qualche bar o locale. Francesca
va a dormire. Mia madre, mio padre e zia Carolina cominciano a litigare perché mio padre vuole vedere lo sport
in televisione, mia madre i film e zia Carolina le telenovelas. Io allora vado in camera mia a giocare con il
computer. La mattina zia Carolina sta a casa. Mia madre va a Milano con la sua macchina. Mio padre va a
lavorare a piedi. Anche io e Francesca andiamo a scuola a piedi perché la scuola è qui vicino. Paolo va
all'università a Milano con la motocicletta, ma quando io e Francesca andiamo a scuola lui è ancora a letto a
dormire.
63
6 - Chi è Carolina?
7 - Quante figlie femmine ha Ambrogio?
8 - Quanti anni ha Marco?
9 - Quanti anni ha Paolo?
10 - Dov'è San Giuliano?
11 - Dove lavora la madre di Francesca?
12 - Carmela vuole vedere lo sport in televisione?
13 - La scuola di Francesca è a Milano?
14 - Zia Carolina è più giovane o più vecchia di Ambrogio?
2
Attenzione: Quando un nome di parentela al singolare è determinato da un aggettivo possessivo non riceve
l’articolo determinativo.
Nomi di parentela: madre, padre, figlio, figlia, marito, moglie, sorella, fratello, zio, zia, cugino, cugina, nipote,
cognato, cognata, suocero, suocera, nora, genero.
Esempi: tuo padre, nostra madre, Sua figlia, ecc.
64
1.Scegliere la forma corretta del possessivo
4. 3. Come sopra:
65
5.
1. Ti piace .................................... nuova casa?
2. Marta e Luca vogliono aiutare ................................ nipote.
3. Parlate spesso con ...................... padre?
4. Credo di aver perso ..................... borsa.
5. Dove ci sono ............................... chiavi di casa?
6. Perché non dai la festa da.........................................nonni?
7. Voi e ..............................cane rovinate ....................... giardino.
8. ................... quaderni sono sul tavolo, ...................... dove sono?
9. Questa è la macchina d...................... genitori? Sì, è .......................
10. Francesco parla d.............................. casa come se fosse un palazzo.
11. Questo è .......................... libro, professore?
12. ......................................... mamma è la più bella.
13. I Bianchi cercano una domestica per .............................. casa.
14. Marco è molto fiero d....................................................... sorellina.
15. Luca e ........................... fratello sono molto orgogliosi d................................... genitori.
16. Carlo, dove è ................................. amico?
17. Gianni e Santina dicono che questi sono .......................... problemi.
18. Sono ............................ questi bambini, signora?
19. Guardo spesso dalla finestra d............................. casa per vedere .......................... figli giocare.
20. A Giovanni gli è molto difficile parlare de........................ affari.
21. Mi piace molto .................................... casa. E bellissima.
22. ................................cugino lavora in un bar tutta la notte.
23. Ogni sabato sera vado in discoteca con ................................ fratello e ...............................nipoti.
24. Le piace parlare d...............................figli, signora, non è vero?
25. Queste belle signorine sono................................................. figlie, signora?
66
5. Abel è contento perché è pronto il ………... nuovo quadro.
-- Abel è contento perché………………………
6. Scusa Antonio, dov'è ……….. sorella?
-- Scusa Antonio,…………………………
7. Sono contento del .………. nuovo libro.
-- Sono contento……………………….
8. Tu sei una madre meravigliosa e ………….. figlio è un bambino molto intelligente.
-- Tu sei una madre meravigliosa e……………………………
Anche l’aggettivo bello si comporta come l’articolo determinativo quando si trova dvanti al nome:
un bel ragazzo dei bei ragazzi
un bell’uomo dei begli uomini
un bello zaino dei begli zaini
una bella ragazza delle belle ragazze
una bell’amica delle belle amiche
67
6. Di chi sono la pizza ai quattro formaggi e la margherita? Di Carmela e Pasquale? (alle verdure)- No,
……………………………….
Io vivo in ................... con ......... stanze. Nella mia camera c’è un .............., un ................ Sul pavimento
c’è un ................... rosso. La mia .................. è blu e ha quattro ............... . I miei genitori dormono
nella .................... che è abbastanza .................. . Dentro ci sono un letto........................, un .................... a
quattro ante, due ................. accanto al letto con sopra due ................. . Il soggiorno è una camera ................. ,
con un grande bilbioteca piena di ................, un sofà e due ............... Alcentro c’è un ................ rotondo,
circondato da sei ............. .
10. Completa con quello, quella, quel, quell', quei, quegli, quelle.
Scegliete tra: mio, mia, miei, mie; tuo, tua, tuoi, tue; suo, sua, suoi, sue; nostro, nostra, nostri, nostre; vostro,
vostra, vostri, vostre; loro
(Tra parentesi è indicato il corrispondente pronome soggetto)
68
9. I ……risultati sono molto buoni. (LUI/LEI [EGLI ELLA])
10. La ……camicia è sporca, è necessario lavarla. (LUI/LEI[EGLI/ELLA])
11. Le …… pretese sono davvero inaccettabili. (LUI/LEI[EGLI/ELLA])
12. I ……figli sono andati tutti all’estero. (LORO [ESSI])
SEMINARIO 11
IO MI CHIAMO G
Il primo dell'anno è morto un artista italiano di grande talento, Giorgio Gaber. Al suo funerale hanno
partecipato, oltre che numerosissime persone comuni, anche politici di destra e di sinistra (da Silvio Berlusconi,
Capo di un governo di destra, a Mario Capanna, ex leader del movimento studentesco, di estrema sinistra, del
1968).Tutti celebrano il Gaber anticonformista e un po' anarchico, la televisione trasmette le sue canzoni più
divertenti o quelle impegnate in cui critica proprio quella generazione "di sinistra" di cui lui stesso faceva parte.
Insomma: è già successo per Pasolini e ora succede di nuovo. Quando muore un artista che ha espresso idee che
escono un po' dall'ortodossia del pensiero dominante sono subito tutti pronti a tirarlo dalla propria parte
(perfino gli ex-democristiani hanno elogiato Gaber, dimenticando forse quello che Gaber aveva scritto e cantato
proprio sul loro partito politico nella censuratissima Io se fossi dio).
- Io mi chiamo G.
- Io mi chiamo G.
- No, non hai capito, sono io che mi chiamo G.
- No, sei tu che non hai capito, mi chiamo G anch’io.
- Ah, Il mio papà è molto importante.
- Il mio papà... no.
- Il mio papà è forte, sano e intelligente.
- Il mio papà è debole, malaticcio... e un po’ scemo.
- La mia mamma è molto bella assomiglia a Brigitte Bardot.
- La mia mamma è brutta... bruttissima. La mia mamma assomiglia a… la mia mamma non assomiglia!
- Il mio papà ha tre lauree e parla perfettamente cinque lingue.
- Il mio papà ha fatto la terza elementare e parla in dialetto. Ma poco, perché tartaglia.
- Io sono figlio unico e vivo in una grande casa con diciotto locali spaziosi.
- Io vivo in una casa piccola, praticamente un locale. Però c’ho diciotto fratelli!
- Il mio papà è molto ricco guadagna 31 miliardi al mese che diviso 31 che sono i giorni che ci sono in un mese, fa
un miliardo al giorno.
69
- Il mio papà è povero: guadagna 10.000 al mese che diviso 31 che sono i giorni che ci sono in un mese fa...
circa... 10.000 al giorno!!! …al primo giorno. Poi dopo basta.
- Noi siamo ricchi ma democratici. Quando giochiamo a tombola segniamo i numeri con i fagioli.
- Noi, invece, segniamo i fagioli con i numeri. Per non perderli.
- Il mio papà è così ricco che ogni anno cambia la macchina, la villa e il motoscafo.
- Il mio papà è così povero che non cambia nemmeno idea.
- Il mio papà un giorno mi ha portato sulla collina e mi ha detto: Guarda! Tutto quello che vedi un giorno sarà
tuo.
- Anche il mio papà un giorno mi ha portato sulla collina e mi ha detto: guarda!
Basta.
FUTURO
Il Futuro si forma dalla forma dell’infinito del verbo, rinunciando all’ultima e e mettendo le terminazioni:
-ò
-ai
-à
-emo
-ete
-anno
I verbi che hanno –cia, -gia in un’unica sillaba, fanno al Futuro –ce, -ge:
Mangiare: mangerò
Cominciare: comincerò
70
Eccezioni:
Dare: darò
Fare: farò
Stare: starò
71
7. I miei amici ( volere) ............................... farmi un bel regalo per il mio compleanno.
8. Luigi ( venire) .......................................... fra mezz’ora.
9. Voi (pagare) ............................................. la prossima volta.
10. Noi (andare) ............................................. inmontagna questo fine settimana.
11. Domani ( dormire) ................................... fino a tardi.
12. Io ( scrivere) ............................................. delle lettere per i miei amici.
13. Il professore ( parlare) ............................. di te nella nuova lezione.
14. I miei genitori (partire) ............................ lunedì per la ferie.
15. Tu ( lavorare) ........................................... sodo per avere dei risultati.
Alla fine delle lezioni un gruppo di studenti discute davanti alla scuola. Ognuno dice quello che ha progettato
di fare per il lungo week-end. Spiegare i progetti di ognuno secondo l’esempio.
4. Completa :
A merenda io mang _____ un'arancia. Per la festa della mamma io compr _____ un mazzo di rose.
Ti aiut _____ a finire il compito. Più tardi io ghioch _____ con te. Io ti cant _____ la nuova canzone. Io e papà
ascolt _____ alla TV le previsioni del tempo.Lunedì noi and _____ al museo della scienza. Per le scale noi cammin
_____ piano, senza correre. Domenica mattina noi dorm _____ fino a tardi. Da oggi in poi noi sa _____ bravi,
non disturb _____ la lezione. Tu entr _____ nella squadra di pallavolo della scuola? Tu chied _____ a Luca di
venire al cinema con noi?
Domenica tu and _____ alla gita con Luisa? Tu vend _____ la tua collezione di francobolli?
Tu aiut _____ la sorellina a finire i compiti? Quando sarete in Italia, vi ricord _____ di noi?
Quando partirete per il mare, vi alz _____ presto?Quando incontrerete la maestra, la salut _____ ?
Quando andrete a casa di Carlo, pass _____ da me?Quando avrete finito, mett _____ in ordine i banchi?
Domani pomeriggio, con il papà e la mamma (andare) _______________ a casa dei nonni in campagna.Lì, noi
(trovare) _______________ anche gli zii e i cugini Gianni e Riccardo.
Mentre papà e mamma (parlare) _______________ con gli zii e i nonni, noi bambini (giocare) _______________
a correre nei prati vicino alla casa e (divertirsi) _______________ molto.
Di tanto in tanto ci (fermare) _____________a (fare) ____________ delle belle capriole sull'erba.
Gianni e Riccardo di sicuro (salire)__________ sugli alberi, ed io se(avere)__________ voglia, (andare)
_______________ in bicicletta; Mario (fare) _______________ una galoppata a cavallo Noi
72
(stare)_______________ tutto il giorno all'aria aperta e (essere)_______________ liberi di organizzare giochi
impossibili in città
73
k. Non so se voi (volere) ………………………venire in biblioteca con noi.
74
5. Tu non …………………. (volere) più studiare se interrompi adesso l'università.
6. Lei non ……….. (bere) mai quell'intruglio!
7. Noi …………… (tenere) in grande considerazione il Suo curriculum.
8. Quando i bambini …………….. (vedere) il regalo, ………………..(rimanere) a bocca aperta.
9. Quando voi ………………. (ricevere) il pacco che vi ha mandato la nonna, fatele una telefonata.
10. Se loro ……………….. (volere) venire al mare con noi, ……………….. (essere) i benvenuti.
75
abbiamo potete si godono siete parli
vivo partire sentono invadono c’informiamo
mi fermo sanno riconsegna aspetta indichi
vado vi rivolgete salda vogliamo risponde
15. Racconta, usando verbi al futuro, che cosa farai il prossimo fine-settimana.
SEMINARIO 12
RIPASSATA
Completate i puntini con la forma dell’Indicativo Presente dei verbi scritti fra le parentesi:
1. Io (guardare) .................... dalla finestra una bella ragazza che (passare) ............. con il cane.
2. Noi (ascoltare) ...................... con attenzione la nuova lezione.
3. Voi (imparare) ...................... molto in fretta.
4. Mario e Luigi (lavorare) ...................... oggi fino a tardi.
5. Maria (telefonare) ................................ domani a tua madre?
6. Io (fermare) ....................................... la mia amica per parlare.
7. Tu (sognare) ........................................ a occhi aperti.
8. Marta e Luisa (ballare) ........................ molto bene.
9. Noi (pagare)......................................... perché oggi (avere) .............................. dei soldi.
10. Il vento (soffiare) ................................ fortemente.
11. Loro (desiderare) ................................ comprare dei vestiti.
12. Tu (ricordare) ..................................... quello che (studiare) .......................... ?
13. Io (mangiare) ...................................... poco, tu perché (mangiare) ....................... tanto?
14. Mario, che cosa (cercare) ......................?
15. Noi (lasciare) ……..............…........…. sempre le nostre stanze pulite.
1. Luca (chiedere)…………..............…… a Mario se (vedere) ……..........…. il palcoscenico.
2. Voi (leggere) ….........................….….. questo libro oggi?
3. Noi (chiudere) ….....................………. la porta a chiave.
4. Io (conoscere) …………..................… molto bene tua cugina.
5. Gianni (scrivere) …….............………. molte lettere.
6. Perché (ridere) …...................………. (voi)?
7. Non (vedere – tu) …..................…….. niente?
8. Perché Luca (muovere) ……..........…. le mani?
9.Noi (appendere) ………..................…. il soprabito nell’attaccapanni.
