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DEL VENETO
Rapporto realizzato da
in collaborazione con
Giugno 2005
INDICE
1. POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE
1.1 La dinamica della popolazione: il quadro generale
1.2 L’evoluzione della popolazione per classi di età
1.3 La presenza degli stranieri in Veneto
1.4 La distribuzione dei cittadini stranieri per provenienza: i cambiamenti nel
decennio 1993-2003
1.5 Le previsioni sulla popolazione: il bilancio demografico
1.6 La dinamica per classi di età fino al 31 dicembre 2019
4. IL SISTEMA PRODUTTIVO
4.1 La demografia d’impresa
4.2 Le dinamiche settoriali
Il presente rapporto per il Consiglio regionale del Veneto è volto a rintracciare alcuni
degli elementi più significativi delle trasformazioni che oggi stanno disegnando il futuro
della nostra regione.
1. La struttura della popolazione. La composizione della popolazione tende a
rovesciarsi e l’afflusso di genti provenienti da altri Paesi diviene un fenomeno
strutturale. Il declino demografico continua a prosciugare le giovani forze locali
destinate al lavoro. La struttura della popolazione vedrà un incremento significativo
della componente anziana, nonché delle persone e famiglie provenienti da altri Paesi.
2. L’istruzione della popolazione. La formazione è per i veneti un vero e proprio
investimento per il futuro. Gli indicatori tradizionali sulla scolarità mostrano la
propensione delle famiglie a sostenere le nuove generazioni affinché queste possano
disporre di un titolo di studio spendibile sul mercato del lavoro.
3. Il sistema produttivo. Prosegue il mutamento nella composizione settoriale delle
imprese, con il lento ma progressivo calo del settore secondario e la crescita
dell’economia dei servizi, in particolare delle attività di servizio alle persone
(formazione, sanità, benessere).
4. Le relazioni internazionali del sistema produttivo. L’economia veneta risulta più
aperta di altre realtà regionali alle relazioni commerciali e produttive con l’estero,
nonostante la crescente concorrenza portata da parte di alcuni nuovi competitori (Cina,
ma non solo). Gli stessi processi di delocalizzazione produttiva hanno imboccato una
nuova fase che si indirizza verso forme di vera e propria internazionalizzazione delle
Pmi.
5. Il mercato del lavoro. L’aumento dell’occupazione prosegue, ma in misura più
contenuta rispetto al recente passato. Nello stesso tempo, si rilevano segnali di
trasformazione dei fabbisogni professionali delle imprese.
Il presente elaborato rappresenta una prima istantanea su alcuni fattori dello sviluppo economico
del Veneto. I contenuti tempi di realizzazione, e le risorse disponibili, hanno permesso di
realizzare delle prime fotografie, una sorta di rapporto esplorativo, che richiederà ulteriori e
successivi approfondimenti. Ciò non di meno, si tratta di un primo quadro complessivo dei temi e
dei problemi dello sviluppo economico del Veneto.
Il rapporto è stato promosso dal Consiglio Regionale del Veneto e realizzato dalla Fondazione
Nord Est, con la collaborazione di Veneto Lavoro. Daniele Marini ha diretto e coordinato il gruppo
di lavoro della Fondazione Nord Est composto da Monica Cominato, Federico Ferraro,
Alessandro Rigoni, con la collaborazione di Giancarlo Corò (Università di Venezia), e di Bruno
Anastasia, Maurizio Gambuzza, Maurizio Rasera (Veneto Lavoro) cui si deve la cura della parte
relativa al mercato del lavoro.
La popolazione residente in Italia, come risulta dalle elaborazioni Istat sui dati delle
anagrafi comunali, evidenzia nel lungo periodo un continuo trend in aumento, seppur
per valori modesti: nel periodo compreso tra il 1991 ed il 2003, l’incremento risulta
essere pari a circa 1,1 milioni di unità (+2%) e il totale dei residenti si avvicina ora a 58
milioni di persone. Circa la metà di questo incremento è attribuibile all’ultimo anno
osservato, segno evidente dell’impatto della regolarizzazione di lavoratori
extracomunitari avviata nel 2002 contestualmente al varo della legge “Bossi-Fini”.
Più consistente, in proporzione, risulta l’incremento osservato nel Nord Est e, in
particolare, in Veneto. Nel medesimo arco di tempo, infatti, la popolazione del Nord Est
è cresciuta di circa 330.000 residenti e l'area in questione è passata da poco meno di 6,5
milioni di abitanti a 6,8 milioni (+5,2%). La quota della popolazione del Nord Est sul
totale del Paese è anch'essa salita, dall'11,39% del 1991 all'11,75% del 2003. Per quanto
riguarda il Veneto, nel periodo 1991-2003 la popolazione residente è passata da poco
meno di 4,4 a oltre 4,6 milioni, con un incremento di 6 punti percentuali, il più alto tra
quelli considerati. Di conseguenza, la quota di popolazione residente in Veneto sul
totale nazionale ha pure conosciuto una leggera crescita (dal 7,7% del 1991 all’8% del
2003).
Lungo tutto il periodo osservato, la crescita della popolazione residente in Veneto
risulta attribuibile esclusivamente al saldo positivo tra iscritti e cancellati determinato in
misura determinante dal saldo migratorio, il cui valore ha raggiunto proporzioni di
particolare entità negli anni 2002 e 2003, in corrispondenza della regolarizzazione della
posizione di molti cittadini stranieri in conseguenza del varo della legge “Bossi-Fini”.
Il Veneto, poi, ha messo in luce un saldo naturale negativo che ha toccato il massimo
nel 1994; successivamente esso si è ridotto fino a ritornare positivo nel 2000,
confermandosi tale anche nel triennio successivo pur sempre per valori assai contenuti.
Il saldo naturale è stato sempre largamente compensato o, nell’ultimo triennio, integrato
da saldi assai positivi e crescenti tra iscritti e cancellati.
1,60%
1,40%
1,20%
1,00%
Veneto
0,80% Nord Est
0,60% Italia
0,40%
0,20%
0,00%
92
93
94
95
96
97
98
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01
02
03
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20
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0/
/1
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21
31
al
al
01
1
/0
1/
22
da
da
VENETO
1991 4.379.932
1992 -1.649 16.980 2.134.945 2.260.318 4.395.263 0,35%
1993 -2.967 23.013 2.145.056 2.270.253 4.415.309 0,46%
1994 -4.342 11.323 2.148.865 2.273.425 4.422.290 0,16%
1995 -3.452 14.222 2.154.525 2.278.535 4.433.060 0,24%
1996 -1.935 21.668 2.166.398 2.286.395 4.452.793 0,45%
1997 -1.641 18.004 2.175.858 2.293.298 4.469.156 0,37%
1998 -1.727 20.131 2.185.477 2.302.083 4.487.560 0,41%
1999 -1.331 25.485 2.198.763 2.312.951 4.511.714 0,54%
2000 1.255 27.884 4.540.853 0,65%
da 1/01 al 21/10/2001 993 22.377 4.527.694
da 22/01 al 31/10/2001 239 1.890 4.529.823
2002 1.100 46.485 4.577.408 1,05%
2003 124 65.367 2.269.175 2.373.724 4.642.899 1,43%
NORD EST
1991 6.467.179
1992 -5.577 25.438 3.144.137 3.342.903 6.487.040 0,31%
1993 -8.105 33.189 3.157.375 3.354.749 6.512.124 0,39%
1994 -9.291 19.372 3.163.153 3.359.052 6.522.205 0,15%
1995 -7.890 20.811 3.170.074 3.365.052 6.535.126 0,20%
1996 -6.169 28.808 3.183.656 3.374.109 6.557.765 0,35%
1997 -5.060 25.386 3.195.764 3.382.327 6.578.091 0,31%
1998 -5.633 28.592 3.208.369 3.392.681 6.601.050 0,35%
1999 -4.465 36.557 3.226.517 3.406.625 6.633.142 0,49%
2000 -865 40.293 6.672.570 0,59%
da 1/01 al 21/10/2001 -199 33.237 6.651.474
da 22/01 al 31/10/2001 -411 2.929 6.653.992
2002 -1.267 66.766 6.716.973 0,98%
2003 -3.058 87.117 6.801.032 1,25%
ITALIA
1991 56.757.236
1992 30.178 172.886 27.654.627 29.305.673 56.960.300 0,36%
1993 -2.456 180.645 27.738.689 29.399.800 57.138.489 0,31%
1994 -20.848 150.937 27.790.706 29.477.872 57.268.578 0,23%
1995 -29.139 93.557 27.817.419 29.515.577 57.332.996 0,11%
1996 -21.016 148.997 27.893.349 29.567.628 57.460.977 0,22%
1997 -24.631 127.008 27.950.592 29.612.762 57.563.354 0,18%
1998 -44.068 93.329 27.967.670 29.644.945 57.612.615 0,09%
1999 -34.114 101.394 28.003.312 29.676.583 57.679.895 0,12%
2000 -17.202 181.324 57.844.017 0,28%
da 1/01 al 21/10/2001 -5.220 120.005 56.995.744
da 22/01 al 31/10/2001 -7.752 5.750 56.993.742
2002 -19.195 346.523 57.321.070 0,57%
2003 -42.405 609.580 28.068.608 29.819.637 57.888.245 0,99%
Nell’intervallo tra gli ultimi due censimenti (1991 e 2001), la variazione complessiva
della popolazione residente in Veneto (+3,4%) è nettamente superiore a quella osservata
tra il 1981 e il 1991 (+0,8%); allo stesso tempo, tale crescita è stata accompagnata da
una rilevante trasformazione della composizione per classi di età. In particolare, è
possibile evidenziare che:
a. i giovanissimi (under 10) mantengono, tra il 1991 e il 2001, inalterata la propria
quota sul totale (attorno al 9%), per effetto della stabilizzazione/crescita del numero
medio di nati all'anno; in valore assoluto gli under 10 in Veneto sono cresciuti di
oltre 25 mila unità, un dato in controtendenza rispetto al decennio precedente,
quando essi erano diminuiti di quasi 170 mila unità;
b. le classi comprese tra i 10 e i 30 anni - a cavallo quindi tra scuola e mercato del
lavoro - sono quelle che, a seguito degli effetti del “baby sboom”, hanno visto ridursi
fortemente il loro ammontare negli anni ’90 sia in valori assoluti (-300 mila unità,
pari ad una riduzione del 22,5%) che relativi (l'incidenza sulla popolazione totale è
scesa dal 29,6% al 22,2%); negli anni ’80, invece, i ventenni erano ancora in crescita
mentre la diminuzione aveva interessato gli under 20;
c. le classi dei trentenni (30-39 anni), figli del baby boom, sono risultate quelle in
maggiore espansione negli anni ’90 (+145 mila), a fronte di un modesto risultato
positivo evidenziato nel decennio precedente (+31 mila unità);
d. pure l’insieme delle altre classi in età lavorativa (40-64 anni) è risultato essere
cresciuto, per un totale di circa 110 mila unità;
e. nel suo complesso la popolazione in età lavorativa (15-64 anni) è rimasta stabile,
mentre nel decennio precedente era stata registrata una crescita piuttosto
significativa (+210 mila unità);
f. la popolazione anziana (over 65), infine, è in continua espansione, fatti salvi gli
effetti dovuti alle cadute di natalità verificatesi negli anni cruciali delle due guerre
mondiali; l'aumento complessivo negli anni ’90 è stato di 158 mila unità e
l'incidenza sulla popolazione globale è salita al 18,2% (era del 15,2% nel 1991 e del
12,9% nel 1981).
