Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Pubblicato il 11/10/2007
Aggiornato al: 09/01/2008 di Gianfranco Ceresini
La legge 46/90 si applica anche agli impianti di protezione antincendio, all’interno dei quali rientrano
gli impianti di estinzione, ma limitatamente (almeno per ora, forse in un prossimo futuro, con l’atteso
testo unico impiantistico, non sarà più così), agli edifici adibiti ad uso civile (uso abitativo, studi
professionali, sedi di persone giuridiche private, associazioni, circoli o conventi e simili, seconda la
46/90) ed alle scuole. In tali ambienti il progetto è obbligatorio se è soddisfatta almeno una di queste
due condizioni:
• Se gli idranti sono in numero pari o superiore a 4, indipendentemente dal tipo di attività.
Sempre e solo in caso di edifici civili e scuole, occorre che l’installazione venga effettuata da una
impresa abilitata alla realizzazione degli impianti di cui all'art. 1 comma 1g) della legge 46/90 e iscritta
nell'albo provinciale delle imprese artigiane, la quale impresa, al termine dei lavori è tenuta al rilascio
della dichiarazione di conformità. In tutte le altre tipologie di locali non è richiesta né abilitazione
dell’impresa, né dichiarazione di conformità (sempre fino a che non entrerà in vigore il nuovo testo
impiantistico, che dovrebbe estendere il campo di applicazione a tutti i tipi di locali, uffici, industrie,
etc.)
Allegato: Locali e tipologie di impianto nei quali è previsto (da disposizioni legislative e/o norme e
guide CEI) l’impianto di estinzione incendi
1
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
Premessa 1: normalmente quando esce una nuova disposizione legislativa, questa va ad abrogare
(manifestamente, cioè scrivendolo o tacitamente, cioè sottointendendolo) le disposizioni legislative
precedenti che erano in vigore precedentemente su quella materia tecnica. Per fare un esempio, nel
caso degli alberghi, il DM 9/4/94 abroga le disposizioni tecniche precedenti, cioè quelle previste dal
DM 8/3/85. Nonostante questo abbiamo preferito indicare ugualmente, in molti casi, anche la
disposizione precedente in modo da avere un quadro più completo della situazione. Ci spieghiamo:
sempre nel caso degli alberghi, la tipologia degli studentati non viene presa in considerazione dal
decreto del 1994, ma solo da quello del 1985 ed è quindi a questo che ci si deve riferire in un caso del
genere (segnaliamo comunque che in vista della prevista fine nel 2009, del CPI provvisorio, il decreto
dell’85 probabilmente andrà a decadere completamente).
Premessa 2: spesso le terminologie delle disposizioni legislative non coincidono con quelle delle
normative più recenti, per cui occorre fare a volte un lavoro di adattamento e interpretazione.
Premessa 3: i “luoghi di lavoro” sono una categoria trasversale a tutte le altre. Per cui se un certo
locale è anche un luogo di lavoro, ad esso vanno applicate sia le disposizioni particolari del
locale in questione, sia quelle relative ai luoghi di lavoro.
• Abitazioni (condomini)
o Nelle abitazioni ad uso civile, il DM 246/87 (da applicare agli edifici destinati a civile
abitazione, con altezza antincendi uguale o superiore a 12 m), all’art. 7 dice che “Gli
edifici di tipo «b», «c», «d», «e» (edifici che hanno altezza antincendi superiore ai
24 m), devono essere dotati di reti idranti ……..Le elettropompe di alimentazione
della rete antincendio devono essere collegate all'alimentazione elettrica
dell'edificio tramite linea propria non utilizzata per altre utenze. Negli edifici di
tipo «d», «e» (edifici che hanno altezza antincendi superiore ai 54 m), i gruppi di
pompaggio della rete antincendio devono essere costituiti da due pompe, una di
riserva all'altra, alimentate da fonti di energia indipendenti (ad esempio
elettropompa e motopompa). L'avviamento dei gruppi di pompaggio deve essere
automatico”.