10.Io (cadere) ………........................…. dal letto .
1.Maria (partire) …….......................….. per Roma questa sera.
2. I nostri amici (offrire) …...............….. da bere questa sera.
3. Noi (seguire) ………......................….. un corso molto noioso.
4. I fiori (fiorire) ….....................…...….. primavera.
5. Tu (capire) ………..........................…. quando io (parlare) ……....................…?
6. Lui (costruire) …….....................…… una bella casa.
7. La domestica (pulire) …..........……… la mia camera.
8. Voi (finire) ……..........................…… di studiare presto, io (finire) …................…più tardi.
9. Il cane (sparire) …............……… subito quando sono arrabbiata.
10. Luigi (dormire) ….............……… fino a tardi, i suoi amici (dormire) …..........…… di meno.
76
Completa le frasi con i verbi indicati fra le parentesi all’Indicativo Presente, Passato Prossimo, Futuro:
Completate i puntini con la forma corretta dei verbi scritti tra le parentesi all’Indicativo Presente, Passato
prossimo e poi Futuro:
77
Completare con l'articolo determinativo e formare il plurale
78
Facultatea de Economie şi Administrarea Afacerilor
Universitatea “Al.I.Cuza” Iaşi
79
Dr. Irina Dabija
CORSO 1
ITALIA
80
L'Italia o Repubblica Italiana è uno Stato dell'Europa meridionale, che occupa gran parte della regione geografica
italiana o italica. Confina con la Francia ad ovest, con la Svizzera e l'Austria a nord e con la Slovenia ad est. Al suo
interno sono presenti due microstati: San Marino e la Città del Vaticano. Fa parte della Repubblica anche il
Comune di Campione d'Italia, enclave nel territorio della Svizzera italiana. La capitale è Roma. Lo Stato si costituì
nel 1861 e assunse l'istituzione di Repubblica Parlamentare nel 1946.
Tradizionalmente chiamata la "penisola" (in ragione della sua natura geografica prevalente), lo "stivale" (in virtù
della sua caratteristica forma) ed il Belpaese (per il suo clima e le sue bellezze artistiche e naturali), l'Italia si
estende in latitudine per 12 gradi, per un totale di circa 1.300 chilometri, e in longitudine per 12 gradi.
Comprende tre parti: una continentale, confinante a nord con la catena alpina, una peninsulare, che si allunga
nel Mediterraneo fino a circa 150 chilometri dalle coste dell'Africa ed un'altra insulare, che include la Sardegna e
la Sicilia (le due maggiori isole del Mar Mediterraneo). I confini territoriali sono lunghi in tutto 1.800 chilometri,
mentre lo sviluppo costiero è di 7.500 chilometri.
81
La Repubblica Italiana conta più di 59 milioni di abitanti (stime ISTAT relative al 31 dicembre 2006), per una
densità di 196 abitanti per km².
L'Italia è membro fondatore dell'Unione Europea, della Nato, del Consiglio d'Europa e dell'Unione Europea
Occidentale, aderisce alle Nazioni Unite (per il biennio 2007-2008 è membro non-permanente del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite) e fa parte del G8. È considerata una grande potenza mondiale.
Politica
La Repubblica Italiana è lo Stato rappresentativo della popolazione che risiede sul territorio italiano. La forma
repubblicana dello Stato fu decisa con il referendum del 2 giugno 1946, con il quale il popolo italiano abolì la
monarchia a favore della repubblica.
La Costituzione, legge fondamentale della Repubblica Italiana, entrò in vigore il 1° gennaio 1948.
Essa indica i principi fondamentali della Repubblica, i diritti e i doveri dei cittadini e fissa l'ordinamento della
Repubblica.
Il Presidente della Repubblica è la massima carica dello Stato e ne rappresenta l'unità. Viene eletto ogni sette
anni dal parlamento in seduta comune, integrato dai rappresentati regionali, e ha funzioni di natura legislativa,
giudiziaria ed esecutiva, anche se nei fatti le sue prerogative sono quasi esclusivamente rappresentative. La
costituzione prevede però che il Presidente della Repubblica acquisisca consistenti poteri nei casi di deriva
istituzionale dello Stato, o nei casi nei quali le istituzioni dello Stato violino la legge ad alti livelli.
L'Italia è una repubblica parlamentare, il cui potere legislativo è affidato ad un parlamento bicamerale, costituito
dalla Camera dei Deputati (630 deputati) e dal Senato della Repubblica (315 senatori eletti, più i senatori a vita:
5 di nomina presidenziale più i Presidenti emeriti della Repubblica). Il parlamento viene eletto dal popolo con un
sistema elettorale proporzionale con premio di maggioranza. La legislatura ha una durata massima di cinque
anni.
Il potere esecutivo è affidato al Governo, all'interno del quale, secondo l'art. 92, c. 1 Cost. possono distinguersi
tre diversi organi: il Presidente del Consiglio dei Ministri, i Ministri e il Consiglio dei ministri che è costituito
dall'unione dei precedenti due organi. La formazione del Governo è disciplinata in modo succinto dagli art. 92, c.
2, 93 e 94 Cost. e da prassi costituzionali consolidatesi nel tempo.
Il potere giudiziario è esercitato dal corpo giudiziario complessivamente considerato. Al vertice di questo
troviamo la Corte Costituzionale, introdotta nell'ordinamento italiano dalla Costituzione della Repubblica
italiana, che ha come competenza principale quella di giudizio sulla costituzionalità delle leggi, ed il Consiglio
Superiore della Magistratura, con compiti di autogoverno del corpo giudiziario.
L'amministrazione della cosa pubblica è suddivisa tra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali, (Città Metropolitane,
Province e Comuni) secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza (art. 118 Cost).
Le competenze legislative attribuite in via esclusiva allo Stato sono solo quelle indicate nella Costituzione; allo
stesso modo sono indicate quelle per cui l'indicazione dei principi fondamentali rimane di competenza dello
Stato (mentre la loro sostanziale attuazione è devoluta alle Regioni); tutte le materie la cui competenza non è
esplicitamente attribuita allo Stato, sono attribuite alle Regioni. La Corte Costituzionale è competente a
giudicare sui conflitti di competenza tra lo Stato e gli altri enti territoriali.
Regioni
La Repubblica Italiana si compone di 20 Regioni, di cui 5 (Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta e
Friuli-Venezia Giulia) a statuto speciale. Le Regioni sono complessivamente suddivise in 110 Province (di cui
alcune in fase di istituzione) e queste a loro volta in 8103 Comuni.
Lingua
L'italiano (ascolta [?]) è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze orientali della famiglia delle
lingue indoeuropee. In Italia esiste un gran numero di dialetti, ciascuno dei quali, dal punto di vista storico, è una
vera e propria lingua romanza, rappresentando un'evoluzione autonoma della varietà di latino parlata in questa
82
o quella regione. La moltitudine dei dialetti italiani costituisce un grandissimo, anche se spesso misconosciuto e
denigrato, patrimonio culturale.
L'italiano moderno è, come tutte le lingue nazionali, un dialetto che è riuscito a far carriera; ad imporsi, cioè,
come lingua ufficiale di una regione molto più vasta di quella originaria. In questo caso fu il dialetto fiorentino,
parlato a Firenze, a prevalere, non tanto per ragioni politiche - come spesso capitava - ma per il prestigio
culturale di cui era portatore. Il toscano, ed il fiorentino illustre in particolare (in quanto arricchito di prestiti dal
siciliano, dal francese e dal latino), era in effetti la lingua nella quale scrissero Dante Alighieri, Francesco Petrarca
e Giovanni Boccaccio, considerati tre fra i massimi scrittori italiani. Naturalmente, era anche la lingua colta della
città di Firenze, stimata per la sua prosperità culturale lungo i secoli e per la sua splendida architettura.
Sono parificate all'italiano, che è la lingua ufficiale dello Stato, il tedesco e il ladino nella Provincia Autonoma di
Bolzano e il francese nella regione Valle d'Aosta. Sono inoltre riconosciute e tutelate dallo Stato e dalle relative
Regioni le minoranze linguistiche (tra cui il ladino, lo sloveno, il sardo, il friulano e il francoprovenzale).
Cultura
Il contributo che l'Italia ha portato, nel corso della storia dei popoli che l'hanno abitata, alla cultura mondiale è
stato, per pressoché unanime consenso degli storici, immenso e vario. Probabilmente fu proprio il fatto di essere
da sempre, per motivi geografici e storici, una terra di scambi e di incontri tra popoli diversi a farne un luogo di
così vitale fermento. Ed in effetti una caratteristica tipica della cultura italiana è la sua grande varietà locale: la
mancanza di una unità nazionale per secoli ha fatto sì che ogni regione acquisisse un propria tradizione ed
identità politica, derivatagli dalla propria storia di dominazioni e fusioni con civiltà diverse.
L'arte e la musica sono sicuramente gli ambiti di eccellenza della cultura italiana più noti nel mondo. La prima ha
avuto la sua espressione più alta e caratterizzante nel periodo che va dal Quattrocento al Seicento inoltrato (nei
periodi del Rinascimento e del Barocco); ma la lunga storia del paese, ed i numerosi periodi di ricchezza che ha
attraversato, hanno lasciato in eredità esempi notevolissimi dell'arte delle più disparate epoche e civiltà, che
fanno dell'Italia un caso unico al mondo per la varietà dei beni artistici e per la loro diffusione capillare sul
territorio (la città di Firenze, ad esempio, ha la più grande concentrazione mondiale di opere d'arte in
proporzione alla sua estensione.
L'Italia è famosa in tutto il mondo anche per la cucina (le parole pasta, spaghetti, pizza, ad esempio, sono entrate
di prepotenza nei vocabolari stranieri anche in altri continenti), il vino, lo stile di vita, l'eleganza, il design, le sue
caratteristiche feste e più in generale per il gusto.
Non meno importante è stato il contributo italiano alla scienza, con personaggi come Luigi Galvani e Alessandro
Volta ricordati per gli studi pionieristici sull'elettricità, Antonio Pacinotti che inventò la dinamo, Antonio Meucci
che inventò il telefono. Anche tra i premiati con il Nobel sono presenti degli italiani illustri come Enrico Fermi e
Guglielmo Marconi per la fisica, Giulio Natta che fu uno dei padri della chimica industriale, Eugenio Montale,
Grazia Deledda, Luigi Pirandello e Dario Fo per la letteratura, Camillo Golgi e Rita Levi-Montalcini per il loro
contributo alla medicina.
Sport
Il colore sportivo nazionale dell'Italia è l'azzurro, mutuato dallo stemma araldico di Casa Savoia, dinastia
regnante dal 1861 al 1946.
La tradizione sportiva italiana è antica quasi quanto la sua storia: in quasi tutti gli sport, sia individuali che di
squadra, l'Italia può vantare sempre buone rappresentative e molti successi. Tuttavia, quasi tutte le vittorie negli
sport di squadra restano una prerogativa maschile, eccezion fatta per la pallavolo, la pallanuoto e la scherma.
Calcio
Il calcio è indubbiamente lo sport più seguito e gli Italiani sono famosi per la loro passione per questo sport.
La nazionale di calcio italiana è tra le più titolate nella storia, avendo vinto 4 Campionati mondiali di calcio (1934,
1938, 1982 e 2006), un Campionato Europeo nel 1968, una medaglia d'oro alle Olimpiadi di Berlino 1936 e due
83
di bronzo, alle Olimpiadi di Amsterdam del 1928 e alle Olimpiadi di Atene 2004. Varie squadre di calcio italiane
hanno conquistato numerosi trofei a livello continentale e intercontinentale.
L'Italia ha ospitato due volte i Campionati mondiali di calcio: nel 1934 e nel 1990. Anche gli Europei sono stati
organizzati due volte nel Belpaese: nel 1968 e nel 1980.
CORSO 2
Il mio viso è un po' paffuto, roseo e leggermente abbronzato. In genere ho un viso allegro, ma quando
sono seria può apparire corrucciato. Ho una fronte ampia e serena su cui compare a volte un ciuffo di capelli. La
bocca è normale, ne larga ne stretta, grande e sorridente. Il naso è piccolo e alla francese; mentre gli occhi sono
grandi, neri e a mandorla. A volte maliziosi, altre volte con uno sguardo molto freddo. Spesso, però, sono troppo
espressivi e tradiscono molte emozioni. Le orecchie sono piccole, ma nonostante questo, hanno cinque orecchini
una e otto l'altra. I miei capelli sono castani chiari con delle meches bionde naturali. Sono lisci e morbidi.
Solitamente sono sciolti con un ciuffo che copre la fronte e l'occhio sinistro. A volte, però, possono essere
raccolti in due codini.
Esteticamente????se in questo senso..la più brutta era una mia compagna di classe....in poche parole
non aveva una sola cosa che potesse definirsi bella o almeno nella media..bassa e magrissima...aveva gli occhi
neri estremamente vicini tra loro con il taglio all'ingiù (tipo pesce lesso) e uno dei due era anche storto..a
separarli, per quel poco di spazio che c'era tra loro, aveva un naso enorme con una gobba altrettanto
grande....tutto questo su viso piccolissimo, magro, pallido e allungato..la bocca era praticamente una fessura,
labbra sottilissime..e i denti piccoli,ma mi pare che fossero almeno dritti..la cosa più strana???l'attaccatura dei
capelli!!!!!era altissima..sembrava quasi avesse due fronti, e che su quella più alta ci fosse l'attaccatura di questi
capelli che erano neri e mezzi crespi..lo so che non sembra reale ma era davvero così!!!la gente in giro si girava a
guardarla..poverina ma è veramente la persona più brutta e strana che io abbia mai visto in vita mia...la più
bella, sembrarà strano era un ragazzo..un barbone..ma veramente bello..aveva i capelli biondi e lunghi (erano
arruffati ma ovviamente perchè visto il suo status non ne aveva molta cura)..gli zigomi alti, il naso all'insù e gli
occhi azzuri....insomma aveva un viso delicatissimo nonstante fosse del tutto trasandato e con la barba e vestito
malissimo(era alto e magro cmq)..insomma se uno è così bello in quelle condizioni ma come poteva essere con
un minimo di cure??la vera bellezza si vede nelle condizioni peggiori...e lui in quelle era cmq bellissimo...
