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Capitolo undicesimo

Applicazioni pratiche per MetaStock®1 e


Visual Trader®2
Premesse
Per prima cosa servono alcune precisazioni molto importanti.
Non sottovalutatele, leggetele bene e attentamente...
• Questa parte del corso è, in assoluto, la meno
importante di tutto il lavoro... se prendete quanto segue
per oro colato siete pronti per una cantonata
tremenda…
• Il motivo per cui è poco importante è che quella che
vado ad esporre è la mia metodologia operativa e non
ne esiste al mondo un’altra uguale. Voi dovete lavorare
sulla vostra!
• Un trading system altro non è che un insieme di regole
che forniscono dei segnali operativi: fa questo, fa
quell’altro, compra qui, vendi là…
• Le mie regole sono basate sulla semplicità e su quei
pochi elementi che abbiamo visto nelle pagine
precedenti, piano piano li riprendiamo in mano e
andiamo a vedere come li ho adattati al mio modo di
stare sul mercato.
• Le regole da sole non bastano, bisogna anche riuscire a
rispettarle, sempre.
• Le regole da sole non bastano, in determinati casi
bisogna anche riuscire a guardare un po’ più lontano..

1
Marchio registrato della Equis International. - http://www.equis.com/
2
Un prodotto Traderlink software. - http://www.visualtrader.it/
• Le regole da sole non bastano, la mia percezione e
gestione del rischio, e la conseguente decisione di
impostare o meno l’operazione è unica e, purtroppo
(fortunatamente) non replicabile e non riconducibile a
parametri matematici.
• Questa parte del corso è, per certi versi, una delle più
importanti: se riuscite a ricavarne la chiave per il vostro
metodo operativo… beh, in questo caso la strada è tutta
in discesa…
• Ultimo ma non meno importante, rileggetevi le
premesse, specialmente la prima.. Se le formule che fra
un po’ espongo funzionassero per altri oltre al
sottoscritto, statene certi che le venderei a caro
prezzo… e me le paghereste volentieri
I software di analisi tecnica grafica
Negli ultimi anni, l’avvento e la diffusione dei personal
computer, hanno sicuramente fornito un grosso impulso all’uso
dell’analisi tecnica grafica da parte di un pubblico sempre più
vasto. Altra benzina sul fuoco è stata gettata dalla nascita del
trading on line che, volenti o nolenti ha, di fatto, cambiato le
carte sul grande tavolo dell’investimento in borsa.
E’ cresciuto l’interesse, sono scesi i costi, sia quelli per i
software applicativi, sia quelli direttamente legati al trading.
A volte3 questo processo non ha portato ad una conseguente
crescita delle capacità degli investitori, anzi, spesso il solo fatto
di poter disporre di applicativi software tanto potenti ed
accessibili ha creato confusione e creato nella mente
dell’investitore l’associazione molto pericolosa
“strumento=capacità.”
Uno strumento da solo non potrà mai fornire le capacità di
usarlo correttamente.
Le capacità si affinano con l’uso degli strumenti, ma non solo.
Le capacità si acquisiscono sul campo, con l’operatività.
C’è un vecchio detto che recita che ‘l’esperienza è la somma
dei nostri errori.’
Le nostre capacità non crescono con i nostri errori, crescono di
pari passo con la comprensione dei nostri errori.
Se le nostre capacità sono buone, un programma di analisi
tecnica ci sarà di grande aiuto; altrimenti non ci servirà più di
tanto.
MetaStock® e Visual Trader® sono due software di analisi
tecnica grafica.
Ce ne sono molti altri, alcuni li conosco, altri li ho solo sentiti
nominare.

