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Antico Testamento
12
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LA BIBBIA COMMENTATA DAI PADRI
· · Antico Testamento
. 12
EZECHIELE
DANIEL·E
a cura di Kenneth Stevenson . e Michael Glerup
Città Nuova
Pubblicato perla_prima volta da InterVarsity Press ·
Ezekiel, Daniel
AncientChristian Commentary on Scripture, Old Testament, XIII),
curato da Kenneth Stevenson e Michael Glerup
© 2008, lnstitute of Classica! Christian Studies,
Thomas C. Oden, Kenneth Stevenson e Michael Glerup.
Tradotto e pubblicato su autorizzazione della InterVarsity Press,
P.0. Box 1400, Downers Grove, IL 60515, USA.
In sovraccopertina:
Veduta del!'abside.
Ravenna, Chiesa di San Vitale.
Archivio Scala, Firenze.
Grafica di Rossana Quarta
ISBN 978-88-311-9389-4
La religione cristiana) in tutte le sue manifestazioni: ha bisogno del Libro per ec-
cellenza) la Bibbia 1. Quello che vi è scritto è la parte fondante del cristianesimo. Essa è
il referente costante.nella storia delle comunità cristiane) in particolare nei primi secoli
del loro sviluppo) ma anche dei fedeli di ·ogni tempo) che vogliono fare esperienza di··
fede n.e! Dio dì Abramo e nel suo Figlio Gesù Cristo. Essa viene letta sia in privato sia
nelle_comunità oranti~ nelle quali" è per di più proclamata solennemente. . .
· La Bibbia inoltre esùte anche come documento interpretdto e utilizzato nei secoli.
Ogni lettura di tale testo) scritto ma dinamico)·significa continua interpretazione e
· confr~nto con il presente vissuto dai lettori e dai credenti. La Bibbia può perciò essere
letta cQme documento storico) culturale e religioso} ma anche come un testo fondante
di tutta la cristianità che con esra si deve continuamente confrontare.
Generazi'oni di cristiani - e di ebrei per l'Antico Testa.mento - pregano, piangono
e gioiscono da sempre leggendola: nelle grandi cattedrali~ nella solitudine di una cella
monastica) nel deserto assolato dell'Egitto) nell'intimità di una famiglia o in comunità:
a volte anche inconsciamente ci accostiamo alla Bibbia alla luce di una lunga storia
scritta e vissuta prima di noi. .
Ma la riscoperta del Libro suscita anche l'interesse alla storia dell'interpretazione
che nel tempo e nello spazio si è data di esso.
J; esegesi bib(ica) nei primi secoli cristiani~ era la base della predicazione) della
catechesi~ della elaborazione dottrinale) del!' etica) delle istituzioni ecclesiali e della
lit~rgia, persino delle controversie. Per questo i testi biblici~ sia dell'Antico sia del
Nuovo Testamento) si rivelano indispensabili per la comprensione stessa della storia
del cristianesimo. Anche l'arte cristiana antica era una rappresentai.ione di episodi
biblici a fini didattici: le pittt1re delle catacombe, ad esempio) comunicavano un mes~
saggio biblico. Origene) quando commenta un testo biblico, si pan.e soprattutto questa
domanda: «Che interesse ha per me questa storia?» (Omelia su Geremia 1, 2). .
Lo studio dei Commenti patristici condotti sulla Scrittura per molto tempo è stato
trascurato perché l'esegesi appariva troppo intessuta di interpretazioni allegoriche tal-
volta fantasiose) e perché co_nsiderata senza·valore per lo studio e la sua comprensione.,
del/a Scrittura stessa - oggi che possediamo altri strumenti per una sua maggiore infet-""'~
1
«Bibbia» è una par~la di origine greca usata per designare l'insieme dei libri contenuti·nella
Sacra Scrittura (Antico e Nuovo Testamento). Nell'antichità, fino alla fissazione del canone e anche
dopo, il termine veniva adoperato per indicare semplicemente l'Antico Testamento nella sua triplice
divisione: Legge, Profeti e altri scritti. ·
6 Introduzione generale
2
Introduzione all'edizione americana, p. XI.
Introduzione generale · 7
Ora Città Nuova aggiunge al suo catalogo la collana La Bibbia commentata dai
· Padri, edizione italiana det volumi americani. Essa raccoglie la ricchezza seminata in
tante opere, spesso non facilmente accessibili, sia in lingua greca che latina, come nelle
altre lingue cristiane: il copto, il siriaco e l'armeno. Ogni singolo libro bi~lico viene
commentato seguendo l'antica tecnica catenaria che fa scorrere, concatenati fra loro,
i brani che i Padri scrissero o pronunçiarono su quel determinato ptJ.sso. I commenti
patristici sono affiancati da alire fonti: come le poesie di Efrem e di Prudenzio. !_!opera
che qui si presenta è corredata. da· introduzioni~ sommari e note, che guidano per i per-
corsi~ talvolta·tortuosi, delle interpretazioni. Tuttavia il lettore moder110 rimane libero
di intrattenere un contatto diretto con il testo e con l'esegeta antico. Inoltre non .tutti i
libri biblici hanno un commento continuo; in tal caso si è ritenuto necessario ricorrere
ad un più ampio uso di opere di diversa provenienza. Le note, non abbondanti, hanno
_lo scopo di contestualizzare quei brani che necessitano di una chiarificazione.
Anche se l'interpretazione proposta da un autore cristiano dei primi secoli oggi
può o non essere più accettata o ritenuta errata, il brano viene riportato perché si
"ascolti" la sua voce, perché se ne colga la mentalità e il suo tentativo interpretativo.
I commenti, sovente, venivàno pronunciati.difronte .ad una assemblea riunita in pre-
ghiera e desiderosa di ricevere la parola di i'struzione, di incoraggiamento e di consola-
zione·dell'omileta. Es-sa veniva ripresa da qualche stenografo, che registrava il sermone
dalla viva voce del predicatore; a noi il sermone è giunto talvolta rivisto dall'autore,
talaltra così come era stato predicato. e senza alcuna.revisione. Lo stenografo, che usava -
un sistema di scrittura veloce, si limitava in un secondo momento a trascrivere delle
note personali. Origene, secondo Eusebio, solo in età avanzata permise ai tachigrafi
di trasirivere le sue omelie (Historia Ecci. VL 36, 1). Il vescovo rimaneva di/atto il
traciator divinorum eloquiorum (Contra duas epi. Pelag. I~ 8, 24), cioè l'interprete
qualificato nella spiegazione della Scrittura al popolo cristiano.
Nelle assemblee liturgiche non:na!mente esisteva un ciclo continuo di letture di un
testo, a scelta del presidente, e che il predicatore commentava; non è facile ricostruire
.questo ciclo, è parzialmente possibile solo per i grandi predicatori. Nel periodo post-pa-
squale normàlmente si leggevano gli Atti degli Apostoli. ·un'opera biblica veniva letta
a brani in occasioni successive e il predicatore allora svolgeva un éommento continuo.
Naturalmente ogni predicatore aveva delle preferenze per opere bibliche da commenta-
re per i fedeli. Nelle grandi feste il tema era.d'obbligo.
La gran parte dei commenti biblici non sono nati' come opere scolastiche o di
studio - come avviene normalmente oggi -, ma come òmelie realmente predicate a .
cretf,enti che interagivano con il predicatore con l'applauso, con il chiacchiericcio, con
la contestazion.e. !_}omelia risente del dialogo diretto o indiretto con il pubblico. .
Nella predicazione solitamente gli oratori citavano i passi biblici a memoria, op"J ,
· pure·utilizzavano delle antologie tematiche:.Non di rado il predicatore improvvisava il
suo discorso di commento al brano biblico·letto. Origene, in un ·sermone pronunciato
a Gerusalemrrze alla presenza del ·vescovo Alessandro, chiede a lui quale passo deve
commentare della lunghissima lettura proclamata dal lettore (l'omelia sul Primo libro
dei Re): si scelse di.commentare solo 1 Re, 25 ~ 28.
8 . ·Introduzione generale
3 Con il termine «Settanta» (Septuaginta) s'intende la traduzione dei LXX, riferendoci alla totali-
tà dell'Antico Testamento in lirigua·greca. Tale traduzione greca, primo grande tentativo di esprimere
in un altro linguaggi.o il pensiero religioso ebraico per un'altra cultura, fu fatto in un arco di tempo
alquanto esteso. Tuttavia, da parte ebraica, vengono fatte revisioni o "edizioni" della traduzione dei
Settanta, _come quelle di Teodozione, di Aquila (fine I secolo) e di Simmaco (fine H secolo).
10 Introduzione generale
si trovano divergenze di lingua e di metodo in uno stesso libro biblico sia perché ope-
ra di vari traduttori: sia perché emendato o completatq con altre traduzioni. Il libro ·· ··
di Giobbe) per esempio) il cui testo al tempo di Origene era più breve, è stato da ·lui
. completato con la versione di Teodozione. Cosa avvenne quando questo .libro venne
tradotto in altre lingue?
EZECHIELE
Il messaggio di Ezechiele
Il libro del profeta Ezechiele - nome che significa ''reso forte da Dio}} - è una let-
tura originale e. stimolante. Esso è stato trattato con molta attenzione dalle tradizioni
ebraica e cristiana fin dal!'inizio. Ezechiele} figlio di-Buzi (Ez 1} 3)} era un sacerdote del
· tempio che venne deportato da Gerusalemme a Babilonia nel 597 a. C. circa} insieme
al re Ioiachzìn e ad altri importanti cittadini della sconfitta Giudea. Ricevette una chia- ·
mata a diventare un profeta presso ìl fiume Cheba1; a sud-est di Babilonia) chiamata
che assunse la forma di una straordinaria visione della gloria di Dio su un carro (Ez 1,
"4-28). . .
Il fatto che il libro si chiuda con una visione del nuovo tempio (Ez 40, 48) proba-
bilmente riflette il ricordo di Ezechiele del tempio di Gerusalemme, in cui non potè
più preStare il servt'zio sacerdotale. Il suo messaggio è di giudizio, responsa_bilità e spe-
ranza per il popolo di Israele. E un messaggio duro} perchi Ezechiele profetizza la
distruzione del tempio e la deportazione di tutti i Giudei da Gerusalemme, cosa che
Nabucodònosor effettivamentefece nel 586 a.C. !:insegnamento di Ezechiele avviene
sempre attraversò una modalità singolare, cioè con la venuta degli anziani da lui per .
offrirgli consigli (Ez 14} 1; 20, 1; 33} 31). Le sue visioni sono ricche didettagli precisi
e lo stile del linguaggio, talvolta difficile da tradurre, è espressione di una forte perso-
nalità.. Diversamente da altri profeti~ ad esempio da. Osea, Ezechiele data il momento
· della sua chiamata ·con precisione, ·e· diversamente 4a loro, ad esempio da Geremia,
- . non fornisce dettag/i personali riguardo la sua vita, con una sola eccezione: la morte
di sua moglie, che Dio gli ordina di non piangere (Ez 24, 15-18). Era probabilmente a
conoscenza degli insegnamenti di Isaia e Geremia. Che Daniele, suo presunto contém.:.
poraneo, avesse una pietà proverbiale già.ai suoi tempi lo sappiamo da due passi che i
Padri amano utilizzare nei loro richiami alla responsabilità individuale, in cui si dice
.che tre uomini giustz> Noè, Danielè e Giobbe, non possono aiutate il popolo di Israele .
a meno che non si penta (Ez 14} 4; 28, 3).
Ez,echiele venne accettato nel canone dell'Àntico Testamento con -diffièoltà ed è
facile capirne il motivo. Il profeta osa proclamare di aver visto Dio (Ez 1, 28), anc,he ·
se i Padri si preoccupano di sottolineare il fatto che ne vide solo l'immagine, non l'es'41
senza; il suo in.segnamento riguardo il giudizio sembra a volte più severo di quello .di
Isaia e Geremia (Ez 16-18); egli suggerisce perfino che la.legge giudaica abbia bisogno
di essere emendata (Ez '20, 25), e Giovanni Cassiano !}ha citato per mettere.in rilievo
che Cristo l'ha sostituita. Alcuni rabbini hanno vietato ai giovani di leggere Ezechiele,
·in particolare la visione
-
inz{iale
.
del
.
èarro (Ez 1), e uno ·di loro ha addirittura ipotizzato
12 Introduzione a Ezechiele e Daniele
che il fuoco divorerebbe il fanciullo che osasse farlo)· altri hanno vietato la lettura in
pubblico diEz 1eEz16) giacché sono diventati testi/andanti per la preghiera mistica
e per la speculazione. .
Ma al di là di queste ·proibizioni, il testo .è stato accolto anche con -notevole en-
tusiasmo. Il Siracide di Gesù figlio di Sirach si riferisce esplicitamente alla visione di
Dio di Ezechiele (Sir 49, 8). Il carro celeste divenné un'importante fonte di ispirazione
per il misticismo merkabah ("carro") della devozione giudaica) dove il carro cominciò
a figurare come un simbolo nelle istruzioni date ai devoti al fine di ricevere visioni ce-
lesti. Questo spiega perché il carro compaia in diverse apocalissi (Dn 7-8) l'Apocalisse
di Abramo e 1 Enoc). _ .
Ezechiele lascia il suo segno anche nel Nuovo Testamento. I.:immagine di Gesù
·come Pastore (Mt 18) 12-14; Gv 10, 11-18) si ispira alla profezia sui pastori e sul greg- . ·
ge (Ez 34)) a cui Agostino dedica du~ corposi sermoni. Più specificamente l'Apocalisse
contiene alcune significative tracce dell'influenza di Ezechiele: la visione del carro dal
cielo con i quattro viventi (Ez '1) 5-10) d_iventa la jtanza del trono celeste con le quattro
creature che circondano Cristo (Ap 4j 1-8))· al profeta viene ordinato di mangiare il _
rotolo (Ez 2) 8-9)) come a Giovanni (Ap 4, 1-8)~· la prostituta è condannata.(Ez 16, 23;
cf Ap 17) 1-6) -15-18); entrambi i libri si concludono còn la visione del nuovo tempio-
(Ez 40-48) ·A p 21-22). E come i Giudei erano preoccupati riguardo a Ezechiele) così
. lo furono i primi Cristiani riguardo all'Apocalisse, che venne letta più nell'occidente
·· cristiano che nelt'oriente) dov~ era sempre stata considerata con un certo sospetto.
Tuttavia i quattro viventi: come vedremo) .assumono un importante ruolo simbolico e
vengono associati dai Padri ai quattro Vangeli: come pure ad altri aspetti della vita del
fedele) sia cosmologici che psicologici. .
Per quanto riguarda l'effettivo contenuto del libro di Ezechiele, esso si divide
approssimativamente in quattro sezioni: Ez 1-11, Ez 12-32) Ez 33-39 ed Ez 40-48.
. Queste corrispondono alla ·selezione del materiale che abbiamo scelto per questo vo-
lume. La prima parte) Ez 1-11, _tratta della chiamata di Ezechiele e dell'inizio del suo
·ministero; della visione del carro celeste, della chiamata del profeta a parlare alla casa
ribelle di Israele) del!' ordine a lui rivolto di mangiare il rotolo e non parlare, della sua
chiamata a essere una sentinella, insieme alle profezie non verbali della tavoletta· tf,'ar-
gilla e della teglia di ferro (Ez 1, 1 - 4, 3); del marchio del!'innocente e della visione
_della punizione dei governanti empz: culminante nell1allontanamento della gloria del
Signore da Gerusalemme (Ez 9, 1-4.11). Questa sezione detta il tono dell'intero libro
e attira un considerevole interesse da parte dei Padri. Essi si concentrano soprattutto
sulla complessità della visione ·iniziale, fino ai dettagli delle ali dei quattro viventi
(Pseudo-Dionigi), come pure sull'immagine della sentinella, che viene applicata all'uf .
· ficio dfl ves.covo nella Chiesa (Cesqrio di Arles). Fondamentalmente il carattere non
convenzi'onale del libro piene stabilito nella sua stessa apertura, con la potente visione
di Dio; l'effetto della stessa visione sul profeta ·e il subitaneo bisogno di Ezechiele di
· trovare altri modi di"comunicare con la gente al di là del discorso verbale.
Le due sezioni seguenti del libro, Ez 12-32 e Ez 33-39, contengono i messaggi
verbali ai Ezechiele alla gente. Assistiamo d un gradyale addolcime_nto del tono da}l'i-
niziale severità alla successiva promessa:di speranza. Parole e parabole del giudizio
Introduzione a Ezechiele e Daniele 13
finale prevalgono nella prima di queste due sezioni: mentre le promesse di salvezza
caratterizzano la seconda. Il tema del giudizioj che domina 11intero libro1 si concentra
nella seconda sezione (Ez 13 1 - 141 5; 16-18; 20; 28). Ci sono due veementi profezie
1
diEzechiele, .spiegando il testo e traendo .da esso lezioni di natura morale, spirituale o
teologica·.-Ma quando giunge _alla visione del nuovo tempio accoglie una nuova speran-
za di vita. Per esempio, la porta che è chiusa (Ez 44, 2) rappresenta la Legge e i profeti: ·
la vera interpretazione dei quali può venire solo da Cristo. Inoltre Girolamo, frusta
dalla lingua a/filata della gerarchia ecclesiastica, utilizzò gli idolatri leviti (Ez 44, 9)
come base per un attacco contro i vescovi arroganti.
Poco dopo quello di Girolamo viene il còmmento di Teodoreto di Cirro, che fu
probabilmente scritto tra il 433.e il 438 ad Antiochia e potrebbe essersi basato su delle
omelie. Con uno stile molto più sémplice e breve rispetto a Girqlamo, il commento
di Teodoreto segue.più strettàmente la tradizione esegetica di Antiochia, che era dtf
fidente nei confronti della iradizione allegorizzante di Alessandria. Nella visione di
apertura soffoca.ogni tentativo di far corrispondere le quattro creature ai Vangeli: alla ·
maniera" di Girolamo e altri: ess~ riguardano invece il controllo di Dio del!' universo.
Lo stile di Teodoreto è molto più pacato di quello di Origene. ·È intéressante notare
come·egli glissi sulla visione del nuovo tempio in poche pagine. ·
· La quarta fonte importante è la serie delle ventidue omelie predicate da Gregorio
Magno alla fine del 593, forse inizi del 594. Furono diffuse come risposta energica
alla marcia su Roma del re longobardo Agilul/o, tre anni dopo che lasciò l'abbazia di
Sant'Andrea per diventare papa. Trascritte qualche anno dopo es;ere state pronuncia:.
·te, queste omelie sono raccolte in due libri. Le prime dodici consistono di una omelia
introduttiva sul ministero della profezia e di altre undici in~renti la visione e la chia~
mata di Ezechiel~ (Ez 1, 1 - 4, 3). Il jecondo gruppo consta di dieci omelie riguardanti
esclusi:vamente la 1!isione del nuovo tempio (Ez 40). La selezione del materiale di pre-
dicazione è alquanto -di/ferente da quella di Origene, ma il tipo di pubblico pare essere .
stato lo stesso: sono sermoni i'mpegnativz: per un'assemblea di spettatori quotidiani:
che probabilmente includeva monaci e altri tipi di religiosi. Come Origene, ·Gregorio
commenta i passi un verso alla volta. Dietro la prosa ferma e chiara di Gregorio possia-, ·
mo distinguere l'insegnamento di Girolamo, con una forte dose '4ell'uso dell'allegoria
caro a Origene. I temi principali_sono la profondità e il carattere del male, la realtà di
Cristo Salvatore, la visione di Dio, la naty,ra della contemplazione, il bisogno di pro-
vare rimorso e le lacrime conseguenti" al giudizio di Dio, la pratica _delle virtù, !'opera
della Chiesa nel predicare la buona novella e il desiderio di vivere una vita di contem-
pl~zione e azione, che è la linea predlletta da Gregorio ovunque. ,Ci sono momenti in
cui si"percepisce il senso della devastazione operata dai Longobardi~ per esempio alla
fine, quando i/predicatore si ritrova incapace di dire altro perché il contrasto trà il nuo-
vo_tempio e il mondo peccaminoso è troppo grande per lui da sopportare (cf Omelie
2, 10, 24)_. -
.Tquattrq viventi
l'Apocalisse. Ci sono però alcune differenz~) principalmente nel fatto che le creature
in Ezechiele .circondano il carro aella divina presenza nella sequenza di uomo) leone) ·
toro e aquila) laddove l'Apocalisse (ricorrendo alla visione del tempio in Is 6) 1-4 e al
trono.del giudizio in Dn 7) 9-14) porta il veggente. stesso in cielo attraverso una p~rta
aperta in modo da poter osservare una stanza del trono celeste dove e .risto sta al centro)
circondato dalle quattro creature - il leone) il toro). l'uomo e l'aquila - che cantano il
Sanctus (Ap 4, 1-8): l'ordine in cui appaiono i viventi è diverso perché rimuove l'uomo
dal primo posto per enfatizzare la centralità di Cristo.
La predicazione e i commenti patristici che si sono avvicinati a Ezechiele e all'A-
pocalisse hanno prodotto una serie di schemi~ a cominciare dai tre ·che li·collegano·ai
Vangeli e agli evangelisti. Il primo di questi identifica il leone con Giòvanni) il toro
èon Luca) l'uomo con Matteo e l'aquila con Marco. Questo è ciò che si legge in.Ireneo
(Contro le eresie 3, 11, 8) ·e viene seguito da Vittorino di Petovio nel suà commento
. all'Apocalisse, da Giovenco, il sacerdote-poeta·spagnolo, e da Cromazio di Aquileia. nel
suo commento a Matteo. panno tutti la stessa interpretazione: il leon~ è.Giovanni per-
ché_ il suo Vangélo comincia pifno difede; il toro è Luca perché il suo Vangelo comincia
con un sacrificio sacerdotale; l'uomo è Matteo perché il suo Vangelo comincia con la
genealogia di Gesù; e l'aquila .è Marco perché il suo ·Vangelo comincia con la profezia
di Isaia (Is 43). . . .
Il secondo schema è quello che diventa lo standard accettato: il leone è Marco, il
toro Luca, l'uomo Matteo e l'aquila Giovanni. Quest'ordine appare per la prima volta
nel Dei pesi e le misure di Epifanio e viene seguito da Girolamo, Apponio e Gregorio
Magno. Danno anch'essi tutti una sola spiegazione e anche in questo caso si basano
sulle parole iniziali di ciascun Vangelo per soStenerla: Matteo è l'uomo perché comincia .
con una genealogia; Marco è il leone, che ruggisce nel deserto) come il suo esordio pro-
fetico; Luca è il toro perché comincia con un sacrificio nel tempio; e Giovanni è l'aquila
che vola verso il cielo come la Parola divina ..
Ilterzo schema lo ricaviamo prima di tutto dai/rammenti di Ippolito su Ezechiele
e viene seguito da Agostino.(che però tratta questi schemi con una certa cautela, osser- · ·
vando che dovrebbero tutti in definitiva ricondursi solo al Cristo)) Ambrogio e Prima-
sio. Il leone è Matteo perché Cristo discese dalla tribù di Giuda; il toro è Luca perché
. Cristo viene mostrato nella sua gloria sacerdotale,· !'uomo è Marco a causa dell'umanità
di Cristo evidenziata in quel Vangelo)· e l'aquila è Giovanni perché il mistero della
Parola ascende al cielo. .
È interessante analizzare innanzitutto il motivo per cui questi schemi/urano ela-
borati. Ireneo potrebbe bene aver seguito una tradizione risalente a Pap.ia) e, poiché il
canone del Nuovo Testamento stava formandosi: tale tipologia) ricavata da Ezechiele
o dall'Apocalisse o da entrambi: avrebbe potitto supportare la ·teoria ché i Vangeli da
includere·nel canone erano proprio quattro. In ogni caso resta il fatto che i sopra men-
zionati autori: rappresentando sia le principali correnti di pensiero sia casi a sé stanti:
svilupparono questa tradizione di interpretazione. Lo schema di Epifanio, Girolamo
e Gregorio· è quello che vinse, e assunse una vita iconografica e liturgica per conto
proprio. Per esempio il Book of Kells (c. 800) ha rzon meno di t~e ~·mmagini a piena
pagina dei quattro viventi. Lo schema divenne importante nelle catechesi battesimali
Introduzione a Ezechiele e Daniele . 17
Ci sono molti altri esempi dell'uso distintivo di Ezechiele. Un riassunto del/a vi-
'sione di apertura (Ez 1, 1-28 e 3, 12-15) costituisce una delle letture dall'Antico Testa-
mento nel!'antico lezionario siriaco del giorno dell'Ascensione, una festività dal signi-
ficato dottrinale incentrata sul sacerdozio celeste di Cristo che incontriamo al tempo
di Cirillo di Gerusalemme nella città santa stessa. Sebbene la data di composizione di
· questo schema di lettura sia incerta; si presume sia antica). e il materiale in questa par-
ticolare lettura è appropriato ali'occasione - il carro che chiama il profeta e lo lascia· irr.
mezzo alla gente) proprio come Cristo ascese al cielo dicendo ai discepoli di proclamare
la buona novella sulla terra. Una tradizione totalmente differente è la festa dei quattro
viventi: il 4 novembre, nelle chiese copta ed etiope. Impossibile da datare) il Sinassario
Etiopico medievale, un incrocio di commenti biblici e liturgici: dà una spiegazione per
l'occasione quasi identica a quella che abbiamo visto in Macario) dove ogni creatura è
il re di un Pt!-rticolare gruppo. Ciò che abbiamo qui è piùttosto differente dagli schemi
18 Introduzione a Ezechiele e Daniele
. ' .
degli evangelisti: è piuttosto una festività di nuova creazione, con l'adorazione delle .
a
creature rappresentative davanti Dio, senza dubbio più nello spirito della visione di ·
Ezechiele dei quattro evangelisti~ e certamente mirante a uno sviluppo a sé stante.
· Al tempo di Cesario di Arles, la chiamata a essere una sentinella (Ez 3, 17-21)
· era la lettura dall'Antico Testamento che veniva fatta alla consacrazione di un vescovo,
usata insieme a un passo del Nuovo (Gv 21, 15-19) in cui il Cristo risorto ordi#a a
Pietro di dar da mangiare alle pecore. Cesario, che come metropolita di Arles dal 503
_al 542 ebbe una notevole influenza in Francia, non solo predicò su questo testo in .rela-
zione a una consacrazione episcopale, ma tornò spesso in altri discorsi sulla sentinella
pronta a condannare gli uomini per i loro peccati indicandola come responsabilità del
vescovo; in questo segue Ambrogio e Agostino. Su un piano diverso Agostino, intorno
al 411, nel mezzo della controversia donatista, pronunciò due omelie sui pastori e le
pecore. Predicò seguendo Ez 34 verso per.verso, avvisando la cotrzunità cristiana del
bisogno di un giusto ordine e di un corretto insegriamento.
Ci sono anche le catechesi battesimali. Una serie di-omelie pronunciate da Cirillo
di Gerusalemme nella città santa intorno al 350 è giunta fino a noi. Di queste diciot-
to ce ne· sono due che utilizzano i passi centrali di Ezechiele. La seconda riguarda_il ·
pentimento e.si basa su.Ez 18, 20-21, un testo molto -commeritato. La catechesifinale,
sulle parole concl~sive ddl Credo apostolico, tratta dèlla speranza nellà risurrezione e'si
incentra su Ez 3 7, 1-14, 1a visione della valle delle ossa inaridite. Entrambi questi testi
evidenziano l'uso di Cirillo di due significativi aspetti del!'insegnamento di E;<.e,chiele,
il bisogno del pentimento e la promessa di una nuova vita, entrambi fondamentali per
la vita battesimale. La valle delle ossa·inaridite, inoltre, comprensibilmente attirò l'at-
tenzione come lettura pasquale, dato che la ritroviamo più tardi tra. le letture dall'An-
. tico Testamento fatte alla vigilia di Pasqua a Gerusalemme, da dove· si diffuse nel
mondo ortodosso ·e·bizantino. Si ritrova anche a Roma nel Sacramentario Gelasìano
alla vigilia immediatamente seguente una .lettura da Ez 36, la purificazione della gente
e il cuore nuovo. Avere due letture in successione durante quella importante e lunga
liturgia battesimale è un'altra indicazione del!' uso di Ezechiele come importante fonte
di riflessione e insegnamento. Prove di schemi di lettura sono molto sporadiche nei pri- ·
mi secoli. I frqmmenti di Ippolito, ad esempio, suggeristono una tradizione di midrash
sulla Scrittura simile alla pratica sinagogale. Ciò che abbiamo complessivamente per
' Ezechiele indica sequenze locah elaborate per mo#vi specifici, probabilmente per gli
stessi predicatori, COff!~ abbiamo visto-con Origene e Gregorio Magno. Ma per quanto
riguarda le domeniche e le festività, pochi passi specifici vennero selezionati. Al tempo
in cui questi schemi furono ereati~ nei secoli IV-VL le letture daltAntico Testamento
cominciano a uscire dal!'usò eucaristico, nel V secolo a Costantinopoli e nel VI a Ro-
ma, anche se sopravvivono altrove, ad esempio a Milano. Il rito romano mantenne
un'influenza sempre più forte in Occidente e gli schemi di lettura, a partire dall'VIII
secolo in.poi~ indicano quella che potrebbe essere stata una pratica ormai consolidata,·
senza dubbio' costruita su esegesi precedenti: ·dell'uso di passi~chiave - durante i giorni
· infrasettimanali della Quaresima, la stagion·e tradizionalmente connessa con la càte-.
chesi battesimale. Questi-passi-chiave son~ Ez 18, ..1-9 (responsabilità), Ez 18, 20-28
(conversione), Ez 34, 11-16 (nutrimento delle pecore) e Ez 36, 23-28 (di/fusione dello
Introduzione a Ezechiele eDaniele 19
Spirito} cuore di carne). Que!ifultimo passo non sempre compariva ~ella lunga liturgia
della Vigilia di Pasqua. ·
Ezechiele, come altri libri deltAntico Testamento; venne usato per illustrate e
spiegare la vita cristiana - nel caso di Ezechiele forse con un acèento maggiore su alcune
delle sue contraddizioni o dei suoi paradossi: come la realtà di Cristo sceso dal cielo fino
a noi: la responsabilità del credente} il giudizio di Dio e anche la sua determinazione-a
perdonare i peccati: la risurrezione del corpo, la visione ael cielo sulla terra e il modo
in cui queste verità ci vengono rivelate attraverso la lettura spirituale dei Vangeli. Per
esempio la porta del tempio chiusa (Ez 44} 2) viene associata da Cirillo di Alessandria
. e Giovanni Damasceno alla nascita dalla Vergine} il eh~ probabilmente spiega perché
questo passo fini" per es.sere letto a Gerusalemme e poi nei riti bizantino e ortodosso ai
vespri delle festività associate alla vergine Maria} inclusa la sua nascita (8 settembre).
Questo è un chiaro esempio della relazione tra esegesi e liturgia. Dimostra anche tu-
so di versi scelti da Ezechiele nel contesto delle controversie cristologiche del tempo}
come la. stessa esegesi si ritrova} ad esempio} nel Commento sul Credo apostolico di
Rufino. Ci sono molte altr~ prove deltuso patristico di Ezechiele in altri contesti: sia in
quello che a quel tempo era il pubblico mezzo di scrivere lettere (Girolamo)} difendere
la speranza nella risurrezione (Ambrogio)} interpretare i Salmi (Cassiodoro)} rivelare
Fimportanza del libero arbitrio (Tertulliano), esortare i cristiani a seguire Cristo più fe-
delmente (Paciano di Barcellona) o ancora discutere.sulla questione del libero arbitrio
(Teodoreto di,Cirro e Ago_stino). ·
In definitiva Ezechiele emerge da questa pletora di ricche interpretazioni come un
libro stimolante} su cui riflettere amorevolmente e con attenzione. f, il risultato di un
grande discernimento e di una grande creatività, tuttalpiù sfumati perché Ezechiele fu
usato con molta più moderazione rispett6 agli altri due profeti maggiori. Le verità fon- .
dantidel messaggio crisfiano tuttavia emergono con estrema chiarezza, specialmente se
si considerano le difficoltà incontrate dal messaggio di Ezechiele tra la sua stessa gente,
al suo tempo e anche in seguito. Non c'è da stupirsi che i Padri vi ritrovarono in alcuni .
passi-chiave il cuore del Vangelo cristiano. Vi' si riscontra un forte senso della.Scrittura
come pure un ricco lago in cui bagnarsi: più che una· struttura rigidamente concettuale
da cui estrarre specifiche p·roposizioni che in qualche modo sono logicamente sostenute
per sempre. Usare e interpretare Ezechiele. diventa cast un'attività dell'immaginazione
religiosa} il lavoro dello Spirito Santo nella vita .di preghiera della Chiesa.
KENNETII STEVENSON
20 Introduzione a Ezechiele e Daniele
DANIELE
Per guidare il lettore alla _lettura del libro di Daniele nella Chiesa primitiva offria-·
mo una breve panoramica della storia dell'utilizzo del testo nella Chiesa delle origini:
come pure una serie di riferimenti ali'interpretazione dello stesso. Il libro di Dani"ele
entrò- nellà vita delle comunità cristiane molto presto. Allusioni a Daniele si ritrovano
già nelle parole di Gesù e continuano a comparire in testi canonici e non fin dalle fasi
più antiche del movimento cristiano. Sin dall'inizio per i Padri della Chiesa esso giocò
un ruolo importante non solo nel!'ancorare la fede della Chiesa nel ruolo messianico
del Cristo, ma anche nell'offrire racconti difede eroica che fornirono importanti fonti
di forza e consolazione. Ma prima di cominciare a svelare i tesori della lettura della
Chiesa, dobbiamo rivolgerci alla vessata questione di quale testo i 'Padri della Chiesa
avessero tra le mani.
6, ·22) sono diverse da quelle dei Settanta. Gli autori del Nuovo Testamento sembrano
averé accesso a una versione greca molto simile a quella usata per creare la versione
conosciuta come "versione di Teodozione)). Questa tendenza a sostituire i Settanta con
passi della versione di Teodozione continua a essere un caso nei primi tésti crÙtianiper
ragioni che non sono ancora del tutto chiare. In realtà dalla fine del IV secolo il Daniele
di Teodozione aveva universalmente preso il posto della corrispondente versione dei
Settanta, come ricorda Girolamo, il quale ammise la sua stessa ignoranza dei _motivi
che determinarono tale scelta. «Le.chiese del Signore Salvatore non leggono il pro/e-·
ta Daniele secondo la versione dei Settanta, ma usano quella di Teodozione,· perché
questo sia avvenuto, non lo so... ma posso dire questo: [i Settanta] sono molto lontani
- dalla veritas hebraica e giustamente sono stati rifiutati>> (CCL 75A, 774-775).
Sia il Daniele di Teodozione sia quello dei Settanta contengono materiale· che era
stato escluso dal canone ebraico, probabilmente fin dalla fine del I secolo a.C. Le aggiun-
te appaiono nella Vulgata e nel Codice Ambrosiano (VI secolo) e sono considerate testo
sacro dalla Chi~sa cattolica romana, che ha conferito loro lo status di deuterocanoniche.
Queste ''aggiunte a Daniele)) includono il cantico di Azaria e l1inno dei tre giovani ebrei
(Dn 3, 25~90), il racconto di Susanna (Dn 13) e quello di Bel e de/drago (Dn 14).
Il ritrovamento di manoscritti con brani di Daniele tra i rotoli del Mar Morto
- ha suggerito che il testo impiegato dagli scribi ebrei che hanno creato il testo ebreo-
aramaico di Daniele (conosciuto come "testo Masoretico)) o "MT))) era esso stesso ba-
sato su un'antica tradiz~'one testuale che in gran parte è molto vicina alla versione dei
Settanta. Il testo Masoretico e i Settanta divergono in maniera particolarmente signi-
ficativa nella loro traduzione della fine del capitolo 3, laddove i Settanta e Teodozione
includevano la preghiera di Azaria e il cantico dez tre fanciulli (entrambi probabilmen-
te inseriti da un traduttore/redattore più tardo), e in Dn 4-6. Recenti studi su questi
ultimi capitoli hanno dedotto che essi sono basati su un'edizione diversa da quella
usata per le altre parti dei Settanta. -
La tradizione interpretativa siriaca dipendeva da due testz~ conosciuti come Peshit-
ta e "Siro-esaplare". La Peshitta era una traduzione siriaca di uno o più testi aramaici:
mentre la Siro;.esaplare si basava su un testo greco. La Peshitta include le aggiunte a
Dn 3 e a Dn 14. Essa era la versione standard delle chiese nestoriana e giacobita e dal
VII secolo anche di quella maronita;. servì inolÙe come Bibbia per la Chiesa melchita
fino al medioevo. ·
I primi interpreti cristiani del libro di Daniele ritennero che le sezioni narrative in·i!
terza persona (Dn 1-6) come pure le visioni del!' ultima parte del libro furono opera di
un unico autore ebreo nato al tempo di Geremia e vissuto dùrante l'esilio di Babilonia.
Quest'affermazione ricevette una forte critica nell'opera del filosofo pagano Porfirio (fine
III secolo). J;attacco di Porfirio ai Cristiani~ intitolato Contro i Cristiani, includeva come ,
argomentazione il fatto che il libro di Daniele era stato scritto al tempo di Antioco Epi/a-
22 Introduzione a Ezechiele e Daniele
ne e «non raccontò molto ciò che stava per accadere quanto g/l eventi passati»1. Porfirio
aveva ben compreso la gravità di tale accusa. I primi autori cristiani avevano in molte ·
. occasioni collegato la verità·della religione cristiana ai testi profetici: i quali erano stati
letti come previsioni della nascita e del ministero di Cristo e della nascita della Chiesa.
Giustino nella sua prima apologia aveva rivendicato che «non cifidiamo di semplici dice-
rie, ma siamo indotti a credere a coloro che hanno profetizzato queste cose prima che ac-
cadessèro, perché vediamo che davvero tali cose si sono realizzate e si stanno realizzando
come è stato predetto. Questà sarà, crediamo, la più grande e sicura prova anche per voi>>
(Le apologie, 1, 30). Così anche Girolamo a/ferma il potere della profezia per convertire
anche i pagani· <<Perché è·dalla profezia che convinciamo i pagani negazionisti. {{Chi è
. Cristo?", dice il pagano. A lui replichiamo: "È colui che è statàpreannunciato dai pro/e-
tt'. Chiede: ''Quali profeti?". Citiamo Isaia, Daniele, Geremia e altri santi profeti: gli di-
ciamo che sono venuti prima della nascita di Cristo ... e che hanno predetto la sua venuta»
(Commento al Vangelo di Giovanni, 35). Co.me osserva Girolamo, Daniele compare in
maniera dominante in questa lista e in particolare i capitoli 3 e 7 venner.o /requentemen-.
te citati dai primiautori cristiani come prova che la nascita e l'opera di Gesù erano.state
pronosticate in senso profetico. «Desiefero sottolineare nella mia prefazione il fatto che
nessuno dei profeti ha parlato così chiaramente di Cristo come ha fatto Daniele, perché
egli non solo "ha predetto che sarebbe venuto, predizione comune anche ad altri profet~
ma ha anche calcolato esattamente il tempo in.cui sarebbe giun~o» (Commento a Danie-
le, 15). Inoltre gli eventi storici in Palestina nel primo jecolo fornit:ono una.interessante
attualizzazione della profezia. «Ancora, Daniele elencò i diversi re che si sarebbero succe-
duti in ordine, calcolò l'esatto numero di anni di 'ciascuno e annunciò in anticipo i segni
più evidenti d~ifatti che sarebbero·accaduti. E poich/Porfirio vide che tutte queste cose
si erano compiute e non pote:va negare che fossero accadute, superò questa dimostrazione
di accuratezza storica rifugiandosi nel.pretesto in base al quale l'Anticris"to alla fine del
. mondo era di/atto già il regno di Antioco Epzfane5 .sulla base di alcune somiglianze con
fatti che si erano verificqti al suo tempo» (Commento a Daniele, 15). ·
I:effetto delFargomel'/,tazione di Porfirio fu dt spingere gli interpreti cristiani di
Daniele a rendere esplicita la rivendicazione che il libro di Daniele era stato scritto
al tempo dell'esilio babilonese e a sostenere tale rivendicazione con solide argomén-
tazioni. Alcuni autori cristiani del IV secolo avevano fatto /art.una nel controbattere ·
allé accuse di Porfirio. Come notò Girolamo nel prologo del suo commento a Daniele,
· Metodio, Eusebio di Cesarea e Apollinario avevano;tutti replicato a Porfirio. In effetti~
nonostante una smentita («ma poiché non è nostra intenzione rispondere alle false
accuse di un avversario»), è evidente'che lo stesso Commento a Daniele geronimiano
fu scritto in gran parte come replica a Porfirio. .
· Una questi'one strettamente legata a questo era lo status di Daniele. Il tesio stesso
identifica Daniele come un uomo sapiente (Dn 1, 3-5; 2, 48-49) e come 'prediletto"
a Dio (Dri 9, 23), ma non gli a,ttribuisce mai il titolo di nabi ({{pro/eta") .. Questo_.non
impedisce la ptesunzione e la rivendicazione del/atto·che Daniele fu un profeta almeno
·fino alla scrittura dei testi di Qumrqn, ripetuta in Giuseppe "Flavio e, riproposta nell'o-
. .
1
Le·osservazioni &Porfirio al libro di Daniele sono riportate nel Commento a Daniele di Girolamo.
Introduzione a Ezechiele e Daniele· 23
pera dei prirni interpreti cristiani~ tra i quali Ippolito: «Il pro/eta [DanieleL avendoci
cosi' insegnato con la massima precisione la certezza" delle cose che sarebbero accadute, ·
interruppe ciò che stava dicendo e ri'tornò al regno dei Persiani e dei Greci~ raccontan-
doci un'altra visione che ebbe luogo e che fu realizzata nel tempo stabilito, a/finch~·
avendoci convinto di questo, fosse in .grado di presentarci a Dio come credenti. ben
versati nelle cose che sarebbero accadute» (Commento a Daniele, 2, 7). Il passaggio
dal semplice affermare lo status di profeta di Daniele all'includere nelFesegesi un'ar-
gomentazione per _questa dichiarazione si verificò- a causa di un cambiamento nella
. posizione giudaica relativa allo status di Daniele che rimosse il libro di Daniele dai
Profeti e dalle Scri"tture. Sebbene sia difficile stabilire con precisione a che punto questo
cambiamento avvenne, esso. viene fissato nel Talmud babilonese forse nel V secolo
d.C. Una cosa fu che un pagano come Porfirio mise in discussione la lettura profetica
di Daniele,· un'altra che gli interpretiebrei privarono Daniele del suo ruolo profetico.
Gli interpreti cristiani della Bibbia erano stati lucidamente consapevoh riconoscen-
dolo o. meno, che stavano criticando un testo che continuava a essere trattato come
sacro noncht letto e interpretato ·da una fiorente comunità giudaica, accanto e talvolta
in opposizione alla loro stessa lettura. Il Commento a Daniele di Teodoreto di Cirro
è il caso più ovvio di elaborazione di un'interpretazione al fine di'raccogliere la sfida
lanciata dalle critiche giudaiché al testo. Nel prologo ditale opera, Teodoreto annunciò
di essersi assunto il compito di offrire un'ulteriore interpretazione di questo libro per
prova,re che i Giudei si sbagliavano nel togliere Daniele dalle Scritture. «Ci sforziamo
di interpretare questa profezia che è davanti a noz~ div~rsamente da altri che'la disprez-
zano ."e non fanno alcun tentativo ... qu,esto ci prepara àlla follia e alla spudoratezza dei
Giudei~ che altri evitano, nel rivelare che ciò fu predetto e reso chiaro. Infatti nelle
remotè sponde della loro impudenza, essi [i Giudei] si sono comportati come se lo .
avessero separato [Daniele] dal gruppo dei profeti e lo avessero privato [il libro] della
definizione di ''pro/ez.ia"» (Commento a Daniele, prefazione).
Temi principali
Questi problemi inerenti l'autore e il ;uo ruolo evidenziano due importanti carat-
. teri della storia del!'interpretazione di Daniele. lnnanzitutto si capisce che Finterpre-
tazione veniva spesso espressa in termini che badavano alla·dimensione apologetica
dell'esegesi, ovvero l'interpretazione incorpora il.testo di Daniele in una discussion"e
. più ampia sulla verità della religione cristiana e anticipa e talvolta risponde esplicita-
mente alle accuse avversarie. '
·. In secondo luogo, si comprende che il peso delFinteresse per Daniele ricade sùl 1
fatto di enucleare gli elementi del testo che hanno una dimensione profetica ed escato-
.·logica. Passi come Dn 3 e Dn 7--12 ricevono la maggior parte dell'attenzione dei primi
interpreti cristiani. Questo corpus di interpretazioni ospita anche, naturalmente, i mo-·!-
menti più diversi nel!'interpretazione dei primi lettori cristiani che si dibattevano tra i
riferimenti storici delle figure simboliche (es. la quarta bestia in Dn 7, 23). e dei numeri
(es. le settanta settimane in Dn 9, 24). A quèsto proposito, si può rilevare un modello.
24 Introduzione a Ezechiele e Daniele
. . .
. tenza del nome; e in questo giorno in cui sono esorcizzati nel nome di Gesù Cristo croci-
1
fisso sotto Ponzio Pilato~ governatore della Giudea, vengono sconfitti. E coiì è manifesto
a tutti che suo Padre gli ha dato un potere così grande che anche i dèmoni sono sottomessi
alla forza del suo nome e alla dispensa della sua sofferenza. Ma· se un potere così grande
è mostrato aver seguito e seguire tuttora la dispensa della sua sofferenza quanto più
1 .
·grande sarà quello che seguirà il suo avvento glorioso! Perché Egliverl-·à sulle nubi come
il Figlio dell'uomo, come Daniele ha predetto, e i suoi angeli verranno con lui».
di Cirro (433 d:C.) e Policronio (circa 430),· in latino da Girolamo (40l d.C.); ·in siriaco
da Efrem Siro (circa 370) e Isho'dad di Merv (circa 850). Solo quelli di Teodoreto e Gi-
rolamo·sopravvivono completi~ sebbene abbiamo anche gran parte del!'opera di Ippo-
lito. Un commento integrale attribuito a Efrem esiste, ma è di dubbia autenticità. Un\
altro, attribuito a Giovanni Crisostomo, non è invece·senz'altro opera dell'antiocheno
-ma di un autore più tardo è anonimo. Ci rivolgiamo Ora ai commentari per ascoltare la
voe~ della Chiesa che intesse il libro di Daniele nelle vite dei cristiani. .
C. THoMAs McCoLLOUGH
EZECHIELE
DANIELE.
. ' I,·
' .~
i-
EZECHIELE
INTRODUZIONE
. La visione iniziale è unica e centrale in Ezechiele èd è esplicativa del suo messaggio. Le visioni
dal delo sono uniche e misteriose (Gregorio di Nazianzo), ma lo Spirito Santo è onnipresente
(Basilio). In questa visione tutti gli angeli discendono, rendendo necessaria l'apertura di tutti i
cieli (Origene). I cieli.si aprirono al battesimo di Cristo (Girolamo). I cieli furono aperti grazie alla
contemplazione (Teodoreto). Ezechiele aveva trent'anni quando i Cieli si aprirono, la stessa età in
cui Cristo ricevette il battesimo (Gregorio Magno). Ezechiele; su cli lo Spirito discese una sola
. volta~ è una figura di Crist~ (Origene), sul quale lo Spirito è disceso elì è riinasto (Girolamo). Per
poter fare delle rivelazioni speciali agli uomini, Dio li allontana dalle distrazioni, così che possano
prestare attenzione (Crisostomo). La visione che Ezechiele sta per avere prefigura i misteri del
Vangelo (Girolamo). La mano sopra Ezechiele è il Cristo stess_o (Gregorio Magno).
1
Lungo il fiume Chebar e · colui che appariva nel firmamento, e
certe voci e certi movimenti e certe azio-
. La natura della v~ra ispirazione ni (cf. Ez 1, 4ss.). Che tutto questo fosse
un'apparizione ·alla luce del giorno, vi-
E che cosa potresti dire di Isaia? Di sibile solamente ai santi, .o una veritiera
Ezechiele, che contemplò le realtà più
visione notturna,' o un'impressiòne del-
grandi, e degli altri profeti? Il primo di
l'intelletto, che viene a partecipare agli
essi vide il Signore Sabaoth seduto sul
eventi futuri come se fossero già presenti
trono della gloria, circondato dai serafini . ' ~
..
Dio ci guida fuori dalla confusione Cristo è la mano del Signore
Quando Dio sta per mostrare ai suoi La mano o il btaccio del Signore rap-
servi una visione meravigliosa, li guida fuo- presentano il Figlio, perché per mezzo di
ri dalle città in un luogo silenzioso, dove lui tutte le cose sono state create.
lanimo non sia distratto da nessuna vista o Gregorio Magno,
rumore, ma si dedichi completamente alla Omelie su Ezechiele, I, 2, 7
contemplazione della cosa a lui mostrata.
· · Giovanni CHsostomo,
Omelia contro gli Anomei,3, 5
La mano è la forza
Per poter discernere e comprendere
. levisioni di Dio è necessario avere la ma-
La rivelazione dei misteri futuri
no e la forza di Dio su di noi.
Sia a Ezechiele che a Daniele, quando Girolamo,
si trovarono a Babilonia vicino al fiume, Commento a Ezechiele, I, l, 3
vennero svelati i sacramenti futuri, inten- .
do dire nella più pura delle acque, così da
poter dimostrare il potere·del battesimo .
.Girolamo,
Commento a Ezechiele, I, 1, 3
· Il vento divino ci purifica d,al peccato (Origene), diffonde le vfrtù sulla Chiesa (Gregorio
Magno) e ci dà la nuova dispensa;il Bronzo scintillante è Dio stesso (Girolamo), con Cristo,
che si trova tra Dio e l'umanità (Gregorio Magno). Le quattro creature costituiscono una:
complessa questione sulla quale sono state elaborate numerose interpretaz~oni, ma nello
stesso tempo sono un solo modo di collegare· il. cielo é la terra e di guidare il profeta nel
comunicare il suo messaggio al popolo di Israele. I cherubini rappresentano la conoscenza di
Dio (Origene). Questa visione in tutta la sua bellezza ci dimostra quanto sia incomprensibile la
gloria. di Dio (Cirillo di Gerusaleµime). Le·quattro-creature sono i Vangeli o gli evangelisti, in
diverse combinazioni (Ippolito e Ireneo; Epifanio, Girolamo e Gregorio Magno; Agostino).
Esse sono diversi aspetti del mistero della vita di Cristo (Beda, Girolamo, Gregorio Magno).
Possono essere la vita del predicatore, forte nella sua convinzion~ ed equilibrato nello stile
di vita (Gregorio Magno). Si possono collegare alla personalità dell'uomo (Ambrogio,
Girolamo, Teodoreto, Pseudo-Macario, Ammonas). Le qmtttro creature sono creature
celesti (Girolamo, Pseudo-Dionigi), che possono essere paragonate alla vita del predicatore
(Gregorio Magno), anche se non tutto nel cielo può essere compreso (Teodoreto). ·
dice che proviene dal Giordano, come un con la divinità .del Verbo. Egli dicendo: In
leone regale, poiché è scritto: come un leo- principio era il Verbo, e il Verbo era pres-
ne sale dalla boscaglia del Giordano (Ger so Dio, e il Verbo era Dio (Gv 1, 1) fissa
49, 19); la forma di un toro perché Luca lo sguardo nella sostanza stessa della di-
- ma anche gli altri evangelisti - dice che vinità, quasi come l'aquila fissa gli occhi
al tempo convenuto, alla nona ora, venne nel sole. Ma poiché tutti gli eletti sono
sacrificato sulla croce come un bue per il membra del nostro Rèdentore, e il nostro
mondo; infine la forma dell'aquila poiché . Redentore è il capo di tutti gli eletti, dato
Giovanni afferma che il Verbo era sceso che sono adombrate le sue membra, nien-
dal cielo, si era incarnato ed era poi risa- te impedisce che anch'egli sia raffigurato
lito al cielo come un'aquila per la risurre- in esse. Egli infatti, il Figlio unigenito di
zione finale, pieno della natura divin~. Dio, si è fatto veramente uomo, egli si è
Epifanio di Salamina, degnato di morire come vitello nel sacri-
Sulle misure e sui pesi, l, 8-10 . fido della nostra redenzione, egli è risu-
scitato come leone in virtù della sua forza.
Si dice anche che il leone dorma con gli
occhi aperti: e ciò perché nella morte stes-
Le quattro creature sono come .gli sa in cui, come uomo, il nostro Redentore
evangelisti poté addormentarsi, come Dio, rimanen-
do immortale, rimase sveglio. Egli, ascen-
La creatura con quattro facce che
dendo al cielo dopo la sua risurrezione, fu.
abbiamo visto nell'Apocalisse di Giovan-
elevato in alto come aquila. Egli dunque
ni (cf. Ap 4, 6-8) eall'inizio della profezia
è per noi tutto questo insieme: uomo per
di Ezechiele - che aveva le facce di un
la sua nascita, vitello per la sua morte, le- ·
uomo, di un toro, di un leone e di un' a- one nella sua risurrezione,. aquila nella sua
quila - ha un significato spe~iale anche
ascensione al cielo.
per il testo che stiamo analizzando [i.e. Gregorio Magno,
.Mc 1, 1-12]. In Matteo questo vivente ha Omelie su E.zechiele, I, 4, 1
la faccia di un uomo; in Luca di un toro;
in Giovanni di un'aquila; in Marco di un
'leone che ·piange nel deserto.
Girolamo, I quattro viventi pregano Dio
Trattato sul Vangelo di Marco, Mc 1, 1-12 · Così è come Ezechiele descrive i vi-
venti che pregano Dio. N_elle figure dei
quattro evangelisti dimostra la gloria del
I quattro viventi alati simboleggiano Padre e richiama l'attenzione sulle sue
i quattro évangelisti · opere, nelle quali tutti e quattro i punti
della bussola sono realizzati. Disse: .una ·
Che questi quattro esseri viventi alati figura composta di quattro esseri animati~
simboleggino i santi quattro evangelistilo di sembianza umana con quattro volti e
attestano le introduzioni stessé dei singo- quattro ·ali ciascuno; poiché ciascuna di
li libri del Vangelo. Matteo. giustamente esse è un Vangelo, appare in una quadru-:
viene simboleggiato da una figura d'uomo plice forma. La prima figura, dice, che
perché sl rifà all'origine umana di Gesù; era come un toro, indica la gloria sacer-
Ma.reo è raffigurato dal leone a motivo del dotale di Gesù, come la descrive Luca.
grido nel deserto; Luca dal vitello, perché · La seconda, che era cùme un leone, indi-
esordisc"e da un sacrificio; Giovanni è sim- ca la predominanza e la natura regale del
boleggiato dall'aquila perché esordisce leone della tribù di Giuda; questo è ciò
I:apparizione delle quattro creature (1, 4-14) 35
che narra Matteo. La terza era come un che soleva immolare il sacerdote. In effet-
uomo e dimostra la capacità di soppor- ti l'autore del terzo Vangelo comincia la
tazione del Figlio e la ba.ssa natura del- sua narrazione con il sacerdote Zaccaria
l'umanità, così come la racconta Marco. e ricorda la parentela fra Maria ed Elisa-
Infine la quarta, l'aquila, inse.gna il segre- betta (cf. Le 1, 5-36); da lui si raccontano
to spirituale della sua potenza e forza che adempiuti in Cristo bambino i segni mi-
vola fino al cielo dal Padre: questo· è il steriosi del sacerdozio veterotestamenta-
messaggio di Giovanni. rio (cf. Le 2, 22-24) e tante altre cose, che
· Ippolito, possono ricavarsi da una ricerca diligen-
Frammenti, 1 te, attraverso la quale appare che Luca
intese descrivere la persona di Cristo sa-
cerdote. Quanto a Marco, egli non volle
narrare né la stirpe regale né ,la parentela
Gli animali enfatizzano il carattere o la consacrazione sacerdotale e tuttavia
regale di Cristo appare occuparsi delle cose compiute da
Mi sembra dunque che fra quei ri- Cristo come uomo. Ora fra quei quattro
cercatori che hanno interpretato i quattro esseri viventi egli appare raffigurato dal
esseri viventi dèll'Apocalisse (cf. Ap 4, sjmbolo del semplice uomo.
· 7; 5, 6-7), significando con essi i quattro Agostino,
evangelisti,. meritino - probabilmente · - Il cQnsenso degli evangelisti, I, 6, 9
11:1aggiore attendibilità coloro che hanno
identificato il leone con Matteo, l'uomo_
con Marco, il vitello con Luca, l'aquila
.L'unità dei quattro Vangeli
con Giovanni, che non gli altri che han-
no attribuito l'uomo a Matteo, l'aquila a I Vangeli sono legati l'uno all'altro.
Marco, il leone a Giovanni. Per so.stene- Si agganciano uno all'altro e procedono
re questa loro congettura essi si basaro- insieme qua e là, in modi diversi, lungo
no piuttosto sllll'inizio del libro che non l'intero circolo del loro volo. E il loro
sul piano globale inteso dagli evangelisti, corso non ha fine, né mai salgono o scen-
cosa che invece bisognava di preferenza dono, ma Sl muovono sempre verso luo-
investigare. Era' pertanto molto più logi- gQi più alti.
co che con il leone si vedessè raffigurato Girolamo,
colui .che sottolineò assai vigorosamente Commento a Ezechiele, I, 1, 8-9
la.persona regale di Cristo. Difatti anche
nell'Apocalisse il leone è ricordato insie-
me con la tribù regale, là dove si dice: Ha
vinto il leone. della tribù di Giuda (Ap 5,
Le quattro creature e la vita di Cristo
5). Secondo Matteo si narra anche che i Nell'immagine delle quattro creature
Magi vennero dall'Oriente per cercare e viventi, le due raffigurate dall'uomo e dal
adorare ·il Re che mediante la stella era vitello mostrano i segni della sua passiorn~.,, .
loro appar.so come già nato; e dello stesso e morte, mentre le due simboleggiate dal '
· re Erode è detto che ebbe timore di quel leone e dall'aquila mostrano· i segni della
Re bambino e per ucciderlo fece trucida- sua vittoria sulla morte. L'uomo rappre-
re molti piccoli (èf Mt 2, 1-18). Che col · senta il Signore fattosi mortale mediante
vitello -s i indichi Luca non ci sono dubbi l'incarnazione; il vitello prefigura Colui
fra le due categorie di studiosi, e il moti- che si immolò per noi sull'altare della cro-
vo è da ricercarsi nella vittima più grande ce; il leone lo personifica nel momento in
36 Ezechiele
realtà celesti tutto ciò che di bene si com- · animali la Legge e ìl · Vangelo si affret-
pie: chi~ infatti, per mezzo .del bene che tano verso il futuro e non tornano mai
compie, aspira alla gloria terrena, spinge indietro.
in basso le ali è la faccia. · Girolamo,
Gregorio Magno, Commento' a Ezechiele, 1, 1, 12
Omelz'e su Ezechiele, I, 4, 4
Conoscenza di sé
Movimento e predicazione Dobbiamo vedere noi stessi con sol-
Due si allungano e si protendono · lecitudine come guardiamo agli ~Itri e
verso l'alto e rappresentano la predica- porre noi stessi, come si diceva, davanti
zione celeste, in tutto ciò che pertiene la a noi, cosicché, imitando continuamente
maestà di Dio. Due coprono i !Oro cor- gli esseri viventi alati, prendiamo coscien-
pi, perché la conoscenza umana venga za delle nostre azioni e camminiamo sem-
impedita ~ non sia consentita la perfetta pre presenti a noi stessi.
comprens10ne. . Gregorio Magno,
. Girolamo, Omelie su Ezechiele, I, 4, 9
Commento a Ezechiele, I, 1, 11
13
I carboni ardenti
Le ali e la c_onteniplazi<?ne
Attraverso queste cose mostra che Il·fuoco e la divinità
non tutto può essere compreso grazie alla
potenza divina,. ma che alcune cose sono La Parola' di Dio sembra quasi prefe-
chiare per loro e altre sono incomprensi-: rire a tutte le altre la sacra raffiguraziòne
bili, ed essi non possono andare oltre i li- rappresentata dal fuoco ... onora e predi-
miti loro stabiliti. Allungano due ali nella lig~ a tutti i livelli le immagini basate sul
loro esultanza, perché è stato loro elargito fuoco. A mio parere, il fuoco è indice
il dono della contemplazioné, e coprono dell,aspetto più simile a Dio delle intel-.
·i loro corpi con due ali, nascondendo le ligenze celesti.
. cose che sono nascoste dalla felice igno- Pseudo-Dionigi Areopagita,
ranza, ·e non lottano per guardare cose Gerarchia celeste, 15, 2
che non hanno il diritto di vedere.
Teodoreto di Cirro,
Commento a Ezechiele, I, 1 La predicazione è come maneggiare
un tizzone ardente .
Quelli che per amore di Dl.o si muo-
12
Il movimento senza mai voltarsi in- vono per predicare sono le sue ruot~ 1
dietro come fuoco ardente, perché spinti dal
desiderio di lui si muovono da un luogo
ad un altro e accendono gli altri di quel
Si muovono seguendo lo Spirito medesimo fuoco di cui essi ardono . .
Santo . Gregorio Magno,
-Questo mostra il segreto di ciascun Omelie su Ezechiele, I, 5, 10
Testamento, perché in questi quattro
40 Ezechiele
14
Gli esseri vanno e vengono Un misto di vita attiva e contem-
plativa
I Vangeli si muovono insieme Gli esseri viventi vanno e non si vol-
Qualsiasi creatura osserviamo fa ri- tano indietro, vanno e ritornano, perché
splendere maggiormente la conoscenza di gli uomini santi e dalla vita attiva che han-
Dio, perché il Creatore è conosciuto dalle no intrapreso non ricadono nell'iniquità,
sue creature. Dal mezzo degli esseri anima- e dalla vita contemplativa, che non posso-
ti lo splendore del fuoco e la luce proce- no mantenere in continuità, ricadono in
dono. Se infatti avrai confrontato i Vangeli questa attiva.
tra loro, troverai in mezzo alla lettera e ~a Gregorio Magno,
semplice storia i misteri dello Spirito Santo. Omelie -su Ezechiele, I, 5, 12
Girolamo,
Commento a Ezechiele, I, 1, 13-14
Io guardavo quegli' esseri: ed ecco sul t~rreno una ruota al fianco di tutti
e quattro. Le ruote avevano l1aspetto e la Jtruttura come di topazio e tutte
è quattro _la medesima forma; il loro aspetto e la loro struttura erano come
di ruota in mezzo a un'altra ruota. Potevano muoversi in quattro direzioni>
procedendo non si voltavano. Avevano ·dei cerchioni molto ·grandi e i cer-:
chioni di tutt'e quattro erano pieni di occhi. QuanrJ,o quegli esseri viventi si
muovevano} anche le ruote si muovevano accanto a loro e} quando gli esseri.
si alzavano da terra) anche le ruote si alzavano. Dovunque lo spirito le avesse
sospinte, le ruote andavano e ugualmente si alzavano) perché lo spirito dégli
esseri viventi era nelle ruote. Quando essi si muovevano) anch)esse si muo-
vevano; quando essi si fermavano} si fermavano anch'esse e) quando essi si-
alzavano da terra, anch'esse ugualmente si alzavano, perché nelle ruote vi
era lo spirito degli esseri viventi (1, 15-21).
Il tuono e la ruota
Chi è teso in avanti, come una ruo-
Seguire in una strada diritta
ta, che tocca la terra solo con una pic- Le ruote, che sono alate e che proce-
cola parte di se stesso, è davvero come dono iri avanti senza mai rivoltarsi indietro
era la ruota, secondo quanto dice Eze- e senza mai deflettere, [indicano] la forza
chiele. del loro procedere in modo assolutamente
Basilio di Cesarea, diritto, in quanto la rotazione della loro in-
Omelia sul-Salmo 28 telligenza le mantiene, in una maniera che
42 Ezechiele
Al di sopra delle teste degli esseri viventi era disteso una ·specie di firma-
mento, simile a un.cristallo splendente, e sotto il firmamento erano le loro ali
distese, l'una verso t altra; ciascuno ne aveva due che gli coprivano il corpo.
Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle alz: · simile al rumore di
grandi acque, come il tuono deltOnnipotente, come il fragore.della tempesta,
come il tumulto d'un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ·
ali. Cifu.un rumore al di sopra del firmamento .che era sulle loro teste.Sopra il
firmamento che era sulle loro teste apparve qualcosa come una pietra di zaffiro
: in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze
umane. Da ciò che sembravano i suoifianchi in su, mi apparve splendido come
metallo incandescente e, dai suoi fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era
circondato da uno splendore simile a quello dell'arcobaleno fra le nubi in un
giorno di pioggia. Così percepii in visione la gloria del Signore. Quando la vidz:
caddi con la/accia a terra e udii la voce di uno che parlava (1, 22-28).
· Le creature, le ruote e .fa visione di Dio (1, 22-28) 45
Cristo in trono .
. ' ~\
·
24
Il suono delle ali Il firmamento è. sotto il trç:mo e l'uo-
mo è sopra il trono, perché, avendo assun-
to la natura umana, egli è nato inferiore
La comprensione di Dio
agli angeli, ed è stato elevato al di sopra
La Parola di Dio ha trasmesso agli degli angeli.
abitanti della terra certi suoi inni, nei Gregorio Magno,
quali si rivela santamente l'eccellenza Omelie su Ezechiele, I, 8, 23
46 Ezechiele
Ezechiele cade con la faccia a terra; segno della sua peccaminosità (Girolamo, Gregorio
Magno), e gli viene ordinato di andare dai ribelli in veste di predicatore, il che è una grande
responsabilità (Gregorio Magno). Ma Dio dà agli uomini la scelta e gli scorpioni tra loro
sono nelle loro anime (Giovanni Crisostomo). Il predkatore deve convivere con il bene e
con il male (Gregorio Magno) e non aver paura (Origem~, S.alviano).
1
Ezechiele cade con la faccia aterra e considerare piangendo in quale miseria
e debolezza siamo caduti, rioi che non
riusciamo nemmeno a sopportare quel-
A causa della peccaminosità
la felicità per vedere la quale siamo -stati
Ezechiele non viene trascinato dal - creati. C'è tuttavia un'altra cosa che l'e-
ia grandezza delle visioni, ma ca'de con sempio del profeta ci porta a considerare
la faccia a terra riconoscendo la fragilità in rtoi.. Il profeta, appena vide la gloria
dell'uomo. del Signore, cadde con la faccia a terra.
Girolamo, Poiché noi non possiamo vedere l'imma-
Commento a Ezechiele I, 2, 1 gine della gloria del Signore per mezzo
dello spirito di profezia, dobbiamo.cono-
scerla assiduamente e contemplarla pre-
murosamente nella Sacra Scrittura, negli
Dimostrazione dell'umana debolezza ammonimenti celesti, nei precetti spiri-
Che sarebbe avvenuto di quest'uo- tuali. Qu~ndo riusciamo a vedere qual - ·
mo se avessè visto la gloria di Dio così cosa di Dio noi cadiamo con la faccia a
com'è, lui che vedendo l'immagine della terra perché ci vergognamo del male che
sua gloria, ma essendo incapace di 'sop- iicordiamo d'aver commesso.
portarla, cadde con la faccia a terra? Qui Gregorio Magno,
dobbiamo riflettere e.o n grande tri~tezza Omelie su Ezechiele, I, 8,-32
La missione di recarsi nella casa di Israele (2, 1-7) 49
di essere innaffiata, allora diventa incol- . ascoltano c10 che state dicendo. Dove-
ta, selvatica e produce molte spine, che te capire che vi sto ammonendo perché
hanno la stessa .natura del peccato. Per- hanno una mente fallace e si riuniscono
ché dove ci sono spine troverai vipere, contro di voi e vi circondano, non la-
serpenti e scorpioni e ogni strumento del sciandovi via d'uscita. Lo fanno perché
diavolo: sono senza fede e disprezzano i coman-
Giovanni Crisostomo, damenti di Dio.
Omelia contro glt:Anomei, 12, 5 Girolamo,
Commento a Ezechiele~ I, 2, 6
Tollerare i malvagi
. Nella Chiesa del tempo presente L'atteggiamento di colui che è stato
non possono trovarsi dunque i :malvagi mandato
senza _i giusti, né questi senza i reprobi. Il bene che l'inferiore dice al supe-
Richiamate alla mente, fratelli carissimi, riore è veramente bene se lo dice umil-
i tempi passati e rendetevi forti per sop- mente. 'Se la rettitudine del p~nsiero non
portare i malvagi. Se siamo della stirp'e trova l'umiltà della parola, allora; · dalla
degli eletti dobbiamo comportarci sulla
radice al ramo, dal pensiero alla parola,
scia dei loro esempi, ·e non vi fu alcun
tutto è viziato ... Il superiore, 'per parla-
giusto che abbia rifiutato di tollerare i
malvagi. · re, deve essere dotato di umile autorità,
· Gregorio Magno, mentre l'inferiore deve possedere una li-
Omelie sui Vangeli, II, 38, 7 bera umiltà.
Gregorfo Magno,
.Omelie su Ezechiele, I, 9, 12
Non temerli
S'intende, hai timore dei volti dei pa- 7 Parla) che ascoltino o no
renti che ti stanno accanto, hai paura di
riuscire sgradito alle persone che ti strin-
gono, si accalcano intorno al tuo piccolo La responsabilità del predicatore
letto. Il Signore dice: Non li temerè} né Chiunque pecca,.che altro fa se. non
!}impressionino le loro facce} perché sono provocare l'ira del suo Creatore? E sap-
una genzà di ribelli. Perciò, sii anche tu . piamo che ogni . qualvolta manchiamo
impavido, imperterrito; Non àvere paura nell'azione, nella parola, nel pensiero, noi
dei loro volti, non lasciarti commuovere · provochi~mo Dio contro di noi. Egli tut-
dai riguardi che ti usano.
tavia sopporta e aspetta benigno: da parte
Salviaho di Marsiglia,
sua ci elargisce la pazienza, per mezzo dei
Contro tavarizia,3, 20, 92
suoi predicatori la parola di esortazione.
Chiunque predica le cose giuste, se ascol-
tato, placa l'ira del Creatore provocata
La durezza d~i non credenti dal.pòpolo che prevarica. ·
Non pensate di essere stati ingannati · · Gregorio Magno,
se siete stati mandati da coloro che non Omelie su Ezechiele, I, 9, 25
A Ezechiele viene ordinato di mangiare il rotolo (2, 8:- 3, 3) 51
Mi disse: «Figlio dell'uomo, ascolta ciò che ti dicò e ·non essere ribelle
·come questa gentà di ribelli: apri la bocca e mangia ciò che io ti do».·Io guar-
dai~ ed ecco, una mano tesa verso di me teneva un rotolo. Lo spiegò davanti ,
a me; era scritto da una parte e dall'altra e conteneva lamenti, pianti e guai.
Mi disse: «Figlio dell' uomò, mangia ciò che ti sta davanti~ mangia questo
rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele». Io aprii la bocca ed egli mi fece
mangiare quel rotolo, dicendomi: «Figlio dell'uomo, nutri il tuo ventre e ·
·_riempi le tue viscere con questo rotolo che tiporgo». Io lo mangiai: fu per la
mia bocca dolce come il mi~le (2, 8 ~ 3, 3).
Il profeta, che non deve diventare come quelli da cui è stato mandato (Girolamo),
ha con sé il rotolo, che contiene le Scritture. Esse non sono sempre facili da capire,
per cui è importante un'efficace predicazione (Ippolito, Gregorio Magno). Anche se le
Scritture possono essere dolci al palato, diventano amare quando la nostra comprensione
cresce (Origene, Teodoreto). Le parole della Scrittura devono essere ingerite prima di
poterle insegnare (Girolamo), perché sono il nostro vero nutrimento, dal momenfo che
ci forniscono la comprensione (Gregorio Magno) e come miele ci insegnano la saggezza
(Cassiodot:o).
2 8
• Non essere ribelle Il rotolo è la Scrittura
Il rotolo simboleggia i profeti e gli
Non imitateli apostoli. Nell'Antico Testamento era
Non dovete imitare coloro che siete scritto stil verso, nel Nuovo sul recto.
stati mandati a correggere, perché lo stes- Inoltre il rotolo simboleggia il segreto,
so peccato ·meriterebbe esattamente lo l'insegnamento spirituale - e in modo
stesso castigo. talmente dignitoso da poter essere letto
Girolamo, da entrambi i lati. In realtà si tratta di uri ·
Commento a Ezechiele, I, 2, 8 collegamento tra il leggere r esterno e il
comprendere l'inte~no.
Ippolito,
Frammenti, 3
2 9
• La mano con il .rotolo
Ma davanti al profeta il rotolo viene svolto profeta (intendo dire tra i profeti mag- ·
perché agli occhi dei predicatori della divi- giori) viene chiamato "Figlio dell'uomo". ·
na parola l'oscurità viene svelata. Tale titolo viene dato esclusivamente a
Gregorio Magno, Ezechiele. In Ezechiele, dopo quasi ogni
Omelie su Ezechiele, I, 9, 29 venti o trenta versi, egli ripete: ·m i fu ri- .
volta la parola del Signore. Quakuno po-
trebbe domandare: «Perché viene ripe-
2
• 10 Lamenti, pianti e guai tuto così spesso nella profezia?». Perché
lo Spirito Santo è sceso sul profeta ma è
anche stato portato via da ·lui. Quando
· L'effetto del messaggio sul profeta dice la .parola mi fu rivolta .indica che lo
In maniera siinile io intendo anche Spirito Santo lo aveva abbandonato e che
il caso del libro menzionato da Ezechie- poi è tornato da lui.
le, nel quale erano scritti lament~ pianti Girolamo, .
e guai. La Scrittura, nel suo complesso, Trattato sul Vangelo di Marco, Mc 1, 1-12
contiene i "guai" di quelli che stanno per
morire, i "pianti" di quelli che vennero
.salvati e i "lamenti" di quelli che si tro-
vano in mezzo a queste due condizioni.
La Scrittura è il nostro vero cibo
Anche Giovanni, che mangia il rptolo che Egli dunque dice che privandoci
è scritto dentro e fuorl (cf. Ap 10, 10), della sua parola ci colpisce con la fame e
considerò l'intera Scrittura · come un so- . ·con la sete, perché vuol dimostrare che le
lo libro, dolce a comprendersi all'inizio, sue parole sono il nostro cibo e la n.ostra
qu·a ndo lo si mastica, ma amaro nella bevanda. Ma si noti che ora sono cibo e
comprensione di ciascuno di coloro che ora sono bevanda. Nelle cose oscure che
giungono a conoscerlo. non possono essere comprese senza una
Origene, . spiegazione, la Sacra Scrittura è il nostro
Commento al Vangelo di Ciovanni, 5, 7 · cibo, perché tutto ciò 'c he si spiega, affin-
ché venga compreso, deve essere come
masticato per essere inghiottito. Mentre
Non ti scoraggiare nelle cose più chiare .è bevanda. La be-
vanda si manda giù senza masticarla: be-
Non ci deve spingere alla dispera- viamo le parole più chiare, perché siamo
zione la moltitudine delle nostre piaghe, in grado di comprenderle anche senza
perché è ben più grande la potenza del sp1egaz1one.
medico che non ·1a gravità del nostro Gregorio Magno,
. male. Omelie su Ezechiele, I, 10, 3.
Gregorio J0:agno,
Omelie su Ezechiele, I, 9, .35
Dobbiamo mangiare prima di poter
3
insegnare
• 1 Mangia questo rotolo .
Se non . mangiamo prima il libro·
aperto, non possiamo insegnare ai fan-
Ezechiele "Figlio dell'uomo''.
. ciulli di Israele.
Nel rotolo di Ezechiele, che è in ef- Girolamo,
fetti una figura di Salvatore, nessun altro Commento a Ezechiele, I, 3, 1
A Ezechiele viene ordinato di mangiare il rotolo (2, 8 - 3, 3) 53
Pòi egli mi disse: «Figlio dell'uomo, va', rècati alla casa d'Israele e rife-
risci loro le mie parole, poiché io non ti mando a un popolo dal linguaggio
astruso e di lingua oscura, ma alla casa d'Israele: non a grandi popoli dal
linguaggio astruso e di lingua oscura, dei quali tu non comprendi le parole;
se ti avessi inviato a popoli similz: ·ti avrebbero ascoltato, ma la casa d'Israele
non vuole ascoltare te, perché non vuole ascoltare me: tutta la casa d'Israele
è difronte dura e di cuore ostinato. Ecco) io #do una faccia indurita quanto
la loro faccia e una fronte dura quanto la loro fronte. Ho reso la tua fronte
come diamante, più. dura della selce. Non_li temere, non impressionarti da-
vanti a loro; sono una genìa di ribelli>>. Mi disse ancora: «Figlio dell'uomo,
tutte le parole che ti dico ascoltale con gli orecchi e accoglile nel cuore: poi
-va), rècati dai deportati: dai figli del tuo popolo) e parla loro. Ascoltino o non
ascoltino, dirai: "Cosz' dice il Signore'\>. (3, 4-11).
Il profeta viene mandato dai pagani e dagli Israeliti (Gregorio Magno); i ministri sono
profeti (Agostino) e devono essere pronti e fermi nella foro predicazione, indipe.ndentemente
dalla risposta che otterrat?-no dalla gente·(Agos~ino, Girolamo), perché l'esilio è un luogo ma
anche uno stato mentale di confusione (Gregorio Magno, Crisqstomo),. Da qut la necessità
di diffondere ciò che Dio insegna all'apostolo di predicare (Girolamo), sebbene i profeti non
. siano come gli apostoli (Teodoreto).
10 11
- Parla ai deportati"
8 Una faccia tosta
La confusione della dep~rtazione
Resistere alla sfrontatezza Il fatto che il profeta sia inviato ad
esortare· il popolo deportato, quella de-
Da questo impariamo che oggi come portazione non va intesa soltanto in senso
allora resistere alla sfrontatezza è un se- materiale, ma anche in -senso morale. Il
gno della·grazia di Dio. popolo da Gerusalemme era andato a Ba-
Girolamo, bilonia. E Gerusalemme non viene chia-
Commento a Ezechiele, I, 3, 8-1 O mata forse visione di pace, e Babilonia
confusione? Chiunque cade dalle opere ·
degne in azioni malvagie, poiché da un
La durezza . deve essere .affrontata impegno buono cade nei vizi, è come se
con durezza da Gerusalemme andasse a finire nella
città di Babilonia: infatti ha abbandonato
Una espressione del genere l'ha ri- - ·1a felice vetta della contemplazione e gia-
volta anche il Signore ai. profeti, quando ce nella confusione della deportazione.
dice che ha reso il loro volto come una · Gregorio Magno,
città di bronzo, còme un blocco d'acciaio Omelie su Ezechiele, I, 10, 21
e una colonna di ferro perché non .aves-
sero timore delle ingiurie del popolo, ma
potessero infrangere contro la fermezza
Ciò che Dio dice a Ezechiele deve
della propria frohte l'impudenza di chi li
canzonava. Gli animi che hanno ricevuto - essere diffuso
un'educazione a nobili sentimenti resta- Dobbiamo osservare che l'insegna-
no dominati più ·facilmente dal rispetto mento di _Dio deve prima di tutto essere
umano che dalla paura. modellato nel nostro cuore e ascoltato e
Girolamo, compreso attentamente, e solo in seguito
Lettere, 66, 6 può essere posto davanti alla gente.
Girolamo,
Commerlto a Ezechiele, I, 3, 10~~
56 Ezechiele
12
Il suono della gloria di Dio lecito, giunge a partecipare della scienza
e della conoscenza divine. Per questo la
La Trinità Parola di Dio ha trasmesso agli abitanti
della terra certi suoi inni, nei quali si rivela
Il posto di Dio è ovunque egli ·trovi ·santamente l'eccellenza della-sua altissima
· ospitalità, e certamente il Figlio è il posto illuminazione. Per parlare in termini sen-
del Padre tanto quanto il Padre è il posto sibili, alcuni di questi inni gridano come
del Figlio. un rumore d'acqua (Ez 1, 24; Ap 19, 6): Sia
. Girolamo, benedetta dal suo luogo la gloria del Signo-
Commento a Ezechiele, I, 3, 12 re (Ez 3, 12); altri annunziano ad alta voce
la parola divina così celebrata e venerata:
Santo, santo, santo il Signore Sabaot, tutta la
La gloria celeste terra è piena della sua gloria (Is 16, 3).
Pseudo-Dionigi Areopagita,
Il primo ordine delle essenze cele- Gerarchia celeste, 7, 4
sti, quello che circonda immediatamente
Dio ... contempla in modo puro numerose
e beate visioni, è illuminato da semplici ed
. immediati splendori, ed è riempito di nu-
Il timore del cielo
trimento divino ... Grazie alla somiglianza a · Hai visto qùanto è grande il timore
Dio che riesce a raggiungere nella sua bella nel cielo e quanto è grande il disprezzo in·
condizione e nelle sue belle attività, è giu- terra? Quelli [i.e. gli angeli] gli rendono .
, dicato degno di comunicare e collaborare gloria, questi [i.e. gli .eretici] conducono
con Lui in larga".misura, conosce in -modo curiose ..indagini; quelli lo onorano, questi
superiore molte cose divine e, nei limiti del non fanno altro che domande; quelli si co-
Il compito di visitare Babilonia (3, 12-15) 57
prono gli occhi,. questi cercano con impu- Si percuotono con le proprie ali
denza di fissare la sua gloria ineffabile. Chi
non si lamenterebbe, chi non piangerebbe Cosa significa dunque il fatto che
.questi esseri viventi alati si colpiscono vi-
per la loro follia ed estrema demenza? .
Giovanni Crisostomo, cendevolmènte con le ali, se non che tutti i
santi si toccano a vicenda con le loro virtù
Omelia contro gli Anomei, l, 6
e si eccitano al progresso con la conside-
razione della virtù degli altri? Infatti non
è dato tutto ad uno, ma a questo è dato
L'effetto della gloria sugli uomini ciò che a te non è dato, e a te è dato ciò
I cuori dei peccatori erano diventati che a lui è negato, affinché mentre questo
il luogo dove dimorava lo spirito del ma~ . considera il bene che tu hai e lui non ha
. I
le, ma dopo che, adirati con se stessi, per col pensiero ti ritenga superiore a sé; e a
mezzo della penitenza ritornano alfa vita, tua volta tu, mentre vedi che lui ha ciò che
diventano luogo della gloria del Signore. · . tu non hai, nel tuo pensiero ti metta al di
Essi ormai si ergono contro 'se stessi, ormai sotto di lui; e avvenga. ciò· che sta scritto:
con le lacrime della penitenza condannano Stimatevi superiori a vicenda (Fil 2, 3 ).
il male compiuto; perciò si ode benedire Gregorio Magno,
con lode la gloria del Signore, ·dove prima Omelie su Ezechiele, I, 10, 32
risuonava l'insulto al Creatore, per amore
del secolo presente. E i cuori dei peniten-
ti dove prima, quando erano immersi nel I due Testamenti
peccato, il Signore era escluso, ora sono
· diventati il luogo della sua dimora. Quanti Il rumore delle ruote è perciò la paro-
poi si convertono dai loro peccati al Signo- la dei Testamenti. E così, dopo il rumore
re, non soltanto si dolgono con lacrime del delle ali degli esseri viventi, si sente anche
male che hanno compiuto, ma altresì fan- il rumore delle ruote, perché accolto il
no progressi verso l'alto con opere meravi- messaggio .d ei predicatori, quando le vir-
gliose, da diventare santi esseri viventi di tù dei santi spiccano il volo per compiere
azioni più elevate e a vicenda si stimolano
Dio, da volare in alto con privilegi e virtù,
al progresso, il livello della santa Chiesa
da abbandonare totalmente la terra, e per
s'innalza, tanto che nel mondo intero si
i doni ricevuti rimanere sospesi con il desi-
leggono le pagine dei Testamenti sacri.
derio alle realtà celesti.
Gregorio Magno,
Gregorio Magno,
Omelie su Ezechiele, I, 10, 37
Omelie su Ezechiele, I, 10, 29
con grandi pianti cerchiamo ~ beni celesti sia grande la dolc~zza dei premi celesti,
dei quali abbiamo sentito parlare. . quale sia l'armonia dei cori angelici, come
Gregorio Magno, sia incomprensibile la visione della Trini-
Omelie su Ezechiele, I, 10; 39 tà santa, allora più gli diventa dolce ciò
che .vede interiormente, più si converte
in amarezza per lui ciò che sopporta este-
14
riormente.