E se anche noi vogliamo descrivere come è fatta una persona, con quali parole possiamo farlo?
Possiamo descrivere la sua figura in generale: dicendo se è alto o basso o di media statura, se è magro o è grasso
o di media corporatura. Per essere più precisi possiamo descrivere gli occhi e i capelli: “ha gli occhi scuri” oppure
“ha gli occhi chiari” e lo stesso vale per i capelli, che possono essere chiari, quindi biondi, oppure scuri, quindi
neri, o anche castani e, più raramente, rossi. Una persona non molto giovane può avere i capelli grigi o brizzolati
o tutti bianchi. I capelli poi, possono essere lunghi o corti, lisci o ricci, oppure una via di mezzo: ondulati. Se uno i
capelli non li ha, c’è poco da fare: è calvo.
84
SCHEDA PER LA DESCRIZIONE
Questa scheda deve essere considerata semplicemente come uno strumento da utilizzare per facilitare e
rendere più rapida la descrizione nelle classi elementari. Ma va poi trasformata in un testo discorsivo.
Ovale, squadrato, tondo, rotondo, triangolare, delicate, morbido, esile, fine, magro, rubicondo, asciutto, ossuto,
scarno, scavato, secco, allungato, angoloso, roseo, verdastro, insolito, regolare, sproporzionato,
ESPRESSIONI DEL VISO
Allegro, triste, angosciato, ansioso, inquieto, preoccupato, cupo, intenso, serio, tenebroso, teso, turbato,
tranquillo, attraente, comico, cordiale, , divertente, espressivo,inespressivo, gentile, imbronciato, piacevole,
sincero, pesieroso, raggiante, sereno, simpatico, spensierato,
vivace, afflitto
Sottile, stretta, carnosa, sorridente, dal sorriso amaro, dolce, con denti bianchi, regolari, irregolari, cariati,
giallastri
UN NASO POTRA' ESSERE INVECE
85
Grande, piccolo, enorme, minuto, greco, diritto,lungo, corto, largo, appuntito, aquilino, adunco, affilato, camuso,
a patata,grosso, schiacciato, storto,
CORSO 2
86
I piatti ed i prodotti tipici italiani più amati al mondo
L’Italia, si sa, è tra le nazioni più amate al mondo grazie alle sue
splendide caratteristiche culturali, naturali e culinarie. Tra queste principali peculiarità del Belpaese che
portano in alto la bandiera tricolore nel mondo spiccano, a detta di molti, i piatti ed i prodotti tipici della
penisola che stuzzicano l’appetito dei molti visitatori che calpestano annualmente il suolo italiano.
Italia: spaghetti, pizza e mandolino
Molto spesso questa celebre affermazione è stata usata, con sufficienza, per ridicolizzare le abitudini del popolo
italiano, ma essa è, al contempo, una rapida illustrazione di alcune bontà tipiche della penisola. Descrivere tutti i
prodotti tipici dell’Italia è davvero un’impresa ardua in quanto sono presenti sulla penisola tante culture del
mangiare quante sono le sue regioni, tuttavia è possibile fare una lista delle pietanze tipiche che rendono
famosa l’Italia nel resto del mondo, quindi non il cibo amato dagli italiani, il cui palato è, a ragione, molto viziato,
ma quello amato dagli stranieri. Attenendoci alla frase iniziale si comincia con gli spaghetti, o, per generalizzare,
con la pasta, prodotto tipico vista la grande abbondanza di grano presente sul territorio, la pasta si offre alla
preparazione di piatti più disparati; si va dal semplice piatto di spaghetti con un filo d’olio e scaglie di parmigiano
ai bucatini all’amatriciana, il cui sapore unico allieta il palato dei degustatori, passando per la classica pasta al
pomodoro. Passiamo poi alla pizza, che, nonostante le numerose varianti, deve la sua notorietà alla celebre
pizza Margherita napoletana con pomodoro e mozzarella dal sapore stucchevole, la sua grande fama ha varcato
i confini di ogni nazione, tant’è che quest’ultime cercano costantemente di “copiare” questa gustosissima ricetta
senza riuscire a raggiungere il risultato finale, questo è uno dei pochi casi in cui l’allievo non supera il maestro.
Realtà locali
Tralasciando i grandi esempi culinari e facendo su e giù per la penisola ci si imbatte in deliziosissimi piatti tipici
come gli arancini di riso siciliani o i conterranei cannoli alla ricotta; le celebri lasagne emiliane di cui ogni regione
vanta una specifica variante; la polenta, piatto tipico delle regioni del Nord; il risotto e la cotoletta milanesi; le
cozze gratinate pugliesi. Questi sono solo alcuni esempi, davvero ridotti, della varietà di piatti tipici italiani
rinomati a livello mondiale.
87
Ecco alcuni dati interessanti sull'Italia che ho raccolto, con qualche notizia curiosa. I luoghi più famosi d'Italia
(soprattutto all'estero) sono per lo più alcune delle grandi città. E tutto il resto?
Un numero un po' più piccolo di persone, 11 milioni (18 su 100) vive inpiccoli paesi che hanno sino a 5000
abitanti. Ci sono 20 regioni con 8101 comuni e questi piccoli paesi sono più di 5800.
Poi la maggioranza delle persone, 33 milioni (circa 60 su 100) vive incittà di piccola/media grandezza, che
hanno da 5000 fino a 100.000 residenti. Fonte
Curiosità sull'Italia
Altri dati interessanti sull'Italia, o curiosi. I comuni italiani variano moltissimo quanto a dimensioni e
popolazione. Vanno dal
L'Italia è l'unico Stato del mondo che include due altri stati nel suo territorio: la Repubblica di San Marino e lo
Stato del Vaticano.
L'Italia è lunga circa 1800 km ed ha cira 7500 km di coste. Il territorio dell'Italia cresce un pochino ogni anno. Ciò
è causato dal terreno depositato dai fiumi quando raggiungono il mare ed anche dalla costruzione di cose come
aeroporti nel mare, che effettivamente creano più territorio.
In Italia si trova la montagna più alta d'Europa, il Monte Bianco (4810 metri), il vulcano più alto d'Europa, l'Etna
(oltre 3300 metri, ma la sua altezza cambia continuamente a seguito delle eruzioni), che si trova in Sicilia e
il ghiacciaio più a sud d'Europa, il Calderone, che si trova inAbruzzo.
88
Vulcani d'Italia
In Italia ci sono quattro vulcani. Il monte Etna si trova in Sicilia ed è molto attivo. In Sicilia ci sono altri due
vulcani, più piccoli ma anch'essi attivi: Vulcano e Stromboli (sono due piccole isole).
Poi c'è un altro vulcano che è attivo ma “dormiente”, come lo definiscono. È il Monte Vesuvio, vicino a Napoli,
nella regione Campania, la cui ultima eruzione fu nel 1944. La sua eruzione più famosa avvenne nel 79 d.C.,
quando causò la distruzione di Pompei ed Ercolano. Moltissimi sperano che non si svegli improvvisamente ed
inizi ad eruttare di nuovo, ci sono, tantissime persone che vivono sulle sue pendici!
Milano è una delle città più famose d’Italia, conosciuta in tutto il mondo come sinonimo di moda, design,
business e vita notturna.
La capitale del nord Italia offre un’inconfondibile ed eccezionale atmosfera internazione e cosmopolita, è una
città unica dove tradizione e le nuove tendenze convivono armoniosamente.
Milano, metropoli eclettica che non dorme mai, nella quale il lato romantico dei Navigli, costruiti nel XIII secolo,
si incontra e si scontra con la creatività e la frenesia del quartiere della moda e dell’economia.
Ma Milano è anche la città della grande architettura monumentale; basti guardare la Cattedrale del Duomo, una
delle più belle e maestose chiese in stile gotiche d’Europa oppure il Castello Sforzesco, ex dimora degli Sforza,
signori di Milano.
89
Simbolo internazionale della pralineria torinese e piemontese, ilGiandujotto è un cioccolatino dalla classica
forma a spicchio, “tagliato a mano” con le “coltelle”. Fatto con cioccolato al latte e con la “Tonda Gentile”,
nocciola tipica delle Langhe, nasce all’inizio dell’Ottocento grazie alla sperimentazione di una nuova
apparecchiatura che – impastando cacao, vaniglia, acqua e zucchero – permetteva di trasformare la cioccolata in
tavolette solide. Primo cioccolatino a essere incartato, porta il nome di Gianduja, mitica maschera torinese,
poiché fu immesso sul mercato nel 1865 in occasione del Carnevale.
Torino, prima capitale d’Italia, racchiude in sé il mistero e la magia. Sede di importanti musei, meraviglie
artistiche, delizie culinarie, la città sabauda è stata meta dei più grandi esoterici fin dai tempi di Paracelso.
Situato sul 45° parallelo, esattamente a metà dell’emisfero settentrionale, il capoluogo piemontese ha sempre
mantenuto la sua fama di città magica. Si dice, infatti, che sia collocato al vertice di due triangoli esoterici: quello
bianco di Lione e Praga e quello nero di Londra e San Francisco. Sorge nel punto d’incontro di due fiumi, la Dora
ed il Po che rappresentano, come il sole e la luna, la vita e la morte, la parte femminile e maschile del cosmo;
cioè parti di uno stesso ciclo che esistono in funzione del loro opposto.
Il cuore nero della città è rappresentato da Piazza Statuto con la sua Fontana del Frejus, un monumento in
pietra nera che ricorda le vittime dei lavori per la costruzione dell’omonimo traforo (1857-1871). Collocata in
cima ad esso, la statua di un angelo pare essere allegoria della difficoltà della conquista della Vera Conoscenza
da parte dell’uomo; ma si dice anche che la figura rappresenti l’immagine di Lucifero, l’angelo perduto in seguito
alla sua ribellione verso Dio.
90
Vinci un corso di italiano a Caorle (Venezia)
Sito web: www.ilfarolingua.it
Se vi piace scrivere racconti e siete innamorati delle lingua e della cultura italiana, questa è la vostra grande
occasione: potrete vincere un corso di lingua in Italia, nella bellissima località balneare di Caorle (Venezia).
Basta partecipare al concorso letterario indetto dal Centro di Lingua e Cultura Italiano Il Faro. Il tema dei racconti
si ispira al libro di Italo Calvino Sotto il sole giaguaro.
Chi di voi ha letto questa raccolta di racconti ,si sarà sicuramente accorto che l’autore ha trattato solo tre sensi:
l’olfatto con “Il nome il naso”, il gusto con “Sapore saperi” e l’udito con “Un re in ascolto”…dunque ne mancano
due all’appello!
La sfida lanciata dal Faro, ai cultori della lingua italiana all’estero, è la seguente: scrivere un racconto che prenda
con tema la vista e/o il tatto.
Gli autori dei due testi, giudicati più belli dal team del Faro, verranno premiati con un corso di lingua italianadi
due settimane*, presso il centro di Caorle, nel corso dell’estate 2011.
91
TUSCAN WALKING FESTIVAL
Siamo felici di presentare questo “Festival del Camminare”, che riesce ad unire il piacere
di passeggiare con la cultura, la storia, il cibo, la musica all’interno di 6 Parchi Naturali
della costa toscana.
92
Con questo post desideriamo segnalare le iniziative promosse dal FAI (Fondo Ambiente Italiano).
Il Fai è una fondazione senza scopo di lucro che ha lo scopo di contribuire alla tutela, conservazione e
valorizzazione del patrimonio d’arte e natura presente nel territorio italiano. È nato nel 1975 grazie a un’idea di
Elena Croce, figlia del grande filosofo Benedetto Croce, che desiderava realizzare in Italia qualcosa di simile al
National Trust inglese.
Sintesi ideale di arte, cultura e paesaggio, le quindici Residenze Reali, riconosciute dall’Unesco “patrimonio
dell’umanità” nel 1997, rappresentano una ricchezza artistica e culturale non soltanto per la regione, ma per
l’intera Europa.
In Piemonte tra castelli, forti, giardini, palazzi e ville è possibile scoprire un gran numero di itinerari e un
territorio ricco di storia e di cultura.
La rassegna “Castelli aperti”, da aprile fino al mese di ottobre rende possibile la visita ad un centinaio di gioielli
di architettura di epoche e stili differenti, comprese strutture solitamente di difficile accesso al pubblico.
93
CORSO 3
ABRUZZO
Situato nell’Italia centrale, l’Abruzzo si estende dal cuore dell’Appennino al mare Adriatico, su un territorio
prevalentemente montuoso e selvaggio.
In alta montagna, tra vette incontaminate e pareti rocciose sorgono località turistiche e comprensori attrezzati per lo
sci e gli sport d’inverno, come Pescasseroli, Rivisondoli e Roccaraso.
Lo scenario naturale dei picchi elevati e impervi del Gran Sasso, dei Monti della Laga e della Majella digrada poi verso
un ampio sistema collinare, per giungere infine al litorale adriatico.