3
Si dovrebbe leggere “molto spesso…”
Ci sono software gratuiti e software a pagamento, fra questi
ultimi alcuni sono a buon mercato, altri costosissimi.
Ci sono applicativi generici, altri dedicati a delle specifiche
tematiche dell’analisi grafica…
In pratica, di tutto e di più.
Uso MetaStock® fin dalla sua prima versione in DOS,4 se non
sono vent’anni, poco ci manca.5 In tempi più recenti ho
aggiunto alla mia strumentazione anche il Visual Trader®.
Per le mie necessità, ce n’è in abbondanza.
Dopo aver visto quello che effettivamente serve dell’analisi
tecnica grafica, possiamo fare un piccolo passo avanti per
cercare di mettere in pratica quanto appreso a livello teorico.
Nelle pagine seguenti andiamo a vedere come è possibile
istruire un software in modo tale da fargli fare una buona parte
del lavoro.6

4
Suppongo che molti lettori manco sapranno cos’era il DOS… per farla
semplice possiamo dire che era quella cosa che c’era prima di Windows…
5
Ad oggi Metastock® dovrebbe essere arrivato alla versione 11 o giù di lì.
6
Anche in questo caso vale la pena di ricordare la Legge di Murphy che
recita che “un computer fa quello che gli chiedi, non quello che vuoi.” –
Soldi ben spesi, quel piccolo grande libro…
Un’ultima precisazione..
MetaStock® è un programma commerciale della Equis
International (www.metastock.com) che, a spanne, costa sui
500 dollari.
Per farlo funzionare, indicativamente si va a spendere dai 2/300
euro all’anno in su… serve una banca dati storica dei titoli che
si vuole monitorare e un servizio di aggiornamento di tali dati.
Visual Trader è un programma commerciale di TraderLink
(www.visualtrader.it). Il software è gratuito, l’aggiornamento
dei dati è a pagamento. Per avere i dati a fine giornata si parte
da poco più di 300 euro all’anno… (i clienti Directa hanno
accesso gratuitamente al Visual Trader nella sola versione con i
dati in real time, non quelli end of day).
Il consiglio che mi sento di dare è richiamato nelle premesse:
se una formula matematica funzionasse per tutti, varrebbe
sicuramente la pena di spendere un po’ di soldi.
Siccome, come detto e ripetuto, il mio metodo non funziona
per altre persone, non vale assolutamente la pena di spendere
soldi per andarne a perderne altri…
Quello che trovate di seguito non è un punto d’arrivo, in taluni
casi, può però diventare un buon punto di partenza.
La mia operatività in borsa

Alcune linee guida che servono a entrare un po’ più nel


dettaglio di quella che è la mia operatività in borsa:
• dedico al mercato una quindicina di minuti al giorno,
generalmente la sera o il mattino prima dell’apertura;
• il sabato la borsa è chiusa e si porta via un’oretta del
mio tempo;
• a mercati aperti, guardo i prezzi il meno possibile;
• opero praticamente solo al rialzo;
• opero praticamente solamente sul mercato azionario
italiano;
• per l’operatività in borsa dispongo pressappoco di
25.000 euro;
• per buona parte del tempo non sono investito in titoli;
• negli ultimi dieci anni, molto raramente sono stato
investito più dell’80% delle mie disponibilità;
• non uso la leva;
• non metto più di un 20% delle mie disponibilità su un
singolo titolo; su titoli sottili tale percentuale scende al
10%;
• generalmente compro un titolo mediando al rialzo;
• non faccio operazioni intraday;
• se l’operazione è profittevole rischia di vivere a lungo:
mesi, a volte anni…
• se l’operazione è in perdita cerco di chiuderla in fretta..
• buona parte degli ordini li faccio a mercati chiusi;
• … e tante altre cose le trovate sparpagliate qua è la, fra
tutto il materiale del corso.
La scelta dei titoli
La parte difficile nello scrivere una formula di un trading
system7 o di un’esplorazione8 non dipende dal fatto che
bisogna scriverla in linguaggio macchina9 in modo da poterla
dare in pasto al software ma, prima di questo passaggio,
bisogna avere molto chiaro in testa cosa si vuole fare.
Poi, farlo fare al software che, senza dubbio alcuno, è molto
più veloce, preciso ed efficiente di quanto tutti noi possiamo
fare da soli.
Questo primo passaggio è importantissimo, lo sviluppo
dell’idea va fatto in italiano corrente: verbo, soggetto,
complemento…