I cambiamenti nella struttura della popolazione comportano conseguenze demografiche
e sociali di grande rilievo. Esse sono sintetizzate da tre indici fondamentali:
a. l'indice di vecchiaia ci dice quanti anziani (over 64) ci sono ogni 100 giovani (under
15): nel Nord Est il rapporto, pari a 67 nel 1981 è salito a 114 nel 1991 e a 138 nel
2001; seppure esso sia in crescita ovunque, il valore è assai differenziato qualora si
considerino le singole regioni che compongono il Nord Est: nel Trentino Alto Adige
è pari a 106, in Friuli Venezia Giulia a 188, in Veneto a 136, mentre l’indice
nazionale è pari a 131;
b. l'indice di ricambio ci dice quanti anziani (60-64 anni) stanno per uscire dall'età
lavorativa per ogni 100 giovani (15-19 anni) che stanno per entrarvi: il valore
dell'indice, ovunque crescente, è pari a 136 nel Nord Est (era ben inferiore sia nel
1981 che nel 1991), a 134 in Veneto e a 117 in Italia; il peggioramento di tale
indicatore è evidente laddove si consideri che in Veneto l’indice di ricambio era pari
a 78 nel 1991 e addirittura a 47 nel 1981;
c. l'indice di dipendenza misura quante persone in età non lavorativa (giovani e
anziani) ci sono ogni 100 in età lavorativa (15-64 anni): il valore è pari a 47 nel
70-74
65-69
60-64
40-59
2001
30-39
1991
25-29
1981
20-24
15-19
10-14
5-9
0-4
P(0-14) 761.274 144.427 151.112 905.916 623.196 609.849 215.175 141.325 135.374
P(15-64) 572.489 614.424 629.283 2.879.520 3.088.588 3.090.413 808.699 823.927 794.550
P(65 e oltre) 112.199 131.509 159.621 559.611 669.013 827.432 210.110 232.414 253.840
indice di vecchiaia 14,7 91,1 105,6 61,8 107,4 135,7 97,6 164,5 187,5
indice di dipendenza 152,6 44,9 49,4 50,9 41,8 46,5 52,6 45,4 49,0
indice di ricambio 42,3 75,1 108,2 46,9 78,0 133,8 68,8 93,8 176,5
Fonte: elaborazioni Fondazione Nord est su dati ISTAT
Permessi di soggiorno:
31.12.1991 76.383 61.722 81% 648.935 548.531 85%
31.12.1992 79.247 64.432 81% 589.457 485.426 82%
31.12.1993 90.782 75.532 83% 649.102 540.993 83%
31.12.1994 96.709 80.382 83% 677.791 563.158 83%
31.12.1995 103.215 86.124 83% 729.159 606.974 83%
31.12.1996 130.439 112.696 86% 986.020 857.897 87%
31.12.1997 136.036 116.882 86% 1.022.896 887.689 87%
31.12.1998 156.532 135.774 87% 1.090.820 948.692 87%
31.12.1999 192.851 170.853 89% 1.340.655 1.194.792 89%
31.12.2000 212.894 190.154 89% 1.379.749 1.233.584 89%
31.12.2001 223.287 201.960 90% 1.448.392 1.302.843 90%
31.12.2002 240.640 217.853 91% 1.503.286 1.352.420 90%
31.12.2003 319.216 296.821 93% 2.193.999 2.040.530 93%
Residenti:
censimento ottobre 1991 42.490 33.862 80% 6.468.823 0,7% 356.159 275.354 77% 56.778.031 0,6%
31.12.1992 61.805 n.d. n.d. 6.487.040 1,0% 573.258 n.d. n.d. 56.960.300 1,0%
31.12.1993 71.012 57.584 81% 6.512.124 1,1% 629.165 508.836 81% 57.138.489 1,1%
31.12.1994 80.912 67.467 83% 6.522.205 1,2% 685.469 560.552 82% 57.268.578 1,2%
31.12.1995 91.373 77.250 85% 6.535.126 1,4% 737.793 609.310 83% 57.332.996 1,3%
31.12.1996 108.541 93.688 86% 6.557.765 1,7% 884.555 751.044 85% 57.460.977 1,5%
31.12.1997 124.460 108.874 87% 6.578.091 1,9% 991.678 853.756 86% 57.563.354 1,7%
31.12.1998 143.061 126.828 89% 6.601.050 2,2% 1.116.394 972.993 87% 57.612.615 1,9%
31.12.1999 169.274 152.445 90% 6.633.142 2,6% 1.270.553 1.122.047 88% 57.679.955 2,2%
31.12.2000 201.730 184.429 91% 6.672.570 3,0% 1.464.589 1.310.764 89% 57.844.017 2,5%
censimento ottobre 2001 221.522 202.759 92% 6.651.474 3,3% 1.334.889 1.202.822 90% 56.995.744 2,3%
31.12.2001 6.653.992 56.993.742
31.12.2002 6.719.491 57.321.070
31.12.2003 6.803.550 57.888.245
Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Istat/Ministero degli Interni
Permessi di soggiorno
31.12.1991 14.671 7.757 53% 43.053 37.917 88% 18.659 16.048 86%
31.12.1992 14.957 7.929 53% 43.066 37.904 88% 21.224 18.599 88%
31.12.1993 17.049 9.974 59% 48.972 43.636 89% 24.761 21.922 89%
31.12.1994 18.803 11.230 60% 51.676 45.928 89% 26.230 23.224 89%
31.12.1995 20.000 12.334 62% 56.988 50.721 89% 26.227 23.069 88%
31.12.1996 26.312 18.833 72% 75.524 68.594 91% 28.603 25.269 88%
31.12.1997 22.998 14.968 65% 83.415 75.685 91% 29.623 26.229 89%
31.12.1998 26.234 17.627 67% 97.915 89.274 91% 32.383 28.873 89%
31.12.1999 28.683 19.726 69% 125.920 116.661 93% 38.248 34.466 90%
31.12.2000 30.843 21.647 70% 139.104 129.465 93% 42.947 39.042 91%
31.12.2001 36.497 27.383 75% 143.242 134.711 94% 43.548 39.866 92%
31.12.2002 38.092 28.718 75% 153.524 143.877 94% 49.024 45.258 92%
Residenti
cens. ott. 91 7.897 4.903 96% 890.360 0,9% 25.471 21.384 84% 4.380.797 0,6% 9.122 7.575 54% 1.197.666 0,8%
31.12.1992 10.372 n.d. 896.722 1,2% 39.287 n.d. 4.395.263 0,9% 12.146 n.d. 1.195.055 1,0%
31.12.1993 12.079 7.347 61% 903.598 1,3% 44.700 38.217 85% 4.415.309 1,0% 14.233 12.020 84% 1.193.217 1,2%
31.12.1994 13.945 9.072 65% 908.667 1,5% 50.662 44.349 88% 4.422.290 1,1% 16.305 14.046 86% 1.191.248 1,4%
31.12.1995 15.662 10.602 68% 913.169 1,7% 57.575 51.013 89% 4.433.060 1,3% 18.136 15.635 86% 1.188.897 1,5%
31.12.1996 17.613 12.356 70% 918.728 1,9% 71.102 64.078 90% 4.452.793 1,6% 19.826 17.254 87% 1.186.244 1,7%
31.12.1997 19.847 14.451 73% 924.281 2,1% 83.172 75.662 91% 4.469.156 1,9% 21.441 18.761 88% 1.184.654 1,8%
31.12.1998 22.016 16.460 75% 929.574 2,4% 97.218 89.260 92% 4.487.560 2,2% 23.827 21.108 89% 1.183.916 2,0%
31.12.1999 24.867 19.166 77% 936.256 2,7% 117.045 108.708 93% 4.511.714 2,6% 27.362 24.571 90% 1.185.172 2,3%
31.12.2000 28.280 22.515 80% 943.123 3,0% 141.160 132.536 94% 4.540.853 3,1% 32.290 29.378 91% 1.188.594 2,7%
cens. ott. ‘01 30.326 23.724 78% 940.016 3,2% 153.074 144.048 94% 4.527.694 3,4% 38.122 34.987 92% 1.183.764 3,2%
31.12.2001 940.566 4.529.823 1.183.603
31.12.2002 950.495 4.577.408 1.191.588
31.12.2003 962.464 4.642.899 1.198.187
Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Istat/Ministero degli Interni
3,5%
3,0%
2,5%
2,0% Veneto
Nord Est
1,5% Italia
1,0%
0,5%
0,0%
1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
AFRICA 3.019 6.306 109% 16.515 46.394 181% 1.543 5.481 255%
Africa settentrionale 2.696 5.543 106% 9.338 27.765 197% 637 2.244 252%
Africa occidentale 261 551 111% 6.232 16.776 169% 616 2.594 321%
Africa orientale 48 154 221% 697 872 25% 187 303 62%
Africa centro-
14 58 314% 248 981 296% 103 340 230%
meridionale
ASIA 918 3.469 278% 3.876 23.874 516% 927 3.423 269%
Asia occidentale 89 176 98% 990 1.274 17% 305 393 29%
Asia centro-
628 2.502 298% 1.085 12.815 3855% 123 1.288 947%
meridionale
di cui - India 85 426 401% 324 3.602 2736% 97 431 344%
- Pakistan 511 1.487 191% 127 645 16% 9 57 533%
- Sri Lanka 5 35 600% 555 3.694 105% 5 28 460%
Asia orientale 201 791 294% 1.801 9.785 443% 499 1.742 249%
di cui: - Cina 75 473 531% 594 6.827 1049% 216 1.135 425%
-
34 119 250% 583 2.065 254% 154 301 95%
Filippine
AMERICA 960 2.398 150% 7.639 12.928 69% 3.569 8.793 146%
America
158 193 22% 5.121 4.777 -7% 2.216 6.285 184%
settentrionale
America centro-
802 2.205 175% 2.518 8.151 224% 1.353 2.508 85%
meridionale
di cui Argentina 89 158 78% 441 858 95% 249 493 98%
TOTALE 14.957 38.092 155% 43.066 153.524 256% 21.224 49.024 131%
Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Ista
La popolazione del Veneto crescerà almeno sino alla metà del prossimo decennio. Le
più recenti previsioni ufficiali Istat sulla dinamica della popolazione per sesso, età e
regione utilizzano come base per le elaborazioni le stime regionali al 1.1.2001
(popolazione iniziale dell’anno).
Nell’ipotesi “centrale”, vale a dire nell’ipotesi basata sull’andamento futuro ritenuto più
probabile per ogni variabile (tassi di sopravivenza in miglioramento, fecondità in
leggera crescita, migrazioni interregionali a probabilità costante, migrazioni
internazionali con livelli simili a quelli osservati negli anni ’90), la popolazione del
Veneto dovrebbe crescere continuamente fino alla metà del prossimo decennio e quindi
stabilizzarsi. La crescita è determinata da un saldo migratorio con l’esterno costante che
si aggira intorno alle 11.700 unità, mentre il saldo migratorio interno registrerebbe una
progressiva diminuzione dalle 7.458 unità del 2001 alle 6.218 del 2019. Il saldo naturale
è previsto diventare sempre più negativo.
Nell’ipotesi “alta” (caratterizzata da più intensi movimenti di popolazione sia
interregionale che internazionale e da una più accentuata ripresa della fecondità), la
crescita risulta nettamente più intensa: alla fine del prossimo decennio il Veneto
potrebbe avere poco più di 5 milioni abitanti (300 mila circa in più rispetto all’ipotesi
“centrale”) per effetto di una maggiore attrazione di immigrazione dall’estero (flussi
netti superiori alle 16 mila unità annue) ma soprattutto per un netto miglioramento del
saldo naturale.
Un confronto tra previsioni e dinamica effettiva mette in luce come la crescita superi
ogni aspettativa. Quali scostamenti si possono individuare tra queste previsioni e la
dinamica effettiva osservata in questi anni?
Le stime paiono - come ovvia conseguenza del metodo di costruzione - sottostimare
(anche nell’ipotesi “alta”) l’impatto dei flussi di immigrazione e tendono ad amplificare,
di conseguenza, gli effetti del rallentamento demografico. Sulla base dell’osservazione
della dinamica reale intervenuta tra il 2001 e il 2003 pare lecito attendersi per i prossimi
anni ancora una dinamica favorevole della popolazione, superiore a quella descritta
nell’ipotesi “alta”.