2
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
o La presenza delle pompe antincendio è prevista solo per le attività con capacità
ricettiva superiore a 25 posti letto, in base all’art. 11.3.2.3 del DM 9/4/94 il quale
afferma “L'impianto (di estinzione incendi) deve essere alimentato normalmente
dall'acquedotto pubblico. Qualora l'acquedotto non garantisca la condizione di cui al
punto precedente, dovrà essere realizzata una riserva idrica di idonea capacità. Il
gruppo di pompaggio di alimentazione della rete antincendio deve essere
realizzato da elettropompa con alimentazione elettrica di riserva (gruppo
elettrogeno ad azionamento automatico) o da una motopompa con avviamento
automatico”. Inoltre all’articolo successivo, 11.3.2.4 viene specificato qualcosa di più
sull’alimentazione delle pompe antincendio: “Per le attività con oltre 500 posti letto
e per quelle ubicate in edifici aventi altezza antincendio superiore a 32 m,
l'alimentazione della rete antincendio deve essere del tipo ad alta affidabilità.
Affinché una alimentazione sia considerata ad alta affidabilità dovrà essere realizzata
in uno dei seguenti modi:
• due serbatoi o vasche di accumulo, la cui capacità singola sia pari a quella
minima richiesta dall'impianto e dotati di rincalzo;
• due tronchi di acquedotto che non interferiscano fra loro nell'erogazione, non
siano alimentati dalla stessa sorgente, salvo che virtualmente inesauribile.
Tale alimentazione deve essere collegata alla rete antincendio tramite due gruppi di
pompaggio, composti da una o più pompe, ciascuno dei quali in grado di assicurare le
prestazioni richieste secondo una delle seguenti modalità:
• due elettropompe, ciascuna con portata pari a metà del fabbisogno ed una
motopompa di riserva avente portata pari al fabbisogno totale;
3
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
o Per tutti i rifugi alpini nuovi con capacità ricettiva superiore a 25 posti letto, sono
previste le stesse disposizioni appena viste dell’art. 11.3 del DM 9/4/94, ma se ci
fosse l’impossibilità di realizzare un impianto idrico antincendio per assenza di fonti
idriche o riserve adeguate, occorre mettere a disposizione almeno un estintore di
capacità estinguente 13A e 89 BC;
o Negli alberghi, pensioni, motels, dormitori e simili con oltre 25 posti letto, l’impianto
fisso di estinzione incendi con idranti è previsto anche dal DM 8/3/85 (attività n. 84 del
DM 16/2/82), anche se non vengono fornite disposizioni sull’alimentazione elettrica
delle pompe. Le attività comprese da questo decreto sono: studentati, villaggi albergo,
affittacamere, villaggi turistici, alloggi agroturistici, case per ferie, ostelli per la
gioventù, mentre sono le attività escluse sono: comunità religiose, caserme, case di
reclusione, istituti di prevenzione e pena, case albergo e residence quando non è
prevista apposita licenza di pubblica sicurezza, condomini composti da piccoli
appartamenti senza servizi e impianti comuni, case e appartamenti per vacanze,
residenze turistico-alberghiere, campeggi, villaggi turistici, alloggi agroturistici, case
per ferie, ostelli per la gioventù quando nel loro ambito non esistono unità immobiliari
con oltre 25 posti letto ciascuna.
o La valutazione dei 25 posti letto deve essere fatta per ogni compartimento antincendio
e nel numero di posti letto sono conteggiati soltanto quelli a disposizione degli ospiti
con esclusione del personale addetto.
o Degli impianti di estinzione incendi, si occupa anche la guida CEI 64-55, al capitolo
17: “Secondo le indicazioni del DM del Ministero dell’Interno del 9 aprile 1994,
all’interno della struttura alberghiera devono essere previsti impianti elettrici di
sicurezza. In particolare i Vigili del fuoco impongono che gli alberghi, con oltre 25
posti letto siano provvisti dei seguenti impianti:
• illuminazione;
• allarme;
• rivelazione;
4
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
• estinzione incendi;
• ascensori antincendio.