Il percorso dal Gran Sasso al mare attraversa territori ricchi di storia, tradizioni e testimonianze artistiche che non
finiscono mai di sorprendere i visitatori.
Tra le montagne e le colline si incuneano strette valli, percorsi storici naturali, tra cui la scenografica e suggestiva valle
dell’Aterno, costellata di antichi borghi.
Numerose sono le riserve naturali come il Parco nazionale d’Abruzzo, il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga o
quello della Majella, che assicurano protezione a specie vegetali e animali tipiche dell’area, come l’aquila reale, il lupo
e l’orso marsicano.
Il litorale abruzzese è caratterizzato da lunghi e sabbiosi arenili nella parte settentrionale, mentre al sud prevalgono le
spiagge di ciottoli.
Ricchi di fascino sono i piccoli paesini dell’entroterra, i monasteri, i castelli della regione che costituiscono tanti diversi
percorsi di visita nella regione più verde d’Italia.
Le province sono: L’Aquila (capoluogo), Pescara, Teramo, Chieti.
BASILICATA
94
DESCRIZIONE
Il Golfo di Policastro, sul versante tirrenico, presenta una costa alta e frastagliata, dove i promontori a picco sul mare
sono intervallati da piccole spiagge lambite da un mare cristallino.
Le province sono: Potenza e Matera.
Matera, città dei Sassi, un luogo unico entrato a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Una passeggiata lungo i vicoli della Civita, il nucleo più antico della città, permette di addentrarsi nell’antico
agglomerato urbano, formato da una fitta rete di grotte, scavate nella roccia dai pastori per dare rifugio alla propria
famiglia ed alle bestie.
Un’architettura arcaica, senza alcuna progettazione, che ha dato origine ad una vera e propria opera monumentale,
divenuta attrazione per milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo.
Un luogo talmente unico da essere stato scelto per l'ambientazione di diversi film, tra cui “The Passion”.
C'è poi la costa di Maratea, 32 km di litorale sul versante tirrenico della Basilicata, famosa per la ricchezza e la bellezza
dei suoi fondali marini.
Questa splendida terra offre innumerevoli piccole spiagge dove rilassarsi al sole e rinfrescarsi nelle acque cristalline di
un mare incontaminato.
Inoltre, attraverso i tour in barca si possono visitare le tante grotte marine che costellano il litorale.
La città di Maratea è una preziosa perla incastonata nel suggestivo Golfo di Policastro, dominato dall'alto
dall'imponente Statua del Redentore.
95
CALABRIA
Gli amanti dell'arte non vorranno perdere l'occasione di ammirare i famosi Bronzi di Riace, esposti nel Museo
Nazionale di Reggio Calabria, importante testimonianza della Magna Grecia, periodo che ha segnato profondamente la
storia di questa terra. Queste splendide statue, raffiguranti due eroi guerrieri, rappresentano un raro esempio
della scultura greca classica.
Agli amanti del mare, la Calabria - con i suoi 800 km di coste - offre un’ampia scelta di splendide spiagge tra cui quella
di Capo Vaticano, in provincia di Vibo Valentia, definita una delle 100 spiagge più belle del mondo: una lunga distesa di
sabbia finissima, circondata da alberi secolari e lambita da acque cristalline popolate da una variegata fauna ittica.
CAMPANIA
Chi sceglie di trascorrere le sue vacanze in Campania avrà l’imbarazzo della scelta fra le tante opportunità che offre ma,
indubbiamente, i cinque siti dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Unesco sono le eccellenze da non perdere.
Napoli colpisce il visitatore per la sua vivacità, per gli splendidi colori del mare ma anche per la sua storia che riaffiora
in ogni angolo del centro antico, il più grande d’Europa, un autentico museo a cielo aperto.
Ovunque si guardi, si scorgono scorci ricchi di fascino, tabernacoli, chiese e obelischi barocchi. Si incontrano le antiche
arti manuali, da quella dei presepi (San Gregorio Armeno) a quella incomparabile dei maestri liutai, fino ad arrivare
all’antico Borgo degli Orefici. Infiniti sono gli itinerari che si possono seguire scegliendo una visita ai castelli, ai musei,
alle ville e ai palazzi storici o un tour fra le tante chiese che custodiscono capolavori scultorei e pittorici di enorme
valore.
Per l’eccezionalità dei reperti ed il loro stato di conservazione, l’UNESCO ha posto sotto la sua tutela l’Area
Archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, che nel 79 d.c., furono completamente distrutte dal Vesuvio. La
lava vulcanica segnò la loro distruzione ma, allo stesso tempo, ne ha consentito l'eccezionale conservazione fino ai
nostri giorni.
Un paesaggio unico al mondo lo offre la Costiera Amalfitana: baie, insenature e pittoreschi paesini che, in un miracolo
di equilibrio, restano abbarbicati alla montagna. L’azzurro del mare, il verde della macchia mediterranea, i colori e le
linee delle piccole case, si fondono perfettamente fra loro creando uno dei più bei percorsi della costa
italiana. Sorrento, Amalfi, Ravello, Vietri sul Mare e Positano sono alcune delle preziose perle che compongono la
collana di piccoli borghi (12 in tutto) della costiera. Dei piccoli presepi viventi, con i loro antichi vicoli, archi e piazzette,
che affascinano per l’atmosfera, i suoni e i profumi che emanano.
La Reggia di Caserta, altro sito Unesco, è un autentico capolavoro di architettura e decorazione e un prezioso
contenitore di capolavori. Visitando il suo interno si rimane incantati dal continuo susseguirsi di opere d’arte, stucchi,
bassorilievi, affreschi, sculture e pavimenti a intarsio. Un’opera di proporzioni colossali: quattro cortili, 1200 stanze, più
di 30 imponenti scalinate tra cui il famoso Scalone d’Onore con 116 scalini, ed un immenso splendido parco come
cornice.
Archeologia, natura e tradizioni, i tre elementi distintivi del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano crocevia di
culture e popoli fin dalla preistoria. Testimonianza preziosa del passato di questa terra, è Paestum che vanta i tre
templi greci meglio conservati al mondo: il Tempio di Era, il più antico, il Tempio di Nettuno, il più grande, e il Tempio
di Cerere, in realtà dedicato alla dea Athena.
Sulle coste del cilento, nel 540 a.C., sbarcarono i Focesi, fondatori di Elea (oggi Velia), antica città famosa per aver
ospitato grandi uomini di pensiero come Parmenide. Da non perdere una visita alla Certosa di San Lorenzo, meglio
conosciuta come Certosa di Padula, uno dei più grandi monasteri del mondo.
96
Un paesaggio di rara bellezza plasmato dal vento, dal mare e dall’uomo: questo offrono Capri e Ischia, luoghi dove la
giornata è dedicata al relax e la notte al divertimento più sfrenato.
EMILIA ROMAGNA
Arte, storia, architettura. Tutto questo offre l'Emilia Romagna. Bologna, città di fiere e di commercio, condensa questi
aspetti nella Basilica di San Petronio, una delle più belle chiese d'Italia che vanta una facciata singolare: metà grezza e
metà rivestita di marmo.
Per ammirare il paesaggio della città, si possono salire i 498 gradini della Torre degli Asinelli e il panorama che si
ammira dall’alto è il premio di tanta fatica.
La città romagnola di Ferrara, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è un luogo che conserva ancora
intatto lo splendore acquisito in epoca rinascimentale. Un fasto che si esprime nelle strade, nelle facciate dei palazzi e
nei tesori artistici conservati nel Castello Estense, un vero gioiello architettonico.
A Modena, città del gusto e patria del tortellino, è possibile visitare la cattedrale Romanica e il Campanile della
Ghirlandina.
Altro luogo che conta ben otto edifici riconosciuti dall’ Unesco come Patrimonio dell’Umanità è Ravenna, la città dei
mosaici. I capolavori di questa città sono un esempio della magnificenza acquisita nel corso della sua lunga storia che
l'ha vista capitale per tre volte. Tra i monumenti da non perdere, la Basilica di S. Apollinare Nuovo, il Mausoleo di
Teodorico e la Basilica di S. Apollinare in Classe.
Faenza, città ricca di monumenti e con un notevole retaggio storico-culturale, gode invece di fama internazionale
grazie alla sua antica industria della ceramica, un'arte che risale al secolo XIII.
L'Emilia Romagna è anche la terra della velocità, dello sport e dei motori. Ad esempio, a Maranello e a Modena, gli
amanti della velocità possono visitare i Musei Ferrari e al loro interno ammirare le vetture più prestigiose della
produzione della famosa casa automobilistica, i suoi trofei e i simboli che l’hanno resa famosa nel mondo. Imola,
invece, con le sue rocche e piazze storiche, è la sede del notorio autodromo Enzo e Dino Ferrari, che ancora oggi ospita
diverse manifestazioni ciclistiche e motoristiche.
LAZIO
97
Conoscere e scoprire il Lazio è un po’ come sfogliare un libro di storia: ogni pagina è legata all’altra da una serie di
avvenimenti che lasciano il segno su questo splendido territorio. Così è Roma, la "città eterna": un insieme di tracce da
seguire per poter ricostruire la storia dei nostri avi.
Prima tappa, allora, nel cuore di Roma il maestoso Colosseo, conosciuto anche come 'anfiteatro Flavio', sede dei giochi
circensi dove si battevano i gladiatori. La via dei Fori Imperiali, che parte dal Colosseo, conduce lungo
l’itinerario archeologico per eccellenza, un complesso unico al mondo di templi, basiliche, edifici pubblici e sacri
immersi nel verde della vegetazione, di cui il Foro Romano è il cuore.
I reperti archeologici e le opere di inestimabile valore trovate durante gli scavi sono custodite nei musei Capitolini,
sul Campidoglio, che fu acropoli della città antica. Poco distante si trova il Teatro Marcello e la famosa Bocca della
Verità, scultura cje rappresenta il volto di un fauno in marmo a ridosso della Chiesa di Santa Maria in Cosmedin che,
secondo la leggenda, inghiottirebbe la mano di chi mente.
La visita della Capitale prosegue seguendo il lungotevere che porta a Castel Sant’Angelo, mausoleo dell’imperatore
Adriano, che era luogo di rifugio dei papi e veniva utilizzato anche come prigione. Tappa obbligatoria è la città del
Vaticano, sede dello Stato pontificio, con la celebre piazza San Pietro e la magnificenza della cappella
Sistina dove potremo ammirare il “Giudizio Universale”, capolavoro cinquecentesco di Michelangelo.
Roma è sede delle principali istituzioni del paese e non si possono dimenticare i suoi palazzi, le sue basiliche, le sue
piazze come Piazza di Spagna con la famosa scalinata della Trinità dei Monti, Piazza Farnese e Piazza Navona con la
Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini; per non parlare della settecentesca Fontana di Trevi, dove, secondo tradizione,
i turisti lanciano una monetina per essere sicuri di ritornare nella città eterna.
Nei dintorni di Roma, i Castelli Romani sono un’attrattiva per coloro che amano scampagnate all’insegna della
spensieratezza e un fresco rifugio durante le calde notti estive. Ostia invece, oltre a conosciuta località balneare del
litorale laziale, merita una visita per i suoi scavi di Ostia antica, uno dei migliori esempi di città di epoca romana giunto
fino a noi.
Ma anche le altre province del Lazio riservano delle piacevoli sorprese. Centro importante sin dall’antichità, Rieti è
ricca di testimonianze sia di epoca romana sia medioevale, periodo in cui la città fu libero Comune e poi residenza di
Papi. Il capoluogo di Latina e la sua provincia, invece, offrono splendide spiagge, affacciate sul mare Tirreno, ma anche
suggestivi borghi e la natura del Parco Nazionale del Circeo. Tanto verde e incantevoli paesini medievali caratterizzano
poi la Tuscia e il suo capoluogo, un’oasi per la buona tavola e il relax, tra eredità etrusche e la via Francigena. Ancora
poco conosciute, malgrado le tante bellezze del territorio, la Ciociaria e il suo capoluogo infine offrono ai visitatori
splendidi paesaggi, suggestivi paesi immersi nel verde e testimonianze storiche.
LIGURIA
Le attrattive della Liguria sono tante e tutte con un fascino particolare. Alcune, però, per la loro unicità e per il loro
valore storico-naturalistico sono state dichiarate, dall’Unesco, Patrimonio dell’Umanità.
Uno dei siti Unesco si trova a Genova, città poliedrica dove l’antico si mescola al moderno, la storia al contemporaneo,
i colori alle ombre. Una città che appartiene al mare come il mare le appartiene, dove la cultura, i luoghi, la cucina e i
palazzi raccontano ancora oggi l’antica Repubblica marinara. Un’atmosfera che ancora si respira passeggiando fra i
“carruggi”, stretti vicoli che disegnano la parte antica di Genova. Qui si trovano le Strade Nuove e il complesso dei
Palazzi dei Rolli, una straordinaria opera urbanistica del XVI secolo costruita per offrire ospitalità a personalità del
mondo politico e nobiliare. I “rolli” erano i registri pubblici dai quali venivano sorteggiate le dimore patrizie che
98
dovevano ospitare le visite di Stato.
Palazzo Spinola di Pellicceria con i preziosi dipinti di Rubens, Van Dyck e Bernardo Strozzi, Palazzo Lercari
Parodi, Palazzo Campanella, Palazzo Podestà sono alcuni dei bellissimi palazzi rinascimentali che si possono ammirare
visitando questo luogo così unico nel suo genere.