Saldo saldo
Saldo popolazione
nati morti migratorio migratorio
naturale 31 dicembre
interno dall'estero
NORD EST
2001 62.963 65.439 - 2.476 11.218 16.277 6.697.589
2004 61.153 66.315 - 5.162 10.957 16.351 6.767.694
ipotesi centrale 2009 54.735 67.004 - 12.269 10.500 16.543 6.856.838
2014 48.166 70.838 - 22.672 10.010 16.731 6.897.244
2019 45.495 72.580 - 27.085 9.417 16.869 6.901.060
2001 65.175 64.591 584 11.511 22.874 6.707.539
2004 67.891 64.604 3.287 11.706 22.872 6.819.068
ipotesi alta 2009 64.748 63.574 1.174 11.994 22.923 7.006.556
2014 59.292 65.615 - 6.323 11.626 23.029 7.162.809
2019 57.820 65.631 - 7.811 11.012 23.101 7.296.307
ITALIA
2001 555.813 567.627 - 11.814 0 111.148 57.943.351
2004 563.705 578.853 - 15.148 0 111.649 58.241.859
ipotesi centrale 2009 518.978 594.106 - 75.128 0 112.972 58.565.212
2014 466.473 627.686 -161.213 0 114.616 58.490.506
2019 438.277 641.002 -202.725 0 116.192 58.123.358
2001 569.583 561.249 8.334 0 158.741 58.011.092
2004 604.465 566.053 38.412 0 158.652 58.578.608
ipotesi alta 2009 586.118 568.730 17.388 0 158.874 59.542.067
2014 541.772 589.230 - 47.458 0 159.914 60.221.695
2019 522.232 589.757 -67.525 0 161.026 60.712.205
Fonte: elaborazioni Open su dati ISTAT
Saldo saldo
Saldo popolazione
nati morti migratorio migratorio
naturale 31 dicembre
interno dall'estero
Le più recenti previsioni dell’Istat sulla dinamica della popolazione regionale per classe
d’età, estese fino al 2051, utilizzano come base i dati relativi al 1 gennaio 2001.
Di seguito prendiamo in considerazione, per il periodo fino al 2019, la ripartizione
prevista per grandi classi d’età secondo lo scenario “centrale”, il quale rappresenta il
“futuro probabile” sulla base dell’andamento storico recente delle principali componenti
demografiche (tassi di sopravvivenza, fecondità, migrazioni).
È prevista una forte contrazione, pari a circa 430 mila individui entro il 2019, per la
popolazione in età lavorativa 20-44 anni. Ma quanto influiranno le migrazioni nel
controbilanciarla? La classe 20-44 anni è quella la cui tendenza - un formidabile calo
previsto lungo tutto il periodo osservato - potrebbe essere anche significativamente
contrastata dai flussi di immigrazione, qualora questi si attestassero su dimensioni più
consistenti del previsto, come del resto è accaduto in questi ultimi anni, soprattutto per
effetto della regolarizzazione del 2002-2003. Del resto, proprio a causa delle
immigrazioni la dinamica 1996-1999 si è rivelata più favorevole di quanto le previsioni
avanzate nel 1997 ipotizzassero: è lecito perciò attendersi un calo più contenuto della
classe d'età considerata rispetto a quello, veramente notevole indicato anche dalle
previsioni Istat.
Oltre i 44 anni l'incidenza della variabile più difficile da prevedere, quella delle
migrazioni, dovrebbe contare - almeno nel breve e medio periodo - in misura alquanto
limitata. E' lecito attendersi perciò una dinamica reale non molto diversa da quella
stimata dall'Istat: perciò nell'intero arco di tempo osservato dovremmo registrare una
crescita di circa 324 mila unità nella classe 45-64 anni e quasi altrettanti (309 mila)
nella classe over 65.
ITALIA
31/12/2001 8.318.327 2.978.150 21.330.890 14.601.805 10.714.183 57.943.355
ipotesi centrale 31/12/2004 8.330.300 2.872.973 20.895.431 14.807.939 11.335.217 58.241.860
31/12/2009 8.250.057 2.860.203 19.528.444 15.861.086 12.065.421 58.565.211
31/12/2014 8.011.648 2.751.266 17.928.097 16.790.057 13.009.432 58.490.500
31/12/2019 7.471.238 2.865.539 16.433.584 17.632.182 13.720.816 58.123.359
VENETO
31/12/2001 613.713 206.117 1.732.071 1.177.614 830.480 4.559.995
ipotesi centrale 31/12/2004 630.384 200.372 1.692.403 1.203.313 887.311 4.613.783
31/12/2009 634.341 208.623 1.567.345 1.299.723 973.123 4.683.155
31/12/2014 604.927 217.951 1.422.160 1.407.747 1.064.365 4.717.150
31/12/2019 548.385 228.972 1.303.646 1.502.026 1.139.936 4.722.965
Fonte: Elaborazione OPEN – Fondazione Nord Est su dati Istat
45-64
2019
2014
20-44
2009
2004
15-19
0-14
Nel Nord Est negli ultimi dieci anni il livello medio d’istruzione della popolazione è
cresciuto notevolmente. Stando ai risultati dell’ultimo Censimento del 2001, infatti,
aumenta sensibilmente il peso dei diplomati, la percentuale di residenti privi di titolo e
gli analfabeti risulta inferiore alla media nazionale e diminuisce la presenza di
possessori di sola licenza media o elementare (pur restando in percentuale superiore
rispetto al resto del paese). In dieci anni la quota di residenti in possesso di un diploma
superiore è aumentata più che nel resto del Paese, arrivando a quota 26,4%, superiore al
dato nazionale pari a 25,9%. Per contro, anche se sensibilmente incrementata, la quota
di laureati resta inferiore rispetto alla media nazionale (6,7% rispetto al 7,5% italiano).
Dal confronto tra le regioni che compongono il Nord Est emerge un Veneto ancora in
ritardo rispetto alle altre realtà locali, il Friuli in particolare, per quanto riguarda i livelli
di scolarizzazione medio-alta della popolazione. La nostra regione, infatti, si colloca in
ultima posizione sia nella graduatoria della percentuale di residenti in possesso di laurea
(6,5%, con il Friuli V.G. in testa con il 7,3%), che in quella dei diplomati (25,9% della
popolazione regionale contro il 28,4% del Friuli V.G.).
In termini di scolarizzazione femminile, infine, nelle regioni del Nord Est si registrano
ancora livelli di scolarità medio-alta inferiori al dato nazionale, anche se in dieci anni il
divario tra il Nord Est e l’Italia è andato progressivamente assottigliandosi. Resta,
comunque, sensibile lo svantaggio registrato a Nord Est nella presenza femminile fra i
laureati, che sfiora il 47% mentre in Italia supera il 49%.
Per effetto del noto calo demografico, l’ammontare degli iscritti nelle scuole
dell’obbligo nel Nord Est aveva subito una costante e progressiva riduzione fino alla
seconda metà degli anni ’90. A partire dall’anno scolastico 1997/98, la tendenza ha
cominciato ad invertirsi (+6,8% di iscritti alle elementari, +5,3% alle medie inferiori dal
1997 al 2003), soprattutto per il crescente fenomeno dell’immigrazione straniera. Si
tratta di una crescita che per il Nord Est è ormai consolidata ma che risulta in
controtendenza rispetto alla tendenza nazionale, dove gli iscritti alle elementari sono
diminuiti del 2,1% e alle medie, pur in crescita dal 1999, non sono ancora risaliti ai
livelli di metà anni ‘90.
La domanda d’istruzione superiore, invece, è in costante aumento, sia a Nord Est che
nel resto d’Italia, soprattutto per effetto di un diverso atteggiamento da parte delle
famiglie nei confronti della formazione scolastica dei propri figli, vista in una
prospettiva di migliore collocazione professionale. Nelle regioni del Nord Est oggi sono
quasi 250.000 gli iscritti alle scuole superiori, 8.000 in più rispetto al livello minimo
registrato nel 1999/2000. E’ il Trentino Alto Adige a registrare gli incrementi più
significativi (+6% dal 1997/98 al 2003/04), mentre in Veneto e, soprattutto, in Friuli,
l’andamento decrescente si è invertito solo negli ultimi 1-2 anni. Rispetto al dato
Nel Nord Est l’offerta di formazione universitaria è ricca e ben distribuita sul territorio.
Su 13 province, 7 sono sede di Ateneo e le altre 6 sono sedi didattiche di corsi
universitari.
Alla fine degli anni ’90 erano circa 26.000 gli studenti immatricolati ogni anno presso le
università del Nord Est, dei quali circa il 40% - oggi come allora - presso l’Università di
Padova. L’introduzione del nuovo Ordinamento di studi e la nascita dei corsi di laurea
triennali e delle lauree specialistiche hanno avuto un’immeditata ripercussione sul
numero di nuovi iscritti, che nel solo anno accademico 2001/02 è cresciuto di 4.000
unità rispetto all’anno precedente. Attualmente il numero di immatricolati registrati
nelle Università del Nord Est supera le 31.000 unità. L’Ateneo più frequentato resta
Padova (38% degli immatricolati), seguito da Verona (16%), Trieste, Udine e Venezia
(circa il 10% ciascuno).
Anche se positivi, i dati sugli incrementi delle immatricolazioni dalla fine degli anni ’90
ad oggi negli Atenei del Nord Est restano comunque al di sotto dell’aumento
tendenziale registrato nel resto d’Italia. La crescita, infatti, rilevata in 6 anni a livello
nazionale raggiunge il +25%, mentre nelle Università del Nord Est si ferma a +18%.
Vi sono però delle eccezioni: a parte l’Università di Bolzano, di recente costituzione,
dalla fine degli anni 90 ad oggi gli Atenei di Verona e Udine hanno registrato
incrementi più sensibili anche della media nazionale, rispettivamente del 60% e del
38%.
A Nord Est le facoltà maggiormente frequentate sono lettere e filosofia, economia,
ingegneria e giurisprudenza. Vi sono alcune facoltà che dalla fine degli anni ’90 ad oggi
hanno registrato incrementi nelle immatricolazioni decisamente significative. Delle
facoltà con almeno 500 immatricolati, fra quelle scientifiche spicca il dato di agraria
Negli ultimi 5 anni il numero di laureati negli Atenei del Nord Est è cresciuto da 16.000
a 26.000 unità. È un incremento decisamente significativo, pari a +64%, superiore alla
tendenza nazionale (+56%), al quale hanno contribuito maggiormente i risultati di
Udine, Verona e Padova.
Nelle Università del Nord Est il maggior numero di laureati esce dalle facoltà di
economia (14%) medicina e chirurgia (13%), ingegneria (11%), lettere e filosofia
(10%), scienze della formazione (9%). A parte il primo posto stabilmente attribuito ad
economia la graduatoria del Nord Est è sostanzialmente diversa da quella nazionale;
infatti in Italia è più alta la percentuale di neo ingegneri (13% del totale), i laureati in
medicina si fermano all’11%, mentre i laureati in giurisprudenza sono in percentuale
quasi tre volte superiore al Nord Est (13% contro 5%).
Nell’arco di un quinquennio la percentuale di laureati in economia sul totale risulta in
discreto calo (dal 20% al 14% sul totale dei laureati). Al contrario, sono in forte crescita
i neo dottori in medicina e chirurgia, numericamente più che raddoppiati e, in termini di
peso percentuale sul totale, aumentati dal 7% al 13%; ancora più rilevante è poi
l’incremento dei laureati in scienze della formazione, passati da 436 (3% sul totale dei
laureati) a 2426 (9%). Sensibile è infine l’aumento di nei dottori nelle facoltà di
psicologia, lingue e letterature straniere, scienze MM.FF.NN., mentre sono aumentati
del 30% circa i laureati in lettere e filosofia (complessivamente oltre 25.000 nel 2003) e
in ingegneria (oltre 30.000), che rappresentano oltre il 10% del contingente totale.
Nel Nord Est la domanda di lavoro prevista per il 2004 è per oltre il 35% rivolta a
diplomati (30,2%) o laureati (5,9%). Il dato nazionale, invece, mette in luce una
richiesta di laureati discretamente superiore (8,4%) mentre la richiesta di diplomati è
pari al 29,5%. Di grande rilievo nel Nord Est è la richiesta di lavoratori con istruzione o
qualifica professionale (24,5% del totale contro una media nazionale del 21,1%), mentre
per il restante 39,4% (41,0% in Italia), invece, risulta sufficiente, come titolo di studio,
quello dell’obbligo. I dati del Veneto rispetto alle altre regioni del Nord Est,
evidenziano una maggiore richiesta di diplomati (30,7%) e la più bassa percentuale di
previsioni di assunzione di lavoratori con una qualifica professionale, ai quali sembra
che le aziende venete preferiscano personale con la sola scuola dell’obbligo.
