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Capitolo Sesto:
Introduzione
1
Le avventure di Pinocchio - Carlo Collodi. In virtù di questo estratto, lo
considero un testo essenziale per chiunque si occupi di finanza.
Probabilmente ne avete una copia a casa, andarlo a rileggere non farà
sicuramente male,…
Il Mercato
"La gente pensa che il Mercato sia quel posto dove i titoli
azionari passano di mano.
In realtà, vengono scambiate solamente le valutazioni che la
gente ha di tali titoli...".
2
Ho volutamente lasciato l'esempio che avevo fatto per la prima edizione del
corso nel lontano 1998, senza cambiare una virgola..
Se aggiungiamo 10 anni alle date e sostituiamo "Asia" con "mutui subprime" il
tutto diventa molto più attuale...
dollari. La grande crisi asiatica avrà ormai le ore contate, la sua
fine sarà stata appena sottoscritta dal signor Carlo,
inconsapevolmente, per conto del Mercato. Mai come in questi
frangenti il Mercato è vivo e fa sentire la sua voce.
Estate 98. Il problema che più mi assilla è che per il momento
il signor Carlo non sembra averne avuto ancora abbastanza, un
paio di settimane fa è venuto in banca e speravo ardentemente
che si decidesse a vendere, gli leggevo il dubbio negli occhi.
Poi però mi ha parlato un po’, mi ha detto che ci ha ragionato
tanto e che secondo lui è il momento giusto per sottoscrivere
dei fondi azionari specializzati Italia…… il cuore del Mercato,
ancora una volta, ha ripreso a battere forte…… il mio, qualche
colpo lo ha perso.
Se state pensando che quella che vi ho appena raccontato sia
solo una storiella, siete appena capitati sulla casella "Ritorna
alla Prefazione".
Mai sottovalutare le capacità del signor Carlo, mai pensare che
le cose grandi debbano per forza nascere da qualcosa di grande.
Tutte le cose nascono da un qualcosa di piccolo e poi crescono
fino a perdere completamente le tracce di ciò che erano in
origine.
3
Potete inserire una qualsiasi delle professioni indicate in precedenza. Per
comodità e per capire meglio il concetto, potete inserire la vostra
professione….
Domande…. e risposte
Prima di iniziare ad operare in borsa, cercate di rispondere ad
una serie di domande:
4
Moni Ovadia – Ballata di fine millenio
Prima di cominciare
Non è difficile guadagnare soldi in borsa.
Basta non fare tutto il possibile per perderli….
5
Visto che si parla di borsa, la frase vi fa volutamente riferimento. Se però
togliamo le due parole “in borsa” mantiene intatte tutte le sue
connotazioni… Non mi stancherò mai di dire che la borsa vive seguendo le
regole che governano tutto il nostro vivere.
in pratica quanto faticosamente appreso. Se realmente bastasse
qualche libro, saremmo tutti milionari.
In realtà, la percentuale di chi perde soldi operando in borsa è
decisamente alta, dannatamente alta…6
E’ un dato di fatto: c’è una schiera di aspiranti traders che
immancabilmente le prova tutte, ma proprio tutte, per
rimetterci più soldi possibile nel tempo più breve possibile.
Così, forse vale la pena di scrivere qualcosa anche per la
maggioranza degli investitori,7 quelli che generalmente
perdono. L’accento è volutamente messo sulle cose da non fare
se si vuole guadagnare in borsa. Facile dire cosa bisogna fare,
ne sono pieni i libri. Più difficile capire cosa non bisogna fare
perché, in questo campo, c’è molta meno materia su cui
riflettere.
6
Indicativamente all’incirca l’80% di chi opera sull’azionario; sale verso il
95% per coloro che vogliono cimentarsi sui derivati…
7
La minoranza – quelli che guadagnano – ha poco interesse a leggere i libri
su come fare a guadagnare – già lo sanno fare..
Le prime operazioni – parte prima
Se è vero che possiamo imparare solamente dai nostri errori,
chiudere le prime operazioni in utile è una cosa assolutamente
inutile.
8
L’orso attacca sfruttando la sua mole per schiacciare la sua vittima sul
terreno; in borsa indica quindi il ribasso.
9
Il toro in borsa è sinonimo di rialzo – l’attacco del toro mira infatti a
incornare dal basso e scaraventare in aria.
10
George Soros – finanziere e speculatore ungherese molto famoso.
Da Trader a Cassettista
Il Cassettista è un Trader a cui l'operazione è andata male…
11
Fra le cose da non fare, più avanti dedicheremo ampio spazio alla famosa
‘media prezzi’
La fine di un sogno, l’inizio di un incubo…
Ronaldo, esta lenda me ajudou muitas
vezes: conta-se que um príncipe hindu,
certa vez, chamou um ourives e
encomendou-lhe uma jóia que o
moderasse em seus momentos de
glória e de grande alegria, e que, ao
ver-se em sofrimento ou em desgraça,
esse objeto lhe pudesse trazer algum
consolo.