Dalla breve descrizione che ho fatto relativamente alla mia


operatività, possiamo iniziare a mettere qualche punto fermo.
• Per prima cosa, un paio di volte all’anno faccio una
scrematura e mi creo un paniere di 150/200 titoli10 (in
pratica scarto tutti quei titoli dove gli scambi sono
veramente troppo esigui anche per le mie tasche). Non
ho particolari simpatie e non mi innamoro dei titoli.
Tutto quello che soddisfa le mie condizioni va bene.
• L’idea di fondo non è quella di creare un trading system
meccanico e eseguire pedissequamente i segnali
generati ma piuttosto disporre di un sistema che attui
una serie di scremature sui titoli in modo da
semplificare le mie scelte.

7
Insieme di regole che generano segnali d’acquisto/vendita.
8
Insieme di regole che cercano i titoli che si trovano in determinate
situazioni.
9
Ogni software ha un suo linguaggio di programmazione…
10
Come detto, solamente mercato azionario italiano.
• Tenuto conto di quello che è l’orizzonte temporale dei
miei investimenti (generalmente da qualche settimana
in su), poco mi importa di quello che fa la borsa nel
singolo giorno. Il fatto che oggi in borsa sia una
giornata da +2% o da -3% incide in maniera
assolutamente marginale sulle mie decisioni. Non vado
a cercare il pelo nell’uovo e mi va più che bene entrare
o uscire dal mercato anche con un giorno di ritardo…
• Per scegliere i titoli tiro in ballo quanto visto in merito
al ciclo dei prezzi: fasi di congestione alle quali si
succedono delle fasi di espansione…
• Per l’operatività c’è una sola regola, trita e ritrita: ”se
sale si compra, se scende si vende”.
• Il concetto guida è quello di cercare la tendenza, i
rimbalzi non mi interessano.
• Lavoro esclusivamente con grafici giornalieri.
Il ciclo dei prezzi.
I prezzi si muovono solo in relazione ai flussi di acquisto e
vendita. Da una parte si riversano capitali sul mercato,
dall’altra arrivano titoli.
Ne abbiamo parlato diffusamente nel capitolo relativo al ciclo
dei prezzi, aggiungiamo ora un tassello che ci serve per capire
meglio il lavoro da fare.
Nelle fasi laterali - in congestione - la lotta tra acquirenti e
venditori langue, gli scambi latitano, le escursioni di prezzi
sono poco marcate, l’interesse sui titoli è minimo…
Tutto il contrario nelle fasi di impulso dove i titoli passano di
mano freneticamente, gli scambi sono sostenuti e i titoli sono
sulla bocca di tutti.
L’operatività nelle fasi di congestione non mi interessa, quello
che però serve è riuscire a identificare tali fasi: ad esse seguono
dei movimenti impulsivi molto forti nei quali cerco di essere
presente.
Voglio cercare quei titoli che sono in congestione in modo tale
da poter focalizzare il mio interesse su pochi titoli e impostare
l’operatività sulla forza, quando il titolo rompe al rialzo la zona
di congestione.
Una delle caratteristiche delle congestioni è che c’è poco
interesse sul titolo; tra minimo e massimo non ci sono delle
grosse escursioni, il titolo sembra dimenticato da tutti…
Le barre disegnate sul grafico sono corte e ben rispecchiano il
disinteresse che c’è sul titolo.
Quando poi sul titolo torna l’interesse, la congestione si rompe
e le quotazioni partono velocemente… con delle barre belle
lunghe: basta guardare un grafico per rendersi conto di come le
barre siano diverse.. corte in un caso, lunghe nell’altro..
L’occhio umano vede le barre sul grafico, il computer fa un
lavoro molto più raffinato, le misura, esattamente.
Lavoro su grafici giornalieri, generalmente a mercati chiusi.
Se i mercati sono aperti semplicemente non tengo conto della
giornata in corso.
Tenuto conto dell’orizzonte temporale delle mie operazioni,
per cercare di smussare ancora di più l’impatto che una singola
giornata può avere, prendo come base per le mie analisi la
media dei prezzi di chiusura degli ultimi 5 giorni chiusi.
L’indicatore TSVol
Nel dettaglio, per questa esplorazione mi serve:
• la media dei valori massimi fatti segnare dal titolo negli
ultimi 5 giorni;11
• la media dei valori minimi fatti segnare dal titolo negli
ultimi 5 giorni;
• la differenza percentuale fra la media dei massimi e la
media dei minimi.