Veneto
1997/98 184.402 117.071 166.953 100 100 100
1998/99 188.734 114.463 162.379 102 98 97
1999/00 189.795 114.113 162.294 103 97 97
2000/01 191.514 116.092 163.268 104 99 98
2001/02 191.946 119.384 164.565 104 102 99
2002/03 194.247 120.648 166.318 105 103 100
2003/04 197.049 122.348 170.353 107 105 102
ITALIA
1997/98 2.618.077 1.740.355 2.431.624 92,2% 100,5% 76,9% 57,2%
1998/99 2.637.887 1.712.589 2.384.336 92,4% 100,7% 77,2% 56,9%
1999/00 2.623.382 1.711.734 2.394.564 92,4% 100,8% 78,9% 57,5%
2000/01 2.609.437 1.714.230 2.416.035 92,8% 100,2% 81,1% 58,9%
2001/02 2.584.822 1.734.957 2.456.024 95,1% 102,0% 85,4% 62,6%
2002/03 2.566.362 1.732.392 2.477.905 95,1% 101,3% 86,6% 64,7%
2003/04 2.563.117 1.737.682 2.542.739 94,2% 100,3% 88,7% 66,1%
(1) : non sono compresi i dati relativi alla regione Valle d'Aosta
Fonte: Elaborazione Fondazione Nord Est su dati MUIR
Complessivamente, il Prodotto Interno Lordo della regione Veneto registrato nel 2003 è
stato di 94.429,6 milioni di Euro 1995 che, attualizzati al 2004 2 , corrispondono a
116.148,4 Milioni di Euro. Il Veneto apporta, nel 2003, un Valore Aggiunto che
costituisce il 67% della ricchezza prodotta dall’intero Nord Est e il 9% di quella
nazionale.
1
In questa sezione si considera la dinamica del Pil regionale e italiano sulla base dei dati ufficiali Istat,
dati resi recentemente (dicembre 2004) disponibili fino al 2003. Si tratta di dati a prezzi ’95 elaborati
sulla base delle prescrizioni del Sec95 (Sistema europeo dei conti definito con il Regolamento Eurostat
2223/1996).
2
Secondo gli indici di rivalutazione monetaria Istat.
4,0%
Nord Est
3,5%
Italia
3,0% Veneto
2,5%
2,0%
1,5%
1,0%
0,5%
0,0%
-0,5%
-1,0%
96 97 98 99 00 01 02 03
3
Sono disponibili le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo a livello nazionale che i diversi enti
formulano generalmente dopo il primo trimestre di ogni anno. In seguito, oltre ad una tabella riepilogativa
delle principali previsioni, si prende in considerazione la prospettiva formulata dall’Ente Unioncamere,
l’unica a disposizione che ricopra un orizzonte temporale consuntivo-preventivo sufficientemente ampio
(2003-2008), che si presti ad una rilettura in chiave macroeconomica.
4
Stime presentate in occasione della IIIa Giornata dell’Economia, 9 maggio 2005. Le stime
probabilmente non tengono conto della stima del Pil riferita al primo trimestre 2005, divulgate il 10
giugno 2005 dall’Istat.
Assumendo come numero indice 2002=100 per le due grandezze "Prodotto interno
lordo" e "Esportazioni di beni verso l’estero”, è possibile studiare l'evoluzione
incorporata nelle proiezioni del loro rapporto, che è definito "Indice di propensione
all’export" o “Elasticità dell’export al Pil”, e che costituisce un proxy della capacità di
un’economia di trovare nell’arena competitiva internazionale una congrua domanda per
i propri beni5.
L'evoluzione della propensione all’export per il Veneto, indica che la dinamica della
Regione dovrebbe seguire un andamento diverso da quello previsto per il Nord Est e per
l’Italia. Infatti, si prevede che il Pil regionale cresca più delle esportazioni, mentre la
dinamica delle altre due aree economiche mostra una tendenza esattamente opposta.
Questa differenza nelle previsioni trova diverse chiavi interpretative. Ma occorre, in via
preliminare, tenere in considerazione il già elevato livello dell’export della regione
Veneto, il cui export del manifatturiero costituisce (nel 2004) circa il 14% di quello
italiano e il 73% di quello del Nord Est.
Da un primo punto di vista, le proiezioni non sembrano riconoscere al sistema
economico regionale, considerato nel suo complesso, la capacità di sviluppare una
crescita della domanda internazionale che sia al passo dello sviluppo dell’intera
economia regionale. Una crescente competitività della produzione è, invece,
riconosciuta al sistema economico del Nord Est, e all'intero sistema economico
nazionale. Infatti, sia per l'Italia che (in misura minore) per il Nord Est, il livello delle
esportazioni cresce ad un ritmo superiore ai rispettivi aumenti del Pil, indicando una
domanda, diretta alle rispettive economie, che è sintomo di un miglioramento delle
capacità produttive dei settori di specializzazione.
Anche in chiave evolutiva, le proiezioni mostrerebbero che la posizione competitiva
migliorerà per Italia e Nord Est già a partire da quest'anno, mentre per il Veneto
potrebbe essere destinata a rimanere negativa almeno fino al 2008.
D’altra parte, occorre considerare anche che una minore elasticità delle esportazioni al
Pil è una caratteristica delle economie a lenta crescita (slow-growing economies),
mentre le importazioni tendono a reagire ai cambiamenti del Pil in modo amplificato. I
fattori che spiegano questo diverso comportamento descrivono le caratteristiche di
un’economia sì matura, ma non necessariamente in difficoltà competitiva. Infatti, la
capacità della Bilancia Commerciale di catturare le reali dinamiche dell’evoluzione
dell’economia, tende a ridursi progressivamente all’aumentare degli strumenti a
5
In effetti, da diversi studi di carattere empirico che hanno testato e sviluppato il modello di Krugman
(vedi per es. i papers Joseph E. Gagnon “Productive Capacity, Product Varieties, and the Elasticities
Approach to the Trade balance” del Board of Governors of the FED, oltre a diversi lavori pubblicati
dall’IMF) si osserva che la specializzazione internazionale dei paesi inseriti nel commercio internazionale
porta ad un effetto “varietà” che lega il livello di importazioni e di esportazioni con la crescita
dell’economia.
Prodotto interno
lordo 1.2 1.2 -0.6 1.6 1.4 0.5 0.2 0.0 2.1 1.2
Importazioni 5.5 4.4 2.8 5.3 4.4 1.8 2.5 1.7 6.9 n.d.
Esportazioni 4.8 4.2 0.0 3.9 3.0 1.9 2.0 1.0 6.0 n.d.
Consumi delle
famiglie 1.4 1.4 0.7 2.0 1.6 n.d. 0.7 0.6 2.1 1.2
Consumi 1.0 0.6 0.2 0.6 0.9 0.7 0.7 0.9 0.3 n.d.
collettivi
Investimenti
fissi lordi 1.6 1.1 -1.6 2.7 2.2 -0.1 -0.5 0.5 3.9 2.3
- macchine e
attrezzature 1.1 n.d. -3.1 n.d. 1.8 n.d. -2.0 -0.9 5.0 2.3
- costruzioni 2.2 n.d. 0.4 n.d. 2.6 n.d. 1.6 1.1 2.4 2.2
Tasso di
disoccupazione
(%) 7.9 8.0 8.4 8.1 8.1 n.d. 8.0 8.0 8.2 8.0
Tasso di
inflazione (%) 2.0(a) 1.8 2.0(a) 1.8 2.1 2.0 2.0 2.0 1.6(b) n.d.
Indebitamento
netto delle A.P.
(in % del Pil) -3.6 -3.5 -4.5 -3.7 -3.0 -4.6 -3.9 -4.1 -2.7 n.d.
(a) armonizzato
(b) inflazione stimata, indice Istat famiglie operai e impiegati
Fonte: Prometeia
Unita' di lavoro
agricoltura -4.6 0.4 -1.3 -1.4 -1.0 -0.9
industria 1.0 -0.6 0.4 -0.1 0.0 0.1
costruzioni 6.0 3.4 -0.1 1.3 0.2 0.2
servizi -1.0 1.1 0.7 0.9 1.3 1.3
totale -0.1 0.7 0.5 0.5 0.8 0.7
Unita' di lavoro
agricoltura -4.8 0.3 -1.4 -1.5 -1.1 -1.0
industria 1.0 -0.5 0.4 0.0 -0.1 -0.1
costruzioni 4.3 3.6 0.3 1.6 0.5 0.6
servizi -0.1 1.0 0.7 0.9 1.4 1.3
totale 0.2 0.7 0.5 0.6 0.8 0.8
Unita' di lavoro
agricoltura -3.7 0.4 -1.3 -1.4 -1.0 -0.9
industria -0.3 -0.4 0.5 0.0 0.4 0.4
costruzioni 2.9 3.4 0.4 1.8 0.5 0.5
servizi 0.8 1.0 0.6 0.8 1.2 1.0
totale 0.4 0.8 0.5 0.6 0.9 0.8
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
0,8
0,6
0,4
0,2
0
2003 2004 2005 2006 2007 2008
2,5
1,5
0,5
0
2003 2004 2005 2006 2007 2008
0
2003 2004 2005 2006 2007 2008
-2
-4
-6
Esportazioni di beni verso l'estero Italia Esportazioni di beni verso l'estero NE
Esportazioni di beni verso l'estero Veneto
0
2003 2004 2005 2006 2007 2008
-1
-2
-3
-4
Investimenti fissi lordi Italia Investimenti fissi lordi NE Investimenti fissi lordi Veneto
1,1
1,05
0,95
0,9
0,85
2003 2004 2005 2006 2007 2008
Comp. Int.le Italia Comp. Int.le NE Comp. Int.le Veneto
6
Calcolato come rapporto dei numeri indice di esportazioni e pil previsti, con base 2002=100. Quanto più
la crescita delle due grandezze è simile, tanto più il rapporto tende a 1.
Per quanto riguarda le dinamiche settoriali, sono evidenti due tendenze contrapposte: il
rallentamento del proliferare di attività economiche legate all’istruzione (passate ad una
crescita di +7,3% da +10,4 dell’ultimo trimestre 2004) e la brusca accelerata delle
imprese intermediarie del credito, che hanno invertito la tendenza e dall’inizio 2005,
invece che diminuire, crescono del 2,3%.
Da notare la continua morìa delle imprese manifatturiere, -1,1% anche in questo
trimestre, mentre costruzioni e il consueto “settore K” (attività immobiliari, informatica,
servizi alle imprese), fanno registrare anche nel primo trimestre incrementi,
rispettivamente, del 4,3% e del 6,6% su base annua.
Nella demografia settoriale registrata al primo trimestre 2005 non passa inosservato il –
10,1% di imprese del settore Tessile e Abbigliamento che, rispetto al 2001, hanno
cessato l’attività. Questo andamento viene generalmente replicato in tutta l’area
nordestina, mentre il calo è più contenuto a livello nazionale (-7,7%). In Veneto e nel
Nord Est circa un terzo di questa riduzione (-3,5%) si è verificato nel corso dei 12 mesi
2002/3°tr. 2002/4°tr. 2003/1°tr. 2003/2°tr. 2003/3° tr. 2003/4° tr. 2004/1° tr. 2004/2° tr. 2004/3° tr. 2004/4° tr 2005/1°tr.