La visita di Genova deve necessariamente prevedere una tappa all’Acquario, una delle strutture più complete e
tecnologicamente avanzate d’Europa per la scoperta del pianeta mare. L’Acquario è stato progettato dal famoso
architetto italiano Renzo Piano e già la vista dall’esterno è, di per sé, uno spettacolo da non perdere. Al suo interno,
l’Acquario ospita in enormi vasche variamente disposte e dietro a grandi vetrate un popolo marino tutto da scoprire:
delfini, foche, squali e pesci variopinti di tutte le forme, che costituiscono uno spettacolo mozzafiato sia per gli adulti
sia per i bambini.
Le Cinque Terre con Porto Venere e le isole di Palmaria, Tino e Tinetto sono l’altro sito Unesco vantato dalla Liguria.
Coloro che visiteranno questi luoghi, difficilmente dimenticheranno il fascino e l’atmosfera emanata dai cinque borghi
marinari di Manarola, Riomaggiore, Corniglia, Vernazza e Monterosso. 18 km di costa che racchiudono e custodiscono
un piccolo Eden: mare incontaminato, rocce a strapiombo sul mare, colori e profumi della terra il tutto
armoniosamente unito alle tipiche costruzioni arroccate sulla costa creano una paesaggio unico al mondo. E poi ci sono
le isole di Palmaria, Tino e Tinetto situate di fronte a Portovenere, antico borgo di pescatori, con le case variopinte,
una attaccata all’altra, che mescolano i loro colori cangianti al blu intenso del mare.
LOMBARDIA
Il panorama naturalistico, artistico e architettonico della Regione offre una nutrita varietà di aspetti. I
siti UNESCO sono costituiti da Mantova, città dei Gonzaga e Sabbioneta, la “città ideale” del Rinascimento italiano; dai
Sacri Monti, percorso devozionale nell’area di Varese e di Ossuccio; dalle pitture rupestri preistoriche della Val
Camonica; dalla ferrovia retica che attraversa i paesaggi montani di Albula e Bernina; dall’Ottocentesco insediamento
industriale di Crespi d’Adda e, infine, a Milano, dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie con l’affresco del Cenacolo di
Leonardo da Vinci.
Sempre in città, opera architettonica di rilievo è il Teatro alla Scala, celebre luogo della Lirica. Assolutamente
straordinario il monumentale Duomo, in marmo bianco, dedicato a “ Maria nascente”.
Va ricordato, a Monza, il parco naturale che ospita il modernissimo Autodromo e la Villa Reale. Infine il Duomo dove è
custodita l’antichissima “corona ferrea” che racchiude uno dei chiodi della Crocefissione.
A Brescia, di particolare interesse è il complesso del Monastero di San Salvatore; a Cremona è ancora viva la
tradizione dei liutai che ebbero in Stradivari la loro massima espressione.
Pavia è la città della cento Torri, del Castello visconteo e dell’Università. Varese è la “provincia giardino”.
L’alpinismo e gli sport invernali trovano nella Regione ampie possibilità di espressione, dalle escursioni sulla Grigna e
sul Resegone (Lecco) agli impianti sciistici di Bormio, Livigno e Madesimo.
MARCHE
La regione rievoca il suo grande passato nelle città d’arte, tra le piazze che sembrano salotti, nei borghi medioevali
dove il tempo sembra essersi fermato, tra le strade e tra i palazzi signorili.
Ascoli Piceno rappresenta una delle città monumentali d’Italia con il suo centro storico medioevale e Piazza del
Popolo, ornata da un loggiato ad archi e dalla mole con torre merlata del palazzo dei Capitani del Popolo. In città si
possono visitare alcuni laboratori artigiani espressione della creatività e bravura ascolana, come quella dei liutai. La
prima domenica del mese di agosto, le strade della città fanno da cornice alla storica “Quintana” dove abili cavalieri si
sfidano alla giostra del Saracino.
99
Antico snodo portuale, nota come “porta d’Oriente”, Ancona, conserva monumenti di pregio ed una spiaggia
accogliente. La Cattedrale di San Ciriaco sorge sul luogo di una antica acropoli greca ed è considerata una delle più
interessanti chiese medioevali delle Marche.
Il centro storico di Urbino con il Palazzo Ducale è inclusa nella UNESCO World Heritage List e rappresenta un
interessante esempio architettonico ed artistico del Rinascimento Italiano.
Una visita merita anche Gradara con la rocca, magnifico esempio di architettura militare medioevale e luogo, secondo
la tradizione, ove Paolo e Francesca si baciarono, così come narrato da Dante nel quinto canto dell’Inferno.
Per il turismo religioso, il santuario Mariano di Loreto è una tappa importante in quanto considerato uno dei luoghi di
pellegrinaggio tra i più importanti del mondo cattolico.
Per gli amanti della musica classica, a Pesaro due settimane in agosto di full immersion nelle note del
pesarese Gioacchino Rossini; il Rossini Opera Festival è divenuto un appuntamento impedibile per i melomani di tutto
il mondo nella suggestiva cornice della città che offre attrattive non solo culturali.
Per i più golosi niente di meglio che recarsi a Fano durante il periodo del Carnevale. Di origine antica, il carnevale di
Fano ha almeno 3 elementi originali: il lancio, dai carri allegorici, di dolciumi sulla folla, il caratteristico “vulon”
maschera caricatura dei personaggi più in vista della città e la musica Arabica, banda musicale i cui strumenti sono
barattoli di latta, caffettiere, brocche.
MOLISE
L’itinerario alla scoperta del territorio inizia a Campobasso, centro ricco di storia e cultura, dominato dall’imponente
castello Monforte.
Di particolare rilievo è il Museo Provinciale Sannitico che espone pregevoli testimonianze delle civiltà che popolarono il
territorio dalla protostoria al periodo sannitico.
Interessante il centro storico di Isernia con la duecentesca fontana e l’antichissima area preistorica, situata appena
fuori dall’abitato.
Meritano una visita due piccoli centri che ancora oggi tramandano antiche attività artigianali: Agnone, specializzata
nella creazione di campane per le più importanti chiese del mondo e Scapoli, il paese delle zampogne che ha dedicato
un museo a questo antico strumento musicale.
Importanti i siti archeologici, tra cui il sannitico Pietrabbondante con il suo bellissimo teatro, Sepino con le rovine
dell’abitato romano e Larino, che unisce ai pregevoli resti romani un magnifico esempio di arte medievale: la
cattedrale in stile romanico-gotico.
Cittadine di particolare rilievo sono Termoli, località turistica e porto, con il maestoso Castello Svevo e il Duomo
romanico e Venafro con il castello Pandone, la cattedrale romanico-gotica e reperti archeologici di età romana e pre-
romana.
Numerosi i castelli presenti sul territorio, tra cui quello di Pescolanciano e le abbazie e santuari, tra cui la Badia
benedettina di San Vincenzo al Volturno, il Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso, il Santuario di Canneto a
Roccavivara.
Splendidi esempi di architettura romanica sono, infine,la chiesa di San Giorgio a Petrella Tifernina e la chiesa di Santa
Maria della Strada a Matrice.
Tappa d’obbligo per gli appassionati degli sport invernali è Campitello Matese, la più innevata stazione sciistica
dell’Italia centro-meridionale.
PIEMONTE
La prima tappa alla scoperta della regione è Torino, con il Museo Egizio, tra i più importanti del mondo, la Sacra
Sindone, una delle reliquie più preziose della cristianità, la famosa Mole Antonelliana che domina il panorama
cittadino e ospita il Museo Nazionale del Cinema e il Museo dell’Automobile.
100
Splendida la Reggia della Venaria Reale, un complesso architettonico di estremo fascino, riconosciuta dall’Unesco
sito Patrimonio dell’Umanità insieme alle altre Residenze Reali dei Savoia.
Dal Palazzo Reale e dal Palazzo Carignano di Torino alla Palazzina di caccia di Stupinigi, dal Castello reale di Racconigi
al Palazzo Madama di Torino: il percorso di visita delle Residenze Reali dei Savoia inizia nella città di Torino per
terminare nel territorio circostante.
Capolavori dell’architettura religiosa sono i Sacri Monti, luoghi di devozione riccamente decorati, diffusi sul territorio
dell’intera regione: a Varallo Sesia, a Serralunga di Crea e Ponzano Monferrato, a Orta San Giulio, a Ghiffa,
a Domodossola.
Mete da non perdere sono alcune cittadine storiche tra cui Cherasco “la città dalle mura stellate”, Savigliano ricca di
monumenti, Alba, Ivrea.
Fra le più famose abbazie spiccano quella di Staffarda, suggestivo esempio di architettura gotica e quella di Novalesa,
vicino Susa.
Di particolare rilievo anche la Sacra di San Michele, un santuario antichissimo in cui gli aspetti religiosi si fondono
mirabilmente con quelli architettonici e naturalistici.
La riva piemontese del Lago Maggiore è densa di rinomate località di soggiorno, come Arona con la seicentesca
colossale statua di San Carlo, Stresa e le Isole Borromee, con strutture ricettive, ville e giardini.
Il comprensorio sciistico del Sestriere e della Via Lattea costituisce uno dei più importanti sistemi di piste di sport
invernali d’Europa.Molte sono anche le riserve e i parchi naturali, tra cui il Parco Nazionale del Gran Paradiso che
ospita ghiacciai, laghi naturali e flora e fauna protette.
PUGLIA
Di cose da vedere in Puglia ce n'è per tutti i gusti, dalla storia antica a quella medievale e barocca, dai castelli che
costeggiano il mare ai piccoli borghi d'arte dove rivivono i capolavori dell'artigianato.
I più devoti, ma non solo, non vorranno perdere l'occasione di andare a San Giovanni Rotondo (Foggia), dove San Pio
da Pietrelcina visse la sua fede. E' da visitare il convento dei frati cappuccini di Santa Maria delle Grazie - dove Padre
Pio morì nel 1968 - e la nuova chiesa progettata dal grande architetto Renzo Piano, inaugurata nel 2004.
Per una full immersion nella storia e nella tradizione, invece, Alberobello è una fermata obbligatoria. Inserito nel 1996
nella World Heritage List dell'UNESCO per i suoi famosissimi trulli, Alberobello è davvero la patria di queste antiche e
caratteristiche abitazioni in pietra dal tetto conico, costruite artigianalmente senza collanti.
Oltre ai trulli, la Puglia vanta un altro sito UNESCO presso la città di Andria: Castel del Monte, un capolavoro unico
dell'architettura medievale fatto costruire da Federico II di Hohenstaufen nel XIII sec. Una curiosità: l’otto è il “numero
guida” del castello. Otto sono i lati della pianta del castello, otto le sale del piano terra e del primo piano disposte in
modo da formare un ottagono e sempre otto sono le imponenti torri, ovviamente a pianta ottagonale.
Delizia per gli occhi sono, infine, le cinque isole dell’Arcipelago delle Tremiti: San Domino, San
Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa. Si tratta di un vero e proprio paradiso in miniatura dove storia e natura si
fondono perfettamente offrendo un meraviglioso panorama tutto da esplorare.
SARDEGNA
Non è facile dare una priorità alle incantevoli bellezze che si possono ammirare in Sardegna. Zone come San
Teodoro, Santa Teresa di Gallura, Poltu Quatu, Baia Sardinia sono solo alcuni dei luoghi suggestivi che vale la pena di
scoprire.
Una delle prime zone da vedere è sicuramente l’Arcipelago della Maddalena con le cosiddette "sette sorelle", cioè le
isole principali dell’arcipelago. I visitatori potranno navigare lungo le coste del Parco Nazionale della Maddalena con i
suoi fondali ricchi di vita per gli amanti delle immersioni.
101
Caprera, la seconda isola più grande dopo la Maddalena, è ricca di pascoli e pinete ed ospita anche il luogo dove
visse Garibaldi, trasformato in una casa-museo immersa nella tipica vegetazione mediterranea e ricca di cimeli che
ripercorrono la vita dell’eroe dei due mondi. Sempre sull'isola rimane la sua tomba e quella della sua famiglia.
Navigando da Caprera verso le Bocche di Bonifacio, si rimane colpiti dalla bellezza dell’isola di Budelli, disabitata e
selvaggia, con la sua incantevole spiaggia Rosa, un capolavoro naturale che deve il suo colore a coralli e conchiglie
particolari.
Sempre all’estremo nord-occidentale della costa della Sardegna, di fronte al Parco Naturale dell’isola di Asinara, si
estende una tra le mete turistiche più conosciute, Stintino, capace di coniugare il fascino del vivace paesino di
pescatori con strutture turistiche di altissimo livello. Questo piccolo borgo marinaro, che sembra uscito dal pennello di
un pittore con le sue case bianche ed il contrasto tra un mare cristallino e l’azzurro del cielo, offre infinite possibilità di
svago dal golf alle escursioni e immersioni, a passeggiate in bici o a cavallo.
Di fronte alla celebre spiaggia La Pelosa, sorge la Torre omonima, struttura aragonese del ‘500, una delle antiche torri
di avvistamento presenti in tutta la Sardegna. Sulla costa centro orientale dell’isola, nel Golfo di Orosei, si estendono
spiagge da sogno caratterizzate da sabbie chiare e da una natura selvaggia che il cemento non ha deturpato. Numerose
grotte e cale sono la mèta di visitatori alla scoperta di immagini e sensazioni incomparabili: Cala Biriola, la Grotta del
Bue Marino, Cala Liberotto e Cala Goloritzè sono solo alcuni degli scenari naturali dove il tempo sembra si è fermato.