Sollevato e portato via Gregorio Magno,
Omelie sù Ezechiele, I, 10, 43
La p~santezza del cuore alleviata
La mano del Signore era sul profe.ta, 15
rafforzandolo, così che potesse ·assumere
Muto per sette giorni
il nome di sentinella e insegnare ciò che
era stato insegnato a lui. La ragione del silenzio
Girolamo, Chi ascolta accoglie · volentieri la
Commento a Ezechiele, I, 3, 14-15 parola che il predicatore pronuncia con .
animo pieno di compassione. Così quan-
do si vogliono unire due pezzi di ferro
· perché stiano insieme, prima si fondono: .
Il profeta è rafforzato
l'unione non è consistente se prima non si
È dolce vivere in mezzo alle cose ammorbidisce il ferro. Perciò il profeta si
umane, ma solamente per colui che an- stabilì con il popolo prigioniero e rimase
cora non ha gustato nulla dei gaudi ce- in mezzo a loro afflitto; così, condividen-
lesti, perché quanto meno comprende i done la sorte grazie alla carità, riuscì ad
beni eterni, tanto. più dolcemente si ap- avvincerlo con la forza della parola.
paga dei beni terreni. Però se uno ha già · Gregorio Magno,
. gustato con la bocca del cuore quanto . Omelie su Ezechiele, I, 11, 2
Al termine di quei sette giorni mi fu rivolta questa parola del Signore: «Fi-
glio delt uomo, ti ho posto come sentinella per la casa d'Israele. Quando sen-
tirai dai/a mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al
e
· malvagio: "Tu morirai!",_ tu non lo avverti e non parli perché il malvagio de-
. sista dalla sua condotta perversa e viva,.egli, il malvagio, morirà per la sua inz-
quità, ma della sua morte io domanderò çonto a te. Ma se tu avverti il malvagio
ed egli non si converte dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli
morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato. Cosi: se il giusto si allontana ,
dalla sua giustizia e commettei! male, io porrò un inciampo davanti a lui ed egli
morirà. Se tu non l'avrai avvertito, morirà pèr il suo peccato e le op~re giuste da
Il messaggio dato alla sentinella (3, 16-21) 59
lui compiute non saranno più ricordate, ma della morte di lui domanderò conto
a te. Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà,
egli vivrà, ·perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato» e~' 16-21).
Il compito del profeta viene descritto col termine di "sentinella", che viene applicato
al lavoro di ogni superiore (Ambrogio, Ippolito, Giustino, Basilio), ma in particolare
all'ufficio del vescovo (Agostino, Cesario, Massimo); in effetti la parola episcop6s significa·
"responsabile'; (Cassiodoro). La p'rospettiva della sentinella gli dà l'altezza necessaria per
il compito assegnatogli (Teodoreto). Questo avvia il profeta al suo compito di avvisare sia
i malvagi sia i giusti della loro responsabilità di pentirsi, qualunque sia la natura del loro
peccato (Filosseno, Girolamo, Crisostomo, Salviano), un compito che richiede grande
attenzione (Leone Magno), come· pure il .distacco e la capacità di usare le parole più
appropriate (Gregorio Magno).
16 La Parola del Signore sentirai dalla mia bocca una parola, tu do-
vrai avvertirli da parte mia. Il che signifi-
Il tempo aiuta il profeta a parlare ca: «Guarda, ti ho reso un monito e un
avvertimento, così che tu possa dire che
Lui che sarebbe stato una sentinella io comando ai giusti e ai peccatori, affin-
e avrebbe riferito le parole del Signore al- ché i primi possano aumentare la discre-
le genti dovette stare fermo per un po' di zione e i peccatori la.penitenza»'.
tempo, e soffrire per le cose che aveva vi- Ippolito,
sto e non avere niente nella sua coscienza Frammenti, 8
per cui avrebbe potuto essere biasimato.
Girolamo,
Commento a Ezechiele, I, J, 16-17 Un vescovo esprime la sua opinione ·
Ma non si addice a un imperatore
17 Il pro/eta come sentinella . negare la libertà di parola, né ad un ve-
scovo tacere ciò che pensa. In voi impera-
tori non c'è dote tanto gradita al popolo
La sentinella avverte e tanto amabile quanto apprezzare la li-
Facciamo del nostro meglio per pre- .bertà anche in coloro che vi sono soggetti
pararli, come voi, a non essere delusi, secondo la disciplina militare, perché c'è
perché· sappiamo bene che chi proclama questa differenza tra i principi buoni , e
la verità e fallisce nel-metterla in pratica quelli cattivi: che i buoni amano la libertà,
verrà condannato da Dio. i cattivi la schiavitù. Anche in un vescovo
Giustino Martire, non c'è nulla di così rischioso davanti a
Dialogo con Trifone, 82 Dio . e di così ve~gognoso davanti agli·\(
uomini quanto il non proclamare aper-
tamente il proprio pensiero. Sta scritto · ·
infatti: E parlavo delle tue testimonianze
Chiamato ad aiutare coloro che s1
davanti ai re senza arrossire (Sa! 119, 46),
pentono e ,in un altro passo: Figlio del!' uomo, ti
..
Figlio delt uomo, ti ho posto come ho posto sentinella nella casa d'Israele per
sentinella per ia casa d'Israele. Quando questo, dice che: se il giusto si allontana
60 Ezechiele
. dalla sua giustizia e commette una colpa È meglio rimproverare che tacere
perché non l'hai avvertito, cioè non gli
hai detto quello che deve evitare, non $i Di tanto in tanto, quando predi-
conserverà il ricordo della sua giustizia e io chiamo, a parecchi il nostro discorso
chiederò conto a te del suo sangue. Se inve- . sembra troppo aspro, e le considerazio-
ce tu avvertirai il giusto perché non pecchi
ni, che svolgiamo come è prescritto, ven- .
ed egli non peccherà, il giusto vivrà, perché gono accolte da taluno come se fossero
l'hai avvertito, e tu salverai la tua anima. frutto della nostra austera severità. Dico-
. Ambrogio, no infatti: «Come è stata dura ed amara
Lettere, 74, 2 la predica del vescovo!», ignorando che i
vescovi parlano più per necessità che per
volontà propria. Parlano, ripeto, più per
necessità non perché manchi loro la vo-
Le altezze della tòrre di guardia lontà di esporre il vero, ma perché la pena
«Devi essere - dice - come una sen- stabilita esclude la possibilità di tacere ...
tinella che è posizionata sulla cima di una Questa è la condizione di -chi predica, così
collina con l'ordine di annunciare pron- da non tacere i peccati altrui, se vuole evi-
tamente una possibile invasione dei bar- tare i suoi propri peccati,·e di correggere il
bari. E devi essere sistemato come su una fratello con i rimprover~per non perdere
torre di guardia, nel punto più alto .della · in se stesso il vescovo... b meglio dunque
profezia, e ciò che prevedi Io devi riferire correggere chi pecca con i rimproveri
alla gente». · che accollarsi, tacendo, le sue colpe. Sia-
Teodoreto di Cirro, mo infatti in questa condizione: se non
Commento a Ezechiele, l, 3 rinfacciassimo ai colpevoli i loro inisfat-·
ti, la responsabilità degli stessi misfatti
coinvolgerebbe anche noi. Così appunto
dice il Signore per bocca del Profeta: Fi-
I vescovi sono sentinelle glio del!' uomo, ti ho dato quale vedetta
Se prestiamo attenzione alle letture per la casa d'Israele, e tu udirai una parola
fatte durante la consacrazione dei vescovi dalla mia bocca; quando dirò al peccatore:
abbiamo modo di destarci alla più grande "Morirari", e tu non parli perché l'empio
compunzione. Qual è il testo del Vange- badi alla sua condotta, l'empio stesso mo-
lo. se non quello che ho menzionato poco rirà nella sua colpa, ma io ti domanderò
fa? Pietro, Pietro, abbi cura del mio greg~ conto ~el suo sangue, e ciò che segue.
· ge; e ancora: Nutri il mio gregge (Gv 21, Senza dubbio è una sentenza eviden-
17). Ha forse detto Cristo: «Coltiva le vi- te e chiara, che macchia del sangue del
gne con la t~a presenza, cura le tenute tu colpevole la vedetta perché ha taciuto,
stesso,-dedicati a coltivare la terra»? No, e non si accontenta ·che il malvagio sia
non ha dettq questo, bensì; Nutri il mio condannato dalla propria malvagità, se
gregge. Ora, che tipo di testo profetico non definisce colpevole anche quello
. viene letto durante la consacrazione di un che non volle· rimproverare la medesi-
vescovo? .Questo: Ti ho pqsto come senti- - . ma malvagità. Vedete dunque quanto
nella per la. casa d'Israele. Non ha detto sia grave il male di chi pecca! Il colpe-
amministratore delle vigne o delle tenute vole pecca e il vescovo viene accusato;
o gestore dei campi; senza dubbio è una quello si sgozza con i suoi peccati e al
sentinella di anime. . vescovo si chiede conto del suo sangue ...
Cesario di Arles·, Figlio del!' uomo .:. ._ dice - ti ho dato quale
Sermoni, 1, 11 vedetta per la casa d'Israele. Che cosa è
Il messaggio dato alla fentinella (3, 16-21) 61 .
una vedetta? Vedetta appunto si chiama · che dovremmo fare. Non possiamo giusti-
chi, stando su un'alta rocca, vigila per il ficarci se permettiamo che il corpo senza
popolo che si trova nei pressi, perché il ·macchia della Chiesa (che siamo chiamati
nemico ad un tratto non lo assalga sen- a mantenere esente dall'impurità) venga
za essere awistato, ma, esercitando egli inquinato dal contatto con coloro che
sollecitamente la sorveglianza, il popolo perseguono fini malvagi. Perché la vera -
. goda la dolcezza della pace. unione dei membri perde la sua armonia
Massimo di Torino, attraverso tale disattenzione.
Sermoni, 92, 1-2 Leone Magno,
Lettere, 4
che libertà presa nei confronti della legge tro la gente ma contro i peccati, né viene ·
canonica e della ·disciplina ecclesiastica, fatta contro coloro che sono stati redenti
o addirittura di azioni commesse contro ·dalle loro imperfezioni, ma contro coloro.
queste .cose. N·o n possiamo giustificarci che rimangono nel peccato.-
verso colui che ha voluto che noi fossimo Girolamo,
sentinelle se non siamo in grado di repri- Commento a Ezechiele, I, 3, 18-19
mere tali pratiche mediante la vigilanza
62 Ezechiele
vuole ascoltare ascolti e chi nàn vuole non ascolt~· perché sono una genìa di
ribelli» (3, 22-27).
Il profeta vede ancora una volta la gloria, 'che gli dà una pace interiore (Teodoreto), ·
lo rafforza in vista del compito che lo attende (Girolamo) e lo rend~ una volta di più
consapevole della sua umana fragilità (Gregorio Magno). Le funi che lo legheranno sono
i Babilonesi {Ippolito) e qtJesto implica un'ulteriore disciplina al lavoro del predicatore
. (Gregorio Magno).
22
Va' ·nella valle 23
Vedendo la gloria
Osserva che, stando seduto in mezzo profeta cadde con la faccia a terra, perché
ai prigionieri, il profeta non vide la gloria quantunque l'uomo sia elevato alla com-
di Dio. prensione delle cose sublimi, tuttavia, at-
Girolamo, traverso la contemplazione della maestà.
Commento a Ezechiele, I, 3, 22 di Dio, comprende la debolezza della sua
condizione; e quasi non si regge in piedi,
· chi davanti agli·occhi di Dio si accorge di
essere cenere e polvere.
La p~ce è garantita al prof~ta Gregorio Magno,
La pace si ottiene attraverso la con- Omelie su Ezechiele, I, 12, 4
templazione delle cose divine, quando
la mente è libera dalle preoccupazioni
esterne, e non è più totalmente distratta 25
Ti legheranno
da questo o da quello, ma, ripiegata in se
stessa; può dedicarsi esclusivamente alle
cose divine.
I Babilonesi sono le funi
Teodoreto di Cirro; «E guatda, ·ti legheranno con funi e
Commento a Ezechiele, 2, 3 lacci». Le funi che lo legheranno in mo-
La tavoletta d'argilla viene posta (4, 1-2) 65
«Figlio del!' uomo, prendi una tavoletta d'argilla, mettila dinanzi a te, ·i.
disegnaci sopra una città, Gerusalemme, e disponi intorno ad essa l'assedio: ·
rizza torri: costruisci terrapieni: schiera gli accampamenti e colloca intorno
gli arieti» .(4, 1-2).
Il profeta è incapace di parlare e comunica non verbalmente con la gente. La tavoletta è .
Gerusalemme (Girolamo); il profeta è il predicatore che istruisce la gente (Gregorio Magno).
66 · Ezechiele
LA TEGLIA DI FERRO
«Poi prendi una teglia di ferro e .mettila come mu~o di f e.rro fra te e la
città) e tieni fissò lo sguardo su di essa) che sarà assediatal anzi tu la assedie-
rai! Questo sarà un segno per la casa dJsraele» (4, 3).
La teglia·difer~o è la barriera tra Israele e il suo Dio (Girolamo) e lo zelo del predicatore
deve istruire la gente riguardo alle tentazioni (Gregorio Magno). ·
«Mettiti poi a giacere sul fianco sinistro e io ti carico delle iniquità dJ-
sraele. Per il numero di giorni in cui giacerai su di esso) espierai le sue ini-
quità: io ho computato per te gli anni della sua espiazione come un numero
_di giorni. Espierai le iniquità della casa d)Israele per trecentonovanta giorni.
. . -Terminati questi) giacerai sul fianco destro ed espierai le iniquità di Giuda
per quaranta giorni~ computando un giorno per ogni ann_o» (4, 4-6).
. Le azioni di Ezechiele, strane come sono, sono predisposte da Dio per l'istruzione della
gente (Tertulliano). · · · ·
Le azioni del profeta e il loro impatto · così disporsi a ricevere gli oracoli divi-
ni... Perciò, come il Dio dell'univer:so
Ezechiele doveva stendersi sul suo
aveva provvidenzialmente·ordinato che
lato destro per. quaranta giorni e per
ognuna di queste cose venisse fatta per
trecentonovanta sul lato sinisfro, . sca-
vare attraverso un muro e scappare,
il bene di coloro che vivevano in modo
sperimentando egli stesso la prigionia .. negligente, così organizzò questa· stra-
Un'altra volta Ezechiele deve affilare ordinaria novità per attirare·tutti con la
una spada, rasarsi la testa con essa, di- sua stranezza ad assistere allo spettacolo
videre i peli tagliati in quattro parti e e per rendere il suo messaggio convin:.
· - farne cose diverse, senza elencarle tutte cente per gli spettat9ri. Perché la novità
(cf. Ez 5, 1-2). Il Signore dell'universo dello spettacolo è una garab.zia affidabi-
ha ordinato che ciascuna· di queste co- le dell'insegnamento che può· dare e chi
se venisse fatta affinché la ·stranezza di partecipa ad esso se ne andrà poi istrui-
questo spettacolo facesse riunire coloro to nelle materie divine.
che non si erano persuasi con le paro- Teodoreto di Cirro,
le e facesse .ascoltare loro la profezia e. Vita di Simeo.ne stilita, 12
. .
Allora una voce potente gridò ai miei orecchi: «8vvicinatevi: voi che.
dovete punire la città, ognuno con lo strumento di sterminio in mano». Ecco
sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a setten-
trione, ciascuno con lo strumento di sterminio in màno. In mezzo a loro c'era
un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco. Appena
giunti: si fermarono accanto alt'altare di bronzo. La gloria del Dio d'Israele,
dal cherubino sul quale si posava, si alzò verso la soglia del tempio e chiamò
l'uomo vestito di lino che aveva al fianco la borsa da scriba. Il Signore gli
disse: «Passa· in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e segna un tau
sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che
vi si compiono» (9, 1-4).
L'uomo vestito di lino è dot~to di ogni virtù (Pseudo-Dionigi). Il marchio sulla fronte
degli innocenti è un segno che li salva (Atanasio), ma è anche un segno interiore, sul cuore,
non solo esteriore, sulla fronte· (Agostino). È anche un segno del pentimento (Crisostomo),
grazie al.potere salvifico della croce (Cipriano). Il segno della croce è l'inizio della preghiera
pubblica ed è un modo di richiamare ilbattesimo (Orsiesi). ·
2
r:uomo vestito di lino 4
Un marchio sullafronte degli innocenti
Non abbassiamo subito la mano sulla no- battesimo, ma il segno della croce è stato
stra bocca o sulla nostra barba, ma por- effettivamente tracciato sulla nostra fron-
. tiamola alla fronte, cantando neL nostro te nel giorno del nostro battesimo.
cuore: «Ci siamo segnati con il ·segno». . . Orsiesi,
Questo non è propriamente il segno del · Istruzioni, 7
Gli empi saranno uccisi e solo coloro che hanno il marchio sulla fronte si salveranno
(Massimo di Torino) con il sangue dell'agnello di Dio (Basilio di Cesarea). Anche i sacerdoti
saranno uccisi se adoreranno gli idoli o penseranno solo al prestigi~ del loro ruolo (Girolamo),
perché è l'interiorità che rivela il vero carattere di una persona (Agostino). In realtà i buoni .
non vogliono che gli altri vengano puniti (Crisostomo), anche se mancando di fede· nella
provvidenza di Dio non riceveranno nessuna pietà (Girolamo).
. . ~ ,,
1
· 5 Cofpite! be ucciso tutti, e l'uccisione era com1n- '
data dai santi, vengono messi da parte
Protezione solo per quelli che sono incolumt quelli che aveva segnato con
la lettera tau, cioè con la riproduzione
stati segnati ·
della croce. ·
Perciò nel prOfeta Ezechiele, d~po Massimo di Torino,
che l'angelo che era stato mandato eb- · Sermoni, 45, 2
. 72 Ezechiele
lo guardavò} ed ecco} sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubi- -
ni: vidi come una pietra di zaffiro e al di sopra appariva qualcosa che aveva la
forma.di un trono. Disse all'uomo vestito di lino: «Va' fra le ruote.che sono
sotto il cherubino e riempi il cavo delle mani di carboni accesi: che sono fra
i cherubini: e spargili sulla città». -Egli vi andò, mentre io lo seguivo con lo
sguardo. Ora i cherubini erano fermi alla destra del tempio, quando l'uomo
-vi andò} e una nube riempiva il cortile interno. La gloria del Signore si alzò
sopra il cherubino verso la soglia del tempio e il tempio fu riempito -dalla
nube e il cortile fu pieno dello splendore della gloria del Signore. Il fragore
delle ali dei cherubini giungeva fino al cortile esterno} ·come la voce di Dio
onnipotente quando parla. Appena ebbe dato all'uomo vestito di lino tor-_
dine di prendere il fuoco fra le ruote in mezzo ai cherubini, questi avanzò.
e si fermò vicino alla ruota. Il cherubino tese la mano per prendere il fuoco
che era fra i cherubini:· ne prese e lo mise nel cavo delle mani dellj uomo ve-
stito dz'lino} il quale lo prese e uscì. Nei cherubini appariva la forma di una ·
mano d'uomo sotto le loro ali. Guardai: ed ecco che al fianco dei cherubini vi
erano quattro ruote, una ruota al fianco di àascun -cherubino. Quelle ruote
avevano l'aspetto del topazio. Sembrava che tutte e quattro fossero di una
medesima- forma} come se una ruota fosse in mezzo alt'altra. Muovendosi:
potevano andare nelle quattro direzioni senza voltars~ perché si muovevano
verso il lato dove era rivolta la testa} senza voltarsi durante il movimento.
Tutto il loro corpo, il dorso, le mqni: le ali e le ruote erano pieni di occhi
tutt'intorno}· tutti e quattro con le loro ruote. Io sentii che le ruote venivano
chiamate T ùrbine. Ogni cherubino-ave-va quattro sembianze: la prima quella
di cherubino, la seconda quella di uomo, la terza quella di leone e la quarta
quella di aquila. I cherubini si alzarono in alto: erano gli st~ssi esseri viventi
che avevo visto al fiume Chebar. Quando i cherubini si m-uovevano anche 1
loro aspetto era il medesimo che avevo visto lungo il fiume Chebar. Ciascuno
di loro avanzava diritto davanti a sé (10, 1-22).
La gloria del Signore è ritratta nelle nuvole, in tutta la sua diversità e potenza (Pseudo-
Dionigi), e i cherubini sono i messaggeri di Dio (Eznik, Beda). Il profeta tuttavia non vede
·il trono di Dio ma solo la sua immagine (Origene, Girolamo). I cherubini, i cui movimenti
sono determinati solo da Dio (Pseudo-Macario), sono pieni d_i occhi perché devono vedere
tutto. e di conseguenza fare giuramenti appropriati (Gregorio Magno). L'allontanamento
della gloria di Dio dal tempio ci porta alla fondazione della Chiesa (Giròlamo).
4
I:allonta'namento Solo l'immagine
Il profeta non vide il. trono ma solo
· La gloria di Dio ritratta nelle nuvole · l'immagine di un trono, proprio come
La Parola di Dio presenta gli angeli · prima disse che· non aveva visto la gloria
anche sotto forma di nuvole: con .ciò essa del Signç>re ma solo l'immagine della glo- ·
allude al fatto che le sacre intelligenze so-·' ria del Signore.
no riempite della luce nascosta in una.ma- Origene,
niera che trascende il mondo, accolgono . Frammenti su Ezechiele, 10 .
in sé con umiltà lo splendore originario,
lo ritrasmettono, come una seconda illu~
minazione, agli esseri inferiori in misura Non la realtà
abbondante e in proporzione alle loro Osserva, léttore, quanto questa altis-
capacità e possiedono una forza fecon-·· sima visione sia contraddica sia concordi
datrice e produttrice dì vita, di crescita con la precedente; se le confron~i e segui
e di perfe?ione, generando una pioggia · il nostro consiglio, capirai i mis!erì divini
intellegibile che, con la sua abbondanza, e ciò che ti ho inculcato precedentemen-
spinge il grembo che la riceve a partorire· te, ossia che non è la verità che viene in-
tesa con il firmamento, il trono e la mano
di Dio, ma solo l'immagine della verit_à.
Girolamo,
Commento a Ezechiele, III, 10, 2-8
' ~'r
I
.·76 Ezechiele
Uno spirito· mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale del tempio del
Signore, che guarda a oriente. Ed ecco) davanti ·alla porta vi erano venticin-
que uomin~· in mezzo a loro vidi1aazania) figlio di Azzut; e Pelatia, figlio di
Benaià) capi del popolo. Il Signore mi diSse: «Figlio dell'uomo) questi sono
gli uomini c~e tramano il male e danno consigli cattivi in questa città. Sono
coloro che dicono: ((Non in breve tempo si costruiscono le case. Questa città
ela pentola e noi siamo la carne)). Per questo profetizza contro di loro, pro-
fetizza, figlio dell'uomo». Lo spirito del Signore venne su di me e mi disse: ·
«Parla: Così dice ilSignore: Avete parlato a questo modo, o casa d1Israele; e io ·
conosco ciò che vi passa per la mente. Voi avete moltiplicato i morti in questa .
.città, avete riempito di cadaveri le sue strade; Per questo così dice il Signore ·
Dio: I cadaveri che avete gettato in mezzo ad essa sono la carne, e la città è la
pentola. Ma io vi caccerò fuori. Avete paura della spada e io manderò la spada
contro di voi: oracolo del Signore Dio/ Vi caccerò fuori dalla città e vi metterò
in mano agli stranieri e farò giustizia su di voi. Cadrete di spada: alla frontiera
d'Israele io vi giudicherò e saprete che io sono il Signore. La città. non sarà
per voi la pentola e voi non ne sarete la carne/ Alla frontiera d'Israele vi giu-
dicherò: allora saprete che io so"no.il Signore, di cui non avete seguito le leggi
né osservato le norme) mentre avete agito secondo le norme delle nazi9ni vi-
cine». Non avevo finito di profetizzare quando Pelatia, figlio di Benaid) cadde
· · morto. Io mi gettai con la faccia a terra e gridai ad alta voce: «Ohimél Signore
.Dio, vuoi proprio distruggere quanto resta d'Israele?». Allora mi fu rivolta
questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, gli' abitanti di Gerusalemme
vanno dicendo ai tuoi/ratelli: ai deporta.ti con te, a tutta la casa d'Israele: "Voi
andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in possesso questa terra".
Di' loro dunque: Dice il Signore Dio:.Se li ho mandati lontano fra le nazioni:
se li ho dispersi in terre straniere) nelle.terre dove sono andati.sarò per loro
per poco tempo un santuario. Riferisci: Cosz' dice il Signore Dio: Vi' raccoglierò
in mezzo alle genti e vi radunerò dalle terre. in cui ~iete stati dispersi e vi darò
la terra d'Israele. Essi vi entreranno e vi elimineranno .tutti i suoi idoli e tutti
i suoi abomini. Darò loro un cuore nuovo, uno spirito nuovo mett~rò dentro
di loro. Toglierò dal loro petto il cuore dipietra) darò loro un cuore di carne)
perché seguano le mie leggi: osservino le mie norme e le mettano in pratica:
saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Ma su coloro che seguono con il
cuore i-loro idoli e i loro abomini/arò ricadere la loro condotta». Oracolo del
Signore Dio (11, 1-21). ·
Gli ~mpi governanti della nazione devono essere puniti (11, 1-21) 77
Dio darà al suo popolo uno spirito nuovo, un cuore di carne .(Girolam:o) e ogni nostra
tendenza verso la bontà sarà per sua ispirazione (Teodoreto, ·Cassiano). Sarà un cuore di
piena comprensione, perché il cuore di pietra ostacola le vie del Signore, e la grazia di Dio
scenderà su di noi e preparerà la nostra buona volontà, mentre il cuore di carne non riguarda
. il desiderio carnale (Agostino). Quando ci affidiamo a Dio, Egli ci aiuta sulla nostra strada
(Origene), e lo Spirito addolcisce la durezza dei nostri cuori (Martirio). Il cuore di carne si
manifesta massimamente in Cristo (Barnaba). ·
I cherubini alzano le loro ali c·o me segno del cttlto offerto da tutte le genti (Eusebio),
perché il monte degli ulivi è il·luogo da cui Cristo è asceso al cielo, un luogo di gloria che è ·
marchiato con il segno della croce. La gente tornerà nella propria terra per essere il popolo
di Dio (Girolamo).
22
I cherubini alzano le loro ali sta sul monte degli ulivi come segno di
risurrezione e luce.
Come il culto di tutte le genti oggi Girolamo,
Commento a Ezechiele, III, 11, 22-23
Ancora oggi è possibile vedere re-
alizzato alla lettera il senso di questo.
· passo in un altro modo, nel momento in Il segno della croce
cui tutti i credenti in Cristo si sono ra-
dunati da ogni parte della terra, non co- È meraviglioso che ancora oggi la
. me avveniva un tempo per celebrare la gloria del Signore, che ha abbandonato
gloria di Gerusalemme, né per adorare . il tempio, si trovi sul monte degli ulivi.
nel tempio chè prima si innalzava a Ge- Muovendo nel segno della croce, guarda
rusalemme, ma per fermarsi in modo da a ciò che una volta era il tempio dei Giu-
comprendere la devastazione e la rovina dei, distrutto nella polvere e nelle ceneri.·
di Gerusalemme, che erano avvenute se- Girolamo;
condo la profezia, ·e per prestare il lqro Commento a Ezechiele, III, 11, 22-23
culto sul monte degli ulivi che è difronte
a Gerusalemme, dove si rivelò la gloria
del Signore, ' dopo aver abbandonato la 25
Il profeta racconta tutto
città di prima. ·
Eusebio di 'Cesarea, Seguiamo i precetti di Dio
·DimoÙrazione evangelica, VI, 18, 23
Tutto è avvenuto in modo che i pri-
gionieri ricevessero consolazione, perché
La montagna dell'ascesa di Cristo dovevano tornare nella ·terra di Isr:aele
per vivere secondo i precetti del Signore
. Non c'è dubbio che si tratti delmon- ed essere il suo popolo mentre lui sarebbe
. te degli ulivi, da cui il Salvatore è asceso stato il loro Dio. ·
al Padre e la gloria del Signore, che ha Girolamo,
abbandonato la città di Gerusalemme, Commento a Ezechiele, III, 11, 24-25
La profezia contro ifalsiprofeti (13, 1-16) 81
Il ministero profetico è simile all'opera del predicatore, che sa che la S~rittura contiene
e
insegnamenti riguardo al peccato e può rimproverare chiunque (Origene). Veri falsi profeti
sono vivi nella çhiesa e non dobbiamo essere una legge per noi stessi, dal momento che
i buoni profeti sono sapienti, i falsi profeti sono stupidi (Girolamo) e ingordi (Giovanni
Cassiano). L'ignoranza è profonda n~lla vita del falso profeta (Basilio), infatti il predicatore
deve avere il coraggio di parlare contro i costumi mondani, anche se gli uomini possono
imparare dai loro stessi errori (Clemente Alessandrino). Libera la falsa pace dei peccatori
(Ambrogio) e la parete imbiancata dell'ipocrisia (Agostino)'.
12
- La profezia La predicazione
. si deve
.
basare sulla
comprensione
. Il peccato viene insegnato attraverso Se uno legge il Vangelo e lo com-
la Scrittura prende in modo da trovarvi il suo pen- .
Non v'è alcuna specie di peccatori sierò, non intendendolo nel senso· che il
che la Scrittura non elenchi e su cui non Signore ha voluto esprimerlo, costui è un
manchi d'istruire i lettori. · falso profeta, in quanto parla "dal pro:.
Origène, prio cuore" a proposito del Vangelo.
Omelie su Ezechiele, 2, 1 Origene,
Omelie su Ezechiele, 2, 2
4
Non dobbiamo essere una legge per Profeti come volpi
noi stessi
· Gli Ismaeliti rappresentano quelli Un animale crudele
che sono ~na legg~ per loro stessi, che La volpe è un cattivo animale, .scal-
si.piegano ai loro stessi cuori capricciosi tro, indomabile, selvaggio. ·
e desideri malvagi. Ezechiele esprime lo ' Origèrte,
stesso . pensiero: Figlio del!'uomo, profe- Omelie su Ezechiele, 2, 4
tizza contro i profeti d'Israele, profetizza
. e di' a coloro che profetizzano secondo i
propri desideri. Tuttavia noi non dobbia-
I falsi profeti insegnano falsità
mo seguire le nostre stesse inclinazioni
ed essere chiamati Ismaeliti, ." obbedienti Osservano cose vuote e profetizzano
a se stessi", ma piuttosto essere chiamati · falsità e dicono che sono stati mandati da
Ismaele, "obbediente a Dio". Dio, anche se non è così; e ·permangono
Girolamo,· nei loro errori, preoccupati solo di raffor-
Omelie sui Salmi, 15 (Sal 82) zare il loro discorso. Sono accusati perché
tutto quello che hanno predicato è vuoto.
Girolamo,
3 Guai ai profeti stolti Commento aEzechiele, IV, 13, 4-7
«Ora tu, figlio dell'uomo, rivolgiti alle figlie del tuo popolo che pro/e-
. tizzano seco.ndo i loro desideri e profetizza contro di loro. Dirai.loro: Dice
il Signore Dio: Guai a quelle che cuciono nastri a ognipolso e preparano
veli di ogni grandezza per le teste, per dar la caccia alle persone. Preten-
dete forse-di dare la caccia alla gente del mio popolo e salvare voi stesse?
Voi mi avete disonorato presso z'l mio popolo per qualche manciata d'orzo
e per un tozzo di pane, facendo morire chi non doveva morire e facendo
vivere chi non doveva vivere, ingannando il mio popolo che crede alle
menzogne. Perciò dièe il Signore Dio: Eccomi contro i vostri nastri~ con i
quali voi date la caccia alla gente come a uccelli> li st~apperò dalle vostre
braccia e libererò la gente che voi avete catturato come uccelli. Straccerò·
i vostri veli e libererò il mio popolo _dalle vostre mani e non sarà più una
preda nelle vostre mani; saprete così che io sono il Signore. Voi infatti
avete rattristato con menzogne il cuore del giusto, mentre io non l'avevo
rattristatoj e avete rafforzato il malvagio perché non _desistesse dalla sua
vita malvagia e vivesse.· Per questo non avrete più visioni false né più
spaccerete vaticini: libererò il mio popolo dalle vostre mani e saprete che
io sono il Signore». (13, 17-23 ).
Il viso del profeta deve .rivolgersi verso coloro che lo ascoltano e le sue parole devono
evitare ·la superficialità e la distorsio~e ·della verità (Origene). Bisogna evita.re i discorsi
rassicuranti (Girolamo), perché il perdono può essere costoso (Gregorio Magno). I profeti
possono facilmente sottovalutare il verò insegnamento (Giovanni Crisostomo). Cristo,
tuttavia, il vero profeta, sta per arrivare (Ambrogio). '
17
Rivolgiti a lord I profeti devono essere determinati
È dunque necessario per chi vuole
.La faccia dell'anima necessita di una penetrare nella realtà spirituale .che ab-
direzione bia la faccia fissa verso ciò che si sforza di
. Tale faccia, cioè la parte-guida comprendere e, sempre per tale motivo,
.la prima cosa che si·raccomanda a quanti
dell'anima nostra, se non sarà stata ri-
stanno per profetare è di ·tenere fissa la
volta verso la rea_ltà intelligibile in modo
loro faccia.
da riferirla agli ascoltatori come essa la.
Origene,
· vede, quanto viene contemplato.nori ri-
sulta visibile. . Omelie su Ezechiele, 3, 1
Origene,
Omelie su Ezechiele, 3, 1
La profezia contro le false profetesse (13, 17-23) 87
I profeti non devono dire solo cose non credono che io non desideri altro che
piacevoli il mio piacere.
. Girolamo,
Certamente non sono per nulla vi- Commento a-Ezechiele, N, 3, 17-23
rili l'anima e la volontà di quei maestri
che dispongono i loro .discorsi in modo
sempre sonante e costantemente armo-
n10so. Un nuovo profeta verrà
. Origene, Al profeta che compiangeva la mise-
Omelie su Ezechiele, 3, 3 ria della nostra fragilità, perché iri que-
sta vita non aveva riposo e perdeva tutto
per l'improvviso assalto della morte, lo
18
Guai ai loro abiti Spirito Santo- rivelò che gli uomini non
sarebbero risorti finche non fosse venuto
colui che non avrebbe cucito le cose vec-
La ·profe zia riguarda la vita ·quoti- chie alle cose nuove né riunito il vestito
diana nuovo a quello vecchio, ma tutte le cose
Infatti il Verbo di Dio, l'Uomo-Dio, avrebbe fatte nuove, come disse egli stes-
deve insegnare ciò che serv~ alla salvezza so: Ecco, faccio cose nuove (Ap 21; 5).
dell'uditorio, ciò che l'esorta alla conti- ·Ambrogio,
nenza, a una condotta sana, a tutto ciò cui Le rimostranze di Giobbe e di Davide, I, 7, 25.
deve dedicarsi' un uomo votato al lavoro
. e non al piacere, affinché possa ottenere
quanto è stato promesso da Dio. La profezia elimina gli agi materiali
Origene,
. Onielie su Ezechiele, 3, 3 Fa' in modo, o Cristo, che io stracci
tutti i cuscini che sono stati cuciti per la
corruzione delle anime.
Origene,
False parole raffigurate come un ve-
Omelie su Ezechiele, 3, 4
lo sul capo
Allorché uno pronunziando delle
parole le avrà trasformate in un discorso Bisogna evitare le mollezze
indecente e fatte scivolare in un linguag-
gio scurrile, egli ha fatto un velo sul capo Porre cuscinetti sotto ogni gomito è
di ogni età, non soltanto dei fanciulli e dei confortate con blanda adulazione le ani-
giovani, ma anche dei vecchi. . me che vengono meno alla propria retti-
Origene, . tudine e si ripiegano nei piaceri di que-'
Omelie su Ezechiele, 3, 3 sto mondo. Ed è come accogliere su un
cuscino o su _un guandale il gomito o il
capo di uno che giace,, quando si sottrae,
il peccatore alla durezza della punizio-'
Il falso insegnamento distorce ne e gli si offrono le mollezze del favo-
Maledette siano quelle eresie e que- re~ così che chi non è colpito da alcuna
gli insegnamenti! Promettono un sollievo aspra contraddizione giaccia mollemen-
e ingannano ogni età e genere, al fine di te nell'errore.
conquistare le anim~ degli infelici e parla- Gregorio Mag·no,
no male di me allamia stessa gente finché ,Regola pastorale, 2, 8
88 Ezechiele
19
Corrompendo la gente infatti perfetta l'assoluzione del prelato se
si trova in linea con quella emessa dal giu- ·
dice che conosce l'intimo delle coscienze.
I profeti sottovalutano il vero .inse~
Gregqrio Magno,
gnamento Omelie sui Vangeli, II, 26, 5-6
Ci fu probabilmente al tempo dei no-
stri padri qualcuno che... agì come falso
profeta ... cosa, peraltro, che ritengo anche 21
· oggi accada. Quando, ad esempio, dicia- Straccerò i vostri veli
mo che chi chiama sciocco suo fratello
andrà nella Geenna, altri diranno: «Cosa? Il piacere è pericoloso
Andrà davvero nella Geenna?». E ancora, Noi evitiamo ciò che è spiacevole, an-
quando diciamo che l'avaro è un idola~ra, che se arreca beneficio e, allettati dai pia-
anche qui non saranno d'accordo e diran- ceri, non vogliamo soffrire, non sapendo .
no eh~ l'espressione è esagerata. In questo che è impossibile essere contemporanea-
modo disprezzano tutti i comandamenti. mente amanti del piacere e amanti di Dio.
Giovanni Crisostomo, Origene,
Omelie sulla Lettera agli Efesini, 18 Omelie su Ezechiele, 3, 5
e avrà approfittato.di ogni .occasione per peccare e verrà dal profeta, io, il
Signore, risponderò in base alla moltitudine dei suoi i'doh· così' raggiungerò
il cuore della casa d'Israele che si è allontanata da me a causa di tutti i suoi
idoli. Riferisci pertanto alla casa dJsraele: Dice il Sign~re Dio:. Convertitevi~
abbandonate i vostri idoli e distogliete la faccia da tutti i vostri abomini: poi-
ché a chiunque della casa d)Israele e a ogni straniero abitante in Israele che
si allontana da me e pone nel proprio cuore i suoi idoli e approfitta di ogni
occasione per peccare e vien.e dal profeta a consultarmi: io stesso, il Signore,
risponderò. Distoglierò la faccia da costui e ne farò un esempio proverbiale, e
lo sterminerò dal mio popolo: così' saprete che io sono il Signore. Se un profeta
si inganna e fa una profezia, io, il Signore, lascio nelCinganno quel profeta:
· sten.derò la mano contro di lui e lo cancellerò dal mio popolo Israele. Popolo
e profeta porteranno la pena della loro iniquità. La pena di chi consulta sarà
uguale a quella del profeta, perché la casa d'Israele non vada più errando lon-
tano da me né più si contamini con tutte le sue prevaricazioni: essi saranno il
mio popolo e io sarò il loro Dio». Oracolo del Signore Dio (14, 1-11).
3
Sull'ipocrisia L'ipocrisia è impurità
Vuol dire questo: Figlio dell'uomo,
L'ipocrisia ce la autoinfliggiamo le persone che siedono davanti a te han-
Nessuno cli noi pensi che altri, se . no messo impurità nei loro cuori .o nei
non noi ~tessi, ci infliggano le sofferenze. loro pensieri; e pre~so Simmaco e.Teodo-
Origene, zione, idoli e scandalo, cioè rovina e tor-
Omelie su Ezechiele, 3, 7 mento della loro iniquità, posero davanti
. ai loro volti.
Girolamo,
Commento a Ezechiele, IV, 14, 1-11
L'uomo interiore e l'uomo esteriore
Quando anche l'uomo interno si sa- ·~
'
rà ·comportato secondo. l'immagine del 6 -10 La necessità del pentimento
Creatore, allora nasce un uomo' nuovo
e viene fatto, secondo l'uomo esteriore
e interiore, una spede di duplice uomo,
Non dobbiamo gradii:_e noi stessi
l'uomo-uomo. · «Non e'è sanità di giudizio» (cf. Sal 3 7,
Origene, 4.8) in coloro che non gradiscono qualche
Omelie su Ezechiele, 3, 8 · cosa del tuo creato, come non ce n'era in me
90 Ezechiele
Non possiamo trovare un sostituto che si penta al posto nostro, nemmeno se si trattasse
dei santi Noè, Daniele e Giobbe (Clemente Romano, Cipriano, Origene, Girolamo, Agostino,
Crisostm:no). Il- pentimento i è come la chirurgia, perché· ci infligge dolore ma ci fa del bene
(Origene) ed è un presupposto indispensabile per volgerci a Dio (Crisostomo, Padri del deserto).
I nostri antenati giusti non possono farci del bene (Gregorio di N azianzo, Salviano, Giustino), se
non fornendoci buoni esempi (Pseudo-Clemente, Beda, Martino), il che significa che dobbi.amò
pregare per i peccatori (Origene).
92 Ezechiele
13
La mano del Signore stesa sopra di lui nostra madre, in certo qual modo viene
colpita da Dio per i suoi peccati allorché
L'idolatria non viene perdonata ne- son fatti morire in essa gli uomini e i giu-
menti.
anche ai_più giusti · . Origene,
Anche Ezechiele proclama l'indi- Omelie su Ezechiele, 4, ·3
gnazione di Dio nei confronti di coloro
che peccano contro di Lui, dicendo: Mi
fu rivolta questa parola del Signore: «Fi- Le cure mediche "implicano necessa-
glio dell'uomo, se una terra pecca contro•di riamente il dolore .
me e si rende infedele, io stendo la mano
sopra di essa, le tolgo" la riserva del pane, le . Sostengono gli esperti nella scienza
mando contro la fame e stermino uomini medica che per certe cure è necessario
e bestie,· anche se in quella terra vivessero non solo incidere con il ferro chirurgico,
questi tre ùomini: Noè, Daniele e Giobbe, ma anche bruciare la ferita. .
essi con la loro giustizia salverebbero solo Origene,
se stessi». Omelie su Ezechiele, 5, 1
Cipriano,
Esortazione al martirio, a Fortunato, 4
Il battesimo con il fuoco
Coloro infatti che· non sono stati
Il popolo e la terra spesso peccano trattati col battesimo dello Spirito Santo,
Ritieni veramente che non si riferi- li battezza col fuoco, in. quanto non han-
sca agli abitanti della_terra, ma solo·alla no potuto essere purificati dal lavacro
tèrra quanto la Scrittùra permette d'af- dello Spirito Santo.
fermare? Origene,
Origene, Omelie su Ezechiele, 5, 1
Omelie su Ezechiele; 4, 1
Noè, Daniele e Giobbe non possono di chi chiede, ma dalla volontà di chi dà;
farci del bene, oggi e il pensiero dell'uomo non può chiedere
o rivendicare per sé niente, se non accon-
Noè, vicino al diluvio universale sente anche la voiontà divina.
perché la terra intera aveva contaminato Cipriano,
. le vie del Signore, non fu in grado di im-
Gli apostati della fede, 19
pedirlo; ma i suoi figli, che possedevano
la stessa virtù e provenivano dallo stesso
seme della razza umana, li preservò. An-
che Daniele non poté evitare la cattività · Le caratteristiche di Noè, Daniele e ·
di Israele con nessuna lacrima. E anche Giobbe
Giobbe, non a causa dei suoi peccati ma·
della sua prova, non liberò né la sua casa L'indigenza, la tribolazione, l'angu-
né i suoi figli. stia, il digiuno, questi sono i mezzi del-
Girolamo, la vita solitaria ... Noè è immagine del
Commento a Ezechiele, IV, 14, 12-23 non possedere nulla, Giobbe del dolore
e Daniele del discernimento; se dunque
nell'uomo vi sono queste tre opere, il Si-
gnore abita in lui. ·
Dobbiamo assumerci la responsabi- Vita e detti dei Padri dèl deserto,
lità delle nostre stesse vite Poemen 60
E che cosa fu più giusto di Noè, che
fu il solo a essere trovato giusto sulla ter-
ra, qu~ndo si era riempita di peccati? Che Salvezza per loro
cosa più glorioso di Daniele, che cosa più
saldo, nèlla ·fermezza della fede, nell' af- [Daniele] è altresì uno dei- tre soli
frontare il martirio, che cosa più degno giusti, che il Signore dice d'essere dispo-
della stima di·Dio, lui che vinse tante volte sto a salvare, mostrandò così in lorò tre
quante combattè e che sopravvisse tutte modelli di giusti eh' egli salverebbe senza
le volte che vinse? Che cosa fu più dispo- però salvare insieme anche i -loro figli;
nibile di Giobbe nelle opere di bene, che que~ti tre giusti sono Noè, 'Daniele e Gia-
cosa fu più forte nelle tentazioni, che co- cobbe.
sa più tollerante nel dolore, che cosa più Agostino,
sottomesso nel timore, che cosa più sin~ Lettere, 111
cero nella fede? E tuttavia Dio non disse
che avrebbe acconsentito alle loro richie-
ste. Quando il profeta Ezechiele pregava · Esempi di giustizia .
per i peccati del popolo, disse: Stenderò
la mia mano, sopra qualunque terra che Credo che la Scrittura di Dio non
abbia peccato di fronte a me, perché ab- renda a nessun altro una testimonianza
bandoni il peccato, distruggerò le provviste di giustizia tanto grande come ai tre ser- .,,
di pane e vi manderò la fame e le toglierò vi di Dio Noè, Daniele e Giobbe, che il
uomini e bestiame,· anche se in mezzo a lo- profeta Ezechiele commemora come .gli
ro ci/assero tre uomini come Noè, Daniele . unici meritevoli di scampare di mezzo
e Giobbe, non libereranno i loro figi{ né ad un eventuale castigo di Dio. Raffigu-
le loro figlie,· soltanto loro saranno salvi ra in quei tre personaggi tre categorie di
(Ez 14, 13 -14). A tal punto tutto ciò· che persone che si salveranno: in Noè penso
si chiede dipende non dalla presun-zione i giusti che sono capi del popolo di Dio,
94 Ezechiele
atteso il governo che egli ebbe dell'arca, virtù, di quale indulgenza potremo usu-
simbolo della Chiesa; in Daniele, i giusti fruire noi che mettiamo avanti parenti e
continenti; in Giobbe, i giusti coniugati. fratelli ·giusti, se non siamo assai buoni e
Potrebbe essere diversa l'interpretazione non viviamo nella virtù? ... Anche se fosse .
e non è necessario discuterne ·in questo Ezechiele a pregare, ascolterà:.Se ci/asse-
momento. Comunque, quanta sia stata ro · Noè, Giobbe e Daniele, non salvereb-
la loro preminenza nella giustizia _appare bero i loro figli e figlie ... Le preghiere dei
sufficientemente da questa testimonianza santi hanno certo -una forza grandissima,
del profeta e da altre testimonianze divi- ma solo quando noi ci convertiamo e di-
ne (cf. Gen 6, 9; Sir 44·, 17; 2·Pt 2, 5; Dn ventiamo migliori. ·
6, 22; Gb 1, 8). Giovanni Crisostomo,
Agostino, Omelie sul Vangelo di Matteo, 5, 4
. Il castigo e il perdono dei peccati
e il battesimo dei bambù;i, II, 10, 12
Sfidati dalla santità
. Considerando dunque tutto ciò, ri-
Gli esempi degli uomini santi ci sfi-
volgiamoci alla. preparazione della par-
dano tenza da quaggiù. Anche se infatti non in-
Il profeta Ezechiele li distingqe in combe ariçora il giorno della fine univer-
senso mistico l'uno dall'altro quando pre'" sàle, è alle porte la fine di ciascuno, vec-
dice che ci saranno solo tre uomini che sa- chio o giovane ·che sia; una volta partiti
ranno liberati quando verrà il tempo del-- da.quaggiù, non è possibile comprare poi
le piaghe, e cioè Noè, Daniele e ·G iobbe. l'olio, né ottenere indulgenza nonostan-
Certamente in Noè, che guidò l'arca sulle te le preghiere, anche se _·supplicassimo
onde del diluvio, prefigura· coloro che so- Abramo, Noè, Giobbe, Daniele. Finché
no posti a capo della Chiesa; in Daniele, abbiamo tempo, muniamoci in anticipo
che fu attento a vivere in modo zelante di una grande fiducia, raccogliamo olio
alla corte regale, raffigura la cont4lenza o in abbondanza, trasferiamo tutto in cielo,
. la verginità; in Giobbe, che da uomo spo- perché al momento opportuno, in cui so- '
sato mostrava un eccezionale esempio di prattutto ne abbiamo bisogno, possiamo
pazienza nei confronti di tutti, raffigura la trarre vantaggio da tutto.
vita delle ·coppie sposate virtuose. Giovanni Crisostomo,
Beda, Omelie sul Vangelo di Matteo, 20, 6
Il tabernacolo, _1, 8, 25, 32
tempi, si sono dimostrati fonte di sal- I .peccatori senza fede non possono
vezza anche per gli altri: Noè, quando il contare sui loro antenati
terribile diluvio ha sommerso
. la terra ) ha
salvato moglie e figli; anche Giobbe ha Quei maestri ingannano sia se stessi
salvato altre persone; e Daniele ha strap- sia voi quando ritengono che ì discenden-
pato molte persone dalla morte quando ti di Abramo secondo la carne faranno
quel barbaro desiderava cose estranee parte senza dubbio del regno eterno, an-
alla natura· umana e voleva sbarazzarsi chè se sono peccatori senza fede e disob-
dei Caldei, dei Magi e dei Gazareni... bedienti a Dio, convinzione che le Scrit-
Se abbiamo virtuosi ante.n ati, dobbiamo ture mostrano non abbia di fatto alcun
imitarne le vi_rtù; se invece abbiamo an- fondamento. -
tenati malvagi, non pensiamo che questo Giustino Martire,
ci comporti alcuno svantaggio, ma piut- Dialogo con Trifone, 140
tosto esercitiamo la virtù, perché nessun ·
danno ci deriva da questo.
Giovanni Crisostomo, 21
Omelie sulla Genesi, 43
Atti di giudizio
La pena è necessaria
Essere discendenti non è abbastanza Tutti quelli che nella Chiesa sono
· peccatori, che hanno gustato la.parola di
Vi sbagliate completamente se cre-
Dio (Eb 6, 5) e la trasg.r ediscono, merita-
dete che solo perché siete discendenti di
no giustamente i castighi, ma ciascuno sa-
Abramo secondo la carne condividerete
rà tormentato a seconda della ·sua carica.
l'eredità dei benefici che Dio ha promes-
.Origene, .
so che avrebbe distribuito attraverso Cri-
Omelie su Ezechiele, 5, 4
sto. Nessuno può in alcun modo godere
di questi benefici al di fuori di coloro che
hanno la stessa fede ardente ~i Abramo
· e approvino tutti i misteri . . : Infatti voi La responsabilità è inevitabile
che avete eliminato dalle vostre anime la
speranza è necessario che sappiate come Per quanto riguarda tutte queste co- ·
ottenere il perdono per i vostri peccati e se, né l'insegnamento di genitori spiritua-
una speranza di condivisione delle bene- li, che CO!lsideriamo maestri, né i princi-
dizioni promesse. Non c'è altro modo che pi poterono liberarci, a meno che i figli
questo, che veniate a conoscere il nostro non avesseto dato il loro assenso e le loro
Cristo, siate battezzati con il battesimo implorazioni non avessero aiutato i loro
che lava via i vostri peccati - come testi- stessi sforzi; perché la giustizia del giusto
monia Isaia - e viviate perciò una vita li- ricadrà su di lui, e l'iniquità del peccatore
be.r a dal peccato. permarrà in lui. .
Giustino ·Martire, Girolamo,
Dialogo con Trifone, 44 Commento a Ezechiele, N, 14, 12-23
Israele, il figlio orfano (16, 1-14) 97
Mi fu rivolta questa parola· del Signore: «Figlio del!' uomo, fa' conoscere
a Gerusalemme tutti i suoi abomini. Dirai loro: Cosi" dice il Signore Dio
·a Gerusalemme: Tu sei: per origine e nascita; del paese dei Canane~· tuo
· padre era un Amorreo e tua madre un 'Ittita. Alla tua nascita, quando fosti
partorita, non ti/u tagliato i/cordone ombelicale e non/osti lavata con l'ac-
qua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale né/os.ti avvolta in fasce.
Occhio pietoso non si volse verso di te per farti una sola di queste cose e non
ebbe compassione nei iuoi confronti~ ma come oggetto ripugnante, il giorno
della tua nascita, fosti gettata via in piena campagna. Passai vicino a te, ti
vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue e cresci
come l'erba del campo. Crescesti, ti facesti grande e giungesti al fiore della
giovinezza. Il tuo petto divenne fiorente ed eri giunta ormai alla pubertà,
ma eri nuda e·scoperta. Passai vicino a te e ti vidi. Ecco: la tua età era !'età
dell'amore. Io stesi il lembo del mio mantèllo su di te e coprii la tua nudità.
Ti/eci un giuramento e strinsi alleanza con te- oracolo del Signore Dio - é
divenisti mia. Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti unsi con olio. Ti
vestii" di ricam~ ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii di
stoffa preziosa. Ti adornai di gioielli. T/ misi braccialetti ai polsi e una colla-
na al collo; misi al tuo naso un anello, orecchini agli orecchi e una splendida
corona sul tuo capo. Così /osti adorna d'oro e d'argento. Le tue vesti erano
di bisso, di stoffa preziosa e ricami. Fior di farina e miele e olio furono il
tuo cibo. Divenisti sempre più bella e giungesti fino ad essere regina. La tua
fama si diffuse fra le g"enti. La tua bellezza era perfetta. Ti avevo reso uno
.splendore. Oracolo del Signore Dio» (16, 1-14).
Il profeta parla con coraggio (Origene), dato che la punizione fa del bene al figlio,
Israele, a cui Cristo offre la libertà (Giovanni Crisostomo). La· rinascita spirituale del
battesimo rappresenta la purificazione; i catecumeni devono sottoporsi al battesimo e
sperimentare la vita della Trinità. La misericordia di Dio non si dimentica di noi (Origene),
ma abbiamo bisogno di vesti spirituali (Girolamo) poiché ci muoviamo verso.la crescita ·i
2
Gli abomini di Gerusalemme sca non è abbastanza forte da cancellare
la sofferenza che provi.
Il coraggio del profeta Giovanni Crisostomo,
Omelie sugli Atti degli Apostoli, 43, 3
Che cosa insomma-fa sì che io ammi-
ri Ezechiele? Il fatto che essendogli stato
coman~ato di rivelare e far conoscere a
Gerusalemme le sue abominazioni, non 3 Nato nel paese dei Cananei .
considerò il pericolo che avrebbe corso ·
in· seguito alla sua predicazione, ma ebbe · La conoscenza di Dio nella sua città
gli occhi fissi solo all'osservanza dei co-
. mandi di Dio, dkendo tutto quello che _Quale città fu così elevata e s'insu-
gli fu affidato. Ammettiamo pure.che sia perbì nel mondo (cf. Rm 11, 20) conie la
un mistero, che si tratti della rivelazione città di Dio?
di un destino sacro sulla sorte di Geru- Origene,
salemme e su quanto riguarda tale città; Omelie su Ezechiele, 6, 3
tuttavia, nella sua profezia egli r accusa di
forniCazione.
Origene, Là mia responsabilità
· Omelie su Ezechiele, 6, 1
Se son dette così gravi p~role nei
riguardi di Gerusalemme cui son state ·
fatte delle promesse tanto grandi e mi-
La punizione può essere un bene rabili, che accadrà a me infelice, se pec-
Cosa dici, profeta? Dio puniSce e io . cherò? Chi sarà il mio paélre e chi mia
dovrei dolermi per .quelli che ricevono madre? ·
la punizione? Certamente. Perché così Origene,
vuole colui che punisce, perché non si Omelie su Ezechiele, 6, 3
rallegra nel farlo, ma anzi se ne duole
maggiormente. Infatti se lui stesso soffre
quando punisce quakuno, non· devi ral- . · Cristo viene per liberarci
legrartene tu. Anzi, dobbiamo dolercene
anche noi, per non apparire q.oi stessi · Se stiamo attenti, questi mali che
meritevoli del castigo. Ma dimmi, veden- sono stati introdotti in questa vita come
- do tuo figlio bruciare o essere sottopo- risultato dei peccati dei nostri, antenati
sto a drastici trattamenti medici, non ne non potranno mai danneggiarci peréhé _in
soffri? Certamente; e non dici a te stesso: effetti non vanno oltre il livello nominale.
«perché accade questo?». Questa opera- È stato·il.primo essere umaho a portare,
zione è per la sua salute, questa bruciatu- . a causa della sua caduta, il c·astigo della
ra è per la sua guarigione. Ma quando lo morte sulla terra, una vita da consuma-
senti piangere e incapace di sopportare il re nel dolore e nell'angoscia, ed è stato
dolore, soffri, e la speranza che lui guari- anche la causa della servitù. Ma Cristo
Israele, il figlio orfano (16, 1-14) 99
9
Ti lavai con acqua
8
Passai vidno e ti liberai
Cristo è unto con un altro tipo di
L'età porta la consapevolezza della olio
tentazione Nostro Signore è unto con-un altro
. Ma quando siamo in un'età maggiore e olio, che non mitiga il dolore causato dal-
possiamo già commettere il peccato, cerca- le ferite; ma nondimeno porta con sé la
no di raggiungerci per farci sviarè e lo fanno . gi01a.
sia gli angeli di Dio che quelli di Satana. . Girolamo,
Origene, Commento a Ezechiele, IV, 16, 8-9
Omelz'e su Ezechiele, _6, 8
l'ha.vestita di puro lino e porpora, ma lei La natività di san Pietro è una festa
si è vestita solo con gli abiti dello scher-
no; le ha messo una corona di gloria sul È festa, oggi; e la natività di san
capo e lei ha messo una corona di spine Pietro dobbiamo celebrarla più festo-
su di lui (cf. Mt_ 27, 28-29). L'ha nutrita samente del solito; in modo tale, però,
con cibo di qualità e miele e lei gli ha che una piacevole conversazione non
dato il fiele (cf. Mt 27, 34). Le ha dato s'allontani dall'essenziale, la Scrittura; ·
vino puro e lei gli ha offerto una spugna né si divaghi lontano da quanto ci siamo
imbevuta di aceto (cf. Gv 19, 29). L'ha prefissi come nostra esercitazione. In
portata in città e lei lo ha abbandonato Ezechiele troviamo Gerusalemme orna-
nel deserto; le ha fatto calzare sandali e ta di braccialetti.
' lei lo ha fatto salire scalzo sul Golgota Girolamo,
(cf. Mt 27, 33 ). Ha cinto i suoi fianchi di Lettere, 31, 2
zaffiri e lei gli ha colpito il costato con
una lancia (cf. Gv 19, 34). Quando ha
offeso i figli di Dio e ucciso i profeti, è - L' abbigliament.o spirituale
stata condotta a Babilonia prigioniera,
e quando il tempo del suo ~astigo sarà I sacerdoti sono unti con l'olio santo
terminato verrà liberata. e sono vestiti con abiti ricamati e di seta.
Efrem Siro, Questo simboleggia la ricchezza che le
Commento al Diatessaron, 18, 1 genti guadagneranno come risultato della
sua provvidenza, tanto nello spirito quan-
to nel corpo.
Teodoreto di Cirro,
Resistere alle tentazioni Commento a Ezechiele, 5, 16
I nostri fianchi sono fasciati di fine li-
no quando gli allettanti adescamenti della
lussuria devono essere ricacciati indietro, 12
La corona sul nostro capo
·e non rimane nessuna passione indegna, e
siamo pieni dell'insegnamento dell' Apo-
stolo che dice: State saldi: dunque: attorno L'incoronazione spirituale
ai fianchi~ la verità (E/ 6, 14) .. O Dio onnipotente, anche a noi con~
Girolamo, cedi d'esser degni d'una corona di vanto
Commento a Ezechiele,.IV, 16, 10 sopra il nostro capo. .
Origene,
Omelie su Ezechiele, 6, 1O
11
Ti adornai di gioielli
«Tu però, infatuata per la tua bellezza e.approfittando della tua fama, ti
sei prostituita, concedendo i tuoi/avori a ogni passantè. Prendesti i tuoi abiti
·per adornare a vari colori le alture 'su cui t~· prostituivi. Con i tuoi splendidi
gioielli d'oro e d'argento, che io ti avevo dato, facesti immagini d'uomo, con
cui ti sei prostituita. Tu, ·inoltrè, le adornasti con le tue vesti ricamate. A
quelle immagini offristi il mio olio e .i miei profumi. :Ponesti davanti ad esse ·
come offerta di soave odore il pane che io ti avevo dato, t'l fior di farina, l'o-
lio e il miele di cui ti nutrivo. Oracolo del Signore Dio. Prendesti i figli e le
figlie che mi avevi generato e li offristi in cibo. Erano forse poca cosa le tue
prostituzioni? Immolasti i ·miei figli e li offristi a loro, facendoli passare per
il fuoco. Fra tutti i tuoi abomini e le tue prostituzioni non ti ricordasti del
tempo della tua giovinezza, quando eri nuda e ti dibattevi nel sangue/ Dopo
tutta la tua perversione - guai~ guai a te/ Oracolo del Signore Dio - ti sei
fabbricata un giaciglio e costruita un'altura in ·ogni piazza. A ogrii crocicchio
ti sei/atta un'altura, disonorando la tua bellezza, offrendo il tuo corpo a ogni
passante e moltiplicando le tue prostituzioni. Hai concesso i tuoi favori ai
figli d'Egitto, tuoi corpulenti vicini, e hai moltiplicato le tue infedeltà. per ·
irritarmi. A questo punto io ho steso la mano su di te. Ho ridotto il tuo cibo
e ti ho abbandonato in potere delle tue nemiche, le figlie dei Filistei~ 'che era-
no disgustate della tua condotta s/ronta.ta. Non ancora sazia, hai concesso ì
tuoi/avori agli Assiri. Non ancora sazia, hai moltiplicato le tue infedeltà nel
paese dei mercanti, in Caldea, e ancora non ti è bastato. Com'è stato abietto
il tuo cuore ~ oracolo del Signore Dio -facendo tutte queste azioni degne di
. una spudorata sgualdrina.' Quando ti costruivi un giaciglio a ogni crocevia e
ti facevi un'altura in ogni piazza, ·tu non eri come una prostittf,ta in cerca di
guadagno, ma come un'adultera che, invece del marito, accoglie gli stranieri.'
A ogni prostituta si dà un compenso, ma tu hai dato il compenso a tutti i tuoi
amanti e hai distribuito loro doni perche da ogni parte venissero a te, per le
tue prostituzioni. Tu haifàtto il contrario delle altre donne, nelle tue prosii-.
tuzioni: nessuno è corso dietro a te, mentre tu hai distribuito doni e non ne
hai ricevuti, tanto .eri pervertita (16, 15-34). , ! I,
. I
Il popolo cr~sce con atti sempre più grandi di idolatria, in cui il cattivo utilizzo della
Scrittura da parte del predicatore e della gente ·è notevole (Origene), in cui la lussuria spirituale
prevale (Agostino), in cui l'eresia dilaga (Girolamo), in cui chi è risoluto ad abbandonare Dio
lo fa (Crisostomo), in .cui il senso della Scrittura è distorto (Atanasio), in cui Dio mostra di
esigere la purezza della vita {Pacomio), in cui la vera fede è corrotta (Pietro Crisologo) e in cui ·
infine gli eretici seguono l'esempio corrotto della donna adultera (Paciano).
104 . Ezechiele
17
Un cattivo uso dei gioielli Imitiamo Cristo
Non imitiamo nessuno, ma se voglia-
Dobbiamo affrontare la Scrittura in mo imitare qualcuno, ci è stato proposto
maniera appropriata come modello Gesù Cristo.
Gli oggetti d'oro ed' argento, cioè gli Origene,
incensieri, le ·coppe e simili, fanno parte Omelie su Ezechiele, 7, 3
della divina Scrittura; quando dunque
alteriamo il senso del testo sacro onde
risulta contrario alla verità, ecco che noi La preghiera è ben acceJ_ta a Dio
trasformiamo la Parola di Dio e cambia- L'incenso e ·l'olio sono la preghiera
mo in immagini diverse le cose di Dio. che.è offerta a Dio attraverso1a compren-
Origene, sione e che allieta Dio.
Omelie su Ezechiele, 7, 2 Origene,
Frammenti su Ezechiele, 16, 18
18
Abiti ricamati per nascondere le loro
colpe L'eresia viene insegnata
Chi invece è nato in seno alla· Chie-
Anche l'eresia può essere ~onvincente sa e in seguito è stato sedotto dall'erro-
re dell'eresia, egli, essendo figlio di Dio,
Facciamo questo ogni volta che cir-
condiamo la nostra prima eresia con pru- è stato irretito dalla peccatrice Gerusa-
denza... e tutte le virtù. lemme e designato quale vittima ai suoi
Girolamo, idoli.
Origene,
Commento a Ezechiele, IV, 16, 18
Omelie su Ezechiele, 7, 5
Cristo è concepito da una vergine I patti con Dio ·implicàno 1:1na re-
La nostra Sion, in cui al tempo c'era- .sponsabilità
no i ·Filistei e Tiro e l'Etiopia; la torre di Quando Dio stringe·con noi dei pat-
guardia, la meretrice, la prostituta, Raab, ti e noi ci ·impegniamo ad osservarli, sia-
Babilonia, quella che, secondo Ezechiele, mo felici; quando però forni chiamo con
si era prostituita a tutti' agli incroci; quel- le forze spirituali della malvagità, allora
la meretrice, se lo desidera, diventa im~ sconfessiamo i patti di Dio per la terra di
·mediatamente una vergine. Diventa una Canaan, e il patto lo facciamo' con essa.
vergine, t:oncepisce il Figlio di.Dio e lo Origene,
partorisce. Abbiamo concepito) sentito le Omelie su Ezechiele, 7, 9
doglie) abbiamo partorito i/vento; non ab-
biam.o portato salvezza al paese e non sorio
nati abitanti nel mondo (Is 26, 18). Capi-. · 30 Il tuo cuore è stato abietto
·te perciò che Gerusalemme, che era uria
prostituta, .concepisce Dio.e ha fo dogliee
partorisce il Salvatore.
L'in,segnamento di Dio ci sfida ·
· Girolamo, Come _dunque ·1a legge è fatta non
Omelia sul Salmo 86 . per il giusto, ma per i malvagi e i ribelli,
I:idolatria deltorfano salvato (16, 15-34) 107
così quel comandamento che impone di il culto di Dio, indulse nei vizi e nella lus-
star lontani dalla fornicazione non è fat- suria e condusse una vita mondana e nem-
to per l'uomo casto, ma per i malvagi, i meno in essa produsse alcunché di bµono,
fornicatori e quanti non vi si conformano. ma perse le ricchezze della religione e non
-Origene, accettò neppure le ricchezze del mondo.
Omelie su Ezechiele, 7, 10 Non era difficile unirsi a lei, ma lei stessa
si precipitava dai suoi amanti.
Girolamo,
La fornicazione spirituale è una realtà -Commento a Ezechiele, V, 16, 30-31
Se intendi come fornicazione quella
della carne, dell'anima e dello spirito e
vedi uno commettere siffatte fornicazio- -
La casa di Dio nei fedeli
ni, comprenderai come Gerusalemme in Gli uomini che appartengono alla
tre modi compie fornicazione. Chiesa e in essa sono i maestri, purificano
Origene, sia i loro costumi sia quelli delle persone
Omelie su Ezechiele, 7, 10 loro affidate ed è con questo zelo che edi-
fic~no la casa di Dio, la Chiesa, e la pro-
pria opera è la crescita di Dio negli altri.
Il predic.atore deve parlare con . Origene,
prudenza Omelie su Ezechiele, 8, 2
Non v'è dubbio che le parole uscite
dalla bocca di uno spingano al peggio chi
le-ascolta, specie poi se è un ereticò che La vera fede è stata corrotta da una
coi suoi discorsi mette il suo interlocutore filosofi.a povera
nell'errore della propria dottrina. Il dissoluto, attraverso il piacere
Origene, dell'eloquenza mondana, attraverso i po-
Omelie su Ezechiele, 8, 1 striboli delle scuole, attraverso i trivi delle
sette, dissipava con folli dispute il patrimo-
nio di Dio Padre. E dopo aver consumato
N ~scondiamo i peccati in congetture quanto v'era di parola, cono-
Coloro che non hanno abbandonato scenza, ragione, giudizio, nella più assoluta
completamente la religione, tuttavia sono miseria soffriva una somma indigenza, una
sopraffatti dal peccato e desiderano -che grande fame di conoscere la verità, poiehé ·
i loro peccati stiano nascosti, si compor- la filosofia si è assunta il faticoso impegno
tano come la peccatrice che si vergogna. di cercare la divinità; ma non ha raccolto
Origene, frutto alcuno di verità trovata.
Omelie su Ezechiele, 8, 1 ' Pietro Crisologo,
Sermoni, 5, 4
'l
1
31
Una prostituta che disprezza tlguadagno
32
La moglie adultera
Abbandonare il culto di Dio può es-
sere facile Gli eretici sono adulteri
Possiamo riferire tutto questo a ogni Un gruppo di eretici è come una don-
singola anima cristiana che, abbandonato na adultera; infatti la congregazione èatto-
108 Ezechiele
lica, fin dall'inizio, non lascia mai il letto ti, Gerusalemme fa il contrario, così da ·
matrimoniale e la camera nuziale del suo dare più di quanto riceve e da mostrare
sposo, né desidera ardentemente amanti l'abbondanza del suo prezzo; li ha riem-
sconvenienti e stranieri. Voi. avete dipinto piti di doni - dice-, per farli arrivare a
con colori nuovi una forma che era stata lei per vie fra verse, così che non c'era
condannata; avete allontanato il vostro let- nessun vicino che non si unisse alla sua
to nuziale da un matrimonio duraturo; ave- ignominia.
te lasciato il corpo di una madre, la moglie Girolamo,
di un marito, ornandovi di nuove tecniche Commento a Ezechiele, V, 16, 32-34
di piacere, nuovi elementi di seduzione.
Paciano di Barcellona,
Lettere, 3, 22 L'anima -ha bisogno di amore vero
Lo sposo dell'anima è la Parola di
Dio, vero sposo che ama, che le ha donato
Un prezzo elevato
la castità, la giustizia e tutti gli altri beni.
Mentre le prostitute sono abituate Origene,
a ricevere un pagamento dai loro anian- Omelie su Ezechiele, 8, 3 . ·
«Perciò, o prostituta, ascolta la parola del Signore. Così dice il Signore Dio:
Per le tue.ricchezze sperperate, per la tua nudità scoperta nelle tue prostituzioni
con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli abominevoli: per il sangue dei tuoifigli
che hai offerto a loro, ecco, io radunerò da ogni parte tutti i tuoi amanti con i quali
sei stata compiacente, coloro che hai"amato insieme con coloro che hai odiato; li
radunerò contro di te e ti metterò completamente nuda davanti d loro perché essi
ti vedano tutta. Ti infliggerò la condanna delle donne che commettono adulterio
e spargono sangue, e riverserò su di te furore e gelosia. Ti abbandonerò nelle loro
mani e distruggeranno i tuoi giacigl~ demoliranno le tue alture. Ti spoglieranno
delle tue vesti e ti toglieranno i tuoi splendidi ornamenti: ti lasceranno scoperta
e nuda. Poi ecci'teranno contro di te la folla, ti lapideranno e ti trafiggeranno con
la spada. Incendieranno le tue case e sarà eseguita la sentenza contro di te sotto
gli' occhi di numerose donne. Ti farò smettere di prostituirti e non distribuirai
più doni. Quando ·avrò sfogato il mio sdegno su di te, non sarò più geloso di te,
mi calmerò e non mi a.direrò più. Per ilfatto che tu non ti sei ricordata del tempo
· della tua giovinezza e mi hai provocato all'ira con tutte queste cose, adesso io ti
farò pagare per le tue azioni-oracolo del Signore D~:o- e non aggiungerai altre
scelleratezze a tutti gli altri tuoi abomini>> (16, 35-43 ).
La punizione prevista per il meretricio (16, 35-43) 109
L'ira di Dio non è esp~essione di una rabbia senza motivo, ma piuttosto il segno del suo
amore profondo per noi (Cassiano, Girolamo), dal momento che abbiamo bisogno di venire
corretti e puniti (Origene).
42
Il furore di Dio La vista spirituale è più importante
· di quella fisica
L'amore di Dio prevale Quando Dio non se la prende con i
Pertanto il Signore1 come un medico peccatori è segno che la sua ira è terribile!
peritissimo che abbia sperimentato tutte Per questo in Ezechiele parla così a Ge-
le cure salutari e poi s'avveda che alla ma- rusalemme: Non sarò più geloso di te, mi
lattia dei suoi infermi non può più esse- calmerò e non mi adirerò più ... Ma se la
re applicato alcun rimedio, in certo qual tiro alle lunghe, richiama_ndoti alla mente
modo si dichiara vinto dalla grandezza storie di tempi passati, oltrepasso i limiti
di quelle iniquità, costretto com' egli è a consentiti da una lettera. Ti racconto un
rinunciare alla clemenza del suo interven- breve fatterello successo ai tempi della
mia infanzia. Sant'Antonio era stato con-
to di punizione, e quindi così si esprime:
vocato da sant'Atanasio, vescovo di Ales-
Non sarò più geloso di te) mi calmerò e non
. sandria, nella sua città, quando si doveva
mi adirerò più.
confutare gli eretici. Era andato da lui Di-
Giovanni Cassiano,
dimò, uomo coltissimo ma cieco. Duran-
Conferenze ai monaci, 6, 11
te una delle tante conversazioni che essi
tenevano a proposito della Sacra Scrittu-
ra, Antonio, che era stupefatto di quella
La rabbia di Dio è il risultato del suo testa e non finiva di lodarne lo spirito così
.amore per noi acuto, gli fece questa domanda: «Ti porta
tristezza il fatto d'essere privo degli occhi
Grandiosa è l'ira del Signore quan- di carne?». Didimo per discrezione tace-
do.non è in collera con noi (cf. Na 1), va. Lui tuttavia lo interrogò una seconda .
ma 'ci mette da parte un vitello da ma- e poi una terza volta, e finalmente lo in-
cello. Infatti dice a Gerusalemme: «So- dusse a fargli confessare candidamente
no molti i tuoi peccati e le tue iniquità che I'anima ne soffriva. «Mi stupisco - gli
ma non sarò irritato con. te». In altre disse allora Antonio di rimando - che una
parole, quando tu eri solo un'adultera, persona intelligente come te senta dolore
ti amavo con amore geloso; ma quando per la mancanza di una cosa che hanno
cominciasti ad avere molti amanti, ti di- anche le formiche, le mosche e le zanza-
sprezzai e non fui più-in collera con te. re, invece di essere c·ontento di possedere
Allo stesso modo un ·uomo è geloso di un bene che soltanto i santi e gli Aposto-
sua moglie quando la ama; ma se non li hanno meritato!». Da questa risposta,
è geloso, la odia e non imita le parole puoi ben capire che è molto meglio avere
di colui che dice: Punirò con la verga il la vista spirituale che non quella fisica,
loro peccàto (Sal 88, 33 ) 1 e ancora: Non avere cioè quegli occhi dove la pagliuzza
punirò le vostre figlie se si prostituiscono del peccato p.on può andarsi a posare (cf.
(Os4, 14). Mt 7 1 3ss.)!
Girolamo, Girolamo,
Omelia sul Salmo 140 Lettere, 68
110 Ezechiele
«Ecco} tutti quelli che ·usano proverbi diranno di te: "Quale la madre}
tale la figlia'}. Tu sei' degna figlia di tua madre} che ha abbandonato il marito
·èi suoi figli: tu sei sorella delle tue sorelle, che hanno abbandonato il mari- ·
to e i loro figli. Vostra madre era un'Ittita e vostro padre un Amorreo. Tua
sorella maggiore è Samaria} che con le suefiglie abita alla tua sinistra. Tua
sorella più piccola è Sòdoma, che con le sue figlie abita alla tua· destra. T~
non soltanto hai seguito la loro condotta e agito secondo i loro costumi abo-
minevoli~ ma come se ciò fosse stato troppo poco} ti sei comportata peggio
di loro in tutta la tua condotta. Per la mia vita - oracolo del Signore Dio -,
tua sorella Sòdoma e le sue figlie non fecero quanto hai fatto tu insieme ·
alle' tue figlie! Ecco, questa fu l'iniquità di tua sorella Sòdoma: essa e le sue
fig/le erano piene di St!perbia, ingordigia, ozio indolente. Non stesero però
. · la ·mano contro il povero e l'indigente. Insuperbirono e commisero ciò che
è abominevole .dinanzi a me.·Io le eliminai appena me ne accorsi. Samaria
non ha peccato la metà 'di quanto hai peccato tu. Tu hai moltiplicato i tuoi
abomini più di queste tue sorelle,· tanto da farle apparire giuste} in confron-
to con tutti gli abomini che hai commesso. Devi portare. anche tu la tua
umiliazione} perché hai fatto sembrare giuste le tue sorelle. Esse appaiono
più giuste di te, perché i tuoi peccati superano i loro. Anche tu dunque, devi
essere svergognata ·e portare la. tua umiliazione} perché hai fatto sembrare
giuste le tue sorelle» (16, 44-52).
. . ... _
I peccati della gente sono terribili, perché il peccato si trova più facilmente nella
molteplicità (Origene) e tocca a noi sopportarne le conseguenze (Girolamo). Le divisioni
del regno d'Israele sono le divisioni della Chiesa, essendo la·superbia il più grande dei
Un peccato più grave di quelli di Sodoma e Gomorra (16, 44-52) 111
peccati (Origene). I doni di Dio devono tuttavia essere trovati nel pentimento (Crisostomo).
Cristo, comunque, è la fonte della nostra giustificazione (Origene); dobbiamo accettare
la nostra punizione (Girolamo) e comprendere che il pentimento si adatta a ogni genere
di peccato (Agostino).
52
Sopporta la tua 1!-miliazione
I doni di.Dio
· Non chiedere dunque a Dìo queste L'esilio con dolore
cose che ricevi dal diavolo. È ·proprio di O tu che sei colpevole di un misfatto,
Dio concedere un cuore contrito e umi- non accettare il tuo esilio con dolore.
liato, vigilante, temperante e tranquillo, Origene,
pentito e compunto. Questi sono i suoi Omelie su Ezechiele, 10, 1
doni, perché ne abbiamo grandi~simo bi-
sogno.
Giovanni Crisostomo, L'esilio dalla Chiesa è una sofferenza
Omelie sul Vangelo di Matteo, 6, 7
È .un disçmore essere esclusi dal po-
polo di Dio e dalla Chiesa, è una vergo-
gna durante l'assemblea aver vuoto il pro-
Diverse.forme di orgoglio
prio posto nel presbiterio; venire deposto
· Sovente dunque l'abbondanza di ci- nell'incarico ·di diacono.
bo e la prosperità costituiscono esca per Origene,
la superbia; spesso poi anche dai doni Omelie su Ezechiele, 10, 1
spirituali spunta il peccato della super-
bia: in entrambe le situazioni s'annida il
·pericolo. Dobbiamo· ricevere il nostro castigo
Origene,
Omelie su Ezechiele, 9, 5 · Se riteniamo giusta la provvidenza,
cancelliamo anche la nostra vergogna; se
non accettiamo i giudizi di Dio, raddop-
51 piamo la nostra vergogna.
Samaria ha commesso peccati Origene,
minori Omelie su Ezechiele, 10, 1
tanto più, se pecchiamo, diventeremo di- volontà, per ti_m ore di dover subire tor-
stanti da essa, accostandoci ai più grandi menti eterni.
e terribili castighi. Girolamò,
Origene, Commento a Ezechiele, V, 16, 52
Omelie su Ezechiele, 10, 2
La salvezza viene promessa perché Dio non può restare in collera per sempre (Origene).
La punizione è un modo di trattare con ogni tipo e grado di peccato (Girolamo), ovvero è il
modo in cui Dio ci castiga per redimerci (Afraate). . · ·
53
Cambierò le loro sorti Dio punisce per po~ redimere
Considera e osserva, mio ascoltatore,
Dio e lo sdegno sono estranei l'uno che se Dio avesse datq una speranza a So-
all'altro doma e ai suoi seguaci, non li avrebbe se-
Lo sdegno è quakosa di es.~raneo a polti col fuoco e con lo zolfo, segni dell'ul-
Dio al punto che non glielo si può asso- timo giorno sulla terra, ma li avrebbe con.-
ciare come connaturato. segnati a uno dei regni per ·essere puniti.
Origene, Afraate,
Omelie su Ezechiele, 10, 2 Dimostrazioni, 21, 6
61
54 La punizione può Ricorda e. vergognati
essere meritata
· Pentirsi significa ammettere i propri
Il peccato è commisurato al pecca-
tore · . peccati
Quando avrò ammesso i miei peccati
. Per éhi c'è qualche dubbfo che· tra ·
e sarò stato riportato all'antico stato, con
i tre tipi di .peccatori, tutti certamente la stipulazione d'un patto tra me e Dio,
persone malvagie, cioè Gentili, eretici ed
allora maggiormente comprenderò il mio
ecclesiasti~i, quelli che meritano una pu-
· male e mi sentirò confuso e, ben consape-
nizione più grave sono coloro che hanno vole, mi punirò nel mio intimo.
il grado più alto? Origene,
Girolamo,
Omelie su.Ezechiele, 10, 5
Commento a Ezechiele, V, 16, 53-54
L'allegoria delle due aquile è un segno del giudizio di Dio e della sua gente (Girolamo,
Giovanni Crisostomo), che mostra che la Chiesa ha bisogno di essere purificata (Origene).
2
I:allegoria i suoi rami verso l'aquila e che le radici
crescevano sotto di lei, alludeva ai trattati
Il significato importante.dell' a)legoria e ali' alleanza fatti con lui [i.e. il re] e al
fatto ché gli si sottometteva.
[Ezechiele] definl "aquila,, il re dei Giovanni Crisostomo,
babilonesi e dissé che aveva grandi e lun- Omelie sulle statue, 19, 3
ghe penne; lo descrisse anche come folto
di piume, riferendosi alla moltitudine del
suo esercito, alla grandezza del s~o regno
e alla rapidità della sua invasione. Perché La vite trapiantata non dura ·
come le ali e le piume dell'aquila sono la Finché rimase nella terra santa; ~ra
sua dotazione, così lo sono i soldati e i ca- una grande vite, quando fu trapiantata
~alli per i re. . nel paese dei peccatori diventò debole e
Giovanni Crisostomo, piccola.
Omelie sulle statue, 19, 3 Origene,
Omelie su Ezechiele, 11, 4
3
Andando in Libano
La sicurezza offerta dalla protezione
La Chiesa è pµrificata dal male di Dio .
Questa grande e vera aquila è en- Chiunque si trovi sotto le ali di que-
trata nel Libano, cioè nella Chiesa, dove sto sole di giustizi~ (cf. Ml 3, 20), che ha
sono le vittime per Dio, dove si innalza dettQ nel Vangelo: Quante volte ho volu- ·
l'inçenso delle sue preghiere (cf. Sa! 140, to raccogliere i tuoi figli, come una gallina
2): è Nabucodònosor, cioè.il diavolo, e ha raccoglie i pulcini sotto le ali~ ma voi non
commesso razzie. avete voluto.' (Mt 23, 37), sarà al sicuro
Origene, dal f~co del diavolo, al sicuro sotto le
Omelie su Ezechiele, 11, 5 grandi ali di quella potente aquila in Eze-
chiele e tutte le ferite dei suoi pecçati sa-
ranno guarite.
6
La crescita della vite Girolamo,
Omelia nella Domenica di Pasqua
La vite in tutta la sua pienezza ·
[Ezechiele]. chiamò "vite" la città di
Gerusalemme; dicendo che .essa tendeva
I:interpretazione deltallegoria (17) 7-21) 117
con le sue grandi/orze e il suo ingente esercito non gli sarà di valido aiuto
in guerra, quando si eleveranno terrapieni e si costruiranno baluardi per
distruggere tante vite umane. Ha disprezzato un giuramento, ha infratito
un'alleanza: ecco, aveva dato la mano e poi ha agito in tal modo. Non potrà ·
. trovare scampo~ Perciò così dice .i/ Signore Dio: Com'è vero che io vivo,
_farò ricadere sopra il suo capo il mio giuramento che egli ha disprezzato, la ·
mia alleanza che ha infranta. Stenderò. su di lui la mia rete e rimarrà preso
nel mio laccio: lo condurrò a Babilonia e là lo giudicherò per l'infedeltà
commessa contro di me. Tutti i migliori delle sue schiere cadranno di spada
e i superstiti saranno dispersi ai quattro venti: così saprete che io, il Signo-
re, ho parlato» (17, 7-21).
