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GIORNALE DI BRESCIA VENERDÌ 15 AGOSTO 2014 37

CULTURA&SPETTACOLI
FESTIVAL DELLA MENTE

ALESSANDRO BARBERO Tre giorni a Sarzana


per «ritrovare
la ragione»
«La guerra e l’uomo: ■ «Ritrovare la ragione per
non fare naufragio» è il tema
della conferenza del giornalista

quell’istinto Mario Calabresi, direttore de «La


Stampa», che venerdì 29 agosto
alle 17,30 aprirà il Festival della
Mente di Sarzana (La Spezia),

non insopprimibile»
che indaga il tema della
creatività, e che da quest’anno è
affidato alla direzione scientifica
di Gustavo Pietropolli Charmet.
Gli appuntamenti si
Lo scrittore terrà tre conferenze susseguiranno fino a domenica

andando alle radici di grandi conflitti 31 agosto. Vari gli argomenti e


gli ospiti: in primo piano gli
psicoterapeuti dell’adolescenza,
e non solo, come Silvia Vegetti
entre ogni giorno, in che in realtà nessuno vuole. Questa Finzi («Nuovi nonni per nuovi

M qualche parte del mon-


do, scoppiano som-
mosse e guerre, e mi-
gliaia di persone perdono la vita, ci
si chiede quali patriottismi perversi,
è una testimonianza d’impotenza,
di alti dirigenti che pure erano colti
e raffinati e che scivolarono nella
grande catastrofe della storia, un
po’ per la forza dei trattati e perché i
nipoti») o Elena Riva («Il mito
della perfezione nella
femminilità contemporanea»), e
poi tanti personaggi diversi, dal
funambolo e scrittore Philippe
viscerali avversioni e rancori atavici militari premevano, un po’ perché i Petit, allo scrittore americano
spingano l’uomo ad imbracciare piani erano pronti e nessuno voleva Tra storia Peter Cameron in dialogo con il
un’arma, a bombardare città e villag- arrivare in ritardo. giornalista e scrittore Marco
gi. Quali i motivi che fanno diventa- Stessa situazione per la Seconda e cronaca Missiroli («Un giorno questa
re gli uomini nemici, opponendoli Guerra Mondiale? ■ Foto della I creatività ti sarà utile»), al
con ferocia? Solo perché la guerra è Le cause remote sono un po’ le stes- Guerra mondiale: regista Giorgio Diritti («Alla
un istinto umano difficilmente sop- se della Prima: la gara fra i grandi pa- posizionamento scoperta della nascita di un
primibile? «La guerra è un istinto esi occidentali per il potere mondia- di artiglieria film»); dal fotografo Gianni
umano: quanto insopprimibile è da le con in più la grossa complicazio- d’armata in Berengo Gardin con Roberto
vedere», afferma lo storico Alessan- ne della Germania e del revansci- batteria. A destra: Koch, all’imprenditore e amante
dro Barbero, scrittore, saggista e do- smo tedesco, che vuole risollevare Alessandro del vino Oscar Farinetti; dalla
cente di Storia medioevale, che al Fe- le proprie sorti. Siamo di fronte a un Barbero, che scrittrice Paola Mastrocola («La
stival della Mente di Sarzana (dal 29 giocatore d’azzardo, Hitler, che par- rifletterà sparizione dello studio») ai
al 31 agosto nella cittadina spezzi- tendo da zero ricostruisce una po- sull’ineluttabilità, giornalisti Michele Serra («Tutte
na), parlerà dei motivi noti e segreti tenza in grado di dare la scalata per o meno, delle le famiglie infelici si
che hanno portato più volte il mon- la seconda volta al potere mondiale. guerre (ph. assomigliano») e Beppe
do allo scontro. In tre interessanti le- La Germania era debole quando Hit- Circolo fotografico Severgnini («Creare non vuol
zioni, illustrerà le cause della Prima ler arrivò al potere, ma come un tipi- sarzanese) dire improvvisare»); dall’attore
e della Seconda Guerra Mondiale, e co giocatore di poker, ogni tanto fa Paolo Rossi con il cantautore
della guerra delle Falklands tra In- un colpo, fidando che gli altri non Gianmaria Testa, a Fabio Geda;