A questo punto ho trovato il primo valore che mi interessa: la


volatilità media degli ultimi 5 giorni.12
Preso da solo, questo dato lascia il tempo che trova, per far sì
che ci torni utile dobbiamo andarlo a mettere in relazione con i
valori che ha fatto segnare nel passato.
Vado quindi a calcolare altri due valori:
• il valore massimo fatto segnare dalla volatilità negli
ultimi 90 giorni;13
• il valore minimo fatto segnare dalla volatilità negli
ultimi 90 giorni.
A questo punto, possiamo disporre di tre valori: la volatilità
odierna, quella minima e quella massima registrata negli ultimi
90 giorni.

11
E’ il concetto della media mobile, molto inflazionato nell’analisi tecnica.
Se non vi è chiaro il concetto di media mobile non diventateci matti, può
tranquillamente bastare il concetto di media..
12
Intesa come escursione massimo/minimo..
13
Il numero è buttato a caso, fate un po’ di prove per adattarlo al vostro stile
operativo. Personalmente uso anche i 255 giorni (un anno circa di borsa
aperta)… Se per voi Fibonacci è qualcosa di più di una parolaccia, potete
tranquillamente usare l’89 al posto del 90 e il 233 al posto del 255… La
sostanza non cambia poi di molto
Nella parte bassa del grafico si può notare l’indicatore di
volatilità. La linea verde identifica il massimo, quella blu il
valore odierno mentre la rossa identifica il minimo. L’utilità di
tali indicazioni è chiara; è altrettanto chiaro che anche senza
l’ausilio dell’indicatore si possono identificare sul grafico le
fasi di compressione evidenziate in giallo. Per chiarire la
logica, sul grafico ho sovrapposto (in nero) lo schema teorico
del ciclo dei prezzi che sta alla base di questa esplorazione.

Il valore odierno oscilla fra i due estremi; quando si avvicina o


raggiunge il valore minimo è facile dedurre di essere in una
fase di compressione e di come possa bastare poco per far
partire il movimento direzionale.14

14
Non è il Vangelo, può benissimo darsi che il titolo stia semplicemente
salendo o scendendo con bassa volatilità…
L’esplorazione TSVol
L’esplorazione su tutti i titoli che vado a tenere d’occhio
produce una tabella che permette di ordinare i titoli in funzione
della volatilità.
La colonna Ranking presenta valori che vanno da 0 a 100 che
indicano una volatilità via via crescente.
Quelli che vado a cercare sono i titoli con bassa volatilità,
indicativamente con valori da 0 a 20.
Di questi titoli guardo il grafico e, se noto la fase di movimento
laterale, posso direttamente inserire l’ordine d’acquisto
debordante su rottura dei massimi della congestione.
L’ordine andrà a mercato solamente nel caso in cui il titolo
parta effettivamente al rialzo.
Sul titolo si innesterà quindi un preallarme quando il valore
odierno – la linea blu - si avvicinerà al minimo – la linea rossa;
il segnale vero e proprio interverrà invece solo sulla rottura
della zona di congestione evidenziata sul grafico – una linea
orizzontale tracciata sui massimi della zona di congestione.
Le fasi di congestione possono verificarsi in tutto il ciclo dei
prezzi, quando il mercato scende, quando il mercato sale…
Personalmente prediligo le congestioni sui massimi dove il
titolo è in tendenza rialzista; le congestioni sui minimi possono
essere altrettanto profittevoli ma le probabilità sono a mio
sfavore… la tendenza, in questi casi, è ancora al ribasso.
Per trovare solamente le congestioni in tendenza è possibile
inserire un filtro e richiedere che vengano estratti solo i titoli
che si trovano entro una determinata percentuale (nell’esempio
che segue il 3%)15 dal massimo del periodo considerato; se