7
-s La vite.piantata in un campo fertile La redenzione per tutte le creature
Essendo stata fatta un'unione nella
· La debolezza della vite trapiantata fede di Cristo tra nature così diverse tra
. In segùito e dopo la.stirpe regale ven- loro, il leone non sarà più immondo, ma
ne da lui preso anche un altro popolo che si dimenticherà della sua _crudeltà e tutti
diventò una vite, non però cpsì robusta gli animali che nella legge di Dio si defini-
come quando s'era trovata nella vigna di scono immondi riprenderanno la purezza
Dio e nella terra santa dove si celebrano i dell'antica condizione.
sacrifici a Dio. Ma era stata trasportata a . Origene,
Babilonia come una vite malaticcia . Omelie su Ezechiele, 11, 3
. Origene,
Omelie su Ezechiele, 11, 2
12
Parla a quella gentà di ribelli'
La
. punizione va sopportata
- .
con pa- La giu~tizia prevale
z1enza
Ora, secondo il sentimento del mio·
Giacché colui che è condannato da Dio aqimo, ritengo che coloro i quali mesco- .
non deve evitarè la sua sentenza né ·voler lano la dolcezza della vita alla dolcezza
cambiare la volontà di chi giudica, ma sop- . del · parlare accrescono, in vir_tù · d'una
portare con molta pazienza finché sia Dio buona convivenza, la dolcezza delle ·pa-
stesso a liberare, lui che ha condannato. . role di Dio. ·
Origene, Origene,
Omelie su Ezechiele, 11, 2 Omelie su Ezechiele, 12, 1
Il cedr~ del Signore (17, 22-24) 119
I capi della Chiesa devono stare attenti _Due diversi tipi di allèanza
Ma se noi che siamo considerati i . Dio stipula con noi un'alleanza tra
capi. della Chiesa peccheremo, facendo promesse di benedizione .. N abucodòno-
posto al diavolo, contrariamente al co- sor invece stringe la sua alleanza carica di
mando di Paolo che dice: Non fate posto maledizione.
al diavolo (E/4, 27), in certo qual modo, a Origene,
causa dei nostri peccati che commettiamo Omelie su Ezechiele, 12, 3
in Gerusalemme, forniamo l'occasione a
Nabucodònosor d'entrare nella città san-
ta e di catturare quanti vorrà.
Origene,
16
I.:alleanza i'n/rantà
Omelie su Ezechiele, 12, 2
L'alleanza con Dio contrast·a tutte le
altre
13 L}alleanza Come la Scrittura ora lo ricorda, Dio
vuole dunque che l'alleanza si trasformi
L'alleanza con Dio è forte per Israele in unà maledizione presso Na-
bucodònosor.
Non può trovarsi in mezzo alla be- Origene,
nedizione chi ha stretto un'alleanza con Omelie su Ezechiele, 12, 3
N abucodònosor.
Origene,
Omelie su Ezechiele, 12, 3
I giudizi di Dio devono essere accettati per quello che sono, ma la Chiesa è comunque
una grande comunità (Origene); la natura·di Dio esaltata e umiliata (Girolamo, Teodoreto).
22
Il cedro sarà piantato su un monte Un luogo dove riposare
alto
Rivestiti delle ali della Parola di Dio
e potrai riposare sotto quest'albero che è
Accettare o rifiutare
stato piantato sul monte più alto~
Vi è chi disprezza la maledizione di Origene,
Dio e vi è chi la tiene in gran conto. Omelie su Ezechiele, 12, 5
Origene,
Omelie su Ezechiele, I~, 4
Umiltà ed esaltazione in Cristo
Il F araonè ·n on può portare -soc- L'alto albero umiliato e l'albero bas-
corso so innalzato si riferiscono alla passione ,
A colui che avrà disprezzato e diso- · del Signore e Salvatore, il quale, pur es-
norato la maledizione di Dio, il Faraone sendo di natura divina, non con.siderò un
non può portare soccorso, ma nel mezzo tesoro geloso. la sua uguaglianza con Dz:o,
di Babilonia morirà a motivo della sua ma spogliò se stesso, assumendo la condi-
trasgressione; zione di servo (Fil 2, 6~7), e dopo la risur-
Origene, rezione questo stesso legno fu innalzato,
Omelie su Ezechiele, 12, 4 legno che, prima bello e forte, poi reso
secco nella morte, e infine rinato, riceve~
te indietro la sua forza originaria.
2
:3 Metterà rami e farà frutti Girolamo,
Commento a Ezechiele, V, 17, 22-24
La grandezza della Chiesa
- Pensa alla grandezza e alla nobiltà
della Chiesa di Cristo per poter compren- Dio esalta ed umilia
dere.come secondo la promessa di Dio si
sia avverato quanto è detto: Diventerà un -«P~r me è facile - dice - tanto umilia-
cedro magnifico. Sotto di lui tutti gli uccel- re ciò che è alto quanto sollevare ciò che
li dimoreranno) ogni volatile alFombra dei è basso, tanto asciugare ciò che è bagn'ato
suoi rami riposerà. ·quanto far rifiorire ciò che è secco».
Origene, · Teodoreto di Cirro,
Omelie su Ezechiele, 12, 5 Commento a Ezechiele, 6, 18
L'uva acerba e la nuova vita (18, 1-4) 121
U pentimento è la chiave per un nuovo rapporto con Dio, che è fatto attraverso Cristo
e compiuto nel battesimo (Agostino, Girolamo). È la nostra responsabilità che conta, non le
virtù - o i peccati - dei nostri antenati (Giovanni Crisostomo). Ci sono tre tipi di morte, la
morte per aver peccato, la morte mistica del battesimo e la morte fisica (Ambrogio).
12
- Il proverbio del!' uva acerba possono anch'essi essere riparati pure
con la penitenza, come constatiamo an-
che dopo il battesimo.
La giustizia di Dio
Agostino,
Quanto buono e giusto è il Dio del- Manuale sullafede, speranza e carità, 13, 46
la Legge e dei profeti, che· resta calmo e
silenzioso davanti ai peccati dei padri e
ricompensa coloro che non hanno pec- Pentimento e responsabilità in Cristo
cato!
Girol~mo,
Come estremo e fortissimo baluardo
·della tua causa hai voluto che ci fosse la
Commento a Ezechiele, VI, 18, 1-2
testimonianza del profeta Ezechiele, nella
quale asseriva che non avrebbe più dovu-
to esservi il proverbio: I padri mangiano
Pentimento e responsabilità nel bat- uva acerba e i figli ne hanno i denti alle-
tesimo gati, e che i figli non avrebbero dovuto
morire per le colpe dei padri, né i padri
Il Nuovo Testamento... è ogget- per quelle dei figli, ma ognuno avrebbe
to della profezia· di Ezechiele, quando dovuto morire per i peccati propri. Non
dice che i figli non porteranno i pec.: capisci che qui si ha la promessa del Nuo-
cati dei propri ,padri e in Israele non . . vo Testamento e della eredità spirituale,·.
avrà piu ragion d'essere l'espressione: I che si riferisce ali' altro secolo. Il compito
padri mangiarono l'uva acerba e i denti della grazia del Redentore è quello di can-
dei figli' furono allegati. Ognuno quindi cellare il "paterno chirografo" (cf. Col 2,
rinasce, in modo che sia sciolta in lui 14) e far sì che ognuno renda conto di sé
ogni traccia di peccato con cui nasce. medesimo.
Quanto ai peccati che vengono com- . Agostino,
messi in seguito per la cattiva condotta, Contro Giuliano, VI, 2), 82
122 Ezechiele
I nostri peccati ~ono ciò che conta questa vita, v·ale a dire qu~ndo avviene la
separazione dell'anima dal corpo. Com-
Non è possibile che, se una persona prendiamo, quindi, che una sola morte è
ha peccato, un'altra venga punita. Infatti, male, ~ cioè quando moriamo per colpa .
se ammettiamo questo; dobbiamo . am- dei nostri peccati; un'altra morte invece
mettere anche un'altra conclusione, cioè è un bene, in quanto colui che muore di
·che egli abbia peccato _prima di nascere. quella morte viene giustificato dal pecca-
Pertanto come n.el dire "né_quest'uomo to; il terzo genere di morte è intermedio:
ha peccato" non intende dire che è pos- infatti sembra un bene ai giusti, ma alla
sibile che qualcuno ha peccato prima di maggior parte d~lla gente appare spaven-
nascere e viene punito per questo, cosl tosa, perché, mentre libera tutti, rallegra
dicendo "né i suoi genitori''-non implica solo pochi.
che è possibile che qualcuno venga puni- · Ambrogio",
to per colpa dei ·suoi genitori. Ha allon- Il bene della morte, 2, 3
tanato questo possibile errore dicendo a
Ezechiele: Com'è vero che io vivò, ·oracolo
del Signore Dio, voi non ripeterete più que-
sto proverbio in Israele. · Il peccato è individuale
Giova~ni Crisostomo; Il castigo dell'anima colpiva solo chi
· Omelie sul Vangelo di Giovanni, 56
aveva peccato.
Agostino,
Lettere, I*, 1
4
J}anima peccatrice morirà
IL GIUSTO VIVRÀ
«Se uno è giusto e osseroa il diritto e la giustizia} se non mangia sui mon-
ti e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele} se non disonora la moglie
del suo prossimo e non si accosta a una donna durante il suo stato d'impu-
rità} se non opprime alcuno} restituisce il pegno·al debitore, non commette
·rapina, divide il pane con l'affamato e copre di vesti chi è nudo} se non presta
a usura e non esige interesse, desiste dall'iniquità e pronuncia retto giudizio
fra un uomo e un altro, se segue le mie leggi e osserva le mie norme agendo
con fedeltà} egli è giusto ed egli vivrà} Oracolo del Signore DiQ» (18, 5-9).
' -
Essere generosi con il cibo significa vivere secondo le Beatitudini ed essere generosi
nel dare i vestiti a coloro che sono nudi .completa la nostra vita battesimale (Girolamo).
Resistere alle persecuzioni significa essere forti di fronte ad una vittoria già vinta
(Valeriano di Ciiniez).
7
Pare cibo e abiti a chi ne ha bisogno Abiti ai nudi, nel battesimo
Diamo .gli abiti di Cristo a coloro
Pane agli affamati che sono nudi nella fede e nelle virtù,! '
4
Q.u esto pane l'uomo . giusto lo dà dd quali è scritto: Quanti siete stati bat-
· all'affamato, di cui si dice .nella Scrittu- tezzati in Cristo, s~·ete rive_stzti in Cristo
ra: Beati quelli che hanno fame e sete della (Gal 3, 27).
gitJ:stizia, perché saranno saziati (Mt 5, 6). Girolamo,
Girolamo, Commento a Ezechiele,' VI, 18, 5-9
Commento a Ezechiele, VI, t8, 5-9 (
124 Ezechiele
·.
9
Realizzare la vera giustizia segni ad opporre ·il petto coraggioso al-
le battaglie e sostenere ogni scontro con .
l'ingiuria. Né infatti è difficile ingaggiare
· . ·. ·~a vit.toria già vinta
il combattimento là dove vedi che è pre-
t~ètYìftfuÒ quindi suppliche, carissimi, ceduta la vittoria. Presto placa gli an.imi,
a questo maestro di virtù con lacrime ef- ciò che è insegnato con gli esempi.
. ..fus~ giO~no dopo giorno, perché c'insegni Valeriano di Cimiez,
ad essere disposti alle benefiche ferite: in- Le venti omelie,·17, 4
morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la
giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio
_; oracolo del Signore-o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?
Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte
le azioni aboJt!.inevoli che l'empio commette potrà egli vivere?.Tutte.le ope-
1
21
Il malvagio si allontana dal peccato gettati · su questa, abbracciala, come un
naufrago si aggrappa fiducioso ad una ta- .
La penitenza ti solleverà vola. La penitenza ti solleverà, sommerso
Dtinque ·la penitenza è vita, perché dai flutti dei peccati, e ti condurrà al porto
è preferita alla morte. Tu peccatore, che della divina clemenza.
.·sei. simile a me - ma lo sei meno: infatti Tertulliano,
riconosco la mia superiorità nel peccare-, . La penitenza, 4, 2:..3
Il malvagio che si pentirà vivrà (18, 21-24) 125
Convertiti e vivi
Tu che hai voluto morire peccando, Dio vuole che ci pentiamo
. convertiti invece e vivi! Stolto, irriverente
e ingrato sei tu che non hai tenuto nel do- Se non avesse voluto che essi ascol-
vuto rispetto Dio, che vuole avere pietà di tassero e si salvassero, avrebbe dovuto ta-
· te, che preferisce salvarti con la sua pietà cere, non parlare attraverso parabole; ora
invece di lasciarti morire nel peccato! . li sollecita proprio con . questo metodo,
. Pseudo-Agostino, con il parlare in modo oscuro. ·
La ·vita cristiana, 2 Giovanni Crisostomo,
Omelie sul Vangelo di Matteo, 45, 2
durre, per timore di questa, gli . uomini grande bontà. Ascolta come. Se spaven-
nel regno dei cieli? ta il peccatore che persiste nel .peccare,
Giovanni Crisostomo, lo porta alla perdita della speranza. Se
Omelie sulla Genesi, 44 invece loda il giusto, indebolisce l'inten-
sità della sua virtù, poiché questi finisce
per considerarsi già benedetto e per di-
Cristo è senza peccato ventare negligente. Per questa ragione è
misericordioso con i peccatori e spaventa
Egli accoglie con gioia il pentimento
i giust.i.
del peccatore, poiché ama il pentimento
Giovanni Crisostomo,
che segue ai peccati. Egli solo infatti, il
Omelie sul pentimento e l'elemosina, 7, 2
Logos, è senza peccato.
. Clemente Alessàndrino,
Il pedagogo, III, 93,3
Il peccato è una realtà presente ·
·Osserva tutti i peccati da cui il Si-
La preghiera per il perdono .gnore ci esorta a stare lontani: vedrai su-
La .confessione dei propri peccati è . bito che sono assolutamente attuali. Ma
una richiesta_di perdono, dal momento se l'essere stato virtuoso in passato non
che chi chiede perdono confessa il pecca- serve al giusto nel momento .in cui pec-
. to. E così anche la peniten~a si dimostra ca, allo stesso modo il peccato che è stato
bene accetta presso Dio, che la preferisce· perdonato non danneggerà il peccatore
· alla morte del peccatore. · nel momento in cui si comporterà bene.
Tertulliano, Paciano di Barcellona,·
La preghiera, 7, 1 Lettere, 3, 16
24
Il giusto non deve allontanarsi' dalla Come si viene trovati, così si verrà
giustizia · · giudicati -
. . Come un peccatore che ora si è
I .giusti_vengono trattati con durezza" ravveduto non viene intaccato dai suoi
Oh che severità nei confronti dei precedenti peccati, così le buone · azioni
giusti! E che generosità nel perdono dei passate non aiutano un peccatore che una
peccatoti! Trova tanti mezzi [per control- volta_ era un giusto; come si viene trovati,
lare i giusti e perdonare i peccatori], sen- ·così si verrà giudicati.
za cambiare se stesso, ma distribuendo Girolamo,
ih rp.odo ·utile la dispensazione della sua Commento a Ezechiele, VI, 18, 24
La via del Signore è giusta (18, 25-29) 129
«Voi dite: ((Non è retto il modo- di agire del Signore}). Ascolta dunque,
casa.d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giu~tz'zia e commette il male e a causa di que-
sto muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il mal-
vagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è
retto e giusto, egli/a vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte
le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà: Eppure la casa d'Israele va
dicendo: "Non è retta la via del Signore". O casa d)Israele, non sono tette le
mie vie o piuttosto non so~o rette le vostre?» (18, 25-29).
La via del Signore è il giogo di Cristò e spetta a nof noti renderlo più pesante
del dovuto con i nostri peccati (Cassiano), dal momento che abbiamo l'opportunità
di pentirci in qualunque momento (Fulgenzio) e di affrontare la giustizia di Dio
(Cassiodoro, Teodoreto).
25
La via del Signore è giusta giusto, costui ha custodito l'anima sua e si
è allontanato da ogni sua·iniquità pregres-
Il giogo di Cristo sa: egli avrà vita e non morirà. Entrambe
le affermazioni sono vere, perché entram-
Quando, con simile comportamen- be sono divine: sia che ogni giustizia del
to, rendiamo gravoso e duro per noi il giusto debba cadere nell' òblio, quando
giogo del Signore, è allora che ne attri- egli si sia allontanato dalla sua giustizia;
buiamo la causa con spiritò blàsfemo alla · sfa che ogni iniquità dell'iniquo sarà can-
durezza e all'asprezza dello stesso giogo, cellata dalla memoria, quando per salvar-
· ovvero di Cristo che ce lo impone. si l'iniquo si sia convertito dall'iniquità
Giovanni Cassiano, alla giustizia.
Con/erenze ai monaci, 24, 25 . Fulgenzio di Ruspe,
Lettera a Venanzia, 10 (VII)
26
I:iniquità comporta la morte .
28
Il pentimento comporta la vita
Il pentimento significa cambiare di-
rezione La misericordia viene offerta a tutti
Se il giusto si allontana dalla sua giu- · La giustizia di Dio promette frustate
stizia, co.mmette peccato e muore nel pec- a chi è senza speranza, ma misericordia a
cato che ha commesso: egli morirà nel suo clii spera in lui.
peccato~ E se l'iniquo si allontana dal!' ini- Cassiodoro,
quità che ha commesso e fa ciò che è retto e · Esposizione sui Salini; 31, 1O
. 130 Ezechiele
L'ESORTAZIONE AL PENTIMENTO
30
Tutti verranno giudicati rita ritenendo che non d sia più modo
di guarirla.
Isra~le deve pentirsi Girolamo,
~ettere; 122, 1
Questa parola-~ giustamente rivolta
·alla casa d>Jsraele, così che possa pen-
tirsi e lasciarsi dietro le sue jniquità, ·le 31
sue trasgressioni, con le quali ha peccato Liberatevi da tutte le iniqulfà
contro Dio.
. Girolamo, Il Dio di un cuore nuovo
Commento .
a Ezechiele, VI, 18, 30-31
.
Neltanno settimo, nel quinto m~se, il dieci del mese, alcuni anziani
d'Israele vennero a consultare il Signore e sedettero davanti a me. Mi fu ri- ,
volta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, parla agli anziani d:Israele·
e di' loro: Così dice il Signore Dio: Venite voi per consultarmi? Com'è vero che .
io vivo, non mi lascerò consultare da voi. Oracolo de(Sigttore Dio. Vuoi giudi-
carli? Li vuoi giudicare, figlio dell'uomo? Mostra loro gli abomini dei loro·
padri. Di' loro: ·Così dice il Signore Dio: Quando io scelsi Israele e alzando
la mano giurai per la stirpe della casa di Giacobbe, apparvi loro nella terra
d'Egitto e alzando la mano giurai per loro dicendo: "Io sono i/Signore, vo-
stro Dio". Allora alzando la mano giurai difarli uscire dalla terra d'Egitto e
condurli in una terra scelt4 per loro, stillante latte e miele, che è la più bella
fra tutte le terre. Dissi loro: "Ognuno getti via gli abomini che sono.sotto i
propri occhi e nòn vi contaminate con gli idolz' d'Egitto. Io sono, il Signore,
vostro Dio". Ma essi mi si ribellarono e non vollero ascoltarmi: non geitaro-·
no via gli abomini dei propri occhi e non abbandonarono gli idoli d'Egitto.
Allora
'
io decisi' di riversare
u
sopra di loro il mio furore e di sfogare contro di
loro la mia ira, in mezzo al paese d'Egitto. Ma agii diversamente per onore
del mio nome, perché nonfosse profana~o agli occhi delle nazioni in mezzo
alle quali si trovavano, poiché avevo dichiarato che li avrei/atti,uscire dalla
terra d'Egitto sotto i loro occhi. Così li feci uscire dalf Egitto e li condussi
nel deserto; diedi loro le mie leggi e feci loro conoscere le mie norme, perché
colui che le osserva viva per esse.. Diedi loro anche i miei sabati come un
segno fra me e loro, perché japessero che sono io, il Signore, che li santifico.
Ma gli Israeliti si ribellarono contro di me nel deserto: essi non seguiro-
no .le mie leggi: disprezzarono le mie norme; che bùogna osservare perché
l'uomo viva, e violarono sempre i miei sabati. Allora· nel deserto io decisi
di riversare su di loro il mio sdegno e di sterminarli. Ma agii diversamente
L'idolatria e la ribellione di Israele (20, 1-26) 133
per onore del mio nome, perché non fosse· profanato agli occhi delle nazio-
ni di fronte alle quali io lz' avevo fatti uscire. Nel deserto alzando la mano
avevo anche giurato su di loro che non li avrei più condotti nella terra che
io avevo loro assegnato, terra stillante latte e miele) la più bella fra tutte le
terre, perché avevano disprezzato le mie norme, non avevano seguito le mie
leggi e avevano profanato i miei sabati: mentre il loro cuore si era attaccato
ai loro idoli. Tuttavia il mio occhio ebbe pietà di loro e non li distrussi: non .
li sterminai tutti nel deserto. Dissi ai loro figli nel dese_rto.'. "Non seguite le
leggi dei vostri padri: non osservate le loro norme, non vi contaminate con
i loro idoli: io sono il Signore, vostro Dio. Seguite le mie leggi: osservate le
mie norme e mettetele in pratica. Santificate i miei sabati e siano un segno
fra me e voi: perché si sappia che io sono il Signore, vostro Dio}). Ma anche
i figli mi si ribellarono, non seguirono le mie leggi: non osservarono e non
misero in pratica le mie norme, che danno la vita a chi le osserva,· profa-
narono i miei sabati. Allora nel deserto io decisi di riversare il mio sdegno
su di loro e di sfogare contro di loro la mia ira. Ma ritirai la mano e agii
diversamente per onore del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi
delle nazioni: di fronte alle quali io li avevo fatti uscire. Nel deserto, alzan-
do la mano avevo anche giurato su di loro che li avrei dispersi fra le nazioni
e disseminati in paesi stranier~ perché non avevano messo in pratica le mie
norme e avevano disprezzato le mie legg!: avevano profanato i miei sabati
e i loro occhi erano sempre rivolti agli idoli dei loro padri. Allora io diedi
loro persino leggi non buone e norme per le quali non potevano vivere.
Feci sì che si contaminassero nelle loro offerte, facendo passare per il fuoco
ogni loro primogenito, per atterrirli: perché riconoscessero che io sono il .
Signore» (20, 1-26).
L'infedelt~ del popolo è durata per molto tempo (Giovanni Crisostomo). Il sabato
è il giorno del riposo (Agostino); ed è a beneficio deglì uomini (Giovanni Crisostomo,
Agostino). Ma gli statuti del Signore devono essere cambiati, perché sono stati fatti in
un'età imperfetta (Ambr.ogio, Girolamo, Giovanni Damasceno), e il Vangelo richiede
un cambiamento (Giovanni Cassiano, Giovanni Crisostomo). Gli statuti di Dio possono .
ancora recare dei vantàggi agli uomini, se messi alla prova (Origene).
5
Infedeltà to le due meretrici, Oolà ~ Oolibà, di~·11
cendo: «Avete costruito un bordello in .
Lungo periodo di infedeltà Egitto, avete amato con passione i bar-
bari,-e avete adorato divinità straniere»
Non è forse vero che fin dall'inizio
avete commesso innumerevoli peccati? (cf. Ez 23, 1-27)?
Il profeta Ezechiele non vi ha accusati Giovanni Crisostomo,
innumerevoli volte quando ha introdot~ Discorsi contro i cristiani giudaizzanti, 6, 2
134 Ezechiele
Cambiati. da Dio
Infatti Dio, espriméndo rincresci- · I due livelli del significato
mento per i precetti trasmessi nell'Antica Capiamo dunque che la legge ha un ·
· Legge, afferma: Io diedi loro persino leggi duplice senso, uno letterale e uno spiri-
non buone' iii corrispondenza della loro .tuale, come · è stato dimostrato da altri
durezza di cuore. prima di noi. Del primo significato, cioè
Giovanni Damasceno, quello letterale, è stato detto, ·n on da noi
Difesa delle immagini sacre, 2, 15 ma da Dio, parlando attraverso uno dei
suoi profeti,, che "gli statuti non sono
buoni e i giudizi nemmeno~,, ,laddove,
·. I precetti dati come prova parlando in senso spirituale, lo stesso ·
profeta .fa dire a Dio che "i suoi· statuti
Dimentichi dèi benefici e delle me-: · sono buoni e buoni sono i suoi giudizi".
raviglie di Dio, erigono la testa del vi- · Origene, .
tello (cf. Es 32, 4). Per questo dunque si Contro Celso; 7, 20
«E_ciò che V) immagina-te in cuor vostro non avverrà, mentre voi andate
dicendo: "Saremo come le nazioni, come le tribù degli ·altri paes_i, che presta~
no .culto al legno e alla pietra". Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore
Diò .- ;. io regnerò su di voi con .mano forte, con 'braccio possente e con ira
·scatenata. Poivifarò uscire di mezzo ai popoli e vi radunerò da quei territori 1
"
dove foste dispersi con .mano forte, con braccio possente e con ira scatenata
e.vi condurrò nel deserto dei popoli e lt' a faccia a faccia vi'giudicherò. Come
giudicai i vostri padri nel deserto del paese d'Egitto, .cosi' giudicherò voi, .ora-
colo del Signore Dio. Vi/arò passare sotto z"l mio bastone e vi condurrò sotto
il vincolo dell'alleanza. Separerò da voi i ribelli" ·e quelli cbe si sono staccati
136 Ezechiele
. da me; li farò uscire dal paese in cui dimorano come forestieri: ma non en-
"treran_no nella terra d)Israele: così saprete che io sono il Signore. A -voz: casa .
d)Israele) così dic~ il Signore Dio: Andate) servite pure ognuno i vostri-idoh
ma alla fine mi ascolterete e non profanerete più il mio santo ·nome con le
vostre offerte) con i vostri idoli» (20, 32-39).
La nuova Pasqua sarà un momento critico, perché dividerà coloro che verranno salvati
da coloro che non sopravviveranno (Origene, Tertulliano, Eusebio). '
32
Saremo come le nazioni 36
Il giudizio verrà
«Sul mio monte santo) infatti~ sultalto monte d)Israele - oracolo del
Signore Dio - mi servirà tutta la casa d)Israele) tutta riunita in quella ter-
. ra. Là mi saranno graditi e là richiederò le vostre offerte e le primizie dei
vostri doni~ tutto quello che mi consacrerete. Quando vi avrò liberati dai
popoli e vi avrò radunati dai paesi nei quali foste dispersi~ io vi accetterò
come soave profumo) mi mostrerò santo in voi agli occhi delle nazioni..
Allora voi saprete che io sono il Signore) quando vi condurrò nella terra
d)Israele) nella terra che alzando la mano giurai di dare ai vostri padri.
Là vi ricorderete della vostra condotta) di tutti i misfatti dei quali vi siete ·
macchiati~ e proverete disgusto di voi stessi~ per tutte le malvagità che
avete commesso. Allora saprete che io sono il Signore, quando agirò con
voi per l'onore del mio nome e non secondo la vostra malvagia condotta ·
e i vostri costumi corr.ottz~ o casa d'Israele». Oracolo del Signore Dio (20,
40-44). - . - .
40
Sulmonte santo era Dio; egli è rimasto impassibile sotto
l'aspetto divino; ma, avendo necessaria-
I mezzi per la nostra salvezza mente- reso proprie le caratteristiche della
sua .carne, si afferma che ha sofferto ciò
. Per comune confèssione la divinità è che è secondo la carne, sebbene in quanto
impassibile e mteramente intangibile. Non · Dio fosse inattaccabile dalla passibilità. ·
è corporea, ma al di là di ogni creatura visi- Cirillo di Alessandria,
bile e intelligibile; ed è in una natura incor- Lettera ·a Valeriano, 8
porea, incontaminata, intoccabile e inin-
telligibile. Noi però affermiamo che egli
sopportò in modo conforme al nostro quel .
41
Un soave profumo
che subì nella sua carne, perché l'Unige~
nito Verbo di Dio, prendendo corpo dalla
Vergine santa e madre di Dio e - come ho Siamo liberati dal carcere da Cristo
assai spesso già' detto - avendolo reso suo Voi perciò-, o benedetti, crediate.$.
proprio, offrì se stesso per noi come vitti- piuttosto di essere stati trasferiti dal car- ·
ma immacolata a Dio e Padre, in odore di cere in. un posto di guardia; è· avvolto
soavità (cf. E/ 5, i). Poiché infatti il corpo nelle tenebre, ma voi siete la luce; ha le
è ·propriamente suo, giustamente ascrivia- catene, ma ·voi siete stati liberati da Dio;
~o a lui anche ciò che è proprio del corpo,. emana lezzo, ma voi siete soave odore.
ad esclusione soltanto del peccato. Dun- Tertulliano,
que, poiché, pur facendosi uomo, il Verbo. Ai martiri, 2, 4
138 Ezechiele
·
43 44
- La salvezza nostra resistenza e nella nostra cattiva vo~ .
lontà, e siamo ammoniti dalla voce stessa
La salvezza attraverso la sola grazia - del Signore che il conseguimento ultimo
. di Dio della nostra salvezza non è dovuto ai meri- ·
. Siamo comunque avvertiti che non · ti delle nostre opere, ma alla grazia divina .
sempre tutto è concesso a noi da Dio, Giovanni Cassiano,
soprattutto quando perserveriamo nella èo~ferenze ai monaci, 1,3, 18
Mifu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, parla a/prin-
cipe di Tiro: Cosi' dice il Signore Dio:
·Poiché il tuo cuore si è insuperbito e hai detto:
"Io ·sano un dio,
siedo su un trono divino in mezzo al·mari",
mentre tu sei un uomo e non un dio, ·
hai reso il tuo cuore come quello di Dio,
. ecco, tu sei più saggio di Daniele,
nessun.segreto ti è nascosto~ _
Con la tua saggezza ela tua intelligenza
hai-creato la tuf!, potenza· ·
e ammassato oro e argento nei tuoi scrigni>
con la .tua grande sapienza e i tuoi traffici
hai accresciuto le tue ricchezze
e per le tue ricchezz.e si è inorgoglito il tuo cuore.
Perciò cast' dièe il Signore Dio:
-Poiché hai reso il tuo cuore come quello-di Dio,
ecco, io manderò contro di te
-i più feroci popoli stranieri> _
snuderanno le spade contro la tua. bella saggezza,
profaneranno il tuo splendore.
Ti precipiteranno nella fossa
e ·morirai della morte de_gli uccisi in mare.
(_
'I:orgoglio _di Tiro e le ragioni della sua rovina (28, 1-10) 139
2
Un cuore superbo .suo onore, dipesero. dal comando di .~n
altro, come è avvenuto recentemente riel
.caso di Eracliano in Africa; si sono drizzati
con animo tirannico contro il Re e il loro
Signore, così che; dispersi in giro per il ·
mondo, assumono per se stessi il nome di
dèi, dèi che sono in realtà idoli e, gonfi di
superbia, cadono sotto il giudizio del dia-
volo, nella trappola di quello di cµi il Sal-
vatore dice nel Vangelo: Io vedevo Satana
cadere dal cielo come la /òlgore (Le 10, 18) .
. · Girolamo,
Commento a Ezechiele, IX, 28, 1-10
que esse fossero) della cosiddetta scienza stesso Dio e da convincere· la gente ad
(1 Tm 6, 20), immediatamente gli tesero adorare lui invece di Dio.
delle insidie, non sapendo chi era celato Teodoreto di Cirro,
dentro di lui. Insorgòno i re della terra e Commento a Ezechiele, 11, 28
i principi·congiurano insieme _contro il Si-
gnore e ~antro il suo Messia (Sai 2, 2). Ma
le loro insidie vennero smasçherate e le
trame che avevano ordito contro il Figlio .
3
Più saggio di Daniele ·
di ·Dio vennero alla luce quando «croci-
fissero il Signore della gloria". Perciò l 'A- Il coraggio di. Daniele
postolo dice: Tra i perfetti par~iamo, s~ di Chi avrebbe ricusato il consiglio di
sapienza, ma di una .sapienza c,he non è di Daniele, del quale Dio stesso disse: Chi
.questo mondo, né dei dominatori di questo è più sapiente di .Daniele? O come gli
mondo che vengono ridotti al nulla... Nes- uomini avrebbero potuto dubitare della
suno dei dominatori di questo mondo ha saggezza di coloro ai quali Dio_qmferiva
· potuto conoscerla/ se l'avessero conosciuta tanta grazia? Per consiglio di Mosè si ces-
·non avrebbero. crocifisso i{ Signore della ·s avano le guerre; per i ·suoi meriti scen-
·gloria (1 Cor 2, 6-8). devano dal cielo copiosi gli alimenti e
Origene, scaturiva l'acqua dalla roccia. Quant'era
J Principi, 3, 3, 2 puro l'animò di Daniele per addolcire le
e
barbare usanze rendere mansueti i leo-
ni! Quale temperanza era in lui! Quanta
· Satana sconfitto da Cristo continenza .d' ànimo· e di corpo!. Non a
torto fu oggetto d' ammiraziorie per tut-
Chi dunque pagherà il prezzo per lo ti, perché, cosa che gli uomini ammirano
spargimento di sangue di colui che venne straordinariamentè, pur sostenuto daU'a-
·· con sembianze umane se non Satana, che micizia ·del re non cercava denaro né sti-
assumendo sembianze umane ·a sua volta mava più della fede ·il grado conféri~ogli.
lo ha tradito, non perché aveva il potere Anzi preferiv~ correre pericoli per la leg- .
di condannarlo e tradirlo.ma perché vole- ge del Signore che piegarsi per ottenere il
va farlo? ... Chi scaglia contro il suo nemi- _ favore degli uomini.
co una freccia che poi torna indietro per Ambrogio,
colpirlo spezza la freccia e brucia l'arco. · I doveri, II, 11,57-58
Allo stesso modo Satana, -vedendo che la
mortè del Figlio significava la ~ittoria del
.m orido e che la sua croce liberava le crea-
ture viventi, entrò in Giuda, il «vaso" che Siamo tutti peccatori
si scelse, e questi andò a legarsi una corda Per questo,_se rion sbaglio, il già
attorno al collo e si uccise. ricordato Ezechiele dice ad un uomo ·
Efrem Sito, molto superbo: Sei forse più sapiente di
Commento al Diatessaron, 20, 18 Daniele? E qui non è possibile ripetere
·1'argomentaz~one che fanno contro l'o-
razione domenicale taluni -di costoro:
Gli Apostoli~ sebbene la usas_sero, tut-
Il diavolo chiama se stesso Dio tavia, .. essendo già san(i° e perfetti e. non
Il diavolo ·è caduto in tale follia ed · avendo assolutamente nessun peccato,
è mosso . da tale frenesia da chiamare se · non dicevano: «Rimetti a noi i· nostri de-
.....
Lame~tazione (28, 11-19) 141
bitt~ come noi li rimettiamo ai nostri' de- Daniele è uno dei tre giusti, ma è co-
bitori» (Mt 6, 12) per se stessi, ma per i munque un
peccatore
cristiani ancora imperfetti e ancora pec-
catori. Dicendo "nostri" intendevano Ancora: possjamo noi forse essere mi-
gliori dello stesso Daniele? Dio stesso, per
significare che coesistevano in un ,,solo
bocca del profeta Ezechiele, dice di lui al
corpo sia gli altri che avevano ancora
principe di Tiro: Sei tu forse più sapiente di
. dei peccati, sia essi stessi che ne erano
Daniele? Egli è altresì uno dei tre soli giu-
già puri sotto ogni aspetto. Di Daniele
sti, che il Signore dice d'essere disposto a
certo non si può dire questo. Egli pre-
·salvare, mostrando così in loro tre modelli
vedendo, come credo, nella sua· qualità
di giusti eh'egli salverebbe senza però sal-
di profeta che ci sarebbe stata in segui- vare insieme anche i loro figli; questi tre
to una simile presunzione, dopo aver . giusti sono. Noè, Daniele e Giacobbe.
detto più volte nell'orazione: Abbiamo . Agostino,
peccato·, . non spiega queste. sue parole . Lettere, 111, 4
riferendole al popolo: Mentre pregavo e·
confessavo al Signore mio Dio i peccati'
del mio popolo (Dn 9, 20). E nemmeno
dice senza beh distinguere e lasciando Siamo tutti imperfetti
incerto se p~rlasse .in riferi~ento ad un Lo stesso Apostolo scrive che solo ·
unico corpo sociale: «Mentre confessa- Dio è· sapiente, sebbene anche Salomone ·
vo al Signore mio Dio i·nostri peccati». e molti altri santi vengano definiti tali, e
Ma con tutta la distinzione, quasi preoc- viene detto, secondo gli Ebrei, al prin-
cupato proprio di essa; e sottolineandola cipe di ·Tiro: Tu sei più saggio di Daniele.
al massimo, dice: I peccati miei e i peccati Perciò, come s.oltanto lui viene chiamato
del mio popolo. Chi si oppone a questa luce, immortale e sapiente, anche se sono
evidenza all'infuori di èhi ha più piacere in molti ad essere immortali, e che sono la
nel difendere la sentenza che sostiene luce e sono sapienti, così anche l'umana
. che nel cercare di trovare la sentenza perfezione, che deriva non dalla natura ma
che deve-sostenere? dalla grazia, prova che coloro che sembra-
Agostino, no essere perfetti sono in· realtà imperfetti:
Castigo e perdono dei peccati ·Girolamo;
e battesimo dei bambini, II, 10, 13 Contro i Pelagiani, 2, 7
LAMENTAZIONE
11 La parola del Signore a Ezechiele ri- mezzo alle quali un uomo avrebbe po-
guardo Tiro tuto camminare? E come interpretare il
fatto che fosse immacolato dal momento
Il conflitto cosmico in cui fu creato e in seguito compì delle
azioni peccaminose tanto da finire gettato
Troviamo ora nel profeta Ezechiele a terra? Questo certamente indica che la
due profezie. rivolte , al principe di TirQ, profezia viene detta di colui che, non es-
la prima delle quali può sembrare, prima sendo ·sulla terra, venne gettato a terra, di
di aver sentito la secoridà, essere rivolta cui anche i santuari erano stati contami-
a un certo uomo che era principe dei Ti- nati. Dunque queste affermazioni di Eze-
rii. Al momento perciò non ci occupère- · chiele riguardo al principe di Tiro vanno
mo della prima. Ma poiché la seconda è riferite, come abbiamo dimostrato, a una
. chiaramente riferita non ad un uomo pia potenza· contrada e provano in maniera
a una qualche potenza superiore, che è più che evidente che questa potenza era
caduta dall'alto ed è precipitata in mezzo e
in origine santa "e beata poi precipitò da
a cose basse e meschine, da essa trarremo questo _stato di beatitudine e fu gettata
un esempio tale da rendere evidente che sulla terra.finché /utr.ovata in lui l'iniquità ·.
le potenze opposte e malvagie rion sono e questa condizione non era dovuta ·alla
state create tali per natura., ma, prove-· sua natura o costituzione. Riteniamo dun-
nendo da ·una condizione migliore, sono que che queste affermazioni si riferiscano
peggiorate; e ne concluderemo che anche a un angelo a q~i era stato affidato il com-
le potenze· buone non hanno una natura pito di provvedere al popolo di Tiro e di
tale da non poter incorrere nel male, qua- prendersi cura.delle loro anime~ A questo
]ora desiderino farlo e trascurino di man- punto non è necessario cercare di capire
tenere con _ogni cura la loro condizione cosa fosse Tiro o le anime dei Tirii, se si
beata. Infatti quando colui che è chi_amat~ tratti della città .nel territorio dei Fenici
principe di Tiro è detto essere stato tra i o di un'altra città di cui quella che cono-
santi e senza macchia e posto nel giardi- sciamo sulla terra è solo il simbolo, o se
. no di Dio, ornato di una corona di onore le anime siano quelle degli attuali Tirii o
e bellezza, come possiamo pensare che degli abitanti di quella Tiro che imma-
egli fosse inferiore agli altri santi? Viene giniamo spiritualmente. Non vogliamo
descritto come ornato di una ·c orona di infatti che ·sembri che ci occupiamo in
onore e bellezza mentre· camminava nel i:nodo affrettato di argomenti importanti ·
giardino di Dio senza macchia. Come -e profondi che richiedono uno studio ap-
potremmo dunque ·immagiqare c_he egli . profondito apposito.
non fosse santo e beato e che, trovandosi Origene,
in quello stato di beatitudine, non avesse · I Prinèipi, l, 5, 4
goduto di altro onore che questo? ... Chi, ·
sentendo frasi come: Tu eri un modello di
periezione, pieno di sapienza, perfetto in Tutto ciò che ·s arebbe potuto essere ·i,
bellezza; in Eden, giardino di Dio, oppu-
perfetto è perduto
re: Eri cotnè un cherubino protettore, ad
ali spiegate; io ti posi sul monte santo di È di l~i che così parla il Signore ad
· Dio, potrebbe mitigarne la portata fino a Ezechiele: «Figlio dell'uomo, leva un
suppotle rivolte a un essere umano, ma- lamento sul principe· di Tiro, e così gli
gari un santo, e non al principe di Tiro? dirai: Così dice il Signore Iddio: Tu eri
O cosa _P,enserà delle pietre di fuoco in · · un modello di somiglianza a Dio, perfet-
144 . Ezechiele
cori angelici. Quel primo angelo fu come lui, ma poi tu hai distrutto la somiglianza.
ornato e ricopçrto di tutte le qualità di Eri stato creato a immagine e somiglianza
questi cori, perché essendo stato prepo- di Dio.
sto a tutte le schiere angeliche rifulgeva, Girolamo,
al loro confronto, ìh modo speciale. Per- Omelia sul Salmo 81
ché abbiamo passato in rassegna questi
cori degli angeli rimasti fedeli a Dio se
non per descrivere poi con cura i loro Ha impugnato le armi contro Dio
ministeri? . Considerando l'etimologia
dal greco, "angelo" significa "nunzio", Una delle potenze angeliche, il co-
funzione di cui il termine "arcangelo" mandante di una delle schiere, .n on recava
esprime il grado sommo. Occorre anche in. sé nessuna traccia di malvagità lasciata
notare che questo vocabolo indica tuf- dalla mano del Creatore ma, anzi, era stato
ficio, non la natura, dato che quei santi creato per il bene, tuttavia per·sua libera e
spiriti della patria celeste sono. sempre deliberata scelta si è volto dal bene al male
spiriti ma non sempre possono essere ed è stato spinto dalla follia al desiderio di
· definiti angeli, perché questo avviene impugnare le armi contro il Signore Dio.
solo quando per loro mezzo viene dato .Giovanni Damasceno,
un annuncio, come risulta dal salmista: Barlaam e Ioasaf, 7
Egli rende suoi messaggeri gli spiriti (Sal
103, 4), come a dire: Egli costituisce suoi
messaggeri, quando lo decide la sua vo- Il diavolo, creato buono, ha scelto il
lontà, coloro che sono sempre spiriti. male
Sono angeli quelli che annunciano even -
Se rifletti sulla profezia-di Ezechiele,
ti di portata mino.re, mentre agli arcan- noterai subito che questo angelo era sta-
geli compete l'annuncio delle più grandi
to creato buono ma aveva scelto il male.
realtà. Per questo,· alla Vergine Maria Infatti qui parla del diavol6 nella persona ·
non viene inviato un qualunque angelo del principe di Tiro.
ma l'arcangelo Gabriele, ed era ben con - Tertulliano,
veniente che fosse chiamato a questo mi- Contro Marciane, 2, 10·
nistero un così grande arcangelo perché
era suo il compito di dare il più grande
degli annunci.
Gregorio Magno, Il serpente è il diavolo
Omelie sui Vangeli, II, 34, 7-8 Perciò trovi nel paradiso il serpen-
te, èerto generato non senza la. volon-
tà di Dio. Nella figura del serpente è
adombrato il diavolo. Che nel paradiso
La caduta di Satana
vi sia stato il diavolo lo insegna anche il
Cadde, perché prima abitava in cie- profeta Ezechiele, quando dice, a pro-.,
lo. È a lui che si rivolgono le parole di posito dd re di Tiro: Nella delizùJ del pa- ',
Ezechiele: Tu eri un modello di perfezio- radiso sei stato posto: noi interpretiamo
ne. Osserva cosa esattamente intenda il infatti il"principe di Tiro come figura del
profeta dicendo "modello di perfezione". diavolo. Forse anche qui muoveremo
Non dice al diavolo "eri un segno di per-· rimprovero a Dio, perché non riusciamo
fezione" ma "un modello". Dio ha posto a comprendere i tesori della sua scienza
la sua mano ·su di te e ti ha reso simile a sublime- ad eccezione di quelli che Egli .
·.
146 Ezechiele
18
Chiesa terrena. Ora, le chiese che vedete La distruzione di Tiro ·
sono tabernacoF, perché non stiamo qui:
come abitanti permanenti ma piuttosto · Il fuoco del peccato
siamo sul punto di migrare in un altro
· luogo. Se passa la scena di questo mondo Niente di più vero, poiché effettiva-
(1 Cor 7, 31), e altrove viene detto che il men~e il fuoco del peccato che ha distrut-
cielo e la terra passeranno (Mt 24, 35), se to il felice benessere di cui godeva si è
dunque passeranno cielo e terra, quan- sprigionato al culmine delle loro iniquità.
to più passeranno anche le pietre del- · Salviano di Marsiglia,
le chiese che vediamo? Ecco perché le Il governo di Dio, 7, 14, 61
chiese sono tabernacoli, perché noi stia-
mo per migrare da loro al monte santo di
Dio .. Cos'è .questo monte ·santo di Dio? L'opera di Satana nella distruzione
Si dice in Ezechiele contro il principe di
Tiro: io ti ho scacciato dal monte di Dio · Ha contaminato la· santificazione che
(Ez 28, 16). . aveva ricevu.to quando camminava sul mon-
Girolamo, te santo e si muoveva tra le pietre di fuoco.
. Girolamo,
Omelia sul Salmo 14
Commento a Ezechiele, IX, 28, 1:1-19
Mi fu. rivolta questa parola del Signore: «Figlio del!' uomo) parlà ai figli
de{ tuo popolo e dt loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di
quèl paese prende uno di loro e lo pone quale sentinella. e questi: vedendo
sopraggiungere la spada sul paese) suona il corno e dà l'allarme al popolo, se
colui che sente chiaram,ente il suono del corno non ci bada e la spada giunge
e lo sorprende) egli dovrà a se stèsso la propria ra'vina. Aveva udito il suono
·del corno) ma non vi ha prestato attenzione: sarà responsabile della sua rovi-
na; se vi avesse prestato attenzione) si sarebbe salvato~ Se invece la sentinella ·.
vede giungere la spada e non suona il corno e i/popolo non è avvertito e la
spada giunge e porta via qualcuno) questi sarà portato via per la.sua iniquità),.~
ma della sua morte domanderò conto alla sentinella. O figlio delt uomo) io .'
· ti'ho posto come sentinella per !a casa dJsraele: Quando sentirai dalla mia
bocca una·parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio:
"Malvagio, tu morirai") e tu non parli perché il malvagio ·desista dalla sua
condotta) egli: il malvagio) morirà per la sua iniquità; ma della sua morte io
domanderò conto a te. 'Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché
148 Ezechiele
si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua
iniquità) ma tu ti sarai salvato» (33, 1-9).
2
Pq,rla alla gente giorno stesso ci ammonisca a riflettere
sul peso; in. più questa lezione è stata let-
ta per suscitare in noi una grande paura,
· Il profeta ·deve parlare
così da farci pensare a quello che stiamo
Vedete quanto sia pericoloso starse- · portando. Se Colui che ci ha imposto tale
ne in silenzio! Quel tale muore e muore peso non lo porterà con noi, non ce la fa-
meritatamente: muore per la sua empie- remo a portarlo.
tà e i suoi peccati. La sua negligenza lo Cesario di Arles,
uccide; avrebbe dovuto infatti scoprire Sermoni, 231, 2
il [pastore] vivente, che afferma: Com'è
vero che io vivo, dice il Signore (Ez 34, 8).
Ma .sicçome egli se ne restò inerte né fu I rischi del pronunciarsi
. richiamato al dovere da colui che pro-
prio per questo era stato costituito capo Come siamo toccati .dalle parole
e sentinella, l'uno giustamente morrà e di Ezechiele, colui che ha e racconta di
l'altro ne riceverà giusta condanna. E se- grandi potènze e visioni misteriose? E
come dagli ordini che impartisce alle
guita: Se invece dirai all'empio al quale.
sentinelle di non tacere del·vizio e della
io ho minacciato la sentenza capitale: Tu
spada che sopra di esso ·si abbatte, poi-
certamente morrai, in tal caso, se lui non
ché ciò non è utile né ai guardiani né a
si curerà· di schivare la co·n danna che lo
coloro che sbagliano, ma piuttosto di
sovrasta e questa gli piomberà addosso e
stare all'erta e awertire e èosì giovare al-
lo ucciderà, lui effettivamente morrà ma meno a coloro che ammoniscono, se non
tu avrai liberato la tua anima [da ogni re- · ad entrambi coloro che hanno parlato~
sponsabilità] (cf. Ez 33, 2-6). È pertanto hanno ascoltato.
nostro dovere non starcene muti; ma, ari- Gregorio di Nazianzo,·
che nel caso che noi tacessimo, sarebbe . Discorsi, 2, 64
vostro compito porvi in ascolto della pa-
rola del ·Pastore [supremo] tramandataci
dalle Sacre Scritture.
Le benedizioni di vera pace ·
Agostino,
Discorsi, 46, 20 Queste p~role ci insegnano che è
Dio tanto a dare la pace agli uomini p~r
la loro bontà quanto a permettere che
· Il peso del ministero accadano le ·guerre per la scelleratezza
degli uomini, che suscitano disgrazie su
È mio il peso . di cui avete appena. loro stessi. .
sentito parlare quando avete letto il pro- Teodoreto di Cirro,
feta Ezechiele. Non è abbastanza che il Commento a Ezechiele, 13, 33
Ezechiele, sentinella di Israele (33, 1-9) 149
s'ingrossa per onde continuamente sus- di lui, cioè il popolo di Dio e la tradizione
seguentesi ed è turbata e sconvolta dalla della Chiesa dà antico tempo fiorente. H9
pesantissima furia degli spiriti malvagi. È pensato che non fosse giusto tacere e por- ·
strappata la tunica di Cristo che i figli de- re un freno alla mia lingua.
gli empi osarono dividersi (cf. Gv 19, 23) · Giovanni Damasceno,
·e fra opposte dottrine è lacerato il corpo Difesa delle immagini sacre, i, 1
«Tu, figli·a dell'uomo, annunda alla casa d'Israele:. Voi dite: "I nostri delit-
. ti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo.' In che modo
potremo vivere?". Di' loro: Com·' è vero che io vivo - oracolo del Signore Dio-,
io.non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua
malvagità e _viva. Convertitevi dalla ·Vostra condotta perversa.' Perché volete
perire, o casa d'Israele? Figlio dell'uomo, di' aifigli del tuo popolo: La giusti-
zia del giusto non lo salva se pecca, e il malvagio non cade per la sua malvagità
se si converte dalla sua mf,/ivagità, come il giusto non potrà vivere per la sua
·-giustizia se pecca. Se io dico al giusto: "Vivrai", ed egli~ confidando sulla sua
giustizia commette zlmale, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e
morirà nel male che egli ha commesjo~ Se dico al ·malvagio: "Morirai", ed egli
si converte dal suo peccato e·compie ciò che i retto e giusto, rende i1 pegno, ·
·restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il
male, egli vivrà e non morirà; nessuno dei peccati"èommessi sarà più ricordato:
egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà. Eppure, i figli del
tuo popolo vanno.dicendo: "Non è retta la via del Signore". È la loro via invece ·
che non è retta.' Se il giusto si allontana dalla giustizia e fa il male, per questo
certo morirà. Se il malvagio si converte dalla sua mafvagità e compie ciò che è ·
retto e giusto, per questo vivrà» (3 3, l 0-19). ·
· 11 Che il malvagio si converta dalla sua non voglia che tutti, universalmente, sia-
·malvagità e viva no salvi e che soltanto alcuni si salvino al
posto di tutti, dal momento che lui non
La volontà di vivere è necessaria vuole che perisca uno solo di questi pic-
coli?
Quanto poi a te che non vuoi cor- Giovànni Cassiano,
reggerti, o chiunque· tu sia che mi ascolti Conferenze ai monaci, 13, 7
ma ancora non vuoi correggerti - ·parlo
come se si trattasse di una .sola· persona,
ma avrei dovuto dire piuttosto: quanti
stat~ qui ad ascoltarmi -; comunque; tu Le sfide del giudizio
che stai qui e non hai deciso di corregger- Quanto dunque è clemente? Quanto
ti - parlerò come se si trattasse di una sola misericordioso? Quanto buono? Anche
persona -tu che non vuoi correggerti, co- qui si dimostra misericordioso agli uo-
sa ti riprometti? mini e mostra la grandezza della sua cle-
Agostino, menza. Per questo anche ci incute timore,
Discorsi, 40, 2 perché mossi da·quello siamo spinti al de-
siderio del regno. ·
Giovanni Crisostomo, ·
La chiamata a combattere per Cristo Omelie sulla Seconda lettera a Timoteo, 3
Dobbiamo preparare i nostri cuori e
i nostri corpi per la battaglia della santa
obbedienza alle sue istruzioni. Ciò che Il pentimento rende felice Dio
non ti è possibile per natura, chiediamo
Chi darà questa soddisfazione a Dio,
al Signpre di fornirtelo con laiuto della
chi si pentirà di quello che ha fatto, chi
sua grazia.
. Benedetto, proverà vergogna del suo misfatto e recu-
Regola, prologo, '40-41 pererà più coraggio e più fede, grazie al
propdo dolore provato per la sua caduta,
sarà ascoltato e aiutato dal Signore; egli
renderà felice la Chiesa che poco prima
Dio non ci abbandona mai aveva rattristato e meriterà non solo il
· Che la vostra carità creda devota- .perdono di Dio, ma anche la corona della
. mente e fermamente che Dio non abban- . vittoria.
dona mai nessuno, a meno che non venga ·Cipriano,
prima abbandonato da costui. Se anche Gli apostati della f ede, 36
una persona può aver commesso dei seri
peccati una volta, due volte o anche tre,
Dio ancora ha cura di lui.· La certezza del perdono· .
Cesario di Arles, . •i
gesse: ascoltate ciò che ha fatto il Signore insegna dunque a chiedere: rimetti a noi i
e poi cosa ha detto. nostri' debiti (Mt 6, 12). La confessione d~i
Paciano di Barcellona, propri peccati è una richiesta di perdo-
· I penitenti, 6, 2 no, dal momento che chi chiede perdono ·
confessa il peccato. E così anche la peni-
tenza si dimostra bene accetta presso Dio,
Il pentimento previene la disperazione che la preferisce alla morte del peccatore.
Tertulliano,
Perciò, cristiani, dal momento che La preghiera, 7, 1
sappiamo dalle Sacre Scritture e dalle ri-
velazioni divine quanto sia grande la gra.:
zia che Dio dispensa a coloro che arden-
La predizione del peccato di Adamo
temery.te ·corrono verso di lui in cerca di
rifugio e che cancellano ·i l6ro.peccati at- Avrebbe desiderato che la trasgressio-
traverso il pentimento, e anche come, se- ne di Adamo non accadesse. E poiché Dio
condo la sua promessa, egli li ricompensi conosceva in anticipo quella trasgressione,
con cose buone non vendicandosi in base . gli ordinò prima di non mangiare il frutto ,
a ciò che è giusto né punendo la gente per dell'albero. Ma poiché Adàmo non ascoltò
i peccati commessi, non ci disperiamo per il suo ordine, venne giustamente punito.
le nostre vite. Eznik di Kolb,
Palladio di Elenopoli, Su Dio, 235
Storia Lausiaca, 2, 44
12
Anche il giusto pecca
Dobbiamo continuare a provare
Vieni avanti, funambolo, camminan- Siamo riconoscenti verso Dio
do su una fune di purezza e castità e di Quando Dio ci offre la conversione
ogni sorta di ascetismo sessuale, tu che in un 'qualsiasi . m'omento uno desideri
sulla sottile corda di una disciplina èome praticarla, perché, invece di _opporci a lui
questa, lontano d~l sentiero della verità, scioccamente e (dobbiamo dirlo) ostina-
procedi con piedi rillittanti, bilanciando tamente, non ringraziamo con grate pre- .
la carne con lo spirito, moderando i tuoi ghiere colui che ci aiuta? Facendo così ci
desideri con la fede, guardando i tuoi oc- chiamiamo la condanna sulle nostre stesse
. chi con paura:. perché osservi i tuoi passi teste e ci attiriamo una incredibile rovina .
con tanta ansia? Cirillo di Alessandria!
Tertulliano, Commento a Luca, 149
La pudicizia, 10
13
Il pentimento cancella l'iniquità · La memoria di Dio è grande abba-
stanza pe.r noi tutti
Crediamo nella misericordia di Dio Dunque ricordati di Dio; perché
Sei un giusto? Temi l'ira divina così Egli si ricordi di te ·c ontinuamente. Così,·
da non cadere. Sei un peccatore? Affida- quando ·si sarà ricordato di te e ti avrà .
ti alla misericordia onde risorgere. Ecco, salvato, riceverai tutti questi beni. Non
siamo caduti, non siamo riusciti a resiste- dimenticarti di Lui nel ·tuo vano errare e
re, e ora siamo preda dei nostri desideri nemmeno Lui si dimenticherà di te nelle
perversi. Chi ci hà ·creati nell'innocenza ·tue tentazioni. Nella prospérità sta vicino
aspetta ancora e ci dà forza per risorge- a Dio e sii obbediente, così nell'avversità
re. Apre il gremb.o della sua misericordia potrai godere della parreszà con Lui per
e cerca di accoglierci dopo che ci siamo essere stato costantemente con Lui nel
pentiti. tuo cuore per mezzo dellà pregl:iier·a.
Gregorio Magno, ·Isacco di Ninive,
Omelie sui.Vangeli, II, 34, 15 · Discorsi ascetici, 5
18
14 15
- I malvagi devono pentirsi . I giusti non devono commettere ini-
quità
Dobbiamo rispettare le richieste di -
LA CADUTA DI GERUSALEMME
dice il Signore Dio: Voi mangiate la carne con il sangue} sollevate gli occhi
ai vostri idoli: versate il sangue, e vorreste avere in possesso la terra? Voi vi
appoggiate sulle vostre spade, compite cose nefande} ognuno di voi disonora
la donn:a del suo prossimo e vorreste avere in possesso la terra?>> (33, 21-26).
Le parole del profeta vengono pronunciate e si realizzano, mentre gli abitanti di
Gerusalemme si illudono con false speranze (Girolamo). · · ·
26
Non avrete in possesso la terra
La mancanza di speranza di Geru-
salemme - Gli eretici nel deserto
Gerusalemme fu catturata e il tem- · Ogni eretico vive in mezzo alle rovi-
pio distrutto, e i poveri della terra, di cui ne e nel deserto ma crede di possedere la
· scrive Geremia, vennero lasciati soli a terra d'Israele. ·
Gerusalemme, a coltivare vigne e campi Girolamo,
e abitare nelle tovine della città. bruciata; Commento a Ezechiele, X, 33, 23-33
L'ACCUSA AI PASTOID .CHE NON SI SONO PRESI CURA DELLE LORO PECORE
·M i fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio delt uomo, profetizza con<
"tra i pastori d'Israele, .pro/etizza e riferisci ai pastori: Cosi' dice il Signore Dio~· ',
Guai ai pastori d}Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrehbero forse
pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana} ammazzate le pecore
più grasse; ma non pascolate il gregge. Non avete reso forti le pecore ..deboli:
non dvete curato le inferme, non avete /asciato quelle:ferite, non avete ripor-
tato le qisperse. Non siete andati in cerca de/le smarrite, ma le avete guidate
156 Ezechiele
.con crudeltà e violenza. Per colpa delpastore si sono disperse e sono preda di
tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. Vanno errando le mie pecore su tutti
i monti e su ogni' colle elevato) le mie pecore si disperdono su tutto il territorio
del paese e nessuno va in cerca di loro e se né cura. Perciò) pastori: ascoltate la
parola d~l Signore: Com)è vero chè io.vivo - oracolo del Signore Dio-) poiché
il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d'ogni bestia sel-
vatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del
mio gregge - hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge -) udite
quindi, pastori: la parola del Signore: Così dice il Signore Diq: Eccomi contro
ipastori: a loro chiederò conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare
il mio gregge) così non pasceranno più se stessi: ma strapperò loro ·di boçca le
mie pecore e nòn saranno più il loro pasto» (34, 1-10). ·
Ci sono pastori di tutti i tipi, nel governo e nella Chiesa (Girolamo). Devono occuparsi delle
greggi (Tertulliano, Simeone il Nuovo Teologo, Benedetto), rendendosi conto della grandezza
della responsabilità data loro (Agostino), dal momento çhe verranno chiamati a rendere conto
del loro servizio (Afraate). I vescovi sono passibili di diventare superbi e pertanto cattivi
pastori (Girolamo, Teodoreto), ma non devono essere negligenti (Cipriarto, Cesario, Gregorio
Magno). Dovrebbero piuttosto seguire lesempio del buon Pastore (Giovanni Crisostomo, ·
Pacomio). . ·
2
La profezia contro i pastori nate, per essere poi riprese come "se non
fossero né morte.né state divorate.
Pastori di ogni sorta Tertulliano,
La pudicizia, 7 ·
Qui si· rifersisce ai pastori d'Israele,
·che dobbiamo considerare re e governan-
ti, scribi, farisei e maestri dei Giudei; e la La guida dei cristiani è un_a grave·re-
comunità evangelica, i loro vescovi, pre-
sponsabilità
sbiteri e diaconi, o ~ se lo interpretiamo
in senso mistico - gli angeli delle diverse Consideriamo un istante noi stessi.
Chiese, di cui Giovanni scrisse nell' Apo- Il Signore ci ha posti in. questo luogo (di'
calisse e i cui angeli contemplano ogni cui dovremo rendere stretto conto) per un
. giorno il volto di Dio. · tratto della sua condiscendenza e non cer-
Girolamo, to per i nostri meriti. Ebbene, noi siamo
. Commento a Ezechiele, XI, 34, 1-31 insigniti di due dignità che occorre ben
distinguere: la dignità di cristiani e quella
di vescovi. .L a prima, cioè I'essere cristia-
·La 'p ecora si è persa ni', è per noi; l'altra, cioè r essere vescovi, è
per voi. Nel fatto di essere cristiani vanno
Certamente li accusa di aver fatto sottolineati i vantaggi che derivano a noi;
perdere le pecore e di averle lasciate di- -nel fatto di essere vescovi, ciò che conta è
vorare dalle bestie selvatiche. Esse non esclusivamente la vostra utilità.
· possono ·evitare di perdersi nella morte Agostino,
ed·essere divorate, se veng~no abbando- Discorsi, 46, 2
L'accusa' ai pastori che non si sono presi cura delle loro pecore (34, 1 ~ 10) 157
8
Il Signore vive ro morte... Tornando al tema propostoci,
vediamo se Dio tolga le pecore ai cattivi
I pastori devono seguire Cristo pastori per darle ai buoni.
Agostino,
Quali sono i pastori morti? Quelli · Discorsi, 46, 20-21
che ceréano gli interessi propri e non
quelli di Gesù Cristo (cf. Fil 2, 21). Ma,
allora, ci saranno anche (e li si dovranno
anche incontrare!°) dei pastori che', di- Diò' cercherà le pecore
mentkando gli interessi propri, cerche- Andrò dai pastori e porterò via il mio
ranno quelli di Gesù Cristo? Senz'altro! gregge dalle mani di coloro ai quali con-
Ci saranno e li si incontreranno. Non . viene appendersi al collo una macina da_
mancano oggi e non mancheranno in av- mulino (cf. Mt 18, 6).
venire. Ma vediamo cosa dice il Signore Girolamo,
dopo aver giurato sulla sua vita: se dice Commento a Ezechiele, XI, 34, 1-31
che toglierà le pecore ai cattivi pastori,
intenti a pascere·se stessi e non le peco-
re, e le darà ai pastori buoni, che pasce-
ranno le pecore e non se.stessi. . La fine del sacerdozio ebraico
Agostino, Queste .parole predicono la fine sia ·
Discorsi, 46, 19 del regno dei Giudei sia del loro sacerdo-
zio. «Libererò le mie greggi - dicè - da
coloro che se ne sono presi cura in malo
9 10
- Il Signore è contro i pastor/ modo, che le ha_nno governate senza alcti-
.na attenzione, ma hanno anzi continuato
a nutrirsene». Dunque grazie al nostro
Le pecore tolte ai cattivi pastori Signore e Salvatore viene garantita loro la
Ascoltate, o pecore di Dio, e impa- salvezza. ·
rate! Dio chiederà conto delle sue pecore Teodoreto di Cirro,
ai cattivi pastori; chiederà conto della lo- Commento a Ezechiele, 13, 34
«Perché così dice il Signore Dio: Ecco) io stesso cercherò le mie pecore
e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge
quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse) così io.
passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano
disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le farò uscire dai popoli e le ra-:-
dunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò n'ella loro terra e le farò pascolare ·
sui monti d'Israele) nelle .v alli e in tutti i luoghi abitati della regione. Le
·condurrò in ottime·pasture e il loro pas~olo sarà sui monti alti d'Israele;
Il Signore è il pastore delle pecore (34, 11-16) 161
Il pastore sta fuori con qualunque tempo, determinato a ritrovare il gregge e a nutrirlo
con i ricchi pascoli delle Scritture (Agostino) ~ Cristo è il Pastore (Clemente Alessandrino) che
aiuterà noi pastori (Gregorio.di N azianzo, Cassiodoro, Gregorio Magno), perché anche i pastori
devono essere istruiti (Teodoreto) e devono stare attenti a non trascurare i loro doveri (Basilio).
11
Il Signore cerca le pecore suo gregge con la scienza, e non còn gli
strumenti di un pastore inesperto.
I pastori non devono ·abbandonare Gregorio di Nazianzo,
il gregge ' Discorsi, 2, 117
etern,a, poiché l'essere passato e l'essere . né affiderò ad altri pastori le mie pecore.
futuro non è l'eterno. · Voi, fratelli, siete al sicuro; voi, pecore,
Agostino, · siete sièure; quanto a noi invece sembra
•· Le confessioni, 9, 10, 24 che dovremmo temere che venga a man-:-
care il buon pastore.
Agostino,
14 . · Discorsi, 46, 26
Le pascerò
15
Sarò il loro pastore Dio non ci abbandona
Cercando il cibo nei moriti Forse Dio onnipotente abbandona il
proprio gregge per la nostra negligenza?
Leva pure lo sguardo ai monti da cui No certamente: Egli infatti lo pasce diret-
ti viene l'aiuto, ma ricordati di colui che ti · tamente, come ha promesso attraverso il ·
dice: Io le pascerò. Difatti l'aiuto viene a te profeta. · . .
dal Signore, creatore del cielo e della terra. Gregorio Magno, ·
Agostino, Omelie sui Vangelz', I, 17, 18
Discorsi, 46~ 25
16
Siamo tutti pastori gli uni degli altri
Cercherò quelle smarrite
Dobbiamo anche tener presente che
ognuno,, in quanto ha sufficienti possibi-
La promessa del buon Pastore lità e forze, deve impegnarsi a diffondere
Queste dunque sono le promesse del nella Chiesa, di cui è Pastore, il terrore
huon Pastore. . del giudizfo che sta per venire e la ·dol-
Clemente Alessandi:ino, cezza al pensiero del Regno. E .dato che
Ilpedagogo,l,84,2 non è possibile con un solo accento di
ammonizione arrivare a tutti, .deve, per
quanto gli riesce,' istruire i singoli, agire .
su di loro in privati colloqui, cercare con
I vescovi devono avere grande cura semplici esortazioni di far nascere,buoni .
Non dice il Signore: Incarichero altri frutti nel cuore dei suoi figli ... Voi, che
pastori, pastori buoni, che facciano que- siete pastori, pensate che dovete .essere
ste cose, ma: Io stesso lo farò - .dice -, tali per il gregge di D~o, del quale a Lui
Il Signore è il pastore delle pecore (34, 11-16) 163
dice il salmista: I tuoi animali abiteranno ptovero. Infatti l'ira del .sacerdote non ·
in essa (Sal67, ·12). Spesso vediamo che deve mai essere precipitosa o senza con- ·
viene posta di fronte agli aniniali la pietra trollo, e va, anzi, t;nitigata con la serietà
.del sale, perché essi possano lambirla e della riflessione. · Dobbiamo perciò star
trarne giovamento. Il sacerdote deve es- . vicini a quelli che correggiamo e correg-
sere tra i popoli come questa pietra del gere anche quelli ché ci sono vicini, per-
·sale di fronte agli animali. Egli deve avere ché se manca una delle due componenti
cura di ciò che occorre dire ai singoli e l'azione sacerdotale sarà difettosa o nello
di come ammonire ognuno, in modo che zelo o nella mitezza ... ·come chiameremo
chi lo accòsta> come a contatto con il sa- le anime degli uomini se non cibo 'del Si-
le, porti in sé il sapore della vita eterna. gnore, essendo state predisposte per co-.
Non siamo infatti sale della terra se non stituire il suo mistico corpo, cioè per ren-
offriam:o ciò con cui condire il cuore di dere sempre grande la Chiesa eterna? ...
chi ascolta; corµe invece riesce davvero a Se dunque il popolo è il cibo di Dio, i
fare ~ei confronti· del prossimo, chi non sacerdoti ne dovrebbero essere il condi-
gli sottrae la parola della predicazione. mento; Siccome però abbiamo smesso di
Predichiamo agli altri verità inòppugna- praticare l'orazione e gli studi sacri, il sa-
bili se alle parole se.gue la testimonianza le, divenuto scipito, non può più condire
. dei fatti, se noi stessi abbiamo - per amo- il nutrimento di Dio, .che non è assunto
re di Dio - sentimenti di compunzione · dal Creatore perché, a inotivo della·no-
e purifichiamo nel pianto le c9lpe quoti- stra fatuità, non risulta più condito in
diane dell'esistenza, che non può trascor- alcun modo. ·
. rere senza, in qualche modo, contami- Gregorio Magno, ·
. narsi. Arriviamo alla vera compunzione Omelie sui Vangeli, I, 17, 9-12, 16
riflettendo con impegno sulle imprese
dei padri, così da renc\erci conto di come
. appare misera, ·ai nostri occhi, la vita che
abbiamo trascorso, se confrontata con la
I doveri pastorali dei pastori
gloria da essi conseguita. Allo spirito di Se sei un pastore, fai in modo di non
·compunzione arriviamo anche scrutan- trascurare nessuno dei tuoi doveri pasto-
do con impegno i precetti del.Signore e rali. E quali sono questi doveri? Ricon-
tentando di progredire per loro mezzo, durre ali' ovile chi si è perso, riaggiustare
come sappiamo che·già fecero coloro che · quello che si è rotto, curare chi si è am-
veneriamo ... È però necessario che, colti- malato.
vando in noi sentimenti di compunzione, Basilio _di Cesarea,
pensiamo con z~lo anche alla vita di chi .· Omelia sulle parole: "Curati di te stesso)) .
. ci è stato affidato. Lo spirito di penitenza
prenda pòssesso dì noi senza distoglierci
. dalla cura del prossimo. A che giova in-
fatti abbandonare gli altri per amare noi
La grazia di Dio ci precede
. •1
stessi o, anche, preoccuparsi ed aver cura In ogni buona azione veniamo antici- .·
per il prossimo a prezzo di un abbando- pati dalla grazia del Signore. Egli si degna ·
no di sé? ... Dobbiamo tenere presente di ispirarci per far sì che ~oi desideriamo
che lo zelo per. la rettitudine deve pren- implorarlo. .
. dere di mira le iniquità .del prossimo in Cassiodoro,
modo da non dimenticare la virtù della .Esposizione sui Salmi, 118, 10
mitezza, nemmeno nella forza del rim-
164 Ezechiele
te, mio gregge,·cosi' dice il Signore Dio: Ecco, io giùdicherò fra pecora e
<<À.
pecora, fra montoni e capri. Non vi basta pascolare in buone pasture, volete cal-
pestare con i pledi il resto della vostra pastura/ non vi basta bere acqua chiara,
volete intorbidire con /piedi quella che resta. Le mie pecore devono .brucare ciò
che i vostri piedi hanno calpestato e bere ciò che i vostri piedi hanno intorbidi-
to. Perciò così dice il Signore Dio a loro riguardo: Ecco, io giudicherò fra pecora
grassa e pecora ·magra. Poiché voi avete urtato con i/fianco e con le spalle e coz-
zato con le corna contro h~ più deboli fino a cacciarle e disperderle, io salverò le
mie pecore e non saranno più oggetto di preda: farò giustizia fra pècora e pecora.
Susciterò per loro un pastore che le pascerà, il mio seroo Davide. Egli le condur-
rà al pascolo, sarà il loro pastore. Io, il Signore,. sarò il forò Dio, e il mio seroo
Davide sarà principe in mezzo a loro: io, il Signore} ho parlato» (34, 17-24).
17
Giudicherò tra pecora e pecora re, fratelli, una profonda gioia anche in
mezzo alle lacrime e alle tribolazioni del-
La Scrittura richiede 'discernimento la vita presente.
Agostino,
Noi che desideriamo essere greggi Discorsi, 47, 3
del pastore non dobbiamo rifiutare di
· essere·nufriti nemmeno da coloro i quali
sernbrano divergere dalla Scrittu'ra e che
a causa della diversità del discorso vengo- La pazienza di Dio verso il suo
no calpestati da coloro che non vogliono gregge · ·
né sono in grado di usare tale nutrimento. Cosa ç' entrano i capri nel gregge di
Origene, Dio? Sono negli stessi pascoli, bevono alle
Omelie su Ezechiele, Prologo · stesse fonti. S~bbene destinati alla sinistra,
tuttàvia i capri si mescolano con· quelli
della destra e occorre, in un primo tempo, ·
La felicità derivante dall'essere par- tollerare coloro che saranno separati. In
te del gregge di Dio . questo si esercita la pazienza delle pecore .
a somiglianza della pazienza di Dio.
Chi pensi alla felicità che s'incontra Agostino,
nell'essere gregge di Dio, prova in cuo- · Discorsi, 47, 6
Il giudizio di Dio tra le pecore (34, 17-24) 165
Il buono rassicurato, il cattivo spa- i piedi l'acqua che resta, così che il mio
ventato popolo deve masticare ciò che è stato cal ~
pestato da voi e bere l'acqua che è stata
·. Io giudico. Grande sicurezza! È lui intorbidata da voi».
che giudica: stiano tranquilli i buoni. Girolamo,
Il loro giudice non si lascia corrompe- Commento a Ezechiele, XI, 34, 1-31
re da alcun avversario, né circuire da
alcun avvocato, né ingannare da alcun
[falso] teste. Ma quanto debbono essere
tranquilli ·i buoni, altrettanto debbono L'acqua limpidissinia è migliore da
temere i cattivi. Egli non giudica in ma- bere
niera ~he gli si possa nascondere qual- I Pastori bevono acqua limpidiss1-
cosa. O che forse nel giudicare Dio cer- ma quando attingono alle acque correnti
cherà dei testimoni per conoscere quale della verità con retta intelligenza, ma è
tu sia? Come·potrebbe ingannarsi sulla come intorbidare quella stessa acqua con
tua condizione colui che anticipatamen- i propri piedi il corrompere gli studi di
te sapeva ciò. ché saresti stato? Egli in- una meditazione santa con una cattiva
terroga te, non un altro. che lo informi condotta di vita.
su di te. Gregorio Magno,
Agostino, . .Regola pastorale, 1, 2
Discorsi, 47, 7
20
Giudicherò tra tutti
18
Nutrili correttamente ·
Siamo tutti pecore
I ·pascoli e le fonti D'ora in poi non fa menzione dei ca-
I pascoli di Dio sono buoni e le fonti pri: li ha ·nominati una volta perché noi
di Dio sono pure. Queste cose troviamo sapessimo che esistono - lui li conosce
nelle Sante Scritture. . bene! - , ma poi parla come se tutti [gli
Agostino, uomini] fossero pecore.
Discorsi, 47, 9 Agostino,
Discorsi, 47, 15
. greggi. A loro dice: «Non vi basta essere non sarebbe un fatto accaduto; se inve-
. nutriti con il buon nutrimento che for- ce con lacrime vediamo molte pecore
niscono ·le Scritture? Ma voi calpestate andare .errando fuori [dell'ovile], guai
ciò che rimane del vostro cibo, ·e quan- a. coloro che con le spalle . e i :fianchi e
. do avete bevuto la più pura delle acque, le corna hanno provocato questo. Non
che sono le parole di Dio, intorbidate con · avrebbero fatto questo, se non fossero
166 Ezechiele
state pecore fotti. Chi sono questi for- parli lui e dalle sue parole si ricerchi
ti? Coloro che presumono delle loro la Chiesa. Dicci, Signore: Dov'è la tua
forze. Chi sono questi forti? Coloro che Chiesa?
si gloriano della propria giustizia. Re- Agostino,
sponsabili della divisione delle pecore e Discorsi, 47, 19
della loro cacciàta dall'ovile non sono se
no_n coloro che· si sono autoproclamati
giusti. Audaci di spalle e pronti a dare 23 Un pastore ·
spintoni perché non portano il peso di
Dio: fianchi cattjvi, · amièi cospiratod,
congrega di ostinati, corna dritte, innal- Il pastore che verrà
zate dalla superbfo. -Spingi con i fianchi · ·Difatti Ezechiele e gli altri profeti ·di-
.e con le spalle, scaraventa con le corna, cono ad essi che David verrà e sorgerà (cf.
caccia via quel che tu non hai comprato!_ Ez 34, 23; Ger 30, 9; Os 3, 5), riferendosi
Ovviaqiente tutta la questione è questa: ·non a quello che era morto, ina a coloro'
che tu sei giusto, mentre gli altri sono che imitavano la sua virtù.
ingiusti, ed è cosa sconveniente· che il Giovanni Crisostomo,
giusto stia con gli ingiusti, sconveniente Omelie sul Vangelo di Matte9, 2, 6
che il frumento stia con la zizzania (cf.
Mt 13, 26), sconveniente che le pecore
pascolino ìnsieme ai capri fino alla ve-
nuta del pastore che non sbaglia nel fare
Il Cristo che.verrà
la separazione . . Anche Davide viene chiamato Cri-
. Agostino, sto, come quando Ezechiele fece la pro-
Discorsi, 47, 16 .fezia ai_pastori e aggiunse, nella persona
di Dio: Susciterò per loro ·un pastore che
le pascerà) Davide mio servo. Ma non
Guardiamo .a Cristo come prova sarà il patriarca Davide ad essere solle-
vato al rango di pastore dei santi, bensì
della verità del Vangelo ,.
Cristo . .
Come son detestabili la loro malizia Origene,
-e crudeltà, così è da lodarsi la misericor- Commento al Vangelo di Giov{Jnni·, 1, 146
dia del nostro Pastore e Dio (veramente
Dio): egli salverà le sue pecor~. Miei fra-
telli,forse farà questo per mezzo dei più
·Cristo è l'unico Pastore
piccoli fra i suoi servi, forse per mezzo
di persone indegne come·noi, che dicia- Se conoscete la storia, comprendete
mo: Salvi [Dio] le sue _pecore. Che e~si subito, fratelli, che la profezia riguarda
però ascoltino la voce del loro pastore e Cristo, venuto fra gli uomini dalla stirpe
lo. seguano (cf. Gv 10, 27) ! Non cerchi- di D~vide. Il nostro profeta, Ezechiele, ·
no la Chiesa sulla base di quanto dicono visse al tempo della captlvità avvenuta
gli uomini; la cerchino ricorrendo a ciò quando il popolo fu depor.tata in Babi-
che dice Dio, a ciò che dice Cristo. Se lonia. Dal tempo di Davide fino a questa
lui di tino dice che è empio, è enipio; se deportazione tra~corsero quattordici ge- . ·
dice che è giusto, è .giusto;. se dice che neraz1oru.
è pecora, è pecora; se dice che è capro, Agostino,
è capro (cf. Gv 14, 6). Egli è la verità: Discorsi, 47, 20
Il patto di pace del Signore (34, 25-31) 167
«Stringerò con loro un'alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie
nocive. Abiteranno tranquilli anche nel deserto e riposeranno nélle selve.
Farò di loro e delle regioni attorno al mio colle una benedizione: manderò
la pioggia a tempo opportuno e sarà pioggia di benediziqne: Gli alberi del
campo daranno i loro frutti e la terra i suoi prodotti:· abiteranno in piena
sicurezza nella loro .terra. Sapranno che io sono il Signore, quando avrò
spezzato le spranghe df!l loro giogo e li avrò liberati dalle mani di ·coloro
che li tiranneggiano. Non saranno più preda delle nazioni: né li divoreran-
. no le bestie selvatiche, ma saranno al sicuro e nessuno li spaventerà. Farò
germogliare per loro una florida vegetazione; non saranno più consumati
dalla fame nel paese·e non soffriranno più il disprezzo delle nazioni. Sa-
pranno che io sanò il Signore, loro Dio) -ed essi> ld casa d'Israele, sono il
mio popolo. Oracolo del Signore Dio. Voi: mie pecore, siete il gregge del
mio pascolo e io sono il vostro Dio>>. Oracolo del Signore
\ .
Dio (34, 25-31).
25
Un'alleanza nel deserto pieni di ~peranza, poiché non ancora
nel possesso reale. In effetti, quel_che. di
La solitudine nel deserto noi sta al di fuori è tutto sconvolto dalt 1
,
26
Un luogo di benedizione . · ·esserne confusi tutti i detrattori: i quali
non osano nemmeno sparlarne.
Bisogna curare la terra Agostino",
Discorsi, 47, 28
· C'è.infatti anche una pioggia nociva:
quella che abbatt~ la casa costruita sulla
rena e alla quale è molto che .resista la ca -
sa fondata sulla roccia (cf. Mt 7, 27). È la
Non più saccheggi
pioggia della tentazione, che causa crolli Non ci saranno più saccheggi tra le
e non irriga la terra, Non sarà di questo genti invase dal diavolo," né le bestie della
· genere la pioggia che il Signore dice di terra divoreranno coloro di cui abbiamo
voler mandare. padato, ma vivranno nella fede.e lontano
Agostino, da ogn! spavento.
Discorsi, 47, 24 Girolamo, .
Commento a Ezechiele, XI, 34, 1-31
27
Alberi frutti/eri 30
Sapranno che Dio è con loro .
Coloro che avranno vite ricche di
frutti Gli effetti del buon Pastore
E gli alberi che sono nel campo daran- Una fa'me, fame di ascoltare la Paro-
no il loro frutto. Nel campo, nella pianura; la di Dio, non si verificherà mai più sulla
terra in presenza di un buon pastore pro-
non in localltà scoscese ma nella facilità,.
per così dire, della vita. Ha defuiito "cam- veniente da una stirpe illustre, le cui pa-
po" quella facilità della vita presente, che role sono acclamate da tutti e che semina
non ha in sé nulla di arduo, di faticoso, pace sulla terra.
di difficile,· qual è nella Chiesa di Dio là Girolamo,
vita di molti fedeli sposati con figli e ca.se Commento a Ezechiele, Xl, 34, 1-31
proprie. Sono come gli alberi in un cam-.
· po; non sono riusciti a salìre su alcuna
vetta scoscesa. Ricevano però la pioggia! 31
·Voi siete le mie pecore
Daranno anche questi alberi il loro frutto
(cf. Sal 1, 3 ).
Agostino, Dio veglia su di noi
Discorsi, 47, 25 O noi beati per ·un tale possesso e
per un tale possessore! Difatti egli pos- .·
.siede noi ·e noi possediamo lui. Ci pos-
siede in quanto d coltiva, lo possediamo
29
Unafforida vegetazione in quanto gli tributiamo il culto. Noi lo
onoriamo come Dio, lui ci coltiva come
I detrattori della Chiesa cadranno suo campo . .