O ourives confeccionou-lhe um
belíssimo anel com uma singela
inscrição: "isso passará".
Estou torcendo por você.
Um grande abraço
Paulo Roberto Falcão
16
Moni Ovaia – L’ebreo che ride
L’incapacità di ammettere l’errore ha radici profonde, difficili,
quasi impossibili da strappare. Risulta decisamente più facile
imparare a non sbagliare più.
L’obiettivo, il vero primo obiettivo di tutti coloro che vogliono
entrare nel mondo della borsa, deve essere quello di riuscire a
concludere correttamente il 100% delle operazioni.
Coerenza!
Nella nostra vita, l’influenza (positiva o negativa) della
coerenza ha risvolti importanti e vale la pena rifletterci su un
pochino…
A questo mondo, essere coerenti con i nostri principi, le nostre
idee e le nostre scelte è indubbiamente lodevole.
Il politicante pronto a cambiar bandiera per salire sul carro dei
vincitori non è sicuramente un esempio positivo in termini di
coerenza…
Essere coerenti ha influssi positivi sul nostro modo di essere:
cresce la nostra autostima e, contemporaneamente, cresce la
stima nei nostri confronti da parte delle persone con cui ci
relazioniamo.
Specularmente, l’incoerenza va a diminuire la nostra autostima
e anche agli occhi di chi circonda non facciamo una bella
figura…
Persone con dei sani e solidi principi da una parte, dei
voltagabbana dall’altra…
Nella vita, la coerenza spesso ci aiuta.
Nell’operatività in borsa l’essere coerenti con le nostre scelte
spesso e volentieri ci fa perdere un sacco di soldi…
Il Mercato non si muove in base alle nostre idee, e nemmeno in
base alle nostre convinzioni.
Non si muove nemmeno in base alle nostre scelte operative.
Quando acquistiamo un titolo rischiamo di cadere nella
trappola data dall’essere coerenti con la scelta fatta.
Questo obbligo alla coerenza ci fa rimanere saldi nelle nostre
posizioni anche se queste non vanno proprio secondo le nostre
aspettative…
Purtroppo, l’obbligo alla coerenza agisce in maniera
assolutamente inconscia e, se non conosciamo il meccanismo,
difficilmente riusciamo a fare qualcosa di concreto per
contrastarlo.
Non serve tanto, solamente riuscire ad imparare in fretta a
ribaltare le nostre idee e abbandonare le nostre convinzioni:
non ci portano da nessuna parte e rischiano solo di farci un
danno notevole.
Per non sbagliare più…
“Posso permettermi di perdere soldi, non posso permettermi di
sbagliare.”
In questa semplice frase possiamo trovare quanto ci serve per
risolvere il problema vero che, come abbiamo visto, non è la
perdita monetaria che deriva dal vendere a 9 quello che si è
comprato a 10.
Prima di acquistare un titolo, devo aver stabilito due cose sole:
• un obiettivo dove chiudere l’operazione in guadagno;
• uno stoploss dove chiudere l’operazione in perdita.
Per eliminare l’errore non serve altro. L’operazione è
pianificata e la chiusura della stessa produrrà solamente un
utile o una perdita monetaria.
Nessun errore, è tutto pianificato. Con buona pace del nostro
orgoglio e della nostra incapacità di ammettere l’errore.
17
Molti esempi sono fatti con la logica che lo stop loss vada a chiudere a un
prezzo più basso (in perdita) un’operazione dove in precedenza si erano
comprato dei titoli. Ovviamente basta ribaltare i ragionamenti per
evidenziare l’uso degli stop-loss per chi fa un’operatività ribassista: in tal
caso si dovrà andare ad acquistare più caro (in perdita) quello che in
precedenza si era venduto allo scoperto…
elevata volatilità rischio solamente che scattino troppo
frequentemente…
• la revisione: tutti i livelli di stop dovrebbero essere
adeguati nel caso l’operazione vada nel verso giusto. Se
l’operazione è al rialzo (ho comprato un titolo), man a
mano che le quotazioni salgono si va ad alzare il livello
di stop-loss; se l’operazione è al ribasso (ho venduto
allo scoperto un titolo), man a mano che le quotazioni
scendono vado ad abbassare lo stop-loss. In tal modo si
vanno a proteggere i profitti conseguiti e pian piano lo
stop-loss si va a trasformare in uno stop-profit….