15
Se il titolo è entro il 3% dal massimo degli ultimi 90 giorni dovrebbe
quanto meno essere impostato decentemente…
non usiamo questo filtro verranno presi in considerazione tutti i
titoli.16
L’ultimo filtro riguarda i volumi scambiati, voglio evitare che
mi vengano estratti quei titoli che hanno scambi molto ridotti…

Di seguito le formule per MetaStock® e Visual Trader®.


Il presupposto è che si sappia usare detti software.
Se usate un altro software non dovrebbe essere difficile
adattare le formule esposte.
Se non usate alcun software, basta ed avanza riuscire a capire i
concetti che stanno alla base della formula stessa.

16
Di seguito troviamo due formule distinte, una con il filtro che va a
ricercare solamente i titoli a ridosso dei massimi e una senza filtro che
viceversa estrae tutti i titoli.
La tabella con i risultati dell’esplorazione fatta sul paniere di
titoli che vado a monitorare tutti i giorni (la lista è parecchio
più lunga). La colonna Ranking segnala i titoli su cui la
volatilità è minima (0) e cresce fino ai titoli dove la volatilità è
massima (100).
Esempi
Alcuni esempi per capire bene l’utilità e le potenzialità.
L’obiettivo è quello di cercare situazioni che si ripetono sui
grafici. Un software ti permette solo di risparmiare il tempo
necessario a visualizzare tutti i grafici.
In ogni caso l’operatività è solo sulla forza, l’ordine di acquisto
debordante17 può tranquillamente essere impostato alcuni
giorni prima che il segnale scatti…
Nella parte bassa del grafico è visualizzato l’indicatore esposto
nella formula.

Acotel con evidenziate le zone di compressione.


17
L’ordine andrà a mercato solo quando i prezzi supereranno un
determinato livello.
Ducati con evidenziate le zone di compressione
Ifi Priv. con evidenziate le zone di compressione.
A metà maggio si è evidenziato come la mancata rottura della
zona di compressione abbia respinto le quotazioni.
Il segnale va sempre seguito, mai anticipato.
Brembo - acquisto debordante su rottura dei massimi della
congestione. Da notare, alcune settimane prima della
congestione evidenziata, un altro movimento laterale molto
evidente che però non è stato rilevato dall’indicatore… Limiti
e virtù della matematica.
Danieli - nel primo caso la rottura avviene al ribasso, nel
secondo al rialzo. L'operatività va impostata sulla rottura, non
anticipata.
Le formule per Visual Trader®
Esplorazione TSVol (il nome della formula)