ghilterra e Argentina. «Anche l’omi- vadano a vedere. quando Hitler invade la Polonia. 300%, sperando di suscitare un entu- da Anita Nair («Nuova identità
cidio è un istinto umano - commen- Stati complici per paura? Guerra lampo fra Argentina e In- siasmo pubblico che vada al di là de- della donna indiana»)
ta Barbero - e da Caino in poi non ha È proprio così, e grazie alla pruden- ghilterra per un mucchio di rocce. gli schieramenti politici per consoli- all’astrofisico Amedeo Balbi con
mai cessato di imperversare. Credo za degli altri, innesca la questione Le Falklands erano così importanti dare il loro potere. Ma dall’altra par- lo scrittore Antonio Pascale
però che la storia dell’Occidente di- dei Sudeti, l’invasione di Cecoslo- per i contendenti? te c’è l’Inghilterra col genio politico («Materia e libertà: un dialogo
mostri che oggi l’istinto di far la guer- vacchia e Austria. Quelli che dovreb- Era interessante il confronto fra due della Thatcher, con un senso genui- sul libero arbitrio»).
ra può essere non dico soppresso, bero fermarlo (Inghilterra, Francia e paesi con culture e regimi politici to- no di ripulsa per una dittatura san- C’è anche un fitto programma
ma addormentato. Ci vorrà del tem- Italia, che avrebbe interesse a impe- talmente diversi. Da una parte c’è guinaria che invade un territorio abi- per bambini e ragazzi. Il
po per cancellarla culturalmente dire il rafforzamento della Germa- l’Argentina della dittatura dei milita- tato dagli inglesi. La supremazia tec- programma completo e il costo
ovunque, ma probabilmente ci si po- nia), ogni volta non vanno a vedere ri. I generali tentano il bluff in un mo- nologica dell’Inghilterra consentì dei biglietti per le singole
trebbe arrivare. Non dico per sem- il suo bluff, perché hanno paura di mento in cui l’Argentina sta andan- agli inglesi una rapida vittoria. conferenze e per gli spettacoli al
pre. Ma si potrebbe tenere a freno scatenare la guerra, che scoppia do a fondo con un’inflazione del Francesco Mannoni sito: www.festivaldellamente.it.
un futuro prevedibile».
Professore, come spiegherà cause
ed effetti dei maggiori conflitti del
Novecento?
Racconterò ogni volta una crisi poli-
tica e diplomatica, non farò un’anali-
si dei fatti. Le cause che riguardano
Don Bosco, la musica come «allegria e libertà grande»
la Prima guerra mondiale sono em-
blematiche. Ricordo che a scuola ci Domani il bicentenario della nascita del Santo. Celebrazioni a Colle Don Bosco di Asti
dicevano che era una crisi del capita-
lismo, una guerra per aprirci nuovi a musica come strada per essere cramenti e la devozione a Maria Ausiliatri- «E dove lo lasciamo Federico Caudana? -
mercati e per la supremazia mondia-
le. Per tanto tempo la storiografia ha
cercato le cause profonde di un con-
flitto così, che non può scoppiare
per caso. Le precondizioni erano in
L felici e per piacere a Dio. È uno dei
suggerimenti di don Giovanni Bo-
sco, di cui il mondo salesiano, con
inizio domani, sabato 16 agosto, a Colle
Don Bosco di Asti, luogo nativo del Santo,
ce, portammo al battesimo migliaia di uo-
mini e vedemmo cosa sono i miracoli”, rac-
conta nelle sue memorie. Una vita incredi-
bile e avventurosa: cadute da cavallo, un
naufragio nel Rio Negro, frecce di tribù in-
chiede il cremonese Paolo Bottini, che ne
sta registrando l’integrale organistica e ne
ha indagato opere e biografia -. Orfano a
tre anni, subito ospitato a Valdocco, abile
direttore d’orchestra, pianista, operista,
essere. C’era una serie di paesi che si festeggia i 200 anni dalla nascita, celebra- digene, fame e sete, scalata delle Ande, at- organista per necessità: nell’estate del
dividevano il mondo, superarmati, zioni che culmineranno il Ferragosto del traversamento di deserti. Eppure riesce a 1907, vince il concorso per Maestro di Cap-