-Veramente, fratelli, nel nome di Cri- Agostino,
sto la Chiesa è elevata a tanto fastigio da . Discorsi, 47, 30
Il giudido sugli oppressori di Israele e il rito~no di Israele (36, 1-15) 169
Dio rimprovera gli oppressori di Israele (Gregorio Magno). La promessa di una nuova
vita scaturisce dalla natura di Dio e i monti sono i suoi ministri (Girolamo). Le benedizioni
· del futuro sono rivolte alla suà eredità (Giustino, Teodoreto).
170 Ezechiele
5
Possedere la terra per poi saccheggiarla Parola di Dio e contro i quali il diavolo
. . .
nemico s1 accamsce;
Il rimprovero di Dio Girolamo,
Commento a Ezechiele, XI, 36, 1-15
Non è solamente perché godono, mà
è perché godono con ·tutto il cùore e con
tutta l'anima che vengono colpiti con un
severo runprovero. La gioia del ritorno
Gregorio Magno, Rafforzerò la speranza. del popolo
Regola pastorale, 3, 26 e renderò salda la loro attesa delle cose ·
buone the verranno, ·ed essi ritorneranno
e godranno dei frutti che sono stati pro~
8
I monti metteranno rami dotti da voi. ·
. Teodoreto di Cirro,
Co~mentoa Ezechiele, 14, J6
La prpmessa di una vita nuova
.E affinché questo -nop vi sembri dif-
ficile verrò io stesso da voi; io che vi ave-
vo abbandonato volgerò di nuovo il mio
12
Sarete la loro eredità
volto verso di voi, così che possiate avere
le terre coltivate che avevate una volta e La benedizione di Dio alla sua ere-
tutto possa essere seminato nuovamente. .. dità
In questo modo vi moltiplicherò e le città Poiché Dio benedice e chiama que-
che una volta eran6 stat~ distrutte torne- .sto popolo Israele e annuncia a chiare
ranno a ess.e re popolate.
lettére che esso è il suo prediletto, per-
Girolamo, ché non provate rimorso sia per ·_aver ·
CommetJ,to a Ezechiele, XI; 36, 1-15 · ingannato voi·stessi.immaginando di es-
.sere voi soli il popolo di Israele sia per ·
aver maledetto ·c oloro che Dio ha.bene-
I profeti e gli apostoli detto?
Diciamo che i monti di Israele sono Giustino Martire,
i profeti e gli apostoli, che ascoltano la Dialogo" con Trifone, 123 ·
Mi/u rivolta questa parola del Signort': «Figlio dell'uomo} la casa d'Israele}
quando abitava la sua terra} la rese impura con la.sua condotta e le sue azioni.
Come_t ~·mpurità delle tnes,truazioni è stata là ·toro concf,otta davanti a me.
· Perciò ho riversato su di loro la mia iraper il sangue che avevano sparso nel
paese e per gli idoli con i quali l'avevano contaminato. Li ho _dispersi fra le
La puniz~one di Israele e la sua riunione per mezzo del Signore (36, 16-38) 171 .
Lo Spirito Santo è la fonte di tutto ciò che riceviamo da Dio (Agostino). Dobbiamo
· cercare di non profanare le virtù di Dio (Giovanni Crisostomo) 1 perché la sua lealtà ci è
·nota (Clemente Romano). Questo implica una vita di totale, non parziale, devozione nel
172 Ezechiele
battesimo, tanto mogli quanto mariti (Girolamo). Al battesimo il vescovo benedice l'ac.qua
prima di usarla (Ciprfano). La promessa del futuro è di chiese riempite di esuli che ritornano
(Girolamo) in cerca del Signore (Isacco). Il nuovo cuore e il nuovo spirito sono doni di Dio e
ci aiuteranno a volgere la nostra buona volontà al bene (Agostino, Teodoreto), mostrandoci
. come comportarci (Fulgenzio) e ammorbidendo il nostro cuore di pietra (Martirio) . .
20 22
- Israele ha profanato il nome di Dio 23
La santità del nome di Dio vendicata
27
cazioni, cosa che riguarda l'inizio della Un nuovo spirito
buona volontà. Ce lo dà anche perché
possiamo osservare e mettere in pratica i Lo. spirito nuovo e le ·nostre buone
suoi giudizi, cosa che riguarda l'esito del- .
az1on1
le buone azioni.
. Fulgenzio di Ruspe, Dio promette di fare in modo che
A Monimo libri tre, 1, 8, 3 essi facciano quelle cose che Egli ordina
di fare; Certo lì non tace ciò che essi han-
no meritato, ma il lorò merito .è tutto nel
L'immagine di Cristo male; eppure Egli mostra di cambiare nel
bene il loro merito che era nel male, per-
Allora sarà disegnato veramente il ché in seguito li fa entrare in possesso di
Cristo in loro, per mezzo di uno spirito opere buone, concedendo loro di mettere
di sapienza e di rivelaziOne, nella scienza in pratica i precetti divini.
che lo concerne. Agostino,
!Sacco di Ninive, La predestinazione dei santi, 11, 22
. Discorsi ascetici, 35
perduti". Perciò profetizza e annuncia loro: ((Cosi' dice.il Signore Dio: Ecco)
io apro i vostri sepolcr~ vi faccio uscire dalle vostre tombe) o popolo mio)
e vi riconduco nella terra dJsraele. Riconoscerete che io sono il Signore)
quando aprirò le vostre tombe e 1!i farò uscire dai vostri sepolcri~ o popolo
mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete/ vi/arò riposare nella vo-
stra terra. Saprete che io sono il Signore. J;ho detto e lo farò,,». Oracolo del
·Signore Dio (37, 1-14).
La visione della valle delle ossa ·inaridite è un passo che viene regolarmente letto in
chiesa (Girolamo) e p,reannuncia la risurrezione (Origene, Gregorio di Nissa; Novaziano,
Teodoreto), nel senso·che sovverte l'ordine della natura (Ambrogio, Giovanni Crisostomo),
un processo cominciato con il profeta che pronunciava solo una parola (Girolamo, Afraate).
La risurrezione è centrale nel Vangelo (Cirillo di Gerusalemme), nel suo procedere dalla
morte alla vita (Paolino). La visione viene anche interpretata come una metafora per
prendersi cura dei deboli (Basilio) o come predizione del giudizio futuro (Giustino). Lo
Spirito dà una nuova vita (Girolamo, Agostino), condivisa nella celebrazione dell'eucaristia,
il memoriale della croce (Girolamo). · .
fatti, essere usati tutti quali testimoni, ma tesa della ricompensa dà rierbo all'anima
in lui solo tutti siamo testimoni, perché in per farle compiere il bene. Ogni lavorato-
un sant'uomo non si trqva menzogna né re infatti è disposto a sopportare la fatica
errore in un profeta così grande. se rivolge l'occhio alla ricompensa che
Ambrogio, ne seguirà; chi invece non mira· alla mer-
Orazione funebre per la dipartita del fratello, cede del proprio lavoro crolla subito sia
2, 72-73 fisicamente che moralmente~ Un soldato
è pronto ·a combattere se si ripromette di
conseguirne la gratificazione; nessuno in-
Con una sola parola .vece è disposto ad affrontare la morte per
un re che non sappia valutare e ricompen-
Perché, miei cari, quei morti non si sare le pene e le fatiche affrontate. Così
sono sollevati grazie alla parola detta da ogni anima che ha fede nella risurrezione .
Ezechiele e perché non si è compiuta la regola la sua vita con moderazione, chi
loro risurrezione, sia nella carne che nel- ·
invece no.ti crede di dover risorgere si ab-
lo spirito [grazie a quella stessa parola]? bandona alla rovina. Chi crede che il suo
Guardate! Con una sola parola le ossa si
corpo attende la risurrezione lo rispetta
sono a'ssemblate e con un'altra è sceso
come veste dell'anima né lo contamina
lo Spidto. È awenuto affinché la piena
con impurità, chi invece non ha fede nella
perfezione fosse lasciata a n_o stro Signore ·
risurrezione si abbandona all'impurità e
Gesù Cristo, colui che cort un discorso e
abusa del suo corpo come se esso appar-
una parola risolleverà tutti i corpi umani
tenesse non a lui ma ad un altro. Quindi
alla fine dei giorni. Perciò non era la pa-
rola ad essere insufficiente, ma colui che
· la santa Chiesa cattolica propone !'arti- .
colo di fede nella risurrezione dei morti
l'ha pronunciata era inferi9re.
come dottrina di grande importanza, anzi
Afraate,
assolutamente necessaria. Molti la ' impu~
Dimostrazioni, 8, .13
gnano, ma la sua verità è del tutto prova-
ta: i Greci la combattono, i Samaritani la
negano, gli eretici la distorcono, la conte-
Il carattere unico della visione stazione della verità prende tanti aspetti;
Ci furono molti grandi e straordinari ma la verità ha un solo volto. ·
profeti tra noi che dissero molte cose ti~ Cirillo di Gerusalemme,
guardo al futuro, e non ordinavano mai . Le catechesi, 18, 1
a coloro che glielo chiedevano di dissep-
pellire le ossa dei morti. Ezechiele, tro-
vandosi vicino alle ossa stesse, non solo . Ezechiele vide la risurrezione da- ·
non 'fu ostacolato da loro,· ma aggiunse vanti a lui
carne, nervi e pelle e le ripoi:tò in vita.
Giovanni Crisostomo, Ezechiele, superato grazie al suo
. Discorso su san Babila, 2 spirito profetico tutto l'intervallo di tem-..1 .
po <che la precede>' ferma al momento '
della risurrezione la sua facoltà . divina-
La fede nella risurrezione è fonda - . toria, e contemplando il futuro come se
fosse già presente, ce lo fa vedere nel suo
mentale racconto.
La speranza n·ella risurrezione è la Gregorio di Nissa,
radice di ogni opera santa, in quanto l'at7 Danima e la risurrezione
178 Ezechiele
1- 10 Ezech~ele profetizza 14
Lo Spirito di Dio dentro di voi
, 'l
•
180 Ezechiele
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell' uomoj prendi un le-
gno e scrivici sopra: ((Gz:uda e i.figli d'Israele ,uniti a lui"; poi prendi un altro
legno e scrivici sopra: ((Giuseppe, legno di Efraim, e tutta la casa d'Israele
-unita a lui". Accostali tuno all'altro in modo da fare un legno solo, chefor-
mino una cosa sola nella t?ta mano. -Quando i figli del tuo popolo ti diranno:
((Ci vuoi spiegare che cosa .significa questo per te?", tu dirai loro: Cosi' dice il
Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che è in mano a È/raim, e
le tribù d'Israele unite a luz: e lo metto sul legno di Giuda per farne un legno
-solo; diventeranno una èosa sola in mano mia. Tieni in mano sotto i loro
occhi i legni sui_quali hai scritto e di' loro: Cosi' dice il Signore Dio: Ecco, io
prenderò i figli d,Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò
da ogni parte e li .ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella
mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno
più due popoli: né saranno più divisi in due regni. Non si contaminerànno"
più con i loro idoli: con i loro abomini e _con tutte~ le loro iniquità; li libererò
da tutie le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio
popolo e io sarò il loro Dio. Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un
unico pastore per tutti; -seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi
e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo
-Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi: i loro
figli -e i-figli dei loro figli: per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per
sempre. Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro.
Li stabilirò e li·moltiplicherò.e porr/J il mio santuario in mezzo a loro per
sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno
. il mio popolo. Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele,
quando il mio santuario sarà in mezzo a loro -per sempre» (37, 15-28). ·
21
Israele riunito · cioè nell'unico Dio. Ne consegue anche un·
felice cambiamento, che i regni della terra
L'indivisibile-Trinità e del cielo servono il Signore, e sono dun-
que tutti più liberi, dal_momento che sono
Così sono detti riunirsi davvero in- legati al loro creatore nel fedele servizio.
sieme coloro che si affrettano con mente Cassiodoro, .
devota a credere nell'indivisibile Trinità, Espòsizione sui Salmi, 101, 23
Il nuovo tempio (40, 1-5) 181
La visione è così misteriosa che gli interpreti devono procedere con attenzione
(Girolamo, Gregorio Magno). La città è la Chiesa (Gregorio Magno), in cui ci sono diversi
· tipi di fatiche .spirituali (Isacco), e le pietre viventi sono i santi maestri. D~bbiamo ascoltare·1!
la Parola· di Dio con le orecchie del cuore (Gregorio Magno), con l'aiuto del maestro
costruttore (Girola1110); e la visione ci rende consapevoli della differenza tra vita attiva e
contemplativa (Gregorio Magno).
182 Ezechiele
1
La mano del Signore su Ezechiele 2 Mi pose sopra un monte
. Un diverso tipo di fatica spirituale dei muratori. Se per spiegare questo ver-
setto vogliamo attenerci alla loro tradu-
Ezechiele venne portato via spiri-
. zione, non possiamo non vedere ilei mu-
tualmente attraverso l'azione della rivela-
ratori i santi dottori, che parlando delle
.zione e andò poi a Gerusalemme; in una
cose dello spirito cementa.n o insieme le
visione divina vide il rinnovamento che
pietre vive, cioè le anime degli eletti, per
sarebbe avvenuto. Lo stesso accade con
formare l'edificio celeste. Infatti tutto ciò
la purezza dell'anima. Alcuni, seguendo
che hanno detto i patriarchi, i profeti, gli
la ben tracciata strada della legge e osser-
apostoli e i successori degli apostoli a che
vando i comandamenti in una vita piena
cosa mirava se non a ceme~tare insieme
di fatiche, ottengono la purezza dell'ani-
in questo edificio dei santi che si costrui-
ma con il sudore ~- col sangue; e poi ci
sce ogni giorno?
sono gli altri, cui viene garantita la pu-
Gregorio Magno,
rezza dell'anima con il dono della grazia.
Omelie su Ezechiele, Il; 1, 10
È straordinario che non ci sia permesso
di chiedere mediante la preghiera la pu-
rezza, che ci viene invece garantita con
la grazia, .evitando così un modo di vita Fine pr~dicazione
attivo e faticoso. Cosa dobbiamo intendere per "cor-
Isacco di Ninive, · dicella di lino" se non la predicazione più
Epistola all'abate Simeone di Cesarea fine, che è quella spirituale?
Gregorio Magno,
0111elie su Ezechiele, II, 1, 10
3 J;uomo con la canna per misurare
Ascoltando la Parola di Dio chie del corpo ma con quelle dell' ani-
ma.
Chi ormai sta sulla porta della Girolamo,
. grotta e percepisce le parole di Dio çommento a Ezechiele, XII, 40, 1-4
nell' ore·cchio del cuore deve coprir-
si la faccia; perché nella misura in .cui
dalla grazia divina. siamo condotti ad
intendere cose più elevate, per mezzo Tenete a mente la visione
dell'umiltà dobbiamo contenere noi
Non serve a niente vedere e ascoltare,
stessi nella flostra dimensione, per non
a meno che ciò che si vede e si ascolta non
sopravvalutarci~ ma valutarci invece in
venga riposto nel tesoro della memoria.
modo giusto (Rm, 12, 3 ).
Girolamo,
Gregorio Magno,
Commento a Ezechiele, XII, 40, 1-4
Omelie su Ezechiele, II, 1, 18
4
Il muro è la Chiesa
Il profeta deve guardare la visione
Paragoniamo questo muro alla Chie-
sa di Cristo, e ogni giorno posso vederla
Il profeta guarda spiritualmente costruita dai santi.
Non con gli occhi della carne ma Girolamo,
con quelli dello spirit~, non con le aree- ·Commento a Ezechiele, XII, 40, 5-13
La corte esterna: la porta orientale (40, 6-16) 185
f oi andò àlla porta che guarda a oriente) salì i gradini e misurò la soglia della
porta; era una canna di-larghezw. Ogni stanza misurava una canna di lunghezza e
una di larghezza) da una stanza all'altra vi erano cinque cubiti: anche la soglia del-
la porta dal lato del vestibolo della porta stessa) verso l'interno) era di una canna.
.Misurò il vestibolo della porta: era di otto cubiti:· i pilastri di due cubiti. Il vestibo-
lo della porta era verso l'interno. Le stanze della porta a oriente erano tre da una
parte e tre dall'altra, tutt'e tre della stessa grandezza, come di una stessa misura.i,
erano i pilastri da una parte e dall'altra. Misurò la larghezza dell'apertura della ·
porta: era di dieci cubiti:· l'ampiezza della porta era di tredici cubiti. Davanti alle
stanze vi era un parapetto di un cubito) da un lato e dall'altro; ogni stanza misu-
rava sei cubiti per lato. Misurò poi la porta dal tetto di una stanza al suo opposto:
la larghezw era di venticinque cubiti: .da un'apertura all'altra. I pilastri li calcolò.
• . I . • •
186 Ezechiele
alti sessanta cubiti:· dai pilastri cominciava il cortile che circondava /,a porta. Dalla
/acciaia della porta· d)ingresso alla facciata del vestibolo della porta interna vi era
·uno spazio di cinquanta cubiti. Le stanze e i pilastri avevano finestre con grate
verso tinterno intorno-alla porta, come anche vi erano finestre intorno che.dava-
no sull'interno del vestibolo. Suipilastri erano disegnate delle palmé (40, 6-16).
·L'ingresso nel tempio rivela molti misteri. L'entrata stessa è la vita eterna e il predicatore
è una porta· (Gregorio Magno). L'apostolo Paolo> desiderando che gli Efesini capissero
maggiormente le cose sante> pregò che fossero pervasi dalla sapienza e dail' amore del
Signore (Girolamo). Per gli interpreti implica lo spostarsi dalla storia all'allegoria, con l'aiuto
del Vecchio e del Nuovo Testamento (Gregorio Magno):
6
La misurazione della soglia. se sante, pregò che fossero pervasi dalla
sapienza e dall'amore del Signore; così
Il predicatore è una porta· radicatì, sarebbero stati in grado di co-
noscere e capire l'ampiezza, la lunghezza>
Col termine "porta" si può anche in- l'altezza e la profondità delle ricchezze di
tendere ogni predicatore> perché chiùn- Dio. (cf. E/3, 17-19).
que ci apre la porta .del regno celeste con Girolamo>
la sua parola è una porta. . · Commento a Ezechiele> XII, 40, 5-13
Gregorio Magno>
Omelie su Ezechiele, II, 3> 2
7
La soglia della porta
10
Le stanze della porta a oriente· .
13
La misurazion_e della porta dal tetto
. . .. ,
·~
La speranza dei beni celesti è posta no, guida la mente verso il vestibolo della
in un contesto terreno porta interna.
Gregorio Magno,
La speranza dei beni celesti rende Omelie su Ezechiele, II, 5, 16
saldo l'animo, impedendo che sia scosso
dai flutti dei tumulti terreni.
Gregorio Magno, Fede, speranza e· carità
Omelie su Ezechiele, II, 5, 14
La porta quindi indica la necessità
della fede, che introduce all'intelligenza,
l'atrio indica la necessità della carità, che
15 Dalla porta d'ingresso a quella interna dilata l'animo nell'amore, lo spazio di cin-
quanta èubiti allude alla speranza, perché
La risurrezione ci porta vicino a Dio mediante desideri e sospiri introduce l'a-
Il primo giorno degli otto è .il giorno nimo nelle gioie segrete del riposo.
Gregorio Magno,
della risurrezione e ci pòrta ali' entrata del ·
Omelie su Ezechiele, II, 5, 16
tempio, perché quando abbiamo fatto tut-
to e ci siamo pentiti dei peccati che abbia-
mo commesso siamo condotti vicino a Dio.
Girolamo, La giusta considerazione di sé
Commento a Ezechiele, XII, 40, 5-13 Nessuno consideri un possesso esclu-
sivffil dono della luce vera, perché mentre
ritiene di possedere una cosa importante e
. preziosa, spesso è più ricco un altro ch'egli
La speranza.d sostiene
non pensa abbia in sé qualcosa di buono.
Questo spazio è simbolo della nostra · Gregorio Magno,
speranza che, mentre cerca il riposo eter- Omelie su Ezechiele, II, 5, 19
Poi mi condusse nel cortile esterno e vidi delle stanze ·e un lastricato co-
struito intorno al cortile; trenta erano le stanze lungo il lastricato. Il lastricato
si estendeva ai lati delle porte per una estensione uguale alla larghezza delle
porte stesse: era z'l lastricato. in/eriore. Misurò lo spazio dalla facciata della
porta inferiore alla facciata della porta interna) érano cento cubiti a oriente .e. ·t
a settentrione. Poi misurò la lunghezza e la larghezza della porta che guarda·a·'·
settentrione e conduce al cortile esterno. Le sue stanze) tre da una parte e tre
dall'altra) ipilastrz: il vestibolo avevano le stesse dimensioni della prima porta:
cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. Le finestre, il vesti""
bolo e le palme avevano le stesse dimensioni di quelle della porta che guarda
a oriente. Vi' si accedeva per sette scalini: il vestibolo era davanti. Vi era una
190 Ezechiele
porta verso il cortile interno, di fronte alla porta settentrionale, come quella
orientale; misurò là distanza fra porta e porta: erano cento cubi'ti (40, 17-23 ).
Il lastricato è qui per impedire al peccatore di proseguire senza essersi pentito (Girolamo)
e le èamere dei tesori sono i dottori che devono essere istruiti nella _vita attiva e in quella
contemplativa, espresse nel Decalogo. Dobbiamo essere consapevoli dell'oscurità del peccato
. che è stato lasciato indietro, così come dobbiamo esserlo delle vocazioni molto diverse che
coesistono in questo edificio spirituale: coppie sposate, celibi.e predicatori (Gregorio Magno).
I cinquanta cubiti sono i cinquanta giorni della Pasqua, il fondamento della fede cristiana
(Girolamo) e _ il sentiero di fede che è aperto a ogni penitente (Gregorio Magno).
17
Le stanze e il lastricato della Legge è racchiusa in dieci precetti.
E infatti nei comandamenti del Decalo-
Il lastricato impedisce ai peccatori go la vita attiva è strettamente congiun-
di sporcare l'ingresso . · ta a quella contemplativa, perché in esso
si comanda l'amore di Dio e l' ani.o re del
Il pavimento è ricoperto di pietra, . prossuno.
affinché l'ingresso non sia sporcàto con Gregorio Magno,
fango, terra e polver~ dei peccatori che si Omelie su Ezechiele, II, 6, 5
trovano lì.
Girolamo,
Commento a Ezechiele, XII, 40, 17-19 .
18
Il lastricato ai lati delle porte
I predicatori paragonati alle nubi predicatori, per mezzo . delle quali si co-
nosce la vera vita e si perviene alla cono-
A ragione i santi predicatori sono
scenza dei misteri dello spirito.
stati chiamati "nubi", perché piovono
Gregorio Magno,
con le parole, lampeggiano con i miracoli.
Omelie su Ezechiele, II, 7; 1
Si dice pure che volano come nubi, per-
ché vivendo sulla terra, per tutto quel che
fecero erano fuori della terra.
Gregorio Magno, La predicazione apre le profondità
Omelie su Ezechiele, II, 6, 15 della vita
La porta guarda a settentrione
quando il predicatore conosce la vita
19
Lo spazio dalla porta inferiore a quel- del peccatore e mediante la parola della
la interna pred~cazione gli apte le profondità .della
vita.
La fede conduce alla contemplazione Gregorio Magno,
Omelie su Ezechiele, II, 7, 2
In queste parole se per ·porta inten-
diamo l'ingresso per cui entriamo nella
conoscenza del Signore, la porta iriferiore
è la fede, l'atrio interno è la contempla- Camere nello stesso edificio
z10ne. Tre sono le categorie di quelli che
Gregorio Magno, vivono bene, e cioè i buoni coniugi, i
Omelie su Ezechiele, II, 6, 16 continenti e i predicatoti; e siccome al-
cuni, anche sposati, anelano con amore
alla patria celeste, altri invece, nella spe-
Le tenebre del peccato ranza della gioia eterna, mortificano la .
carne e rifuggono da ogni attività terrena
Ricordiamo dunque da quali tenebre e non intendono rimanere impigliati nel-
veniamo; al fine di rendere grazie della lu- le preoccupazioni di questo mondo, altri
ce che abbiamo ricevuto. Non può com- poi disprezzano i beni terreni e predié:a-
prendere infatti la divina misericordia chi no le gioie ce.lesti che hanno conosciuto;
dimentica la propria miseria. che altro sono questi nell'edificio spiri-
Gregorio Magno, tuale, se non camere nuziali, nelle quali,
Omelie su Ezechiele, II, 6, 21 mediante il pensiero e la meditazione,
l'anima si unisce allo Sposo celeste?
Gregorio Magno,
20
La porta settentrionale del cortile Omelie su Ezechiele, II, 7, 3
esterno
·~
21
Stanze, pilastri e vestibolo Il vestibolo è la fede
Per "vestibolo" si può intendere
Le cortine sono i santi anche la fede. Questa si trova davanti ai
Sono cortine del tabernacolo tutti gradini e alla porta, perché prima venia-
i santi, che con diversi colori di virtù. mo alla fede e poi, per mezzo dei gradini,
costituiscono l'ornamento della santa dei doni spirituali accèdiamo all'ingresso
Chiesa. della vita celeste.
· Gregorio Magno, Gregorio Magno,
Omelie su Ezechiele, II, 7, 4 Omelie su Ezechiele, II, 7, 9
larghezza. Il suo vestibolo era rivolto verso il cortile esterno; sui pilastri
c'erano ornamenti di palme, e i gradini per i quali vi si accedeva· erano
otto. Poi mi condusse nel cortile interno che guarda a oriente e misurò la ·
porta: aveva le solite dimensioni. Le stanze, i pilastri e il vestibolo aveva-
no le stesse qimensioni. Intorno alla porta, ·come intorno al vestibolo, vi
194 Ezechiele
La .vita del \'.angelo si stende davanti a coloro che entrano nei confini del tempio
(Girolamo) e il viaggio non ·è privo di difficoltà. Le porte sono varfamenttdnterpretate,
ma fronti delle porte sono le parole e le opere dèi predicatori (Gregorio Magno). Gli
otto gradini sòno i misted del Vangelo (Girolamo), -in cui il pentimento e l'offorta sono
_s.e mpre richiesti, essendo l'amore di Dio e del p_rossimo il cuore della nostra fede. La ~ita
del predicatore necessita d1 costante attenzione, compreso il modo con cui dure verità ..
1
sono.mitigate dall a gentilezza. La vita del Vangelo è impegnativa, come sapevano i martiri
(Gregorio Magno). I tre cubiti sulle mura laterali della porta del vestibolo sono la Trinità,
nel cui nome siamo battezzati (Giroia~o) . - · ·
La p~rta meridionale, le tavole, le camere e il vestibolo (40, 24-48) 195
. .
I quattro Vangeli ·
39
Le due tavole nel vestibolo La nostra porta rtel vestibolo intèr- ·
no ha quattro . mense, perché la santa
I santi predicatori sono le porte Chiesa è stata ammaestrata dalla predi- .
cazione di quattro.evangelisti, grazie al-
Nelle porte si possono intendere, co- la dottrina dei quali il cuore ha imparato
. me si è detto sopra, i santi predicatori, qJsÌ a innalzarsi verso lamore di Dio onni-
. che·il vestibolo della porta risulta il popo- pot~nte e ad immolargli in ..sacrificio i
lo; il quale, accogliendo umilmente le pa- propri pensieri. Si osserva che due di
role della predicazione; mediante l~ virtù queste mense sono da una parte e due
costruisce in sé le mense per il sacrificio. dall'altra, perché due evangelisti hanno .
Gregorio Magno, testimoniato ciò che del Signore hanno
Omelie su Ezechiele, II, 9, 2 visto e gli altri due hanno raccontato
ciò che hanno appreso dai predecesso-
ri. Le mense del vestibolo interno sono .
L'am~re di Dio e del prossimo quattro. Questo fo _vediamo chiaramen-
te perché la santa Chiesa p_e r istruire i
La porta interna ha nella ormai gran- .
popoli fedeli ha ricevuto quattro cate-
de moltitudine dei fedeli due lati, ciòè I'a-
gorie di rettori, che Pa.o lo per .dono del
more di Dio e l'amore del prossimo.
Signore onnipotente elenca, dicendo: È
- . . Gregorio Magno,
lui che ·ha stabilito alcuni come apostoli~
Omelie su Ezechiele, II, 9, 2
:altri come profeti~ altri ~ome evangelisti,
altri come pastori e dottori (E/ 4, 11; 1
. .
Cor 12, 28). ·_
La differenza tra il peccato .e il delitto Gregorio Magno,
Tra il peccato e il delitto c'è questa Omelie su Ezechiele, II, 9, 6
differenza, che il peccato consiste nel com~
piere il male, il delitto invece, come dice la
parola, consiste _nel lasciare il bene cui si L'amore dei santi
dovrebbe tenere in modo particolare. ·
· .· GregOriO Magno,
Anche le mense hanno fa larghezza
di un cubito e mezzo, perché i cuori dei
Omelie su Ezechiele,·II, 9, 3
santi, dilatati nell' ani'piezza della carità
verso iL prossimo che amano e vedono,
hanno un cubito.
Le pietre squadrate Gregorio Magno,
Chi rawisiamo qui nelle pietre squa- Omelie su Ezechiele, II, 9, 10 ·
drate se non i santi in generale, la vita dei
La P.~rta meridionale, le tavole, le camere e il vestibolo (40, 24-48) 197
43
· Le anime dei fedeli Le carni delle offerte ;ulle tavole
Che cosa sono infatti le anime dei
. fedeli se non vasi sacri che contengono ·n perdono implica un attento . di-
le parole della devozione per offrire l'o- scernimento
locausto .della vita e della preghiera pre'." Ecco qual è il compito della di-
parato nel loro spirito? sciplina: saper perdonare ·1e colpe con
. Gregorio Magno, discernimento ed estirparle con bontà.
Omelie su Ezechièlè, II, 9, 12 Coloro che non hanno lo spirito di di-
scernim~nto, o rimettono le colpe senza
correggerle, o correggendo feriscono
L'msegn.amento dei predicatori come se non le rimettessero. Il dottore
che deve parlare della regola della disci-
· Cosa significa il fatto .c he · i bordi plina sappia di essere la mensa di Dio e
sono di un sol palmo? Che la mano si ripieghi dentro il bordo.dell'altare, per ·
stende nel palmo e i santi padri e i dot- attuare con cura, guidato dallo spirito
tori predicano quelle realtà verso le qua- di discernimento, quello che dice inse-
li si protendono le azioni di coloro che gnando.
li 'ascoltano. · Gregorio Magno,
Gregorio Magno, Omelie su Ezechiele, II, 9, 20
Omelie su Ez~chiele, II; 9, 13
44
Le due stanze nel cortile interno
La vita .interiore dei predicatori
I bordi delle mense vengono ripiega- Il coto angelico
ti internamente allorché i dottori, pensan - Il cortile interno è posto accanto
do in silenzio, richiamano alla coscienza alla porta che guarda a settentrione e a
quel che dicono, quando ,seriamente esa- meridione e a oriente, così che i cantori
minano se stessi per vedere se fanno quel- . del Signore e coloro cui è Stato affidato
lo che dicono. il ruolo di angeli' si ricordino sempre per
Gregorio Magno, quali gradi si giunge alla sommità e rico-
Omelie su Ezechi~le, II, 9, 15 . noscano i misteri divini di ogni luogo con
attenzione.
Girolamo,
Severità e mitezza ... Commento a Ezechiele, XII, 40, 44-49
46
Tsacerdoti che hanno cura dell'altare 48
Il vestibolo del tempio
I sacerdoti custodiscono la Chiesa La Trinità ·
Chi sono ·i sacerdoti che custodi- . Stai attento, lettore, e consipera che
.scono il tempio di Dio se non quelli che il numero tre si riferisce al mistero della
· pregando, predicando e attendendo ad Trinità, che è la porta di coloro che vanno
occupazioni spirituali difendono la s·anta verso Dio. Il Padre è nel Figlio e il Piglio
·Ch:iesa dall'intrusione degli spiriti mali- nel Padre, e lo Spirito Santo~ in entram-
gni, dalle .cattive suggestioni, dagli errori bi, e si ottiene il numero tre, e c'è uria
degli eretici? · porta per coloro che dopo il battesimo
Gregorio Magno, nella Trinità giungono alla salvezza.
Omelie su Ezechiele, II, 10, 12 ·.Girolamo,
Commento a Ezechiele, XII, 40, 44-49
il mio santo nome con le loro prostituzioni e còn i cadaver/ dei loro re e
con l~ loro stele, còllocando la loro soglia accanto alla ·mia soglia e i loro
·stipiti accanto ai·miei stipiti~ con un semplice muro fra me e loro; hanno
·profanato il mio santo nome con tutti gli abomini che hanno commesso,
perciò li ho distrutti co.n ira. Ma d'ora in poi essi allontaneranno da me le
loro prostituzioni e i cadaveri dei loro re e io abiterò in mezzo a loro per
sempre. Tu, figlio dell'uomo, descrivi questo tempio alla casa d'Israele,
perché'arrossiscano delle loro inÌ'quità; ne misurino la pianta e, se si vergo-
gneranno di quanio hanno fatto, manifesta loro la forma di questo tempio,
la sua disposizione, le sue uscite, i suoi ingressi~ tutti i suoi aspetti: tutti i
suoi regolamenti: tutte le sue forme e tutte le sue leggi: mettili per iscritto .
davanti ai loro occhi, perché osservino tutte queste -leggi e tutti questi rego-
lamenti e li mettano in pratica.· Questa è la legge del tempio~· alla sommità
del monte, tutto il territorio che lo circonda è santissimo; ecco, questa è la
legge del ~empio» (43, 1-12). ·
. Contemplare la gloiia del Signore ci rende nuovi, come dovremo essere alla seconda
venuta di Cristo (Girolamo). L'uomo che stava in piedi è come l'arcangelo Michele
(Teodoreto). L'altare eucaristico sta a parte, come l'altare del sacrificio nel templo; la Chiesa
durerà per sempre (Girolamo). ·
1-2 La gloria . 5
Ezechiele si rialzò dopo. aver visto la
gloria
Cqntemplare Dio ci ricrea
. Quando il suo -volto ci viene rivelato La voce parla a un profeta schiacciato ·
e contempliamola gloria di Dio, siamo ri- Immediatamente lo spirito mi solle-
formati nell'immagine del Creatore. . vò, perché ero caduto a te_rra, non -ero .
Girolamo, in grado di andare avanti; e mi condusse
Commento a Ezechiele,-XIII, 43, 1-9 nel cortile interno, perché io ero cadu-
to fuori. Notate che io che prima ave-
vo guardato la gloria del Dio di Israele
La seconda venuta di Cristo venire da oriente ora vedevo la casa d~l
Signore riempita della sua gloria e udivo
La terra si è illuminata con la sua una voce che parlava come se qualcuno'\
gloria, che si manifestà davvero alla ve- - si stesse rivolgendo a me dall'interno
· nuta di Cristo, -q uando il suono degli
della casa.
apostoli si diffonde sulla ·terra intera e Girolamo,
le loro parole [arrivano] ai confini della
Com.mento a Ezechiele, XIII, 43, 1-9
. terra.
- Girolamo, :
Commento a Ezechiele, XIII, 43, 1-9
200 · Ezechiele
6
I: uomo che stava accanto al profeta 9
Il Signore abiterà in mezzo a loro per
sempre
L'uomo è come l'arcangelo Michele
Mi ha mostrato che c'era un angelo La Chiesa dura per sempre
che misurava l'edificio e mi ha mostrato Non vi abitò per un breve periodo co~
queste cose; ed è piobabile che fosse Mi- me nella sinagoga, ma ci vivrà per sempre,
chele; quell'angelo cui era stata affidata la· come è mostrato nella Chiesa di Cristo.
cura degli uomini. Girolamo,
Teodoreto di Cirro, Commento a Ezechiele, XIII, 43, 1-9
- Commento a Ezechiele, 16, 43
11
8
Tutti i regolamenti e le leggi del tempio
. Il muro divisorio
La Chiesa di Cristo
La- tavola eucaristica
·Si deve credere che la casa e la legge ·
C'è un muro tra ·m e e loro, così che - di tutti gli insegnamenti di Dio e la cit-
·un muro davvero piccolo divide i sacrifi- .tà che è costruita sulla cima del monte è
ci dei sacerdoti dal luogo del mistero del quella di cui è scritto: non può restare na-
corpo e dèl sangue di Cristo. scosta una città che sta sopra un monte (Mt
. Girolamo, 5, 14), e: un fiume e i suoi canali rallegrano
Commento a Ezechiele, XIII, 43, 1-9 ·la città di" Dz"o (Sa! 46, 5), che chiaramente
rappresenta la Chiesa di Dio.
Girala.mo,
Commento a Ezechiele, XIII, 43, 1-9
Ml condusse poi alla porta esterna del santuario rivolta a oriente; essa
era chiusa. !/.Signore mi d~sse: «Questa porta rimarrà chiusa: nòn verrà
aperta, nessuno vi passerà, perché c'è passato il Signore, Dio d'Israele. Per~
ciò resterà chiusa. Ma il principe, in quanto principe, siederà in essa per
cibarsi davanti al Signore; entrerà dal vestibolo della porta e di H.uscirà»
(44, 1-3 ).
La porta orientale e il principe (44, 1-3) 201
La chiave dell'interpretazione ·
Fino a quando non giunse il" mio Si- Maria è la porta chiusa
gnor~, la Legge era chiusà, chiusa la paro- Qual è poi quella porta dei santi,
la dei profeti, coperta d'un velo la lettura quella porta esterna vetso oriente che ri-
dell'Antico Testamento. mane chiusa e nessuno, dice, passerà attra-
. · Origene, verso essa) ma il solo Dio d'Israele passerà ·
Omelie su Ezechiele, 14; 2 attraverso ess.a? Questa porta non è Maria
attraverso la' quale entrò in questo mondo .
: il Redentore?
La piena rivelazione Ambrogio,
Lettere, 15, 6
Prima che il Salvatore assumesse un
corpo umano e si umiliasse, la Legge e i . •;
!
to gradirii? Pensa solo a quello che dice: la non riceve quello st_esso pane quotidiano ·
· porta orientale, la porta da ·cui entra la luce né nella stessa misura; ma è sempre con
- il nostro Signore e Salvatore. C'è in effetti pure preghiere e con retta coscienza, col-
una porta e nessuno può· entrarci a parte le azioni di giustizia. che noi mangiamo il
. l'alto . sacerdote. E cosa dicono le Sacre pane quotidiano. Se uno è meno puro, si
S~ritture al riguardo? Quéta porta.·rimar- . ciba diversamente del pane quotidiano . .
.rà chiusa; inoltre non è stata aperta se non Origene~
dal sacerdote. Anche in questo modo l'Al- Omelie su Ezechiele, 14, 3
leanza, sia fa Vecchia che la Nuova, sono
sempre state chiuse; sono state. aperte so-
lamente dal Salvatore... Una porta dunque· Le due nature di Cristo
ha sia otto scalini che sette. Nel Vecchio
Testamento, per ·esempio, i misteri divini È così grande la bontà e la compas-
indicano i Vangeli e nel nuovo la Legge. sione del nostro Sovrano che quando sie-
·Girolamo, de solo alla porta che é-chiusa e rilàngia
Omelia sul Salmo 89 alla presenza del Signor.e desidera avere
· più compagni con cui condividere il ta-
volo ... Solo mangia il pane davanti al Si-
gnore: è separaiò dalla sostanza di tutte le
La nascita attraverso la Vergine creature perché lui stesso ha una natura
il Verbo è stato reso carne senza divina. Va dentro e fuori la ·stessa porta
alcun intervento sessuale, non essendo del vestibolo.
stato concepito con seme; ·perçiò è nato _ Girolamo,
senza alterare }a.sua verginità. . Commento a Ezechiele, XIII, 44, 1-3 -
Cirillo di Alessandria,
Commento a Luca, 1
La vergine Maria è la porta orientale
Verginè è Cristo; vergine senza in-
3
Solo il principe può mangiare il pane ter'ruzione la Madre del nostro vergine
davanti al Signore . Cristo: madre e vergine. Mi spiego: Gesù
è entrato a porte chiuse; nel suo .sepol:-
Gesù Cristo.· mangia il pane da solo .cro, tagliato nuovo su durissima roccia,
. nessuno mai. ve . . ne" prima
'' stato riposto, .
Come il sacerdote non prende cibo né poi... Questa è la porta orientale - in
nella sua càsa o in qualche altro luogo, m~ Ezechiele - sempre chiusa e splendente,
nel «santo dei santi", così il mio Salvatore porta che nasconde in sé, o lascia uscire
consuma da solo il pane, poiché nessuno da sé, il Santo dei Santi.
è in grado di mangiarlo con lui. Girolamo,
Origene, Lettere, 49, 21
Omelie su Ezechiele, 14, 3
Così dice il Signore Dio: Nessuno straniero, non circonciso di cuore, non
circonciso di carne, entrerà nel mio santuario, nessuno ditutti gli stranieri che
sono in mezzo ai figli d'Israele. Anche i leviti: ·che si sono allontanati da me
nel tràviamento ·d'Israele e hanno seguito i loro idolii sconteranno la propria
iniquità/ serviranno nel mio santuario come guardie delle porte del tempio e
come servi del tempio,~ sgozzeranno gli olo_causti e le vittime per .il popolo e
. staranno da~anti ad esso pronti al suo servt~io. Poiché l'hanno servito davan-
.ti ai suoi idoli e sono stati per la casa d'Israele occasione di peccato, perciò io
ho alzato la mano su di loro - oracolo de/Signore Dio - ed essi sconteranno la
loro iniquità. Non si avvicineranno plù a me per.esercitare il sacerdozio e per
accostarsi a tutte le mie cose sante e santissime, ma sconteranno la vergògna
e.gli abo.mini che hanno compiuto. Affido loro la custodia del tempio e ogni
suo servizio e qualunque cosa da compiere in·esso (44, 9-14). - · .,,
La fede deve essere ~antenuta in tutta la sua purezza, come se fossimo stati drcòncisi,
e la Chiesa deve essere purificata (Girolamo), proprio come la preghièra può raggiungere un
punto di purezza che dimentica se stessa (Isacco). Il clero può peccare, COJ?. gravi conseguenze
(Gregorio Magrio).
-
204 Ezechiele
11 19
- - Abiti di lino indossati per i. servizi mità della conoscenza e a un tratto appe-
nel tempio santirlo, per così dire, col pensiero delle
situazioni concrete del prossimo.
Gregori0 Magno,
Diversi abiti per il sa~erdote
Omelie su Ezechiele, I, 11, 28
_Gli indumenti di lana sono più gros-
solani. Orbene, quando il sacerdote si
acdnge al sacro ministero, quando· entra 20
Non si raderanno il capo
dentro per mezzo- della compunzione, è
necessario che assuma un atteggiamento
più fine come sono fini le vesti di lino che
I limiti fissati per gli aspetti_esteriori
-indossa. Ma quando esce fuori verso il po- Sono giustamente chiamati sacerdoti
polo, deve deporre le vesti con le quali ha coloro che presiedono ai fedeli per offrire
_ pr:estato servizio all'interno e presentarsi loro un.a guida sacra. I capelli del capo so-
al popolo indossando altre vesti; perché no i pensieri della mente volti a cure este-
se si mantiene nel rigore della sua com-. riori e finchè nascono insensibilmente sul
punzione, .se· permane nell'afflizione che · capo designano le cure della vita presen-
aveva durante l'orazione, non è in grado te, le quali crescono, senza quasi che ce ne
di recepire i termini dei problemi tem- accorgiamo, da una sensibilità trascurata
porali. E che cosa farà il gregge nelle sue poiché nascono talvolta in modo inop-
necessità, se il pastore si rifiuta di ascol- portuno. Dunque, poiché tutti coloro che
tare e soppesare anche ciò che il tempo presiedono devon-o avere di fatto delle
pre_sente esige? Perciò il sacerdote -uscen- sollecitudini est~riori, senza d'altra parte
do verso il popolo indossi vesti più gros- · dedicarsi ad essé con eccessiva passione,
s.olane, per plasniare il suo abitq mentale gius.tamente si proibisce ai sacerdoti di
·secondo l'utilità dei suoi figli, disposto a radersi il capo e di farsi crescere i capelli,
tener conto anche dei pensieri di questa affinché non taglino radicalmente da sé i
terra. Rendetevi conto, vi prego, fratelli pensieri che riguardano la vita materiale
carissimi, di ·come sia faticoso il compito dei· sudditi, _né d'altra parte diano loro
della sentinella: tendere il cuore verso le· troppo spazio in modo da farli cr~scere.
cose sublimi e aun fratto richiarnarlo àlle Gregorio Magno,
cose infime, affinare l'animo nella subli- Regola pastorale, 2, j
Mi condusse poi all'ingresso del tempio e vidi che sotto -la soglia del
_tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del_ tempio era verso
or_iente. Quel!'acqua scendevtJ- sotto il lato destro der tempio! dalla parte
m~ridionale dell'altare. l\fi condusse fuori dalla porta ·settentrionale e _mi
Il fiume che scorre attraverso il tempio (4 7, 1-12) 207
fece girare all'esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che
l'acqua scaturiva dal lato destro. Queltuomo avanzò verso oriente e con una
cordicella in mano misurò mille cubiti: poi mi fece attraversare quel!'acqua:
mi giungeva alla èaviglia. Misurò altri mille cubiti: poi' mi fece attraversare
. ·quel!'acqua.~ mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cubt'tz: poi mi fece
attraversare l'acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un
torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano
acque navigabili: un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli
mi disse:· «Hai visto, figlio dell'uomo?». Poi mi fece ritornare sulla spon-
da. del _torrente; voltandomi: vidi che sulla sponda del torrente vi era una
grandissima quantità di alberi da una parte e dall'altra. Mi :disse: «Queste
. acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Araba ed entrano
:nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si.
muove dovunque arriva il torrente, vivrà:· il pesce vi sarà abbondantissimo,
perché dov.e·giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente
. tutto rivivrà. Sulle sue rive vi saranno pescatori: da Engàddi a En-Eglàim vi
sarà una distesa di reti. I pesci: secondo le loro specie, saranno abbondanti
· · come i pesci del Mare Grande. Però le sue paludi e le sue lagune non saran-
no risanate: saranno abbandonate al sale. Lungo il torrente, su una riva e
:sultaltra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassi-
ranno: i loro frutti non cesseranno e o_gni mese matureranno, perché le loro
acque sgorgano dal santuario: I loro frutti serviranno come cibo e le foglie
come.medicina» (47, 1-12). . , · .
· Lé acque che fluiscono dal tempio sono gli insegnamentì della Chiesa .(Girolamo),
.le acque del battesimo (Lettera di Barnaba)·, acque resè dolci dall'immersione di Cristo
in. esse-nel momento del suo bat~esimo, che garantisce il perdono (Girolamo, Teodoreto) ·
e l'abbondante nutrimento- spirituale (Pseudo-Dionigi). Il profeta entra n·ell'_acqua, un
se.gno del nostro viaggio spirituale (I~acco di Ninive) e della capacità dell'insegnamento
apostolico di ìrrigare il terreno più arido (Girolamo). Cristo incontra i pescatori ·sul
· mar~, trasformandone. il lavoro (Efrem);. l'abbondanza di ·frutti rappresenta la corrett~
interpretazione delle·Scritture (Girolamo). ·
1-3. J;
acqua che fluisce dalla soglia del alle caviglie possiamo .intendere i primi.,
tempio peccati dell'uomo; eh~ ci vengono per~· ',
donati quando entriamo nell'acqua del
.Signore; mostra la ·grazia -salvifica del
L'insegnamento della Chiesa
battesimo ed è l'inizio del nostro pro-
L'acqua che fluisce dalla soglia del gress9.
· tempio rappresenta l'insegnamento del- Girolamo,
la Chiesa ... con l'acqua che arriva fino Commento a Ezechiele, XIV, 47, 1~5
208 Ezechiele
12 Ogni sorta di albero da frutto vini, di cui le une si riferiscono alla lette-
ra, gli altri allo spirito, così che possiamo -
Un'interpretazione fruttifera della comprendere le semplici parole tra le loro
foglie -e il significato che si cela nella loro
Scrittura riserva fruttifera.
I frutti come -cibo e le foglie come Girolamo,
medicina alludono ai misteri dei libri di- Commento i Ezechiele, XIV, 47, 6-12
.·~
DANIELE
Come gli altri profeti Daniele inizia la sua profezia fornendo al lettore un contesto
storico (Teodoreto). L'esilio a cui si riferisce è quello cominciato sotto il re Ioiakìm, che
non deve essere confuso .con il re omonimo che compare nella profezia dì Ezechiele.
La .terra in cui i vassalli del tempio vengono trasferiti è quella dove in precedenza il
popolo aveva cercato di costruire una torre alta fino al cielo e dove era avvenuta una
confusione di lingue, perciò il luogo venne chiamato Babilonia. Nel parlare della cattura
di Gerusalemme, la Scrittura evidenzia il f~tto che Dio ha il controllo del corso della
storia (Ippolito, Girolamo) .
1 2
. Il terzo anno di regno di.Ioiakz'm La volontà del Signore
-
4
La lingua caldaica 7
L'archieunuco diede/oro altri nomi
. 'I,·
·1
"Somtofaneg" (cf. Gen 41, 45). Il loro . delle. denominazioni di virtù; così Ab ram
intento era di evitare che essi, prigionieri lo chiama Abraam, e Sarai Sara (cf. Gen
in terra straniera, portassero nomi ebrai- 17, 5-15). Anche nel Vangelo un gidrno
ci, tanto che anch~ il profeta in un salmo
Simone prese il nome di Pietro·e i figli di
dice: Come potremo cantare il cantico del
Zebedeo furono chiamati ."figli del tuo-
Signore in terra straniera? (Sal 136, 4).
Anche il Signore, a sua volta, trasforma no" (cf.Mt 10,2; 16, 17-18;Mc3, 16-17).
i nomi antichi. dando ad essi ·un senso Girolamo,
buono e secondo. le circostanze impone Commento ·a Daniele, 1, 7
PrigiOnieri in una terra straniera, Daniele e i suoi compagni non vennero sedotti
dalle abitudini locali, rifiutando le vivande del re (Ippolito, Girolamo). Il favore mostrato
a·Daniele .era dovuto alla misericordia di Dio. e non alla .benevolenza dei servitori del re
. Il rifiuto del cibo del re (1, 8-21) 215
/
8 La decisione di Daniele 9
Dio. concede a Daniele il favore del
capo degli eunuchi .
Non vennero tentati
Daniele osservò il patto dei padri e La misericordia di Dio
non trasgredì la legge data da Mosè, ma Era stato portato in cattività per
ebbe timore del Dio . proclamato da lui. causa dei peccati dd suoi padri, e fu per
Quelli, s.ebbene prigionieri in terra stra- grandezza dei suo~ meriti che. trovò su-
niera, non vennero tentati da carni deli- bito ricompensa. Aveva. deciso in cuor
cate, né divennero .schiavi dei piaceri del suo di non contaminarsi con le vivande
vino, né vennero presi dalla lusinga della del re, ed aveva preferito cibi grossolani ·
gloria principesca. ai manicaretti regali; e per questo, aiuta-
· Ippolit.o, to dal Signore,·incontrò grazia e favore
Scoli a Daniele, l , 8 da parte del capo degli eunuchi. Possia-
mo capire da questo fatto come se alle
·volte delle sante persone trovandosi in
I fanciulli rifiutano il cibo regale situazioni critiche vengono amate dagli
infedeli, lo devono alla misericordia di ·
Gli uomini devoti, infatti, non cerca- Dio · e non alla ·bontà di quegli. uomini .
no in quale luogo sia il Dio che è ovunque, perversI.
ma ovunque si trovino lo venerano con la Girolamo,
medesima devozione e, pur versando m Commento a Daniele, 1, 9
difficili condizioni, adorano ugualmente il
lorq Dio. Là dtinque è possibile reperire
la massima specie di miracolo: .i fanciulli 10
!} eunuco è responsabile davanti al re
educati alla religione giudaica ed edottf
nella venerazione dèlla divinità nazionale,
'infatti, abitando in una terra straniera e Il timore ·deriva da una percezione
una volta costretti alla schiavitù propriò in dei sensi · · ·
giovane età, pur ridotti a vivere sotto leggi Non e_ra assurdo il timore del co-
straniere, s'impegnano a salvaguardare la mandante degli eunuchi: jnfatti era un
religiosità patria; Pokhé vedevano che i · uomo che non aveva mai gustato la gra-
· Babilonesi còntaminavano le pietanze con zia spirituale, valutava·le vicende umane·
l'invocazione degli idoli, inquinando il vi- solo dal punto di vista umano e giudka~~i
. no.con.le libagioni, trascurando la presen- ·va che i corpi potessero nutrirsi e rinvi-
te salvezza ed insieme il piacere derivante ·gorirsi dalla sola abbondanza .di alimen-
. dalla mensa reale, supplicano il capo dei ti; ebbe, quindi, timore che apparissè
funzionari affinché conceda aloro, che ri- ·una qualche differenza nei volti di quelli .
fiutan9Ja mensa reale, di sostituire il cibo. nutriti. con larghezza rispetto a costoro
· Teodùreto di Cirro, - che oss~rvavano ·u na dieta. ascetica, e di
Commento a Daniele, l, 8 essere costretto a subire la pena capita-
216 Daniele
le da parte del re, che aveva .ordinato il. bevanda al posto dei piatti regali e delle
contrario. caraffe; furono trovati "più avvenenti" ...
Teodoreto di Cirro, e in più erano maggiormente pr:eparati
Commento a Daniele, 1, 10 spiritualmente. Dio diede ai giovani 111
conoscenza e la comprensione di ogni ti-
po di letteratura, e a Daniele in ogni p~
12
Un periodo di prova di dieci giorni rofa, nei sogni e in ogni tipo di saggezza;
questo lo ~vrebbe anche reso più ·saggio
a questo .riguardo, nel senso che avrebbe
Impariamo la temperanza dagli an- ottenuto da Dio anche la comprensione
tichi dei misteri.
Il pesce viene preso venendo adesca- Tertulliano,
t_o da un uncino. L'uccello cade nella rete Il digiuno, 9
mentre cerca di procacciarsi del cibo. Gli
animali che sorio feroci per disposizione
naturale cadono in una fossa per il desi- 17
Dio concesse loro la conoscenza
derio di mangiare, e quelli che la natura
non addolcisce, il cibo inganna. Perciò
impariamo la temperanza e la parsimonia
Profeta di Dio
dalla preghiera e dagli esempi degli anti- Per quanto riguarda i profeti tra i
chi: dalla preghiera perché il Signore dice: Giudei, alcuni di loro erano ùomini sa-
State bene attenti che i vostri cuori non si · pienti prima di diventare profeti divi-
appesantiscano in diSsipaziom~ ubriachez- namente ·ispirati, mentre altri divennero
ze e affanni della vita ·(Le 21, 34); dagli saggi grazie all'illuminazione che le loro
.esempi perché Davide rifiutò di bere I'ac- menti ricevettero quando furono divina-
qua che aveva desiderato bere, avendo mente isp'itate. Furono scelti dalla divina
riconosciuto .il pericolo per il sangue di provvidenza per ricevere lo spirito divi-
altri (cf. 2 Sam 23, 14-17); e anche perché .no e per essere deposit_ari dei suoi sacri
Daniele disprezzò le feste del re e.si nutrì oracoli, sulla base del fatto che stavano
di vegetali. Ciò che avete in comune con conducendo una vita pressoché irrepren-
i vostri compagni sia accettabile per voi, sibil~, eccellen~e, intrepida, nobile, non
· e non siate causa dell'intemperanza degli . scossa dal pericolo o dalla morte.
altri; ancora, noh siate motivo dt scanda- Origene,
. lo per coloro ai quali volete mostrare un Contro_ Celso, 7, 7
esempio mediante l'incoraggiamento e la
prova di una vita buona. ·.
.. . , Leandro di Siviglia, Gli occhi dell'anima
Formazione delle vergini
e disprezzo del mondo, 4 Notate come Dio accorda a questi
santi fanciulli la scienza, l'intelligenza per
quanto riguarda qualunque scritto di let-
teratura profana, e la sapienza (Simmaco.
·Il valore dei digiuni parziali nella sua versione la chiama «scienza fi-
Evitare certi cibi è. un digiuno par- lologica»), in modo ·che potessero capire
ziale ... .Daniele e i suoi compagni, pre- tutto ciò che Ieggevano e farsi un giudi-
. ferendo - come fecero - un'alimenta- zio, con lo.s pirito di Dio, della scienza dei
zione a base vegetariana e .I' acqua come caldei. Daniele però in più. dei tre altri
Il sogno di Nabucodònosor (2, 1-16) 217
fanciulli ottiene questo privilegio par- tre anni di cure avrebbero. dovuto presen-
ticolare di penetrare con acutezza le vi- tarsi al re.
sioni e i sogni - mezzi con cui attraverso Girolamo,
certi simboli e allusioni vengono svelati Commento a Daniele, l, 18
avvenimenti futuri -, cosicché se gli altri
vedevano unicamente delle immagini oni-
20
riche, lui ci vedeva dentro con gli occhi Maghi e z'ndovini
dell'anima.
Girolamo, La Vulgata
Commento a Daniele, l, 17
La Vulgata ha reso i termini "indo-
vini" e "maghi" rispettivamente con "so-
fisti" e "filosofi", non riferendosi però a
1.
18
Terminato il tempo quella scienza filosofica e sofistica che la
cultura greca offre, bensì alla dottrina eso-
_Trascorsi i gio"rni tica che ancora attualmente è alla base del-
Trascorsi i giorni: nota bene che era la filosofia caldea.
di tre anni il tempo stabilito dal re: dopo Girolamo,
Commento a Daniele, 1, 20
IL SOGNO DI NABUCODÒNOSOR
Nel secondo af!no del suo regno) -Nabucodònosor fece un sogno e·il suo
animo ne fu tanto agitato da non poter più dormire. Allora il re ordinò che
fossero chiamati i maghi: gli indovini, gli incantatori e i Caldei a spiegargli i
sogrt-i..Questi vennero e si presentarono al re. Egli disse loro: «Ho fattò un
sogno e il mio animo si è tormentato per ·trovarne la spiegazione». I Caldei
risposero al re: «0. re) vivi per sempre. Raccònta il sogno ai tuoi servi e noi te .
ne daremo la spiegazione». Rispose il re ai Caldei: «La mia decisione è ferma:
se voi non mi/ate conoscere il sogno e la sua spiegazione) ·sarete fatti a pezzi.
e le vostre case saranno ridotte a letamai. Se invece mi rivelerete il sogno e la
sua spiegazione, riceverete da me doni: regali e grandi onori. Rivelatemi dun-
que il sogno e la sua spiegazione». Essi replicarono: «Esponga il re il sogno. ai
suoi servi e noi ne daremo la spiegazione». Rispose il re: «Comprendo bene
che voi volete guadagnare tempo, perché vedete che la mia decisione èferma. \
Se non mi/ate conoscere z'l sogno, una sola sarà la vostra sorte. Vi' siete messi
d'acèordo per.darmi risposte astute e false, in attesa che le circostanze mutino.
Perciò dz'temi il sogno e io saprò che voi siete in grado di darmene anche la
spiegazione». I Caldei risposero davanti al re: «Non c'è nessuno al mondo
che possa soddisfare la richiesta del re: difatti nessun re, per quanto potente
-218 Daniele
1
Nel . secondo anno del regno di Dio si serve del re -
Nabucodònosor · PerchE quell'empio re vide in sogno
realtà future? Fu a gloria di Dio - stando
Un ·segno di vera profezia all'interpretazione che diede il santo Da-
nieledella visione - e per un'intensa con-
Qui appre-n diamo che Nabucodòno- .
solazione dei .prigionieri che pure in catti- .
· sor, appena salì al trono, portò la guerra
vità serviranno fedelmente Dio. È .quanto
contro Giuda ·nel terzo anno del regno
sappiamo anche di Faraone (cf: Gen 41,
di Io1akìm ... Il beato Daniele, dopo aver
lss.): non è che-Faraòrie e Nabucoqòno-
ricordato che la prima cattività comin-
. sor si siano meritati una visione; è che
ciò nel terzo anno del regnò di Ioiakìm
Giuseppe e Daniele risultarono meritevoli
su Giuda, aggiunge: Nel secondo anno di
di interpretarle scavalcando tutti gli altri.
regno, Nabucodònosorfece un ·sogno. Ha . Girolamo,
scritto queste parole non senza ragione, Commento a Daniele, 2,·l
· ma affinché calcolassimo esattamente ·il
. periodo: anche i profeti di Dio perciò
precisano il numero degli anni di regno,
dopo aver menzionato i re. L~ spirito profetico .
Teodoreto di Cirro, Lo spirito profetico per la sua purezza
Commento a Daniele, 2, 1 si diffonde dappertutto (cf. Sap 7, 24). Ora
Ilsogno di Nabucodònòsor (2, 1-16) 219
egli rion opera in tutti allo stesso modo: celle avrebbero profetato come anche
in alcuni mediante una rappresentazione sognato, si riterrà che provengano quei
dello spirito umano, dove si mostrano le sogni che saranno procurati dalla grazia
immagini delle cose; in altri mediante un divina, quelli cioè onesti,.santi; profetici,
prodotto intellettuale della mente; in altri rivelatori, edificanti e di esortazione; la ge-
mediante l'una e l'altra ispirazione; in altri ·nerosità di questi sogni è solita ridondare
infine a loro insaputa. Ma l'azione, trami.: anche sui pagani, dal momento che Dio
te la rappresentazione deµo spirito, avvie~ . · elargisce nella stessa misura le sue piogge
ne in due modi: o nei sogni, come hanno · e' il suo sole sui giusti e sugli ingiusti.
provato non solo molti santi, ma anche il Tertulliano, ·
Faraone e il re Nabuéodònosor hanno vi- I: anima, 47
sto cose che nessuno dei due era capace di ·
intendere ma che entrambi tuttavia hanno.
potuto vedere (cf. Gen 41; Dn2-4); o nel- 2
Chiamati a spiegare al re il suo sogno
la manifestazione estatica che alcuni latini
chiamano ('trepidazione", forse pon ·trop-
po· esattamente ma abbastanza simile, per- . Il sogno è nascosto
ché avviene un'alienazione dello spirito La visione venne tenuta nascosta al re
.·dai sensi del corpo, di modo che lo spirito per questo motivo: che colui che era sta-
. dell'uomo, afferrato dallo Spirito divino, to scelto da Dio [cioè Daniele] si sarebbe
è disposto ad accogliere e contemplare rivelato ·essere un profeta. Infatti quando
le immagini. Così si mostrò a Daniele ciò le cose nascoste a una persona vengono ri-
che non comprendeva e a Pietro la gran- velate da un'altra, colui .che le narr~ dimo-
. de tovaglia che scendeva dal cielo, calata stra necessariamente di essere un profeta.
per i quattro capi (cf. At 10, 11); anch'e- Ippolito, ·
.gli solo in seguito çomprese il significato Scoli a Daniele, 2, 5
di quella apparizione. Ma l'azione divina
tramite il prodotto della mente si compie
in un unico modo, quando viene rivela-
to cpsa sigtiificano e a cosa si riferiscono·
L'insensa~ezza ·confrontata con . il
queste stesse cose mostrate còn immagini:·
questa è la profezia più sicura e che l'Apo- senno
stolo .chiama iii modo speciale '(profezia'' Agli uomini assennati appare ora
(cf. 1 Cor 13, 2). Così Giuseppe meritò di evidente la provvidenza divina: poiché
comprendere quello che il Faraone aveva · desiderava che il sogno fosse svelato dal
semplicemente visto e Daniele spiega al re profeta a lei ·caro,. affinché il re in quel
ciò che vede senza comprendere. frangente accettasse . raccomandazioni
Agostino, buone e salvifiche, lo spaventò con un so-
a
Le diverse questioni Simplicefano, II, 1, 1 gno e lo privò del ricordo di quest'ultimo . .
Ma, come è chiara la provvidenza del D~o. .,,
dell'universo, così è manifesta a tutti gli ~
uomini devoti l'insensatezza del re. In che
Dio usa i sogni per diffondere la gra-
modo non potrebbe.sembrare una totale
zia tra· gli uomini follia, infatti; il .ricercare rn~Ua memoria
Da Dio,. che ha promesso che la gra- .altrui il ricordo di un proprio sogno?
zia dello Spirito Santo sa·r ebbe discesa in. . Teodoreto di Cirro,
ogni carne e che i suoi servi e le sue art- Commento a Daniele, 2, 2
220 Daniele
34
- Noi te ne daremo la spiegazione quella natura che, priva del corpo, cono-
sce perfettamente ogni co_sa». .
La mente umana è inadeguata Teodoreto di Cirr~,
Commento q Daniele, 2, 11
Domandarono in modo conforme
alla richiesta, mentre la loro promessa era
colma d'arroganza: per la mente umana,
infatti, non è possibile interpretare le vi- Prevedere il futuro è proprio di Dio ·
sioni divine senza l'aiuto dall'alto.
Lo confermano i maghi, lo confer-
Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 2, 3-4
mano gli indovini assieme a tutti i dati .
della cultura profana: prevedere il futuro
non è proprio degli uomini, ma di Dio .. È
9 ' una prova, .questa·, di cui i profeti i quali
Risposte astute e false hanno vaticinato il futuro hanno parlato
perché ispirati da Dio.
Falsa interpretazione Girolamo;
D_i tutto il discòrso la richiesta è arro- Commento a Daniele, 2, 11
gante .e folle, ma l'accusa fui troppo veri-
tiera: «Volete apprendere il sogno - dice -
affinché, avendo plasmato in comurie una Possibile per Dio .
falsa interpretazione, m'inganniate come di
consueto,·prendendo èome alleato lo scor- [I maghi] dissero che era impossibile
e
rere del tempo aspettando il momento per un uomo dire ciò che il re chiedeva.
opportuno per trovare una via d'uscita». Perciò bio mostrò loro che ciò che è im-
Teodoreto di Cirro, possibile con la gente è possibile con Dio.
Commento a Daniele, 2, 8-9 Ippolito,
Scoli a Daniele, 2, 10
11
La richzesta del re è difficile
· 1 ~- 16 Tutti i saggi siano messi amorte
Una richiesta ingiusta
[I Caldei] gli dicono: «Tu puoi cer- Ariòc, il capo degli esecutori
care presso di noi le risposte nella sfera
. umana, ma non quelle contrarie alla na- In effetti Ariòc era il capo cuoco, e
tura . umana: allo stesso modo, tra tutti come cuoco macella tutti gli animali per ·
gli uomini spetta senz'altro ai re ammi- cucinarli, dunque qui ha un ihcaric.o si-
nistrare il regno ·con giustizia e fare ri- . mile. Perché i dominatori del mondo
. chieste possibili ai sudditi. Ora ciò che tu sterminano le genti,. macellandole come
domandi, lo domandi ingiustamente: un.a bestie brute. .
tale conoscenza, infatti, non appartiene Ippolito,
agli uomini prigionieri della carne, ma a Scoli a Danie{e, 2, 14
Daniele prega per ricevere la spiegazione (2, 17-30) 221
Poi Daniele andò a casa e narrò la cosa ai suoi compagni: Anania) Misaele
e Azaria affinché implorassero misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo
mistero) perché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte insieme
con tutti gli altri saggi di Babilonia. Allora il mistero fu svelato a Daniele in
una visione notturna; perciò Daniele benedisse il Dio del cielo:
«Sia benedetto il nome di Dio di secolo in secolo,
·perché a lui appartengono la sapienza e-fa potenza.
Egl/ alterna tempi e stagioni: · .
depone i re e li innalza, ·
concede la sapienza ai sagg~
agli intelligenti il saperr:.
Svela cose profo.nde e occulte
e sa quello che è celato nelle tenebre)
e presso di lui abita la luce.
. Gloria e lode a te, Dio dei miei padri:·
che mi hai concesso la sapienza e la forza,
mi hai manziestato ciò che ti abbiamo domandato
e ci hai/atto conoscere la richiesta del re». .
Allora Daniele si recò .da Ariòc, al quale il re aveva affidato l'incarico di
uccidere i saggi di Babilonia, si presentò e gli disse: «Non uccidere i saggi di
Babilonia, ma conducimi dal re e io gli rivelerò la spiegazione del sogno».
Ariòc condusse .in fretta Daniele alla presenza del re e gli disse: «Ho trovato
un ·ftOmo fra i Giudei deportati) · il quale farà conoscere al re la spiegazione
del sogno». Il re disse allora a Daniele, chiamato Baltassàr: «Puoi tu davvero
farmi conoscere il sogno che ho fatto e la sua spiegazione?». Daniele, davanti
al re, rispose: «Il mistero di cui il re chiede la spiegazione non può essere
spiegato né da saggi né da indovini: né da maghi né da astrologi> ma c'è un
Dio nel cielo che svela i misteri ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodòno-
sor quello che avverrà alla fine dei giorni. Ecco dunque qual era il tuo sogno
e le visioni che sono passate per la tua mente, mentre dormivi neLtuo letto.
o re, i pensieri che ti sono"venuti mentré eri a letto riguardano il.futuro; .
colui che svela i misteri ha voluto farti conoscere ciò che dovrà avvenire. Se.a '\
me è stato svelato q~esto mistero, non è perché io possieda una sapienza su-
.periore a tutti i viventi: ma perché ne sia data la spiegazione al re e tu possa
conoscere i pensieri del tuo cuore» (2, 17_-3 O) ..
per svelare il significato del sogno (Teodoreto). È per volontà di Dio che re e imperatori
si succedono l'uno ali' altro. Daniele evoca immagini di tenebre e luce per descrivere la ·
· rivelazione dei profondi segreti di Dio. Tenebre. significano anche ignoranza, . così come
luce significa conoscenza e apprendimento (Gir.olamo).· La natura divina è onnisciente e.·
onnipotente, ma non desidera tutto ciò che ha il potete di realizzare (Giovanni Damasceno) ..
Il Figlio è la vera luce perché aiuta a conoscere il Padre (Cromazio). Daniele appare davanti
a Nabucodònosor per svelargli il significato del sogno. La fonte dell'interpretaziÒne di
, Daniele non è la volontà umana ma quella divina (Giovanni Crisostomo, Ippolito). Daniele
è stato dotato sia del dono della vista dei segni sia di quello della comprensione degli stessi .
(Agostino). I sogni si originan~ da ùna quantità di fonti, perciò il fedele deve essere cauto nel
riporre la sua fiducia in essi (Gregorio·Magno). La ricchezz~ e il potere terreno sono doni di
Dio, ma non sono doni spirituali (Origene).
18
Implorarono la misericordia di Dio fabbricatiti di bugie e vengono perciò pri-
vati dell'aiuto divino, poiché fanno affida-
Esempi di preghiera segreta mento soltanto sui ragionamenti umani
spogliati da ,ogni religiosità, e parlano e
Anche quell'Anna di cui si fa men- · agiscono sempre per ingannare gli uomi-
zione nel libro dei Re, donna assai ·reli- ni. I discepoli della vetità, al contrario, si
giosa, già allora adempì pienamente i pre- rifiutano di parlare o fare qualcosa senza.
·... cetti di questa dottrina evangelica ..Essa l'aiuto dall'alto; al contrario, rivolgendo le
pregava sommessamente., non tanto con loro suppliche alla provvidenza che .tutto
le labbra quanto col cuore, effondendo i osserva, stanno·iminobili,. senza agitarsi, e
suoi sospiri davanti al Signore: e così .eb~ non vagano di qua .e di là, ma sono liberi
be il privilegio.di venire ascoltata subito dalla tempesta dei ragionamenti umani. Il
dal Signore (Cf 1 Sam 1, 13-17). Anche divino Daniele fu testimone di quest' at-
a Daniele, che assieme ai tre fanciulli in teggiamento, poi chiese un po' di tempo
tutto segreto pregava continuamente', il per trovare il senso del sogno, ma non
Signore concesse di poter interpretare ~ ' ' , I .....
senza indugio quanto e'era in essa e dona con vario modo neUe cose ·divise, e distri-
immediatamente ciò di cui era priva. · buendo.a tutte gli elementi costitutivi del-
.Gregorio Magno, la loro propria natura ... È essa che parte-
Omelie sui Vangeli, II, 30, 8 cipa l'essere a tutte le tose, per quanto è
della loro natura ... E inoltre c'è anche il
diffondersi attraverso tutte le cose senza
20
Sia benedetto il nome di Dio mescolanza, mentre nulla si diffonde at-
trav~rso di lei; e ancora, il conoscere tutte
Inno di gratitudine · le cose con una conoscenza semplice, il
vedere in modo sempli,ce con il suo oc-
Il profeta dimostra oltretutto la sua chio che tutto vede e immateriale tutte le
prudenza, dal momento che non intrec- cose - presenti, passate eJuture - prima
cia l'inno semplicemente, ma adopera la · della loro nascita; l'assenza di pecc~to, il
rivelazione del sogno come materia del- rimettere i peccati e il salvare; ed anchè,
la composizfone. Infatti dice che si deve essa può tutte le cose che vuole, .ina non
lodare ininterrottamente Dio perpetùo vuole quante cose può: infatti può di-
ed eterno, egli che è la fonte di saggezza struggere il mondo, ma hon lo vuole.
e di forza, che governa rettamente. e cori Giovanni Damasceno,
bontà tutto. La fede ortodossa, 1, 14
Teodoreto di Cirro, ·
Commento a Daniele, 2, 19-22
21
Depone i re e li innalza
Daniele santifica il potente nome di
Dio Doni di Dio
. Non dobbiamo dunque meravigliar-
ci quando assistiamo a un alternarsi suc-
cessivo di re e di r~gni: dipendono ·dal-
la libera volontà di Dio il loro governo, ·
i loro mutamenti ·e la loro fine. Di ogni
caso ne conosce i·motivi colui che tutti li
fa essere, e che permette. soventé che. sal-
gano" al potere re malvagi per far punire i
cattivi dai cattivi. Ci fa intravedere nello
stesso tempo - preprando in tal modo chi_
legge con questo colpo d,occhio univer-
sale - che il sogno avuto riguardava il mu- Elargire saggezza
tarsi e il·succedersi dei regni.
Girolamo, Uno al quale Dio rivela le cose pro- ·
Commento a Daniele, 2, 21 fonde e può dire: O abisso ricco della sa- ·~ ·
.p·i·enza e della scienza di Dio (Rm 11, 33), ·
egli, per lo Spirito che abita in lui, pene~
tra anche i misteri di Dio (1 Cor 2, 10) e
L'onniscienza divina nell'ip.timo_della ·propria aniina scava co~
La divina ilhunin~zione e operazione me dei pozzi senza fondo.
- che è uniça, semplice e inclivisa ~rima- -· · Girolamo,
ne semplice risplendendo benevolmente Commento a Daniele, 2, 22
224 ·Daniele
22
Presso di lui abita la· luce Il riconoscimento come fonte di
comprensione
Dio porta la luce alle tenebre Le anime degli uomini devoti sono
Per "tenebre,, si intende l'ignoran- tali da riconoscere Dio come guida nelle
za, per "luce)' la scienza e la dottrina; e necessità e da. rifugiarsi nel suo porto, e
poiché in tal modo il m~le non oscura non tollerano di consegnare ali' oblio la
Dio, ·sola la rettitudine gli sta vicinò e lo memoria dei doni, bensì rendono grazie
circonda. Oppure il senso potrebbe es- c~n lodi a Dio benefattore, dopo aver ri-
sere questo, che le "realtà oscure,, signi- cevuto da lui il bene. È giusto sottolineare
ficano ·tutto ciò che è mistico e intimo ... · anche l'assennatezza di quest'uomo divi-
e a questo significato si deve. riportare no: dopo aver formuJato la richiesta pre-
il passo dei Salmi che dice: oscurità .di se, infatti, a compagni di preghie_ra quelli
acque nelle nubi del cielo (Sai 17, 12), che erano nella sua stessa condizione e,
poiché chi si eleva alle altez.ze e distac- dopo aver innalzato un inno per i segreti
candosi dalle realtà terrene si libra desi- che gli erano stati rivelati, si ricordò nuo-
deroso a volo d'uccello verso l'atmosfe- vamente di loro.
ra più sottile e verso ognuna delle realtà · Teodoreto di Cfrro,
celesti diventa come una nube che viene Commento a Daniele, 2, 23
raggi~nta dalla verità di Dio e che si tra-
sforma abitualmente in pioggia che cade
sui santi. 24 -3° Daniele si presenta davanti a Na~
Girolamo, bucodònosor
Commento a Daniele, 2, 22
Daniele salvò i saggi di Babilonia
Il Figlio cori il Padre Non stiamo a bocca aperta davanti
agli altri. Le preghiere dei santi hanno
Di tale luce infine Daniele così par- certo una forza grandissima, ma quando
lò: Egli · rivela le profondità e i segreti noi ci convertiamo e diventiamo miglio-
nascosti~ poiché - spiega - ben conosce . ri. Anche Mosè, che aveva allora strap-
ciò che si nasconde nelle tenebre: la luce pato all'ira divina suo fratello e seicen-
è con lui, ossia il figlio è·con il Padre, tomila uomini, non poté liberare la so-
poiché come il Padre è -luce così anche _ rella; eppure il peccato non era uguale,
il figlio è luce. Perciò egualmente David perché ella aveva offeso Mo&è (cf. Nm
in un salmo ha detto: Nella tua luce noi 12, 1), mentre nell'altro caso ciò che era
vedremo la luce (Sal 35, 1O), poiché il . stato osato era un atto di empietà ... Sa-
Padre si rende visibile nel Figlio, come muele non poté liberare Saul dall'ira ce-
il Signore stesso lo garantisce nel Vange- leste, mentre salvò spesso gli Israeliti ...
lo: Chi vede me) vede anche il Padre (Gv Daniele .salvò ·i barbari dall'uccisione,
14, 9). La luce vera è venuta dalla luce e ma non liberò i Giudei dalla prigionia ...
il visibile dall'invisibile. Sicché se siamo negligenti non potremo
Cromazio di Aquileia, salvarci per mezzo ·_degli. altri; se inve-
Trattati sul Vangelo di Matteo, 15, 1 ce siam·o vigilanti, lo potremo fare per
mezzo di noi stessi, anzi più per mezzo
di noi stessi che degli altri. Dio infatti
preferisce dare a noi la grazia piuttosto .
Daniele prega per ricevere la spiegazione (2, 17-30) 225
che agli altri per noi, affinché abbiamo .cosa provengano. I santi,· però, per una
·fiducia e diventiamo migliori, adoperan- loro particolare sensibilità, sono capaci ·
doci per porre fine alla sua ira. di distinguere tra illusioni e rivelazioni,
· Giovanni Crisostomo, ed anche di penetrare il senso delle pa-
Omelie sul Vangelo di Matteo, 5, 4 role e delle immagini nelle visioni; così
sanno o che cosa ·ricevono dallo spirito
buono o di quale illusione sono vittime.
Non cerchiamo la gloria Ma se a riguardo dei sogni l'animo non è
prudente, si trova smarrito in una selva
Osserva come essi [i.e. gli àpostoli] di vanità ad opera dello spirito inganna-
non cerchino mai la gloria; non solo non tore, la c~i arte è quella di predire tal-
desiderandola ma addiruttura respin:- volta molte cose vere, al fine di riuscire
gendola. Pietro diceva: Perché vi mera- poi ad imprigionare l'anima nel laccio· di
..
vigliate di questo e continuate a fissarci un ' unica .
menzogna.
come se per nostro potere e pietà avessi- Gregorio Magno,
mo fatto camminare quest'uomo? (At 3, Dialoghi, IV, 50, 5:6
12). E altri dicono lo stesso. Giuseppe
riguardo ai sogni: Non è forse Dio che
ha in suo potere le interpretazz'oni? (Gen
Tramite Daniele le cose segrete sono
40, 8). E anche Daniele: Se a me è stato
svelato questo mistero, non è perché io
rivelate ·
po'ssieda una sapienza superiore a tutti i Il re, nominandosi signore della ter-
viventi. ra d'Egitto, prendendo possesso della
Giovanni Crisostomo, Giudea e caèciando le genti, pensò nel
·omelie sugli Atti degli apostoli, 30 · suo letto a cosa sarebbe~ successo dopo
queste cose. Colui che conosce i segreti
di tutti e sonda i pensieri più profondi gli
· I sogni si originano da una serie di rivelo per mezzo di un'immagine le cose
motivi che sarebbero avvenute .. Ma nascose [il
· significato del] la visione al re, in modo
·,O re, i pensieri che ti sono venuti che i consigli di Dio non potessero essere
mentre eri à letto riguardano il futuro; interpretati dai saggi di Babilonia, ma che
colui che svela i misteri ha voluto farti tramite il beato Daniele, profeta di Dfo,
conoscere ciò che dovrà avvenire. E su- le cose tenute segrete a tutti fossero rese
bito dopo: Tu stavi osservando, o re, ed . manifeste.
ecco una statua} una statua· enorme, di Ippolito,
straordinàrio splendore, si ergeva davanti Scoli a Daniele, 2, 29
a te con terribile aspetto. Così Daniele,
mentre lascia cautamente capire che il
sogno diventerà realtà e manifesta da
. Le visioni si ma.n ìfestano allo spirito
quale riflessione sia stato prodotto, di- . . ~~
mostra apertamente che talvolta il sogno Colui, che interpretava ciò che un '
nasce ad un tempo dalla riflessione e da. altro aveva visto, era più profeta di colui
una rivelazione. Evidentemente; proprio çhe aveva [solo] visto ... Meno profeta è
. perché i sogni hanno caratteristiche èd dunque chi, mediante immagini di cose
origini così diverse, tanto meno si de- materiali, vede nello spirito i segni delle
. ve essere propensi a prestar loro fede, cose significate, ma è più profeta chi è do-
quanto più difficile è discernere da che tato solo della capacità di comprenderle,
226 Daniele
··«Tu stavi osseroando) o re) ed ecco una statua) una statua enorme) di
straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. Aveva la
· testa d)oro puro) il petto e le braccia d'argento) itventre e le cosce di bronzo)
le gambe di ferro e i piedi _in parte.diferro e in parte d'argilla. Mentre stavi
guardando) una pietra si staccò dal monte) ma senza interoento di mano
d)uomo) e andò a·battere contro i piedi della statua) èhe erano di/erro e d)ar-
gilla) e li frantumò. Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla) il bronzo) .
l'argento e l'oro é diven·nero come la pula sulle aie d;estate; il vento li portò
via senza _lasciaritraccia) mentre la pietra) che aveva còlpito la statua, diven-
ne una grande montagna che.riempì tutta la terra. Quésto è il sogno: ora ne
daremo la spiegazione al re. Tu, o re, sei il re dei re; a .te il Dio del cielo ha
concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria." Dovunque si trovino figli
delf uomo, ·animali selvatici é uccelli del cielo, egli li ha dàti nelle tue manz>
tu li domini tutti: tu sei la testa d'oro. Dopo di te sorgerà un altro regno, in-
/ erior~ al tuo; poi un terzo regnoj quello di bronzo, che dominerà su tutta la
terra. Ci sarà poi un quarto regno, duro come il ferro: come .il ferro spezza e
frantuma .tutto, così-que/ regno spezzerà e frantumerà tutto. Come hai visto,
ipiedi e le dita erano in parte d'argilla da vasaio e in.parie di/erro: ciò si-
gnifica che il regno sàrà diviso) ma ci sarà in esso la durezza del ferro, poiché ·
hai veduto il ferro unito all'argilla fangosa. Se le dita dei piedi erano in parte
di/erro e in parte d'argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e
Il sogno 'e la sua interpretazione (2, 31-45) 227
l'a/tra fragile. Il fatto d'aver visto il ferrò mescolato all'argilla significa che le
due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non potranno diventare una
cosa sola} coflie il ferro non si amalgama con t argilla fangosa. Al tempo di
questi re} il Dio. del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e
non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e ,annienterà tutti gli altri re-
' gnz~ mentre esso durerà per sempre. Questo significa quella pietra che tu hai
visto staccarsi dal monte, non per intervento di una mano, e che ha stritolato
il ferro}· il bronzo, t argilla, l'argento e l'oro. Il Dio grande ha fatto conoscere
al re quello che avv_errà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di
fede ne è la spiegazione» (2, 31-45). ·
32
Metalli preziosi I Persiani regnarono per 245 anni
. .
Dopo i ~abilonesi, i Persiani man-
L'oro è il metallo più prezioso . tennero la supremazia per 245 anni, e fu-
La testa d'oro - spiegò - sei tu, o re: · rono rappresentati dall'argento. ·
questo ci .fa capire che il primo regno, Ippolito,
quello di Babilonia, viene paragonato ad Scoli a Daniele, 2, 31
oro preziosissimo.