• da evitare in maniera tassativa l’adeguamento del
livello di stop-loss se l’operazione va nel verso
sbagliato. Se l’operazione è al rialzo (ho comprato un
titolo) e le quotazioni scendono, lo stop-loss non va
abbassato; non va altresì alzato se ho venduto allo
scoperto un titolo e le quotazioni salgono….
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Operatività fasi congestione, vedi il Ciclo dei prezzi…
minore sarà l'incidenza della perdita nel caso tale livello
venga violato. Detto per inciso, più un livello di
supporto è evidente, maggiori saranno le probabilità che
venga in qualche modo violato facendo saltare tutti
quegli stop tenuti troppo ravvicinati a tale livello.... Se
il supporto è a 10 meglio mettere lo stop-loss verso
quota 9,93; meglio ancora entrare in acquisto solo dopo
che il prezzo ha testato il livello, lo ha sentito e ha
iniziato a reagire…
• possiamo utilizzare uno stop-loss associato a dei livelli
di resistenza:19 quando un titolo rompe una resistenza o
una figura grafica e fornisce un segnale di acquisto
sulla forza, lo stop va posizionato appena sotto il livello
di entrata del segnale grafico e serve a proteggerci da
eventuali falsi segnali.
19
Operatività fasi impulso, vedi il Ciclo dei prezzi…
Le regole soggettive…
Fino a questo punto abbiamo parlato di stop-loss legati in
qualche modo direttamente alle quotazioni del titolo o al suo
grafico.
Esistono altri due segnali estremamente importanti che
dovrebbero sempre far scattare gli stop-loss. Si tratta di segnali
soggettivi, efficacissimi e a disposizione di tutti, anche di chi di
grafici non ci capisce nulla...
L'operazione va chiusa (lo stop-loss scatta) nel preciso
momento in cui per la prima volta ci passa per la mente uno di
questi due pensieri:
21
E’ il concetto del cigno nero – evento estremamente raro ma che non è
possibile escludere a priori - spiegato molto bene da Nassim Taleb nel suo
libro Giocati dal caso.
22
In un’operazione short, più il titolo scende e più si guadagna…
Il Buon Senso
Il sonno della ragione genera mostri23
23
Francisco Goya – 1746 - 1828
ripartendo da 30 milioni. Se sono stato solo fortunato è
decisamente meglio che riparta da 30 milioni…”24
24
Non si tratta assolutamente di un ragionamento tanto complesso, solo una
piccola dose di buon senso…
25
Non bisogna mai scordare che le migliori e più sofisticate analisi non
possono e non potranno mai competere con una vecchia e sana botta di ….
fortuna… Il problema diventa grave se si confonde la fortuna con
l’abilità… Se non è sufficientemente chiaro basta rileggere il già citato
“Giocati dal caso”..
26
Oggi succede anche da noi, basta pensare al “Win for Life”…
ma, ogni sano rialzo di borsa fa nascere moltitudini di
investitori insoddisfatti dei loro investimenti.
“Le obbligazioni non rendono nulla, i fondi comuni di
investimento rendono poco e non parliamo poi delle gestioni
che mi ha proposto la mia banca… con quei pochi soldi che ho
investito per mio conto ho guadagnato infinitamente di più…
Decisamente meglio se mi arrangio…”
E così, il signor Rossi di turno va in banca, vende BOT, CCT e
fondi comuni per comperare azioni e covered warrant,27
convinto poter investire in maniera più profittevole. E magari
per un po’ funziona anche.
Il tempo però è galantuomo e certe vanterie non le permette.
Alla fine il conto arriva sempre e più portate si sono prese, più
sarà caro.
Il problema della borsa è che è troppo facile: per comperare un
titolo, basta avere i soldi.28 Non serve una laurea, non serve un
esame particolare. Tutti lo possono fare. E chi ha più soldi
pensa di essere più bravo di chi ne ha meno…
Beata ignoranza.
27
Gli emittenti dei covered warrant lo scrivono a chiare lettere nella
pubblicità…. su questo strumento finanziario “il rischio di perdita è limitato
al capitale investito…”
28
Ci sono anche casi in cui chi non ha i soldi se li fa prestare o chi, con
poche decine di migliaia di euro, opera sui derivati con operazioni di
svariate centinaia di migliaia di euro di controvalore…
Nessuno nasce imparato
Come quando da bambini abbiamo imparato a camminare o a
scrivere, dobbiamo imparare a muovere i primi passi in borsa.
Così come da bambini non abbiamo iniziato a correre, così in
borsa dobbiamo partire gattonando per poi fare qualche primo
passo incerto per finire a camminare correttamente.
Magari qualcuno poi riuscirà a diventare primatista italiano sui
100 metri, qualcun altro un maratoneta.
La maggior parte di noi sarà però nella normalità.