nazionalisti, abituati a considerare 2015. «Allegria, canto e libertà grande» è fondare colonie agricole e laboratori di liu- pella della Cattedrale di Cremona; le sue
la guerra come un normale strumen- uno dei motti preferiti dal sacerdote. «Una teria, scuole di agricoltura e cori, cantieri potenti improvvisazioni fanno scalpore,
to per risolvere le controversie inter- casa salesiana senza musica è un corpo di arti e mestieri, gruppi musicali, ospeda- dotato di una fantasia talmente torrenzia-
nazionali. Tutti i grandi paesi occi- senz’anima», chiarisce. Ovvio che l’arte li, collegi, tipografie, osservatori meteoro- le che raramente esegue musica altrui. Il
dentali padroni del mondo avevano dei suoni, in tutte le sue espressioni, inner- logici. Lui e nove confratelli, sbarcati a Bue- suo stile parla direttamente al cuore, è sa-
degli stati maggiori che non faceva- vi il suo metodo educativo: negli oratori si Don Giovanni nos Aires nel 1875, hanno condotto alla fe- poroso, pieno, suggestivo».
no altro che preparare piani nel ca- coltiva musica corale, canto popolare, li- Bosco con la de milioni di persone». La lista dei musicisti salesiani germogliati
so scoppiasse un conflitto. turgico e gregoriano, si suonano pianofor- Banda musicale «È Giovanni Pagella il più grande musico dal carisma di don Bosco è ancora lunga:
Con queste premesse, era normale te, organo e strumenti vari, si pratica musi- (1870) salesiano, orfano e figlio devoto di don Bo- Padre Leone Maria Liviabella, missionario
che a un certo punto la guerra scop- ca d’insieme, si rappresentano operette e sco - interviene Marco Cortinovis, organi- in Giappone, gran virtuoso del pianoforte;
piasse? spettacoli teatrali, nascono Scholae Canto- sta bergamasco che ne sta incidendo l’ope- don Angelo Margiaria, evangelizzatore dei
Direi di sì, ma quello che stupisce è rum e bande, s’insegna composizione. ra omnia per tastiera -. A lui si rivolgono popoli orientali, tenore di valore; padre
che, quando scoppia davvero la crisi «Molti orfani accolti da don Bosco divente- per collaudare e inaugurare gli organi ita- Vincenzo Cimatti, insegnante di canto co-
con l’attentato di Sarajevo, e i gover- ranno musicisti di valore - conferma Wal- liani, il suo repertorio spazia dalle Messe rale al Conservatorio di Parma, laureato in
ni europei si accorgono che stanno ter Bianchi, organista piemontese che ne più complesse alle melodie più semplici e Scienze Naturali e in filosofia a Torino, sa-
scivolando verso la guerra perché i ha studiato a fondo la produzione musica- commoventi, alle musiche da concerto e cerdote nella terra del Sol Levante (dove
trattati li obbligano a intervenire, in le -. Tra i maggiori, Giovanni Cagliero, tra i da teatro. La sua sapienza contrappuntisti- compone mille brani e tiene duemila con-
quel momento preciso la guerra primi orfanelli di don Bosco, grande com- ca stupisce Solesmes e Ratisbona, i due ful- certi); Alessandro De Bonis, docente di
non la vuole fare nessuno: sono tutti positore, chiamato “Il Trovatore di Dio”, cri della musica sacra europea ottocente- musica sacra al Conservatorio di Napoli; e
terrorizzati, ma i governi dei paesi elogiato perfino da Verdi, poi Vescovo mis- sca. Le sue composizioni sono state il pa- tanti e tanti altri, fino a Massimo Palombel-
che dominano il mondo non riesco- sionario in Patagonia. “Col sudore e col ne quotidiano degli organisti domenicali la, attuale direttore della Cappella Sistina.
no a impedire che scoppi la guerra, sangue, con la musica, il catechismo, i Sa- fino al dilagare della Messa pop». Enrico Raggi

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