Girolamo,
Commento a Daniele, 2, 31-35 L'argento è inferiore all'oro
Questo allude a un regno che era
inferiore ad esso; precisamente a Darfo
.L a dominazione babilonese il Medo [re di Persia]. Egli ·mise il re-
. gno sulla bilancia e il regno della casa d~
L'immagine ·mostrata allora a Nabu-
Nimrod fu pesato e trovato in difetto. E
codònosor fornì un simbolo per il mondo poiché era in difetto, Dario lo ricevette.
intero. A quei tempi i Babilonesi regna- Per questo [Daniele] ha detto un altro re-
vano su tutti ed essi stessi erano la testa gno, inferiore al tuo. E poiché era inferio-
dorata della statua. re, i figli della Media non hanno regnato
Ippolito, su tutta la terra.
Scoli a Daniele, 2, 31 Afraate,
Dimostrazioni, 5, 12
35
Una grande montàgna
44 Un regno che non sarà mai distrutto
La montagna velata degli eretici .·
Il regno dei cieli ·
.Si pa~la del monte, ma il partito ·di .
Donato non lo vede... Ma il santo Da- Queste parole mostrano aperta-
niele ebbe una visione e lasciò .scritto ciò mente la conclusione ·dei fatti presenti
che vide, e asserì di aver visto una pietra ·e d'altra parte i_n dicano l'eternità del
staccarsi da un monte senza intervento regno dei cieli: quando il regno di"ferro
di mani. È Cristo che viene dalla stirpe si troverà nella condizione di debolezza
dei Giudei; era infatti ahch' essa un mon- ~ si ~esc_olerà ali' argilla, allora apparirà .
te perché ha il regno.;. Chi è il _mot)te la pietra escissa senza intervento di mano ·
contro il quale hanno urtato gli eretici? umana, ·che manderà zn frantumi l'argilla,
Ascolta proprio Daniele: E quella pietra il/erro) il bronzo, l'argento e l'oro, e ren-
crebbe - egli afferma - e divenne una derà tutto inutile, mentre un regno senza
grande·montagna, così da .riempire tutta la successori, eterno e senza fine, sarà of-
terra. Giustamente il Salmo dice a Cristo ferto a coloro che n.e sono degni. Non
Signore risorto: Innàlzati sopra il cielo, o ·$arà distrutto nei secoli - dice - e non sarà
Dio! e su tutta la terra la tua gloria (Sai 56, lasciato a un altro popolo: e frantumerà e
12; 107, 6)·. Che vuol dire: su tutta la terra disperdèrà tutti i regni e da solo durerà in
la tua gloria? Su tutta la terra la Chiesa eterno.
tua, su tutta la terra la sposa tua. Teodoreto di Cirro,
Agostino, Commento a Daniele, 2, 44-45
Discorsi, 147I A, 4
a
.Allora il re Napucodònosor si prostrò con la faccia terra, adorò Daniele
e ordinò che gli si offrissero sacrifici e incensi.. Quindi~ rivolto a Daniele, gli
disse: «Certo, il vostro Dio è il Dio degli dèi: il Signore dei re e il rivelatore
.dei misteri~ poiché' tu ha-i potuto svelare questo mistero». Il re esaltò Daniele
-e gli fece molti preziosi regali~ lo costituì governatore di tutta la provincia
di Babilonia e capo di tutti i saggi di Babilonia; su richiesta di Daniele, il re
-fece amministratori della provincia di Babilonia Sadrac, Mesac e Abdènego.
Daniele rima~e alla corte del re (2, 46-4 9). ·.
}l r,e Nabucodònosor aveva fatto costruire una statua d)oro, alta sessanta
cubiti' e larga ·sez: e l'aveva fatta erigere nella pianura di Dura, nella provincia
di Babilonia. Quindi il re Nabucodònosor aveva convocato i sàtrapi, i gover-
. natori, i prefetti, i .consiglieri, i tesorieri, i giudici: i questori e tutte le alte
autorità delle province) perché presenziassero altinaugurazione della statua
Il re costruisce una statua d'oro o) 1-11) 233
Dio, tramite Daniele, è stato gradito al re e lo ha condotto alla vera pietà, nia il re era
debole e'tornò all'empietà (Teodoreto). I potenti sono chiamati inizialmente ad adorare la
statua d'oro perché chi detiene il potere è più facilmente manipolato e indotto ad agire in
modo empio (Girolamo). Da ultimo, la mano di Dio può essere vista in questo fatto, laddove
coloro che vengono radunati diventano spettatori del potere di Dio. L'ordine di prostrarsi
al suono della musica unisce entrambi gli elementi dei nemici della vera pietà: il piacere e la
pau~a (Giovanni Crisostomo). · ·
·,
1
La statua del re come cura dalla medicina, e accrescano
con il disordine e l'intemperanza giorno
dopo giorno il malanno che grava su di lo-
Gli uomini sono vani e fragili
ro. Tale era anche questo re superbo, che
Il Signore nostro buono e amante . ammirò all'istante la saggezza del profeta
degli uomini, facitore e demiurgo di ta- e concordò che il Dio d'Israele era il Dio
li eventi, vuole salvare tutti gli uomini~ e universale, allorché proprio questo Dio
condurli alla conoscenza della verità (1 Tm · mostrò nei suoi confronti un'irifinita filan-
2, 4), e: Non vuole la morte del peccatore, tropia e gli somministrò la cura nonostante·;,:•
ma che si converta e veda (Ez 18, 23-32). gli innumerevoli delittì e le scelleratezze da
Perciò compie tutto per la nostra salvezza. lui commesse, gli offrì poi la dimostrazione
Poiché alcuni sono ammalàti di stupidità e della fragilità e dellavanità della tranquilli-
sono asserviti all'incurabile morbo dell'ar- tà presente e, per converso, di una potenza
roganza, non ricavano nessun vantaggio talmente elevata e superiore all'umano, da
dai rimedi divini, ina sono simili a dei ma- ' rendere famosi persino dei prigionieri co-
lati che s'allontanino dalla terapia, usata stretti a sopportare il giogo della schiavitù.
234 Daniele
Quando passò un po' di tempo, però, il re 4-6 Il banditore ordina di adorare la sta-
tornò sui propri passi, come un cane sul tua
suo vomito (cf. Pr 26, 2; 2 Pt 2, 22).
· Teòdoreto di Cirro,
Strumenti del nemico della pietà
Commento .à Daniele, 3, 1
· Hai visto quanto siano difficili le bat-
taglie, quanto insidiosala trappola, quanto
2 profonda la valle e il precipizio dall'altro
Il re convoca le autorità lato? Ma non temere: quanto più il nemico
aumenta le sue macchinazioni, tanto più
Coloro ai quali viene dato il potere rende evidente il coraggio dei fanciulli. Per
possono essere più facilmente mani- questo infatti c'è questa sinfonia di tanti
.polati. musicisti, per questo la fornace ardente:
affinché sia il piacere che la paura si impri- .
L'equilibrio delle cose troppo alte è
mano negli animi degli astanti... Dunque
piuttosto precario,· e la caduta di ciò che
··c'era sia paura che piacere, una che colpi-
è troppo in alto è più precipitosa. Ven-
va gli animi attraverso ie orecchie, l'altro
gcmo convocate le persone più impo'rtan~
attraverso gli occhi. Ma niente superava la
ti perché adorino la statua, in modo ·che .
· generosità di quei faj:iciulli .
.sull'esempio di quelle personalità anche il
·Giovanni Crisostomo,
popolino si lasci sedurre (è un fatto che i
ricchi e i potenti crollano 'più facilmente Omelie sulle statue, 4, 2
proprio per il terrore che hanno di perde-
re le ricchezze e la potenza); e una volta
sviatl i capi, in verità, i sudditi si lasciano Il nemico non riesce a convincere i
· rovinare daU' esempio. dei loro superiori. santi a vener~re gli idoli
Girolamo,
Commento a Daniele, 3, 2 Sappiamo che una .volta che siamo ·
stati convinti da Gesti ad abbandonare. gli
idoli e l'ateismo derivato dal culto polite-
sitico, il nemico non riesce a persuaderci
Dio organizza il ràduno . a commettere,l'idolatria, anche se prova a
·Il nemico prepara il teatro, raduna obbligarci. Questo p~rché lui può raffor-
gli spettatori, propone lo stadio e allesti- zare solo coloro sui quali ha l'autorità di
sce lo spettacolo: Un teatro, dunque, non. farlo ... Non è solo precedentemente che
di persone a caso o sfugoli individui' ma · 1a statua d'oro di N abucodònosor è stata
di tutti coloro che erano. degni di onori e realizzata o che egli' ha minacdato Ana-
autorevoli, éosì che la. loro ~estimonianza . nia, Azaria e Misaele che li avrebbe getta--
meritasse il credito della folla. Erano sta-.. ti nella fornace ardente se non l'avessero
ti radunati per uno spettacolo, ma se ne · venerata. Anche ora N abucodònosor di-
erano andati dopo averne visti a1tri. Erano ce la stessa cosa a noi, veri Ebrei.ip. esilio·
venuti per adorare una statua e l'avevano . dalla nostra patria. Per quanto ci riguar-
·derisa; in realtà se ne erano andati dopo .da, imitiamo quegli uomini santi così da
aver ammirato la potenza di Dio che si era poter sperimentare la rugiada celeste che
manifestata attraverso i segni che erano spegne ogni fuòco che si accende in noi e
avvenuti riguardo a questi fanciulli. raffredda la nostra mente ..
Giovanni Crisostomo, Origene,
Omelie sulle statue; 4, 2 Esortazione al martirio, 32-33
It re getta i tre fanciulli nella fornace (3, 12-24) 235
L'accusa di rifiutare di adorare la statua è ironicamente un tributo alla pietà dei giovani
Giudei. Essendo giusti, questi fanciulli non hanno il timore di opporsi alla moltitudine o al suo
· potente re (Giovanni Crisostomo). Non temono l'eventualità della morte, perché lo Spirito.•1
Santo li guida a concentrarsi sul mondo celeste anziché su que)lo terreno (Ippolito). I saggi ·'
fanciulli non rispondono alla domanda del re direttamente (Romano). Il loro deciso rifiuto ·
ad obbedire al re, ovvero il rifiuto a commettere l'idolatria, chiarisce i limiti dell'obbedienza
cristiana ai governanti politici (Tertulliano). I fanciulli dimostrano un'incondizionata
devozione a Dio quando confessano il loro amore per Lui sia che li salvi dalla fornace sia
che non lo faccia (Girolamo, Teodoreto). Con le loro parole di confessione e affidamento a.
Dio vincono la corona della vittoria che viene alla fine posta sulle loro teste nel mezzo della
236 . · Daniele
fornace ardente (Giovanni Crisostomo). La stretta amicizia tra i giovanetti è un esempio del
potere dell'amicizia che sostiene anche davanti a una simile orribile minaccia (Ambrogio). I
giovanetti non si gettano da se stessi nella. fornace,. rendendo chiaro che dare la propria vita
non è suggerito dalle Scritture in qualunque caso, ma solo se si è messi di fronte all'alternativa
tra compiere e subire il male (Agostino). Il fuoco della fornace si dimostra un buon giudice
dal momento che consuma i miscredenti che gettano i fanciulli nella fornace e non i fanciulli
stessi (Ippolito). Di~ lascia che i miscredenti siano consumati dal fuoco per rendere evidente
che la soprawivenza dei fanciulli non è un mero trucco o un'illusione (Isho' dad). Come tutti i
veri servitori di Dio, i fanciulli non mostrano paura in volto nonostante la grave minaccia alle
loro vite e alla foro felicità (Martirio di Policarpo, Ambrogio). .
12
I · Giudei vengono accusati di non re, quasi come se avessero detto: «Questi
adorare l'idolo · schiavi, esuli; prigionieri, li hai resi nostri
principi, ma essi mostrano disprezzo per
tale onore e trattano con insolenza colui
Il rifiuto di adorare immagini senza · che ha reso loro questo ·onore!». Vanno
vita oltre dicendo: Alcuni Giudei: che hai/atto
Quando a Babilonia accadde il fatto amministratori della provincia di Babilo-
della statua e ognuno doveva, coritro vo- nia... non ti obbediscono, o re: non seriJo-
glia, adorare quell'effigie senza vita quasi no i tuoi dèl. La più grande lode diventa
fosse viva, allora, come insegna la Scrit- un' aècusa·e i crimini loro attribuiti il loro
tura,. tre fanciulli, che nel cuore .avevano vanto; una testimonianza inattaccabile in
ricevuto lo Spirito divino, non abhando-. quanto presentata dai loro nemici.
narono la retta via; ritenendo un sentie- ·.Giovanni Crisostomo,
. rq fuorviante la follia dei Gentili, quegli Omelie sulle statue, 4, 4
incrollabili non lo seguirono, ma cam-
minando sempre diritti nella strada ·della
verità irrisero all'illusione dei Persiani. 13 Il re li esige al suo cospetto.
O, piuttosto, gemevano e piangevano
quei santi: infatti il giusto non si rallegra
dell'altrui rovina ma s'addolora e grida a I giusti non hanno pàura
te: Vieni presto, Misericordioso, vieni: pie- . Ora i faneiulli vengono portati da ·
tos.o. come sei: in nostro aiuto, poiché Tu soli nel mezzo, cosicché la vittoria risulti
puoi quello che.vuoi.' ancora più manifesta, essendo loro stes- ·
Romano il Melode, si a vincere ·in mèzzo a tale moltitudine
I tre fanciulli nella fornace, 2 e ad essere proclamati vincitori, e questo
coraggio non sarebbe apparso così in-
credibile se essi avessero agito coraggio-
Testimone del loro coraggio e della · samente all'inizio, quando nessuno era
caduto prostrato. Ma il fatto più grande
loro pietà
e più sorprendente è che il gran num.e-
Considera con me la malvagità dei ro di coloro ·che si erano prostrati non 'li
loro accusatori e con quanta cattiveria e aveva spaventati, né li aveva resi deboli.
asprezza li accusarono! ... Non fecero so- Non avevano detto a se stessi, come spes-
lo menzione. del popolo (giudaico] , 'ma so molti fanno: «Se fossimo ·s tati i primi e
ricordaron.o anche gli onori di cui go- soli ad adorare la statua, questo sarebbe
devano, in modo da esacerbare l'ira del stato un peccato; ma se lo facciamo con
Il re getta i tre fanciulli nella fornace (3, 12-24) 237
così tante persone, chi non ci perdone- del Re e Signore del cielo: Chi non prende
r'ebbe? Chi non ci riterrebbe meritevoli la sua croce e non mi segue, nvn è degno
di difesa?». Ma non dissero né pensaro- di me (Mt, 10, 38), e: Chiunque di voi non
no niente del genere quando osservaro- rinunzia a tutti i suoi·aven~ non può essere .
no così tanti principi caduti... Cosa fa il mio discepolo (Le 14, 33).
·re a questo punto? Ordina che vengano Ippolito,
condotti nel mezzo, in modo da. poterli Commento a Danielè, 2, 21
spaventare in ogni modo. Ma nulla li spa-
ventò, né l'ira del re, né l'essere lasciati da
soli in mezzo a ·così tarita gente, né la vista 15
Quale dio vi potrà liberare dalla mia
del fuoco, né il suono della tromba, né il .
mano?
fatto che l'intera folla li stesse osservando
con odio; infatti deridendo tutte queste
cose, come se fossero stati sul punto di L'unico timore che si deve avere è di
essere gettati in una fresca fontana, entra- offendere Dio
rori"o nella fornace proclamando con voce Dico ora tutto ciò e individuo sto-
beata: Noi non serviremo mai i tuoi dèi e rie che contenga.no prove. e pene, l'ira
non adoreremo la statua d'oro che tu hai dei re e i loro malvagi piani, perché non
eretto. Ti ho raccontato questa storia per- abbiamo paura di niente tranne che di
ché tu sappia che sia che si tratti dell,ira offendere Dio. Infatti anche allora c'era
del re, della violenza dei soldati, dell'in- la fornace ardente, ma quelli I.a derisero,
vidia dei nemici, oppure della prigionia, temettero pill;ttosto di commettere un
della povertà, del fuoco, .della fornace o peccato, perché sapevano che se fossero
dì qualsiasi altra calamità, niente potrà stati consumati dal fuoco non avrebbero
superare o spaventate il giusto: avuto niente da temere, ma se si fosse-
Giovanni Crisostomo·, ro macchiati di empietà sarebbe~o stati
Omelie sulle statue, 4, 4 sottoposti alle pene più infime. Peccare
è il più grande dei castighi, anche se po-
trebbe restare impunito, così come vivere
virtuosamente è il maggiore degli onori,
Guidato dallo Spirito Santo anche se potrebbe essere punito.
Osserva lo Spirito Santo come si Giovanni Crisostomo,
manifesta ·nell'eloquente discorso dei Omelie sulle statue, 6, 6
martiri, confortandoli, consolandoli e
incoraggiandoli a disprezzare la morte ...
Una person.a privata dello Spirito San- 16
Non e'è bisogno di rispondere
to sarebbe ·spaventata e avrebbe paura,
cercando di preservarsi dalla morte ... Sa-
rebbe terrorizzata alla vista del coltello e Non rispondere a uno sciocco
al pensiero del tormento, vedendo sola- All'udire tali parole, i giovanetti r:i-.., 1
mente il mondo inferiore. Quest'uomo si sero della grande· vanità del sovrano:
consola alla vista della vita inferiore, per..: tuttavia, affinché non credesse d'essere
ché preferisce avere una moglie e I'amo- assennato, àlzarono gli occhi al cielo i tre
re dei suoi figli e vede solo la ricchezza. veri sapienti e dissero: «0 Nabucodòno-
QÙest'uomo, che non possiede il potere sor, sovrano di Babilonia, non abbiamo
del cielo, facilmente si perde. Così chi si bisogno di discutere con· te di questo: se
trova più vicino al Verbo sente l'ordine dici scempiaggini; nessuno ti risponderà,
238 Daniele
poiché così stabilisce-Ia .Scrittura: Non n·- adorare Bel. Qµal è la lqro risposta a Na-
spondere allo stolto seconqo la sua stoltez- bucodònosor? <<Re, non abbiamo bisogno
. za (Prv 26, 4). Per questo abbiamo scelto di difenderci»... Guardate che fede hanno!
·. di tacere e 'in silenzio preghiamo: Vieni «<Crediamo-:-dicono- che Egli ci possa sal-
presta, Misericordioso, vieni: pietoso come vare; ma se i nostri peccati gli impedissero
sei: in nostro aiuto, poiché Tu puoi quello . di farlo, c~ntinueremo a credere in colui
che vuoi.'». · che non ci ha abbandonato. Non crediamo
Romano il Melode, 1n questa vita, ma mqùella futura; non ere-.
I tre fanciulli nella fornace, 12 diamo in lui per sfuggire al fuoco qui, .ma
per evitare di passare da un fuoco alr altro;
Aridate avanti, dunque, preparate la vostra
I limiti dell'obbedienza fornace: questo calor~, questo fuoco sono
il nostro 'castigo. Felice è colui che viene
In termini di onori dovuti a re e im- assistito dal re di Giacobbe!».
per'atori, abbiamo una chiara imposi#one Girolamo,
a sottometterci, secondo il precetto delr a- Omelia sul Salmo 145 ·
postolo, . a ogni autorità, di magistratì>
principi e di coloro che hanno potere (cf.
Rm 13, 7; .1 Pt 2, 13), ma ·questa obbe.dien- .
za deve essere·entro i limiti della discipli- I tre fanciulli non mostrarono paura
. na cristiana. Cioè; dobbiamo mantenerci.
Osserva che per volontà di Dio i gio- .
·liberi dalfidolatria. È per questo motivo
vani non sapevano nulla del futuro, per-
che r esempio dei tre fratelli ha ·precorso
ché sé 1'avessero saputo non ci sarebbe
i nostri tempi. Obbedienti in molti àspet-
·stato niente di speciale in ciò the fecero.
ti al re N abucodònosor, hanno rifiutato ·
·cosa ci sarebbe stato di"straordiriario nel- ·
fermamente di onorare la sua immagine,
· lo sfidare le cose più terribili una volta che
e in questo modo hanno dimostrato che
. estendere r onore dovuto a uri mortale ol- è stata garantita_la saivezza? Dio sarebbe
comunque stato glorificato per averli sal-
tre ai limiti dovuti fino ad ass~ilarlo al-
la grandezza di Dio è idolatria. . Daniele, · .vàti dalla fornace, ma loro non sarebbero
ugualmente, si è sottomesso .a Dario sotto stati-da ammiraré, dato che non si erano .
ogni aspetto, e ha portato avanti il suo do- effettivamente messi in pericolo. Per que-
vere fino a che non ha messo in pedcolo sto motivo fece sì che non conoscessero
la sua religione. Per evitare ciò Daniele ha il futuro, per poterli glorificàre maggior-
mostrato di non temere i leoni d~l re più mente. E poiché misero in guardia il re di
di quanto i tre fanciulli avessèro temuto la non ~acciare Dio di debolezza se li avesse
fornace del re. lasciati bruciare, Dio o.t tenne due risui-
Tertulliano, tati: di manifestare la sua potenza e . di
I: idolatria, 15 rendere ancora più luminoso l'animo dei
fanciulli. .. Così. entrarono nella fornace, ·
mostrando tutto il loro coraggio e la loro
docilità e senza sperare di guadagnare àl-
Niente è paragon_abile al fuoco del
cun premio o·ricompensa... Quanto a noi,
giudizio ·
abbiamo già avuto la nostra ricompensa,
Rivolgiamo i nostri pensieri ai tre fan- perché ci è stata data la piena conoscenza
dulli nella fornace ardente· a Babilonia, e di Dio e siamo stati resi membra di Cristo.
ascoltiamo ciò che dicono quando N~bu Giovanni Crisostomo,
codòriosor li chiama a sé e ordina loro di Omelie sulla Prima lettera ai Corinzi,·18
Il re getta i tre fanciulli nella fornace (3) 12-24) 239
23 I tre fanciulli cadono nella fornace . colpisce a sua volta chi 1o percuote, se
ardente non con la frusta dell'assassinio almeno
con quella della parola, poichè disprezza
I fanciulli affrontano il pericolo sen- i tormenti che molti temono, dicendo: Le
za paura frecce dei fanciulli sono divenute le loro
piaghe, poiché lotta anche con il dolore
Il merito della virtù può risaltare più atroc~ e non si fa vedere meschino,
anche nella prigionia. Infatti nella prigio- ma mostra che, come il lume nella lan-
nia Geremia non fu meno beato, né lo fu terna, la forza del suo animo risplende e
meno Daniele, né Esdra, né furono meno non può essere spenta, anche in mezzo
beati Anania, Azaria e Misaele che se non ad aspre tempe·ste e a venti fortissimi.
fossero caduti in prigionia, dal momento Egli non è debole quando i suoi ricevono
che furono tratti in prigionia per recare al delle ingiurie, non lo preoccupa il pen-
loro popolo dei conforti efficaci durante
siero della tomba del suo corpo, poiché
la prigionia e la speranza di uscire dalla
sa che gli è dovuto il cielo, non è troppo
prigionia. È compito dell'uomo perfetto,
abbattuto nella prigionia dei suoi con-
infatti, sopportare la comune condizione
cittadini, 'ma è come un giudice severo
naturale con forza d'animo e condurla a
cose migliori e non soccombere di fronte che condanna l'empietà e gli errori degli
a quelle cose che ai più sembrano terribi- increduli, come Daniele che svelava gli
li e paurose, ma sostenere, come un for- inganni dei sacerdoti e confutava le loro
te soldato, gli assalti delle sventure più superstizioni mostrando che esse non si
gravi, ·affrontare le_ battaglie, e, come un basavano su alcuna verità, ma erano solo
prudente timoniere, dirigere la nave du- frutto di raggiri. Infine l'uomo perfetto è
rante la tempesta, e, nel farsi incontro ai tale che vuole che tutti si comportino be-
flutti che si sollevano, evitare il naufragio ne e che a nessuno accada niente di male,
passando attraverso le onde piuttosto che e, se qualcosa di male accade contro la ·
schivandole. Egli non ha paura durante sua volontà, egli tuttavia non perde nien-
la persecuzione, non. è troppo debole te della propria. beatitudine.
nell,e torture per non inasprire il tortu- Ambrogio,
ratore, ma è come un forte atleta, poiché Giacobbe e la vita beata, I, 8, 36
I virtuosi conoscono Dio nei loro cuori mentre i malvagi sono condotti a Dio attraverso
azioni spettacoiari -e sogni (Pseudo-Clemente). Il Padre è invisibile, ma il" Figlio appare
all'umanità in diversi modi (Ireneo). La capacità di riconoscere il Figlio di Dio è un dono di
Dio (Ippolito). La presenza dell'angelo tra le :fiamme prefigura la venuta di Cristo a liberare
le anime dai fuochi dell'inferno (Girolamo).
92
Quattro uomini camminano in mez- pendo lui. stesso tutta la terra (cf. Dn 2,
zo al fuoco 34-35); di nùovo ·viene ancora visto co-
me un Figlio d'uomo che viene sulle nu-
bi del cielo e che si avvicina al Vecchio
I malvagi sono guidati verso Dio - di giorni (cf. D!t 7, 9).
mediante le visioni . Ireneo,
N abucodònosor, avendo ordinato ·Contro le eresie, 4, 20, 11
che i tre giovani fossero ·gettati ·nel fuoco, ·
quando guardò dentro la fornace disse: il
quarto è simile nell'aspetto a un figlio di
dèi. Nonostante fosse empio aveva appa-
Il re testimonia la presenza del Fi-
1
rizioni, visioni e sogni.
. glio di Dio
Pseudo-Clemente Romano, Dimmi, N abucodònosor, quando hai
Omelie, 17 visto il Figlio di Dio, sì da poter ricono-
scere ora che questo è il Figlio di Dio? E
chi ha scosso il tuo cuore, tanto da far-
Il Figlio di Dio appare in diverse ti pronunciare questa frase? E con quali
forme · occhi sei stato capace di vedere con tutta
questa luce? E perché si sarebbe manife-
È c;hiaro che il Padre era invisibile; stato a te solo e non ai sàtrapi che erano
di questo Padre il Signore ha detto: Dio con te? Pe"rciò è scritto: «Il cuore dei re .
nessuno l'ha mai. visto (Gv 1, 18), il suo· è nelle mani di Dio», e Dio è qui, dove
Verbo, come quello voleva e per il pro- la Parola ha scosso il Sl,lO cuore, così che
fitto di coloro che vedevano, mostrava possa riconoscerlo nella fornace e glori~
Io splendore del Padre, rivelava le sue ficarlo. E questa nostra idea non è senza
economie .. . E il rivelatore del Padre, il fondamento ... La Scrittura aveva mostra-
Verbo stesso, poiché~- ricco e moltepli- to precedentemente che i Gentili avreb-
. ce, non veniva visto sotto una sola for- bero riconosciuto lui incarnato, lui che,
ma, né sotto un solo aspetto ·da coloro non incarnato, Nabucodònosor. aveva
che lo vedevano, ma secondo le diverse visto e riconosciuto nella fornace e iden-
.motivazioni o in base ali' efficacia delle tificato come il Figlio di Dio.
sue economie, come è scritto in Daniele: Ippolito,
infatti, .quando egli si fa vedere intor- Scoli a Daniele, 3, 92
no ad Anania, Azaria e Misaele, stando
presso ·di loro nella fornace ardente e
salvandoli dal fuoco, il quarto - dice - è Un angelo che prefigura la presenza
simile nel!'aspetto a un figlzo di Dio (Dn
· di .Cristo
3, 92); invece talvolta egli ·è una pietra
che si staccò dal monte, ma non per ma- Sotto laspetto del .quarto, che dice
no di uomo (Dn 2, 34); colpendo i regni somigliante al figlio di Dio, dobbiamo
di questa terra e distruggendoli, e riem- vedervi o un angelo (tale è la versione dei
I giovani sono incolumi (3, 93-94) 243
9
J Venite fuori! Cristo dorme. Cristo dormiva sulla barca
e gli uomini stavano per annegare (cf. Mt\
Fede in Dio 8, 24-25). Se nel tuo cuore la fede dorme,
·Quando soffri, non temere che Dio
è come se Cristo dorma nella tua barca:
non sia con te. Sia con te la fede e · Dio quel Cristo che abita in te per mezzo della
sarà con te nella tribolazione. Le tribola- fede~ Quando dunque cominci a provare
zioni sono onde
. del .mare [in burrasca], del turbamento, sveglia Cristo che dorme;
e tu sei sconvolto nella tua ?arca perché sveglia la tua fede e vedrai che egli non ti
244 Daniele
abbandona. A volte forse peQserai d'esse- . vagge. È pieno di mdicibile paura e trema
re abbandonato, perché egli non ti libera incredibilmente e grida a Dio come Gio-
quando tu vuoi. Egli liberò i tre fanciulli · na nella balena, dal mare di questa vita, o
dal fuoco. · . come Daniele dalla fossa dei leoni, dalle
Agostino, fiere passioni, o come i tre fanciulli dalla
Esposizioni· sui Salmi, 90 II, 11 fornace ardente, dalle fiamme dell'innato
desiderio ... Il Signore lo ascolta e lo libe-
ra. dall'abisso di ignoranza e di amore di
questo mon.do ... lo libera, come ha libera-
Il Signore libera to Daniele, dalla fossa del desiderio e dei
La fiamma non poté aVVIcmarsi né pensieri malvagi che sorgono per divorare
bruciare gli innocenti e giusti fanciulli che le anime della gente. Contro gli assalti dei
lodavano Dio, perché Dio li liberò dal fuo- fuochi della passione che consuma e di-
co. Ma qualcuno mi dirà: Ecco in effetti strugge l'anima, spingendola e tirandola
dei giusti che sono stati esauditi, come sta ·a compiere atti malvagi, le impedisce di
scritto: Hanno gridato i giusti e il Signore li bruciare e la cosparge con la rugiada dello
ha esauditi: e da tutte le loro tribolazioni li Spirito Santo come fece con i tre Israeliti. /.
ha liberati (Sal 34, 17); io invece ho grid~to . Simeone il Nuovo Teologo,
ed Egli non mi ha liberato: o io non sono Capitoli pratici e teologici, 1, 76
giusto, o non faccio ciò che Egli mi coman-
da, oppure, forse, Egli non mi vede. Non
tem.ere, fa' soltanto ciò che Egli ti ordina;
e se non ti libererà nel corpo, salverà atuo
Servi del Dio altissimo
spirito... Ha liberato Pietro, quando a lui Servi del Dio altissimo1 uscite1 venite·
venne l'angelo, mentre era in prigiòne, e gli fuori! Come devono uscire, o re? Non li
disse: Alzati ed esci (At 12, 7);. e subito le hai gettati nella fornace? Infatti .se fosse-
catene si sciolsero, Pietro seguì l'angelo ed ro stati adamantini, se fossero stati fatti
il Signore lo liberò. Forse che ·Pietro aveva di una materia metallica, coloro che can-
perduto la giustizia, quando il Signore non tarono le lodi a Dio non sarebbero forse
lo liberò dalla croce? Non lo liberò allora? morti? Ma proprio perché hanno cantato
No, lo liberò· anche allora. Oppure visse le lodi di Dio sono. stati salvati. Il fuo-
più a lungo per divenire ingiusto? Forse co ha rispettato l' ardòre del loro animo
lo · esaudì più dopo che prima, allorché e dopo ha rispettato anche .il loro canto .
veramente lo liberò da tutte le tribolazio- meraviglioso e i loro inni dflode. Con che
ni. Infatti, quando lo liberò la prima volta, titolo li chiamerai? Come ho detto prilla,
. quante persecuzioni dovette più tardi subi- servi del Dio altissimo: tutto è possibile ai
re! Dopo, infatti; lo trasportò in un luogo· servi di Dio. Infatti se i servi di uomini
dove non poteva più soffrire alcun male. . hanno un qualche potere o autorità, tanta
Agostino,· di più ne hanno i servi di Dio. Li ha chia-
Esposizioni sui Salmi, 33 II, 22 mati con il nome più gratificante per lo-·
ro: sapeva che in· questo modo li avrebbe
compiaciuti. Infatti se fu per continuare
ad essere servi di Dio che entrarono in
Le fiamme della passione ·
mezzo alle fiamme, niente sarebbe suona-
Quando una persona abbandona il to meglio di questo alle loro orecchie. Se
mondo, sembra che sia andato a vivere li avesse chiamati "re", se li avesse chia-
in un remoto deserto, pieno di bestie sel- mati "signori della terra"'· non li avrebbe
I giovani sono incolumi (3, 93-94) 245
resi felici come fece chiamandoli "servi ferma: «Dove c'è la carne, c'è anche il
del Dio altissimo". sangue; dove c'è il sangue, ci sono anche
Giovanni Crisostomo, gli altri umori e per conseguenza anche la
OmelÌ'e sulla Lettera agli Efesini, 8 corruzione». Sarebbe come se uno dices-
se: «Se c'è la fiamma, arde pure; se arde,
brucia pure; se brucia, allora il fuoco bru-
ciò il corpo dei tre giovinetti gettati nella
94 Il fuoco non aveva avuto potere fornace da un re empio». Se invece uno ha
un giusto concetto delle operazioni di Dio
La salvezza dei fanciulli preannun- e non mette affatto in dubbio il miracolo
cia la risurrezione compiuto a proposito dei tre giovinetti
nella fornace, perché mai non si dovrebbe
Dio cancellerà, infatti~ ogni lacrima
credere che Dio abbia fatto in modo che
dai loro occhi~ e la morte èsisterà solo fi- il corpo del Salvatore non fosse corrotto
no a questo punto (Ap 21, 4); pertanto,
dal fuoco, dalla fame, dalla malattia, dalla
anche la corruzione durerà fino a questo vecchiaia-e da ogni altra forza con cui la
punto, messa in fuga, come la morte, dal- corruzione può guastare il corpo umano,
la incorruttibilità, cosi come la morte è dal momento che fece in modo che quei
messa- in fuga mediante l'immortalità ... corpi non fossero cor-rotti dal fuoco? Se
Il fatto che -le vesti e i calzari dei ·figli di - invece si afferma che non l'incorruttibilità
Israele per quarant'anni rimasero incon- fu infusa al corpo dei tre giovinetti, ma fu
sunti e non si logorarono ... il fatto che tolto al fuoco il potere di cor_rompere, per-
i fuochi di Babilonia non danneggiarono ché mai dovremmo temere che Dio non
né le tiare né le brache dei tre fratelli. .. potesse rendere incorruttibile un corpo,
il fatto che Giona, sebbene divorato dal dal momento che avrebbe privato il fuo-
-mostro marino, nel cui ventre -venivano C() del potere di corrompere? Mi spiego:
giornalmente digeriti i resti dei naufra~ se quel miracolo s'intende del mutamento ·
ghi, viene sputato fuori incolume dopo non della natura del corpo ma di quella del
_tre giorni ... ebbene, a che cosa questi fuoco, esso è molto più meraviglioso poi-
fatti arrecano testimonianza, se non a ché il fuoco non bruciava i giovinetti per
quaq.to si deve credere? A credere, cioè, non fare loro del danno, ma, nello stesso
che questi siano documenti della nostra tempo, bruciava la legna della fornace,
integrità futura ... esse furono scritte per- perché ardesse. Coloro del resto che non
ché noi credessimo che Dio è più potente credono nemmeno ciò, hanno troppa sfi-
di ogni legge del corpo, e che, a maggior ducia -della potenza divina; ma non è con
ragione,-conserva anche la carne, se di es- essi né a proposito di essi che ora noi par-
sa protesse anche le vesti e i calzari. liamo. Coloro invece i quali credono ciò,
Tertulliano, dovrebbero da questi fatti in qualche mo-
La resurrezione della carne, 58 do congetturare anche le verità che inda-
gano con spirito -di fede. La potenz~ di Dio
è dunque capace di togliere alcune qualità,·;,
quelle che vuole, ai corpi visibili e toccabi-
I corpi-resuscitati sono incorrotti ·li, facendone rimanere delle altre e perciò
La debolezza umana misura le opera- può rendere inalterabile il vigore anche al-
zioni divine, di cui non ha esperienza, alla le membra mortali, lasciando immutato il
stregua delle cose di cui ha comunemente loro aspetto esteriore, ma facendo sparire
esperienza e pensa di blaterare chi sa che il poterè corruttore della mortalità,, in mo-
cosa di abbastanza ingt;gnoso quando af- do che scompaia la corruzione e rimanga-
246 Daniele
''
IL RE PROCLAMA IL POTERE DI Dro
L'episodio della fornace ardente conferma che Dio desidera essere conosciuto da tutti
(Ambrogio). La trasformazione del re che perseguita i giusti in re che riconosce e sostiene i
fedeli del vero Dio preannuncia un mondo dominato da governanti giusti (Agostino). Come
il re è stupito al vedere che la potenza di Dio è in grado di rendere innocue le fiamme, co~ì
.Dio stupisce noi mostrandoci la vittoria di Cristo sulla morte. Il re riconosce non solo la
potenza di Dio ma anche l'eccezionale virtù dei tre fanciulli (Giovanni Crisostomo). La
liberazione dei tre porta il re a proclamare la maestà di Dio a tutte le nazioni e la venuta di
Cristo porta tutte le nazioni a glorificare Dio (Romano il Melode, Afraate). ·
gerio, perché grazie alla loro fede la pena la mia terra ordino di conformarsi a me.
aveva perso il suo vigore naturale. Nelle Venite, santi fanciulli, uscite dalla fornace;
sembianze di un angelo era accanto a loro s9no convinto davvero che il .vostro dio è
colui che li esortava a lodare una sola po- · Dio». Questo accadde in Babilonia, come
tenza che si esprimeva nel numero della dice la Scrittura, quando furono ridotti in
Trinità. Si lodava Dio, si vedeva il Figlio prigionia coloro · che avevano provocato
di Dio nell'angelo, e nei fanciulli parlava la collera di Dio. Perciò, fratelli iniei, çer-
la santa grazia dello Spirito. chiamo di nori contristare ilSignore se non
Ambrogio, vogliamo esser consegnati agli avversari: e
La fede~ I, 4, 33 lo contristiamo se da lui ci allontaniamo
abbandonando le sue dimore e rifiutando-
ci di cantare senza sosta: Vieni presto, Mi-
sericordioso) vien~ pietoso come se~ in no-
La predizione della conversione del stro aiuto, poiché Tu puoi quello che vuoi.'
popolo romano · Romano il Melode,
D'altra parte però, se i fatti narrati dai I tre fanciulli nella fornace, 30
Libri profetici erano figure di quelli che
sarebbero accaduti in futuro, nel monarca
chiamato Nabucodònosor erano pure raf- Previsione della vittoria- di Cristo
figurati due periodi della storia: il periodo
sulla morte
cioè trascorso dilla Chiesa sotto gli Apo-
stoli e quello prefigurato nel periodo in cui Benedetto il Dio ... il quale ha man-
il summenzionato re costringeva i.buoni _e dato il suo angelo ... Come potrebbe non
i giusti ad adorare la propria statua e fa- meravigliarsi del fatto che il re del mon- ·
ceva gettare nel fuoco quelli che vi si ri- do, con così tanti eserciti attorno a lui, e
fiutavano. Adesso invece si avvera quello legioni, generali, condottieri, consoli, ter-
che accadde nel periodo successivo, prefi:: ra e mare soggetti al suo dominio, viene
gurato nel medesimo re, quando cioè egli, disprezzato da dei fanciulli prigionieri, e
convertitosi al culto del vero Dio, decretò i vinti sconfiggono il vincitore e tutto il
ché,~e uno nel suo regno· avesse bestem- suo esercito? Né il re né il suo seguito eb-·
miato il Dio di Sadrac, Mesac e Abdène- bero il potere _di fare ciò che avrebbero
go, venisse punito coi meritati castighi. Il voluto, nemmeno con la fornace come al-
primo periodo di quel re indica perciò il leata. Ma coloro che erano nudi, schiavi,
primo atteggiamento dei re pagani, in cui stranieri, pochi (quale numero potrebbe
i Cristiani furono perseguitati invece degli ·essere minore di tre?) e inoltre prigionieri
infedeli; il periodo successivo di quel re, sconfissero un immenso esercito. Già al~
invece, prefigurò i tempi dei re posteriori, · lora venne disprezzata la morte, perché ·
già fedeli, nei quali, invece dei Cristiani, Cristo stava per fare la sua venuta nel
vengono perseguitati gli infedeli. mondo. Come quando il sole sta per sor-
Agostino, gere,· ancor prima dei suoi raggi la luçe \
Lettere, 93, 3, 9 del giorno comincia a farsi luminosa, co-
sì quando il Sole della giustizia stava per
sorgere la morte cominciava a ritirarsi.
Cosa c'è di più splendido di quel teatro?
Il vostro Dio è davvero Dio Cosa più notevole della vittoria?
<<Adoro dunque, mio malgrado, il Si- Giovanni Crisostomo,
gnore degli Ebrei, e a tutti gli abitanti del- Omelie sulla Pri'ma lettera ai Corinzi, 18
248 Daniele
LA LETIERA DEL RE
98
Co1npiaciu'to di raccontare 100
Un regno. eterno
Io, Nabucodònosot; ero tranquillo nella mia casa e felice ne/mio palaz-
zo, quando ebbi un sogno che mi spaventà Mentre ero nel mio letto, le im-
maginazioni e le visioni della mia mente mi turbarono. Feci un decreto con
çui ordinavo che tutti i saggi di Babilonia fossero condotti davanti a mé, per
farmi conoscere la spiegazione del sogno. Allora vennero i maghi: gli indovi-
ni; i ·caldei e gli astrologi: ai quali esposi il sogno, ma non me ne potevano ·i ,
1
Nabucodònosor è nella sua reggia Il tema della lettera
Nabucodònosor, impadronitosi di
La Bibbia parla chiaramente del re tutta l'Asia, ridusse iQ. suo potere anche
I fatti, a dire il vero, sono noti, e non l'Egitto e gli Etiopi che erano sudditi de-
..hanno bisogno di lunghe spiegazioni. Si gli Egiziani, e si comportò da uomo cru-
tratta di Nabucodònosor il quale, impazzi- dele e scellerato anche con questi sudditi; ·.
to in seguito alle ·offese fatte_ a Dio, passò giunse a tal punto di superbia da ritenere
sette anni fra gli animali cibandosi di radici di essere migliore ·e più importante anche
d'erbe, finché poi riebbe il regno grazie alla di quel Dio che veramente è, non solo di
quelli che hanno soltanto il nome di dèi...
misericordia di Dio, per cui lodò e· glorificò
Così mette a nudo la vanagloria dei ra-
il re del delo... Ma c'è chi vorrebbe vede-
gionamenti dell'Assiro, contrasta l'inuti~
re, nella figura di Nabucodònosor, quella
lità dei suoi sofismi e insegna che nulla di
potenza del male di ·cui parla il Signore nel
quello che egli operò sarebbe potuto ac-
Vangelo: Vedevo Satana che precipitava dal
cadere senza il consenso di Dio, il quale
cielo come la folgore (Le 10, 18) ... Costoro
. volle impo_rre la punizione dell'empietà
sostengono che è assolutamente impossi-
a coloro che subirono queste disgrazie.
bile che un uomo, cresciuto fra ricercate Per questo motivo · a ragione aggiunge: .
comodità, abbia mangiato erba per sette Di cosa si vanterà la scure senza chi tagli
anni e per altrettanti abbia vissuto .tra le attraverso di lei? O quale sega sarà innal-
belve senza riportarne la minima .lesione · zata senza che sia essa stessa trasportata?
fisica. E come è possibile - dicono - che un Allo stesso modo se uno scelga un basto-
pazzo abbia potuto conservare il coman- ne o una verga (Is 10, 15/). Afferma che,
do del regno per sette anni e che un regno come è impossibile che una scure, o una
strapotente come quello si sia retto tanto sega, o un bastone, da soli si muovano
tempo senza. un re? ... Sono queste le do- e, alla fine, ciascuno di questi strumenti
mande che si fanno, e insistono nel dire che si muove soltanto se.qualcuno vuole farli
. non stando in piedi una storia del genere, muovere, prendendoli in mano; così an-
nella figura di Nabucodònosor si è voluto che tu sei uno strumento della mia prov-
significare il diavolo. Per parte mia rigetto videnza, hai fatto quel che hai fatto per
decisamente tale interpretazione, altrimen- la trasgressione dell~ leggi di quelli che
ti dovremmo considerare svuotato di verità hanno sofferto mali da te. E ·non devi as-
e fiabesco tutto ciò che leggiamo. Chi non . solutamente ritenere che ciò sia avvenuto
ha visto, d'altronde, uomini fuor di senno per tua sapienza e potenza. Se non inten-
vivere come bestie in ape1ta campagna o di conoscere queste verità saggiamente e ·
in località selvagge? ... c'è forse da meravi- · umiliare questo atteggiamento superbo,
gliarsi se Dio nei suoi piani ha disposto una apprenderai con l'esperienza che le cose
cosa del genere per manifestare la propria stanno così... Dio non solo lo castigò, ma
potenza e per sgonfiare la superbia dei re? , colpì con la pazzia e la demenza quella
Girolamo, mente che aveva sognato cose al di là del-
Commento r,z Daniele, 4, 1 la natura umana. E dopo che divenne co-
Il re invita Daniele a int~rpretare un altro sogno (4, 1-6) 251
- I saggi di Babilonia
me una bestia, il Signore provvide a scac- 3 4
siamo rendere grazie al nostro Dio per tut- dimentica spesso coloro che li ha bene-
ti i benefici ricevuti; in misura della nostra ficiati, mentre se è in difficoltà richia-
purificazione dal male, l'uno più, l'altro ma alla memoria coloro che hanno ben
meno, otteniamo l'aiuto dello Spirito per operato. Uno che è sano nel corpo, non
offrire a Dio i sacrifici della lode. Nel solo ricorda la perizia del medico: una volta
modo conforme alla -pietà noi compiamo caduto malato, gli ritorna la memoria,
così il nostro rendimento di grazie nello se anche prima una volta che soffriva
Spirito Santo... Questo modo di parlare dello stesso male, l'abilità del medico lo
· conviene a Paolo: Credo infatti di possede-
ricondusse alla salute: così anche Nabu-
re anch'io lo Spirito di Dio (1 Cor 7, 40) ... ·
codònosor, quando consegnò al fuoco
Anche di Daniele si dice che lo Spirito di
Dio era in lui e può dirsi di quelli che sono quei santi, non si ricordò del beneficio
a loro somiglianti per la virtù. ricevuto da Daniele; dopo che ebbe la
Basilio di Cesarea, . visione, e provò un turbamento interio- ·
Lo Spirito Santo, 63 re, si rammentò della saggezza di Danie-
le, così come della precedente narrazio-
ne ed interpretazione del sogno. Perciò
6 sostiene-che Daniele ha in sé-lo Spirito di
Tu dammene la spiegazione ·
Dio e che è capace di spiegare ogni mi-
stero, e lo invita a rendere chiaro anche
Medico dell'anima questo sogno che gli è oscuro.
Quando si trova in una condizione Teod_oreto di Cirro,
di felidtà la maggioranza degli uomini Commento a Daniele, 4, 4, 6-7
«Le visioni che mi passarono per la mente, mentre stavo a letto, erano queste:
Io stavo guardando,
ed ecco un albero di grande altezza in mezzo alla terra.
Quel!'albero divenne alto, robusto)
la sua cima giungeva al cielo
ed era visibile fino all'estremità della terra.
Le sue foglie erano belle e i suoi/rutti abbondanti
e vi e_ra in esso da mangiare per tutti.
· , Le bestie del campo si riparavano alla sua ombra
e gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami~·
di esso si nutriva ogni vivente.
Mentre nel mio letto stavò osservando
le visioni che mi passavano per la mente, -
ecco un vigilante) un santo) scese dal cielo
e gridò a voce alta:
Il re racconta di aver sognato un albero (4, 7-15) 253
7
Un albero in mezzo alla terra Molti segni dell'arroganza del re
1
"La sua cima" - .dell albero - rappre-
Il r~' rappresentato come un albero senta i suoi pensieri e l'orgoglio del suo
Il beato Daniele gli dice che. con l' al- spirito. "Le sue foglie" sono il suo eserci-
bero si indica lo stesso re, che l'afferma- to. ''I suoi frutti" sono i nobili. "Le bestie
zione secondo cui l'altezza giunge fino al del campo'' e "gli uccelli del ci~lo" sono le
cielo non segnala la natura dell'albero, nazioni e i regni che ha sottomesso. "Vi era
ma i pensieri e l'immaginazione del re ... ·. in esso da mangiare per tutti", cioè l'argen-
Per questo vede l'altezza dell'albero che to e l'oro che erano a beneficio del popolo
si spinge fino al cielo; dal momento che, erano stati coniati dalla sua mente. "Un
per così dire, ha il potere su tutta la terra; vigilante santo" è una delle creature spiri-
scorge anche il tronco dell'albero, ovvero tuali. "I suoi rami" sono il suo dominio. "Il ·i,
l'estensione della sua ampiezza, tale da ceppò con le radici" vien.e detto ·perché il
raggiungere i confini estremi della terra. suo regno durerà fino al suo ritorno. "Con
Teoc;loreto di Cirro, catene1 di ferro e di bronzo· sull'erba fre-
Commento a Daniele, 4, 4, 8 sca del campo" viene detto perché quando
1
Isho 1 dad usa il plurale1 ma la Peshitta adopera il singolare.
254 Daniele
è nel deserto e .si nutre di vegetali il suo corporeo, che scendeva dal cielo.
m
regno starà con lui questo modo, come Teodoreto di·Cirro,
qualcosa di legato col ferro e col bronzo. Commento a Daniele, 4, 4, 10
Isho, dad di Merv,
Commento a Daniele, 4, 11-15 .
14
!:Altissimo domina
~ Da mangiare per tutti
C'è.un solo Dio
Foglie L'angelo disse queste parole: ragion
per cui ciò che avverrà circa l'albero ac-
Chiama "foglie" il decoro che vede cadrà affinché tutti sappiano che uno solo
nella veste, nel trono, nella ·dimora regale, è Dio il Signore e re, che colloca i re in .
nelle guardie con gli scudi, con le lance,
terra, e affida il regno a chi desidera. Una
in quelle a piedi; ·chiama "frutto" il tribu- ·
volta dimostrato il suo potere, evidenzia
to che gli proviene da ogni luogo.
anche come il re valga poco, e non vada
Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 4, 4, 9 per nulla considerato importante; Dio ri-
duce infine ali'obbedienza persino· coloro·
·che erano titolari di iinportanti incarichi.
Teodoreto di Cirro,
Sotto il suo impero
· Commento a Daniele, 4, 4, 14
I barbari vivevano allo. stato ferino,
gli uomini ragionevoli · e pacifici, quelli
acuti e dotati di grande intelligenza, tutti
trascorrevano la vita sotto il suo impero. - Il re esalta se stesso
Teodoreto di Cirro, La frase del profeta: Ho visto il mal-
Commento a Daniele, 4, 4,.9 vagib esaltato ed innalzato come i cedri del
Libano (Sai 36, 35) non è rivolta soltanto
10
al re caldeo N abucodònosor, ma a tutti gli
Un vigilante uomini malvagi che si fanno grandi non
per cumulo di virtù bensì per la propria
. Un angelo superbia, motivo per cui precipitano in
Ir significa vigilante: questa ·è la tra- b~sso e si·rovinano - e per questo sareb-
duzione in lingua greca. Con "vigilante" · be bene cercare di seguire l'insegnamento
si vuole dire angelo, per indicare un esse- che il Signore ci .impartisce nel Vangelo:
re privo di corpo: chi è rivestito del corpo Imparate dà me che sono mansueto e umile
è schiavo del sonno; mentre chi è libero di cuore (Mt 11, 29). · ·
dal corpo, vince il sonno. Vuol dire che Girolamo,
ha visto un angelo, _che di sua natura è in- ·Commento a Daniele; 4, 7-8 .
Daniele esita a interpretare il sogno (4, 16-19) 255
16
Valga il sogno per i tuoi nemici oltraggio al re nemico manifestando la
- - propria gioia ... senza offendere il re, gli
dice la verità: non gli dà l'impressione
Daniele non teme il re
di riferirsi alla sua superbia, bensì alla
Daniele non disse queste parole, sua potenza.
valga il sogno per i tuoi nemici... perché Girolamo,
temeva la maestà del re o per adulare lui Commento a Daniele, 4, .16-19
e le sue ricchezze, bèns1 per mostrare
rispetto per lui e ,venerazione per i vasi
nel tempio o per quell'editto generale at- 17
!:albero -
traverso il quale il re puniva coloro eh~
osavano disprezzare il nome divino cori
La saggezza di Daniele nel parlare
parole o azioni.
Efrem Siro, Degna di ammirazione la saggezza di
Commento a Daniele) 4, 19 Daniele: egli non disse banalmente <<l'al-
_bero, quello grande», ma lo definì mera-
viglioso e robusto, vale a dire: «Non sei
Daniele evita un insulto diretto stato da principio grande, ma a poco a
poco lo sei diventato, e non hai ricevuto_.1
Daniele capì, nel suo silenzio, che la forza fin dal parto, ma te la sei procli- '
il sogno era sfavorevole al re e tradì rata lentamente». Perciò aggiunge an-
col pallore del volto la paura 'che l'ave- cora: Poiché sei diventato grande e forte}
va colto interiormente, senza contare e la tua grandezza è cresciuta ed è giunta
il dolore che provava per chi gli aveva fino al cielo e il tuo dominio si è esteso si-
conferito una dignità così vistosa; e così, no ai confini della terra. Accordò questi
per non dar l'impressione di far quasi concetti al cielo e alla terra con molta op-
256 Daniele
«Che il re abbia visto un vigilante, un santo che discendeva dal cielo e dice-
va: "Tagliate l'albero, spezzatelo, però lasciate nella terra il ceppo con le sue ra-
dia: legato-con catene di/erro e di bronzo sull'erba fresca del càmpo; sia bagna-
to dalla rugiada del cielo e abbia sorte comune con le bestie del campo, finché
sette tempi siano passati su di lui", questa) o re, ne è .la spiegazione e questo è i{
decreto dell)Altissimo) che deve essere eseguito sopra il re, mio signore: Tu sarai
cacciato dal consorzio .umano e la tua dimora sarà con le bestie del campo; ti
pascerai.di erba come i buoi e sarai bagnato dalla rugiada del cielo; sette tempi
passeranno su di te, finché tu riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli
uomini e che egli lo dà a chi vuole. I}ordine che è stato dato di lasciare il ceppo
CO!J_ le radici dell'albero significa che il tuo regno ti sarà ristabilito) quando
avra1: riconosciuto che al Cielo appartiene il dominio. Perciò, ,o re, accetta il mio
consiglio: sconta i tuoi peccati con 1)elemosina e le tue iniquità con atti di mi-
sericordia verso gli affiitt~ perchétu possa gode~e.Zunga prosperità» (4, 20-24).
Sebbene sembri che il re si sia purificato dalla superbia emanando il suo editto riguardante
un unico Dio, il sogno evidenzia che Dio ci giudicherà non solo per le nostre azioni ma anche per
i nostri pensieri (Gregorio Magno). Daniele· awerte della punizione in cui potrebbe_ incorrere
il re, ma offre anche una soluzione tramite la quale il re potrebbe evitarla (Cipriano). Dio ci
ha insegnato molti modi di risolverci al ·pentimento e l'elemosina è. uno di questi (Giovanni
Crisostomo). Facendo elemosine il re, anche se peccatore, potrebbe essere condotto nel regno
di Dio (Agostino). L'elemosina è la "madre dell'amore" che definisce _ciò che significa essere
cristiani (Giovanni Crisostomo). Non è intenzione di Dio cambiare la sua opinione, ma mostrare
che può cambiare un giudiziò qualora vi siano atti di pietà (Girolamo, Teodoreto)~
21
Il decreto -dell'Altissimo te, riscuotono l'ammirazione dei sudditi,
pròvochino però una esaltazione dell' a-
Dio giudica i nostri pensieri e le no- . nimo anche nel solo pensiero, e questa,
quantunque non si manifesti all'esterno
stre azioni ·
con azioni inique, attira su di sé l'ira sen-
Accade spesso che molte azioni per za riservç del Giudice. Poiché è nell,in-
sé lecfre ·e tali che~ quando sono compiu- timo colui che giudica ed è l'intimo che
Daniele'parla della caduta del re e del potere della penitenza (4, 20-24) 257
è giudicato; e quando pecchiamo nel bensì in due parti più importanti, l'inver-
cuore, ciò che compiamo in noi resta na- no e l'estate: dunque sette parti intese in
scosto agli uomini ma il Giudice stesso è tal senso fanno tre anni e mezzo. Un tale
testimone del nastrò peccato. Infatti il re ·periodo di tempo, dice, trascorrerai nella
di Babilonia non peccò di superbia sola- sventura.·
- mente quando giunse a pronunciare pa- Teodoreto di Cirro,
role superbe, poiché egli udì dalla bocca Commento a Daniele, 4, 4, 22
del profeta la sentenza della sua condan-
na quando ancora non si era esaltato con
le sue parole {cf. Dn 4, 16ss.). Egli poi,
in precedenza, aveva lavato la sua colpa
Apprendere dall'esperienza
quando aveva riconosciuto onnipotente il Dal momento che sogni di essere
Dio che aveva offeso, predicandolo a tut- Dio, anzi di essere superiore a Dio, egli
te le genti che aveva sottomesse (Cf. Dn ti strapperà anche la semplice facoltà
3, 98-100) ... Infatti il severo giudice aveva umana del pensiero; e ti renderà simile
veduto già da prima ciò che invisibilmen-. alle bestie, onde tu apprenda con l'espe-
··te era in lui e che rimproverò poi pubbli- rienza che cosa è l'uomo, chi è Dio, quale
camente con la punizione: lo trasformò in la felicità umana, qualè il regno divino, e
animale irrazionale. cosa è impossibile che avvenga, se Dio- è
Gregorio Magno, contrario.
Regola pastorale, 1, 4 · Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 4, 4, 22
Appropriate denominazioni
24
In questo punto è possibile appren-
Atti di misericordia verso gli af!Ntti.
dere tutta l'utilità della dottrina degli
Apostoli, che afferma: Ogni anima - sia La soddisfazione del peccato trami-
sottomessa alle potenze superiori (Rm 13, te l'elemosina
11) .. Infatti il beatc Daniele chiama quel Dio stesso con le sue parole ha for-
re s~ellerato suo signore e, obbediente al- nito i mezzi per propiziarsi il Signore,·
le leggi della gerarchia, gli si rivolge con l'insegnamento di Dio ha mostrato che.
appropriate denominazioni, mostrando- cosa devono fare i peccatori: giustificar-
gli al tempo stesso la verità dolorosa rive-_ si con le opere di carità, purificarsi con
· lata nella visione. i meriti della misericordia ... Nei Salmi Io
Teodoreto di Cirro, Spirito Santo, dichiara e testimonia que-
Commento a Daniele, 4, 4" 20-21 sto dicendo: Beato chi ha a cuore il biso-
gnoso e il .povero nel giorno del giudizio
1
tarli, se avesse espiato i suoi peccati con quello che deriva dall'umiltà. Non siate
le elemosine. Anche l'angelo. Raffaele dunque pigri, ma perseverate in questi
offre-una testimonianza simile ed esorta giorno dopo giorno.
a fare -volentieri cose generose e abbon- Giovanni Crisostomo,
danti elemosine dicendo: Risulta efficace Omelie sul diavolo tentatore,2, 6
la preghiera che sia unita alt'elemosina e
al digiuno, perché l'elemosina libera dalla
morte e cancella ipecçati (Tb 12, 8."9). Egli Elemosine e carità
mostra che le nostre preghiere e i nostri
digiuni barino meno efficacia se non sono Abbiamo già cit~to ·sopra quest'altro
.uniti alle elemosine, e che.nella preghiera passo: Ascolta, o re, il mio consiglio e riscat-
ta i tuoi peccati con le elemosine. Questi
le suppliche da sole hanno poco valore se
sono alcuni dei molti passi della parola di
non sono completate dalle azioni e dalle
Dio che dimostrano l'iffiportanza dell'ele-
buone opere. L'angelo rive~a, .dichiara e mosina per estinguére e ·cancellare i pecca-
afferma che le nostre richieste diventano
ti. Sia di quelli che intende condannare sia
efficaci con le .elemosine, _che il pericolo
di quelli che glorificherà, il Signore, come
puo essere allontanato dalla nostra vita
abbiamo udito, valuterà solo le opere buo-
con le elemosine e che le anime s.o no sot-
ne, perché sarebbe difficile che, pesandoli
tratte alla mòtte·dalle elemosine. ed esaminando attentamente le loro azio-
Cipriano, . ni, non trovi motivo pet condannarli; inve-
. Le opere di carità e l'elemosina, 5 ce dice: Entrate nel regno poiché ho avuto
fame e mi avete dato da mangiare (Mt 25,
· 34-35). Quindi saranno salvati non perché
Pentimento ed elemosina non abbiano peccato, ma perché hanno ri-
scattato i loro peccati èoh le.opere buone.
Volete che vi parli dei modi di. p~n . Agostino,
tirsi? Ce ne sono molti e tutti diversi tra Discorsi, 389, 5
. loro, ma tutti conducono al paradiso ... n
quarto è l'elemosina:- è un modo moltò
efficace. Daniele disse a N abucodònosor,
che era Uh campione di malvagità e aveva ·· L elemosina è la màdre dell'amore
raggiunto il massimo dell'empietà: O ·re, Nòn vedi che quando il ·p rofeta Da-
accetta il mio c_onsiglio: scon"ta i tuoi pec- niele ha dato un ecc~llente consiglio a
cati con l'elemosina e le tue iniquità con . N abucodònosor non ha considerato so-
. atti di misericordia verso gli a/fiittz: perché lamente i poveri? ... Distribuisci le tuè.rie~
tu possa godere lunga prosperità. Co~a chezze, non solo perché altri ne possano
· . si potrebbe paragonare .a questo atto di · godere, ma per sfuggire al castigo. E_Cri-
compassione? Dopo Innumerevoli pecca- sto dice: Se vuoi· essere per/etto, va', vendi
ti, dopo così tante trasgressioni, promise , quello che possied~ da{lo ai poveri e avrai
che si sarebbe riconciliato con Colui con- un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi.' (Mt
tro il quale si era schierato se solo questi 19, 21)... La verginità e· il digiuno e il·gia-
avesse mostrato compassione verso i suòi cere a terra sono più difficili di questo, ma
·stessi servi.;. Vi abbiamo così mostrato niente è così forte e potente per estinguere ·
cinque modi di pentirsi: la condanna dei il fuoco dei nostri pecca.ti come l' elemosi-
peccati, il perdono dei peccati del nostro . na. È la più grande delle virtù, pone chi ·
vicino, quello che deriva dalla preghiera, la compie. a fianco del re e giustamente...
quello éhe viene dall'elemosina, infine L'elemosina comprende tutti e abbraccia i ·
Orgoglio e punizione (4, 25-30) 259
membri di Cristo, .e le azioni che dispie- non punisce di certo ciò che ormai è cam-
gano i loro effetti su molti sono molto più . biato. FacCiamo pure il caso opposto: Na-
grandi di quelle che agiscono su uno sol- bucodònosor, è vero, secondò il consiglio
tanto. L'elemosina è la madre della carità, di Daniele éompì opere . di . misericordia
. di quella carità che è caratteristica della re- verso i poveri, e pertanto gli fu prorogata
ligione cristiana, che è più grande di tutti i la decisione per dodici mesi; ma dato che
1I1iracoli, attraverso la quale i discepoli di . in seguito, passeggiando. nel palazzo reale
Cristo sono stati ri'conosciuti. È la medi- di Babilonia, si autoincensava con queste
cina dei nostri peccati, colei che punisce parole: . Non è questa Babilonia la grande
la sporcizia delle nostre aninie, la scala in- costruita da me come residenza reale grazie
nalzata al cielo: essa tiene insieme il corpo alla mia enorme potenza e alla maestà del
di Cristo. mio nome?, perde i benefici delle sue buo-
. Giovanni Crisostomo, ne opere con un peccato di superbia.
Omelie sulla Lettera a Tito, 6 · Girolamo,
a
Commento Daniele, 4, 24
Dio si scaglia contro i ·vizi degli uo-. Un rilnedio adatto alla feri~a
mm1·
Dopo aver parlato così -degli avveni~
Dopo avergli preannunciato il giu- menti futuri, offre anche un rimprovero e
dizio di Dio che è immutabile, come mai . un, ottima consolazione e porge un rimedio
lo esorta alle elemosine e alla misericordia adatto alla ferita. Perciò, o re, ti sia gradito
verso i poveri al fine di mutare la decisione il mio consiglio, purifica i tuoi peccati atira-
di Dio? La soluzione è facile se si ricorda . verso l'elemosina; e i .tuoi atti d'ingiustizia
il caso del re Ezechia (cf. Is 3 8, 1-4) al qua- con la misericordia verso i poveri. Chiarisce
le Isaià aveva detto che sarebbe morto, e · con queste parole quale insaziabile crudel-
il caso dei niniviti: Tre giorni ancora e poi tà animasse il re nei confronti dei propri
Ninive sarà distrutta (Gen 3, 4-10), mentre sottoposti. Vuoi - dice - ricevere il frutto .
poi per le preghiere tanto. di Ezechia come della clemenza? Dimostra proprio" virtù
·di N'inive Dio cambiò la propria decisione· nei confronti di coloro che · partecipano
non ·per volubilità nel giudicare bensì gra- della tua stessa natura; solo così infatti
zie alla loro conversione con cui meritaro- convincerai il giudice a cancellare la mi-
no il perdono .. N·o n è verso gli uomini ma
i naccia e a non condurla al suo esito finale.
verso i vizi che Dio si scaglia, per cui quan- Teodoreto di Cirro,
do questi non esistono più nell'uomo, lui Commento a Daniele, 4, 4, 23-24
ORGOGLIO E PUNIZIONE"
·. ~§
.1
sulle labbra.del re) quando una voce venne dal cielo: «A te io parlo) o r(? Na-
bucodònosor: il regno ti è tolto! Sarai cacciato dal consorzio umano e la tua
dimora·sarà con le bestie del campo)· ti pàscerai di erba come i buoi e passeran-
. no sette tempi su di te) finché tu riconosca che f Altissimo domina sul regno
degli uomini e che egli lo dà a chi V?Jole». In quel momento stesso si adempì
la parola sòpra Nabucodònosor. Eglifu cacciato dal consorzio umano) mangiò
l'erba come.i buoi é ·il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo) i capelli
gli crebbero come le penne alle aquile e le unghie come agli uccelli (4, 25.-30).
La minaccia della profezia raggiunge la sua conclusione nei fatti allorché, passato il
·tempo stabilito, Nabucodònosor non si è pentito (Teodoreto). Il peccato del re viene
immediatamente punito così come il re era stato immediatamente ricompensato per i
suoi atti di carità (Girolamo). Mentre il re era insolente, Dio ha mostrato solo pazienza e
compassione (Efrem). Il re è trasformato in bestia e tutto ciò che gli era caro gli viene portato
via, rendendo cosl pàlese che il re è alla· fine dipendente da Dio. L'aspetto trascurato di
Nabucodònosor suggerisce una condizione di abbandono di Dio (Teodorero). .
26
Dodici mesi dopo . n Con la forza della mia potenza
LA GUARIGIONE DI NABUCODÒNOSOR
«Ma finito quel.tempo io} Nabucodònosot; alzai gli occhi al cielo e la ragione
tornò in me e bened,issi tAltissimo}· lodai e glorificai colui che vive in eterno}
il cui potere è potere eterno ·
e il cui regno è di generazione in generazione.
. ,Tutti gli abitanti della terra ·
\ .sono) davanti" a luz: come un nulla/
,ègli tratta come ·vuole le schiere del cielo
e gli abitanti della.terra.
Nessuno può fermargli la mano e dirgli: ((Che cosa fai?}'.
·In quel tempo tornò in me la conoscenza e, con la gloria del regno) mifu
restituita la mia maestà·e il mio splendore: i miei ministri e i miei dignitari
mi ricercarono e io fui ristabilito nel mio regno e mi fu còncesso un potere
anche più grande. Ora.io, Nabucodònosot; lodo} esalto e glorifico il Re del
cielo: tutte le sue opere sono vere e le sue vie sono giuste}· egli ha il pot~re di
umiliare coloro che camminano nella superbia» (4, 31-34). · · 'J 1
32
Dio regna su tutti. gli abitanti della
terra
33 Tornò in me la conoscenza
34
Dio è giusto che il motivo della sua umiliazione. S'era
insùperbito.contro Dio.
La meritata punizione Girolamo,·
. Commento a Daniele, 4, 4, 34
Attraverso la punizione, che mi ha
inflitto, Dio ha mostrato che restituisce a
ciascuno le sue proprietà con giustizia e
imparzialità e umilia gli arroganti; e come ·La saggezza e il governo divino
mi ha mortificato, perché ero troppo pie-
no di me e mi comportavo con superbia, ·Oramai esperto dei mali e una volta . '
così spezzerà l'impudenza delle persone liberato da questi, lodo e celebro colui
simili a me con simile considerazione. che condusse su di me dolori e gioie in
Efrem Siro, modo util~ e del tutto sapiente; so che
Commento a·Daniele, .4, 37 è il re del · cielo e il Signore di tutto .il
creato, che governa tutti con verità e
giu~tizia, e può rendere. umili coloro che
L'umiliazione conduce all'umiltà sono superbi.
Nabucodònosor capì il perché dei . Teodoreto di Cirro,
sette anni di pene sostenute e quindi an- Commento a Daniele, 4, 34
1
Il re Baldassàr Morto quest'ultimo, ottenne il regno suo
figlfo Baldassàr, che è appunto quello che
La successione di N abucodònosor ·ci ricorda qui la Scrittura. Quando questi
venne ucciso, Dario, re dei Medi, che fu
Il re Baldassàr offri' un grande pran~ uno zio di Ciro dei Persiani, nonché Ciro
zo ai suoi dignitari in numero di mille, e il Persian<;> (questi due regni Isaia - cf. Is
ognuno beveva in proporzione alla sua età. 21, 7-9 - li denomina così: una pariglia
Bisogna tenere presente che non si tratta · di cavalieri che cavalcan~ un cammello
qui del figlio di Nabucodònosor, come e un asino) distrussero l'im'pero caldaico
pensano generalmente i lettori. Secondo
(la notizia è riportata pure da Senofon-
Beroso, che ha scritto la Storia della Cal-
. te 4 nel racconto dell'infanzia di Ciro il
dea 2 , e secondo .Giuseppe Flavio 3 , che
segue Beroso, le cose starebbero· così:· Grande, da Pompeo Trago 5 e da pa-
·dopo Nabucodònosor, che tenne il regno recchi altri autori. di storia dei barbari).
per quarantatré anni, ebbe la successio- Questo Dario alcuni scritti greci credono
ne al regno suo figlio che si chiamava di identificarlo con Astiage>-mentre altri
Evil-Merodach (a questi accenna anche c~l figlio di Astiage the tra loro portereb-
Geremia - cf. Ger 52, 31 - quando ·pice be un altro noine. Ora ognuno dei digni-
che nel suo .primo anno ,di regno graziò tari convocati beveva in proporzione della
Ioiakìm re di Giuda e lo fece uscire· di - propria età (oppure- stando alla versione
prigione). Ancora ·GiUseppe ci riferisce degli altri traduttori - eia lo stesso re che
questi dati'. dopo la morte di Evil-Mero- beveva vino alla presenza di tutti i digni-
dach, la successione al regno del padre la tari convocati) ..
ebbe suo figlio Neglisàr, e dopo di lui un Girolamo,
figlio ancora di questi, Labor-Sordech. Commento a Daniele, 5, 1
2
I.:opera è andata perduta.
3
Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, X, 11, 2.
4
Ciropedia, 7, 1-8.
' Cf. Giustino, Storie filippiche, 1, 6-8.
Le scritte sul muro (5, 1-9) 265
Vasi
23
- ]Jevve il vino
6
·Questa è la lezione della Peshitta.
266 Daniele ·
7
pietra! Finché i vasi restarono nel tem- Il re si mise a gridare
pio degli idoli babilonesi, il Signore non
manifestò la sua ira - sembrava infatti, Segue il vecchio errore del suo po-
anche in base a un''idea in sé falsa, che polo ·
avessero destinàto una cosa ·di Dio al
culto di~ino ·-; ma non appena quegli Dimentico di quanto era successo a
oggetti divini vennero profanati per usi Nabucodònosor, segue ancora il vecchio
umani, al S:lcrilegto seguì prontamente il errore radicato nel suo popolo: non chia-
castigo. Vantano inoltre i propri dèi ol- ma il profeta di Dio, ma i maghi e i caldei
traggiando il Dio dei Giudei, poiché at- e gli aruspici:
tribuendo ad essi la vittoria bevono nei Girolamo,
vasi di Dio. Commento a Daniele, 5, 7
Girolamo,
Commento a Daniele, 5, 4
Abiti di porpora
Consideriamo ora i meri ornamen-
5 Una mano scrive - ti e I'apparato delle. cariche onorifiche.
Ciascuno ha un proprio abito per un uso
Il riconoscimento del castigo giornaliero e per quello cerimoniale. In
Egitto e a Babilonia le vesti purpuree e
· In quello stesso momento. Ben det- le collane d'oro erano segno di rango,
to! È comè quanto abbiamo letto poco proprio come ora i sacerdoti di provin-
fa a proposito di Nab~codònosor: Il re cia hanno le preteste, le trabee, le tuni-
aveva ancora la parola in bocca quando che palmate e le corone d'oro, ma c'è ùna
una voce disçesé dal cielo (Dn 4, 28). Do- differenza. Venivano conferite agli uo~
veva rendersi conto che i castighi gli ve- mini che guadagnavano I' amicizia del re,
nivano dati per la bestemmia e non per semplicemente come segno di onore... La
altro motivo. ·porpora semplice come questa, dunque,
Girolamo~· non era un segno di alto rango tra i barba-
·Commento a Daniele, 5, 5 ri, ma segno di nascita. libera. Giuseppe,
che era stato. uno schiavo, e Daniele, che
aveva cambiato il suo rango con la pri-
Una lezione sulla natura divina gionia, avevano ottenuto la cittadinanza
dell'Egitto o di Babilonia pér mezzo degli
Dal momento ·che celebrava idoli abiti che indicavano la libera nascita per
sprovvisti di qualsiasi potere, mentre di- · i barbari; ·
sprezzava il Dio universale, il Creatore Tertulliano,
di tutto gli insegnò perciò che caratteri- I:idolatria, 18
stiche _fondamentali ·della natura divina ·
sono l'invisibilità e l'incorporeità. çosì 'I
· I
La regina, alle parole del re e dei suoi dignitari: entrò nella sala del ban-
chetto e, rivolta al re, gli disse: «0 re, vivi in eterno! r tùoi pensieri non ti
spaventino né si cambi il colore del tuo volto. C'è nel tuo regno un uomo nel
-quale è lo spirito degli d~i santi..Al tempo di tuo padre si trovò in lui luce,
intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dèi. Il re Nabucodònosor,
tuo padre, lo aveva fatto capo dei maghi: degli indovini: dei Caldei e degli
astrologi. Fu riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamato Ba,ltas-
sàr, uno spirito straordinario, intelligenza e capacità di interpretare sogni:
_spiegare enigmi: risolvere.questioni difficili. Si convochi du.nque Daniele
ed egli darà la spiegazione». -Fu allora introdotto Daniele alla presenza del
re ed egli gli disse: «Sei tu Daniele, un deportato dei Giudei, che il re, mio
padre, ha portato. qui dalla Giudea? Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito
- degli dèi santi e che si. trova in te luce, intelligenza e sapienza straordina- -
ria. Poco fa sono stati condotti alla mia presenza i saggi e gli indovini per
leggere questa scrittura e darmene la spiegazione, ma non sono stati capaci
di rivelarne il significato. Ora, mi è stato detto che tu sei esperto nel dare
_spiegazioni e risolvere-questioni difficili. Se quindi potrai leggermi questa
scr_ittura e darmene la spiegazi'one, tu ,sarai vestito di porpora, porterai al
collo una collana d'oro e sarai térzo nel governo del regno». Daniele -rispose ·
al re: -«Tieni pure i tuoi doni_per te e da' ad altri i tuoi regali: tuttavia io
·-leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione. O re, il Dio altissimo
-aveva dato a Nabucodònosor, tuo padre, regno, grandezza, gloria e maestà.
Per questa grandezza che aveva ricevut_o, tutti i popoli: nazioni e lingue lo
temevano e tremavano·davan_ti a lui: egli uccideva. chi voleva e facevà vivere
-chi voleva, innalzava chi. voleva eabbassava chi voleva. Ma, quando il suo
Dàniele interpreta il sogno (5, 10-30) - 269
La regina n_on era la moglie del re ma sua madre (Teodoreto, Origene) o forse sua nonna
(Girolamo). La regina riconosce il carattere lodevole di Daniele (Girolamo) e la grazia dello
Spirito Santo che era in lui '(Teodoreto, Ambrogio)·. Nabucodònosor è un esempio del fatto·
che Dio fa doni alle persone che non lo meritano al fine di giovare alle altre (Giovanni
Crisostomo). Viene introdotto da Daniele allo scopo di insegnare la giustizia di D~o e per
mosvare al re che la sua imminente punizione è dovuta alla sua superbia (Girolamo). A
causa' di quest'ultima il re aveva· creduto di essere superiore al Signore del cielo (Efrem).
L'iscrizione ha annunciato che Dio aveva contatò i giorni del suo regno fino alla sua fine.
Dio aveva in precedenza preso il re per pesarlo sulla scala del giudizio. Baldassàr non
sarebbe morto per cause naturali, ma sarebbe stato ucciso e il suo regno sarebbe stato
diviso tra Medi e Persiani (Girolamo). Il re onorò Daniele, non per la sua angosciante
interpretazione, -ma per fugare la sua rovina onorando un profeta estremamente gradito a
Dio (Giròlamo, Efrem).
. 'J
· !
270 Daniele
Un saluto abituale 12
Fu riscontrato in Daniele uno spirito
O.re, vivi in eterno! Questa ~ la pre- straordinario ·
messa che in quel tempo i sudditi rivolge-
vano ·ai re. E quest'abitudine ha prevalso.
fino ad oggi. .
Ricettacolo dello Spirito divino
Teodoreto di Cirro, · ,[Daniele], una volta divenuto ricet-
Commento a Daniele, 5, 10 tacolo dello Sp~rito divino, dà consigli ap-
7
. Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, x,·11, 2.
Daniele interpreta il sogno (5, 10-30) 271
moderatore di ogni cosa, gli ha dato il re- sollevava quelli che voleva; e quelli che vo~
gno e per decreto divino la reverenza nei leva umiliava, non operò secondo .giusto
confronti di tuo padre invase i suoi sudditi. diritto in questo campo: così il Re e il Si-
Teodoreto di Cirro, gnore di tutto diede, come volle, il potere
Commento a Daniele, 5, 18-19 a tuo padre,· ma dopo aver osservato che
si co.mportava in modo sconsiderato, reg-
. gendo l'impero con arroganza e con vana-
19
Tutti lo temevano e tremavano gloria, contagiato dal morbo della super-
bia, gli.tolse il trono regale e gli sottrasse ·
ogni onore che .riceveva da parte di tutti.
La giustizia di Diq Non lo spogliò soltanto del regno, ma lo
Cita l'esempio del suo antenato Na- scacciò anche dal consorzio umano, dopo
bucodònos·or per. insegnargli la giustizia ·averlo consegnato alla follia .e alla furia, e
di Dio e per assicurare questo lontano fece poi in modo che vivesse con gli ona-
pronipote che, causa la sua superbia, gri selvatici e con le fiere. Poiché aveva
avrà un trattamento simile. Se poi N abu- imitato un comportamento selvatico,· fu
codònosor faceva morire chi voleva e col- · . costretto ad accettare quel genere di vita.
. piva con pene chi voleva, esaltava chi vole- Teodoreto di Cirro,
va e umiliava chi voleva, in simili onori e Commento a Daniele, 5, 20
pene, in quella esaltazione e umiliazione
noti ha nulla a che vederci la provviden-
za o la volontà divina, bensì la volontà di 22
Non hai umiliato il tuo cuore
quelli che colpiscono o esaltano_a piacere.
Però se le cose stanno così c'è da doman- .
darsi che signifìcl;,lto abbia il passo: Il cuo- Dio resiste ai superbi
re d'un re è nelle mani di Dio, che lo gui- .Il tuo antenato, dal momento che
da dove crede (Pr 21, 1), a meno che non s;inorgoglì in cuor suo e ·che il suo spiri-
· diciamo che è sarito ogni re nel cui corpo to si ostin,ò nella superbia, venne deposto
mortale non regna il peccato (cf. Rm 6, 12) dal suo trono regale e fu privato della sua
e che pertanto salva il proprio cuore in maestà eccetera, e tu, perciò, poiché eri ·
quanto è nelle mani di Dio; e poiché tutto a conoscenza di queste cose che riguar-
ciò che è nelle mani di Dio Padre nessuno davano 'un tuo avo, e sapevi inoltre che
può.portarglielo via (cf. Gv 10, 2s.:29), se Dio resiste ai superbi mentre dà la grazia
uno gli viene·sottratto vuol dire che non agli umili (Gc 4, 6; 1Pt5, 5),· non avresti
si trovava nelle mani di Dio. dovuto esaltare te stesso contro il Signore •
·Girolamo, del cielo, oltraggiare la sua maestà, e fare
Commento a Daniele, 5, 19 ciò che hai fatto: '-. ·
Girolamo, ·
Commento a Daniele, 5, 22
2
9 Fu deposto dal trono
23
Privato ·di tutti gli onori Ti sei innalzato contro il Signore
Ma quando ilsuo euore si inorgoglt' e
il suo spirito s'indurì cosicché si compor-
Arroganza e.lussi
tò con superbia, fu deposto dal suo trono Ti sei innalzato contro il Signore del ·
.. regale. Allo stesso modo in cui, dice, egli cielo ... Certamente, dice, sei stato trasci-
. Daniele interpreta il sogno (5, 10-30) 273
nato in una tale follia da porti al di sopra tanto grande Dio, che concede la vita e la
. di Dio e da superare tuo padre in arro- morte, che può eleggere e destituire i re,
ganza e lussi. N abucodònosor pensava questo non solo non lo celebri, ma anche
che nessuno al mondo lo avrebbe egua- tenti di offenderlo, schernendolo riguardo
gliato, ma tu hai·creduto addirittura che il alle coppe a lui dedicate.
Signore del cielo fosse inferiore a te! Teodoreto di Cirro,
. Efrem Siro, Commento a Daniele, 5, 23
Commento a Daniele, 5, 16
24
La mano che ha tracciato quello scritto
Il cuore del re innalzato
Insegna correttamente ai presenti a Interpretando liscrizione
non adorare ·gli dèi visibili, ma il Creatore
Tre parole soltanto aveva segnato
e Signore di tutto; allo stesso temp.o rim-
sulla parete: mane, thecel, phares; la pri-
provera al re anche la tracotanza e gli inse-
ma significa "numero", la seconda ''pe-
gna che il cielo più vasto ha come creatore .
sata", la terza : divisione". Era dunque
quel Diç> che è. invisibile: «Tu - dice - hai
necessaria non soltanto la lettura, ma
mostra.to il tuo cuore come se fosse più in
anche l'interpretazione di ciò eh~ ave-
alto non solo del cielo, ma addirittura del
va letto: solo così poteva capire ciò che
Dio del cielo, del Signore di ogni creatu-
gli predicevano quelle parole, ossia che
ra. Non avresti infatti ordinato che fosse-
Dio aveva computato il regno di lui e che
ro portate le suppellettili della sua casa, ·
vi aveva posto fìne, che lo aveva pesato
se la tua tracotanza non fosse giunta a. tal
sulla bilancia del suo giudizio e che una
punto».
spada lo avrebbe scannato prima che lo
Teodoreto di Cirro,
sorprendesse la morte naturale e infine
Commentà a Daniele, 5, 23
che il suo impero sarebbe stato diviso fra
i Medi e i Persiani.