• Autorimesse e autosilo
o All’art. 6 del DM 1/2/86, vengono definite le prescrizioni per gli impianti di estinzione
degli incendi nelle autorimesse. All’art. 6.1.5 vengono definite le caratteristiche che
deve possedere l’alimentazione idrica “l'impianto deve essere alimentato
normalmente dall'acquedotto cittadino. Può essere alimentato anche da riserva idrica
costituita da un serbatoio con apposito impianto di pompaggio idoneo a conferire in
permanenza alla rete le caratteristiche idrauliche tali da garantire al bocchello della
5
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
lancia, nelle condizioni più sfavorevoli di altimetria e di distanza, una portata non
inferiore a 120 litri al minuto primo e una pressione di almeno 2 bar. Tale soluzione
dovrà essere sempre adottata qualora l'acquedotto cittadino non garantisca con
continuità, nelle 24 ore, l'erogazione richiesta”.
• Camere iperbariche
La circolare del Ministero della Sanità n. 655 del 7 agosto 1998, che si applica alle camere
iperbariche multiposto in ambiente clinico, detta le seguenti disposizioni riguardo all’impianto
antincendio:
o Articolo 7.1.5: “Tutte le camere iperbariche predisposte per la cura di persone devono
essere dotate, oltre che di alimentazione ordinaria, anche di alimentazione di
sicurezza. Le camere iperbariche ubicate negli ospedali possono essere connesse
all'impianto di sicurezza dell'ospedale. Il tempo di intervento della sorgente di
sicurezza deve essere non superiore a 15 secondi. L'autonomia della sorgente deve
essere tale da far funzionare in sicurezza o da mettere in sicurezza la camera.
Quando necessario, per ciascun circuito deve essere predisposto un sistema ritardato
manuale o automatico di rialimentazione, al fine di evitare un sovraccarico transitorio
eccessivo della sorgente di sicurezza nella fase di ripresa dell'energia….. Tutte le
apparecchiature elettriche che supportano funzioni vitali devono essere connesse con
l'impianto elettrico di sicurezza. Esempi non esaustivi di apparecchiature vitali
sono: ….- impianto antincendio. Le pompe (se installate) devono essere
alimentate tramite circuito separato dedicato”;
o Articolo 7.3.3: “In ogni camera iperbarica terapeutica multiposto e plurilocale deve
essere previsto un impianto antincendio ad acqua pressurizzata per ogni
compartimento interno…… Il sistema di erogazione dell'acqua all'interno della camera
iperbarica deve essere alimentato da un serbatoio di acqua di capacità idonea in
relazione alle dimensioni dell'impianto e pressurizzato ad una pressione superiore di
almeno 3.5 bar alla massima pressione di esercizio; deve essere, inoltre, in
grado……… di garantire……… una portata di acqua non inferiore a 50 l/min. La
portata d'acqua massima deve essere erogata per un minuto………. Per gli impianti
già esistenti e non modificabili, l'acqua può essere inviata agli spruzzatori e agli
idranti anche tramite una pompa di adeguata portata che pesca in una vasca
aperta. In questo caso, la linea elettrica di alimentazione della pompa deve
essere autonoma e indipendente dalla rete generale.