Formula
Var: TS1; // media mobile a 5 giorni calcolata sui massimi
Var: TS2; // media mobile a 5 giorni calcolata sui minimi
Var: TS3A; // Sottrazione TS1 - TS2
Var: TS3B; //Moltiplicazione (TS1 - TS2) * 100
Var: TS3; //Divisione ((TS1 - TS2) * 100) / TS1
// range percentuale tra le medie sui massimi/minimi
Var: TS4; //valore massimo range nel periodo
Var: TS5; //valore minimo range nel periodo
Var: TS6A; // valore massimo range - valore minimo range
Var: TS6B; // valore massimo range - valore oggi range
Var: TS6C; // Sottrazione TS6A TS6B
Var: TS6D; //Moltiplicazione TS6C * 100
Var: TS6; //ranking --- quanto manca in percentuale al valore
//di oggi dal minimo (Divisione TS6D TS6A)
Var: VOL;
TS1 = Mov(H,5,S);
TS2 = Mov(L,5,S);
TS3A = OP(TS1, TS2, SUB);
TS3B = OP(TS3A, CONSTVAL(100), MUL);
TS3 = OP(TS3B, TS1, DIVIS);
TS4 = HHV(TS3,90);
TS5 = LLV(TS3,90);
TS6A = OP(TS4, TS5, SUB);
TS6B = OP(TS4, TS3, SUB);
TS6C= OP(TS6A, TS6B, SUB);
TS6D = OP(TS6C, CONSTVAL(100), MUL);
TS6 = OP(TS6D, TS6A, DIVIS);
VOL = Volume
Filtro (ricerca i titoli che sono entro il 3% dai massimi dei 90
giorni)
((HHV(H,90)-C))*100/C<3 and VOL >5000

Colonne:

Colonna 1: Ranking (quanto dista il valore di oggi dal minimo


a 90 giorni)
TS6

Colonna 2: Mov H (media mobile semplice a 5 giorni sui


massimi)
TS1

Colonna 3: Mov L (media mobile semplice a 5 giorni sui


minimi)
TS2

Colonna 4: High 90: (valore massimo nei 90 giorni della


differenza – in percentuale - fra media massimi e media
minimi)
TS4

Colonna 5 Low 90: (valore minimo nei 90 giorni della


differenza – in percentuale - fra media massimi e media
minimi)
TS5

Colonna 6: (Mov H-L% (Differenza in termini percentuali tra


la media sui massimi e quella sui minimi)
TS3
Colonna 7: Close (la chiusura del titolo)
C

La colonna Ranking che permette di ordinare i titoli in ordine


crescente.

In Visual Trader® non è possibile creare direttamente un


indicatore che vada a plottare sul grafico i valori che
interessano; possiamo però risolvere il tutto usando le
funzionalità messe a disposizione nell’editor dei Trading
Systems. Al posto dell’indicatore di MetaStock®, creiamo
quindi in Visual Trader® un nuovo Trading System, la cui sola
funziona sarà quella di disegnare sul grafico l'indicatore, con
la seguente formula:

Trading System TsVol

Var: TS1; // media mobile a 5 giorni calcolata sui massimi


Var: TS2; // media mobile a 5 giorni calcolata sui minimi
Var: TS3A; // Sottrazione TS1 - TS2
Var: TS3B; //Moltiplicazione (TS1 - TS2) * 100
Var: TS3; //Divisione ((TS1 - TS2) * 100) / TS1
Var: TS4; //valore massimo range nel periodo
Var: TS5; //valore minimo range nel periodo
Var: IND1; // crea la zona per gli indicatori sul grafico
TS1 = Mov(H,5,S);
TS2 = Mov(L,5,S);
TS3A = OP(TS1, TS2, SUB);
TS3B = OP(TS3A, CONSTVAL(100), MUL);
TS3 = OP(TS3B, TS1, DIVIS);
TS4 = HHV(TS3,90);
TS5 = LLV(TS3,90);
IND1 = CreateViewport(100, true, true);
PlotChart(TS3, IND1, blue, solid, 2);
PlotChart(TS4, IND1, green, solid, 2);
PlotChart(TS5, IND1, red, solid, 2);

Volutamente non vado oltre a cercare esempi o approfondire il


discorso. Non ho la pretesa che le formule sopra descritte
possano da sole offrire delle soluzioni “chiavi in mano.”18
Fosse così sarebbe decisamente troppo semplice. Il vero
obiettivo è un altro, e può sicuramente portare a dei risultati
apprezzabili: la presa di coscienza che le cose semplici sono le
più facili19 e, conseguentemente, quelle che funzionano meglio.
Se riusciamo ad assimilare questo concetto siamo sulla buona
strada per cercare di creare il nostro stile operativo che ci
permetterà piano piano di acquisire quelle capacità che faranno
la differenza.