SEZIONI DI ATTIVITA’
Agricoltura, caccia e silvicoltura 102.085 100.490 97.725 97.792 97.240 95.768 93.950 93.970 93.947 93.180 91.964
Pesca, piscicoltura e servizi connessi 2.300 2.369 2.460 2.504 2.545 2.559 2.556 2.591 2.598 2.620 2.637
Estrazione di minerali 306 312 308 307 306 306 298 299 308 302 298
Attività manifatturiere 69.008 68.977 68.390 68.577 68.463 68.243 67.550 67.733 67.637 67.413 66.787
Prod. e distrib. di energia elettr. gas e acqua 131 134 149 157 157 152 154 159 161 161 162
Costruzioni 59.567 60.064 60.594 61.673 62.190 62.753 63.116 64.316 65.174 65.515 65.837
Comm. ingr. e dett; beni pers.e per la casa 104.615 104.910 104.227 104.891 105.168 105.256 104.573 105.358 105.754 105.843 105.096
Alberghi e ristoranti 21.312 21.307 21.236 21.440 21.600 21.638 21.554 21.711 21.960 22.062 22.011
Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. 17.155 17.183 17.111 17.199 17.284 17.296 17.215 17.361 17.590 17.668 17.585
Intermediazione monetaria e finanziaria 8.435 8.392 8.291 8.327 8.335 8.264 7.942 8.041 8.101 8.142 8.128
Attività immob., noleggio, inform. e ricerca 43.709 44.257 44.752 45.734 46.334 46.792 47.182 48.195 49.070 49.709 50.282
Istruzione 1.089 1.093 1.081 1.098 1.115 1.135 1.166 1.188 1.231 1.253 1.251
Sanità e altri servizi sociali 993 1.022 1.048 1.071 1.079 1.095 1.109 1.134 1.144 1.178 1.187
Altri servizi pubblici, sociali e personali 16.342 16.411 16.368 16.492 16.560 16.589 16.838 16.943 17.104 17.185 17.166
Imprese non classificate 2.326 2.303 2.356 2.098 2.114 2.086 2.270 2.096 1.834 1.763 1.796
TOTALE 449.373 449.224 446.096 449.360 450.490 449.932 447.473 451.095 453.613 453.994 452.169
Totale escluso agricoltura e pesca 344.988 346.365 345.911 349.064 350.705 351.605 350.967 354.534 357.068 358.194 357.568
NATURA GIURIDICA
Società di capitali 54.728 55.560 56.501 57.563 58.232 58.581 59.210 60.345 61.280 61.808 62.695
di cui: escluso agricoltura e pesca 54.205 55.038 55.984 57.037 57.705 58.061 58.693 59.822 60.734 61.255 62.145
Società di persone 94.421 94.559 94.083 94.768 95.154 95.166 94.734 95.263 95.870 96.076 95.386
di cui: escluso agricoltura e pesca 86.251 86.410 86.020 86.678 87.050 87.055 86.652 87.135 87.650 87.815 87.182
Ditte Individuali 294.793 293.628 290.007 291.463 291.531 290.614 287.935 289.829 290.715 290.330 288.324
di cui: escluso agricoltura e pesca 199.734 200.073 199.037 200.432 201.023 201.566 200.680 202.571 203.595 204.006 203.160
Altre forme 5.431 5.477 5.505 5.566 5.573 5.571 5.594 5.658 5.748 5.780 5.764
di cui: escluso agricoltura e pesca 4.798 4.844 4.870 4.917 4.927 4.923 4.942 5.006 5.089 5.118 5.099
Fonte: Fondazione Nord Est su dati Infocamere
SEZIONI DI ATTIVITÀ
Agricoltura, caccia e silvicoltura 31.720 31.542 31.935 31.962 31.850 31.626 31.525 31.534 31.603 31.507 31.438
Pesca, piscicoltura e servizi connessi 43 43 40 40 40 40 41 41 41 40 38
Estrazione di minerali 124 121 115 115 117 116 117 114 114 113 112
Attività manifatturiere 9.725 9.726 9.670 9.711 9.730 9.704 9.622 9.690 9.699 9.679 9.608
Prod. e distrib. di energia elettr. gas e acqua 289 288 296 301 302 299 310 314 314 313 313
Costruzioni 11.903 11.980 12.064 12.301 12.391 12.462 12.420 12.609 12.753 12.823 12.830
Comm. ingr. e dett; beni pers.e per la casa 17.907 17.962 17.758 17.884 17.904 17.920 17.766 17.855 17.910 17.906 17.822
Alberghi e ristoranti 10.827 10.790 10.514 10.569 10.613 10.586 10.577 10.627 10.670 10.674 10.633
Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. 3.156 3.171 3.144 3.155 3.165 3.166 3.108 3.159 3.170 3.176 3.177
Intermediazione monetaria e finanziaria 1.474 1.460 1.498 1.502 1.511 1.537 1.476 1.489 1.496 1.494 1.476
Attività immob., noleggio, inform. e ricerca 7.482 7.579 7.677 7.817 7.895 7.991 8.104 8.312 8.482 8.619 8.738
Istruzione 208 210 209 214 215 215 221 224 225 226 226
Sanità e altri servizi sociali 212 213 155 162 170 171 174 187 192 197 197
Altri servizi pubblici, sociali e personali 3.136 3.150 3.171 3.192 3.207 3.211 3.377 3.437 3.454 3.477 3.482
Imprese non classificate 370 371 295 288 292 313 398 278 306 277 298
TOTALE 98.576 98.606 98.541 99.213 99.402 99.357 99.236 99.870 100.429 100.521 100.388
Totale escluso agricoltura e pesca 66.813 67.021 66.566 67.211 67.512 67.691 67.670 68.295 68.785 68.974 68.912
NATURA GIURIDICA
Società di capitali 7.390 7.480 7.623 7.811 7.893 8.039 8.165 8.385 8.512 8.613 8.825
di cui: escluso agricoltura e pesca 7.336 7.425 7.566 7.756 7.839 7.986 8.109 8.330 8.456 8.557 8.767
Società di persone 20.337 20.427 20.423 20.606 20.649 20.652 20.662 20.823 21.011 21.094 20.993
di cui: escluso agricoltura e pesca 19.767 19.856 19.859 20.035 20.081 20.085 20.101 20.261 20.447 20.520 20.416
Ditte Individuali 68.857 68.690 68.488 68.788 68.833 68.633 68.352 68.587 68.818 68.727 68.484
di cui: escluso agricoltura e pesca 38.062 38.078 37.452 37.729 37.883 37.905 37.722 37.952 38.111 38.122 37.953
Altre forme 1.992 2.009 2.007 2.008 2.027 2.033 2.057 2.075 2.088 2.087 2.086
di cui: escluso agricoltura e pesca 1.648 1.662 1.689 1.691 1.709 1.715 1.738 1.752 1.771 1.775 1.776
Fonte: Fondazione Nord Est su dati Infocamere
Sezioni di attività
Agricoltura, caccia e silvicoltura 23.375 23.052 22.628 22.572 22.428 22.122 21.790 21.736 21.676 21.522 21.259
Pesca, piscicoltura e servizi connessi 436 431 434 436 436 433 426 434 435 435 436
Estrazione di minerali 105 101 100 102 102 100 99 99 96 98 96
Attività manifatturiere 13.133 13.144 13.029 13.078 13.097 13.024 12.930 12.908 12.862 12.829 12.765
Prod. e distrib. di energia elettr. gas e acqua 60 59 59 58 60 60 59 58 61 62 62
Costruzioni 13.099 13.211 13.316 13.531 13.664 13.788 13.908 14.172 14.338 14.473 14.653
Comm. ingr. e dett; beni pers.e per la casa 25.239 25.278 25.051 25.070 25.086 25.039 24.917 24.904 24.889 24.915 24.677
Alberghi e ristoranti 6.844 6.853 6.827 6.848 6.882 6.874 6.847 6.788 6.858 6.880 6.844
Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. 3.840 3.837 3.809 3.816 3.817 3.797 3.765 3.782 3.811 3.826 3.812
Intermediazione monetaria e finanziaria 2.116 2.099 2.057 2.055 2.069 2.070 2.023 2.030 2.017 2.033 2.034
Attività immob., noleggio, inform. e ricerca 9.328 9.396 9.377 9.588 9.681 9.711 9.805 9.956 10.151 10.262 10.424
Istruzione 244 250 253 261 265 259 258 262 261 271 274
Sanità e altri servizi sociali 254 262 263 268 275 285 289 370 379 379 385
Altri servizi pubblici, sociali e personali 4.028 4.029 4.018 4.042 4.074 4.092 4.100 4.144 4.180 4.218 4.220
Imprese non classificate 256 251 254 226 212 197 251 213 203 175 175
TOTALE 102.357 102.253 101.475 101.951 102.148 101.851 101.467 101.856 102.217 102.378 102.116
Totale escluso agricoltura e pesca 78.546 78.770 78.413 78.943 79.284 79.296 79.251 79.686 80.106 80.421 80.421
NATURA GIURIDICA
Società di capitali 11.857 11.964 12.084 12.282 12.376 12.398 12.467 12.647 12.865 12.970 13.151
di cui: escluso agricoltura e pesca 11.736 11.842 11.963 12.159 12.252 12.274 12.342 12.516 12.736 12.838 13.165
Società di persone 19.947 19.975 19.850 20.000 20.044 20.003 19.928 20.023 20.148 20.164 20.031
di cui: escluso agricoltura e pesca 18.546 18.574 18.433 18.570 18.601 18.559 18.477 18.549 18.665 18.677 18.551
Ditte Individuali 68.712 68.470 67.731 67.847 67.912 67.632 67.274 67.398 67.408 67.440 67.155
di cui: escluso agricoltura e pesca 46.667 46.749 46.445 46.631 46.849 46.877 46.867 47.066 47.143 47.340 47.313
Altre forme 1.841 1.844 1.810 1.822 1.816 1.818 1.798 1.788 1.796 1.804 1.779
di cui: escluso agricoltura e pesca 1.597 1.605 1.572 1.583 1.582 1.586 1.565 1.555 1.562 1.566 1.545
Fonte: Fondazione Nord Est su dati Infocamere
2002/3°tr. 2002/4°tr. 2003/1°tr. 2003/2°tr. 2003/3° tr. 2003/4° tr. 2004/1° tr. 2004/2° tr. 2004/3° tr. 2004/4° tr. 2005/1°tr.
SEZIONI DI ATTIVITA’
Agricoltura, caccia e silvicoltura 157.180 155.084 152.288 152.326 151.518 149.516 147.265 147.240 147.226 146.209 144.643
Pesca, piscicoltura e servizi connessi 2.779 2.843 2.934 2.980 3.021 3.032 3.023 3.066 3.074 3.095 3.111
Estrazione di minerali 535 534 523 524 525 522 514 512 518 513 506
Attività manifatturiere 91.866 91.847 91.089 91.366 91.290 90.971 90.102 90.331 90.198 89.921 89.160
Prod. e distrib. di energia elettr. gas e acqua 480 481 504 516 519 511 523 531 536 536 537
Costruzioni 84.569 85.255 85.974 87.505 88.245 89.003 89.444 91.097 92.265 92.811 93.320
Comm. ingr. e dett; beni pers.e per la casa 147.761 148.150 147.036 147.845 148.158 148.215 147.256 148.117 148.553 148.664 147.595
Alberghi e ristoranti 38.983 38.950 38.577 38.857 39.095 39.098 38.978 39.126 39.488 39.616 39.488
Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. 24.151 24.191 24.064 24.170 24.266 24.259 24.088 24.302 24.571 24.670 24.574
Intermediazione monetaria e finanziaria 12.025 11.951 11.846 11.884 11.915 11.871 11.441 11.560 11.614 11.669 11.638
Attività immob., noleggio, inform. e ricerca 60.519 61.232 61.806 63.139 63.910 64.494 65.091 66.463 67.703 68.590 69.444
Istruzione 1.541 1.553 1.543 1.573 1.595 1.609 1.645 1.674 1.717 1.750 1.751
Sanità e altri servizi sociali 1.459 1.497 1.466 1.501 1.524 1.551 1.572 1.691 1.715 1.754 1.769
Altri servizi pubblici, sociali e personali 23.506 23.590 23.557 23.726 23.841 23.892 24.315 24.524 24.738 24.880 24.868
Imprese non classificate 2.952 2.925 2.905 2.612 2.618 2.596 2.919 2.587 2.343 2.215 2.269
TOTALE 650.306 650.083 646.112 650.524 652.040 651.140 648.176 652.821 656.259 656.893 654.673
Totale escluso agricoltura e pesca 490.347 492.156 490.890 495.218 497.501 498.592 497.888 502.515 505.959 507.589 506.919
NATURA GIURIDICA
Società di capitali 73.975 75.004 76.208 77.656 78.501 79.018 79.842 81.377 82.657 83.391 84.671
di cui: escluso agricoltura e pesca 73.277 74.305 75.513 76.952 77.796 78.321 79.144 80.668 81.926 82.650 83.924
Società di persone 134.705 134.961 134.356 135.374 135.847 135.821 135.324 136.109 137.029 137.334 136.410
di cui: escluso agricoltura e pesca 124.564 124.840 124.312 125.283 125.732 125.699 125.230 125.945 126.762 127.012 126.149
Ditte Individuali 432.362 430.788 426.226 428.098 428.276 426.879 423.561 425.814 426.941 426.497 423.963
di cui: escluso agricoltura e pesca 284.463 284.900 282.934 284.792 285.755 286.348 285.269 287.589 288.849 289.468 288.426
Altre forme 9.264 9.330 9.322 9.396 9.416 9.422 9.449 9.521 9.632 9.671 9.629
di cui: escluso agricoltura e pesca 8.043 8.111 8.131 8.191 8.218 8.224 8.245 8.313 8.422 8.459 8.420
Fonte: Fondazione Nord Est su dati Infocamere
2002/3°tr. 2002/4°tr. 2003/1°tr. 2003/2°tr. 2003/3° tr. 2003/4° tr. 2004/1° tr. 2004/2° tr. 2004/3° tr. 2004/4° tr. 2005/1°tr.