6
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
• Centri commerciali
o Per i centri commerciali, la guida CEI 64-51 fornisce le seguenti indicazioni: Impianto
di riserva (art. 9.6): “I circuiti dell’impianto di riserva possono coincidere o svilupparsi
in circuiti distinti da quelli dell’alimentazione ordinaria. Anche in quest’ultimo caso si
applicano le prescrizioni relative all’impianto principale. Nel collegamento della
sorgente (per esempio gruppo elettrogeno) al quadro generale di distribuzione vanno
adottati gli opportuni accorgimenti (blocchi elettrici e meccanici) per evitare la
possibilità di inserzione dell’alternatore in parallelo con la rete del Distributore di
energia elettrica. Si raccomanda che vengano alimentate dall’impianto di riserva:
la centrale frigorifera
le bilance elettroniche
l’impianto antintrusione
il centralino telefonico
eventuali ascensori
7
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
l’illuminazione delle vie di esodo, delle uscite di sicurezza, corridoi, scale, servizi
igienici”;
• Depositi di G.P.L.
Oltre alle suddette pompe principali deve essere disponibile una pompa di
riserva (anche alimentata da rete elettrica esterna) che abbia le prestazioni della
maggiore delle pompe principali.
Soluzioni particolari diverse da quelle di cui sopra possono essere consentite ove
forniscano un equivalente grado di affidabilità.
3
Per i soli depositi con serbatoi fissi di capacità complessiva superiore a 5 m fino
3
a 30 m e/o di recipienti mobili di capacità complessiva superiore a 5.000 kg fino a
12.000 kg, l'impianto può essere dotato di una sola pompa a motore termico od
elettrico, alimentato da rete, per la portata richiesta.
Gli eventuali motori elettrici per l'azionamento delle pompe devono avere
l'alimentazione indipendente e preferenziale rispetto a tutti gli altri impianti
elettrici del deposito.
• Distributori di G.P.L.
8
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
• Edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica ed edifici che contengono
biblioteche, musei, archivi, gallerie, collezioni, esposizioni, mostre e simili
o L’impianto di estinzione incendi è previsto dal DM 569/92, all’interno del quale, all’art.
9.3 vengono fornite indicazioni sull’alimentazione dell’impianto idrico antincendio:
“L'alimentazione idrica deve essere in grado di assicurare l'erogazione ai due idranti
idraulicamente più sfavoriti di 120 litri al minuto cadauno con una pressione residua al
bocchello di 1,5 bar per un tempo di almeno 60 minuti”. Il decreto in oggetto viene
applicato agli edifici pubblici e privati, di interesse artistico e storico destinati a
contenere, musei, gallerie, collezioni, oggetti di interesse culturale o manifestazioni
culturali, per i quali si applicano le disposizioni contenute nella legge 1º giugno 1939,
n. 1089.
o L’impianto di estinzione incendi è previsto anche dal DM 569/92, all’interno del quale,
all’art. 8.2 vengono fornite indicazioni sull’alimentazione dell’impianto idrico
antincendio: “l'alimentazione idrica deve essere in grado di assicurare l'erogazione ai
due idranti idraulicamente più sfavoriti di 120 litri al minuto cadauno, con una
pressione residua al bocchello di 2 bar per un tempo di almeno 60 minuti”. Il decreto
in oggetto viene applicato agli edifici pubblici e privati che, nella loro globalità, risultino
9
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
formalmente sottoposti a tutela ai sensi della legge 1º giugno 1939, n. 1089, destinati
a contenere biblioteche ed archivi.
o Inoltre la norma CEI 64-15, all’art. 4.2 dice: “Ai fini della presente Norma, tutti i circuiti
con finalità di tutela del patrimonio artistico e storico sono da considerarsi servizi di
sicurezza. Pertanto si devono disporre impianti di sicurezza per tutti i seguenti sistemi
di utenza, quando richiesti da disposizioni di legge o da Enti competenti:
illuminazione;
allarmi antincendio;
allarmi antintrusione;
allarmi antivandalismo;
ascensori antincendio;
La norma CEI 64-15 si applica agli edifici pubblici o privati, monumentali o meno,
pregevoli per rilevanza storica o artistica sia dal punto di vista della struttura che del
contenuto o di entrambe, destinati ad abitazione (es. castelli, ville, etc.), al culto (es.
cattedrali, chiese, cappelle private, etc.), a bene demaniale (es. palazzi adibiti ad uffici
pubblici, etc.), oppure adibiti a musei, gallerie, mostre o esposizioni di oggetti d’arte o
collezioni, biblioteche, archivi storici, teatri e simili.