18
Purtroppo la soluzione “chiavi in mano” non esiste. Potete acquistare tutti
i libri del mondo e partecipare a tutti i corsi senza mai riuscire a cavare un
ragno dal buco. Solo voi avete la soluzione, inutile cercarla in giro…
19
Può sembrare una stupidata bella e buona ma è la realtà delle cose…
Le formule per MetaStock®
Esplorazione: TSVol (il nome della formula)

ColA: - name: Ranking (quanto dista il valore di oggi dal


minimo a un anno)
TS1:=Mov(H,5,S);
TS2:=Mov(L,5,S);
TS3:=(TS1-TS2)*100/TS1;
TS4:=HHV(TS3,90);
TS5:=LLV(TS3,90);
TS6:=((TS4-TS5)-(TS4-TS3))*100/(TS4-TS5);
TS6

ColB: - name: Mov H (media mobile semplice a 5 giorni sui


massimi)
Mov(H,5,S)

ColC: - name: Mov L (media mobile a 5 giorni sui minimi)


Mov(L,5,S)

ColD: - name: Mov H-L% (Differenza in termini percentuali


tra la media sui massimi e quella sui minimi)
TS1:=Mov(H,5,S);
TS2:=Mov(L,5,S);
TS3:=(TS1-TS2)*100/TS1;
TS3
ColE: - name: High90 (valore massimo nei 90 giorni della
differenza – in percentuale - fra media massimi e media
minimi)
TS1:=Mov(H,5,S);
TS2:=Mov(L,5,S);
TS3:=(TS1-TS2)*100/TS1;
HHV(TS3,90)

ColF: - name: Low90 (valore minimo nei 90 giorni della


differenza – in percentuale - fra media massimi e media
minimi)
TS1:=Mov(H,5,S);
TS2:=Mov(L,5,S);
TS3:=(TS1-TS2)*100/TS1;
LLV(TS3,90)

ColG: - name: Close (la chiusura del titolo. N.B! Le versioni di


MetaStock® precedenti alla 10 si fermano alla colonna F; chi
usa tali versioni può saltare le colonne G e H)
C

ColH: - name: Volume


VOLUME

Filtro: (solo i titoli entro il 3% dai massimi e con volumi


superiori a 5000)
((HHV(H,90)-C)*100/C)<3 AND VOLUME>5000
Esplorazione: TSVol – Tutti (il nome della formula – rispetto
alla formula precedente cambia solamente il filtro…).

ColA: - name: Ranking (quanto dista il valore di oggi dal


minimo a un anno)
TS1:=Mov(H,5,S);
TS2:=Mov(L,5,S);
TS3:=(TS1-TS2)*100/TS1;
TS4:=HHV(TS3,90);
TS5:=LLV(TS3,90);
TS6:=((TS4-TS5)-(TS4-TS3))*100/(TS4-TS5);
TS6

ColB: - name: Mov H (media mobile semplice a 5 giorni sui


massimi)
Mov(H,5,S)

ColC: - name: Mov L (media mobile a 5 giorni sui minimi)


Mov(L,5,S)

ColD: - name: Mov H-L% (Differenza in termini percentuali


tra la media sui massimi e quella sui minimi)
TS1:=Mov(H,5,S);
TS2:=Mov(L,5,S);
TS3:=(TS1-TS2)*100/TS1;
TS3
ColE: - name: High90 (valore massimo nei 90 giorni della
differenza – in percentuale - fra media massimi e media
minimi)
TS1:=Mov(H,5,S);
TS2:=Mov(L,5,S);
TS3:=(TS1-TS2)*100/TS1;
HHV(TS3,90)
ColF: - name: Low90 (valore minimo nei 90 giorni della
differenza – in percentuale - fra media massimi e media
minimi)
TS1:=Mov(H,5,S);
TS2:=Mov(L,5,S);
TS3:=(TS1-TS2)*100/TS1;
LLV(TS3,90)