La Sardegna sa coniugare mare, natura, tradizioni popolari, misticismo e curiosità. Ne sono esempio le misteriose
tombe dei giganti o le "domus de janas" (ovvero case delle streghe) presenti nel Sulcis Iglesiente, antiche sepolture
scavate nella roccia che costellano la regione. Ma a rendere celebre la Sardegna sono soprattutto i Nuraghi,
antichissime torri in pietra che costituiscono i monumenti megalitici più grandi e meglio conservati di tutta Europa. Il
villaggio nuragico per eccellenza è il sito SU Nuraxi di Barumini, nei pressi di Cagliari, considerato
dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
A Cagliari, oltre ad ammirare le numerose colonie di fenicotteri nella laguna, vale la pena assistere alle tradizionali
feste e sagre che si svolgono durante l’anno tra cui la festa di S. Efisio, uno dei più importanti eventi religiosi e
folkloristici di tutta la Sardegna.
Risalendo verso Oristano, una sosta obbligata è quella al sito archeologico di epoca romana, Tharros, che gode di un
panorama a terrazza sul mare di forte suggestione.
SICILIA
La Sicilia offre una moltitudine di luoghi da visitare, che spaziano tra natura, storia e tradizione.
Tra le peculiarità di questo territorio ci sono anche i suggestivi vulcani, come l’Etna, il più grande vulcano attivo in
Europa. L'Etna si trova nella Sicilia orientale ed è una delle tappe fondamentali per scoprire questa terra. Le sue
spettacolari eruzioni hanno creato, nel corso dei secoli, panorami unici al mondo.
Chi è interessato al paesaggio può scegliere tra le aree protette dei parchi regionali dell’Etna, delle Madonie e
del Nebrodi, e il paradiso vulcanico di Pantelleria, costellato da scorci incantevoli, come quelli regalati da “Pertusa di
Notaro” (grotta che trasuda aria fresca) e dai caratteristici dammusi (tipiche costruzioni in pietra lavica).
La Valle del Bove con le sue pareti alte fino a 1000 m., la Grotta del Gelo con l’unico esempio di ghiacciaio perenne
esistente a queste latitudini, le Gole dell’Alcantara, una fitta rete di canali rocciosi attraversate dalle fredde acque del
fiume omonimo, sono alcune delle meraviglie che si potranno ammirare visitando questo gigante della natura.
Le isole che circondano la Sicilia sono tante e tutte ricche di fascino, ma una citazione a parte la meritano le Eolie,
inserite nel 2000 nella World Heritage List (WHL) dell’Unesco come patrimonio dell’umanità.
L’arcipelago è formato da 7 isole - Lipari, Vulcano, Stromboli, Salina, Filicudi, Alicudi e Panarea – e da una serie di
isolotti e scogli di varie dimensioni.
La storia delle Eolie è indissolubilmente legata ai vulcani, gli “artisti” che hanno creato queste splendide opere della
natura, dove è possibile immergersi nel blu profondo del mare, fare delle escursioni nelle grotte disseminate lungo le
102
coste, rilassarsi nelle piccole spiagge lambite dalle acque cristalline, insaporendo il tutto con la buona cucina locale a
base di pesce.
Un altro tesoro dell’umanità certificato dall’Unesco è l’area archeologica di Agrigento, una delle più importanti città
della Magna Grecia.
Immersa nel verde degli ulivi, dei mandorli, degli agrumeti e dei vigneti che si estendono verso il mare, sorge la
famosa Valle dei Templi che con i suoi imponenti ed eleganti monumenti rievoca l’atmosfera irreale di 2500 anni fa,
quando l’antica Akagras Agrigentum era un centro di potere e di cultura.
<< Se qualcuno dovesse passare un solo giorno in Sicilia e chiedesse: "Cosa bisogna vedere?" risponderei senza
esitazione: "Taormina". E’ soltanto un paesaggio, ma un paesaggio in cui si trova tutto ciò che sembra creato sulla
terra per sedurre gli occhi, la mente e la fantasia.>> così il celebre scrittore francese Guy de Maupassant
descrive Taormina.
Poche parole che racchiudono l’essenza di questo piccolo gioiello a metà strada tra Messina e Catania.
TOSCANA
Numerosi sono le “eccellenze” della regione, che hanno ottenuto il riconoscimento dell’Unesco come siti Patrimonio
dell’Umanità, a cominciare da Firenze.
Famosa in tutto il mondo, l’antica Signoria dei Medici è la culla della cultura e dell’arte per eccellenza. E’ un vero e
proprio museo all’aria aperta che custodisce innumerevoli monumenti, tra cui il Duomo con il campanile di
Giotto, Santa Maria Novella, Palazzo Vecchio, la Galleria degli Uffizi con capolavori unici al mondo.
Ma il fascino di Firenze è anche legato al Lungarno, al caratteristico Ponte Vecchio, alle botteghe artigiane che
animano i vicoli del centro.
Altra straordinaria meta è Siena con il suo centro medievale, anch’esso iscritto tra i siti dell’Unesco, che culmina nella
caratteristica Piazza del Campo, teatro del famosissimo Palio cittadino.
Pisa riunisce in Piazza dei Miracoli i suoi principali monumenti, tra cui la famosa Torre pendente, creando uno spazio
artistico di immenso valore, tutelato dall’Unesco.
Pienza è la “città ideale” voluta e creata da papa Pio II sulla base dei canoni rinascimentali. La scenografica
disposizione degli spazi e la ricchezza dei palazzi la rendono un tesoro d’arte, inserito nella lista dell’Unesco.
Tra i piccoli centri della regione spicca San Gimignano, borgo medievale caratteristico per le sue torri e case-torri,
riconosciuto Patrimonio dell’Umanità.
Innumerevoli sono ancora gli aspetti caratteristici della regione, ma una menzione particolare merita la Val d’Orcia,
sito tutelato dall’Unesco per la bellezza della sua campagna e dei suoi panorami che hanno ispirato tanti artisti
rinascimentali.
Il monumento naturale più evidente perché costituisce lo scenario e la cornice delle regione stessa è costituito dal
gruppo delle Dolomiti, riconosciute Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che regalano un’esperienza indimenticabile agli
appassionati di sci e sport invernali.
La regione custodisce, inoltre, tesori d’arte da non perdere, monumenti e architetture che fondono lo stile gotico-
austriaco con quello rinascimentale italiano.
L’itinerario di scoperta della regione inizia a Trento, famosa per aver ospitato il Concilio Ecumenico, con la sua
cattedrale in stile romanico lombardo e il castello del Buonconsiglio.
Seconda tappa è Bolzano, la “Porta delle Dolomiti”, città simbolo del connubio tra cultura latina e tedesca, come è
testimoniato dal suo duomo gotico.
103
Altre località di rilievo sono Rovereto con i suoi musei, castelli, l’Eremo di San Colombiano, la grande ”campana della
pace” e il “Mart”, nuovo polo dell’arte moderna e Riva del Garda, con il palazzo Pretorio e la Rocca del XII sec,
dall’aspetto austero ed elegante.
Numerosi anche i santuari, tra cui il santuario di Montagnaga di Pinè e Madonna del Monte di Rovereto.
Ricchi di fascino sono i castelli della regione, tra cui il Castel Tirolo, e il Castel Roncolo, di Appiano o quello
di Beseno, che offre un incantevole panorama.
UMBRIA
Il fascino dell’Umbria nasce dalla fusione tra arte e natura, dalla pace e serenità che ispirano i suoi luoghi evocativi di
capolavori rinascimentali e dai borghi medioevali incastonati nelle colline.
Gubbio è uno di questi, la città più antica dell’Umbria che nel medioevo raggiunse il massimo splendore; lacattedrale,
il palazzo dei Consoli simbolo della città, il palazzo Ducale, sono solo alcune testimonianze della volontà di questa città
di divenire un gioiello dell’Umbria.
Non solo l’arte attrae i visitatori a Gubbio ma anche le spettacolari manifestazioni folkloristiche della Corsa dei Ceri ed
il Palio della Balestra, in onore del Santo Patrono la prima, e memoria di un antico passato, la seconda. Altri luoghi di
fascino tra gli innumerevoli che troviamo in Umbria, sono Orvieto con il suo famosoDuomo, uno dei capolavori
dell’arte gotica italiana ed il Pozzo di San Patrizio, capolavoro di ingegneria intorno al quale girano due scale elicoidali
non comunicanti con 248 scalini da percorrere per raggiungere l’acqua a 62 metri di profondità.
Come non ricordare Spoleto, città pittoresca che vanta storia millenaria di cui ancora conserva le vestigia
nell’architettura medioevale e rinascimentale. I suoi viottoli in pietra ed i suoi monumenti più illustri fanno da scenario
a manifestazioni culturali internazionali come il Festival dei due Mondi, una grande occasione per immergersi in
un’atmosfera artistica di grande qualità.
Tra arte e spiritualità, indimenticabile sarà la visita alla città medioevale di Assisi, iscritta nella lista dei siti Unesco
“Patrimonio Mondiale dell’Umanità” che rappresenta “un insieme di capolavori del genio creativo umano”. Tutto parla
del suo cittadino più illustre, San Francesco, Patrono d’Italia, dalla Basilica a lui dedicata con la tomba del Santo,
all’Eremo delle Carceri, poco fuori le mura della città, dove San Francesco si ritirava in preghiera.
Assisi è molto accogliente e festosa ed i suoi abitanti sembra vogliano condividere con la gente le loro antiche
tradizioni di cui Calendimaggio è una splendida rievocazione storica che trasforma la città nell’antico borgo
medioevale popolato di cavalieri e dame, arcieri e sbandieratori di un tempo ormai passato.
Perugia, capoluogo dell'Umbria, è una città di origini antiche e racchiude sul colle la città più alta da cui scendono via,
via i borghi medioevali. Il centro storico è un pullulare di capolavori di arte ed architettura con un patrimonio museale
tra i più ricchi d'Italia. Centro culturale vivo, due università e manifestazioni di eco internazionale, fanno di Perugia un
centro cosmopolita di grande interesse turistico.
VALLE d’AOSTA
Quando si pensa alla Valle d’Aosta, la mente va subito alle piste da sci di Cervinia, Courmayeur, Pila, note in tutta
Europa come meta imprescindibile per gli amanti degli sport invernali: dallo sci allo snowboard, al pattinaggio sul
ghiaccio.
Simbolica porta d’entrata per chi viene da sud è il comune di Pont Saint Martin, da cui parte la strada che si inoltra
nella bellissima Valle di Gressoney.
Il ponte romano del I secolo a.c. su cui passava l’antica via consolare per Aosta, è un esempio dell’influenza romana sul
territorio.
Lungo la vallata che da Pont Saint Martin porta a Courmayeur, si contano ben 82 edifici, tra fortificazioni primitive,
fortezze militari, residenze e torri di guardia a testimonianza della ricca storia feudale della regione. Si ergono come
sentinelle sulla valle offrendo al visitatore l’opportunità di percorrere un itinerario di grande fascino ed interesse. Il più
noto dei manieri valdostani è il Castello di Fénis, famoso per la sua scenografica architettura, utilizzato
104
come prestigiosa sede della famiglia Challant.
Da visitare anche il Castello di Issogne, Sarriod de la Tour, Sarre, Saint- Pierre, Ussel, tanto per citarne alcuni.
La strada tracciata dai castelli porta ad Aosta, un concentrato di storia romana e medioevale, cui si aggiungono antiche
tradizioni.
Città romana nella sua essenza, porta con sé i segni visibili di quell’epoca grazie ad importanti monumenti quali l’Arco
d’Augusto, la Porta Praetoria, la cinta muraria, percorribile quasi per intero con una lunga e piacevole passeggiata. Di
grande interesse la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con la visita agli scavi archeologici posti sotto l’attuale
pavimento, la caratteristica Piazza Chanoux ed il complesso monumentale della Collegiata di Sant’Orso risalente all’XI
sec.
Proprio a Sant’Orso è intitolata la fiera che si ripete ogni anno ad Aosta alla fine di gennaio.
Migliaia di turisti riempiono le vie del centro città, che si vestono a festa, esibendo la più antica produzione artigiana
valdostana, dalla scultura al legno, dal ferro battuto alla pietra ollare, cuoio, vimini, stoffe in lana, merletti, giochi e
maschere.
VENETO
Terra di grande fascino, il Veneto presenta innumerevoli attrattive naturali e artistiche con alcune “eccellenze”
assolutamente da non perdere.
Prima tappa di un percorso alla scoperta della regione è senza dubbio Venezia, sito Patrimonio Mondiale dell’Unesco,
con la sua laguna, le sue isole e il Canal Grande, costeggiato da palazzi antichi e riccamente decorati che rievocano lo
splendore dell’antica Repubblica Marinara.
Venezia, famosa anche per il suo storico Carnevale, per i vetri di Murano e i merletti di Burano, può essere visitata a
piedi percorrendo le strette vie chiamati “calli” e i numerosi ponti oppure in barca, dal vaporetto alla gondola,
lasciandosi trasportare dall’acqua per ammirare prospettive e panorami unici al mondo.
Indimenticabili sono Piazza San Marco, con la basilica ricca di mosaici e cupole, il Palazzo Ducale, il labirinto delle
viuzze disseminate di negozi e botteghe di artigiani, le chiese ornate di tele, sculture e affreschi, i musei e perfino le
piazzette più nascoste.
Altro sito iscritto nella lista dell’Unesco è il centro storico di Verona, singolare esempio di integrazione tra architetture
rinascimentali, medievali e romane.
Monumenti simbolo della città sono il romantico balcone di Giulietta, reso famoso nel mondo dalla tragedia di
Shakespeare e l’arena che d’estate si trasforma in uno scenografico teatro lirico all’aperto.
In Veneto anche la natura rappresenta un’eccellenza: le Dolomiti sono entrate recentemente a fare parte dei siti
Patrimonio dell’Umanità grazie alla loro particolare conformazione e ai suggestivi giochi di luce tra le rocce.