• Edifici scolastici
10
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
o Anche la guida CEI 64-52 riserva indicazioni riguardo alla rete antincendio:
illuminazione;
11
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
allarme;
rivelazione;
ascensori antincendio.
rivelazione e allarme:30min.;
illuminazione di sicurezza:1h;
ascensori antincendio:1h;
Nota: potrebbe nascere il dubbio che queste disposizioni non si applichino agli asili
nido, che tecnicamente non sono definite come scuole. In realtà, la Guida CEI 64-52,
include esplicitamente nel suo campo di applicazione gli asili nido, inoltre gli asili nido
sono luoghi di lavoro ed infine occorre come sempre applicare la regola del buon
senso.
o Anche le prescrizioni delle “Linee guida ANAS per la progettazione della sicurezza
nelle gallerie stradali” (da applicarsi nelle gallerie stradali di lunghezza superiore ai
500 m) affronta l’argomento parlando dell’alimentazione di emergenza (24 ore di
12
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
Alimentazione di sicurezza;
Idrico antincendio;
Illuminazione di emergenza
• Impianti sportivi
o Esistono prescrizioni particolari, riguardo agli impianti di estinzione incendi, dettate dal
DM 18/3/96 che riguardano gli impianti sportivi nei quali si svolgono manifestazioni
e/o attività sportive regolate dal CONI e dalle Federazioni sportive nazionali
riconosciute dal CONI. Le prescrizioni valgono anche se l'impianto è inserito in un
complesso non sportivo e prevedono le seguenti disposizioni comuni a tutti gli
impianti: “Il gruppo di pompaggio di alimentazione della rete antincendio deve
essere realizzato da elettropompa con alimentazione elettrica di riserva (gruppo
elettrogeno ad azionamento automatico) o da una motopompa con avviamento
automatico”, mentre si differenziano nei tre seguenti casi per quanto riguarda
l’alimentazione idrica:
Negli impianti al chiuso con numero di spettatori superiore a 100 e fino a 1.000 …
l'alimentazione deve assicurare una autonomia non inferiore a 30 min. Qualora la
rete idrica non sia in grado di assicurare quanto sopra descritto, deve essere
predisposta una alimentazione di riserva, capace di fornire le medesime
prestazioni.
13
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
• Impianti per trasporto, distribuzione, accumulo e utilizzazione del gas naturale (metano)
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
o Sempre dal DM 19/08/96, al titolo 15 vengono definite due tipi di alimentazioni idriche:
due serbatoi o vasche di accumulo, la cui capacità singola sia pari a quella
minima richiesta dall'impianto, dotati di rincalzo;
due tronchi di acquedotto che non interferiscano fra loro nell'erogazione, non
siano alimentati dalla stessa sorgente, salvo che virtualmente inesauribile. Tale
alimentazione deve essere collegata alla rete antincendio tramite due gruppi di
15
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
- due elettropompe, ciascuna con portata pari alla metà del fabbisogno
ed una motopompa di riserva avente portata pari al fabbisogno totale;
16
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
Alimentazione dei servizi di sicurezza (art. 3.5.2): “Il locale deve disporre
dei seguenti servizi di sicurezza (DM 19.08.96):
- illuminazione;
- allarme acustico.
- ascensori antincendio;
- sipario di sicurezza.
17
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
- illuminazione di sicurezza: 1 h;
- ascensori antincendio: 1 h;
18
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
• Luoghi di lavoro
19
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
rapido sviluppo dell'incendio e pertanto ha rilevanza nella valutazione del rischio globale.