SEZIONI DI ATTIVITA’
Agricoltura, caccia e silvicoltura 1.004.271 996.362 982.928 985.699 982.741 976.384 963.050 965.330 965.158 962.512 954.574
Pesca, piscicoltura e servizi connessi 11.149 11.218 11.310 11.377 11.438 11.410 11.340 11.471 11.467 11.474 11.409
Estrazione di minerali 4.437 4.409 4.374 4.371 4.360 4.327 4.275 4.282 4.305 4.301 4.270
Attività manifatturiere 646.308 648.122 645.732 647.869 648.313 647.691 642.772 643.932 644.468 643.267 638.984
Prod. e distrib. di energia elettr. gas e acqua 2.450 2.499 2.638 2.694 2.754 2.774 2.830 2.874 2.904 2.910 2.945
Costruzioni 633.233 640.513 644.344 654.156 659.986 665.834 669.055 681.327 688.729 694.770 698.568
Comm. ingr. e dett; beni pers.e per la casa 1.377.561 1.384.439 1.382.481 1.391.408 1.395.016 1.397.895 1.393.567 1.404.627 1.410.555 1.414.364 1.409.612
Alberghi e ristoranti 234.609 235.938 236.386 238.915 240.742 241.160 240.962 243.726 246.317 247.342 247.603
Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. 186.686 187.548 187.365 188.375 188.993 189.104 188.293 190.525 192.248 193.506 193.995
Intermediazione monetaria e finanziaria 98.180 98.405 97.848 98.415 98.482 98.333 95.873 96.882 97.276 97.616 97.353
Attività immob., noleggio, inform. e ricerca 448.249 453.988 459.128 467.089 471.235 474.702 477.162 486.308 492.624 497.193 501.157
Istruzione 15.015 15.301 15.547 15.825 15.954 16.112 16.257 16.469 16.605 16.768 16.815
Sanità e altri servizi sociali 18.286 18.706 19.029 19.360 19.534 19.683 19.857 20.409 20.694 21.040 21.292
Altri servizi pubblici, sociali e personali 207.856 209.137 209.741 211.025 211.976 212.706 216.081 217.677 219.184 220.274 219.943
Imprese non classificate 51.196 45.468 38.513 36.995 37.451 37.623 39.518 37.273 36.192 34.522 35.043
TOTALE 4.939.486 4.952.053 4.937.364 4.973.573 4.988.975 4.995.738 4.980.892 5.023.112 5.048.726 5.061.859 5.053.563
Totale escluso agricoltura e pesca 3.924.066 3.944.473 3.943.126 3.976.497 3.994.796 4.007.944 4.006.502 4.046.311 4.072.101 4.087.873 4.087.580
NATURA GIURIDICA
Società di capitali 561.939 570.829 580.252 590.728 596.370 600.513 607.007 618.303 626.647 632.769 641.648
di cui: escluso agricoltura e pesca 555.885 564.682 573.978 584.345 589.939 594.050 600.483 611.680 619.911 625.967 634.702
Società di persone 882.873 884.373 880.970 886.484 888.852 889.155 884.888 889.866 893.303 894.595 890.043
di cui: escluso agricoltura e pesca 830.923 832.265 828.975 834.140 836.394 836.480 832.336 836.999 840.227 841.259 836.802
Ditte Individuali 3.396.517 3.397.444 3.376.332 3.395.614 3.402.555 3.404.505 3.387.198 3.412.432 3.425.737 3.431.407 3.419.464
di cui: escluso agricoltura e pesca 2.450.380 2.459.486 2.451.740 2.468.723 2.478.702 2.487.347 2.483.407 2.506.709 2.520.534 2.529.185 2.525.186
Altre forme 98.157 99.407 99.810 100.747 101.198 101.565 101.799 102.511 103.039 103.088 102.408
di cui: escluso agricoltura e pesca 86.878 88.040 88.433 89.289 89.761 90.067 90.276 90.923 91.429 91.462 90.890
Fonte: Fondazione Nord Est su dati Infocamere
TOTALE
Istruzione
Costruzioni
Attività manifatturiere
Estrazione di minerali
-4,0% -2,0% 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0%
Dopo un 2003 difficile, il 2004 si è chiuso con un risultato positivo sul fronte del
commercio internazionale. Nell’ultimo anno sia le esportazioni che le importazioni sono
tornate a crescere, registrando tassi di variazione rispettivamente del 2,7% e del 5,4%. Il
segno positivo è senz’altro incoraggiante, considerato che la caduta dei volumi di
interscambio registrata nell’anno precedente (-3,8% dell’export) sembrava preludere ad
una lunga fase di difficoltà sui mercati esteri, sempre più condizionati dalla forza
dell’euro e dalle nuove sfide competitive dell’Estremo Oriente. L’ulteriore
rafforzamento del cambio euro/dollaro non ha perciò impedito la ripresa delle vendite
all’estero. Tuttavia, bisogna ammettere che non tutti i problemi sono stati superati.
Infatti, l’aumento delle esportazioni registrato in Veneto nel corso del 2004 è stato di
gran lunga inferiore alla media nazionale (+6,1%), e ancor più lontano dalla dinamica
complessiva del commercio mondiale, che ha ripreso a crescere a ritmi prossimi al 10%,
trainato dalle economie emergenti dell’Asia ma anche dalla ripresa degli Usa.
Ciò nonostante, il Veneto conferma la propria notevole vocazione internazionale: il peso
dell’export regionale sul totale nazionale è pari al 14,5%, una quota doppia rispetto al
peso occupazionale e che ha continuato a crescere nel corso dell’ultimo decennio. La
maggiore apertura dell’economia veneta la rende tuttavia più sensibile alle dinamiche
del commercio mondiale, e ciò spiega il forte rallentamento dell’export subito nel 2002-
2003, e le difficoltà della ripresa nel 2004.
Tuttavia, a differenza di quanto registrato a livello nazionale, il saldo della bilancia
commerciale permane positivo, grazie ad un export che eccede di oltre 8 miliardi di
euro il valore dell’import.
320,0
300,0 Trentino Alto Adige
Veneto
280,0
Friuli Venezia Giulia
Numeri indice base 1990=100
91
92
93
94
95
96
97
98
99
00
01
02
03
04
19
19
19
19
19
19
19
19
19
19
20
20
20
20
20
IMPORT
EXPORT EXPORT IMPORT
(Mln di euro
(Mln di euro correnti) (Mln di euro correnti) (Mln di euro correnti)
correnti)
valore var. %. valore var. %. valore var. %. valore var. %.
assoluto anno prec. assoluto anno prec. assoluto anno prec. assoluto anno prec.
1990 17.883 14.563 105.107 112.434
1991 18.301 2,3% 15.219 4,5% 108.315 3,1% 116.588 3,7%
1992 19.803 8,2% 16.048 5,4% 113.329 4,6% 119.875 2,8%
1993 25.469 28,6% 17.210 7,2% 137.488 21,3% 120.330 0,4%
1994 29.970 17,7% 20.323 18,1% 159.092 15,7% 140.673 16,9%
1995 36.865 23,0% 25.490 25,4% 196.860 23,7% 173.354 23,2%
1996 37.987 3,0% 24.213 -5,0% 200.842 2,0% 165.930 -4,3%
1997 39.829 4,8% 26.477 9,4% 211.297 5,2% 184.678 11,3%
1998 42.459 6,6% 29.030 9,6% 219.987 4,1% 195.596 5,9%
1999 43.728 3,0% 30.375 4,6% 220.916 0,4% 206.977 5,8%
2000 50.540 15,6% 37.170 22,4% 260.282 17,8% 258.479 24,9%
2001 53.183 5,2% 38.385 3,3% 272.920 4,9% 263.740 2,0%
2002 53.383 0,4% 39.365 2,6% 268.994 -1,4% 261.195 -1,0%
2003 51.330 -3,8% 38.492 -2,2% 264.616 -1,6% 262.998 0,7%
2004* 54.123 5,4% 40.697 5,7% 280.692 6,1% 282.205 7,3%
* dato provvisorio
Fonte: Fondazione Nord Est su dati ISTAT
Non intervenire e lasciare che agiscano le sole forze del mercato 45,9
Cercare di frenare il progredire di tali processi 36,1
Sostenere e favorire tali processi 18,0
Totale 100,0
Fonte: Fondazione Nord Est, novembre-dicembre 2004 (n. casi 185)
L’epoca della delocalizzazione di parti del processo produttivo all’estero fondata quasi
esclusivamente su esigenze di contenimento dei costi è ormai conclusa. I rapporti tra le
imprese del Nord Est ed i mercati globali tendono oggi a fondarsi su un approccio assai
più articolato e complesso, che prevede lo studio e l’analisi attenta dei mercati
emergenti su cui puntare, il ricorso a fornitori stranieri, l’adattamento della produzione
alle specifiche esigenze dei mercati di destinazione, la creazione di reti di vendita e
servizi alla clientela all’estero. Tale approccio prende il nome di internazionalizzazione,
termine a cui si presta una connotazione, anche sotto il profilo semantico, più positiva
rispetto alla delocalizzazione in senso stretto. I processi di internazionalizzazione stanno
interessando in misura crescente il nostro Paese e, più specificamente, anche il sistema
produttivo del Nord Est con conseguenze ancora difficili da delineare e quantificare
sotto il profilo sociale ed economico. A questo proposito, gli imprenditori interpellati
dimostrano di voler operare dei distinguo a seconda delle dimensioni considerate, siano
esse di carattere sociale, economico o occupazionale.
In modo pressoché plebiscitario, infatti, essi affermano che l’internazionalizzazione ha
ed è destinata ad avere effetti molto (32,2%) o abbastanza (66,1%) positivi sulle singole
imprese che vanno riorganizzando su scala globale le proprie attività. In sostanza,
l’apertura ai mercati internazionali e l’elaborazione di adeguate strategie per affrontare
le sfide che essi pongono rappresentano la via privilegiata attraverso cui le imprese oggi
possono conservare, ma soprattutto accrescere la propria competitività.