E’ il mondo ideale per gli appassionati dello sci: un immenso comprensorio con chilometri di piste e attrezzate località,
prima tra tutte Cortina, la “perla” delle Dolomiti, esclusiva ed elegante, una delle località di montagna più famose del
mondo.
Numerose e attrezzate le località turistiche prima tra tutte la rinomata Cortina, che offrono l’opportunità di vivere una
vacanza in alta montagna sia d’estate che d’inverno.
Padova, la città della cultura per eccellenza, offre ai visitatori molte attrattive, dalla basilica di Sant’Antonio, meta
privilegiata del turismo religioso, alla magnifica cappella degli Scrovegni, interamente affrescata da Giotto, un
capolavoro d’arte senza tempo. Il suo cinquecentesco Orto Botanico, ricco di piante medicinali, è anch’esso inserito tra
i siti Patrimonio dell’Umanità.
Il centro storico di Vicenza, caratterizzato dallo stile classico dell’architetto Andrea Palladio ha meritato il
riconoscimento dell’Unesco, insieme alle meravigliose ville nobiliari da lui realizzate, tra cui spiccano Villa Capra
Valmarana e Villa Poiana, circondate da grandi parchi.
Molte altre sono le sorprese che la regione riserva ai suoi visitatori a Belluno, Treviso e Rovigo. Anche i più piccoli
centri sono ricchi di storia e cultura: Asolo, suggestivo borgo medievale; Possagno, dominato dal mausoleo di Canova;
105
le città murate di Cittadella, Monselice, Montagnana e Castelfranco Veneto, ormai parte integrante del paesaggio
regionale.
CORSO 4
Scrivere un’email
gioie e dolori della posta elettronica
Prima di tutto le gioie. La posta elettronica è oggi il mezzo più veloce ed economico per comunicare. Non solo con una
singola persona, ma anche con tante persone in una volta sola. Basta una bella e nutrita mailing list, un clic e il nostro
messaggio parte in tante direzioni per il mondo e arriva a destinazione in pochi minuti. La tentazione di inondare il
prossimo con le nostre missive è forte. Però... e qui passiamo ai dolori.
Proprio perché riceviamo tante email, la tendenza a cestinarle ancor prima di aprirle cresce in proporzione. Non solo,
la lettura sullo schermo non aiuta, i messaggi appaiono tutti uguali, il linguaggio è spesso sciatto e troppo colloquiale.
Un "hello Luisa"! seguito da un testo che chiaramente viene inviato tale e quale ad altre migliaia di persone in tutto il
mondo ci sembra quasi una presa in giro. Un clic e la mail prende la strada del cestino.
email, dove contano solo le parole
Quando scrivete un'email le parole sono la vostra forza e la vostra unica risorsa. Qui non potete ricorrere a carta
patinata, a colori appariscenti, al logo della vostra azienda, alle animazioni che ormai ammiccano da ogni pagina web.
Avete solo le parole per farvi leggere, incuriosire, interessare e ottenere una risposta. Quindi impariamo a usarle e
disporle bene.
l'oggetto è la vostra esca
Se volete che la vostra email venga almeno aperta, cosa non così scontata, prima ancora di mettervi a scrivere dovete
dedicare la massima attenzione alla rigaoggetto/subject. Non saltatela mai, condensate in quei pochi caratteri il
contenuto del messaggio. L’oggetto deve essere breve, esplicito e il più possibile preciso. Non "novità", ma quale
novità. Non "sito Internet", ma "aggiornamenti sito Pinco Pallino". Non "nuova offerta clienti", ma "brochure Internet
Banking".
brevi, anzi brevissimi
La brevità, sempre raccomandabile, per una email è d’obbligo. Tutto quello che avete da dire deve assolutamente
stare nella prima schermata, addirittura nelle prime righe. Nessuno ha più voglia e tempo di scorrere fino alla
trentesima riga per sapere quello che intendete comunicare. Quindi preparate prima una piccola scaletta, mettendo gli
argomenti in ordine di priorità. Se avete bisogno di più spazio, iniziate il messaggio con un piccolo indice,
preferibilmente numerato, con gli argomenti del vostro messaggio. Se il vostro interlocutore è particolarmente
interessato al punto 8, saprà subito dove andare a cercare.
impaginate!
La vostra email deve essere densa solo di informazioni e contenuti, ma quasi rarefatta dal punto di vista visivo. Una
schermata piena di parole tutte uguali, senza stacchi, è destinata a scoraggiare chiunque. È vero, non avete molte
risorse, ma quelle che avete usatele bene. Quindi:
1. indice iniziale, se il documento è lungo
2. paragrafi molto brevi, introdotti da titoletti maiuscoli (evitate corsivo e neretto, non tutti li leggono)
3. spazio bianco tra un paragrafo e l’altro
4. uso di liste, puntate o numerate, per condensare e rendere meglio visibili le informazioni
5. righe corte, di 70 caratteri al massimo.
informale, ma non troppo
Non lasciatevi tentare a tutti i costi dall’informalità della posta elettronica. Un "ciao, tutto ok" va benissimo se scrivete
a un amico o a un vostro collaboratore. Se invece contattate un cliente o un fornitore, presentate un vostro progetto,
ricordate che il sito internet della vostra azienda è stato appena aggiornato, mantenete un tono colloquiale, ma al
106
tempo stesso professionale. Non esordite con un "caro cliente! la ditta Pinco Pallino ti presenta una straordinaria
offerta!" e poi buttate giù il testo come se steste parlando. Progettate invece la vostra email, così come fareste per
qualsiasi altro documento che vi rappresenta verso il mondo esterno.
a ciascuno il suo linguaggio
Trovate quindi il tono giusto e usate un linguaggio semplice e asciutto. Calibrate il linguaggio sul vostro interlocutore.
Non scrivete al cliente come se fosse un vostro amico, ma non cominciate nemmeno con un classico "ci pregiamo
informarLa", né concludete con un "In attesa di un Suo gentile riscontro, cogliamo l’occasione per inviarLe i nostri
migliori saluti". All’inizio "Vogliamo informarla sulla nostra offerta di Internet Banking" e alla fine "Cordiali saluti"
vanno benissimo. E anche il Lei o il Voi con la maiuscola non si addicono all'email.
l'email che si clicca
Introducete nel testo del messaggio un briciolo di interattività, per esempio dei link alle pagine aggiornate del vostro
sito internet o ad altri siti di interesse: il colore diverso già attira l’occhio e pochi resistono alla tentazione del clic.
Utilizzate inoltre i link per non appesantire il messaggio: se volete informare i clienti su un vostro nuovo prodotto,
invitateli ad andare direttamente sul sito a scaricare la brochure; con tutti i colori, l’impaginazione e gli effetti giusti.
anche la firma parla di voi
Utilizzate al meglio la firma. Non solo il vostro nome e cognome (rigorosamente senza dott. o ing.!), ma anche la vostra
azienda, la struttura cui appartenete, l’email, il telefono, il fax, l’indirizzo, l'url del vostro sito internet o quella della
vostra azienda (preferibilmente cliccabile). Confezionate diverse firme da inserire automaticamente: informale,
formale, in italiano, in inglese.
e prima di inviare...
Una volta finito di scrivere il testo, non cliccate automaticamente sul pulsante Invio. Anche l'email ha bisogno di editing
e di revisione. Una email con refusi ed errori non depone certo a favore della vostra accuratezza e affidabilità.
Rileggete tutto con attenzione, controllate l’impaginazione, aprite gli allegati per controllare che siano quelli giusti,
verificate l’indirizzo e i destinatari se sono più d’uno. E solo allora inviate il messaggio.
Vantaggi dell’e-mail
L’e-mail è un mezzo di comunicazione molto potente e funzionale. Costa pochissimo e permette di inviare un
messaggio in pochi secondi in qualunque parte del mondo. Di fronte al telefono è asincrono, non c’è bisogno di avere
l’interlocutore presente all’altro capo della linea, e non c’è il problema di trovare occupato. Di fronte alla posta è più
rapida e meno costosa. Di fronte ad incontri e riunioni, se in questi incontri ci si scambiano solo informazioni, le stesse
possono essere scambiate meglio con l’e-mail.
Tutto ciò quando si comunica da una persona all’altra. Se una persona vuole comunicare con più persone, può inviare
una lettera a numerosi indirizzi con un solo clic di mouse.
Infine la posta elettronica fa risparmiare la carta e il trasporto di lettere, dal treno al portalettere.
Come scrivere
Una e-mail si può scrivere in modo molto spontaneo e informale. Tuttavia per scrivere lettere professionali, rimando
a www.mestierediscrivere.com, capitolo “Scrivere per il web”, dove ci sono tutti i consigli necessari.
107
come l’italiano o il francese. Nel secondo ci sono questi caratteri. Con l’HTML l’e-mail può assumere l’aspetto di una
pagina web, con colori, caratteri di forma e grandezza diverse, grafica, animazioni. Questo tipo di lettera si chiama rich
mail, e viene usata prevalentemente da mailing pubblicitari o da webzine e newsletter che vengono spedite in mailing.
Se dobbiamo scrivere lettere di solo testo che devono andare in tutto il mondo, dobbiamo usare il formato txt
standard. Quindi scriveremo le nostre accentate con l’apostrofo invece che con l’accento. Se invece scriviamo per una
intranet, e siamo sicuri che i nostri destinatari usano un programma di lettura html, possiamo impaginare la nostra
lettera con grafica, colori, elenchi puntati, fino ad arrivare alle rich mail più rutilanti.
I puristi del web preferiscono il txt standard, e storcono il muso di fronte alle rich mail. Quelli che usano internet senza
porsi tanti problemi, e usano il sistema di posta che trovano installato sul proprio pc, non apprezzano neanche la
differenza, e scrivono come capita. Il rischio che corrono è che se chi legge ha un programma simile al loro, va tutto
bene. Altrimenti al posto delle vocali accentate vedrà strani gruppi di caratteri incomprensibili.
Tuttavia ormai i programmi di posta evoluti sono molto diffusi. Quindi, specialmente quando si scrive a persone
conosciute e in italiano, a mio avviso si può scrivere come si vuole. Immagino che i prossimi software tradurranno da
soli un codice con l’altro, presentando all’utente il testo sempre leggibile e pulito.
Allegati
Con l’e-mail è possibile inviare documenti lunghi, immagini, suoni, “allegandoli” alla lettera stessa. Tuttavia gli allegati
vanno usati con molta cautela. Non devono essere troppo ingombranti, perché occuperebbero per molto tempo il
computer di chi riceve, e a sue spese. Quindi la cosa non è gentile da parte del mittente. Se si devono mandare
materiali “pesanti” è meglio comprimerli e allegare il file “zippato”. Anche se sono troppo brevi e di solo testo, è
meglio non spedirli come allegati, ma incollarli dentro la lettera. Se si devono mandare molti allegati, invece di allegarli
tutti ad una sola e-mail è meglio dividerli in più e-mail che verranno scaricate più velocemente dal destinatario.
Rispondere
La buona educazione vuole che si risponda sempre ad una lettera arrivata per posta. Nel caso dell’e-mail è talmente
facile rispondere, che è imperdonabile non farlo. Anche nel caso di posta indesiderata è meglio rispondere per dire di
essere tolti dalla lista di indirizzi.
Nei programmi di posta elettronica c’è un pulsante “rispondi”. Basta cliccarlo per aprire una lettera pronta per essere
scritta e spedita. Accanto c’è il pulsante “rispondi a tutti”, molto utile se stiamo lavorando con un gruppo di persone e
vogliamo inviare le lettere a tutti i componenti del gruppo.
108
periodicamente una lista di persone interessate. Ci sono programmi speciali che gestiscono automaticamente liste
anche molto numerose.
Ma proprio perché è così facile spedire circolari alle mailing list, la buona educazione di rete, e spesso i regolamenti dei
provider, impediscono di farlo con leggerezza, altrimenti si cade nel peccato di “spamming”.
Spamming e opt-in
Lo spamming è l’invio di posta indesiderata, con contenuto propagandistico o pubblicitario, o addirittura offensivo o
provocatorio. Se riceviamo una lettera da qualcuno che ha “pescato” il nostro indirizzo da qualche parte, in fondo alla
lettera ci dovrebbe essere un messaggio del genere: “se non desideri ricevere altre lettere del genere, scrivi qui”.
Questa forma di cortesia si chiama opt out, e cioè “scelta di uscire”. E’ come se il mittente si fermasse sulla porta e
chiedesse il permesso di entrare. Se non lo riceve se ne va e non torna. Oppure si può chiedere con una lettera
generica o con una pagina del sito se vogliamo ricevere informazioni. Questa procedura si chiama “opt in”, e cioè
“permesso per entrare”.
Per evitare lo spamming si può chiedere un’iscrizione alla lista da una pagina del sito. Ovvero io arrivo su un sito, e se
gli argomenti mi interessano chiedo espressamente di essere tenuto al corrente delle novità. In tal modo anche se
ricevo informazioni su prodotti e prezzi, non si tratta di spamming perché l’ho chiesto io. Anche in questo caso tuttavia
la lettera periodica che si riceve reca in fondo l’avvertimento che se vogliamo possiamo farci cancellare dalla lista.
A questo genere di uso scorretto appartengono le “catene di S. Antonio”. E’ stato provato più volte che temi anche
molto toccanti come bambini malati e minoranze perseguitate rimandavano a siti inesistenti. Quindi non si deve mai
temere di interrompere una catena del genere.
Nel web ci sono molti modi di chiedere il permesso di inviare una lettera, quindi se riceviamo una lettera senza aver
dato il nostro permesso, possiamo tranquillamente cestinarla, magari inviando una protesta al mittente.