Girolamo,
La . sorgente di tutta la vita
\ I
Commento a Daniele, 5, 25-28
[Daniele] . molto ·opportunamente e ·
con grande saggézza ha operato un para-
gone tra gli idoli e il Dio creatore dell'uni- 26
Questa è l1interpretazione
verso, per il beneficio di chi ascolta, e ha
mostrato come i primi non vedano e non
L'interpretazione del sogno
sentano, ma non ha aggiunto, riguardo
al Dio dell'universo, che vede e ascolta e Chiama sugkrima l'interpretazione.
conosce; gli ha invece attribuito il potere Mane è la misura del tempo del tuo re-
più graride di ogni altro: La tua vita e le tue gno, che è oramai completa; ossia, ti ha
vie sono nelle sue mani. Plù importante del conosciuto çome indegno del potere .e .,,
possesso della vita è infatti la capacità di ha deciso di spogliarti di tutto questo. '
dare ad altri la vita e di strapparla di nuovo Thekel: sei stato pesato sulla bilancia e sei
qualora lo si desideri. Mostrò dunque da stato trovato mancante. Il profeta con la
una parte che gli idoli sono privi di vita e sua interpretazione non dà insegnamenti
di ogni senso; dall'altra che il Signore Dio solo ~ quell'empio, ma anche a nç>i, come
elargisce ogni vita, la concede e la riprende, tutto venga pesato presso Dio, ma anche
governando come vuole. Tuttavia un tale e la commiserazione e la misericordia siano
274 Daniele
offerte agli uomini con un metro e una lontanato da lui la rovina, che la mano
misura. Così, dice, una volta che hai ol- sopra di lui aveva indicato e che Daniele
trepassato i limiti dell'amore divino per stesso aveva annundato. Ma gli sforzi
l'uomo, ricevi il giudizio di Dio. Fares.: di Baldassàr furono inutili: quella stes-
il tuo impero viene qivz'So e consegnato ai sa notte venne ucciso e Babilonia fu di-
Medi e ai.Persiani. strutta, e colpita da ogni disgrazia dai
Teodoreto di Cirro, Medi e dai Persiani, come i profeti ave-
Commento a Daniele, 5, 25-28 vano pronosticato ·molto · tempo prima,
e il regno de.i Caldei passò ai Medi dopo
che · Dario, re dei Persiani e dei Medi,
29
Da_niele fu onorato ·aveva assunto il potere.
Efrem $iro,
·Onoriamo il profeta Commento a Daniele, 5, 29
. La confusione cronologica relativa a Daniele alla corte di Dario il Medo e poi nuovamente
alla\:orte di Baldassàr, babilonese, è chiarito dal capitolo 6 di Daniele, che conclude la parte
storie~ della vita di Daniele (Girolamo). Come i Babilonesi avevano adoperato l'inganno
· per far erigere Ùna statua d'oro, così ora i Medi tentano di usare l'ing~nno per distruggere
Daniele (Isho'dad, Efrem). Viene di nuovo mostrato che Daniele possiede lo Spirito Santo,
che abita in lui, e perciò induce il rispetto (Ambrogio, Teodoreto). ·
1
Dario il Medo banchetto fin troppo famoso, da bere nei
vasi del tempio e darsi alle gozzoviglie in
Dario diventa re di Babilonia barba agli assedianti. Può stare in piedi
benissimo,_ dunque, la notizia storica ·eh~·~
Giuseppe Flavio 8 scrive che mentre sia stato catturato e sgozzato quella stessa '
Babilonia era sotto assedio da parte dei notte, mentre tutti quanti gli altri ·erano o
Medi .e dei Persiani, vale a dire di Dario . presi dal paniCo per la visione e per quan-
e di Ciro, Baldassàr re di Babilonia giun- to. significava, o immersi nella festa e nei
se a tale .incoscienza da organizzare un fumi del banchetto. Il fatto che solo Dario .
·
8
Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, X, 11, 2.
276 · Daniele
ci venga indicato come successore al trono Il dono dello Spirito Santo rafforzò
mentre la vittoria era comune a Ciro re dei Daniele
Persiani e a Dario re dei Medi, si spiega
per una precedenza di età, di parentela e Daniele ricevette lo Spirito Santo e
di regno. ·Dario infatti aveva sessantadue per questo profetò. E così anche il re
anni, e sappiamo che il regno dei Medi era · lo preferì agli altri, poiché possedeva
· più-grande di quello persiano, e infine do- la grazia spirituale. Dice: Ma tu) Danie-
vette venire considerato come successore le) sei potente) perché lo Spirito Santo
al regno lo zio che aveva la precedenza per di Dio è in te (Dn 5, 14 ). E più oltre la
diritto naturale. Scrittura dice: E Daniele fu suo sovrin-
Girolamo, tendente) poiché lo Spirito era sopra di
Commento a Daniele, 5, 30 - 6, 1 lui. E anche.lo Spirito di Mosè fu diviso
sopra quelli che dovevano giudicare (cf.
Nm 11, 25).
Ambrogio,
Incongruenza cronologica Lo Spirito Santo, III, 6, 43
Distrutta Babilonia, Dario rientrò
nel suo regno, nella Media, portando con
sé Daniele che conservò la massima digni- 3
tà alla quale era stato promosso da Bal- Tre funzionari
dassàr... Il motivo dell'inversione dell' or-
dine storico, e cioè che venga narrata la Prefetti
storia· dell'epoca di Dario prima ancora Anche se i re, o ·coloro che raggiun-
di quella di Baldassàr il quale - come ve- gono qualche altro incarico, sono soliti
dremo fra poco :._ fu ucciso da Dario, mi non prestare credito ai ministri del prece-
sembra questo: le due storie sono legate dente governo, [Daniele] ebbe la medesi-
l'una ali' altra senza interr'µzione. ma libertà di parola con ogni ie, ricevette
Girolamo, eguali premi e gli furono affidate le stesse
Commento a Daniele, 6, 1 cariche: così infine fu scelto fra i tre go-
vernatori dei sàtrapi sotto il dominio di
Dario. Ritengo sìano chiamati governa-
L'inganno utilizzato per sconfiggere tori quelli che oggi.sono definiti prefetti,
Daniele mentre i sàtrapi sono i governatori dei
Dobbiamo osservare che in . prece- singoli popoli... Daniele ~ra uno dei tre
denza i Babilonesi, vale a dire i loro prìn- governatori.
cipi, si erano serviti dell'inganno nella Teodoreto di Cirro,
. loro invidia nei confronti di Daniele per Commento a Daniele, 6, 1-2
sconfiggere lo stesso Daniele e i suoi com-
pagni, e avevano persuaso N abucodòno-
sor a costruire una statua d'oro e a ordi- · 4 Uno spirito straordinario
nare che solo quella venisse venerata da
coloro che si trovavano sotto la sua auto-
rità. Dunque ora anche i Medi usano l'in-
La grazia della saggezza
ganno nell' elabòrazione .dell'editto e del [Daniele] riceveva molta e più ab-
decreto per distruggere Daniele. bondante grazia da parte di Dio. Impa-
Isho'dad di Merv, riamo qui che è concessa da parte di Dio
Commento a Daniele, 6, 4 una certa saggezza in dono, per il retto
Lo schema dei satrapi (6, 1-10) 277
niele. È probabile che Daniele non fosse mente confessato di aver pregato Dio e
presente nell'aula di giustizia quel giorno, dopo aver confessato il crimine il processo
quando il-re discusse da mattina a sera con non sarebbe durato fino a sera.
i sàtrapi·per cercare di salvare Daniele. Se Efrem Siro,
fosse stato presente, avrebbe immediata- Commento a Daniele, 6, 1-15
Daniele, quando venne a sapere del decreto del re, si ritirò in casa. Le .
finestre delta sua stanza si aprivano verso Gerusalemme e tre volte al giorno si
métteva in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio, come era solito fare anche
prima. ·Allora quegli uomini accorsero e trovarono Daniele che s.tava pregando
e supplican.do il suo Dio. Subito si recarono·dal re e gli dissero riguardo al suo
decreto: «Non hai approvatò un decreto che chiunque, per la durata di trenta
giorni: rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re, Jtà gettato
nella fossa qei leoni?». Il re rispose: «St~ Il decreto è irrevocabile come lo sono
le leggi dei Medi e dei Persiani». «Ebbene- replicarono al re.-, Daniele, quel
deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, o re, né del tuo -decreto:
tre volte al giorno fa ·le sue preghiere». Il re, all'udire queste parole, ne fu mol-
to addolorato é si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole
fece ogn'i sforzo per liberarlo. Ma quegli' uomini si riunirono di nuovo presso
il re e gli dissero: «Sapp~ o re, che i Medi e i Persiani hanno p~r legge che qua-
lunque decreto emanato dal re non può .essere mutato». Allora il re ordinò che
si prendesse Daniele e lo si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Danie-
le, gli disse: «Quel Dio, che tu servi con perseveranza, t{possa salvare.'». Poifu
portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con il suo . ·
anello e ·con l'anello dei suoi dignitari~ perché niente fosse mutato riguardo a
Daniele. Quindi il re ritornò a_l suo palazzo, passà_la notte digiuno, non.glifu
introdotta nessuna concubina. e anche il son.no lo abbandonò (6, 11-19).
.
11
Daniele pregava Dio . Di fronte a Gerusalemme
Quando il beato Daniele p regò a
Il coraggio di Daniele Babilonia, aprì le finestre 1·ivolto verso
Intendi a quàle manifestazione di vir- Gerusalemme, non con l'ilnpressione che
tù alludano le parole del profeta, allòrché Dio fosse éonfinato laggiù, ma per via
dichiara la fede e il coraggio del beato Da- della sua conoscenza del fatto che la divi-
niele. In primo luogo, infatti, afferma che, na manifestazione si era svolta lì.
·allorché Paniele conobbe che era stato pro- Teodoreto di Cirro,
mulgato il decreto, entrò a casa sua, òvvero Commento ai Salmi,-2 8, 2
dopo aver appreso la disposizione di legge,
disprezzandola ·· grandemente, continuò a
fare esattamente il.contrario; poi aggiunge
anche altro, per· dichiarare con chiarezza·il
La preghiera di Salomone ·
suo coraggio: Apri' le finestre. Vuol dire che Si comportò così non solo per pro-
non si mise a pregare di nascosto, ma aper- · vocare i suoi accusatori, ma anche in os-
tamente, senza essere alla ricerca di gloria servanza di un'antica legge. Salomone,
da parte di coloro che lo vedono, ma dise- infatti, èhe èdificò il Tempio, e vi radunò
gnando la malvagità della norma. un' asserrible~ per la .festa della dedica-
Teodoreto di Cirro, zione, chiese l'aiuto della grazia divina
Commento a Danièle, 6, 10 e pregò che que·st'ultima colmasse di ·s é
· il Tempio. E, oltre a molte altre parole,
·dice anche questo: Quando avverrà che
Le stanze in alto tu consegnerai il tuo popolo ai loro ·nemi-
c.z~ e i loro conquistatori li condurranno
. È·bene fare una corsa con la mente
su tutta la Sacra Scrittura per. mettere come prigionieri in una terra lontana o
assieme i passi dove troviamo i vocaboli vicina, se convertiranno i loro cuori nel
8wµaTa (che corrisponde al latino ''bal- paese in cui saranno depor.tatz~ e ti suppli-
. tonate" o "tetti" o anche "terrazze'.') e cheranno n~l paese della loro prigionia di-
àvayaLa, ossia "cenacoli"; poiché a dire cendo: «Abbiamo peccato, abbiamo agito
il veto nostro Signore è nel cenacolo che da malvagi e da empi», e si convertiranno
celebra la Pasqua, e riferendoci agli Atti · alla tua fede con tutto il loro cuqre e la
. degli Apostoli è pure nel cenacolo che lo loro anima, nel paese della}m:o prigionia
Spirito ·Santo discende sulle centoventi ove li avranno deportati, e ti pregheran-
anime dei credenti. E ora Daniele, non no rivolti al pa,ese che tu hai concesso ai
tenendo conto degli ordini del re e ripo- loro padrz: e alla città che ti sei scelta e
nendo la sua fiducia in Dio, non va a pre- al Tempio che ho costruito nel tuo nome,
gare in una camera bassa della casa ma in tu ascolta dal cielo, luogo preparato per la
alto, e apre le finestre che guardano verso tua dimora, e sii be7:Jevolo verso i peccati
Gerusalemme dove si contemplava la pa- . che loro commisero contro di te: concedi. 1
ce (cf. Ez 13, 16). E prega inoltre seguen- loro misericordia agli occhi di coloro che '
do il comando di Dio e ·gli insegnamenti li deportarono (cf. 1 Re 8, 46-50; 2 Cr 6,
di Salomone il quale aveva ricordato che 36-39). Ben conoscendo questa suppli-
bisogna pregare rivolti verso il tempio (cf. . ca, il beato Paniele pregava rivolto verso
Dt 12, 5 ~11; 1Re8, 29s.; 2 Cr 7, 15s.). · Gerusalemme.
Girolamo, Teod~reto di Cirro,
Commento a Daniele, 6, 10 'Commento a Daniele, .6, 10
280 Daniele
Lo Spirito ·santo scese ali' ora terza crati a Dio, dicendo: Alla sera, al matti-
no, a mezzogiorno narrerò e annuncerò, e
Così nei monasteri di Palestina e Me- ascolterai la mia voce (Sal 54, 18). Mentre
sopotamia .e di tutto l'Oriente le funzio- . in questi tre momenti rivolgeva sollecito
ni delle ore sopra menzionate finiscono a Dio la sua supplica, Daniele non solo
ogni giorno con tre salmi ciascuno, così acquistò la préscienza degli avveniffienti
che costanti preghiere siano offerte a Dio futuri, ma meritò anche la libertà per il
alle ore fissate, e ancora, compiuti i do- suo popolo, da lungo tempo asservito.
veri spirituali con la dovuta moderazio- Pietro Crisologo,
ne, le necessarie mansioni di lavoro non Sermoni, 21, 6
vi interferiscano in alcun modo: infatti
in questi tre momenti· sappiamo che an-
che il profeta Daniele diffondeva le sue ·
12
preghiere a Dio ogni giorno nella sua ca- Trovarono Daniele mentre stava pre-
mera con la finestra aperta. Non è senza gando il suo Dio
un buon motivo che a questi precisi orari
vengono celebrati gli uffici religiosi, poi- Daniele non cercò la persecuzione
ché è a quegli st~ssi orari che ciò che ha . -
realizzato le promesse e portato alla no- Questo passo ci fa iniparare a non
stra salvezza si è ~ompiuto. Possiamo mo- . metterci temerariamente nei pericoli>
strare ad e~empio che è all'ora terza che bensì a evitare per quanto sta in noi le in-
lo Spirito Santo, che era stato anticamen- sidie. Questo è il motivo per cui Daniele,
te promesso dai profeti, discese la prima che agiva contro l'ordine del re, non lo
volta sugli apostoli riunitisi in preghiera. faceva sul mercato o sulle piazze, ma di
Giovanni Cassiano,· nascosto e in casa, proprio per non tra-
Istituzioni, .3 > 3 scurare le prescrizioni del vero e onnipo-
tente Dio.
Girolamo,
Tre volte al giorno Commento a Daniele, 6, 11
menti osservati sono in parte preghiera; dalla morte che incombeva su di lui, e per
poiché soltanto così possiamo accogliere · questo gli fanno presente che secondo la
il «pregate senza tregua» (cf. 1 Ts 5, 17) legge dei Medi e dei Persiani glì ordini regi
come un comando traducibile in prati- · non si possono abrogare .
. ca, se chiameremo tutta la vita del santo Girolamo,
un'unica, continua, grande orazione. Par- Commento a Daniele, 6,.15
te di siffatta preghiera è quella comune-
mente intesa e che si deve fare non meno
. di tre volte tutti i giorni; ·ad essa allude Sotto pressione
chiaramenté Daniele che pregava tre vol-
te al giorno quando era sotto la minaccia Gli dicono che non è padrone di mo-
di un pericolo tanto grande. dificare ciò che ha sancito per legge. Il di-
Origene, ritto dei Medi e dei Persiani ordina infatti
La preghiera, 12, 2 che il re sia il primo a rispettare le"Ieggi sta-
bilite. Il re fu perciò costretto con la forza,
a causa della plausibilità del ragionamento
15
Dario si mise in animo di salvare Da- e della moltitudine degli accusatori, a con-
niele segnare il beato Daniele ai leoni.
Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 6, 15
Il re cerca di liberare Daniele
: Capì d'essersi intrappolato con la
propria risposta e che era l'invidia il mo- 17
Possa il tuo Dio salvarti.'
tivo ·delle insidie. E perciò per non ap-
parire uno che agisce in contrasto con la Difensore e protettore
legge da lui stesso promulgata, si propone
di liberare Daniele da quella situazione · Che dire, o fratelli? ·Daniele forse fu
pericolosa non in forza della sua autodtà gettato nella fossa dei leoni da quelli che
di re ma con riflessione e prudenza. Tanto temevano Dio? Anania, Azaria e Misae-
si sforza e s'affatica da non pren.dere ci- le furono chiusi in una fornace di fuoco
bo, lui re potentisslln.o, fino al tramonto. da quelli che praticavano il culto gran-
Quegli uomini, però, erano così ostinati · de e glorioso dell'Altissimo? Giammai
nel· male che non si lasciarono smuovere questo. Chi sono, dunque, quelli che
né dalle intenzioni del re né dall'oltraggio l'hanno commesso? I detestabili e pieni
che gliene deriva. di ogni cattiveria spinsero il loro furo-
Girolamo, re sino al punto da mandare alla tortu-
Commento a Daniele, 6, 14 ra quelli che servivano Dio in santità e
senza reprensione. Essi non sapevano
che l'Altissimo è difensore e protettore
16
Il decreto emanato dal re di quelli che con coscienza difendono il
suo santo nome. A lui la gloria nei secò-·.,,,
li dei secoli. Amen. Coloro che hanno
Gli ordini regi non si possono abro- ·
sopportato con fiducia hanno ereditato
gare la gloria ~ l'onore; sono stati esaltati e
Come il re capiva che le accuse dei scritti da Dio nel suo memoriale per i
suoi ministri èrano motivate dall'invidia, secoli dei secoli.
allo stesso modo essi capivano che l'in- Clemente Romano,
tenzione del re era di strappare Daniele · Lettera ai Corinti, 45, 6-8
282 Daniele
noh potessero introdursi lì senza essere vi- e il suo timore. È -prova di affetto no'n
sti e, una volta dentro, non lo uccidessero; aver voluto assaggiare alcun cibo, né
secondo perché non potessero insinuare av:er accolto il sonno. sulle ·sue palpe.:
tra la gente la voce che fosse stato architet- bre, ma aver trascorso la notte in veglia,
tato qualche inganno dentro la fossa. addolorato per l'ingiusto castigo subito
Efrem Siro, da Daniele; .è, inoltre, prova di timore
Commento a Daniele, 6, 17
il non aver resistito agli accusatori, pur
trovandosi in questo stato d'animo, e
non aver ·salvato quell'uomo punito in-
19 Il re ritornò al suo palazzo . giustamente, pur avendo la dignità e il
potere regio.
Affetto e timore . Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 6, 18
Queste parole testimoniano· allo
stesso tempo il suo affetto per Daniele
La fede di Dario lo condusse a sigillare la fossa dei leoni la notte prima e a ritornarvi
presto il mattirlo seguente, quando era ancora buio (Teodoreto), per vedere se Daniele era
ancora vivo (Girolamo, Efrem). La fede chiuse la bocca dei leoni (Cirillo di Gerusalemme). ·
Daniele non si era disperato, convinto che le awersità erano comunque volontà di Dio
(Giovanni Crisostomo). I persecutori di Daniele si vergognarono quando Daniel~ uscì
dalla fossa dei leoni, proprio come si erano vergognati quelli che avevano crocifisso Gesù
(Afraate). La liberazione di Daniele si concluse con la proclamazione di Dario d.ell'esistenza
di un unico Dio (Cipriano).
20 21
Allo spuntar. del giorno Dario chiamò Daniele
25
24 Daniele ·aveva confidato nel suo Dio Gli u01nini che avevano accusato Da-
niele
Realizzato dalla fede
Chiusero le fauci dei leoni~ spense-
I suoi accusatoti si vergognarono
ro la violenza· del fuoco, scamparono· al Daniele ·venne perseguitato così
taglio della spada (Eb 11, 33-34). Vedi come lo era stato Gesù ... Daniele venne
quanto fossero vicini alla morte, Da- gettato nella fossa dei leoni, e poi fu li-
niele circondato dai leoni, i tre .f anciulli berato e ne uscì indenne; Gesù invece fu
che aspettavano nella fornace, Abramo, mandato nel regno dei morti e ne ascese
Isacco e Giacobbe in mezzo a diversi e la morte non ebbe potere su di lui. Per
pericoli? Ma neanche così si disperaro- quanto riguarda Daniele ci si aspettàva
no. Perché questa è la fede. Quando le che dopo essere stato gettato nella fos-
cose volgono al peggio, dobbiamo cre- sa non ne sarebbe uscito; quanto a Ge-
dere che non accadrà niente di male, ma sù dissero: Da dove si è steso non potrà
tutto finirà bene. rialzarsi (Sal 40, 9). Nel primo caso le
·Giovanni Crisostomo, bocche dei feroci e crudeli leoni rima-
Omelie sulla Lettera agli Ebrei, 27 sero chiuse; nel secondo rimase chiusa
la bocca della morte, -per quanto feroce
e avida di creature viventi. Sigillarono
·la fossa di Daniele e la vegliarono con
La fede illumina la coscienza
attenzione; e vegliaràno con attenzione
La lettura di oggi vi ha però richia- il sepolcro di Gesù, infatti è scritto: Or-
mato alla vera fede e vi ha indicato la via dina dunque che sia vigilato il sepolcro
che·dovete anche voi seguire per piacere (Mt27, 64). Quando Daniele uscì, i suoi
a Dio. Senza la fede- sfa infatti scritto - è accusatori provarono vergogna; e quan-
impossibile piacere a lui (Eh 11, 6). Quan- do Gesù risuscitò, coloro che lo avevano
do mai potrà fare secondo il proposito di crocifisso provarono vergogna.
servire a Dio un uomo che non creda nel- Afraate,
la sua ricompensa? Quando mai una fan- Dimostrazioni, 21, 18
ciull~ abbraccerà 1a verginità e un giovane
la castità se non hanno fede nell'immar-
cescibile corona che premierà una vita Il castigo ·commisurato all) offesa
immacolata (cf. 1Pt5, 4)? La fedesecon-·
do il profeta è l'occhio che illumina ogni Dal momento che una semplice pu-
coscienza e infonde intelligenza: Se non nizione non era sufficiente per quei cor-
credete, non· potete neanche comprendere : pevoli, per equiparare l' o_ffesa che ave-
· (Is 7, 9). Per Daniele, come leggiamo (cf. vano fatto a quell'uomo giusto vennero
Eh 11, 34),.la fede chiuse la bocca ai leo- condannati allo stesso castigo e gettati
ni: Daniele fu tirato fuori dalla fossa, e non nella fossa dei leoni con mogli e figli.
. si riscontrò in lui lesione alcuna perché egli .
· Efrem Siro, ..1
. . I
aveva avuto fede nel suo Dio (Dn 6, 23). Commento a Daniele, 6, 24
Cirillo di Gerusalemme,
Le catechesi, 5, 4
286 Daniele
27
Si tema il Dio di Daniele 28
Dio fa prodigi e miracoli . ·
Nel primo anno di Baldassàr, ·re di Babilonia, Daniele, mentre era a letto,
ebbe un sogno e visioni nella sua mente. Egli scrisse il sogno e ne fece la seguen-
te relazione. Io, Daniele, guardavo nella mia visione notturna, ed ecco, i quat-
. · tra venti del cielo si abbattevano impetuosamente sul Mare Grande e quattro
grandi bestie, differenti l'una dal!'altra, salivano dal mare. La prima era simile
a un leone e aveva ali di aquila. Mentre io stavo guardando; le furono strappate
le ali e fu sollevata da terra e fatta stare su due piedi come un uomo e le fu dato
un cuore d'uomo. Poi ecco una seconda bestia, simile a un orso, la quale stava
alzata da U1t lato eaveva tre costole in bocca, fra i denti: e le fu detto: «Su, divora
La visione delle quattro bestie (7, 1-8) 287
molta carne». Dopo di questa) mentre stavo guardando, eccone un'altra simile .
a un leopardo) la quale aveva quattro ali d'uccello sul dorso; quella bestia aveva
quattro teste e le fu dato il potere. Dopo di questa) stavo ancora g~ardando nelle
visioni notturne) ed ecco una quarta bestia, spaventosa) 'terribile) d'una forza
straordinaria) con grandi denti di/erro; divorava)· stritolava e il rimanente se lo
mettevàsotto i piedi e lo calpestava: era diversa da tutte le altre bestie preceden-
ti e·aveva dieci corna. Stavo osservando queste corna) quand)ecco spuntare in
mezzo a quelle un altro corno più piccolo) davanti al quale tre delle prime corna
furono divelte: vidi che quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una
bocca cheproferùJa parole arroganti (7, 1-8).
Daniele .racconta il suo sogno per i posteri (Girolamo). Queste visioni, rivelate ·grazie
allo Spirito, dimostrano che Daniele era un profeta non solo agli occhi dei contemporanei ma
anche per le generazioni future (Ippolito). La sua visione dei quattro venti del cielo potrebbe
rappresentare le potenze angeliche, mentre la terra rappresenta il peccato e le quattro bestie i
quattro ·regni (Girolamo, Ippolito)·. Ci sono due diverse correnti di iriterpretazioni dei quattro
regni: la minoranza siriaca (Efrem, Isho' dad) si oppone agli altri (Ippolito, Cirillo di Gerusalemme,
Giovanni Crisostomo, Teodoreto, Girolamo). Tutti gli interpreti concordano sul fatto che
l'immagine della leonessa .si riferisca all'impero babilonese, ma non sui regni raffigurati mediante
le altre tre bestie. Ippolito, Girolamo, Crisostomo e Teodoreto ritengono che la seconda bestia,
l'orso, sia il regno persiano; la terza, il leopardo, il regno macedone; e la quarta l'impero·romano.
Efr~m e Isho' dad invece credono che l'orso sia il regno medo, il leopardo il regno persiano e la
quarta il regno macedone. Le dieci.corna simboleggiano i dieci re fino ad Antioco (Girolamo). Tra
le dieci corna appare un corno più piccolo, ossia l'Anticristo (Ippolito). Il piccolp corno con occhi
umani ·è un uomo peccatore in cui Satana risiede (Girolamo). La quarta bestia appare diversa
dalle altre a causa delle sue corna e le.tre coma rappresentano Egitto, Libia ed Etiopia (Ippolito).
L'Anticristo è il persecutore dei Giudei (Efrem). Antioco Epifane è il piccolo corno (Isho'dad).
Daniele ha profetizzato che la successione di Dio verrà contaminata dai Gentili (Afraate).
\
. , . . .
' ..
1
Sogno e visiòni di Daniele La profezia di Daniele
Fino a questo punto il beato Daniele
Il ricordo delle cose viste
aveva trascritto le· sue profezie sopr.attut-
· Mentre nei capitoli precedenti si è se- to secondo i canoni della storiografia. Da
guito r ordine -storico dei fatti straordinari principio aveva infatti iniziato a informar-
ac.c aduti sotto N abucodònosor, Baldassàr ci sugli awenimenti del periodo in cui era
e Dario (o Ciro se vuoi), qui vengonp nar- stato fatto prigioniero con i suoi compa-
rate le visioni avute ognuna a suo tempo, · gni; aveva aggiunto, ·inoltre, .la testimQ- .·11
visioni che solo il profeta conosceva e che nianza della ·sollecitudine dimostrata dal ·
per i barbari non presentano alcun valore Dio creatore dell'universo nei loro con-
particolare di prova o .di rivelazione; vengo- fronti. Di seguito, ~veva narrato quali pe-
no comunque riferite perché ai posteri resti ne avesse scontato N abucodònosor per la
almeno il_ricordo delle cose viste. . sua crudeltà e per la sua arroganza; dopo
Girolamo, queste vicende, quale castigo avesse rice-
Commento a Daniele, 7, 1 vuto Baldassàr per ave:r oltraggiato i.sacri
288 Daniele
arredi. Dopo la deposizione di costui per realtà, come dice il beato Apostolo: del
punizione divina e il trasferimento del presente nulla, infatti, è stabile, né sicu-
potere ai Medi, scrisse quanto gli avveni- ro, ma tutto scorre, perisce, si corrompe.
va durante il regno di Dario, ·insegnando Il beato Daniele vide, invece, una distesa
come il re medo si comportasse con lui, . d'acqua, c.h e sta a indicare i m.arosi della
quali inganni avesse tollerato da parte dei vita presente. Poiché fu costretto a ve-
governatori e dei sàtrapi, quale sostegno dere una terra Straniera una volta fatto
avesse ricevuto da Dio. Dopo aver rac- prigioniero, conobbe i marosi e le tem-
contato tutto ciò sistematicamente, inizia peste della vita. E il re che, in verità, era
a insegnare il resto, ovvero quelle predi- superbo per l1 oro, l'argento, il bronzo e il
zioni che apprese attraverso le rivelazioni. ferro, attraverso questi metalli comprese
E parla in primo luogo della rivelazione : gli avv~nimenti .concernenti gli imperi,
delle quattro bestie, che somiglia in qual- e apprese le successioni dei ·re; apprese,
che niodo al sogno di N abucodònosor. In inoltre, a non .insuperbire, dal momen~
effetti, mentre quello aveva visto riuniti to che il potere regale subisce repenti-
in una sola statua quattro elementi diver- · ni mutamenti... E allora chiama "mare"
si, il profeta vede uscire da un solo mare la vita, che produée infinite e violente
quattro bestie. Per non essere costretti a tempeste, mentre i "venti)) che infuria-
ripetere due volte queste affermazioni,
no sul mare sono i bruschi cambiamenti
inizieremo un'interpretazione punto per
degli eventi. Così come i flutti si agitano
punto: così l'argomento della profezia sa-
· · quando il vento soffi.a verso settentrione,
rà esposto con più chiarezza.
rrientre Borea spazza il mare, e di nuovo
Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 7, 1 ·
l'onda si spinge verso il meridìone: allo
stesso modo gli Assiri, allorché ottenne-
ro il governo del mondo, trascinarono
2
con sé tutti i popoli assoggettati; quando
I quattro venti del cielo il loro regno passò ai Persiani, immedia-
tamente anche mutò la rotta dei popoli
Le potenze angeliche assoggettati. Dopo che presero il potere ·
. · Ritengo che i quattro venti del cielo i Macedoni., tutti offrivano il consueto
fossero le quattro potenze angeliche alle tribu~o, ad .esclusione di quelli ai quali
quali sono affidati i principali regni .. . Il prima erano assoggettati. Ma i Roma-
mare, invece, sta a indicare questo no:. ni, quando s'appropriarono del potere
stro mondo attuale (cf. Mt 13, 47 -5 O) universale, trascinarono tutti verso Oc-
che trabocca di acque salse e amare, ap- cidente, senza tenere più in alcun conto
punto come lo intende il Signore nella i Macedoni: anche loro furono, .infat-
parabola della rete gettata in niare. ti, inseriti tra i sudditi. A buon diritto
. Girolamo, paragona, dunque, i rivolgimenti degli
.Commento a Daniele, 7, 2-3 . eventi al soffi.o dei venti, che spingono
le onde del mare ora qua, ora là. Perciò
fa menzione di ·quattro venti, come fu-
rono quattro anche le successioni degli
Repentini mutamenti imperi. Poi ci spiega in cosa consista la
Dunque Nabucodònosor vide una ..differenza tra le4uattro bestie.
statua, che gli provò la vanità delle co- Teodoreto di Cirro,
se presenti, che sono più sembianze che Commento a Daniele, 7., 2-3
La visione delle quattro bestie (7, 1-8) 289
4 La prima bestia
3 Le quattro bestie
pari del leone fra le belve, l'aquila è regi- L'aquila rappresenta i Babilonesi
na fra gli uccdli. E si deve ancora notare
Questo animale ovviamente_rappre-
che l'aquila ha una vita molto lunga, e
senta il regno dei Babilonesi. Questa visio~
cpe il regno degli Assiri ha predominato rte di Daniele si accorda perfettamente con
per diverse generazioni. Alla leonessa~ o il già menzionato sogno di N abucodòno-
aquila che sia, vennero strappate le ali, sor, che vide una statua, e costitµisce una
vale a dire gli altri regni su c·ui prima, sola profezia con essq. In realtà come il'
_sc_o rrazzando, spadroneggiava. regno babilonese in quel .sogno era para-
- - Girolamo, gonato all'oro, che_è il più nobile tra i me-
Commento a Daniele, 7, 4 talli, qui viene descritto come un leone,
che è la più forte tra le bestie, e un'aquila,
che ha la maggior perniciosità tra gli uc-
I limiti della natura celli.
'.Efrem Siro,
La bestia più forte rappresenta il pri- Commento a Daniele, 7, 4
mo regno, non perché sia testimoniata in
essa una potenza maggiore, ma·"in quanto
viene rivelata per prima a causa di una 5 Un orso
maggiore dignità. Tuttavia -Daniele vide
che le furono strappate le ali, ovvero fu
spogliata di tutti i suoi sudditi e fu priva- Il regno persiano
ta della precedente potenza. E fu tirata su La seconda bestia, che rassomigliava
dal suolo, cioè srnise di regnare. Fu fatta - a un orso, è la stessa che nel sogno del-
stare eretta come un uomo significa che di- la statua viene presentata col petto e le
venne uguale ai -suoi sudditi. .E le fu dato bracçia d}argento. Per la sua itisensibilità
un cuore umano. Apprese nella sventura · e ferocia viene paragonata a .un orso (in
a pensare come un uomo e a_ non esage- verità il regno persiano, a mo' di quello
rare con I'im_maginazione, oltrepassando i spartano, fu duro e maggiormente frugale
liiniti della naiu'ra umana, poiché davvero nel vitto, tanto 'c he nelle pietanze usavano -
quel re era ammalato di presunzione e di -sale e crescione, come si legge nell' In/ cm-
sconfinata arroganza, quando teneva il ti-
zia di Ciro il Grande 9
).
Girolamo,
mone del comando; perciò anche il beato
Cof!Zmento a Danie_le, 7,' 5
Isaia afferma: Dio indurrà pensieri superbi
nel principe degli Assiri. ril verità, -d~po
aver appreso in seguito all'esperienza il
mutamento delle vicende _u mane e la -fragi- La crudeltà
lità della buona sorte, riflettono sulla sorte Allude qui al regno persiano: dice
umana e conoscono se stessi, dopo aver che somiglia a un orso, per la crudeltà e
acquisito un cuore completamerite uma- l'esagerazione delle punizioni. I Persiani
no. Così dunque ci racconta riguardo alla infatti sono i più crudeli di tutti i barba-
prima bestia. _ ri -rigùardo ai castighi, poiché scuoiano i
Teodoreto di Cirro, prigionieri, escogitano atroci punizioni
Commento a Daniele, 7 ,-4 - attraverso il taglio delle singole parti del
9
Cf. Senofonte, Ciropedia, 1; 2, 8 e 11.
La visione delle quattro bestie (7, 1-8) 291
corpo e dispongono una morte orribile siderare come i tre regni - babilonese, me-
per.i condannati.' da e persiano - riuniti in un unico regno.
Teodoreto di C~rro, · Girolamo,
Commento a Daniele, 7, 5 Commento a Daniele, 7, 5
il tempo della fine del regno dei figli di" bandita dalla terra, e il mondo intero si
Sem, il re, venuto dalla tribù di Giuda, esaurirà. Perciò non dobbiamo anticipa-
riceverà il regno, quando sarà avvenuto il re lavvertimento di Dio, ma esercitare
suo secondo avvento. la pazienza e la preghiera di non cadere
Afraate, in questi tempi. Non dobbiamo tuttavia .
Dimostrazioni, 5, 10 rifiutare di credere che queste cose pas-
seranno". Perché se le cose che il profeta
ha predetto in anticipo non si fossero
realizzate, non avremmo bisogno di os-
. -Alessandro"
servare queste cose. · Ma: se quelle stesse .
. Questo è Alessandro, re dei Greci, cose sono avvenute nel momento giusto;
e il profeta dice che è simlle al ferro, che come pronosticato, anche queste cose
è il metallo più çluro di tutti. Aggiunge certamente si compiranno.
che la bestia è munita di denti di ferro, Ippolito,
e con questo simbolo indica· il potente Scoli a Daniele, 7, 7
esercito di Ale~sandro, che sottomette ·
quasi tutti i re, Poi aggiunge che lo ve-
deva · mentre divorava o calpestava tut- I dieci re succe~sori
to quello che incontrava, ·distruggendo
· tutto nel contempo. Con queste parole Le due ultime . bestie riferentesi ai
. predisse èhe Alessandro avrebbe attac- Macedoni e ai Romani, Porfirio le iden-
cato i domini.di quasi tutte le altre pro- tifica nel solo impero macedone distin-
vince, avrebbe derubato ·i loro abitanti guendole però così: pretende che nella
e avrebbe permesso che tutti i campi ,e pantera · si veda lo stesso Alessandro,
le tenute fossero saccheggiati e distrutti mentre nella bestia dissimile dalle altre
dai suoi soldati,· così che sarebbe sem'" bestie i quattro succes~ori di Alessandro;
brato che avesse stretto il mondo intero _poi :fino ad Antioco soprannominato Epi-
e tutte le sue cose preziose in una. morsa fane conta dieci re che sar.ebhero stati
e le_ avesse offerte ai suoi soldati per far- quanto mai crudeli, e questi non li con-
gliele schiacciare. . - sidera ciascuno re di un solo regno - ad
Efrem Siro, .e sempio della Macedonia, Siria, Asia ed
Commento a D.aniele, 7, 7 Egitto - ma fa dei diversi regni un'unica
compagine di regni, in modo da far cre-
dere che lespressione: bocca· che proferiva
parole insolenti non venga riferita ali'An-
L'Anticristo . apparirà- improvvisa- tiçristo bensì ad Antioco.
mente con dieci corna · '
Girolamo,
Come il profeta ha già detto del' . Commento a Daniele, 7, 7 ·
leopardo, che la - bestia aveva quattro
teste ed era stata soddisfatta, e il ·regno ·
di Alessandro era stato diviso in quat- 8
Le corna .
.
ticolare dalle corna. Perché l'aspetto di il termine "occhi" vuole indicare l'in-
questa bestia è diverso da quello di qua- telligenza e l'astuzia, di cui fece uso per
lunque· altra del genere. colpire molti. Ma dice anche che ha una
·Ippolito, bocca che parlava a gran voce, ovvero ar- .
Scoli a Daniele, 7, 8 rogante e superba.
.Teodoreto dì Cirro;
Commento a Daniele, 7, 8
Il figlio-della perdizione .
Diciamo diinque ciò che ci hanno
tramandato tutti gli scrittori ecclesiastici: Conquistato solo da Dio
verso la fine del mondo; quando l'impe-
ro romano sarà in completa .dissoluzio- Chi sono i dieci re? Qual è il piccolo
ne, verranno dieci re che si divideranno corno? Dico che l'Anticristo apparirà in
il mondo romano, e sorgerà po~ un altro mezzo ai re. Quel corno aveva occhi simi-
piccolo re, l'undecimo, che dei dieci re li a quelli di un uomo e una bocca che pro- _
ne abbatterà tre, ossia quelli d'Egitto, feriva parole arroganti. Quali parole pos-
d'Africa e d'Etiopia, come veniamo a sa- sono essere dette che siano più arroganti
. pere più esplicitamehte nei versetti che ' di queste: Si porrà al di sopra di qualsiasi
.seguono; è una volta fatti fuori questi, cosa sia chiamata Dio o divina, tanto da
. anche gli altri sette re si sottome~teran · sedete nel tempio di Dio (2 Ts 2, 4)? Non
no al vincitore. Ed ecco - continua - il stupirti se ha occhi di uomo: infatti così
nuovo corno aveva degli occhi che sem- si dice. È un uomo (cf. 2 Ts 2, 3 ); Perché
-b~avano . occhi umani, per non farci pen- il corno ·all'inizio appare piccolo e non
sare """-- come opinano alcuni - che si tratti grande? Crescer~ dopo questo tempo e
del diavolo o di un dèmone, bensì di uno dominerà alcuni regni. Perché? Nessun
degli uomini nel quale Satana tutt'intero regno riuscirà a sopraffarlo, ma Dio stes-
abiterà corporalmente. E una bocca che so lo annienterà e lo distruggerà.
proferiva parole insolenti: infatti è f uo- Giovanni Crisostomo,
mo. del peccato, il figlio della perdizione, Commento a Daniele, 7
tantQ che ha il coraggio di piazzarsi nel
tempio di Dio proclamandoSz' lui stesso
Dio (2 Ts 2, 3-4).
· Girolamo,
Commè_nto a Daniele, 7, s·
IL GIUDIZIO DIVINO
Io continuavo a guardare, .
quand'ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capellidel suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come v~mpe di/uoco
con le ruote come fuoco ardente.
Un fiume di fuoco scorreva
e usciva dinan.zi a lui: - .
· mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assiStevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.
Continu.ai' a guardare a causa delle parole a·rroganti che quel corno pro/e- . ·
riva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato a bruciare
nel fuoco. Alle altre bestie fu toltò -il potere e la.:durata della loro vita fu
fissata fino a un termine stabilito (7, 9-12).
Il giudizio divino (7, 9-12) 297
Dio, che è incorporeo e privo di forma, si serve delle visioni quando lo desidera
(Teodoreto); dunque è opportuno interpretare le visioni in senso simbolico (Giovanni
Crisostomo, Teodoreto). L'Antico di giorni è il Padre (Ippolito). Il titolo ''Antico di giorni"
allude all'eternità di Dio (Cassiodoro, Teodoreto). I troni indicano il giudizio divino
(Girolamo, Giovanni Crisostomo, Efrem). Il giudizio divino si svolge quando l'Antico di
_ giorni prende il suo posto in mezzo agli altri troni (Gregorio di N azianzo, Ambrogio). I
-suoi capelli, descritti come "pura lana", sono un segno del perdono dei peccati (Origene,
Cirillo di Gerusalemme). Il potere di Dio è proclamato attraverso i simboli del trono, del
fiume e delle ruote (Teodoreto). L'espressione "mille migliaia" non è usata per indicare un
numero preciso di servitori, ma una moltitudine troppo grande per l'umana·comprensione
(Girolamo). Coloro che assistono il Signore sono veri sacerdoti (Gregorio di Nissa), dotati
dello Spirito Santo per servire (Basilio). I libri del giudizio aperti davanti alla corte seduta
contengono la memoria delle- azioni degli uomini (Teodoreto). Dio non ha bisogno di libri,
ma il profeta utilizza un'immagine umana per illustrare il rigoroso esame su cui si basa il
giudiZio di Dio (Isho'dad). Il giudizio divino scende per umiliare i superbi (Girolamo).
Ad ogni regno terreno viene concesso un tempo per regnare, seguito dalla distruzione che
merita (Teodoreto). Dopo che il quarto impero viene distrutto, non verrà rimpiazzato da un
altro impero terreno, ma da quello dei santi. (Girolamo).
a Mosè, in quale altra ancora a.Isaia e co- Stia ritto anche per voi
. sì diversamente a Geremia. E se osserve-
Stia ritto anche per voi, perché non
rai qualche differenza tra le rivelazioni,
dobbiate temerlo seduto in trono; chi sie-
non addebitarlo a una natura moltepli~
de, infatti, giudica, come dice Daniele: Fu-
· ce della · divinità, ma ascolta quello che
rono collocati troni e furono aperti i libri e
Dio dice per bocca del profeta Osea: Ho un vegliardo.si assise." Nel salino ottantesi-
moltiplicato le visioni e ho preso questo moprimo sta scrittò: Dio si alza nel!'assem-
aspetto nelle mani dei profeti (Os 12, 11). blea divina e in mezzo giudica gli dèi (Sai
Dice che «ha preso questo aspetto», ma 82, 1). Sedendo, dunque, giudica; giudica
non che fu visto dai profeti: plasma in- stando ritto; e giudica gli esseri imperfetti
fatti visioni a seconda della sua volontà. e giudica tra gli dèi. Sta ritto per voi corrie
Così, infine, anche il beato Ezechiele, un difensore, come un buon pastore, per-
dopo aver contemplato una mescolanza . ché i lupi pericolosi non vi assalgano.
visibile di elettro e fuoco e aver narrato -Ambrogio, .
la sua visione, conclude: Questo è l'a- Lettere, .14 extra, 6
spetto della gloria del Signore (Ez 1, 28).
Vuol dire che rion ha visto il Signore, né
la gloria del Signore, ma l'aspetto della Non ti na~condere dal giudizio finale
gloria del Signore. .
· Teodoreto di Cirro, Ricorda la v1sione di Dio di Daniele e
· Commento a Daniele, 7, 9-10 · · · come egli ci descriva il giuçlizio. . . tutto è
rivelato chiaramente perché tutti possano
ascoltarlo, angeli e uomini, il male e il be-
ne, cose fatte apertamente e altre in segre-
Da solo nel suo trono to, azioni, parole e 'pensieri, tutto .in una
Quella serie di troni visti da Daniele volta sola. Come ·devono trovarsi davanti
mi sembra che siano dunque quelli che a questo giudizfo coloro.che hanno vissu-
Giovanni chiama i ventiquattro troni. to male? Dove si ·nasconderà quell'anima
. L'Antico di giorni è quello che in Gio- che alla vista di tutti questi spettatori verrà .
vanni siede da solo ·sul trono; e anche il improvvisamenre scoperta nella pienezza
Figlio dell'uomo che viene verso l'Anti- della sua turpitudine? Con quale corpo
co di giorni è 'la stessa persona che Gio- sosterrà queste pene infinite e insopporta-
vanni chiama leone della tribù di Giuda, bili? ... Non c'è sollievo dopo la morte, né
radice di David (Ap 5,. 5). Per gli altri · c'è modo di·sfuggire alle punizioni.
particolati esistono analogie del genere. Basilio di Cesarea,.
Suppongo che quei trarti sian'? di quel~
Lettere, 46
li a cui accenna anche l'apostolo Paolo:
sia troni sia dominazioni (Col l, 16). E
anche· nel Vangelo si legge: Voi invece · Il tfrolo è simbolico .
siederete sopra dodici troni per giudicare Lottiamo con le nostre menti per
le dodici tribù d'Israele (Mt 19,28; Le 22, comprendere, miei cari, perché non è
30). Dio viene chiamato colui che siede e una questione da poco di cui discutere.
l'Antico di giorni per mettere in.evidenza . Dice: fu"rono colloèatitroni e un vegliardo
il sÙo ufficio di giudice eterno. · si assise. Di chi si tratta? Quando hai sen-
Gi~olamo, . tito di un orso, non hai pensato a un orso;
Commento a Daniele, 7, 9 . quando hai sentito di una leonessa,. non
Il giudizio divino (7, 9-12) 299
ministri è nella potenza dello Spirito che più ·grande da non poterne determinare
essi compiono irreprep.sibilmente il loro il numero. Al giudizio dunque assiste-
ufficio. Tutta quell'armonia sovraceleste ranno Dio Padre di tutti; Gesù Cristo
e·indicibilé nel servizio di Dio e nel mu- assiso accanto a lui, con essi lo Spirito
tuo accordo delle potenze sovracosmi- · Santo dell'uno.e dell'altro. Tutti con le
che non potrebbe conservarsi senza che nostre opere saremo convocati davanti
le presiedesse lo .Spirito. Così dunque a loro dalla tromba angelica!
nell' a't to di dar loro l'esistenza, agli esseri Cirillo di Gerusalemme,
che non raggiungono la loro perfezione Le catechesi, 15, 24
per un progresso, ma che fin dalla crea-
zione sono già immediatamente perfetti, ·
è presente lo Spirito Santo, per conferi- Due libri
re la propria grazia -a perfezionamento e
completamento della loro essenza. ' La coscienz~ e le opere di ognuno -
Basilio di Cesarea, vengono svelate a tutti sotto ambedue gli
Lo Spirito Santo, 38 aspetd: buone e cattive. Il libro buono ·
è ·quello che spesso incontriamo nella
Scrittura: il libro dei viventi; cattivo è il
libro che porta in mano I' accusatore, che
Diecimila volte diecimila è il nèmico e il vendicatore a cui si rife-
Sta scritto: Quando il Figlio del!' uo~ risc~ l'Apocalisse: !'accusatore dei nostri
mo verrà nella sua gloria, saranno con fratelli (Ap 12, 10). Questo libro è for-
lui t?ttti i suoi angeli (Mt 25, 31). Ve- e
mato di terra anche il profeta ne parla
di, o uomo, _davanti a. quanti giudici ti quando dice: verranno scritti sulla terra
(Ger 17, 13)~
presenterai. M-a sarà anche presente
con essi tutto il genere umano! Calcola Girolamo,
quanti siano Òra i cittadini dell'!mpero Commento a Daniele, 7, 10
rom·ano, quanti i barbari; quanti da mi-
gliaia d'anni sepolti da· Adamo ai nostri
giorni. Rispetto alla stèrmiriata moltitu- Dio giudica con equità
·dine degli angeli quella degli uomini è I libri furono aperti non perché Dio
ben poca. cosa - l'umanità è una delle abbia bisogno di libri, fua il profeta sta
c.e nto pecore e gli_ angeli sono. le altre parlando in termini umani, secondo lo
· novantanove (cf. Mt 18, 12; Le 15, ~) . stile delle Scritture, che parlano material-
-; perché devi farti il conto del nume- mente· con creature materiali; inoltre, per·
ro degli abitanti della terra a partire mostrare il rigoroso esaine su cui si basa~
dall'immensità della stessa terra abita-- no i giudizi di Dio, dice che Dio giudica .
ta, un punto.in mezzo al solo cielo che con. equità e pazienza.
-la circonda. Calcola che ·questo cielo · Isho'dad di Mèrv,
è abitato da una· moltitudine di esseri Commento a Daniele, 7, 10
proporzionata alla sua estensione, e i
cieli dei cieli a loro volta sono abitati da
moltitudini infinitamente più grandi. Il
profeta dice: Mille migliaia lo servivano
La memoria degli eventi
e dieàmila miriadi lo assiftevano (Dn 7, Decise che il resto del tempo fosse
. 10), per indicare non soltanto un gran dedicato al giudizio e spiegò là memoria
· numero, ma un~ moltitudine di tanto · degli eventi a ciascuno. Chiama '~libri"
Il giudizio divino (7, 9-12) 303
la memoria di ogni awenimento. E se "il suo corpo'". Dal momento che con
qualcuno ritiene che con queste paro- "bestia" allude a tutto l'impero, m~
le si alluda àlla promessa che il.Signore nell'impero vi sono alcuni educati alla
fece agli Apostoli:· Saranno posti dodici fede, -altri operatori di delitti, e siamo
troni~ e una volta seduti giudicherete le
soliti definire gli uni uomini spirituali,
dodici tribù d)Israele -(Mt 19, 28), non
gli altri corporei, secondo le parole del~
è lontano dalla verità; l'annuncio della
verità è infatti di per sé senza menzo- la divina Scrittura, correttamente non
gna. dice che la bestia è stata consegnata alle
Teodoreto di Cirro, fiamme per essere bruciata, ma il corpo
Commento a Daniele, 7, 9-10 della bestia, ovvero i più grassi e mate-
riali, che non sono capaci di pensieri
spirituali.
11
Il corno e la bestia Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 7, 11
. Parol~ ·arroganti
'
Il giudizio di Dio viene per abbattere 12
la superbia. E appunto per questo l'im- Le altre bestie
pero romano sarà distrutto: perché come
quel corno proferisce parole grosse. La punizione delle bestie
Girolamo,
Commento a Daniele, 7, 11 Dice che. cessò oramai il potere del-
le altre bestie, sebbene desiderassero
regnare _per un periodo molto lungo: è
Tutti i regni saranno distrutti evidente che fu Stabilito un tempo per
ognuna di quelle affinché regnasse. bo- .
A causa dell'Anticristo blasfemo tut- po questi eventi, dice, e quando gli al-
ti i regni vengono annientati simultanea-
mente ·con la distruzione dell'unico impe- tri regni erano già stati distrutti, mentre
ro rbmano e rion esisterà più in nessun coloro che erano degni di punizione nel
modo un impero terreno, bensì ci sarà un quarto regno erano stati consegnati al
soggiorno di santi e l'avvento trionfale del fuoco ..
Figlio di Dio. Teodoreto di Cirro,
Girolamo, Commento a Daniele, 7, 12
Commento a Daniele, 7, 11~12
Questi sono i due avventi del nost_ro Signore e Salvatore (Ippolito, Tertulliano). Il regn~
di Cristo non ha fine, e il suo dominio è eterno (Rufino, Ilario). Il suo secondo avvento è pieno
di gloria (Cirillo di Gerusalemme, Giustino,' Teodoreto). Il Figlio dell'uomo è il Figlio di Dio
che ha assunto sembianze umane (Girolamo), ma che era in cielo fin dall'inizio (Eusebio,
Ippolito); venuto a giudicare e a rimettere i peccati (Tertulliano), sulle nuvole, dove Dio si
manifesta (Giovanni Crisostomo). La profezia riguarda il Signore e in Lui si compie (Efrem),
Lui che è chiamato Figlio dell'uomo perché è stato· partorito naturalmente come un figlio .
· (Cirillo di Gerusalemme), generato da Dio (Giustino), come descritto nel testo dell'Apostolo
· (Girolànio). L'Antico di giorni non invecchia con il tempo e la sua apparizione è la prova.che
il Padre è apparso ai profeti (Agostino). Il Figlio è l'Unigenito di Dio e un nuovo Adamo che
ha sconfitto la morte con la morte (Ippolito). Il suo regno dura per sempre e l'umanità in esso
·è come gli angeli (Tertulliano). La terra intera lo adorerà (Giovanni Crisostomo).
Daniele, che confessa il Figlio dell'uomo non ritenne vergogna e nella seconda scor-
nell'eterno regno dei secoli, o a tutti gli al- tato da schiere di milizie angeliche nella
tri a cui si presentò in forma di varie crea- gloria (cf. Eb 12, 2; Mt 25, 31). Dunque
ture, nei modi di Dio e nelle opere di Dio, non solo crediamo fermamente nella sua
ovvero per insegnarci a conoscere Dio e prima venuta, ma ne attendiamo anche la
a godere della nostra condizione eterna. seconda. Se per la prilna abbiamo detto:
Perché questo piano, destinato all'umana Benedetto colui che viene nel nome del Si-
. salvezza, porta con sé nel tempo presente gnore (Mt 21, 9), per la seconda andremo
un attacco così empio contro la sua nascita incontro al Signore ad adorarlo con gli an-
eterna? La creazione, di cui tu parli, risale geli ripetendo le stesse parole: Benedetto
all'inizio dei tempi; ma la nascita di Cristo colui che viene nel nome del Signore. Il Si-
è s.enza fine e prima dei tempi. Rifletti su· gnore allora verrà non per essere giudicato
quanto segue: stiamo forzando le parole un'altra volta ma per giudicare quelli che
se un profeta o il Signore o un apostolo l'hanno giudicato. Se nella prima venuta
o qualche testo sacro ha descritto con il tacque davanti a chi lo giudicava (cf. Mt
termine "creazione" la nascita della sua 26, 62; 27, 12)., nella seconda si rivolgerà
eterna divinità. In tutti questi casi Dio,· ai malvagi che lo sottoposero ai tormenti
"che è una fiamma che consuma, è presente dicendo loro: ·Tu hai fatto questo e io ho
come essere creato, in modo tale da poter taciuto (cf. Sal 50, 21). Sè per l'economia
abbandonare la forma creata (On lo stes- salvifica venne a correggere gli uomini co-
so potere con cui ha a~surito tale forma, me maestro con la persuasione, allora ver-
essendo in grado di distruggere in un se- rà per es~i volenti o nolenti come re coida
. condo momento ciò che era stato creato costrizione.
solamente per essere visto. Cirillo di Gerusalemme,
Ilario di Poitiers, Le catechesi, 15, 1
La Trinità, 12, 47
corrotti~ e noi, i vivi~ i supers.titi~ saremo · Non allude forse Daniel~ a questa
rapiti tra le nubi pe.r andare incontro al vedtà quando ·dice che chi ha ricevuto il
Signore in cielo, e cosz' saremo sempre con · regno et~rno è come # Figlio del!'uomo?
. il Signore (1 Ts 4, t6-17). Questo con Le parole «come il Figlio dell'uomo» in-
. chiarezza c'insegna il beato Daniele, an- dicano che si farà uomo e apparirà come
· tale, ma rion verrà generato da seme urna- ·
nunciando la seconda venuta del ·Salva-
no. Daniele afferma la stessa verità in mo-
tore, e chiamandolo apertamente· Figlio
do figurato quando allude a Cristo come
·dell'uomo, per la natura che prese su di·
a una pietra [che] si staccò dal monte ma
sé; che viene sulle nubi, ·secondo la sua
non per mano d'uomo {Dn 2, 34), perché
promessa, per mostrare 'il suo potere; e
dichiarare che si era staccata dal monte
gli fu· dato onorf!, .potere e regnodall'An- :qon per mano d'uom~ significa che non è
tico dei giorni, come se fosse tm uomo. stata prodotta da attività umana ma dalla
Queste cose le dice .a nche il beato Da- . volontà di Dio,· Padre di tutti, che lo ha
vide -nel suo secondo salmo, -di fronte al generato.
Signore: Il Signore mi disse: «Tu se.i mio Giustino Martire,
figlio, io oggi ti ho generato: chiedimi~ 'e Dialogo con Trifone, 76
ti .concederò i popoli come tua eredità, e
i confini d~lla ierra come tua proprietà>>
(Sal 2, 7-8). Così afferma anche il. beato
Daniele: Infatti tutti i popoli~ le tribù e Il Figlio d'uomo come la roccia
le lingue lo serviranno. E per dimostrare Colui che nel sogno di N abucodòno-
: che il:suo regno è senza fine: il su_o domi- . sor viene descritto come un· sasso che si
nio è un dominio eterno, che non passerà stacca.non per opera d'uomo e che diven-
maz~ e il'suo .regno non sarà distrutto: . · ta una montagna enorme dopo aver fran-
1
_. · . Teodoreto di Cirro, . turnato il ferro, il bronzo, l'argento e l'oro
Commento a Daniele;'?, 13-14 della statua, qui.ci viene presentato nella
figura d~un Figlio d'uomo in allusione al-
la carne umana assunta nel Figlio di Dio,
conformemente al testo che leggiamo ne-
;i
La visione .di Daniele riferisce al gli Atti degli Apostoli: Uomini di Galilea, ·
nostro Salvatore perché state guardando ·verso il cielo? Quel ·
Gesù che di mezzo 4 voi è stato assunto z;n
. Il profeta Daniele, che vide il suo
cielo, verrà nello stesso modo con cui l'ave-
regno per ispira·z ione dello Spirito divi-
te visto salire al cielo (At l, 1 l).
no," così ha profetizzato, ·descrivendo la
· Girolamo,
visione di Dio in termini umani. .. Queste
Commento a Daniele, 7, 13
parole non possono. chiaramente essere
riferite a nessun altro se non al nostro Sal--
vatore, il Dio Verbo che era· in principio
presso Dio, chiamato Figlio dell'uomo in
La Parola non incarnata..
virtù della sua incarnazione. Chi eranel cielo se non la Parola
Eusebio di Cesarea, non incarnata, che. è stata mandata per
Storia ecclesiastica, I, 2, 24-26 mostrare che era nella terra e anche nel
·I:avvento del Figlio delF uomo (7, 13-14) 307
darò le nazioni per tua eredità; da Colui che glia d'uomo sulle nubi del cielo ed essere
tutto ha messo sotto i suoi" piedi (Sa! 2, 7 -8; presentato ali' Antico di giorni e ricevere
Sal8, 8;At 13, 33; Eb l,5; 5, 5). Se dunque potere e regno, tanto che tutti i popoli e
il Padre nell atto di dare il regno e il Figlio
1
le nazioni lo serviranno, mentre il suo po-
nell'atto di riceverlo ·appar\rero .a Daniele tere dura in eterno perché non avrà mai
sotto forma sensibile, come fanno costoro · fine. ·
ad affermare che il Padre non si manifestò Girolamo,
.mai ai Profeti cosicché egli solo deve in- ·Commento a Daniele, 7, 14
tendersi come l'invisibile, che nessuno vide
mai, né può vedere (1 Tm 6, 16)? Ecco in-
fatti il tenore della narrazione di Daniele ...
Ecco il Padre che dà e il Figlio che riceve L'Unigenito Figlio di Dio
il regno eterno e sorio ambedue presenti in Il Padre, avendo reso tutte le cose al
forma visibile al Profeta. · servizio del suo stesso Figlio, sia quelle
Agostino, celesti che quelle terrene, lo aveva mo-·
La Trinità, II, 18, 33 strato a .tutti come l'Unigenito-Figlio di
Dio, in modo che,·insieme al Padre, fosse
riconosciuto come Figlio di Dio davanti
L'uguaglianza con Dio agli angeli e fosse presentato anche come
· Signore degli angeli stessi.
Tutte queste esgressiorii, che fu pre- . Ippolito,
sentato a Dio onnipotente e che ricevette Scoli a Daniele, 7, 14
potere, maestà e regno, bisogna prenderle
nel senso del testo paolino:·Egl~ pur posse-
dendo la natura divina, non pensò di valersi
della sua uguaglianza con Dio, ·ma annientò Il mondo intero sarà al suo servizio
se stesso prendendo la natura di schiavo e . Mi chiedo cosa sia più ovvio di que- ·
diventàndo simile agli uomini:· e dopo aver ste parole: tutti i popoli, nazioni e lingue
preso la natura·umana u.miliò ancora se stes- lo servivano. Vedi che ha abbracciato tut-
so facendosi obbediente fino alla morte, an- te -le genti del mondo. Vedi che ha preso
zi fino alla morte in croce (Fil2, 6-8). e
il seggio del giudice il potere~· Temendo
Girolamo, che tu pensassi che questo è temporaneo, ·
Commento a Daniele, 7, 13 dice: che non finirà maz~ e il suo regno non
sarà mai distrutto, bensì resterà e rimarrà.
Ma se non hai la fede, puoi convin·certi
14
Il suo regno considerando la questione. Vedi che ha lo
. stesso onore del Padre? Poiché il Figlio
è apparso dopo il Padre, dice che il Fi-
·Chi fa a pezzi il piccolo corno? glio è venuto con le nuvole. Ma è chiaro
Ci dica, Porfirio, a quale uomo si . che lui esisteva già prima delle nuvole, se
confanno simili espressioni, e chi è que- è venuto insieme a loro. Gli furono dati
sto tale così potente da spezzare e annien- potere) gloria ' e regno, ovvero il potere
tare quel piccolo corno che lui identifica che aveva. Tutti i popoli, nazioni. e lingue
con Antioco.-Se ci risponde che i capi di lo servivano. In realtà aveva il potere d~
_Antioco vennero vinti da Giuda Macca- prima, ma ricevette poi quel dominio che
beo (cf. 1Mac3-6), ci deve pur far sapere aveva già ottenuto. Come comprendi i ca-
conie .farà, questi, à venire come un Fi- pelli del Padre e altri aspetti della visione,
Dinterpretazione della visione (7, 15-18) 309
così devi comprendere questa parte della Non cercare una chiarezza cristallina tra
visione. Quando senti le parole gli/urano i profeti, dove troverai invece ombre ed
dati e altre cose simili, non devi pensare enigmi, allo stesso modo in cui non cerchi
in termini umani o bassi riguardo al Fi- la luce in un fulmine, ma è sufficiente che
glio. Anche se hai visto un uomo anziano, la luce appaia almeno in parte.
non pensare cheJosse un uomo vecchio, e Giovanni Crisostomo,
la stessa cosa dovrai fare con le altre cose. Commento a Daniele, 7, 7
Io, Daniele, mi sentii agitato nell'animo, tanto le visioni della mia men-
te mi avevano turbato; mi accostai a uno dei vicini e gli domandai il vero
significato di tutte queste cose ed egli me ne diede questa spiegazione: «Le
quattro grandi bestie rappresentano quattr9 re, che sorgeranno dalla terra;
ma i santi dell'Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per sempre,
in eterno» (7, 15--18). ·
E comprensibile che Daniele sia turbato, considerando ciò che ha visto (Giovanni
Crisostomo). Le quattro bestie indicano i quattro impe.ri (Efrem), che sono terr:eni
(Girolamo). La moltitudine di servitori sta nella corte cele~te per assistere al giudizio divino
(Teodoreto). Il regno celeste avrà inizio quando i quattro imperi terreni avranno terminato .
il loro corso (Ippolito). I quattro regni non valgono niente (Teodoreto). Solo il regno
dei .santi rim:;irrà per sempre (Girolamo), perché è la promessa dell'eterna beatitudine di ·
Dio (Agost~no). La profezia di Daniele del regno dei santi si basa sul merito del Nuovo
. Tes'(~mento (Agostino).
15 16
Daniele è turbato dalla visione Un angelo dà la spiegazione
taziorie della visione; uno dei presenti cominceranno. Il regno eterno dei santi
l'istruì sulla verità. verrà alla luce e il regno celeste sarà reso
Teodoreto di Cirro, manifesto a-tutti, non più solo in figura,
Commento a Daniele, 7, 16 coni.e visto attraverso una visione o mo-
strato in una colonna di nuvole ·in cima
a una montagna, ma in mezzo a poteri e
17
I: interpretazione delle quattro bestie schiere angelichè, come Dio incarnato è
e
. uomo, Figlio di Dio Figlio delJ>uomo -
che viene dal cielo a giudicare il mondo.
Il vero significato svelato -da un angelo Ippolito,
Il vero significato di questa visione Scoli aDaniele, 7, 17
gli era stato svelato dall'angelo e le quat-
tro bestie indicavano i quattro imperi:
babilonese, che era fiorente a quel tem- I regni :non contano niente
po, medo, persiano e greco. Ma il potere, Questi regni dunque saranno di·-
dice, · sarebbe·.stato trasferito, a un· cer- e
strutti, :ma.il regno verace senza fine sa-
to punto, da questi regni a que~o santo rà dato ai santi.dell'Altissimo. Ricercando
. dell'Altissimo, a causa del mistero nasco- · quest'ultimo, non si terrà in alcuna consi-
sto in molti uomini giusti del suo popolo derazione. il presente secolo dell'impero,
e in quelli santi dell'Altissimo, e predice che tra non molto avrà fine~
.che avrebbero regnato per sempre. . Teodoreto di Cirro,
Efrem S.irb, Commento a Daniele, 7, 17-18
Commento a Daniele, 7, 16.
e una terra nuova e non si ricorderanno più 18), e poco dopo dice: Il suo regno è eterno
dei passati e la vecchia terra non verrà più (Dn 7, 27). ·
loro in mente, ma troveranno in essa gioia e · . Agostino,
giubilo. Ecco, io faccio di Gerusalemme un · La città di Dio, 22, 3
giubilo e del mio popolo una gioia e salterò
di giubilo in Gerusalemme e gioirò nel mio
popolo e non si udrà più in essa una voce di Il valore del vaticinio nel Nuovo Te-
pianto (1s 65, 17 -19). Ha preannlinziato l'e- stamento
vento mediante un altro profeta con parole
. rivolte a lui: In quel tempo avrà la salvezza La conclusione di questo Testamento
tutto il tuo popolo, che sarà trovato scritto avvenne sul monte Sinai e non era ancora
.nel libro, ·e molti di coloro che dormono nel- vissuto il profeta Daniele che ha detto: I san-
la polvere della terra (o come molti hanno ti dell'Altissimo riceveranno il regno. Con
· tradotto: in ·un mucchio) risorgeranno, gli tali ·parole i.rifatti egli vaticinava il premio·
uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e non del Testamento Vecchio, ma del Nuo-
all'infamia eterna (Dn 12, 1-2). In un altro vo. Come i medesimi profeti indicarono
passo del medesimo profeta si ha: I santi senz'altro lo stesso Cristo venturo con il cui
dell'Altissimo riceveranno il regno e lo pos- sangue fu inaugurato il Téstamento Nuovo.
sederanno per sempre, oltre il tempo (Dn 7,. Agostino,
Gli atti di Pelagio, 5, 14
LA QUARTA BESTIA
Volli poi sapere la verità intorno alla quarta bestia, che era diversa da tutte
le altre e molto spaventosa, che aveva denti di ferro e artigli di bronzo, che divo-
rava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava, ·e anche
\ . .
intòrno alle dieci corna c~e aveva sulla testa· e intorno a quell'ultimo corno che
era spuntato e davanti al quale erano cadute tre còrna e del perché quel corno
aveva occhi e una bocca che proferiva parole arroganti e appariva maggiore delle .
~ltre corna. Io intanto stavo guardando e quel corno muoveva guerra ai santi e
li vinceva, finché venne il vegliardo.e fu ·resa giustizia ai santi dell'Altissimo e
giunse il tempo in cui i santi dovevano possedere il regno. Egli dunque mi disse:
.«La quarta bestia significa che ci sarà sulla. terra un quarto regno diverso da tutti
gli altri e divorerà tutta la terra, la schiaccerà e la stritolerà. Le died corna signi-
ficanò che dieci re sorgeranno da quel regno e dopo di loro ne seguirà un altro;\
diverso da.i precedenti: abbatterà tre re e proferirà parole contro ·l'Altissimo e
insulterà i santi delFAltissimo; penserà di mutare {tempi e la legge. I santi gli
sa,ranno dati in -mano per-un tempo, tempi' e.metà di un tempo. Si terrà poi il
· giudizio e. gli sarà tolto il potere, quindi verrà sterminato e distrutto completa-
mente.. Allora il regno, il potere.
e la grandezza dei regni che sono sotto il cielo
312 Daniele
saranno dati al popolo dei santi deltAltissimo) il cui regno sarà eterno e tutti gli
imperi lo servira.nno e gli obbediranno». Qùifinisce il racconto. Io, Daniele, ri-
masi molto turbato nei pensi~1i il colore del mio volto cambiò e conservai tutto
questo nel cuore (7, 19-28) ..
invece i soldati del re, a buon "diritto disse Ma, come ha predetto il Salvatore, l'Anti-
che gli artigli erano di bronzo, così come cristo verrà quando del tempio giudaico
definì di bronzo il terzo regno. . non sarà rimasta pietra su pietra. Quando
. Teodoreto di Cirro, per vetustà o per ·demolizione, in vista di
Commento a Daniele, 7, 19 ricostruzione o altro, saranno crollate tutte
le pietre - non dico quelle della cinta ester-
na, ma quelle dove all'interno del tempio
20
Le.dieci corna e il corno più piccolo si trovavano i cherubini-, allora l'Anticri-
sto verrà con ogni specie di segni e prodigi
menzogn~ri a infierlre contro tutti gli idoli
Il corno piccolo diventa più grande
(cf. Mt 24, 2). Dapprincipio simulerà indul-
degli altri
genza e benignità, ma poi dimostrerà la sua
Non bisogna meravigliarsi se ha detto inflessibilità e brutalità, soprattutto contro
sopra che il corno era piccolo, mentre qui i santi di Dio. Sta scritto infatti: Io intanto
- sostiene che a vedersi era più grande di stavo guardando e quel corno muoveva guer-
quelli che er.ano rimasti: è invece opportu- . ra ai santi (Dn 7, 21), e, altrove: 1li sarà un
no mtendersi su ogni parola. Quando vide tempo di angosda~ come non e'era mai Sta~ ·
il corno che spuntava, allora lo chiamò "pic- to sulla terra dal sorgere delle nazioni fino a
colo", come se provenisse da ·una piccola quel tempo (Dn 12, l). Sarà un mostro di
tribù d'Israele e nel frattempo avesse avuto ferocia, un dragone immenso contro cui
· un regno oscuro; dopo che, invero, strappò l'uomo noti potrà .averla vinta, una belva
via dalle radici le tre corna che lo precede- sempre pronta a divorare.
vano, giustamènte definisce il suo aspetto Cirillo di Gerus~lemme,
come più grande delle corna restanti. Le catechesi, 15, 15
Teodoreto di Cirrò,
Commento a Daniele, 7, 20
22
J;Antico di giorni prevale
21
Il.decimo corno muoverà guerra ai santi La venuta dell'Antico di giorni
La b,rutalità dell'Anticristo contro i Alla fine il Giudice dei giudici e Re
dei re verrà dal cielo e sovvertirà l'intero
santi .
dominio e potere dell'avversario e consu ~
Paolo aggiunge: I.}avversario ·linnal- merà tutte le cose col fuoco eterno della
zerà sopra ogni essere che viene detto Dio o punizione. Ma ai suoi servi, profeti, mar-
è oggetto di culto - cioè al di sopra di ogni tiri e a tutti coloro che lo temono, donerà
divinità idolatrica che sarà in odio all'Anti- un regno senza fine, ovvero essi possiede- ·
cristo 1 fino a sedere nel tempio di Dio (2 ranno l'infinito dono del bene.
Ts 2, 4). Di· quale tempio parla? Di quello Ippolito,
giudaico ormai distrutto, non di questo in Scoli a Daniele, 7, 22 ·i,,
cui ora stiamo, non sia mai! Perché lo di-
ciamo? Non per gratificare noi stessi. Se
si presenterà ai Giudei come Cristo con la Il manifesto amore di Dio per l'urna-
pretesa di essere da loro adorato, lo farà per .'. .
regioni più lontane dalla vostra (2 Cor 10> il regno, ma erano vittoriosi mentre ricopri-
· 14-15). Da queste parole vedrai da te che vano l'incarico di comandante militare e le
senso dà al "fino a": non limitativo rispetto loro imprese furono di breve durata.
a quell'oggi ma estensivo al tempo seguente . . Teodoreto di Cirro,
Questa·espressione non deve farti.ricordare Commento a Daniele, 7, 27-28
l'altra: finché ·non abbia posto i nemici...? Lo
stesso Paolo altrove usa il "finché" esplici- 28
La fine della storia .
tamente nel senso di "durata sempiterna".
Per esempio dice: Esortatevi a vicenda ogni L'interpretazione della visione
giorno) fi~ché dura. questo cosiddetto oggi'. ·
Daniele scrive: Quifinisce il racconto,
(Eb 3, 13 ). Come non si può parlare di un
owero !>interpretazione della visione. Ri-
giorno in cui Cristo ebbe principio (cf. Eb
masi molto lurbato nei pensieri: il colore del
7 >3), così non permettere che si parli .d i una
mio volto cambiò per via delle tristi notizie
fine del suo regno, poiché sta scritto: Il suo .
. riguardo alle future sofferenze che il pic-
regno è un regno eterno (Dn 3, 100).
colo corno avrebbe inferto al mio popolo e
Cirillo di Gerusalemme,·
ai sacerdoti. Ma conservai tutto questo nel
Le catechesi, 15, 32
cuore, per non rendere tristi coloro che m1
ascoltavano con queste tristi previsioni.
. Efrem Siro,
· Non· si accorda con la vicenda dei Commento a Daniele, 7, 28
Macc.abei
Questa è la fille di tutti gli awenimen- Le lingue caldaica e siriaca
ti della vita: finiranno tutti i regni terrem,
un regno eterno sarà consegnato ai santi Fin qui . il libro ~i Daniele venne
dell'Altissimo; i re si assoggetteranno a loro scritto in lingua caldaica e siriaca. Tutto
e li serviranno di buon grado: questo, infat- ciò che segue, fino alla fine del volume, lo .
ti, è il regno eterno che non riceve un ter- troviamo in ebraico.
mine... Nulla di tutto ciò si accorda con la Girolamo,
vicenda dei Maccabei. Né a loro fu affidato · Commento a Daniele, 7) 28
Il terzo anno del regno del re Baldassàr io, Daniele, ebbi un'altra visione
dopo quella che mi era apparsa prima. Quand'ebbi questa visione, mi trova-
vo nella cittadella ·di Susa, che è nella provincia dell'Elam; e mi sembrava,
· in .visione, di essere presso il fiume Ulài. Alzai gli occhi e guardai. Ecco, un
montone, in piedi: stava difronte alfi,umé. Aveva due corna alte, ma un corno
era più alto dell'altro, sebbene fosse spuntato dopo. Io vidi che quel montone
cozzava verso l'occidente, il settentrione e il mezzogiorno e nessuna bestia gli
poteva resistere, né alcuno era~in grado di liberare dal suopotere:faceva quello
Visione del montone e del capro (8, 1-8) 317
che gli pareva e divenne grande. Io stavo attento, e-d ecco un capro venire da
occidente, sulla terra, senza toccarne il suolo: aveva fra gli occhi un grande
corno. Si avvicinò al montone ·dalle due corna, che avevo visto in piedi. di
fronte al fiume, e gli si scagliò contro con tutta la forza. Dopo averlo assalito,
lo vidi imbizzarrirsi e cozzare contro di lui. e spezzargli le due corna, senza che
il montone avesse la forza di resistergh· poi lo gettò a terra e lo calpestò é nes-
suno liberava il montone dal suo potere. Il capro divenne molto potente; ma
al culmine ·della sua forza quel suo grande corno si spezzò e al posto di quello
sorsero altre quqttro corna, verso i quattro venti del cielo (8, 1-8).
· La seconda visione di Daniele è datata due anni dopo la prima: Nella visione Daniele
- vienè trasportato a Susa, la capitale ·degli Elamiti (Girolamo). Varianti testuali rendono
. difficile.accertare se lui fosse vicino al fiume Ulai o al canale .Ulai. Entrambe le varianti si
ritrovano nella tradizione degli interpreti (Girolamo, Isho'dad). In entr_ambi i casi Daniele ·
osserva un montone, che raffigura l'impero persiano o il re · persiano Dario, con due
corna, ed alludere al suo dominiò sui Medi e sui Persiani (Efrem). Teodoreto interpreta
le corna come le due stirpi di re persiani. Il più lungo dei due corni richiama il potere
militare superiore dei Persiani (Girolamo). Nella visione Daniele osserva il montone
caricare in varie direzioni, a intendere l'espansione del regno rp.edo-persiano (Giovanni
Crisostomo). Dopo osserva un capro avvicinarsi al montone e spezzargli le due corna. Il
capro rappresenta Alessandro il Macedone e la sconfitta militare di Dario e dei Medi e dei
Persiani le due corna (Isho'dad, Afraate). Alessandro, dopo aver sconfitto Dario, estese
l'impero dei Greci (Efrem) ..Alessandro-morì senza ·eredi a trentadue anni. Il suo regno ·
venne diviso tra quattro uomini: .Tolomeo, Filippo (fratellastro di Alessandro), Seleuco
Nicatore e Antigono (Girolamo).
1
Il ~erzo anno questa predizione da parte del Dio crea- .
'· tare dell'universo molto primà che questi
Due anni dopo la precedente visione fatti avvenissero.
. Teodoreto di Cirro,
A · distanza di due anni dalla pre- Commento a Daniele, 8, 1
_cedente rivelazione, quest'altra visione.
Quella infatti "la vede durante il primo .
anno di Baldassàr, questa durante.il terzo; 2
e per questo precisa dicendo: dopo quella Nella visione
avut~ precedentemente. ·
Girolamo, La visione era u'n sogno
Commento a Daniele, 8, 1
Dice: Io guardavo nella visione, ovve-
ro non da sveglio, né vidi queste rivela- ·
zioni durante il giorno, ma il Dio dell'u-
Segnala il tempo niverso mi mostrò tali immagini in sogno.
Segnala il tempo non senza un'utili- Teodoreto di Cirro,
tà,_ma insegnando che aveva conosciuto Commento a Danieie, 8, 2
318 Daniele
5
Il capro Un corno enorme, vale a dire eccelso
e illustre, indica Alessandro: in mezzo agli
_occhi del capro dice che il capro fu gene-
Gabriele spiega la visione dèl proféta rato, per l'ingegno, la prudenza e I' accor-
Perché nessuno pensi che sto seguen- tezza della mente di Alessandro.
. do la mia fantasia, stiamo a sentire la spie- Teodoreto di Cirro,
gazione data da Gabriele alla visione del Commento a Daniele, 8, 5 .
320 . Daniele·
7
Due corna spezzate 8
Il gran corno si spezzò
Da uno di quelli uscì un piccolo corno, che crebbe molto verso il mez-
zogiorno, t oriente e verso la magnifica terra: s'innalzò fin contro l'esercito
celeste e gettò a terra una parte di quella schiera e una parte delle stelle e
le calpestò. S'innalzò fino al capo del!' esercito e gli tolse il sacrificio quo-
tidiano e fu rovesciata la santa dimora. A causa del peccato un esercito gli
fu dato in luogo del sacrificio quotidiano e la verità fu gettata d terra; ciò
esso fece e vi riuscì. Udii parlar~ un santo e un altro santo dire a quello
che parlava: «Fino a quando·durerà questa visione: il sacrificio quotidiano
abolito, la trasgressione devastante, il santuario e la milzzia calpestati?».
Gli rispose:· «Fino a duemilatrecento sere e matt/ne.; poi al santuario sarà
resa giustizia» (8, 9-14).
Antioco Epifane, della famiglia del regno seleucida, è rappresentato con il piccolo
cor~o (Efrem). Imperverserà su Gerusalemme per 1290 giorni (Giovanni Crisostomo).
Antiliço mosse guerra a sud. contro l'Egitto, a est contro la P_e rsia e contro la terra
gloriosa, cioè la Giudea e Gerusalemme (Girolamo). Le stelle si riferiscono ai Maccabei
(Isho' dad) . Ha esalt~to se stesso contro Dio e p·erseguitato i ·suoi santi ·(Girolamo). Ha
ucciso migliaia di abitanti di Gerusalemme, depredato il tempio, abolito il sacrificio
offerto due volte algiorno riel tempio e costruito un altare a Giove.(Teodoreto, Isho' dad).
Un angelo chiede ad un altro quando le·cose sante di Dio prevarranno su quelle immorali
(Girolamo, Efrem) e la risposta dell'angelo viene interpretata come 2300 giorni, che
corrispondono ai tempi, un tempo e mezzo tempo menzionati precedentemente in Dn
7, 25 (Efrem).
9
Un piccolo corno .il mezzogiorno, l'oriente: infatti Antio-
.co estese il suo impero soprattutto verso
Antioco . quelle due parti del mondo. .
Efrem Siro,
Questo è Antioco, nato dalla stirpe Commento a Daniele, 8, 9
di Seleuco Nicatore. Crebbe molto verso
322 Daniele
10
Questa è la lezione della Peshitta.
324 Daniele
lascia dietro di sé alcuni uomini immorali tempio di Dio resterà innalzata la statua di
a rovesciare le prescrizioni e le leggi .dei Giove. ·
gh1sti. ·Girolamo,
Isho'dad di Merv, . ·Commento a Daniele, 8, 13
.Commento a Daniele, 8, 12
L'Anticristo
13
Un_ santo parla Questo passo la maggioranza- dei no-
stri lo riferiscono all'Anticristo: i fatti ac-
Per quanto? caduti sotto Antioco sarebbero solo una
figura di quanto si dovrà avverare effetti-
Il termine phelmouni indica in greco vamente ~otto di lui.
un tale: ne è provà anche lo stesso termi- Girolamo,
ne in lingua siriaca, lingua affine ali' ebrai- Commento a Daniele, 8, 14
. co. Dunque, il beato · Daniele ci dice che
ha ascoltato un santo che chiedeva a un al-
tro santo. È evidente che scorge degli an- 14
Sere e mattine
geli parlare nel tentativo di comprendere
quanto lungo sia il tempo di quell' empie-
. tà temeraria e della trasgressione, della Il periodo della trasgressione
desolazione del Tempio, di" sacrifici ille- Chiama "sera" l'inizio di quegli av-
gittimi e ripugnanti, e infine dell' oppres- venirilenti, "mattina" il loro termine: gli
sione del popolo. eventi luttuosi, difatti, possono essere pa-
Teodoreto di Cirro, ragonati alla notte e all'ombra. Dal presen-
Commento a Daniele, 8, 13 . te inizio dei mali fino alla loro fine, questo
è il tempo stabilito. Questi ·giorni enume-
rati secondo il calendario ebraico fanno in
Il nome dell'angelo · totale sei anni e sei mesi: ·la sventura do-
. minerà sui Giudei per tutto qQesto tempo;
Plumni 11 : interno. Questo nome Teodoreto di Cirro,
viene dato all'angelo sulla base delle Commento a Daniele, 8, 14
sue azioni.e del posto che occupa; indi-
ca colui che si trova all'interno e vicino
al Giudice e che conosce i segret~ e gli Un tempo, più tempi e la metà di un
eventi che accadranno. È un termine tempo
ebraico,
Isho'dad di Merv, . L'intenzione del santo che fece la do-
Commento a Daniele, 8, 13 manda era di sapere per quanto tempo le
cose sante sarebbero state lasciate nelle
mani di gente immorale. A lui il santo che
interpreta la visione dice: Fino a duemila-
Una statua di Giove nel tempio
a
trecento sere e mattine' cui corrispondo-
La domanda è posta da un angelo -a ·.no "un tempo, più tempi e la metà di un
un altro angelo: vuol sapere fino- a quando, tempo" (cf. Dn 7, 25).
per giudizio di Dio, sottoAntioco re di Si- . Efrem Siro,
ria il tempio resterà nella desolazion~ e nel Commento a Daniele, 8, 14
11
Questa è la parola usata nella Peshitta per fudicare "a colui che parlò".