Un numero crescente di imprese del Nord Est sta aumentando la propria presenza
sui mercati esteri mediante strategie complesse (ricorso a fornitori esteri, presenza
produttiva e commerciale in loco, fornitura di servizi post vendita ecc.). Tale
processo prende il nome di internazionalizzazione. A Suo avviso, che tipo di effetti
può avere:
Molto positivi Abbastanza Abbastanza Molto negativi
positivi negativi
…sulle singole
imprese che 32,2 66,1 1,7 0
internazionalizzano
le proprie attività
…sull’occupazione
locale 2,7 19,1 60,1 18,1
…sul sistema
socioeconomico 8,2 41,5 38,8 11,5
del Nord Est
Fonte: Fondazione Nord Est, novembre-dicembre 2004 (n. casi 185)
In sintesi, le imprese sembrano comprese tra due opposte tendenze, l’una centripeta,
l’altra centrifuga: se i fattori a favore dell’internazionalizzazione non mancano e già ne
sono state comprese le potenzialità, dall’altro urge trovare una risposta adeguata a quei
fattori che ancora frenano ed ostacolano la proiezione verso i mercati globali delle
nostre imprese. Certo, le singole aziende possono incidere solo in minima parte
sull’assetto economico e sociale di fondo dei Paesi di destinazione. Per contro, sotto il
profilo della questione dimensionale esiste un margine di intervento importante a
disposizione degli attori istituzionali e dello stesso mondo associativo: la promozione di
consorzi e di altre iniziative utili a configurare un’azione di sistema rappresentano la
chiave di volta per supplire a quella carenza di “massa critica” che rappresenta oggi uno
dei principali limiti del sistema imprenditoriale nordestino.
6.1 Premessa
Prima di affrontare una prima analisi sull’evoluzione recente del mercato del lavoro in
Veneto (al primo trimestre 2005), è opportuno fare qualche osservazione sulle fonti
disponibili. Tre sono le fonti che consentono, a primo semestre non ancora concluso,
alcuni essenziali aggiornamenti sulla situazione congiunturale attuale:8
a. ISTAT-RCFL (RILEVAZIONE CONTINUA SULLE FORZE DI LAVORO):
fornisce il dimensionamento delle principali variabili di stock dei residenti occupati
e disoccupati per trimestre, consentendo il confronto con l’analogo trimestre
dell’anno precedente.
b. SIRLV-ARCHIVI AMMINISTRATIVI NETLABOR: fornisce, con ampia
disaggregazione, i dati sui licenziamenti collettivi ed individuali che danno luogo ad
inserimento nelle apposite liste di mobilità.
c. INPS: fornisce i dati sulle ore concesse di Cassa integrazione.
d. Altri elementi informativi (sui flussi di assunzione, sui flussi di disoccupati/utenti
dei Centri per l’impiego, sulle domande di disoccupazione) diverranno disponibili
nel corso dell’estate. In tabella 1 – dove si espongono i principali dati disponibili con
riferimento sia a scansioni annuali che trimestrali - è comunque riportato lo “stato
dell’arte” anche per le variabili che, per il 2005, potranno essere aggiornate
successivamente.
Per quanto riguarda i dati ISTAT-RCFL, alcune cautele interpretative sono d’obbligo in
relazione ai problemi di “assestamento” delle statistiche, problemi che dipendono, da un
lato, dall’avvio della nuova rilevazione Istat. Dall’altro (e soprattutto),
dall’assorbimento progressivo nelle anagrafi (e quindi nelle statistiche sulla popolazione
e sulle forze di lavoro) degli effetti della regolarizzazione degli immigrati del 2002.
Quest’ultimo punto è da tener presente soprattutto con riferimento all’occupazione: esso
ha determinato, di fatto, uno “smussamento” nel profilo della dinamica occupazionale,
dilazionando l’impatto della regolarizzazione e compensando forse, per il periodo più
recente, dinamiche congiunturali negative.
Il tasso di occupazione del Veneto nel primo trimestre 2005 è risultato, per la
popolazione tra i 15 e i 64 anni, pari al 64,1%, esattamente identico a quello rilevato per
il primo trimestre 2004.
Ciò sintetizza una crescita del tasso di occupazione femminile (passato dal 52,0% al
52,4%) e un leggero calo di quello maschile.
Nel contempo il tasso di disoccupazione è calato dal 4,5% del primo trimestre 2004 al
4,0% attuale; per le donne la dinamica risulta ancora più intensa: dal 7,2% al 6,0%.
8
Nel sito Inail è rilevato anche l’andamento delle assunzioni aggiornato giornalmente. Il “numero” così
prodotto è però, per ragioni che in questa sede non serve illustrare, inutilizzabile ai fini di considerazioni
congiunturali.
Complessivamente gli occupati in Veneto sono risultati nel primo trimestre 2005 pari a
2,045 mln., con una crescita rispetto al primo trimestre 2004 di 18.000 unità.
Questa crescita ha interessato più la componente femminile (+10.000 unità) che quella
maschile. Quanto alla posizione professionale sono cresciuti fortemente i dipendenti
(+43.000 unità), mentre sono calati gli indipendenti (-24.000 unità). Un movimento
analogo è stato osservato anche a livello nazionale: i dipendenti sono aumentati del
2,7% mentre gli indipendenti sono calati del -1,9% (-4,1% nel Nord Est).
Quanto alle dinamiche settoriali, si registrano ancora decrementi in agricoltura (-7.000
unità). Anche nell’industria manifatturiera si ha una secca riduzione del numero
complessivo di occupati (-13.000 unità, tutto dovuto alla componente indipendente). È
dunque alle costruzioni (+25.000 unità: non a caso è un settore in cui la presenza degli
immigrati regolarizzati è assai rilevante) e al terziario (+14.000 unità) che è attribuibile
la crescita dell’occupazione.
Il numero medio delle persone in cerca di occupazione è risultato, nel primo trimestre
2005, pari a 86.000 unità, 10.000 in meno nel confronto con il corrispondente trimestre
del 2004. Il calo è tutto dovuto alla componente femminile, che rimane comunque
maggioritaria.
Anche gli aggregati “vicini” alla disoccupazione - le “persone in ricerca non attiva”,
vale a dire senza attività di ricerca nell’ultimo mese e le “non forze di lavoro comunque
disponibili” – segnano una cospicua contrazione: rispettivamente da 32.000 a 24.000 e
da 65.000 a 37.000. Sono questi gli elementi che possono rafforzare le letture della fase
attuale del mercato del lavoro sotto il segno dello “scoraggiamento”.
Le ore concesse di Cig nel primo trimestre 2005 sono state 2,9 milioni, circa 200.000 in
più rispetto al primo trimestre 2004.
La crescita prevalente è stata registrata nella Cassa integrazione ordinaria, che “vale”
due terzi del totale. Per la cassa integrazione straordinaria la dinamica è risultata più
modesta: da 925.000 a 977.000 ore.
In termini di lavoratori equivalenti, la Cig equivale a circa 7.000 posti di lavoro (4.600
la Cigo e 2.400 la Cigs).
Totale
VENETO
Tasso di attività 15-64 anni 65,9 68,0 67,5 68,2 67,2 66,8 67,1 67,6 66,9
Tasso di occupazione 15-64 anni 63,6 65,4 64,5 65,7 64,1 64,0 64,6 64,5 64,1
Tasso di disoccupazione 3,4 3,8 4,4 3,6 4,5 4,2 3,7 4,6 4,0
ITALIA
Tasso di attività 15-64 anni 62,4 63,0 62,9 63,2 62,2 62,5 62,3 63,1 62,3
Tasso di occupazione 15-64 anni 56,7 57,6 57,9 57,9 56,8 57,5 57,7 57,8 57,1
Tasso di disoccupazione 9,1 8,4 8,0 8,3 8,7 7,9 7,4 8,2 8,2
Femmine
VENETO
Tasso di attività 15-64 anni 56,1 56,2 55,9 56,1 55,8
Tasso di occupazione 15-64 anni 52,0 52,3 52,5 52,3 52,4
Tasso di disoccupazione 7,2 6,9 6,1 6,8 6,0
ITALIA
Tasso di attività 15-64 anni 50,5 50,8 51,0 51,5 50,6 50,4 50,1 51,3 50,4
Tasso di occupazione 15-64 anni 44,3 45,0 45,4 45,8 44,8 45,2 45,1 45,9 45,1
Tasso di disoccupazione 12,2 11,4 10,9 10,9 11,4 10,2 9,9 10,6 10,4
Totale
VENETO
1°/04 2.027 557 1.470 79 631 155 1.162
2°/04 2.033 566 1.467 68 648 162 1.154
3°/04 2.053 586 1.467 101 617 185 1.150
4°/04 2.057 574 1.483 96 637 165 1.158
1°/05 2.045 533 1.513 72 618 180 1.176
ITALIA
1°/04 22.065 6.199 15.866 903 4.957 1.746 14.459
2°/04 22.438 6.297 16.141 943 5.080 1.841 14.574
3°/04 22.485 6.313 16.172 1.081 5.011 1.883 14.510
4°/04 22.630 6.339 16.290 1.034 5.096 1.860 14.640
1°/05 22.373 6.083 16.290 870 4.959 1.901 14.643
Quota Veneto /Italia
1°/04 9,2% 9,0% 9,3% 8,7% 12,7% 8,9% 8,0%
2°/04 9,1% 9,0% 9,1% 7,3% 12,7% 8,8% 7,9%
3°/04 9,1% 9,3% 9,1% 9,3% 12,3% 9,8% 7,9%
4°/04 9,1% 9,1% 9,1% 9,3% 12,5% 8,9% 7,9%
1°/05 9,1% 8,8% 9,3% 8,3% 12,5% 9,5% 8,0%
Femmine
VENETO
1°/04 805 165 640 23 184 12 586
2°/04 809 155 654 17 204 13 576
3°/04 813 156 658 23 197 20 574
4°/04 813 154 660 19 196 13 586
1°/05 815 139 677 19 204 14 579
ITALIA
1°/04 8.675 1.958 6.717 260 1.462 111 6.842
2°/04 8.778 1.961 6.817 286 1.466 100 6.927
3°/04 8.753 1.933 6.820 346 1.453 111 6.843
4°/04 8.926 1.951 6.974 337 1.474 108 7.007
1°/05 8.786 1.874 6.912 253 1.424 114 6.995
Quota Veneto /Italia
1°/04 9,3% 8,4% 9,5% 8,8% 12,6% 10,6% 8,6%
2°/04 9,2% 7,9% 9,6% 5,8% 13,9% 12,6% 8,3%
3°/04 9,3% 8,1% 9,6% 6,6% 13,6% 18,0% 8,4%
4°/04 9,1% 7,9% 9,5% 5,6% 13,3% 12,0% 8,4%
1°/05 9,3% 7,4% 9,8% 7,5% 14,3% 12,2% 8,3%
Totale
VENETO
Persone in cerca di occupazione 96 89 79 99 86
Altre persone in ricerca non attiva 32 29 37 32 24
Non in ricerca ma disponibili 65 48 45 61 37
ITALIA
Persone in cerca di occupazione 2.099 1.923 1.800 2.019 2.011
Altre persone in ricerca non attiva 1.139 1.115 1.371 1.170 1.167
Non in ricerca ma disponibili 1.027 983 981 958 932
Femmine
VENETO
Persone in cerca di occupazione 63 60 52 59 52