Qualora coesistano un impianto di allarme ed uno automatico di spegnimento, essi devono
essere collegati tra di loro”. Il DM 10/03/98 si applica alle attività che si svolgono nei luoghi
destinati a contenere i posti di lavoro, ubicati all'interno dell'azienda ovvero dell'unità
produttiva, nonché ogni altro luogo nell'area della medesima azienda ovvero unità produttiva
comunque accessibile per il lavoro.
• Metropolitane
o Il DM 11/01/88 (che si applica agli impianti fissi delle stazioni sotterranee e delle linee
sotterranee, mentre non si applica alle stazioni fuori terra, alle linee fuori terra, ai depositi e
alle officine in superficie) prevede agli articoli:
6.2.5 “Ogni impianto di emergenza, che richieda alimentazione elettrica, deve essere
connesso alla normale rete di distribuzione di energia e ad una fonte di energia di
emergenza che può essere costituita da:
Non è ammesso derivare l'alimentazione degli impianti di emergenza dalla media tensione
della metropolitana a meno che questa non provenga da due fonti distinte. Le batterie ed i
gruppi elettrogeni devono essere installati in locali ubicati in zone non soggette a rischi di
incendio ed adeguatamente ventilati; le eventuali pareti confinanti con le banchine o le gallerie
devono essere realizzate con strutture resistenti al fuoco almeno 120 REI. E' ammesso che il
locale contenente il gruppo elettrogeno sia ubicato a qualsiasi quota a condizione che
l'ingresso al locale stesso avvenga a mezzo locale filtro aerato. Detto locale altresì deve
essere dotato di impianti fissi di rivelazione e spegnimento. Il serbatoio del combustibile, se
interno al locale, non deve essere superiore a 100 litri. Per ciò che riguarda i restanti aspetti
20
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
tecnici relativi all'installazione dei gruppi elettrogeni vale quanto specificato negli articoli 3.2, 4,
5, 6, 7, 9 della circolare n. 31 del 31 agosto 1978 del Ministero dell'intero. Non è ammessa
l'alimentazione dei gruppi elettrogeni con G.P.L., mentre è ammesso l'utilizzo di gas con
densità inferiore a 0,8 (riferita all'aria) purché i locali, cui sono installati i gruppi, siano fuori
terra ed abbiano ingresso direttamente da spazio a cielo aperto”.
7.1: “In ogni galleria deve essere installata una rete idranti……;
Strutture sanitarie nuove: Titolo II: Strutture di nuova costruzione che erogano
prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o in regime residenziale a ciclo
continuativo:
21
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
- Art. 7.3.2.3.3: Per strutture sanitarie con oltre 100 posti letto
l'alimentazione idrica degli impianti antincendio deve essere di "tipo
superiore" secondo le norme UNI vigenti;
Strutture sanitarie esistenti: Titolo III: Strutture esistenti che erogano prestazioni in
regime di ricovero ospedaliero e/o in regime residenziale a ciclo continuativo e/o diurno:
Strutture sanitarie di superficie superiore ai 500 m2: Titolo IV: Strutture che erogano
prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, sia esistenti che di nuova
costruzione; strutture, fino a 25 posti letto, che erogano prestazioni a ciclo diurno in
regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale, sia esistenti che di nuova costruzione;
strutture esistenti, fino a 25 posti letto, che erogano prestazioni in regime residenziale a
ciclo continuativo:
o La norma CEI 64-8 sezione 710 sui locali ad uso medico adotta delle prescrizioni sugli impianti di
estinzione incendi. La norma si applica principalmente ad ospedali, a cliniche private, a studi
medici e dentistici, a locali ad uso estetico ed a locali dedicati ad uso medico nei luoghi di lavoro.