Gabriele interpreta la visione (8) 15-27) · 325
Daniele non aveva capito la visione e cercava di comprenderla. Gli angeli possono
apparire come uomini, ma la loro natura non è umana (Girolamo). Un angelo, identificato
come !'"angelo custode di Daniele (Efrem) o come l'arcangelo Michele, chiese a Gabriele
di spiegare la visione. Citare il nome angelico, Gabriele, serve a illustrare il fatto che solo
la vera salvezza deve essere cercata in Dio (Girolamo). Daniele si spaventò davanti alla
luminosità dell'angelo e cadde.davanti a lui in venerazione, non in adorazione (Giovanni
Damasceno): Daniele è la prima persona che le Scritture chiamano «Figlio dell'uomo» ..,
(Origene). Gabriele spiega l'ascesa di Dario, Alessandro e Antioco. Le spietate. azioni .,
di Antioco, la cui ascesa al potere fu facilitata dall'astuzia e dall'inganno, sono spiegate
chiaramente da Gabriele (Efrem). Gabriele ordina che la visione sia sigillata per illustrare
il carattere segreto delle cose dette e la loro incomprensibilità propedeutici alla loro
realizzazione (Teodoreto, Andrea di Cesarea). La visione rimane indecifrabile per Daniele,
che ha reagito nell'unico modo possibile: se ne è meravigliato e ha attribuito tutto
ali' onniscienza divina (Girolamo).
326 Daniele
15
Daf!i'ele cerca di ~apz're Gabriele interpreta la visione
L'angelo custode di Daniele, che non
Daniele non coglieva il significato si era mai allontanato da lui, chiese ali' an-
della visione gelo Gabriele, che a volte era con lui, altre
volte con tutti gli altri santi 1n tutto quel
La visione gli si presentava attr.aver- ·che concerneva la visione, di spiegare a
so quadri di immagini, ma non ne coglie~ . Daniele il suo sogno.
va il- significato. Dunque, tutti coloro che .Efrem Siro,·
vedono; non per questo comprendono, Commento a Daniele, 8, 15
così come quando con.gli ocçhi leggiamo
la Sacra Scrittura e non la comprendiamo
col cuore.
Girolamo~ Gabriele
Commento a Daniele, 8, 15 Quest'uomo. che comanda a Ga-
.· briele di spiegare la visione a Daniele,
secondo la congettura ·d ei Giudei sareb-
Gli angeli appaiono sotto sembianze · be Michele; e di conseguenza, dato che
· 1a visione trattava di combattimenti, di
umane lotte fra re e anzi di successiOni al regno,
In verità gli angeli non sono uomi- questo incarico viene svolto da ·Gabriele .
ni, ma appaiono sotto sembianze uma- che è appunto preposto ai combattinien-
ne; come ad Abramo, per esempio, ap~ . .ti. Gabriele, infatti, nella nostra lingua
parvero presso la quercia di Mambre tre si traduce "fortezza" oppure "il forte di ·
uom~ni che uomini evidentemente ·non Dio"; ecco perché al tempo che il Signo-
erano, tanto che uno di essi venne ado- re stava per nascere, per ingaggiare la
rat_o .come il Signore (cf. Gen 18, 1-3 ); e lotta contro i dèmoni e per trionfare sul
per questo anche il Salvatore nel Vange- mondo, fu Gabriele a venire da Zacèaria
lo dice: Abramo vide il m.iO giorno e ne e da Maria; e inoltre leggiamo nei Salmi .
gioì(Gv 8, 56). · a. proposito del trionfo del Signore: Chi
è questo re della gloria? Il Signore forte
Girolamo,
e potente, il Signore forte nel combattete;
Co.m mentò a Daniele, 8, 15
è lui il re della gloria (Sa! 23, 8-1 O) ... Il
nome, reso così nel suo significato, indi- .
ca evidentemerite che la vera medicina
16
La voce di un uomo si trova in Dio.
. Girolamo,
È Dio Commento a Daniele, 8, 16
Adorazione e venerazione sono due so molto tempo. Una volta che il tempo
cose diverse stabilito sia completato, allora ogni cosa
di queste che hai visto sarà condotta a
Giosuè, figlio di Nùn, e Daniele si termine .
. prostrarono dinanzi ad un angelo di Dio Teodoreto di Cirro,
(cf. Gs 5, 14. e Dn 8, 17), ma non gli pre- · Commento a.Daniele, 8, 17
starano un servizio di culto. Infatti altra
cosa è l'adorazione di culto ed altra co- .
sa è la venerazione che viene rivolta per 18
onore a persone eminenti per qualche Gabriele fa rialzare Daniele
dignità .
Giovanni Dàmasceno, Gabriele consola Daniele
Difesa delle immagini sacre, 1, 8
Dopo che avevo contemplato l'an-
gelo ed ero caduto a terra per il timore,
egli dapprima mi rialzò, poi mi confor-
Immagine·è somiglianza tò dicendomi per quale motivo fosse
La prima definizione che troviamo venuto, ovvero per predirmi il futuro
nella Scrittura di «Figlio dell'uomo» è, · · com'io· desideravo, e per dirmi anche
parlando adesso in base. ai miei ricordi, quali mali avrebbe ancora una volta
Daniele. E dopo.di lui ;Ezec.hiele. Erano subìto il mio popolo a causa dell'ira di-
profeti in prigionia, e per quanto le no- . vina. Dopo che allontanai il timore che
stre ricerche abbiano indagato i libri che mi aveva invaso, volli che egli mi spie-
indiscutibilmente passario come "ispi- gasse anche le cose che aveva indicato
rati" non abbiamo trovato nessun altro come remote ~el futuro e quelle che
· chiamato con questo titolo ... Fu, pen- singolarmente avevo visto. .
siamo;. perché le genti in cattività era- Teodoreto di Cirro,
no peccatori che solo a Daniele, a loro ' Commento a Daniele, 8, 18-19
biasimo, poich~ conservavano la dignità
della natura umana fatta a immagine e
sorh~glianza, si rivolserq come "Figlio · 20
La spiegazione delle due corna
· dell'uomo". Lo stesso si potrebbe dire
anche di Ezechiele. Perché ii nome "uo- Gabriele intérpreta le corna
mo" venne dato per la prima volta a·co-
lui che fu creato da Dio a· sua immagine Il montone con due corna, che tu hai
e somiglianza, affinch~ potesse essere visto, significa il re 12 di Media e di Persia:
"uomo" nel vero senso della parola . . Gabriele ·allude a Dario.- Le due corna
Origehe, rappresentano i due regni, persiano e me-
Frammenti sui Salmi .do. Il capro è il re della Grecia,·Alessan-
. dro. Il grande· corno che era in· meizo ai
suoi occhi·significa il .potere più alto e i.L
suO'impero incredibilmente esteso in tut~ ·'
Tra molto tempo ·toil mondo. ·c he quello sia stato spezzato e
Non credere che la visione sia pre- quattro ne siano sorti al posto di uno vuol
disposta per il tempo presente; queste vi- dire che il regno di Alessandro, dopo.la
cende avverranno dopo che sarà trascor~ sua morte, sarà ridotto e div.iso in parti ·
12
Quest.a è la lezi9ne della Peshitta, c.orne pure dei Settanta.
328 Daniele
assegnate ai suoi amici, Seleuco, Filippo, strada, per colui che trama insidie (Sal 36,
Demetrio e Tolomeo. 7). Accade di frequente che coloro che uni-
Efrem Siro, scono .empietà e trasgressione della Legge
Commento a Daniele, 8, 20 abbiano successo, osando oltre il lecito.
Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 8; 24-25
22
Altre quattro corna sorgono
·-
Neltanno primo di Dario) figlio di Serse) della progenie dei Medi, il qua-
le era stato costituito re sopra il regno dei Caldei, nel primo anno del suo
regno· io) Daniele) tentavo di comprendere nei libri il numero degli. anni di
cui il Signorè aveva parlato al profeta G_eremia e che si .dovevano compiere
per le rovine di Gerusalemme) ciò_è settan(anni. Mi rivolsi al Signore Dio
alla ricerca di un responso con preghiera e suppliche) con il digiuno) veste di
sacco e cenere e feci la mia preghiera e la· mia confessione al Signore) mio .Dio:
«Signore Dio) grande e tremendo; che seifedele all'alleanza e benevolo verso
coloro che ti- amano e osservano i tuoi comandamenti: abbiamo peccato e ab-
biamo operato da malvag{ e da ~mpi: siamo stati ribelli: .ci siamo allontanati.
dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi! Non abbiamo obbedito ai tuoi servi:·
i profeti: i quali nel tuo nome·hanno parlato ai nostri re, ai nostriprz'ncipz: ai
nostri padri e a tutto il popolo del paese. A te conviene la giustizia, o Signo-
re) a noi la vergogna sul volto) come avviene ancora oggi per gli uomini di
Giuda, per ·gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele) vicini e lontani:
in tutti i paesi dave tu li hai dispersi per· i delitti che hanno commesso contro
di te. Signore) la vergogna sul volto a noi: ai nostri re, ai nostri prt'ncipi: ai
nostri padri: perché abbiamo peccato contro di te)· al Signore) nostro Dio, la
misericordia ·e il perdono, perché ci szamo ribellati contro di lui: nòn abbiamo
ascoltato la voce.del Signor~, nostro Dio, né-seguito quelle leggi che egli ci
aveva dato per mezzo dei suoi servi: i profeti. Tutto Israele ha trasgredito la
tua legge, si è allontanato per non ascoltare la-tua voce; cosi' si è riversata su di
· noi la maledizione sancita con giuramento, scritto nella legge di Mosè, servo
di Dio, perché abbiamo peccato contro di lui. Egli ha ·messo in attO quelle
parole che aveva pronunciato contro di noi e.i nostri governanti: mandando
su di noi un male cosi' grande) che sotto tutto il cielo mai è accaduto nulla
di simile a quello che si è verificato per Gerusalemme..Tutto questo male è
· venuto -sù di noi> proprio come sta scritto nella legge di Mosè. Tuttavia noi
non abbiamo supplicato il Signore) nostro Dio, convertendoci dalle nostre
· iniquità e riconoscéndo la tua verità. Il Signore ha vegliato sopra questo male)
l'ha mandato su di noi: poiché il Signore) ·nostro Dio,- è giusto in tutte le cose
.chefa, mentre noi non abbiamo ascoltato la sua voce.. Signore, nostro Dio, che
hai/atto uscire il tuo popolo dall'Egitto ·con mano forte e ti sei/atto un nome
. qual è oggi, noi abbiamo peccato, abbiamo agitò da empi. Signore, secondo la
tua giustizia~ · si plachi la tua ira e z:Z tuo sdegno.verso Gerusalemme, ·tua città,
tuo monte santo, poiché per i nostri peccati e per __tiniquità dei nostri padri .
Gerusalemme. e il tuo popolo sono oggetto di vituperio presso tutti i nostri
.
Daniele prega per la sua gente (9, 1-19) 331
vicini. Ora ascolta) nostro Dio) la. preghiera del tuo servo e le sue suppliche
e per amor tuo) o Signore) fa' risplendere il tuo volto sopra il tuo santuario,
che è. devastato. Porgi l'orecchio) mio Dio) e ascolta: apri gli occhi e guarda
le nostre·distruzioni e la città sulla quale è stato invocato il tuo nome! No_i
presentiamo le nostre suppliche davanti a te, confidando non sulla nostra giu~
stizia) ma sulla tua grande misericordia. Signore) ascolta.' Signore~ perdona/
Signore) guarda e agisci senza indugio, per amore di te stesso) mio Dio) poiché
il tuo nome è stato invocato sulla tua città e sùl tuo popolo» (9, 1-19). ·
Daniele si riferisce a Dario, che conquistò Caldei e Babilonesi con Ciro (Girolamo).
Anche_ se viene chiamato .Dario il Medo solo uno dei suoi genitori era un discendente
dei Medi (Teodoreto). Daniele prega nel tempo stabilito (Isho'dad) e umilmente per non
. offendere Dio (Girolamo). Daniele conta gli anni non dal tempo della sua cattura ma da
quello della cattività di Israele. Geremia. aveva pronosticato settant'anni di cattività per
Israele (Giovanni Crisostomo). Diò mantiene le promesse fatte ai fedeli (Girolamo, Beda).
Danielè confessa i peccati del popolo (Girolamo, Teodoreto) e supplica Dio di perdonare il
suo popolo (Cipriano). Daniele è scoraggiato circa le. sofferenze future causate dai peccati
della sua gente (Tertulliano, Giovanni Crisostomo). D pentimento di Daniele per il suo
popolo mostra la giustizia della- punizione divina (Teodoreto). Il giudizio divino è seguito
dalla misericordia divina (Girolamo). Quando uno pecca contro Dio, la melediziqne scritta
nella legge di Mosè ricade su di lui (Teodoreto, Efrem). Il popolo di Daniele è così duro di
cuore che è_molto lontano dalla verità e dal· perdono di Dio (Girolamo). Il castigo di Dio
· è un segno di disciplina, perciò Da_niele si appella a Dio per ottenere la divina clemenza·
(Girolamo). Le reazioni di Dio sono descrltte con linguaggio antropomorfiço (Girolamo).
1
Dario, figlio di Assuero Dario della stirpe dei Medi
\ - E qui risulta chiaro che il regno di Da-
Co~sione riguardo alnC?me "Dario" rio, figlio di Assuero, è una realtà diversa da
Questi è quel Dario che unitamente quella di Ciro il Persiano: e le affermazioni
a Ciro aveva vinto i Caldei e i Babilone- ·. presenti s'accordano anche con le parole
si; per cui non dobbiamo pensare a-quel dette in precedenza. Infatti non aveva de-
Dario sotto il quale, al suo secondo anno . finito Dario soltanto Meda, rn?· aveva detto
di regno, venne edificato il tempio, come · della stirpe dei Medi, affinché fosse chiaro
congettura Porfirio per protrarre gli anni che, pur non appartenendo per discen-
di Daniele; e neppure a quello che venne denza di entrambi (voglio dire del padre e
battuto da Alessandro re dei Macedoni. della madre) alla stirpe Meda, era Medo: 'f
Per questo aggiunge il nome del padre ol- tuttavia regnò sull'impero dei Caldei, dopo I
tre a notarne la ·vittoria (fu infatti il prim~ .che Baldassàr, a causa della ferita inferta da
della stirpe dei Medi a rovesciare il regno Dio, era deceduto durante la notte per la
dei Caldei): vuole evitare, data l'omoni- sua empietà; Mi sembr"a che questo Dario
mia, un errore di attribuzione. abbia regnato per un tempo assai breve. ·
Girolamo, · Teodoreto di Cirro,
Commento·a Daniele, 9, 1 Commento a Daniele, 9, 1-2
332 Daniele
2
Settan(anni Dio aveva aggiunto trent'anni ai Giudei
in Egitto e _aveva ridotto [il tempo per il
Il conteggio dei settant'anni pentimento concesso] alla generazione di
Noè di vent'anni e di cinquanta nel caso
Dario; :figlio di Astiage, che distrusse della casa di Efrem. Inoltre non è all'ini-
l'impero babilonese con l'aiuto del suo zio del loro peccato che i peccatori fanno
congiunto -Ciro, aveva sessantasei anni domande sul giudice, ma .dopo il castigò.
quando attaccò Babilonia. Lui viene chia- Isho'dad di Merv,
mato con un altro nome dai Greci. Prese il Commento a Daniele, 9, 2
profeta Daniele, lo portò nel mezzo della
sua corte e lo ricoprì di ogni onore. Danie-
le stesso menziona questo Dario: Nell'an-
no primo di Dario... Nella sua cronologia - Daniele non si dimostra disinteres-
Eusebio conta trent'anni dalla distruzione _sato
di Gerusalemme all'inizio del regno di Ci- Geremia aveva predetto per il tem-
ro, re dei'Persiani. Giulio Africano, invece, pio settant'anni di rovina, dopo di che il
conta settant'anni. -Inoltre -Girolamo dice popolo sarebbe nuovamente tornato in
questo nella sua esposizione sul profeta Giudea e sarebbero stati riedificati il tem:-
Daniele: «Gli Ebrei riportano una ·storia pio e Gerusalemme (cf. Ger 25, 12; 29,
di questo tipo :fino al settantesimo anno, lOss.). Questa predizione non rende Da-
-. quando Geremia disse che la prigionia de- niele disinteressato al fatto, ma lo stimola
gli Ebrei sarebbe giunta alla fine. Anche maggiormente a pregare Dio che attui,
Zaccaria parla di questo all'inizio del suo grazie alle preghiere dei Giudei, la pro-
libro». · - - messa fatta dalla sua benignità, in modo
Beda, che l'indifferenza e l'orgoglio non siano
Il computo dei tempi, 66 cagione di cadere in colpa .. Anche nella
Genesi, d'altronde,. vediamo che prima
del diluvio furono stabiliti centoventi an-
Daniele prega solo nel tempo sta- ni di pèn~tenza (cf. Gen 6, 3 ), ma poiché
quelli per moltissimo tempo - cent'anni
bilito
per la precisione - si rifiutarono di far
Quando il tempo :fissato per-la pri- penitenza, Dio non aspetta affatto c~e
gionia si conclud~, Daniele comincia a passino altri vent'anni, µia attua in anti-
pregare per il ritorno; infatti non ha osato cipo la minaccia che aveva fatto per più
pregare [a quello scopo] :fino a quel mo- tardi. A Geremia, inoltre, data la durezza·
meqto, per non subissare Dio di richie- di cuore del popolo giudaico, viene detto:
ste inutili e per non sentire le parole che Non stare a pregare per questo popolo, per-
èrano state rivolte a -Geremia: Tu poi, non ché tanto non ti ascolterò (Ger 7, 16), e a
·pregare per q14esto -popolo, non innalzare Samuele: Qùando la smetterai di piangere
per esso suppliche e preghiere né insistere Saul? Anch~io l'ho rigettato (1 Sam 16, 1).
. presso di me, per.ché non ti ascolterò (Ger Pertanto chiede a Dio in cenere e sacco
7, 16). Ma dopo aver visto che la sentenza . di mantenere la promessa e .non perché
si era compiuta, prega con il digiuno, l' a- -dubitasse di -quanto sarebbe accaduto,
bito di sacco e le ceneri. Allo stesso tem- ma per evitare che lo starsene sicuro e di-
po pensava che i Giudei sarebbero potuti sinteressato portasse a offenderlo.
stare un periodo più lungo in cattività a Girolamo,
causa dei loro peccati, in base al fatto che Commento a Daniele, 9, 2
Daniele prega per la sua gente (9, 1-19) . 333
3
Daniele prega e digiuna grandi e meravigliose. Dagli avvenimenti
che sono sorti per volere ·divino, inve-
L'effetto della preghiera e del digiu- · ro, gli uomini divini sono soliti imporre
no di Daniele gli appellativi a Dio. Dicè che quello cu-
stodisce l'alleanza e la misericordia verso
I digiuni meriteranno da Dio non solo
coloro che lo amano, affinché gli uomini
un cambiamento di natura ò un allontana-
ricordino le promesse fatte· ad Abramo,
mento dai pericoli o una cancellazione dei
· peccati, ma anche la conoscenza dei miste- Isacco e Giacobbe. Pregando con ogni
ri. Osservate l'esempio di Daniele... Nel cura, insegna che Dio non custodisce al-
primo anno di regno di re Dario, quando, lo stesso modo ogni cosa, ma soprattutto
dopo un'attenta e ripetuta meditazione sui coloro che lo amano, e che custodiscono i
tempi predetti da Geremia, rivolse il suo suoi precetti. Dunque, se qualcuno viola
volto a Dio nei digiuni, vestito di sacco e i suoi ordini, si rehde indegno delle sue
· ·col capo cosparso di cenere, un angelo fu promesse.
mandato da lui e immediatamente affermò Teodoreto di Cirro,
che questa eta stata la causa dell'onore di- Commento a Daniele, 9, 4
vino; disse: «Sono venuto per istruirti, poi-
ché sei degno di compassione», nel senso
che aveva digiunato. .
Tertulliano, Le promesse di Dio sono degne di .
Il digiuno, 7 fede
Ciò che Dio promette, dunque, non
Daniele umilia se stesso lo accorda ipso facto; le sue promesse le
mantiene verso coloro che osservano 1
Cosa dici, Daniele? Tu sei tra i buo- suoi comandamenti.
ni; godi di onori davanti a· Dio e al po- Girolamo,
polo; perché ti interessi degli altri? Ma Commento a Daniele, 9, 4
Mosè fece lo stesso. E cosa dice? Chiese
ciò ·~re era dovuto con il digiuno, veste di
sacco e cenere. Perché lo fece, se ciò che
chiedéva era dovuto agli Israeliti? Lo fe- 56
· Il popolo di Dio ha peccato
ce perché potesse non renderli indegni
di ciò. Infatti non si può far costrizione
a Dio: è al di sopra delle leggi. Ha fatto Daniele si confessa umilmente
questo alla .ricerca di un responso con pre- Anche Daniele, dopò aver ricevuto
ghiera e suppliche. molteplici grazie per la sua fede e la sua
· Giovanni Crisostomo, virtù, dopo l'approvazione del Signore,
Commento a Daniele, 9
ripetuta sp~sso nei suoi confronti per le 'f
sue virtù e i suoi meriti, si sforza ancora · '
di acquistare meriti di fronte a Dio con
4
Il Signore custodisce !'alleanza i suoi digiuni; si rigira nel sacco e nella
cenere esprimendo la _sua professione di
eustodisce l'alleanza fede in mezzo al dolore.
Chiama [Diol grande e meraviglio- Cipriano;
so, perché ha la capacità di compiere cose · Gli apostati dellafede, 31
334 Daniele
9
Il Signore è misericordioso c_herò, punirò i miei nemici e pagheranno il
fio coloro che mi odiano: inebrierò le mie
Dio è giusto e misedcordioso frecce con il sangue deiferiti e deiprigionie-
a
r~ partire dalla testa dei capi delle nazioni
Appena sopra aveva detto: A te, o Si- · (Dt 32, 40-42). E, poco prima di queste pa-
gnore, la giustizia; ma poiché il Signore ol- role, afferma: Ho detto: li disperderò, farò
.' tre che giusto è anche misericordioso, ora cessare persino il loro ricordo dalla memoria
· dice: A te la misericor.dia, onde invitarlo ad · ·degli uomini (Dt 32, 26). Enuncia la male-
- essere. clemente dopo che ha giudicato il dizione che Dio espresse alle sei tribù: sul
giudke. monte Gebal. Orbene,· quel giuramento e
. Girolamo, la maledìzione accolta nella Lègge di Mosè
Commento a Daniele, 9, 9 riceve in noi un termine.
Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 9, 11
11
La maledizione
14 Dio è giusto
La maledizione segue ilpeccato
· Se pure alcuni violarono_ la Legge, Un segno della cura di Dio nei no-
altri furono gu.ardiani scrupol6si delle tue stri confronti
leggi, e non dovevano sopportare questa
sventura; dal momento.che tutti osarono in Qu~ndo veniamo malmenati a causa
comune la violazione della Legge, giusta- dei riostri peccati, vuol dire che Dio veglia
mente dice: Sopraggiunse su di noi la male- su di n~i e· ci viene a trovare; quando inve-
dizione, il giuramento scritto nella Legge di ce Dio ci abbandona e non ci giudica e sia-. •i,
Mosè, schiavo di Dio, poiché abbiamo pec- · .m o indegni di venire corretti dal Signore;
cato contro di lui. Definisce "giuramento" allora diciamo che lui dorme. Per questo
ciò che Dio promise nel Deuteronomio: un testo dei Salmi dice: Il Signore si alzò
Alzerò la mia mano verso il cielo, giurerò come nel sonno, come uno ubriaco di vino
con la mia destra e dirò: "Io vivo in eterno, (Sa! 77, 65). È la-nostra malvagità chè fa
perché è ·rapida com~ folgore la mia·spada, traboccare Dio. Quando per essa veniamo
la mia mano prenderà il giudizio, mi vendi- bastonati, diciamo che lui veglia.e si scuote
336 Daniele
dalla sua· ebrietà per far sì che ci destiamo me, o Signore, quando hai diviso il mare
alla giustizia noi, ubriaçhi di peccato. e sommerso gli Egiziani con l'acqua e ora,
Girolamo, poiché il tuo popolo è stato bandito a cau-
Commento a Daniele, 9, 14 sa dei suoi peccati e .vaga in esilio in ogni
luogo, avvicinati a noi.e abbi pietà del tuo ·
monte santo e della tua città, Gerusalem-
me, che è diventata oggetto .di vituperio
15
Signore Dio nostro per tutti quanti le stanno intorno».
· · Efrem Siro,
Un ricordo del divino favore Commento a Daniele, 9, 16
21
Gabriele va da Daniele termine "yolare" in quanto era apparso in
figura d'uomo; e si specifica ne/l'ora del
Daniele durante il digiuno vede Ga- sacrificio pomeridiano poiché la preghiera
briele ·. · · del profeta era durata dal sacrificio mat-
. tutina al sac,rificio pomeridiano; e fu per
Questa sarà la riunione della sera, questo che·piegò verso di sé la misericor-
che offre una preghiera pi{i ricc~ a .Dio dia di Dio.
dal momento èhe ha luogo con il digiuno Girolamo,.
durante la cena. · · Commento a Daniele, 9, 21
_ ·Tertulliano,
Il digiuno, 10
Dio parla attraverso gli angeli
· Allora leggano Daniele che dice: Ed
L' arcarigelo di un solo e unico Dio ecca l'uomo Gabriele. Ma perché tardia-
Da tutti questi passi. . . si chiarisce· mo ulteriormente a chiudere l~ bocca a
· anche che esiste un solo e medesimo Dio costoro con un altro testo che è di .una .
padre, che è stato annunziato dai profeti; · evidenza assoluta e di grandissima impor- ·
ma che ·è stato m·anifestato dal Cristo. Se . tahza? In esso non si parla di un "Ange-
infatti il Signore ha confermato le cose che ' lo" al singolare né di "uomini" al plura-
sono state profetizzate da Dani~le riguar"' · le; si parla solamente ·di Angeli e in esso
do alla fine, quando dice: Quando vedrete appare· con tutta chiarezza che essi non
l1abominio della desolazione, di cui parlò hanno trasmesso un ."discorso" qualun-
il pro/eta .Daniele (Mt 24, 15);.e se l'ange- :que ma hanno dato la Legge stessa (cf. Gal
lo Gabr~ele fece a Daniele l'esplicazione 3, 21; At 7, 3 8). Certamente nessun fedele
delle visioni (cf. Dn 8, 16-26) (ma costui è dubita che è stato Dio a darla a Mos~ per
l'arcangelo del Creatore, costui è lo stesso sottomettere il popolo d'Israele, ma l'ha
che annunziò, come una buona novella, data per mezzo degli Angeli. Ecco come
la venuta manifesta e l'incarnazione del si esprime Stefano: Duri di cervice e in-
Cristo [Cf. Le l, 26-38]): da tutto questo è circoncisi di cuore e di orecchi~ voi sempre·
mostrato in modo assolutamente chiaro il avete resistito allo Spirito Santo: come fu-
solo e medesimo Dio, colui che ha manda- rono i vostri padri, così siete voi. Quale dei
to i profeti, che ha inviato il Figlio, che ci Profeti non perseguiiarof}o i vos~ri padri?
.ha chiamati alla sua conoscenza. Essi ucciSero ..coloro che pre.dic,avano la ve-
. ireneo, · nuta del Giusto di cui vol in ·questi giorni
Contro le eresie, 5, 25 . siete stati traditori e omicidi, voi che avete
ricevuto la L.egge per il ministero degli An-
geli e non l'avete osservata (At 7" 51-53) . .
. . .
Che vi può essere· di più evidente di que-
Gabriele app.are come uomo sto, di più fermo di tale autorità? È per
L'.effetto della . preghiera è straor- mezzo degli Angeli che è stata promulgata
. dinario: e si è. compiuta la promessa del la Legge a quel popolo, ma è del Signore
Signore che aveva detto: Ancora.avrai le . nostro Gesù Cristo che essa preparava e
· parole sulle labbra che io ti dirò: ec~omi preannunciava la venuta, e lui .come ·Ver-
(ls 58, 9). Se Gabriele appare ·non come bo di Dio era· in maniera incomparabile
angelo o arcangelo, ma come uomo, non ed inesprimibile negli Angeli che promul-
è affatto per indicarne il sesso .bensì le . gavano la Legge (cf. 1 Cor 1, 8; 1 Ts 3,
qualità virili. È messo -lì appositamente il 13; Eccli 1, 5; Ap 19" 13). Perciò egli dice
La co.n/essione di Daniele e l'interpretazione di Gabriele (9, 20-27) 339
23
Sta' attento e compren_di
L'angelo delle buone nuove
Come è chiaro a tutti, Daniele stesso Daniele nierita l'amore di Dio
pronunzia il nome all'angelo nel libro della .
profezia; quando apprese dall'angelo i mi- Appena hai cominciato a pregare ti sei
steri delle settimane riguardanti la nascita subito guadagnata la misericordia di Dio,
di Cristo... Secondo il Vangelo, il meravi- · il quale ha pronunciato il suo pensiero. Ed
glioso nome dell'angelo risulta essere stato è appunto per questo 'che io sono ·statÒ
pronunziato nuovamente in quei tempi~ mandato, per ragguagliarti su ciò che non
poiché lo ~tesso angelo disse a Zaccaria: Io conosci. Poiché tu sei l'uomo della compia- .
sono Gabriele e sto davanti a Dio. cenza di Dio: ossia, "amabile" e "degno
Giuliano di Toledo, dell'amore di Dio", allo stesso modo che
La prova della sesta età, 2, '1 Sal~mone è stato chiamato "Iedidia'; (cf.
2 Sam 12; 25); oppure anche "uomo dei
desideri~', poiché è per il tuo desiderio che
La "potenza di Dio"
ti sei
meritato di sentire i segreti di Dio e di
venire a conoscenza del futuro.
Gabriele viene tradotto dall'ebraico Girolamo,
nella nostra lingua con "potenza di Dio". Commento a Daniele, 9, 23
o
Laddove la potenza la· forza di Dio sia-
no manifeste, là viene· mandato Gabrie-
le. Dunque anche a quel tempo, quando · Contemplate lavisione
stava per nascere e trionfare sul mondo "Sta' attento alla parola che dirò" 14 ,
il Signore, Gabriele andò da Maria e cioè analizza e considera attentamente il
annunciò · colui che umilmente aveva ac- significato e la forza della sudd~tta visione;·~,
ce~tato dj venire a sconfiggere le potenze e n~lle cose che sto per dirti riconosci una .
dell'aria. · sorta di immagine degli-eventi futuri.
· Isidoro di Siviglia, Efrem Siro,
Etimologie, 7, 5 · Commento a Daniele, 9, 23
. · 1 ~ Questa lezione non si trova nella Peshitta e deve quindi appartenere a un'altra versione della
Bibbia siriaca utilizzata da Efrem. · ·
340 Daniele
24
· Un tempo di tranquillità per la gente
Settanta settimane
Questo vuol dire che ci sarà un tem-
po di tranquillità per la vostra gente, così
Diverse interpretazioni che le trasgressioni possano terminare e i
So che su questo problema hanno peccati espiati durante i settanta anni del-
discusso in vario modo uomini coltis- la cattività babilonese abbiano fine, come
simi e · che ognuno di essi ha esposto la pure tutti i peccati dei figli d'Israele. An-
propria opinione personale in base alla cora, mettere fine alt'empietà, mettere i·
propria acutezza intellettiva. Ora, poiché - sigilli ai peccati: qui allude alle empietà e
è rischioso dare un giudizio sul pensiero ai peccati dei Gentili, che avranno luogo
dei dottori ecclesiastici preferendone uno alla fine delle settanta settimane. ·Espiare.
agli altri, riferirò l'opinione di ciascuno in a
l'iniquità, cominciare dal battesimo di
particolare, lasciando .libero.il lettore di Giovanni; stabilire una giustizia · eterna,
.- seguire la spiegazione.che si sente in do- perché.presto apparirà Cristo, autore del- ·
vére di accettare. la giustizia, che era stato annunciato dai
Girolamo, · · · profeti nel corso dei secoli, e giustificherà
Comrrtento a Daniele, 9, 24 i peccatori.. Suggellare visione e profezia:.
certamente Cristo realizzò tutti gli oracoli
dei profeti con il suo avvento, la sua pas-
Il mistero delle settanta settimane sione e la sua morte, ~ mostrò con i fatti
·Nella decipia visione, appressandosi che avevano a\ruto ragione. E ungere il
il termine dei settant'anni della desolazio~ santo dei santi: dalla conclusione di que-
ne di Gerusalemme, che il Signore aveva sta profezia dovrai apprendete questo: ha
predetto attraverso . il profeta Geremia dotato i santi della santità.
(cf. Ger 25, 11; 36, 10); Daniele con pian- Efrem Siro,
. ti e digiuni pregò per sé e per i delitti del Commento a Daniele, 9, 24
La c~n/essione di Daniele e l'inte1pretazione di Gabriele (9, 20-27) 341
Cristo Santo dei santi la venuta del Salvatore, tanto che nemme-
no i Giudei la possono negare, ma perfino
Così impara il beato Daniele, èhe
i più saggi tra loro affermano al massimo
sembra sia stato concesso da Dio ancora
che lui debba ancora venire, non ammet-
il tempo di quattrocentonovanta anni a
tendo che sia già stato qui. Riteniamo
Gerusalemme per godere secondo il so-
dunque utile offrire questa ulteriore di-
lito della munificenza divina, finché non
mostrazione tratta dal discorso dell' arcan-
oserà quel delitto sommamente empio e
. gelo Gabriele laddove parla. con esattezza
terribile, intendo il supplizio della croce
al profeta Daniele dei tempi durante la
addossato al Salvatore, che è chiamato
visione che quest'ultimo ebbe... Quando
Santo dei santi, come se fosse una fon-
i tempi si saranno compiuti nei giorni di
te di santità, ed è stato unto secondo il
Augusto, il predetto Cristo venne dal suo
costume umano dallo Spirito Santo, con-
popolo, fu crocifisso e si compirono tutte
trassegna e rende certe le· antiche profe-
le cose che erano state scritte su dilui me-
zie, compie tutte le predizioni dei profeti
diante gli angeli e i profeti. Così, anche se
e concede infine la remissione dei peccati
non arrossiscono di vergogna nel sentire
a quelli che hanno creduto in lui.
la testimonianza dell'arcangelo, smettano
· Teodoreto di Cirro,
almeno di attendere invano la venuta del
Commento a Daniele, 9, 24
messia. Poiché il profeta paniele era fra
coloro che più anelavano ad assistere alla
venuta del messia, lo stesso nostro Signore
Tutte le predizioni si realizzano .in dice di lui e di quelli come lui: Molti pro-
Cristo feti e re hanno desiderato vedere ciò che voi
· vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi
Le parole «settanta settim·a ne dure- · udite, ma non l'udirono (Le 10, 24).
ranno» 15 si. riferiscono alla distruzione Basilio di Seleucia,
causata dai Romani. Infatti anche se nello Sermoni, 38, 1
stesso tempo sono talvolta afflitti, non so-
no tnai abbandonati completamente. Set-
tanta settimane fanno 490 anni; vengono
cal~oiate dal momento in cui torneranno Il Cristo che comanda
da Babilonia e cominceranno a· costruire · In verità è il nostro .comandante se.-
il tempio all'anno in cui i Romani muove- condo un ragionamento umano, come
ranno guerra contro di loro dopo l' ascen- primogenito di ogn~ creatura (cf. · Col 1,
sione di nostro Signore. 15), di quelle nuove in particolare: Se.
Isho' dad di Merv, qualcuno è in Cristo, è una nuova creatura
Commento a Daniele, 9, 24 · (2 Cor 5, 17). E come primogenito tra i
morti, affinché diventi, secondo quanto .
dice Paolo, colui che ha il primato su tutti
25
Un principe (Coll, 18). Perciò il santo Gabriele lo de-. '<,
finì Cristo che comanda. Fino a quel tem-
po, della ricostruzione di Gerusalemme,
La venuta del messia
di sette settimane e sessantadue settimane.
Ci sono molte testimonianze nella Teodoreto di Cirro,
Legge e negli scritti dei profeti rig~ardanti Commento a Daniele, 9, 25
15
Questa ~ la lezione deila Peshitta.
342 Daniele
26
Sessa.ntadue settimane le sessantadue settimane il' Cristo verrà
ucciso, e non sarà più il suo popolo quel- · ·
Daniele predice la venuta di Cristo lo che lo negherà. E un· popolo guidato
dal suo re verrà e distruggerà la città e il
E non dubitare di credere che le . santuario». E poco oltre: Egli stringerà
cose stiano come poi diciamo, perché una solida alleanza ·con molti per una setti-
le ve~i. compiersL Pertanro bisogna ri- mana e, nello spazio di metà settimàna, fa-
cercare i tempi, che ·erano stati prean- rà cessare il sacrificio e l'offerta; sull'ala del
nunciati, 'della futura n·atività di Cristo e · tempio porrà l'abominio devastante. Poi-
della sua passione e dello sterminio del- . ché queste cose vanno ~m:nprese in riferi~
la città di G~ru·salemlfle, cioè· della sua mento alla prima venuta del Cristo, nella
distruzione. Dice, infatti, Daniele che quale tali cose .avverranno e vedranno
la città santa e il suo santuario saranno · anche il loro compimento, tuttavi~ quella
· · sterminati insiem.e con °I' arrivo del con- porzione dopo la: divisione delle settima-
dottiero e che il pinnacolo del Tempio ·ne '(che lui ha distribuito in una maniera
. dovrà essere distrutto fino a scomparire. piuttosto oscura dell'ispirazione divina, . .
Bisogna:, dunque, esaminare i tempi del prinia menzionando sette - scil. Settima-
· condottiero che dovrà venire, di Cristo,
ne-, quindi sessantadue, infine una, che
quei tempi che esamineremo studiando
· è stata ulteriormente divisa in due parti),
la profezia di Daniele. Dopo averli com-
cioè la settimana finale, è propriamepte
putati dimostreremo . che Cristo è già
applicata alla fine della· prima venuta
venuto, anche in base alle . indicazioni
· cronologiche precedentemente indicate di .Cristo e all'inizio cl.ella seconda. Per
e ai segni che lo riguardano. e ai prodi- . essere più chiaro, penso che necessaria-
gi da lui compiuti. Questi risultati noi li -mente si debba applicare a entrambe le
confermeremo anche tenendo conto de- venute; mediante un'interpretazione che
gli avvenimenti successivi, la cui realiz- si adatti armoniosamente a tutte e due.
zazione dopo lavvento di Cristo era già . Dopo sette e sessantadue settimane il
stata profetata, in modo da poter cred~re Cristo sarebbe venuto e sarebbe stato
che tutto quello che era stato insegnato ucciso e . avrebbe rimproverato ·quelli
si è già adempiuto. Così dunque predisse che lo avrebbero ucciso, proprio come
.di lui Daniele, per mostrare quando e in era stato detto che quella gente non sa-
qual momento Cristo avrebbe liberato rebbe stata sua. E poiché aveva confer-
le genti, e per mostrare che dopo la sua mato un'alleanza con·molti per una ~et-
passione. la città stessa avrebbe dovuto . timana, si ritenne giustamente che tutte
essere distrutta. le parole e i fatti dell'Antico Testamento
. Tertulliano, che avevano predetto mediante simboli
Polemica contro gli Ebrei, 7, 9 - 8, 3 · - la venuta di Cristo si erano compiuti .at-
.traverso la verità della s,u a presenza, che
rappresenta la fine della legge. Comunque
ritengo che il corso di questa settimana si
Settanta e sessantadue settimane ·riferisca più propriamente alla fine del
Questo . è ciò che dice Daniele par- . mondo, poiché sento poco dopo: E,. nello
lando delle settanta·settimanè: «Sessanta- spazio di metà se_ttimana, farà· cessare il sa-·
.due .settim'ane saranno necessarie per la crificio e l'offerta.
ricostruzione di Gerusalemme e precede- . Primasio,
ranno la venuta.di Cristo ·principe. Dopo . Commento.sull'.IJ_pocalisse, 3,.11
La c~nfessione di Daniele e tinte1pretazione di Gabriele (9, 20-27) 343
do sarebbero arrivati i Romani, se non le tanta. Questa rovina fissata per decreto
cose che ora minacciano? Qual è l'oracolo del giudice Dio ri~arrà immutabile :fino
che·spesso diciamo essere stato dichiarato - alla :fine. Stringerà una solida alleanza
dal Dio altissimo, che la città crollerà su se_ con molti: Cristo renderà il Testamento
stessa, quando il loro stesso principe sarà santo e fermo in una settimana e mez-
stato ucciso per mano_dei membri della zo, dopo di che/arà cessare il sacrificio e
sua tribù, se non quello che ora vediamo l'offerta. Colui che aveva stabilito il sa-
realizzarsi? Probabilmente poiché non crificio e l'offerta ora li abolisce. Al loro ·
piacque a loro tenere il tempio incorrotto posto porrà l'abominio della desolazione:
da sangue innocente, piacque ·a Dio purifi- i Romani, sottomessa la Giudea al loro
carlo con il fuoco. potere, misero l'aquila, simbolo del loro
Pseudo-Egesippo, · imperatore, nel tempio. E questo è quel
Sulla Gu~rra giudaica di Giuseppe Flavio, che si legge: Quando dunque vedrete l'a-
5,2 bominio della desolazione, di cui parlò il
pro/età Daniele, stare nel luogo santo (Mt
24, 15)~ Finché un decreto di rovina non si
riversi sul devastatore, _significa che fino
Cristo cancella l'abominio alla piena esecuzione dei decreti divinila
La :fine dei Gilldei non sarà in alcun città sarà dimenticata e giacerà distrutta .
modo simile ·al loro spostamento in Egit- e abbandonata.
to o Babilonia; infatti mancarono da lì . Efrem il Siro,
per quattrocepto anni, e da qui solo set- Commento a Daniele, 9, 27
. delle sue parole) ma) appena udito il suòno delle sue parole, caddi stordito
con la/accia a terra (10, 1-9).
Alla fine del primo capitolO, il testo termina con: Così Daniele vi rimase [i.e. alla corte
del re] fino al primo anno del re Ciro, che sembra essere in contraddizione con la prima frase
del decimo capitolo: I: anno terzo di Ciro, · re dei Persiani~ fu rivelata una parola a Daniele.
Teodoreto suggerisce che potrebbe trattarsi di una discrepanza dovuta ad un errore degli
scribi, e ritiene che l'anno giusto sia il terzo, come pure Isho' dad. Girolamo non offre una
soluzione, ma propone due letture. Daniele si lamenta del suo popolo per la loro indocilità a
ritornare nella loro _terra (Isho' dad, Teodoreto) attraverso il digiuno, ~econdo l'insegnamento
di nostro Signore (Efrem). Daniele umilia se stesso e si guadagna il favore divino (Tertullia~o).
Digiuna nella speranza che gli Israeliti vengan6 liberati da Babilonia (Efrem). Daniele
dimostra che il digiuno prepara gli umili a ricevere una visione (Ammonio) e rafforza la
loro intercessione (Girolamo). Come ordinatogli~ Daniele non celebra la Pasqua mentre è
irì esilio (Teodoreto). Daniele alza gli occhi per assistere alla visione. Ippolìto suggerisce che
Daniele veda il Signore, mentre gli altri identificano la persona nella visione con un angelo.
L'angelo nella visione è vestito di lìno e ha una cintura d'oro puro. La parola baddim è una
traslitterazione di quella ebraica resa dai Settanta con ((puro lino" (G1rolamo). La .cintura
intorno ai fianchi è descritta come fatta d'oro puro (Ammonio, Girolamo). Daniele ha paura
e
· alla vista dell'angelo cade prostrato (Cirillo di Gerusalemme) . I suoi compagni, d'altro
canto, fuggirono per lo spavento (Ippolito, Teodoreto).
1
I.:anno terzo di Ciro ta era in vita soltanto fino al primo anno
di regno di Ciro, com'è possibile che nel
Il tempo dell'evento terzo anno abbia visto una rivelazione?
Io invece. ritengo che il tempo citato in
. . È evidente che Daniele visse fino al precedenza non sia preciso, e che il beato
terzo anno [di regno di Ciro] e oltre, an- Daniele non abbia concluso la sua vita nel
che".~e all'mizio del libro leggiamo: fino al prinio anno di regno di Ciro: Non dice,
primfJ·anno dèl re Ciro (Dn 1, 21). infatti, "fino al primo anno"' ma "fino a
Isho' dad di Merv, un anno". Intende così insegnare a coloro
'Commento a·Daniele, 10, 1 che leggono lo scritto profetico che ebbe
un incarico fino al regno di Ciro, re dei
Persiani, il quale liberò dei Giudei in c·at-
Daniele visse oltre al primo anno di . tività quelli che lo volevano, ordinò loro
regno di Ciro di tornare in patria e di ricostruire il Tem-
pio di Dio.
Ad alcuni sembr·a che l'anno sia sba- Teodoreto di Cirro,
gliato, cioè che il profeta abbia scritto Commento a Daniele, 1O,·1 ·'1,
«terzo" invece di "primo", secondo l'in-
dicazione che si trova all'inizio del libro:
apportano come prova il fatto che il bea-·
to Daniele dice subito dopo aver iniziato
Due possibili spiegazioni
la profezia: E Daniele v{sse sino al primo E com'è allora che alla fine della pri-
anno di regno di Ciro. Se, infatti, il profe- ma visione leggiamo: Daniele vi rimase
346 Daniele
fino al primo anno del re Ciro? Si deve alcun motivo di tristezza: il re era man-
· dunque.intendere così, che restò in Cal- sueto e clemente, rispettava i divini culti,
dea nella sua acquisita dignità, vestito di gratificava: Daniele di una grande amici-
porpota e bisso, fin9 all'anno primo del zia e tutto il .popolo godeva di una pace
re Ciro, quando questi sconfisse i Caldei, . duratura... Tuttavia, se uno esaminasse
e che poi cominciò a stare con Dario fi- con precisione tutte queste notizie, vi ri- .
glio· di Assuero della stirpe dei Medi che· troverebbe la causa del dolore di Daniele:
regnò sulla nazione caldea; o per lo meno infatti, nonostante il re avesse concesso a
Dario poteva già essere morto (durante il tutti coloro che lo volessero .la libertà e il
suo primo annb di regno aveva conosciu- ritorrio in patria, la maggior parte degli
to il mistero delle settanta settimane), ed Ebrei, che si era costruita una casa a Babi-
ora· dice d'aver avuto la visione nell'anno lonia, quasi incaten~ti dalla loro dimora,
terzo del re Ciro. aveva .disprezzato la possibilità di tornare .
Girolamo, . in patria e aveva preferito ~na· patria stra-
Commento a Dani'ele, ·10, 1 niera. Solo gli uomini amanti della fede e
custodi ·delle leggi patrie, · avendo a ·loro
· volta disprezzato i ben.i acquisiti a Bàbi-
Verità e potere della visione lonia, ritennero preferibile la desòlaziorie
· della patria a quel regno. È evidente che
A ragione . le chiama "parola'' e questo stato di cose provocava un grande .
"visione": vide iflfatti gli angeli santi, li dolore al beato Daniele: vedeva la veridi-
ascoltò mèntre parlavano tra loro e ap- cità della·promessa divina, la mansuetu-
·prese.a perfezione il futuro. Afferma che dine e la filantropia del re, l'incredulità e
la parola è verace, cosicché tutti accolga- la scontentezza del popolo, e s'angosciava
no senza esitazione ogni parola pronun- l'animo oltre modo, continuava a-lamen-·
ciata. tarsi e a piangere ... e rimase tre settimane
Teodoreto di Cirro, · senza mangiare.
Commento a Daniele, 10, 1 Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 10, 2-J
Il significato di "potenza"
una parola certa) di grande.potenza. Il lamento di Daniele
Attribuita tanto-a Dio, che la realizzerà, Dice che la penitenza si protrasse
come al profeta che potrà comprenderla. "per tre settimane" perché aveva digiu-
. Girolamo, -nato per tutto quel tempo. Chiama il
Commento a Daniele, 10,' 1 digiuno "penitenza" nello stesso senso
· us~to da nostro Signore, quando difese
se stesso e i suoi discepoli dalle deni-
2
Daniele fa penitenza grazioni dei Farisei. Quando i discepoli
furono rimproverati dai Farisei perché
non· stavano digiut:iando, il Signore ri-
Daniele lamenta l'iniquità del suo
spose: Possono forse gli invitati a nozze
popolo essere in lutto mentre lo sposo è con loro?
·È. necessario . indagare sulla . causa (Mt 9, 15). .
del cordoglio, perché il profeta non la - Efrem Siro,
chiarisce. A prima vista non si reperisce Commento a Daniele, 10, 1-2
Daniele 'sta per qvere un)altra visione (10, 1-9) 347
Daniele- vede il Figlio di Dio - virtù. Dio indossa i fedeli e li cinge con il
prezioso e puro Vangelo, affinché creda-
Nella prima visione dice: Gabrie- no nella risurrezione.
le, spiega a lui la visione (Dn 8,16). Qui Ammonio Alessandrino,
tuttavia non è così: vede il Signore, non Commento a Daniele. Frammenti, 10, 5
ancora perfettamente come uri -qomo,
ma· con l'aspetto e la forma di un uomo,
infatti dice:-Ecco un uomo vestito di lino. 6
La sua /ac~ia _
L'indossare una veste multicolore allude
misticamente alla varietà delle grazie del-
La v9ce dell'angelo
la nostra chiamata. Infatti la veste sacer-
dotale è fatta di diversi colori, dato che . Il suo corpo era come Tarsi, owero
diversi popoli hanno atteso la venuta di somigliava a un oro sceltissimo portato
Cristo, affinché possiamo essere fatti (co'" - da Tarsi: da lì, infatti, anche a Salomone
me un 'unico co_rpo) di·molti colori. veniva portato dell'oro non lavorato. E il
· Ippolito, suo viso aveva t aspetto della folgore. Uno
Commento a Daniele, 2, 24 splendore luminoso .emanava dal suo vol-
to. E i suoi occhi come fiamm_ e di fuoco, le
sue braccia e le sue gambe come visione -di
Gli indumenti dell'uomo bronzo lucente e il suono delle sue parole
. come una voce di moltitudine. Aveva occhi
·Al posto di "indumenti di lino" della che emettevano fiamme, braccia simili a
versione di Aquila, Teodozione ha tra- bronzo bellissimo; nell'udire la sua voce
dotto baddin e i Settanta "indumenti di ti sarebbe sembrato di ascoltare una folla
bisso", mentre Simmaco "indumenti pre- che dialogava tutta insieme.
giati". E dove io, in base al testo ebraico, - Teodoreto di Cirro,
ho tradotto "ecco un uomo", in Simm~co Commento a Daniele, 10; 5-6
troviamo "come un uomo". In verità non
era un uomo, ma aveva apparenza umana.
__Girolamo, L'analogia con la gemma
Commento a Daniele, 10, 5
Invece di "topazio", che-è una delle
dodici pietre che figurano nel "razionale"
del pontefice, l'ebraico porta Tharsis, pa-
Il simbolismo di Ufaz rola riportata tale e quale nelle versioni di
La parola "Ufaz", calco greco dall' e- Teodozione e Simmaco, mentre i Settanta
braico, iridica l'oro puro. . hanno usato il termine "mare" in base al
_ Ippolito, testo del salmo: con un soffio violento spez-
Commento a Daniele, 2, 25 zerai le navi di Tharsis (Sa! 47, 8), ossia del
"mare". E anche Giona desiderava fuggire
non·a Tarso, città della Cilicia, come la pen-
sano parecchi riportando -i l vocabolo _alla
Gli indumenti indossati da Cristo
lettera-, e neppure nell'omonima regione
[La.parola ebraica] baddin.indica un dell'India come opina Giuseppe 17, bensì
mantello tessuto in modo elaborato, pro- per "mare", semplicemente.
prio come i credenti, che Cristo indossa Girolamo,
come una veste, sotio bravi a tessere le Commento a Daniele, 10, 6
17
Giuseppe Fl_avio, Antichità giudaiche, IX, 10, 2 .
Daniele sta per"avere un'altra visione (10, 1-9) 349
I;angelo che appare a Daniele assume form~ umana per non·spaventarlo ·(Girolamo).·
Istruisce Daniele ad ascoltare attentamente i misteri che vengono rivdati (Efrem). Daniele
desidera sapienza e conoscenza (Agostino, Girolamo); l'angelo profetizza attraverso lo Spirito
Santo (Basilio). La preghiera.dei giusti è efficace (Teodoretò). La preghiera di Daniele porta
l'angelo a preparare un piano di salvezza per il suo popolo (Efrem) che gli consenta di ritornare
nella sua terra.(Ammonio). La preghiera di Daniele, ricca di fede e·pazienza, induce J' angelo
a intercedere per lui presso Dio (Girolamo). Il suo digiuno pasquale (Giovanni Crisostomo)
sollecita unresponso divino (Teodoreto). Ogni popolo ha un suo angelo guida (Teodoreto);
Michele viene assegnato a Israele (Ippolito, Pseudo-Dionigi) e porta il stio aiuto in tempo
. (Efrem). I principi delle potenze terrene rapprèsentano le potenze superiori (Giovanni
Crisostomo, Teodoreto, Origene).-Il principe di Persia oppone ~esistenza alla liberazione dei
prigionieri israeliti (Girolamo),.perché è compiaciuto della loro presenza in Persia é spera di
convertire la Persia·con la: loro pietà di Dio (Efrem). Gabriele viene a spi~gare a Daniele la
situazione per cui i principi delle nazioninemich_e di Dio sono in conflitto con lui~ Cofl: ~chele
Lçt riv~lazione: i conflitti celesti tra gli angeli (10, 10-21) 351
(Giovanni Cassiano). Daniele è degno di conoscere·da Dio le cose che accadranno a Israele
alla fine del mondo (Girolamo). La ripresa di Daniele grazie a uno simile a un figlio d'uomo è
rappresentativa del nostro essere rafforzati dal Signore nella risurrezione della vita (Ippolito).
Quello con sembianze di uomo è l'incarnazione dell'Unigenito (Ammonio). L'appe.llativo di
"Signore mio" dato da Daniele è un'usanza onorifica piuttosto che un riferimento a Dio
(Teodoreto). La Parola è la forza della rinascita (Ippolito) e la fonte della forza (Ammonio) ..
·Il tocco di quello simile al figlio dell'uomo libera Dàniele dal .terrore e lo .rende in grado
di ricevere i segreti diVini (Girolamo). Il principe di Grecia conosce ciò che accadrà ad
Alessandro, il dominatore del mondo (Ammonio), che ucéide Dario e sottomette i regni dei
Persiani e dei Medi, cosicché alla fine il principe dei Greci domina la Persia (Girolamo).·
10
Daniele rinfrancato con un tocco Uomo dei desideri
L'appellativo "uomo dei desideri"
La ·difesa dell'ùmanità di Cristo s'attaglia berie a uno che con preghiere
La mario indica la parziale conoscen- insistenti, con le mortificazioni corporali
za della.verità del Vangelo. Cristo è colui e con l'asprezza dèi propri digiuni desi-
che solleverà l'intera umanità. dera venire a· conoscenza del futuro e pe~
Ammonio Alessandrino, nettare i segreti di Dio. Simmaco, invece
Commento a Daniele. Frammenti, 10, ·10 che "uomo dei.desideri", traduce "uomo .
desiderabile"; in realtà, ogni santo che
porta in sé un'anima dotata di.bellezza è
amato dal Signore. .
L'angelo assume sembianze umane
r Girolamo,
L'angelo appare sotto sembianze urna-· Commento a Daniele, 10, 11
·ne, e porgé al profeta prostrato .una mano
d'uomo in modo che lùi, al vedere un cor~ . .
po della sua stessa natura, non ne resti spa- La rivelazione avviene attraverso lo
ventato. Spirito Santo·
Girolamo,
Commento a Daniele, 10, 10 Io dico che anche Gabriele predice
il futuro· in nessùn altro modo_che per
"la .prescienza dello Spirito. Questo per·-
11
J;angelo parla a Daniele .· ché la profezia è·uno dei carismi che lo
Spirito distribuisce. A colui che ricevet-
te l'ordine di annunciare i misteri della
Daniele desidera la conoscenza visione' all'uomo dei desideri, da dove
L'angelo chiamò Daniele . "l'uomo venne la sapienza per insegnare le cose
dei desideri". I suoi desideri non erano · nascoste, se non dallo Spirito Santo? Al-
che di aprirsi ardentemente· alla bellezza lo Spirito infatti conviene propriamente ,~
della sapienza;· per questo egli da giova- la rivelazione dei misteri, secondo che "
ne vinse 1a lascivia, quando fu prigionie~ s~a scritto: Dio ce li ha rivelati per mezzo
· ro calpestò la superbia dei re,, quando fu . dello Spirito.
rinchiuso con i leoni fece loro chiudere Basilio di Cesarea,
le fauci.· Lo Spirito Santo, 38
Agostino,
Discorsi, 3 91, 5
352 Daniele
12
Non temere Il principe del regno persiano
Non dice semplicemente «con il
n prit~o giorno. principe dei Persiani", ma con il principe
del regno persiano, ossia con colui al qua.l,e
Fin dal primo giorno, cioè dal giorno è stato affidato il potere addirittura sullo
in cui hai cominciato a digiunare, infia.m- stesso re dei.Persiani.
mato dal desiderio di capire le cose che Teodoreto di Cirro,
avevi chiesto, così da perseverare nella Commento a Daniele, 10, 14
preghiera e nelle suppliche davanti al no-
stro Dio. Le tue parole sono state ascoltate
e io sono venuto in risposta alle tue parole:
le tue preghiere mi hanno portato anche
Non uomini, .ma potenze .
a predisporre un piano per la salvezza del Troviamo nelle Sacre Scritture che ci
tuo popolo secondo i tuoi voti. sono governanti di singole nàzioni, come
Efrem Siro, ad esempio leggiamo in Daniele di un cer-
Commento a Daniele, 10, 12 to principe del regno di Persia e di un altro
principe del regno di Grecia, i quali, come
è dimostrato chiaramente dal contesto,
Daniele prega con pazienza e fede . non sono uomini ma potenze superiori.
Origene,
Questa· visione ce l'ha il giorno 24 del I prindpi, 3, 3, 2
primo mese, che è Nisan, appena passate·
le tre settimane, ossia 21 giorni; e sente di-
re dall'angelo che dal ·primo giorno in cui
Ogni popolo, anche se in guerra, ha
ha iniziato la preghiera e 1a mortificazione
davanti al suo Dio, le sue parole sono sta-
un angelo guida -
te esaudite. Ma se è stato esaudito subito, Il beato Mosè ci insegna tutto questo
perché - ci si può domandare - l'angelo con maggior chiarezza: Quando l'Altis-
non .gli è stato mandato immediatamen- simo· divise le nazz:om: quando disperse i
te? È che con quella dilaziqne gli è stata figli di AdamoJ stabilì i confini tra i popoli
offerta 1'occasione di una più prolungata . secondo il numero degli angeli d{Dio (Dt
preghiera al Signore, e così, ·dato che il 32, 8). ·E il Signore dice agli apostoli nei
suo desiderio è grande, potrà con i propri santi Vangeli: Vedete di non disprezzare
sforzi meritare una risposta più esauriente. nemmeno uno di questi piccoli,.p.oiché i lo-
L'espressione ed io sono entrato alle tue pa- ro angeli ogni giorno contemplano zlvolto
role ha questo significato: dopò che tu hai del Padre mio che è nei cieli (Mt 1.8, 10) ...
-La rivelazione: i conflitti celesti tra gli angeli (10, 10-21) 353
la massa dei prigionieri della proVincia che e per esprimersi bisognasse dire: Dammi
gli era stata affidata non venisse dimessa la salute (come nel nostro salmo è detto:
tutta quanta. E può darsi che fin dal primo · Dammi l'intelletto), ovvero: F aromi sano;
giorno in cui il profeta dispose il suo cuore al che nel nostro salmo corrisponderebbe:
alla rivelazione il Signore l'abbia esaudito Famtni intelligente. Tale opera potrebbe
proprio col non mandare subito l'angelo a poi éompierla anche un angelo, tanto è
notificargli l'atto di indulgenza di -Dio. In vero che fu un angelo a dire a Daniele: Io
effetti il principe dei Persiani oppose resi- ·· sono venuto per darti l'intelletto (Dn 10,
stenza per 21 giorni enumerando i peccati · 14), dove nel testo greco è usato lo stesso
del popolo giudaico a motivo dei· quali era nostro termme, cioè: auvETLaa( aE. In
giusto che venissero tenuti in cattività e che tal caso il latino, preso alla lettera, corri-
non dovessero venire dimessi. sponderebbe a: Per darti la salute; mentre
Girolamo,. il greco leggerebbe: A sanarti.·Il tradutto-
Commento a Daniele, 10, 13 . re latino non sarebbe ricorso alla perifrasi
che gli fa dire: A darti l'intelletto, se, co~
· me può dire "sanarti" (dalla radice "sani-
Potenze ostili tà"), avesse potuto dire "intellettualizzar-
ti" (dalla radice "intelletto") ..Ebbene, se
Non v'è alcun dubbio che questo anche un angelo può dare l'intelletto, per ·
principe del regno di Persia era una poten- qual~ motivo il salmista sarà ricorso a Dio
za nemica, poiché favoriva il popolo dei perché compisse lui stesso quell'opera?
Pèrsiani, nemici a loro volta del popolo di Forse perché era stato Dio a ·comandare
Dio. Egli dunque, allo scopo di impedire il ali' angelo che la compisse? Certamente.
vantaggio che scorgeva nascere alla risolu- È da intendersi infatti che Cdsto aveva
zione della questione da parte ·dell'arcan- dato all'angelo quell'ordine.
gelo Gabriele, quella per la quale il profeta .Agostino,
aveva. rivolto a Dio le sue preghiere; tutto Esposizioni sui Salmi, 118 XVIII, 4.
· invidioso vi si oppose, affinché quella pa-
rola di conforto non pervenisse in tempo a
Daniele da parte dell'angelo e così confor-
tasse il popolo di Dio, àl quale presiedeva
Daniele prevede il futuro del suo
l'arcangelo Gabriele. · popolo
Giovanni Cassiano, Daniele è dunque degno di venire a sa~
Conferenze ai monaci, 8, 13 pere da Dio ciò che aveva chiesto nella sua
preghiera, e cioè ciò che succederà al popo-
lo d'Israele non a breve scadenza bensì ne-
14
Una visione della fine dei giorni gli ultimi giorni, ossia alla fine del mondo.
Girolamo,
L' angelò viene a· dare la conoscenza Commento a.Daniele, 10, 14
a Daniele ·
La frase dei nostri traduttori: Dammi 16
I dolori· nella visione
l'tntelletto, è più concisa ,nel testo greco
che ha: auVÉ:TLaov µE . Il greco cioè, con
Daniele viene reso più forte da un
una sola parola (auvÉ:naov) espriffie l'in-
tera frase: "Dammi l'intelletto", cosa che
essere invisibile
in latino rimane .iinpossibile. .È come· se «Mentre ero in questa pos1z1one
in latino non esistesse il verbo ·" sanare" - continua - sono stato rafforzato oltre
· -ta rivelazione: i conflz:tti celesti tra gli angeli (10, 10-21) 355
18
· A Daniele tornano le /orze
20
Il principe dei Greci
Dio è fonte di forza
. La successione macedone
Quando la forza della nostra vita ter-
mina e ci lasciamo ihdietro tutte le glorie Mentre io stavo uscendo, si fece avan-
terrene, così da non tenerle più da conto; ti per entrare il principe dei Greci. Io stavo
allora riceviamo la potenza di Dio, Cristo uscendo - dice - dalla presenza di Dio per
allunga la sua mano su di noi e ci dice: venirti a dire·ciò eh.e accadrà al tuo popolo
«Siate forti». ·. negli ultimi giorni - per quanto ancora
Ammonio Alessandrino, non ne ho la certezz~, data la presenza del
Commento a Daniele. Frammenti, 10, 19 principie della Pe~sia che si oppone alle tue
preghiere e alla mia mediazione; e in quel
momento stava arrivando il principe dei
Un cuore libero dalla paura Greci, o dei Macedoni che dir si voglia, e
si portò alla presenza di Dio per accusare il
·Se non gli avesse dato forza quel .. principe dei Persiani e dei Medi allo scopo
tocco ricevuto dal .Figlio dell'uomo (co- · di darne la successione al regno man~done. ·
sì appariva) e se lo spavento non avesse E in realtà i misteri di Dio sono stupendi:
abbandonato il suo cuore, non sarebbe appena il popolo giudaico fu libero dalla
stato in grado di udire i misteri divìni. cattività, Alessandro, il re dei Macedoni,
Girolamo,
. uccise Dario e annientò il regno dei Per-
Commento a Daniele, 10, 19 siani e dei Medi. Fu così che il principe dei
Greci vinse il principe dei Persiani.
Girolamo,
L'angelo incoraggia Daniele · Commento a Daniele, 10, 20
Vale a dire: non angosciarti; infatti
non sono venuto per danneggiarti, ma
per farti conoscere ciò che hai desiderato 21
Ciò che è scritto
apprendere: dunque, abbandona ogni ti-
more, sii coraggioso e forte. E -alle parole
Riferisce ciò che aveva previsto
seguì l'azione.
Teodoreto di Cirro, Ma tuttavia ti farò conoscere quanto
Commento a Daniele, 10~ 18-19 è contenuto nel libro della verità. Il filo
Quattro re persiani (11, 1-4) 357
QUATTRO RE PERSIANI
regno verrà smembrato e diviso ai quattro venti del cielo, ma non fra i suoi
discendenti né.con la stessa forza che egli possedeva; il suo regno sarà infatti
estirpato e dato ad altri anziché ai suoi discenden~i>> (11, 1-4).
Chi sta parlando? Alcuni suggeriscono si tratti di Gabriele (Teodoreto, Isho' dad;
Efrem); _altri che sia Daniele stesso. Gli storici elencano dieci re persiani che hanno regnato
dopo Ciro, un numero che contrasta con il testo profetico, che ne conta ·solo quattro. Ma
nessuno dei due conteggi è_errato. La profezia non si cura di annotare i dettagli storici, ma
_solo di citare i più importanti (Girolamo), I quattro re sono i seguenti: Cambise, Smerde il
Mago, Dario e Serse (Girolamo, Teodoreto). Altri interpreti i~entifìcano itre re come i tre
che si chiamavano Dario. Il quarto fu il Dario ché venne sconfitto da Alessandro (lsho'dad).
Il grande regno di Alessandro fu presto diviso in quattro parti (Teodoreto, Ippolito, Efrem);
l'autore non spende molto tempo sul dominatore dell'Asia Minore e della Macedonia, ma
lo fa per quei regni che furono la causa di tanto dolore per il popolo ebraico (Teodoreto).
1
Nell'anno primo di Ciro 18 2
Vi saranno altri re
19
Cf. Erodoto, Storia, 7, 175 e 206; 8, 51e70; Tucidide, Storia, 1, U8, 2.
20
Questa lezione non è nella Peshitta e deve appartenere a una differente versione della Bibbia
siriaca utilizzata da Isho'dad. · · ·
360 Daniele
«Il re del mezzogiorno diverrà·potente e uno dei suoi capitani sarà più ·
forte di lui e il suo impero sarà grande. Dopo qualche anno faranno alleanza e
la figlia del re del mezzogiorno verrà al re del settentrione per fare ld pace, ma
non potrà conservare la forza del suo braccio e non·resisterà né lei né la sua
discendenza e sarà condannata a morte insieme còn i suoi seguaci: il figlio e
colui che tha sostenuta. In quei tempi da un germoglio delle sue radici sorgerà
uno, al posto di costui: e verrà con un esercito e avanzerà contro le fortezze
del re del settentrione, le assalirà e se ne impadronirà. Condurrà in Egitto i
loro dèi con le loro immagini e i loro preziosi oggetti d'argento e d)oro, come
preda di guerra; poi per qualche anno si asterrà dal contendere con il re del
.settentrione. Andrà nel regno del re del mezzogiorno e tornerà nella.sua terra»
(11, 5-9). .
viene offerta da Teodoreto: citando Giuseppe Flavio, stabilisce che il re del mezzogiorno
fosse Tolomeo Filopatore e "principe" si riferisca al suo generale Scopa. I Tolomei, Filopatore
e suo figlio Epifane, ottennero diverse vittorie su Antioco il Grande. Non molto più tardi
Antioco sconfisse il generale Scopa e rioccupò le città in Palesti.Ìla ·e Samaria.
5
Un potente re dal mezzogiorno cupò anche la Fenicia, la Samaria e la
Giudea. Quando afferma che uno dei
Due Tolomei e la traduzione dei Set- suoi principi sarà più forte di lui, parla
. tanta di Scopa, del quale anche Giuseppe l'E-
breo fa menzione: quest'ultimo fu un ot-
Allude a Tolomeo, figlio di Lago, che titno comandante e sottomise al potere
fu il primo re dell'Egitto. Fu un re ecce- di Tolomeo molte popolazioni che erano
zionalmente diplomatico, forte e ricco ... al di fuori dei confini del regno di Tolo-
Occupò pure la Caria assieme a molte meo stesso. Alludendo a questi eventi di-
isole, città e terre... E il motivo per cui, ce: «Prenderà un enorme potere oltre il
lasciando da parte gli altri due regni, os- dominio di quello», ovvero governerà· su
sia la Macedonia e l'Asia, parla soltanto molti popoli che si trovavano al di fuori
dei re dell'Egitto e della Siria è questo: la della giurisdizione di Tolomeo.
Giudea, che si trova nd bel mezzo, veni- Teodoreto di Cirro;
va occq.pata ora da quelli ed ora da questi . Commento a Daniele, 11, 5
re, e l'intento della Sacra Scrittura non è
di redigere la storia estranea ai Giudei,
bensì quella che· è intimamente legata al 6 Un) alleanza
popolo israelitico. Ma imo dei suoi capi
sarà più forte di lui... Questi è Tolomeo
Filadelfo, il secondo re d'Egitto, figlio Il matrimonio fallito di Berenice
del precedente Tolomeo. È sotto di lui
. Tolomeo Filadelfo, dopo molti anni,
che i Settanta, come sembra, hanno tra-
volle mettere fine -a quella lotta estenuante
dotto in greco la Sacra Scrittura ad Ales- .
sandrìa; egli fece trasportare per·il pon-
e diede in moglie la propria figlia Bereni-
ce ad Antioco. Questi aveva già avuto due
tefice Eleazaro a Gerusalemme molti vasi
. figli dalla prima moglie Laodice... Ora, lui
sacri per il tesoro del tempio, e direttore
diceva che Berenice la teneva come sua
della sua biblioteca.fu Demetrio Falereo,
consorte regale, mentre Laodice gli faceva
lo stesso che esercitava la retorica e la fi-
da concubina; ma passato parecchio tem-
losofia in Grecia. Si dice che raggiunse
tale potenza da vincere Tolomeo suo pa- po il primo amore lo vinse, e ricondusse
dre ... Oro e argento, poi,"ne aveva un'e- nella reggia Laodice e i suoi figli. Costei,
norme quantità. però, temeva che l'incostante animo del
Girolamo, marito gli facesse riprendere Berenice, . e ·i,
Commento a Daniele, 11, 5 pertanto lui, suo marito, lo"fece avvelenare
dai ministri, mentre Berenice col figlio che
aveva avuto da Antioco li fece uccidere dai
principi di Antioco lcadione e Genneo, e
Tolomeo Filopatore · insediò re al posto del padre il proprio fi-
Parla di Tolomeo Filopatore, che non glio maggiore Seleuco Callinico. Questo è
s'accontentò del regno d'Egitto, ma ·oc- appunto quanto si dice ·nel nostro passo_:
362 Daniele
dopo molti anni Tolomeo Filadelfo e An- che la rese forte a quei tempi, indica te ric-
tiocò Teo contrarranno vincoli di amicizia; ch~zze che rendono un matrimonio forte
e la figlia del re del sud, ossia di Tolomeo, e desiderabile.
verrà -dal re del p.ord, ossia da Antioco, Teodoreto di Cirro,
per stringere .amicizia tra suo padre e suò Commento a Daniele, 11, 6 .
marito; ma - si aggiunge - non riuscirà .
nell'intento, né la sua discendenza riuscirà
a sostenersi sul ·regno di Siria, anzi quelli 7
Un germoglio sorgerà
che avevano sostenuto Berenice verranno
ammazzati da lei stessa, ed anche il re An- ·Tolomeo Evergete
tioco che le dava man forte - motivo per.
cui aveva potuto predominare - venne uc- Uccisa Berenice e morto in Egitto
ciso, avvelenato dalla moglie. Tolomeo Filadelfo suo padre, il fratello
, Girolamo, di lei, Tolomeo, anche lui soprannomi-
Commento a Daniele, 11, 6 nato Evergete, fu il terzo a prendere in
mano il regno 21 • Era un rampollo ger-
mogliato _dalle sue radici, dal momento
che era suo fratello. Venne con un po-
La successione tolemaica
deroso esercito e penetrò· nelle terre del
Dopo la morte di Tolomeo Filopa- re del nord, ossia di Seleuco detto Calli-
tore regnò suo figlio Tolomeo chiamato nico, il quale :regnava sulla Siria con sua
Epifane. Quando--afferma che: dopo al- madre Laodice, le tenne in sua balìa e
cuni anni essi stringeranno un}alleanza, l~ asservì occupando la ·Siria·, la Cilicia,
di seguito wole spiegare anche come: le regioni superiori -al di là dell'Eufrate
e la figlia del re del sud si recherà dal re e pressoché tutta quanta l'Asia; quando.
del nord per stringere un patto con lui. Il . poi venne a sapere che in Egitto era in
re del nord è Antioco, rria non Epifane,, corso una rivoluzione, saccheggiò il re-
bensì Antioco detto il Grande, . padre di gno di Seleuco e ne asportò quaranta-
Antioco Epifane: questi, infatti, era con- mila talenti d'argento oltre a duemila-
temporaneo dei Tolomei. cinquecento vasi preziosi e statue di 'dèi,
Teodoreto di Cirro, fra cui si trovavano anche quei pezzi che
Commento a Daniele, 11, 6 . Cambise dopo la conquista dell'Egitto
aveva portato in Persia. Il popolo egizia-
no, allora, dedito all'idolatria, lo chiamò
Evergete per il fatto che dopo molti anni
Matrimonio e ricchezze
gli aveva riportato i propri dèi. Lui per-
Le nozze, dunque, avverranno, ma il sonalmente si tenrie poi la Siria, mentre
matrimonio non durerà a lungo, perché affidò il governo della Cilicia al suo ami-
ella sarà consegnata a colui che l'aveva in- co Antioco, e le province al di là dell'Eu-
viata attraverso quelle stesse persone che frate all'altro suo generale Santippe.
l'avevano condotta e che furono rimpa- Girolamo,
triate insieme a lei. L'affermazione: e ·a ciò Commento a Daniele, 11, 7~9
21
Cf. Polibio, Storia, 4ss.
Nord e sud continuano a combattere (11, 10-19) 363
Seleuco III e suo fratello Antioco III, detto il Grande, impugnarono le armi contro
Tolomeo Filopatore. Antioco III salì ·al trono alla morte di Seleuco IIt Antioco il Grande
ottenne il possesso della Siria e poi lo perse di nuovo contro Tolomeo Filopatore. Alla
morte di quest'ultimo, Antioco il Grande si alleò con.Filippo il-Macedone e mosse guerra
aTolomeo Epifane, figlio di Tolomeo Filopatore, che alloi:a aveva solo sei anni. Antioco in
breve tempo guadagnò il controllo della Palestina, ma presto ne venne espulso dal generale
· · Scopa. Durante il conflitto la Giudea si divise in fazioni, una che parteggiava per Antioco
e l'altra per Tolòmeo. Poco tempo dopo, Antioco il Grande combattè e. sconfisse Scopa
· . vicino alle sorgenti del fume Giordai1o. Antioco tentò di assumere il controllo dell'Egitto·i, ·
attraverso il matrimonio di sua figlia Cleopatra con Tolomeo Epifane, ma il.suo piano non
funzionò perché Cleopatra si schie~ò dalla parte di suo madto anziché di suo padre. ~tioco
rivolse allora l'attenzione verso l'Asia Minor.e con un certo successo, ma in seguito venne
contrastato da Scipione e dall'esercito romano. I Romani sconfissero Antioco il Grande e lo
fecero cadere in disgrazia.
364 Daniele
e lo vinse e prese il potere. Tornando dall'E- cora adolescente al suo settimo anno di
gitto andò a Gerusalemme, nell'anno 103, · regno, e al tredicesimo anno la fece spo-
e portandosi via tutti i tesori della casa del sare dandole a titolo di dote tutta la Cel-
Signore si diresse verso Antiochia. siria e la Giudea. Chiamandola "figlia di
Ippolito, donna" usa un'espressione pleonastica,
Commento a Daniele, 2, 30-31 come si trova in testi poetici, ad esem -
pio: così parlò con la bocca, e: ho ascoltato
-con queste orecchie !a voce 23 •
16
Una terra magnifica Girolamo,
_Commento a Daniele, 11, 17 -
La terra gloriosa
Con "terra gloriosa" (oppure, nella. 18
Verso le isole
versione dei Settanta, "della volontà", nel
senso che "si è resa benevola a Dio") in-
dica la Giudea e più propriamente Getli-
I Romani respingono Antioco
salemine dove, accolto ton tutti gli onori, E infatti l'Egitto non riuscì ad averlo,
perseguì i partigiani di Scopa. Al posto di poiché Tolomeo Epifane e i suoi genera-_
"terra gloriosa" come ha tradotto Aquila, li, avuto sentore della trama; agirono con
-da me seguito in questo passo, Teodozio- molta circospezione, e· Cleopatra teneva
ne riporta tale e quale il vocabolo ebrai- più per suo marito che per suo padre. Al-
co sabir, reso da Simmaco con "terra del lora si orientò verso l'Asia e, in_ battaglie
valore". sferrate contro un gran numero di isole,
_ Girolamo, riuscì a prendere Rodi, Samo, Colofone e
Commento a Daniele, 11, 15-16 Focea oltre a molte altre isole; ma gli si po:.
se contro Scipione N asica con suo fratello
Publio Scipione Africano, colui che aveva
17
Il suo regno non durerà vinto Annibale... Antioco fu così battuto e
gli si ordinò di regnare-lim~tatamente alla
zona del Tauro; ma di là fuggr verso Apa-
Antioco dà sua figlia a Tolomeo mea e Susa, e si spinse fino alle più remote
E si metterà d'impegno per impos- città del suo regno. Nel corso però della
sessarsi di tutto_il suo regno, e si accor- battaglia contro gli Elimei fu eliminato con
derà con lui e gli darà una figlia di don- tutto quanto l'esercito. E la Scrittura qui
na pérché lo rovini 22 (ossia "Tolomeo", parla appunto di questo: che pres~ cioè
oppure, se la lezione porta il neutro, "il molte isole e che con la vittoria del Roma-
suo regno"). Antioco aveva in animo di no perse il regno dell'Asia, così che la sua
impossessarsi non soltanto-della Siria e ingiuria si ritorse sul suo capo; e che infine,
della Cilicia e delle altre -province che fuggendo dall'Asia, rito·rnò al -comando
erano state della fazione di Tolomeo, ma della sua terra; che inciampò, cadde e non
di estendere il suo regno an~he_in Egitto. ne fu più trovata traccia fil nessun luogo.
Fidanzò -pertanto sua figlia Cleopatra, · Girolamo;
tramite Eucle di Rodi, con Tolomeo an- Commento a Daniele, 11, 17-19
22
Il testo di Girolamo differisce sia dalla versione MT sia dalla maggior parte dei manoscritti
dei Settanta in questo pQnto, che non menzionano alcuna intenzione di rovinarlo, anche se i Settanta
dicono <<lei non starà con lui>>. ~-
23 Virgilio, Eneide, 4, 276; 359.
Antioco Eptfane (11, 20-28) . 367
ANTIOCO EPIFANE
«Sorgerà quindi al suo posto uno che manderà ·esattori nella terra che è
splendore del suo regno) mà in pochi giorni sarà stroncato) non nel furore
di una rivolta né in battaglia. Gli succederà poi un uomo abietto) privo di
dignità regale: verrà di sorpresa e occuperà il regno con la frode. Le for--
ze armate saranno annientate davanti a lui e sarà stroncato anche il capo
del!' alleanza. Non appena sarà stata stipulata un)alleanza con·lui) egli agirà
·co'n la frode) crescerà e si consoliderà con poca gente. ·Entrerà di sorpresa
nei luoghi più fertili della provincia e farà cose che né i suoi padri né i padri
dei suoi padri osarono"fare; distribuirà alla sua gente preda) spoglie e ric-
chezze e ordirà progetti contro le fortezze) ma ciò fino a un certo tempo. La
sua potert-za e il suo ardire lo spingeranno contro il re del mezzogiorno con
un grande esercito) e il re de/mezzogiorno verrà a battaglia con un grande
e potente esercito) ma non potrà resistere) perché si ordiranno cQngiure
contro di lui. I suoi stessi commensali saranno causa della sua rovina; il suo
esercito sarà travolto e molti cadranno uccisi. I due re non penseranno che a ·
.farsidel male a vicenda e) seduti alla stessa tavola) parleranno con finzione)
ma senza' riuscire nei reciproci intentl perché li attenderà la fine) al tempo
·stabilito. Egli .ritornerà nel suo paese con grandi ricchezze e con in cuore
t avversione alla santa alleanza: agirà secondo i suoi piani e poi ritornerà
nel,suo paese» (11, 20-28). · ·
A prendere il suo posto sarà Seleuco Filopatore, figlio di Antioco, che regnò sulla
Siria per un breve periodo e morl senza aver mai combattuto nemmeno una battaglia
· (GirÒhtmo). O potrebbe trattarsi di Antioco Epifane, che successe a Seleuco Filopatore alla
sua morte (Teodoreto). Molti commentatori·sono d'accordo nel ritenere che l'uomo definito
((abietto" da Daniele sia Alltioco Epifane e che il "capo dell'alleanza" sia l'alto sacerdote
Onia (Teodoreto), anche se qualcuno deduca che il termine "capo" possa riferirsi a Giuda
Maccabeo o forse a Tolòmeo. Girolamo crede che questo brano non si riferisca ad Antioco
Epifane, bensì ali' Anticristo che verrà alla fine del mondo. Di conseguenza Porfirio e gli
altri che offrono un'interpretazione storica del testo sbagliano. Prima di lasciare l'Egitto
Antioco fece un trattato di pace e banchettò con suo nipote Tolomeo, ma la pace non venne
assicurata (Teodoreto). Al suo ritorno, Antioco andò contro l'alleanza~ depredò il tempio
giudaico (Girolamo). ~I,
l
368 Daniele
quattro re ha nominato dopo Ciro re dei avendo inviato doni e oro ad Antioco,
Persiani, e saltandone molti dell'epoca di dopo essersi ripreso l'incarico, cacciò via
mezzo è passato subito ad Alessandro re Giasone.
dei Macedoni; ed effettivamente la _Sacra Teodoreto di Cirro,
Scrittura segue questa linea: non fa una Commento a Daniele, 11, 23
narrazione completa di tutti gli avveni-
menti, ma riporta soltanto i fatti che con-
sidera più importanti. Ora, dal momento
che buoha parte dei fatti che fra poco leg-
24
Distribuirà preda
geremo e commenteremo si adattano alla
persona di Antioco, essi sostengono· che Antioco si comporta diversamente
questi sia stato figura dell'Anticristo, e · dai suoi predecessori
che gli avvenimenti accaduti (che almeno Giacché tutti i suoi padri e i suoi an ~
in parte riguardavano lui) dovranno avve- tenati ebbero in onore il popolo ebraico,
rarsi in modo totale nell'Anticristo. mentre egli farà ogni cosa per massacrare
Girolamo, e derubare, prendendo anche schiavi e
Commento a Daniele, 11, 24 dando loro beni a quelli che militano con
lui. E volgerà i suòi pensieri verso l'Egitto,
fino a quel tempo, ovvero non avrà il po- .
22
Le forze armate saranno annientate tere per lungo tempo.
Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 11, 24
Gli Egiziani
Di nuovo qui allude al regno d'Egit-
to, perché anche quelli, in possesso di una
La posizione di Porfirio
grande forza, distruggevano i nemici co-
me se fossero un cataclisma, consegnan- E non solo vinse Tolomeo con l'in-
doli all'infamia e alla dispersione: ebbene ganno, ma con lo stesso sistema ebbe la
anche loro saranno spazzati via da quel re . meglio anche sul suo generale alleato di
e sàtanno oppressi, ma non loro da soli, Giuda Maccabeo. In altre parole è questo
bensì anche il capo dell'alleanza. che vuol dire: dopo aver offerto la pace
Teodoreto di Cirro, a Tolomeo ed essere stato un suo alleato,
Commento a Daniele, 11, 22 in un secondo tempo tramò insidie con- ,
tro di lui. Ma questi di cui. si parla non è
Tolomeo Epifane, il quinto re dell'Egitto,
23 Viene stipulata un'alleanza
bensì Tolomeo Filopatore figlio di Cleo-
·
patra che era sorella di Antioco, il quale
era dunque suo zio ... Antioco, allora, do~
La rivolta contro il capo dei sacer- po aver risparmiato il fanciullo ed essersi
doti - fatto passare per amico, salì a Memfi e..IL 1
della Siria, infatti, aveva mai operato una. di costui. Antioco arrivò in Egitto con una
simile devastazione dell'Egitto e disperso grande moltitudine) con carr~ con elefanti:
tutte le ricchezze che possedeva; e fu co- con cavalieri e con un'immensa flotta, per
. sì scaltro da rovesciare con la sua astuzia portar·guerra contro Tolomeo re d'Egitto)
gli accorti piani di coloro che facevano da e Tolomeofu turbato davanti a lui e fuggi~
consulenti al ragazzo. Questo è quanto ha mentre molti feriti cadevano e venivano .
scritto in un testo terribilmente farragino- prese le città fortificate nella terra d'Egitto,
so Porfirio, sulla scia di Sutorio, e che io . e gli invasori ac.cumulavano bottino dall'E- ·
ho riportato sinteticamente. . · · gitto (1Mac1, 17-20).
Girolamo, Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 11, 24 Commento a Daniele, 11, 25
'f
I
25Cf. Polib~o, Storia, 29, 11; Livio, Ab Urbe condita, 45, 12; Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche,
12,5, 2. . . . .
372 Daniele
L'espressi~ne "al tempo determinato" allude al tempo adatto alla guerra (Teodoreto). ·
Due anni dopo aver spogliato il tempio e soppresso la rivolta, Antioco attaccò l'Egitto per la
seconda volta. Questo attacco si concluse quando gli ufficiali romani gli ordinarono di ritirarsi.
Al suo ritorno rivolse nuovamente la sua rabbia contro il popolo di Dio a Gerusalemme.
Questi eventi preannunciano l'Anticristo, che verrà a perseguitare i Cristiani. Di conseguenza
molti interpreti dedussero che Nerone fosse l'Anticristo a causa dei. suoi crudeli attacchi
contro i Cristiani. Teodoreto, citando il secondo libro dei Maccabei, suggerisce che Dn 11,
31 si riferisca a due diversi eventi che si successero due anni dopo la brutale distruzione
di Gerusalemrn~ da parte di Antioco (con rifèrimento a Dn 11, 28): il primo fu l'invio di
Apollonia a infliggere punizioni a~cora più terribili agli abitanti di Gerusalemme; il secondo
fu l'arrivo di un seriato re ateniese che vietò decisamente le pratiche religiose ebraiche e fece
_erigere un altare a Giove nel tempio -1'abominio della desolazione. Girolamo, citando questi
stessi fatti, ritiene ché essi siano solo delle prefigurazioni dell'Anticristo, che è il vero oggetto
della visione. I Giudei attribuirono questo brano non ad Antioco Epifane né ali' Anticristo,
La seconda campagna contro l1Egitto di Antioco (11, 29-39) 373
ma ai Romani e specificamente alla distruzione del tempio per mano di Tito (Giròlamo,
Atanasio). I saggi sono coloro che preferiscono subire la morte piuttosto che abbandonare la
legge divina (Teodoreto). Le espressioni "i forti agiranno" e "un piccolo aiuto" si riferiscono
a Mattatia e ai suoi figli (Giovanni Crisostomo, Teodoreto). I saggi che cadranno saranno
puniti come esempio per tutti (Isho'dad). In Dn 11, 35-36 il testo profetico passa dal tipo,
Antioco, all'archetipo, l'Anticristo. Come risultato, il senso del passo deve essere compreso
alla luce dell'archetipo, l'Anticristo (Teodoreto, Girolamo). Egli onora se stésso al di sopra
degli dèi dei suoi antenati (Vittorino, Ippolito).
29
Al tempo determinato Sarà sconfitto, dice il testo; non vuol dire
che morrà, ma che ·perderà del tutto la
sua prosopopea di grandezza.
Lo sconfitto ritornerà
Girolamo,
Vuol intendere che non vincerà e sa- Commento a Daniele, 11, 28-30
rà forte allo stesso modo, ma se ne andrà
sconfitto. L'espressione "nel tempo stabi-
lito»· indica il periodo adatto alla guerra . . L'Anticristo combatte contro la san-
Teodoreto di Cirro, ta alleanza·
Commento a Daniele, 11, 29 .·
Ne.ssuno mette in dubbio che l'Anti-
.cristo combatterà contro l'alleanza santa,
e che nella lott~ sferrata dapprima con-
30
Navi dei Chittt'm tro l'Egitto si prenderà paura dell'aiuto
che i Romani presteranno agli Egiziani.
Roma caccia Antioco fuori dall'Egitto ·Questi avvenimenti, però, hanno avuto
Trascorsi due anni, armò di nuovo un precedente simbolico sotto· Antioco
un esercito contro Tolomeo e scese al Epifane, così che questo scelleratissimo
re persecutore del popolo di Dio è l'im-
sud. E mentre i due fratelli di Tolomeo ·
magine anticipata dell'Anticristo che
figli di Cleopatra, dei quali lui era zio, as-
perseguiterà il popolo di Cristo. Ed è per
sediavano Alessandria, giunsero dei legati
questo che molti dei nostri pensano che,
romani. Uno di essi, Marco Popilio Lena,
in considerazione deU' enorme .crudeltà e
trovato Antioco in piedi lì ~ulla spiaggia,
immoralità, l'Anticristo sia stato Domi-
gli comunicò il decreto del senato: ordine
ziano o Nerone.
di ritirarsi dalle terre amiche del popolo
Girolamo,
romano e accontentarsi del suo regno.
Commento a Daniele, 11, 28-30
Lui voleva demandare la risposta al con-
siglio dei suoi amici, ma l'altro - raccon-
tano - tracciò con un bastone che teneva
in mano un cerchio sulla sabbia attorno al Infurierà contro la santa allenza
, , .~J I
re e disse: «Il senato e il popolo romano E si volteranno contro di lui: una volta
. ti ordinano di rispondere, in questo pun- giunti: i Cizi e saranno umiliati. Dopo aver
to preciso, quale decisione prendere». A accolto, infatti, molti Cipri e altri isolani
queste parole ebbe paura e disse: «Se è (Cizio, infatti, è fino ad oggi una città di
questo che desidera il senato e il popolo Cipro), invaderà l'Egitto e, una volta sccm-
romano, non mi resta che ritirarmi»; e co- fitto e umiliato, se ne andrà via.· E se ne
sì, su due piedi, mise in nia,rcia l'esercito. ritornerà) e infurierà contro la santa allean-
374 Daniele
za. Vomiterà tutta fira che avrà accumula- "abominazione della desolazione" in coin-
ta per la sconfitta contro la santa alleanza. . cidenza con la soppressione dell'olocausto
E mostrando la sua opera malvagia dice: E e del sacrificio quotidiano. I nostri però so-
agirà così; Durante la seconda venuta ope- stengono che tutto questo è successo a lui
. rerà una grande strage e ridurrà in schia- come figura dell'Anticristo, poiché è costui
vitù molti fuggiaschi. E tornerà e farà un che siederà hel tempio di Dio e si atteggerà
accordo con quelli che hanno abbandonato a Dio. Gli Ebrei, al contrario, pretendono
la santa alleanza. Colmerà d'ogni attenzio- che tuttò il passo non si riferisca nè ad-An-
ne quelli che oltraggeranno la Legge e che tioco Epifane nè ali'Anticristo, bensì ai Ro-
accoglieranno la religione greca dopo aver mani a cui si era acce!l1).ato poco fa èon le
abbandonato il rito giudaico. parole: e verranno le triremi (ossia "gli Ita-
Teodoreto di Cirro,· li") e i Roman~ e lui sarà schiacciato. Dopo
Commento a Daniele, 11, 30 un certo numero di anni, dicono ancora, fra
quegli stessi Romani che vennero in aiuto
di Tolomeo e che minacciarono _Antioco, ·
prenderà il potere il re Vespasiano; si le-
Antioco venne colmo d'ira contro il . verarino le sue truppe e la sua prole .- suo
tempio figlio Tito con un esercito, - profaneranno
Questi particolari li troviamo svolti più· il santuario e sopprinieranno il sacrificio
diffusamente nella storia dei Maccabei (cf. 1 quotidiano, e abbandoneranno il tempio ad· ·
Mac 1, 20-28): ·d opo che i Romani lo caccia- . una solitudine che non avrà fine. I vocaboli
rono dall'Egitto, venne colmo d'ira contro siim e chetim trado.t ti da noi con "triremi" e
r alleanza sarita, invitato da coloro che ave- ' "Romani'', gli Ebrei sostengono che abbia-·
vano abbandonato la legge di Dio e si erano no il significato di "Itali" e "Romani".
associati ai riti pagani. Ma l'attuazione più Girolamo,
compiuta di questi fatti avverrà sotto l'An- Commento a Daniele, 11, 31
ticristo, il quale si mostrerà furioso contro
l'alleanza di Dio e volgerà la sua a_ttenzione
èontro coloro ai quali vuol_fare abbandona- · Apollonio e il senatore ateniese
re la legge di Dio. Per questo la versione di Chiama "braccia" i comandanti a lui
Aquila è più azzeccàta: E cercherà il modo di sottomessi che portarono a terminè gli
fare abbandonare l'alleanza santa. ordini del re come braccia. Invierà, dun-
· Girolamo, que, alcuni a profanare il santuario della
Commento a Daniele, 11, 30 potenza, ossia il Tempio dedicato a Dio
onnipotente; erigeranno ali'interno are
idolatriche, · perché questo significa l'e-
31
Aboliranno il sacrificio spressione: · l'abominzo ·della desolazione.
La stessa vicenda è narrata nel secondo
· libro dei Maccabei ove sta scritto: Circa in .
Antioco, l'Anticristo o i Romani?
quel tempo Antioco manderà una seconda
Si vuole così indicare coloro che dopo invasione contro l'Egltto (2 Mac 5, 1) ... Al-
due anni dallo·spogliamento del tempio fu- lora racconta come la morte fu data agli
rono mandati da Antioco a-esigere dei tri- uomini di ogni età e come alla fine si arrivò
buti dai Giudei,·ad·abolire il culto di Dio e al numero ·di milleottocento cadaveri, pòi
a innalzare nel tempio di Gerus3lemme le di nuovo afferma: Antioco aveva ·una di_,
statue di Giove Olimpio e di Antioco, alle sposizione:d'animq del tutto negativa verso
quali si fa qui riferimento con l'espressione i Giude~ poiché mandò loro come principe
ia seconda campagna contro l'Egitto di: Antioco (11, 29-39) 375
· Il luogo santo
J
viene distrutto
'
I cuori si raffreddarono
[Daniele] allora mostrò che [Antio- È una cosa, questa, che penso av-
co] distrusse completamente la comunità verrà pure al tempo dell'Anticristo,
giudàica dicendo: <<Attraverso di lui il sa- quando la carità di molti si raffredderà
crificio fu sconvolto dal delitto». . (Mt 24, 12); è di questi che il Signore
Giovanni Crisostomo, dice nel Vangelo: Credi che il Figlio
biseorsi contro i cristiani giudaizzanti", 5, 7 del!' uomo al suo ritorno troverà la f ede
sulla terra? (Le 18, 8).
Girolamo,
· La distruzione romana di Gerusa- Commento a Daniele, 11,.32
lemme
Gesù alitò sui discepoli e disse loro:
33
Ricevete lo Spirito Santo (Gv 20, 22). Do- I saggi ammaestreranno molti
po aver fatto ciò, tutto finì, l'altare venne
distrutto e il velo della porta del tempio . Preferirono la morte a una vita
fu .,s~rappato da cima a fondo. E sebbene .
empia
'
Fedeli alla legge tevoli della prigionia, spunterà fuori lui col
suo finto amore per i Giudei e con la p'ro-
Le crudeltà subite dai Giudei da parte
messa che avrebbe offerto sacrifici nel loro
di Aritioco ci vengono riportàte dai libri dei
tempio, e darà pertanto ad essi una mode-
Maccabei (cf. 2 Mac 6, 7), e del loro trionfo
sta speranza di aiuto. A loro si uniranno un
ne sono testimonianza coloro che per tener
gran numero di ·pagani non con sincerità
fede alla legge di Dio hanno sopportato le
ma con intenzioni false - si faranno infatti
fiamme, le spade, la schiavitù, lo spoglia-
passare per aITiici onde salvare i loro culti
mento dei beni e le sofferenze estreme.
idolatrici -; e daranno così modo a coloro
Nessuno può mettete in dubbio che queste
cose succederanno sotto l'Anticristo quan-
che sono stati provati di manifestarsi (1 Cor
11, 19), poiché il tempo della vera ·salvezza
do molti resisteranno al suo potere e scam-
peranno chi qua e chi là. Gli ebrei le fanno e del loro aiuto sarà il Cristo, nella cui venu-
coincidere con.l'ultima distruzione del tem- ta essi falsamente sperano dal momento che
pio awenuta sotto Vespasiano e Tito, quan- faranno accoglienza all'Anticristo.
do furono moltissime le persone del popolo Girolamo;
che conoscevano il proprio Dio e vennero Commento a Daniele, 11, 34-35
uccise per essere fedeli alla sua legge.
Girolamo,
35 Alcuni saggi cadranno
Commento a Daniele, 11, 33
34
Un piccolo aiuto
presente: riel tempo futuro il giudizio sugli un altro, in lui infatti si avrà il compimen-
uomini sarà universale. Dopo aver parlato to). Gli Ebrei pensano che da questo pas-
dei fatti concernenti Antioco Epifane, pas- so in poi si parli dell'Anticristo, in ql,lanto
sa poi dalrimmagine all'archetipo: arche- dopo il piccolo aiuto avuto con Giuliàno,
tipo di Antioco è l'Anticristo e Antioco è sarebbe venuto fuori un re che. avrebbe
immagine dell'Anticristo. fatto tutto quello che vuole, erigendosi
Teodoreto di Cirro, contro tutto ciò che si chiama Dio e usan-
Commento a Daniele, 11, 35 do parole piene di boria contro il Dio de-
gli dèi, tanto da mettere il suo seggio nel
tempio di Dio. (2 Ts 2, 4) e farsi lui stesso
I sacerdoti puniti Dio, oltre a dettar legge a suo piacere fino
a che l'ira di Dio non sia compiuta, poi-
. Quando i sacerdoti, che daranno ché è in lui che si avrà il compimento di
scandalo, cioè quelli saggi in rapporto al ogni cosa. Anche noi, peraltro, riferiamo
male ... verranno rovesciati e cadranno, questi passi all'Anticristo:
diventeranno una fornace di prova sotto Girolamo,
gli occhi di tutti e sarà riconosciuto che Commento a Daniele, 11, 36
a causa delle loro cattive ·azioni avranno
meritato la punizione e ulteriori mali ne
conseguiranno. «E possano comprende-
re, finché arrivi la fine» 26 , cioè tutti me-
37 Non si curerà degli dèi
. diteranno e cotnprenderanno, in merito
ai mali che accadranno loro, che avver- . Antioco onorava gli dèi patrii
ranno secondo giustizia 1 fino al tempo
. Abbiamo precedentemente letto che
della fine, perché la malvagità ha (( anco-
Antioco aveva riempito la città di Geru-
ra un intervallo" per ottenere il successo.
. salemme e tutta la Giudea: di altari idola-
Isho'dad di Merv,
trici, sacrificando a Giove nel tempio di
Commento a Daniele, 11, 35
Dio, dedicando a Giove Olimpio il tempio
che è a Gerusalemme, a Giove protetto-
re degli ospiti un altro tempio che era a
36
il-re si magnificherà Garizim. In che modo, dunque, quest'uo-
mo superstizioso, questo idolatra, non si
Il suo successo è di breve durata sarebbe curato neanche delle divinità dei
suoi padri? Antioco, infatti, perseverava
Prospererà, ma non fino alla fine.
nel fare il contrario: onorava gli dèi patrii,
Finché non sarà colma l'ira. Fino a quan-
rifiutava di considerare un dio soltanto il
do attizzerà l'ira divina e lattirerà su di sé.
Dio venerato dai Giudei. Per nulla, quin-
Chiama "ira" la punizione: Dio, infatti, .
non prova pass1orn.
di, quest'affermazione si può riferire ad
Teodoreto di Cirro, Antioco, bensì ali' archetipo di Antioco,
Commento a Daniele, 11, 36
del quale Antioco rappresenta l'immagine,
. e il tipo ideale, perché pretese.di vincere·iri ~.
empietà tutti coloro che avevano regnato
Gli Ebrei sull'Anticristo prima di lui.
E in realtà ciò che è stato decretato si Teodoreto di Cirro,
attuerà (oppure, stando alla versione di a
Commento Daniele, 11, 3 7
37
Amato dalle donne 21 38
Dio delle fortezze
27
«Né desiderio di donne>~ è la lezione dei Settanta.
I:Apocalisse (11, 40-45) 379
L)APOCALISSE
<<Àl tempo della fine il re del mezzogiorno si scontrerà con lui e il re del
settentrione gli piomberà. addosso, come turbine, · con carri: con cavalieri e
·molte navi:· entrerà nel suo territorio e attraversandolo lo invaderà. Entrerà
, anche in quella magnifica terra e molti paesi soccomberanno. Questi però
· scamperann.o dalla sua mano:. Edom, Moab e la parte migliore degli Ammo-
niti. Metterà così la mqno su moltipaesz:· neppure l'Egitto scamperà. S'impa-
dr,onirà di tesòri d'oro e d'argento e di tutte le cosepreziose d'Egitto: i Libi
e gli Etiopi saranno al suo seguito. Ma notizie dal!'oriente e dal s~ttentrione
lo turberanno: egli partirà con grande ira per distruggere e disperdere molti. ·
Pianterd le tende reali fra il mare e lo splendore .della santa f1Zontagna; poi
giungerà alla fine e nessuno verrà in suo aiuto» (11, 40-45).·
. L'accenno alla Libia viene riferito da molti commentatori al Nord Africa (Girolamo) . .
La profezia inerente al controllo del re dei tesori (Efrem) dei Libi e dègli Etiopi non si
· realizzò durante la vita di Antioco (Teodoreto, Girolamo). Il capitolo finale di questa visione
dov?ebbe pertanto ·essere interpretato come riferito all'Anticristo alla luce della visione
precedente del corno piccolo che spuntava in mezzo alle altre tre corna. Perciò le tre corna
sarebbero Egitto, Etiopia e Libia (Teodoreto, Girolamo). L'Anticristo assoggetterà questi tre
paesi e poi attaccherà le regioni del·settentrione, uccidendo molti uomini. Si farà dunque
strada nel territorio di Gerusalemme. Sul monte degli ulivi, il luogo dell'ascensione del
.· Signore, l'Anticristo morirà (Girolamo, Isho'dad).
40
Al tempo della fine che combatterà di nuovo con il "re" che è
definito "del nord''. Dal nord divamperafi-,,,
La profezia riferita all'Anticristo no i mali contro tutti gli abitanti della terra
(Ger 1, 14). E Antioco, chè rappresenta il
Abbiamo affermato spesso che la quar- ·tipo ideale dell'Anticristo, è definito "re del
ta bestia mostra.su di sé dieci corna, che in- nord". Allorché il re del nord s'incontrerà
dicano dieci re che regneranrio tUtti nello con lui, questi combatterà contro di lui con
· stesso periodo circa alla fuie dell'impero ro- un enorme esercito e macchine da guerra,
mano. Tra questi sorgerà quel "re del sud" sia terrestri che di mare, e infu.ie riporterà la
380 Daniele ·
vittoria. Anche nei santi Vangeli il Signore sto - ossia: passerà attraverso la Libia e
profetizza riguardo a questi nemici: Popo- l'Etiopia - i nostri sostengono che s' atta-
lo insorgerà contro popolo, e regno contro gli di più ali' Anticristo. In realtà Antioco
regno, e vi saranno carestie, pestilenze, ter- non s'impadronì della Libia - parecchi
remoti in ·ogni luogo: tutti questi eventi rap- . con questo nome intendono i' Africa - e
presentano l'inizio dei dolori (Mt 24, 7-8). dell'Etiopia;· tutt'al più, trovandosi alla
E così giungiamo alla çonclusione che la stessa latitudine della provincia egiziana e
profezia de~ Signore è concorde con quel- molto adiacenti ad essa tramite il deserto,
la presentata qui e riusciamo finahnente a la·presa dell'Egitto scOnvolse anche que-
comprendere le previsioni degli eventi. ste regioni. Per questo non dice di averle
· Teodoreto di Cirro, prese, ma di essere passato attraverso la
Commento a Daniele, 11, 40 Libia e l'Etiopia.
Girolamo,
Commento a Daniele, ll, 42-43
41 43
.. - Entrerà in quella terra magnifica
partì con grande ira per lanciare una ma- Apedno, nei pressi di Nicopoli, anterior~
ledizione e distruggere molti. E si esprime mente chiamata Emmaus - posta pro-
con un'endiadi, poiché "distruggere" si- prio alle estreme pendici montuose della
gnifica privare della fede, "lanciare male- provincia _giudaica; - di lì, infine, avan-
dizioni" significa mostrarsi davvero altro zerà tronfiamente fino al monte Oliveto
dalla fede. e salirà entro la cinta di Gerusalemme ...
.Teodoreto di Cirro, · Affermano infine che lAnticristo troverà
Commento a Daniele, 11, 44 · la sua fine proprio là di dove il Signore
ascese al cielo.
Girolamo,
Commento a Daniele, 11, 44-45
Voci di guerra
I nostri, su questo ultimo capitolo
· della presente visione che riguarda l'An- 45
ticristo, danno questo commento: duran-
Tra il mare e la montagna
te la sua lotta contro l'Egitto, la Libia e
l'Etiopia - mentre cioè sta spe~zando tre Piantare la tenda significa morte
delle dieci corna - gli giungeranno voci «Pianterà le .tende del suo palazzo in
di guerra scoppiate contro di lui dalle una pianura fra il mare di Sof e la monta-
patti del nord e dell'est; allora si farà gna» 28 dove era salito Mosè; "pianterà la
loro incontro con una grande moltitudi- sua tenda là" significa che morirà là.
e
ne per abbattere uccidere una quanti- Isho' dad di Merv,
tà di nemici, e pianterà la sua tenda in Commento a Daniele, 11, 45
LA RISURREZIONE GENERALE
'' .
<<Ora) in quel tempo) sorgerà Michele) il gran principe) che vigila sui
figli del tuo popolo. Sarà un tempo di angoscia) come non c,era stata mai dal
sorgere delle nazioni fino a quel tempo)· in quel tempo sarà salvato il tuo po-
polo) chiunque si troverà scritto nel libro. Molti di quelli che dormono nella
·regione della polvere sl risveglieranrux·gli uni alla vita eterna e-gli altri alla
vergogna e per t infamia eterna. I saggi risplenderanno come lo splendore
del firmamento; coloro che avranno indotto moltialla giustizia risplenderan-
no come le stelle per sempre. Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla
questo libro) fino al tempo della fine: allora molti lo·scorreranno e la loro'',
conoscenza sarà accresciuta» (12, 1-4).
·.
28
Questa è la lezione della Peshitta.
382 Daniele
1
Sorgerà Michele potere su di me _(Gv 14, 30). Allo stesso
modo un angelo buono viene chiamato
· Chi è Michele? principe, come leggiamo in Daniel~: Il tuo
principe Michele. Così stanno dicendo che
I santi arcangeli appartengono allo la speranza dell'uhiariità non. deve essere
·stesso rango dei principati celesti: come riposta né negli angeli malvagi n.é in quel-
ho già d~tto, entrambi formano, assieme li buoni, ma solo nel· Signore. Anche se
agli angeli, un _u nico ordine gerarchico ... a_miamo gli angeli buoni per la devozione
La Parola di Dio ha assegnato agli angeli che rivolgono a noi, preghiamo la benedi-
la tutela della nostra gerarchia, chiaman- zione del Signore che essi rappresentano.
-do Michele arconte del popolo ebraico Cassiodoro,
(Dn 10, 13; 10, 20 Teodoz.) e gli altri an- Esposizione sui Salmi, 117, 9
geli arconti degli altri -popoli: in effetti,
l'Altissimo ha·fissato i confini dei popoli
secondo il numero deglt' angeli di Dio (Dt
32, 8 29). . La distruzione contro la desolazione ·
- ' Pseudo-Dionigi l'Areopagita, Daniele preannuncia due grandi abo- ·
·Gerarchia éeleste, 9, 2 mini, uno di distruzione e laltro di deso-
..lazione. Cos; è labominio della distruzione
se non quello che compì Antioco ai suoi
I principi sono gli angeli tempi? E cosa labominio della desolazio-
ne se non que»o che .si verificò con la ve-
Il diavolo viene anche chiamato prin- nuta delrAnticristo?
cipe, come nel passo del Vangelo:. Viene Ippolito,
il principe del mondo; egli non ha· nessun Commento a Danielè, 4, 54, 1
29
I Settanta ha.n no qui «angeli di Dio», mentre la versione MT ha «figli di Dio».
La risurrezione generale (12, 1-4) 383
2
Tragedie senza fine Molti si risveglieranno
Sarà · un tempo di angoscia. A quel
tempo ci saranno grandi' sventure, come "Molti" e "tutti" non sono in con-·
non ce n'erano mai state dall'inizio dei traddizione
tempi, perché chi in un modo, chi un al-
Non si ritenga divergente il pensiero
tro' verrà ma~dato attraverso ogni città
perché nel Vangelo è detto: Tutti coloro
o paese a disrruggere i credenti; e i san-
che sono nei sepolcri (Gv 5, 2 8), invece nel
ti viaggeranno da ovest a est e verranno
brano il profeta non ha detto che tutti,
perseguitati da est a sud, mentre altri si
ma: molti di quelli che dormono sotto un
dovranno nascondere tra le montagne
mucchio dt terra. Talora -la Scrittura usa
e gli anfratti. E l'abominio colpirà tutti
molti per tutti. Anche ad Abramo fu det-
ovunque, e li assalirà per terra e per mare
to: Ti ho reso padre di molti popoli (Gv 17,
e farà di tutto per distrugg'erli in qualsiasi
parte del mondo. 5), e in un altro passo il Signore dice: Nel-
Ippolito, la tua discendenza saranno benedetti tutti
Scoli a Daniele, 12, 1 i popoli (Gv 22, 18).
Agostino,
La cit~à di Dio, 20, 23, 2
I corpi dormono nella polvere empietà: Molti che dormono nella polve-
re della terra si risveglieranno, alcuni per
Dicendo molti di quelli che dormono la vita eterna, alcuni per il disprezzo e la
nella terra·si risveglieranno è chiaro che in- vergogna eterna. Cosicché se riferissero .
dica la risurrezione dei corpi: infatti nes- queste dichiarazioni ai Maccabei, affer-
suno direbbe che le anime dormono nella merebbero che tra i Maccabei ci sono i
polvere della terra. Ma anch~ il Sig~ore . buoni e i malvagi, ovvero che alcuni di lo-
insegnò chiaramente nei santi Vangeli la ro sono buoni, alt_ri ~attivi. Tuttavia non
risurrezione dei corpi. Infatti dice: Coloro .è possibile reperire tutto questo": tutto il
.che sono nei sepolcri udi'ranno la voce del . lorò gruppo, infatti, fu devoto. Né la vita
Figlio di Dio, e ne usciranno quanti fece- eterna conviene a loro.durantel'esistenza
ro il bene per una risurrezione di vita, e corporea del presente: tutti furono ucci-
quanti fecero il male per una risurrezione si e s'allontanarono daUa vita. Orbene,
di condannà (Gv 5, 28s.). E fra coloro che dopo aver tralasciato quegli scrittori di
ben ragionano, chi mai pÒtrebbe dire che favole per vecchiette, apprendiamo da
nei sepolcri stanno le anime? questo versetto la comune risurrezione
Giovanni Damasceno, dei morti e il giudizio che avverrà dopo la
Lafede ortodossa, 4, 27 risurrezione. Alcuni, infatti, ereditetanno
la .vita eterna, altri diventeranno oggetto .
di"scherno e di disprezzo per l'eternità.
Corpi radiosi Teodoreto di Cirro,
Chi sono quelli che dormono nelle Commento a Daniele, 12, 2
'~tombe terrene" se non i corpi di coloro
che riavranno indietro le loro anime e si
solleveranno dai morti? · Alcuni si solle- Vergogna
veranno alla "risurrezione della vita" ri-
cevendo corpi. puri, trasparenti e radiosi Per coloro che ragionano corretta-
. "che brillano come il firmamento". Altri · mente, la punizione più pesante è la vergo-
si solleveranno alla "risurrezione del'giu- · . gna. Abbiamo appreso questo a proposito
dizio", ricevendo corpi adatti a ricevere la· del giudizio, quando gli uni si risveglieran-
punizione infinita. no alla vita eterna e gli altri alla vergogna e
Ippolito, per l'infamia eterna.
Commento a Daniele, 4, 56 Basilio di Cesarea,
Lettera al vescovo Ottimo, 4
3 ). Dio, guardando alla nostra difficoltà di -·dò in Persia e lasciò l'esercito a Lisia, che
credere, ha dato a minuscoli insettidi emet- cqmandava Antiochia e la Fenicia, perché
. tere d'estate raggi luminosi dal loro corpo combattesse contro i Giudei e distrugges-
perché questo spettacqlo ci conferrrìi nella se la loro città Gerusalemme... e le sof-
fede in ciò che attendiamo;· poiché chi ha ferenze _di quei giorni furono come non
fornito questa luce parziale può ben pro- mai. .. Ma dovette rinunciare alla vittoria:
curare quella totale, chi fa splendere un i generali ·di Antioco furono disfatti e lo
. semplice verme a maggior ragione potrà stesso Antioco morì in Persia, così che il
rendere luminoso l'uomo giusto. Risorge- popolo d'Israele .fu salvo». "Tutti coloro .
remo dunque, tutti con · corpi eterni, ma che si trovavano registrati nel libro di
non uguali: il giusto risorgerà con un corpo Dio" significherebbe -"coloro che difese- ..
celeste che lo farà degno della conversazio- ro la legge eroicamente"; così, per contro,
ne con gli angeli, il peccatore con un corpo coloro che vennero. cancellati dal libro sa-
che lo farà capace di subire le pene eterne .rebbero coloro eh~ avevano trasgredito la
per i suoi peccati, senza mai consumarsi alle legge e che avevano parteggiato per An-
fiamme del fuoco eterno. tioco. «Allora..:.. continua Porfirio - quel-
Cirillo di Gerusalemme, li che si trovavano come a dormire nella
Le catechesi, 18, 18-19 polvere della tèrra, coperti dal peso del- . ·
le sventure e come nascosti nelle tombe _ -
delle disgrazie, si rialzarono dalla polvere
Differire per luminosità della terra per questa insperata vittoria e
. drizzarono il capo dalla terra: i fedeli al-
E i sapienti risplenderanno come ilful-
la legge dsorsero alla vita eterna mentre i
gore del firmamento. E il Signore nei sacri
trasgressori alla vergogna eterna. Inoltre i
· Vangeli diee: Allora i.giusti s.Plenderanno·
maestri e i dottori che ebbero cònoscenza
come il sole (Mt 13, 43 ). E ancora: E da
della legge risplenderanno simili al cielo,
molti giusti~ quasi come le stelle nei seçoli,
e quelli che educarono i popoli più arre-
e ancora; Dunque i più sicuri e gli eletti
trati ad osservare il culto divino risplen- _
diventeranno simili allo splendore del fir-
deranno come stelle per tutta l'eternità» .
. mamento e alla stessa luminosità dèl sole;
quelli inferiori a questi (ed è questo che Cita poi anche la storia dei Maccabei (cf.
vuole indicare con molti) ·somiglieranno 1 Mac 2, 28-30), dove si dice che molti
alle luci delle stelle, che spandono. il loro Giudei al tempo di Mattatia e di. Giuda
splendore in eterno. CÒsì anche san- Pa- - Maccabeo si rifugiarono nel deserto e si
·olo ha distinto le schie,.-e dei giusti: Una tennero latitanti in caverne e tane rupe~
cosa è la lùminost'tà del sole, un,altr,a quel- stri, per uscirne in seguito alla vittoria.
· - .- Girolamo, -
la della luna, un'altra ancora quella delle
stelle; un astro differisce da un altro astro Commento a Daniele,·12, 1-3
per la luminosità (1 Cor 15, 41).
Teodoreto di Cirro,
Commento a Daniele, 12, 3 I maestri
A seconda de! meriti parte di essi ri-
sorgerà per la vita eterna ·e gli altd per la
Là spiegazione naturalisticà è una vergogna eterna; i maestri saranno simili
sciocchezza al cielo e coloro che avranno istruito altri
Porfirio ... dice: «Ariche qui la Scrit~ saranno paragonati allo splendore delle
tura ~i riferisce ad Antiq_co; eglf infatti an- stelle, poiché non è sufficiente possedere -
La risurrezione generale (12, 1-4) 387
la sapienza se poi non la comunichi agli morte non è eterna, perché essa ci pren-
altri, e se la voce della dottrina non edifi- de temporanerriantè, come un sonno, e a
-ca nessuno perché la tieni per te, non può tempo debito viene allontanata e mostra
- ottenerti la ricompensa che avresti se l' a- che è migliore il ·profitto della vita che
vessi fatta fruttare. verrà dopo la morte di quella vita che,
_ _ Girolamo, prima della morte, si trascorre nell'affli-
Commento a Daniele, 12, 1-3 zione _e nel dolore. Quella, infatti, è pa-
ragonata alle stelle, questa è aggiudicata
quale schiava della sventura.
Anche gli apostoli e i sacerdoti bril- Ambrogio,
lano -Orazione funebre per la dipartita del fratello,
II, 66
_Non è buono colui che fece per noi
della _terra il cielo, perché, come nel cie-
lo, a mo' di specchio, risplendo110 i globi 4 Il sigillo dell)oscurità
delle stelle lucenti, così brillassero in tutto
il mondo, a guisa di stelle luminose, i cori
degli apostoli e dei martiri e dei sacerdoti? Prima della sua realizzazione, la
Ambrogio, profezia appare enigmatica - ·
La fede, II, 2, 24 - Anche Geremia dice: Alla fine dei
giorni comprenderanno queste cose! (Ger
23, 20). Perché tutte le profezie, prima
I saggi sono asceti che abbiano effetto, costituiscono degli
Presto, liberi dal -peccato, pensate enigmi e delle ambiguit~ per gli uomini;
subito alla morte, poiché è scritto: «Le ma quando verrà il momento e si compirà
persone prudenti affronteranno il pec- ciò- che è previsto, allora le profezie trove-
cato con durezza, e i volti degli asceti -ri--- _ ranno un'interpretazione chiara e certa.
splenderanno come il sole». Ireneo,
Pacomio,- Contro le eresie, 4, 26
Istr11:zioni, 1, 32
Parole misteriose
Glorificato in cielo Colui che aveva rivelatò a Daniele
L'uomo che ama Dio progr~dirà a tal tante verità è lo stesso che ora gli coman-
punto da vedere Dio e udire la sua paroia. da - per far· capire che le parole dette sono
L'uomo, dall'udire la sua voce, sarà tan- _ misteriore ~ di arrotolare le pagine scritte e
to glorificato, che gli altri rion potranno - di sigillare il lilJro, in modo che molti lo leg-
fissare i loro occhi sul suo volto glorioso. gano per cercarvi la verità storica ei _data la
Ireneo, notevole.oscurità cheJo avvolge, emettano ~1
Contro le eresie, 4, 26 opinioni contrastanti... Così pure n~ll'Apo-
calisse di Giovanni troviamo uh libro sigil-
lato dentro e fuori con sette sigilli, e poiché
_nessuno era in grado di aprire quei sigilli,
La vita dopo la morte è migliore Giovanni dice: Io piangevo molto... e mi
Esattamente parlò del riposo dei giunse una voce che diceva: Non piangere; ec- -
_dormienti, affinché tu comprenda che la co che il leone della tribù di Giuda, la radice
388 Daniele
di Davicl ha vinto, per aprire il libro .e rom- larlo a nessuno, così che il suo ricordo
pere i suoi sigilli (Ap 5, 1-5). Ebberie, questo non vada pe.r duto e i p_o poli non venga:.
libro lo può aprire chi conosce i misteri del- no sopraffatti dalla paura e rinuncino co-
la Scrittura e riesce a capire quelli che, per sì a salire verso la teri-a promessa; nello
la profondità dei misteri, sono come enigmi stesso tempo, affinché i deboli, venendo
· e parole oscure; e ne interpreta le parabole a conoscenza delle pene. che sarebbero
e trasforma la lettera che uccid~ nello spiri- · piovute su di loro, non vengano tratte-
to che vivifica (cf. Rm 7, 6; 2 Cor 3, 6). nuti dall'andare da Babilonia a Gerusa-
Girolamo, lemme. Molti lo scruteranno e crescerà la
Commento a Daniele, 12, 4 loro conoscenza 31 e abbonderà in tutto il
mondo.
Isho'dad di Merv,
Il libro è sigillato finché arriverà il Commento a Daniele, 12, 4
tempo.opportuno
. Metterai i sigilli dell'oscurità al libro e
La conoscenza sarà multiforme
non renderai chiaro il contenuto ai più, fin-
ché la conoscenza sia abbondante,· mentre La stessa conoscenza da cui la stessa
tutta la terra si riempirà della conoscenza di Scrittura venne originariamente compo-
Dio, finché l'acqua avrà ricoperto la mag- sta -è continuamente in aumento e non
gior parte dei mari, secondo la profezia (cf. cessa mai di essere moltiplicata ... Mo-
1 Cor 15, 41). La grazia dello Spirito Santo sè acquisì una conoscenza maggiore ri-
dopo.la venuta del nostro Salvatore, avendo spetto ai patriarchi ... Allo stesso modo
spezzato questi.sigilli, ha reso chiari questi il Signore stesso confessa agli apostoli
eventi oscuri a coloro che credono. · che hanno conosciuto molte più cose
Teodoreto di Cirro, dei profeti ... Molti profeti e molti giusti
Commento a Daniele, 12, 4 desiderarono vedere .quello che vedet~ e
non lo videro (Mt 13, 17) ... _Inoltre pro-
mette anche loro una maggiore grazia di
Convincere i deboli conoscenza dopo la sua ·risurrezione e
ascens10ne.
Gli ordina ·di sigillare il libt-o, cioè Beda, ·
con il sigillo dell'oscurità, e di non rive- Il tabernacolo, l, 5
Io) Daniele, stavo guardando) ed ecco altri due che stavano in piedi~
uno di qua sulla sponda d~l fiume, t altro di là sull'altra sponda. Uno disse
altuomo vestito di lino, che era sulle acque del fiume: «Quando si compi-
. ranno queste cose meravigliose?». Udii l'uomo vestito di lino) che era sulle
31
Questa è la lezione della Peshitta.
I
acque del fiume, il quale, alzate la destra e la sinistra al cielo, giurò per colui
che vive in eterno che tutte queste cose si sarebbero realizzate fra un tempo,
tempi e metà di un témpo, quando fosse giunta a compimento la. distruzione
della potenza del popolo santo. Io udii bene, ma non compresi: e dissi: «Si-
gnore mio, quale sarà la fine di queste cose?». Egli mi rispose: «Va', Daniele,
queste parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine. Molti s_aranno
purificati: resi candidi, integri: ma gli empi agiranno empiamente: nessuno
degli empi intenderà queste cose, ma i saggi le intenderanno. Ora, dal tempo
in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l'abominio devastan-
te, passeranno milleduècentonovanta giorni. Beato chi aspetterà con pazien-
za e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni. Tu, va' purè alla tua fine e
riposa: ti alzerai per la tua sorte alla fine dei giorni» ( 12, 5 :-13).
La visione molto. probabilmente ha luogo lungo le sponde del fiume Tigri. L'angelo
che cammina sull'acqua è lo stesso angelo che aveva introdotto le preghiere di Daniele a
Dio, mentre l'angelo della Persia gli si opponeva (Girolamo). Altri suggeriscono che colui
che stava sull'acqua fosse il Figlio di Dio (Ippolito). "Un tempo" è un anno, perciò "un.
tempo, tempi e metà di un tempo" va inteso come tre anni e mezzo. (Teodoreto, Ippolito, '
'Girolamo, Agostino). Questo periodo si riferisce non ad Antioco, bensì al regno dell'Anticristo
(Girolamo, Teodoreto). Daniele non comprende la realtà delle cose che verranno- perché
non ha sentito il nome di coloro che sono coinvolti (Girolamo). 1come attesta lo storico
giudaico Giuseppe Flavio, ciò non diminuisce la sua fama di grande profeta e uomo giusto
(Teodoreto). Dio dice a Daniele che le parole sono sigillate (Ireneo). La pratica abituale di
offrire sacrifici ogni sera e mattina verrà descritta come ('continuità" perché era frequente·
e ininterrotta (Giovanrii Crisostomo). I.: abolizione del sacrificio quotidiano si riferisce ·o alla
desolàzione di Antioco del tempio (Efrem, Porfirio attraverso Gir_olamo) o al periodo in cui
l'Anticristo vieta di adorare Dio (Teodoreto, Girolamo). Clemente di Alessandria deduce che
si riferisca in~ece.alla persecuzione neroniana della chiesa primitiva. Chi resìste sarà benedetto
(Cirillo di Gerusalemme). Il capitolo si conclude con la promessa a Daniele di partecipare
alla risu~rezione alla fine del mondo dopo il compimento di tutte le visioni che ha raccontato
(Teodoreto, Isho'dad). .
5 ·6Altri due che stavano sulla sponda sulle due sponde, ma a quello che aveva
.·de/fiume · veduto prima e che era v·estito di lino (o di
"bissino", che in· ebraico si dice baddin), il
quale angelo si sosteneva sulle acque del
Angeli sul fiume Tigri
fiume babilonese che stava, quindi, sottQ i ·i
Daniele vide due angeli che stavano suoi piedi. Questo ci fa capire come i due . '
ritti uno su una sponda e l'altro sull'altra · angeli precedenti, che lui vede .ritti sulle ·
riva del fiume di Babilonia (poiché qui lo sponde e ai quali non rivolge domanda
si cita senza nome, basandosi sulla _visio- · non ritenendoli degni di venire interrogati,
ne di poco fa penso che si tratti del Tigri, sono gli angeli della Persia e della Grecia,
detto in ebraico Eddechel), e tuttavia non mentre quest'ultimo è quell'angelo beni-
rivolge la domanda a loro che si trovavano gno che portava avanti a Dio le preghie-
390 Daniele.
re di Daniele nel periodo di quei ventuno lui volle convincere questi uomini in ogni
giorni in cui langelo della Persia gli faceva modo e alzate la destra e la sinistra al cie-
resistenza. E gli domanda quando sarà che · lo, giurò per colui che vive in eterno. Chi
si compiranno- quelle cose meraVigliose di ha giurato· e su chi ha giurato? Il Figlio ha
cui si parla nella presente visione. · giurato sul Padre quando ha detto che il
· Girolamo, - Padre vive "per sempre". Più precisamente
Commento a Daniele, 12, 5-6 conosceranno tutte queste cose quando la
disper~ione si sarà compiuta in un tempo,
tempi e mezzo tempo.
Gli angeli simboleggiano la cono- . Ippolito,
scenza e le domande. Commento a Danielt;,, 4, 57
Cioè ·quando langelo che mi av·eva .
parlato se ne· andò, sembrò essere entrato 7
nell'alveo del fiume per cercare un luogo Ha giurato
per guadare. Improvvisamente apparvero
altri due, che stavano su opposte sponde. Il Signore giura su di sé
Perdò l'angelo, che era sulle acque del Qui apprendiamo alla perfezione
fiume e camminava su di esse tranquilla-
che colui che allora parlava non era Dio.
mente, apparve come colui che era -a co- Il Signore, infatti, poiché non può giurare
noscen?a dei più profondi misteri di Dio.
su nessun altro che sia più potente di lui,
Dunque i due che stavano in piedi~ uno
. come dice il divino Apostolo, giura. su di
di qua sulla sponda del fiume, f altro di là
sé dicendo: ((Io vivo, dice il Signore'1 (Eh 6,
sul!'altra sponda rappresentano la facoltà
13-14). E il beato Mosè·lo mos_tra mentre
-di fare dom~de òmesse dal profeta, che è
dice: Leverò in cielo la mia mano, giurerò
stata garantita ad entrambi. Per questa ra-
con la mia destra e dirò: Io vivo per sempre
gione, come se avessero i;icevi.Ito la facoltà
(Dt 32, 40). Costui, dunque, è uno dei ser-
~ farlo, essi interrogarono laltro angelo.
vi del Signore, che lo assistono con animo
· Efrem Siro,
ben disposto ... Nella completa dissoluzio-
Commento a Daniele; 12, 5
ne del popolo eletto ... Durerà per tre anni .
e mezzo la soppressione del popolo elet-
to e solo allora tutte queste cose saranno
Il Figlio dell'uomo avrà l'autorità condotte a termine. Poi riconosceranno il
E chi è colui -che sta ''sull'acqua" se santo. Qui allude al grande profeta Elia:
non quest'unico e solo che i profeti hanno circa.alla fine del potere di quello, infatti,
preannunciato tanto tempo fa, che alla fuie il grande Elia apparirà e annunzierà la se-
dei tempi sarebbe stàto attestato dal Padre conda venuta del nostro Salvatore.
sul fiume Giordano e mostrato fieramente Teodoreto di Cirro,
al popolo da Giovanni, che indossa la fa- Commento a Daniele, 12, 7
scia di scriba intorno ai fianchi e la veste
di lino ed ·è avvolto in un lungo .abito? I
due uomini lo videro e gli chiesero perché 7
Un tempo, tempi e mezzo tempo
tutto il dominio e lautorità sono stati dati
a lui. Dopo gli chiesero più precisamente
· quando avrebbe portato il mondo al giu-
La definizione di "tempi"
dizio e quando le cose di cui aveva parlato . · Può sembrare che nel passo in latino
sarebbero state portate a compimento. Ma questi tempi siano indicati in forma inde.,
/ -·
- La visione di Daniele sulla sponda del.fiume (12, 5-13) 391
8
terminata, ma sono stati indicati al duale . Non compresi
che il latino non ha. Come il greco, così
si dice che lo abbia l'ebraico. Sono stati Non cercate di,, spiegare il libro con
quindi definiti "tempi,,, ma come se fos- .
presunzione
sero due tempi.
Agostino, Il profeta vuol capire la visione, o
La città di Dio, 20, 23, 1 meglio le cose che ha udite, e desidera
conoscere ciò · che accadrà effettivamen-
. te nel futuro. Aveva infatti sentito parlare
· L'Anticristo prevarrà per un periodo di varie guerre condotte dai re, e di lotte
reciproche fra essi oltre che di mplti altri
Un tempo, più tempi"e la metà di un fatti storici, ma non aveva sentito i nomi dei
tempo per Porfirio corrispondono a fre singoli interessati. Ora, se lui, il profeta, udì
. anni e mezzo, e noi in base alla partico- e non comprese, cosa faranno coloro che
larità idiomatica della Sacra Scrittura non con la loro preslinzione intellettuale vo-
lo neghiamo affatto. gliono spiegare quel libro sigillato e avvolto
Girolamo,·
in molte oscurità fino al tempo della fine?
Commento a Daniele, 12, 7. Ma quando giungerà la fine - dièe - gli em-
pi non capiranno mentre i conoscitori della
legge di Dio saranno i soli a essere in grado
I santi regneranno per più di mille
anni
. di capire. Infatti la sapienza non fa breccia
nell'anima perversa, e nòn può penetrare in
·Quest'ultima persecuzione, che sarà un corpo schiavo dei peccati (Sap 1, 4).
attuata dall'Anticristo ... durerà tre anni Girolamo,
é sei mesi. Giusta.mente si controverte . Commento a Daniele, 12,8-10
se questo periodo, quantunque breve,
appartenga ai mille anni, durante i quali,
9
come dice l'Apocalisse, il diavolo è inca- Le parole sono sigillate
tenato e i santi regnano con Cristo, o se
qud;to breve tempo si aggiunga a quegli Una sapienza che viene daU' alto
·anni~· sia uno di più ... In che senso dun- ·
que questo brano della Bibbia assegna Non ho detto invano tutte queste
ai mille anni l'uno e l'aJtro evento; cioè parole oscure e ho posto l'oscurità come
l'incatenamento ·del diavolo e il regno dei sigillo sulle mie parole. Non si devono
santi, dal momento che, nello spazio di infatti offrire i misteri divini a tutti con
1
·tre anni e sei mesi, cessa prima l'incate- superficialità, ma i sapienti capiscono
namento del diavolo che il regno dei santi grazie alla sapienza che dall'alto viene lo-
con Cristo durante questi mille anni?·... ro elargita; coloro che uniscono empietà
Dunque saranno di più. gli anni dei santi a malvagità, invece, non potranno tnài
che regnano con Cristo che quelli della comprehdere .alcun mistero; quando le •1,
.prigionia per incatenamento del diavolo, profezie s'avvereranno, solo allora tutti
perché essi regnerann<? con il proprio re, apprenderanno .completamente il senso
Figlio di Dio, anche per quei..tre anni e . dei presagi. Allora anche gli operatori del
mez.zo, sebbene il diavolo non sia ancora · male saranno separati dai giusti (cf. Sal
legato. · . 91, 10): ·un incendio ratificherà tutto.
Agostino·, Teodoreto di Cirro,
La città di Dio, 20, 13 Commento a Daniele, ·li, 9-10
392 . Daniele
10
Molti saranno purificati La profezia riguarda gli imperatori
romani
L'interpretazione gnostic~ Daniele disse che sarebbero trascorsi
Ma . anche l'angelo, nascondendogli . 2300 giorni dal tempo in cui l'abominio
il grande mistero. dell'Abisso, gli rispon- di Nerone si sarebbe verificato nella città
. deva: Va') Daniele, perché queste parole santa alla sua distruzione... Ciò significa sei
sono nascoste fin9 a çhe comprendano co- anni e quattro mesi, durante la metà dei
loro che comprendono e siano rese chiare quali Nerone avrebbe avuto una grande ·
a ·coloro che sono puri: e es~i stessi (i.e. gli influenza... durante laltra metà avrebbero
gnostici) si gloriano di essere coloro che regnato Ottone, Galba e Vitellio .... E dopo
sono puri e coloro che comprendono! 1335 giorni... la guerra sarebbe cessata.
Ireneo, · Clemente Alessandrino,
Contro le eresie, I, 19 Gli stromati, l, 21
11
La frantumazione dell'ordinamento
I:abominio devastante liturgico della,Chiesa.
Chiama abominio della de.solazione
Il sacrificio quotidiano
l'Anticristo; soppressione del sacrificio
Nel predire là durata nel tempo di .quotidiano l'ordinamento liturgico della ·
questi mali, l'angelo di Daniele disse: Dal Chiesa, frantumato e abolito dalla pazzia
tempo del!'abolizione del sacrificio quoti- e ·dalla rabbia dell'Anticristo.
diano. Il sacrificio veniva definito "quoti- ·Teodoreto di Cirro,
diano" dal greco ÈvoEÀEXÉS, che signifi- Commento a Daniele, 12, 11
ca "perpetuo", "frequente" e "incessan-
te". Era infatti una ·tradizione giudaica
offrire sacrifid a Dio alla sera e all'alba . Antioco bestemmia contro il Signore
ogni giorno; per questo definivano il sa-
crificio "quotidiano". Ma quando venne Si riferisce ai tempi di Antioco, quan-
Antioco fece interrompere totalmente do I'empio re vieterà i sacrilìci quotidiani
. questa pratica. · ·e causerà l'abominio della desolazione e
Giovanni Crisostomo, tenterà di rovesciare il popolo di Dio e di
Discorsi contro i cristiani giudaizzanti, 5, 8 corromperne la religione. Pertanto 1290
- La visione di Daniele sulla sponda del fiume (12, 5-13) 393
il tempio, spezzò l'idolo e offrì sa-crifici _Teodoreto afferma che questi tre anni e
nel tempio di Dio; e avrebbe ragione a mezzo costituiscono il tempo in cui l'An-
dirlo, se il libro dei Maccabei riferisse che _ ticristo regnerà alla fin€ e i .45 giorn_i il
il- tempio rimase. profanato. per tre anni e tempo a partire dal momento in cui il "fi-
mezzo, e non per tre anni. glio della perdizione" (cf. 2 Ts 2, 3) .sarà
Girolamo, condannato 'ed Elia trionferà e guiderà
Commento a Daniele, 12, 12 tutte le genti lontano dall'Anticristo, am-
monirà i Giudei e pregherà nostro Signo-
re fino ;a quando _apparirà dal cielo.
_I saggi combattono · . Isho' dad di Merv,
- Commento a Daniele, 12, 12
Il conflitto durò un mese e mezzo e in
quel periodo la vittoria divenne completa, .
e i Giudei furono liberati -dai mali che li 13
opprimevano. E quando disse: Beato chi La tua sorte
aspetterà con pazienza e giungerà a mille-
trecentotrentacinque giorni,. rivelò '.la loro Regnerà in futuro
liberazione. Non disse semplicemente chi Tutti gl( ·imperi lo seroiranno e obbe-
giungerà, ma chi aspetterà con pazienza e diranno (Dn _7, 27). E perché non si pensi
giungerà: infatti molti empi videro il cam-_ che la promessa sia stata pronlJ11ziata per
-biamento, ma lui non li definì beati. Chia- il tempo presente, il_profeta aggiunse: TU,
ma beati solo coloro che hanno portato la vieni (. . .), e alzati per la tua s_orte alla fine
testinlonianza in tempo di afflizioni, che dei giorni. . ·
non hanno abbandonato la loro religione Ireneo,
.e che hanno ottenuto la liberazione. Contro le·eresie, 5, 34 ·
Giovanni Crisostomo,
Discorsi contro i cristiani giudaizzanti, 5, 8
La risu~rezione dopo la motte
·Quando Gesù apparirà · E riposerai e risusciterai per la tua sor- _
te, alla fine dei giorni. Ora è opportuno che
Beati coloro çhe vivranno i giorni · -tu accolga 13: fine comune a tutti gli uomini;
sopra menzionati [i.e. la persecuzione dei _ "risusciterai", non ti s_olleverai solamente,
Giudei da pa-r te di Antioco] e li supere- · - ma· "'per la tua sorte"-, vale a dire insieme
ranno di 45 giorni, cioè quando i mali ter- alla schiera di quelli che fu~ono simili a te.'
mineranno e ci sarà pace per la gente e le Per dlmostrarlo aggiunge: Alla-fine dei gior-
loro afflizioni avranno fin·e. Secondo altri ni'. In tal modo il divino arcangelo c'insegna
[si trattà di] 1335 giorni, ovvero "Gesù la risurrezione dei morti attraverso l'espe<
Cristo, nostro Salvatore" - se contiamo le _ rienza del beato e tre volte beato Daniele. .
lettere di queste quattro parole esse dan ~ . T~odoreto di Cirro,
no il nome sopra éitato -; cioè [Daniele] Commento aDaniele, 12, 13
ha ricevuto la_rivelazione che-incontrerà
e vedrà Gesù... Severo dice: «Felici so-
no coloro che perseverano» per vedere i
-La testimonianza di Giuseppe . Flavio
giorni_ in cui la sua divina economia-sarà \
compiuta, dal battesimo ali' asceQsione, . e Tutte queste cose gli furono concesse
in cui si è compiaciuto del suo aspetto e incredibilmente, come a uno dei profeti
dei miracoli~ [giorni] · che saranno 1~ 35. più grandi, e ricevette durante tutto l' ar-
La visione di Daniele sulla sponda del fiume (12, 5-13) 395
·'
,. .
. INDICI
'I
: ;
INDICE DELLE FONTI ·
FONTI
AFRAATE
Dimostrazioni: PS 1.
\
AMMONAS
· Lettere: PO 1O.
AMMONIO ALESSANDRINO
Commento a Daniele. Frammenti: PG 85.
ANDREA DI CESAREA
Commento all'Apocalisse: PG 106.
ATANASIO Di ALESSANDRIA
I Sinodi: PG 26.
Lettera ai vescovi d'Egitto e di Libia: PG.25.
Lettere.festa/i: PG.26.
BASILIO DI CESAREA
Lettere. Lettera al vescovo·Ottimo: PG 32.
400 Indice delle fonti
BEDA IL VENERABILE
Il computo dei' tempi: CCL l23B.
Il tabernacolo: CCL 119A.
· BENEDETTO
La Regola: SC 181.
CASSIODORO
Esposizione sui Salmi: CCL 97,-98.
CESARIO DI ARLEs
Sermoni: CCL 103-104.
CrPRIANO
Esortazione al martirio, a Fortunato: CCL 3.
CIRILLO DI ALESSANDRIA
Commento al Vangelo di Luca: PG 77 .
. CLEMENTE ALESSANDRINO
Gli Stromati: PG 9.
Le C0Stituzio11-i apostoliche: PG 1.
EFREM Smo
Commento a Daniele, in Sancti patris nostri Ephraem Syri Opera omnia, vol. 2, J.A.
Assemani ed., Ronia 1737. . .
Commento al Diatessaron, in Saint Éphrem: Commentaire de l'Évangile Concordant-T~xt
Syriaque (Ms Chester-Beatty 709), voi. 2, L. Leloir ed., Peeters Press, Leuven-Paris 1990.
Inni sul Paradiso: CSCO 174 . .
Inni sulla Natività: CSCO 186.
EPIFANIO DI SALAMINA
Sulle misure e sui pesi: PG 43.
EzNIK DI Ko1B
Su Dio: PO 28.
FASTIDIO
La vita cristiana: PL 50.
FILOSSENO DI MABBUG -
I:_immanenza dello Spirito Santo: CS 101.
Indice delle fonti 401
.FULGENZIO DI RUSPE
A Monimo: CCL 91.
GIACOMO DI SARUG ·
Omelie, in Homiliae Selectae Mar Jacobi Sarugensis, vol. 3, P. Bedjan ed., Harrassowitz,
Paris-Leipzig 1907.
GIOVANNI CASSIANO
Istituzioni: CSEL 17.
GIOVANNI CRISOSTOMO
Commento a Daniele: PG 56.
Discorso su san Babila: PG 50.
Discorsi contro i cristiani giudaizzanti": PG 48.
Nessuno .può /arè del male ad altri che a se stesso: SC 103.
Omelia contro gli Anomei: PG 48.
Omelie sugli Atti degli Apostoli: PG 60.
Omelia sul diavolo tentatore: PG 49 ..
Omelie sul pentimento e l'elem.osina: PG 49.
Omelie sul Vangelo di Giovanni: PG 59. ·
Omelie sulla Genesi: PG 53-54.
Omelie sulla Lettera a Tito: PG 62.
Omelie sulla Lettera agli Ebrei: PG 63.
Omelie sulla Le.ttera agli E/esini: PG 62.
Omelie sulla Prima lettera ai Corinzi: PG 61.
011f elie sulla Seconda lettera a Timoteo: PG 62.
· Omelie sulle statue: PG 49.
GIOVANNI DAMASCENO
Barlqam e Ioasaf PG 96.
'
GIROLAMO
Commento a Daniele: CCL 75A.
Commento a Ezechiele; CCL 75.
Contro Gioviniano: PL 23.
Contro i Pelagiani: CCL 80. ·
Omelia nella Domenica di Pasqua: CCL 78.
Omelie sui Salmi: CCL 78.
Trattato sul Vangelo di Marco: CCL 78.
GIULIANO DI TOLEDO
La prova della sesta età: CCL. 115.
GIUSEPPE FLAVIO
Le antichità giudaiche: Loeb Classica! Library, Harvard University Press, Cambridge
(Ma.) 1930-1965, 9 voli.
402 Indiçe delle fonti
GIUSTINO MARTIRE
Dialogo.con Trifone: PG 6.
GREGORIO DI NAZIANZO
DiscorSi: PG 35-36.
GREGORIO DI NISSA
· Il battesimo di Cristo: PG 64.
IGNAZIO DI ANTIOCIDA
. Lettera ai Magnesii: SC 10.
ILARIO DI POITIERS
La Trinità: CCL 62.
lPPOLiTO
Commento a Daniele: SC .i4.
Contro Noeto: PG 10. ·
·Cristo e l'Anticristo: PG 10.
Frammenti: PG 10.
Scoli a Daniele: PG lò ..
IRENEO
Contro le eresie: SC 34, 100, 152-153, 210-211, 263-264 e 293-294 .
. ISACCO bi NINIYE
Trattati mistici: CS 101.
IsHo'DAD DI MERV
Commento a Daniele: CSCO 328.
Ism6Ro DI SIVIGLIA
. E_timologie: PL _82 .
. LATTANZIO
Divine istituzioni: çSEL 19.
LEANDRO DI SMGLIA . ..
Formazione delle vergini e disprezzo del mondo: PL.72.
LEONE MAGNO
Lettere: PL 54.
Sermoni: CCL 138. ·
MARTINO DI BRAGA
Il castigo dei rustid: PLS 4.
Indice delle fonti · · 403
MARTiruo ·
. Libro della perfezione: CS 101.
METODIO
Simposio' o Sulla verginità: P.G 18.
Sulla risurrezione: PG 18.
NOVAZIANO
Gli spettacoli: CCL 4.
La Trinità: CCL 4.
0RIGENE
.Commento al Vangelo di Giovanni: PG 14.
Commento alla Lettera ai Romani: PG 14.
Contro Celso: PG 11.
Esortazione al martirio: PG 11.
Frammenti-su Ezechiele: PG 13.
Frammenti sui Salmi: PG 12.
I Principi: PG ·11.
- 0RSIESI
Istruzioni: CSCO 159.
PACIANO DI BARCELLONA
I penitenti: PL 13.
PACOMIO .
Istruzioni: CSCO 159.
Lettere: PL 23.
\
PALLÀDIO·DI ELENOPOLI
Storia Lausiaca: PG 34.
Possmio
Vita di Agostino: PL 32.
PRIMASIO
Comm.ento sull'Apocalisse: CCL 92.
PSEUDO-AGOSTINO '1
PSEUDO-CLEMENTE ROMANO
Omelie: PG 2.
PSEUDO-'EGESIPPO
Sulla Guerra giudaica di Giuseppe Flavio: PL 15; ·
404 Indice delle fon ti
PSEUDO-IGNAZIO DI ANTIOCHIA
Lettera ai Tarsi: SC 10.
PSEUDO-MACARIO EGIZIO
Cinquanta omelie spirituali: PG 34.
DI AQUILEIA
RUFINO
Commento al C,redo apqstolico: CCL 20.
SIMEONE IL Nuovo.TEoLoGo ·
Capitoli pratici e teologici: SC 51 .
TEODORETO DI CIRRO
Commento a Ezechiele: PG 81.
Commento ai Salmi: PG 80.
Vita di Simeone stilita: SC 234 e 257.
TERTULLIANO
Contro Marciane: CCL 1.
Il digiuno: CCL 2.
I:anima: CCL 2.
L'idolatria: CCL 2.
La corona: CCL 2. .
La pudicizia: CSEL 20. .
La risurrezione della carne: CSEL 47.
Vita di Pacomio: PL 73 .
INDICE DELLE TRADUZIONI UTILIZZATE
AGOSTINO
daU'Opera Omnia di sant'Agostjno, Città Nuova, Roma 1965ss.:
A -MBROGIO
dall'Opera Omnia d(sant'Ambrogio, Città Nuova, Roma 1977ss.:
BASILIO DI CESAREA .
. Lo Spirito Santo (Collana Testi Patristici, voi. 106).
CIPRIANO
A Demeirlano (Collana Testi Patristici, voL 175).
Gli apostati dèlla fede, SCAR 6/1, Città Nuova, Roma 2009.
Lettere, SCAR5/1-2, Città Nuòva, Roma 2006-2007.
Le opere di carità e l'elemosina (Collana Testi Patristici, voi. 175)
CIRILLO DI ALESSANDRIA ..
Epistoie cristologiche. Lettera a Valeriano (Collana Testi Patristici, voi. 146) . .
CIRILLO DI GERUSALEMME
Le catechesi (Collana Testi Patdstici, voi. 103 ).
CLEMENTE .ALESSANDRINO
. Il pedagogo (Collana Testi Patristici, voi. 181).
CLEMENTE ROMANO.
Lettera ai Corinti (Collana Testi Patristici, voi. 5).
CROMAZIO DI AQUILEIA
Trattati sul Vangelo di Matteo; CSEA IV/2, Città Nuova, Roma 2005.
FULGENZIO DI RUSPE -
La fede (Collana Testi Patristici, voi. 57).
Lettere. Lettera a Venanzz'a (Collana Testi Patristici, vol. 1~9).
GIOVANNI CASSIANO
Conferenze. ai monaci (Collana
. Testi Patristici, voll.155-156).
GIOVANNI CRISOSTOMO
· A Stagirio.iormentato da un demone (Collana Testi Patristici, vol. 163 )~
· Le catechesi-battèsimali (Collana Testi Patristicì; voi. 31).
Lettera a T~odoro (C~llana Testi Patristici, vol. 174).-
0melie sul Vangèlo di Matteo (Collana Tèsti Patristici, voli. 170-17_2)._·
Indice delle traduzioni utilizzate 407
GIOVANNI DAMASCENO
Difesa delle immagini sacre (Collana Testi Patristici, voi. 36).
La fede ortodossa (Collana Testi Patristici, voi. 142).
GIROLAMO
·Commento a Daniele, S. Cola ed., Città Nuova, Roma 1966. ·
Lettere, S. Cola ed., Città Nuova, Roma 1996-1997, 4 voli.
Omelie sui Vangeli (Collana Testi Patristici, voi. 88).
GIUSTINO MARTIRE
Le. apologie, Città Nuova, Roma 1962.
GREGORIO DI NISSA
J.}anima e la risurrezione (Collana Testi Patristici, voi. 26).
La verginità (Collana Testi Patristici, vol. 4).
GREGORIO MAGNO • . . .
dall'Opera Omnia di. san Gregodo Magno, Città Nuova, Roma 1990ss.:·
lGNAZiO DI .ANTIOCHIA
Lettera ai Magnesù" (C_ollana Testi Patristici, vol. 5).
IRENEODI LIONE
Cot(_tro le eresie (Collana Testi Patristici, voli. 207-208).
ISACCO DI NINIVE .
Discorsi ascetici (Collana Testi Patristici, voi. 44).
MASSIMO DI TORINO
Sermoni (Collana Testi Patristici, vol. 168).
0RIGENE
La preghiera (Collana Testi Patristici, voi. 138). .
·Omelie su Ezechiele (Collana Testi Patristici, vol 67). ·
Omelie suiNumeri-(Collana Testi PatrisÙci, vol. 76).
Omelie sul Levitico (Collana Testi Patristici, vol. 51). ·
Omelie sull'Esodo (Collana Testi Patristici, voi. 27).
Omelie sulla· Genesi (Collana Testi Patristici, vol. 14).
408 Indice delle traduzioni utilizzate
. PAOLINO DI NOLA
Carmi (Collana Testi Patristici, vol. 85).
PIETRO CRISOLOGO
Sermoni, in Opere complete di Pietro Crisologo, Città Nuova, Roma 1996-1997, 3 voli.
PSEUDO-CLEMENTE ROMANO
Seconda Lettera ai Corinti (Collana Testi Patristici, vol. 5).
PSEUDO-DIONIGI AREOPAGITA
· Gerarchia celeste (Collana Testi Patristici, vol. 56).
QuoDVULTDÈUS
Promesse e predizioni di Dio (Collana Testi Patristici, val. 82).
ROMANO IL MELODE
I tre fanciulll nella fornace, in Kontakia/1 (Collana Testi Patristici, voi. 197).
RUFINO DI CONCORDIA
Spiegazione del Simbolo (CSEA V/2, Città Nuova, Roma 2000)·.
SALVIANO DI MJ\RsIGLIA
Contro l'avarizia (Collana Testi Patristici, vol. 10).
Il governo di Dio (Collana Testi Patristici, vol. 114).
TEODORETO DI CIRRO .
Commento a Daniele (Collana Testi Patristici, vol. 188).
TERTULLIANO
Ai martiri, SCAR 1, Città Nuova, Roma2006.
I:anima, SCAR 3/2.b, Città Nuova, Roma 2010.
La penitenza,.SCAR l, Città Nuova, Ronia 2006:
·La preghiera, SCAR 2, Città Nuova, Roma 2008.
La resurrezione della carne, SCAR 3/2.b
Polemica contro gli Ebrei, SCAR 1, Città Nuova, Roma 2006.
VALERIANO DI CIMIEZ .
Le venti
.
omelie (Collana Testi Patristici, vol. 22).
~
Vita e detti dei Padri del deserto, Città Nuova, Roma 20085 .
VITTORINO DI PETOVIO
Sull'Apocalisse, CSEA JI, Città Nuova, Roma 2002.
INDICE DEI NOMI
Afraate:22, 114, 142, 146, 156, 157, 176, Basilio di Cesarea: 29, 3.0, 40, 41, 59, 62, -
177' 227, 228, 229, 246, 248, 284, 71, 82, 83' 130, 161, 163' 176, 178, .
285, 287' 294, 312, 315, 317' 320 250, 251, 297, 298, 302, 350, 351,
Agilulfo: 15 · 382, 384
Agostino: 8, 9, 12, 16, 18, .19, 35, 54, 59, Basilio di Seleucia: 337, 341
62,69, 70, 71, 72, 77, 78,82,85,89, Beda il Vene~abile: 6, 32, 36, 74, 72, 91,
90, 91, 93, 94, 103, 104, 105, 111, 94,331,332,337,343,382,388 .
113, 121, 122, 124, 125, 127, 131, Benedetto: 150, 151, .156, 159
134, 139, 141, 142; 146, 148, 149, Berenice: 360, 361
150, 151, 156, 157, 158, 159, 160,
161, 162, 164, 165-, 166, 167' 168, Cambise: 318, 358
. 171, 172, 173, 174, 176, 218, 219, Cassiodoro: 19, 51, 53, 59, 61, 124, 126,
222, 226, 227, 229, 230, 236, 239, 127' 129, 130, 131, i61, 163, 180,
243, 244, 246, 247, 256, 258, 304, 297) 299, 382'
308, 309, 311, 337~ 339, 350, 351, Cesario di Arles: 12, 17, 59, 60, 62, 124,
354,382,383,389,391 125, 126, 1.30! 148, 150, 151, 156,
Alarico: 14 . . 158, 180, 181
Alessandro Magno:· 317, 318, 319, 320, Cipriano: 22, 69, 70, 91, 92, 93, 150, 151,
.321,235,328,331,351,'358,359 . 156, 157' 172, 256, 258, 284, 286,
Alessandro vescovo: 7 331, 333 .
Amqrogio: 16, 18, 19, 32, 37, 40, 41, 42, Cirillo di Alessandria: 25, 150, 153, 180,
59,60,82,85,87,121,122,131,139, 181, 201, 202
140, 142, 146, 176, 177, 179, 201, Cirillo di Gerusalemme: 17, 18, 19,· 32,
236, 239, 240, 246, 247, 269, 271, 33, 45, 47, 124, 125, 130,. 137, 142,
275,276,297,298,382,387 144, 176, 177, 248, 249, 250, 251,.
Ammonas: 32, 38 284, 285, 287, 297, 299, 302, 304,
Ammonio Alessandrino: 17, 345, 347, 305, 307, 312, 313, 314, 316, 345,
348,349,350,351,355,356 349,382,386,389,393 '
Andrea di Cesar~a: 325, 329 Ciro: 318", 319, 331, 359
Antioco III: 363 · Clemente Alessandrino: 82, 85, l24, 128,
Antioco Epifane: 21, 320, 322, 323, 325, . 161, 162,.392 . ,,,,
328, 367, 368, 272 Clemente Romano: 6, 91, 171, 172, 278,
Antigono: 321 281
Antipatro: 321 Cleopatra: 362
Apponio: 16 Cromazio di Aquileia: 16, 221, 222, 224
Aquila:9,213,277,318
Atanasio di Alessandria: 69, 103, 105, Dario:J17,318,319,320,325,331,332,
373,375 351, 358, 359 .
Barnaba: 77 Di Bernardino A.: 1O
410 Indice dei nomi
Gregorio Magno: .13, 15, 16, 17, 18, Metodio: 17, 382, 383, J85 ·
29, 30, 31, 32, 33, 34, 36, 37, 39, Nabucodònosor: 11, 24 ·
40, 41, 42, 43, 44; 45, 46, 47, 48, Novaziano:l7,40,41, 176, 178,243,246 ·
49, 50, $1, 52, 53, 54, 55, 56, 57,
58, 59, 61, 62, 6J, 64, 65, 66, 67, Oden Th.: 10
74,75;84,86,87,88, 98, 102, 142, Origene~ 7, 8, 9, 10, 13, 14, 18, 24, 25, 29,
145, 150,-154, 156, 159, 161, 162, 30,32,33,40,42,46,48,49,51,52,
163, 164, 165, 169, 170, 181, 182, 74,77,79,82,83,84,86,87,88, 89, ·
183, 184, 185, 186, 187' 188, 189, 91,92, 96, 97,98, 99,100, 101, 103,
190, 191, 192, 193, 194, 195, 196, 104, 105, 106, 107' 108, 109, 110,
197, 198, 203, 204, 205, 206, 222, . 111,. 112, 113, 114, 115, 116, 118,
223; 225, 256, 257 . 119, 120, 131, 135, 136, 139, 140,
142, 143, 146, 164, 166, 176, 179, '
Ignazio di Antiochia.. 227, 230, 312 · · 201, 202, .204, 215, 216, 222, 223,
Ilario di Poitiers: 304, 305 · 234, 269, 278, 281, 297, 299, 300,
Ioiachìm: 11 · 301,325,327,350,352
Ippolito: 16,18,22,25,32,35,51,59,64, Orsiesi: 69, 71
65,211,214,215,218,219,220,225,
227, 228, 229, 235, 236, 237, 242, . Paciano di Barcellona: 19, 103, 108, 124,
287, 289, 291, 292, 293, 294, 295, . . 128, 150, 153
299, 304, 307, 308, 309; 310, 312, Pacomio: 103, 106, .130, 156, 159, 382,
313, 345, 348, 349, 350, 3.51, 355; 387
358, 366," 373,. 378, 382, 383, 384, · Palladio di Elenopoli: 150, 153
389,· 390, 3.92 . Paolino di Nola: 176, 178
Ireneo: 1(),·20, 32, 33 ,. 227, 230, 242, 337, Papia: 16
338, 382, 387, 389, 392, 394 . Pietro Crisologo: 103, 107, 278, 280
".Isacco di·Ninive: 150, 154, 172, 173, 174,. Platone: 17, 212 ·
181, 183, 203, 204, 207, 208, 253, Polibio: 362, 371
264,26~ ' Policroni6: 25
Isho'dad di Merv: 25,,236, 240, 253, 254, Ponzio Pilato: 25 ·
'264, 265, -275, 276, 287, 297, 302, Porfirio: 21, 22, 389
312, 317' 318, 320, 321, 323, 324, Possidi~: 148, i49
331, 332, 337,. 341, 343, 345, 359, Primasio: 16, 337
373, 377, 379, 381, 382, 385, 388, Prudenzio: 7
389,394,395 Pseudo-Agostino: 125, 127
Isidoro di Siviglia: 337, 33 9 · Pseudo-Clemente Romano: ·91, 95, 227,
. 242
Lattanzio: 382) 385 . Pseudo-Dionogi Areopagita: 12, .3 2, 3 6,
Leandro di Siviglia:.215, 216 · · . 39, 40, 42, 43, 45, 56~ 69, 74, 207,
· . Leone Magno: 59, 61 , 150, 152 - 208, 350, 353 ; 382
. Livio:J71 · Pseudo-Egesippo: 337, 344
Pseudo-Ignazio di Antiochia: 278, 282
Macario: 17 Pseudo.,.Macar~o Egizio: 32, 38, 74, 75,
Martino di Braga: 91, 95, 124, 126 150, 152
Martirio: 77, 79, t72, 174
Massimo di Torino: 59, 61; 71 · Quodvultdeus: 337, 340
·. McCollough C.Th.: 25 ·
' ' .
412 Indice dei nomi
Romano il Melode: 235, 236, 238, 246, 142, 144, 150, 153, 156, 215, 216,
247 218, 219, 235, 238, 243, 244, 264,
Rufino di Concordia: 19, 201,203, 304 267, 272, 304, 307, 331, 333, 337,
. 338, 345, 347
- ·Salviano di Marsiglia: 48, 50, 59, 63, 91, Tolomeo I: 317, 320, 321, 322, 260
95,142, 144, 147 Tolomeo Epifane: 360, 361, 362, 368
Scipione: 362 Tolomeo Evergete: 360
-Seleuco III: 3 63 Tolomeo Fidelfo: 360
Seleuco Filopatore: 3 67, 368 Tolomeo Filopatote: 360, 361, 362
Seleuco Nicatore: 317, 320, 321, 328, 360 Tucidide: 359
Senofonte: 290
Serse: 358 Ufìla: 9
Simeone il Nuovo Teologo: 148, 149, 156,
157,243,244 Valeriano di Cimiez: 123, 124
Simmaco: 9, 213, 216, 318 Virgilio: 366
Sofocle: 359 Vittorino di P~tovio: 16, 373, 378
Stevenson K.: 19
Temistocle: 359
Teodazione: 9-, 10, 21, 213, 277
Teodoreto di Cirro: 15, 19, 22, 25, 29, 30,
32,38,39,40,43,45,47,51,53,54,
59, 60,_64, 68, 77, 79, 89, 91, 98, 101,
120, 126, 129, 130, 139, 140, 148,
156, 160, 161, 162, 169, 170, 172,
173, 175, 176, 178, 179, 199, 200,
201, 207, 208, 211, 212, 213, 215,
216, 218, 219, 220, 222, 223, 224,
227, 228, 230, 231, 232, 233, 234,_
235, 240, 250, 251; 252, 253, 254,
255, 256, 257, 259, 260, 261, 262,
263, 264, 265, 266, 267, 268, 269,
270, 271, 273, 274, 275, 276, 277'
278, 279, 281, 283, 284, 287, 288,
289, 290, 291, 292, 295, 297' 298,
300, 303, 304, 306, 309, 310, 312,
313, 314, 315, 316, 317, 319, 320,
321, 322, 323, 324, 326, 327, .32~,
329, 331, 333, 334, 335, 337, 340,
~41, 345, 346, 347, 348, 349, 350,
351, 352, 353, 356, 357, 358, 359,
360, 361, 362, 365, 367, 368, 369,
370, 371, 372, 373, 374, 375, 377,
378, 379, 380, 381, 382, 383, 384,
386, 388, 389, 390, 391,'392, 393, 394
Teodoro di Mopsuestia: 25
'Tertulliano: 19, 68, 124, 128, 136, 137, -
INDICE SCRITTURISTICO
8,4:246
Genesi 12, 5-11:279
27, 28: 335 .
3, 4-10: 259 32,8: 92,352,353,382
6, 9:.94 32,26: 335
10,2:229 32, 40-42: 335
10, 10: 228
14, 18:301
17' 5-15: 214 Giosuè
18; 1-3: 326
18, J: 35_6 1, ls.: 304
22, 11~12: 286 5, 14:327
22,17:323
22, 18:310 "
24,44:356 1 Samuele
40, 8: 225 .
.. 41: 219 1, 13-17: 222
41, lss.: 218 16, 1:332
41,45:214 _ 28, 18:85
43,34:75
2 Samuele
Esodo
12, 25: 339.
12,6:347 23, 14-17: 216
37ss.: 266
lRe
Numeri . ·~
1, 46-50: 279
9,10: 136 8, 29s.: 279
11,25:276 25-28: 7
12, 1: 224
33,20:299
414 Ìndice scritturistico
2 Cronache Salmi
1,4:391 Geremia
5,18:299
7,24:218 1, 1~:)79
2, i2: 85 7,16:332
.·8, 4: 383
8,23:72
· Siracide 17,13:302 .,,
18,27:329 I
8, 16:348 . 2: 282
8, 16-26: 338
. 8, 17: 327
. 8, 25: 368 Abacuc
9,3:340
9, 20: 141 2,4:282
418 . Indice scritturistico
Giovanni Romani
1, 1: 34 2, 4-9: 260
1, 1-3: 33 6,2:272
1, 18:46,242 6, 11: 122
5,46:339 . 6, 20-22: 173
5, 28: 383 7,6:288
5, 28ss.: 384 8, 17:301
8,39:92 9, 14:90
8,44: 144 9,23:78
8, 56: 326 11,20:98
10, 2-3: 383 11,33:223
10, 4.~5: 383 12:301
10,27: 166 12, 3:. 184
10, 28-29: 272 13, 7: 238
. 12, 41: 304 13, 11: 257 .
14,30: 382 15,4:232
14,6: 166
14, 9:· 224
17, 5: 383 1 Corinzi
19,29: 101
19,34: 101 1, 27-28: 212
·~
. 20, 22: 375 2, 6-8: 140· '
21, 15-:-19: 18 2, 6.8:353
21, 17:60 2,10: 223
22, 18: 383 J, 10: 184
3, 12:300
7,31: 147
7, 40: 252 .
420 Indice scritturistico
Indice scritturistico 421 .
Ebrei 2 Pietro
1, 5: 308 2,,5: 94
1, 14:301 2,22:234
2,2:339
. 4, 14: 301, 316.
5,5:308 1 Giovanni
6,5:96
. 7,3:301,316 3,8: 140, 146
7' 23-24: 301
11, 6: 285
. 11, 33: 20 Apocalisse
11, 33-34: 285
11,34:285 1, 18:307
12, 2: 305 4,1-8: 12, 15
18: J07 . 4, 6-8: 34
4, 7:35
5, 1~5: 388
Giacomo 5,5:35,298
5, 6-7: ,35
4,6:272 9,20:20
10,4:329
10, 5-6: 20
· 1 Pietro 10,10:52
12, 10: 302
. ' 2, 13: 238 14, 1-6: 12
4, 11:42 15-18: 12
5,4:285 19,6:56
5,5:272 19, 13:338
21,4:245
,
\.. .
21, 5: 87
~,,
I
INDICE.GENERALE
EZECHIELE
·DANIELE ·
. pun1ra
_D10 . 'Israe1e ~ ...... ~ .................................
- _..... . » 135
. 1. •
Dio è mi~ericordioso verso coloro che gli obbediscono .... ·.-............ . » 137
[Giudizi contro Israele e Gerusalemme] ........._..... -. .............. . » 138
[Giudizi contro le nazioni] -.................... -. . . . . . . . . . ........ . » 138
L'orgogliò di Tiro e le ragioni della sua rovina ...... _........ _......... . » 138
424 Indice generale
INDICI
. .
Indice delle fonti ................ _..... : ....... : ........... ·.. · .. . » . 399
Indice delle traduzioni utilizzate .... _............................... : .. » 405
. del"' nomi..................................................
I n d-Ice - . .» 409
Indice scritturistico e I I I I• I I I I I I .• t I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I f I I I I I I » 413 -
I' \ ',,, 1• ) I ì i i I ' :'i' ' I i
Antic() TL'~tc.1111cnto
Genesi 1-11 ml. I/I
Genesi 12-50 \'UI. 112
Esodo/Le,· itico/~umcri /Dcuteronomio voi. 2
Giosuè/Giudici/Ru t/ 1-2 Smnuclc voi. 3
1-2 Re/1 -2 Cronache/Esdra/Nccmia voi. -+
Tobia/Giu<litrn/Estcr/ 1-2 :-.l .. ccabci \'OI. 5
Giobbe voi. (,
Salmi 1-50 voi. 7/1
Salmi 51-150 voi. 712
P1·0,·crbi/Qoèlct!Cantico dci Cantici \'OI. 8
Sapiema/Sirncidc \'OI. l)
Nuu\'() TL'~tc.11ncnt()
.\latteo J-1 3 \'OI. 1/1
:-.latteo l-t-28 \'OI. 1/2
.\I arco ml. 2
Luca \'OI. 3
Giovanni \'OI. -t