Altre persone in ricerca non attiva 22 21 27 23 19
Non in ricerca ma disponibili 49 36 33 44 25
ITALIA
Persone in cerca di occupazione 1.122 1.000 964 1.057 1.017
Altre persone in ricerca non attiva 757 747 904 757 734
Non in ricerca ma disponibili 739 708 724 678 669
Totale
2000 5.383 3.629 9.012
2001 5.205 3.850 9.055
2002 5.936 4.694 10.630
2003 7.715 5.973 13.688
2004 9.232 7.880 17.112
1° trim. 2003 1.798 1.586 3.384
2° trim. 2003 1.671 1.113 2.784
3° trim. 2003 1.902 1.216 3.118
4° trim. 2003 2.344 2.058 4.402
1° trim. 2004 2.315 1.951 4.266
2° trim. 2004 2.175 1.848 4.023
3° trim. 2004 1.922 1.786 3.708
4° trim. 2004 2.820 2.295 5.115
1° trim. 2005 2.670 2.258 4.928
2° trim. 2005 (20 giugno) 1.730 1.523 3.253
L. 236
2000 3.507 1.454 4.961
2001 3.321 1.651 4.972
2002 3.354 1.512 4.866
2003 4.914 2.497 7.411
2004 6.063 3.784 9.847
1° trim. 2003 1.137 570 1.707
2° trim. 2003 1.094 514 1.608
3° trim. 2003 1.131 501 1.632
4° trim. 2003 1.552 912 2.464
1° trim. 2004 1.426 917 2.343
2° trim. 2004 1.309 869 2.178
3° trim. 2004 1.349 823 2.172
4° trim. 2004 1.979 1.175 3.154
1° trim. 2005 1.545 1.063 2.608
2° trim. 2005 (20 giugno) 1.076 812 1.888
L. 223
2000 1.876 2.175 4.051
2001 1.884 2.199 4.083
2002 2.582 3.182 5.764
2003 2.801 3.476 6.277
2004 3.169 4.096 7.265
1° trim. 2003 661 1.016 1.677
2° trim. 2003 577 599 1.176
3° trim. 2003 771 715 1.486
4° trim. 2003 792 1.146 1.938
1° trim. 2004 889 1.034 1.923
2° trim. 2004 866 979 1.845
3° trim. 2004 573 963 1.536
4° trim. 2004 841 1.120 1.961
1° trim. 2005 1.125 1.195 2.320
2° trim. 2005 (20 giugno) 654 711 1.365
Fonte: elab. Veneto Lavoro su Silrv-Archivi amm.vi Netlabor, estr. giugno 2005
Totale
2000 8.646 366 9.012
2001 8.582 473 9.055
2002 9.962 668 10.630
2003 12.422 1.266 13.688
2004 15.183 1.929 17.112
1° trim. 2003 3.104 280 3.384
2° trim. 2003 2.569 215 2.784
3° trim. 2003 2.850 268 3.118
4° trim. 2003 3.899 503 4.402
1° trim. 2004 3.809 457 4.266
2° trim. 2004 3.618 405 4.023
3° trim. 2004 3.253 455 3.708
4° trim. 2004 4.503 612 5.115
1° trim. 2005 3.841 1.087 4.928
2° trim. 2005 (20 giugno) 2.300 953 3.253
L. 236
2000 4.740 221 4.961
2001 4.640 332 4.972
2002 4.532 334 4.866
2003 6.649 762 7.411
2004 8.526 1.321 9.847
1° trim. 2003 1.565 142 1.707
2° trim. 2003 1.451 157 1.608
3° trim. 2003 1.496 136 1.632
4° trim. 2003 2.137 327 2.464
1° trim. 2004 2.017 326 2.343
2° trim. 2004 1.914 264 2.178
3° trim. 2004 1.870 302 2.172
4° trim. 2004 2.725 429 3.154
1° trim. 2005 2.070 538 2.608
2° trim. 2005 (20 giugno) 1.413 475 1.888
L. 223
2000 3.906 145 4.051
2001 3.942 141 4.083
2002 5.430 334 5.764
2003 5.773 504 6.277
2004 6.657 608 7.265
1° trim. 2003 1.539 138 1.677
2° trim. 2003 1.118 58 1.176
3° trim. 2003 1.354 132 1.486
4° trim. 2003 1.762 176 1.938
1° trim. 2004 1.792 131 1.923
2° trim. 2004 1.704 141 1.845
3° trim. 2004 1.383 153 1.536
4° trim. 2004 1.778 183 1.961
1° trim. 2005 1.771 549 2.320
2° trim. 2005 (20 giugno) 887 478 1.365
Fonte: elab. Veneto Lavoro su Silrv-Archivi amm.vi Netlabor, estr. giugno 2005
Totale
2000 2.001 5.021 1.990 9.012
2001 1.828 5.194 2.033 9.055
2002 2.109 6.300 2.221 10.630
2003 2.320 8.106 3.262 13.688
2004 2.946 10.822 3.344 17.112
1° trim. 2003 513 1.962 909 3.384
2° trim. 2003 498 1.674 612 2.784
3° trim. 2003 501 1.843 774 3.118
4° trim. 2003 808 2.627 967 4.402
1° trim. 2004 692 2.684 890 4.266
2° trim. 2004 653 2.596 774 4.023
3° trim. 2004 635 2.365 708 3.708
4° trim. 2004 966 3.177 972 5.115
1° trim. 2005 700 3.028 1.200 4.928
2° trim. 2005 (20 giugno) 484 2.144 625 3.253
L. 236
2000 1.367 3.029 565 4.961
2001 1.251 3.108 613 4.972
2002 1.095 3.176 595 4.866
2003 1.577 4.830 1.004 7.411
2004 2.040 6.579 1.228 9.847
1° trim. 2003 294 1.120 293 1.707
2° trim. 2003 361 1.021 226 1.608
3° trim. 2003 347 1.090 195 1.632
4° trim. 2003 575 1.599 290 2.464
1° trim. 2004 475 1.548 320 2.343
2° trim. 2004 423 1.472 283 2.178
3° trim. 2004 450 1.447 275 2.172
4° trim. 2004 692 2.112 350 3.154
1° trim. 2005 472 1.733 403 2.608
2° trim. 2005 (20 giugno) 339 1.323 226 1.888
L. 223
2000 634 1.992 1.425 4.051
2001 577 2.086 1.420 4.083
2002 1.014 3.124 1.626 5.764
2003 743 3.276 2.258 6.277
2004 906 4.243 2.116 7.265
1° trim. 2003 219 842 616 1.677
2° trim. 2003 137 653 386 1.176
3° trim. 2003 154 753 579 1.486
4° trim. 2003 233 1.028 677 1.938
1° trim. 2004 217 1.136 570 1.923
2° trim. 2004 230 1.124 491 1.845
3° trim. 2004 185 918 433 1.536
4° trim. 2004 274 1.065 622 1.961
1° trim. 2005 228 1.295 797 2.320
2° trim. 2005 (20 giugno) 145 821 399 1.365
Fonte: elab. Veneto Lavoro su Silrv-Archivi amm.vi Netlabor, estr. giugno 2005
Totale
2000 137 6.407 3.002 1.509 496 2.344 124 9.012
2001 96 6.670 2.882 1.722 370 2.219 70 9.055
2002 124 8.121 3.397 2.593 290 2.257 128 10.630
2003 232 10.129 4.660 2.591 518 3.110 217 13.688
2004 251 12.643 4.937 3.753 789 3.846 372 17.112
1° trim. 2003 41 2.468 970 821 109 840 35 3.384
2° trim. 2003 53 2.041 1.080 415 85 627 63 2.784
3° trim. 2003 100 2.345 1.206 574 73 631 42 3.118
4° trim. 2003 38 3.275 1.404 781 251 1.012 77 4.402
1° trim. 2004 67 3.105 1.207 946 168 1.037 57 4.266
2° trim. 2004 90 3.051 1.173 1.018 144 802 80 4.023
3° trim. 2004 43 2.637 1.005 815 152 872 156 3.708
4° trim. 2004 51 3.850 1.552 974 325 1.135 79 5.115
1° trim. 2005 57 3.628 1.462 1.079 234 1.078 165 4.928
2° trim. 2005 (20 giugno) 33 2.348 908 696 175 638 234 3.253
L. 236
2000 89 3.009 1.617 530 308 1.817 46 4.961
2001 54 3.125 1.495 705 252 1.738 55 4.972
2002 45 3.157 1.714 545 178 1.590 74 4.866
2003 95 4.839 2.341 1.012 407 2.372 105 7.411
2004 110 6.361 2.663 1.522 706 3.205 171 9.847
1° trim. 2003 13 1.008 500 197 100 661 25 1.707
2° trim. 2003 44 1.018 513 225 66 519 27 1.608
3° trim. 2003 23 1.106 518 268 55 490 13 1.632
4° trim. 2003 15 1.707 810 322 186 702 40 2.464
1° trim. 2004 38 1.436 533 407 151 842 27 2.343
2° trim. 2004 31 1.419 594 363 136 694 34 2.178
3° trim. 2004 14 1.364 556 315 131 738 56 2.172
4° trim. 2004 27 2.142 980 437 288 931 54 3.154
1° trim. 2005 24 1.551 509 433 197 911 122 2.608
2° trim. 2005 (20 giugno) 26 1.193 425 300 153 504 165 1.888
L. 223
2000 48 3.398 1.385 979 188 527 78 4.051
2001 42 3.545 1.387 1.017 118 481 15 4.083
2002 79 4.964 1.683 2.048 112 667 54 5.764
2003 137 5.290 2.319 1.579 111 738 112 6.277
2004 141 6.282 2.274 2.231 83 641 201 7.265
1° trim. 2003 28 1.460 470 624 9 179 10 1.677
2° trim. 2003 9 1.023 567 190 19 108 36 1.176
3° trim. 2003 77 1.239 688 306 18 141 29 1.486
4° trim. 2003 23 1.568 594 459 65 310 37 1.938
1° trim. 2004 29 1.669 674 539 17 195 30 1.923
2° trim. 2004 59 1.632 579 655 8 108 46 1.845
3° trim. 2004 29 1.273 449 500 21 134 100 1.536
4° trim. 2004 24 1.708 572 537 37 204 25 1.961
1° trim. 2005 33 2.077 953 646 37 167 43 2.320
2° trim. 2005 (20 giugno) 7 1.155 483 396 22 134 69 1.365
Fonte: elab. Veneto Lavoro su Silrv-Archivi amm.vi Netlabor, estr. giugno 2005
Totale
2000 404 1.559 768 1.591 1.746 1.529 1.415 9.012
2001 597 1.532 733 1.735 1.394 1.696 1.368 9.055
2002 423 1.752 789 2.345 1.726 1.917 1.678 10.630
2003 706 2.101 943 3.114 1.728 2.144 2.952 13.688
2004 873 2.837 1.137 3.651 2.405 2.758 3.451 17.112
1° trim. 2003 203 529 210 727 379 540 796 3.384
2° trim. 2003 121 494 213 587 406 426 537 2.784
3° trim. 2003 201 472 202 699 378 510 656 3.118
4° trim. 2003 181 606 318 1.101 565 668 963 4.402
1° trim. 2004 265 651 259 916 630 600 945 4.266
2° trim. 2004 240 555 284 957 484 620 883 4.023
3° trim. 2004 129 776 312 710 512 704 565 3.708
4° trim. 2004 239 855 282 1.068 779 834 1.058 5.115
1° trim. 2005 171 734 252 1.213 610 769 1.179 4.928
2° trim. 2005 (20 giugno) 153 524 149 694 578 417 738 3.253
L. 236
2000 235 862 530 937 859 961 577 4.961
2001 314 870 455 1.054 678 1.015 586 4.972
2002 200 808 505 1.061 646 1.033 613 4.866
2003 362 1.314 652 1.633 1.034 1.208 1.208 7.411
2004 442 1.784 776 1.993 1.342 1.696 1.814 9.847
1° trim. 2003 79 253 156 414 221 315 269 1.707
2° trim. 2003 90 299 153 287 260 244 275 1.608
3° trim. 2003 92 310 128 352 229 256 265 1.632
4° trim. 2003 101 452 215 580 324 393 399 2.464
1° trim. 2004 143 420 181 425 345 385 444 2.343
2° trim. 2004 95 363 173 459 271 385 432 2.178
3° trim. 2004 84 380 209 448 305 399 347 2.172
4° trim. 2004 120 621 213 661 421 527 591 3.154
1° trim. 2005 114 494 158 562 349 408 523 2.608
2° trim. 2005 (20 giugno) 69 316 120 390 324 298 371 1.888
L. 223
2000 169 697 238 654 887 568 838 4.051
2001 283 662 278 681 716 681 782 4.083
2002 223 944 284 1.284 1.080 884 1.065 5.764
2003 344 787 291 1.481 694 936 1.744 6.277
2004 431 1.053 361 1.658 1.063 1.062 1.637 7.265
1° trim. 2003 124 276 54 313 158 225 527 1.677
2° trim. 2003 31 195 60 300 146 182 262 1.176
3° trim. 2003 109 162 74 347 149 254 391 1.486
4° trim. 2003 80 154 103 521 241 275 564 1.938
1° trim. 2004 122 231 78 491 285 215 501 1.923
2° trim. 2004 145 192 111 498 213 235 451 1.845
3° trim. 2004 45 396 103 262 207 305 218 1.536
4° trim. 2004 119 234 69 407 358 307 467 1.961
1° trim. 2005 57 240 94 651 261 361 656 2.320
2° trim. 2005 (20 giugno) 84 208 29 304 254 119 367 1.365
Fonte: elab. Veneto Lavoro su Silrv-Archivi amm.vi Netlabor, estr. giugno 2005