ColG: - name: Close (la chiusura del titolo. N.B! Le versioni di


MetaStock® precedenti alla 10 si fermano alla colonna F; chi
usa tali versioni può saltare le colonne G e H)
C

ColH: - name: Volume


VOLUME

Filtro:
VOLUME>5000
I risultati dell’esplorazione sull’archivio dei titoli.

Nei risultati dell’esplorazione, la cosa che ci interessa è la


colonna Ranking dove possiamo ordinare i titoli in ordine
crescente. I valori più bassi sono quelli che ci interessano, e
stanno ad indicare i titoli in possibile compressione.
Un’occhiata veloce al grafico ci può confermare o meno tale
situazione e fornire gli eventuali spunti operativi.
Come già detto e ripetuto, i segnali non vanno mai anticipati,
sempre e solo seguiti…
Csp – acquisto sulla forza debordante solo su rottura

Trevi – acquisto sulla forza debordante solo su rottura


Indicatore: TSVol (il nome della formula)

TS1:=Mov(H,5,S);
TS2:=Mov(L,5,S);
TS3:=(TS1-TS2)*100/TS1;
TS4:=HHV(TS3,90);
TS5:=LLV(TS3,90);
TS3;
TS4;
TS5
TSVol - Le formule per ProRealTime®
Sul sito ProRealTime (www.prorealtime.com) potere
registrarvi gratuitamente ed aver accesso ai grafici di fine
giornata dei titoli di mezzo mondo. C'è di tutto e di più, gratis.
Sono a pagamento i dati in tempo reale ma quelli storici non vi
costano nulla. E, oltre ai dati, il sito dispone di una piattaforma
di analisi grafica decisamente ben fatta, sempre senza costi.
Personalmente non uso il software (già ne ho in abbondanza
con Visual Trader® e MetaStock®) ma per chi inizia ex novo
basta ed avanza. Per ora ho 'tradotto' nel linguaggio di
ProRealTime le sole formule relative all'esplorazione TSVol e
al relativo indicatore (con qualche aiutino da parte di chi ben
conosce il software.... rimango in trepidante attesa che ci sia
qualcuno che traduce le altre formule e le rende disponibili per
tutti... a breve mi sento di escludere di trovare il tempo per
farlo da solo).
Come detto, non conosco il software, non chiedetemi quindi
aiuto su come far girare il tutto...
N.B! Come opzione standard, ProRealTime 'rettifica' i grafici
per i dividendi. Questo comporta che il grafico storico perde
buona parte della sua utilità e i livelli passati vengono
rettifcati...
Come prima cosa bisogna andare nel menù 'opzioni della
piattaforma' e togliere la spunta alla casella "Storico
aggiustato rispetto ai dividendi versati".
Esplorazione TSVol per Pro RealTime

TS1 = AVERAGE[5](high)
TS2 = AVERAGE[5](low)
TS3 = (TS1 - TS2)*100/TS1
TS4 = highest[90](TS3)
TS5 = lowest[90](TS3)
TS6 = ABS ((TS4-TS5)-(TS4-TS3))*100/(TS4-TS5)
SCREENER (TS6 AS "Ranking")

Indicatore TSVol per Pro RealTime

TS1 = AVERAGE[5](high)
TS2 = AVERAGE[5](low)
TS3 = (TS1 - TS2)*100/TS1
TS4 = highest[90](TS3)
TS5 = lowest[90](TS3)
RETURN TS4 COLOURED(0,255,0), TS5
COLOURED(255,0,0), TS3 COLOURED(0,0,255)

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