Credo sia chiaro a tutti che non si diventa maratoneta senza
fatica.
Tutti coloro che approcciano la borsa, anche chi può disporre
di ingenti capitali, dovrebbe aver il buon senso di partire
dall’inizio e non avere la presunzione di essere nato
‘imparato’.
Alcuni iniziano con delle simulazioni… il trading simulato
difficilmente riesce a dare il necessario coinvolgimento e,
come abbiamo già detto, c’è una differenza sostanziale fra la
teoria e la pratica, fra la simulazione e l’operatività reale.
Un’operatività reale fatta con importi limitati permette una
presenza più diretta sul mercato e ci obbliga a prendere
coscienza del funzionamento dei mercati, del tempo che ci
possiamo dedicare, delle soddisfazioni e dei rischi che si
possono correre…
Imparare con pochi soldi costa poco, con tanti soldi costa
tanto…
Con pochi soldi in gioco risulta facile tenere sotto controllo
l’impatto emotivo delle variazioni dei prezzi;29 risulta anche
più facile riuscire a fare una cosa molto semplice che però i
29
Se raddoppio un investimento di 100 euro non divento sicuramente più
ricco. E’ altrettanto vero che non divento più povero se lo dimezzo…
trader hanno dimenticato: guadagni nell’ordine di due cifre
percentuali… e non è da poco.
L’avvento del trading on line, con la riduzione dei costi e dei
tempi di esecuzione degli ordini unita ad un’informativa in
tempo reale sui mercati ha portato ad un aumento esponenziale
dell’operatività che però è andato di pari passo con la riduzione
degli utili sulle operazioni.
Ora ci si accontenta di guadagnare qualche punto percentuale,
gli scalper30 portano a casa qualche tick31 su decine o centinaia
di operazioni giornaliere…
Tanti, troppi, hanno dimenticato come si fa a guadagnare 10,
20, 50 punti percentuali su una singola operazione…
Sembra una cosa impossibile mentre in realtà è estremamente
facile… ci vuole solamente tempo e riuscire a controllare
l’emotività che ti da il guadagno.
Con pochi soldi investiti è facile riuscire a lasciare correre le
operazioni e ritrovarsi con degli utili consistenti (almeno in
termini percentuali)…
30
l’operatore “umano” più veloce sul mercato…
31
il tick è la variazione minima che può fare il prezzo di un titolo.
In questa fase, non è tanto importante il guadagno in senso
assoluto - stiamo in ogni caso parlando di qualche decina di
euro. La cosa decisamente più importante è che si riesce a
prendere coscienza che guadagni nell’ordine di qualche decina
di punti percentuali si possono fare… Per capirlo, niente di
meglio che provarlo sulla propria pelle.
Gradatamente sarà poi possibile incrementare le cifre da
investire in borsa in modo tale da riuscire a creare una sorta di
anticorpi naturali all’emotività… e la parte difficile è fatta.
Compiti a casa
Primo esercizio:
prendi le ultime 10 operazioni che hai chiuso in borsa e
calcola quanto ti hanno fatto guadagnare (o perdere). Poi
simula di aver fatto esattamente l’inverso (se hai comperato,
fai finta di aver venduto; se hai venduto, simula di aver
comprato) e vai a vedere quanto avresti guadagnato o
perduto….
Secondo esercizio:
ogni volta che chiudi un’operazione, mantieni in portafoglio
per qualche mese una singola azione del titolo… (se hai 1000
azioni Fiat e le vuoi vendere, vendine solo 999…).
Terzo esercizio:
la prossima volta che acquisti un titolo azionario, deve essere
un titolo che non hai mai acquistato prima.
Quarto esercizio:
cerca il titolo che è sui massimi storici degli ultimi 3 anni e
comprane per un controvalore di 100 euro. Dopo 3 settimane,
se le quotazioni sono sotto il prezzo d’acquisto, vendilo.
Se i prezzi sono saliti, comprane altri 100 euro. Dopo altre 3
settimane, se le quotazioni sono scese sotto il prezzo del
secondo acquisto, vendi tutto; se invece i prezzi sono saliti,
compra altri 100 euro… Continua così fino a quando non ti
toccherà vendere…
Per finire:
carta e penna sono gli strumenti più importanti per imparare a
conoscerti e, di conseguenza, a migliorare la tua attività sui
mercati finanziari.
Per ogni esercizio svolto, rifletti a fondo e scrivi le tue
riflessioni in modo tale da poterle riprendere in futuro.
Fallo a caldo, non appena hai fatto l’esercizio proposto.
Fallo a freddo, qualche settimana o qualche mese dopo.
Ti accorgerai che a distanza di tempo le cose si vedono in
modo diverso, a volte molto diverso…
Per finire, rifletti sulle tue riflessioni…