Su spamming e ultime decisioni europee, vedi www.apogeonline.com/webzine
E-mail e web
L’e-mail si integra bene con il web, perché rende la comunicazione interattiva. Quando navigo in un sito, posso solo
leggerne i testi e vederne le immagini. Se il sito mi propone un indirizzo di e-mail io posso comunicare, esprimere un
mio parere, fare una richiesta. Il sito può proporre una o più comunità virtuali che si articolano intorno a mailing list e
forum di discussione. L’e-mail inoltre può essere un ottimo strumento di segnalazione di siti.
CORSO 5
Dizionario di Marketing
A/B test
Test applicato in soprattutto in ambito consumer dove si confrontano le reazioni di soluzioni alternative per uno stesso
progetto tra gruppi separati ma omogenei.
Analisi costi-benefici
analisi costi-benefici, metodo con cui si confrontano i costi da sostenere e i risultati attesi, per esempio i costi per
l’attivazione di una linea di produzione e il relativo fatturato, o i costi per la realizzazione di una campagna pubblicitaria
e le risposte generate.
109
rivali, i cui risultati influiscono, con altri elementi, a definire un’efficace strategia di marketing. L’analisi dei concorrenti
è fondamentale per poter delineare il piano di marketing di un’impresa.
Analisi SWOT
è uno strumento di pianificazione strategica usata per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le
opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto o di un’impresa o in ogni altra situazione in cui
un’organizzazione o un individuo deve prendere una decisione per raggiungere un obiettivo. L’analisi può riguardare
l’ambiente interno o esterno di un’organizzazione.
Aspettativa
aspettativa ciò che il consumatore si attende da un prodotto o un servizio
Bisogno
Bisogno stato di insoddisfazione o necessità percepito da un soggetto in relazione a un desiderio inappagato. Così
definito, il bisogno non è semplicemente l’espressione di una carenza oggettivamente individuabile, bensì è collegabile
a carenze soggettivamente definite.
Bluetooth
fornisce un metodo standard, economico e sicuro per scambiare informazioni tra dispositivi diversi utilizzando onde
radio. Questi dispositivi possono essere personal digital assistant (PDA), telefoni cellulari, portatili, Computer,
stampanti,macchine fotografiche.
Il bluetooth può essere uno strumento di marketing alternativo se utilizzato come toothing per promozioni mirate.
Brand
brand ( marca ) nome o simbolo che distingue un bene o un servizio, o un insieme di beni e servizi prodotto da
un’impresa rispetto a quelli prodotti da altre. La marca raccoglie e sintetizza l’evoluzione qualitativa della prestazione, i
miglioramenti realizzati, l’esperienza del consumatore. È la memoria del prodotto e, in quanto tale, rappresenta un
impegno di qualità e una responsabilità.
Brand awareness
Conoscenza del marchio presso il pubblico dei clienti e dei prospect. Viene incrementata con specifiche attività di
pubblicità, Customer Care e Blogging.
Call to action
messaggio conlusivo di una azione di marketing che porta i destinatari a compiere determinate azioni in grado di farli
avanzare lungo il processo di acquisto. Es. Chiama il n. verdo, chiedi l’offerta, scarica dal web un documento.
110
Campagna di lancio
campagna di lancio campagna finalizzata a sostenere l’introduzione sul mercato di un nuovo prodotto o di una nuova
marca. L’obiettivo non è solo quello di comunicare l’esistenza del prodotto e di indurre il consumatore alla prova, ma
anche di cominciare a costruire, per una nuova marca, la sua “personalità”. [tratto da Dizionario di Marketing , a cura
di Walter G…
Campagna promozionale
campagna promozionale (promotional campaign) campagna realizzata attraverso la combinazione di diverse tipologie
di mezzi pubblicitari, di pubbliche relazioni, di azioni di vendita promozionale e di attività di vendita diretta, il cui
obiettivo è raggiungere i livelli di vendita predeterminati in un intervallo di tempo stabilito.
Claim
frase che esprime in modo chiaro la mission aziendale, oppure il messaggio più diretto di una campagna pubblicitaria.
E’ lo slogan.
Cliente potenziale
cliente potenziale (prospect) possibile acquirente di un dato prodotto o servizio di un’organizzazione, che ha già
dimostrato interesse per l’offerta inviando un coupon, telefonando o richiedendo informazioni, ma non ha ancora
effettuato alcun acquisto.
Cluster
gruppo di elementi omogenei in un insieme di dati. Si applica per definire gruppi di consumatori con caratteristiche
omogenee. Un cluster diventa il soggetto ricevente di azione di marketing dirette.
Costo contatto
costo contatto costo necessario per raggiungere un singolo consumatore potenziale con un messaggio pubblicitario
diffuso attraverso un determinato mezzo di comunicazione. In pratica viene espresso per mille contatti: per esempio, il
costo di una pagina pubblicitaria di un quotidiano diviso per le migliaia di lettori.
Costo di acquisizione
costo di acquisizione (del cliente) ammontare complessivo della spesa finalizzata a indurre un cliente, attuale o
potenziale, a effettuare un acquisto…
Crawler (vd. Spider)
Cross-selling:
proposizione e tentata vendita di prodotti addizionali a quelli già in uso del Cliente.
111
Customer Care
piano di attività integrata e continuativa dedicata alla cura del Cliente acquistito al fine del suo mantenimento.
Comunicazione, monitoraggio, servizi speciali, anteprime sono tutte modalità di declinazione del programma di
customer care.
Database marketing
Raccolta della informazioni di anagrafica e storia di acquisto che serve a delineare il profilo di ogni nominativo
compreso nel CRM.
Domanda
insieme degli acquisti effettuati in un’economia, che possono provenire dalle famiglie per il loro consumo (domanda
finale di consumo), dalle imprese (domanda di beni o di servizi intermedi, richiesta di beni di investimenti) o dai servizi
pubblici.
Fake Story
(letteralmente “storia falsa”) è una storia interamente inventata allo scopo di ceare interesse e scalpore attorno ad
essa da parte del pubblico. Utilizzata per realizzare azioni di marketing alternativo ha gli obiettivi di coinvolgere un
target specifico nella finzione per farlo partecipare attivamente ed emotivamente nella sua evoluzione.
Geomarketing
metodologia innovativa basata sull’analisi territoriale, che consente di mappare a fondo i mercati locali di riferimento e
di visualizzare direttamente su mappe i fenomeni di mercato.
Hook
Letteralmente “uncino”, cioè uno strumento atto a catturare il lettore, l’ascoltatore o lo spettatore. In termini di azioni
marketing sono hook, per esempio, gli omaggi che fa una radio a chi prima effettua una chiamata telefonica, o i doni
che un negoziante fa per incentivare gli acquisti.
Influenzatore
nel Business to Business è la persona che ha potere occulto di decisione per una scelta, ma non ha potere di acquisto.
112
Inserti Pubblicitari
materiali marketing cartacei inseriti all’interno di altre pubblicazioni. La normativa postale italiana prevedere regole
molto precise per autorizzare la spedizione degli stessi con regime agevolato.
Intenzione d’acquisto
espressione della volontà, da parte del consumatore, di acquistare un prodotto o servizio basata simultaneamente
sulla presenza di interesse, sulla capacità di reddito e sulla possibilità di accesso al prodotto/servizio.
Lead
nominativo interessato all’acquisto di un prodotto o servizio in un arco temporale di massimo 3 mesi.
E’ l’esito di una attività marketing diretta come telemarketing, pubblicità, mailing oppure indiretta come comunicazioni
via web o blog, informazioni sulla stampa.
Loyalty program
programma di comunicazione che prevede contatti continui per il monitoraggio della soddisfazione del cliente e per la
remunerazione dello stesso con servizi esclusivi, sconti, regali. Mantenimento del Cliente.
Marketing Contestuale
promozione di un prodotto in un ambiente che ha un suo valore sul messaggio complessivo.
Marketing Mix
combinazione dei fattori di marketing dell’impresa. Riguarda tipicamente le decisioni relative al prodotto, al prezzo,
alla pubblicità, alla promozione, ai canali di distribuzione e alla rete di vendita. L’ottimizzazione del marketing mai è il
miglior uso combinato nella gestione e nella destinazione delle risorse tra i fattori descritti.
Marketing virale
è un tipo di marketing non convenzionale che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati
per trasmettere il messaggio ad un numero esponenziale di utenti finali. È un’evoluzione del passaparola, ma se ne
distingue per il fatto di avere un’intenzione volontaria da parte dei promotori della campagna. In genere, il termine è
riferito agli utenti della rete che, più o meno volontariamente, suggeriscono o raccomandano l’utilizzo di un
determinato servizio.
Netiquette
è un insieme di norme che regolano il comportamento di un utente su un newsgroup, mailing list, forum o e-mail in
genere. Una sorta di “galateo” della Rete, il cui rispetto non è imposto da alcuna legge, ma si fonda su una convenzione
ormai di generale condivisione.
Neurobiomarketing
registra le reazioni emotive ed è utile per capire i processi cognitivi e dunque in merito al processo di acquisto il
benessere o malessere del consumatore. Con nuove tecnologie informatiche è così capire cosa succede al cervello
quando questo è esposto ad un messaggio di marketing.
Le metodologie di indagine principale sono:
113
- Biofeedback: misura e amplifica l’attività elettrica del cervello per mettere in relazione stimolo/reazione
- Eye Tracking misura il movimento degli occhi su una superficie, valutando i punti su cui lo sguardo si è soffermato più
a lungo.
obiettivo della comunicazione sono il risultato qualitativo e quello quantitativo, indicato nei giustificativi di budget, che
le funzioni pubblicitarie aziendali intendono conseguire in un tempo determinato.
Obiettivo di marketing
obiettivi specifici riconducibili allo sviluppo delle attività di marketing che possono essere suddivisi in: obiettivi di
vendita, espressi in fatturato, numero di pezzi o quote di mercato; obiettivi di profitto, relativi alle responsabilità
finanziarie del marketing e al suo contributo alla redditività d’impresa.
Opt-in
Richiesta da parte di un Cliente o Prospect di essere inserito in una lista. Di solito si tratta della sottoscrizione ad un
servizio come la ricezione di una newsletter.
Opt-out
Richiesta da parte di un Cliente o Prospect di essere eliminato da una lista.
OR Open Rate
Page Rank
è facilmente riconducibile al concetto di popolarità tipico delle relazioni sociali umane, ed indica le pagine o i siti di
maggiore rilevanza in relazione ai termini ricercati. Gli algoritmi che rendono possibile l’indicizzazione da parte di
Google del materiale presente in rete utilizzano anche il grado di popolarità di una pagina web per definirne la
posizione nei risultati di ricerca. Il Page Rank di un sito o di una sua pagina è visualizzabile attraverso una funzione
presente nella toolbar di Google.
Passa Parola
vd Word of Mouth
Posizionamento
Come una azienda, un prodotto o un servizio sono definiti sul mercato rispetto alla concorrenza.
Post
è il singolo articolo o testo che compone un blog. Può essere corredato da immagini, fimati, contributi audio (podcast)
e presentazioni (slideshow).
114
through, ovvero solo quando un utente clicca effettivamente sull’annuncio pubblicitario. I vantaggi di questa forma di
pubblicità sono numerosi e permettono di ottimizzare al massimo gli investimenti. Un esempio di pubblicità pay per
click è rappresentato dal keyword advertising, degli annunci sponsorizzati che compaiono in modo alternativo accanto
ai risultati organici dei motori di ricerca.
Profilazione
attività di qualificazione di un nominativo attraverso una griglia di domande adatta a definirne le caratteristiche
salienti. La profilazione avviene per lo più attraverso una attività di telemarketing, ma può anche essere svolta
attraverso questionari on line, giochi on line.
Il risultato della profilazione è una fotografia del nominativo che serva da strumento di partenza per una ttività svolta
dal personale di vendita.
SIC CODE
Classificazione standard industrale americana, usata in Italia dal fornitore di liste di nominativi Dun & Bradstreet.
Social Media
un altro modo di dire Blog. Si tratta di quelle forme di comunicazione partecipativa dove sono i lettori stessi a
condividere e creare i contenuti. Pubblicazione spontanea di conoscenze ed esperienze.
Strategia di comunicazione
insieme di azioni volte a integrare un piano strategico di marketing con molteplici forme di comunicazione (pubblicità,
promozione, sponsorizzazione, pubbliche relazioni, direct marketing, ecc.), al fine del raggiungimento degli obiettivi
aziendali.
Strategia di marketing
è l’insieme delle direttrici che consentono a un’impresa di definire i propri mercati obiettivo, la combinazione degli
strumenti di marketing (o marketing mix) adottata per ogni mercato o segmento, lo specifico posizionamento
competitivo che si ritiene opportuno conseguire.
115
Suspect
possibile Cliente che deve essere profilato e qualificato per verificare la sua coerenza con il target dei Clienti già
esistenti.
Target
segmento di mercato che si vuole raggiungere con una determinata offerta. Il segmento di mercato cui si rivolge
l’azienda attraverso la sua offerta di prodotti e servizi è formato da consumatori che presentano un medesimo bisogno.
Valore percepito
giudizio individuale su un prodotto/servizio o su una marca. Risulta dal rapporto tra benefici percepiti e sacrifici
sostenuti per il consumo di un bene o la fruizione di un servizio.
Value Proposition
contenuti ed enunciazione dei valori fondativi di una azienda. Spesso coincide con lo slogan aziendale.
Viral Marketing
vd Marketing Virale
Web 2.0
disponibilità di una piattaforma utile al User Generated Content. Si tratta cioè di strumenti partecipativi dove i lettori
stessi creano i contenuti per generare conoscenza, partecipazione condivisione.
116