Le disposizioni si trovano agli articoli 710.564.2 e 710.562.2 e sono le seguenti:
I servizi diversi dalla illuminazione, che richiedono una alimentazione di sicurezza con un
tempo di commutazione non superiore a 15 s comprendono, per esempio……… sistemi di
rivelazione di incendi, di allarme in caso di incendio e di estinzione degli incendi;
22
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
Alimentazione dei servizi di sicurezza (art. 4.10.1): “Nelle strutture ospedaliere ed in genere
in quelle contenenti locali ad uso medico vi sono dei carichi essenziali, per i quali è richiesta
una disponibilità della alimentazione maggiore che per i carichi ordinari, per cui è necessario
che l’alimentazione abbia delle caratteristiche di ridondanza, intesa come presenza di più di
un mezzo per svolgere la funzione. A tale scopo occorre impiegare apparecchiature o più in
generale un impianto destinato alla alimentazione di sicurezza per i carichi necessari per la
sicurezza delle persone e riportati di seguito, e all’alimentazione di riserva per i carichi
destinati alla salvaguardia di beni, cose o servizi e per la continuazione dell’attività. esempio
un gruppo elettrogeno). …… Alcuni servizi ed altri apparecchi elettromedicali per i quali è
necessaria una alimentazione di sicurezza entro un tempo di 15 s risultano, ad esempio, i
seguenti:
- sistemi di chiamata;
- ……………….”;
• Magazzini
o La guida CEI 64-53, in una nota all’art. 12.2, afferma che quando il magazzino è destinato a
deposito merci “per alcune merci, in relazione anche alla superficie del locale deposito, può
essere prescritta l’installazione di impianti di rilevamento e/o spegnimento incendi”.
o Dalla norma CEI 11-46 leggiamo: “Nell’ambito della definizione delle soluzioni per
l’installazione nel sottosuolo di aree urbane di servizi a rete, generalmente di pubblica utilità,
23
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
volte ad evitare ripetute operazioni di scavo che si verificano per esempio nella posa
direttamente interrata con i conseguenti costi di ripristino e i disagi al traffico ed alla viabilità in
genere, può essere necessario ricorrere, anche solo parzialmente, a Strutture Sotterranee
Polifunzionali (SSP) nelle quali installare componenti appartenenti a servizi a rete diversi (reti
di acquedotti di distribuzione, reti elettriche di distribuzione, reti elettriche per impianti di
illuminazione pubblica e impianti per semafori, reti di telecomunicazione, reti di
teleriscaldamento). La struttura della SSP può essere configurata come galleria
sotterranea praticabile, generalmente collocata nel sottosuolo delle sedi stradali ivi
comprese le fasce di pertinenza, o come cunicolo accessibile dall’alto previa rimozione di
piastre di copertura, generalmente collocato nel sottosuolo dei marciapiedi o, dove è possibile,
delle fasce di pertinenza delle sedi stradali”.
o Compreso di cosa stiamo parlando, possiamo quindi dire che per i lavori in queste strutture,
l’articolo 4.2.7.2 della norma CEI 11-46 afferma che “le gallerie, ove previsto nell’analisi del
rischio, devono essere provviste di sistemi per la sorveglianza e/o monitoraggio e sistemi
per la gestione della struttura relativi alle condizioni ambientali interne e ai servizi a rete. Essi
devono permettere la determinazione delle condizioni di sicurezza integrata e degli interventi,
se del caso, volti a sopprimere l’evento non voluto e/o a circoscrivere la zona interessata (a
solo titolo di esempio: interruzione del servizio, sezionamento dei tratti in avaria,
compartimentazioni, estinzione incendi, blocchi, ecc.) considerando anche le reciproche
influenze tra i diversi sistemi”;
• Uffici
24
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.
Guida all’alimentazione delle pompe antincendio (seconda parte)
o Uffici esistenti soggetti ai controlli di prevenzione incendi (da adeguare entro il marzo
2011)
• Devono essere rispettate le stesse disposizioni viste per i nuovi uffici, con
l’alimentazione idrica che deve essere quella prevista dalla norma UNI 10779 con
riferimento al livello 2 di rischio;
25
Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia
s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e
omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.